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Lazio, all’Auditorium torna “Un consiglio in salute” con tre giorni di screening gratuiti

21 Luglio 2025
Lazio, all’Auditorium torna “Un consiglio in salute” con tre giorni di screening gratuiti

(Adnkronos) - Oltre 1000 visite in tre giorni all’Auditorium Parco della musica per “Un Consiglio in Salute”, il programma gratuito di prevenzione rivolto alla cittadinanza, realizzato dal Consiglio regionale del Lazio. L’evento, da oggi fino a mercoledì, sarà a disposizione dei cittadini dalle 10 alle 18 ed è realizzato grazie alla collaborazione con la Asl Roma 1, Federfarma Roma, Ordine dei Farmacisti della provincia di Roma, Fimmg (Federazione italiana Medici di Medicina Generale),  Cittadinanzattiva Lazio, OpinRoma (Ordine delle professioni infermieristiche), Ofi Lazio (Ordine fisioterapisti), IIsmea (Istituto internazionale Scienze Mediche Antropologiche e sociali), Donna Donna Onlus.  

L’iniziativa, giunta al terzo appuntamento dopo quello a via della Pisana e al centro commerciale Porta di Roma, è aperta a tutti i cittadini: sarà sufficiente recarsi sul posto con un documento d’identità e tessera sanitaria. Nelle strutture sarà possibile effettuare mammografia, screening del colon retto, del collo dell’utero, del melanoma cutaneo, dell’obesità, vaccinazione hpv (papilloma virus) e hcv test (epatite c). Previsti anche una campagna informativa sui disturbi alimentari, e spazi dedicati alla medicina della persona e prescrittomica, all’attività fisica, all’invecchiamento attivo e stili di vita. 

Per il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, “si tratta di una svolta sulla prevenzione e gli screening, che sono i pilastri fondamentali del sistema salute. Un grazie va a tutti gli ordini presenti che hanno dato la possibilità di poter mettere insieme un sistema che sarà poi quello che entrerà in funzione con l'apertura delle case di comunità, con le case della salute”. In tutto ciò, prosegue Aurigemma, “ci sarà la collaborazione e la partecipazione della politica, che deve svolgere un ruolo di sintesi tra tutte queste persone per poter consentire di dare risposte immediate”.  

Oltre mille screening, conferma il presidente del consiglio regionale: “Sono numeri importanti, che consentono di dare un quadro organico a un sistema, per cambiare la cultura della prevenzione. Troppo spesso infatt la prevenzione è stata considerata per le amministrazioni un costo, mentre invece è un investimento che porta i suoi risultati nel corso del tempo”.  

Per il direttore generale dell’Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle, “oggi stiamo scrivendo una piccola pagina”, sottolineando “due situazioni importanti: i bisogni della salute mentale, soprattutto dei più piccoli, e dobbiamo ricordarci che la popolazione è invecchiata”. Secondo il dg dell’Asl Roma 1, “la musica deve suonare in maniera differente: non più solisti ma una vera orchestra. Solo così avremo sia la sostenibilità sia la possibilità di cambiare i setting dallo spreco a utile e agire in maniera prioritaria su quello che è la stratificazione dei benesseri primari di una popolazione che vuole rimanere sana”.  

Queste iniziative, prosegue Quintavalle a margine, hanno l’obiettivo “di avvicinare i nostri cittadini e la nostra Regione a un concetto importante che è la prevenzione, l’agire su di noi quanto siamo sani, non quando siamo già malati e bisognosi di cure ospedaliere. Una iniziativa per dire ai nostri cittadini ‘fidatevi del servizio sanitario regionale’”. 

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Lazio, all’Auditoriuma torna “Un consiglio in salute” con tre giorni di screening gratuiti

21 Luglio 2025
Lazio, all’Auditoriuma torna “Un consiglio in salute” con tre giorni di screening gratuiti

(Adnkronos) - Oltre 1000 visite in tre giorni all’Auditorium Parco della musica per “Un Consiglio in Salute”, il programma gratuito di prevenzione rivolto alla cittadinanza, realizzato dal Consiglio regionale del Lazio. L’evento, da oggi fino a mercoledì, sarà a disposizione dei cittadini dalle 10 alle 18 ed è realizzato grazie alla collaborazione con la Asl Roma 1, Federfarma Roma, Ordine dei Farmacisti della provincia di Roma, Fimmg (Federazione italiana Medici di Medicina Generale),  Cittadinanzattiva Lazio, OpinRoma (Ordine delle professioni infermieristiche), Ofi Lazio (Ordine fisioterapisti), IIsmea (Istituto internazionale Scienze Mediche Antropologiche e sociali), Donna Donna Onlus.  

L’iniziativa, giunta al terzo appuntamento dopo quello a via della Pisana e al centro commerciale Porta di Roma, è aperta a tutti i cittadini: sarà sufficiente recarsi sul posto con un documento d’identità e tessera sanitaria. Nelle strutture sarà possibile effettuare mammografia, screening del colon retto, del collo dell’utero, del melanoma cutaneo, dell’obesità, vaccinazione hpv (papilloma virus) e hcv test (epatite c). Previsti anche una campagna informativa sui disturbi alimentari, e spazi dedicati alla medicina della persona e prescrittomica, all’attività fisica, all’invecchiamento attivo e stili di vita. 

Per il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, “si tratta di una svolta sulla prevenzione e gli screening, che sono i pilastri fondamentali del sistema salute. Un grazie va a tutti gli ordini presenti che hanno dato la possibilità di poter mettere insieme un sistema che sarà poi quello che entrerà in funzione con l'apertura delle case di comunità, con le case della salute”. In tutto ciò, prosegue Aurigemma, “ci sarà la collaborazione e la partecipazione della politica, che deve svolgere un ruolo di sintesi tra tutte queste persone per poter consentire di dare risposte immediate”.  

Oltre mille screening, conferma il presidente del consiglio regionale: “Sono numeri importanti, che consentono di dare un quadro organico a un sistema, per cambiare la cultura della prevenzione. Troppo spesso infatt la prevenzione è stata considerata per le amministrazioni un costo, mentre invece è un investimento che porta i suoi risultati nel corso del tempo”.  

