
(Adnkronos) - "La presidente, la Senatrice Liliana Segre, ha accettato prontamente la mia richiesta di convocare la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza". Lo dice in una intervista al Secolo d'Italia il senatore Marco Scurria, capogruppo di di Fratelli d'Italia in Commissione straordinaria. La richiesta di convocazione era stata avanzata nei giorni scorsi dopo le manifestazioni delle ultime settimane e le dichiarazioni di importanti esponenti del cosiddetto mondo pro-Pal.
"Già la prossima settimana, probabilmente martedì, la Commissione si riunirà e sono fiducioso che, grazie al suo impegno e alla competenza di tutti i suoi membri, riusciremo a fare un passo importante nella lotta contro l'odio, contribuendo al consolidamento di un futuro e di una società più giusta. In un momento storico in cui la prima fase dell'accordo di pace per il Medio Oriente sta finalmente prendendo forma, è fondamentale ribadire con forza che ogni forma di antisemitismo non può più essere tollerata".
"Quando episodi come quello avvenuto in diretta su La7, dove una figura di enorme valore morale come Liliana Segre viene trattata con disprezzo, dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, è essenziale che il Parlamento intervenga con tempestività e decisione - spiega Scurria -. Il Parlamento deve affrontare con serietà la crescente diffusione di fenomeni preoccupanti, che rischiano di minare i principi fondamentali della nostra democrazia. Le piazze possono essere spazi di legittimo dissenso e protesta, ma mai strumenti per veicolare odio e intolleranza. Occorre quindi assumere una posizione ferma e inequivocabile, distinguendo tra dissenso politico legittimo e incitamento all’odio razziale o religioso. Le dichiarazioni, i comportamenti e gli slogan che incitano alla violenza o alla discriminazione non devono avere spazio nella nostra società, e il Parlamento ha il dovere di garantire che questo principio venga rispettato".
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(Adnkronos) - La crisi finanziaria sta colpendo sempre più farmacie, cliniche private, poliambulatori e professionisti sanitari. A pesare sono l'aumento dei costi fissi, i ritardi nei rimborsi del Ssn, l'inflazione e la ripresa delle riscossioni fiscali, sospese durante la pandemia. Nel settore sanitario questa pressione si traduce in un aumento dei costi energetici e dell'inflazione farmaceutica, che portano molte strutture al blocco operativo con Durc (documenti unici di regolarità contributiva) non rilasciati, forniture interrotte e stipendi a rischio. Un quadro descritto da Consulcesi in una nota, nel quale assume un ruolo di assoluto rilievo - si legge - il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, pienamente operativo dal 2022. Se il Codice viene attivato correttamente, affidandosi ai professionisti del settore, prevede strumenti come la composizione negoziata, il concordato minore e l'accordo di ristrutturazione, che permettono di ristrutturare il debito, bloccare le azioni in corso e garantire la continuità operativa, anche in presenza di situazioni molto complesse.
Per rispondere a questa emergenza, Consulcesi & Partners (C&P), network legale specializzato nella tutela dei professionisti sanitari, e Cfi (Crisi fiscale d'impresa), struttura specializzata nella risoluzione delle situazioni debitorie, hanno avviato una partnership strategica con il servizio 'Soluzione debito' (www.soluzionedebito.com). Si tratta della prima task force legale-fiscale dedicata al settore sanitario, in grado di accompagnare farmacie, cliniche e professionisti nell'attivazione degli strumenti previsti dal Codice della crisi, sottolinea Consulcesi. Il servizio nasce dall'ascolto costante del mondo della sanità, nostro target di riferimento da oltre 20 anni - spiega Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & partners - Abbiamo raccolto un vero e proprio grido d'allarme: a settembre le segnalazioni di difficoltà di farmacie e cliniche sono aumentate del 12% rispetto al trend dell'anno. Un dato che deve far riflettere, perché proteggere la continuità delle strutture sanitarie significa tutelare non solo le strutture e il personale, ma anche i pazienti e i percorsi di cura". Aggiunge Carlo Carmine, fondatore di Cfi: "Strumenti come la composizione negoziata, il concordato in continuità o gli accordi di ristrutturazione consentono di ridurre il debito fino al 60–70% e bloccare immediatamente le azioni esecutive Con questa partnership li rendiamo finalmente accessibili al mondo sanitario, che non può permettersi interruzioni".
Consulcesi cita un caso concreto: una farmacia lombarda con oltre 1,1 milioni di euro di debiti (450mila euro verso l'Agenzia delle entrate, 320mila con l'Inps e oltre 350mila con fornitori e banche) ha rischiato la sospensione delle forniture e dei Durc, mettendo in allerta il personale. Grazie all'intervento congiunto di Cfi e C&P, è stato avviato un concordato in continuità che ha permesso: il blocco immediato delle procedure esecutive; la riduzione del debito del 65%; il rientro della quota residua in 7 anni; il mantenimento dei 3 posti di lavoro e la piena operatività della farmacia. Oggi la struttura ha recuperato fornitori, rapporto con l'Asl e fiducia del territorio.

(Adnkronos) - E' ''un momento storico in Medio Oriente'' perché grazie all'accordo raggiunto a Sharm el-Sheikh ''si è arrivati alla fine della guerra e non a un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza''. Un accordo raggiunto con il ruolo cruciale degli Stati Uniti, per cui ''il presidente americano Donald Trump merita il Premio Nobel per la pace''. Così all'Adnkronos l'attivista israeliano Gershon Baskin, il mediatore che nel 2011 convinse il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a stringere un accordo con Hamas per ottenere la liberazione del caporale Gilat Shalit, in ostaggio nella Striscia di Gaza. Un accordo storico sul quale Baskin nutre ''fiducia, verrà rispettato'' e che ha rotto anche un tabù, ''è stata la prima volta nella storia che rappresentanti ufficiali israeliani e funzionari di Hamas si sono seduti nella stessa stanza'' sottolinea. ''L'ho visto con i miei occhi in un video'', risponde ai dubbi sollevati da un articolo del Times of Israel secondo cui il video in questione era fuorviante, ripreso da due angolazioni diverse.
