
(Adnkronos) - E' stato presentato il nuovo report 'Reach the goals | Le startup italiane per gli sdg', la quarta tappa di un percorso di analisi e valorizzazione dell’ecosistema innovativo italiano avviato da Cariplo Factory nel 2020. Dopo aver raccontato l’impatto delle startup durante la pandemia con 'Startup vs Covid-19', celebrato l’imprenditoria femminile in 'Pow(h)er generation' e approfondito la sostenibilità con 'Sustainability waves', Cariplo Factory prosegue il suo impegno dando voce a 128 tra startup e pmi innovative che operano, ogni giorno, con soluzioni concrete ispirate agli obiettivi di sviluppo sostenibile (sdg) dell’agenda 2030. Sono solo una parte del più ampio ecosistema italiano dell'innovazione, ma le loro caratteristiche ne fanno un campione rappresentativo delle aziende che possono contribuire in maniera concreta, con soluzioni messe alla prova dal mercato, al raggiungimento dei goals previsti per il 2030.
Dalla ricerca emerge infatti che tutte le startup coinvolte lavorano su uno o più sdg, con un’attenzione particolare al Goal 12 (consumo e produzione responsabili), al Goal 3 (Salute e benessere) e al Goal 13 (Lotta al cambiamento climatico). Al contrario, i meno presidiati dalle startup, sono il 17, 'Partnership per gli obiettivi', il 16, 'Pace, giustizia e istituzioni solide', il 10 'Ridurre le disuguaglianze' e l’1 'Sconfiggere la povertà', sintomo delle difficoltà nel trasformare in business sostenibili le tematiche più istituzionali e sistemiche.
Il report, che ha ottenuto il patrocinio della Commissione Europea, si inserisce in un contesto nazionale e globale: secondo il Global sustainable development report 2024 solo il 17% dei target misurabili hanno buone probabilità di essere raggiunti entro il 2030, mentre quasi la metà (48%) sono a rischio di mancare l'obiettivo, pur tenendo conto di tutte le difficoltà di misurazione su scala globale. Anche l’ultimo rapporto Istat 2024 sottolinea non pochi ritardi nel raggiungimento degli sdg. Tuttavia, c'è spazio per l'ottimismo: innovazione, tecnologia e intelligenza artificiale sono indicate dai maggiori esperti e policy maker come strumenti cruciali per accelerare il percorso.
Sono giovani, ma con una forte vocazione all’espansione verso l’estero e un livello di maturità tecnologica elevato (circa il 70% delle startup ha già ottenuto certificazioni o brevetti) le 128 startup e pmi innovative che hanno risposto al questionario del report 'Reach the goals'. In maggioranza si tratta di startup (66% del totale, rispetto al 34% di pmi innovative) di cui la metà in fase pre-seed e seed, il 20% in early stage e 30% in fase growth. Sono attive prevalentemente in ambito B2B, nel 70% dei casi, anche se non mancano quelle che si rivolgono al mercato consumer e a quello della pubblica amministrazione. Molte le sovrapposizioni che evidenziano il potenziale trasversale e cross-settoriale delle soluzioni tecnologiche innovative: una su quattro opera in almeno due segmenti contemporaneamente tra B2B, B2C e B2G. Oltre la metà delle startup e pmi è stata fondata solo dopo il 2021 e più del 90% ha preso forma dopo l'istituzione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nel 2015. Sono aziende nate, in tutti i sensi, nell'era degli sdg, e nelle loro dinamiche riflettono tutta la complessità di un mondo che vuole conciliare crescita economica con lo sviluppo sostenibile, perseguendo i vantaggi e benefici generati da entrambi.
Molti complessi e trasversali i settori in cui operano le 128 startup e aziende innovative che hanno partecipato a Reach the goal: dall’agritech, che presidia il campo dei dispositivi di monitoraggio per l’agricoltura e il risparmio di risorse idriche (9,3% del campione intervistato), all’efficientamento energetico dove risultano imprese attive nella produzione di impianti geotermoelettrici innovativi e altri startupper che stanno implementando piattaforme per automatizzare i processi per la diffusione di impianti a fonte rinnovabile.
Sono il 4,6% le imprese attive nel sociale, tra cui c’è chi sta lavorando per abbattere le barriere alla comunicazione per le persone sorde e chi - attraverso centri polispecialistici in città complesse come Milano - offre prestazioni in medicina, psicologia e riabilitazione a tariffe accessibili per tutti e gratuite per le fasce vulnerabili della popolazione. Non manca attenzione al mondo education, con giovani imprenditori che intrecciano ricerca, tecnologia e teatro per favorire percorsi di educazione, formazione e partecipazione verso le nuove generazioni. E ancora c’è chi sta lavorando per migliorare la ricerca del lavoro attraverso la tecnologia, come la startup dedicata alla crescita professionale di neogenitori e genitori.
E ancora, tra le startup intervistate c’è chi intreccia cultura e tecnologia, come la piattaforma di itinerari che offre proposte di viaggio, cultura e sostenibilità seguendo percorsi alternativi ai circuiti turistici tradizionali, oppure l’app che favorisce l’accesso a migliaia di opere d’arte in alta risoluzione provenienti dai principali musei italiani e stranieri.
Molto interessante la startup che applica le AI alla diagnosi medica per la diagnostica polmonare avanzata con l’obiettivo di creare il primo Large Language Model per la chirurgia e il monitoraggio dei pazienti; sempre nell’ambito medicale e della salute femminile (Fem tech), qualcuno sta creando la prima clinica virtuale in Italia dedicata alla menopausa.
Tra le 128 imprese intervistate sono presenti anche realtà che lavorano nell’ambito dell’architettura e dei nuovi materiali: dalla progettazione di mobili per bambini con materiali sostenibili, modulabili verso una politica zero rifiuti allo sviluppo di materiali di nuova generazione ed eco-sostenibili ricavati dagli scarti dei tappi di sughero provenienti dalla Sardegna. Infine, c’è chi guarda verso alto e progetta sistemi di telecomunicazione satellitari miniaturizzati, mentre nel mondo foodtech si lavora con un dispositivo portatile in grado di rilevare la presenza di glutine nei piatti serviti nei ristoranti.
