
"Prima di 7000 caffè", scrive Alex Britti su Instagram. Ma parafrasando il titolo del suo celebre brano, verrebbe da dire '7000 capelli'. Il cantautore romano ha condiviso un foto in bianco e nero del 1994, scattata al 'Big Mama Live Music & Bar', uno storico locale della Capitale che ha segnato un'epoca della musica live romana, chiuso nel 2020 ma che ancora oggi ha molta storia da raccontare.
Proprio come questo scatto di Britti, firmato da Alberto Martinangeli. Un giovanissimo Alex fissa l'obiettivo con sguardo serio e deciso, i ricci ribelli fanno tutto il resto e incorniciano il volto di un'artista agli inizi della sua carriera, con tanti sogni ancora da realizzare.
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Alex Britti (@alex_britti)[1]
Il post ha raccolto commenti e reazioni entusiaste. C'è chi ha fatto un tuffo nel passato ricordando gli anni degli esordi i Britti e l'atmosfera dei locali live storici di Roma, e chi ha scherzato giocando con il titolo del suo celebre brano: "Allora troppi caffè fanno male ai capelli". Tra nostalgia e ironia, c'è anche chi giura di averlo scambiato per Riccardo Cocciante.

Dopo undici giornate di Serie A sono già quattro gli allenatori esonerati. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato Ivan Juric, chiamato a raccogliere l'eredità di Gasperini sulla panchina dell'Atalanta ma sostituito dopo pochi mesi da Raffaele Palladino. Per il tecnico croato si tratta dell'ennesimo addio forzato nel giro di un anno dopo quelli alla Roma e al Southampton, ma sebbene possa contare su una collezione d'esoneri ormai lunga, non è Juric l'allenatore più esonerato della Serie A.
Questa speciale classifica vede al comando infatti Marco Giampaolo, che in carriera ha raccolto ben otto esoneri nel campionato italiano. L'ultimo addio risale alla stagione 2022/23, quando era alla guida della Sampdoria. In seconda posizione con sette si trovano a pari merito Davide Ballardini, Giuseppe Iachini e Davide Malesani.
Il podio è chiuso da Stefano Pioli, fresco di esonero alla Fiorentina, dove è stato sostituito da Paolo Vanoli, a quota sei. Insieme a lui anche Eusebio Di Francesco, attuale tecnico del Lecce. Ivan Juric si trova ai piedi del podio con cinque esoneri proprio come Stefano Colantuono. A quota quattro invece troviamo Walter Mazzarri e Davide Nicola, oggi protagonista di un avvio di stagione sorprendente alla guida della Cremonese.

Ha preso il via il nuovo corso di formazione in “Comunicazione e marketing”, promosso da Cinecittà e organizzato da Adnkronos Comunicazione. L’iniziativa rientra nel percorso del LuceLabCinecittà, che prevede corsi di formazione e avviamento professionale gratuiti per creare nuove figure per tutti i livelli del comparto audiovisivo, finanziato con fondi Pnrr del Ministero della Cultura.
Il corso di Comunicazione, progettato dalla più importante istituzione cinematografica del paese e da un marchio di punta della nostra informazione, si pone l’obiettivo di formare professionisti in grado di operare, a più livelli, presso agenzie di comunicazione, uffici stampa, testate giornalistiche, imprese di promozione e distribuzione di cinema e audiovisivo, società di eventi, festival, rassegne e mostre di settore, Film Commission, canali televisivi. Il corso ha registrato un vero boom di iscrizioni, con oltre 1500 domande ed è rivolto a studenti, lavoratori, professionisti e aspiranti del settore. I selezionati sono 30, e hanno iniziato il laboratorio di 120 ore, erogato come tutti quelli del LabCinecittà in maniera interamente gratuita, presso il Palazzo dell’Informazione Adnkronos a Roma. Le lezioni termineranno il 24 gennaio 2026. Il corso, articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni ed esperienze pratiche permetterà ai partecipanti di acquisire competenze nell’ambito della comunicazione e del marketing da impiegare nel settore audiovisivo.