Sta di fatto che anche questa volta Baskin ha preso parte al processo negoziale, ''ho partecipato alle discussioni su tutte le questioni'' e ''i miei sforzi principali sono stati quelli di comunicare con Steve Witkoff e trovare un modo per creare un canale segreto tra gli americani e Hamas, sapendo che il negoziato non doveva essere diretto con gli israeliani. Gli israeliani avrebbe accettato qualsiasi cosa Trump li avesse costretti ad accettare''. La svolta, ha ricostruito in una nota, è arrivata ''il 19 settembre, in tarda serata'', quando l'inviato di Trump per il Medioriente ''Witkoff mi ha chiamato e mi ha detto: 'Abbiamo un piano'''. Ne è seguita, racconta Baskin, ''una lunga conversazione e ho sostenuto i piani americani, avanzando alcuni suggerimenti su come coinvolgere Hamas''.
A questo punto gli americani hanno chiesto a Baskin ''di convincere la leadership di Hamas che Trump faceva sul serio, che non c'entrava nulla con il raid israeliano su Doha e voleva che la guerra finisse. Negli ultimi mesi sono stato in contatto con 8 membri della leadership di Hamas fuori Gaza. Tre di loro hanno discusso con me. Non ho avanzato suggerimenti a Israele perché per oltre un anno ho creduto che, se il presidente Trump avesse deciso che la guerra dovesse finire, avrebbe costretto Netanyahu a sottoscrivere l'accordo. Ed è esattamente quello che è successo''.
Baskin, però, non era presente a Sharm el-Sheikh e "non so cosa sia stato deciso e cosa debba ancora essere deciso''. Nello specifico, il mediatore spiega di ''non sapere'' quale decisione sia stata presa sulla richiesta di rilascio di Marwan Barghouthi, questione ritenuta ''centrale'' per Hamas. ''Ho dedicato molto tempo e sforzi per fornire agli americani informazioni su Marwan Barghouthi'', ha spiegato. Quindi ''ci sono ancora dettagli che non conosciamo'', ma per l'attivista israeliano è stata ''una mossa brillante'' il fatto che ''Trump abbia vincolato Netanyahu all'accordo, mentre qatarioti, egiziani e turchi hanno vincolato Hamas all'accordo''. Baskin ha anche voluto ricordare che ''senza Witkoff niente di tutto questo sarebbe successo''.
E ha sostenuto che ''il ruolo di Jared Kusher in questo momento è stato cruciale perché in futuro'' il ministro israeliano per gli Affari strategici ''Ron Dermer lavorerà per Kushner e non per Netanyahu. Portare Kushner all'ultimo round di negoziati è stata una mossa brillante per neutralizzare il ruolo di Dermer, che consisteva nel vanificare ogni possibilità di porre fine alla guerra''. Infine, ''il ruolo chiave della Turchia è stato cruciale nel fare pressione su Hamas affinché accettasse l'accordo e non si tirasse indietro dal tavolo'', sottolinea l'attivista. Ora ''israeliani e palestinesi possono ricominciare a respirare'' in attesa ''della piena attuazione'' del piano, conclude.

(Adnkronos) - "Gare campionati giocate all’estero? Ho la mia opinione personale, che non condividerò per ora. Ma al momento ho visto che la Uefa l'ha approvata. Non so se la Concacaf abbia dato il suo ok e poi passerà dalla Fifa per l'approvazione, ma questa è una partita. Penso che abbiamo bisogno di una riflessione più globale su ciò che vogliamo fare". Lo ha detto il presidente della Fifa Gianni Infantino, sulle gare di Serie A e Liga, che saranno giocate all’estero, Milan-Como a Perth e Villarreal-Barcellona a Miami.
Infantino ha aggiunto: "Vogliamo che tutti giochino ovunque e facciano quello che vogliono? La Fifa è piuttosto chiara sotto questo aspetto. Oppure vogliamo un sistema regolamentato che tenga conto degli interessi di tutti a livello nazionale, continentale e di club, ma anche della legittimità di ognuno a organizzare eventi e a regolamentare lo sport nel proprio Paese, continente?".
Infantino ha poi commentato la questione della partita Italia-Israele, che si giocherà martedì 14 ottobre per le Qualificazioni ai Mondiali: "Ora c'è un primo accordo di un cessate il fuoco, è una notizia fantastica, di cui tutti dovrebbero essere felici sostenendo questo processo. Questa notizia è un qualcosa che va oltre il calcio, ma include anche il calcio. Voglio dire che è davvero una notizia fantastica per il mondo intero, per tutti, grazie agli sforzi di tutti i soggetti coinvolti, a partire dal Presidente Trump, passando per il Qatar, l'Egitto, la Turchia, tutti i Paesi, palestinesi, israeliani" ha aggiunto Infantino.
“Mondiali in estate? Sembra abbastanza ovvio per i Mondiali, ma non si possono giocare in alcune località in estate, quindi dovremo cambiare il calendario" ha detto poi Infantino, a proposito della possibilità di giocare i mondiali in Arabia Saudita nel 2034 in inverno.
"Ne stiamo parlando, ma non solo per quel Mondiale, la riflessione è generale. Anche giocare in alcuni paesi europei a luglio fa molto caldo, quindi forse dobbiamo riflettere su questo. Ci sono alcuni modi per ottimizzare il calendario, ma ne stiamo discutendo e vedremo quando arriveremo a delle conclusioni. Dobbiamo solo avere una mente aperta". In chiusura anche un commento sulla possibilità di vedere l'Italia ai prossimi Mondiali: "L’Italia deve andare al Mondiale? Dipende da chi andrà in campo. I migliori andranno al Mondiale".