Molte imprese di 'Reach the goals' hanno avuto origine da imprenditori e imprenditrici del Sud e che sono stati richiamati – nella costante ricerca di mercati di sbocco, capitali, connessioni - verso le regioni settentrionali del Paese, nelle quali risulta essere più semplice sviluppare il business, sia per possibilità di intercettare forme di investimento sia per il dinamismo del mercato dell’innovazione stesso. La localizzazione delle aziende rispecchia il divario esistente tra il Nord, dove ha sede il 64% del totale, e il Centro-Sud, da cui tuttavia numerosi imprenditori sono giunti per portare ricchezza all’intero ecosistema, partendo dalla terra d’origine. Lo stesso discorso può essere fatto per il genere dei founder: anche qui i numeri possono ingannare, a una prima vista, con il 63% delle aziende fondate da team composti unicamente da uomini e il 9% da sole donne. Da notare, tuttavia, come un team su tre sia caratterizzato da una composizione “mista”, con una significativa presenza femminile, segnale di un cambiamento in corso e di una progressiva rimodulazione dei rapporti di genere al di là di ogni netta contrapposizione.
Le startup di 'Reach The Goals' sembrano prediligere alcuni obiettivi rispetto ad altri, come Consumo e produzione responsabili (Goal 12), indicato come principale dal 20% delle aziende, seguito da Salute e benessere (Goal 3) dal 16% e Lotta contro il cambiamento climatico (Goal 13) dal 13%. In doppia cifra anche imprese, innovazione e infrastrutture (Goal 9) e città e comunità sostenibili (Goal 11), entrambi indicati dall’11%. Tutti gli altri obiettivi sono sotto quota 10%, con un solo Goal, il 16 (Pace, giustizia e istituzioni forti) non indicato da nessuna azienda come obiettivo principale.
Gli obiettivi principali, però, si intersecano e si integrano sempre più con altri obiettivi presidiati con intensità differenti a seconda delle singole aziende, come Istruzione di qualità (Goal 4), Parità di Genere (Goal 5), Vita sulla Terra (Goal 15).
Dal report emerge come tra il Sud e il Centro ci sia una netta prevalenza di imprenditori specializzati su pochi ma ben definiti sdg, come salute e benessere (Goal 3), istruzione di qualità (Goal 4), consumo e produzione responsabili (Goal 12) e lotta contro il cambiamento climatico (Goal 13). Al Nord, invece, si assiste a una distribuzione sensibilmente più uniforme tra tutti gli obiettivi. Per quanto riguarda la distribuzione per generi, i team misti e composti unicamente da donne dominano nell’ambito dell’acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6) e consumo e produzione responsabili (Goal 12), oltre al più 'scontato' parità di genere (Goal 5), dove spicca, in negativo, l’assenza di team misti o solo maschili. I team misti, in questa speciale classifica, si collocano ai primi posti quando si tratta di Consumo e produzione responsabili (Goal 12), sconfiggere la povertà (Goal 1), acqua pulita (Goal 6) e partnership per gli obiettivi (Goal 17).
Un dato a tinte chiaroscure che emerge da report è il contributo da parte del sistema Paese a sostenere imprese innovative e startup: nella maggior parte dei casi, gli imprenditori hanno contato sulle proprie forze, senza poter o voler accedere a bandi e finanziamenti dedicati all'imprenditoria sostenibile, se non per il 30% dei casi esaminati. Percentuale che scende al 20% per quanto riguarda le aziende localizzate nel Centro-Sud e in quelle fondate da sole donne. Una mancanza di supporto che colpisce maggiormente le aziende in fase pre-seed e seed, dove meno di un terzo è riuscito a beneficiare di bandi e finanziamenti dedicati; mentre per quanto riguarda l'early stage la percentuale migliora sensibilmente, e quasi la metà del totale ha potuto garantirsi un finanziamento. Tra i goal meno coperti da bandi e finanziamenti dedicati all’imprenditoria sostenibile spiccano città e comunità sostenibili (Goal 11) e lotta contro il cambiamento climatico (Goal 13), con l'80% delle aziende che dichiarano di non aver ricevuto alcuna forma di sostegno dedicato; nell'ambito della salute e benessere (Goal 3), imprese, innovazione e infrastrutture (Goal 9), consumo e produzione responsabili (Goal 12) si scende al 60%, al di sotto quindi della media complessiva.
Va meglio con i programmi di accelerazione e incubazione: quasi l'80% del totale delle aziende ha partecipato ai programmi, con importanti differenze in base ai singoli obiettivi. In particolare, le imprese attive in un Goal ampiamente presidiato come salute e benessere (Goal 3) sfiorano il 100% di partecipazione a programmi di accelerazione e incubazione, mentre Goal come energia pulita e accessibile (Goal 7) e Lotta contro il cambiamento climatico (Goal 13) non arrivano al 60%, con una significativa percentuale di startup che dichiarano di non aver mai preso parte a programmi di questo tipo.
Una nota positiva, in particolare, emerge dalla capacità delle singole aziende di valorizzare il proprio operato attraverso una misurazione volontaria d'impatto basata su bilancio di sostenibilità e sugli sdg. Una differenza, in questo caso, nell'ordine della doppia cifra percentuale: oltre l'80% delle startup che hanno realizzato almeno una delle due misurazioni ha ricevuto premi e riconoscimenti pubblici, rispetto a una percentuale che sfiora quota 70% per chi non ha realizzato alcuna relazione d'impatto. Un dato da prendere con le dovute cautele e proporzioni ma, in ogni caso, indicativo dell'importanza di compiere scelte ben precise quando si tratta della modalità di monitoraggio, analisi e, soprattutto, comunicazione verso l’esterno del proprio impegno nei confronti della sostenibilità.
