
(Adnkronos) - Nuovo massiccio attacco aereo della Russia all'Ucraina nella notte "mentre la popolazione dormiva". A riferirlo è il ministro degli Esteri Andriy Sybiga su X. "Ancora una volta, centinaia di droni e missili hanno distrutto edifici residenziali e causato vittime tra i civili", si legge nel post.
Mosca ha preso di mira Kiev e altre città ucraine, si legge su kyivindependent.com. L'attacco ha fatto scattare le sirene antiaeree anche in regioni lontane dal fronte. Sono state segnalate esplosioni a Kiev, nell'oblast di Kiev, a Zaporizhzhia, nell'oblast di Khmelnytskyi e a Sumy. Un edificio di cinque piani nella capitale è stato parzialmente distrutto e le infrastrutture residenziali sono state danneggiate in diversi quartieri, ha affermato Tymur Tkachenko, capo dell'amministrazione militare della città di Kiev. L'attacco ha danneggiato anche edifici non residenziali e auto parcheggiate.
Le ultime settimane sono state monopolizzate da una lunga serie di segnalazioni di sconfinamenti e per violazioni degli spazi aerei di paesi Nato da parte dei velivoli: dalla Polonia ai Paesi baltici, dalla Finlandia alla Norvegia, dalla Svezia alla Danimarca. Nella serata di sabato, Volodymyr Zelensky ha annunciato che Kiev ha intercettato nel suo spazio aereo 92 droni diretti verso la Polonia. "L'Italia potrebbe essere la prossima", ha affermato il presidente ucraino per il quale il copione è chiaro: la Russia di Vladimir Putin sta mettendo alla prova le difese e le reazioni dei paesi Nato. "Sta testando la loro capacità di difendersi e cercare di influenzare le società in modo che le persone cominceranno a chiedersi, 'se non possiamo proteggerci perché dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina?' Sono operazioni dirette a ridurre l'assistenza all'Ucraina, in particolare prima dell'inverno", le parole di Zelensky, che a stretto giro vengono commentate dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"L'Italia nel mirino dei droni? Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale, non credo neanche che l’Italia sia un obiettivo militare", dice a 4 di Sera. "Comunque la nostra difesa aerea è sempre in grado di verificare ciò che accade, è in grado di abbattere droni che possono avere intenzioni minacciose, quindi come la Nato è in grado di farlo", ha aggiunto il numero 1 della Farnesina, che fornisce la sua lettura della situazione generale.
"Io credo che Putin stia testando le reazioni dell'Occidente, ma l'Occidente ha sempre dimostrato di saper reagire. Quando ero un giovane ufficiale dell’aeronautica militare, alla fine degli anni '70, queste operazioni di violazione del confine Nato le facevano i Mig dell'Unione Sovietica e dell'ex Jugoslavia. Non è la prima volta che accade", ha affermato ancora.
Le incursioni di droni sono una realtà con cui l'Europa deve confrontarsi su base praticamente quotidiana. Per fronteggiare la minaccia, ha iniziato a prendere forma il progetto del 'muro anti-drone' a cui lavorano Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Polonia e Romania. La prima riunione ha coinvolto anche Slovacchia e Ungheria. La presenza di Budapest nel gruppo è un elemento da considerare con attenzione, alla luce delle tensioni crescenti con l'Ucraina.
Kiev ha denunciato lo sconfinamento di un drone magiaro e ha chiesto spiegazioni ai 'vicini' mostrando anche la mappa della rotta seguita dal velivolo. La risposta, articolata in diverse comunicazioni inviate da Budapest, è stata durissima: "Zelensky la pianti con le sue provocazioni, vuole trascinarci in guerra ma non ci riuscirà".
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(Adnkronos) - La Roma torna in campo in Serie A. I giallorossi affrontano oggi, domenica 28 settembre, l'Hellas Verona - in diretta tv e streaming - allo stadio Olimpico di Roma nella quinta giornata di campionato. La squadra di Gasperini è reduce dalla vittoria nel primo turno di Europa League, dove ha battuto il Nizza per 2-1 grazie ai gol di Mancini e Ndicka, e soprattutto quella nel derby con la Lazio in Serie A, deciso dal gol di Pellegrini. Quella di Zanetti invece, nell'ultima giornata di Serie A, ha pareggiato in casa con la Juventus, fermata sull'1-1.
La sfida tra Roma ed Hellas Verona è in programma oggi, domenica 28 settembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni:
Roma (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley, Cristante, Koné, Angelino; Soulé, Pellegrini; Ferguson. All. Gasperini
Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Nunez, Nelsson, Frese; Belghali, Serdar, Akpa Akpro, Bernede, Bradaric; Orban, Giovane. All. Zanetti
Roma-Hellas Verona sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. Il match sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
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(Adnkronos) - Pecco Bagnaia vince il Gran Premio del Giappone, Marc Marquez conquista il Mondiale di MotoGp. Oggi, domenica 28 settembre, è doppia festa in casa Ducati, che può celebrare il ritorno del pilota italiano, che dopo la Sprint di ieri porta a casa anche la gara lunga sul circuito di Motegi precedendo proprio il compagno di scuderia spagnolo, dominatore del motomondiale fin dalla prima gara della stagione e imprendibile per gli avversari, che oggi può festeggiare il nono titolo della carriera.
