
Il tumore del seno è il più frequente nella popolazione in Italia, con quasi 53.700 nuovi casi stimati nel 2024. Circa il 70% delle donne colpite dalla malattia presenta un carcinoma mammario di tipo luminale, così definito per recettori ormonali positivi e recettore Her2 negativo. I risultati aggiornati dello studio Natalee, presentati al congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) che si è svolto recentemente a Berlino, consolidano e rafforzano il beneficio nella riduzione del rischio di recidiva con una terapia mirata, ribociclib, già evidenziato da precedenti analisi. Lo studio ha arruolato oltre 5.000 pazienti ad alto rischio con tumore della mammella in fase iniziale (stadio 2 e 3) di tipo luminale, trattati con ribociclib, inibitore di CDK4/6, associato alla terapia ormonale rispetto alla sola terapia ormonale.
"All'Esmo è stata presentata un'analisi a 5 anni di follow up dello studio Natalee - afferma Alberto Zambelli, direttore dell'Oncologia medica dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e professore associato di Oncologia all'università di Milano-Bicocca - Secondo i criteri di inclusione dello studio, circa il 35-40% delle pazienti con malattia di tipo luminale è potenzialmente eleggibile a ricevere ribociclib adiuvante per 3 anni al dosaggio di 400 mg al giorno per 3 settimane consecutive e una settimana di interruzione, in aggiunta alla terapia anti-estrogenica, quale terapia precauzionale post-chirurgica. L'analisi aggiornata mostra un vantaggio assoluto del 4,5% a 5 anni nella sopravvivenza libera da recidiva di malattia invasiva, incrementando così il precedente dato a 3 anni che era pari al 2,7%. Al follow-up prolungato, il rilevante beneficio clinico dell'aggiunta di ribociclib continua ad aumentare, anche dopo il termine dei 3 anni di trattamento. Questi risultati suggeriscono che l'efficacia della cura si mantiene nel tempo, oltre il periodo di somministrazione, con un potenziale impatto favorevole sulla guarigione a lungo termine. Non solo. Il trattamento è ben tollerato e 8 donne su 10 completano la terapia programmata, in alcuni casi con un aggiustamento di dose".
Nello studio Natalee, sono state incluse anche pazienti senza coinvolgimento linfonodale. "E stato dimostrato - continua l'oncologo - che anche una parte di queste donne, finora non considerate ad alto rischio di recidiva, traggono un beneficio dall'uso di ribociclib che è del tutto assimilabile a quello delle pazienti con interessamento linfonodale. Questo conferma l'esistenza di un gruppo di pazienti senza coinvolgimento linfonodale che può beneficiare dell'uso di ribociclib perché con un rischio di recidiva paragonabile a quello delle pazienti con interessamento linfonodale".
"Se guardiamo i grandi numeri e i trend di sopravvivenza globale delle pazienti affette di tumore della mammella in fase iniziale - evidenzia Zambelli - è evidente che negli ultimi 20 anni abbiamo ottenuto un guadagno in sopravvivenza nello stadio 3 di malattia (tra cui i casi con coinvolgimento linfonodale), ma non negli stadi 1 e 2 (tra cui i casi senza coinvolgimento linfonodale), perché finora privi di significative innovazioni terapeutiche. Lo studio Natalee dimostra che in casi selezionati anche la malattia senza interessamento linfonodale e in stadio 2 merita trattamenti innovativi, per una prognosi sfavorevole dovuta non solo alla 'quantità' di malattia, ma anche alla sua 'qualità biologica'. Infatti, il vantaggio di ribociclib emerge in assenza di coinvolgimento linfonodale quando si osserva un grado istologico elevato (G3), ovvero un grado istologico intermedio (G2) associato a un alto indice proliferativo e/o alto rischio genomico".
Ribociclib (Novartis) è già approvato e rimborsato in Italia per le pazienti con tumore della mammella metastatico. "E' importante che Aifa approvi quanto prima la rimborsabilità del farmaco anche per le donne con malattia in fase precoce a intermedio/alto rischio di recidiva - conclude lo specialista - perché se è vero che ribociclib ottiene un prolungamento della sopravvivenza nei casi metastatici, è altrettanto vero che se usato in fase precoce ottiene maggiori sopravvivenze senza recidiva di malattia e in prospettiva maggiori guarigioni definitive".
