(Adnkronos) - Si alza il sipario su Wimbledon 2025. Oggi, lunedì 30 giugno, si apre il torneo londinese con gli incontri del primo turno del singolare maschile e femminile. Subito 7 italiani in campo sull'erba londinese.
Jannik Sinner, numero 1 del mondo, esordirà martedì 1 luglio.
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(Adnkronos) - "Se noi non riusciamo a fare questa riforma costituzionale la prossima volta arriverà un dittatore, se noi pensiamo che questo sia lontano vi sbagliate". Così Carlo Calenda, a margine di una conferenza stampa in Senato sul tema delle riforme costituzionali. Il leader di Azione e la Fondazione Einaudi hanno presentato una proposta di legge costituzionale per un'assemblea costituente di 100 membri che riformi la seconda parte della Costituzione.
"A partire da oggi pomeriggio - rende noto - chiamerò tutti i segretari di partito, a cui ho già mandato il progetto, per discutere la nostra proposta di ddl costituzionale".
"O diamo una risposta democratica o le democrazie cadono", dice Calenda. "Le persone - spiega citando sondaggi - pensano che la politica non è più in grado di fare niente, che questa forma di politica non è più in grado di fare niente".
"Se tu vai in Sicilia e ti trovi le notizie sui giornali che vediamo, l'assemblea siciliana è ormai ridotta a un posto dove l'unica cosa che si fa è che si costituiscono società per prendere voti e non hanno l'acqua potabile in alcune province, li capisco", aggiunge il leader di Azione, spiegando il malcontento della gente comune. "Quindi o noi ci mettiamo mano o vi dico che, tempo la prossima legislatura, arriverà qualcuno che non è la Meloni, che non è Salvini, che dirà signori mandiamoli tutti a casa, che si prenda un gruppo di persone capaci e per dieci anni si rimette a posto il Paese". "Perché questo è quello che vuole oggi l'Italia profonda - avverte - rispetto a questo o c'è una risposta democratica o come sempre è successo le democrazie cadono".
Il progetto di legge che Azione e la Fondazione Einaudi hanno presentato in mattinata alla stampa prevede di istituire un’Assemblea Costituente con il compito di approvare una riforma organica della Parte Seconda della Costituzione, attraverso una singola legge costituzionale, approvata in deroga all’art. 138. Al suo interno cento membri, non rieleggibili nelle successive politiche, con il compito di produrre un testo organico di riforma costituzionale, da approvare in un referendum senza quorum previsto.
Nel testo, che verrà presentato nei prossimi giorni in Parlamento, si punta a un'assemblea di cento membri, eletta con sistema proporzionale, in carica un anno - prorogabile per sei mesi - che "delibera in via esclusiva in materia di revisione costituzionale; acquisisce i progetti o i disegni di legge d’iniziativa parlamentare in materia costituzionale, ma senza nessun vincolo nell'azione di revisione". Inoltre viene previsto che "il Presidente della Repubblica non autorizza la presentazione di disegni di legge costituzionale da parte del Governo".
Il ddl vieta la presenza tra i cento eletti di "coloro che ricoprono il ruolo di deputato, senatore o membro del Governo. Tali cariche sono incompatibili con quella di membro dell’Assemblea per la riforma della Costituzione". Inoltre "chi viene eletto all’Assemblea non può candidarsi alle successive elezioni per il rinnovo dei membri del Parlamento".
"Entro la scadenza del suo mandato, l’Assemblea approva a maggioranza assoluta il testo finale di revisione della Costituzione", frutto della riflessione sulle proposte arrivate sul tavolo dei costituenti. Poi con l'approvazione dei due terzi dell'Assemblea, si aprirà la strada al referendum confermativo: "Nel caso di approvazione da parte dell’Assemblea, la legge di revisione costituzionale è in ogni caso sottoposta a referendum popolare. Come per quello previsto dall’attuale articolo 138 della Costituzione, non è richiesto un quorum".
"Non è più possibile continuare a sbrindellare la Costituzione un pezzo alla volta senza mettere mano a una sua riforma organica. Basta con gli interventi spot. In ogni legislatura c’è sempre qualcuno che propone nuove modifiche - pensiamo al premierato, al monocameralismo o alla modifica del quorum per i referendum - ma il risultato è quasi sempre lo stesso: il Parlamento non è in grado di procedere", dice il presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto, intervenendo al Senato.