Come sottolinea il Presidente di Cinecittà Antonio Saccone: "Stiamo puntando con forza insieme al MiC ai progetti di formazione, perché siamo convinti della necessità di un passaggio generazionale dei saperi. Cinecittà e il suo grande Archivio Luce sono da sempre un serbatoio di comunicazione culturale, un pozzo sterminato di informazioni, memorie, beni culturali, e da sempre facciamo trasmissione di cultura, che altro non è se non registrare e interpretare il presente, per immaginare il futuro. È quindi con entusiasmo che accogliamo i giovani comunicatori di questo corso, affidando le conoscenze che abbiamo, perché sono loro che avranno la responsabilità in avvenire di trasmettere con autorevolezza e passione la straordinaria avventura dell’audiovisivo italiano alla collettività. Cinecittà è al loro fianco in questa meravigliosa avventura di conoscenza, impresa e spettacolo".
Il corso in comunicazione e marketing affronterà le specificità dei diversi media e la relazione tra loro, i differenti linguaggi e le opportunità della comunicazione digitale, l'evoluzione degli ecosistemi mediali e le caratteristiche dell'industria dei media. Si approfondirà il ruolo del marketing nelle imprese di cinema, dell’immagine e dell’audiovisivo, nelle società di produzione e distribuzione, e le potenzialità del marketing territoriale e delle attività di entertainment marketing, product placement, co-marketing, merchandising del prodotto audiovisivo.
Tra i contenuti, i temi principali del giornalismo: la deontologia, la notizia, le fonti, il giornalismo nell’era del digitale; il lavoro in un’agenzia di stampa. La ‘terza pagina’, la tv e la divulgazione, la stampa sul web, i podcast. I temi dell’ufficio stampa, di prodotto e istituzionale, e della comunicazione: gli ecosistemi mediali, l’elaborazione di un piano editoriale, il ‘tone of voice’, lo storytelling, i social network, gli algoritmi, Intelligenza Artificiale e Realtà virtuale. Il marketing di prodotto e di evento, con casi di studio ed esercitazioni pratiche sulla promozione di un audiovisivo. E ancora i festival, le rassegne, i premi, le mostre. Un’incursione approfondita nelle pratiche di comunicazione e marketing di un film o una serie, di un evento, di un rapporto istituzionale.
Il corso si concluderà con dei laboratori che permetteranno ai partecipanti di applicare i concetti acquisiti attraverso delle esercitazioni pratiche, e con la realizzazione di un podcast originale sui temi affrontati.

"Il professor Paolo Gentileschi, chirurgo generale e bariatrico, è stato nominato presidente eletto della Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Sicob). Attualmente la società è presieduta dal professor Maurizio De Luca dell'ospedale di Rovigo (biennio 2025-2027); il professor Gentileschi assumerà la carica di presidente della Sicob per il biennio 2027-2029". Così in una nota la società scientifica che rappresenta il principale riferimento scientifico nazionale per la ricerca, la formazione e la promozione delle migliori pratiche nel trattamento chirurgico e multidisciplinare dell'obesità.
Gentileschi, già membro del direttivo Sicob e riconosciuto esperto nel campo della chirurgia bariatrica e metabolica, "ha maturato una vasta esperienza nella gestione integrata dei pazienti affetti da obesità patologica, contribuendo allo sviluppo di tecniche chirurgiche avanzate e protocolli clinici innovativi", si legge. Lavora attualmente presso il Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna), l'ospedale San Carlo di Nancy e l'Icc - Istituto clinico Casalpalocco di Roma.
"Accolgo con grande senso di responsabilità questo incarico - ha dichiarato Gentileschi - con l'impegno di proseguire nel lavoro di valorizzazione della chirurgia bariatrica italiana e nel rafforzamento della collaborazione tra i centri che si occupano della cura dell'obesità. La sfida è promuovere sempre di più un approccio integrato, basato su evidenze scientifiche e su percorsi di cura condivisi, per dare ai pazienti risultati duraturi".
Mercoledì 19 novembre la campgna sociale di Luca Abete... 
Il trasporto pubblico locale ha presenziato all’udienza papale di oggi per portare a Sua Santità il saluto dell’intero settore e ricevere la benedizione per tutte le lavoratrici e i lavoratori. A riunirsi in Piazza San Pietro, per una giornata dedicata al Giubileo degli Autoferrotranvieri, una rappresentanza di lavoratori delle aziende e degli imprenditori del Tpl. La partecipazione del settore, al tradizionale appuntamento papale del mercoledì durante il Giubileo della Speranza 2025, è stata fortemente voluta dalle Associazioni datoriali: Agens, Anav, Asstra, e dalle organizzazioni sindacali: Filt Cgil, Filt Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal, Ugl-Fna, che rappresentano un settore in cui lavorano circa 120 mila persone.