Dal 27 al 30 novembre al Teatro Carmen Melis a Cagliari...
Si parte da una prima rilevazione di oltre 10 mila monumenti...
Prima il divieto di dimora a Macomer poi portato in carcere... 
Giornate di fuoco, cariche di adrenalina. Giornate scandite da allenamenti intensi e match di alto livello, ma non solo. Jannik Sinner è stato accolto da Torino con il solito calore. Il numero uno azzurro è il campione più attenzionato delle Atp Finals e si sta godendo in tutto la lunga settimana piemontese. Una festa del tennis. Tra bagni di folla, (pochi) momenti di relax e incontri con grandi colleghi del mondo dello sport.
Sinner, la suite presidenziale a Torino
Intanto, l'alloggio. A Torino Sinner fa base nella suite presidenziale dell'Hotel Principi di Piemonte, hotel a 5 stelle. Una bomboniera da 4mila euro a notte, messa a disposizione del fuoriclasse azzurro dall'Atp, che ha il 'dovere' di garantire alti livelli di ospitalità agli 8 maestri arrivati in Piemonte per il gran finale della stagione. La suite (di 135 metri quadrati) è intitolata a Maria José, ultima regina d'Italia e - tra le varie 'coccole' - mette a disposizione dell'azzurro anche uno spazio benessere con idromassaggio e un soggiorno con bar privato. Si trova all'ultimo piano della struttura e regala a Jannik una vista panoramica da favola, per vivere il capoluogo da numero uno.
Sinner, il golf e l'incontro con Allegri
La settimana, piena di tennis, è stata preceduta però anche da qualche momento di relax e distrazione. Dopo il trionfo a Parigi, Sinner è arrivato a Torino con qualche giorno d'anticipo per i primi bagni di folla e per calarsi al meglio nel clima della città. E tra impegni sportivi e di sponsor, è riuscito a dedicare qualche ora a due delle sue grandi passioni, come i motori e il golf. L'azzurro ha fatto un salto al kartodromo '45 kart indoor', a Moncalieri, poco fuori città, e poi si è divertito insieme allo staff con un po' di golf. Un amore che cresce con il tempo. Spazio anche per il calcio, visto che domenica 9 Sinner ha incontrato verso ora di pranzo anche l'allenatore del 'suo' Milan Massimiliano Allegri, al Circolo della Stampa Sporting in via Agnelli. Non lontano dallo Stadio Olimpico Grande Torino. Il tecnico rossonero è un grande appassionato di tennis e molti ricorderanno il virale incontro con l'azzurro nei tunnel della Inalpi Arena, proprio un anno fa.
Sinner, allenamenti e concentrazione
Jannik però mantiene sempre la concentrazione, con focus sul bis a Torino. Nei primi giorni del torneo è stato sempre accompagnato dall'ormai iconica 'marea' arancione, con migliaia di tifosi che hanno mostrato il loro supporto all'idolo di casa in ogni occasione. Le sue giornate scorrono tra allenamenti guidati dai consigli dei coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi e sessioni di sparring (fin qui, Jannik ha lavorato molto con il 18enne Maxim Mrva, interessante talento del tennis ceco, di cui si sentirà parlare tra un po'). Dopo il successo con Auger-Aliassime (anticipato da una chiacchierata a cena con il capitano dell'Italia di Davis Filippo Volandri), il prossimo ostacolo sulla strada del campione in carica sarà Alexander Zverev. Con un nuovo grande abbraccio dalla 'sua' Torino. (di Michele Antonelli, inviato a Torino)

Il FantaSanremo scalda i motori in vista di Sanremo 2026 e lo fa su un doppio binario. Da oggi è ufficialmente aperto il TotoFestival, il gioco-pronostico per indovinare il cast che Carlo Conti annuncerà a breve. Ma, secondo quanto apprende l'Adnkronos, l'edizione 2026 del gioco principale sarà anche un omaggio alla storia del Festival, con bonus e omaggi dedicati a due icone come Pippo Baudo e il maestro Peppe Vessicchio. Mentre cresce l'attesa per il nuovo regolamento, l'attenzione è tutta sul TotoFestival, l'iniziativa che trasforma le indiscrezioni sui Big in gara in una vera e propria sfida tra appassionati. Il contest invita il pubblico a vestire i panni del direttore artistico e a formulare le proprie previsioni sui nomi che calcheranno il palco dell'Ariston.
