(Adnkronos) - È sul tema del 'Rispetto' la seconda traccia della Tipologia B - testo argomentativo - dell'esame di maturità 2025 che si sta svolgendo oggi, mercoledì 18 giugno.
Una prova che prende spunto da un articolo del giornalista di 'Avvenire', Riccardo Maccioni, sulla scelta da parte della Treccani di 'rispetto' come parola dell'anno 2024. 'Rispetto' è un termine antico che affonda le sue radici nel latino "respectus", ma che oggi si carica di una rinnovata attualità, tanto da ispirare anche una delle tracce dell'esame di maturità. A sancirne la centralità è stato l'Osservatorio della Lingua Italiana dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, diretto da Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, che nell'ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono ne ha sottolineato l'urgenza e la forza simbolica alla fine dell'anno scorso.
La definizione data dal Dizionario dell'italiano Treccani è chiara: "sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un'istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole". Ma è nel suo valore etico e sociale che la parola acquista oggi un significato profondo e necessario. "Dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia", spiegano Della Valle e Patota, "e poi diffondersi nelle relazioni familiari, lavorative, istituzionali, politiche e internazionali".
La scelta della parola "rispetto" non è stata casuale come parola dell'anno 2024. In un mondo segnato da crescenti tensioni sociali, polarizzazione, attacchi verbali e fisici, la mancanza di "rispetto" - verso le donne, le minoranze, le istituzioni, la natura e il mondo animale - è spesso alla radice di fenomeni di violenza e intolleranza. Rivalutarne il significato e l'uso è dunque un atto culturale, oltre che linguistico, secondo la Treccani.
L'italiano, osservano i linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, è ricco di espressioni che ruotano attorno a questa parola: avere rispetto, mancare di rispetto, di tutto rispetto, col rispetto dovuto. Eppure, come spesso accade, anche il linguaggio può essere usato in modo strumentale o ambiguo. È il caso di formule come "con tutto il rispetto", che introducono frequentemente attacchi verbali in contesti politici e polemici, oppure dell’espressione uomini di rispetto, che richiama tragicamente la terminologia mafiosa.
L'invito della Treccani, allora, è chiaro: "Riportare il rispetto al suo significato originario, farne un fondamento del vivere civile e un principio guida nelle relazioni umane e sociali". Una sfida che riguarda tutti, ma che parte soprattutto dalle nuove generazioni, come indica l'inserimento del tema tra le tracce della prima prova dell'esame di Stato. Perché le parole valgono, e il "rispetto", oggi più che mai, ne è una delle più importanti. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - Al sesto giorno di guerra tra Israele e Iran, tornano a salire con forza i prezzi di benzina e diesel: i rischi di possibili perturbazioni sugli approvvigionamenti fanno aumentare le quotazioni petrolifere dopo un inizio settimana di assestamento.
Il Brent ha chiuso ieri al livello di venerdì, all'indomani dei primi attacchi israeliani, mentre balzano le quotazioni dei prodotti raffinati: il gasolio, in particolare, è tornato ai livelli di inizio marzo. Quanto ai prezzi dei carburanti alla pompa, i rialzi segnalati ieri sui listini si riversano questa mattina sui prezzi medi, che tornano ai livelli di fine aprile. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per IP registriamo rialzi di due centesimi, per Q8 +1 cent sulla verde e +2 sul diesel.
Le medie dell'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, elaborate dalla Staffetta, mostrano la benzina self service a 1,714 euro/litro (+7 millesimi, compagnie 1,721, pompe bianche 1,700), diesel self service a 1,614 euro/litro (+8, compagnie 1,623, pompe bianche 1,597). Benzina servito a 1,853 euro/litro (+7, compagnie 1,897, pompe bianche 1,769), diesel servito a 1,753 euro/litro (+7, compagnie 1,799, pompe bianche 1,666). Gpl servito a 0,708 euro/litro (-1, compagnie 0,717, pompe bianche 0,698), metano servito a 1,439 euro/kg (invariato, compagnie 1,444, pompe bianche 1,436), Gnl 1,270 euro/kg (invariato, compagnie 1,267 euro/kg, pompe bianche 1,272 euro/kg).
Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,811 euro/litro (servito 2,079), gasolio self service 1,722 euro/litro (servito 1,994), Gpl 0,842 euro/litro, metano 1,505 euro/kg, Gnl 1,342 euro/kg.
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(Adnkronos) - Frederic Massara sarà, con ogni probabilità, il nuovo direttore sportivo della Roma. In attesa della firma e del conseguente comunicato ufficiale del club giallorosso, il dirigente si prepara a tornare nella Capitale dopo le esperienze al Milan e al Rennes per sostituire Florent Ghisolfi. A quanto appreso dall'Adnkronos infatti, le strade con il ds francese si separeranno con una risoluzione consensuale del contratto, chiudendo così l'esperienza di Ghisolfi alla Roma, iniziata solamente un anno fa. A pesare sono alcune scelte sul mercato rivelatosi sfortunate così come il caos in panchina dell'ultima stagione. Ma chi è il suo sostituto, Frederic Massara?
Frederic Massara è nato a Torino nel 1968 e ha iniziato da calciatore, di ruolo attaccante, proprio con i granata. Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, si aggregò nella prima squadra del Toro nella stagione 1986/87, ma senza mai riuscire a esordire in Serie A. La sua carriera si sviluppò con un lungo girovagare che lo portò in ogni regione d'Italia, vestendo le maglie, tra le altre, di Fidelis Andria, Pescara, Palermo e Arezzo. Dopo il suo ritiro iniziò una breve parentesi da allenatore, in cui ricoprì il ruolo di vice a Benevento e Pescara, prima di passare alla scrivania.
