
(Adnkronos) - Polemiche su Paola Egonu. La pallavolista azzurra è stata, come sempre, grande protagonista dell'ennesima vittoria della Nazionale allenata da Julio Velasco, che ha battuto la Cina in Nations League con un secco 3-0. L'Italia femminile, medaglia d'oro a Parigi 2024, ha conquistato il suo 22esimo successo consecutivo in gare ufficiali, ma a tenere banco in queste ore non è il campo.
All'inizio del terzo set si sono accese le polemiche per un gesto di Paola Egonu. L'opposta azzurra, che ha messo a segno 21 punti nel match, è stata murata da Dong Yuhan, giovane schiacciatrice cinese classe 2006, nel ricadere però l'avversaria è andata leggermente al di là della rete, pestando il piede di Egonu. La giocatrice della Vero Volley Milano si è accasciata un momento prima di fare un gesto alla cinese, richiamandola a rete per spiegarle di fare più attenzione.
Proprio questo gesto è valso a Egonu un cartellino giallo e ha scatenato polemiche social a cui Paola ha risposto con una storia sul proprio profilo Instagram: "Tutto quello che volevo dire alla giocatrice cinese era di stare attenta, perché è andata nella mia metà campo e ciò avrebbe potuto essere pericoloso per entrambe", ha scritto l'opposta azzurra, "perciò, potete vedermi come una 'bulla', anche se volessi soltanto aiutarla visto che, in questo stesso modo, si è infortunata una sua compagna di squadra. Non mi importa essere stata murata in quell'azione, perché questa è la pallavolo".
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(Adnkronos) - Israele colpisce il carcere di Evin, a Teheran, uno dei simboli del regime iraniano. I video diffusi online mostrano l'esplosione che investe uno degli accessi alla struttura, tristemente nota per detenzioni arbitrarie, torture fisiche e psicologiche e abusi che si ripetono da decenni. Anche due italiane, la giornalista Cecilia Sala e la blogger Alessia Piperno, sono state detenute a Evin. Piperno è stata arrestata a Teheran il 28 settembre 2022 e rilasciata il 10 novembre dello stesso anno, dopo aver trascorso 45 giorni a Evin. Sala è stata arrestata il 19 dicembre del 2024 con l'accusa di "violazione delle leggi della Repubblica islamica" e liberata dopo 20 giorni.
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(Adnkronos) - La Rai è alla vigilia dell'appuntamento annuale con gli inserzionisti pubblicitari, quello fissato a Napoli il 27 giugno per la presentazione dei palinsesti della prossima stagione. La tv pubblica in quell'occasione potrà portare una serie di buoni risultati.
Nel periodo 1 gennaio - 14 giugno 2025, la Rai - nei dati visionati dall'Adnkronos - conferma la propria leadership negli ascolti del Prime Time e dell’Intera Giornata (rispettivamente con uno share del 39% e del 37%). In prime time il Gruppo Rai supera il gruppo Mediaset di oltre 4,4 punti percentuali (il divario a parità di perimetro tra i soli 3 canali generalisti Rai e Mediaset sale a oltre 9,5 punti percentuali, ovvero il 34,5% contro il 25%).
Nel dato delle 24 ore, il Gruppo Rai supera il gruppo Mediaset di 0,3 punti percentuali (ma il divario a parità di perimetro tra i 3 canali generalisti Rai e Mediaset è di ben 4,9 punti, con il 31,3% di share contro il 26,4%).
In questo quadro, la rete ammiraglia fa la parte del leone. Rai1 cresce in Prime Time ed Intera Giornata rispettivamente di +2 e +0,9 punti percentuali rispetto al 2024. In prime time Rai1 fa segnare il miglior risultato di share degli ultimi 20 anni (dal 2004) con uno share medio del 24,7%, superando di 10,7 punti percentuali il principale competitor (Canale5) e ampliando il distacco di 3,7 punti percentuali rispetto al 2024. Nell’intera giornata Rai1 ottiene il miglior risultato di share degli ultimi 15 anni (dal 2010) con uno share medio del 19,9%, superando di 3,3 punti percentuali il principale competitor (Canale5) e ampliando il distacco di 2 punti rispetto al 2024.
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(Adnkronos) - Nella serata di ieri, a New Orleans, l'American College of Clinical Engineering (Acce) ha premiato il presidente dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), Umberto Nocco, con il suo 'Antonio Hernandez International Clinical Engineering Award', unico riconoscimento offerto a esperienze non americane.
Il premio è stato consegnato dal presidente Acce, Kim Greenwood (professore di ingegneria all'università di Ottawa), che ha illustrato le motivazioni del riconoscimento: "Umberto Nocco ha concentrato la sua attenzione, e quella dell'associazione italiana, sull'approfondimento dei legami tra i professionisti italiani della formazione continua attraverso la condivisione di conoscenze e informazioni e il rafforzamento delle reti regionali e nazionali. Nell'ambito dello stesso processo, favorito da quanto accaduto durante la pandemia di Covid-19, Nocco ha sostenuto la necessità di avvicinarsi ad altre associazioni europee di clinical engineering (ad esempio, Francia e Spagna) per far conoscere meglio la formazione continua alle istituzioni sanitarie e alle autorità governative europee. Nell'ambito di un processo di valorizzazione professionale, attraverso Aiic, Nocco ha focalizzato l'attenzione della comunità professionale italiana sulla formazione continua per i professionisti della formazione continua. Un grande risultato è la summer school per giovani ingegneri tenuta da membri senior di Aiic. Si tratta di un campo di formazione full immersion di una settimana in cui i tirocinanti non solo seguono le lezioni, ma condividono anche momenti di condivisione, creando così un ambiente interattivo molto efficace sia per gli studenti che per i docenti".
