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Volotea tocca quota 10 milioni di passeggeri trasportati a Olbia

05 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAFortunata viaggiatrice ha vinto un anno di voli gratuiti...

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Orgosolo Film Festival dall'11 al 14 settembre

05 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATASul grande schermo il cinema di denuncia, lotta e resistenza...

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Neri Marcorè ritorna al Premio enoletterario Vermentino

05 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATANona edizione il 4 ottobre al Museo Archeologico di Olbia...

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Vespa velutina, la Regione attiva monitoraggio e prevenzione

05 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATA'Nessun allarmismo, al lavoro per proteggere api e cittadini'...

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Turchi arrestati alla festa di Santa Rosa a Viterbo, esclusa la pista del terrorismo

05 Settembre 2025
La polizia tra i vicoli di Viterbo

(Adnkronos) - Esclusa la pista del terrorismo nel caso dei due turchi trovati in possesso di armi e arrestati in un B&B nel centro di Viterbo nel giorno della festa della Macchina di Santa Rosa.  

Dalle indagini non è emerso nessun elemento che possa far pensare che i due arrestati stessero preparando un attentato alla macchina di Santa Rosa: la pista terrorismo, quindi, cade definitivamente come ipotesi al vaglio.  

Rilasciati anche i cinque turchi portati ieri sera in questura per accertamenti dopo essere stati segnalati e individuati in un b&b di Montefiascone. Si tratta di immigrati regolari sul territorio italiano: due sono richiedenti asilo mentre gli altri tre sono in possesso di permesso di soggiorno. Anche loro dagli accertamenti non sono risultati collegati in alcun modo con il mondo del terrorismo. 

L'indagine, che riguarda il traffico di armi e la criminalità organizzata, prosegue e potrebbe ora passare alla Dda di Roma. Al momento infatti l’accusa nei confronti dei due arrestati resta quella di detenzione illegale di armi ma fra le piste seguite dagli inquirenti c’è anche un possibile legame con il boss della criminalità turca Baris Boyun, arrestato nel maggio dello scorso anno a Vetralla, a pochi chilometri da Viterbo, dove si era stabilito e per il quale la Turchia chiede l’estradizione. Esclusa la pista terroristica, resta aperta invece la possibilità di un collegamento con la criminalità organizzata turca così come quella di un blitz armato per tentare di far evadere Boyun.  

 

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La Coca Cola di Bill Gates e l'elicottero di Gianni Agnelli, le curiosità dal Forum di Cernobbio

05 Settembre 2025
Gianni Agnelli e Bill Gates - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Nato da un'idea condivisa su un treno tra Verona e Milano in una sera di nebbia del novembre 1974 tra Alfredo Ambrosetti e Umberto Colombo, il Forum di Cernobbio che porta il nome del suo fondatore giunge alla sua 51esima edizione. Ed in oltre mezzo secolo di storia non sono mancati aneddoti memorabili e curiosità, davanti un parterre che negli anni è cresciuto notevolmente. Il tutto nel rigoroso rispetto del 'rito' della Chatham rule. 

BILL GATES LO STACANOVISTA. Tra gli episodi memorabili raccontati dai veterani del forum ne spicca uno su Bill Gates. Come ceo di Microsoft, partecipò a due edizioni del workshop, nel 1995 e nel 1996. In occasione della sua prima partecipazione proiettò in sala la foto di uno smartphone. A tal proposito si racconta che arrivato alle 2 di notte da Praga, senza aver cenato, invece di accettare un invito a sedersi a tavola chiese di lavorare alla sua presentazione fino alle 4 del mattino, bevendo una Coca-Cola ghiacciata. 

AGNELLI IN ELICOTTERO. Gianni Agnelli, principale azionista e amministratore al vertice della Fiat, nonché senatore a vita, è stato una presenza assidua al Forum dal 1981 al 2001. Gli habitués ricordano i suoi arrivi in elicottero al simposio sul lago di Como. 

FUTURO PAPA RATZINGER. il Santo Padre Benedetto XVI venne a Villa D'Este nel 2001, quando era ancora il cardinale Ratzinger, per una riflessione sui valori che devono guidare il mondo economico.  

DONNE AL WORKSHOP. Marisa Bellisario, in qualità di amministratore delegato di Italtel, nel 1983, è la prima donna a partecipare al workshop con un intervento sul futuro delle telecomunicazioni. Lei ed Enrica Pinetti, direttore Generale di Media Trade, sono state le uniche due donne tra i partecipanti fino al 1985. 

ARAFAT, PERES, GORBACIOV E KISSINGER. Negli anni il forum si è distinto per aver accolto partecipanti internazionali, oltre a ministri ed ex ministri, premier ed ex premier dei governi italiani passati e presenti. Al workshop ha partecipato, tra gli altri, l'ultimo presidente dell'Urss Michail Gorbačëv, nel 1997, in qualità di Presidente della Fondazione non-governativa per gli studi socio-economici e politici; nel settembre 1999, un anno esatto prima della seconda intifada, a Cernobbio l'allora presidente dell'Autorità palestinese Yasser Arafat e Shimon Peres, in quegli anni ministro per la Cooperazione regionale di Israele, si strinsero la mano a Villa d'Este per la prima volta dopo il crollo degli accordi di Oslo. Henry Alfred Kissinger, già segretario di Stato Usa, prese parte al 27° Forum di Cernobbio.  

PARTECIPANTI. Alla prima edizione del forum nel luglio del 1975, sempre a Villa d'Este, parteciparono 14 persone. Da li il numero è salito arrivando ai 102 del 1980 e agli oltre 200 in media negli ultimi anni. Oggi i partecipanti che seguono i lavori nella Sala Impero sono limitati a 250, per motivi di spazio.  

CHATHAM RULE. Sin dalla sua nascita il workshop si tiene nel rispetto della 'Chatham House Rule', la regola delle porte chiuse. A tutti i partecipanti è consentito utilizzare liberamente le informazioni senza però citare la fonte. (di Luana Cimino) 

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Gp Monza, Ferrari domina prime libere con Hamilton e Leclerc

05 Settembre 2025
Lewis Hamilton - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - La Ferrari parte bene nel Gp di Monza. Nella prima sessione di prove libere, domina Lewis Hamilton con il miglior tempo (1:20.117), davanti all'altra rossa di Charles Leclerc (1:20.286). Poi Carlos Sainz (Williams), il campione del mondo Max Verstappen (Red Bull) e Kimi Antonelli (Mercedes). Sesta la McLaren di Lando Norris. 

