

(Adnkronos) - Stephen King è l'autore più colpito dalla censura statunitense, con 87 libri rimossi dalle biblioteche scolastiche solo nell'ultimo anno. A dirlo è lo stesso scrittore. "Ora sono l'autore più bandito negli Stati Uniti con 87 libri. Posso suggerire di prenderne uno e vedere di che cosa si lamentano? I censori moralisti non sempre ottengono ciò che vogliono. Questa è ancora l'America, dannazione", con queste parole pubblicate sui social il maestro dell'horror all'americana ha reagito al nuovo rapporto del Pen Club America, che lo incorona - suo malgrado - lo scrittore più censurato del Paese. Secondo l'organizzazione americana che si batte per la libertà d'espressione, i suoi romanzi sono stati banditi in 206 casi diversi nel solo anno scolastico 2024-2025, in particolare negli Stati di Texas, Florida e Tennessee, roccaforti della destra repubblicana.
Dietro alla censura non c'è un'ondata di moralismo spontaneo, ma un clima politico teso e polarizzato, in cui l'educazione è diventata terreno di scontro ideologico. I libri di King - come quelli di altri autori contemporanei, tra cui Ellen Hopkins e Sarah J. Maas - sono stati rimossi dagli scaffali scolastici per i temi che trattano: identità di genere, sessualità, migrazione, violenza e discriminazione.
Il Pen Club America denuncia un sistema in cui i dirigenti scolastici vengono intimiditi da pressioni politiche, minacciati persino di tagli ai finanziamenti se non adeguano le biblioteche alle preferenze ideologiche dominanti. La stessa associazione parla di una crescente "militanza censoria" da parte dei politici, accentuata a partire dall'amministrazione Trump.
Nel corso dell’ultimo anno scolastico, sono stati 6.870 i casi di censura registrati nelle scuole statunitensi, in calo rispetto al picco di oltre 10.000 dell’anno precedente, ma ancora ben al di sopra dei livelli pre-2022. La Florida si conferma lo Stato più attivo nella rimozione di libri, con circa 2.000 titoli banditi. Una tendenza in linea con la politica del governatore repubblicano Ron DeSantis, noto per le sue posizioni contro "l’indottrinamento ideologico" nelle scuole.
Il successo planetario di Stephen King - autore di capolavori come 'Shining', 'It' e 'Carrie' - non lo ha mai messo al riparo dalle critiche, soprattutto da parte dei movimenti conservatori. Attivissimo sui social, King è da tempo un critico feroce del trumpismo, e le sue posizioni politiche sono spesso finite nel mirino della destra americana. In un clima culturale dove la parola "woke" è diventata un insulto, anche raccontare storie di emarginati, mostri interiori o ribellioni giovanili può essere visto come un atto sovversivo. Ed è proprio questo che sembra oggi renderlo così scomodo. (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - Un ragazzo tunisino di 15 anni residente nella provincia di Siena è stato arrestato e collocato in comunità, su disposizione del Gip del Tribunale per i Minorenni di Firenze, accusato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e porto di armi o oggetti atti ad offendere. L'ordinanza di custodia cautelare, eseguita questa mattina dalla Digos di Firenze e dai carabinieri di Montepulciano, Siena, arriva al termine di un'indagine partita nel dicembre 2024, quando il giovane fu rintracciato dai militari dopo un allontanamento da casa.
Il minorenne, all'epoca dei fatti, venne trovato mentre vagava nella periferia di Montepulciano. Durante il controllo, i carabinieri lo trovarono in possesso di un coltello a scatto e notarono segnali preoccupanti: il ragazzo manifestava infatti simpatie per il terrorismo islamico. Scattò così il sequestro del cellulare e l'inizio dell’indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, Roberta Pieri, e dal sostituto procuratore Giuseppina Mione. Le indagini sono state affidate alla Digos fiorentina, sezione Antiterrorismo Internazionale.
Gli investigatori hanno ricostruito un quadro inquietante: il quindicenne si era avvicinato a contenuti jihadisti attraverso internet, effettuando numerose ricerche su temi legati alla guerra santa, sulla costruzione di ordigni artigianali, sui tipi di armi e persino su come raggiungere la Siria. Una radicalizzazione rapida, alimentata da attività di indottrinamento online condotte tramite piattaforme di messaggistica cifrata.
Secondo gli inquirenti, il ragazzo è arrivato a prestare un vero e proprio giuramento di fedeltà a un'organizzazione estremista descritta dal suo "adescatore" come "un gruppo di musulmani provenienti da tutto il mondo che mira a sostenere i nostri fratelli oppressi in Palestina, Siria e persino i fratelli uiguri in Cina". Per dimostrare la sua adesione, avrebbe iniziato anche a reclutare altri, inviando lui stesso - nel novembre 2024 - il testo del giuramento da copiare e inviare indietro, come prova di affiliazione.
Nel telefono sequestrato sono stati trovati video in cui il ragazzo appare travisato da un passamontagna, mentre pronuncia minacce di gravi violenze contro i "miscredenti" in nome di Allah. Un segnale, secondo gli investigatori, del possibile passaggio da una fase ideologica a una operativa.