Partecipare è semplice e gratuito: basta accedere al sito fantasanremo.com o all'app ufficiale, entrare nella sezione ‘TotoFestival’ e compilare la propria scheda virtuale, selezionando cinque artisti da una lista preimpostata. Per chi volesse scommettere su un nome non presente, è disponibile un campo apposito per l'inserimento manuale.
Una volta confermato, il pronostico può essere scaricato e condiviso sui social network, menzionando l'account ufficiale @fantasanremo e gli artisti scelti. Se il FantaSanremo mette in palio la ‘Gloria Eterna’, il premio del TotoFestival è più goliardico ma altrettanto ambito: il diritto di vantarsi con amici e colleghi di aver anticipato le scelte ufficiali della direzione artistica. In attesa di scoprire la lista definitiva dei concorrenti che Conti annuncerà il 23 o 30 ottobre, la sfida a chi ha l'intuito migliore è ufficialmente aperta.

Nuovo colpo al telemarketing molesto: dal 19 novembre scatterà il blocco previsto dall'Agcom alle chiamate da parte dei call center effettuate attraverso numeri di telefono mobili creati con la tecnica dello spoofing, cioè con quella tecnologia capace di modificare l'informazione che trasporta l’identità del chiamante (Cli). Il risultato è che utilizzando questa tecnica dai call center vengono generati numeri telefonici del tutto identici a quelli dei cellulari italiani, ingannando così numerosi cittadini che, ignari, rispondono quasi sempre a voci registrate o generate tramite intelligenza artificiale.
Il blocco del prossimo 19 novembre segue quello dello scorso 19 agosto, che aveva interessato le sole false numerazioni fisse. Secondo i primi risultati che l'Agcom aveva pubblicato l'11 settembre scorso, quindi dopo meno di un mese dall'introduzione del primo stop allo spoofing, erano state circa 43 milioni le chiamate filtrate, con una media di 1,3 milioni di telefonate al giorno. L'autorità l'aveva definita "cifra considerevole", calcolando ha rappresentato circa il 5,47% del totale delle chiamate ricevute dagli italiani nel periodo preso in esame. Il tasso di spoofing, aveva comunque rimarcato l'Agcom, "in un primo periodo aveva raggiunto soglie del 60%". L'autorità, nel pubblicare i dati, aveva messo anche in guardia dal'evoluzione "più probabile del fenomeno", ovvero "lo spostamento verso Cli mobili italiani o verso Cli internazionali di Paesi terzi". Ma tra pochi giorni, con il nuovo stop, anche passare ai numeri di cellulare finti sarà vietato.
Giornata organizzata dall'Università di Sassari per le imprese... 
Rischio processo per l’ex amministratore delegato di Cinecittà spa Nicola Maccanico accusato di false comunicazioni sociali nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma. I pm capitolini nell’avviso di conclusione delle indagini, che solitamente prelude alla richiesta di processo, contestano a Maccanico in qualità di amministratore delegato pro tempore in concorso con Claudio Ranocchi quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Cinecittà spa di aver esposto “consapevolmente” nel bilancio della società al 31 dicembre 2022 “fatti materiali rilevanti non corrispondenti al vero, in modo concretamente idoneo a indurre altri in errore”. In particolare, secondo l’accusa formulata dai pm della procura di Roma dopo le indagini della Guardia di Finanza, Maccanico e Ranocchi “esponevano nel conto economico ricavi non conseguiti per circa 2,4 milioni di euro, da un lato iscrivendo un ricavo di 1.758.000 euro in realtà di competenza dell'anno 2023 e dall'altro omettendo di contabilizzare in riduzione l'importo di 662.000 euro di nota di credito afferente l'anno 2022; conseguentemente, esponevano un utile di 1.838.074 euro mai conseguito, occultando la perdita di oltre 500 mila euro effettivamente realizzata”.