Terza la Honda di Joan Mir, poi ai piedi del podio due italiani: Marco Bezzecchi, quarto con la sua Aprilia, e Fabio Morbidelli in sella a VR46. Sesta la Ducati Gresini di Alex Marquez, fratello di Marc e secondo nella classifica Piloti, che comunque è riuscito a risalire dopo una pessima prova in qualifica, che lo ha costretto a partire dalla decima posizione. Dietro di lui Fernandez e Quartararo, chiudono la top ten Zarco e Aldeguer.
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(Adnkronos) - Urne aperte oggi, domenica 28 settembre, dalle 7 alle 23, e domani dalle 7 alle 15 nelle Marche, dopo inizierà lo spoglio. In Valle d'Aosta, invece, soltanto oggi sempre dalle 7 alle 23. Sono 1.325.689 i marchigiani chiamati al voto nelle 1.572 sezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e del governatore. Mentre sono 103.223 i valdostani che potranno votare per il rinnovo del Consiglio regionale e 97.402 per le amministrazioni di 65 Comuni della Regione.
Nelle Marche il sistema di voto è a turno unico e non è ammesso il voto disgiunto. Sono sei i candidati: la coalizione di centrodestra sostiene la ricandidatura del governatore uscente Francesco Acquaroli; il centrosinistra insieme al M5s l'ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Gli altri candidati sono Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Francesco Gerardi (Forza del Popolo), Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano) e Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione).
In Valle d'Aosta, dove si vota soltanto oggi, i cittadini non sono chiamati a scegliere direttamente il presidente di Regione, bensì a eleggere i 35 consiglieri dell'assemblea regionale che successivamente nomineranno il governatore.
Le operazioni di spoglio nelle Marche inizieranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi, a partire quindi dalle 15 di lunedì 29 settembre.
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(Adnkronos) - Flavio Cobolli eliminato a Pechino. Il tennista azzurro ha perso oggi, domenica 28 settembre, contro lo statunitense Learner Tien, numero 52 del mondo, in due set con il punteggio di 6-3, 6-2 negli ottavi di finale dell'Atp 500 cinese. Cobolli, che si era detto stanco e affaticato a causa del jet leg già dopo la vittoria dell'esordio contro il russo Andrey Rublev, era reduce dalla prima convocazione in Laver Cup, dove a San Francisco il Team Europe è stato battuto dal Team World. Ora ai quarti di Pechino per Tien potrebbe esserci un altro azzurro, Lorenzo Musetti, in campo contro il francese Mannarino.
Partita in salita fin dal primo set per Cobolli, che aveva raggiunto il terzo turno negli ultimi Us Open prima di essere battuto proprio da Musetti, ha subito l'aggressività e la freschezza dell'avversario, che si è imposto 6-3. Le cose sono peggiorate nel secondo parziale, dove il tennista romano ha accusato la stanchezza e ha aumentato le sue percentuali di errori, permettendo all'avversario, 19 anni, di chiudere la partita 6-2.
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(Adnkronos) - L'Italia di pallavolo è in finale nei Mondiali 2025. Oggi, domenica 28 settembre, la Nazionale maschile azzurra sfida la Bulgaria - in diretta tv, in chiaro, e streaming - nell'ultimo atto del torneo iridato di scena nelle Filippine, a cui gli uomini allenati da ct Fefé De Giorgi arrivano da campioni in carica. L'Italia ha superato in semifinale la Polonia campione d'Europa, battuta con un secco 3-0.
Con lo stesso risultato di Italia-Polonia, gli azzurri hanno eliminato, nella fase a eliminazione diretta, prima l'Argentina negli ottavi e poi il Belgio, che li aveva battuti al tie break nella fase a gironi, ai quarti. La Bulgaria invece ha superato Portogallo e Stati Uniti, prima di vincere contro la Repubblica Ceca per 3-1 nell'altra semifinale dei Mondiali.
La finale dei Mondiali di pallavolo maschile 2025 è in programma oggi, domenica 28 settembre, alle 12.30 ora italiana. La partita tra Italia e Bulgaria sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva (gratis e in chiaro) su Rai 2 e in streaming gratuito su RaiPlay. Sfida visibile, per gli abbonati, anche sulla piattaforma Dazn e Volleyballworld.com.

(Adnkronos) - Jasmine Paolini scende in campo a Pechino. La tennista azzurra sfida oggi, domenica 28 settembre, la statunitense Sofia Kenin, - in diretta tv, anche in chiaro, e in streaming - numero 26 del mondo, nei sedicesimi di finale del torneo Wta cinese. Paolini è reduce dalla vittoria nel primo turno contro la lettone Anastasija Sevastova, battuta in due set, mentre Kenin ha superato la russa Veronika Kudermetova.
La sfida tra Paolini e Kenin è in programma oggi, domenica 28 settembre, alle 8.30 ora italiana. Le due tenniste si sono affrontate in tre precedenti, tutti vinti dalla statunitense, che conduce quindi con un parziale di 3-0.
Paolini-Kenin sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali SkySport, ma visibile anche in chiaro su SuperTennis. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma di SuperTennis.
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(Adnkronos) - Barbara D'Urso commossa dopo il debutto a Ballando con le stelle. "Mi metto in gioco", dice la 68enne conduttrice dopo l'esibizione con Pasquale La Rocca per la rumba andata in scena dopo mezzanotte, quando è già domenica 28 settembre. Quindi, il confronto con la giuria e in particolare con Selvaggia Lucarelli: "Tutti aspettano questo momento", l'esordio della giurata. "Lo so, hanno comprato i popcorn. Io sono qui per farmi giudicare da te, è la realtà. Fai parte della giuria", la replica di Barbara D'Urso.
