(Adnkronos) - Rimborsi spese tracciabili per lavoratori dipendenti e autonomi? Sì in Italia ma non più nel caso di spese all'estero. E' quanto prevede la soluzione normativa nel dl Fiscale appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La nuova norma supera, in sostanza, la tracciabilità all’estero dei rimborsi spese previsto dalla Legge di bilancio, tenuto conto del fatto che in molti Paesi, è molto diffuso il pagamento in contanti e per i lavoratori era quindi difficile presentare un pagamento tracciato alle aziende. Una decisione che soddisfa l'Aidp, l'associazione italiana per la direzione del personale, come spiega ad Adnkronos/Labitalia il vicepresidente Roberto Mattio.
"Siamo soddisfatti -spiega- di esser riusciti a far capire alle istituzioni le criticità che la norma comportava all'estero, non in Italia. Molte aziende hanno infatti dipendenti che vanno in missione al lavoro all'estero, e, specie nel caso del vitto, in alcuni Paesi, ad esempio dell'Africa e dell'Asia, non è semplice o addirittura impossibile pagare con carte di credito o altri sistemi tracciabili, visto che si accettano solo contanti. Senza la tracciabilità del pagamento la norma prevedeva che il rimborso poteva essere fatto solo come reddito, ma questo comportava diversi problemi. Se il lavoratore spendeva 100 per mangiare e l'azienda erogava 100 a rimborso in busta paga, la somma che arrivava in tasca al lavoratore, tra contributi e tasse, era la metà. E allora molti lavoratori hanno iniziato a non voler più andare in trasferta o a pretendere il rimborso netto di quanto pagato in busta paga, ma questo comportava un esborso del lordo doppio per l'azienda".
Criticità e problemi superati dalla norma inserita nel dl fiscale. “Le novità introdotte nel recente decreto Fiscale appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale sul tema dei rimborsi spese dei lavoratori, segnano un punto per l’attività di relazioni con le Istituzioni per Aidp, frutto di ascolto, dialogo e lavoro tecnico della nostra comunità professionale. Confidiamo di continuare su questa strada, ovvero presidiare i processi normativi che riguardano il mondo del lavoro sin dall’origine, indicando non solo opinioni ma anche soluzioni e proposte che il grande patrimonio di esperienze, competenze e credibilità dell’Aidp possono esprimere”,
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(Adnkronos) - Una giornata interamente dedicata alla riduzione del divario di genere e alla valorizzazione delle donne all’interno delle imprese e nei consigli d’amministrazione. Oltre 1.500 le manager e le professioniste provenienti da tutta Italia che hanno partecipato, online e in presenza, a 'Women on Board 2025', percorso formativo nato nel 2022 e giunto alla sua terza edizione, per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei consigli d’amministrazione di imprese pubbliche e private. Il progetto ideato è promosso da Federmanager, Manageritalia, Hub del Territorio e Aidp. Giunto alla sua ultima tappa, l’incontro di ieri si è svolto a Milano presso gli spazi di Palazzo Bocconi in Corso Venezia ed è stato l’epilogo di un lungo percorso che ha toccato tutto lo stivale da nord a sud.
A confrontarsi con le partecipanti: Marco Ballarè, presidente Manageritalia in video collegamento, Sara Cirone, coordinatrice nazionale percorso Women on Board per tutta la rete e presidente Hub del Territorio, Cristina Mezzanotte, coordinatrice diversity, equity e inclusion Manageritalia, Giovanni Pagnacco, presidente Aldai Federmanager Milano, Ottavio Maria Campigli, senior equity partner & founder di W Executive, WeHunt e W Advisory, Tiziana Vallone, vicepresidente Manageritalia Lombardia che ha introdotto Mariella Borghi, esperta di intelligenza artificiale e marketing - Lara Carrese, vice presidente Aidp Lombardia e consigliera nazionale Aidp che ha introdotto Francesca Reich, consigliere indipendente Banca Mediolanum e Tinexta, associata NEDCommunity - Raffaella Scalvini, gruppo donne manager Manageritalia Lombardia che ha introdotto Francesca Boccia, membro del comitato scientifico osservatorio intelligenza artificiale partecipativa del Cnel. A moderare le domande dal pubblico Silvia Battigelli, Coordinatrice Aldai - Federmanager Minerva.
L’appuntamento ha avuto come focus le sfide e le opportunità che l’intelligenza artificiale pone alle imprese e alla loro governance. Un appuntamento che ha approfondito come l’adozione dell’ia, insieme all’evoluzione verso modelli più sostenibili, stiano trasformando i ruoli e le responsabilità dei consigli di amministrazione. In un contesto di rapida innovazione tecnologica e crescente attenzione alle tematiche esg, il dialogo tra competenze, etica e strategia è diventato cruciale per guidare il cambiamento.
Nella tappa milanese, sulle oltre 1.500 partecipanti da tutta Italia a WoB, 516 vengono dalle province lombarde. “Governare l’innovazione significa saperla leggere, interpretare e orientare – sottolinea Tiziana Vallone, vicepresidente di Manageritalia Lombardia – il percorso WoB nasce proprio con questo obiettivo: fornire alle donne che aspirano a ruoli nei cda gli strumenti per affrontare le trasformazioni in atto, integrando tecnologia, etica e impatto sociale. Il programma di Women on Board mira quindi a potenziare la visione strategica delle future amministratrici, promuovendo un approccio sostenibile e inclusivo alla leadership aziendale”.
“La formazione non è solo un investimento nel futuro, ma anche un impegno verso l'eccellenza e l'innovazione. Le donne portano una prospettiva unica e preziosa nel mondo del management. La loro presenza nei ruoli di leadership non solo arricchisce il dibattito e la decisione strategica, ma contribuisce anche a creare un ambiente più inclusivo e diversificato", ha commentato nel corso dell’incontro il presidente Aldai-Federmanager, Giovanni Pagnacco - La diversità di genere nei cda non è solo una questione di equità, ma anche di efficacia”.