La sua carriera da dirigente si legò a quella di Walter Sabatini. Fu lui a portarlo nel 2011 alla Roma come collaboratore e nel tempo assunse ruoli sempre più importanti nella gestione dell'area tecnica giallorossa, diventando direttore sportivo nel 2016. Tre anni dopo terminò la sua esperienza nella Capitale e iniziò quella al Milan, dove affiancò Paolo Maldini e riuscì a vincere nel 2021/22 l'ultimo scudetto rossonero.
Nel 2023 lasciò il Milan, insieme all'ex difensore, per dissidi con la nuova proprietà americana e volò in Francia, ma l'esperienza al Rennes non fu molto fortunata. Ora il ritorno a Roma, al posto di Ghisolfi, dove tutto è cominciato.
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(Adnkronos) - Il Manchester City scende in campo nel Mondiale per Club 2025. Il club inglese sfida oggi, mercoledì 18 giugno, i marocchini del Wydad Casablanca nella prima giornata del gruppo G allo stadio Lincoln Financial Field di Philadelphia. La squadra di Guardiola è volata negli Stati Uniti nella nuova, e ricchissima, edizione del Mondiale per Club per riscattare una stagione deludente, chiusa senza trofei, ma che ha visto i Citizens riuscire a qualificarsi per la prossima edizione della Champions League, chiudendo al terzo posto il proprio campionato. Il girone del Manchester City è completato dalla Juventus e dagli emiratini dell'Al Ain.
La sfida tra Manchester City e Wydad Casablanca è in programma oggi, mercoledì 18 giugno, alle 18 ora italiana. Ecco le probabili formazioni:
Manchester City (4-2-3-1): Ederson; Nunes, Ruben Dias, Gvardiol, Ait-Nouri; Rodri, Reijnders; Bernardo Silva, Cherki, Foden; Haaland. All. Guardiola
Wydad Casablanca (4-2-3-1): El Motie; Moufid, Harkass, Boutoil, Nassik; El Moubarik, Sakhi; Chadli, Zemraoui, Rayhi; Mailula. All. Benhachem
Manchester City-Wydad Casablanca, come tutto il Mondiale per Club 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva da Dazn. Il match sarà visibile anche attraverso la piattaforma streaming di Dazn.
Leggi tutto: Manchester City-Wydad Casablanca: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv
(Adnkronos) - "Apprendiamo con commozione che tra le tracce della prova scritta di italiano per la maturità di quest’anno, vi è un riferimento all’attenzione e alla fiducia che nostro padre riponeva nei giovani. Egli nutriva una enorme speranza nelle future generazioni ed abbiamo sempre pensato che a reggere i suoi sforzi vi fosse il senso di una prospettiva alta di un cambiamento in meglio della nostra società civile". Lo sottolineano, apprende l'Adnkronos, Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino, figli del magistrato ucciso in via D'Amelio a Palermo il 19 luglio del 1992, commentando in una lettera la scelta del ministero dell'Istruzione e del Merito.
"Nella sua famosa frase 'se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo' è condensata tutta la speranza che la sua attività di magistrato impegnato sul fronte antimafia potesse incidere sulle coscienze di tutti i cittadini, all’interno di un percorso segnato dal sacrificio di tantissime magnifiche vite umane. Resta in noi oggi -proseguono i figli di Borsellino- la consapevolezza che attraverso l’odierno riconoscimento e tributo, il sacrificio di nostro padre è come un seme che sta dando i suoi frutti. Il percorso è ancora lungo ma siamo sulla buona strada'.
"Ci sia consentito -concludono Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino - di ringraziare la Scuola di ogni ordine e grado per tutto il lavoro di educazione alla legalità svolto in questi trentratre anni e che sappiamo sarà portato avanti con nuovo entusiasmo alla luce di quanto accaduto oggi".
(Adnkronos) - Esordio amaro per Cristian Chivu sulla panchina dell'Inter. Il tecnico romeno, subentrato a Simone Inzaghi, volato in Arabia Saudita all'Al Hilal, ha iniziato la sua avventura nerazzurra con un deludente pareggio nella prima giornata della fase a giorni del Mondiale per Club, non riuscendo ad andare oltre l'1-1 contro il Monterrey nella notte italiana.
Ed è stata proprio la squadra messicana, allo stadio Rose Bowl di Pasadena, a passare in vantaggio grazie al colpo di testa, al 25' minuto, dell'ex difensore del Real Madrid Sergio Ramos. Lo spagnolo è solo una delle vecchie conoscenze del calcio europeo nella rosa del Monterrey, che può contare anche su Lucas Ocampos, ex attaccante, tra le altre, di Milan e Marsiglia. A pareggiare i conti, al 42', è stato il solito Lautaro Martinez su assist di Carlos Augusto. La prestazione, oltre al risultato, però non è stata giudicata sufficiente dai tifosi nerazzurri, già scottati dall'addio di Inzaghi e scettici sulla scelta di Chivu, allenatore giovane che, dopo essere cresciuto proprio nel vivaio dell'Inter ha guidato, nella seconda parte della scorsa stagione, il Parma, trascinandolo alla salvezza.
"Svegliarsi alle 2.45 per uno scempio simile...", è la considerazione amara di un tifoso su X, commentando il post della società, a cui fa eco un "Mi sono svegliato davvero per vedere questa partita?". "Mancano ricambi decenti in attacco!!", è invece l'analisi di un altro utente, che pone l'accento su un reparto giudicato troppo corto, anche per l'assenza forzata di Mehdi Taremi, bloccato in Iran per lo scoppio della guerra con Israele. E sotto al post non mancano anche gli sfottò dei tifosi messicani, che hanno pubblicato varie foto di Sergio Ramos, sfruttandoo qualche stereotipo legato all'Italia. Tra questi, con l'emoticon delle mani unite 'a pigna', un tifoso ha allegato una foto dei personaggi de 'I Soprano', iconica serie tv che parla di una famiglia mafiosa di origine italiana del New Jersey, rigorosamente con la maglia del Monterrey.