Il presidente Aiic, ringraziando i colleghi americani di Acce, ha voluto coinvolgere nel premio "tutta l'associazione italiana, che da tre decenni lavora instancabilmente per allargare, irrobustire e rendere sempre più prestigiosa l'ingegneria clinica italiana. Questo premio - ha sottolineato - va idealmente esteso a tutti i presidenti Aiic che mi hanno preceduto, ai responsabili delle parti scientifiche e formative della nostra associazione e anche - visto che abbiamo appena concluso il nostro convegno nazionale - a tutti i colleghi che si sono impegnati per la riuscita di un evento che conferma l'ingegneria clinica italiana come interlocutore forte per la sanità del nostro Paese. La forza di Aiic - ha concluso il presidente - sta nella consapevolezza che il futuro della sanità e delle tecnologie per la salute lo scriveremo insieme, con tutti i colleghi, con tutti i giovani in formazione, e con i colleghi europei, offrendo sempre il massimo impegno ed ogni nostra competenza per raggiungere una sanità avanzata, appropriata ed adeguata ai bisogni dei cittadini".
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(Adnkronos) - Omicidio-suicidio oggi a Villa di Tirano, in provincia di Sondrio. Un uomo di 51 anni ha sparato questa mattina contro l'anziana madre di 86, per poi rivolgere contro di sé la pistola, regolarmente detenuta.
A trovare i due corpi senza vita è stata la domestica, intorno alle 9.30 di questa mattina. Nell'appartamento, l'unico abitato in una palazzina di via Roma, sono ancora in corso i rilievi dei Carabinieri.
Le indagini sono ancora in corso per chiarire il movente, che - a quanto si apprende - potrebbe essere legato sia alle condizioni di salute dell'anziana, colpita qualche mese fa da un ictus, sia a patologie psichiatriche del figlio.
Leggi tutto: Spara alla madre e si toglie la vita, la tragedia familiare a Villa di Tirano (Sondrio)

(Adnkronos) - Per Ucb Pharma, azienda biofarmaceutica globale con una lunga esperienza nelle neuroscienze e nelle malattie immunologiche, il mese di giugno rappresenta un'occasione simbolica, ma concreta, per riaffermare il proprio impegno nelle malattie rare, un ambito in cui le necessità terapeutiche rimangono in gran parte insoddisfatte e l'attenzione istituzionale e sociale è spesso insufficiente. Giugno è segnato infatti da alcune importanti giornate di sensibilizzazione dedicate a patologie rare su cui Ucb è attivamente impegnata, ricorda l'azienda: il 2 giugno si è celebrata la Giornata mondiale della miastenia gravis, il 17 giugno il Cdkl5 Awareness Day e il 23 giugno la Giornata internazionale della sindrome di Dravet. Date che sottolineano come l'intero mese rappresenti un momento chiave per richiamare l'attenzione pubblica e rinnovare lo slancio nella ricerca e nell'accesso a cure innovative.
Le malattie rare al centro dell'attività di Ucb includono la sindrome di Dravet, la sindrome di Lennox-Gastaut, l'encefalopatia da deficit di Cdkl5, la miastenia gravis e la TK2d, una malattia mitocondriale ultra-rara. Si tratta prevalentemente di patologie neurologiche e immunologiche spesso definite 'orfane', non solo per la loro bassa prevalenza, ma anche per la scarsità di opzioni terapeutiche efficaci e di percorsi strutturati di presa in carico. Nel caso della sindrome di Dravet, una grave forma di epilessia a esordio infantile, Ucb - riporta una nota - ha reso disponibili soluzioni terapeutiche innovative e strumenti di monitoraggio che consentono una valutazione dell’efficacia nel tempo e nella vita reale. Questa patologia, resistente ai trattamenti tradizionali, è accompagnata da disturbi cognitivi, comportamentali e motori persistenti fino all’età adulta e richiede approcci terapeutici complessi, spesso basati su politerapie. L'obiettivo è migliorare il controllo delle crisi epilettiche e, di conseguenza, la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.
In questo caso, l'impegno di Ucb si estende anche al supporto di progettualità istituzionali di rilievo nazionale, come il progetto DEEstrategy, parte del Piano nazionale malattie rare 2023–2027. L'iniziativa mira a migliorare la presa in carico delle encefalopatie epilettiche e dello sviluppo - come appunto le sindromi di Dravet, Lennox-Gastaut e Cdkl5 - attraverso una programmazione strutturata dei percorsi di cura. I suoi obiettivi comprendono la transizione dei pazienti dall'età pediatrica a quella adulta, il potenziamento dei servizi socioassistenziali e l'impiego della telemedicina, per garantire continuità e accessibilità anche nei territori meno serviti. In quest'ottica Ucb è anche impegnata nello sviluppo di una terapia per l'encefalopatia epilettica da deficit di Cdkl5, una malattia rara a esordio neonatale, caratterizzata da crisi epilettiche farmaco-resistenti, grave disabilità cognitiva e assenza di linguaggio. L'obiettivo è estendere l'indicazione di una molecola già approvata per altre forme di epilessia, offrendo una nuova possibilità terapeutica a bambini oggi privi di alternative.
Anche nella miastenia gravis, malattia autoimmune rara che può coinvolgere i muscoli respiratori e compromettere significativamente la quotidianità, Ucb ha assunto un ruolo di primo piano, con un portafoglio terapeutico innovativo che agisce su diversi meccanismi fisiopatologici. L'azienda - prosegue la nota - promuove una gestione integrata e personalizzata della patologia, che accompagni i pazienti lungo tutto il percorso di cura. Un esempio concreto di questo approccio è il progetto 'Alleanza pugliese per la miastenia gravis', una rete integrata tra specialisti, associazioni di pazienti, servizi sanitari e istituzioni, nata per garantire diagnosi tempestive, presa in carico multidisciplinare e continuità terapeutica a circa 800 persone affette in Puglia. Il progetto, sostenuto in modo non condizionante da Ucb, si propone come modello replicabile in altre regioni, dimostrando come la sinergia tra pubblico e privato possa generare soluzioni concrete a bisogni ancora disattesi.
La rilevanza clinica e socioeconomica della miastenia gravis è stata recentemente messa in evidenza anche da uno studio di farmaco-economia pubblicato su 'Farmeconomia. Health Economics and Therapeutic Pathways', che ha documentato come i costi diretti annui per paziente siano fino a 6 volte superiori rispetto alla popolazione generale, a causa soprattutto dei ricoveri ospedalieri. Un dato che sottolinea l'urgenza di approcci gestionali più sostenibili e centrati sulla persona. Tra le aree di ricerca più avanzate figura inoltre la TK2d, una patologia mitocondriale ultra-rara dovuta al deficit dell'enzima timidina chinasi 2. La malattia provoca una grave carenza energetica cellulare che compromette progressivamente funzioni vitali come la deambulazione, la respirazione e la deglutizione. Ucb è attualmente impegnata nello sviluppo di una terapia sperimentale che potrebbe modificare il decorso di questa condizione.