In questa edizione sono stati ben 15 gli appuntamenti formativi, di cui 12 obbligatori su piattaforma dedicata e 3 facoltativi (aperti anche alle partecipanti WoB delle scorse edizioni). Ogni incontro, della durata di circa 3 ore, ha offerto alle partecipanti l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale, aumentando così le loro competenze, esperienze e capacità di analisi. Diverse le tematiche affrontate, che hanno spaziato dal “personal branding soft skills networking” all’equilibrio di genere nelle società non quotate”. passando per “l’analisi contabile e del rischio sui sistemi gestionali” sino ai “principi dell’etica d’impresa e della sostenibilità” e a comprendere come agiscono “gli enti di interesse pubblico e le partecipate pubbliche” e come le nuove tecnologie possono essere utili alle decisioni dei Cda.
'Women on Board', ha fatto segnare una crescita esponenziale, passando dalle 230 aderenti della prima edizione alle oltre 1.500 di oggi, tra manager e professioniste, con un’età media di 48 anni (27 anni la più giovane e 70 anni la più senior), 94% di donne e 6% di uomini, provenienti da tutta Italia ed espressione dei più svariati settori economici: terziario, industria, consulenza aziendale e avvocatura. Tante donne accomunate dalla stessa volontà di mettersi in gioco e acquisire le competenze e la consapevolezza del proprio valore per accedere a ruoli di responsabilità decisionale e strategica.
'Women on Board' è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne, ma aperto anche agli uomini, con 15 incontri formativi che si concluderanno a fine mese. Al termine del percorso ci sarà l’inserimento in un apposito elenco qualificato online consultabile dalle imprese italiane, che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei CdA di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager e professioniste per i propri organi di governance.
(Adnkronos) - Il 5 luglio è la data scelta per l'inizio dei saldi estivi 2025 in Italia, con l'eccezione delle province di Trento e Bolzano, dove sono previste date diverse. Ecco di seguito la tabella, elaborata da Confcommercio, con le date aggiornate regione per regione.
Abruzzo: 5 luglio per 60 giorni con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno. Basilicata: 5 luglio - 2 settembre con divieto delle vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Calabria: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi. Campania 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Emilia Romagna: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Friuli Venezia Giulia: 5 luglio - 30 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
Lazio: 5 luglio per 6 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Liguria: 5 luglio - 18 agosto per 45 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi.
Lombardia: 5 luglio - 2 settembre per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Marche: 5 luglio - 1 settembre con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Molise: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi.
Piemonte: 5 luglio per 8 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Puglia: 5 luglio - 2 settembre con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi.
Sardegna: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi. Sicilia: 5 luglio - 15 settembrecon possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
Toscana: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Umbria: 5 luglio per 60 giorni con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
Valle d'Aosta: 5 luglio - 30 settembre per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi.
Veneto: 5 luglio - 31 agosto con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi. Trento e Provincia: per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi.
Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina: Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante dal 16 luglio al 13 agosto. Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena dal 22 agosto al 19 settembre.
Distretto di Merano e Burgraviato: Merano, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, S. Martino in Passiria, Rifiano, Tirolo, Scena, Lagundo, Caines, Parcines, Avelengo, Marlengo, Verano, Plaus, Cermes, Lana, Postal, Gargazzone, San Pancrazio d'Ultimo, Ultimo, Proves, Lauregno, Tesimo, Senale/S. Felice, Naturno dal 16 luglio al 13 agosto.
Distretto Valle Isarco e Alta Valle Isarco: Bressanone, Rio Pusteria, Fortezza, Varna, Rodengo, Naz-Sciaves, Luson, Velturno, Chiusa, Funes, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Vipiteno, Brennero, Racines, Campo di Trens, Val di Vizze, Villandro, Vandoies dal 16 luglio al 13 agosto.
Distretto Val Pusteria: Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto dal 16 luglio al 13 agosto.
Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara dal 22 agosto al 19 settembre. Distretto Val Venosta: Curon Venosta (tranne Resia e San Valentino alla Muta), Glorenza, Sluderno, Malles, Lasa, Castelbello-Ciardes, Silandro, Laces, Martello, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales (tranne Maso Corto) dal 16 luglio al 13 agosto. Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta dal 22 agosto al 19 settembre.
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(Adnkronos) - "Il mio sostegno al progetto 'Vulnerabili' nasce dall'esperienza e dall'aver constatato con mano quanto bisogno c'è di stare vicino ai pazienti con diabete e anche a coloro che sono affetti da celiachia. Tuttavia, sul diabete tipo 1 c'è una necessità, quella di andare incontro ai vulnerabili, quei soggetti per i quali il Santo Padre pochi giorni fa, in occasione del Giubileo dei governanti, ci diceva che la politica è la forma più alta di carità. Bene, i vulnerabili sono coloro che non hanno accesso alle cure e per il diabete è fondamentale avere accesso alla cura in maniera continuativa". Così all'Adnkronos Salute Giorgio Mulè (Fi), vicepresidente della Camera dei deputati, in occasione della presentazione alla Camera del progetto 'Vulnerabili', nato dalla collaborazione tra Novo Nordisk e Fondazione Banco Farmaceutico con il sostegno dello stesso Mulè, e che ha come obiettivo garantire a ogni persona con diabete, indipendentemente dal suo status socioeconomico, il diritto e l'accesso alle terapie e contribuire a supportare gli operatori sanitari. Un'iniziativa prima e unica in Italia e in Europa.
"Grazie alla collaborazione con Novo Nordisk e le associazioni del Terzo settore, oggi nasce questo progetto che darà l'insulina a vita a tutti i pazienti con diabete in povertà sanitaria - spiega Mulè - dagli indigenti a coloro che non si curano. E' un grande modo di prendersi la responsabilità sociale di chi non può curarsi". Mulè, che è stato promotore della legge 130 del 2023, sottolinea che "il progetto 'Vulnerabili' che presentiamo oggi è la naturale continuazione di questa legge che vede l'Italia, primo Paese al mondo, istituire uno screening sulla popolazione pediatrica 0-17 anni per il diabete di tipo 1 e la celiachia. Questa iniziativa è la prima in Europa e l'Italia è il primo Paese che adotta questa campagna di responsabilità sociale. Diciamo che sono due progetti che mettono l'Italia all'avanguardia sul campo del diabete".