Leggi tutto: Inter, pareggio con il Monterrey. I tifosi delusi: "Mi sono svegliato per questo?"
(Adnkronos) - Marjorie Grande, la nonna di Ariana Grande, popstar e attrice statunitense, è morta all'età di 99 anni. L'annuncio è arrivato con un commosso post sui social da parte della famiglia Grande: "Siamo devastati nel condividere che la nostra amata matriarca ci ha lasciati. Marjorie (Nonna) Grande è morta pacificamente nella sua casa, circondata dall'amore della sua famiglia durante ogni momento delle sue ultime settimane. Grazie per l'amore, il sostegno e per il rispetto della nostra privacy mentre piangiamo e celebriamo la sua vita bella e straordinaria. Con affetto, la famiglia Grande".
Marjorie, che era nata nell'ottobre 1925, era madre di due figlie, Joan e Judy, avute con il marito Frank Grande, scomparso anni fa. Oltre ad Ariana, Marjorie lascia altri due nipoti: Frankie e Lani, l'unica figlia di Judy. La cantante in più occasioni ha dichiarato pubblicamente l'affetto profondo che la legava alla nonna. Ariana ha ricordato la nonna condividendo una tenera foto in bianco e nero dei suoi nonni nel giorno del matrimonio, accompagnata da una sola parola: "Forever" (per sempre). Anche il nipote Frankie ha dedicato un tributo sui social: "Ti amo infinitamente, mia dolce Nonna. Mi manchi più di quanto le parole possano esprimere. Il mio cuore è a pezzi, ma ti sento vegliare su di me, già così fiera di ciò che ho fatto e di tutto ciò che sta per arrivare".
Figura amatissima dai fan di Ariana, "Nonna" come era affettuosamente chiamata, era molto più di una presenza familiare. Appassionata sostenitrice della carriera della nipote, ha partecipato attivamente ad alcuni dei momenti più iconici della sua parabola artistica. Nel 2018 salì sul palco insieme ad Ariana durante l'esibizione di "God is a woman", e nel 2024 divenne protagonista del brano "Ordinary things", traccia conclusiva dell'album "Eternal sunshine".
Il suo intervento nel brano – un toccante messaggio sulla vita matrimoniale e sull'importanza dei piccoli gesti quotidiani – ha segnato un momento storico nella musica pop: a 99 anni Marjorie è diventata l'artista più anziana di sempre a entrare nella Billboard Hot 100, debuttando al 55° posto. "Celebriamo l'unica, splendida Nonna, che ora ha fatto la storia come la persona più anziana mai apparsa nella Billboard Hot 100", scrisse Ariana sui social, pubblicando una foto della nonna sorridente accanto a una targa commemorativa del traguardo. Nel brano, Marjorie lasciava un messaggio di saggezza e tenerezza: "Avrei potuto andarmene mille volte. Sai? Non è che non abbiamo mai litigato… ma si può superare. È molto semplice. E come le ho detto, mai andare a letto senza un bacio della buonanotte. È la cosa peggiore da fare. Mai, mai farlo. E se non riesci a farlo, se non ti senti a tuo agio nel farlo, sei nel posto sbagliato: vattene". (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - Prosegue il lavoro dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi per rendere la Lombardia sempre più protagonista in Europa. Una due giorni a Strasburgo di incontri istituzionali, tra cui una riunione con tutte le 40 regioni aderenti all’Automotive Regions Alliamce, in qualità di presidente europeo e bilaterali con il presidente della regione Grand Est e il ministro della Baviera. I principali temi trattati durante gli incontri sono stati quelli dell'automotive e della siderurgia.
Per il primo Guidesi ha ribadito alle Regioni europee la "necessità di apportare correttivi rispetto alle attuali direttive della Commissione Europea così da evitare quello che potrebbe essere ricordato come il suicidio economico più importante della storia".
Già oggi il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo: nel continente sono a rischio 500.000 posti di lavoro. In Italia il numero delle vetture prodotte nel 2024 è stato inferiore del 20%, con punte del 30% per i componentisti, rispetto al 2019. Parliamo di un settore che solo in Lombardia vale oltre 30.000 aziende e 100.000 lavoratori, con un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro.
"Come 'Sistema Lombardo' - ha spiegato Guidesi a margine degli incontri - in questi quattro anni crediamo di aver messo in campo tutto quello che potevamo; siamo stati i primi a lanciare gridi di allarme nel silenzio più assordante, abbiamo predisposto documenti scientifici grazie al supporto del Cluster della Mobilità Lombarda e delle Università, abbiamo creato alleanze con le Regioni europee; adesso tocca all'Europa dare risposte concrete e apportare cambiamenti radicali per salvare un settore strategico per la manifattura europea. Noi continueremo a lottare per salvare aziende e posti di lavoro; per noi i principali della 'neutralità tecnologica' e della pluralità di trazione non cambiano e ci aspettiamo che seriamente anche la Commissione li faccia propri".
La Lombardia in effetti dal 2021 é stata in grado di ritagliarsi il ruolo di capofila nella battaglia per salvaguardare il comparto e in questi mesi ha promosso due documenti sottoposti al commissario Tzitzikostas: il primo è la ‘Dichiarazione di Monza’ sottoscritta da tutte le 40 regioni appartenenti all’alleanza dell’Automotive per promuovere la neutralità tecnologica, il secondo è il ‘Manifesto dei Carburanti Rinnovabili’ sottoscritto dai principali stakeholder e associazioni di categoria a livello nazionale a per valorizzare una pluralità di trazioni a basse emissioni, oltre all’elettrico.
La plenaria con le 40 Regioni appartenenti all'ARA è stata invece l'occasione per ribadire le preoccupazioni, trovare strategie comuni e consegnare l’aggiornamento del ‘Manifesto dei Carburanti Rinnovabili’ lombardo con l’obiettivo di rinsaldare le alleanze e proseguire nel lavoro di ‘lobby istituzionale’, affinché la voce dei territori possa trovare ascolto in Europa andando ad incidere sulle decisioni della Commissione e del Parlamento europeo.
