(Adnkronos) - Un 73enne originario di Maddaloni nel Casertano e con patologie pregresse è la quarta vittima da virus West Nile in Campania e la terza nel Casertano. L'uomo è deceduto all'Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta. Era ricoverato in rianimazione.
Con l'ultimo decesso, segnalato in Campania, salgono a otto i morti da virus West Nile quest'anno in Italia: uno in Piemonte, tre nel Lazio e quattro in Campania. La prima vittima è stata registrata in Piemonte, dove un uomo è morto dopo aver contratto l'infezione nel mese di marzo, molto in anticipo rispetto alla tipica 'stagione delle zanzare' che trasmettono la malattia. Quindi la donna di 82 anni di Nerola (Roma), che si trovava in vacanza in provincia di Latina ed è deceduta il 20 luglio all'ospedale San Giovanni di Dio di Fondi. E' poi di ieri la notizia della terza vittima del virus West Nile, la seconda nel Lazio: un 77enne residente a Isola del Liri, nel Frusinate, che aveva recentemente soggiornato a Baia Domizia (Caserta) ed è morto all'Irccs Spallanzani di Roma. L'uomo, trapiantato di cuore, soffriva anche di insufficienza renale cronica.
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(Adnkronos) - Una notte da sogno per Cecilia Zandalasini in America. La cestista italiana, reduce dallo storico bronzo con la Nazionale femminile italiana allenata da Andrea Capobianco agli Europei 2025, è scesa in campo nella notte in WNBA, il massimo campionato di basket femminile americano, mettendo a segno una prestazione storica e contribuendo in modo decisivo alla vittoria delle sue Golden State Valkyries.
Le Valkyries, squadra gemella dei Golden State Warriors, si sono infatti imposte per 77-75 contro le Atlanta Dream, con Zandalasini che ha realizzato proprio allo scadere il canestro della vittoria, un tiro in sospensione quasi dalla linea di fondo, che è valso il +2 finale a tre secondi dalla sirena.
Cecilia ha fatto segnare anche il suo massimo realizzato in carriera, con 18 punti, mettendo a referto anche otto rimbalzi e tre triple. Nel finale anche una 'particolare' invasione di campo, con un tifoso, decisamente osceno e fuori luogo, che ha lanciato un pene di gomma in campo.
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(Adnkronos) - Se è vero che Meghan Markle punti a stringere un accordo diverso con Netflix, nella speranza di salvare il suo rapporto con il gigante dello streaming come produttrice televisiva, anche quest'ultimo avrebbe il proprio vantaggio nel prorogare il contratto con la duchessa di Sussex.
Il principe Harry e la moglie hanno firmato un accordo quinquennale nel settembre 2020 per realizzare serie tv per Netflix e il contratto scadrà a settembre. Al momento non è stato rinegoziato e sia The Sun che People hanno riferito che la società di streaming starebbe pianificando di porre fine alla partnership.
Tuttavia, secondo Newsweek, la cosa potrebbe essere più complicata di quanto sembri, poiché Netflix è un socio azionario del negozio online di Meghan, 'As Ever', dove la duchessa vende vino e prodotti agricoli, oltre che marmellate e granelli di fiori. Il suo ultimo programma, 'With Love, Meghan', è stato ideato proprio per promuovere 'As Ever', il che significa che la cancellazione della serie potrebbe danneggiare il successo commerciale della sua azienda, da cui Netflix trae profitto. E' quindi possibile che Netflix rinegozi l'accordo quando arriverà il momento.
L'esperto di marchi e cultura Nick Ede ha dichiarato a Newsweek che l'imminente seconda stagione di 'With Love, Meghan', prevista per l'autunno, potrebbe essere decisiva per le possibilità della coppia di mantenere un accordo con Netflix. Ha anche affermato che esiste un'altra opzione disponibile per entrambe le parti: "Molti studios cinematografici fanno quello che chiamano 'first look deal', un accordo in cui lei può proporre le sue idee (anche ad altri), ma loro conservano il diritto di prelazione. Ciò significa che hanno quasi l'esclusiva e che esiste un piccolo rapporto tra le due parti. Per lei è davvero importante far conoscere il suo marchio 'As Ever', ma sappiamo che anche i social media possono essere davvero fantastici".