Durante l’udienza papale è stata donata a Sua Santità una medaglia con l’effigie di San Cristoforo, protettore dei viaggiatori, per testimoniare l’impegno quotidiano delle aziende e dei propri dipendenti a servizio delle comunità e dei cittadini. Il dono è stato consegnato da un autista dell’Atac, azienda per la mobilità del Comune di Roma. L’udienza ha rappresentato un momento di unione dall’alto valore simbolico e di riconoscimento per un settore la cui attività ha un grande significato sociale, di coesione e di solidarietà.

Dieta liquida sì o no? Funziona per dimagrire o serve ad altro? Il menù basato sull'assunzione di cibi liquidi e semiliquidi fa discutere. La soluzione che prevede brodi vegetali, tisane e yogurt è opportuno? A rispondere alle domande e a cancellare dubbi e false certezze provvede il professor Nicola Sorrentino a La volta buona.
"La dieta liquida la facciamo per dimagrire o per altri scopi? Le finalità sono tante", dice il medico medico chirurgo, è specializzato in Scienza dell'alimentazione e Dietetica e in Idrologia medica. "La dieta liquida mantiene stomaco e intestino leggeri, assicura depurazione e idratazione. Soprattutto, la dieta liquida viene usata prima e dopo gli interventi chirurgici o se ci sono problemi di masticazione", prosegue.
E' una dieta da seguire per dimagrire? "Sicuramente introduciamo poche calorie, ma bisogna vedere per quanto tempo possiamo farlo. La dieta liquida non apporta tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno", spiega Sorrentino. "Se dobbiamo fare una dieta equilibrata e sana non va bene. Funziona per depurare, ma non è indicata per più giorni. Si dimagrisce perché si mangia meno, ma non è il modo corretto per dimagrire", aggiunge evidenziando che "fino a 500 calorie, anche se si tratta di una dieta liquida, si parla comunque di digiuno. E va fatto in modo corretto: se oggi digiuno e domani mangio lasagne e fritti non va bene…".

Dai pianti della scuola dell'infanzia alle interrogazioni al liceo, fino alla proclamazione di laurea. Filippo Caccamo ha fatto ironia su ogni ordine e grado della scuola italiana, prima con contenuti social, poi con gli spettacoli teatrali, diventando il punto di riferimento (comico) degli insegnanti del Paese: "A volte mi scrivono 'Domani ho la prova orale del concorso, se mi mandasse anche solo una benedizione…'", racconta all'Adnkronos. Ora è pronto a mettere un piede fuori dalla sua 'comfort zone' e proporre al suo pubblico un tema differente e a lui molto caro, la storia dell'arte.
Dopo la prima data a Montecatini 'Fuori di tela', questo il nome del suo nuovo show, approda al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano il 13, 14 e 15 novembre per poi continuare, fino a fine maggio, in tutta Italia. L'idea a quella di condurre gli spettatori in una visita guidata a un museo in cui le opere d’arte che hanno fatto storia diventano pretesto narrativo per abbracciare argomenti che toccano la vita di ognuno di noi, riletti in chiave comica. "La storia dell’arte viene spiegata in una maniera molto istituzionale, spesso lontana o incomprensibile. Bisogna trovare un modo di raccontarla, trovando quanti più punti d’incontro possibili tra le opere e le vite delle persone con cui stai parlando. Non è un tema immediato ma i punti d'incontro ci sono", dice.
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Filippo Caccamo (@filippo_ccc)[1]
Laureato in Scienze dei Beni Culturali e Storia e Critica dell’Arte a Milano, Caccamo ha voluto lanciarsi nella sfida di portare Giotto, Caravaggio e Lucio Fontana sul palcoscenico. Ovviamente con la leggerezza che lo contraddistingue: i quadri fanno da fil rouge narrativo ai 90 minuti di spettacolo, ma restano sullo sfondo. "Credo che la divulgazione sia una nuova frontiera dell’intrattenimento. Sono grande fan di colleghi come 'La fisica che ci piace' (Vincenzo Schettini ndr) e Barbascura X, ma io sono proprio un comico, non mi sento un divulgatore. Nel mio caso la storia dell’arte è un pretesto per fare comicità".