Ai due indagati la stessa fattispecie viene contestata, nell’inchiesta del pm Giorgio Orano coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, anche per il bilancio della società al 31 dicembre 2023. In questo caso, secondo i pm “esponevano nel conto economico ricavi non conseguiti per 2.471.398 euro omettendo la contabilizzazione di una nota di credito emessa nei confronti di Freemantle Italy Group srl per quell'importo iscritta nel 2024 ma che faceva riferimento all'anno 2023 (in quanto relativa a scontistica sui fatturati prevista da Cinecittà Spa nel 2023)”. Inoltre “esponevano nel conto economico costi inferiori per 5.542.280 euro a quelli effettivamente sostenuti per la realizzazione di scenografie (sulla base di contratto di appalto con The Apartment srl, e dunque scenografie di proprietà del committente, relative alle produzioni cinematografiche ‘M. il figlio del secolo’ e ‘Queer’) eliminando gli stessi dopo l'acquisto delle scenografie medesime a costo zero e capitalizzando i costi medesimi nell'attivo della stato patrimoniale, in assenza di apposita perizia”. Conseguentemente, secondo l’accusa, “esponevano in bilancio un utile di 1.300.614 euro mai conseguito occultando la perdita di circa 6,7 milioni euro effettivamente realizzata”. Maccanico si è dimesso dall’incarico nel giugno del 2024. (di Assunta Cassiano e Daniele Dell'Aglio)

Una serie tv basata sulla celebre graphic novel 'V per Vendetta' è in fase di sviluppo presso Hbo. Lo rivela in esclusiva 'Variety', secondo cui a capo del progetto ci sarebbero James Gunn e Peter Safran, co-ceo dei Dc Studios, in qualità di produttori esecutivi. Secondo le fonti citate dalla testata, la sceneggiatura sarebbe affidata a Pete Jackson ('Somewhere Boy'), mentre la produzione sarà curata da Warner Bros. Television. Al momento, sia Hbo che i Dc Studios non hanno rilasciato commenti ufficiali sull'indiscrezione.
La trama
La graphic novel, creata dallo scrittore Alan Moore e dall'illustratore David Lloyd nel 1982, è ambientata in un futuro distopico in una Gran Bretagna controllata da un regime fascista. La trama segue un anarchico noto come 'V', che indossa la maschera di Guy Fawkes e cerca di rovesciare il governo con l'aiuto di una giovane donna, Evey Hammond.
20 anni fa il film cult
Nel 2005 il romanzo a fumetti di Alan Moore e David Lloyd era già stato adattato per lo schermo: James McTeigue diresse il film con Hugo Weaving e Natalie Portman diventato cult.

In Corea sono considerati un vero elisir di bellezza e longevità: i fagioli neri non sono solo un ingrediente base della cucina asiatica, ma anche il superfood che promette capelli lucenti, pelle tonica e una salute di ferro. Ricchissimi di antiossidanti, proteine e minerali, questi legumi sono il segreto naturale che molte donne coreane utilizzano per mantenere una chioma folta e luminosa e una pelle tonica, utilizzandoli persino come ingrediente nei prodotti di skincare e haircare.
Perché i fagioli neri fanno bene
I fagioli neri (Phaseolus vulgaris) sono originari dell’America Latina, ma oggi amatissimi anche in Asia. Una sola tazza di fagioli cotti fornisce 15 grammi di proteine, 15 di fibre e una grande quantità di ferro, magnesio e acido folico, elementi che favoriscono la crescita dei capelli e il benessere della pelle.
Capelli più forti e pelle luminosa
Grazie alla combinazione di ferro, zinco, biotina e acido folico, i fagioli neri nutrono il bulbo pilifero e stimolano la crescita dei capelli, prevenendo anche la comparsa precoce dei capelli bianchi.