La Sussex, spiega l'esperto, "potrebbe infatti andare a realizzare una serie su YouTube, il canale più visto al mondo. Ci sono altre strade per lei, ma da un punto di vista estetico e di successo, sospetto che vorrebbe rinnovare il suo rapporto con Netflix, perché hanno dato una spinta enorme a lei e a suo marito negli ultimi cinque anni. Se Meghan dovesse separarsi da Netflix, potrebbe provare a rivolgersi ad altre reti. Potrebbe parlare con Hulu o con la Disney. Sta per uscire la prossima stagione di 'With Love, Meghan', quindi penso che tutti gli occhi saranno puntati su di lei e su come andrà a finire dal punto di vista dei numeri e delle pubbliche relazioni. Quindi potrebbe essere il momento in cui Netflix deciderà di tenerla e dire: 'Guarda, commissioneremo un'altra stagione', oppure potrebbe decidere di non voler fare nulla al momento".
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(Adnkronos) - Il biopic su Madonna, da lei scritto e diretto, si farà. Lo ha confermato l'attrice Julia Garner, che interpreterà la pop star. Era stato annunciato nel 2020, alla regina del Pop erano state proposte due sceneggiature, che non l'avevano convinta. Da qui la decisione di voler lavorare da sola allo script. Poi, qualche anno più tardi, nel 2023, 'Who's That Girl' - questo il titolo del film biografico - sembrava che dovesse vedere la realizzazione e invece è stato archiviato. In quel periodo, l'artista aveva deciso di dedicarsi al suo 'The Celebration Tour'.
A riaccendere la speranza dei fan è l'attrice, attualmente impegnata nella promozione del film Marvel 'I Fantastici 4: Gli inizi', che in un podcast ha dichiarato: "Si dovrebbe ancora fare". Garner, grande fan di Miss Ciccone, ha poi ricordato il provino: "Volevo vedere se potevo farcela, perché non sono una ballerina professionista e dovevo imparare a ballare, anche davanti a lei, e convincerla che sapevo farlo", sottolineando che "ogni cosa grandiosa richiede molto tempo" per essere realizzata.
Garner, secondo quanto riportato dai media internazionali, ha avuto la meglio su Florence Pugh, Alexa Demie e la cantante Bebe Rexha. Complice non solo il talento, ma anche la somiglianza con Madonna che tutti hanno potuto vedere quando l'attrice è salita a sorpresa sul palco della tappa a New York del tour con un look ispirato all'icona del pop.
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(Adnkronos) - Italia medaglia d'oro nei tuffi ai Mondiali di nuoto 2025 a di Singapore. Oggi, mercoledì 30 luglio, Chiara Pellacani e Matteo Santoro si impongono nella finale del sincro misto trampolino 3 metri con il punteggio di 308.13 ed entrano nella storia. Mai l'Italia si era spinta così in alto con una coppia.
Finora solo la leggenda Klaus Dibiasi (nella piattaforma a Belgrado 1973 e Cali 1975) e la vice presidente Tania Cagnotto (nel trampolino 1m a Kazan 2015) erano riusciti a vincere un oro mondiale. Adesso ci sono anche il presente e futuro dei tuffi azzurri. Argento agli australiani Cassiel Rousseau e Maddison Keeney con 307.26. Bronzo ai cinesi Zilong Chen e Yajie Li.