Quindi il verdetto 'tecnico': "Ho trovato tutto molto furbo, pieno di pathos. Hai ballato con molta grazia, è piacevole vederti in pista. Non so se sarai in grado di essere all'altezza nelle prossime esibizioni. Stasera era tutto molto gradevole", il giudizio di Lucarelli. Se posso darti un consiglio, farei un po' meno 'faccette', so che sono il tuo marchio di fabbrica. Suonano finte, un po' troppo recitate", dice la giurata prima di pungere La Rocca: "Non dovevi farmi questo, ballare con Barbara D'Urso. Ero la tua gatta morta, ora sarò un gatto attaccato ai cog....". Il voto? 7.
"Ho l'ansia come se avessi 11 anni. Torno in Rai con una trasmissione importantissima, io ho iniziato in Rai. E' stata una scelta psicologicamente molto difficile. In genere sono io quella che porta e che decide, qui non può essere così e devo passare dall'altra parte", le parole di Barbara D'Urso prima dell'esibizione. "Cosa riuscirò a fare? Quanta paura avrò? Quanto riuscirò a sbloccarmi? Se qualcuno vede tutto questo come un passo indietro, non è così. Per me è un passo avanti, mi metto in gioco. Dal 2 giugno 2023 sono stati 2 anni complicati. All'improvviso cadi da sola, o qualcuno decide che devi cadere: il dolore c'è. Io ho 68 anni, voglio dimostrare che a qualsiasi età devi attraversare il dolore, tirarti su e ripartire. Io lo faccio in questo modo", aggiunge.
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(Adnkronos) - Un pizzino, contatti "opachi", chat 'dimenticate' e movimenti bancari. Quattro punti robusti come pilastri per la Procura di Brescia, che la famiglia di Andrea Sempio prova a sbriciolare tra documenti e interventi tv. Una difesa da non indagati sebbene la logica li vedrebbe come presunti corruttori: l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti avrebbe ricevuto una somma di denaro, nell'ordine di 20-30.000 euro, per favorire Andrea Sempio nel procedimento che otto anni fa lo vedeva indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007.
Per il fascicolo, nato su impulso della madre di Alberto Stasi, allora già condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il delitto della fidanzata, Venditti (co-titolare con la pm Giulia Pezzino) chiede l'archiviazione, accolta nel marzo 2017 dal giudice per le indagini preliminari di Pavia Fabio Lambertucci. E' solo sulla prima archiviazione e non sulla seconda del 2020 - sempre inoltrata da Venditti e disposta dal giudice pavese Pasquale Villani - che il procuratore di Brescia Francesco Prete e la pm Claudia Moregola - titolari delle indagini che riguardano ex magistrati del distretto milanese - avanzano dubbi. Un'accusa che "mi offende come uomo e come magistrato che per 45 anni ha servito lo Stato - dice Venditti -. Non ho mai preso soldi da nessuno e archivierei ancora Sempio".
La nuova indagine svelata ieri - con le perquisizioni all'ex aggiunto, a casa dei genitori e degli zii di Sempio, e a due carabinieri (Giuseppe Spoto e Silvio Sapone) -, riaccende l'attenzione sul delitto, ma non ha ripercussioni sulla verità giudiziaria. A occuparsi dell'omicidio di Chiara Poggi è stata la Procura di Vigevano, a condannare Stasi (dopo una doppia assoluzione) è stata la Corte d'Appello di Milano e nel 2024 la Corte europea dei diritti dell'uomo nel 2024 ha ritenuto "manifestamente infondato" il ricorso del condannato che lamentava un processo non equo. E mentre Domenico Aiello, avvocato di Venditti, auspica l'arrivo degli ispettori del Guardasigilli Carlo Nordio in Procura a Pavia, lamentando l'assenza di misura sul caso Garlasco, al centro del dibattito restano i quattro elementi della presunta corruzione.
Da alcuni appunti manoscritti sequestrati lo scorso 14 maggio a casa dei genitori di Sempio "emergerebbe che agli inizi del mese di febbraio 2017 - e dunque in concomitanza con le indagini conseguenti alla prima iscrizione del nel registro degli indagati in relazione all'omicidio - fosse stata proposta o comunque ipotizzata la corresponsione al procuratore aggiunto Mario Venditti di una somma di denaro correlata alla archiviazione del procedimento, come ricavabile dalla scritta 'Venditti gip archivia x 20. 30. euro'" si legge nel decreto di perquisizione e sequestro della Procura di Pavia. Archiviazione richiesta il 15 marzo 2017 e accolta dal gip Lambertucci il 23 marzo, pochi giorni dopo.
Due i temi su cui si concentrano gli investigatori: i tempi stretti delle indagini e il fatto che quell'appunto scritto a mano è del febbraio del 2017 quando l'archiviazione sembrava lontana da venire. Giuseppe Sempio, padre dell'indagato, sentito ieri come testimone, ha riconosciuto come suo quel biglietto (e altri) scritto a mano e conservato per anni, ma di quella sequenza di parole fornisce una spiegazione diversa da chi indaga. "Io davo i soldi agli avvocati per le pratiche, io portavo la busta li e poi si arrangiavano loro. Loro lavorano, hanno le loro parcelle e non potevo portargli le caramelle. Noi avevamo tre avvocati e andavano pagati perché sono loro che hanno fanno tutto", dice in tv.
