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Mercato immobiliare, i prezzi delle case crescono del 2,8%

17 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATALieve incremento anche per i canoni di locazione: +1,1%...

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Kate Middleton alla finale di Wimbledon, gesto da 'gentleman' di McConaughey

17 Luglio 2025
Kate Middleton e Matthew McConaughey - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Kate Middleton è stata sicuramente una delle protagoniste della finale di Wimbledon 2025 e ha raccolto l'omaggio, tra gli altri, di Matthew McConaughey. Alla partita che ha incoronato Jannik Sinner, che ha battuto Carlos Alcaraz all'ultimo atto dello Slam londinese, ha assistito infatti anche la principessa del Galles insieme al marito William e ai figli, George e Charlotte. I reali hanno presenziato all'evento dal Royal Box, a pochi metri di distanza dal re di Spagna e dai tanti vip accorsi per il match. Gli occhi di molti, se non tutti, erano proprio per Kate, patrona del torneo. 

Al momento del suo ingresso nel Centre Court, tutto il pubblico si è alzato in piedi e uno dei primi è stato Matthew McConaughey, accorso a Londra per Sinner-Alcaraz così come tanti altri vip. Nei video che stanno circolando sul web si vede McConaughey, seduto poche file dietro i reali, guardare Kate e alzarsi in piedi, guidando di fatto la standing ovation del pubblico e sciogliendosi in un sentito applauso. 

Il suo è stato giudicato come un vero 'gesto da gentleman', un comportamento particolarmente apprezzato in Inghilterra, che non ha fatto altro che aumentare la popolarità di uno degli attori più amati e apprezzati di Hollywood. 

 

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Censis, l'università di Cagliari quinta tra i grandi atenei

17 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATANella classifica il punteggio arriva a 87,5...

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Iran, Nbc: "Solo un sito nucleare distrutto da Usa, Trump ha fermato raid"

17 Luglio 2025
Murales anti Usa a Teheran, Iran - Afp

(Adnkronos) - Solo uno dei tre siti di arricchimento dell'uranio in Iran colpiti dagli Stati Uniti a giugno è stato in gran parte distrutto, quello di Fordo, rallentando in modo significativo la ripresa dei lavori. Per gli altri due i danni sono stati limitati, tanto che nei prossimi mesi gli iraniani potrebbero riprendere l'arricchimento dell'uranio. Lo scrive l'Nbc News citando cinque funzionari americani a conoscenza della valutazione Usa sui danni inflitti all'Iran. Secondo un attuale funzionario statunitense e due ex contattati dalla Nbc, inoltre, il presidente americano Donald Trump ha respinto un piano militare che era stato elaborato dal Comando centrale Usa per attacchi più ampi e completi al programma nucleare iraniano e che sarebbero durati diverse settimane anziché una sola notte. 

Trump è stato informato di quel piano, ma lo avrebbe respinto perché in contrasto con la sua volontà di portare fuori gli Stati Uniti dai conflitti all'estero, non di approfondirli, nonché con la possibilità di un elevato numero di vittime da entrambe le parti, hanno affermato uno degli attuali funzionari e uno degli ex funzionari. "Eravamo disposti ad andare fino in fondo con le nostre opzioni, ma il presidente non ha voluto", ha affermato una delle fonti a conoscenza del piano. 

Nei governi americano e israeliano si discute intanto della necessità di ulteriori attacchi contro i due impianti meno danneggiati se l'Iran non accettasse a breve di riprendere i negoziati con l'amministrazione Trump per un accordo nucleare o se ci fossero segnali che Teheran stia cercando di ricostruire in quei luoghi, hanno affermato uno degli attuali funzionari e uno degli ex funzionari all'Nbc. 

Gli attacchi statunitensi hanno preso di mira tre siti di arricchimento in Iran: Fordo, Natanz e Isfahan. Funzionari statunitensi ritengono che l'attacco a Fordo, da tempo considerato una componente cruciale delle ambizioni nucleari iraniane, sia riuscito a ritardare di ben due anni le capacità di arricchimento iraniane in quel sito, secondo due degli attuali funzionari. 

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Inchiesta urbanistica Milano, Fdi: "Dimissioni giunta Sala unica opzione seria"

17 Luglio 2025
Milano, Guardia di Finanza davanti a Palazzo Marino - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - "Giuridicamente ognuno degli indagati avrà tutto il tempo di spiegare la proprio posizione. Ma la politica non aspetti tempo". Così in una nota Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Milano, a proposito dell'indagine sull'urbanistica che vede coinvolto anche il sindaco Sala.  

"Il tempo del 'faccio tutto io' è finito. È ora di dare risposte. Innanzitutto politiche", sottolinea Truppo, che si chiede: "Dov'è la sinistra milanese sempre pronta a dare lezioni? Che ne sarà dello stadio? Dove troveranno la serenità di condurre Milano nei prossimi mesi innanzi a sfide importanti come le Olimpiadi?". 

Per il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino "è chiaro che le dimissioni di questa giunta siano l'unica seria opzione sul tavolo. Il Pd - raccomanda - non usi il sindaco con vaso di coccio. Si assuma le proprie responsabilità politiche e batta un colpo". 

"Garantisti sì, sempre. Ma ormai ne esce una al giorno e l’immagine di Milano è letteralmente affossata. L’apertura dell’indagine sul Sindaco Sala è solo il culmine dell’iceberg sul quale si è scontrato il Titanic guidato dalla sinistra", le parole in una nota Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega a Milano. 

"In questo delirio giudiziario che coinvolge interamente l’amministrazione comunale, l’urbanistica milanese - evidenzia Piscina - è ferma da anni, i prezzi delle case schizzano alle stelle, la città è sempre meno inclusiva ed espelle di fatto il ceto medio-basso".  

Per quanto - precisa il leghista - non ci sia "a oggi nessun colpevole sotto il profilo legale, ci mancherebbe", però "è chiaro che il sindaco non possa esimersi dal venire in aula a dare serie spiegazioni poiché è difficile non intravedere almeno una responsabilità politica". Per Piscina "in caso di convalida dell’arresto dell’assessore Tancredi, sarebbe doveroso un passo indietro di tutta la giunta per il bene della città. Un sindaco serio che ama Milano non può permettersi di fare finta di niente come se nulla stia accadendo e la città non sia immobilizza. Si mettano una mano sulla coscienza per il bene dei milanesi".  