Il Gip del Tribunale di Firenze, Maria Serena Favilli, ha disposto il collocamento in comunità, ritenendo il giovane "a rischio di reiterazione di reati della stessa specie", sottolineando come la radicalizzazione sia avvenuta in una fase molto delicata della crescita personale. Il provvedimento mira a prevenire l’eventuale concretizzazione di atti dimostrativi o indiscriminati di violenza contro la collettività. Le indagini proseguono per chiarire la rete di contatti del ragazzo e verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti, anche sul territorio nazionale.
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(Adnkronos) - Venerdì alle 12, l’Università Lum 'Giuseppe Degennaro' accoglierà le proprie matricole con il Welcome Day. Dopo i saluti istituzionali del Rettore, Antonello Garzoni, della Direttrice Generale, Antonella Rago, e del Presidente del Consiglio degli Studenti, Luigi Pietrantonio, l’evento sarà arricchito dall’intervento dell’artista Luigi Loquarto, ospite della giornata. Sin dalla mattina l’artista lavorerà alla realizzazione di Tropicalia25, un’opera murale sul tema della natura e della sua evoluzione, pensata come metafora della crescita personale che accompagna il percorso di studi.
La ricerca di Loquarto si concentra sulla stratificazione pittorica: passaggi monocromi che si sovrappongono generando un pattern unico e irripetibile, in cui boccioli, foglie e rami si intrecciano come in un simbolico percorso di vita. L’opera entrerà a far parte della collezione permanente dell’Ateneo, diventando un invito costante alla bellezza e alla formazione per tutti gli studenti.
Il percorso artistico di Luigi Loquarto è profondamente legato alla natura e alle sue forme, intese come appunti di una geometria organica. In particolare, la sua ricerca si concentra sull’elemento della pietra, materia che caratterizza in maniera identitaria il paesaggio della sua terra, la Puglia. Dai muri a secco ai trulli, fino alle spiagge di ciottoli, i suoi lavori restituiscono accumuli e stratificazioni che diventano segni simbolici di resistenza, memoria e trasformazione. La giornata sarà inoltre accompagnata da Ambient Soundscape, progetto del sound artist Francesco Darario, con la cura artistica del Big – Bari International Gender Festival.
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(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che si celebra venerdì 10 ottobre, la Società italiana di neurologia (Sin) richiama l'attenzione sulla necessità di un approccio integrato sottolineando l'indissolubile connessione tra benessere psichico e salute del cervello, condizione che va oltre la dimensione clinica e si inserisce in un'idea più ampia di cura della persona nella sua interezza, che comprende memoria, emozioni, pensiero e relazioni. La società scientifica intende "rafforzare un dialogo concreto e costruttivo con le persone, le famiglie e la società - afferma Alessandro Padovani, presidente Sin - promuovendo una maggiore consapevolezza sull'importanza della salute del cervello e del benessere mentale. La salute del cervello e quella mentale rappresentano due aspetti di un'unica realtà che richiede ascolto, attenzione e risposte coordinate e integrate".
In Italia - ricordano gli esperti in una nota - milioni di persone convivono con patologie neurologiche complesse (demenze, sclerosi multipla, epilessia, malattia di Parkinson) che comportano conseguenze non solo motorie o cognitive, ma anche profonde implicazioni psicologiche, relazionali e sociali. Per la Sin "è fondamentale superare l'attuale frammentazione dell'assistenza, che vede neurologia, psichiatria e servizi sociali agire su binari paralleli, senza un'integrazione reale. Solo una rete coordinata e multidisciplinare, in grado di unire ospedale, territorio e comunità - avverte la società scientifica - può rispondere in modo efficace alla complessità dei bisogni delle persone con fragilità neurologiche e mentali".
"Il nostro compito - evidenzia Padovani - è prenderci cura della complessità, ovvero non limitarsi alla malattia, ma accompagnare ogni persona lungo un percorso che tenga conto della propria storia, relazioni, vulnerabilità. Costruire reti che uniscano ospedale, territorio e comunità non è un'opzione, ma una necessità. Occorre promuovere dignità, equità e prossimità in ogni fase del percorso di cura, con servizi accessibili, continui e umanizzati. La neurologia si pone accanto ai cittadini non solo con la scienza e l'innovazione, ma con la responsabilità di ascoltare, comprendere e dare voce a chi affronta condizioni di vulnerabilità neurologica e psicologica, spesso invisibili e stigmatizzate". Il principio 'One Brain - One Health', al centro dell'approccio sostenuto dalla Sin, afferma che proteggere la salute del cervello significa prendersi cura della salute globale della persona, riconoscendone l'unicità, la dignità e i diritti. Tale visione - osservano gli specialisti - esige un salto culturale: dalla cura del sintomo alla presa in carico della persona, dalla diagnosi alla costruzione di relazioni terapeutiche durature, basate sulla fiducia e sulla vicinanza. In questa Giornata mondiale, la Sin rinnova quindi il proprio impegno a "essere presente nei luoghi della cura, della ricerca e dell'ascolto, per promuovere un modello di salute mentale integrato e inclusivo, in grado di contrastare lo stigma, favorire l'accesso alle cure e restituire centralità alla persona in ogni fase della vita".