E se l'avvocato Massimo Lovati, che da sempre assiste Sempio, sembra non negare di preferire i pagamenti in contanti, la collega Angela Taccia - da poco parte della difesa - offre un'altra spiegazione. "Nell'appunto scritto si fa riferimento a 20-30 euro non a 20-30 mila euro. Se sono somme così esigue di solito sono delle marche da bollo, mi sembra una cosa che si può contestualizzare con i diritti di copia", insomma beghe di cancelleria per costi di giustizia. Sui tempi 'sospetti' dell'ipotetica archiviazione, invece, basta verificare l'esistenza di lanci di agenzia - datati 6 gennaio 2017, quindi un mese prima - che annunciano 'si profila una richiesta di archiviazione di Sempio'.
Le indagini condotte nel 2017 su Sempio "sono state caratterizzate da una serie di anomalie" si legge nel provvedimento firmato dalla Procura di Brescia, "tra cui l'omissione, da parte della polizia giudiziara di Pavia incaricata delle indagini della trascrizione di alcuni passaggi rilevanti delle intercettazioni ambientali; alcuni contatti opachi di Sempio con Spoto e Sapone (rispettivamente addetto e responsabile della sezione di pg), i quali risultano avere intrattenuto con i Sempio, poco prima della loro audizione in Procura, dei contatti non relazionati" si legge nel decreto di perquisizione.
In particolare, Sapone avrebbe incontrato Andrea Sempio "pur non risultando una ragione investigativa", mentre il maresciallo Spoto si sarebbe trattenuto con l'indagato per una "durata incongrua rispetto all'attività da svolgere": più di un'ora per notificare l'invito a comparire. Entrambi i rappresentanti dell'Arma sono stati ascoltati ieri come testimoni. Il luogotenente Sapone deve rispondere anche di "rapporti di particolare confidenza e correlazione" con l'ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. Sotto la lente anche "la breve durata" dell'interrogatorio di Sempio, "la verosimile conoscenza anticipata, da parte della famiglia Sempio, dei temi su cui sarebbero stati sentiti dai pubblici ministeri" e la conclusione dell'annotazione d'indagine datata 7 marzo 2017 "con formula tranchant circa la 'completa assenza di elementi a supporto delle ipotesi accusatorie a carico di Andrea Sempio'".
Contatti, suggerimenti, presunti trattamenti di favore che la famiglia Sempio respinge. "La famiglia Sempio non ha corrotto nessuno. Non conosciamo il dottor Venditti personalmente e nessuno della famiglia Sempio gli ha mai dato una lira. Tutte le accuse contro di lui sono emerite schifezze" le parole di Daniela Ferrari, madre di Andrea, a 'Quarto grado'. "Non sapevamo le domande prima. Eravamo tranquilli perché sapevamo di avere una consulenza del generale Garofano che ci diceva esattamente cosa c’era contro mio figlio ed eravamo tranquilli perché sapevamo che contro mio figlio cose non ne sarebbero state trovate".
Dal riascolto delle intercettazioni ambientali, disposte dallo stesso procuratore aggiunto Venditti, nell'auto dei Sempio, "emergeva che già il 9 febbraio 2017 - e dunque il giorno precedente a quello fissato per l'interrogatorio - Andrea Sempio era a conoscenza di alcuni elementi rappresentati nell'esposto presentato dalla madre di Stasi", denuncia che ha dato origine al procedimento. E così assume significato l'aver "cannato" la risposta sullo scontrino che costituisce l'alibi per il 13 agosto 2007 o la frase "a parte che erano dalla nostra... perché mi han fatto alcune domande che io ho capito perché me le facevano".
Eppure il 24 dicembre del 2016 il 'Corriere della Sera' racconta a tutta pagina chi è il nuovo indagato e non tralascia nulla: lo scontrino del parcheggio di Vigevano consegnato da Sempio ai carabinieri nell'ottobre 2008; il Dna sulle unghie di Chiara Poggi che la difesa Stasi attribuisce a lui - ancora centrali nell'incidente probatorio ora in corso -; le telefonate a casa Poggi una settimana prima della morte della ventiseienne; la frase del 'Piccolo principe' e l'immagine del sacrificio rupestre postate a poca distanza dalla condanna in appello di Stasi e dell'ingresso nel carcere di Bollate; il riferimento al presunto numero di scarpe di Sempio. L'articolo arriva pochi giorni dopo l'iscrizione nel registro degli indagati e lui verrà sentito in Procura a Pavia il 10 febbraio 2017 come prima attività istruttoria.
"L'indagato era stato informato da qualcuno delle domande che gli sarebbero state rivolte" - si legge ancora nel provvedimento della Procura di Brescia - "perché il padre Giuseppe Sempio affermava 'Comunque ha detto che ti chiederà le cose che sono state depositate.' (ottenendo conferma da Andrea) e il padre continuava dicendo 'massimo se ti infila dentro qualche domanda che non...dici 'guardi io non mi ricordo, son passali dieci anni'". Ma qui interviene ancora una volta l'avvocato Lovati che ricorda di aver preparato Sempio, alla vigilia della convocazione, sulle possibili domande dei magistrati. Quel "ha detto" potrebbe essere dunque riferibile al difensore.