Per il direttore generale dell’Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle, “oggi stiamo scrivendo una piccola pagina”, sottolineando “due situazioni importanti: i bisogni della salute mentale, soprattutto dei più piccoli, e dobbiamo ricordarci che la popolazione è invecchiata”. Secondo il dg dell’Asl Roma 1, “la musica deve suonare in maniera differente: non più solisti ma una vera orchestra. Solo così avremo sia la sostenibilità sia la possibilità di cambiare i setting dallo spreco a utile e agire in maniera prioritaria su quello che è la stratificazione dei benesseri primari di una popolazione che vuole rimanere sana”.  

Queste iniziative, prosegue Quintavalle a margine, hanno l’obiettivo “di avvicinare i nostri cittadini e la nostra Regione a un concetto importante che è la prevenzione, l’agire su di noi quanto siamo sani, non quando siamo già malati e bisognosi di cure ospedaliere. Una iniziativa per dire ai nostri cittadini ‘fidatevi del servizio sanitario regionale’”. 

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Strage di Cutro, rinvio a giudizio per 4 finanzieri e 2 militari della Guardia Costiera

21 Luglio 2025
La spiaggia del naufragio a Cutro - Afp

(Adnkronos) - Rinviati a giudizio per la strage di Cutro quattro finanzieri e due militari della Guardia Costiera coinvolti nell'inchiesta sul naufragio di migranti a Steccato di Cutro in Calabria. Lo ha stabilito oggi, lunedì 21 luglio, il gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, nell'udienza preliminare celebrata sul disastro in cui, il 26 febbraio 2023, morirono 94 migranti tra cui 35 minori, e si registrarono numerosi dispersi.  

I sei militari dovranno rispondere dei reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo in relazione alla mancata attivazione, la notte della tragedia, del Sar, il Piano per la ricerca e il salvataggio in mare. 

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Gallipoli, "gravissimo" il bimbo di 7 anni caduto in piscina al parco divertimenti

21 Luglio 2025
Ospedale - Fotogramma

(Adnkronos) - Da quanto si apprende dalla Questura di Lecce, il piccolo di sette anni, annegato ieri in una piscina di un parco divertimenti di Gallipoli, è ancora vivo, pur essendo definite le sue condizioni "gravissime". Il bambino è ricoverato nell'ospedale Sacro Cuore di Gesù della cittadina jonica. 

Le condizioni del bimbo erano parse da subito gravi a causa della prolungata permanenza sotto l'acqua. La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto una inchiesta condotta dalla Polizia di Stato. Il bambino era in vacanza nel Salento con la famiglia.  

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Gallipoli, morto il bimbo di 7 anni caduto in piscina al parco divertimenti

21 Luglio 2025
Ospedale - Fotogramma

(Adnkronos) - E' morto il piccolo di 7 anni ricoverato da ieri mattina nell'ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli, in provincia di Lecce, dopo essere caduto nella piscina di un parco acquatico di divertimenti della cittadina salentina. Le sue condizioni erano gravissime a causa della prolungata permanenza sotto l'acqua.  

Ieri sera sono peggiorate fino al decesso di questo pomeriggio. La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto una inchiesta condotta dalla Polizia di Stato. Il bambino era in vacanza nel Salento con la famiglia.  

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Nora Jlassi trovata morta a 15 anni, la mamma: "Voglio giustizia per mia figlia"

21 Luglio 2025
Faldoni in tribunale - Fotogramma

(Adnkronos) - “Io voglio giustizia, chi ha fatto male a mia figlia deve andare in galera". A sei mesi dalla morte della figlia 15enne, Nora Jlassi, trovata senza vita il 27 gennaio scorso in una casa popolare abbandonata a San Bonifacio (Verona), la mamma Luciana De Gioannis sottolinea all’Adnkronos: “Il caso di Nora non va dimenticato, noi vogliamo si vada a fondo".  

A febbraio scorso è scattato l'arresto di un marocchino di 34 anni, accusato di spaccio plurimo aggravato dal fatto di aver ceduto stupefacenti a un minore in cambio di prestazioni sessuali e sono state indagate anche altre due persone. Ma è stata solo una tragica overdose a uccidere Nora? La mamma non si rassegna a questa ipotesi e chiede di arrivare alla "verità" perché si dice convinta che dietro la morte della figlia ci sia altro: "è stata ingannata", sostiene la madre della ragazza, per essere portata a una sorta di festino. E poi - i punti su cui la mamma di Nora chiede sia fatta luce - quando si è sentita male, nessuno ha visto? Oppure la ragazzina poteva essere salvata? La 15enne, ricorda la mamma, era finita da un po' di tempo in un brutto giro per toglierla dal quale "l'ho portata nella comunità di San Patrignano".  

Dalla comunità è scappata più volte, ricorda De Gioannis, aggiungendo che "dopo un anno è stata fatta rientrare a casa per verifica" ma la situazione da parte dei parenti "non era gestibile. Ho fatto 147 segnalazioni, ma nessuno mi ha aiutata", sostiene la mamma di Nora spiegando che la situazione è peggiorata quando la figlia ha iniziato a uscire con una donna più grande, "una brasiliana", e quando “è entrata nel tunnel della droga iniziando a toccare la cocaina", sottolinea.  

La giovane età, la fragilità, le sostanze stupefacenti. Il caso di Nora fa tornare alla mente casi di altre giovanissime vittime come Desirèe Mariottini, la sedicenne di Cisterna di Latina morta il 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato in via dei Lucani, nella zona di San Lorenzo a Roma, Pamela Mastropietro, la 18enne romana allontanatasi da una comunità, violentata, uccisa e fatta a pezzi nel 2018 a Macerata, o, ancora, Amalia Voican, un'altra giovane trovata morta in uno stabile ai piedi della Basilica di San Giovanni,sempre a Roma.  