Il mondo della scuola però non sparisce: Caccamo guida gli spettatori come fossero alunni appena scesi dal pullman per un'uscita didattica e non mancano i riferimenti tanto cari ai professori che da anni lo seguono sui social, dove al momento (tra Instagram, Facebook, YouTube e TikTok) ha due milioni e mezzo di follower. "È iniziato tutto per caso. Ho iniziato a insegnare durante il Covid, quindi quasi subito in dad, e ho capito che la categoria degli insegnanti meritava di essere raccontata" e così, ricorda Caccamo, iniziano i video ironici. "Sono contento di questo successo, ma ovviamente non immaginavo questa risposta. Evidentemente era il momento giusto", dice. Da lì è stato un crescendo: non solo sono aumentati in fretta i numeri sui social, ma sono arrivati anche la tv ('Zelig Lab', 'Eccezionale Veramente', 'Colorado TV', 'LOL Talent Show' e 'Comedy Match'), i libri (ha scritto 'Vai tranquillo – Agi e disagi di uno studente universitario' e 'Maledetta prima ora. Diario di un supplente esaurito') e il teatro.
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Filippo Caccamo (@filippo_ccc)[2]
"Il web - spiega - è tanto immediato ma anche più fedele di quello che sembra. È un meccanismo veloce, ma ti rimane affezionato. Sicuramente però la vera sfida è convincere gli utenti a passare dai 90 secondi sullo smartphone ai 90 minuti dal vivo e sicuramente quello in presenza è il pubblico che per eccellenza mi piace coltivare. Io adoro stare con il pubblico, anche a teatro scendo in platea e, dalla risposta, sembra essere uno dei momenti più divertenti". Ecco perché il suo spettacolo "non è un video lungo, ma un monologo comico" in cui emerge anche di tanto in tanto il personaggio o lo sketch conosciuto sui social ma "l'idea è fare tutt'altro sul palco" perché l'esperienza teatrale "deve dare qualcosa di più" di quello che arriva da un reel. (di Corinna Spirito)

Max Angioni e Matteo Martari si uniscono al cast delle voci del film Disney 'Zootropolis 2'. Il primo presta la sua voce al serpente Gary De'Snake, un dolce e adorabile - e super velenoso - serpente con una missione: riabilitare il buon nome della sua famiglia risolvendo un mistero che affligge Zootropolis da decenni. Mentre il secondo al Sindaco Brian Winddancer, un attore entrato in politica, uno stallone carismatico ma sprovveduto che sogna di essere eroico come i personaggi che un tempo interpretava in televisione. Nel film anche Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio, che prestano le loro voci agli Zebros, Max Mariola con il suo cameo, sarà la voce di Capo Chef, e la psicoterapeuta Stefania Andreoli invece presterà la sua voce alla Dottoressa Fuzzby, un’adorabile quokka (un piccolo marsupiale australiano), una terapeuta animale che aiuta Judy e Nick a risolvere alcuni problemi relativi alla loro nuova collaborazione.
L'annuncio delle nuove voci arriva dopo quello su Michela Giraud, che sarà la voce di Nibbles Maplestick, una rustica e stravagante castorina che conduce un podcast, 'Squame e Trame del Mistero', in cui esplora cospirazioni, misteri sui rettili e voci sulle creature delle zone paludose del suo quartiere, Mercato Pantano. In 'Zootropolis 2', in arrivo nelle sale italiane il 26 novembre, vedremo anche il ritorno di Ilaria Latini e Alessandro Quarta. Latini presta la sua voce a Judy Hopps che ha realizzato il suo sogno di diventare la prima coniglietta poliziotta di Zootropolis ed è determinata a dimostrare che lei e il suo partner, l’ex truffatore Nick Wilde, possono essere il miglior team della polizia. Quarta a Nick Wilde, un ex truffatore che è recentemente diventato la prima volpe poliziotto di Zootropolis. Ma anche se lui e la sua partner Judy Hopps hanno risolto il caso più importante della città, Nick si accorge di avere ancora molto da imparare sul lavoro di squadra. Tornano anche Leo Gullotta (voce di Mr. Big), Frank Matano (voce di Duke Donnolesi), Paolo Ruffini (voce di Yax) e Nicola Savino (voce di Flash).
La trama
Nel nuovo film d’animazione 'Zootropolis 2', i poliziotti alle prime armi Judy Hopps e Nick Wilde si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De'Snake arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città animale. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura, sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree della città, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d'ora. Il film è diretto dal team vincitore dell'Oscar composto dal Disney Animation chief creative officer Jared Bush e Byron Howard e prodotto da Yvett Merino.