Leggi tutto: Infantino: "Milan-Como in Australia? Situazione da regolamentare"

(Adnkronos) - In occasione del 127esimo congresso della Società italiana di chirurgia (Sic), svoltosi a Bari, è entrato ufficialmente in carica il nuovo presidente della società scientifica: Ludovico Docimo, professore ordinario di Chirurgia generale e presidente della Scuola di Medicina dell'università della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli. Nel suo primo intervento da presidente, Docimo ha lanciato un forte allarme sulla crisi vocazionale dei giovani medici verso le discipline chirurgiche: "Chi eseguirà - si è chiesto - gli oltre 4 milioni di interventi chirurgici che ogni anno vengono eseguiti nel nostro Paese?". La chirurgia, ha sottolineato, è "una professione tanto indispensabile quanto affascinante: basti pensare alla chirurgia d'urgenza, alla chirurgia oncologica e dei trapianti, ma anche agli interventi per patologie croniche e degenerative che incidono profondamente sulla qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, fino allo scorso anno i posti disponibili nelle scuole di specializzazione in chirurgia generale erano coperti in misura inferiore al 50%, e circa il 20% degli iscritti abbandonava il percorso formativo. Una tendenza preoccupante, aggravata dai pensionamenti e dalla carenza di organico già diffusa negli ospedali italiani".
Quest'anno, però, si intravede un'inversione di rotta: le iscrizioni preliminari in chirurgia generale - riporta una nota - hanno raggiunto il 64%, un dato incoraggiante favorito dall'innovazione tecnologica (chirurgia mini-invasiva e robotica, particolarmente attrattive per i giovani) e dalle recenti riforme in tema di colpa medica. "E' un segnale di speranza - ha commentato Docimo - ma non possiamo abbassare la guardia. Nei prossimi anni il chirurgo sarà richiestissimo e dobbiamo prepararci a colmare carenze strutturali che riguardano tutti gli ambiti".
Il nuovo presidente ha infine sottolineato come la chirurgia in Italia si stia declinando sempre più al femminile: nelle nuove generazioni le donne chirurgo superano numericamente gli uomini, segno di un cambiamento culturale e della caduta di antichi pregiudizi. Con la guida di Docimo - conclude la nota - la Sic si prepara a rafforzare il proprio ruolo di punto di riferimento scientifico e professionale, al servizio della sanità italiana e dei pazienti.
Leggi tutto: Chirurgia, Docimo (Sic): "Con crisi vocazione giovani a rischio 4 mln interventi"

(Adnkronos) - "Garantire pari dignità alle persone con obesità per favorire l'accesso alle terapie, approvazione del Piano nazionale cronicità e inserimento nei Lea". E' l'appello che Iris Zani, presidente di Fiao - Federazione italiana associazioni obesità, ha lanciato oggi a Roma a una settimana dall'approvazione della proposta di legge 'Disposizioni per la prevenzione e la cura dell'obesità', in occasione di un incontro con la stampa organizzato dall'associazione e realizzato con il contributo non condizionato di Novo Nordisk. "E' essenziale considerare e trattare l'obesità come una malattia vera e propria, al pari delle altre patologie croniche non trasmissibili, piuttosto che come una semplice questione di scelte alimentari sbagliate o responsabilità individuali. Questa legge segna un'importante inversione di rotta, ma deve essere vista come un punto di partenza", ha ribadito.
"L'approvazione di una legge come questa - ha affermato Eligio Linoci, vicepresidente Fiao - è un passo fondamentale per assicurare ai pazienti un accesso migliore alle cure e garantire finanziamenti che nei prossimi anni permetteranno di gestire le azioni di prevenzione, in particolare sulla popolazione più giovane e quindi a livello scolastico. La legge consentirà di promuovere campagne di sensibilizzazione, sia verso i pazienti, che spesso non sono consapevoli di avere un problema e di dover chiedere aiuto, sia verso la collettività, per meglio comprendere questa malattia, che fino ad ora troppo spesso non è considerata tale".
"Con la legge Pella - ha ricordato il ministro della Salute, Orazio Schillaci - l'Italia è la prima al mondo a riconoscere l'obesità come malattia cronica. Un primato significativo perché sappiamo bene che l'obesità è un problema di salute globale che non riguarda solo gli adulti, ma anche i bambini. Questo provvedimento si inserisce nel solco di quanto in questi anni abbiamo già avviato per dare una spinta forte alla prevenzione. Ora lavoreremo per dare attuazione alla legge e sono certo che anche con il coinvolgimento attivo delle associazioni, come la Fiao, raggiungeremo altri importanti traguardi".
Per Roberto Pella, presidente dell'Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, promotore e primo firmatario del provvedimento, "questa legge sarà fondamentale per avviare iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione, oltre che di cura, in favore di pazienti e cittadini. Per esempio legandole agli eventi sportivi che si svolgono su tutto il territorio nazionale nei comuni e nelle regioni, o anche attraverso campagne di informazione per ridurre lo stigma e gli episodi di bullismo e discriminazione che, purtroppo, questa malattia porta con sé". Soddisfatto che questo traguardo sia stato "tagliato insieme, in maniera corale, dando seguito alle istanze espresse da associazioni e società scientifiche", Pella ha ricordato che "l'obesità rappresenta un'emergenza globale oggi e nelle proiezioni di sostenibilità di tutti i sistemi sanitari, e sarà proprio dal nostro Paese che potrà partire un'azione strutturata per affrontarla con serietà e strumenti adeguati, nell'interesse della salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità".
Anche secondo Andrea Lenzi, presidente Cnbbsv, Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei ministri, presidente Onorario Hci- Health City Institute, "il riconoscimento dell'obesità come malattia in termini di impatto clinico, economico e sociale per il trattamento e la gestione delle patologie ad essa correlate rappresenta una sfida che, se non adeguatamente affrontata, condizionerà le generazioni future con importanti conseguenze negative sul sistema sanitario e sull'intera società. Questa nuova legge pone l'Italia in una posizione di primo piano a livello globale per il suo impegno istituzionale al contrasto della malattia, sia in termini di prevenzione che di cura".