Marco Valerio Verni, legale della famiglia Mastropietro e che ha seguito anche la mamma di Amalia, è anche il legale,ora, di quella di Nora Jlassi: "La vicenda di Nora rappresenta, anch'essa, la sconfitta di parte della società. Mi riferisco a coloro che potrebbero pensare, o che pensano, che questa giovane ragazza, come altre, se la possa essere andata a cercare o che se la sia quasi meritata, la fine che ha fatto, dal momento che la sua morte è avvenuta in un contesto legato al mondo della droga. A coloro che ritengono che certe tragedie possano capitare solo agli altri, a quelli che sono 'sbandati' o che appartengano a contesti disagiati,e si voltano,con indifferenza,dall'altra parte".  

"La droga, però, è un male democratico, può riguardare anche i cosiddetti benpensanti e, anzi, assistiamo spesso ad inchieste che riguardano il mondo dei vip, dove essa è utilizzata per vizio - sottolinea l'avvocato Verni -. Intorno ad essa ruota un giro impressionante di denaro e, a volte, è anche lecito pensare che non si faccia abbastanza, da parte di qualcuno, per contrastarne lo spaccio. Basta ipocrisia: credo che occorra puntare l'attenzione su chi vende morte, e non,colpevolizzando e basta, su chi ne rimane vittima, soprattutto a 15 anni". 

"Anche Nora è stata, per un periodo piuttosto lungo, in una comunità: proprio da questo punto di vista, mi domando, ancora, se non ci si debba interrogare anche sul fatto se, generalmente parlando, non si possa e debba migliorare qualcosa, nel mondo della prevenzione e della cura - continua l'avvocato Verni -. E lo chiedo, ora più che mai, anche al ministro della Giustizia, Carlo Nordio che, per contenere il fenomeno del sovraffollamento carcerario, avrebbe indicato, di recente, tra le possibili soluzioni, il fatto che i tossicodipendenti possano scontare la loro pena proprio nelle comunità. Queste ultime hanno un ruolo fondamentale nel contrasto alle patologie, anche psichiatriche, collegate alle maledette sostanze stupefacenti ed occorre capire, a mio avviso, se, ed eventualmente come, possano lavorare meglio".  

"Per quanto riguarda le indagini invece in senso stretto - conclude l’avvocato Verni - siamo in attesa di prendere cognizione degli accertamenti medico legali, tossicologici e di altra natura e, naturalmente, rimaniamo confidenti nel lavoro della procura perché si arrivi a trovare il responsabile, o i responsabili, di quanto accaduto". 

 

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Scienza, neurologi Sin: "Lavoro Boncinelli essenziale per comprensione cervello"

21 Luglio 2025
Edoardo Boncinelli - (IPa/Fotogramma)

(Adnkronos) - La Sin, Società italiana di neurologia "si unisce con commozione al cordoglio per la scomparsa del professor" Edoardo Boncinelli, "figura eminente della scienza italiana, il cui pensiero e lavoro hanno profondamente influenzato anche il campo delle neuroscienze". Così i neurologi ricordano in una nota il genetista e intellettuale che si è spento ieri a Milano, all'età di 84 anni. 

"Genetista e biologo di eccezionale valore - afferma Alessandro Padovani, presidente Sin - Boncinelli ha dedicato la sua vita allo studio dei meccanismi fondamentali dello sviluppo, offrendo contributi essenziali alla comprensione del cervello umano e della mente. Il suo lavoro pionieristico sull'attivazione di specifici geni coinvolti nell'organizzazione del corpo durante le prime fasi embrionali ha aperto nuove strade nella comprensione dei processi che guidano la formazione del sistema nervoso centrale, esercitando un impatto duraturo sulla ricerca neurologica".  

Oltre alla sua "intensa attività di ricerca - ricordano i neurologi - è stato instancabile divulgatore, contribuendo con rigore e chiarezza al dibattito culturale e scientifico italiano, rendendo accessibili a tutti temi complessi della genetica, delle neuroscienze e della filosofia della scienza". Nel celebrare "con riconoscenza la memoria e il lascito intellettuale" di Boncinelli, la Sin esprime "la propria vicinanza ai familiari, ai collaboratori e a tutta la comunità scientifica che oggi ne onora la figura". 

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Vino, Gallo: "Successo per Vinitaly and The City Calabria, pronti per terza edizione"

21 Luglio 2025
Vino, Gallo:

(Adnkronos) - "La seconda edizione di 'Vinitaly and The City Calabria', al parco archeologico di Sibari, è andata bene, molto bene. Ci sono state tantissime presenze, anche di natura istituzionale, con il ministro Lollobrigida che ha inaugurato la manifestazione. E poi il ministro dell'agricoltura albanese, i vertici della nostra agricoltura nazionale. Tante presenze di 'wine lover', di buyer, di giornalisti, che hanno dato la dimensione di una manifestazione che ha ormai travalicato i confini nazionali. Ritengo quindi che ci sarà una terza edizione, anche perchè i vertici di Veronafiere che sono stati in Calabria in questi giorni hanno manifestato questa intenzione, apprezzando la serietà e la professionalità della nostra Regione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Gianluca Gallo, assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, sulla seconda edizione 'Vinitaly and The City Calabria', conclusasi ieri sera al Parco archeologico di Sibari.  

Il format firmato Veronafiere, che unisce vino, cultura, storia e paesaggi può spingere la crescita del settore vitivinicolo calabrese, secondo Gallo. "In questi anni -sottolinea- è cresciuta la qualità dei vini calabresi, le aziende hanno gestito bene il passaggio generazionale: sono tanti i giovani e le donne che guidano le cantine, e si sono affidati a enologi di livello nazionale e internazionale. Noi sosteniamo questo movimento che è cresciuto ma è poco conosciuto, lo facciamo con entusiasmo perchè siamo convinti che il prodotto vino sia un traino che porta con sè lo sviluppo dell'agricoltura, dell'enogastromia, dell'agroalimentare".  

E per Gallo il momento positivo del prodotto vino e in generale dell'agroalimentare calabrese non verrà 'macchiato' dai possibili dazi Usa. "Noi abbiamo un buon export verso gli Usa, ma non abbiamo grossi numeri. E poi i nostri sono prodotti di qualità, che ritengo risentiranno meno di altri l'eventuale applicazione di dazi. In ogni caso attraverso queste manifestazioni noi stiamo andando alla ricerca di mercati alternativi", conclude Gallo.  