E tra gli elementi che per gli inquirenti sostengono l'accusa di corruzione in atti giudiziari contro Venditti c'è - "tra i passaggi intercettivi non trascritti" - il riferimento di Giuseppe Sempio alla necessità di "pagare quei signori li" con modalità non tracciabili. "Appare necessario comprendere perché fu omessa la trascrizione di quelle frasi - di forte valenza indiziaria - e soprattutto perché fu omessa ogni verifica bancaria allo scopo di (cercare di) ricostruire chi fossero i beneficiari effettivi di quei pagamenti e la loro causale" sottolinea la Procura di Pavia. Una giusta riflessione che non cambia la destinazione del denaro svelata dai genitori dell'indagato: "avevamo bisogno di utilizzare denaro contante per pagare gli avvocati" rispondono ai titolari dell'inchiesta e ai giornalisti.
Gli accertamenti delegati alla Guardia di finanza "hanno fatto emergere una serie di movimentazioni anomale" avvenute tra il dicembre 2016 e il giugno 2017 (quando l'inchiesta era pubblica): le zie paterne hanno emesso assegni per 43.000 euro a favore della famiglia Sempio e nel medesimo periodo padre e figlio "hanno effettuato prelievi in contanti per 35.000 euro - del tutto incongrui rispetto alle loro ordinarie movimentazioni bancarie" e Giuseppe Sempio ha versato al figlio un assegno da 5.000 euro, "subito prelevati in contanti". Ancora una volta la difesa della famiglia è semplice: "Abbiamo solo affrontato spese legali e basta".
In attesa di rivelazioni, ulteriori indizi o nuovi indagati restano lecite le domande del legale dell'ex procuratore aggiunto di Pavia. "Venditti non è mai stato gip, Venditti non può archiviare può soltanto richiedere un'archiviazione. Allora, per coerenza, si deve indagare e perquisire anche il gip. Perché, invece, Venditti è l'unico indagato?". E in modo provocatorio, a sottolineare le letture multiple dell'appunto scritto da Giuseppe Sempio, l'avvocato Domenico Aiello aggiunge: "Magari 20 vanno a Venditti e 30 vanno al gip perché poi il provvedimento più importante sarebbe quello del gip che archivia. E perché i corruttori non sono indagati?".
Leggi tutto: Caso Garlasco, soldi per gli avvocati e le date che non tornano: i Sempio si difendono

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti torna in campo a Pechino. Il tennista azzurro affronta oggi, domenica 28 settembre, il francese Adrian Mannarino, numero 60 del mondo, negli ottavi di finale dell'Atp 500 cinese. Musetti arriva dal successo in tre set contro un altro transalpino, Giovanni Mpetshi Perricard, battuto con il punteggio di 7-6 (3), 6-7 (4), 6-4, mentre Mannarino nel turno precedente ha superato il kazako Alexander Bublik. In caso di passaggio del turno Musetti troverà il vincente della sfida tra l'azzurro Flavio Cobolli e lo statunitense Learner Tien.
La sfida tra Musetti e Mannarino è in programma oggi, domenica 28 settembre, alle 7 ora italiana. I due tennisti si sono affrontati in due precedenti con una vittoria per parte e il parziale che è quindi fermo sull'1-1. Nell'ultimo incrocio, ai quarti di finale di Chengdu 2024, è stato Musetti a prevalere imponendosi in tre set.
Musetti-Mannarino, come tutte le partite dell'Atp 500 di Pechino, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e TennisTv.
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(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp. Oggi, domenica 28 settembre, va in scena il Gran Premio del Giappone, - in diretta tv e in streaming - l'appuntamento del Mondiale che può consegnare il titolo alla Ducati di Marc Marquez. Il pilota spagnolo partirà dalla quarta posizione, mentre il compagno di scuderia Bagnaia scatterà dalla pole position dopo aver fatto segnare il miglior tempo nelle qualifiche. Proprio Pecco ha dominato la gara Sprint di ieri a Motegi, dove è tornato a vincere davanti a Marquez, secondo, e alla KTM di Pedro Acosta.
Ecco la griglia di partenza del Gran Premio del Giappone:
1. Francesco Bagnaia (Ducati)
2. Joan Mir (Honda)
3. Marc Marquez (Ducati)
4. Pedro Acosta (KTM)
5. Fabio Quartararo (Yamaha)
6. Franco Morbidelli (VR46)
7. Luca Marini (Honda)
8. Alex Marquez (Ducati Gresini)
9. Marco Bezzecchi (Aprilia)
10. Raul Fernandez (Aprilia)
11. Johann Zarco (Honda)
12. Fabio Di Giannantonio (VR46)
13. Ai Ogura (Aprilia)
14. Jack Miller (Yamaha)
15. Fermin Aldeguer (Ducati Gresini)
16. Miguel Oliveira (Yamaha)
17. Jorge Martin (Aprilia)
18. Brad Binder (KTM)
19. Alex Rins (Yamaha)
20. Takaaki Nakagami (Honda)
21. Enea Bastianini (KTM)
22. Somkiat Chantra (Honda)
23. Maverick Vinales (KTM)
Il Gp del Giappone di MotoGp è in programma oggi, domenica 27 settembre, alle 7 ora italiana. La gara si potrà seguire in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport, ma sarà trasmessa anche in chiaro, in differita alle 14.05, su TV8. La corsa sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW, oltre che sulla piattaforma web di TV8 quando previsto.
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(Adnkronos) - L'Ucraina ha intercettato nel suo spazio aereo 92 droni diretti verso la Polonia, 19 hanno superato il confine. Il presidente ucraino Volodymir Zelensky fa scattare l'allarme anticipando che "l'Italia potrebbe essere la prossima".