Alla base di questo impegno c'è una visione centrata sulle persone, non solo sulle patologie. "Molte malattie rare sono tuttora prive di trattamenti e rappresentano una sfida spesso ignorata dalla ricerca e dal sistema salute - dichiara Federico Chinni, amministratore delegato di Ucb Pharma Italia - Abbiamo scelto con coraggio di occuparci di queste patologie, consapevoli della responsabilità che comporta, per fare realmente la differenza nella vita di chi convive con queste condizioni. L'approccio di Ucb è orientato alla personalizzazione delle cure, grazie all'integrazione tra ricerca genetica, sviluppo clinico e tecnologie digitali, con l'obiettivo di rendere sempre più efficaci e su misura gli interventi terapeutici. Accanto all'innovazione scientifica, l'azienda promuove un dialogo continuo con medici, associazioni di pazienti e istituzioni, nella convinzione che solo la collaborazione possa generare soluzioni realmente centrate sulle esigenze delle persone. Chi convive con una malattia rara affronta un percorso spesso lungo, complesso e solitario. Per questo Ucb continua a investire nella conoscenza, nella cura e nella centralità del paziente, affinché l'innovazione non sia solo farmacologica, ma anche culturale e sociale".
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(Adnkronos) - La Sampdoria centra la salvezza ai playout, resta in Serie B e si vendica per gli sfottò ricevuti dai tifosi del Genoa nelle ultime settimane (tra cui la bara blucerchiata, portata in giro per la città dai sostenitori rossoblù per festeggiare la retrocessione all'ultima giornata, nella regular season). La squadra di Evani, chiamata a giocarsi i playout dopo il caso Brescia, ha superato la Salernitana nel doppio scontro per evitare la Serie C. E dopo la vittoria di ieri, domenica 22 giugno, il club ha festeggiato anche sui social con l'agenzia funebre Taffo, da anni nota per l'ironia sui funerali. “Istruzioni per un funerale: il morto deve essere morto” si legge nel post condiviso dall'account social dei blucerchiati in collaborazione con l'agenzia.
Per la cronaca, la Samp ha centrato la salvezza in Serie B grazie al successo per 2-0 contro la Salernitana all'andata. La gara di ritorno è stata invece sospesa sul 2-0 per i blucerchiati a causa del lancio di oggetti e fumogeni in campo. "La momentanea retrocessione della U.C. Sampdoria era stata accolta a Genova con tanto di bare e funerali - si legge sul post condiviso da Taffo sui social -. Ma la vittoria ai playout ha ribaltato il risultato. Oggi la squadra resta in Serie B. Non in Pace. La prossima volta, affidatevi a chi queste cose le fa per mestiere. Ad esempio alla nostra sede Taffo Funeral Services - Genova". La Samp è così 'risorta'. E i social, come al solito, non perdonano.
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(Adnkronos) - Medaglia d’oro a Roma 1960, medaglia d’argento a Tokyo 1964. Il mondo dello sport piange la scomparsa di Franco Testa, straordinario ciclista nato a Padova il 7 febbraio 1938 che se ne va all’età di 87 anni. L’atleta veneto, uomo ironico, schietto e dal contagioso entusiasmo, fu uno dei quattro protagonisti (assieme a Marino Vigna, Luigi Arienti e Mario Vallotto) del trionfo olimpico casalingo nell’inseguimento a squadre su pista, quando gli azzurri vinsero con lo strepitoso tempo di 4’30″90 imponendosi in finale sulla Germania.
Quattro anni dopo, in Giappone, Testa sfiorò il bis nella stessa specialità con Vincenzo Mantovani, Carlo Rancati e Luigi Roncaglia chiudendo al secondo posto e mettendo in bacheca la seconda medaglia olimpica della sua splendida carriera. Anche argento mondiale a Parigi 1964 assieme ad Attilio Benfatto e agli stessi Mantovani e Rancati, ricevette dal Coni nel 2015 il Collare d’Oro al merito sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano, per il successo a cinque cerchi di Roma ’60. Interpretando i sentimenti dell'intero movimento, il Presidente del Coni Giovanni Malagò esprime il cordoglio dello sport italiano alla famiglia e alla Federazione Ciclistica Italiana.
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(Adnkronos) - Detenzioni arbitrarie, torture fisiche e psicologiche e abusi che si ripetono da decenni accompagnano la storia del famigerato carcere di Evin, a Teheran, tra gli obiettivi colpiti oggi dall'aeronautica militare israeliana. Dalla Rivoluzione islamica del 1979 è considerato il principale centro di detenzione per prigionieri politici, oppositori del regime, giornalisti e difensori per i diritti umani. Anche due italiane, la giornalista Cecilia Sala e la blogger Alessia Piperno, sono state detenute a Evin. Piperno è stata arrestata a Teheran il 28 settembre 2022 e rilasciata il 10 novembre dello stesso anno, dopo aver trascorso 45 giorni a Evin. Sala è stata arrestata il 19 dicembre del 2024 con l'accusa di "violazione delle leggi della Repubblica islamica" e liberata dopo 20 giorni.
Il penitenziario di Evin, che si estende su 43 ettari ai piedi delle montagne a nord di Teheran, è stato aperto nel 1972 e già da allora, quando era gestito dalla Savak, la polizia segreta che rispondeva al regime dell'ultimo Shah, Mohammad Reza Pahlavi, era il luogo dove venivano incarcerati oppositori e detenuti politici.
Con la Rivoluzione islamica guidata da Ruhollah Khomeini, a Evin vennero rinchiusi filo-monarchici e dissidenti. Secondo Human Rights Watch, il periodo più buio nella storia del carcere è stato quello dell'estate del 1988, alla fine della guerra con l'Iraq, quando migliaia di detenuti furono giustiziati dopo processi sommari. Con le rivolte antigovernative del 2009, successive alla rielezione alla presidenza di Mahmoud Ahmadinejad, il carcere aprì le sue porte a molti giovani contestatori della cosiddetta Onda Verde.