"Oggi - ha detto ancora Guidesi - registriamo positivamente l'unità delle Regioni sul principio della 'neutralità tecnologica'; inoltre importante aver chiesto congiuntamente il massimo coinvolgimento delle regioni per il nuovo piano d'azione, ribandendo altresi una forte preoccupazione per la situazione del settore automotive a livello europeo; una situazione che richiede cambiamenti immediati".
In ultimo l'incontro con il presidente Grand-Est Franck Leroy é stato molto utile per accordarsi su strategie comuni in tema di sostegno alla siderurgia, comparti strategici sia per la Lombardia sia per la regione francese. "É stato definitivo un programma congiunto - ha spiegato Guidesi - da mettere in campo nei prossimi mesi. Proprio in tema di tutela del settore siderurgico a fine aprile Guidesi e una delegazione del settore di Confindustria Brescia hanno incontrato a Bruxelles la Commissione Europea, in particolare i rappresentanti della direzione generale dell’Eu per il Mercato Interno, l’Industria, l’Imprenditoria e le Pmi (Dg Grow), con l'obiettivo di portare le proprie istanze in sostegno ad un comparto strategico e fondamentale per il sistema produttivo ed economico lombardo, oggi in sofferenza proprio a causa dell’iper-regolamentazione europea.
(Adnkronos) - Sabato 21 giugno 2025 si celebra la 20ª edizione della Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e istituita permanentemente dal Consiglio dei Ministri. Un appuntamento importante promosso da AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, per sensibilizzare l’opinione pubblica, raccontare i progressi della Ricerca Scientifica e supportare da vicino i pazienti affetti da patologie ematologiche, adulti e bambini.
Per tutta la giornata di sabato 21 giugno, dalle 8.00 alle 20.00, sarà attivo il Numero Verde AIL – Problemi Ematologici 800 22 65 24. AIL rinnova e rafforza il proprio impegno offrendo una consulenza diretta e gratuita: quaranta ematologi saranno a disposizione per rispondere alle domande di pazienti e caregiver, fornire informazioni sulle malattie del sangue e indicazioni sui centri di cura presenti su tutto il territorio nazionale.
Iniziativa simbolo della Giornata Nazionale è “Sognando Itaca”, progetto di vela-terapia nato nel 2006 e dedicato alla riabilitazione psicologica dei pazienti oncoematologici. Un’iniziativa che unisce mare, laghi, solidarietà e cura, offrendo ai pazienti un’esperienza condivisa con medici, infermieri, psicologi e skipper professionisti, lontano dagli ambienti ospedalieri. Come Ulisse nel suo viaggio verso Itaca, i pazienti affrontano un percorso impegnativo e spesso incerto. Questa esperienza li aiuta a scoprire nuove risorse interiori, a rafforzare il senso di comunità e a migliorare la qualità della loro vita.
Gli “Itaca Day”, organizzati dalle sezioni provinciali AIL in diversi porti italiani, rappresentano il cuore pulsante dell’iniziativa: giornate di navigazione, ascolto e condivisione, aperte alla partecipazione di pazienti e operatori sanitari. Il calendario degli “Itaca Day” su www.ail.it.
Anche quest’anno, grazie al grande impegno delle 83 sezioni provinciali AIL e all’entusiasmo di oltre 17.000 volontari, verranno realizzate numerose iniziative in tutta Italia per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi a sostegno della Ricerca e dell’assistenza ai malati.
Il calendario completo degli eventi è disponibile su: www.ail.it.
Giovedì 19 giugno alle ore 11.00 a Roma, presso la Sala Minerva di Palazzo De Carolis (c/o UniCredit – via Lata,3) e in diretta streaming sul canale YouTube di AIL si terrà la Conferenza Stampa nazionale organizzata in occasione della Giornata.
Il tema dell’edizione 2025 sarà: “Dalla Ricerca alla Cura: l’azione di AIL nella lotta ai tumori del sangue. Ricerca scientifica, innovazione terapeutica e assistenza ai pazienti.”
Parteciperanno importanti ematologi e rappresentanti delle società scientifiche per riflettere sui risultati raggiunti e sulle sfide ancora da affrontare.
Leggi tutto: XX edizione della Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma
(Adnkronos) - È bellissimo partecipare a questa iniziativa. Assistere a questo contest, vedere ragazze giocare e sfidarsi da diverse parti d'Italia è la vera essenza. È una gioia essere qui”. Così Sara Gama, ex capitana della Juventus, giocatrice della nazionale italiana, vice presidente Aic - Associazione italiana calciatori e Consigliere federale Figc, partecipando, oggi allo stadio Nando Martellini, alla Terme di Caracalla, alla finale del torneo di calcio femminile 'Girls just wanna have goals', nell’ambito della ‘Week for Good’, la settimana promossa da Axa Italia dedicata alla sostenibilità. Il torneo, che ha coinvolto 150 ragazze, è stato ideato dal Gruppo assicurativo per celebrare il valore dello sport come strumento di inclusione sociale ed empowerment femminile, al fianco di Sport Senza Frontiere e Roma Capitale. Gama, ambasciatrice dell’evento, ha vissuto una vita nello sport e con lo sguardo rivolto al futuro del calcio femminile avverte: “Dobbiamo fare ancora tanto per sviluppare la parte femminile del calcio”.
Leggi tutto: 'Girls just wanna have goals', Sara Gama: "Coinvolge ragazze da tutta Italia"
(Adnkronos) - “Abbiamo messo a disposizione uno degli impianti sportivi più iconici di quelli comunali della nostra città. Vedere delle ragazze giocare e divertirsi è un messaggio molto importante contro qualunque forma di stereotipo di genere e spinge nella diffusione dello sport di base”. Sono le parole di Alessandro Onorato, assessore allo Sport, alla Moda e ai Grandi Eventi del Comune di Roma, partecipando oggi a Roma, alla Finalissima del torneo di calcio femminile ‘Girls just wanna have goals', allo Stadio Nando Martellini presso le Terme di Caracalla.