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(Adnkronos) - E' stato un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo imprenditoriale e rappresentanze manageriali sulle priorità fiscali e sociali da affrontare nella prossima Legge di Bilancio e nelle future politiche pubbliche l'incontro “Fisco e welfare: proposte per una nuova stagione di crescita”, che ha visto a Roma dialogare Manageritalia e il viceministro dell'Economia Maurizio Leo. Ad aprire i lavori Marco Ballarè che ha spiegato come "per il nostro fisco la progressività non può trasformarsi in sproporzione. Oggi un libero professionista con redditi sotto i 100mila euro paga il 15%, mentre un lavoratore dipendente con lo stesso reddito arriva al 43%. Questo genera sfiducia e distorsioni nel mercato. Serve una riforma che armonizzi i regimi, ristabilisca equità e rispetti chi contribuisce di più. Per questo chiediamo che i contributi agli enti bilaterali siano esenti da tassazione, di detassare aumenti e premi di risultato, alzare i tetti dei fringe benefit e portare la defiscalizzazione dei buoni pasto a 10 euro. Bloccare l’età pensionabile è utile, ma senza un secondo pilastro previdenziale i giovani e le donne rischiano pensioni troppo basse così come un sistema di welfare sbilanciato e iniquo».
Per Leo "rimodulare un fisco più equo e quello che abbiamo iniziato a fare già nel 2024 e che completeremo con la prossima legge di bilancio soprattutto per venire incontro alle esigenze del ceto medio". "In quest’ottica abbiamo già ridotto le aliquote da quattro a tre 23%, 35 % e 43% un passo ulteriore lo faremo nella prossima legge bilancio dove l'aliquota del 35% verrà portata al 33% per i soggetti che producono un reddito tra i 28 e 50mila euro. Questo è il percorso che noi abbiamo potuto fare tenendo conto delle risorse e delle regole che derivano da una governance economica europea. Nei prossimi anni potremmo alzare l’asticella per quanto concerne la riduzione delle aliquote per i redditi più alti".
La tavola rotonda, moderata da Roberto Sommella, direttore di MF-Milano Finanza, ha avuto l’obiettivo condiviso di proporre soluzioni concrete per rilanciare la crescita, migliorare il benessere dei lavoratori e contribuire alla costruzione di un sistema Paese più dinamico, inclusivo e competitivo. “Abbiamo il dovere dare risposte anche a chi con stipendi medio alti continua a pagare come e più di prima” ha commentato Paola Mancini, senatrice e membro della 10ª Commissione Affari Sociali. Un’opzione, consona al ruolo dei manager, sarebbe quella di alzare il tetto di 80mila euro sulla defiscalizzazione dei premi di produttività. A favore di tutti e poi portare l’esenzione fiscale dei buoni pasto da 8 a 10 euro con un cospicuo vantaggio anche in termini di pil creato”.
Parole seguite da quelle di Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia che ha sottolineato: “Noi manager e alte professionalità con redditi lordi sopra gli 80/100mila euro annui non siamo ricchi pur essendo determinanti per la crescita e lo sviluppo del Paese. Siamo quelli che pagano gran parte dell’Irpef e pretendiamo che venga recuperata l’evasione fiscale di circa 90 miliardi di euro, risorse fondamentali per sostenere il sistema di welfare, gli investimenti, lo sviluppo produttivo e soprattutto necessari a garantire un'equità di trattamento fra cittadini”
Nel corso del dibattito è emersa con forza la necessità di affrontare le sfide poste da un contesto economico complesso, segnato da inflazione, stagnazione salariale e perdita di potere d’acquisto, che colpisce anche manager e professionisti, pilastri della produttività nazionale. Tra i temi affrontati: la costruzione di un sistema fiscale più equo e capace di guardare alla sostenibilità intergenerazionale, il rafforzamento del welfare aziendale e contrattuale, la valorizzazione della previdenza complementare e il sostegno alla genitorialità.
Negli ultimi anni, il sistema fiscale e di welfare italiano si è trovato al centro di una crescente pressione economica e sociale. Secondo i dati ISTAT, nel 2024 la pressione fiscale complessiva ha raggiunto il 42,5% del PIL, in aumento rispetto al 41,2% del 2023. Parallelamente, il potere d’acquisto delle famiglie ha subito una contrazione dello 0,6% nel quarto trimestre 2024, mentre la propensione al risparmio è scesa all’8,5% e salari calati del 10% dal 2019 ad oggi, segnalando una crescente difficoltà del ceto medio a far fronte al caro vita. Se si mette a confronto un reddito di 105mila euro lordi l’anno con uno 3,5 volte più basso pari a 30mila euro, il primo paga 13,5 volte le tasse del secondo. Questo è segno dello squilibrio e dalla mancanza di proporzionalità dell’attuale sistema fiscale.
Fondamente anche l’attenzione alla previdenza complementare che sta vivendo una fase di espansione: nel primo trimestre del 2025, le posizioni attive hanno superato gli 11,3 milioni, con oltre 10,1 milioni di iscritti e un patrimonio gestito di oltre 244 miliardi di euro. Tuttavia, persistono squilibri strutturali, con una partecipazione ancora limitata tra i giovani e le donne, e una diffusa diffidenza verso le linee di investimento più dinamiche. L’obiettivo condiviso da tutti i relatori è stato quello di individuare soluzioni concrete per rilanciare la crescita, migliorare il benessere dei lavoratori e contribuire alla costruzione di un sistema Paese più dinamico, inclusivo e competitivo.
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(Adnkronos) - Vinci un punto con Carlos Alcaraz e guadagna... un milione di dollari. Durante l'opening week dei prossimi Australian Open, in programma dal 26 gennaio all'1 febbraio 2026, mentre si disputeranno le qualificazioni per il primo Slam della stagione, andrà in scena un torneo particolare. Sulla Rod Laver Arena infatti si giocherà il 'Million Dollar 1 Point Slam', che metterà dieci giocatori dilettanti provenienti da tutto il Paese contro 22 professionisti. In palio, appunto, un montepremi da un milione di dollari, circa 560mila euro.