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(Adnkronos) - La prevenzione delle più importanti e fatali patologie dell’adulto, le malattie cardiovascolari e respiratorie, saranno al centro del Congresso che si terrà domani, 26 giugno, all’Ini, Istituto neurotraumatologico italiani di Grottaferrata, per iniziativa del professor Carlo Gaudio, in collaborazione con i docenti dell’Università La Sapienza di Roma - nella storica Aula dell’Istituto fondato dal professor Delfo Galileo Faroni - per la XXIII Giornata nazionale della prevenzione delle malattie cardiovascolari e respiratorie. Il congresso più longevo in Europa - fondato dal professor Gaudio all’inizio del terzo millennio - sarà seguito, in presenza o in collegamento telematico - informa una nota - con le diverse sedi universitarie italiane, da 200 specialisti in medicina cardiovascolare, respiratoria, internistica, sportiva. Secondo i recenti report epidemiologici (Istisan, 2025), "ogni giorno - ricorda Gaudio - in Italia muoiono circa 630 persone per cause cardiovascolari, oltre 25 ogni ora, e circa 170 per patologie respiratorie. Infatti - nonostante i formidabili progressi nelle tecnologie biomediche e nelle terapie farmacologiche, che saranno illustrati nelle 4 sessioni congressuali dai più importanti specialisti di fama nazionale ed internazionale - le sole malattie cardiovascolari provocano complessivamente, nel nostro Paese, circa 230 mila decessi l’anno: il 30,8% del totale (33,4% nelle donne e 28,1% negli uomini)".
Nonostante i sensibili miglioramenti nella prevenzione e cura, che hanno permesso di ridurre la mortalità di 5 volte negli ultimi 50 anni, "queste patologie - rileva Gaudio - continuano a gravare massimamente sul Sistema sanitario nazionale: in Italia, i correlati costi diretti superano i 41 mld di euro ogni anno, rappresentando il 30% della spesa sanitaria globale del Paese. Da questi dati, discende naturalmente l’importanza di incrementare la prevenzione di tali temibili patologie, tuttora leader di ospedalizzazione e mortalità".
Secondo il 'Global Cardiovascular Risk Consortium' (Nejm, 30 marzo 2025), "i 5 fondamentali fattori di rischio (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo e obesità) sono responsabili di oltre il 50% degli eventi aterosclerotici. Nello studio internazionale su 2.100.000 soggetti, la coesistenza di tutti i 5 fattori ha comportato un aumento di rischio del 38% nei maschi e del 24% nelle donne. Al contrario, chi ne è privo - sottolinea Gaudio - guadagna più di 13 anni di vita, se di sesso femminile, e più di 10, se di sesso maschile, anni che potranno costituire quel periodo dorato di longevità in salute".
Gaudio, presidente della Fondazione prevenzione, alimentazione e salute (Pas-Onlus), raccomanda fortemente una prevenzione che inizi sin dalle prime decadi di vita, basata non solo sulla diagnosi precoce e sui farmaci, ma anche, e prima, sui corretti stili di vita e sulla sana alimentazione. Come ammoniva Ippocrate 2500 anni fa, 'Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo'.
Sono stati invitati a porgere il saluto inaugurale all’apertura del Congresso (giovedì 26 giugno, ore 13.30): Mons. Vito Serritella, officiale Vaticano per i Testi Legislativi; l’on. Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute; il prof. Cesare Mirabelli, presidente Emerito della Corte Costituzionale; il dott. Cristopher Faroni, presidente del Gruppo Ini; la Dott.ssa Jessica Veronica Faroni, manager sanitario del Gruppo Ini e il prof. Vittorio Donato, presidente del Comitato Scientifico del Gruppo Ini.
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(Adnkronos) - "Il progetto 'Vulnerabili' testimonia l'attenzione concreta verso una patologia cronica importante come il diabete e verso i più vulnerabili. In Italia sono quasi 4 milioni i pazienti affetti da diabete e molti altri sono quelli che non sanno di averlo. Un'incidenza che accomuna tutti i sistemi sanitari e che risulta in costante aumento a livello globale e che rischia di minare la sostenibilità dei servizi sanitari. E' evidente come sia necessario l'impegno di tutti sia con iniziative come quella di oggi sia sul fronte della prevenzione. Oggi con questa iniziativa che garantisce anche agli esclusi dal Servizio sanitario nazionale di trattare adeguatamente il diabete riaffermiamo l'attualità e la vitalità dei principi di solidarietà, universalità e gratuità su cui si fonda il Ssn'. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione della presentazione alla Camera del progetto 'Vulnerabili' per garantire l'insulina a persone indigenti grazie a Novo Nordisk e alla collaborazione di 8 associazioni e del Banco Farmaceutico.
Schillaci ha poi ricordato la legge n. 130 del 15 settembre 2023 - fortemente voluta dall'onorevole Giorgio Mulè (Forza Italia) - che istituisce un programma nazionale di screening gratuito per individuare nella popolazione pediatrica il diabete di tipo 1 e la celiachia, due malattie autoimmuni spesso difficili da diagnosticare subito. "Un provvedimento - ha sottolineato il ministro - che ha avuto una buona risposta con la partecipazione di 5.535 bambini e oltre 400 pediatri. I primi risultati indicano una prevalenza degli autoanticorpi contro il diabete di tipo 1 paragonabile a quella di altri Stati europei, mentre si evidenzia un aumento nella prevalenza della celiachia. Dati che serviranno da bussola nella definizione di una strategia futura di programmazione sanitaria".
"La solidarietà è nel Dna di questa nazione - ha evidenziato Schillaci - come dimostra questa straordinaria sinergia tra istituzioni, mondo produttivo e no profit a favore dei più vulnerabili. Così come ricordo spesso che la sanità è un gioco di squadra, con giocatori che cambiano ruoli a seconda degli ambiti. Nel caso delle persone senza dimora e migranti irregolari, si rivela ad esempio prezioso il supporto del Terzo settore per raggiungere queste persone che altrimenti resterebbero ai margini della società civile e privi di una presa in carica adeguata. Sono tante le evidenze che mostrano che i meno abbienti, con livelli di istruzione più bassi si ammalano di più, presentano un'aspettativa di vita inferiore rispetto alla media, non avendo spesso accesso a informazioni su servizi e cure disponibili".