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L'analisi di De Bortoli: "Difendiamo le ragioni dell'Unione europea, attenzione al debito"

05 Settembre 2025
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(Adnkronos) - Ferruccio De Bortoli ha partecipato alle prime sessioni del Forum di Cernobbio e, intervenendo durante la diretta Adnkronos da Villa d'Este, ha messo in evidenza due temi chiave della discussione. Da una parte il rapporto di eccessiva sudditanza dell'Unione Europea rispetto agli Stati Uniti di Donald Trump; dall'altra il rischio che le due sponde dell'Atlantico possano essere colpite da una nuova crisi del debito. Sullo sfondo ci sono i segnali che arrivano dagli economisti americani, a partire dal premio Nobel Joseph Stiglitz, e le difficoltà legate all'instabilità politica della Francia.  

L'editorialista del Corriere della Sera è partito da una considerazione di fondo. "Si trova un dialogo con gli Stati Uniti difendendo di più le ragioni dell'Unione europea. C'è stato un intervento del consigliere economico di Trump che addirittura ha ridicolizzato le posizioni europee", ha raccontato, riferendosi ad Aaron Hedlund (Capo Economista presso il Council of Economic Advisers della Casa Bianca). "Mi colpisce il disprezzo da parte americana ma anche il fatto che noi non difendiamo quello che di buono c'è nell'Europa. Abbiamo parlato molto degli errori e delle imperfezioni ma non discutiamo del costo che sopporteremmo se rinunciassimo a quello che l'Ue ha rappresentato fino ad adesso", ha proseguito. Con un invito preciso a ribaltare la narrazione: "Dovremmo essere più consapevoli della nostra forza, pensiamo alla reazione alla Pandemia o alla compattezza seguita all'invasione dell'Ucraina". 

L'ex direttore di Corriere e Sole 24 ore ha messo poi in primo piano le implicazioni economiche della fase di profonda instabilità che stiamo attraversando. "Mi colpisce che non ci sia consapevolezza della situazione così difficile da un punto di vista finanziario. Non si può andare avanti con deficit e debiti così elevati". E questo, ha evidenziato De Bortoli, vale per gli Stati Uniti e per l'Europa. "Stiglitz nel suo intervento ha parlato dell'ipotesi che possa esserci una crisi del debito americano, ha fatto vedere proiezioni di debito al 200%, con i tassi sui titoli che salgono mentre il dollaro si deprezza", ha evidenziato De Bortoli, aggiungendo che "il tema del debito è stato derubricato da un punto di vista politico".  

Quindi, l'avvertimento: "Quella del debito sovrano non è più considerata un'emergenza ma può tornare ad esserlo. E anche noi, prima di guardare alle difficoltà degli altri, dovremmo ricordare che il nostro debito continua a crescere". Perché la Francia ha le sue difficoltà, ma una crisi del debiti in Europa colpirebbe inevitabilmente chi ha l'esposizione più alta, a partire dall'Italia. (Di Fabio Insenga) 

 

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Gp Monza, le 'follie' dei tifosi Ferrari: "Tremila euro per vedere Hamilton e Leclerc"

05 Settembre 2025
Charles Leclerc e i tifosi della Ferrari - Afp

(Adnkronos) - "Sogno di andare a Monza a vedere la Ferrari". Una frase pronunciata ogni anno da tanti appassionati. Ma quanto costa davvero andare ad abbracciare la Rossa nel weekend di Formula 1 più avvincente dell’anno? I tifosi lo hanno raccontato all’Adnkronos direttamente dall’Autodromo, “Il Tempio della Velocità”, tra un sorriso e l’altro. Il rosso domina e c’è poco da fare, ma non mancano supporter di altri team. Dalla Mercedes alla Red Bull, passando per la McLaren. 

Alessandro e Andrea hanno una storia particolare. Stanno insieme da qualche anno, lui viene da Vienna e lei da Roma. Per loro, la spesa è stata tutto sommato accessibile: "Per tre giorni zona prato abbiamo speso 120 euro a testa – dice Alessandro -. Poi, io altri 80 euro per i voli e lei 70 per i treni, ma costano così grazie a una programmazione ben studiata. Ci va bene perché dormiamo da amici a Milano, pernottare a Monza sarebbe stato impossibile visti i prezzi". Nicolò e Romina sono invece partiti stamattina da Venezia: "In totale avremo speso 300 euro a persona - raccontano dopo aver acquistato gli iconici cappellini rossi negli stand dedicati -. Diciamo che siamo di quelli accorti, dormiamo in periferia e abbiamo prenotato tutto da mesi".  

Filippo, 41 anni, è invece partito da Tuttlingen, Germania, insieme a sua figlia Melissa: "Hotel compreso dovremmo essere intorno ai 1600 euro per entrambi. Perché questa follia? Crediamo in un miracolo dopo il disastro visto in Olanda. Monza porta bene e in passato è già successo. La speranza è sempre l’ultima a morire". Sua figlia sorride: "Sì, ma è anche vero che chi di speranza vive, disperato muore. Quest’anno la Ferrari mi sembra sfortunata". Orazio, 47 anni è invece partito da Catania insieme a sua moglie: "Condividiamo questa passione, ma ormai è un business assurdo. Per mettere piede qui all’Autodromo da venerdì a domenica abbiamo speso 900 euro. Poi, un volo prenotato tempo fa sui 200 euro andata/ritorno per entrambi. Alloggiamo a Cologno Monzese, risparmiamo qualcosina. Seguo la Ferrari da una vita e ci tenevo. Sono stato un paio di volte a Imola, ma Monza è da vivere almeno una volta". 