"È peggio di Tangentopoli. Sala chiarisca fino in fondo tutta la vicenda urbanistica. Oppure tutti a casa", attacca quindi il consigliere comunale di Europa Verde a Milano, Carlo Monguzzi, commentando l'inchiesta sull'urbanistica. 

"Tancredi se ne vada e si scusi con la città", intima Monguzzi, che bolla come "inaccettabili" le dichiarazioni del sindaco. "Sala - dice - la smetta di continuare a dire 'non c'ero, e se c'ero dormivo'. Ora è peggio di Tangentopoli dove c'erano fortissimi episodi di corruttela per orientare alcune scelte. Ma qui è l'intero sistema urbanistico edilizio al servizio dei privati, con un assessorato parallelo e un Pgt parallelo. Non si può cavarsela con 'la mela marcia', venga in aula il sindaco a spiegare tutto. E per un minimo di decenza si fermino tutti i progetti a partire da San Siro".  

"Non siamo quelli delle piazze con monetine o cappi in mano. Forza Italia è e sarà sempre una forza garantista. Non chiederemo mai dimissioni basandoci solo su un avviso di garanzia", commenta invece Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale del partito in Lombardia.  

Il messaggio è indirizzato agli alleati: "Al centrodestra diciamo con chiarezza: evitiamo di seguire la linea giustizialista del Movimento 5 Stelle. Ogni volta che ci troviamo a fare qualcosa che fanno anche loro, dobbiamo porci una domanda semplice ma cruciale: dove stiamo sbagliando?”, pur sapendo "bene che, a ruoli invertiti, i nostri avversari non avrebbero avuto lo stesso equilibrio: avrebbero subito promosso azioni di linciaggio". 

Una posizione 'garantista' che non cambia però il giudizio su "15 anni di amministrazione di centrosinistra. Il bilancio è evidente a tutti: una città in stallo, senza slancio, amministrata da una giunta in confusione, che ha trasmesso questa paralisi anche al tessuto urbano e sociale", dice Sorte, che guardando alle prossime elezioni comunali sottolinea: "Il centrodestra sta preparando un progetto ambizioso per Milano. Vogliamo costruire rapidamente una candidatura forte, con un sindaco e una squadra credibili, capaci di guidare un vero cambiamento. Servono idee, competenze e coraggio per dare finalmente a Milano l’amministrazione che merita. La nostra è una critica politica, netta e orgogliosa. Siamo diversi". 

 

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Max Gazzè e l'Orchestra Jazz della Sardegna incantano Tharros

17 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATutto esaurito per il concerto "I Giganti dell'Arte" a Cabras...

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Formazione, Amazon premia studentesse Stem meritevoli con borse di studio 'Women in Innovation'

17 Luglio 2025
Formazione, Amazon premia studentesse Stem meritevoli con borse di studio

(Adnkronos) - Amazon rinnova il suo impegno a sostegno nell’istruzione femminile nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), annunciando le vincitrici della settima edizione di Amazon Women in Innovation. Giunto al settimo anno, il programma unisce il sostegno economico al mentoring professionale per contribuire allo sviluppo della nuova generazione di leader donne nel settore tecnologico-scientifico. 

Le vincitrici del 2025, selezionate per il loro talento e potenziale, sono: Giorgia Orrù, studentessa di Ingegneria Elettronica, Informatica e delle Telecomunicazioni presso l’Università degli Studi di Cagliari; Giorgia Spanò, studentessa di Ingegneria Digitale e Informatica presso il Politecnico di Milano; Fabiana Curzietti, studentessa di Ingegneria Informatica presso l’Università di Napoli Federico II; Adriana Grippi, studentessa di Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Palermo; Aurora Litardi, studentessa di Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Jana Ehab Mohamed Salaheldin Mahmoud, studentessa di Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Torino; l’Università di Catania annuncerà prossimamente la studentessa vincitrice. Amazon fornirà alle vincitrici borse di studio della durata di tre anni, che includono un contributo annuale di 6.000 euro. Ogni studentessa sarà inoltre affiancata da una mentor, una manager Amazon che le guiderà nel loro sviluppo personale e professionale. 

“Con Amazon Women in Innovation vogliamo sostenere il talento femminile nelle discipline Stem, contribuendo concretamente a ridurre il divario di genere nella tecnologia e nell’innovazione. Crediamo che fornire opportunità concrete e strumenti pratici, come borse di studio e mentorship, sia fondamentale per guidare le nuove generazioni verso un futuro professionale in cui le loro competenze, idee e passioni possano fiorire”, ha detto Rita Malavasi, responsabile Relazioni Istituzionali di Amazon.it. “È particolarmente gratificante vedere le nostre laureate non solo avere successo professionale, ma diventare loro stesse promotrici, ispirando la prossima generazione di leader tecnologiche in Italia”, ha aggiunto. 

Lanciato nel 2018, il programma Amazon Women in Innovation ha supportato 33 studentesse in tutta Italia, incluse le vincitrici di quest’anno. Il programma offre alle partecipanti un’opportunità di arricchire gli studi universitari ed è stato un trampolino di lancio per molte giovani studentesse, supportandole nel loro percorso accademico e aiutandole a costruire carriere nelle tecnologie emergenti. 

Jihad Founoun, vincitrice della quarta edizione della borsa di studio per il Politecnico di Milano, si è iscritta a un prestigioso programma internazionale di doppia laurea magistrale in Data Science tra il Politecnico e Kth Stoccolma, con l’obiettivo di specializzarsi nei sistemi di raccomandazione e contribuire alla ricerca nel campo. Elisa Cacace, vincitrice a Roma Tor Vergata nel 2022, è entrata nel mondo del lavoro come sviluppatrice software dopo la laurea in Ingegneria Informatica, e sta attualmente proseguendo gli studi magistrali. Beatrice Proietti, vincitrice della borsa di studio nel 2023 per l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, afferma: “La mentorship è stata fondamentale: mi ha aiutato a chiarire i miei obiettivi e a capire meglio come affrontare il futuro nel mondo della tecnologia”. 