"La Fondazione Einaudi - sottolinea - propone di istituire un’assemblea costituente che abbia il compito di riscrivere la seconda parte della Carta, quella che riguarda la forma di governo: cento eletti, con sistema proporzionale, che restano in carica per dodici mesi, prorogabili di altri sei mesi un'unica volta. Membri candidati dai partiti, ma non immediatamente ricandidabili alle successive elezioni. Questo per incentivare la partecipazione delle personalità più qualificate e scoraggiare, al tempo stesso, candidature forti nelle preferenze ma culturalmente non credibili per questo genere di attività. Siamo molto felici che Carlo Calenda e gli amici di Azione abbiano fatto propria la nostra proposta", conclude.
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(Adnkronos) - Nuova tragedia di migranti allargo di Lampedusa, dove una giovane donna è morta nella notte durante il naufragio di una imbarcazione. Secondo i testimoni ci sarebbero anche dei dispersi. Almeno "cinque o sei", come dicono. Il corpo della donna è stato trasferito alla camera mortuaria di Lampedusa. La migrante avrebbe fatto parte di una imbarcazione con una novantina di persone a bordo. A salvarli sono stati i componenti dell'equipaggio di un peschereccio tunisino. Salvate 87 persone e recuperato il cadavere della donna.
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(Adnkronos) - Sarà il triste evento del funerale di re Carlo a riavvicinare finalmente i figli, i principi William e Harry. In attesa degli Invictus Games, che si terranno a Birmingham nel 2027, e ai quali il secondogenito del sovrano ha invitato il padre, Charles avrebbe già dato disposizione su come debba svolgersi la propria cerimonia funebre. A cui sarebbero invitati a partecipare il duca e la duchessa di Sussex assieme ai figli, oltre, naturalmente, il resto della famiglia. Secondo il Telegraph, il monarca è irremovibile sul fatto che il figlio più giovane prenda il posto che gli spetta al centro della famiglia, forse consapevole di quell'ultima occasione per ritrovare un'armonia familiare ormai scomparsa da anni.
La pianificazione di eventi cerimoniali tanto importanti, come quello dei funerali del re, inizia con decenni di anticipo e si evolve nel tempo attraverso briefing con alti rappresentanti della casa reale, della polizia, dell'esercito e della Chiesa. Secondo quanto appreso dal quotidiano britannico, i Sussex sono ancora coinvolti ai massimi livelli nei preparativi per le esequie del sovrano e si prevede che il duca camminerà fianco a fianco con il fratello, che a quel punto diventerà re, in testa alle processioni per le strade del centro di Londra.
Il duca e la duchessa di Sussex saranno invitati a prendere parte alla veglia familiare durante la cerimonia funebre presso Westminster Hall e avranno un ruolo di spicco accanto ai membri più anziani della famiglia reale durante il servizio funebre. Sono state inoltre date disposizioni affinché il principe Archie e la principessa Lilibet, i nipoti più giovani del re, possano partecipare al funerale presso l'Abbazia di Westminster, nonché alla cerimonia funebre presso la Cappella di San Giorgio a Windsor, qualora lo desiderassero.
Mettendo da parte ogni divergenza e approvando i piani che pongono i Sussex al centro del suo funerale, il re farà in modo che il suo ultimo atto pubblico unisca la sua famiglia. E sebbene il duca abbia giurato di non riportare mai più la sua famiglia nel Regno Unito a meno che non possa garantire la completa protezione della polizia, tutti verrebbero automaticamente coinvolti per l'occasione nelle operazioni di sicurezza ufficiali.
Come era accaduto per i funerali della regina Elisabetta II, anche per re Carlo il nome in codice dell'organizzazione delle esequie è 'Operation London Bridge' e la cerimonia sarà molto simile a quella che si svolse per la sovrana nel 2022, anche se il monarca ha apportato alcune modifiche che riflettono le sue convinzioni personali. Ci si aspetta che il suo impegno costante verso l'ambiente venga riconosciuto attraverso scelte sostenibili, ove possibile. Anche il periodo di lutto verrà ridotto: inizierà alla morte del re e durerà al massimo 11 giorni, fino al giorno del suo funerale. Invece, quando Elisabetta II morì, il periodo di lutto reale continuò per un'altra settimana dopo il suo funerale.