Infine, le startup di 'Reach the goals' dimostrano di aver già ottenuto un riscontro positivo in termini di investimenti: oltre il 70% di esse ha ricevuto almeno un round di investimento, con percentuali variano dal 57% di città e comunità sostenibili (Goal 11) all'80% di salute e benessere (Goal 3), fino a sfiorare il 90% in Imprese, innovazione e infrastrutture (Goal 9). Quattro aziende su cinque, infine, sono alla ricerca di nuovi round, con il 20% interessato a raccogliere oltre un milione di euro e un altro 25% oltre mezzo milione. Al centro sono ampiamente predominanti, tra gli investitori, incubatori e acceleratori, affiancati al Nord da business angel, venture capital e CVC in misura maggiore rispetto al resto del Paese.
"Il nostro report - ha dichiarato Riccardo Porro, chief operating officer di Cariplo Factory - evidenzia il ruolo cruciale delle startup e pmi italiane nel colmare il divario sugli sdg, offrendo soluzioni innovative per imprese e istituzioni. Giovani, dinamiche, con brevetti e tecnologie testate in ambienti industriali, queste realtà stanno cambiando il paradigma, pur operando in un ecosistema che non sempre è in grado di offrire risorse e supporto adeguato Il contributo dell'ecosistema startup si concentra su alcuni macro-temi come consumo e produzione responsabili (Goal 12, 20%), salute e benessere (Goal 3%) e lotta contro il cambiamento climatico (Goal 13, 13%), un dato che riflette i settori in cui il nostro Paese esprime maggiore tradizione e ambiti di eccellenza, come quello della bioeconomia e dell’economia circolare. Settori cruciali che, però, necessitano di nuovi approcci, come può essere quello delle filiere. Difficilmente, infatti, un'azienda, per quanto grande, riesce ad affrontare queste complessità facendo leva solo sulle proprie competenze. Per questo crediamo che l’open innovation possa essere un modello vincente: facilita l’accesso a know how ed esperienze esterne, accelera l’adozione di tecnologie già disponibili sul mercato, il tutto stimolando la crescita delle migliori startup”.
'Reach the goals' ha ottenuto il patrocinio della Commissione Europea; e il sostegno dei technical partner Aifi, Bocconi4Innovation, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, Innovup, Italian Tech Alliance, La carica delle 101, Lifegate Way, Shetech. Reach the goals è frutto di un’esperienza - quasi decennale - nella gestione di progetti di innovazione da parte del team di Cariplo Factory. In questo periodo di tempo sono state sviluppate competenze e metodologie proprietarie, che permettono di accelerare i processi trasformativi all’interno delle aziende, creare ecosistemi di innovazione, organizzare percorsi di crescita e internazionalizzazione per le startup.
Da un punto di vista metodologico 'Reach the goals' è composto da 4 fasi principali: la call for startup, i criteri di selezione, la survey e gli actionable insights. La call for startup è il momento in cui gli innovatori sono stati chiamati ad aderire al progetto attraverso un form online, che per questa edizione è durato da ottobre 2024 a febbraio 2025. Il secondo step è stato quello dei criteri di selezione tra cui essere costituiti come startup o pmi innovativa, avere un trl (technology readiness level) pari o superiore a 4, avere la propria sede (principale) in Italia, essere attivi su almeno 1 sdg.
Terzo step è la survey stessa che si compone di un questionario di circa 40 domande, realizzato dal team che in Cariplo Factory che è responsabile delle iniziative in ambito circular economy e sustainability. Infine, gli actionable insights, ovvero l’interpretazione dei dati, per la cui analisi Cariplo Factory può contare su un team con un’esperienza in oltre 100 progetti nel mondo dell’open innovation.

(Adnkronos) - "Age-It: Ageing well in an ageing society propone la costituzione del primo 'Italian institute of ageing', un hub internazionale di ricerca che promuova l'Italia come leader nel campo della ricerca". A dirlo Elisabetta Barbi, docente di Demografia università La Sapienza - Age-It, intervenendo l'evento 'Demografia, un patto fra generazioni', per il ciclo di incontri Adnkronos Q&A, in corso al Palazzo dell'Informazione.
"L'Italia - spiega - può essere considerata un trend dell'invecchiamento globale. E' uno scenario nuovo a cui non siamo abituati, ma si può e si deve avere una visione positiva: viviamo più a lungo e meglio, potenzialmente le politiche ci possono aiutare per ridurre il gap tra fecondità realizzata e fecondità desiderata, i nostri giovani sono mediamente più istruiti, c'è una maggiore accettazione delle nuove forme familiari, le migrazioni possono contribuire a riequilibrare la nostra struttura per età".
"Così - continua - circa tre anni fa nasce Age-It: Ageing well in an ageing society, un programma di ricerca che include oltre 800 ricercatori che provengono dalle università italiane, da 27 enti di ricerca. Age-It si è posto da subito come un laboratorio per le politiche pubbliche. L'approccio si basa su tre principi: la multidisciplinarietà, la visione trasformativa, patto sistemico cioè l'idea di arrivare ad una società che sia veramente inclusiva e sostenibile per tutti".
Leggi tutto: Barbi (Age-It): "Costituire il primo Italian institute of ageing"

(Adnkronos) - Gli imballaggi alimentari normalmente utilizzati sono una fonte di micro e nanoplastiche nei cibi. E' il nuovo alert lanciato da una ricerca che analizza 103 studi scientifici aventi come oggetto di indagine queste particelle invisibili rilevate negli ultimi anni in diversi tessuti e organi del corpo umano, persino nel cervello. Gli autori della ricerca, pubblicata sulla rivista 'npj Science of Food', prendono in considerazione sia gli imballaggi che in generale quegli articoli che in qualche modo entrano a contatto diretto con gli alimenti. Anche l'apertura di una bottiglia di plastica o il taglio su un tagliere di plastica, si spiega nel lavoro, possono contaminare gli alimenti con micro e nanoplastiche.
I ricercatori guidati dal 'Food Packaging Forum' hanno valutato sistematicamente gli studi pubblicati che indagavano sulla presenza di particelle di plastica inferiori a 10 millimetri in alimenti che erano stati a contatto con un articolo o imballaggio realizzato in parte o interamente in plastica. Il risultato è "la prima mappa sistematica di evidenze scientifiche che indagano il ruolo dell'uso normale e previsto" di imballaggi e altri articoli a contatto nella contaminazione degli alimenti", spiega Lisa Zimmermann, autrice principale del nuovo studio e responsabile della comunicazione scientifica del Food Packaging Forum. Questi elementi "sono una fonte rilevante di micro e nanoplastiche nei prodotti alimentari; tuttavia, il loro contributo all'esposizione umana a micro e nanoplastiche è sottovalutato".