Inoltre gli antociani – potenti antiossidanti dal colore scuro – combattono i radicali liberi, aiutano a prevenire l’invecchiamento cellulare e migliorano l’elasticità cutanea, favorendo una pelle più compatta e giovane.
Un aiuto naturale contro la pelle secca in inverno
Gli antiossidanti presenti nei fagioli neri proteggono le cellule dallo stress ossidativo e favoriscono una pelle più elastica, compatta e giovane. Durante i mesi freddi, la pelle tende a diventare più secca e spenta a causa del vento, del freddo e del riscaldamento domestico. Inserire regolarmente i fagioli neri nella dieta aiuta a contrastare questo problema perché le vitamine del gruppo B, gli acidi grassi naturali e i minerali come lo zinco e il magnesio sostengono la barriera cutanea e favoriscono un’idratazione più profonda dall’interno. Un rimedio semplice e naturale per mantenere la pelle morbida e luminosa anche in inverno.
Salute e benessere generale
Oltre ai benefici estetici, i fagioli neri aiutano a:
- abbassare il colesterolo “cattivo” (LDL)
- stabilizzano i livelli di zucchero nel sangue
- favoriscono la digestione e saziano a lungo perché ricchi di proteine e fibre.
- donano senso di sazietà, ideali per chi segue una dieta ipocalorica
Un vero alleato per chi segue un’alimentazione sana o una dieta vegetariana. Ma non consigliati a chi soffre di disturbi gastrointestinali.
Come cucinarli
Meglio sceglierli secchi e lasciarli in ammollo una notte prima della cottura: mantengono così intatto il loro valore nutrizionale. Il loro sapore intenso e leggermente dolce li rende perfetti per:
- zuppe e vellutate invernali
- insalate proteiche con verdure fresche
- burger vegetali o hummus alternativi
- piatti unici con riso, quinoa o cereali integrali
- tacos, burritos o bowl in stile tex-mex
Inserire i fagioli neri nella dieta è un modo semplice e naturale per migliorare salute, pelle e capelli. Economici, versatili e ricchi di benefici, non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola.

Elodie in lacrime ha fermato il concerto a Eboli a causa di un improvviso problema alla voce. Un video diventato virale sui social mostra la cantante sul palco del PalaSele visibilmente provata mentre si scusa con il pubblico.
"Devo dirvi una cosa", ha detto Elodie con la voce rotta dal pianto. La cantante ha confessato di aver avuto nel pomeriggio un abbassamento di voce: "Sto facendo molta fatica a cantare, mi dispiace. Vi chiedo scusa", ha detto, tra gli applausi e l'incoraggiamento del pubblico.
"Ce la metto tutta, lo giuro, e scusatemi se sbaglierò qualcosa", ha concluso Elodie prima di proseguire con lo show.

Esattamente 40 anni fa, l’11 novembre 1985, l'allora ministro della Sanità Costante Degan firmava il decreto che autorizzava in Italia il trapianto di cuore: subito dopo, il 14, l'equipe diretta dal professor Vincenzo Gallucci realizzava a Padova il primo intervento in assoluto. Da lì, nel giro di nove giorni, altri trapianti di cuore vennero eseguiti a Pavia (il 18 novembre), Udine (il 22), Bergamo e Milano (il 23) e a Roma (il 24): l'inizio di una nuova era per la trapiantologia italiana.
Il punto sull'Italia 40 anni dopo
Quarant'anni dopo, il nostro Paese è ai primi posti mondiali per tasso di trapianti cardiaci eseguiti. Nel 2024 nei 20 centri italiani autorizzati, ne sono stati realizzati ben 413 (7 per milione di abitanti): +13% rispetto al 2023, addirittura +38% rispetto al 2022. E nel 2025 il loro numero è in ulteriore aumento: nei primi 10 mesi dell'anno i trapianti di cuore sono stati 376, l'8,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
Dal 2002, ovvero da quando è entrato in funzione il Sistema informativo trapianti, quelli cardiaci sono stati oltre 7mila: a ricevere un nuovo cuore sono stati in maggioranza pazienti uomini (74%), mentre tra le diagnosi prevalenti tra quelle che hanno portato al trapianto ci sono le cardiomiopatie primitive (51%) e post-ischemiche (24%). Ad oggi, è italiano il trapianto di cuore più longevo d'Europa, e uno dei più longevi al mondo: quello ricevuto da Gian Mario Taricco, che fu il secondo in assoluto realizzato nel nostro Paese. Taricco, allora ventenne, fu trapiantato a Pavia dall'equipe diretta dal professor Mario Viganò il 18 novembre 1985: quel cuore nuovo, quarant'anni dopo, batte ancora nel petto del suo ricevente.