"L'obesità è una malattia eterogenea e multifattoriale influenzata da fattori genetici, ambientali e psicologici", ha chiarito Luca Busetto, professore in Nutrizione del Dipartimento di Medicina dell'università degli Studi di Padova e vicepresidente della European Association for the Study of Obesity (Easo). "Il contrasto a questa condizione include anche la lotta contro lo stigma che colpisce le persone obese, e la nuova legge rappresenta un importante punto di svolta nel riconoscerne la complessità e l'impatto. E' essenziale - ha concluso - promuovere l'uso di un linguaggio corretto, rispettoso e scientificamente accurato, come quello proposto dalla tassonomia implementata dalla Easo, da parte di tutti i cittadini".
Leggi tutto: Sanità, legge obesità, appello Fiao: "Garantire ai pazienti dignità e accesso terapie"

(Adnkronos) - "Questa è l’epoca in cui buttare giù muri e cercare di fare alleanze. È il tempo di cercare di individuare percorsi in cui andare avanti insieme. Per cui sta alla difesa capire che una nave della Marina fa sempre il bene del paese quando garantisce le rotte di negazione del Mar Rosso ”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante il suo intervento all’evento “Shipday25. Blue to Blue”, in corso presso l’auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma. “La difesa non ha solo il compito di difenderci da un futuro attacco, ma anche difendere dei punti nodali delle economie di un paese - ha continuato -. Non significa soltanto difenderlo in alcune realtà dove ci sono stati attacchi con con aerei o con bombe, ma anche difendere la ricchezza di un paese. Voi sapete meglio di tutti che la produzione di ricchezza passa attraverso mille canali, uno di questi è quello marino”.
Crosetto ha poi continuato evidenziando l’importanza del settore per lo sviluppo del Paese. “Il 90 per cento della ricchezza del mondo si muove attraverso il mare. Nel prossimo futuro importanti saranno i fondali marini, visto che ormai la lotta sarà sulle materie prime”. Il ministro si è quindi soffermato sull’importanza degli investimenti nella difesa da promuovere per lo sviluppo del settore. “Quando io parlo di investimenti nella difesa ad esempio - ha rimarcato Crosetto -, non penso mai ad investimenti esclusivamente militari. Penso a cose che possono essere esportate immediatamente nella parte civile”.
“Io so perfettamente quali sono i problemi degli armatori e per risolverli c’è bisogno di fare sinergia. Se l’Italia smette di creare ricchezza e reddito, non lo fa per l’azienda ma per i cittadini. Il Pil è un bene da proteggere, la ricchezza complessiva di una azienda è l’unica cosa che lo Stato può redistribuire”, ha rimarcato il ministro. “Il compito principale dello Stato è quello di aiutare a produrre ricchezza perché senza questo non ci sarà lo Stato sociale - ha concluso Crosetto -. Io considero tutte le associazioni degli elementi da difendere e da tutelare. Per questo vi dico continuate a credere a questo Paese perché questo muore se le sue energie cominciano a smettere di pensare di poterlo cambiare”.
Leggi tutto: Mare, Crosetto: "Fare sinergia con armatori per creare ricchezza con Blue economy"


(Adnkronos) - In Italia vivono 52mila donne con un tumore al seno metastatico. Una condizione che richiede continuità di cure e percorsi dedicati di assistenza, soprattutto risposte rapide da parte del Servizio sanitario nazionale. L'innovazione medico-scientifica, negli ultimi anni, ha portato all'introduzione di terapie efficaci che permettono di allungare la vita delle pazienti. Ma è necessario garantire una disponibilità dei nuovi farmaci tempestiva e uniforme sul territorio. E' la richiesta che Europa Donna Italia ha avanzato alle istituzioni oggi a Roma, presentando la campagna 'Pazienti, fino a un certo punto', realizzata in occasione della quinta Giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico (Tsm), che si celebra il 13 ottobre per richiamare l'attenzione sulla forma più avanzata della malattia, che deriva dalla diffusione del tumore primario ad altri organi.
"Deve essere un compito prioritario per le istituzioni trasformare i progressi della ricerca in percorsi di cura e assistenza concreti - ha affermato Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia - Soprattutto vanno garantite tempestività, uniformità ed equità per le nuove cure: non sono accettabili ritardi burocratici, né differenze territoriali da regione a regione nell'accesso ai farmaci innovativi". Nel condividere le richieste avanzate da Europa Donna Italia, Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), e Corrado Tinterri, vicepresidente Senonetwork, rete dei centri italiani di senologia, hanno sottolineato che "i progressi scientifici avvenuti in ambito farmacologico hanno portato a un aumento significativo della sopravvivenza per le donne e il carcinoma mammario avanzato sta assumendo sempre più le caratteristiche di una malattia cronica. Ma per dare a migliaia di pazienti tempo di vita in più è importante assicurare loro un accesso rapido alle nuove terapie".
"Crediamo fermamente che le istanze delle pazienti debbano orientare le priorità delle politiche di accesso ai farmaci - ha dichiarato Robert Nisticò, presidente di Aifa, Agenzia italiana del farmaco - Anche per questo stiamo attivando lo sportello 'Aifa ascolta', con cui vogliamo favorire l'ascolto e il dialogo diretto con le associazioni dei pazienti, per comprenderne da vicino i bisogni e dare risposte. Sicuramente i tempi di approvazione dei nuovi farmaci dipendono da un iter regolatorio complesso, necessario a garantire sicurezza ed efficacia. Ma se ci verranno segnalati ritardi, ad esempio nell'approvazione o nella dispensazione a livello regionale - ha assicurato Nisticò - ce ne faremo carico e porteremo queste criticità all'attenzione delle sedi opportune, per favorire un'accelerazione dei processi".