Il resto del cast vocale
Del cast vocale fanno parte anche: Simone Crisari (voce di Pawbert Lynxley), Gianni Giuliano (voce di Milton Lynxley), Roberto Fidecaro (voce del Capitano Bogo), Ilaria Stagni (voce dialoghi di Gazzelle), Gabriele Patriarca (voce di Clawhauser), Roberta Greganti (voce di Bonnie Hopps), Vittorio Guerrieri (voce di Stu Hopps), Davide Perino (voce di Cattrick Lynxley), Elena Perino (voce di Kitty Lynxley), Stefania Cangemi (voce di Fru Fru), Stefano Annunziato (voce dell’Agente Mchorn), Alessandro Ballico (voce di Finnck) e Matteo Martinez (voce di Buzz Shedley).

Antonio Cassano contro la Roma. L'ex attaccante, tra le altre, proprio dei giallorossi ha fatto di nuovo parlare di sé ricordando una partita che ormai fa parte della storia calcistica della Capitale: Roma-Sampdoria 1-2 del 25 aprile del 2010, decisa da una doppietta di Pazzini. La Roma si stava giocando lo scudetto con l'Inter di Mourinho, mentre i blucerchiati erano in lotta per qualificarsi in Champions League.
"Mentre sto entrando nello spogliatoio il mio amico Vito Scala mi disse che Totti mi voleva parlare", ha raccontato Cassano a Viva El Futbol, "mi comincia a dire che stavamo facendo una grande stagione, mi chiede come sta la mia famiglia. Io gli dico 'vieni al dunque, cosa devi dirmi'?".
"E lui mi fa 'sai che se noi eventualmente vincessimo la partita voi le ultime tre giornate le vincete e andate in Champions'", ha continuato Fantantonio, "Io gli ho detto 'Io oggi ti faccio perdere lo scudetto e ti faccio piangere. E soprattutto faccio piangere la gente che quando io sono andato via di qua mi ha insultato come un cane'. La partita è andata come io volevo. Finita 2-1 e tanta gente ha pianto".

Peppe Quintale ha perso 43 chili in un anno. Ospite nel salotto di Caterina Balivo a La volta buona, il comico ha raccontato: "Pesavo 126 kg, alla fine 43 non sono così tanti".
Quintale ha raccontato di aver affrontato il percorso senza l'aiuto di specialisti, affidandosi alle sue competenze: "Conosco il mio corpo, sono laureato in scienze motorie quindi conoscevo alcune cose del mestiere. Ma è stato un momento in cui ho scelto di volermi bene, ho fatto uno switch con la testa e ho cambiato regime alimentare", ha detto il comico che è stato interrotto subito da Caterina Balivo: "La tua frase Peppe potrebbe essere non politicamente corretta", ha detto.
La conduttrice ha invitato l'ospite a riflettere sulla sua affermazione: "Tu hai cominciato a volerti bene solo quando hai cambiato regime alimentare. Vuol dire che, se eri in sovrappeso, non ti volevi bene?". "Il focus è stato su me stesso, volevo stare meglio. Ecco cosa intendo", ha replicato Quintale, chiarendo il suo pensiero.

L'Alzheimer riguarda "600mila persone l'anno e sono 1,2 milioni le persone colpite da demenze. Il Piano sanitario nazionale (Psn), il fondo dedicato alle demenze - dove già 100 milioni di euro sono stati stanziati in questa legge di Bilancio - e una gestione integrata tra territorio e ospedale, con approcci multidisciplinari, potranno fare la differenza portando qualità di vita e una gestione più performante basata su diagnosi precoce e capacità di controllo delle sintomatologie, con un conseguente miglioramento della qualità di vita del paziente". Così, Guido Quintino Liris, membro della V Commissione permanente Bilancio del Senato della Repubblica, intervenendo oggi a Roma all'incontro con la stampa 'Verso una nuova governance per l'Alzheimer', organizzato in Senato su iniziativa dello stesso senatore e alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali.
"Si tratta di una patologia che non riguarda solo il paziente, ma anche i caregiver e l'ambiente familiare - ha sottolineato Liris - Le istituzioni devono avere consapevolezza di ciò che sta accadendo nel mondo della scienza e della tecnologia. Attraverso le nuove scoperte scientifiche, tecnologiche e i nuovi farmaci, c'è la capacità di poter affrontare prima e meglio l'Alzheimer, con terapie che possano bloccare o rallentare il suo corso".