Tra i partecipanti ci sarà anche Carlos Alcaraz, numero uno del mondo dopo aver battuto Jannik Sinner nella finale dello US Open. La conferma è arrivata proprio dal direttore degli Australian Open, Craig Tiley: "Ora hai un milione di motivi per raccogliere una racchetta e prepararti per gennaio".
Il format è semplice. Un sorteggio a "sasso, carta, forbice, stabilirà il giocatore al servizio. Poi si giocherà il punto e chi vincerà passerà al turno successivo, mentre chi perde sarà eliminato.
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(Adnkronos) - Mentre il presidente Usa Donald Trump annuncia di aver preso una decisione sui missili Tomahawk da inviare a Kiev, continua senza sosta la guerra tra l'Ucraina e la Russia fra massicci attacchi con droni e nuove vittime. Sul versante ucraino colpite nella notte la zona di Kherson e la regione di Poltava, su quello russo nel mirino sono finite le regioni di Kursk, Nizhny Novgorod e Belgorod.
Almeno una persona sarebbe morta e altre sarebbero rimaste ferite in un nuovo attacco attribuito alle forze russe che ha colpito nella notte la zona di Kherson, nell'est dell'Ucraina. Il governatore della regione Oleksandr Prokudin ha denunciato via Telegram l'attacco contro un distretto intorno alla mezzanotte, come riportano i media locali. La Russia, riferiscono, ha anche lanciato un attacco con droni contro la regione di Poltava, da dove sono stati segnalati danni che interessano l'infrastruttura ferroviaria, un'infrastruttura energetica e altri edifici, oltre a blackout.
Le autorità di Mosca hanno denunciato un ampio attacco con droni lanciato contro la Russia dall'Ucraina per il secondo giorno consecutivo, riferendo di aver intercettato 209 droni durante la notte e questa mattina.
La maggior parte dei droni è stata abbattuta sulle regioni di Kursk, Nizhny Novgorod e Belgorod, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in un comunicato. Gli attacchi hanno colpito un sito industriale non identificato nella regione di Nizhny Novgorod, ha detto il governatore Gleb Nikitin. Le autorità russe non hanno segnalato vittime.
Mosca ha quindi denuncia un attacco con droni ucraini nella parte della regione di Kherson controllata dalla Russia, con un bilancio di quatto morti. Poche ore prima il governatore della regione ucraina di Kherson, Oleksandr Prokudin aveva denunciato via Telegram un nuovo attacco attribuito alle forze russe che nella notte aveva colpito la zona, provocando un morto e diversi feriti. "Quattro civili sono stati uccisi sull'autostrada tra Zavodovka e Gornostayevka a seguito di un attacco mirato con droni contro veicoli civil", scrive su Telegram Vladimir Saldo, governatore della parte della regione di Kherson occupata dalla Russia.
Le forze speciali ucraine avrebbero colpito nei giorni scorsi anche una unità della Flotta del Mar Baltico russa, la Grad una corvetta di nuovo tipo armata di missili Buyan M, mentre si trovava a mille chilometri dalla linea del fronte, sul Lago Onega. La nave era in rotta dal Mar Baltico al Caspio lungo la rotta interna del Volga-Baltico di fiumi e laghi, che connette il canale del Volga-Don al fiume Don e al Mare d'Azov e quindi al Mar Nero, una rotta che, dopo questo attacco, non può più essere considerata invulnerabile. L'Ucraina, rivendica Kiev, ha dimostrato di essere in grado di colpire in modo sistematico in profondità nel territorio russo, a centinaia e anche migliaia di chilometri dalla linea del fronte, con il record di duemila chilometri, dopo che ieri è stata colpita una raffineria a Tyumen.
"Ho già preso una decisione, più o meno". Il presidente Usa Donald Trump afferma di aver deciso di inviare i missili a lunga gittata Tomahawk in Ucraina, ma che vuole prima capire come verranno utilizzati. "Credo di voler scoprire cosa ne stanno facendo. Sai, dove li stanno mandando. Immagino che dovrei porre questa domanda", dice rispondendo ai giornalisti nello Studio Ovale e spiegando di voler evitare una escalation.

(Adnkronos) - L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di nuova combinazione - osimertinib con chemioterapia - per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) localmente avanzato (Stadio IIIB-IIIC) o metastatico (Stadio IV) e mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (Egfrm). La terapia mirata combinata migliora il controllo della malattia nei pazienti con Nsclc e mutazione del gene Egfr: a 4 anni è vivo il 49% dei pazienti. Osimertinib è stato inoltre approvato in monoterapia nei pazienti con Nsclc localmente avanzato, non resecabile, con mutazioni di Egfr, la cui malattia non è progredita durante o dopo chemioradioterapia. I passi avanti nella cura del carcinoma polmonare sono stati presentati oggi a Milano in un incontro con la stampa promosso da AstraZeneca.