Anche rappresentanti della Camera, del Senato e del ministero della Salute erano presenti all'incontro di questa mattina per la presentazione alle istituzioni della campagna realizzata da Europa Donna Italia con il patrocinio di Aiom, Fondazione Aiom, Senonetwork e delle associazioni di pazienti Andos Onlus, Ropi - Rete oncologica pazienti Italia e Oltre il nastro rosa. L'iniziativa, che gode anche del patrocinio di Fondazione pubblicità progresso, è attualmente in programmazione su televisione, stampa, radio, cinema, web e social media.
Cuore della campagna 'Pazienti, fino a un certo punto' è uno spot ambientato in una sala d'attesa, simbolo del tempo sospeso vissuto da molte pazienti, che lentamente si riempie di donne - pazienti reali - con tumore metastatico che manifestano l'urgenza di approvare i farmaci già validati a livello europeo, ma ancora non disponibili in Italia. Attraverso la campagna - spiegano i promotori - il pubblico è invitato a unirsi ai numerosi eventi, circa 200 in tutta Italia, che le associazioni della rete di Europa Donna Italia organizzeranno per il 13 ottobre. Tra le iniziative: camminate collettive, spettacoli teatrali, flashmob, attività culturali e l'illuminazione in fucsia - colore del tumore al seno metastatico - di monumenti storici ed edifici pubblici. L'elenco dettagliato sarà pubblicato sul sito europadonna.it.

(Adnkronos) - Dal cuore dell’Alto Molise, tra le creste appenniniche, alla Valle del Belice, in Sicilia, passando all’entroterra lucano e pugliese: è l’Italia dei 'Parchi del Vento'. Qui, fuori dai circuiti turistici più frequentati, si possono scoprire territori dove gli impianti eolici non solo sono laboratori di transizione ecologica ma anche attrattori di turismo. A raccontarlo sono i 29 impianti selezionati da Legambiente, di cui 7 nel 2025, al centro della quarta edizione della guida turistica 'Parchi del Vento', realizzata dall’associazione ambientalista con il contributo di Agsm Aim, Rwe, Winderg, il patrocinio di Anev, e presentata oggi alla Fiera Internazionale del Turismo a Rimini.
“Per contrastare l’emergenza climatica e migliorare le condizioni sociali del nostro Paese - commenta Katiuscia Eroe responsabile energia di Legambiente - è fondamentale non solo far crescere la produzione da rinnovabili e rendere finalmente il nostro sistema energetico libero da carbone, petrolio e gas, escludendo l’inutile e costoso ritorno al nucleare, ma anche fare in modo che queste tecnologie portino sempre più vantaggi ai territori e alle comunità. Con la nostra guida turistica Parchi del Vento, grazie alla collaborazione di diversi partner, raccontiamo a cittadini, turisti, curiosi ma anche imprese e amministrazioni come ciò sia possibile perché un parco eolico, se ben integrato con il territorio, può essere un volano per attirare curiosità verso i territori in cui sono ospitati, valorizzando le attività esistenti”.
“Intorno ai parchi eolici che raccontiamo all’interno della Guida Parchi del Vento - aggiunge Sebastiano Venneri, responsabile turismo di Legambiente - stanno nascendo sempre di più opportunità interessanti, come percorsi ciclopedonali, passeggiate a cavallo, il passaggio del Giro d’Italia. Ma anche impianti perfettamente integrati con vitigni e uliveti e che permettono di riscoprire tradizioni e culture storiche, ormai dimenticati da molti. Questi impianti sono la dimostrazione che integrare nuovi impianti nel paesaggio è non solo possibile ma anche una sfida che può essere affrontata solo con il consenso delle comunità attraverso forme innovative e affascinanti di valorizzazione delle risorse locali”.
Legambiente ricorda che in Italia l’eolico svolge un ruolo sempre più rilevante, arrivando ad agosto 2025 a quota 13.356 MW di potenza installata, di cui 685 realizzati nel 2024 e 337 nel 2025, in grado di produrre, nel 2024, complessivamente 22.068 GWh/a di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa 8,1 milioni di famiglie. Un numero che negli ultimi vent’anni è cresciuto passando da 1.131 MW del 2004 ai numeri attuali, permettendo a questa tecnologia di produrre il 17,2% del totale prodotto da fonti rinnovabili e di fornire un contributo rispetto ai consumi complessivi italiani pari al 7%.
"Per accelerare la diffusione dell’eolico, sia a terra sia a mare, occorre però snellire e velocizzare gli iter autorizzativi coinvolgendo sempre più comunità e territori, semplificando anche la normativa per il repowering degli impianti esistenti", avverte l'associazione.
Leggi tutto: Rinnovabili, 'Parchi del Vento': guida turistica con 29 impianti eolici

(Adnkronos) - “Gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto in mare, ne parlavamo con il ministro spagnolo in Canada, sono quelli di togliere le ds sul marittimo per quanto riguarda l’Unione Europea perché ci sono dei parametri restrittivi a livello mondiale e crediamo che sia corretto avere tutti le stesse regole”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, all’assemblea pubblica di Confitarma dal titolo ‘Shipday 25 Blue to blue’ tenutosi all’auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma. “La doppia tassazione in Europa sarebbe uno schiaffo alla marittimità europea – ha continuato Rixi -. E’ evidente che l’Europa ha più linee che collegano la stessa con il resto del mondo che non tra gli Stati europei; quindi, questo sarebbe per il nostro armamento e per le nostre linee commerciali un gap che rischia di paralizzare lo sviluppo del continente”
Il viceministro dei trasporti ha poi continuato rimarcando che il mare unisce tutto il mondo e che il buon senso vorrebbe delle “regole omogenee dal Pacifico al Mediterraneo fino all’Atlantico. Per questo pensare di mettere delle extra tasse ulteriori diventerebbe veramente dirompente soprattutto su paesi come l’Italia. Un territorio che confina con il continente africano che potrebbe diventare un grande hub logistico per l’Europa”.