La borsa di studio Women In Innovation, rivolta alle giovani studentesse in ambito Stem, si inscrive nel più ampio impegno di Amazon per il supporto all’educazione e all’istruzione. Nel 2024, Amazon ha infatti annunciato l’obiettivo di formare 200.000 studenti e studentesse in ambito Stem entro la fine del 2026 in Italia, sottolineando il suo impegno nel promuovere l’alfabetizzazione tecnologica e preparare la prossima generazione al mercato del lavoro in continua evoluzione. L’iniziativa include diversi programmi, tra cui: Amazon Future Engineer, che mira a fornire accesso gratuito a risorse di formazione Stem; Aws re/Start, sviluppato con la scuola di coding Develhope, che mira a contrastare la disoccupazione giovanile nel Sud Italia offrendo corsi di formazione cloud gratuiti; e altre iniziative Aws con particolare attenzione a Cloud, Intelligenza Artificiale e Machine Learning, come Aws Academy e AWS Educate. 

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Air India, scatola nera conferma: capitano ha spento motori, copilota nel panico

17 Luglio 2025
I resti dell

(Adnkronos) - La registrazione della scatola nera conferma: è stato il capitano del volo Air India a spegnere gli interruttori che controllavano il flusso di carburante verso i due motori del Boeing 787 Dreamliner precipitato poco dopo il decollo nell'India occidentale causando la morte di 260 persone lo scorso 12 giugno. Lo riferiscono in esclusiva al Wall Street Journal fonti a conoscenza della prima valutazione delle indagini da parte dei funzionari statunitensi. Le fonti hanno spiegato anche che dalle registrazioni si sente il copilota esprimere prima sorpresa e poi panico per la decisione di spegnere i motori, mentre il capitano è rimasto calmo. 

Nella registrazione si sente che il primo ufficiale, Clive Kunder, chiede al comandante Sumeet Sabharwal, più esperto, perché avesse spostato gli interruttori in posizione "cutoff", secondo quanto riferito dalle fonti. Il primo ufficiale ha espresso sorpresa e poi è andato nel panico, proseguono le fonti secondo le quali il comandante è rimasto calmo. Un rapporto preliminare dell'inchiesta, pubblicato la scorsa settimana, riassumeva lo scambio di battute, ma non specificava quale pilota avesse detto cosa. Il rapporto, redatto dall'Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, affermava che un pilota aveva chiesto all'altro perché avesse spostato gli interruttori, mentre l'altro aveva negato di averlo fatto. 

I dettagli del rapporto preliminare suggeriscono anche che sia stato il capitano a disattivare gli interruttori, secondo fonti a conoscenza della vicenda, piloti statunitensi ed esperti di sicurezza. Il rapporto non specifica se lo spegnimento degli interruttori sia stato accidentale o intenzionale. Il rapporto non ha escluso possibili difetti di progettazione, malfunzionamenti o problemi di manutenzione, e ha sottolineato il coinvolgimento di esperti di medicina aeronautica e psicologia nelle indagini. 

Quando l'aereo è precipitato, era Kunder a pilotare e quindi probabilmente aveva le mani occupate a tirare indietro i comandi del Dreamliner in quella fase del volo, secondo i piloti statunitensi che hanno letto il rapporto delle autorità indiane. Sabharwal, in qualità di pilota di monitoraggio, avrebbe avuto più probabilmente le mani libere mentre supervisionava l'operazione. Secondo il rapporto, gli interruttori sono stati azionati in successione, a distanza di un secondo l'uno dall'altro. Circa 10 secondi dopo, entrambi gli interruttori sono stati riattivati. L'aereo si è schiantato vicino all'aeroporto di Ahmedabad, uccidendo tutti le 242 persone a bordo tranne una. 

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Formazione, a studentessa Università Tor Vergata Aurora Litardi borsa 'Amazon Women in Innovation'

17 Luglio 2025
Formazione, a studentessa Università Tor Vergata Aurora Litardi borsa

(Adnkronos) - È Aurora Litardi, studentessa del corso di Laurea in Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la vincitrice della settima edizione di 'Amazon Women in Innovation', la borsa di studio promossa e finanziata da Amazon per aiutare le giovani studentesse di discipline Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) a inserirsi nel settore dell’economia digitale, dell’innovazione e della tecnologia. La giovane meritevole - insieme alle vincitrici degli altri sei Atenei italiani coinvolti nell’iniziativa di Amazon - usufruirà di un finanziamento di 6.000 euro per l’anno accademico 2024/25, con possibilità di rinnovo nei successivi due anni, insieme all’opportunità di disporre di una mentor Amazon, una manager dell’azienda con cui confrontarsi per sviluppare competenze utili per il proprio futuro percorso professionale: dalle tecniche per creare un curriculum efficace, ai consigli per affrontare un colloquio di lavoro. 

Aurora Litardi ha 19 anni e vive a Roma, dove frequenta il primo anno di Ingegneria Informatica all’Università degli studi di Roma Tor Vergata. La passione per l’informatica è nata durante le scuole medie e si è consolidata negli anni del liceo scientifico, dove ha seguito un percorso integrato da un potenziamento informatico. In classe era una delle poche ragazze, ma non si è mai sentita fuori posto, grazie anche al supporto di docenti e famiglia. Oggi sogna un futuro nel campo della ricerca, dell’intelligenza artificiale o dell’automazione, e considera l’università come un punto di partenza per un percorso di formazione continua. Ha scoperto la borsa di studio durante una lezione e ha deciso di candidarsi, senza aspettarsi davvero di essere selezionata. 

“Già alle medie avevo deciso che avrei studiato Ingegneria Informatica. Era una scelta chiara, mi vedevo perfettamente in quel mondo. Quando ho scoperto la borsa di studio Amazon Women in Innovation ho deciso di provarci, anche se non mi aspettavo davvero di vincere. Questo riconoscimento mi aiuterà a sostenere i miei studi e magari a fare un’esperienza all’estero per migliorare il mio inglese”, racconta Aurora. “Il mio consiglio alle giovani studentesse - prosegue - è di seguire la propria strada, senza farsi scoraggiare. È vero, l’ambiente Stem è ancora a prevalenza maschile, ma se nessuna fa il primo passo, le cose non cambieranno mai. Non servono iniziative straordinarie, basta normalizzare la nostra presenza: nessuno mi ha mai fatto notare che fossi una ragazza o che fossi stranamente brava in informatica; ero solo brava in informatica. E spero che questa diventi la normalità”. 