La sezione 209, sospettata di essere gestita dal ministero dell'Interno, è l'ala del carcere dove è più dura la mano del regime. I detenuti che hanno vissuto quest'esperienza hanno raccontato di essere stati bendati e portati in un seminterrato dove si trovano una novantina di celle su più file. La luce rimane accesa 24 su 24 e in ogni cella c'è solo una piccola finestra. Qui, come spesso denunciato dalle organizzazioni per la tutela dei diritti umani, tra cui Amnesty International, gli abusi e le violenze sono all'ordine del giorno.
A Evin sono stati rinchiusi in questi anni tutti i più noti dissidenti nonché i cittadini con doppia nazionalità arrestati nella Repubblica islamica. Tra questi il noto regista Jafar Panahi, che con uno sciopero della fame aveva denunciato le disumane condizioni di detenzione, l'attivista e premio Nobel per la Pace, Narges Mohammadi, l'avvocata per i diritti umani, Nasrin Sotoudeh.
Ben 804 sono i giorni passati dietro le sbarre da Kylie Moore-Gilbert, ricercatrice con cittadinanza australiana e britannica, arrestata nel settembre del 2018, accusata di spionaggio e liberata nel novembre del 2020 in cambio della scarcerazione di tre iraniani detenuti in Thailandia. Sei anni è il periodo trascorso in carcere dalla cittadina britannico-iraniana Nazanin Zaghari-Ratcliffe, arrestata nel 2016 con accuse di spionaggio, che ha sempre respinto con forza. Zaghari-Ratcliffe è stata rilasciata solo nel marzo del 2022 insieme ad Anoosheh Ashoori, anche lui con doppia cittadinanza, detenuto dal 2017.
Leggi tutto: Israele attacca il carcere di Evin, anche Sala e Piperno vi furono detenute

(Adnkronos) - Con l'inizio delle prove orali della maturità, anche all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma il periodo degli scrutini di fine ciclo scolastico si avvia alla conclusione. "Quest'anno sono 3 i giovani pazienti che stanno sostenendo gli esami di maturità in ospedale e 14 i ragazzi che la settimana scorsa hanno affrontato gli esami di terza media, 13 nella sede del Gianicolo e 1 nella sede di Palidoro sul litorale romano. Complessivamente, nell'anno scolastico che si chiude, sono stati oltre 4.600 gli studenti che, a causa di un periodo di ricovero più o meno lungo in reparto o in Day hospital, hanno frequentato la Scuola in ospedale del Bambino Gesù". Lo sottolinea l'ospedale del Vaticano in una nota.
Sono tante le storie che si intrecciano in questa scuola molto particolare che non ha aule né banchi, ma dove i docenti sono itineranti e tengono le lezioni prevalentemente al letto dei pazienti. Sara - raccontano dall'Irccs - ha frequentato la scuola della sua città solo il primo giorno: poi gli accertamenti clinici e i ricoveri l'hanno tenuta sempre in ospedale. Con l'aiuto dei docenti del Bambino Gesù ha potuto concludere il quinto anno di Scienze umane e sostenere la maturità. "E' stato fondamentale - testimonia - perché seguire le lezioni online con la mia scuola era complicato. In modo inaspettato ho riscoperto la matematica e la fisica con le quali non avevo un buon rapporto, tanto che ho deciso di portare queste materie anche agli esami orali". Poi c'è Gabriella che sogna di diventare una ballerina di danza classica: studia da quando aveva 4 anni e ha chiesto di poter avere una sbarra per continuare a esercitarsi anche nella stanza dove è ricoverata. Agli esami di terza media, però, ha portato una tesina su Michael Jackson perché ama tutta la musica. Nella casa di accoglienza nella quale è ospitata insieme alla mamma nei periodi in cui non è ricoverata, ha trovato delle amiche per la pelle: "Condividiamo la stessa esperienza della malattia così non c'è bisogno di fare domande inutili. Tra di noi sono permesse anche battute di dark humour ispirate da ciò che viviamo".
Lorenzo agli esami di terza media ha discusso del concetto di resilienza, la capacità di affrontare le difficoltà della vita senza lasciarsi abbattere: dalla ricostruzione del dopoguerra in Italia al Ginkgo biloba, una pianta che 'resiste' sul nostro pianeta da 250 milioni di anni. Ad aiutare la sua resilienza nei momenti difficili dei ricoveri e delle terapie c'è la musica e l'affetto della mamma che agli esami si è emozionata più di lui. E contano i piccoli grandi risultati perseguiti con tenacia ogni giorno: "Oggi - ha annunciato trionfante Camilla alla commissione dopo aver descritto con molta precisione gli aspetti più caratteristici della Londra odierna - voglio anche dire che dopo 2 mesi le mie piastrine sono risalite!".
L'esperienza della scuola in ospedale del Bambino Gesù si appresta a celebrare i 50 anni di attività, dall'avvio nella sede del Gianicolo nell'anno scolastico 1975/76. Permette ai ragazzi che devono affrontare lunghi periodi di ricovero in reparto o in Day hospital di proseguire il percorso scolastico e sostenere gli esami così da non perdere preziosi anni di studio a causa della malattia. Grazie a un team di 80 docenti provenienti dagli istituti comprensivi Virgilio (Roma), Fregene-Passoscuro e Pietro Maffi (Palidoro) e dai licei Virgilio di Roma e Vittoria Colonna di Palidoro, le sedi di Gianicolo, Palidoro, Passoscuro e Santa Marinella offrono la possibilità di frequentare le lezioni dalla scuola elementare fino al liceo. In accordo con la scuola di appartenenza dei pazienti, vengono individuati percorsi personalizzati e per i bambini e ragazzi lungodegenti si provvede alle normali procedure di valutazione, scrutini ed esami, come quelli di terza media e di maturità svolti in questi giorni.
"La possibilità di continuare il percorso scolastico anche quando si è ricoverati è parte integrante della cura di bambini e ragazzi - rimarcano dall'Irccs - Nella 'normalità' dell'accesso alle lezioni e dell'interazione con i docenti si rafforza la volontà di guarigione e si consolida l'equilibrio psico-fisico. E' fondamentale che ai giovani pazienti, costretti a rinunciare a tanti aspetti della propria età, venga risparmiata l'ulteriore penalizzazione di perdere il contatto con i propri coetanei e di rimanere indietro nella formazione culturale".