Come evidenziato nello studio Flaura2 - che ha coinvolto 557 pazienti Nsclc metastatico e con mutazione di Egfr, pubblicato nel 2023 sul The New England Journal of Medicine e per il quale sono stati presentati importanti aggiornamenti lo scorso settembre a Barcellona nel Simposio presidenziale della Conferenza mondiale sul tumore del polmone (World Conference on Lung Cancer 2025) - osimertinib con l’aggiunta di chemioterapia offre un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione (Pfs) e della sopravvivenza globale (Os). In particolare, - dettaglia la farmaceutica in una nota - la combinazione "ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte del 38% rispetto al solo osimertinib, con un vantaggio di quasi 9 mesi in più nella Pfs mediana. La sopravvivenza globale mediana ha raggiunto quasi 4 anni (47,5 mesi) nel braccio di combinazione rispetto a circa 3 anni (37,6 mesi) ottenuti con osimertinib in monoterapia". Inoltre - ricorda la farmaceutica - l'apporvazione di Aifa per la rimborsabilità di osimertinib in monoterapia, "offre per la prima volta ai pazienti con Nsclc localmente avanzato, non resecabile, con mutazioni di Egfr, la cui malattia non è progredita durante o dopo chemioradioterapia, la possibilità di accedere a una terapia target dopo la chemioradioterapia".
"Osimertinib in monoterapia è lo standard di cura di prima linea per i pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico e mutazione di Egfr", spiega Filippo de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia toracica dell’Istituto europeo di oncologia di Milano e presidente di Aiot, Associazione italiana di oncologia toracica.
"L’approvazione della rimborsabilità di osimertinib in combinazione con la chemioterapia da parte di Aifa - aggiunge de Marinis - permette, a questi pazienti con malattia avanzata, di avere a disposizione due opzioni terapeutiche in prima linea basate su osimertinib. I clinici, in questo modo, possono scegliere la cura più efficace in relazione alle caratteristiche di ogni paziente, mantenendo dunque un approccio personalizzato. Osimertinib in combinazione con chemioterapia “stabilisce un nuovo punto di riferimento, con il più esteso beneficio in termini di sopravvivenza globale mai riportato in questo setting – continua l’esperto - Grazie alla nuova combinazione, è stata ottenuta una sopravvivenza globale mediana di quasi 4 anni, un anno in più rispetto a osimertinib in monoterapia, con una riduzione del rischio di morte del 23%. L’aggiunta della chemioterapia ad osimertinib permette di superare i meccanismi di resistenza messi in atto dal tumore e di realizzare un ulteriore progresso nella cura, ora disponibile anche per i pazienti del nostro Paese".
"Nel 2024, in Italia, sono stati stimati circa 45mila nuovi casi di tumore del polmone – illustra Silvia Novello, presidente di Women Against Lung Cancer in Europe (Walce), direttore dell’Oncologia medica all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano e professore ordinario di Oncologia medica all’Università degli Studi di Torino - Purtroppo, circa l’80% delle diagnosi avviene in fase avanzata, da qui l’importanza di opzioni terapeutiche sempre più efficaci per questi pazienti. La mutazione del gene Egfr - chiarisce - è presente nel 15% circa dei casi di Nsclc nella popolazione caucasica, e con maggior frequenza nei non fumatori. Lo studio Flaura2 ha confermato la rilevanza della profilazione molecolare per un ottimale inquadramento diagnostico e terapeutico del tumore del polmone. La mutazione a carico di Egfr - sottolinea l’esperta - è un biomarcatore che, nel tempo, si è rivelato uno dei driver più importanti, in grado di guidare in maniera efficace la scelta della cura. Ogni indicazione terapeutica nel carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato deve essere preceduta dalla profilazione molecolare. Altrettanto importante è la collaborazione multidisciplinare, a partire dal momento della diagnosi. Questi aspetti - osserva - diventano ancora più decisivi alla luce dei dati dello studio Flaura2 e dell’approvazione della rimborsabilità della combinazione osimertinib più chemioterapia da parte di Aifa".
In particolare, "nello studio, il 63% dei pazienti trattati con la combinazione era vivo a 3 anni e il 49% a 4 anni, rispetto al 51% e al 41% con osimertinib in monoterapia - rimarca Novello - Per i pazienti con questa tipologia di tumore del polmone in fase avanzata e con mutazione di Egfr, grazie alla nuova combinazione, è possibile parlare di sopravvivenza a lungo termine e queste persone possono essere reinserite nel contesto sociale e lavorativo. In questo setting, cominciamo a parlare di allungamento della sopravvivenza, caratterizzata dal mantenimento della qualità di vita".
Per l’indicazione da parte di Aifa su osimertinib in monoterapia per i pazienti con tumore del polmone in stadio localmente avanzato non resecabile e con mutazione di Egfr, in cui la terapia mirata ha dimostrato di ottimizzare l’efficacia della chemioradioterapia - precisa l’azienda - nello studio Laura, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, osimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84%, prolungando la sopravvivenza libera da progressione a più di 3 anni. "Sono risultati senza precedenti nei pazienti con tumore del polmone di Stadio III non resecabile con mutazione di Egfr - commenta de Marinis - una popolazione che finora non ha potuto beneficiare di un trattamento specifico di mantenimento dopo la chemioradioterapia. Questi dati sottolineano la necessità di diagnosticare e trattare i pazienti con tumore del polmone il più presto possibile. Osimertinib, grazie all’approvazione di Aifa, diventa la prima terapia mirata disponibile in questo setting ad intento curativo".