L'evoluzione delle donazioni
Negli anni, anche lo scenario delle donazioni è evoluto in maniera significativa. Il primo donatore di cuore, Francesco Busnello, di Treviso, vittima di un incidente stradale, aveva solo 18 anni. Nel 2002 l'età media dei donatori di cuore al momento del decesso era di poco più di 36 anni, e il donatore più anziano di quell'anno ne aveva 67. Nel 2024 l'età media era salita a quasi 48 anni, mentre il donatore più anziano ne aveva 77: circa un quarto dei donatori di cuore oggi ha più di 60 anni. Oggi, in oltre il 60%, la causa di decesso dei donatori è rappresentata dall'emorragia cerebrale. Proprio la maggiore capacità della Rete trapianti di segnalare le donazioni tra questo tipo di pazienti, anche in età più avanzata, e di utilizzare con successo questi organi, è alla base del significativo aumento dei trapianti di cuore registrato negli ultimi anni.
L'innovazione
L’allargamento dei criteri di selezione dei donatori è legato anche all’ampliamento dei criteri di candidabilità dei riceventi: nel 2002 la loro età media era di 48 anni, oggi è di 52, mentre l’anno scorso il cardiotrapiantato più anziano aveva 76 anni contro i 68 di quello del 2002. Oggi è possibile dare un cuore nuovo a pazienti più avanti con l’età proprio perché l’efficacia della terapia del trapianto è sempre più evidente e sono cresciute le capacità cliniche della nostra Rete di gestire complicanze e comorbidità.
Un'altra decisiva innovazione che ha contribuito all'incremento dei trapianti è stata la possibilità di utilizzare i cuori dei cosiddetti "donatori a cuore fermo", ovvero pazienti il cui decesso viene dichiarato con criteri cardiaci dopo un'osservazione di 20 minuti (all'estero invece sono mediamente 5-10 minuti). Dal 2023, anno del primo trapianto di cuore realizzato in Italia con questa modalità, gli interventi eseguiti sono stati già oltre 80, circa il 9% del totale, con risultati sovrapponibili ai trapianti eseguiti da donatore in morte cerebrale.
Sfide e obiettivi futuri
“Negli ultimi tempi l'attività di trapianto di cuore sta vivendo una crescita esponenziale, e l'obiettivo è quello di consolidare i risultati raggiunti soprattutto in termini di qualità degli interventi eseguiti - commenta il direttore del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin - In questo momento ci sono 802 pazienti che aspettano un cuore nuovo, tra gli oltre 8mila in attesa di trapianto: l'impegno della Rete trapianti è quello di assisterli al meglio, ma per farlo abbiamo fortemente bisogno della disponibilità delle persone a donare i propri organi dopo la morte. I professionisti della nostra Rete, insieme ai volontari delle associazioni, che ringrazio, sono costantemente al lavoro per rafforzare la cultura della donazione: oggi, esattamente come quarant'anni fa, è ancora il 'sì' dei donatori e delle loro famiglie a fare la differenza per chi aspetta il trapianto, di cuore e non solo".

Terza giornata di match alle Atp Finals di Torino. Oggi, martedì 11 novembre, tornano in campo Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti, impegnati contro Taylor Fritz e Alex De Minaur. In campo oggi anche i doppisti azzurri: Simone Bolelli e Andrea Vavassori affrontano Marcel Granollers e Horacio Zeballos per blindare la qualificazione alle semifinali. Ecco il programma di giornata e dove vedere i match in tv e streaming.