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(Adnkronos) - Lo scorso 3 giugno Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, fu vittima di un’aggressione mentre era con la compagna e la figlia allo Starbucks di piazza San Silvestro, in centro a Roma. Il dato emerge da un’informativa dei Carabinieri, intervenuti sul posto, e trasmessa in Procura, dalla quale si apprende che quel giorno erano ancora vive la compagna dell’americano, Anastasia Trofimova, e la figlia Andromeda, di 11 mesi, trovate morte il 7 giugno a Villa Pamphili.
Il titolare del bar ha riferito che il 46enne americano era stato colpito da una persona, che non è stata identificata, e che quando è arrivato ha visto Kaufmann a terra, sporco di sangue, con in testa un cerotto per una ferita precedente. Accanto a lui c’erano la 28enne russa e la figlia. L’americano si è poi alzato e con compagna e figlia è andato via in direzione di piazza del Popolo senza attendere l’arrivo del 118 e delle forze dell’ordine.
“Ho chiesto a un mio dipendente di allertare alcuni agenti di polizia presenti in Largo Chigi, a poca distanza, per fermare l’uomo ma risposero dicendo che erano impegnati in altra attività e non potevano abbandonare la posizione. Ricordo che l’aggredito aveva già un cerotto su una tempia”, ha riferito il titolare.
Leggi tutto: Villa Pamphili, Francis Kaufmann ferito durante lite in un bar: l'aggressore e la fuga

(Adnkronos) - Con le temperature estive roventi a bruciare non è soltanto la pelle, ma anche lo stomaco. Il caldo, unito ai 'bagordi' delle vacanze, può infatti causare un peggioramento dei sintomi del reflusso gastroesofageo, una patologia che colpisce fino al 20% della popolazione italiana (11,5 milioni di persone). Complici fattori come disidratazione, cambiamenti nelle abitudini alimentari e una digestione più lenta, i mesi più caldi possono trasformare il reflusso gastroesofageo in un vero e proprio incubo. Tuttavia, per i casi più gravi o refrattari alla terapia medica, le moderne tecniche chirurgiche offrono soluzioni efficaci, personalizzate e potenzialmente definitive. A fare il punto sono gli specialisti riuniti a Napoli per il secondo 'Hot Topics in Functional Digestive Surgery Meeting', promosso dall'Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli del capoluogo campano e dalla Società italiana unitaria di colon-proctologia (Siucp). L'evento è dedicato alle patologie funzionali dell'apparato digerente, caratterizzate da alterazioni delle normali funzioni digestive senza una causa organica immediatamente identificabile.
"Queste disfunzioni possono interessare ogni segmento dell'apparato digerente, in particolare le giunzioni esofago-gastrica e retto-anale, presentando spesso un decorso prolungato con sintomi che incidono significativamente sulla qualità della vita dei pazienti - spiega Adolfo Renzi, responsabile dell'Unità operativa delle Malattie funzionali dell'esofago e del colon-retto dell'Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli - Negli ultimi anni la chirurgia ha assunto un ruolo cruciale nel trattamento di queste condizioni, tra cui la malattia da reflusso gastroesofageo (Mrge), la sindrome da defecazione ostruita e il Mrge nei pazienti eleggibili alla chirurgia bariatrica. Tuttavia, la determinazione delle indicazioni e dei limiti appropriati per questi interventi rimane un argomento di intenso dibattito tra gli specialisti”.
Particolare attenzione dedicata durante il meeting al reflusso gastroesofageo. "Questo disturbo - illustra Renzi - si verifica in presenza di alterazioni nella funzionalità del cardias (la valvola tra esofago e stomaco) e di un'ernia iatale, una condizione in cui una parte dello stomaco risale attraverso il diaframma, un muscolo che separa il torace dall'addome, nello spazio normalmente occupato solo dall'esofago. Anche l'alimentazione scorretta e l'obesità aumentano la pressione addominale, facilitando il reflusso". Il caldo estivo può esacerbare i sintomi del reflusso in diversi modi, "in primis favorendo la disidratazione. Un apporto insufficiente di acqua porta a una ridotta diluizione degli acidi gastrici, aumentandone l'acidità. A questo si aggiungono i cambiamenti nelle abitudini alimentari: in estate si tende a consumare spesso più cibi piccanti, oleosi e freddi, che possono scatenare il reflusso acido. Le alte temperature, inoltre, possono rallentare la digestione, causando gonfiore e acidità. Infine, con l'aumento della sudorazione e della perdita di elettroliti si può compromettere la funzionalità dello stomaco, provocando un accumulo di acido".
Il trattamento iniziale del reflusso - ricordano gli esperti - prevede la riduzione del peso corporeo e la correzione delle abitudini alimentari, escludendo cibi grassi o fritti, pomodori, agrumi, cipolla cruda, aglio, cioccolato, menta, caffè, tè nero, bevande gassate, alcolici, formaggi stagionati, insaccati e spezie piccanti. Si consiglia di mangiare pasti piccoli e frequenti, lentamente, e di non sdraiarsi subito dopo aver mangiato. "E' fondamentale che le persone siano consapevoli di come le abitudini estive possano influenzare la loro salute digestiva - sottolinea Renzi - Mentre l'idratazione e una dieta attenta sono cruciali per gestire l'acidità stagionale, per i pazienti con reflusso cronico o severo la chirurgia rappresenta un'opzione di trattamento importante e spesso risolutiva".
Quando i sintomi sono gravi, refrattari alla terapia medica, o quando è necessario assumere farmaci in modo cronico per controllarli, la chirurgia diventa un'alternativa efficace. "In questo caso - precisa Renzi - è importante effettuare una diagnosi accurata in grado di determinare esattamente le cause del reflusso e da cui dipende la scelta della tecnica chirurgica. La diagnosi accurata del reflusso si avvale di strumenti come l'endoscopia digestiva alta (gastroscopia), la pH-metria delle 24 ore (misurazione dell'acidità esofagea), la manometria esofagea (valutazione della motilità e del tono dello sfintere esofageo inferiore)".