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(Adnkronos) - L’arte come strumento di cura, benessere e rinascita personale. Questo il messaggio di 'Curarte', la mostra d’arte permanente che sarà inaugurata oggi pomeriggio all’interno del reparto di Medicina Nucleare realizzata dall'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea, azienda pubblica di alta specializzazione della Regione Lazio e policlinico integrato con Sapienza Università di Roma. Nove artisti di arte contemporanea (A-Wibaa, Paola Ermini, Isolina Mariotti, Barbara Todini, Paolo Signore, Maria Cristina Menichelli, Paola Contessa, Silvia Valeri, Vittoria Ferrarelli) che con l’esposizione delle loro 14 opere offrono l’occasione per sottolineare l’importanza di ogni forma di arte (disegno, pittura, musica, danza, scrittura, teatro, ecc.) nel cammino verso il benessere psicofisico, ribadendo che il vero valore non sta nell’esteticità di un’opera ma piuttosto nella forza della forma creativa capace di esplorare l’intimo di chi la realizza.
Un’iniziativa che fa da prologo ad un progetto sul quale la direzione aziendale sta lavorando "per rendere permanente l’esposizione di opere di Arte Contemporanea anche in altri reparti dell’ospedale Sant’Andrea per avere spazi più accoglienti, in un’atmosfera più confortevole capace di tutelare la dignità della persona anche nei suoi momenti di fragilità. Perché l’arte in corsia non è solo un gesto estetico, ma un vero e proprio atto di cura che rafforza il legame tra ospedale e territorio", si legge nella nota dell'Sant'Andrea.
“Prendersi cura della persona non significa solo guarirne il corpo, ma anche accompagnarla nel suo vissuto, offrendo strumenti per affrontare la malattia con maggiore forza e serenità. Vedere oltre la malattia, ascoltare il bisogno silenzioso che accompagna ogni cura: il bisogno di sentirsi accolti, riconosciuti, sostenuti. È in questo spazio intimo, dove scienza e umanità si incontrano, che ha preso forma la mostra che ospitiamo presso il nostro reparto di Medicina Nucleare”, spiega Francesca Milito, direttore generale Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea.
“L’arte è uno strumento privilegiato, capace di dare forma a nuove percezioni, stimolando la mente ad ampliare i propri orizzonti, a rielaborare l’esperienza del dolore e a riscoprire la bellezza anche nei momenti di maggiore fragilità. Un incontro con la creatività e la bellezza che arricchisce i pazienti, tanto quanto diviene un’occasione di crescita e di sensibilizzazione per gli operatori della salute. Un’esperienza che apre spazi inediti di comunicazione, alimenta la dimensione empatica e umanizza il contesto clinico", sottolinea Erino Angelo Rendina, preside della Facoltà di Medicina e Psicologia Sapienza Università di Roma.
“In Europa e ultimamente anche in Italia diverse sono le iniziative volte ad arricchire l’esperienza ospedaliera attraverso forme artistiche. Un esempio di questa tendenza è il rinnovo del reparto di Medicina Nucleare dove è stato trasformato il corridoio di ingresso in uno spazio espositivo per opere pittoriche di alta qualità artistica. In questo modo, pazienti, familiari e operatori del servizio sanitario possono vivere un’esperienza arricchita da forme, colori ed emozioni. Inoltre, gli artisti hanno l’opportunità di esporre i propri lavori in un contesto originale e significativo”, aggiunge Alberto Signore, direttore Uoc Medicina Nucleare Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea. Il catalogo è scaricabile sul sito dell’Ospedale.
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(Adnkronos) - A causa di un violento temporale che ha colpito la scorsa notte la Valle d’Aosta, due frane si sono abbattute sulla strada regionale per Cogne in località Chevril ad Aymavilles. Il materiale caduto ha ostruito per circa 800 metri la strada regionale che al momento risulta chiusa in entrambi i sensi di marcia. Le frane hanno bloccato un’auto i cui occupanti sono stati soccorsi e portati in salvo dai vigili del fuoco. Al momento sono in corso sopralluoghi per verificare l’entità del movimento franoso.
“Nulla di grave o allarmante, la situazione è assolutamente sotto controllo”, dice all’Adnkronos Franco Allera, sindaco di Cogne. “A seguito di una bomba d’acqua si è verificata una colata detritica, si sta lavorando e penso nel pomeriggio la strada verrà riaperta”, spiega il primo cittadino evidenziando, però, che ulteriori temporali sono attesi nel pomeriggio.