"In questo scenario - ha proseguito il ministro - appare evidente quanto sia importante la sanità di prossimità che stiamo realizzando con i fondi del Pnrr, così come gli interventi di medicina di iniziativa in outreach disseminati su tutto il territorio nazionale, che già oggi abbattono le barriere portando i servizi fin dentro i luoghi di vita delle persone".
Schilaci ha inoltre ribadito l'importanza della prevenzione: "Sappiamo bene che il diabete come tutte le patologie croniche non trasmissibili è correlato all'adozione di stili di vita non corretti. Abbiamo dinanzi a noi una sfida che deriva dall'invecchiamento della popolazione e dall'esplosione di cronicità; un quadro demografico ed epidemiologico che richiede un cambio di passo che si declina in prevenzione". L'Italia è "la seconda nazione al mondo per longevità, ma la longevità ha un costo e soprattutto deve essere sinonimo di una vita in salute. Occorre che gli anni guadagnati siano vissuti in piena autonomia".
(Adnkronos) - Anti Wall Street e filopalestinese, nato in Uganda da genitori di origini indiane, l'outsider 33enne Zohran Kwame Mamdani, che si definisce socialista e ha ottenuto la cittadinanza americana solo nel 2018, ha vinto a sorpresa le primarie Dem per il sindaco di New York sull'ex governatore Andrew Cuomo. Una vittoria su ''l'establishment politico, economico e mediatico'', come l'ha definita il senatore Bernie Sanders, ma anche un messaggio al Partito democratico nazionale perché ''miliardari e lobbisti hanno versato milioni contro di te, ma hai vinto'', ha scritto su 'X' la deputata progressista Alexandria Ocasio-Cortez, sostenitrice di Mamdani. Se eletto, sarebbe il primo sindaco di New York musulmano e indiano americano.
Figlio unico dell'accademico ugandese-indiano Mahmood Mamdani, docente di Scienze politiche alla Columbia University, e di Mira Nair, regista di fama internazionale nominata al premio Oscar per Salaam Bombay e Monsoon Wedding, Mamdani è nato a Kampala in Uganda il 18 ottobre 1991. All'età di cinque anni si trasferisce a Cape Town, in Sudafrica, a seguito dell'incarico accademico del padre presso l'Università di Cape Town. A sette anni, sempre per seguire il padre che inizia a insegnare alla Columbia University, si trasferisce con la famiglia a New York, dove è cresciuto nel quartiere di Astoria in un ambiente multietnico. Laureato in African Studies al Bowdoin College, entra in politica nel 2020 nell'ala sinistra dei democratici, sostenuto dai movimenti sociali nati dopo l'uccisione di George Floyd.
Deputato socialista dello Stato di New York in rappresentanza del distretto del Queens, poco conosciuto all'inizio della campagna elettorale, Mamdani ha ottenuto consensi chiedendo un aumento delle tasse sui ricchi, contestando l'alto costo della vita in città e proponendo l'aumento del salario minimo a 30 dollari l'ora entro il 2030. Tra le sue proposte anche il 'congelamento' dell'affitto per oltre un milione di newyorkesi e assistenza all'infanzia per tutti, ovvero asili gratuiti per i bambini fino ai 6 anni. Insieme ai tassisti, ha fatto uno sciopero della fame per ottenere oltre 450 milioni di dollari di riduzione del debito, ha ottenuto oltre 100 milioni di dollari nel bilancio statale per un aumento del servizio della metropolitana, ha un progetto pilota di autobus gratuiti e ha mobilitato i newyorkesi per contrastare la costruzione di una centrale elettrica inquinante.
La sua è stata definita dagli analisti una ''campagna energica e ottimista'', con numerose dirette su Instagram e video su TikTok diventati virali in cui promette di migliorare l'accessibilità economica di New York. Altra novità della sua campagna elettorale è stato il finanziamento con micro-donazioni, senza quindi grandi donatori. Fortemente contrario alla politica anti immigrati del presidente americano, ha promesso di ''liberare la città dal fascismo di Trump''. In politica internazionale, ha accusato Israele di aver commesso un genocidio di palestinesi nella Striscia di Gaza.
(Adnkronos) - La Squadra mobile di Padova ha rintracciato i due tunisini di 37 e 22 anni che venerdì scorso, nei pressi di un supermercato di Brusegana (Padova), hanno aggredito un loro connazionale accusandolo di voler rubare loro la piazza di spaccio. La violenta lite è presto degenerata e al primo uomo che minacciava il 27enne con un coltello, se n’è aggiunto un secondo che ha iniziato a sparargli con un’arma calibro 8 caricata a salve. Il 22enne, che è risultato aver sparato, per poche ore aveva anche caricato il filmato della fuga della vittima e dei suoi amici sui social. Circostanza che ha permesso agli investigatori di risalire rapidamente a lui e al suo complice. Lunedì pomeriggio sono stati infatti sorpresi nell’appartamento che condividevano in centro a Padova. Uno irregolare in Italia e il secondo richiedente asilo, ufficialmente nullafacenti e con precedenti per spaccio, sono stati denunciati per minacce aggravate e procurato allarme e ieri sono stati portati al Cpr di Torino in attesa di espulsione.
Leggi tutto: Spari e coltelli per controllare piazza di spaccio a Padova - Video
(Adnkronos) - "Il 'Manifesto delle persone sordocieche' è un documento che raccoglie le richieste che abbiamo rivolto alle Istituzioni al fine di rendere questo Paese più a misura di sordocieco". Lo ha detto Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro, in occasione della Giornata internazionale della sordocecità.
"Le persone sordocieche hanno una compromissione totale o parziale della vista e dell'udito insieme - sottolinea Mercurio - Pertanto, chiediamo di essere riconosciuti pienamente nella nostra disabilità, in quanto c'è una legge in Italia che è stata varata nel 2010", , la Legge 24 giugno 2010, n. 107, 'Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche', "ma che presenta anche difficoltà applicative - spiega - Chiediamo in primo luogo che questa legge sia migliorata, estendendo l'applicazione a tutte le persone sordocieche, a prescindere dall'età di insorgenza della disabilità. Inoltre, chiediamo che le Istituzioni permettano dei servizi di interpretariato alle persone sordocieche che utilizzano la lingua dei segni e la lingua dei segni italiana tattile. Da ultimo, chiediamo di poter accedere agli ausili informatici in maniera più semplice, di avere gli stessi diritti nella comunicazione, nell'accesso all'informazione e nella mobilità", conclude.