Sono diverse le opzioni chirurgiche oggi disponibili contro il reflusso gastroesofageo, ricordano gli esperti. La più tradizionale è la fundoplicatio secondo Nissen, in cui il fondo dello stomaco viene avvolto attorno all'esofago per creare un 'effetto manicotto' anti-reflusso; offre buoni risultati nel controllo dei sintomi e nella gestione della disfagia post-operatoria, una complicanza frequente. In alcuni centri italiani viene adottata la tecnologia dello sfintere esofageo magnetico: "Un anello di perline in titanio viene posizionato in laparoscopia attorno allo sfintere esofageo inferiore - descrive Renzi - Grazie ad un effetto di attrazione magnetica, si crea una zona di pressione che permette il passaggio del cibo, ma blocca il reflusso. I vantaggi: maggiore standardizzazione della procedura minore disfagia post-operatoria". Tra le opzioni più recenti e innovative c'è il Reflux Stop, un dispositivo di silicone grande quanto una moneta da 1 euro, impiantato sempre il laparoscopia. "Il dispositivo - rimarca Renzi - ripristina la normale funzione dello sfintere esofageo senza comprimerlo, evitando gli effetti collaterali degli approcci chirurgici standard, consentendo dimissioni più rapide. Tutte queste innovazioni chirurgiche offrono ai pazienti soluzioni personalizzate e durature, migliorando significativamente la qualità della vita", conclude lo specialista.
Leggi tutto: Caldo peggiora sintomi del reflusso, in casi gravi "chirurgia opzione risolutiva"

(Adnkronos) - In pazienti con emicrania cronica e cefalea da uso eccessivo di farmaci (medication-overuse headache, Moh) che hanno ricevuto anche un intervento educativo breve standardizzato, eptinezumab ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa del numero medio al mese di giorni di emicrania (monthly migraine days, Mmd) nelle prime 4 settimane di terapia. Rispetto a quelli che hanno ricevuto placebo, i pazienti trattati con l'anticorpo monoclonale hanno riportato una rapida riduzione della severità del dolore entro la seconda settimana, oltre a una significativa riduzione dell'uso di farmaci sintomatici per l'emicrania. Sono i risultati dello studio di fase IV Resolution presentati da Lundbeck oggi a Helsinki, in occasione dell'11esimo Congresso dell'European Academy of Neurology (Ean) in corso fino al 24 giugno.
L'emicrania è una malattia neurologica complessa e disabilitante caratterizzata da episodi ricorrenti di cefalea severa tipicamente accompagnata da una serie di sintomi, tra cui nausea, vomito e sensibilità alla luce e ai suoni. Colpisce quasi 50 milioni di persone in Europa. I pazienti affetti dalla forma cronica e cefalea da uso eccessivo di farmaci rappresentano un sottogruppo specifico della popolazione dei pazienti emicranici in cui la malattia ha un impatto severo. Questi pazienti - si legge in una nota - sono intrappolati all'interno di un ciclo di peggioramento dell'emicrania, in cui l'incremento dell'utilizzo di farmaci sintomatici riduce la loro efficacia e aggrava il carico della malattia. Questa popolazione di pazienti è spesso difficile da trattare, a causa della complessità della patologia.
"L'educazione del paziente è spesso impiegata come strategia terapeutica per i pazienti affetti da emicrania cronica e cefalea da uso eccessivo di farmaci, mentre i trattamenti preventivi anti-Cgrp", cioè anti peptide correlato al gene della calcitonina, "sono riservati alle fasi successive", afferma Rigmor Højland Jensen, professore associato all'Università di Copenaghen, direttore del Danish Headache Center e ricercatore principale dello studio Resolution che dimostra, "per la prima volta, come l'aggiunta di un trattamento anti-Cgrp in fase precoce, insieme all'educazione dei pazienti sulla cefalea da uso eccessivo di farmaci, può fornire una prevenzione significativa e rapida dell'emicrania. Questa è una buona notizia per i pazienti severamente impattati dall'emicrania complicata dall'uso eccessivo di farmaci".
Nello studio Resolution (n=608), randomizzato, controllato con placebo, volto a valutare l'efficacia di eptinezumab rispetto al placebo - informa la farmaceutica danese - l'anticorpo monoclonale ha raggiunto sia gli endpoint primari che secondari, mostrando riduzioni significativamente maggiori del numero di giorni mensili di emicrania (Mmd) nelle settimane da 1 a 4 con eptinezumab rispetto al placebo. Su una media di 21 giorni, la variazione dal basale degli Mmd è stata di -6,9 giorni con eptinezumab rispetto a -3,7 giorni con il placebo (p
I dati evidenziano anche una riduzione della severità del dolore giornaliero nei pazienti in trattamento, già dalla seconda settimana di terapia: la variazione rispetto al basale del punteggio di valutazione dell'intensità del dolore giornaliero con eptinezumab è stata di -0,6 rispetto a -0,3 col placebo (p
"Lo studio Resolution - dichiara Johan Luthman, Evp e responsabile Ricerca e Sviluppo di Lundbeck - fornisce ulteriori evidenze a supporto di eptinezumab come opzione terapeutica efficace per i pazienti gravemente impattati dall'emicrania. Abbiamo riscontrato notevoli benefici con eptinezumab, anche in aggiunta all'educazione del paziente. Questi risultati evidenziano l'impegno di Lundbeck nell'alzare l'asticella delle aspettative del trattamento dell'emicrania, garantendo che anche i pazienti maggiormente difficult-to-treat abbiano accesso a soluzioni efficaci".
Eptinezumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega alle forme α- e β- del Cgrp. E' indicato per la profilassi dell'emicrania negli adulti con almeno 4 giorni di malattia al mese. La dose raccomandata è di 100 mg, somministrata per via endovenosa ogni 12 settimane. Alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da una dose di 300 mg, somministrata mediante infusione endovenosa ogni 12 settimane.
Secondo lo studio Global Burden of Disease, l'emicrania è la seconda causa principale di anni vissuti con disabilità (Years lived with disability, Yld) tra tutte le patologie, ed è la prima causa di Yld nelle persone di età compresa tra i 15 e i 49 anni. Proprio per questo impone un onere sia sociale che economico: secondo lo studio Cost of Brain Disorders in Europe la patologia ha un impatto economico di 18 miliardi di euro all'anno, senza tenere in considerazione i costi indiretti associati al presentismo, cioè la perdita di produttività dovuta alla ridotta efficienza delle persone che non sono sufficientemente malate da assentarsi dal lavoro.