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(Adnkronos) - La Russia ha lanciato oltre 100 droni contro diverse aree dell'Ucraina. Al momento non risultano né vittime e né danni. Lo ha riferito l'Aeronautica militare ucraina su Telegram, precisando che "il nemico ha lanciato attacchi con 107 droni kamikaze 'Shahed' e simulatori di vario tipo" e che 74 di questi sono stati abbattuti. La maggior parte degli attacchi hanno coinvolto le regioni di Donetsk e di Kharkiv".
Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha dichiarato su Telegram che 15 droni lanciati dalle truppe ucraine sono stati abbattuti nelle ultime ore. Ha specificato che dieci sono stati distrutti a Kursk, mentre cinque sono stati intercettati sul Mar d'Azov.
Il ponte di Crimea è stato temporaneamente chiuso nella tarda serata di ieri, in seguito a segnalazioni di esplosioni e di fuoco attivo della difesa aerea russa nella città di Kerch. Lo scrive il Kyiv Independent, citando il canale Telegram di Crimean Wind, a cui testimoni hanno riferito di aver udito "diverse esplosioni" e di aver osservato "i sistemi di difesa aerea russi in azione, mentre l'illuminazione del ponte di Crimea è stata spenta".
Vladimir Putin vuole "la capitolazione" dell'Ucraina. E' l'accusa rilanciata dal ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, arrivato questa mattina in visita a Kiev. Mentre l'Ucraina è pronta a veri negoziati con Mosca, "Putin non cede su nessuna delle sue richieste massimaliste: non vuole negoziati, ma la capitolazione”, ha affermato, secondo un comunicato del ministero degli Esteri.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto "non molto ottimista" su una possibile tregua nel conflitto tra Russia e Ucraina entro la fine dell’anno. Intervenuto a Morning News su Canale 5, Tajani ha sostenuto che Mosca resta determinata a proseguire la guerra, forte di un’economia riconvertita alla difesa e di un esercito numeroso e ben finanziato: "Putin vuole andare avanti per una serie di motivi... Ha un esercito di un milione di persone, i militari vengono pagati il doppio rispetto a un operaio medio russo, e molte imprese si sono riconvertite alla difesa".
Il ministro ha sottolineato come "dopo quasi tre anni Putin non è riuscito a ottenere ciò che voleva", ma per fermarlo sarà necessario agire con più decisione sul piano economico: "Credo che sarà inevitabile infliggere altre sanzioni però mirate agli aspetti finanziari, in modo da impedire a Putin di finanziare le proprie truppe. È il modo migliore per convincerlo a più miti consigli". Tajani ha ribadito il sostegno alla mediazione americana, pur riconoscendo che si tratta di "un'impresa molto difficile".
Parlando del fronte ucraino, Tajani ha elogiato la determinazione del popolo ucraino: "Gli ucraini difendono le loro case, le loro famiglie, le loro industrie, mentre i soldati russi spesso arrivano dalla Siberia e non hanno motivazioni morali".
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(Adnkronos) - Un riconoscimento internazionale come migliore organizzazione euromediterranea "per la promozione della pace e dell’inclusione con l’uso dell’arte e del teatro". È quello che Raizes Teatro, organizzazione fondata da Alessandro Ienzi, avvocato, regista e drammaturgo palermitano, ha ricevuto a Cordoba, alla presenza del presidente dalla Giunta Andalusa, Juan Manuel Moreno, del sindaco di Cordoba, Josè Marìa Bellido e del presidente di giuria Enric Millo. Il premio - indetto dalla Giunta di Andalusia, con il patrocinio della Fondazione Tre Culture, del Regno di Marocco e della Commissione Intermediterranea -è stato dato a Raizes Teatro per aver promosso con la propria attività l’inclusione e l’integrazione dei popoli del Mediterraneo e per aver favorito l’inclusione dei più giovani mediante la formazione, produzione e distribuzione artistica e di opere incentrate sui valori comunemente condivisi dai popoli del Mediterraneo.
Hanno ritirato il Premio Alessandro Ienzi, direttore artistico della organizzazione, e Lamin Drammeh, attore gambiano giunto in Sicilia come minore non accompagnato e protagonista di diverse produzioni artistiche di Raizes – da quelle presentate al Forum dei Diritti Umani dell’Unione Europea a Vienna alle performance del Global Campus of Human Rights di Venezia e sulla Scalinata monumentale del Teatro Massimo di Palermo. “Questo premio, che ci rende orgogliosi, è dimostrazione del lavoro innovativo e continuo che abbiamo svolto negli ultimi anni, con una grande attenzione per i popoli del Mediterraneo e per le radici culturali comuni – dice Ienzi -. Il riconoscimento è il primo passo per poter favorire una cooperazione culturale più stabile e profonda con l’Andalusia e con i popoli che si affacciano sul Mediterraneo per favorire i processi di pace e di integrazione.”