La storia più clamorosa (e anche più ‘cara’) è quella di Pero, piombato a Monza da Porto Rico: "Quanto abbiamo speso? Uuufff, ho perso il conto” sghignazza in uno spagnolo contaminato da un italiano così così, provando a fare mente locale: “Siamo in 4. Milleseicento euro a testa solo per il volo" spiega, aiutandoci nella conversione dal dollaro statunitense. "Per dormire abbiamo prenotato un Airbnb, siamo sui 1000 euro complessivi per tutto il weekend del Gp. E poi, per i giorni qui al circuito siamo sui 700 euro a testa. In più, ci metta qualche pizza o una cena al ristorante. Se non siamo a 3000 euro poco ci manca". La domanda arriva di riflesso: "Perché questa pazzia? Sono innamorato di Hamilton, è il mio idolo. Quando posso, provo a seguirlo. Costa tanto, ma la passione non ha prezzo". Come Dylan, che ha ricevuto il 'pacchetto' in regalo da suo padre Derrick, per il sedicesimo compleanno: "Il suo idolo è Leclerc – racconta il papà - e ho deciso di fargli questa sorpresa, da un anno non fa che parlare della sua vittoria qui l’anno scorso. In tutto faccia 3000 euro, dormiamo in un appartamento non lontano da Monza". Questione di regali anche per Antonio, 60 anni, pure lui super tifoso di Hamilton: "Vivo in Svizzera e David, mio nipote, ci teneva a darmi questa gioia. Sono un tifoso dei piloti, più che della Formula 1 in sé. Prima di Lewis, ho fatto follie per Schumacher". Proprio David tira fuori l’IPhone e fa i calcoli: "Senza mangiare, siamo sui 1500 a persona. Ci abbiamo messo un po’ per trovare l’hotel, ma alla fine è andata bene".  

Chi non ha bisogno di prenotazioni è Carlo, 74 anni. Quando lo fermiamo, alza gli occhiali da sole e se la ride: "Come sono venuto qui? A piedi, lo faccio da 56 anni. Vivo a Campofiorenzo, una frazione di Casatenovo. Casa mia dista una decina di chilometri da qui e mi piace vivere tutto di questi giorni, l’atmosfera è speciale. Sono iscritto al Ferrari Club e Monza per me è storia e tradizione". Sul ricordo più bello non ha dubbi: "Il titolo vinto qui da Niki Lauda nel 1975. Quella tuta azzurra è leggenda". Domenica la Ferrari celebrerà i 50 anni da quel momento. E a Carlo, con ogni probabilità, scenderà una lacrimuccia. (di Michele Antonelli) 

 

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Gb, è morta la duchessa del Kent: l'annuncio di Buckingham Palace

05 Settembre 2025
La duchessa di Kent, Katharine - Ipa

(Adnkronos) - La duchessa di Kent, Katharine, è morta all'età di 92 anni. Lo ha annunciato Buckingham Palace, aggiungendo che la moglie del cugino della regina Elisabetta II, il duca di Kent, si è spenta nella tarda serata di ieri a Kensington Palace, circondata dalla sua famiglia. "È con profondo dolore che Buckingham Palace annuncia la morte di Sua Altezza Reale la Duchessa di Kent", ha dichiarato il Palazzo.  

"Il Re, la Regina e tutti i membri della famiglia reale - ha scritto Buckingham Palace - si uniscono al Duca di Kent, ai suoi figli e nipoti nel lutto per la loro perdita e ricordano con affetto la dedizione di una vita della Duchessa verso tutte le organizzazioni a cui era associata, la sua passione per la musica e la sua empatia per i giovani". 

La bandiera del Regno Unito a Buckingham Palace è stata abbassata a mezz'asta a mezzogiorno in segno di rispetto e a breve un annuncio formale verrà affisso sulla ringhiera della residenza reale. 

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Ritorno sui banchi e disturbi alimentari, le 7 regole anti-stress

05 Settembre 2025
Ritorno sui banchi e disturbi alimentari, le 7 regole anti-stress

(Adnkronos) - Settembre è sempre un mese critico poiché il rientro a scuola o all'università allinea numerosi fattori di rischio: stress scolastico e accademico, con verifiche ed esami ravvicinati; ritorno al confronto con i coetanei, con giudizi impliciti o espliciti su corpo e cibo; momenti di socialità legati alla mensa e agli spogliatoi, spesso fonte di ansia e vergogna; ripartenza delle attività sportive, dove la performance fisica si intreccia al giudizio estetico. Lo sottolinea Lilac-Centro Dca, digital health tech startup prima realtà in Italia nata con l'obiettivo di creare un modello innovativo per il trattamento dei disturbi alimentari, che ha stilato le 7 regole per il 'back to schoolì. 

1) Non commentare corpi e cibo. Anche i 'complimenti' come "sei dimagrita" o "stai benissimo" spostano il valore della persona sull'aspetto e rinforzano il controllo sul corpo. Meglio valorizzare interessi, impegno, qualità non legate al fisico; 

2) Rispettare fame e sazietà. Forzare/limitare con espressioni come "finisci tutto" o "hai già mangiato abbastanza" indeboliscono la capacità di autoregolazione. Lasciare spazio ai segnali interni riduce colpa e vergogna legate al pasto;  

3) Sport come benessere, non compensazione. Parlare di movimento per energia, sonno e umore (non per "bruciare calorie") evita la spirale punizione/ricompensa che alimenta condotte di compensazione; 

4) Mensa inclusiva e personale formato. Niente paragoni sulle porzioni o battute sull'appetito. Un linguaggio neutro rende il pasto un momento sicuro, non un 'palcoscenico' di confronto sociale; 

5) Stop a pesate/Bmi (indice massa corporea) in classe o in spogliatoio. La misurazione del corpo è un atto clinico, non didattico. In contesto pubblico produce stigmatizzazione e competizione; 

6) Ascolto attivo, niente "soluzioni rapide". Evitare le espressioni "mangia di più" o "fatti forza". Validare, ringraziare per la fiducia, proporre di cercare aiuto insieme e indirizzare ai servizi competenti. L'accoglienza è il primo intervento; 

7) Coinvolgere le famiglie, allineare i messaggi. Scuola e casa devono evitare i messaggi contraddittori. Brevi note informative e un referente benessere migliorano l'intercettazione precoce e riducono rinforzi involontari del problema.  

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Rette Rsa Alzhemer, Consulcesi: "In Europa paga lo Stato in Italia famiglie sole"

05 Settembre 2025
Rette Rsa Alzhemer, Consulcesi:

(Adnkronos) - In Europa il costo delle rette per le residenze sanitarie assistenziali (Rsa) è quasi sempre a carico del sistema pubblico. In Italia, invece, sono le famiglie a sostenere spese altissime, spesso superiori a 2.500 euro al mese, con un impatto drammatico soprattutto per i nuclei che assistono pazienti affetti da Alzheimer e altre gravi patologie neurodegenerative. Lo evidenzia la comparazione tra diversi modelli europei e l'Italia, messa a fuoco da Consulcesi & Partners sul portale soluzione-rsa.it, nato proprio per sostenere il diritto dei pazienti e dei loro familiari. 