Leggi tutto: Mercurio (Lega Filo d’Oro): "Istituzioni rendano Italia più a misura di sordocieco"
(Adnkronos) - Il nostro "è un impegno" per i diritti per le persone con sordocecità "che dura da 60 anni e che cerca di promuovere la conoscenza, a tutti i livelli, a partire dalle Istituzioni, della condizione della persona con sordocecità e far prendere atto che c'è una legge italiana", la Legge 24 giugno 2010, n. 107, 'Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche', "che ha tentato di dare una definizione, ma che al momento non è completamente adeguata". Sono le parole di Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro, in occasione della Giornata internazionale della sordocecità, che ricorre il 27 giugno.
In un contesto in cui oltre 360mila persone in Italia presentano disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito e, contemporaneamente, limitazioni di tipo motorio, la Fondazione Lega del Filo d’Oro riaccende l’attenzione su questa fascia non trascurabile di popolazione, per dare voce alle istanze di chi non vede e non sente e delle tante famiglie che chiedono soluzioni concrete per il futuro dei propri figli.
"Soprattutto - aggiunge Bartoli - vogliamo far presente che le persone con sordocecità hanno dei bisogni ben definiti, per i quali occorrono risorse e personale qualificato. Per supportarle al meglio, è necessario avere a disposizione persone formate su metodi comunicativi alternativi, per favorire una piena integrazione di chi vive questa disabilità così complessa, e che rischia di essere escluso dalla vita sociale a causa delle barriere e delle disuguaglianze che è costretto ad affrontare". Sono necessari, pertanto "servizi effettivi e non solo dichiarazioni di intenti, che non affrontano le questioni e non danno risposte concrete", conclude.
Leggi tutto: Bartoli (Lega Filo d’Oro): "Da 60 anni per i diritti persone sordocieche"
(Adnkronos) - Lo spopolamento ''è un grande nemico, però non è un nemico invincibile. Lo dimostra il rapporto che l'Uncem e l'Unione delle unioni montane ha diramato proprio oggi, evidenziando che innanzitutto nell'arco alpino la possibilità di vivere in montagna non è considerata come una penalizzazione così forte''. Lo afferma all’Adnkronos Guido Castelli (Fdi), commissario straordinario per la ricostruzione del sisma del 2016, in occasione dell’incontro ‘Demografia, un patto fra generazioni’, un evento che rientra nel progetto editoriale dell’Adnkronos, ‘Demografica’.
''Ci sono dati che vanno in controtendenza e la stessa cosa si può dire proprio del cratere sismico dove a partire dal 2024 con l'avanzare della nostra strategia Next Appennino, che si abbina all'intervento sulle case, cominciano a esserci dati che dimostrano che l'inversione non è confinata nella sola mia personalissima immaginazione'', sottolinea Castelli. ''La nostra strategia si fonda non sull'assistenzialismo ma sul tentativo di propiziare nel cosiddetto cratere innanzitutto le condizioni per cui l'impresa possa fare innovazione in maniera sistemica''.
''Abbiamo dato voucher e sostanzialmente sostenuto 1.400 progetti di impresa con 600 milioni di euro proprio finalizzati a creare un appennino 5.0. Poi bisogna superare l'isolamento geografico come è ovvio e abbiamo sviluppato un progetto, Revita si chiama, proprio per questo motivo. Cuba 2 miliardi e 400 milioni, 1 miliardo e 300 milioni sono stati già messi a terra. Insomma questa è una strategia che vuole essere articolata, non ispirata solo all'immaginazione ma avere la concretezza di chi come il sottoscritto avendo fatto da tanti anni il sindaco sa che la prima cosa è stare con i piedi per terra ma a tenere lo sguardo verso l'alto'', conclude Castelli.
Leggi tutto: Castelli (Fdi): "Lo spopolamento non è nemico invincibile"
(Adnkronos) - “La previdenza complementare è una delle azioni cruciali di politica economica per il nostro Paese che vede, dal punto di vista demografico, un trend di invecchiamento costante. Abbiamo più di 16 milioni di pensionati, il rapporto tra lavoratori dipendenti e pensionati raggiungerà la parità nel 2050, il tasso di sostituzione, in assenza di previdenza complementare, sarà intorno al 65-66%.Per questo motivo la previdenza complementare risulta essere elemento essenziale per colmare il gap di benefici determinato dal metodo contributivo”. Così Antonio De Poli, responsabile Collettive e Fondi Pensioni di Generali Italia, , in occasione del convegno 'Demografia, un patto fra generazioni', oggi al Palazzo dell'Informazione, sede dell'Adnkronos.
"La situazione attuale è una situazione che gli esperti definiscono di 'demografia invertita' - continua - c'è un allungamento dell'aspettativa di vita e contemporaneamente sorgono nuovi bisogni. La popolazione italiana vede già circa 4 milioni di non autosufficienti, il 17% della popolazione si dichiara caregiver e nel 2045 una persona su tre avrà più di 65 anni".