“Con Amazon Women in Innovation vogliamo sostenere il talento femminile nelle discipline Stem, contribuendo concretamente a ridurre il divario di genere nella tecnologia e nell’innovazione. Crediamo che fornire opportunità concrete e strumenti pratici, come borse di studio e mentorship, sia fondamentale per guidare le nuove generazioni verso un futuro professionale in cui le loro competenze, idee e passioni possano fiorire. È particolarmente gratificante vedere le nostre laureate non solo avere successo professionale, ma diventare loro stesse promotrici, ispirando la prossima generazione di leader tecnologiche in Italia”, afferma Rita Malavasi, responsabile Relazioni Istituzionali di Amazon.it.  

Dal 2018, allo scopo di supportare e incentivare le giovani studentesse universitarie appassionate di materie scientifiche, Amazon assegna la borsa di studio 'Amazon Women in Innovation'. Il progetto si inserisce nel programma Amazon nella Comunità come supporto alla crescita delle nuove generazioni nel mondo digitale, e oggi coinvolge sette Atenei italiani: assieme all’Università degli studi di Roma Tor Vergata, l’Università degli studi di Cagliari, l’Università degli studi di Catania, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Napoli Federico II, l'Università degli studi di Palermo e il Politecnico di Torino.  

Con le premiazioni annunciate oggi, dall’anno del suo lancio, l’iniziativa ha premiato finora 33 giovani meritevoli attraverso l’erogazione di altrettante borse di studio e di un percorso di mentorship con una manager di Amazon: incontri dedicati a sviluppare le competenze del futuro.  

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Ubriaco non si ferma all'alt e finisce contro un albero

17 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATADopo un inseguimento denunciato un 37enne a Cagliari...

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Iraq, incendio devasta centro commerciale a Kut: oltre 60 morti

17 Luglio 2025
Iraq, incendio devasta centro commerciale a Kut: oltre 60 morti

(Adnkronos) - Un incendio devastante è scoppiato in un centro commerciale nella città di Kut, nell'est dell'Iraq, provocando almeno 61 morti e un numero ancora non precisato di dispersi. Le fiamme hanno avvolto un edificio di cinque piani, nel momento in cui intere famiglie si trovavano all'interno per fare spese e cenare.  

A ora, 45 persone sono state tratte in salvo dai soccorritori, secondo il nuovo bilancio delle vittime diffuso dal ministero degli Interni iracheno citato dall'emittente al Jazeera.  

Sul posto sono state inviate numerose squadre di polizia e medici per prestare soccorso alle vittime e gestire l'emergenza. Il governatore della provincia di Wasit, Muhammed el-Miyahi, ha confermato che i feriti sono stati trasportati negli ospedali della zona. 

Le cause dell'incendio non sono ancora state rese note, ma il governatore ha annunciato che i primi risultati delle indagini saranno resi pubblici entro 48 ore. Intanto, i video che circolano sui social media mostrano la violenza delle fiamme e la rapidità con cui l'incendio si è propagato. 

 

La città di Kut è in stato di shock per quanto accaduto, e le autorità stanno lavorando per fornire assistenza alle famiglie delle vittime e ai feriti. Le immagini dell'incendio hanno scosso l'opinione pubblica locale e internazionale, suscitando profonda preoccupazione per la sicurezza nei luoghi pubblici.  

 

 

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Gaza, raid Idf su chiesa cattolica: ferito padre Romanelli. Meloni: "Attacchi inaccettabili"

17 Luglio 2025
Attacco israeliano su un edificio residenziale nella città di Gaza - Ipa

(Adnkronos) - Un raid aereo israeliano ha colpito la chiesa cattolica della Sacra famiglia nella parte vecchia di Gaza City, ferendo il parroco Gabriel Romanelli a una gamba. L'emittente al-Jazeera, condividendo immagini del raid, riferisce che sono rimaste uccise due donne cristiane, mentre il Patriarcato latino di Gerusalemme in un comunicato stampa precisa che "al momento non ci sono vittime confermate", ma che il raid ha provocato "molti feriti, tra cui padre Gabriel Romanelli" e "danni alla chiesa". Secondo una fonte dell'ospedale Battista, decine di persone sono rimaste ferite nel raid. 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vice premier Antonio Tajani hanno commentato la notizia . "Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento", sono le parole della premier. Mentre Tajani su X scrive: "Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. È tempo di fermarsi e trovare la pace". 

Anche il leader del M5s Giuseppe Conte ne ha parlato, intervenendo in aula alla Camera sulle mozioni relative al Memorandum d'intesa fra Italia e Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa. A Gaza, ha detto, "c'è una deliberata devastazione e distruzione, un sistematico sterminio che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, sono 21 i mesi. Si chiama genocidio, l'intento genocidario è chiaro e deliberato. Poche ore fa è stata colpita anche la chiesa cattolica della Sacra famiglia a Gaza, non viene risparmiato nulla". Alle forze di maggioranza dico ''toglietevi le casacche politiche perché a Gaza non è più questione di politica. A Gaza ormai è sparito anche il diritto, a Gaza è stata distrutta l'umanità. Non potete continuare a rimanere zitti''. 

Ci sono stati progressi nei negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dopo che Hamas ha approvato la nuova mappa presentata da Israele, che include il ritiro delle forze dell'Idf dal corridoio di Morag. Lo riferiscono fonti di Hamas all'emittente egiziana Al-Rad. La nuova mappa presentata da Israele prevede che le forze israeliane rimangano a circa un chilometro a nord del corridoio di Filadelfia, spiega il sito del quotidiano israeliano Haaretz. 

Le delegazioni israeliane e di Hamas sono state a Doha negli ultimi giorni per condurre colloqui indiretti mediati dal Qatar. La principale controversia tra le parti riguarda il dispiegamento delle forze dell'Idf nella Striscia di Gaza durante il cessate il fuoco di 60 giorni e la richiesta israeliana di rimanere nel corridoio di Morag. Con la nuova proposta la profondità della presenza dell'Idf nella Striscia sarebbe ridotta a 1,1 chilometri lungo i confini settentrionali e orientali della Striscia. La precedente proposta, respinta da Hamas, prevedeva una presenza militare israeliana fino a due chilometri dai confini, e lungo le divisioni principali all'interno. 