I dati raccolti sono liberamente accessibili tramite una dashboard, strumento che consente agli utenti di filtrare i dati inclusi in base al tipo di imballaggio, al principale materiale a contatto con gli alimenti, all'eventuale presenza di micro e nanoplastiche e, in caso affermativo, alla loro dimensione e al tipo di polimero. L'intento degli autori è di "aiutare a colmare le lacune nella conoscenza sulla fonte di micro e nanoplastiche negli alimenti", afferma Jane Muncke, coautrice dello studio, Managing Director e Chief Scientific Officer del Food Packaging Forum. "Tuttavia, dimostra anche che sono necessarie ulteriori ricerche per caratterizzare meglio la migrazione di micro e nanoplastiche correlata ai materiali e agli usi di imballaggi e altri prodotti. È importante sottolineare che l'implementazione di un quadro armonizzato di test e reporting è fondamentale per garantire dati affidabili e comparabili, che possano orientare le future decisioni politiche". Secondo i ricercatori, l'emanazione di normative che impongono test sulla migrazione di micro e nanoplastiche per gli imballaggi alimentari potrebbe contribuire a proteggere meglio i consumatori dai potenziali impatti sulla salute umana. I consumatori, concludono i ricercatori, possono anche prevenire l'esposizione scegliendo imballaggi e utensili da cucina privi di plastica.
Leggi tutto: Alert scienziati, micro e nanoplastiche da imballaggi a cibo

(Adnkronos) - "Sono tre le proposte per rendere più presenti sul mercato del lavoro le donne, aumentare il pil e fare aumentare il tasso demografico. Regolare il mercato del lavoro in modo da rendere impossibile l'abuso dei contratti a termine nelle varie declinazioni, che è il contrario di ciò che ha fatto il governo che ha completamente liberalizzato la somministrazione, ha tolto le causali nel lavoro a termine. E poi introdurre il congedo obbligatorio di maternità e paternità, tenendo conto della possibilità di riconoscere il lavoro autonomo che non va assolutamente dimenticato. E andare avanti sulla riforma dell'autosufficienza". A dirlo oggi Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd, intervenendo all'evento 'Demografia, un patto fra generazioni', per il ciclo di incontri Adnkronos Q&A, in corso al Palazzo dell'Informazione.
"Abbiamo - sottolinea - un tasso di partecipazione al mercato del lavoro, per donne e giovani, molto basso e una penalizzazione sul salario molto alta. Il problema è la bassa qualità del lavoro data da una flessibilità che però penalizza le donne".

(Adnkronos) - Can Yaman e Sara Bluma stanno insieme? A giudicare dal bacio che i due si sono scambiati sul red carpet sembrerebbe proprio di sì. L'attore e modello turco ieri, lunedì 23 giugno, ha sfilato all'Italian Global Series Festival, a Rimini, in compagnia della sua nuova fiamma Sara, dj già nota nel panorama musicale.
Can Yaman e Sara Bluma, dopo le voci di un presunto flirt, sono usciti allo scoperto. I due hanno sfilato mano nella mano sul red carpet e con un bacio appassionato davanti ai fotografi hanno ufficializzato la loro relazione.
Sara Blume, nome d’arte di Sara Chichani, è una dj di origini algerine che sui social conta più di 27 mila follower. Ha una carriera avviata nel mondo del clubbing europeo ed è molto conosciuta per le sue serate da dj a Ibiza, Berlino e Parigi. Negli anni è riuscita a conquistarsi il favore del pubblico. Sara ha creato 'Boudoir', il format delle sue serate che fonde musica elettronica, burlesque e cabaret. Nel 2022 ha pubblicato il suo primo album, Teenage Dream.
Leggi tutto: Can Yaman e Sara Bluma stanno insieme? Il bacio sul red carpet

(Adnkronos) - "Si conferma il trend di un inverno imprenditoriale per i nostri giovani: negli ultimi dieci anni le imprese giovanili, cioè controllate da un under 35, sono in calo del 26%, passando da 580mila a circa 420mila". A dirlo Paolo Ghezzi, direttore generale InfoCamere, intervenendo l'evento 'Demografia, un patto fra generazioni', per il ciclo di incontri Adnkronos Q&A, in corso al Palazzo dell'Informazione.
"Questo calo - fa notare - non è uniforme: ci sono settori come il commercio e l'edilizia dove il calo è stato anche del 40-45%, mentre ci sono segnali di resistenza, addirittura di crescita, come nei servizi alle imprese. Il dato che preoccupa molto è che nei ruoli di impresa stanno diminuendo i soggetti giovani, mentre stanno crescendo molto gli over 70".
"Senza imprese giovanili - continua - perdiamo capacità di innovazione, posti di lavoro qualificati e la spinta verso il futuro. Si rischia di chiudere, inoltre, perché non c'è il ricambio generazionale. Oggi per un giovane è difficile intraprendere un'attività imprenditoriale, ad esempio, per la difficoltà all'acceso al credito. C'è inoltre, la necessità di nuove imprese nel settore della digitalizzazione e dell'innovazione".
Leggi tutto: Ghezzi (InfoCamere): "Si conferma trend inverno imprenditoriale per nostri giovani"

(Adnkronos) - Sarà lo studio di Norman Foster a realizzare il memoriale per Elisabetta II. L'archistar si è aggiudicato la gara d'appalto per la progettazione del monumento nazionale dedicato alla sovrana più longeva della Gran Bretagna, che verrà costruito a St James's Park, nel centro di Londra, e che prevederà un statua equestre della regina, un'altra scultura in cui è raffigurata assieme al marito Filippo di Edimburgo e, infine, un ponte in vetro traslucido ispirato alla tiara dei Elisabeth e che collegherà alcuni giardini del parco. Lord Foster si è detto onorato dell'assegnazione del progetto e ha affermato che il ponte vuol simboleggiare la regina come "forza unificatrice".