In Francia, ad esempio - riporta una nota - lo Stato copre integralmente le spese sanitarie e una buona parte di quelle assistenziali nelle Ehpad, lasciando agli anziani solo i costi alberghieri. La Germania adotta un sistema assicurativo obbligatorio per la long-term care, che copre gran parte dei costi. La Spagna, attraverso il sistema Saad, garantisce assistenza residenziale gratuita o a compartecipazione minima per patologie gravi. Solo l'Italia continua a far ricadere gran parte dell'onere economico sulle famiglie, nonostante la legge e la giurisprudenza riconoscano diritti ben diversi in queste situazioni specifiche. Si tratta per Consulcesi di "un'anomalia tutta italiana" che pesa su centinaia di migliaia di famiglie. "Sul tema la giurisprudenza italiana è ormai chiara. Sentenza dopo sentenza, giudici di prime cure fino alla Cassazione hanno stabilito che le spese per i ricoveri sanitari in Rsa devono essere a carico del Servizio sanitario nazionale", afferma Bruno Borin, responsabile legale di Consulcesi & Partners, facendo riferimento alle ultime pronunce di Cassazione (26943/2024), Consiglio di Stato (3074/2025) Tribunale di Grosseto (152/2025) e Corte d'Appello di Milano (1644/2025). "Nonostante l'assenza di tutela legislativa piena - aggiunge - i giudici hanno già indicato la strada. Sul tema è aperto un dibattito politico, con un braccio di ferro tra Governo e Regioni, ma manca ancora un quadro operativo chiaro. E intanto - sottolinea - tante famiglie pagano somme ingenti e ingiustamente". 

In questo contesto Consulcesi & Partners rinnova l'invito alle famiglie a tutelarsi attraverso il 'Soluzione Rsa', un servizio legale dedicato a chi sostiene o ha sostenuto rette nelle residenze assistenziali per familiari affetti da gravi patologie neurodegenerative. L'obiettivo è quello di far ottenere loro quanto spetta secondo le normative vigenti. "Il principio è estremamente chiaro - riassume Borin - Quando la prestazione è ad alto impatto sanitario anche le funzioni alberghiere devono essere a carico del Ssn. Dunque, le famiglie non devono pagare - rimarca - E chi ha già pagato può chiedere il rimborso anche nel caso il proprio caro non sia più in vita. Con 'Soluzione Rsa' - conclude - abbiamo già avviato decine di azioni in tutta Italia e ottenuto i primi rimborsi per le famiglie". 

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Imprese, Manageritalia: inclusione e diversità motori di innovazione e crescita per futuro lavoro

05 Settembre 2025
Imprese, Manageritalia: inclusione e diversità motori di innovazione e crescita per futuro lavoro

(Adnkronos) - In che modo un ambiente inclusivo, una squadra diversificata e multiculturale possono stimolare l’innovazione, rafforzare la reputazione aziendale e attrarre i migliori talenti così come gli investitori più lungimiranti contribuendo al successo e alla competitività dell’impresa? A questa e a molte altre domande ha risposto 'Includere: una leva strategica per crescere', l’incontro voluto da Manageritalia in collaborazione con Costa Crociere e Hub del Territorio che ha messo a confronto istituzioni, aziende e manager sul valore dell’inclusione e della diversità nelle sue diverse dimensioni e manifestazioni con particolare riferimento al territorio ligure e nazionale. L’incontro si svolto a bordo della nave Costa Smeralda ormeggiata a Genova. 

A confrontarsi, questa mattina, per individuare strategie, azioni e percorsi comuni che diano valore a comunità e territori sono stati: Silvia Salis, Sindaco di Genova - Luc Pénaud, presidente Manageritalia Liguria - Cristina Mezzanotte, presidente Manageritalia Emilia Romagna e coordinatrice Dei Manageritalia – Michela Giustini, employer branding director di Costa Crociere – Enrico Pedemonte, presidente e fondatore della cooperativa sociale 'La Sosta della Tartaruga' – Stefano De Angelis, ceo di Gicomondo Study spa - Stefania Miglietta, HR Manager Gruppo Finsea moderati da Silvia Pedemonte, giornalista del Secolo XIX. 

"L’inclusione - afferma la sindaca di Genova, Silvia Salis - è una pietra miliare della nostra città Genova è una città di mare e come tale non può essere aperta a tutti. Una città che non accoglie è una città destinata a morire. Crediamo fortemente che il rispetto e la valorizzazione delle differenze siano fattori chiave per costruire una società più coesa, innovativa e capace di affrontare le sfide del nostro tempo Iniziative come questa, che vedono il mondo delle imprese, delle istituzioni e del management confrontarsi su questi temi, sono fondamentali per promuovere un cambiamento culturale concreto. L’inclusione non è solo una questione sociale: è una leva di sviluppo economico e di competitività, che può rendere Genova – e il nostro Paese – un luogo più attrattivo per i talenti, per gli investitori e per le nuove generazioni. Tutti devono avere le stesse possibilità di arrivare dove le proprie aspirazioni e le proprie capacità conducono. Ringrazio Manageritalia, Costa Crociere e tutte le realtà coinvolte per aver scelto Genova come porto d’attracco di questo importante dialogo sul futuro del lavoro. E' da qui, da una città che ha l’inclusione nel suo dna, che vogliamo continuare a costruire modelli di crescita più equi, sostenibili e condivisi". 

"Per i manager - commentano Luc Pénaud e Cristina Mezzanotte di Manageritalia - valorizzare la diversità e promuovere l’inclusione non è solo una scelta etica, ma una leva strategica imprescindibile. Significa soprattutto creare un ambiente e una nuova cultura aziendale in cui ogni persona si senta ascoltata, rispettata e libera di esprimere al meglio il proprio potenziale. E' da questa ricchezza di prospettive di crescita e benessere per le persone che nascono le idee più innovative, le soluzioni più efficaci e le relazioni più solide. Un leader inclusivo guida il cambiamento, ispira fiducia e costruisce un’organizzazione capace di crescere in modo sostenibile, attrarre talenti e affrontare con successo le sfide che ogni giorno l’azienda si trova a vivere". 