L'organizzazione americana Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha confermato che 20 palestinesi sono morti nei pressi di un centro di distribuzione di aiuto nel sud della Striscia di Gaza. Fonti mediche palestinesi avevano denunciato l'uccisione di venti persone questa mattina mentre aspettavano aiuti vicino a Khan Yunis. 

Secondo la Ghf 19 persone sono state calpestate e una è stata accoltellata durante una rivolta "guidata dagli agitatori tra la folla". In una nota l'organizzazione parla di "fondati motivi per credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini". 

Da quando ha iniziato la distribuzione di pacchi alimentari alla fine di maggio è la prima volta che la Ghf riferisce di aver individuato diverse armi da fuoco tra la folla, una delle quali è stata confiscata. La nota parla di un lavoratore americano che è stato minacciato con un'arma da fuoco da un membro della folla. 

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Gaza, raid Idf su chiesa cattolica. Meloni: "Attacchi inaccettabili"

17 Luglio 2025
Attacco israeliano su un edificio residenziale nella città di Gaza - Ipa

(Adnkronos) -  

Un raid aereo israeliano ha colpito la chiesa cattolica della Sacra famiglia nella parte vecchia di Gaza City uccidendo due donne cristiane e ferendo il parroco Gabriel Romanelli a una gamba. Lo riferisce l'emittente al-Jazeera condividendo immagini del raid. Secondo una fonte dell'ospedale Battista, decine di persone sono rimaste ferite nel raid che ha colpito il monastero latino a est di Gaza City. 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vice premier Antonio Tajani hanno commentato la notizia . "Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento", sono le parole della premier. Mentre Tajani su X scrive: "Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. È tempo di fermarsi e trovare la pace". 

Ci sono stati progressi nei negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dopo che Hamas ha approvato la nuova mappa presentata da Israele, che include il ritiro delle forze dell'Idf dal corridoio di Morag. Lo riferiscono fonti di Hamas all'emittente egiziana Al-Rad. La nuova mappa presentata da Israele prevede che le forze israeliane rimangano a circa un chilometro a nord del corridoio di Filadelfia, spiega il sito del quotidiano israeliano Haaretz. 

Le delegazioni israeliane e di Hamas sono state a Doha negli ultimi giorni per condurre colloqui indiretti mediati dal Qatar. La principale controversia tra le parti riguarda il dispiegamento delle forze dell'Idf nella Striscia di Gaza durante il cessate il fuoco di 60 giorni e la richiesta israeliana di rimanere nel corridoio di Morag. Con la nuova proposta la profondità della presenza dell'Idf nella Striscia sarebbe ridotta a 1,1 chilometri lungo i confini settentrionali e orientali della Striscia. La precedente proposta, respinta da Hamas, prevedeva una presenza militare israeliana fino a due chilometri dai confini, e lungo le divisioni principali all'interno. 

L'organizzazione americana Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha confermato che 20 palestinesi sono morti nei pressi di un centro di distribuzione di aiuto nel sud della Striscia di Gaza. Fonti mediche palestinesi avevano denunciato l'uccisione di venti persone questa mattina mentre aspettavano aiuti vicino a Khan Yunis. 

Secondo la Ghf 19 persone sono state calpestate e una è stata accoltellata durante una rivolta "guidata dagli agitatori tra la folla". In una nota l'organizzazione parla di "fondati motivi per credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini". 

Da quando ha iniziato la distribuzione di pacchi alimentari alla fine di maggio è la prima volta che la Ghf riferisce di aver individuato diverse armi da fuoco tra la folla, una delle quali è stata confiscata. La nota parla di un lavoratore americano che è stato minacciato con un'arma da fuoco da un membro della folla. 

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Hamas dà l'ok al nuovo piano di Israele, Idf via da corridoio Morag

17 Luglio 2025
Attacco israeliano su un edificio residenziale nella città di Gaza - Ipa

(Adnkronos) - Ci sono stati progressi nei negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dopo che Hamas ha approvato la nuova mappa presentata da Israele, che include il ritiro delle forze dell'Idf dal corridoio di Morag. Lo riferiscono fonti di Hamas all'emittente egiziana Al-Rad. La nuova mappa presentata da Israele prevede che le forze israeliane rimangano a circa un chilometro a nord del corridoio di Filadelfia, spiega il sito del quotidiano israeliano Haaretz. 

Le delegazioni israeliane e di Hamas sono state a Doha negli ultimi giorni per condurre colloqui indiretti mediati dal Qatar. La principale controversia tra le parti riguarda il dispiegamento delle forze dell'Idf nella Striscia di Gaza durante il cessate il fuoco di 60 giorni e la richiesta israeliana di rimanere nel corridoio di Morag. Con la nuova proposta la profondità della presenza dell'Idf nella Striscia sarebbe ridotta a 1,1 chilometri lungo i confini settentrionali e orientali della Striscia. La precedente proposta, respinta da Hamas, prevedeva una presenza militare israeliana fino a due chilometri dai confini, e lungo le divisioni principali all'interno. 

L'organizzazione americana Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha confermato che 20 palestinesi sono morti nei pressi di un centro di distribuzione di aiuto nel sud della Striscia di Gaza. Fonti mediche palestinesi avevano denunciato l'uccisione di venti persone questa mattina mentre aspettavano aiuti vicino a Khan Yunis. 

Secondo la Ghf 19 persone sono state calpestate e una è stata accoltellata durante una rivolta "guidata dagli agitatori tra la folla". In una nota l'organizzazione parla di "fondati motivi per credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini". 

Da quando ha iniziato la distribuzione di pacchi alimentari alla fine di maggio è la prima volta che la Ghf riferisce di aver individuato diverse armi da fuoco tra la folla, una delle quali è stata confiscata. La nota parla di un lavoratore americano che è stato minacciato con un'arma da fuoco da un membro della folla. 

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Cade mentre monta climatizzatore, morto operaio 58enne a Massa Lubrense

17 Luglio 2025
Cade mentre monta climatizzatore, morto operaio 58enne a Massa Lubrense

(Adnkronos) - Ennesima tragedia sul lavoro a Massa Lubrense (Napoli). Un uomo è morto dopo una caduta mentre montava un climatizzatore in via Pontone. L'operaio di 58 anni ha perso l’equilibrio ed è precipitato per circa 6 metri, atterrando con la schiena su un cordolo di cemento. Dopo alcuni tentativi di rianimazione, personale del 118 ne ha constatato il decesso. Indagini e rilievi a cura dei Carabinieri della stazione locale, del nucleo ispettorato lavoro di Napoli e del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata. Salma a disposizione della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un'inchiesta. 