"Sua Maestà amava la storia e la tradizione, e questo si riflette nell'ispirazione del progetto originale di St James's Park da parte di sir John Nash - ha detto il progettista novantenne del Gherkin di Londra - Alcuni dei suoi principi sono sopravvissuti, mentre altri sono andati perduti e saranno restaurati, creando una famiglia di giardini uniti da sentieri dolcemente sinuosi. Ho conosciuto la regina in occasioni formali, ma ho apprezzato anche la sua informalità quando partecipavo a eventi in qualità di membro dell'Ordine al Merito".
"Nel nostro progetto, abbiamo cercato di riflettere elementi tradizionali e moderni, formali e informali - ha detto ancora l'architetto - con un appeal rivolto a un'ampia gamma di età e interessi. A tal fine, abbiamo ampliato con discrezione i confini dell’arte e della tecnologia con un intervento deliberatamente delicato. Il nostro design avrà il minimo impatto sulla natura e sulla biodiversità del parco e sarà realizzato in fasi diverse, in modo da garantire che il prezioso percorso che lo attraversa non venga mai chiuso. Al centro del progetto generale c'è un ponte traslucido, simbolo di Sua Maestà come forza unificante, che unisce nazioni, paesi, il Commonwealth, enti di beneficenza e forze armate".
L'attraversamento, con le sue balaustre in vetro fuso, sostituirà l'attuale Blue Bridge ed è ispirato alla tiara di diamanti Queen Mary Fringe indossata dalla principessa Elisabetta il giorno delle nozze con il duca di Edimburgo nel 1947. Caratterizzata da 47 linee di diamanti, la montatura in metallo antico della tiara, come è noto, si spezzò mentre la principessa si preparava la mattina delle sue nozze e dovette essere portata d'urgenza dal gioielliere Garrard per essere riparata. Il copricapo aveva per la regina un valore sentimentale inestimabile e lo prestò alla nipote, la principessa Beatrice, per le sue nozze nel 2020.
Quanto alla statua di Elisabetta assieme al marito Filippo, Foster ha spiegato: "Li abbiamo mostrati insieme e, in un certo senso, abbiamo cercato di trasmettere questa loro qualità inscindibile". Il matrimonio fra i due durò 73 anni, fino alla morte di lui nel 2021. Successivamente, la regina parlò di quanto le mancasse il suo "amato" marito e questo progetto commemorativo li riunisce, oltre che con la statua che li raffigura, anche con un cancello dedicato al principe Filippo.
Leggi tutto: L'archistar Foster realizzerà il memoriale per la regina Elisabetta
Fiere, Ieg acquisisce Italian Bike Festival evento di punta per bike industry e mobilità sostenibile

(Adnkronos) - Nuova acquisizione per Italian Exhibition Group (Ieg) che ha rilevato la quota di maggioranza della Movestro Srl, società ideatrice e organizzatrice dell’Italian Bike Festival. Ibf è il Salone internazionale della bici che dal 2018 a Rimini richiama l’attenzione del mercato; è la piattaforma leader europea per il settore della bike industry e la mobilità sostenibile. L’ultima edizione, a Misano World Circuit nel settembre 2024, l’hanno animata oltre 600 brand insieme a 57mila consumatori finali e operatori del settore. A Ibf vengono presentate le nuove tendenze e l’innovazione in un ecosistema dell’accoglienza con oltre 300 hotel bike friendly presenti sulla costa romagnola.
“Ieg è un organizzatore fieristico globale - commenta l’ad di Ieg, Corrado Peraboni - che guarda a settori in crescita, di forte respiro internazionale e in grado di offrire esperienza e contenuti di valore, oltre che business. Lavoreremo insieme allo staff storico per sviluppare ulteriormente Ibf, evento capace in questi anni di intercettare pienamente l’impennata del settore industriale di riferimento e la passione della gente per il cicloturismo”.
“È un grande piacere per noi aggiunge Fabrizio Ravasio, fra gli ideatori di Italian Bike Festival - unirci a Ieg per contribuire allo sviluppo dell'Ibf. Questa unione è il frutto di una stima reciproca e profonda per il lavoro svolto da entrambe le parti, maturata negli anni. La visione di Ieg ha sempre coinciso con la nostra nell'individuare la bici come chiave dell'economia del futuro e nel proporre la fiera come motore economico fondamentale per questo mercato. Insieme lavoreremo a consolidare l’Ibf sempre di più come hub cruciale per domanda e offerta, opportunità di business, ma ancor più come vetrina per l’innovazione”.
La bike economy è prossima ai 3 miliardi di fatturato (fonte: Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), con ricadute occupazionali che fotografano la forza lavoro a 17.600 unità. L’export produce un surplus di 75 milioni di euro e comunque la bike economy italiana si afferma come un fenomeno economico, modello di sviluppo che integra sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del territorio. La leadership del salone si colloca anche in un segmento economico turistico che per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) valeva nel 2023 quasi 57 milioni di presenze, per un impatto economico diretto superiore ai 5,5 miliardi.
L’obiettivo di Ieg è quello di dare ulteriore impulso alla già costante e potente crescita dell’Ibf. I manager fondatori, protagonisti degli straordinari risultati commerciali e di partecipazione conseguiti in questi anni, resteranno insieme a Ieg al timone della manifestazione. Ieg ha programmato lo sviluppo dell’Italian Bike Festival secondo un piano industriale condiviso e contribuirà con la sua esperienza organizzativa, derivante dall’essere il player fieristico leader internazionale nell’organizzazione di manifestazioni di proprietà, coniugata con la solidità finanziaria riconosciuta dal mercato azionario. Da subito Ieg agirà per incrementare il pubblico e il suo coinvolgimento, investendo sulle relazioni e sul brand, anche in vista dello svolgimento di Velo-City, il principale appuntamento mondiale sulla ciclabilità previsto nel 2026 al Palacongressi di Rimini.