"Essere parte di Costa - dichiara Michela Giustini Employer Branding, Dei and crew experience director - significa entrare in una comunità globale dove ognuno è accolto, rispettato e valorizzato. A bordo e a terra, siamo un insieme straordinario di culture, esperienze, età e background diversi. I principi di diversità e inclusione sono pilastri fondamentali della nostra cultura aziendale. La nostra identità multiculturale si riflette nella composizione dei nostri equipaggi e nella varietà dei nostri ospiti, contribuendo a generare un ecosistema aperto, accogliente e arricchente per tutti. Crediamo che il rispetto e la valorizzazione delle differenze, di genere, età, etnia, abilità, orientamento sessuale e religioso, siano essenziali per creare un ambiente di lavoro e di viaggio autenticamente inclusivo che ha come obiettivo comune quello di offrire esperienze eccezionali e indimenticabili ai nostri ospiti". 

Secondo l’indagine Esgr financiallab 2024 di Doxa condotta su un campione di oltre 1000 intervistati (soggetti maggiorenni rappresentativi della popolazione italiana), i temi della diversità e dell’inclusione sono molto importanti per il 38% dei consumatori, per il 45% del campione l’attenzione a processi produttivi meno inquinanti, meno/energivori o con minore impatto sull’ambiente sono influenti nei comportamenti di acquisto di beni e servizi cosi come per il 17% è importante che l’azienda persegua obiettivi di sostenibilità tracciabili e valutabili nel tempo. Nello specifico per gli italiani conta molto: l’impegno per salute, sicurezza e benessere dei dipendenti 53% era il 44% nel 2023, politiche attive per la tutela ambientale 47% (38% nel 2023), impegno nel promuovere l’inclusione 38% (34% nel 2023) e impegno nel sostenere la comunità locale 37% era 36% nel 2023. 

Al centro di 'Includere: una leva strategica per crescere' il confronto sul valore della 'Diversità e dell’inclusione' temi oggi centrali nel mondo del lavoro e della managerialità. Creare ambienti in cui le differenze siano riconosciute, valorizzate e promosse non è solo una questione etica, ma un elemento strategico per il successo aziendale. Un’organizzazione inclusiva oggi è più innovativa, competitiva e attrattiva per i migliori talenti e una più alta capacità di adattamento ai cambiamenti sociali. Tuttavia, promuovere concretamente questi valori richiede strategie mirate e strumenti adeguati. Diversità e inclusione non sono sinonimi, ma aspetti complementari. La diversità rappresenta tutte le caratteristiche che rendono unica una persona: genere, età, etnia, orientamento sessuale, abilità fisiche, background culturale e professionale. L’inclusione, invece, è la capacità di un’azienda di creare un ambiente equo, in cui ogni individuo abbia le stesse opportunità di crescita e partecipazione oltre a favorire gli scambi intergenerazionali e interculturali tra tutti i componenti dell’azienda. 

La conclusione della mattinata è stata anche l’occasione per Manageritalia di annunciare la 'WoB Cruise' l’appuntamento finale 'Women on board 2025' il percorso formativo di rete giunto alla sua terza edizione nato per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei consigli d’amministrazione di imprese pubbliche e private. Per l’occasione, dal 29 settembre al 2 ottobre, saranno circa 300 le manager provenienti da tutta Italia che quest’anno hanno seguito e superato l’intero percorso formativo di WoB ad imbacarsi da Genova sulla nave Costa Smeralda in direzione Barcellona, per una tre giorni di networking, confronti e approfondimenti sui temi della Governance delle organizzazioni e del lavoro al femminile.  

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Scandalo casa nel Regno Unito, si dimette la vice premier Rayner

05 Settembre 2025
Angela Rayner - Ipa

(Adnkronos) - Angela Rayner si è dimessa dall'incarico di vice premier britannica e da numero due del Labour in seguito allo scandalo che l'ha coinvolta per il mancato pagamento dell'importo corretto della tassa sulla seconda casa.  

Rayner stessa si era autodenunciata al consulente etico del governo britannico, confermando di dover pagare l'importo aggiuntivo, che gli esperti collocavano attorno alle 40.000 sterline (circa 46.000 euro), evidenziando di aver erroneamente applicato l’aliquota più bassa perché aveva classificato l'appartamento a Hove, parte della cittadina costiera di Brighton, come sua unica proprietà, nonostante fosse spesso residente con i propri figli nella casa di famiglia ad Ashton, vicino a Manchester. 

La risultante indagine del consulente indipendente del governo è stata consegnata al premier Keir Starmer, che inizialmente l'aveva difesa, questa mattina, poco prima che Rayner annunciasse le sue dimissioni. La vicenda rappresenta un duro colpo per il primo ministro, scrive il Guardian, descrivendo Rayner come "una delle sue voci più autentiche e forti della classe operaia" del governo laburista, proprio in un momento in cui fatica a parlare al proprio elettorato tradizionale e perde terreno nei sondaggi rispetto a Reform Uk, il partito di destra dura di Nigel Farage. 

Pochi mesi prima dell’acquisto della casa a Hove, dal valore di 800.000 sterline (circa 923.000 euro), Rayner aveva trasferito la sua quota della casa di Ashton in un trust costituito nel 2020 per gestire un pagamento a uno dei suoi figli, colpito da disabilità permanenti a seguito di un incidente alla nascita, sottolinea la testata britannica. Dopo le rivelazioni, Rayner è stata accusata di ipocrisia, specie in vista di un probabile aumento delle tasse sugli immobili nella prossima legge di bilancio, che il governo presenterà in autunno. Negli scorsi giorni la casa di Hove è stata vandalizzata con insulti e scritte come "evasore fiscale". 

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Escursionista in difficoltà recuperato sul sentiero di Cala Luna

05 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAL'uomo, un tedesco, aveva perso l'orientamento...

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Cambia il traffico dall'8 al 10 settembre in vie Porcell e Fiume

05 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATASarà installata una gru per il cantiere in ex Clinica pediatrica...