"L'avvocato Massimo Lovati ha ricevuto l'invito a comparire come persona interessata dalla Procura di Brescia, che indaga sulla presunta corruzione dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti. Non è indagato". E' quanto rivela in esclusiva "Chi l'ha visto?".
"Domani alle 16 -afferma l nuovo portavoce del legale, Alfredo Scaccia-Lovati si presenterà in Procura a Brescia da solo, senza l'assistenza di alcun difensore in quanto convocato. Riferirà quanto già dichiarato alla stampa".

"Ti piace?". In occasione della sua prima storica visita alla Casa Bianca, il leader siriano Ahmed al-Sharaa ha ricevuto in dono da Donald Trump una bottiglia del suo profumo da uomo "Victory 45-47". In un video rilanciato da Al Arabiya, si vede il presidente americano spruzzare direttamente la fragranza addosso ad al-Sharaa, assicurandogli che si tratta della "migliore fragranza da uomo".
"Ce n’è anche uno da donna, per tua moglie - aggiunge Trump, per poi chiedere con un sorriso - Quante ne hai?". "Una", risponde il leader siriano. A quel punto Trump, rivolgendosi alle telecamere, commenta ridendo: "Non si sa mai con questi", e gli dà una pacca sul braccio.
Nel video, al-Sharaa chiede a sua volta a Trump quante mogli abbia. "Al momento una", la risposta del tycoon. Il leader siriano spiega quindi di aver inviato a Trump una serie di doni: "Gli ho mandato vari oggetti antichi, come il primo alfabeto della storia, il primo timbro, la prima nota musicale e la prima tariffa doganale. Sono tutte repliche di artefatti archeologici siriani".
Da parte sua, Trump ha donato ad al-Sharaa il profumo racchiuso in una confezione dorata che richiama la sua stessa silhouette, messo in vendita per celebrare il suo secondo mandato e dedicato, secondo il sito ufficiale dei souvenir Maga, ai "patrioti che non si arrendono mai, come il Presidente Trump".

"La tavola di oggi sulla sanità pubblica è il naturale seguito di quella di ieri, che ha visto protagonista la politica. Abbiamo ascoltato i rappresentanti dei vari partiti e cercato di far passare un messaggio chiaro: la sanità non è né di destra né di sinistra. E' di tutti. Ogni cittadino, prima o poi, può aver bisogno del Servizio sanitario nazionale. Oggi abbiamo riunito cittadini, direttori generali, rappresentanti delle Regioni, farmacisti e professionisti sanitari. L'obiettivo è uno solo: fare squadra per difendere e rafforzare il Ssn, una conquista fondamentale di democrazia e di uguaglianza. Purtroppo le diseguaglianze tra Nord e Sud stanno crescendo, anche nella sanità, e questo è un segnale preoccupante". Così all'Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale di Sumai-Assoprof, in occasione del 57esimo Congresso nazionale del sindacato degli specialisti ambulatoriali dal titolo "Dove finisce la teoria e inizia la cura', in corso a Roma.
"Serve un impegno comune per riformare il sistema, a partire dai contratti collettivi e dagli accordi nazionali di lavoro, fissando obiettivi condivisi. Se tutti abbiamo lo stesso scopo - tutelare la salute dei cittadini e garantire sostenibilità economica - faremo un passo avanti decisivo", è convinto Magi. E sulla collaborazione tra politica e professionisti aggiunge: "Finora i modelli organizzativi sono sempre arrivati dall'alto (top down). Ma è importante anche il contrario: partire dal basso (bottom up), dalle idee e dalle esperienze di chi lavora ogni giorno sul campo. Gli operatori sanitari e i cittadini devono essere ascoltati: solo così le politiche sanitarie possono funzionare davvero".
Sulla crisi della medicina territoriale, Magi non ha dubbi: "Negli anni il territorio è stato depotenziato. Molti specialisti sono andati in pensione senza essere sostituiti e non si è investito abbastanza per mantenere quella rete di assistenza di prossimità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i pazienti, non trovando più lo specialista nella propria Asl, si rivolgono ai pronto soccorso e aspettano qualche giorno in barella". Per il segretario Sumai "rilanciare la specialistica ambulatoriale è fondamentale per ricostruire quel filtro sul territorio. Così si ridurrebbero le liste d'attesa e si alleggerirebbe la pressione sui pronto soccorso, restituendo efficienza e dignità al nostro sistema sanitario".