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(Adnkronos) - Primi indagati per percosse aggravate dall'odio razziale in merito all'aggressione antisemita avvenuta domenica scorsa in un Autogrill di Lainate, sull'A8, ai danni di Elie Sultan che era in compagnia del figlio di 6 anni. Lo si apprende da fonti investigative. Al momento sono tre le persone identificate dalla Digos che indaga nell'inchiesta coordinata dal procuratore capo di Milano Marcello Viola e dall'aggiunto Eugenio Fusco.
I poliziotti stanno procedendo all'identificazioni di tutte le persone - circa 14 o 15 - che hanno assistito o partecipato a quanto accaduto nell'area di ristoro. Due le fasi denunciate dal cinquantaduenne: prima l'aggressione verbale ripresa in un video fatto con il telefonino, poi l'aggressione fisica ai danni del turista francese che sarebbe invece avvenuta in bagno lontano dalle telecamere.
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(Adnkronos) - Temptation Island ha vinto la prima serata di ieri, 29 luglio, con il 30,2% di share. Il viaggio nei sentimenti di Canale 5 ha tenuto incollati allo schermo 4.199.000 telespettatori. Su Rai 1 il film 'Assaporando Parigi' ha intrattenuto 1.612.000 telespettatori, pari al 10,5% di share. Su Italia 1 'Brick Mansions' ha conquistato 871.000 telespettatori e il 5,5 % di share. Su La7 'In Onda Prima Serata' ha segnato 742.000 telespettatori e il 4,7 % di share.
Su Rai 2 'Delitti in Paradiso' ha raggiunto 560.000 telespettatori, pari al 4,6 % di share. Di poco sotto con il 4,2% di share c'è 'Kilimangiaro On the Road', in onda su Rai 3, che è stato visto da 653.000 telespettatori. Su Rete 4 'Dead for a Dollar' ha totalizzato 421.000 telespettatori e il 2,9 % di share. Su Tv8 '2012' ha ottenuto 359.000 telespettatori e il 2,7 % di share. Infine, sul Nove 'Freddie Mercury – The Tribute' ha raggiunto 366.000 telespettatori e il 2,3 % di share.
Nella fascia access prime time, su Canale 5 'La Ruota della Fortuna' ha conquistato 4.364.000 spettatori pari al 26,4% di share, mentre su Rai1 'Techetechetè' 2.894.000 telespettatori e il 17,4% di share.
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(Adnkronos) - Flash mob dei parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra oggi a Montecitorio per richiamare l'attenzione sulla crisi umanitaria a Gaza. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno esposto uno striscione sulla facciata della Camera con la scritta: "L'ipocrisia uccide come la fame". Un gesto simbolico per denunciare, spiegano, il silenzio e l'inazione della comunità internazionale di fronte alla tragedia in corso.
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(Adnkronos) - Con 112 voti favorevoli (57 contrari) l'Aula del Senato ha approvato la relazione della Giunta per le autorizzazioni e le immunità di Palazzo Madama che chiedeva di dire no alle richieste degli inquirenti di procedere nei confronti dell'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il caso, con l'accusa di peculato, è quello della chiave d'oro della città di Pompei, donata dal sindaco della città campana, all'allora titolare del ministero del Collegio Romano.
La Giunta chiedeva di confermare il "diniego della richiesta di autorizzazione a procedere per l’imputazione contestata, attesa la sussistenza nel caso di specie dell’esimente del perseguimento del preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo".
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(Adnkronos) - Un omicidio camuffato da morte naturale. A Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, i Carabinieri hanno arrestato una donna di 63 anni di Palmi, ritenuta responsabile dell'omicidio del compagno convivente, avvenuto nel gennaio 2023, e che la stessa cercò di far passare come una morte naturale.