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(Adnkronos) - Sinicola, 25/06/2025 - Per anni si è pensato che il futuro del turismo fosse tutto digitale: voli low cost, comparatori di hotel, recensioni online e prenotazioni con pochi clic. Eppure, oggi i numeri raccontano una realtà diversa. Negli ultimi anni sono stati quasi 12 milioni gli italiani che hanno scelto di affidarsi a un’agenzia di viaggio o a un tour operator per organizzare le proprie vacanze. Un segnale forte, che conferma il ritorno alla consulenza di professionisti capaci di guidare il cliente tra scelte personalizzate, imprevisti evitati e soluzioni studiate su misura. Il trend è in crescita e riguarda un pubblico sempre più eterogeneo: giovani coppie, famiglie con bambini, viaggiatori senior, gruppi di amici. A motivare la scelta è spesso la voglia di vivere il viaggio con tranquillità, evitando stress, contrattempi e scelte sbagliate dettate dalla fretta o da una conoscenza superficiale della destinazione. “Il fai da te ha i suoi rischi – spiega Joele Matteo Martinelli, responsabile della Cosmo Viaggi di Siniscola – e non permette sempre di viaggiare in serenità. Chi entra in agenzia, invece, trova una figura esperta che ascolta le esigenze, propone alternative e accompagna il cliente in tutte le fasi, dalla progettazione alla partenza. Il viaggio, per molti, è un sogno: e i sogni vanno curati”. Il valore della consulenza non è solo nella scelta dell’hotel o del volo. È nella capacità di interpretare bisogni non sempre esplicitati. Un esempio? “Una coppia cerca relax e pensa a una crociera. Ma se parte in alta stagione, rischia di trovarsi circondata da famiglie con bambini. Noi possiamo prevederlo e proporre una soluzione diversa: un resort, una crociera più esclusiva, o un’altra meta più adatta”, racconta Martinelli. Il ritorno all’agenzia si lega anche a un altro trend in forte crescita: quello dell’integrazione tra servizi turistici e mobilità privata. Martinelli, oltre a dirigere un’agenzia, è anche responsabile di un servizio NCC attivo su Milano, specializzato nei trasferimenti aeroportuali da e per Orio al Serio, Malpensa e Linate. Durante l’estate i flussi si dirigono verso le zone dei laghi; in inverno, verso le località sciistiche. “Il nostro lavoro – spiega – è accompagnare il cliente anche oltre la prenotazione: vogliamo che ogni fase del viaggio sia comoda, sicura e ben organizzata.” Un modello che si è esteso anche a Olbia, dove Cosmo ha attivato tre licenze NCC con una flotta di van moderni. I servizi coprono trasferimenti da e per l’aeroporto ma anche spostamenti per eventi importanti come matrimoni, cerimonie o giornate speciali. “Curiamo ogni dettaglio, anche quando il viaggio è locale. Perché la qualità non dipende solo dai chilometri percorsi.” L’offerta turistica globale è letteralmente sterminata: l’agenzia diventa filtro e interprete delle nuove tendenze. “Fino a qualche anno fa – racconta Martinelli – tutti volevano andare in America. Oggi vediamo un cambio di rotta verso l’Asia: Thailandia, Vietnam, Giappone, Corea. Sono mete che attraggono soprattutto i giovani, ma anche viaggiatori adulti che vogliono conoscere culture nuove. L’Oriente esercita un fascino crescente perché è ancora in gran parte da scoprire.” L’aspetto economico, spesso frainteso, è un altro punto da chiarire. “Molti pensano che in agenzia si spenda di più. In realtà, grazie ai contratti con i tour operator, possiamo garantire pacchetti più vantaggiosi, camere migliori, condizioni favorevoli. E anche se si paga qualcosa in più, si risparmia in tempo, in stress e in soluzioni improvvisate. Un viaggio ben organizzato vale ogni centesimo.” La figura dell’agente di viaggio torna dunque centrale, non solo per le mete esotiche ma anche per il turismo nazionale, i weekend fuori porta, le vacanze attive o culturali. E quando a questo si aggiunge un servizio NCC affidabile, puntuale e flessibile, il valore percepito dal cliente cresce ulteriormente.
Contatti: Cosmo ViaggiCONTATTI PER LA STAMPA https://www.cosmoagenzia.it/ Pagine Sì! SpA https://www.paginesispa.it/ tel. 0744.431.927
(Adnkronos) - Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato darolutamide, inibitore orale del recettore degli androgeni (Ari), più terapia di deprivazione androgenica (Adt) per l’autorizzazione alla commercializzazione nell’Unione europea (Eu), per il trattamento dei pazienti con tumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHspc). La raccomandazione del Chmp - informa una nota - si basa sui risultati positivi dello studio registrativo di Fase III Aranote che mostra come darolutamide più Ast abbia ridotto significativamente il rischio di progressione radiologica o di morte del 46% rispetto a placebo più Adt (HR 0,54; 95% CI 0,41–0,71; P
"Nel 2024, in Italia, sono state stimate circa 40.200 nuove diagnosi di tumore della prostata, il più frequente negli uomini nel nostro Paese - afferma Orazio Caffo, direttore dell’Oncologia, ospedale Santa Chiara di Trento - L’impatto del carcinoma della prostata metastatico sulla quotidianità dei pazienti che sviluppano sintomi correlati alla malattia può essere importante. Lo studio Aranote ha dimostrato che darolutamide, inibitore orale del recettore degli androgeni di nuova generazione, associato alla sola terapia di deprivazione androgenica riduce significativamente il rischio di progressione radiologica o di morte. Questo inibitore dei recettori degli androgeni ha dimostrato, inoltre, importanti benefici anche in termini di qualità di vita. Si ampliano, pertanto, gli strumenti terapeutici a disposizione dei clinici per il trattamento di una forma di carcinoma prostatico particolarmente insidiosa, consentendo di personalizzare ulteriormente le cure e aumentare così le opportunità per il singolo paziente".
"Il parere positivo del Chmp - commenta Christine Roth, vicepresidente esecutivo, Global Product Strategy and Commercialization e Membro del Pharmaceuticals Leadership Team di Bayer - rafforza la potenzialità di darolutamide di diventare una terapia di riferimento nei vari stadi del carcinoma della prostata e sottolinea il nostro impegno a promuovere soluzioni innovative per i pazienti colpiti da questa malattia. L’approvazione regolatoria europea significherà che darolutamide più Ast potrà essere utilizzato con o senza chemioterapia, ampliando le opzioni terapeutiche che consentiranno ai medici di soddisfare meglio le esigenze individuali dei pazienti affetti da tumore della prostata ormonosensibile metastatico".
La decisione finale sull’autorizzazione alla commercializzazione da parte della Commissione europea è prevista nei prossimi mesi. La Food and Drug Administration (Fda) statunitense a giugno 2025 ha approvato darolutamide in combinazione con Adt per il mHspc, il primo inibitore del recettore degli androgeni (Ari) approvato negli Stati Uniti per il trattamento di questo tipo di pazienti, in combinazione con Adt, con o senza chemioterapia. Darolutamide è approvato in più di 85 Paesi per l’utilizzo con Adt e docetaxel nel mHspc, e con la sola Adt per il carcinoma della prostata resistente alla castrazione non metastatico (nmCrpc) nei pazienti ad alto rischio di sviluppare la malattia metastatica.