I ripetuti attacchi di emicrania, e spesso la costante paura dell'attacco successivo, compromettono la vita familiare, sociale e lavorativa. Inoltre, l'aumento dell'uso di farmaci sintomatici per la cefalea può portare a una sensibilizzazione a livello centrale e a una riduzione dell'efficacia dei sintomatici stessi. Il risultato è un ciclo di aumento del numero di giorni di cefalea, che richiede un ulteriore aumento delle quantità di farmaci sintomatici. Senza un'adeguata gestione dell'emicrania, questo processo si traduce in un peggioramento della patologia stessa e può portare allo sviluppo di emicrania cronica e Moh. La cefalea secondaria da Moh è una complicanza comune tra i pazienti affetti da cefalee primarie, come l'emicrania cronica.
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(Adnkronos) - Un'impresa medica di grande complessità, culminata nella separazione di due gemelline siamesi senegalesi di 2 anni e mezzo affette da una rarissima forma di craniopago verticale totale, ha visto Smile House Fondazione Ets "in prima linea come promotore e coordinatore di un'eccezionale rete di cooperazione internazionale e nazionale". L'intervento, "durato 48 ore consecutive presso la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza, rappresenta una pietra miliare nella chirurgia cranio-facciale pediatrica". Così Smile House racconta l'operazione eseguita su due bimbe che "presentavano una delle forme più rare e complesse di fusione cranio-encefalica, con una connessione estesa tra le ossa del cranio, i tessuti cerebrali e il sistema vascolare". I gemelli craniopagi - precisa la Fondazione - rappresentano circa 1 caso ogni 2,5 milioni di nascite, con meno di 60 interventi di separazione registrati dal 1950 ad oggi, di cui meno di 15 hanno riguardato forme verticali totali. La rarità e l'eccezionalità di questa procedura sono sottolineate dal fatto che l'ultimo intervento analogo in Italia risale al 2017, presso l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il team italiano dell'ospedale San Gerardo - spiega Smile House in una nota - ha assicurato la propria disponibilità a mettere a disposizione la propria struttura e i propri sanitari, nonostante l'elevato grado di complessità delle prestazioni sanitarie e le molteplici criticità connesse al percorso diagnostico, terapeutico, chirurgico, assistenziale e riabilitativo. Questo intervento chirurgico ha rappresentato la fase conclusiva di un percorso innovativo durato 10 mesi, articolato in diverse tappe di separazione progressiva cerebro-vascolare e una complessa ricostruzione multi-tissutale. L'équipe multidisciplinare, supportata da specialisti statunitensi ed europei con esperienza in casi simili, ha utilizzato simulazioni virtuali 3D e collaborato con altre eccellenze lombarde come l'Istituto neurologico Besta, il Policlinico di Milano e il Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il Comitato etico clinico è stato costantemente coinvolto per un adeguato approfondimento bioetico della complessa situazione.
Nonostante l'altissimo rischio e le precarie condizioni cliniche di una delle due bambine, T., l'obiettivo della separazione 'vitale' per entrambe è stato perseguito con tenacia. Purtroppo, la piccola T. non è riuscita a superare la fase finale dell'intervento. D., invece, ha superato la delicatissima operazione ed è ora in terapia intensiva neurologica, con "progressivi miglioramenti che le permetteranno per la prima volta di intraprendere un cammino verso l'autonomia motoria", prospettano i sanitari.
Le gemelline T. e D. - ricostruisce la nota - sono giunte in Italia nel luglio 2024 grazie a un volo organizzato dall'Aeronautica Militare Italiana e al trasporto di Area, un viaggio reso possibile dalla segnalazione e dall'impegno congiunto di Smile House Fondazione Ets e della World Craniofacial Foundation. Entrambe attive da decenni nella cura di bambini affetti da malformazioni cranio-facciali, hanno individuato nella Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza il partner ideale per l'elevata expertise in ambito neurochirurgico e cranio-facciale pediatrico.
La scelta del San Gerardo non è stata casuale: già dal 13 dicembre 2023 la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori e Smile House Fondazione Ets hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che ha sancito la creazione, all'interno del San Gerardo, di un centro denominato Smile House. Questo centro si inserisce nella più ampia Rete Smile House, composta da 8 centri su tutto il territorio nazionale (4 Hub chirurgici a Roma, Vicenza, Pisa e Monza, e 4 Spoke ambulatoriali a Cagliari, Taranto, Ancona e Catania), nati grazie a partnership consolidate con strutture del Servizio sanitario nazionale. Il centro del San Gerardo è dedicato all'assistenza multispecialistica di pazienti, italiani e stranieri, affetti da malformazioni cranio-facciali, dalla diagnosi prenatale fino al termine dello sviluppo psico-fisico. Questa rete si fonda su un protocollo d'intesa con il ministero della Salute, attivo fin dal 2008 e rinnovato nel 2022, che definisce il quadro programmatico per garantire un percorso assistenziale completo, dalla diagnosi prenatale all'età adulta, e per promuovere la ricerca scientifica su tecnologie, protocolli e cause delle malformazioni.
"Noi tutti, medici e infermieri dell'Ospedale San Gerardo, abbiamo avuto l'opportunità di prenderci cura di queste due bambine e della loro famiglia, affrontando insieme un percorso lungo e complesso per trattare una rara e gravissima malformazione cranio-encefalica - hanno affermato i medici e infermieri dell'Irccs - Per oltre 10 mesi, tutta l'équipe si è impegnata con competenza, dedizione e spirito di collaborazione, con l'obiettivo di offrire ad entrambe le gemelle le stesse opportunità di sopravvivenza e di qualità della vita. Esprimiamo profonda gratitudine alla famiglia per la fiducia e la forza dimostrate, alle associazioni internazionali che hanno reso possibile questo progetto, e a tutti i professionisti che hanno collaborato con impegno a questo percorso tanto complesso quanto umanamente e professionalmente straordinario".