“Ringraziamo e sosteniamo Sport senza frontiere. Il loro lavoro è straordinario e l’iniziativa Girls just wanna have goals è molto preziosa. Ringraziamo anche Axa che ha contribuito in maniera decisiva alla riuscita - dichiara Onorato - Parte dei fondi ricavati serviranno a dare la possibilità di frequentare dei centri estivi a titolo totalmente gratuito. Questa è la parte più bella dello sport. È la parte che sosteniamo”.
(Adnkronos) - “Il torneo di calcio femminile 'Girls just wanna have goals' organizzato da Axa è molto più di un evento sportivo. Penso sia il manifesto di valori scritti in verde su un campo di calcio. Si parla di inclusione, solidarietà, uguaglianza. Tutti valori che sosteniamo in linea con quella con la nostra voglia di incidere nel ruolo sociale. Il tutto col patrocinio del Comune di Roma e il supporto di Sport Senza Frontiere”. Sono le parole di Chiara Soldano, ceo del Gruppo assicurativo Axa Italia, in occasione della Finalissima del torneo di calcio femminile ‘Girls just wanna have goals', che si è disputata allo Stadio Nando Martellini, alle Terme di Caracalla.
“Lavoriamo su quattro pilastri: lavoro, equilibrio, equità e competenze - prosegue Soldano - Il lavoro è al centro dell'agenda di Axa Italia perché è la leva fondamentale per essere libere e indipendenti. Poi c’è l'equilibrio e quindi politiche genitoriali all'avanguardia, con servizi wellbeing che permettano di bilanciare quello che è il lavoro e la casa. Per l'equità ci siamo dati dei kpi perché volevamo raggiungere la parità di genere anche nelle posizioni di leadership. Infine le competenze, è importante continuare a crescere, a essere formati nelle materie Stem e per questo è arrivata in supporto anche l'Università della Bocconi”.
Infine il punto su questa prima metà di anno: “Due le novità nel 2025. La prima riguarda il supporto della Fondazione Una Nessuna, 100.000 con un’iniziativa di cui sono molto orgogliosa che si chiama “La fatica di essere medie". Siamo andati nelle scuole per insegnare quella che è la cultura del rispetto contro la violenza sulle donne. La seconda è che siamo partner del Campionato europeo femminile di calcio Uefa 2025” conclude.
(Adnkronos) - Una donna di 53 anni, Teresa Sommario, è stata uccisa in casa a Racale, in provincia di Lecce, dal figlio che l'ha colpita con una accetta. Il giovane, 21enne, è stato bloccato per strada dai Carabinieri e portato in caserma per l'interrogatorio. Un passante ha segnalato la sua presenza ai militari. La vittima era nata in Germania. Fatali le ferite alla testa. Sul posto i Carabinieri di Casarano e del Nucleo investigativo del Comando provinciale.
Leggi tutto: Lecce, uccide la madre a colpi di accetta e scappa: fermato 21enne
(Adnkronos) - Notte di missili tra Israele e Iran. "La battaglia ha inizio", ha detto la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, mentre il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche affermava di aver utilizzato missili ipersonici.
I Guardiani della rivoluzione (pasdaran) hanno annunciato di aver lanciato missili ipersonici contro Israele nell'ultima tornata di attacchi notturni, l'11esima dall'inizio della guerra, e dopo che Donald Trump ha chiesto la "resa incondizionata" della Repubblica Islamica.
È stata effettuata "l'11esima ondata dell'orgogliosa Operazione Vera Promessa 3 con missili Fattah-1", hanno dichiarato i Guardiani della rivoluzione in un comunicato trasmesso dalla televisione di Stato, rimarcando come i missili abbiano "fatto tremare i rifugi". I missili ipersonici viaggiano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono e possono manovrare in volo, il che li rende difficili da intercettare.
Aerei militari israeliani, intanto, hanno preso di mira la capitale iraniana anche prima dell'alba, dopo che l'esercito ha diramato un avvertimento ai civili di lasciare una specifica area di Teheran per la loro sicurezza. L'esercito israeliano ha successivamente dichiarato di aver colpito siti di produzione di armi e un impianto utilizzato per la produzione di centrifughe.
Non ci sono state segnalazioni di vittime degli ultimi attacchi da entrambe le parti. Da venerdì, più di 200 persone sono state uccise in attacchi in Iran, mentre 24 persone sono morte in Israele.
"Nel nome del nobile Haidar, la battaglia ha inizio". Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, in un post su X in cui ha citato un nome spesso usato per Ali, considerato dai musulmani sciiti il primo imam e successore del profeta Maometto. "Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti", ha aggiunto Khamenei nel post.
Le parole di Khameni sono seguite ai commenti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale ha affermato che gli Stati Uniti hanno la capacità di uccidere il leader supremo. "Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto 'Leader Supremo'. È un bersaglio facile, ma è al sicuro lì. Non abbiamo intenzione di eliminarlo, almeno non per ora", ha scritto Trump, chiedendo che non "vengano sparati missili contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza si sta esaurendo". "Resa incondizionata!", ha scritto inoltre a caratteri maiuscoli, con un messaggio che appare destinato a Teheran. Più esplicito, per quanto sibillino, il post dedicato a Khamenei che segna una svolta almeno a livello comunicativo. Nei giorni scorsi, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito l'esistenza di un veto americano all'uccisione di Khamenei. Il post di Trump ha chiarito che l'eliminazione della Guida Suprema non va scartata a priori.