“Io credo che oggi i mercati si stanno aprendo. Il paradosso è che anche i dazi di Trump, sconvolgendo il mercato mondiale, permettono a paesi con cui non abbiamo mai commerciato di iniziare a commerciare con noi”, ha sottolineato Rixi cercando di illustrare le opportunità che stanno nascendo con le imposizioni economiche volute dagli States. “Questo vuole anche dire che un paese intraprendente può andare a rosicchiare mercati ai propri concorrenti importanti. Però bisogna avere gli strumenti giusti e una riforma che consente all’Italia di poter avere anche delle proiezioni estere per agire come un unico grande paese marittimo”, ha concluso il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Leggi tutto: Mare, Rixi: "Servono regole omogenee in tutto il mondo, no a doppia tassazione Ue"

(Adnkronos) - "Il mare non è soltanto uno spazio geografico, è la grande infrastruttura naturale che connette mercati, alimenta produzioni industriali e favorisce l’innovazione tecnologica”, ha esordito così il presidente di Confitarma, Mario Zanetti, durante il suo intervento all’evento “Shipday25. Blue to Blue”, che si sta tenendo presso l’auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma. “Attraverso le rotte marittime viaggia quasi il 90 per cento delle merci e, quindi, possiamo dire che la linfa vitale del commercio mondiale viaggia sulle nostre navi - ha continuato -. Con 8.000 km di coste, 150 porti, un valore aggiunto complessivo che supera i 216 miliardi di euro e con oltre 1 milione di addetti direttamente impegnati nel settore, l’economia del mare rappresenta per l’Italia un motore di crescita capace quasi di raddoppiare ogni euro investito con benefici sull’intera economia nazionale”.
Il presidente di Confitarma si è poi soffermato sull’industria del trasporto marittimo italiano, sottolineando che l’Italia è “ la prima flotta di traghetti al mondo, la seconda europea di product tanker e leader in Europa nel turismo che viene dal mare con oltre 14 milioni di passeggeri accolti nel 2024, che generano valore non solo nei porti ma anche nei territori oltre le rotte tradizionali”. Un valore aggiunto per il sistema Paese che “vanta una posizione di eccellenza nei servizi ausiliari e in settori ad alto contenuto tecnologico, come la flotta underwater, posacavi e posatubi interamente rappresentata da Confitarma”. “Un ruolo rafforzato dalla nascita del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea e dalle iniziative legislative sostenute dal Governo Meloni - continuato Zanetti - Questa forza si riflette anche nei traffici: l’Italia è al primo posto in Europa nello Short Sea Shipping e nell’interscambio europeo via mare siamo al terzo posto complessivo, dopo Paesi Bassi e Spagna, con oltre 180 milioni di tonnellate di import ed export. Lo shipping è l’infrastruttura che sostiene la nostra economia di terra e proietta l’Italia nei mercati globali”.
Nonostante tutto, come ha rimarcato il presidente di Confitarma non si può ignorare un dato significativo “la quota della flotta mondiale attribuibile all’Italia e all’Europa è nuovamente in calo, sia per controllo sia per bandiera. È un segnale che dobbiamo cogliere immediatamente. Lo shipping si muove con logiche di lungo periodo: senza regole chiare, stabili e competitive indeboliamo non solo la posizione italiana ma l’intera presenza europea”. “Dobbiamo investire ancor di più nel lavoro e nella formazione perché senza nuove competenze il futuro della marittimità italiana non può essere costruito”, ha proseguito Zanetti che poi ha illustrato la missione di Confitarma e cioè “supportare e consolidare la competitività delle nostre imprese del settore marittimo e rafforzare la leadership dell’Italia nella Blue Economy e nello shipping internazionale”.
Leggi tutto: Mare: Zanetti (Confitarma), 'Necessario rafforzare leadership Italia su Blue Economy'
(Adnkronos) - Un baciamano, da parte di Carlo Nordio, pacche sulle spalle e complimenti per Giorgia Meloni in occasione del voto sul caso Almasri che ha negato l'autorizzazione a procedere per il ministro della Giustizia, per quello dell'Interno Matteo Piantedosi e per il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.
La premier si è presentata puntuale in aula poco prima dell'avvio delle votazioni, mentre i banchi del governo si erano già riempiti di tutti i big dell'esecutivo. Al primo voto, quello su Nordio, la premier si è girata verso la sua destra e ha battuto sulla spalla del ministro della Giustizia, che ha risposto con un galante baciamano. Pacche sulle spalle e strette di mano anche con Piantedosi e Mantovano, che ha costretto la presidente del Consiglio a sporgersi sullo scranno, visto che il sottosegretario era seduto una fila sotto di lei.
Alla fine della seduta moltissimi deputati di maggioranza, oltre agli altri ministri, si sono assiepati intorno ai tre esponenti di governo per fare i complimenti, mentre il resto degli esponenti di maggioranza batteva le mani per l'esito del voto.
Leggi tutto: Meloni alla Camera, baciamano e pacche sulle spalle dopo il voto su Almasri

(Adnkronos) - "Chi c’era prima di noi si è dimenticato che l’Italia è una penisola e per cui la blue economy è fondamentale per il nostro Paese". Ad affermarlo è il ministro del Turismo, Daniela Santanché, nel corso dell’evento 'Shipday25. Blue to Blue' che si sta tenendo a Roma presso l’auditorium della tecnica. "Questo governo e il presidente del Consiglio credono nel mare - ha continuato nel corso del suo intervento all’assemblea pubblica di Confitarma -. Va fatto un grandissimo lavoro sui porti turistici perché in molti oggi è impossibile entrare per le nuove imbarcazioni".
Successivamente la titolare del dicastero ha illustrato la direzione che l’Italia dovrebbe intraprendere per continuare a promuovere lo sviluppo del turismo. "Questa la si deve perseguire assieme a voi perché il vostro settore è fondamentale per via delle crociere e del trasporto marittimo", ha rimarcato Santanché ribadendo da dove si deve partire. "Abbiamo bisogno di aumentare il trasporto marittimo per quanto riguarda le nostre isole minori - ha sottolineato -. Noi siamo fortunati perché l’Italia è tutta una destinazione turistica e quindi dobbiamo solamente raccontarla meglio e essere più orgogliosi di essere italiani".