Master per giornalisti e studio su impatto nuove tecnologie... 
"Nel dibattito promosso da Sumai-Assoprof è emerso che questa fase del Servizio sanitario nazionale va accompagnata con un senso di responsabilità collettiva da parte di tutti gli attori del sistema. Dalla tavola rotonda è arrivato l'invito, accolto dalla platea, a lavorare insieme per superare gli steccati professionali e interessi specifici. Per farlo servono una visione condivisa, una strategia chiara e un autentico senso di responsabilità da parte di tutti". Così all'Adnkronos Salute Fabrizio d'Alba, presidente Federsanità e direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma, al 57esimo Congresso nazionale degli specialisti ambulatoriali Sumai-Asosprof in corso a Roma.
"Quanto alla manovra economica in arrivo, è stato riconosciuto che il Governo continua a destinare risorse alla sanità - afferma d'Alba - I fondi per noi del sistema sanitario non sono mai abbastanza, ma è positivo che il percorso di incremento non si sia interrotto. Questo aiuta ad attenuare, anche se non a risolvere, i problemi di sostenibilità e di tenuta del sistema". Un punto centrale riguarda l'utilizzo delle nuove risorse e l'assunzione di personale. "Occorrerà capire come verranno impiegate: se destinate ai servizi territoriali, la scelta sarà coerente con l'obiettivo di rafforzare la medicina di prossimità. In caso contrario no. Tutti i decisori saranno chiamati a essere coerenti nell'allocazione dei fondi", sottolinea il presidente di Federsanità.
Fino a 33 passeggeri e dotati di nuovi sistemi di sicurezza... 
"Il trend di prenotazioni che registriamo nel periodo 6-22 febbraio per le Olimpiadi e 6-15 marzo, che è il momento interessato dall'evento delle Paralimpiadi, è estremamente positivo per le aree interessate dall'evento e cioè il Bellunese, il Trevigiano e di riflesso anche Venezia. I tassi di occupazione delle strutture sono buoni, anche se una percentuale puntuale non è ancora disponibile perché siamo ancora in fase di elaborazione. Sold out? In questo momento disponibilità ce n'è ancora. Quindi il consiglio che mi sento di dare è, nei limiti ovviamente delle proprie possibilità, di anticipare le prenotazioni su quelle aree per non trovarsi all'ultimo momento a non trovare disponibilità alberghiera". Così, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia, Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, fa il punto sull'offerta alberghiera del versante veneto in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
Le polemiche sulla crescita dei prezzi
E sulle polemiche sul boom dei prezzi nelle strutture ricettive a Cortina e nel Bellunese per il periodo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina Schiavon risponde: "È inevitabile che anche ci sia un incremento dei costi ma questa è una legge di mercato e laddove c'è una maggiore pressione alla domanda è chiaro che l'offerta sale in termini di prezzo. Queste sono dinamiche di mercato che non è che abbiamo inventato noi o gli albergatori di Cortina. Dopo l'evento tutto tornerà a una sorta di normalità, di questo ne sono certo, dal punto di vista anche del prezzo che oggi preoccupa molto alcune fasce di clientela", sottolinea.
Schiavon ricorda che il tema ospitalità per l'evento "non riguarda solo ed esclusivamente l'area del Cortinese, ma andrà a interessare l'intero territorio della provincia di Belluno, si estenderà anche sul trevigiano e con qualche coda anche sul veneziano. Il brand è Cortina, ma in realtà su questo evento si stanno muovendo almeno due province, Belluno e Treviso, e anche Venezia di riflesso è interessata dall'evento", conclude.
Secondo i dati di Federalberghi a Belluno si contano 381 alberghi , 8393 camere, 17768 letti. E in particolare a Cortina 58 alberghi e 4742 letti. Le presenze nella provincia di Belluno nelle strutture ricettive nel 202 sono state 1997834.