Il tycoon ha inoltre sentito il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, un passaggio - secondo diversi osservatori - che avrebbe potuto fare da preludio all'entrata in guerra degli Usa contro l'Iran. Secondo fonti dell'amministrazione citate dal Wall Street Journal, tuttavia, Trump non ha ancora preso una decisione in merito sebbene un potenziale attacco alla Repubblica islamica resti ancora tra le opzioni che sta valutando. Ieri Trump ha incontrato i suoi consiglieri per la sicurezza nella Situation Room alla Casa Bianca.
Leggi tutto: Iran attacca Israele con missili ipersonici. Khamenei: "La battaglia ha inizio"
(Adnkronos) - Jasmine Paolini torna in campo dopo il successo nel doppio con Sara Errani al Roland Garros e oggi, mercoledì 18 giugno, affronta Ons Jabeur nel primo turno del Wta 500 di Berlino. Per l'azzurra, numero 4 del ranking mondiale, si tratta dell'esordio stagionale sull'erba. Una tappa importante per l'avvicinamento a Wimbledon. Ecco orario del match, precedenti e dove vederlo in tv e streaming.
Il match tra Jasmine Paolini e Ons Jabeur si giocherà oggi, mercoledì 18 giugno, e inizierà non prima delle 13. Le due tenniste si sono affrontate già due volte in carriera: in entrambi i casi, ha avuto la meglio la tunisina.
Paolini-Jabeur e le partite del Berlin Open 2025 sono trasmesse in chiaro sul canale tv SuperTennis e in in diretta tv su Sky Sport. In streaming, i match saranno visibili su SuperTenniX, SkyGo e Now Tv.
Leggi tutto: Paolini-Jabeur al Wta di Berlino: orario, precedenti e dove vedere il match
(Adnkronos) - Il Real Madrid esordisce nel Mondiale per Club 2025. Il club spagnolo sfida oggi, mercoledì 18 giugno, i sauditi dell'Al Hilal, squadra allenata da Simone Inzaghi, ex tecnico dell'Inter volato in Arabia proprio nelle scorse settimane. Quella tra Real, che vedrà la prima in panchina di Xabi Alonso, succeduto a Carlo Ancelotti, e Al Hilal è la prima giornata del gruppo H della fase a gironi del nuovo, e ricchissimo, Mondiale per Club. Il girone è completato dai messicani del Pachuca e dagli austriaci del Salisburgo.
La sfida tra Real Madrid e Al Hilal è in programma oggi, mercoledì 18 giugno, alle 21 ora italiana. Ecco le probabili formazioni:
Real Madrid (3-4-2-1): Courtois; Asencio, Rudiger, Huijsen; Alexander-Arnold, Tchouameni, Ceballos, Mendy; Bellingham, Vinicius Junior; Mbappé. All. Xabi Alonso.
Al Hilal (3-5-2): Bounou; Koulibaly, Al-Bulayhi, Al-Shahrani; Cancelo, Milinkovic-Savic, Ruben Neves, N. Al-Dawsari, S. Al-Dawsari; Marcos Leonardo, Mitrovic. All. Inzaghi
Real Madrid-Al Hilal, come tutto il Mondiale per Club 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva da Dazn. Il match sarà visibile anche attraverso la piattaforma streaming di Dazn.
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(Adnkronos) - Dice che bisogna scongiurare l'ipotesi che l'Iran possa diventare una potenza nucleare, rappresentando così una minaccia non solo per Israele ma per l'intero Occidente; boccia l'idea - lanciata da Donald Trump - di affidare a Vladimir Putin un ruolo di mediatore nella crisi tra Israele e Iran; e sui dazi mostra un cauto ottimismo, sbilanciandosi sul fatto che una "soluzione si troverà". Sotto una pioggerellina, Giorgia Meloni traccia un bilancio con la stampa del G7 in terra canadese, appena conclusosi nella cornice del Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, tra le montagne dell'Alberta.
La premier rivendica una forte convergenza tra i leader su dossier cruciali, a partire dalla questione iraniana, oggetto della dichiarazione congiunta finale firmata anche dal presidente americano Trump, nonostante le perplessità iniziali. Meloni ribadisce la ferma contrarietà all'ipotesi che Teheran si doti dell'arma atomica: "Un Iran potenza nucleare non sarebbe una minaccia solo per Israele, ma per tutti noi". Pur riconoscendo il diritto di Israele a difendersi, insiste sulla necessità di una soluzione negoziata. Sulle parole del cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo cui Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti", Meloni invita a leggerle come espressione di una consapevolezza condivisa: "Sappiamo che oggi c'è una minaccia, e bisogna lavorare per disinnescarla".
Quanto alla proposta - targata Trump - di affidare a Putin un ruolo di mediazione nel conflitto israelo-iraniano, che aveva creato scompiglio alla vigilia del vertice, la premier esclude qualunque apertura da parte del G7: "Affidare a una nazione in guerra la mediazione su un'altra guerra non mi sembrerebbe proprio l'opzione migliore". Sul possibile uso delle basi italiane da parte degli Stati Uniti in caso di conflitto armato con l'Iran, Meloni è prudente: "Non è una decisione che si prende così. Valuteremo, se e quando sarà il caso".
Nel corso dei lavori del summit, la presidente del Consiglio si è fatta promotrice di un'iniziativa per il cessate il fuoco a Gaza, ottenendo il consenso dei partner Ue: "Credo che questa sia il momento giusto per ottenere un cessate il fuoco. È un obiettivo sul quale ho lavorato molto in questi giorni", ha dichiarato, sottolineando la necessità di coinvolgere maggiormente i Paesi arabi, in particolare quelli del Golfo, nella gestione della crisi.