Saranno mantenute e ulteriormente consolidate le connessioni istituzionali col territorio, in particolare con l’Azienda di Promozione Turistica dell’Emilia-Romagna e Visit Romagna che in questi anni ha supportato Ibf riconoscendone l’attrattività per un segmento strategico della domanda turistica. Ibf si inserisce nell’ampio portafoglio di manifestazioni legate alla transizione ecologica, alla mobilità e alla qualità della vita che Ieg organizza nel mondo.
Curiosità per le statute di Mont'e Prama al Padiglione Italia... 
(Adnkronos) - Mick Ralphs, chitarrista britannico co-fondatore dei gruppi rock Bad Company e Mott the Hoople, è morto all'età di 81 anni. A confermare la notizia è stata la stessa band Bad Company attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Instagram ufficiale: "È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa del nostro amato Mick Ralphs". Ralphs lascia la compagna Susie Chavasse, due figli e tre figliastri.
Nato a Hereford il 31 marzo 1944, Mick Ralphs fondò nel 1966 il suo primo gruppo, The Doc Thomas Group, che dopo vari cambi di formazione e nome diventò Mott the Hoople nel 1969, grazie anche all'ingresso del cantante Ian Hunter. La band faticò inizialmente a farsi notare, ma l'appoggio di David Bowie - che regalò loro l'inno generazionale 'All the Young Dudes' - li fece entrare di diritto nella storia del glam rock.
Nel 1973 Ralphs lasciò il gruppo per fondare, insieme a Rodgers, Kirke e Boz Burrell, i Bad Company, la prima band a firmare con la Swan Song Records, l'etichetta creata dai Led Zeppelin. La band ebbe un successo planetario e contribuì a definire il sound del rock anni '70. Tra i brani firmati da Ralphs figurano alcuni dei successi dei Bad Company, tra cui 'Can't Get Enough', 'Good Lovin’ Gone Bad' e 'Ready for Love'.
Il suo ultimo concerto risale al 2016, sul palco della O2 Arena di Londra. Poco dopo, Ralphs fu colpito da un ictus e si ritirò definitivamente dalle scene. Il prossimo autunno Mick Ralphs verrà inserito postumo nella Rock & Roll Hall of Fame insieme agli altri membri dei Bad Company. "Mick lascia un'eredità musicale potente - ha scritto la band - che continuerà a ispirare generazioni future".
Paul Rodgers, cantante dei Bad Company, ha reso omaggio al collega con parole commosse: "Il nostro Mick ci ha lasciati, il cuore mi è crollato. Ci ha donato canzoni straordinarie e ricordi indelebili. Era mio amico, il mio partner nella scrittura, un chitarrista versatile con un senso dell'umorismo unico. La nostra ultima conversazione, pochi giorni fa, si è conclusa con una risata, ma non sarà l'ultima. Ciao Mick, ci rivedremo in paradiso". Anche il batterista Simon Kirke ha voluto ricordarlo: "Era un caro amico, un compositore meraviglioso e un chitarrista eccezionale. Ci mancherà profondamente".
(di Paolo Martini)
Leggi tutto: Addio a Mick Ralphs, fondatore dei Bad Company e Mott the Hoople

(Adnkronos) - "L'andamento demografico condiziona le sorti del nostro Paese. Nascono meno bambini, si allunga l'età media, ma la fascia della popolazione attiva decresce. Il fenomeno inizia molti anni fa e oggi si fa sentire nei suoi effetti economici e sociali. La crisi demografica ci impone di gestire il fenomeno attraverso strumenti innovativi, di investire sul lavoro di qualità e su opportunità in grado di generare sviluppo sostenibile". Così Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle politiche sociali, in un video messaggio inviato all'evento 'Demografia, un patto fra generazioni', per il ciclo di incontri Adnkronos Q&A, in corso al Palazzo dell'Informazione a Roma.
Secondo Calderone, "sono tre gli aspetti su cui intervenire". "Aumentare l'occupazione e la partecipazione al mercato del lavoro. In questi anni l'aumento degli occupati è stato molto significativo, abbiamo oltre un milione di persone in più al lavoro. Il 90% dei nuovi contratti è a tempo indeterminato. Eppure ci sono tantissime posizioni lavorative che non riusciamo a ricoprire", ha sottolineato Calderone. "Per questo oggi -ha spiegato il ministro- guardiamo anche agli interventi in favore degli inattivi, che pure sono in costante calo, in particolare i giovani e le donne. Vanno in questo senso tutte le misure del decreto Coesione, in particolare i bonus giovani, donne e Sud".
E Calderone ha rivendicato i risultati ottenuti: "La riforma delle politiche attive del programma Gol ci ha permesso di far diminuire il numero dei neet da quasi 2 milioni a circa 1 milione e 200 mila persone. Proprio per i neet, la scorsa settimana, abbiamo concluso la sperimentazione, con tutte le Regioni, di un web coach interattivo, 'AppLi', l'assistente personale per il lavoro in Italia. E' una prima declinazione dell'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo nel mondo del lavoro, un'innovazione inedita nelle politiche pubbliche ", ha sottolineato.
"Con finalità simili è operativo Edo, il progetto per la formazione in e-learning, delle competenze digitali di base, di chi è inserito nel programma Gol. Competenze, digitale, intelligenza artificiale, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è in prima linea nell'applicazione delle innovazioni al servizio dei cittadini, soprattutto i più giovani", ha sottolineato il ministro.
Per Calderone "il secondo aspetto" su cui intervenire "riguarda la produttività". "Con il calo demografico ci sarà una mancanza di competenze che già adesso il mondo del lavoro fa fatica a reperire. Abbiamo investito oltre un miliardo di euro nella terza edizione del Fondo Nuove Competenze, che sta sostenendo gli investimenti formativi di migliaia di imprese anche nell'individuazione di nuovi lavoratori. E ancora ricordo l'investimento sul sistema degli Its e sul potenziamento dell'Iefp, quella formazione professionale e tecnica a cui si rivolge più della metà della domanda di lavoro delle nostre imprese. I risultati sono emblematici, l'incremento degli iscritti a questi corsi dal 2020 al 2024 è salito del 209% su media nazionale, il 534% al Sud. L'ulteriore passaggio per migliorare le retribuzioni, altro fattore di attrazione e quindi di contrasto allo spopolamento e alla crisi demografica, è sostenere delle relazioni industriali sane che attraverso la contrattazione collettiva redistribuiscano i vantaggi della crescita economica delle aziende", ha spiegato il ministro.