Il carcinoma della prostata è il secondo più comune e la quinta causa di morte per cancro negli uomini a livello globale. Si stima che, nel 2022, nel mondo, 1,5 milioni di uomini abbiano ricevuto una diagnosi di tumore della prostata e circa 397mila siano deceduti a causa di questa patologia. In Europa nel 2022 sono stati stimati circa 474mila nuovi casi di carcinoma della prostata con circa 115mila decessi. Si prevede che le diagnosi di tumore della prostata aumenteranno a 2,9 milioni nel 2040. Darolutamide - conclude la nota - è sviluppato congiuntamente da Bayer e Orion Corporation, un’azienda farmaceutica finlandese che opera a livello globale.
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(Adnkronos) - "E' stato un annientamento". Donald Trump, a margine del vertice Nato a L'Aja, ribadisce che l'attacco portato dagli Stati Uniti ai siti nucleari iraniani ha prodotto una 'obliteration'. "Forse è una parola un po' forte ma è quello che è successo, un annientamento", dice il presidente americano.
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(Adnkronos) - Deborah Cornwall: chi era costei? Soltanto un nome, ma con molte assonanze e carico di ironia, anche della sorte. Fu inventato dalla principessa Diana per spiazzare i suoi inseguitori, paparazzi & co., quando andava a fare le prove per il suo iconico abito nuziale, con il quale il 29 luglio del 1981 percorse, sotto gli occhi del mondo, la navata della Cattedrale di Saint Paul di Londra per raggiungere il futuro re Carlo all'altare.
Lo pseudonimo, recentemente rivelato dalla stilista Elizabeth Emanuel nel documentario 'Secrets of Diana's Wedding Dress', che andrà in onda sabato prossimo sul britannico Channel 5, fu utilizzato per proteggere l'identità di Diana durante la realizzazione del suo vestito da sposa. Ma quattro decenni dopo, il nome in codice è riemerso con un nuovo significato, legato non solo al titolo reale che Diana assunse per poco tempo, ma anche e soprattutto alla regina Camilla.
Secondo la Emanuel, lo pseudonimo fu scelto per motivi pratici, consentendo a Diana di presenziare alle prove e di fare chiamate con discrezione in vista delle sue nozze con il principe Carlo. Il cognome Cornwall era un omaggio al ducato detenuto dal futuro re e al titolo di cortesia che Diana avrebbe assunto al momento del matrimonio: duchessa di Cornovaglia. All'epoca, Diana era più nota come principessa di Galles, mentre oggi il titolo di duchessa di Cornovaglia è strettamente associato a Camilla (ora regina Camilla), la cui relazione con Carlo sarebbe diventata una delle narrazioni reali più controverse dell'era moderna. Per uno scherzo del destino, lo pseudonimo che Diana usava per proteggersi dalla stampa ha riecheggiato per molto tempo nel titolo adottato dalla donna spesso ritenuta responsabile della rottura del suo matrimonio.
Oltre al nome inventato da Diana, il documentario racconta gli sforzi che il team di Elizabeth e David Emanuel dovette sostenere per mantenere la segretezza sull'abito che stavano realizzando, con i giornalisti che all'epoca tentavano di corrompere il personale e che rovistavano nei cestini, spingendo i designer a buttare via campioni di tessuto pur di non fornire indizi e ad assumere due guardie di sicurezza a tempo pieno, Bert e Jim, per sorvegliare il loro studio nella zona ovest di Londra. La casa di moda arrivò perfino a creare un secondo abito da sposa di riserva. "Ho pensato: cosa succederebbe se qualcuno dovesse rubare l'abito o se scoppiasse un incendio?", ha ricordato la Emanuel a People Magazine, aggiungendo che Diana era desiderosa di ringraziare personalmente le sarte e che una volta visitò l'atelier camuffata. "Stavano quasi piangendo", racconta la Emanuel. "Era così affettuosa, così vera".
L'abito finale, con uno strascico record di 7,6 metri, pizzo cucito a mano e voluminose maniche a sbuffo, consolidò lo status di Diana come icona di stile globale. Eppure, dietro la silhouette spettacolare si celava un team affiatato che lavorava in una soffitta angusta sotto forte pressione. Si dice che la vita di Diana si sia assottigliata fino a 58 centimetri durante le prove, costringendo il team a rifare parti del corpetto. "Non potevamo realizzare un abito sobrio", ha detto David Emanuel. "Doveva essere significativo". Per Elizabeth Emanuel, che ora disegna per star come Madonna, Dua Lipa e Rita Ora, quell'esperienza continua a plasmare la sua eredità. "Da allora ha davvero dominato la mia vita", dice nel documentario.
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(Adnkronos) - Al Policlinico di Milano è stato eseguito con successo il primo intervento in Italia di termoablazione con microonde guidato da risonanza magnetica, per il trattamento di un cancro del fegato. Si tratta di un importante passo avanti nella chirurgia loco-regionale dei tumori, che apre a scenari completamente nuovi per la radiologia interventistica, con la trasformazione di una tecnologia normalmente dedicata alla diagnostica in uno strumento operativo ad alta precisione.
"L’intervento che abbiamo eseguito su un paziente con tumore del fegato è una rivoluzione nel trattamento delle neoplasie – spiega Gianpaolo Carrafiello, direttore di Radiologia del Policlinico di Milano e professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano – La termoablazione con microonde è una procedura mini-invasiva che permette, attraverso l’inserimento di un ago apposito, di distruggere con estrema precisione una lesione tumorale, sfruttando il calore generato da microonde. Tradizionalmente, questo tipo di trattamento viene eseguito sotto guida ecografica o tomografica (Tc) - chiarisce l’esperto - Tuttavia, queste modalità di imaging permettono di intervenire solo su tumori visibili con tali tecnologie, escludendo quindi molte altre lesioni non rilevabili. La grande innovazione consiste nell'utilizzo della risonanza magnetica (Rm) come sistema di guida per l'intervento: questa tecnologia consente di individuare pressoché tutti i tumori, garantendo un’accuratezza diagnostica superiore. Inoltre, rispetto alla Tc, la Rm non espone il paziente a radiazioni ionizzanti, rappresentando quindi un’opzione ancora più sicura. Un altro vantaggio - evidenzia Carrafiello - è costituito dalla qualità dell’immagine: la Rm ad alto campo è uno strumento che offre un livello di dettaglio straordinario, in grado di guidare l’inserimento dell’ago con precisione millimetrica. Il trattamento con microonde dei tumori primitivi, come quello del nostro paziente, e metastasi del fegato rientrano nelle linee guida internazionali e rappresentano, nel caso dei tumori primitivi, la prima scelta nei tumori very early ed early".