"Vediamo la direzione per così dire, la coreografia di questi voli. Ci sono segnali dalla Svezia. Ci sono i rumeni, i polacchi, i Paesi baltici. Putin sta testando la loro capacità di difendersi e cercare di influenzare le società in modo che le persone cominceranno a chiedersi, 'se non possiamo proteggerci perché dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina?' Sono operazioni dirette a ridurre l'assistenza all'Ucraina, in particolare prima dell'inverno", ha spiegato Zelensky in un post su X.
"Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale, non credo neanche che l’Italia sia un obiettivo militare", ha commentato a stretto giro il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo a 4 di Sera Weekend, "Comunque la nostra difesa aerea è sempre in grado di verificare ciò che accade, è in grado di abbattere droni che possono avere intenzioni minacciose, quindi come la Nato è in grado di farlo".
Il ministro ha ricordato che episodi simili non sono una novità e che l'Occidente ha sempre saputo reagire: "Io credo che Putin stia testando le reazioni dell’Occidente, ma l'Occidente ha sempre dimostrato di saper reagire. Quando ero un giovane ufficiale dell’aeronautica militare, alla fine degli anni ’70, queste operazioni di violazione del confine Nato le facevano i Mig dell'Unione Sovietica e dell’ex Jugoslavia. Non è la prima volta che accade".
"Siamo già in una guerra ibrida con la Russia" ha detto il commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis, parlando a France 24. Gli obiettivi di Mosca, secondo il commissario, "si estendono oltre l'Ucraina. Vediamo ogni tipo d'azione: disinformazione, sabotaggi e l'immigrazione clandestina usata come arma".
"La Russia è accusata di pianificare quasi un attacco all’Alleanza Atlantica e ai Paesi dell’Unione europea. Il presidente Putin ha ripetutamente smontato queste provocazioni: la Russia non ha e non ha mai avuto tali intenzioni" ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il ministro ha però avvertito che "qualsiasi aggressione contro il mio Paese sarà affrontata con una risposta decisa. Non ci siano dubbi su questo nella Nato e nell’Ue".
"Non abbiamo nulla da nascondere. Non attacchiamo mai civili né infrastrutture" replica alle accuse di presunte violazioni dello spazio aereo di diversi Paesi dell’Ue e della Nato nelle ultime settimane. "Gli incidenti accadono - ha aggiunto il capo della diplomazia russa - ma non conduciamo mai fuoco mirato contro di loro. Non prendiamo mai di mira con i nostri droni o missili i Paesi europei, siano essi membri dell’Ue o della Nato". Rispondendo alle accuse della Polonia, secondo cui droni russi avrebbero violato il suo spazio aereo la notte del 9 settembre, Lavrov ha dichiarato: "Abbiamo proposto un incontro immediatamente, ma nessuno ha mai voluto discutere i fatti".
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che la Russia rimane disponibile a negoziare per porre fine al conflitto in Ucraina. "Come il presidente Vladimir Putin ha ribadito più volte, la Russia è stata e rimane aperta ai negoziati per eliminare le cause profonde del conflitto", ha affermato Lavrov nel discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il capo della diplomazia russa ha precisato che la sicurezza della Russia e i suoi interessi vitali devono essere concordati in modo affidabile e che "i diritti dei russi e dei russofoni nei territori ancora sotto il controllo del regime di Kiev devono essere pienamente ripristinati". Su questa base, ha aggiunto, Mosca è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Ha definito, poi, "inaccettabili e illegali" gli sforzi occidentali di reintrodurre sanzioni all'Iran per il suo programma nucleare. Il capo della diplomazia del Cremlino ha inoltre accusato l'Occidente di voler "sabotare" la diplomazia attraverso le sanzioni.
Leggi tutto: Zelensky e l'allarme droni dalla Russia: "Italia potrebbe essere prossimo bersaglio"

(Adnkronos) - Un 27enne è morto e un 37enne è rimasto ferito gravemente in un incidente stradale a Castelfranco Veneto in provincia di Treviso. I due si trovavano a bordo di un'auto, che è finita contro un palo e poi si è ribaltata. Da una ricostruzione dei carabinieri, l'auto poco prima era passata a forte velocità di fronte ai un'auto dei carabinieri di Castelfranco che ha tentato di inseguirla ma che si è ritrovata davanti alla vettura già uscita di strada.
La dinamica dell'incidente
L'incidente è accaduto in località Sant'Andrea Oltre Muson dove l’auto, una Ford Fusion, è uscita di strada andando prima contro un palo dell'illuminazione e poi contro un albero per poi ribaltarsi. A bordo del mezzo c'erano un 27enne, risultato proprietario dell’auto, che è morto sul colpo, e il conducente, un 37enne che ha riportato gravi ferite ed è stato trasportato d'urgenza in elisoccorso al pronto soccorso dell’ospedale di Treviso. Secondo la ricostruzione dei carabinieri non c’è stato alcun contatto tra la Ford Fusion e l’auto dei carabinieri. Dai primi accertamenti è risultato che il conducente ferito guidava senza patente perché revocata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castelfranco Veneto, i vigili del fuoco di Treviso per la messa in sicurezza di un palo elettrico danneggiato e i sanitari del Suem 118. L’area è stata temporaneamente interdetta al traffico per consentire i soccorsi e i rilievi.