"Le 2 recenti approvazioni da parte di Aifa confermano osimertinib, inibitore tirosin-chinasico di ultima generazione, come terapia fondamentale per il trattamento del tumore del polmone metastatico con mutazione di Egfr sia in monoterapia che in combinazione con chemioterapia, e in monoterapia nel tumore del polmone in Stadio III non resecabile – conclude Paola Morosini, Medical Affairs Head Oncology AstraZeneca - Siamo orgogliosi che la ricerca di AstraZeneca abbia contribuito a dimostrare il valore di un farmaco capace di ridefinire il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule con mutazione Egfr, garantendo benefici concreti ai pazienti in ogni stadio della malattia, dalle forme avanzate a quelle più precoci".
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(Adnkronos) - Stabile la spesa per consumi delle famiglie, ma una su tre limita la quella alimentare. Lo indica l'Istat in un Report sulle spese per i consumi delle famiglie italiane nel 2024.
Nel 2024 la spesa media mensile per consumi delle famiglie in valori correnti è pari a 2.755 euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2023 (2.738 euro). La differenza in termini percentuali tra la spesa del Nord-est (la più alta rispetto alle altre ripartizioni) e quella del Sud (la più bassa) si attesta al 37,9%.
La spesa media mensile delle famiglie composte soltanto da italiani continua a essere superiore di quasi un terzo (+31,8%) rispetto a quella delle famiglie con stranieri.
Ma quasi un terzo delle famiglie ha limitato la spesa alimentare. Nel 2024, così come nel 2023, circa un nucleo su tre dichiara di aver limitato in quantità e/o qualità, rispetto a un anno prima, la spesa per cibo (31,1%, era il 31,5% nel 2023) e per bevande (35,3%, dal 35,0%).
Come nei due anni precedenti, anche nel 2024 la voce di spesa che le famiglie dichiarano di aver limitato maggiormente è quella per abbigliamento e calzature: se si escludono quelle che affermano di non sostenere questa spesa (il 4,3% di tutte le famiglie residenti), la quota di chi ha provato a ridurla è del 47,5% (in lieve diminuzione rispetto al 48,6% del 2023) e sale al 57,6% nel Mezzogiorno (era il 58,0% nel 2023).
Sostanzialmente invariata, rispetto al 2023, la quota di famiglie, tra quelle che sostengono questo tipo di spesa, che dichiarano di non aver modificato i propri comportamenti di acquisto per beni e servizi relativi a sanità (il 78,6%, era il 79,1% nel 2023) e alla cura e igiene personale (il 63,3%, come nel 2023), prosegue il Report dell'Istat.
Le quote delle famiglie che non hanno modificato l’acquisto di carburanti (71,4%, contro il 70,9% del 2023) e viaggi (56,2%, dal 55,4% del 2023) risultano in aumento nel Centro, dove i valori sono rispettivamente saliti al 72,3% (dal 70,6%) e al 59,5% (dal 55,8%). La quota di famiglie che hanno mantenuto invariati i propri comportamenti di spesa per i carburanti rimane comunque più elevata al Nord, dove raggiunge il 76,9%.
Leggi tutto: Consumi, spesa famiglie stabile nel 2024: ma una su tre taglia quella alimentare

(Adnkronos) - Per gli studenti universitari sono iniziati ormai da tempo i mesi della caccia alla stanza. Un passaggio cruciale per chi inizia o riprende gli studi fuori sede, ma anche un terreno sempre più insidioso, dove truffe online, contratti irregolari e richieste economiche fuori norma sono in forte aumento. A lanciare l’allarme è SoloAffitti, la principale rete italiana specializzata nella gestione e tutela della rendita immobiliare, con oltre 300 agenzie affiliate e più di 1.000 Rental Property Manager attivi su tutto il territorio nazionale, che ha raccolto le principali segnalazioni e redatto un vademecum per aiutare gli studenti a evitare brutte sorprese. A Milano, il canone medio per una stanza singola si attesta sui 675 euro al mese, a Firenze sui 350, a Roma sui 620, a Torino intorno ai 360 euro, mentre tra le città del sud spicca Bari con 310 euro. Ma il problema non è solo il prezzo: la forte competizione e la scarsità di alloggi spingono molti studenti ad accettare condizioni poco trasparenti o a concludere accordi affrettati, spesso online, senza le necessarie verifiche.
“Il mercato degli affitti per studenti è da sempre vivace e dinamico - spiega Silvia Spronelli, Ceo di SoloAffitti - ma negli ultimi anni è diventato anche un terreno fertile per truffatori e operatori improvvisati. Gli studenti, specie le matricole, sono tra i soggetti più esposti: spesso non conoscono le regole, si fidano di annunci accattivanti e si trovano in difficoltà a distinguere un’offerta seria da una fraudolenta".
Le segnalazioni raccolte da SoloAffitti mostrano uno scenario preoccupante: aumentano le segnalazioni di truffe o tentativi di truffa online da parte di studenti in cerca di alloggio. Il Centro Studi SoloAffitti ha stimato che sono cresciute di circa il 20% negli ultimi due anni, con picchi in corrispondenza dell’inizio dei semestri accademici. Le frodi seguono schemi sempre più sofisticati, spesso replicati su piattaforme di annunci o social network locali. La più diffusa resta la “truffa della caparra anticipata”: un falso locatore pubblica un annuncio con foto rubate da internet a prezzi più bassi della media. Chiede una caparra per “bloccare” la stanza, giustificandosi con l’elevato numero di richieste e poi sparisce dopo l’incasso. Non mancano i casi del cosiddetto “proprietario fantasma”, che dichiara di vivere all’estero o di essere momentaneamente impossibilitato a mostrare la casa, ma pretende comunque un pagamento anticipato. Un altro schema sempre attuale è quello delle agenzie abusive o dei database fasulli: pseudo-mediatori che, dietro pagamento di una quota, promettono liste di appartamenti disponibili ma in realtà inesistenti o già affittati.