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Cernobbio, De Molli: "Da imprese e investitori fiducia alta su Meloni"

05 Settembre 2025
Valerio De Molli - (Ipa)

(Adnkronos) - "Le imprese non sono allarmate: la fiducia sull'attuale governo di Giorgia Meloni è molto alta, ma anche l'apprezzamento internazionale: gli investitori lo misurano con lo spread e la Francia è diventata più rischiosa dell'Italia". Così Valerio De Molli, managing partner e amministratore delegato di The European House - Ambrosetti nel corso di un collegamento con l'Adnkronos a Cernobbio. "Non credo che gli imprenditori abbiano bisogno di soldi o finanziamenti, gli imprenditori hanno bisogno di certezza del diritto e di semplificazione: la richiesta che esce dalle imprese qua a Cernobbio è questa", ha aggiunto.  

 

 

"Oggi occorre considerare nuovi schemi che rispettino meglio le trasformazioni che stanno ridefinendo l'economia e la società europea. Siamo straordinariamente allineati al report che prevede come possibile risposta l'aggiunta di una quinta libertà, il capitale umano, che ricomprende al suo interno diversi elementi, tra cui ricerca, innovazione, dati, conoscenza e istruzione", ha detto ancora De Molli nel discorso di apertura a Cernobbio. "Costruire occasioni di lavoro è un'opportunità ma anche un dovere per tutti i responsabili di un'impresa. Sono certo che gli imprenditori, i manager, la classe dirigente riuniti qui in sala sapranno fare la propria parte come architetti di un futuro più promettente per i nostri giovani. Fate presto", ha aggiunto. 

"Noi riteniamo che il salario minimo sia una conquista e sia giusto: il reddito di cittadinanza da dare ai meno benestanti è abbastanza una sciocchezza e bisogna dimostrare con i dati che questo possa avere un impatto diverso e virtuoso", ha detto ancora all'Adnkronos a Cernobbio. Sempre a proposito del reddito di cittadinanza, De Molli sostiene che "l'eperienza dimostra il contrario: sono emerse delle frodi e difficoltà nel monitorare la destinazione di queste risorse", sottolinea. "Bisogna incentivare la crescita delle competenze - evidenzia De Molli - affinché le persone trovino lavori adeguati. Del resto - continua ancora lo ha pubblicato l'Istat tre giorni fa: siamo al record assoluto nella storia di Italia sul piano del numero di posti di lavoro anche a tempo indeterminato e al minimo storico del tasso di disoccupazione. Non c'è bisogno di sostenere il disagio di chi non lavoro dandogli dei soldi per stare sul divano, ma diamo dei soldi per formare competenze adeguate". 

"Non voglio nemmeno unirmi alle ricorrenti e, reputiamo eccessive, critiche all’azione dell’Ue. L’Ue può e deve essere un continente non solo di grandi valori di pace e inclusione, ma anche di tecnologia, opportunità e futuro e deve continuare ad esserlo per le future generazioni", ha quindi affermato.  

"Mi piace riprendere un principio essenziale che è sintetizzato nella parola dell’anno per il 2025 dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani: rispetto", ha detto ancora. "Rispetto significa riconoscere il valore dei giovani e delle loro aspirazioni, ma anche il ruolo degli insegnanti, delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni in un percorso comune", sottolinea. "Rispetto è infondere fiducia, offrire strumenti, creare condizioni di equità per tutti, senza lasciare indietro nessuno. È la chiave per trasformare la diversità di talenti e di percorsi in una risorsa per la crescita collettiva", ha affermato. 

Quanto ai giovani "il dato veramente drammatico riguarda i Neet, ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni 'Not in Education, Employment or Training'. In Italia, nonostante la riduzione di circa un milione nell’ultimo decennio, i giovani Neet sono ancora 1,4 milioni". "Il nostro Paese rimane il secondo peggiore in Ue per incidenza, con un tasso del 15,2%, un valore nettamente superiore sia alla media europea (11%) sia al target Ue 2030 (9%)", afferma. "Di questi, 453mila sono volontariamente inattivi e non cercano lavoro: il 69% sono giovani donne, nel 46% dei casi sono concentrati nel Mezzogiorno e nel 42% con bassi livelli di istruzione", ha sottolineato.  

"Sono orgoglioso che l'amministrazione Usa, di qualsiasi colore repubblicana o democratica, da ormai più di 20 anni riconosce la nostra piattaforma come il posto privilegiato dove esserci per avere rapporti virtuosi con l'Italia e l'Ue", ha concluso De Molli. 

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Usa, Trump rinomina il Pentagono in Dipartimento della Guerra

05 Settembre 2025
Il Pentagono

(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump firmerà in giornata l'ordine esecutivo per cambiare il nome del Dipartimento della Difesa in Dipartimento della Guerra, ripristinando la denominazione in uso fino agli anni '40. Secondo il testo dell'ordine, visionato dalla Bbc, l'obiettivo è "proiettare forza e determinazione". La nuova denominazione sarà inizialmente utilizzata come "titolo secondario", in attesa dell'approvazione definitiva del Congresso.  

Il segretario alla Difesa Pete Hegseth assumerà il titolo di segretario della Guerra e dovrà proporre misure legislative per rendere permanente la modifica. La Casa Bianca non ha ancora comunicato i costi dell’operazione, ma i media statunitensi stimano un prezzo vicino al miliardo di dollari per aggiornare loghi, uniformi, indirizzi e-mail e documentazione ufficiale. Trump ha più volte sostenuto che il vecchio nome riflette meglio "un’incredibile storia di vittorie" nelle due guerre mondiali, mentre critica l’attuale approccio del Pentagono, accusato di essere "troppo concentrato su diversità e inclusione". 

La proposta ha già suscitato polemiche in Congresso. Il senatore democratico Andy Kim ha definito l’idea "infantile", affermando che "gli americani vogliono prevenire le guerre, non celebrarle".  

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Usa, l'ex presidente Joe Biden operato per tumore alla pelle

05 Settembre 2025
Joe Biden - Ipa

(Adnkronos) - Joe Biden è stato operato per un tumore alla pelle. Lo ha detto alla Cbs la sua portavoce, precisando che l'ex presidente degli Stati Uniti si è sottoposto all'intervento di Mohs, una procedura che consiste nel tagliare via la pelle fino a quando non rimane più traccia di cancro. Biden era stato visto nei giorni scorsi con una ferita sul lato destro della testa.  