 

 

 

 

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Dazi, Cennamo (Unione industriali Napoli): "Forte incertezza, a rischio margini e competitività"

21 Luglio 2025
Antonio Cennamo, vicepresidente Gruppo Piccola Industria Unione Industriali di Napoli

(Adnkronos) - "L’annuncio di nuovi dazi al 30% sulle importazioni europee da parte dell’amministrazione Trump, con entrata in vigore prevista per il prossimo 1° agosto, sta già creando un clima di forte incertezza tra le nostre imprese esportatrici. Gli Stati Uniti rappresentano circa il 9-12% dell’export campano, con un valore stimato intorno a 1,2 miliardi di euro nel 2024, distribuito tra settori chiave come agroalimentare, moda, automotive e aerospazio. L’aumento dei costi doganali potrebbe erodere i margini, rendere meno competitivi i prodotti campani e spingere le aziende a riconsiderare le strategie di mercato". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Antonio Cennamo, vicepresidente del Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali di Napoli, sui possibili effetti dei dazi Usa al 30% sull'export campano.  

"Come associazione -continua- stiamo suggerendo di accelerare la diversificazione dei mercati, rafforzare la qualità e la tracciabilità delle produzioni, e chiedere al governo nazionale e all’Ue misure di compensazione concrete".  

"Le pmi -aggiunge Cennamo- non devono essere lasciate sole in questa fase: serve una risposta coesa e strutturata prima che si arrivi a insensate guerre commerciali di cui il nostro tessuto produttivo non ha alcun bisogno". 

Ma una spinta all'economia campana, secondo Cennamo, sta arrivando dalla Zes unica. "La Zes Unica rappresenta un cambio di passo importante per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno. È uno strumento che, per la prima volta, unifica il quadro normativo e fiscale in tutto il Sud, superando la frammentazione delle precedenti Zes regionali e aumentando l’attrattività per gli investitori. In Campania stiamo assistendo a un risveglio significativo dell’iniziativa imprenditoriale, con numerosi progetti superiori alla soglia minima dei 200mila euro e alcuni investimenti strategici che superano i 20 milioni",sottolinea.  

Secondo Cennamo, "va riconosciuto che questa misura sta incentivando non solo l’espansione di imprese già presenti sul territorio, ma anche l’interesse di nuovi operatori che vedono nel Sud un’area finalmente più competitiva". "I segnali di risposta dal tessuto produttivo campano sono incoraggianti, soprattutto nei settori della logistica, dell’agroalimentare evoluto, della manifattura e della meccatronica", sottolinea.  

E per il vicepresidente del Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali di Napoli "va ricordato che la Zes unica ha proprio in Campania i suoi investimenti più consistenti dal punto di vista numerico: più della metà del totale". "La Campania è quindi l’area che, nel sistema Zes, attrae il maggior numero di investitori anche internazionali. Sarebbe utile accelerare e semplificare la fruibilità del credito d’imposta perché il sistema di prenotazione e di comunicazione a consuntivo finale rallentano l’utilizzo", sottolinea.  

Fondamentale per Cennamo nei prossimi anni sarà il contributo dell'intelligenza artificiale. "Oggi l’intelligenza artificiale è un driver essenziale per la competitività. In Campania, solo una parte ancora ridotta delle pmi ha già adottato soluzioni di ia, in linea con la media nazionale che si attesta attorno al 6% per le imprese con almeno 10 dipendenti. Ma la sensibilità sta crescendo rapidamente, anche grazie ai bandi regionali e alle sinergie con università, Digital Innovation Hub e centri di ricerca".  

"Le strategie che proponiamo come sistema associativo -continua- puntano su quattro direttrici: formazione e aggiornamento delle competenze; accesso agevolato ai finanziamenti per la digitalizzazione; creazione di ecosistemi tecnologici locali; promozione della cultura dell’innovazione anche nelle filiere più tradizionali. In tema di scelte politiche, penso che per gli investimenti in AI sarebbe importante ipotizzare un credito d’imposta ad hoc. L’obiettivo è quello di accompagnare le pmi in un percorso di trasformazione che aumenti produttività, efficienza e apertura ai mercati internazionali", continua.  

Altro tema centrale per le piccole e medie imprese è il passaggio generazionale. "Il passaggio generazionale -spiega- è un nodo cruciale per la tenuta e l’evoluzione del sistema produttivo. In Campania, come nel resto d’Italia, molte imprese si stanno trovando a gestire questa transizione: tra il 2016 e il 2023, circa il 10% delle pmi italiane ha vissuto un ricambio alla guida. Tuttavia oggi un’ulteriore criticità è legata anche allo scenario di 'inverno demografico' vissuto dall’Italia: un elemento che mette a rischio il 30% delle imprese interessata dal passaggio generazionale. La parola chiave è pianificazione. Occorre avviare per tempo il coinvolgimento dei successori, definire ruoli e governance, investire in formazione manageriale e affiancamento. Stiamo assistendo a una crescente apertura all’inserimento di manager esterni, e alla valorizzazione della sostenibilità e dell’innovazione come principi guida delle nuove generazioni". 

"Il ricambio generazionale non è solo un atto formale, ma un’occasione per ripensare il modello di business in una chiave più moderna e competitiva, senza trascurare il patrimonio di competenze e relazioni maturato negli anni. Non va trascurato anche un altro elemento: strumenti per il passaggio generazionale in un'azienda sono anche l’apertura del capitale e, in alcuni casi, la quotazione su Euronext per attrarre nuovi investitori e favorire l’ingresso della nuova generazione", conclude.  

 

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Salute, test genetico predice obesità nei bimbi under 5: maxi-studio internazionale

21 Luglio 2025
Salute, test genetico predice obesità nei bimbi under 5: maxi-studio internazionale

(Adnkronos) - Un test genetico basato sui dati di oltre 5 milioni di persone promette di identificare i bambini che rischiano di diventare obesi, prima che il Dna associato a stili di vita scorretti cominci a influenzare effettivamente il loro peso. Si chiama Pgs (punteggio di rischio poligenico) e consentirebbe di indirizzare in modo mirato le strategie di prevenzione precoce volte a contenere una condizione ormai pandemica: la World Obesity Federation prevede infatti che entro il 2035 oltre la metà della popolazione mondiale svilupperà sovrappeso o obesità.  