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Brescia, apologia fascismo sul web: perquisizioni di giovani in tutta Italia

17 Luglio 2025
Carabinieri Ros

(Adnkronos) - Apologia di fascismo e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione religiosa: sono i reati ipotizzati dalla procura di Brescia in un'inchiesta, svolta in coordinamento con la Direzione nazionale antimafia, che ha portato questa mattina a perquisizioni di 26 persone, per lo più giovani, in tutta Italia. Sono sospettati - spiega in una nota la procura di Brescia - di "appartenere a gruppi virtuali di estrema destra attestati su posizioni radicali neonaziste, accelerazioniste, suprematiste, xenofobe e antisemite". 

Al centro dell'inchiesta, condotta dai carabinieri dell'articolazione anticrimine di Brescia del Ros e coordinata dalla pm Caty Bressanelli, ci sarebbe un 21enne bresciano, destinatario della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

L’indagine è partita nel dicembre del 2023 dal monitoraggio dei profili social Telegram e Tik Tok del 21enne, che avrebbe fatto apologia di fascismo e propagandato online "idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico, anche minimizzando e negando la Shoah". 

Il giovane partecipava a diversi gruppi Telegram, che incitavano alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, nazionali o religiosi. Tra questi la nota della procura di Brescia cita 'White Lives Matter Italia', un gruppo "intriso di contenuti espressivi di idee inneggianti alla classificazione della popolazione umana in razze e alla superiorità della razza bianca". E poi 'Vannawaffen Tm', dove venivano condivisi "contenuti di propaganda di idee inneggianti al nazismo, all’accelerazionismo, alla classificazione della popolazione umana in razze". Il 21enne, per cui il gip del tribunale di Brescia Alessandro D’Altilia ha disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, faceva parte anche dei gruppi 'Identità europea', 'Sangue e Suolo', 'Spirito Fascista' e 'Holligans/Ns/Wp/Wlm'. Quest'ultimo - sottolinea la nota della procura - presenta "espliciti richiami al nazionalsocialismo e alla supremazia bianca". L'acronimo 'Wp' significherebbe infatti 'White Power'. Canali in cui venivano pubblicate anche "esplicite istigazioni a delinquere con inviti a compiere azioni incendiarie, in cambio di premi in denaro, in danno di esercizi commerciali e luoghi di ritrovo di immigrati (in territorio estero)" e post contenenti apologia di fascismo e nazismo e contenuti antisemiti, che negavano la Shoah. 

Le indagini dal 21enne si sono estese quindi ai canali social da lui utilizzati, consentendo alla procura di Brescia di identificare altri 29 utenti, molti dei quali di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Cinque di loro, in particolare, erano minorenni all'epoca dei fatti. Tutti indagati, sono stati perquisiti dalla prima mattina di oggi dai carabinieri del Ros con il supporto dei comandi provinciali competenti per territorio in tutta Italia. 

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Laura Pausini annuncia 'La mia storia tra le dita': botta e risposta al vetriolo con Grignani

17 Luglio 2025
Laura Pausini - (Ipa)

(Adnkronos) - Laura Pausini annuncia sui suoi social l'uscita il 12 settembre di un nuovo singolo 'La mia storia tra le dita', senza specificare che si tratta della cover del celebre brano di Gianluca Grignani. E il cantautore non la prende bene, tanto da dare vita, sempre via social, ad un botta e risposta al vetriolo con la cantante romagnola.  

Tutto inizia quando ieri sera la Pausini, da New York, posta l'annuncia dell'uscita del "nuovo singolo" per il 12 settembre in tre lingue, italiano, spagnolo e portoghese. Dopo un poco Grignani, che aveva provato a commentare il post di Laura senza riuscirvi, scrive sulle sue storie di Instagram: "Il testo che vedrete nella storia successiva, è un commento che ho fatto sotto l'ultimo post della mia amica Laura Pausini, dove annuncia l'uscita del 'suo nuovo singolo'. Purtroppo tale commento mi è stato ripetutamente cancellato!". E nella storia successiva attacca: "Ciao Laura, che ti voglio bene lo sai. Credo di avertelo detto nel backstage di un tuo concerto al Forum, o in altre occasioni...! Con tutto il rispetto e la gentilezza che riservo, in primis, alla donna e poi alla grande interprete che sei, è però doveroso che io ricordi che il tuo singolo in uscita (al quale, ti rivelo, dedico i miei migliori auspici) è una cover... di un brano che, se non sbaglio, ho scritto e interpretato io (La mia storia tra le dita e Mi Historia entre tus dedos...). Ci tenevo a ricordarlo... lo, comunque, dedico il mio più grande in bocca al lupo alla mia canzone, La Mia Storia Tra Le Dita, ma soprattutto a te. Ti abbraccio. Gianluca".  

La risposta di Laura Pausini, sempre su una storia di Instagram, non tarda ad arrivare: "Gianluca, anche io ti voglio bene, tanto che ti canto da sempre e tanto che lo sai da febbraio che ti avrei cantato ancora, anche quest'anno.. Sai quanto amo la tua musica e con l'annuncio che ho fatto oggi, spero di averti reso felice. Questa tua canzone, non solo è l'unica al mondo che esiste in tre lingue con quei titoli, ma.. non credo che nessuno altro (sicuramente non io) si permetterebbe mai di scrivere un titolo così unico, come il tuo. Sai anche che quando si lancia un nuovo progetto ognuno di noi ha in mente una storia per raccontarlo.. la mia inizia con l'annuncio di oggi e uscendo a settembre, ho preparato un racconto che spero ti piacerà... tutti sanno che La Mia Storia Tra Le Dita è di Gianluca Grignani. E a me sembra che il mio post sia pensato in un modo molto elegante per iniziare a parlare di questa splendida canzone. Spero che quando uscirà la mia versione ti piacerà tanto quanto piace a me. Un bacio grande. Lau", conclude Pausini.  