L’essere italiani è stato al centro del suo intervento. "In tutto il mondo c’è voglia di Italia e tanti ci copiano lo stile di vita - ha proseguito -. Non per niente il marchio Made in italy è il terzo più importante al mondo". Un Made in Italy che si tiene anche sullo sviluppo delle crociere sul nostro territorio che, però, nonostante le varie crisi geopolitiche in atto “aumentano dimostrando che il turismo è fondamentale perché è un ponte di pace".
La ministra ha poi continuato evidenziando quanto fondamentale sia creare nuovi posti di lavoro. “Noi siamo consapevoli che questo non può farli il governo ma gli imprenditori - ha detto -. L’esecutivo ha capito che bisogna mettervi nelle migliori condizioni per aumentare il lavoro”. Ma, nonostante tutto, “c’è chi si lamenta quando scendono a terra I croceristi, io non mi lamento perché per me sono un valore aggiunto per il turismo”.
“Il 75 percento delle persone che vengono in Italia vanno sul 4 percento del territorio nazionale, quindi si deve parlare di under tourism e non di over tourism”, attacca la Sananché. “Io ringrazio tutti voi perché portate l’Italia nel mondo. Nei prossimi mesi verrà aggiornato il piano sul turismo 2023-2027 perché nella nostra vita è entrata l’intelligenza artificiale che aiuterà il settore a crescere”, ha concluso.

(Adnkronos) - Il premio Nobel per la letteratura per il 2025 è stato assegnato allo scrittore e sceneggiatore ungherese Laszlo Krasznahorkai. Nato nel 1954, autore dei romanzi Satantango e Melancolia della resistenza, è considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente e uno tra i maggiori autori europei.
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(Adnkronos) - Si è svolto oggi il primo 'Ferrero Innovation day Italia', evento nato con l’intento di presentare i nuovi prodotti in arrivo sul mercato domestico e al contempo celebrare lo spirito di innovazione e imprenditorialità che da sempre contraddistingue il modello di business del Gruppo Ferrero. Per Ferrero Italia questo appuntamento rappresenta un’occasione per confermare la volontà di trasferire valore sul mercato attraverso le innovazioni di prodotto messe a disposizione dal Gruppo, propedeutiche all’ampliamento dell’offerta commerciale e al presidio di nuovi segmenti di mercato, nonché di occasioni di consumo per sostenere la crescita sul mercato locale. In Italia Ferrero opera in ben 12 categorie di prodotto, con un portafoglio che conta oltre 30 brand. Come evidenziano i dati di Circana, Ferrero tra il 2021 e il 2025 è l’azienda con il più alto livello di crescita nel mercato di riferimento, confermandosi come uno dei principali motori di sviluppo nel settore del largo consumo.
Nel corso del Ferrero Innovation day Italia sono stati presentati cinque nuovi prodotti. Proseguendo il percorso di innovazione che ha caratterizzato Nutella negli ultimi 24 mesi e che ha visto l’apice nel corso del 60esimo anniversario dalla sua creazione, per il segmento frozen bakery è stata presentata Nutella crêpe, la prima crêpe pronta, targata Nutella. Nel segmento delle barrette proteiche e alla frutta e cereali, è stata presentata ufficialmente Eat natural fetta alla frutta, una linea di barrette morbide alla frutta caratterizzata da una lista ingredienti contenuta, che si riduce a soli due ingredienti nelle versioni arachidi e nocciole.
Le barrette Eat natural fetta alla frutta sono realizzate con ingredienti di origine naturale, come datteri, mele, mirtilli rossi, nocciole, mandorle e arachidi. Le novità coinvolgono anche il marchio Kinder. Nascono infatti sia i biscotti Kinder duo, che si affiancano agli ormai affermati Kinder kinderini, con l’obiettivo di ampliare l’offerta del brand nel segmento dei biscotti adatti alla merenda, sia il nuovo Kinder crispy, il primo snack Kinder che coniuga wafer, biscotto e cioccolato, destinato ampliare l’offerta Kinder in un segmento già ampiamente presidiato dall’iconico Kinder bueno. Infine, sono state presentate tre nuove varianti di tavolette firmate Ferrero rocher: Fondente 70%, Caramello Salato e Nocciola, Noci di Macadamia e Nocciola.
"Per Ferrero l’innovazione è un valore fondante e rappresenta il motore di un sistema che unisce qualità, persone e unicità. In Italia l’innovazione si muove lungo due direttrici, condivise con il Gruppo: il rafforzamento della nostra leadership nel core business, caratterizzato da marchi iconici e amati dai nostri consumatori e l’espansione verso nuovi segmenti, anche con nuovi brand”, ha commentato Fabrizio Gavelli, presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia.
“Per consolidare la nostra leadership sul mercato italiano, marchi come Nutella, Kinder e Ferrero rocher si sono allargati a nuove categorie e al contempo l’azienda ha costruito una solida strategia focalizzata sul presidio di territori strategici, come la prima colazione, le ricorrenze e lo snacking. Parallelamente, il Gruppo mira a espandersi attraverso l’ingresso in nuove categorie di prodotto, come le barrette proteiche e alla frutta e cereali, i gelati, le tavolette di cioccolato e i prodotti fresh e frozen bakery, garantendo un costante percorso di creazione di valore per i nostri consumatori, per i nostri clienti e per garantire la crescita continua di Ferrero in Italia”, ha concluso Fabrizio Gavelli.
Da quasi 80 anni, il tratto distintivo di Ferrero è la capacità di ascoltare e rispondere ai bisogni dei propri consumatori, spesso anticipandone le esigenze. Ogni nuovo prodotto nasce da una selezione attenta delle materie prime, da processi rigorosi, da un’attenzione costante alla qualità e soprattutto da una comprovata propensione all’eccellenza, elementi che consentono da sempre al Gruppo di offrire prodotti unici e inimitabili.