"Ciò che rende il Pgs così efficace è la sua capacità di predire, prima dei 5 anni d'età, se un bambino è a rischio di sviluppare obesità in età adulta", afferma Roelof Smit dell'Nnf Center for Basic Metabolic Research (Cbmr) dell'università di Copenhagen in Danimarca, autore principale del maxi-studio che descrive il test e le sue potenzialità, pubblicato su 'Nature Medicine'. Grazie a questo strumento si potrebbe quindi intercettare il pericolo genetico di obesità "ben prima che altri fattori di rischio inizino a influenzare il peso più avanti nell'infanzia. Intervenire in questa fase può avere un impatto enorme", assicura Smit. 

La ricerca nasce dal Consorzio Giant (Genetic Investigation of Anthropometric Traits), una collaborazione scientifica internazionale dedicata allo studio dell'architettura genetica che determina tratti antropometrici come l'altezza e l'indice di massa corporea Bmi. Al lavoro hanno contribuito oltre 600 scienziati di 500 istituzioni in tutto il mondo, Italia compresa. In particolare, 3 gruppi che fanno capo al Cnr - tra Napoli, Cagliari e Pavia - hanno fornito i dati relativi a 2 'isolati genetici' (popolazioni a bassa mescolanza genetica) del Cilento e della Sardegna. Lo studio ha coinvolto anche la società Usa 23andMe. (segue) 

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Taglio dei vitalizi, Ilona Staller denuncia Conte e Collegio della Camera: "Sconfitta della legalità"

21 Luglio 2025
Ilona Staller, alias Cicciolina - Fotogramma

(Adnkronos) - Aveva promesso battaglia, e battaglia sarà fino alla fine. Dopo la sentenza della settimana scorsa sul taglio dei vitalizi agli ex deputati, Ilona Staller, in arte Cicciolina, tramite Luca Di Carlo, famoso avvocato miliardario, è pronta a denunciare il Collegio d'appello della Camera e il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.  

"Lo faremo", annuncia il legale dell'onorevole ed ex pornostar all'Adnkronos, nei "competenti organi di giustizia esterna al Parlamento nazionale e sovranazionale", ma anche a livello parlamentare, con un'inchiesta e chiedendo di essere ascoltati dal presidente di Montecitorio, Lorenzo Fontana. "Quella che è stata una vittoria politica per Conte, è stata una sconfitta per la legalità in Italia. E quindi non meravigliamoci se qui da noi esiste così tanta illegalità", attacca.  

L'obiettivo, nel concreto, è quello di disintegrare la sentenza che, per l'imprenditore e filantropo, è stata fatta "seguendo le logiche della politica, non quelle della legge". "Rimarrà nella storia - dice ancora Di Carlo - come la più grande violazione di legge mai esistita, compiuta dai rappresentanti dello Stato", perché "quello che è successo non solo va contro i diritti soggettivi, ma è contro l'interesse dello Stato, perché viola la sua integrità e Costituzione". "Con i tagli ai vitalizi hanno semplicemente aumentato gli stipendi ai politici come del resto Meloni ha già fatto. In questo caso, il taglio ai vitalizi non è servito a tentare di risanare la malasanità e la giustizia soprattutto", conclude il legale. 

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Taglio dei vitalizi, Ilona Staller denuncia Conte e Collegio Camera: "Sconfitta della legalità"

21 Luglio 2025
Ilona Staller, alias Cicciolina - Fotogramma

(Adnkronos) - Aveva promesso battaglia, e battaglia sarà fino alla fine. Dopo la sentenza della settimana scorsa sul taglio dei vitalizi agli ex deputati, Ilona Staller, in arte Cicciolina, tramite Luca Di Carlo, famoso avvocato miliardario, è pronta a denunciare il Collegio d'appello della Camera e il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.  

"Lo faremo", annuncia il legale dell'onorevole ed ex pornostar all'Adnkronos, nei "competenti organi di giustizia esterna al Parlamento nazionale e sovranazionale", ma anche a livello parlamentare, con un'inchiesta e chiedendo di essere ascoltati dal presidente di Montecitorio, Lorenzo Fontana. "Quella che è stata una vittoria politica per Conte, è stata una sconfitta per la legalità in Italia. E quindi non meravigliamoci se qui da noi esiste così tanta illegalità", attacca.  

L'obiettivo, nel concreto, è quello di disintegrare la sentenza che, per l'imprenditore e filantropo, è stata fatta "seguendo le logiche della politica, non quelle della legge". "Rimarrà nella storia - dice ancora Di Carlo - come la più grande violazione di legge mai esistita, compiuta dai rappresentanti dello Stato", perché "quello che è successo non solo va contro i diritti soggettivi, ma è contro l'interesse dello Stato, perché viola la sua integrità e Costituzione". "Con i tagli ai vitalizi hanno semplicemente aumentato gli stipendi ai politici come del resto Meloni ha già fatto. In questo caso, il taglio ai vitalizi non è servito a tentare di risanare la malasanità e la giustizia soprattutto", conclude il legale. 

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Caso Garlasco, procura mette la parola fine su impronta 33: non c'è sangue

21 Luglio 2025
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(Adnkronos) - Sull'impronta 33, riscontrata sulla parete delle scale della villetta di Garlasco dove il 13 agosto 2007 è stato trovato senza vita il corpo di Chiara Poggi, "non è possibile procedere ad accertamenti biologici". Lo scrive la Procura di Pavia che rigetta la richiesta di incidente probatorio sull'impronta palmare avanzata dai legali della famiglia della vittima e mette a tacere chi sostiene che dall'immagine si possa dedurre che si tratta di un'impronta di una mano destra insanguinata. La stessa difesa di Alberto Stasi, l'allora fidanzato condannato a 16 anni di carcere per il delitto, sostiene che l'impronta sembra 'densa' di materiale biologico, sangue probabilmente. Tesi che la procura stronca.  