Leggi tutto: Auto a grande velocità si ribalta nel Trevigiano: un morto e un ferito


(Adnkronos) - Migliaia di persone hanno partecipato questa sera alla fiaccolata pro Gaza a Genova. "Non possiamo accettare di fare un passo indietro, siamo qui per dire a gran voce Palestina libera" ha detto la sindaca di Genova Silvia Salis. "Non diciamo solo Palestina libera, ma diciamo stop al genocidio", ha aggiunto Salis che si è detta orgogliosa di essere la sindaca della città.
Il corteo principale è partito intorno alle 20.30 dalla sede di Music for Peace in via Balleydier. I portuali del Calp si sono staccati dal corteo principale e si sono diretti in porto dove si era sparsa la voce una nave carica di armi fosse in procinto di partire.
"I portuali di Genova - scrive Usb in una nota -organizzati con il Calp e l'Usb hanno impedito il carico della nave Zim New Zealand di materiale bellico diretto a Israele, occupando il Terminal Spinelli e proclamando immediatamente lo sciopero. Pochi minuti fa, attorno alle 22, si è avuta conferma che la nave sta abbandonando il porto senza aver caricato i container. A Genova non c'è spazio per i traffici di armi, non c'è spazio per le complicità con il governo genocida di Israele. Con la Palestina nel cuore".
Intorno alle 22 i portuali hanno abbandonato il porto e si sono diretti verso il centro per ricongiungersi al corteo principale che ha attraversato la città, sostando in via Balbi a solidarizzare con gli studenti che da martedì occupano il rettorato di via Balbi in protesta contro la mancata presa di posizione del rettore Federico Delfino sulla situazione a Gaza.
Contemporaneamente alla cattedrale di San Lorenzo in centinaia hanno partecipato alla veglia organizzata dall'arcivescovo Marco Tasca alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Marco Bucci e la sindaca Silvia Salis. "Il mondo sta vivendo una situazione molto difficile e delicata - ha dichiarato Bucci -. Il nostro Arcivescovo Marco Tasca ha invitato tutta la Comunità genovese a raccogliersi in un momento forte di riflessione e preghiera. Questa veglia, organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, ci ricorda che il bene della pace, troppe volte dato per scontato, in moltissime aree del mondo è un miraggio che popoli sfiniti non riescono a raggiugere. Il dramma tra Ucraina e Russia, quello della Terra Santa con la guerra tra Israele e Palestina sono i conflitti che maggiormente scuotono ogni giorno le nostre coscienze, ma non può lasciare indifferenti il lungo elenco di Paesi in cui quella della armi è la quotidiana e unica voce che sentono intere popolazioni stremate, che l'arcivescovo ci ha invitato a non dimenticare".

(Adnkronos) - Decine di migliaia di persone hanno partecipato questa sera alla fiaccolata pro Gaza a Genova. "Non possiamo accettare di fare un passo indietro, siamo qui per dire a gran voce Palestina libera" ha detto la sindaca di Genova Silvia Salis. "Non diciamo solo Palestina libera, ma diciamo stop al genocidio", ha aggiunto Salis che si è detta orgogliosa di essere la sindaca della città.
Il corteo principale è partito intorno alle 20.30 dalla sede di Music for Peace in via Balleydier. I portuali del Calp si sono staccati dal corteo principale e si sono diretti in porto dove si era sparsa la voce una nave carica di armi fosse in procinto di partire.
"I portuali di Genova - scrive Usb in una nota -organizzati con il Calp e l'Usb hanno impedito il carico della nave Zim New Zealand di materiale bellico diretto a Israele, occupando il Terminal Spinelli e proclamando immediatamente lo sciopero. Pochi minuti fa, attorno alle 22, si è avuta conferma che la nave sta abbandonando il porto senza aver caricato i container. A Genova non c'è spazio per i traffici di armi, non c'è spazio per le complicità con il governo genocida di Israele. Con la Palestina nel cuore".
Intorno alle 22 i portuali hanno abbandonato il porto e si sono diretti verso il centro per ricongiungersi al corteo principale che ha attraversato la città, sostando in via Balbi a solidarizzare con gli studenti che da martedì occupano il rettorato di via Balbi in protesta contro la mancata presa di posizione del rettore Federico Delfino sulla situazione a Gaza.
Contemporaneamente alla cattedrale di San Lorenzo in centinaia hanno partecipato alla veglia organizzata dall'arcivescovo Marco Tasca alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Marco Bucci e la sindaca Silvia Salis. "Il mondo sta vivendo una situazione molto difficile e delicata - ha dichiarato Bucci -. Il nostro Arcivescovo Marco Tasca ha invitato tutta la Comunità genovese a raccogliersi in un momento forte di riflessione e preghiera. Questa veglia, organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, ci ricorda che il bene della pace, troppe volte dato per scontato, in moltissime aree del mondo è un miraggio che popoli sfiniti non riescono a raggiugere. Il dramma tra Ucraina e Russia, quello della Terra Santa con la guerra tra Israele e Palestina sono i conflitti che maggiormente scuotono ogni giorno le nostre coscienze, ma non può lasciare indifferenti il lungo elenco di Paesi in cui quella della armi è la quotidiana e unica voce che sentono intere popolazioni stremate, che l'arcivescovo ci ha invitato a non dimenticare".