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(Adnkronos) - Finisce ai domiciliari la madre di due neonati sospettata di averli uccisi e di averne poi nascosto i corpicini in un armadio. La Polizia di Reggio Calabria ha arrestato oggi con braccialetto elettronico la giovane donna reggina gravemente indiziata dei reati di omicidio per soffocamento dei suoi due bambini appena partoriti, di occultamento dei loro corpi nonché di soppressione di cadavere in relazione a un ulteriore suo bambino partorito tre anni fa.
La vicenda era iniziata a luglio dello scorso anno, quando i genitori della giovane avevano rinvenuto, all'interno di un armadio di casa in località Pellaro di Reggio Calabria, i corpicini senza vita dei due neonati avvolti in una coperta. La misura cautelare è stata emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura.
Le indagini immediatamente avviate dalla procura , e curate dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, si sono sviluppate partendo dalla visione dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, dai quali è emerso come la ragazza fosse sola all'interno dell'abitazione tra le 19 e le 20.30 dell'8 luglio, presunto orario del parto e della morte dei bambini.
Altro elemento importante è stato aggiunto dagli accertamenti di natura biologica, effettuati anche sul materiale organico sequestrato presso il Policlinico di Messina dove la ragazza era stata sottoposta all'intervento di raschiamento che hanno confermato che i due neonati erano figli dell'indagata, nati vivi, e che la morte era stata causata da soffocamento.
Sono stati poi ascoltati i familiari, ignari di quanto accaduto tra le mura domestiche, che hanno fatto emergere la circostanza di un ricovero della figlia presso il Gom di Reggio Calabria, risalente a poco tempo prima del ritrovamento dei neonati, a causa di una forte emorragia. In relazione a questo episodio, la giovane aveva lamentato soltanto un generico malessere fisico, negando categoricamente di essere mai stata incinta. Il quadro indiziario è stato completato dall'analisi dei messaggi scambiati tra la donna e il fidanzato, indagato per favoreggiamento personale, nel corso degli anni. Emerge, inoltre, come la giovane coppia abbia già vissuto la stessa situazione nel 2022, con forti disaccordi tra i due circa il fatto di tenere o meno il figlio, fino al mese di agosto, data in cui la donna avrebbe partorito e soppresso il corpo del neonato appena partorito.
Nel corso dell'operazione, la Squadra Mobile, con l'ausilio di unità cinofile specializzate (cani molecolari) e di un georadar, ha eseguito un decreto di perquisizione negli immobili di dimora dell'arrestata e del fidanzato nonché nei cortili, nei giardini e nei terreni comunque nella loro disponibilità o dei loro prossimi congiunti, finalizzato al rinvenimento di ulteriori resti umani eventualmente riconducibili al neonato partorito nel 2022.

(Adnkronos) - Jannik Sinner potrebbe seguire Carlos Alcaraz e prendere parte al 'Million Dollar 1 Point Slam', un evento nell'evento nella settimana che precederà gli Australian Open. Un'esibizione che ormai da giorni sta facendo discutere il mondo del tennis e che prevede un format particolare, con partite che si decidono con... un punto. Chi se lo aggiudicherà passerà al turno successivo. La curiosità? Il torneo, composto da un tabellone con 32 giocatori, è aperto a tutti, campioni (come il numero uno del ranking Atp, che si è iscritto pochi giorni fa) e persone comuni. E alla competizione, che prende il nome dal montepremi in palio, il milione di dollari australiani (circa 600.000 euro) potrebbe partecipare anche Jannik Sinner.
La notizia è stata data da Craig Tiley, direttore del torneo australiano, durante il podcast 'The Tennis': "Abbiamo ricevuto una chiamata da Sinner, ma anche da Venus Williams e altri professionisti entusiasti e impazienti di iscriversi al torneo". Le prossime settimane, dunque, serviranno a definire il tabellone e l'elenco di grandi nomi che prenderanno parte alla competizione.

(Adnkronos) - La Camera dei Deputati salva Nordio, Piantedosi e Mantovano dal processo sul caso Almasri. Montecitorio ha infatti negato l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro della Giustizia, dell'Interno e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, chiesta dal Tribunale dei Ministri, , per la vicenda del rimpatrio del generale libico. In Aula per la votazione anche la premier Giorgia Meloni.
Per quanto riguarda il Guardasigilli su 363 presenti, la proposta di diniego è stata approvata con 251 sì e 117 no. Per il titolare del Viminale i favorevoli sono stati 256 i contrari 106. Per Mantovano infine 252 favorevoli e 112 contrari, su 366 presenti.
Una ventina i deputati della minoranza che hanno votato no all’autorizzazione a procedere nei confronti di Piantedosi, compresi quelli di Italia viva, una quindicina quelli che invece hanno detto sì al diniego per Nordio e Mantovano. Secondo quanto si apprende in ambienti della maggioranza, il centrodestra contava infatti su una base di partenza intorno ai 230/235 voti.
"La Camera dei deputati ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, e del sottosegretario Alfredo Mantovano sul caso Almasri. E lo ha fatto con un numero di voti superiore a quello della maggioranza di governo, che al netto delle poche assenze fisiologiche legate agli incarichi istituzionali conta 242 deputati. La maggioranza ha dimostrato una compattezza straordinaria, una sonora smentita a chi continua a parlare del centrodestra come di una coalizione divisa", dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.
Se sono soddisfatto? "Sì perché" il voto "è andato numericamente oltre a quella che era l'aspettativa della maggioranza parlamentare. Il che significa che anche da parte di alcuni dell'opposizione vi è una riluttanza ad affidare alle procure della Repubblica delle competenze che dovrebbero essere squisitamente politiche", il commento a caldo di Nordio, che aggiunge: "Lo strazio che il Tribunale dei Ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non ci siano schizzati i codici tra le mani, ammesso che li abbiano consultati. È andata come doveva andare". Resta aperto il capitolo Bartolozzi? "Speriamo si chiuda così come questo", risponde ai cronisti il ministro della Giustizia.
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