Nel 2023, a Biden era già stata rimossa una lesione cutanea cancerosa dal torace durante uno screening sanitario di routine. A maggio gli è stata diagnosticata una forma aggressiva di cancro alla prostata che si è diffuso alle ossa. "Il cancro ci tocca tutti", scrisse Biden sui social media all'epoca. Prima di diventare presidente, gli erano stati rimossi diversi tumori della pelle. 

 

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Sanità, appello 75 società scientifiche: "Nuovi Lea fermi da due anni, si approvino subito"

05 Settembre 2025
Sanità, appello 75 società scientifiche:

(Adnkronos) - "Da più di 2 anni sono fermi ai blocchi di partenza i nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) che, nonostante i numerosi appelli delle 75 società scientifiche riunite nel Forum delle società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari italiani (Fossc), tardano ad essere attuati e, quando lo saranno, dovranno essere considerati già vecchi e, quindi, da riformare di nuovo. Il complesso di tutti questi provvedimenti, di cui peraltro esiste la copertura finanziaria, è già pronto da molti mesi e non è ancora stato portato ad attuazione per lo stallo burocratico che si è venuto a creare tra Governo centrale e Conferenza Stato-Regioni. A tutto svantaggio dei poveri cittadini. Quelli che se lo possono permettere, sono costretti a spostarsi dalle regioni più povere a quelle meglio dotate per erogare questi servizi, gli altri più poveri ne rimangono privi". Così Francesco Cognetti, coordinatore Fossc, in una nota chiede che le 2 norme che aggiornano i Lea, a distanza di 8 anni dall'ultimo Dpcm del 12 gennaio 2017, siano subito promulgate. 

"Gli standard di attuazione dei Lea nel 2023, pubblicati recentemente dal ministero della Salute, ripartiti nelle 3 aree prese in considerazione, cioè prevenzione, distrettuale e ospedaliera - spiega Cognetti - mettono in evidenza una situazione di particolare gravità, con un divario tra Nord e Sud che rimane molto netto, ma anche con peggioramenti significativi, rispetto ai dati 2022, di alcune Regioni (Lazio, Sicilia, Lombardia e Basilicata). Inoltre - precisa - non possono essere considerate adempienti, nei confronti dei Lea, 13 Regioni solo per aver superato la soglia del 60% in ognuna delle 3 aree di assistenza considerate. Stiamo parlando di livelli essenziali di assistenza - sottolinea il professore - e, quindi, di strumenti che necessariamente devono essere garantiti a tutti i cittadini. Inoltre, questi dati si riferiscono a quelli che, ben 8 anni fa, erano stati giudicati elementi assistenziali essenziali. Negli ultimi 8 anni, gli avanzamenti nel settore della sanità sono stati tanti e tali da considerare gli elementi finora presi in considerazione ormai in parte anche superati".  

Nel dettaglio, prosegue Cognetti, "le 2 norme che aggiornano i Lea includono numerose modifiche - ad esempio l'ampliamento di screening preventivi, nuove prestazioni sanitarie, aggiornamenti in tema di esenzioni e introduzione di nuove tecnologie e ausili terapeutici - nonché lo screening e la sorveglianza attiva per tumori della mammella e dell'ovaio in persone con mutazioni genetiche Brca1 e Brca2. Il tutto per un target stimato di circa 10mila donne l'anno e l'esecuzione di 45 pannelli standard o avanzati di test molecolari per la ricerca di mutazioni in 22 tumori solidi ed ematologici ai fini dell'uso di 62 farmaci a bersaglio molecolare, per i quali da diversi anni sono già disponibili farmaci specifici che, in studi clinici, hanno dimostrato un importante impatto sulla sopravvivenza e che sono stati già approvati e rimborsati dall'Agenzia italiana del farmaco" Aifa. In questa analisi, sottolinea il coordinatore Fossc, "sono inclusi anche i test genomici da utilizzare nel carcinoma mammario ormonoresponsivo in stato precoce per la scelta del miglior trattamento adiuvante, cioè successivo alla chirurgia, al fine di ridurre potenzialmente il tasso di recidiva in circa 10mila donne, coperti temporaneamente ogni anno da un fondo speciale". 

Dalla comunicazione di questi dati, conclude Cognetti, "emerge un quadro desolante sui livelli di assistenza che i cittadini italiani attualmente ricevono. E, se consideriamo anche gli enormi ritardi attualmente in atto sull'autorizzazione e rimborso centrale e da parte delle Regioni per l'introduzione dei nuovi farmaci, decisivi al miglioramento delle condizioni cliniche da cui sono affetti milioni di cittadini italiani con dati anche peggiori rispetto alla precedente Aifa, il complesso di queste analisi rende conto della necessità dell'avvio di una riforma radicale del nostro sistema sanitario pubblico". 

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Borg e voci cancro prostata, l'urologo: "Aiuterebbe uomini a fare prevenzione"

05 Settembre 2025
Bjorn Borg - (Ipa)

(Adnkronos) - Bjorn Borg, 'l'orso svedese' oggi 69enne, che ha cambiato la storia del tennis vincendo sei volte il Roland Garros, e cinque volte di fila Wimbledon, sarebbe affetto da un tumore alla prostata, come riporta il quotidiano Expressen citando una fonte vicina all'editore Norstedts che pubblicherà la biografia del campione, Heartbeats, in uscita il 18 settembre in Italia con il titolo 'Battiti'.  

"Della malattia di Borg, da sempre molto riservato, non sappiamo nulla, i media scrivono della sua 'sfida contro il cancro non ancora conclusa'. Se così fosse, parliamo della neoplasia più curabile in assoluto tra i tumori maschili, se presa in tempo. Purtroppo, gli uomini fanno poca prevenzione, 30 volte in meno rispetto alle donne. Quando va bene si limitano ad eseguire l'esame del sangue con il test Psa che da solo, però, non basta. Sono necessarie visita urologica, un'ecografia transrettale e informarsi su casi di tumore alla prostata tra i familiari, anche avvenuti in passato. Ecco, Borg potrebbe essere un ottimo testimonial in favore della prevenzione", afferma all'Adnkronos Salute Vincenzo Mirone, professore straordinario di Urologia Università Pegaso e responsabile della comunicazione della Società italiana di Urologia (Siu). 