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Rapido fronte temporalesco, poi l’anticiclone africano torna protagonista: le previsioni

17 Luglio 2025
Rapido fronte temporalesco, poi l’anticiclone africano torna protagonista: le previsioni

(Adnkronos) - L’estate 2025 continua a mostrare il suo volto più estremo con l’Italia stretta tra ondate di caldo africano ed improvvisi break temporaleschi. Questa volta dal Nord Europa arriverà un rapido fronte temporalesco che interesserà parte dell’Italia portando precipitazioni e un temporaneo calo delle temperature. 

Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti il peggioramento del tempo in particolare sulle regioni del Centro e parte del Sud. A causa della rapidità con cui avverrà l’ingresso dell’aria più fresca ed instabile in quota pilotata da un ciclone presente sull’Europa orientale non escludiamo il rischio di eventi meteo estremi come grandinate e forti colpi di vento. Queste correnti andranno infatti ad interagire con il caldo umido preesistente favorendo la formazione di celle temporalesche che colpiranno le zone interne di Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania e Puglia. Questo passaggio perturbato farà scendere le temperature di 4-5°C (soprattutto dove pioverà) attivando anche un ventilazione piuttosto vivace dai quadranti settentrionali sulla Sardegna e sul versante Adriatico. 

Si tratterà tuttavia di un veloce break, già da venerdì 18 e poi in maniera più decisa dal prossimo weekend l’anticiclone africano tornerà grande protagonista distendendosi dalla fascia subtropicale di Marocco, Algeria e Tunisia fin verso il bacino del Mediterraneo, inglobando di conseguenza anche l’Italia.  

Aspettiamoci dunque un fine settimana molto caldo e soleggiato con temperature pronte a schizzare fin verso i 34°C sulle pianure del Nord, sui settori tirrenici, in Puglia e sulle due Isole Maggiori. Locali temporali potranno interessare l’arco alpino specie durante le ore pomeridiane. 

Questo sarà solo il preludio ad una fase ancora più rovente attesa poi in avvio della prossima settimana quando una nuova pulsazione dell’anticiclone provocherà un’ondata di caldo africano molto intensa con valori ad oltre 40°C al Centro Sud ed in Sicilia. 

In definitiva questo sembrerebbe proprio il trend dell’Estate 2025, con l'Italia contesa tra lunghe fiammate di caldo subtropicale ed improvvisi break temporaleschi; solamente verso la fine del mese potremmo vivere una fase più tranquilla con il ritorno dell’anticiclone delle Azzorre, il vero protagonista delle stagione estive italiane di una volta.. prima cioè degli effetti dirompenti del cambiamento climatico e della nuova Estate del XXI secolo. 

NEL DETTAGLIO  

Giovedì 17. Al Nord: ultimi rovesci in Romagna poi sole, meno caldo. Al Centro: temporali specie tra adriatiche e Lazio. Al Sud: soleggiato, qualche rovescio in arrivo in Puglia e Campania. 

Venerdì 18. Al Nord: soleggiato. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato. 

Sabato 19. Al Nord: temporali su Alpi, sole altrove. Al Centro: sole e caldo. Al Sud: sole e caldo 

TENDENZA: sensibile aumento delle temperature da domenica ed in avvio della prossima settimana.  

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Regionali, centrodestra non sblocca lo stallo: resta il nodo Veneto

17 Luglio 2025
Luca Zaia - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - "Il vertice è andato benissimo", assicurava Matteo Salvini al termine dell'incontro tra i leader del centrodestra sul nodo delle regionali e non solo, tenuto ieri all'ora di pranzo a Palazzo Chigi e durato oltre un'ora. ''C'è sintonia tra di noi, andiamo avanti fino alla fine della legislatura'', confermava Antonio Tajani, che però precisava: ''Non si è parlato di regionali, abbiamo fatto il punto della situazione, è uno dei tanti incontri che abbiamo fatto per coordinare l'attività del governo". Nessun commento, invece, da parte di Giorgia Meloni. Fonti governative spiegano che i leader si sono visti come ogni settimana e la riunione si è concentrata sull'attività governativa e sui fatti di rilevanza internazionale, dal conflitto ucraino a quello mediorientale. 

Secondo i rumors raccolti in Transatlantico, a Montecitorio, in realtà si sarebbe parlato pure delle prossime regionali, senza arrivare a un accordo sulla griglia dei nomi e l'incontro sarebbe stato interlocutorio. Per questo, a quanto si apprende da fonti parlamentari, i leader avrebbero deciso di rivedersi lunedì prossimo. Il principale scoglio da superare, raccontano, resterebbe sempre quello del Veneto, una partita legata a filo doppio con la Campania dove tutto ruoterebbe attorno alla eventuale candidatura di Matteo Piantedosi, che viene considerato il nome più spendibile e autorevole per sfidare la coalizione di centrosinistra con Roberto Fico in campo.  

Secondo alcune fonti, la decisione di riaggiornarsi la prossima settimana sarebbe dovuta proprio alla scelta di prendere tempo per valutare in maniera approfondita la carta Piantedosi, nei confronti del quale sarebbe aumentato il pressing. Se il ministro dell'Interno dovesse convincersi a correre, è la voce che circola in ambienti parlamentari di centrodestra in queste ore, a quel punto si aprirebbero le porte del governo a Luca Zaia, 'liberando' la corsa alla poltrona di governatore del Veneto, che farebbe gola a Fratelli d'Italia. Fonti vicine alla Lega fanno notare che a quel punto l'operazione potrebbe diventare ancora più complessa e non coinvolgere solo il Viminale, prevedendo alla fine un mini rimpasto. Ipotesi che a Palazzo Chigi però ha sempre suscitato perplessità. Uno scenario che non trova nessuna conferma ufficiale e viene considerata, al momento, solo come un'ipotesi allo studio. C'è chi, infatti, vede una sorta di ritorno alla casella zero con la candidatura del meloniano viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. Una soluzione che consentirebbe alla maggioranza di uscire dallo stallo senza toccare la squadra di governo, lasciando il Veneto al Carroccio.  