Sulla guerra in Ucraina, Meloni rinnova il pieno sostegno a Kiev e al presidente Volodymyr Zelensky, condannando i "brutali" attacchi russi: "Ogni volta che si cerca un passo avanti, la Russia risponde colpendo i civili". E aggiunge: "C'è un'ampia disponibilità da parte ucraina per una trattativa, ma zero da parte della Russia". Per questo, sottolinea, è necessario "esercitare pressione su Mosca con le sanzioni" e, al tempo stesso, "continuare a sostenere l'Ucraina". La premier smentisce poi le indiscrezioni secondo cui Trump avrebbe posto un veto a una dichiarazione finale sull'Ucraina, precisando che non era in programma.
Quanto ai dazi americani sulle merci europee, Meloni si mostra moderatamente fiduciosa: "C'è un negoziato in corso, e il fatto che ci sia stato un colloquio tra Trump e von der Leyen dimostra la volontà di trovare soluzioni". Rivendica inoltre il ruolo dell'Italia nel favorire un clima costruttivo: "Siamo fieri del lavoro fatto per costruire un confronto franco ma sereno". L'obiettivo resta quello di trovare un accordo entro la scadenza del 9 luglio, scongiurando l'ipotesi di un 'no deal'. Infine, Meloni sottolinea il ruolo dell'Italia nella gestione della questione migratoria, affermando che "la ricetta italiana viene presa a paradigma anche da altre grandi nazioni". Una delle sette dichiarazioni del vertice è infatti incentrata sul contrasto ai trafficanti di esseri umani, secondo il principio del "follow the money", su proposta italiana.
Il punto stampa finale diventa anche l'occasione per provare a risolvere un piccolo giallo. Hanno fatto il giro del web le immagini in cui la premier strabuzza gli occhi dopo che Macron le sussurra qualcosa al tavolo del G7. Un siparietto che non è passato inosservato, su cui Meloni viene 'interrogata' dai cronisti. Alla domanda su cosa le abbia detto il presidente francese per provocare quella reazione, risponde con una battuta, congedandosi così dai giornalisti: "So che non ci crederete, vi giuro che non me lo ricordo". (dall'inviato Antonio Atte)
(Adnkronos) - Oggi iniziano gli esami di maturità 2025 (con la prova scritta di italiano). Eppure non tutti gli studenti dell’ultimo anno conoscono con precisione le modalità e la struttura dell'esame di Stato che dovranno affrontare.
A restituire questo scenario a dir poco allarmante è un’indagine condotta da Skuola.net, che a una settimana dal fischio d’inizio ha 'interrogato' 1.000 diplomandi, proprio sulle modalità di svolgimento dell’esame. Quasi la metà di loro, ad esempio, non sa enunciare correttamente come è strutturata la prima prova scritta, né quali sono le tipologie di tracce previste: addirittura ben 1 su 3 è convinto che potrà trovarsi di fronte un tema storico, quando questa tipologia è stata abbandonata dal 2019. E se non stupisce più di tanto la confusione attorno al Capolavoro, che, a un anno dalla sua introduzione, continua a generare dubbi e incertezze, colpisce invece il fatto che solo 2 su 3 sappiano con certezza quale sarà la materia oggetto della seconda prova e che quest’ultima sarà corretta da un docente interno.
Un caos che parte già dalle fondamenta dell’esame stesso. Vale a dire da quelle informazioni più elementari, che non sembrano essere state recepite correttamente dai maturandi. Due dati su tutti: solo il 54% conosce esattamente l’orario ufficiale di inizio delle prove scritte, fissato per le 8:30 in punto, con relativa esigenza di anticipare l’ingresso in tempo utile per il fischio d’inizio. Almeno una cosa è chiara più o meno a tutti: il 93% sa che la prova di Italiano viene “sfornata” da Viale Trastevere e poi mandata in ogni scuola con il plico telematico, ma pochi sanno esattamente conoscerne il contenuto. Come accennato, solo la metà degli intervistati è stata in grado di identificare correttamente le tre tipologie previste (analisi del testo, testo argomentativo e tema d’attualità). Il 28% - cioè quasi un terzo - è convinto che tra le proposte figuri ancora il tema storico, ma eliminato dalla Maturità con la Riforma Fedeli a partire dal 2019.
Lo scenario non migliora sul fronte seconda prova. Il cosiddetto scritto “di indirizzo” rappresenta da sempre un terreno scivoloso per molti maturandi, e non colpisce che le sue dinamiche restino poco chiare. Anche in questo caso, il 16% degli studenti non ha ben presente la data in cui si svolgerà la prova, prevista per il 19 giugno. E solo 2 su 3 hanno colto il 'regalo' del ministro Giuseppe Valditara: la presenza di una sola materia caratterizzante anziché due, come invece prevede la normativa vigente. Di contro, il 26% degli intervistati si aspetta due materie d’indirizzo, mentre un ulteriore 16% crede addirittura che a sceglierle sia la commissione d’esame. Tradotto: una parte significativa degli studenti non è nemmeno a conoscenza della materia ufficialmente indicata dal Mim per la seconda prova, teoricamente la più importante.
E come se non bastasse, gli studenti non sembrano avere inteso nemmeno un ulteriore “bonus” erogato dal Mim: cioè che il professore della commissione titolare della materia di indirizzo sarà ‘interno’, e che quindi sarà un docente della loro scuola a correggere lo scritto “di indirizzo”. All'opposto, per il 13% sarà un professore esterno a correggerlo, mentre per circa 1 su 6 tale eventualità dipenderebbe addirittura da una scelta del singolo istituto. La coltre di dubbi e incertezze si fa ancora più fitta sull’ultimo tassello della maturità 2025: il colloquio orale.