Anche quando la casa esiste davvero, i problemi non finiscono. SoloAffitti segnala ancora casi di affitti in nero e contratti non registrati, che sono molti meno rispetto al passato ma rappresentano comunque una fetta importante delle segnalazioni, stimabili in circa il 5%. Un contratto non registrato non solo è illegale, ma priva le famiglie della possibilità di usufruire della detrazione fiscale del 19% del canone annuo, fino a un massimo di 2.633 euro per gli studenti fuori sede.
Molti contratti risultano inoltre irregolari o incompleti, con clausole non conformi alla legge. Tra le più frequenti: la possibilità per il locatore di entrare liberamente nell’immobile “per controlli”, o la richiesta di spese accessorie forfettarie senza rendicontazione. SoloAffitti ricorda che, per legge, il contratto deve indicare chiaramente canone e oneri accessori, con la dicitura “salvo conguaglio”. Senza rendicontazione, gli studenti rischiano di pagare molto più del dovuto.
Un ulteriore fenomeno riguarda i canoni concordati irregolari: alcuni proprietari stipulano contratti che beneficiano dei vantaggi fiscali previsti dalla legge 431/98, ma senza rispettare gli accordi territoriali o senza l’asseverazione da parte delle associazioni di categoria. In questi casi, lo studente che ha versato un canone superiore a quello previsto può chiedere la restituzione della differenza entro sei mesi dalla fine della locazione.
Per evitare di cadere in trappola, SoloAffitti suggerisce alcune semplici regole: visitare sempre l’immobile prima di versare qualsiasi somma; diffidare da prezzi troppo bassi rispetto alla media di mercato; non pagare mai caparre senza la firma di un impegno scritto; richiedere la registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate; verificare la correttezza delle spese accessorie, chiedendo sempre la rendicontazione; affidarsi a professionisti qualificati, che conoscano le norme e possano tutelare entrambe le parti.
“Un approccio prudente è la miglior difesa contro le truffe - ribadisce Silvia Spronelli - Affidarsi a un professionista non è un costo, ma un investimento in serenità e sicurezza. In un contesto in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta, chi cerca casa non deve lasciarsi guidare dalla fretta o dall’illusione del prezzo basso. Serve informazione, consapevolezza e rispetto delle regole”.
Le difficoltà non si concentrano più solo nelle grandi città universitarie. Secondo SoloAffitti, negli ultimi anni anche centri medi come Parma, Perugia, Pavia, Lecce e Trento hanno registrato un aumento delle truffe e degli affitti irregolari, legato all’espansione delle sedi universitarie decentrate e all’arrivo di studenti stranieri. In molti casi, i giovani provenienti da altre regioni o dall’estero non conoscono il contesto locale e finiscono per affidarsi a piattaforme non verificate o annunci sui social network. "Il mercato universitario è un microcosmo che riflette le fragilità del mercato degli affitti nel suo complesso - conclude Spronelli - serve una maggiore educazione abitativa, ma anche strumenti pubblici di controllo e assistenza, come sportelli dedicati e database certificati degli immobili per studenti".


(Adnkronos) - Se Edmondo Cirielli si candiderà alla presidenza della Regione Campania non dovrà lasciare il governo. A dirlo è il vicesegretario della Lega, Claudio Durigon rispondendo alle affermazioni del capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, che ritiene invece opportune eventuali dimissioni di Cirielli dalla carica di viceministro degli Esteri.
"Credo -risponde Durigon all'Adnkronos - che non è questo il momento di avanzare simili ipotesi. Edmondo Cirielli è un grandissimo candidato, molti di noi hanno doppi incarichi, come ad esempio il sottoscritto, che è sottosegretario e vicesegretario della Lega". Cirielli - conclude Durigon - "sicuramente vincerà e quindi non c'è bisogno di porre questi diktat preventivi".
Leggi tutto: Regionali Campania, Durigon: "Se Cirielli si candida non deve lasciare governo"

(Adnkronos) - Lewis Hamilton contro Fernando Alonso. Il pilota della Ferrari ha risposto, a modo suo, alle accuse dello spagnolo dell'Aston Martin, che via radio si era lamentato, durante il Gran Premio di Singapore, dei problemi ai freni che hanno condizionato l'ultima parte di gara dell'inglese. "Non posso crederci, non posso crederci", ha ripetuto varie volte Alonso al proprio team, "come può essere sicuro guidare senza freni?".
Alonso ha tentato per tutta la gara di superare Hamilton, senza mai riuscirci, salvo poi sorpassarlo al settimo posto a causa dei cinque secondi di penalità inflitta al pilota Ferrari. La replica di Lewis, in ogni caso, non si è fatta attendere. L'inglese, sette volte campione del mondo, ha pubblicato un video con alcuni spezzoni di una celebre commedia britannica in cui il protagonista ripete: "non posso crederci".