Effetto traino per gli alberghi ancora prima dell'evento
E Schiavon spiega come i primi effetti per il settore turistico del territorio già si vedano. "In questo momento -spiega- l'evento Milano-Cortina, solo per come viene 'traghettato' anche nei media, sta generando dei flussi sui territori" di Cortina e del Bellunese "inaspettati. Abbiamo visto una crescita importante, anche un più 8% rispetto al 2024 dei tassi di occupazione delle strutture, in periodi magari dove in altre realtà del Veneto o erano statici o avevano perso qualche punto percentuale. Cominciamo a interrogarci sul come mai questo sta avvenendo, perché non abbiamo modificato sostanzialmente le nostre strategie di marketing o di partecipazione ai mercati internazionali, quindi questo ci lascia pensare che probabilmente il traino dell'effetto olimpionico e della promozione che sta facendo Milano-Cortina sta attraendo anche dei mercati ai quali non eravamo abituati a rivolgerci, perché c'è anche la presenza di un mercato asiatico nelle nostre montagne che onestamente per gli operatori costituisce una vera e propria sorpresa. Non erano abituati a avere a che fare con mercati asiatici. Quindi un traino che è già iniziato prima dell'evento, confermato ovviamente dai numeri in crescita che ha fatto registrare il cluster della montagna", sottolinea.
Secondo Schiavon "è un po' un volano che l'evento olimpionico sta generando, economico e anche di grandi opportunità di rilancio della destinazione e del prodotto turistico montano", aggiunge.
La situazione di infrastrutture e impianti
Ma a che punto sono infrastrutture e impianti? "Dal punto di vista infrastrutturale -spiega Schiavon- direi che complessivamente le cose stanno andando bene, anche come cronoprogrammi, sia sulle arterie di collegamento, sia sulla parte impiantistica. Sicuramente per l'evento arriveremo puntuali e pronti con tutto quello che è stato pianificato, sebbene in questo momento è chiaro che qualche disagio su quel territorio si manifesta. E' un po' una piccola rivoluzione che è stata messa in campo per consentire di ospitare un evento di questa portata".
Secondo Schiavon "a livello di strutture alberghiere è stato fatto uno sforzo importante anche di ammodernamento su quell'area, con l'innesto dei gruppi di investimento, anche di fondi esteri, che hanno rilevato strutture alberghiere, le hanno riclassificate, anche riposizionandole sul mercato del cinque stelle, quindi Cortina vedrà sicuramente elevarsi il livello qualitativo dell'offerta ricettiva di quell'area", sottolinea.
E per questo motivo secondo Schiavon "la valutazione che va fatta non deve considerare soltanto queste settimane di evento, ma sarà uno sforzo e una riqualificazione di un'area che poi forse vedrà i suoi effetti più sul lungo termine che sul breve e limitatamente appunto all'evento olimpionico", spiega. E Schiavon sottolinea che "se non avessimo avuto questa opportunità" delle Olimpiadi "difficilmente saremmo stati in grado, anche solo come Regione Veneto, di sostenere uno sforzo economico per realizzare le opere. Non ci sarebbero stati probabilmente i fondi, quindi questa diventa anche una occasione straordinaria in tutti i sensi. Non solo per far vedere quella che sarà la qualità della ricettività veneta e in termini di ospitalità di un evento di questo tipo, ma anche per rafforzare tutto il sistema infrastrutturale di quel territorio che diversamente non sarebbe stato possibile fare".
I disagi legati ai lavori per l'evento
Per Schiavon "è chiaro che qualcuno lamenta qualche disagio in questo momento, ma riteniamo che tutto sarà ampiamente compensato al termine di un'operazione che si concluderà dal punto di vista delle opere con le Olimpiadi, ma che dal punto di vista dei benefici si prolungherà per un lungo termine e questo darà competitività a quell'area e alle aziende di quel territorio", aggiunge.
E il presidente di Federalberghi rassicura i colleghi operatori del turismo che "hanno investito su una clientela fidelizzata e che rischiano di non poterla soddisfare nel corso delle Olimpiadi perché i posti verranno assorbiti ovviamente dalle ospitalità di tutta la macchina organizzativa e di tutti gli ospiti legati nello specifico all'evento. Penso che sia un po' un problema che potrà essere bypassato nel lungo termine. Una volta terminato l'evento avranno ancora un maggiore interesse, un maggiore impulso a tornare su quei territori, anche clienti che proprio nelle due settimane o quattro settimane dell'evento non sono riusciti a trovare posto e avranno ancora più voglia di tornarci. Quindi è una preoccupazione relativa", sottolinea.
E Schiavon sottolinea anche "che bisogna tenere conto che c'è un elemento meteorologico significativo che decreterà poi la partenza della 'macchina' delle prenotazioni sulla stagione invernale, e cioè le nevicate che in questo momento ancora languono su quell'area", aggiunge.
(di Fabio Paluccio)
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