Nel provvedimento del 2 luglio scorso, in possesso dell'Adnkronos, i pubblici ministeri titolari del nuovo fascicolo dell'indagine che vede indagato Andrea Sempio - in concorso con altri o con Alberto Stasi - svelano che l'intonaco grattato in corrispondenza dell'impronta 33 "risulta allo stato interamente utilizzato - dopo essere state verosimilmente pregiudicate dall'azione inibente della ninidrina - per indagini biologiche, come riferito ai pubblici ministeri il 9 giugno 2025 dal tenente colonnello Alberto Marino", in forza al Ris. Se la Procura cita la relazione del Ris di Parma del 15 ottobre 2007, dimentica di esplicitare che la traccia 33 è stata sottoposta - subito dopo l'omicidio di quasi 18 anni fa - all'Obti test, l'analisi più efficace per rilevare il sangue umano, che ha fornito "esito negativo".  

Inoltre, ricorda sempre la Procura di Pavia, la fialetta originariamente contenente il 'grattato' "non è stata rinvenuta il 17 giugno 2025 nei reperti provenienti dal Ris di Parma", oggetto dell'attuale incidente probatorio, "sicché, all'evidenza, non è possibile procedure ad accertamenti biologici sul reperto fotografico dell'impronta", scrivono i pubblici ministeri. Per la difesa di Stasi e per gli stessi pm l'impronta palmare destra è attribuibile a Sempio, mentre per i consulenti del nuovo indagato e della famiglia della vittima quell'orma non insanguinata non solo non è databile ma non è neppure riconducibile ad Andrea Sempio.  

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Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko a "Danza nel Vento"

21 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATADomenica 27 a Santa Teresa Gallura, presenta Matilde Brandi...

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Sangiuliano, pm chiude le indagini. Boccia a rischio processo

21 Luglio 2025
Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia - Fotogramma

(Adnkronos) - La procura di Roma ha chiuso le indagini nei confronti di Maria Rosaria Boccia, indagata dopo l’esposto presentato la scorsa estate dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. A Boccia, nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dalle pm Giulia Guccione e Barbara Trotta, vengono contestati i reati di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e una contestazione relativa a false dichiarazioni nel curriculum in relazione all’organizzazione di eventi. 

L’imprenditrice a settembre scorso fu oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri del nucleo investigativo che sequestrarono materiale informatico tra cui i telefoni della donna mentre a marzo era stata interrogata dai magistrati titolari del fascicolo a piazzale Clodio. Ora i pm capitolini hanno notificato a Boccia l’avviso di conclusione delle indagini, atto che solitamente prelude la richiesta di rinvio a giudizio. Nel procedimento risultano parti offese Sangiuliano, la moglie e l’ex capo di gabinetto del dicastero Francesco Gilioli. 

 

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Ecco Manifesto Cagliari '25, firmato da ristoratori e baristi

21 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAPromosso da Fipe: "I locali sono risorse, non un problema"...

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La cucina, il dritto, la famiglia: Sinner racconta il trionfo di Wimbledon

21 Luglio 2025
Jannik Sinner - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Jannik Sinner ci porta dentro Wimbledon 2025. Il tennista azzurro, fresco trionfatore a Londra, ha pubblicato oggi, lunedì 21 luglio, un 'Vlog' del suo torneo sul proprio canale YouTube, mostrando uno sguardo inedito sul percorso che lo ha portato a vincere il suo primo titolo nello Slam londinese, tra allenamenti e momenti di relax. 

"Per i tornei de Grande Slam cerchiamo di arrivare sempre con un po' di anticipo. Quattro, cinque giorni. Per abituarci alle palle e alle condizioni meteo, anche se qui a Wimbledon cambia spesso", ha spiegato il coach Simone Vagnozzi, "è stato un ottimo inizio perché nelle prime partite ha speso poche energie. Sicuramente dalla prima volta che ci siamo incontrati a Montecarlo, tre anni fa, è cresciuto come giocatore e come uomo. Giocare partite importanti in palcoscenici importanti sicuramente ti aiuta". 

Tante le indicazioni di Vagnozzi per Sinner in allenamento, specialmente per il dritto, colpo meno efficace rispetto al rovescio: "Quando arrivi con il campo aperto cerca di stare basso e poi ti alzi leggermente. Ogni tanto sbagli per questo", gli dice l'allenatore durante un allenamento sui campi londinesi. "Come giocatore è cresciuto tantissimo nella sua conoscenza del gioco", ha spiegato poi, "ora gioca sui punti deboli dell'avversario, sa come gestire un punto importante anche tatticamente". 

Alla vigilia della semifinale contro Novak Djokovic, dopo aver superato Ben Shelton nei quarti, Sinner si mostra spensierato in cucina. Canta mentre prepara la cena: "Oggi la partita è andata bene, è stata una bella giornata. Abbiamo avuto una leggera sessione di allenamento e mi sono riposato molto, perché ho sicuramente bisogno di riposo per domani. Tutto sta andando molto bene, il gomito sta meglio, quindi qualunque cosa arriva è un bonus. Sono molto felice di essere in questa posizione, ma ogni match è diverso, ogni avversario è diverso". 

"Cercherò di essere in una buona condizione domani, ma ho fatto tutto quello che dovevo per prepararmi", ha raccontato Sinner, "ora è il momento di rilassarsi. Bisogna divertirsi e sentirsi onorati di giocare queste partite, è il motivo per cui giochiamo e ci alleniamo. È la seconda volta che gioco le semifinali qui, qualche anno fa avevo perso sempre contro Djokovic. Ora sono migliorato, ma non voglio mettermi pressione. Meno pressione ti metti e più giochi meglio. Non posso predire il futuro quindi bisognerà aspettare domani" Poi la cena con i parenti e il team, con Jannik a cucinare carne e pomodorini: "Mi piacciono perché sono freschi, ci metto della salsa e un po' di zucchero". 