Il cancro alla prostata, "con i suoi 43mila nuovi casi in Italia ogni anno, supererà quello al seno nel Regno Unito - avverte Mirone -. E le previsioni delle associazioni oncologiche inglesi non divergono da quelle italiane che stimano una crescita (per tutte le neoplasie) dell'1% all'anno. Da qui l'importanza di fare prevenzione perché ancora troppi uomini sottovalutano i rischi". L'urologo cita il caso di un suo paziente visitato solo pochi giorni fa: "Ha un cancro alla prostata di cui 20 anni fa è stato operato il padre. Ecco, se fosse passato il concetto della familiarità - sottolinea - l'uomo avrebbe fatto prevenzione e noi intercettato il cancro a minore aggressività".  

Tornado al campione svedese, che nel cuore degli anni 70 ha reinventato il tennis divenendo a soli 25 anni una leggenda, "per gli uomini potrebbe fare molto, i maschi si sa sono più legati al mondo dello sport rispetto alle donne. Quindi avere un atleta di successo che ha calcato i più importanti rettangoli di gioco che parla di cancro e programmi di screening sarebbe una bellissima notizia, aiuterebbe gli uomini a fare prevenzione in maniera seria" conclude.  

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Monumenti illuminati di verde per Giornata nazionale Sla

05 Settembre 2025
Monumenti illuminati di verde per Giornata nazionale Sla

(Adnkronos) - Il 18 settembre per la 18esima Giornata nazionale della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) torna 'Coloriamo l'Italia di verde'. Centinaia, in tutta Italia, gli appuntamenti per sostenere pazienti e familiari. Illuminazioni notturne mozzafiato in verde e banchetti solidali sono le cifre di questo evento, ideato, organizzato e promosso il 18, 20 e 21 settembre da Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) con l'alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, quale "simbolo di cittadinanza attiva che rende visibile l'invisibile".  

Giovedì 18 settembre, grazie al sostegno di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) - riferisce Aisla in una nota - centinaia di Comuni illumineranno monumenti e palazzi simbolo, tra cui Palazzo Madama e Montecitorio a Roma, Mole Antonelliana di Torino, Cà Farsetti di Venezia, Lanterna di Genova, Teatro Massimo di Palermo e Loggia di Brescia. Sotto ogni monumento, delegazioni di istituzioni, famiglie e volontari si organizzeranno per lo scatto fotografico simbolico della giornata. Tra le novità di quest'anno l'adesione di Borghi più belli d'Italia. "Ogni luce verde, ogni gesto di solidarietà, ogni sorriso restituito è un passo verso una vita meno solitaria per chi convive con la Sla", afferma Vincenzo Soverino, consigliere nazionale Aisla e ideatore della campagna che coordina da 18 anni. 

Il 20 e il 21 settembre, invece, l'appuntamento è nelle piazze d'Italia con banchetti informativi e raccolta fondi grazie alla distribuzione delle bottiglie solidali Aisla ('Un contributo versato con gusto') e con la ormai tradizionale Barbera d'Asti Docg, messa a disposizione grazie al patrocinio di Regione Piemonte nell'ambito della propria attività di valorizzazione e promozione dei prodotti enogastronomici denominata 'Piemonteis - Eccellenza Piemonte' e alla collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato, Unione industriale della provincia di Asti. Momenti di sensibilizzazione, arricchiti da testimonianze e incontri con medici e ricercatori, si accompagneranno a convegni e tavole rotonde promossi dalle sezioni territoriali insieme a istituzioni e rappresentanti sanitari e sociosanitari. 

E' per i bambini che nella loro famiglia convivono ogni giorno con la Sla che Aisla lancia un appello alla generosità, grazie a Fondazione Mediolanum, storico charity partner che dal 2018 è al fianco dell'associazione, condividendone valori e obiettivi. In Italia - si evidenzia nella nota - sono centinaia i bambini e ragazzi che vivono accanto a un genitore malato, spesso costretti a crescere troppo in fretta. Nel 2019 Aisla, insieme a Fondazione Mediolanum, ha dato vita al Progetto Baobab, percorso unico di ascolto, sostegno educativo e accompagnamento psicosociale per minori e famiglie, proprio quando la Sla entra nelle mura domestiche. Da questa esperienza è nato il primo studio al mondo, condotto con l'Università di Padova e pubblicato su 'Scientific Reports' del gruppo Nature, in grado di misurare scientificamente l'impatto emotivo, psicologico e sociale che la Sla genera sui figli di madri e padri che affrontano la malattia, pur non abdicando al loro ruolo genitoriale. "Abbiamo ascoltato questi ragazzi - racconta Fulvia Massimelli, presidente nazionale di Aisla - e imparato che, pur tra mille difficoltà, custodiscono una straordinaria capacità di sperare e affrontare la vita con coraggio. Hanno bisogno di strumenti, ma soprattutto di essere visti. E' per loro che oggi chiediamo all'Italia intera di essere parte di questa battaglia di dignità". 

Ǫuella del 18 settembre, quest'anno istituzionalizzata dal ministero del Made in Italy, non è solo una ricorrenza simbolica, ma rappresenta la principale campagna ufficiale di raccolta fondi di Aisla: una mobilitazione civica che unisce istituzioni, cittadini e territori. Ogni anno l'iniziativa accende l'attenzione pubblica su una malattia rara e gravissima, che colpisce oltre 6.000 persone in Italia. Al cuore della campagna c'è 'Operazione Sollievo', il programma nazionale di aiuti concreti: assistenza domiciliare, supporto psicologico, ausili, trasporti, contributi economici e interventi personalizzati. Nel 2024 Aisla ha affiancato direttamente 2.145 persone con Sla, realizzando 6.670 interventi concreti di sostegno. Ogni intervento genera un effetto a catena che tocca famiglie, caregiver e reti relazionali, alleviando il peso emotivo e pratico della malattia. 

"Il percorso avviato con Aisla - dichiara Sara Doris, presidente Fondazione Mediolanum e vicepresidente Banca Mediolanum - ci ha portato a riflettere sul valore dell'aiuto psicologico alle famiglie che convivono con la Sla. Rinnoviamo il nostro impegno nel supportare quei ragazzi che, con straordinario coraggio, affrontano sfide più grandi della loro età. Il sostegno psicologico è fondamentale per aiutarli a vivere la quotidianità con resilienza e a immaginare con fiducia il loro futuro". 

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