Fu proprio la donna a contattare i soccorsi riferendo di un improvviso malore dell'uomo. All'arrivo del personale sanitario, l'uomo era già privo di vita, apparentemente deceduto per cause naturali. Tuttavia, numerose contraddizioni nelle dichiarazioni rese dalla donna e l'atteggiamento freddo e distaccato mostrato nelle fasi immediatamente successive alla morte, uniti a un inspiegabile ritardo nell'attivazione dei soccorsi, suscitarono i primi dubbi tra i militari intervenuti. I carabinieri, coordinati dalla Procura di Palmi diretta dal procuratore Emanuele Crescenti, hanno avviato le indagini, condotte attraverso tecniche tradizionali tra cui sopralluoghi, perizie, audizioni testimoniali, consulenze medico-legali e accertamenti specialistici. Fondamentali, ai fini delle indagini, sono risultate le perizie prodotte dai consulenti tecnici incaricati, che hanno evidenziato lesioni interne e segni sul corpo della vittima incompatibili con una morte naturale. A rafforzare l'impianto investigativo, si è aggiunta la ricostruzione temporale degli eventi che ha evidenziato un notevole lasso di tempo tra la presunta morte dell'uomo e la richiesta di soccorso. Una circostanza che, unita al comportamento della donna e alle sue versioni mutevoli, ha consolidato il sospetto che si trattasse di un omicidio camuffato da decesso accidentale. Al termine delle indagini, la Procura ha richiesto e ottenuto l'emissione della misura cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri. La donna è stata quindi trasferita presso la casa circondariale di Reggio Calabria 'Giuseppe Panzera', a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Leggi tutto: "E' morto il mio compagno", ma l'aveva ucciso lei: 63enne arrestata dopo due anni
(Adnkronos) - L'accordo sui dazi fra Stati ed Europa rischia di diventare un caso di scuola. Nel senso che il metodo Trump, la semplificazione che passa per una stretta di mano e quel 'ci penso io' che vuole risolvere un negoziato complesso, sembra aver messo in crisi anche la diplomazia. I testi pubblicati da Usa e Ue non solo sono diversi ma lasciano aperte diverse questioni centrali: dagli impegni sugli investimenti alle incognite su diversi settori, dall'acciaio ai farmaci, e alla sorte di alcuni prodotti agricoli. Come è possibile che il lavoro di mediazione di settimane non abbia prodotto un accordo chiaro e inequivocabile? Soprattutto, è possibile che l'accordo sia sostanzialmente da rifare?
Sembrano domande assurde ma non lo sono. C'è un nodo principale da sciogliere, che riguarda la natura dell'intesa raggiunta. L'Unione europea parla di 'accordo politico' che 'non è giuridicamente vincolante'. Cosa vuol dire in concreto? Che sono state definite delle linee guida che andranno negoziate in ogni dettaglio.
Ma dato che si è arrivati all'incontro in Scozia fra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo settimane di lavoro tecnico, sembra evidente come l'assenza di un testo congiunto, anche solo di indirizzo politico, sia un fatto con pochi precedenti nella storia, almeno per 'deal' di questa portata.
E c'è anche un'altra evidente incongruenza che salta all'occhio. Da una parte ci sono i toni trionfalistici di Trump, "un accordo colossale", "un accordo che fa la storia", e la narrazione dell'uomo forte che risolve e mette gli interessi dell'America prima di tutto il resto, in piena retorica Maga. Dall'altra, la cautela, molto più tecnica che politica, di un'Europa che si trova di fronte a un accordo sbilanciato, contestato, sostanzialmente subito.
L'impressione è che il lavoro vada sostanzialmente rifatto da capo. Non fosse altro perché, anche nell'era Trump, per raggiungere un accordo politico serve ancora un testo congiunto e perché per attuarlo serve ancora un testo giuridicamente vincolante. (di Fabio Insenga)
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(Adnkronos) - Non c'è nessuno stop alle donazioni di sangue - anzi ancor più gradite in questo periodo estivo i cui si registrano solitamente carenze - legata ai focolai di virus West Nile. Solo più controlli. In tutte le province in cui il virus circola viene eseguito sui donatori il test Nat (Nucleic Acid Test) per il virus. Si tratta di un'analisi molto precisa che consente di rilevare materiale genetico di un virus - evidenziandone la presenza - anche in pazienti totalmente asintomatici, si spiega all'Adnkronos Salute dal Centro nazionale sangue (Cns) che sottolinea ancora una volta la sicurezza delle trasfusioni nel nostro Paese e l'elevata capacità di controllo del sangue raccolto.