Nel corso della cerimonia, Ienzi ha ricordato le oltre 28.000 vittime di tratta che sono morte nel Mediterraneo dal 2013 a oggi e i tanti minori che stanno soffrendo le orribili conseguenze della guerra e dei massacri in Medio Oriente, confidando nella cooperazione e nell’impegno comune delle istituzioni pubbliche e dei cittadini a livello internazionale per avviare processi di pace e stabilità. Il presidente Moreno invece ha posto l’accento sul valore dei popoli del Sud d’Europa e sul loro ruolo strategico per la crescita di tutta Europa. Il Sindaco Bellido ha sottolineato l’importanza dell’incontro tra i popoli lanciando anche la candidatura di Cordoba a Capitale Europea del Mediterraneo per la Cultura e il Dialogo 2027.
Intanto l’organizzazione, dopo aver recentemente presentato La Cassa di Cemento nell’ambito della stagione estiva del Teatro Biondo, si prepara per presentare la sua prossima produzione a India Città Aperta, sezione estiva di Teatri di Roma.
Il premio a Raizes è la dimostrazione che la diplomazia culturale ha un ruolo fondamentale oggi per la costruzione di ponti e che il patrimonio comune che lega la Sicilia e l’Andalusia, e il patrimonio artistico culturale che accomuna Palermo e Cordoba, con particolare riguardo per la loro radice araba, possono fungere da motore per la pace tra i popoli e la crescita comune.
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(Adnkronos) - Donald Trump insiste: "Abbiamo completamente DISTRUTTO le strutture nucleari" iraniane. In un post su Truth social, rivolto al "falso" senatore democratico Chris Coons, il presidente ha scritto: Non sto offrendo all'Iran NULLA, a differenza di Obama, che ha pagato loro miliardi di dollari nell'ambito dello stupido 'percorso verso l'arma nucleare JCPOA (che ora sarebbe scaduto!), e non sto nemmeno parlando con loro da quando abbiamo completamente OBLITERATO le loro strutture nucleari".
Le parole di Trump arrivano dopo quelle del direttore della Cia John Ratcliffe che, durante un’audizione classificata con i membri del Congresso, ha assicurato che la maggior parte dell’uranio arricchito accumulato dall’Iran sarebbe sepolta sotto le macerie dei siti nucleari di Isfahan e Fordow, colpiti nei recenti attacchi statunitensi.
Secondo quanto rivelato ad Associated Press da un alto funzionario americano, citato da media americani e israeliani, Ratcliffe ha spiegato che, anche se il materiale radioattivo fosse in parte recuperabile, la distruzione dell’unica struttura per la conversione metallurgica dell’uranio rappresenta un colpo "monumentale" al programma nucleare iraniano.
Secondo l’intelligence statunitense, la perdita di questa struttura ha di fatto privato Teheran della capacità tecnica necessaria a realizzare una bomba atomica, almeno per diversi anni. Ratcliffe ha insistito sull’importanza strategica dell’operazione, illustrando ai parlamentari come i raid abbiano compromesso una delle fasi chiave del ciclo nucleare iraniano. I tre impianti colpiti dai raid – Isfahan, Fordow e un terzo sito non specificato – costituivano i principali centri del programma, e la loro distruzione, secondo Washington, ha imposto all’Iran un ritardo significativo difficilmente colmabile nel breve termine.
Intanto l'Iran chiede agli Stati Uniti di escludere categoricamente nuovi attacchi militari come condizione preliminare alla ripresa dei negoziati diplomatici. In un'intervista alla Bbc, il vice ministro degli Esteri Majid Takht-Ravanchi ha dichiarato che l'amministrazione Trump, tramite mediatori, avrebbe espresso l'intenzione di tornare al tavolo del dialogo, ma senza chiarire la propria posizione su "una questione molto importante" come quella delle operazioni militari: "Devono essere molto chiari su cosa intendono offrirci per creare la fiducia necessaria per un dialogo".