Il tanto temuto faccia a faccia con la commissione d’esame rappresenta uno dei momenti più significativi per ogni maturando, eppure molti studenti non sembrano averne chiaro né lo svolgimento né l’incidenza sul voto finale. Già alcune risposte parlano da sole: 1 su 6 non è al corrente che l’interrogazione partirà da uno spunto - che sia un testo, un documento o un’immagine - scelto dalla commissione. Circa 3 su 10, poi, credono di dovere portare un elaborato da discutere davanti la commissione (cosa che invece deve fare solo chi avrà 6 in condotta). Avendo poca dimestichezza con i meccanismi “basilari” della maturità, non sorprende, dunque, che sfugga anche il ruolo del Curriculum dello Studente e del Capolavoro, due strumenti che hanno generato diversi dubbi, anche tra gli addetti ai lavori, e che i maturandi non sembrano aver, appunto, digerito appieno. Solo 2 su 3 dimostrano di avere veramente recepito la funzione svolta dal CV dello Studente - che va obbligatoriamente compilato - che può servire alla Commissione per esaminare il percorso formativo dello studente. Peccato che il 18% sia convinto che questo non sia parte integrante dell’orale, mentre per il 14% si parla di un oggetto del tutto sconosciuto.
Passando al Capolavoro, lo smarrimento - se possibile - aumenta ancora. Introdotto nel 2024, il Capolavoro è un qualsiasi tipo di prodotto (elaborato, documento ecc) da caricare nell’apposita sezione dell’E-Portfolio. In sintesi non è altro che un resoconto di una qualsiasi attività svolta, anche extrascolastica, che lo studente ritiene indicativa del proprio percorso. Ma non si tratta di un compito aggiuntivo né tantomeno di una prova d’esame. Il che significa che non potrebbe essere utilizzato dalla commissione in sede orale: peccato che ben il 73% dei rispondenti sia convinto del contrario, mentre solo 1 su 4 ha davvero recepito l’antifona.
Anche per quanto riguarda il punteggio, non mancano i dubbi. Molti maturandi sembrano non aver preso ancora familiarità con la valutazione delle tre prove d’esame. Solo l’82% degli intervistati sa che il colloquio finale vale fino a 20 punti, mentre un buon 10% non sa che prima prova e seconda prova hanno lo stesso peso del terzo step dell’esame.
Sul fronte dei crediti formativi la situazione migliora leggermente: oltre 7 studenti su 10 sanno che il tetto massimo accumulabile durante il triennio è di 40 punti. Una nota positiva arriva infine dalla composizione della commissione: l’85% degli studenti ha ben presente che sarà “mista”, con tre membri interni, tre esterni e un presidente esterno a guidare i lavori.
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(Adnkronos) - È arrivato anche per i diplomandi 2024/2025 il momento di confrontarsi con l'esame di Stato. La maturità 2025 inizia oggi, mercoledì 18 giugno, con la prima prova scritta: italiano. Le modalità sono le stesse del 2024: due prove scritte a carattere nazionale (decise, cioè, dal Ministero), terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista, colloquio in chiave multidisciplinare, commissari interni ed esterni.
Sono 524.415 gli studenti coinvolti nelle prove (511.349 candidati interni e 13.066 esterni), mentre le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi. La maggior parte dei candidati (268.577) viene dai licei, seguono i 169.682 studenti degli istituti tecnici e gli 86.156 degli istituti professionali.
La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge oggi alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.
I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, economico e tecnologico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.
La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.
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(Adnkronos) - Un numero può definire l'esito della guerra tra Israele e Iran. A quasi una settimana dall'inizio del conflitto, con la prospettiva dell'entrata in scena degli Stati Uniti, l'attenzione si concentra in particolare su un dato che può spostare l'ago della bilancia.
Gli analisti militari israeliani e esperti di altri paesi ritengono che l'Iran abbia lanciato circa 700 missili balistici contro Israele negli ultimi 14 mesi. Negli arsenali di Teheran rimane un numero difficilmente quantificabile di MRBM, medium-range ballistic missiles. La Cnn azzarda una stima - approssimativa - che varia da un minimo di 300 ad un massimo di 1300 'pezzi'.
I missili a disposizione dell'Iran sono un costante obiettivo dei raid di Israele, che ha reso noto di aver colpito un terzo delle strutture adibite al lancio. Il numero relativamente ridotto di missili pronti al lancio potrebbe condizionare l'approccio di Teheran e spingere la leadership ad aprire ad una soluzione negoziale. D'altra parte, osservano gli analisti, Israele è sostanzialmente in grado di controllare i cieli iraniani e può continuare a colpire: non avrebbe motivo, quindi, di ridurre la pressione sul nemico in questo periodo.
Nel 2023, secondo le stime degli Stati Uniti, l'Iran aveva a disposizione oltre 3000 missili di differenti caratteristiche. Behnam Ben Taleblu, analista presso la Fondazione per la Difesa delle democrazie, ha sostenuto che 1000-2000 fossero missili a medio raggio, in grado di coprire i 1400 km che separano l'Iran da Israele.
Le forze di difesa israeliane (Idf) elaborano dati relativi in particolare agli ultimi mesi. Teheran avrebbe lanciato 120 missili nell'attacco del 13 aprile e altri 200 nella giornata dello scorso primo ottobre. Nei primi 5 giorni di guerra, i missili lanciati sarebbero circa 380. In totale, 700 unità. Se si considerasse il quadro delineato da Taleblu, l'Iran avrebbe ancora 1300 missili a medio raggio.
Diverso lo scenario delineato dal Eyal Pinko, ex ufficiale dell'intelligence della marina israeliana, analista presso il Centro Begin-Sadat per gli studi strategici: "Se si pensa che ne hanno lanciati 400-500 negli ultimi 4 giorni e se si considera che Israele ha distrutto una parte degli arsenali, ritengo che ne abbiano ora 700-800".
Sull'altro piatto della bilancia, però, va inserito il probabile incremento della produzione negli ultimi mesi: per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che non ha citato fonti a sostegno delle proprie affermazioni, l'Iran sarebbe arrivato a produrre 300 missili al mese. Per Pinko, invece, i raid israeliani del 2024 hanno inferto un duro colpo al sistema missilistico di Teheran, alle prese con problemi in particolare relativi all'assemblaggio di propulsori.
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