"Infine, il terzo aspetto" su cui agire "riguarda i figli. Un patto per le donne è fondamentale, non può esserci contrapposizione tra occupazione femminile e il dono della maternità. Dobbiamo rafforzare il welfare aziendale, territoriale e contrattuale e dobbiamo dare un segnale di speranza e di futuro alle mamme di domani. Il mio auspicio finale è che dal confronto di oggi nascano interessanti proposte per affrontare la questione demografica, la principale questione del nostro tempo", ha concluso.
Leggi tutto: Calderone: "Crisi demografica impone di investire su lavoro di qualità"

(Adnkronos) - Potrebbe essere stato prima aggredito e poi spinto giù dalla scogliera Luca Canfora, il costumista del film Parthenope morto a Capri durante le riprese del film del premio Oscar Paolo Sorrentino. È questa la nuova ipotesi sulla quale lavora la Procura di Napoli (pm Silvio Pavia, indagini della Squadra Mobile).
Il corpo senza vita di Canfora fu recuperato la mattina del 1° settembre 2023 da un canoista su uno scoglio sottostante i Giardini di Augusto, luogo in cui il giorno prima erano state girate le scene del suicidio del fratello della protagonista del film. La nuova ipotesi è stata formulata dagli inquirenti dopo la seconda autopsia eseguita sui resti del costumista e all'esito dell'ultimo sopralluogo di un mese fa a Capri. Ora l'inchiesta valuta anche la tesi dell'omicidio, senza escludere le due ipotesi iniziali del suicidio e dell'incidente. Nella prima autopsia emersero fratture ritenute dalla famiglia della vittima poco compatibili con una caduta da un'altezza considerevole e per questo venne presentato un esposto che ha spinto gli inquirenti a procedere con la riesumazione del corpo per eseguire ulteriori accertamenti e fugare ogni dubbio. Dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza registrate il giorno in cui vennero registrare le scene del film si nota Canfora arrivare nei Giardini di Augusto in occasione delle riprese ma non uscirne mai.
Leggi tutto: Capri, costumista del film Parthenope morto: ipotesi aggredito e poi ucciso

(Adnkronos) - Liberty Media acquista la MotoGp. La società statunitense, proprietaria anche della Formula 1, ha ricevuto ieri, lunedì 23 giugno, l'ok dalla Commissione europea per rilevare l'84% dei diritti da Dorna Sports, mentre il management del motomondiale conserverà il restante 16%. L'operazione era in ballo da oltre un anno e il semaforo verde da parte della Ue era tutt'altro che scontato, visto che ora Liberty Media si troverà a 'governare' sia il principale campionato automobilistico che il motomondiale. Una posizione che la Commissione avrebbe potuto ritenere quindi troppo dominante.
A comunicare il via libera della Commissione un comunicato pubblicato sul sito della MotoGp: "la Commissione Europea approva l’acquisizione della MotoGp da parte di Liberty Media. L’approvazione rappresentava lo step conclusivo relativo alla finalizzazione dell’accordo: si apre un nuovo capitolo per lo sport più avvincente sulla Terra. Liberty Media Corporation ha ricevuto l’approvazione incondizionata da parte della Commissione Europea al fine di completare la propria acquisizione di Dorna Sports S.L., detentrice dei diritti della MotoGp".
Il presidente e Ceo di Liberty Media Derek Chang ha commentato: "L’approvazione arrivata in data odierna da parte della Commissione Europea rappresenta la condizione finale in relazione all’acquisizione della MotoGp da parte di Liberty. Siamo entusiasti di dare il via alla partnership di Liberty con Carmelo e con il suo eccellente team di management", si legge in una nota, "la MotoGp rappresenta un asset sportivo di primo livello, molto attrattivo e con delle gare incredibili, una fanbase appassionata e un importante flusso di cassa. Crediamo che questo sport e il brand presentino dei significativi potenziali di crescita che puntiamo a rendere realtà grazie alla profonda connessione con la fan base e l’espansione verso un’audience totalmente globale".
Ora, dopo l'ok della Ue, Liberty Media dovrà concludere l'acquisto della MotoGp entro il prossimo 3 luglio e l'operazione dovrebbe essere intorno ai 4,3 miliardi di euro. Obiettivo è rivitalizzare il motociclismo proprio come accaduto con la Formula 1, anche grazie a iniziative 'di contorno' come la fortunata serie tv Netflix 'Drive to Survive', che ha regalato a tifosi e appassionati un dietro le quinte, spesso romanzato, e che ha fatto storcere il naso ai fan più tradizionali.
Dal 2016 però, ovvero da quando Liberty Media ha acquistato il circus, la Formula 1 è cresciuta da un punto di vista economico e commerciale aprendo le proprie porte a nuovi mercati, come quello degli Stati Uniti. Obiettivo fare lo stesso con la MotoGp, che nonostante un ottimo seguito non gode degli stessi ricavi.
Leggi tutto: MotoGp, rivoluzione in vista: Libery Media acquista i diritti
Confartigianato, 'caro energia si ripercuote sulle imprese'... 
(Adnkronos) - Una donna è stata ferita da un colpo di arma da fuoco al polso mentre ieri sera intorno alle 20.30 stava assistendo a una partita di calciotto under 13 nel centro sportivo Villa Adriana Calcio, in strada Rocca Bruna a Tivoli, in provincia di Roma. Soccorsa, è stata trasportata in ospedale dove ha avuto una prognosi di 30 giorni. Sul posto è intervenuta la polizia che ha subito raccolto le testimonianze di alcuni spettatori e poco più tardi ha arrestato un uomo italiano di 56 anni, originario di San Severo (Foggia), con le accuse di tentato omicidio, detenzione abusiva di armi, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
L'uomo è stato individuato all'interno di un villino vicino al centro sportivo, circondato da impalcature in via Filippo Guglielmi, insieme a un'altra persona e nel corso della perquisizione trovato in possesso di diverse armi e cartucce, tra cui anche una calibro 7,65 compatibile con quella che ha ferito la donna.