 

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Siria, Damasco annuncia inizio ritiro militari da Sweida: in vigore accordo per tregua

17 Luglio 2025
Siria, Damasco annuncia inizio ritiro militari da Sweida: in vigore accordo per tregua

(Adnkronos) - Damasco ha annunciato l'inizio del ritiro delle forze militari dispiegate a Sweida dopo l'accettazione di un cessate il fuoco secondo un accordo il cui testo, pubblicato sul sito del ministero degli Interni, prevede "la cessazione totale e immediata di tutte le operazioni militari" e l'istituzione di una commissione, che include rappresentanti del governo e i leader spirituali drusi, per controllarne l'attuazione. Il ministero della Difesa siriano ha quindi confermato "l'inizio del ritiro dalla città di Sweida nell'attuazione del contenuto dell'accordo adottato dopo la fine dell'operazione contro i gruppi fuori legge in azione nella città".  

I militari siriani erano stati dispiegati a Sweida per porre fine agli scontri fra drusi, minoranza in Siria in maggioranza nella cittadina del sud del Paese, e incursori beduini ed erano stati accusati di aver preso parte in seguito alle operazioni contro civili drusi.  

Secondo quanto segnala l'Osservatorio siriano per i diritti umani basato a Londra, è di almeno 350 morti il bilancio complessivo dei morti degli scontri scoppiati ad Sweida. Tra le vittime ci sono, 79 combattenti drusi, 55 civili (27 dei quali uccisi "in esecuzioni sommarie a opera delle forze dei ministeri della Difesa e degli Interni di Damasco"), 189 elementi delle forze di sicurezza, 19 beduini e il giornalista Hassan al-Zaabi. 

Questa mattina al-Jazeera ha reso noto di un raid di Israele contro siti militari nella regione siriana di Latakia. 

Il Presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa ha accusato Israele di aver innescato "significative complicazioni della situazione che ha portato al livello di una escalation su vasta scala. Solo grazie all'intervento efficace di una mediazione americana. araba e turca la regione è stata salvata da un destino ignoto". "Non siamo fra coloro che temono la guerra. Abbiamo trascorso le nostre vite affrontando sfide e difendendo la nostra gente, ma abbiamo anteposto gli interessi dei siriani al caos e alla distruzione", ha sottolineato, precisando che Israele "ha lanciato raid su larga scala contro siti del governo e civili".  

In un discorso trasmesso dalla televisione, il suo primo intervento dall'inizio dei pesanti raid dell'Idf su Damasco, il leader siriano, come già aveva fatto il giorno precedente il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha assicurato che proteggere la comunità drusa e i suoi diritti "è la nostra priorità". "Rifiutiamo ogni tentativo di trascinarvi nelle mani di parti esterne", ha aggiunto rivolgendosi direttamente ai drusi.  

 

 

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Siria, raid di Israele nella regione di Latakia. Ameno 350 morti a Sweida da inizio scontri

17 Luglio 2025
Siria, raid di Israele nella regione di Latakia. Ameno 350 morti a Sweida da inizio scontri

(Adnkronos) - Raid di Israele contro siti militari nella regione siriana di Latakia oggi, giovedì 17 luglio. Lo rende noto al-Jazeera. E' invece di almeno 350 morti il bilancio complessivo dei morti degli scontri scoppiati ad Sweida, in un primo momento fra la comunità locale dei drusi, che in questa località del sud della Siria sono la maggioranza, e gruppi di beduini, in seguito anche per l'intervento delle forze militari di Damasco e di raid dell'Idf, è di 350 morti.  

Lo segnala l'Osservatorio siriano per i diritti umani basato a Londra, precisando che tra le vittime ci sono, 79 combattenti drusi, 55 civili (27 dei quali uccisi "in esecuzioni sommarie a opera delle forze dei ministeri della Difesa e degli Interni di Damasco"), 189 elementi delle forze di sicurezza, 19 beduini e il giornalista Hassan al-Zaabi. 

Il Presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa ha accusato Israele di aver innescato "significative complicazioni della situazione che ha portato al livello di una escalation su vasta scala. Solo grazie all'intervento efficace di una mediazione americana. araba e turca la regione è stata salvata da un destino ignoto". "Non siamo fra coloro che temono la guerra. Abbiamo trascorso le nostre vite affrontando sfide e difendendo la nostra gente, ma abbiamo anteposto gli interessi dei siriani al caos e alla distruzione", ha sottolineato, precisando che Israele "ha lanciato raid su larga scala contro siti del governo e civili".  

In un discorso trasmesso dalla televisione, il suo primo intervento dall'inizio dei pesanti raid dell'Idf su Damasco, il leader siriano, come già aveva fatto il giorno precedente il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha assicurato che proteggere la comunità drusa e i suoi diritti "è la nostra priorità". "Rifiutiamo ogni tentativo di trascinarvi nelle mani di parti esterne", ha aggiunto rivolgendosi direttamente ai drusi.  

 

 

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Inchiesta urbanistica Milano, anche Sala tra gli indagati

17 Luglio 2025
Beppe Sala - FOTOGRAMMA

(Adnkronos) - Ci sarebbe anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, tra le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica, per le quali la Procura ha chiesto sei arresti: lo scrivono Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa.  

Il sindaco sarebbe indagato per le ipotesi di ‘false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone’ per la riconferma di Giuseppe Marinoni alla presidenza della commissione paesaggio e ‘concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità’ nell’ambito del progetto sul ‘Pirellino’ di Catella e dell’architetto Stefano Boeri. 

 

La Procura di Milano ha chiesto sei arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana di Palazzo Marino, e Manfredi Catella, l’immobiliarista fondatore di Coima. 

Oltre ai domiciliari per Tancredi, la procura di Milano ha chiesto gli arresti in casa anche per Catella. I pubblici ministeri hanno invece chiesto il carcere per un altro costruttore, Andrea Bezziccheri, già indagato per altri progetti edilizi; e per due ex componenti della Commissione per il paesaggio del Comune: Giuseppe Marinoni, che l’ha presieduta, e l’architetto Alessandro Scandurra. Stessa misura è stata chiesta anche per l'architetto Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S specializzata anche nella realizzazione di strutture sportive. 

Le accuse ipotizzate dalla procura diretta da Marcello Viola sono a vario titolo di corruzione, falso e induzione indebita a dare o promettere utilità. Il gip Mattia Fiorentini dovrà decidere sulle sei richieste di custodia cautelare. Gli interrogatori preventivi sono fissati per il prossimo 23 luglio. 

“Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l'amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata”, ha commentato ieri in una nota Sala. 

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