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(Adnkronos) - Grazie ai gol di capitan Lautaro e di Pio Esposito, al primo centro in Serie A, l'Inter conquista la prima vittoria esterna in questo campionato. I nerazzurri si impongono per 2-0 sul Cagliari alla Unipol Domus, salendo a quota 9 in classifica e agganciando al terzo posto Milan, Roma, Atalanta e Cremonese. Primo ko casalingo invece per i rossoblù che restano fermi al nono posto insieme all'Udinese con 7 punti.
Gli ospiti sbloccano la partita al 9', al primo tiro in porta. Bastoni crossa da sinistra, trova in mezzo all'area Lautaro che stacca in anticipo sui difensori e segna di testa. Al 25' cross basso dalla sinistra leggermente arretrato per Thuram, che prova a girare in porta di tacco, il tiro è troppo debole e centrale e facile preda di Caprile.
Al 37' palla persa da Adopo, l'Inter recupera e va subito in verticale da Thuram. Finte del francese che poi prova il destro dal limite ma manda alto. Al 43' esce dal campo Belotti che ha la peggio in uno scontro con Josep Martinez uscito in anticipo in presa alta. Al suo posto Prati. Nel recupero giallo a Carlos Augusto che rallenta la ripresa del gioco rimettendo in campo un pallone uscito in fallo laterale.
Si riparte con Dimarco al posto dell'ammonito Carlos Augusto tra le fila nerazzurre. Al 7' Calhanoglu arriva a rimorchio su un passaggio arretrato di Barella dalla destra, va al tiro di prima dal limite con palla che finisce sul palo. Due minuti dopo ancora nerazzurri vicini al raddoppio. Thuram salta l'uomo sulla destra lanciando palla da un lato e aggirando l'avversario dall'altro: poi tiro di destro tutto solo contro Caprile, che si supera nella parata.
Al 12' Dimarco crossa dalla sinistra: palla tesa al centro con Thuram che manca la coordinazione colpendo di striscio il pallone e sprecando tutto. Al 13' Pisacane inserisce Felici e Gaetano al posto di Ze Pedro e Deiola. Al quarto d'oro ammonizione per Barella per un fallo tattico di Felici. Al 18' doppio cambio per Chivu, Pio Esposito e Frattesi prendono il posto di Thuram e Barella. Al 21' lancio lungo per Lautaro che prova a beffare di testa da fuori area Caprile in uscita. Il portiere del Cagliari è scavalcato, ma la palla esce larga. Poco dopo entra Dumfries per Luis Henrique.
Al 28' la prima occasione per i rossoblù. Angolo dalla destra e stacco al centro di Folorunsho: Martinez è battuto, ma il tiro colpisce in pieno il palo. Al 32' Akanji prova la volée a centro area su cross di Calhanoglu: palla larga di molto. Poco dopo il Cagliari termina i cambi: fuori Obert e Folorunsho, dentro Idrissi e Borrelli. Al 37' il raddoppio nerazzurro con il primo gol in Serie A di Pio Esposito. Cross teso dalla sinistra di Dimarco: in mezzo l'ex Spezia si fa trovare pronto e gira in rete. Al 42' altro 'legno' per gli ospiti. Mkhitaryan viene lanciato in porta con una bella azione ma, tutto solo contro Caprile, coglie in pieno il palo. Nei minuti finali da segnalare solo ultima sostituzione con Bonny che entra al posto di Lautaro.
Leggi tutto: Cagliari-Inter 0-2, gol di Lautaro e Esposito: Chivu risale

(Adnkronos) - Lazialità festeggia i suoi primi 40 anni di vita. Presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, si è tenuto l’evento celebrativo della storica pubblicazione e simbolo di appartenenza per generazioni di tifosi biancocelesti (FOTO). A condurre la kermesse il giornalista Mauro Mazza, insieme all’ideatore e direttore della rivista, Guido De Angelis. Tra gli ospiti Francesca Fiorini e "Nonna Tina", in memoria di Giuliano Fiorini, insieme agli ex calciatori Poli, Podavini, Gregucci e Piscedda; Marco Calleri, figlio di Giorgio Calleri; l’ex presidente biancoceleste Sergio Cragnotti; le leggende biancocelesti Beppe Signori, Angelo Peruzzi, Luca Marchegiani, Pierluigi Casiraghi e Federico Marchetti. Sul palco anche i figli di Siniša Mihajlović, Dusan e Nikolas, per un commosso tributo al compianto campione.
Hanno mandato dei videomessaggi speciali Roberto Mancini: "Ciao Guido, volevo farti tanti auguri e complimenti per questo compleanno importante. Ci siamo stati tante volte, ci siamo divertiti. Ti auguro altri 40 anni così". Poi, Juan Sebastián Verón: "In questi 40 anni caro Guido hai raccontato tante storie della tua amata Lazio. Hai avvicinato tanta gente alla squadra. Mi hai dedicato qualche copertina, quindi ti ringrazio e continua così. Forza Lazio Sempre". Infine Simone Inzaghi: "Un grande saluto e tanti complimenti per questi 40 anni della tua rivista che mi ha dedicato una bellissima copertina quando allenavo la Lazio, la custodisco qui a casa. Un grande saluto a te e a tutti i tuoi ospiti e ancora complimenti".
Finale a sorpresa dedicato alla redazione storica della rivista Lazialità, con tutti i collaboratori che in questi 40 anni hanno contribuito a raccontare la passione biancoceleste. L'evento si è concluso con un saluto collettivo e una foto di gruppo.
Leggi tutto: Lazialità compie 40 anni, grande festa in Campidoglio - Foto
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