Atp Finals, programma di oggi
Ecco il programma di oggi, martedì 11 novembre, alle Atp Finals di Torino:
ore 11.30 - Bolelli/Vavassori vs Granollers/Zeballos
ore 14 - Alcaraz (Esp) vs Fritz (Usa)
ore 18 - Cash/Glasspool vs Krawietz/Puetz
ore 20.30 - Musetti (Ita) vs De Minaur (Aus)
Atp Finals, dove vedere i match di oggi
I match di oggi alle Atp Finals sono visibili su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e Sky Sport Mix. Match visibili anche in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e Tennis Tv. Musetti-De Minaur sarà visibile anche su Rai 2 e su Rai Play.

Passo avanti decisivo per la candidatura della 'Cucina italiana' a Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco. Lo rende noto il Mic comunicando che la candidatura alla Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco ha ricevuto una valutazione tecnica positiva dagli organismi consultivi. Il dossier, intitolato 'La Cucina Italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale', è il risultato di un lungo lavoro dell’Ufficio Unesco del Ministero della Cultura, che, si legge nella nota del Mic, ha raccolto dati, testimonianze e documentazione per raccontare al meglio l’unicità della tradizione gastronomica italiana.
La candidatura non riguarda un singolo piatto o una ricetta, ma un modello culturale condiviso, fatto di esperienze comunitarie, scelta consapevole delle materie prime, convivialità del pasto, trasmissione dei saperi alle nuove generazioni e rispetto delle stagioni e dei territori. Una tradizione che vive quotidianamente nelle famiglie, nelle comunità locali e nelle comunità italiane nel mondo.
"La cucina italiana è una storia collettiva, scritta ogni giorno nelle case, nelle comunità e nei territori. Questo riconoscimento sarebbe un grande motivo di orgoglio per l’Italia intera", dichiara Gianmarco Mazzi, Sottosegretario del MiC con la delega all’Unesco. La cucina italiana è un equilibrio tra uomo e ambiente: tutela la biodiversità, valorizza le produzioni locali, favorisce il riuso degli alimenti e promuove abitudini alimentari consapevoli. Riflette il legame tra i paesaggi naturali e le comunità che li abitano, incarnando memoria, quotidianità e cultura dei territori.
Diversamente da altri riconoscimenti gastronomici Unesco, la candidatura italiana celebra un’intera tradizione culinaria quotidiana, diffusa e non legata a un singolo rito o piatto. La cucina italiana è la “cucina degli affetti”: trasmette memoria, cura, relazioni e identità, raccontando storie di famiglie e comunità attraverso il cibo. Dopo la valutazione tecnica positiva, il dossier sarà esaminato dal Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco. La decisione finale è attesa durante la sessione del Comitato a New Delhi dall’8 al 13 dicembre. Gli esperti internazionali valuteranno il valore culturale della tradizione italiana, la sostenibilità delle pratiche e la capacità di trasmettere conoscenze alle generazioni future.

La terza serie del 'Commissario Ricciardi' esordisce su Rai1 con una vittoria: la fiction è stata vista ieri sera da 3.563.000 spettatori con il 21.2% di share, risultando il programma più seguito tra quelli del prime time. Al secondo posto, 'Il Grande Fratello' su Canale 5, con una media di 1.954.000 spettatori e del 15% di share. Al terzo posto, la partita degli ATP Finals tra Jannik Sinner e Auger Aliassime su Rai2, con 2.253.000 spettatori e il 10.6% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'Lo Stato delle Cose' su Rai3 (1.006.000 spettatori, share 6.7%), 'Fast & Furious 6' su Italia1 (960.000 spettatori, share 5.7%), 'GialappaShow' su Tv8 (727.000 spettatori, share 4.4%), 'Quarta Repubblica' su Rete4 (591.000 spettatori, share 4.6%), 'La Torre di Babele' su La7 (551.000 spettatori, share 2.8%), 'Little Big Italy' sul Nove (378.000 spettatori, share 2.1%).