Il giorno della finale per Sinner inizia presto: "Sono le 10.30 e sto andando al campo per prepararmi alla finale. Non mi importa del risultato, è un onore giocare la finale di questo torneo mi sento fortunato", ha detto Jannik, "mi sento bene fisicamente che è la cosa più importante e spero sia una buona partita anche se non si sa mai chi può vincere. Lotterò su ogni palla e vedremo come andrà". 

Fiducioso anche Darren Cahill: "In tre anni che siamo stati con lui ha sempre avuto il sogno di giocare contro i migliori del mondo, vincere i più grandi tornei. E lui è già riuscito a realizzarne alcuni, ma questo è il più grande. Giocare sul Centre Court la finale di Wimbledon contro il campione in carica, sarà una grande giornata per lui", ha raccontato il supercoach di Sinner, "c'è la gioia di essere qui e l'orgoglio di esserci arrivato e di quanto fatto negli ultimi anni. Lui è incredibilmente umile, anche quando ha affrontato giornate no ha mostrato grande classe e resilienza, riuscendo sempre a reagire". 

Dopo aver vinto la finale contro Alcaraz, Sinner ha mostarato il trofeo da vicino: "È diviso in due pezzi, ci sono tutti i vincitori e i vincitori più recenti e il mio nome è l'ultimo". Poi su quella giornata storica: "Molte cose mi sono passate per la testa: servire per il torneo, l'ultimo punto, ma più di tutto mi è piaciuto abbracciare il mio box e la mia famiglia, coloro che mi conoscono come persona meglio di tutti gli altri. È un giorno speciale e me lo godrò per qualche altro giorno, ma questo ricordo resterà con me per sempre". 

 

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Consulta: incostituzionale il tetto di sei mensilità per il risarcimento dei licenziamenti illegittimi

21 Luglio 2025
La sede della Consulta - Ipa

(Adnkronos) - È incostituzionale il limite di sei mensilità imposto dalla legge per i risarcimenti di chi è vittima di licenziamento illegittimo nelle piccole imprese che non rientrano nell'applicazione dell'articolo 18. Lo ha stabilito la Corte costituzionale, nella sentenza numero 118 depositata oggi, lunedì 21 luglio. 

Secondo la Corte, l’imposizione di un simile limite massimo, fisso e insuperabile, a prescindere dalla gravità del vizio del licenziamento - aggiungendosi alla previsione del dimezzamento degli importi indicati agli articoli 3, comma 1, 4, comma 1, e 6, comma 1, del citato decreto legislativo numero 23 del 2015 - fa sì che l’ammontare dell’indennità sia circoscritto entro una forbice così esigua da non consentire al giudice di rispettare i criteri di personalizzazione, adeguatezza e congruità del risarcimento del danno sofferto dal lavoratore illegittimamente licenziato, né da assicurare la funzione deterrente della stessa indennità nei confronti del datore di lavoro. 

La Corte esprime, inoltre, l’auspicio di un intervento legislativo sul tema dei licenziamenti di dipendenti di imprese sotto soglia, in considerazione del fatto che, nella legislazione europea e in quella nazionale, sia pur inerente ad altri settori (come ad esempio la crisi dell'impresa), il criterio del numero dei dipendenti non costituisce l’esclusivo indice rivelatore della forza economica dell’impresa e quindi della sostenibilità dei costi connessi ai licenziamenti illegittimi. 

a sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il limite massimo di sei mensilità per l’indennizzo nei casi di licenziamento illegittimo nelle piccole imprese introduce un importante principio di tutela individuale, ma corre il rischio di produrre gravi conseguenze sull’equilibrio e sulla tenuta economica e occupazionale del sistema produttivo italiano. È quanto sostiene Unimpresa, secondo cui l’impatto potenziale è ampio e profondo: un’azienda con quattro dipendenti e un fatturato di 250.000 euro annui, se condannata a pagare una indennità non più contenuta nel limite di sei mensilità, potrebbe trovarsi a versare 12-18 mensilità di retribuzione (in media 30.000–40.000 euro) a fronte di un solo rapporto di lavoro, con la concreta possibilità di dover ricorrere a indebitamento, dismissioni o cessazione dell’attività.  

"Una giurisprudenza che non tiene conto delle condizioni strutturali delle imprese rischia di trasformarsi in un boomerang per l’intero mondo del lavoro", osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. "Il principio costituzionale della tutela del lavoro non può essere realizzato scaricando sulle imprese più piccole l’intero peso della disciplina sanzionatoria" e "il rischio - secondo Longobardi - è che questa pronuncia contribuisca a congelare il mercato del lavoro nelle microimprese. Se assumere comporta un potenziale danno patrimoniale incalcolabile, molti piccoli imprenditori preferiranno non crescere, non formalizzare i rapporti, o peggio, rinunciare a investire nel lavoro stabile".  

"La Corte costituzionale mette nero su bianco quello che diciamo da sempre", scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 stelle delle commissioni Lavoro di Camera e Senato. "Con il suo pronunciamento, la Corte ci dà ragione e non possiamo non pensare al referendum che soltanto un mese e mezzo fa ha portato alle urne 13 milioni di cittadini per cambiare questa norma ingiusta. La stessa Consulta invita a un intervento legislativo: il governo non faccia orecchie da mercante e tuteli davvero i lavoratori, rimediando quanto prima a questa stortura". Lo .  

Fa eco da Avs Angelo Bonelli: "Avevamo ragione a chiedere l’abrogazione di questa norma con il referendum, ma il governo Meloni ha fatto di tutto per sabotare quella battaglia di giustizia e dignità per i lavoratori". "Il governo Meloni, invece di tutelare i diritti dei lavoratori - prosegue -, ha scelto di insabbiare il referendum proposto per abrogare una norma in palese contrasto con i principi costituzionali. Non solo è stato negato un diritto democratico ai cittadini, ma si è fatto muro per difendere l’indifendibile. Oggi la Consulta smentisce il governo e dà ragione a chi, come noi, ha lottato per restituire dignità e tutele ai lavoratori. Il governo - è l'esortazione di Bonelli - prenda atto della sentenza e cambi rotta: basta attacchi ai diritti, basta propaganda sulla pelle dei lavoratori". 