Il successo della complessa operazione delle gemelle siamesi - prosegue la nota - è il risultato di un ulteriore protocollo d'intesa siglato da Smile House Fondazione Ets con la World Craniofacial Foundation e la Mouhamad Rassoul Dieng Foundation. Questo accordo ha permesso di convogliare competenze, risorse e impegno verso un obiettivo comune. La Mouhamad Rassoul Dieng Foundation ha reso possibile questo percorso, destinando un contributo di 3 milioni di euro, a testimonianza della fiducia riposta nell'organizzazione di Smile House Fondazione Ets e nell'eccellenza medica coinvolta.
"La storia di T. e D. è anche la storia di una famiglia che ha trovato accoglienza e supporto. La Fondazione Maria Letizia Verga ha fornito ospitalità ai genitori, dimostrando ancora una volta l'importanza di una rete di solidarietà che va oltre l'aspetto puramente medico", rimarca Smile House. Un supporto testimoniato dalla mamma e dal papà delle gemelline. "Da quando siamo arrivati, lungo tutto il percorso - hanno affermato - abbiamo incontrato persone eccezionali. Sin dall'inizio tutto lo staff, medici e infermieri, si è attivato per tranquillizzarci, ora per ora, minuto per minuto, rispetto alla situazione. Tutte le persone che abbiamo incontrato sono state straordinarie nell'aiutarci ad affrontare questa prova, e abbiamo percepito che volevano davvero bene alle nostre bambine. In parole semplici, si è creato un legame affettivo con loro. Anche nel momento di grande dolore, con la perdita di Rama, la tenacia dei medici nel curare ci ha dato forza e coraggio per affrontare quella perdita'".
"Da subito - hanno aggiunto i genitori - abbiamo percepito un'accoglienza totale: a livello umano, culturale e nella disponibilità dimostrata. Ci hanno trasmesso una grande fiducia, perché nei momenti difficili eravamo certi che le bambine fossero in mani sicure. Non esprimevamo il nostro disagio perché vedevamo che anche il personale lo stava vivendo con noi: per tutti loro, le bambine erano diventate anche 'loro bambine'. Hanno dimostrato un amore quasi materno verso di loro. In tutto questo periodo si sono preoccupati dei nostri bisogni, anche materiali, chiedendoci se avessimo mangiato, se stavamo dormendo bene. Siamo stati accolti a 360 gradi, anche nei nostri bisogni più personali. Lo staff - a partire da Amal, Mimmo, Claudia, fino a tutti i medici e infermieri - è diventato una famiglia: qui hanno davvero sostituito la nostra".
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(Adnkronos) - Al via oggi, lunedì 23 giugno 2025, le iscrizioni a Medicina. Quest'anno niente test d'ingresso, ma debutta il semestre aperto. La riforma voluta dal ministro dell'Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, prevede l'iscrizione libera. Ci si potrà iscrivere fino al 25 luglio sul sito Universitaly.
Il ministero dell'Università e della Ricerca ha chiesto agli atenei di aumentare ulteriormente i posti disponibili per altri 3.000 studenti a fronte di un maggiore finanziamento di 50 milioni di euro, di cui 30 milioni nel Fondo di finanziamento ordinario e 20 milioni fuori dal Ffo.
La riforma prevede l'abolizione dei test d'ingresso, il superamento del numero chiuso e l'istituzione di un semestre aperto con accesso libero con la contemporanea iscrizione a un altro corso di studio affine. L'iscrizione dovrà essere effettuata tramite la piattaforma online www.universitaly.it a partire da oggi fino al 25 luglio. Al momento dell'iscrizione dovrà essere indicata la sede in cui frequentare il semestre aperto, insieme al corso affine scelto. Ciascuno studente dovrà anche indicare almeno 9 altre sedi (per un totale di 10 scelte) alternative e almeno 10 sedi preferite ai fini di una eventuale prosecuzione nel corso affine al secondo semestre.
Le attività formative del primo semestre inizieranno il primo settembre e termineranno entro novembre. Le università, nell'esercizio della loro autonomia, disciplineranno la metodologia didattica per l'erogazione delle attività formative. Dal 2026-2027, gli atenei dovranno procedere anche all'adeguamento dei piani di studio dei corsi affini. Il semestre aperto potrà essere ripetuto fino a 3 volte, anche non consecutive.
Tre gli insegnamenti del semestre aperto: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ciascuna materia permetterà di avere 6 crediti formativi (Cfu) per un totale di 18. In caso di superamento di tutti e 3 gli esami, i crediti avranno il pieno riconoscimento in caso di immatricolazione al corso affine. Al termine del semestre aperto, ciascuno studente dovrà affrontare gli esami di profitto sui 3 insegnamenti. Le prove saranno uguali a livello nazionale e si svolgeranno in contemporanea, nello stesso giorno. Gli studenti avranno a disposizione 2 appelli: il primo si svolgerà il 20 novembre; il secondo il 10 dicembre. Ogni esame consiste nella somministrazione di 31 domande per ognuna delle 3 materie del semestre aperto: 15 a risposta multipla con 5 opzioni di risposta - di cui solo una corretta - e 16 a completamento. Per ogni prova si avranno a disposizione 45 minuti.
I punteggi conseguiti nei singoli esami saranno validi per la formazione della graduatoria nazionale. Il voto sarà espresso in trentesimi con la possibilità anche della lode. Il punteggio minimo per poter accedere alla graduatoria nazionale non dovrà essere inferiore a 18/30 in ogni singola prova. In sostanza gli studenti dovranno essere promossi in ogni esame. E' attribuito 1 punto per ogni risposta esatta, 0 per ogni risposta omessa, -0,25 per ogni risposta errata. Per tutte e 3 le prove il punteggio massimo complessivo è di 93 punti. Gli studenti non ammessi al secondo semestre, che hanno ottenuto in ciascun esame un voto non inferiore a 18/30, possono proseguire nel corso affine scelto con il riconoscimento di tutti i Cfu conseguiti.
L'iscrizione al primo semestre del corso affine è gratuita e non vincolata alla frequenza obbligatoria eventualmente prevista dai regolamenti di ateneo. I corsi affini sono individuati tra quelli delle classi di laurea in Biotecnologie (L-2), Scienze biologiche (L-13), laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e Farmacia industriale (LM-13), Scienze zootecniche e Tecnologie delle produzioni animali (L-38), nonché alcuni corsi tra quelli delle professioni sanitarie (scelti in base a criteri oggettivi e aggiornati annualmente dal Mur).
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