In access prime time, su Canale 5 dopo 'Gira La Ruota' della Fortuna (4.100.000 spettatori, share 19.4%), 'La Ruota della Fortuna' ha ottenuto 5.195.000 spettatori e il 23.8% di share, mentre su Rai1 'Cinque Minuti' ha registrato 3.861.000 spettatori e il 18.5% di share e 'Affari Tuoi' 4.377.000 spettatori e il 20% di share. Ottimo anche il risultato di 'Otto e Mezzo' su La7, con 1.694.000 spettatori e il 7.7% di share.
Vittoria di Rai1 nel preserale con 'L’Eredità - La Sfida dei 7' (3.450.000 spettatori, share 24.5%) e 'L’Eredità' (4.834.000 spettatori, share 28%), che hanno prevalso su 'Avanti il Primo' (2.032.000 spettatori, share 15.7%) e 'Avanti un Altro' (3.244.000 spettatori, share 20.1%), in onda su Canale 5.

Un arbitro di 15 anni è stato aggredito con calci e pugni da un adulto. È accaduto domenica 9 novembre a Monteroni d'Arbia, in provincia di Siena, dove si disputava la partita nella categoria Allievi tra la squadra locale e la Colligiana. La notizia è riportata oggi dalla stampa locale.
Colpa del giovanissimo direttore di gara sarebbe stata l'assegnazione di un calcio di punizione da cui è scaturita la rete decisiva per la squadra ospite. A quel punto, un dirigente della squadra di casa si sarebbe precipitato in campo urlando verso il giovane arbitro e colpendolo (questa l’accusa) a calci e pugni fino a lasciarlo a terra tramortito.
"Mio figlio è rimasto a terra per circa cinque minuti, forse anche privo di conoscenza, senza che nessuno lo soccorresse" e "a un certo punto è intervenuto un altro dirigente del Monteroni, che gli ha portato del ghiaccio insieme al capitano della Colligiana”, racconta il padre del 15enne nella denuncia presentata ieri ai carabinieri attraverso l’avvocato Duccio Panti. "Mio figlio - prosegue il racconto del genitore dell'arbitro - è stato colpito in testa e alle gambe. Non riusciva a deambulare, quindi è stato portato di peso negli spogliatoi. In pratica ha fischiato la fine della partita mentre lo portavano via. In serata ci siamo rivolti all’ospedale di Siena dove gli hanno refertato trauma cranico e un trauma alla caviglia sinistra. Oltre alla denuncia ai carabinieri è stata fatta segnalazione alla giustizia sportiva e al presidente regionale degli arbitri. Chiedo l’inibizione assoluta di quell’uomo violento da ogni campo da calcio Prima che dirigenti, queste figure dovrebbero essere educatori, invece l’esempio che danno ai ragazzini è aizzare la rissa e fare a botte".

Un attentato suicida ha provocato almeno 12 morti e 21 feriti a Islamabad, all'esterno di un tribunale distrettuale. Lo riporta Geo Tv, citando fonti della polizia, secondo cui l'esplosione è avvenuta in un'auto parcheggiata all'esterno della struttura. L'edificio del tribunale è stato evacuato dopo l'esplosione. Il vice ispettore generale di Islamabad, il commissario capo e la squadra forense sono arrivati sul luogo poco dopo l'esplosione, mentre le squadre di soccorso e le forze dell'ordine hanno trasportato i deceduti e i feriti in ospedale.
Fonti hanno poi riferito che la testa del presunto attentatore suicida è stata ritrovata sul luogo dell'esplosione, denunciando che l'attentato è stato effettuato da terroristi sostenuti dall'India e dal rappresentante dei talebani afghani, Fitna al-Khawarij.
Il ministro dell'Interno pachistano, Mohsin Naqvi, che si è recato sul luogo, a confermato la morte di 12 persone ed il ferimento di altre 27 nell'"attentato sucida avvenuto alle 12.39" fuori da un tribunale di Islamabad. Secondo il ministro, il kamikaze ha cercato di entrare nell'edificio, ma "quando non ci è riuscito ha attaccato un veicolo della polizia", facendosi esplodere.
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