Eventuali sospensioni temporanee di 28 giorni - si precisa - possono riguardare soltanto quei donatori provenienti da un'area interessata dalla circolazione del virus, che si rechino a donare in aree non interessate in cui il test non è ancora stato adottato. Si tratta comunque di casi sporadici, si ribadisce dal Cns. Il virus West Nile non è una novità per il 'sistema sangue' che ogni anno monitora la situazione e adotta i controlli adeguati in tutti territori a rischio. A fronte di ogni caso, vengono controllate con il test Nat tutte le sacche raccolte nelle aree geografiche interessate. Negli anni - si evidenzia - il numero di donatori trovati positivi al virus è sempre molto basso.
(Adnkronos) - Paolo Bellini, l'ex esponente di Avanguardia Nazionale condannato in via definitiva all'ergastolo con l'accusa di concorso nella strage di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone e oltre 200 rimasero ferite, è stato aggredito giorni fa nel carcere di Cagliari dove è detenuto. E' quanto fa sapere all'Adnkronos l'avvocato Antonio Capitella, legale di Bellini.
"Ho ricevuto una sua chiamata e mi ha detto che qualche giorno fa è stato aggredito in carcere con uno strumento, uno spazzolino da denti affilato come un coltello; è riuscito a schivare il colpo, ma è stato preso al braccio ed è stato medicato", riferisce il legale.
Secondo il racconto del suo assistito, sottolinea Capitella, sarebbe stato colpito da un altro detenuto "che non conosceva, in un corridoio all'interno della sezione. Si è avvicinato e gli ha sferrato un colpo per prenderlo al viso, ma Bellini è riuscito a schivarlo ed è stato preso al braccio. E' stato ferito in maniera lieve, ma queste sono avvisaglie".
"Proveremo a fare l'istanza di trasferimento, stiamo aspettando la delega con la sua firma. Bellini ha diritto a stare in un carcere per ex collaboratori, mentre quello di Cagliari è un carcere per detenuti comuni", sottolinea l'avvocato. "Siamo preoccupati anche perché in previsione dell'anniversario della strage di Bologna il suo volto girerà su tutte le televisioni e abbiamo paura che succeda l'irreparabile", continua l'avvocato aggiungendo di aver presentato già in passato istanza per il trasferimento.
"L'eragostolo è un conto, ma la condanna a morte non esiste in Italia - conclude Capitella - Ci sono istituti appositi, dove stanno ex collaboratori, chiediamo di portarlo lì".
(Adnkronos) - E' stato eseguito il 24 luglio allo European Hospital di Roma, su 70enne con aneurisma dell'aorta e valvola aortica compromessa, il primo impianto in Europa di un condotto aortico pre-assemblato che ha permesso la sostituzione combinata di valvola aortica, radice aortica e aorta discendente. Konect Resilia è il nome della nuova tecnica, "una procedura altamente innovativa che rappresenta un importante passo avanti nella cardiochirurgia complessa", progettata da Edwards Lifescience con l'obiettivo di "migliorare la durata dell'impianto e ridurre i rischi per il paziente". Lo annuncia il gruppo Garofalo Health Care (Ghc), a cui fa capo lo European Hospital. In sala operatoria l'équipe di Ruggero De Paulis, dal 2006 direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia della struttura, "riconosciuto a livello internazionale come una delle eccellenze nella chirurgia cardiovascolare", ricordano dal gruppo.