La descrizione è altrettanto eloquente: "18 anni di questo...". Il riferimento è al Mondiale 2007, quando entrambi erano in McLaren, in un'annata in cui non mancarono, nonostante fossero compagni di squadra, polemiche e duelli.
Leggi tutto: Alonso accusa, Hamilton lo sfotte: il botta e risposta dopo Gp Singapore

(Adnkronos) - È stato un red carpet da déjà vu per i fan di Hollywood: Ben Affleck e Jennifer Lopez di nuovo fianco a fianco, ma stavolta niente romanticismi, solo affari. I due ex più iconici degli anni 2000 si sono ritrovati lunedì sera alla prima newyorkese del musical 'Kiss of the Spider Woman', film che segna un crocevia professionale (e forse emotivo) per entrambi.
J.Lo è la star della pellicola, mentre Ben ha firmato da produttore esecutivo attraverso la sua casa di produzione Artist Equity, fondata con l'amico di sempre Matt Damon. E se la chimica sullo schermo è un mestiere, sul tappeto rosso sembra ancora qualcosa di naturale: sguardi complici, sorrisi da copertina e persino una mano posata sulla vita di lei. Coreografia da ex con esperienza, come sottolinea il sito di gossip Tmz che ha pubblicato diverse foto dell'evento.
Ma dietro i flash, il contesto è tutt'altro che spensierato: il divorzio ufficiale tra i due è arrivato proprio durante le riprese del musical, nel 2024, tra gossip infiniti e silenzi eloquenti. Eppure, Jennifer non ha mai fatto mistero del valore simbolico di questo film: "È stato un rifugio, una forma di evasione", ha dichiarato, "mi ha aiutato a superare uno dei momenti più difficili della mia vita". Insomma, 'Kiss of the Spider Woman' non è solo un film, ma quasi una catarsi. E la première ha avuto il sapore di un'ultima danza tra due star che, anche separate, sembrano continuare a raccontarsi.
Leggi tutto: Ben Affleck e Jennifer Lopez di nuovo insieme… ma solo per una sera

(Adnkronos) - Continua la sfida serrata di ascolti tra 'La Ruota della Fortuna' su Canale 5 e 'Affari tuoi' su Rai1. Il programma condotto da Gerry Scotti in access prime time ha prevalso ieri, lunedì 6 ottobre, con 5.394.000 spettatori e il 25.3% di share contro i 4.895.000 spettatori e il 22.9% ottenuti dallo show presentato da Stefano De Martino.
Prima, 'Cinque Minuti' è stato visto da 3.989.000 spettatori (19.6%), mentre 'Gira La Ruota della Fortuna' ha raccolto 4.416.000 spettatori (21.1%).
In prime time 'Blanca 3', in onda su Rai1, è stato il programma più visto con 3.829.000 spettatori e il 23.8% di share. Al secondo posto il 'Grande Fratello' su Canale5, che ha conquistato 2.052.000 spettatori con uno share del 15.5%.
Terzo piazzamento della serata per 'I mercenari 3' su Italia1, che ha incollato davanti al video 940.000 spettatori con il 5.5% di share. A seguire, 'Lo Stato delle Cose' su Rai3 (836.000 spettatori, 5.7%), 'La Torre di Babele' su La7 (908.000 spettatori, 5%), 'Quarta Repubblica' su Rete4 (679.000 spettatori, 5.1%), 'Boss in Incognito' su Rai2 (767.000 spettatori, 4.8%), 'Little Big Italy' sul Nove (485.000 spettatori, 2.7%), 'Now You See Me – I maghi del crimine' su Tv8 (329.000 spettatori, 1.9%).
Leggi tutto: Ascolti tv, La Ruota della Fortuna contro Affari Tuoi: chi ha vinto lunedì 6 ottobre

(Adnkronos) - Poste Italiane ha ricevuto il premio internazionale “Liberi di crescere”. Alla base della motivazione del riconoscimento, assegnato dall’Associazione La Caramella Buona, le iniziative di Poste Italiane per l’inclusione sociale, la tutela dell’infanzia, l’attenzione verso le fasce deboli e disagiate e il sostegno al Terzo settore.
A ritirare il premio, giunto all’ottava edizione ospitata presso il Circolo Ufficiali Pio IX di Roma, il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, che nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui responsabile della divisione Corporate Affairs e condirettore generale di Poste Italiane, oltre a posizioni apicali in Terna S.p.A., consolidando competenze in governance e strategia aziendale. L’organizzazione del premio “Liberi di crescere” ha sottolineato che “Poste Italiane si afferma nel mondo del sociale, non solo come la più grande azienda italiana ma anche come la più etica e la più sensibile. Inclusione, tutela dell’infanzia, cura e attenzione verso le fasce deboli e disagiate rappresentano una vocazione che Poste Italiane porta avanti da anni favorendo progetti e iniziative volte al supporto concreto del terzo settore”.
L’associazione La Caramella Buona ha voluto inoltre mettere in evidenza il rapporto costante con Poste Italiane e il concreto aiuto ottenuto negli anni che ha consentito di assicurare assistenza alle vittime di violenza accogliendole presso rifugi sicuri, garantendo loro supporto legale e psicologico. Inoltre, grazie a Poste Italiane l’associazione ha evidenziato che “sono stati realizzati progetti destinati a migliaia di studenti in tutta Italia, favorendo incontri formativi nelle scuole per contrastare il fenomeno degli abusi, del bullismo e del disagio giovanile”.
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