Takht-Ravanchi ha criticato il raid americano contro tre siti nucleari iraniani, che ha portato all'annullamento del sesto round di colloqui indiretti previsto a Muscat. Interrogata sulla possibilità che Teheran possa rivedere il proprio programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni e di investimenti, ha risposto: "Perché dovremmo accettare una proposta del genere?", ribadendo che l'arricchimento dell'uranio al 60% serve a "scopi pacifici". Ha poi condannato come "ridicolo" il sostegno europeo agli attacchi statunitensi e israeliani: "Chi accusa dovrebbe prima criticare il modo in cui siamo trattati. E se non hanno il coraggio di criticare l'America, allora dovrebbero tacere".
Sull'ipotesi di un cambio di regime, il diplomatico ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero fatto sapere, sempre tramite mediatori, di "non voler colpire la Guida Suprema" Ali Khamenei. Ha respinto come "esercizio futile" ogni ipotesi di rivolta popolare: "Anche se alcuni iraniani possono criticare il governo, di fronte a un’aggressione esterna si unirebbero per contrastarla". Infine, Takht-Ravanchi ha spiegato che la tregua con Israele resta fragile, ma sarà rispettata "finché non ci saranno nuovi attacchi militari". E ha aggiunto che "gli alleati arabi nel Golfo stanno facendo del loro meglio per creare le condizioni di un dialogo. Noi non vogliamo la guerra, vogliamo la diplomazia, ma dobbiamo essere pronti e cauti, per non essere sorpresi di nuovo".
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(Adnkronos) - L'Italia continua a sopportare l'ondata di calore causata dall'Anticiclone Pluto con temperature estreme in tutto il paese. Per giorni, i valori massimi hanno costantemente superato i 34-36°C da Nord a Sud. Sabato 28 giugno, lo zero termico è stato registrato a un'altitudine eccezionalmente elevata, circa 5100 metri. Tuttavia, questa alta pressione africana mostra segnali di indebolimento e un potenziale cambiamento imminente.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma la fase bollente che sta infiammando tutta la penisola italiana, ma ci annuncia anche che si intravedono dei movimenti all’orizzonte. Il mese di giugno finirà sotto l’influenza della canicola africana con temperature estreme per il periodo. Sono davvero tante le zone d’Italia che stanno sperimentando valori anche 7-8°C oltre la media stagionale e continueranno a farlo anche nei prossimi giorni. Nemmeno durante le ore notturne si trova refrigerio, il termometro fatica a scendere sotto i 25°C su tutte le principali città e non solo.
Nella giornata di lunedì 30 il tempo risulterà stabile e soleggiato ovunque ma dal pomeriggio nasceranno i primi temporali sulle Alpi con i nuclei che gradualmente si metteranno in moto verso alcuni tratti delle alte pianure. La nuvolosità invece potrebbe coprire gran parte dei cieli del Nord, rendendo la serata particolarmente pesante, quasi soffocante. Sarà il primo segnale però di un cambiamento.
Sebbene la settimana si prospetti decisamente calda, sarà piuttosto turbolenta al Nord. Infatti alcuni refoli di aria più fresca riusciranno a entrare in questo brodo, e adesso basta davvero poco per far esplodere l’atmosfera. Ci aspettiamo infatti molta instabilità pomeridiana sui rilievi settentrionali ma non solo, i temporali, con grandine annessa, potrebbero raggiungere anche le aree pianeggianti. Scenari che verranno analizzati passo dopo passo con i modelli più risoluti.
Nessun cambiamento invece per il Centro-Sud che continuerà a restare nella morsa del caldo rovente, ma c’è una novità. In base agli ultimi aggiornamenti modellistici prende sempre più forma un peggioramento vero e proprio delle condizioni meteo nel fine settimana. Una perturbazione atlantica potrebbe entrare in area mediterranea e sconfiggere definitivamente l’Anticiclone Pluto. Ovviamente si tratterebbe di un break temporalesco e nulla di più, siamo a inizio luglio, ma basterebbe almeno per dare qualche giorno di respiro.
NEL DETTAGLIO
Lunedì 30: Al Nord: temporali sulle Alpi, in nottata sul Triveneto. Al Centro: sole e caldo estremo. Al Sud: sole e caldo.
Martedì 1: Al Nord: temporali sparsi, anche in pianura, caldo intenso. Al Centro: sole e caldo estremo. Al Sud: sole e caldo.