Il dispositivo Konect Resilia, prima soluzione pronta per l'impianto disponibile in Europa per le procedure bio-Bentall, viene descritto come un condotto aortico avanzato, già assemblato, che semplifica la sostituzione completa della radice aortica con valvola biologica integrata. Il device di Edwards Lifescience utilizza il tessuto Resilia, una tecnologia brevettata che preserva l'integrità del tessuto biologico, e un condotto aortico concepito proprio in European Hospital da De Paulis più di 20 anni fa, spiega una nota. La soluzione preconfezionata adesso disponibile - si legge - consente una riduzione dei tempi operatori e una semplificazione della procedura chirurgica, particolarmente vantaggiosa in situazioni di urgenza o su pazienti ad alto rischio. Questa tecnologia consente di bypassare completamente la valvola aortica malata, ripristinando il corretto flusso ematico dal ventricolo sinistro all'aorta, in pazienti in cui la sostituzione valvolare standard non è praticabile.
Con questo intervento lo European Hospital di Roma si conferma centro di riferimento europeo per l'adozione di tecnologie cardiochirurgiche all'avanguardia, sottolinea Ghc. Secondo il rapporto Prevale 2025 (Programma regionale di valutazione degli esiti) - rimarca il gruppo - lo European Hospital è al secondo posto nel Lazio per basso tasso di mortalità a 30 giorni da interventi di valvuloplastica o sostituzione delle valvole cardiache, oltre a essere al secondo posto per volume di ricoveri per il trattamento delle patologie alle valvole cardiache.
"Si è trattato di un intervento particolarmente delicato - afferma De Paulis - poiché è stato necessario trattare un aneurisma e sostituire una protesi valvolare malfunzionante, in un paziente particolarmente fragile. La possibilità di impiantare un condotto aortico già assemblato altamente innovativo ha permesso che l'operazione si svolgesse rapidamente per ridurre i tempi operatori e senza criticità, e ne sono particolarmente soddisfatto".
Commenta Maria Laura Garofalo, amministratore delegato del gruppo Garofalo Health Care: "Questo nuovo primato rappresenta un risultato di grande valore non solo per lo European Hospital, ma per l'intero gruppo Ghc. L'adozione della tecnologia Konect Resilia conferma la nostra vocazione all'innovazione clinica e al continuo miglioramento dell'offerta sanitaria. E' un passo decisivo all'interno del più ampio progetto di sviluppo che stiamo portando avanti sull'asse European Hospital-Aurelia Hospital, con l'obiettivo di creare un polo di assoluta eccellenza a livello internazionale".
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(Adnkronos) - Liam Gallagher contro Manchester United e Arsenal. Il cantante degli Oasis, tifosissimo del City, durante un concerto a Wembley, una delle ultime tappe del tour che ha segnato la reunion della band, ha provocato i tifosi delle storiche rivali della squadra di Guardiola: "Tifosi dell'Arsenal chiudete quella bocca", ha detto Gallagher al microfono rispondendo ad alcuni 'buu' del pubblico.
"Ne ho abbastanza di voi e del Manchester United. Avete i musi lunghi perché non vincete un campionato da 20 anni", ha detto il cantante, provocando ancora più malcontento in una parte del 'suo' pubblico, mentre i tifosi di altre squadre si scioglievano in una risata. Non è comunque la prima volta che gli Oasis fanno riferimenti calcistici durante i propri concerti.
Nella tappa di Manchester, tra il pubblico che assisteva al concerto, c'era proprio l'allenatore del Manchester City. La presenza del tecnico spagnolo non è passata ovviamente inosservata ed è stata salutata con favore proprio da Liam Gallagher: "Voglio dedicare la prossima canzone al più grande allenatore di tutti i tempi", ha detto il frontman dal palco, prima di inchinarsi ripetutamente in direzione di Guardiola e suonare l'iconico brano 'Don't Look Back In Anger'". Quando però ha nominato Guardiola, a sorpresa, dal pubblico si sono alzati alcuni fischi, diventati virali sui social, e a cui il fratello Noah Gallagher ha risposto con un colorito "ma chi state fischiando?"
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