Fino a oggi, in Italia, gli interventi di chirurgia oncologica guidati da risonanza magnetica sono stati eseguiti quasi esclusivamente mediante crioablazione, una tecnica che utilizza il freddo per 'congelare' il tumore e indurne la necrosi - informa una nota - Ora le prospettive sono molto più ampie, con nuove possibilità di trattamento per un grande numero di pazienti, che potranno godere di una procedura meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale, con tempi di recupero minori e incrementata sicurezza. L’intervento al Policlinico è stato effettuato grazie a una collaborazione multidisciplinare tra radiologi, radiologi interventisti, epatologi e anestesisti.
"L’obiettivo per il futuro è che sempre più strutture ospedaliere possano eseguire l’intervento con questo approccio pioneristico – sottolinea Carrafiello – Per farlo sono necessarie risonanze magnetiche ad alto campo, già molto diffuse in Italia, e materiali amagnetici, per esempio gli aghi, che devono potersi avvicinare al macchinario senza interferire con l’accuratezza dell’imaging e con la sicurezza del paziente. La peculiarità del nostro trattamento è nell’uso di questi aghi compatibili con la Rm. In quest’ottica vogliamo creare un protocollo procedurale che metta tutte le strutture che possiedono queste apparecchiature nelle condizioni di poterli utilizzare come guida in questi interventi. Significherebbe poter trattare in modo preciso e mini-invasivo moltissimi tumori, non solo del fegato ma anche di rene, polmone e pancreas".
Questo intervento "testimonia l’impegno concreto del Policlinico di Milano verso un’innovazione a tutto campo – conclude Matteo Stocco, Direttore generale del Policlinico di Milano – dall’intelligenza artificiale applicata alla clinica e alla gestione ospedaliera, fino alle tecnologie più avanzate di radiologia interventistica. Un risultato frutto di una visione strategica che integra tecnologia, ricerca e competenze cliniche di eccellenza".
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(Adnkronos) - Jannik Sinner si prepara per Wimbledon 2025. Il tennista azzurro si sta allenando sull'erba di Londra ed è atteso dall'esordio nello Slam, che avverrà martedì 1 luglio. Sebbene non si conosca ancora orario e avversario, con il sorteggio del tabellone principale in programma venerdì 27 giugno, Sinner è sicuro di esordire il prossimo martedì visto che, per tradizione, nella prima giornata di Wimbledon giocherà il campione in carica, Carlos Alcaraz.
Lo spagnolo è testa di serie numero due del torneo e scenderà quindi in campo lunedì 30 giugno, quando partirà ufficialmente il primo turno dello Slam londinese, e aprirà così il programma sul Centre Court. Il giorno dopo invece toccherà a Sinner, numero uno del ranking Atp e già sicuro di poter incontrare Alcaraz solamente in finale, proprio come avvenuto nell'ultimo Roland Garros, quando i due tennisti hanno dato vita a un epico match durato oltre cinque ore e mezza e vinto, al super tie break del quinto set, dallo spagnolo.
Sinner sta sfruttando questi giorni, dopo essere stato eliminato nel secondo turno dell'Atp 500 di Halle da Aleksandr Bublik, poi vincitore del torneo, per allenarsi e abituarsi all'erba di Wimbledon. Nei giorni scorsi è andato in scena un allenamento-show con la numero uno del ranking Wta Aryna Sabalenka, mentre nella giornata di ieri Jannik è sceso in campo con Grigor Dimitrov, numero 21 del mondo.
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(Adnkronos) - Lorenzo Musetti è pronto a tornare in campo con un obiettivo ben preciso: Wimbledon 2025. A sostenerlo, come sempre, c'è la fidanzata Veronica Confalonieri che sui social ha condiviso oggi, mercoledì 25 giugno, una tenera storia Instagram d'incoraggiamento rivolta al tennista toscano, che sta recuperando le forze dopo l'infortunio patito al quarto set della semifinale del Roland Garros e che lo ha costretto a dare forfait al Queen’s.
La compagna Veronica ha condiviso un collage con due foto scattate a un anno di distanza. Nella prima Musetti è immortalato all'aeroporto di Londra mentre porta in braccio il piccolo Ludovico, il primogenito della coppia nato a marzo dello scorso anno. Nella seconda foto, lo stesso Ludovico, visibilmente cresciuto, è ritratto nello stesso luogo, pronto a seguire ancora una volta il papà. "Un anno dopo, arriviamo papà", ha scritto la compagna a corredo dei due scatti.
Il tennista azzurro ha infatti già iniziato ad allenarsi sui campi inglesi a caccia della forma migliore, e ora al suo fianco ci sarà anche la compagna e il figlio. E non lo so. Come già annunciato negli scorsi mesi, dopo gli Internazionali d’Italia, Veronica e Lorenzo avevano condiviso la notizia della seconda gravidanza. I due diventeranno presto genitori bis.
Con la forza della famiglia al suo fianco, Musetti è pronto a scrivere un nuovo capitolo. Ora, l’obiettivo sarà difendere la semifinale raggiunta nel 2024 (e dunque i 1230 punti conquistati a Londra l'anno scorso, fondamentali per il ranking Atp verso la seconda parte di stagione). Al momento infatti Musetti è numero sette del mondo, scivolato quindi di una posizione dopo non aver potuto, proprio a causa dell'infortunio di Parigi, difendere la finale raggiunta al Queen's lo scorso anno, quando perse in due set con l'americano Tommy Paul.
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