Mercoledì 2: Al Nord: sole e caldo, temporali sui monti. Al Centro: sole e caldo estremo, acquazzoni sull’Appennino. Al Sud: sole e caldo.
TENDENZA: break temporalesco e calo termico nel weekend 5-6 luglio
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(Adnkronos) - Cinque persone, tre adulti e due ragazzi, sono rimaste ferite nello scoppio di un appartamento che si è verificato questa notte in via Nizza a Torino. La deflagrazione ha provocato un incendio che ha coinvolto anche appartamenti limitrofi. Uno dei ragazzi, secondo quanto si è appreso, avrebbe riportato importanti ustioni. Sul posto stanno operando otto squadre dei vigili del fuoco.
A quanto si è appreso, l’esplosione, le cui cause sono ancora in corso di accertamento, ha interessato un appartamento al sesto piano e ultimo piano di uno stabile del quartiere Lingotto e le fiamme si sono poi propagate a due abitazioni vicine. Il tetto dell’edificio è collassato. Lo scoppio ha danneggiato anche diverse auto parcheggiate in strada e colpite dai calcinacci causati dallo scoppio. Non ci sarebbero invece dispersi: sono ancora in corso gli ultimi accertamenti ma la sesta persona che si cercava non sarebbe stata presente in casa al momento dell’esplosione.
(Adnkronos) - Al via Wimbledon 2025. Oggi, lunedì 30 gennaio, inizia lo Slam inglese. Ad aprire il torneo sull'erba di Londra sarà, come da tradizione, il campione in carica Carlos Alcaraz. Per lo spagnolo, fresco vincitore del Roland Garros e del Queen's sfida affascinante contro Fabio Fognini al primo turno. Ecco orario, precedenti tra i due e dove vedere il match in tv e streaming.
Il match tra Fabio Fognini e Carlos Alcaras inizierà alle 14.30 sul Centrale. Tra l'azzurro e lo spagnolo ci sono due precedenti, entrambi su terra a Rio de Janeiro, nel 2022 e nel 2023, ed entrambi vinti da Alcaraz.
Fognini-Alcaraz, come tutti i match di Wimbledon 2025, sarà visibile in diretta esclusiva su Sky e in streaming su Sky Go e Now.
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(Adnkronos) - Notte ad alta tensione nel carcere di Sanremo, dove la polizia penitenziaria è stata impegnata fino alle 3 del mattino a sedare una rissa tra detenuti in evidente stato di ubriachezza. Quattro di loro sono stati trasferiti d’urgenza al pronto soccorso. L’allarme ha reso necessario il rientro in servizio di una ventina di agenti. A denunciarlo è Fabio Pagani, segretario della Uilpa polizia penitenziaria, che da tempo parla di un sistema penitenziario fuori controllo: "Le nostre prigioni sono piazze di spaccio in cui circola di tutto: alcol, smartphone, stupefacenti. Sanremo è la punta dell’iceberg".
Pagani denuncia condizioni di lavoro insostenibili: turni fino a 26 ore, straordinari non pagati e un organico sotto di 18mila unità rispetto al necessario. "Non solo non si riesce a garantire la sicurezza, ma qualcuno può rimanerne vittima o approfittarne. Le carceri italiane - conclude - sono ormai fuori dalla legalità. Servono interventi urgenti su organici, sfollamento e riforme di sistema. Domani potrebbe essere troppo tardi".
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(Adnkronos) - Il Canada revoca la digital tax sulle aziende tecnologiche degli Stati Uniti, con cui riprende i negoziati in vista di un accordo entro il 21 luglio. L'annuncio è arrivato nella notte dal ministro delle Finanze di Ottawa, Francois-Philippe Champagne, secondo cui il Canada "revocherà la Digital services tax (Dst) in previsione di un accordo commerciale globale reciprocamente vantaggioso con gli Stati Uniti".
E in una nota del governo si anticipa che il presidente americano Donald Trump e il primo ministro canadese Mark Carney "hanno concordato che le parti riprenderanno i negoziati con l'obiettivo di concordare un accordo entro il 21 luglio 2025".
La Dst, che sarebbe dovuta entrare in vigore oggi, colpendo colossi come Alphabet e Amazon - e a causa della quale Trump aveva interrotto i colloqui con Ottawa venerdì scorso - avrebbe fruttato alle casse canadesi circa 3,5 miliardi di euro in cinque anni.
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