(Adnkronos) - Il nostro "è un impegno" per i diritti per le persone con sordocecità "che dura da 60 anni e che cerca di promuovere la conoscenza, a tutti i livelli, a partire dalle Istituzioni, della condizione della persona con sordocecità e far prendere atto che c'è una legge italiana", la Legge 24 giugno 2010, n. 107, 'Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche', "che ha tentato di dare una definizione, ma che al momento non è completamente adeguata". Sono le parole di Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro, in occasione della Giornata internazionale della sordocecità, che ricorre il 27 giugno.  

In un contesto in cui oltre 360mila persone in Italia presentano disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito e, contemporaneamente, limitazioni di tipo motorio, la Fondazione Lega del Filo d’Oro riaccende l’attenzione su questa fascia non trascurabile di popolazione, per dare voce alle istanze di chi non vede e non sente e delle tante famiglie che chiedono soluzioni concrete per il futuro dei propri figli. 

"Soprattutto - aggiunge Bartoli - vogliamo far presente che le persone con sordocecità hanno dei bisogni ben definiti, per i quali occorrono risorse e personale qualificato. Per supportarle al meglio, è necessario avere a disposizione persone formate su metodi comunicativi alternativi, per favorire una piena integrazione di chi vive questa disabilità così complessa, e che rischia di essere escluso dalla vita sociale a causa delle barriere e delle disuguaglianze che è costretto ad affrontare". Sono necessari, pertanto "servizi effettivi e non solo dichiarazioni di intenti, che non affrontano le questioni e non danno risposte concrete", conclude.  

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