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Jovanotti in bici (dopo l'incidente) da Cortona al Friuli: 770 km verso il 'bike concert'

21 Luglio 2025
Jovanotti - Instagram

(Adnkronos) - Jovanotti è tornato in sella alla sua amata bicicletta a due anni di distanza dall'incidente in cui ha rischiato di perdere la vita, in Repubblica Domenicana. Stessa bicicletta, stessa determinazione. Lo ha raccontato lui stesso in un video condiviso su Instagram, in cui ha annunciato l’inizio di un viaggio speciale: 770 km da Cortona al Friuli, per raggiungere il palco del 'No Borders Music Festival', dove si esibirà sabato 26 luglio con il suo attesissimo ‘bike concert’. 

"La bici è la stessa. Come quando si cade da cavallo: si rimonta sullo stesso e si va", dice Lorenzo Cherubini nel video condiviso su Instagram. Il progetto è ambizioso: un chilometro, 770 in totale, per ogni giorno passato dall'incidente. La sfida è quella di pedalare e condividere il viaggio con i fan, tappa dopo tappa. 

 

"Al nostro bikeconcert si potrà arrivare solo in bici e ci saranno 6000 ciclisti, e io tra loro ho pensato di onorare l’invito facendo 770 km a pedali, uno per ogni giorno che è passato dal botto di due anni fa", ha spiegato. “Ieri primo giorno con 2500 m di dislivello, è stato fantastico”, ha aggiunto, lasciando intendere che il viaggio sarà faticoso ma pieno di soddisfazioni. 

 

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Il Cagliari attende l'ok per le visite mediche di Folorunsho

21 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATANel mirino dei sardi anche gli attaccanti Kilicsoy e Zulevic...

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Laila Hasanovic, le vacanze 'misteriose': prima con Sinner, poi torna a casa

21 Luglio 2025
Sinner, Laila Hasanovic - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Sardegna, sole e... Laila Hasanovic. Dopo la vittoria a Wimbledon per Sinner è tempo di relax. Il numero 1 del mondo si sta riposando godendosi le meritate vacanze, prima di tornare ad allenarsi in vista del Masters 1000 di Cincinnati e soprattutto degli US Open 2025, tornei a cui arriverà da campione in carica. 

Jannik è stato avvistato a Porto Cervo, sorridente e rilassato, con un look casual da spiaggia che conferma l’atmosfera da vacanza. Ma ai fan più attenti non è sfuggito un dettaglio curioso: Laila Hasanovic, la sua presunta fidanzata, ha pubblicato su Instagram una foto del mare ripreso dall'alto, da un elicottero. Un indizio che per molti confermerebbe la loro relazione o almeno la frequentazione. 

Poche ore fa, però, Laila ha annunciato il suo ritorno dalle vacanze con una serie di scatti e la didascalia: "Cuore pieno e ricaricato". Tra i commenti, spicca una domanda diretta: "Dove sei stata? A Porto Cervo?". Sarà solo una coincidenza o l'ennesima prova di una vacanza trascorsa insieme? 

 

Laila Hasanovic è nata l'8 novembre 2000 a Copenaghen ed è una modella danese di origini bosniache. Il suo profilo Instagram conta ben 346mila follower e condivide foto relative alla sua realtà quotidiana. Vive nella sua città natale, anche se il lavoro la porta a viaggiare spesso. La modella ha avuto, recentemente, una relazione con il figlio di Michael Schumacher, il pilota Mick. 

 

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Caso Epstein, l'ex super avvocato: "Ghislaine sa tutto, liberatela e parlerà"

21 Luglio 2025
Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Alan Dershowitz, ex avvocato di Jeffrey Epstein e di Donald Trump, ritiene che Ghislaine Maxwell, la complice del multimilionario condannata a 20 anni di carcere per abusi su minori, dovrebbe essere scarcerata e ottenere l'immunità per fare i nomi di tutte le persone coinvolte nello scandalo Epstein. "Ghislaine Maxwell sta sostanzialmente scontando la pena che avrebbe ricevuto Epstein", ha detto l'avvocato. Il Daily Beast riporta la dichiarazione integrale del noto legale conservatore: "Dovrebbe vedersi commutare la pena, essere convocata davanti al Congresso per ricevere l'immunità totale. E poi dirà tutto quello che sa". 

Ghislaine Maxwell, ex compagna di Jeffrey Epstein, sta attualmente scontando una condanna a vent'anni di carcere per aver trafficato ragazze per conto del finanziere condannato per abusi sessuali, morto suicida in carcere nel 2019.  

Il caso Epstein è tornato al centro delle polemiche dopo che il Dipartimento di Giustizia guidato da Trump ha dichiarato di non possedere la lista dei "clienti" dell'imprenditore pedofilo, alimentando le voci, portate avanti dal movimento Maga (Make America great again), su un presunto insabbiamento dei nomi dei soggetti coinvolti nella rete di abusi. 

L’avvocato Dershowitz ritiene che solo la testimonianza di Maxwell potrà "far luce" sui controversi rapporti di Epstein, considerando il lungo tempo trascorso insieme all'uomo. "Sa tutto e credo che stia scontando una pena in modo improprio. Dovrebbe essere rilasciata e avere uno sconto di pena". L'avvocato Dershowitz, che in passato ha difeso anche il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel primo processo per impeachment nel 2020, ha commentato anche la notizia dei file del processo: "Dovrebbero essere divulgati, ma i tribunali hanno ordinato che fossero secretati", ha scritto. "So chi sono. Non includono alcun attuale funzionario. Non sappiamo se le accuse siano vere". 

Secondo alcune indiscrezioni, ci potrebbe essere proprio Maxwell dietro alla fuga di notizie riguardanti un presunto bigliettino "osceno" realizzato da Trump e regalato ad Epstein. Il Presidente ha smentito di averlo mai scritto, definendolo "un falso" e ha intentato una causa per diffamazione da 10 miliardi di dollari contro il Wall Street Journal, il suo editore Dow Jones, due giornalisti e il magnate dei media Rupert Murdoch. 

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