Sono stati alcuni testimoni a indicare agli agenti delle abitazioni da dove potevano essere partiti i colpi. In base ai rilievi eseguiti, i poliziotti hanno individuato il villino di via Guglielmi. Una volta entrati hanno visto un uomo che era nel giardino insieme a un'altra persona che si è dimostrato subito insofferente al controllo. Sul posto sono arrivati altri poliziotti e hanno informato l'uomo che sarebbe stato sottoposto a una perquisizione.
A quel punto con la scusa di sistemare il cane, il 56enne è entrato in casa, ha aperto un comodino e afferrato una pistola. Subito dopo si è voltato verso gli equipaggi della polizia tentando di sparare. Gli agenti sono riusciti a bloccarlo e disarmarlo. La pistola aveva il colpo in canna e un caricatore con sei cartucce. Nello stesso comodino è stata trovata un'altra pistola sempre con il colpo in canna senza cartucce.
All'interno della camera dell'altra persona presente è stata trovata una scacciacani con 5 cartucce all'interno e altre due armi storiche con matricole illegibili. Nel soggiorno inoltre gli agenti hanno rinvenuto un arco professionale con 29 frecce e una scatola con 17 cartucce calibro 7,65. L'uomo è stato portato nel commissariato di San Basilio e arrestato. Non è chiaro il movente del gesto.
Leggi tutto: Spara da villino a Tivoli e ferisce spettatrice partita di calciotto: arrestato

(Adnkronos) - In occasione della sua Assemblea annuale, Assobiotec-Federchimica organizza il convegno pubblico: “Biotech Act: opportunità e sfide per l’Italia e per l’Europa nel nuovo scenario geopolitico” per domani, Mercoledì 25 giugno 2025, dalle ore 11.30 alle 13.00, all'Auditorium della Tecnica – Confindustria, Roma. L’evento sarà un momento di confronto ad alto livello sul ruolo strategico delle biotecnologie in Europa e in Italia, tra competitività, autonomia tecnologica e geopolitica.
Alla giornata interverranno rappresentanti istituzionali, esponenti del mondo scientifico e accademico, associazioni industriali e operatori finanziari nazionali ed europei. Porteranno il loro messaggio anche il Commissario europeo per la Salute e il Benessere animale Olivér Várhelyi, attualmente al lavoro sull’European Biotech Act, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Tra i temi al centro del dibattito:
- Il Biotech Act, la proposta di legge europea che mira a rafforzare la leadership dell’UE nel settore biotech
- Una nuova fotografia del biotech italiano: con numeri e impatto economico
- Interventi istituzionali e una tavola rotonda con rappresentanti di Istituzioni, ricerca, industria e finanza

(Adnkronos) - Ennesima strage oggi, martedì 24 giugno, tra i palestinesi in fila per gli aiuti. Secondo la Difesa civile di Gaza, almeno 21 persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani che hanno colpito la gente in attesa fuori da un centro di distribuzione degli aiuti. Lo ha detto all'Afp il portavoce della Difesa civile, Mahmud Basal, che ha parlato anche di 150 feriti.
E' di tre morti il bilancio di un attacco con droni israeliani che ha colpito Kfardajal, nella regione di Nabatieh, nel Libano meridionale. Lo ha reso noto il ministero della Salute libanese.
Leggi tutto: Gaza, "21 morti in raid Israele su gente in fila per aiuti"

(Adnkronos) - Nel Mondiale per Club 2025 c'è anche chi, per volare negli Stati Uniti e seguire la sua squadra, ha dato fuoco alla sua auto per intascare i soldi dell'assicurazione. Questo è stato il 'piano' elaborato da un tifoso del River Plate, arrivato a Pasadena per assistere alla partita tra i Millionarios e i messicani del Monterrey, partita valida per la seconda giornata del gruppo E e terminata con il risultato di 0-0.
"Io vengo da Mendoza. Ho venduto la macchina per essere qui, per pagare il biglietto e il volo", ha raccontato un tifoso argentino durante la trasmissione El Chiringuito, "mi hanno dato diecimila euro, ma gli ho dovuto dare fuoco perché altrimenti in questo momento nessuno in Argentina ti darebbe quei soldi". Una decisione piuttosto drastica, ma necessaria per sostenere le spese di viaggio: "Con quei soldi abbiamo pagato tutto. Siamo in due, io e mio figlio. Penso che divorzierò a breve. Mia moglie lo sa, ma è arrabbiata con me"
Nessun rimpianto però: "Prima o poi ricompreremo la macchina, questo momento invece non si recupererà mai. Siamo migliori del Real Madrid, essere del River Plate è la mia vita". Il club argentino si trova al momento al primo posto del gruppo, a parimerito con l'Inter a quota 4 punti, e nell'ultima giornata della fase a gironi sfiderà proprio i nerazzurri di Chivu.

(Adnkronos) - Un attacco della Russia a un Paese membro della Nato è possibile entro cinque anni. Lo sostiene, in un'intervista a Sky News prima dell'inizio del vertice dell'Alleanza all'Aja, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che l'obiettivo di spesa proposto dalla Nato, pari al 5% del Pil e radicalmente aumentato, potrebbe essere troppo basso.
"A mio avviso, questo è un processo lento perché crediamo che a partire dal 2030 Putin potrà avere capacità significativamente maggiori. Oggi l'Ucraina lo sta bloccando. Non ha tempo di addestrare l'esercito, e vengono tutti annientati sul campo di battaglia", ha detto ancora Zelensky.
Il presidente ucraino e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno in programma di incontrarsi domani a margine del vertice, ha riferito intanto all'Afp una fonte della presidenza ucraina, aggiungendo che "le squadre stanno definendo i dettagli" dei colloqui che si svolgeranno nel "primo pomeriggio" e che si concentreranno sulle sanzioni alla Russia e sull'approvvigionamento di armi per Kiev.
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky: "Russia potrebbe attaccare Paesi Nato entro 5 anni"
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



