
A X Factor 2025 arriva uno dei momenti più attesi dell’intera stagione: nel Live Show di stasera, giovedì 20 novembre gli artisti presentano per la prima volta i loro inediti. Una puntata cruciale che segna il vero ingresso nel mercato discografico per i concorrenti e in cui i quattro giudici Achille Lauro, Francesco Gabbani, Jake La Furia e Paola Iezzi accompagneranno i propri artisti in una serata che, per tutti, rappresenta un primo traguardo fondamentale nel percorso all’interno di X Factor. A introdurre la puntata e a scandirne i ritmi, come sempre, sarà la conduzione di Giorgia, anima e voce narrante di questa edizione.
Il momento dedicato alla Giornata contro la violenza sulle donne
Il quinto Live Show si apre con un momento speciale dedicato alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza del 25 novembre e invitare a una riflessione collettiva sulla violenza di genere.
Gli inediti
La serata poi entrerà nel vivo con la manche degli inediti, momento cardine del programma.
- Nella squadra di Lauro, eroCaddeo porterà sul palco 'Punto', brano scritto insieme a Matteo Di Nunzio e prodotto da Dinv, un racconto personale che inaugura il suo percorso artistico con una forte impronta autorale;
- per la squadra di Francesco, tellynonpiangere presenterà 'Barche di carta', nato dalla scrittura condivisa con Giorgio Campagnoli e Teseghella, con la produzione di Gianmarco Manilardi che ne esalta l’immediatezza emotiva; PierC canterà 'Neve Sporca', scritto da Frada, Alex Raige Vella, Leonardo Grillotti e dallo stesso artista, e prodotto da Wolvs: una ballad intensa che mette a fuoco la sua identità più autentica;
- Jake invece introdurrà nella discografia Delia con l’inedito 'Sicilia Bedda', scritto insieme a Fiat 131 e Noemi Bruno e prodotto da Carlo Avarello e Miriade, un brano che racconta le sue radici con una forza visiva e sonora che rispecchia pienamente il suo carattere; e Tomasi con 'Tatuaggi', interamente scritto e composto da lui e prodotto da Valerio Carboni, Carlo Rizioli e dallo stesso Tomasi, brano diretto e confessionale che porta sul palco la sua cifra più intima;
- infine, Paola introdurrà Viscardi che proporrà 'Scinneme ’a cuollo', scritto con Antonio Mazzariello, Adel Al Kassem e Gianmarco Grande e prodotto da grnd, brano che fonde radici, attitudine black e una forte dimensione performativa; e rob, che debutterà con 'Cento ragazze', brano frutto della collaborazione con Victor Anfray, Luca Ferraresi e Roberta Scandurra, con una produzione firmata blame e Chakra che ne accentua l’energia e il carattere pop punk.
Come funziona la serata
Il meno votato della prima manche andrà direttamente al ballottaggio; qui sarà raggiunto, secondo il meccanismo classico, dal meno votato della seconda manche, quella in cui i concorrenti torneranno sul palco per eseguire delle cover: tellynonpiangere, nel caso in cui passasse il turno, si confronterebbe con l’intensità di 'Nei treni la notte' di Frah Quintale; PierC affronterebbe l’iconico universo di David Bowie con 'Life On Mars?'; Tomasi porterebbe sul palco l’energia malinconica di 'The Loneliest' dei Måneskin; Delia proporrebbe in maniera personale e potente un speciale mash-up ispirato a 'La Llorona' di Chavela Vargas; Viscardi darebbe la sua impronta a 'Ain’t Nobody' di Rufus & Chaka Khan; rob si misurerebbe con la leggendaria 'Un’emozione da poco' di Anna Oxa; eroCaddeo rileggerebbe con la sua sensibilità 'Ancora', il classicone senza tempo di Eduardo De Crescenzo.
Il ballottaggio al termine della seconda manche di questo quinto Live Show porterà al nuovo eliminato e di conseguenza alla definizione dei semifinalisti ufficiali di questa edizione.
L'ospite
Ospite speciale della serata sarà Levante. Cantautrice raffinata, scrittrice, pittrice, artista poliedrica capace di cimentarsi in più arti mantenendo la sua identità, Levante sta svelando i dettagli del suo nuovo progetto: dopo l’annuncio del “Dell’amore - Club tour 2026”, il 21 novembre esce il suo nuovo singolo “Dell’amore il fallimento”, altro tassello che segna un punto cardine del lavoro più completo che vedrà la luce nel 2026.
Dove vedere X Factor
Stasera X Factor va in onda alle 21.25 su Sky Uno e in streaming su NOW. La puntata sarà poi sempre disponibile on demand e su Sky Go e il martedì successivo sarà trasmessa in chiaro su TV8 in prima serata.
Grazie all'arrivo di giovani cuochi da Sassari... 
L’Intelligenza Artificiale sta cambiando il mondo dell’industria e delle professioni e anche i settori dell’edilizia e dell’architettura sono a una svolta. La sfida per architetti e ingegneri è oggi, infatti, quella di coniugare le interessanti opportunità offerte dall’Ai - che vanno dalla progettazione all’elaborazione di dati sull’ambiente destinato ad ospitare una nuova costruzione, alla definizione delle caratteristiche degli edifici, fino alla presentazione finale dei progetti, - con le loro competenze e con il valore stesso del “fattore umano”, in un delicato equilibrio in evoluzione continua.
È per questo che oggi, a Made expo, manifestazione dedicata al mondo dell’edilizia e dell’architettura organizzata da Made eventi Srl, società di Fiera Milano Spa e Federlegno Arredo Eventi SpA, a Fiera Milano fino a sabato 22 novembre 2025, si è tenuto l’Inspirational Talk “AI Architectural Intelligence”, che ha visto il confronto diretto e partecipato tra Luca Sassi, Architetto e Content Creator, Neal Leach, Architetto e Professore Universitario, Matteo Pavanello, Associate, BIG – Bjarke Ingels Group e Cosimo Scotucci, Senior Project Leader, MVRDV, salutati da Paola Sarco, Amministratore Delegato di Made Eventi e Head of Building & Industrial Exhibitions di Fiera Milano.
Durante l’incontro, Neal Leach ha offerto la sua importante e vasta esperienza accademica nell’analisi dell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in architettura, ricordando come le implicazioni dell’AI nei sempre più vari ambiti professionali siano, allo stato attuale, talmente ampie e controverse da non essere facilmente catalogabili. Il compito di chi la utilizza nel campo della progettazione architettonica, è quindi quello di essere consapevole delle grandi opportunità, che si manifestano in termini creazione ed elaborazione di big data, nel risparmio del tempo di ideazione del progetto e nella valorizzazione della creatività verso proposte sempre più originali e interessanti, nonché nella possibilità offerta anche a studi di progettazione di piccole dimensioni di raggiungere performance, tempistiche e precisione di realtà più ampie e strutturate.
Accanto ai vantaggi, però, occorre tener conto anche di importanti criticità: tra queste, la svalutazione della figura del progettista, che, nel lungo periodo, potrebbe essere parzialmente sostituibile, la complessa gestione della formazione dei giovani designer, costretti a rincorrere un mercato in rapidissimo e imprevedibile mutamento a causa dell’AI, e, per finire, la pervasività stessa dell’Intelligenza Artificiale, capace, in un futuro sempre più prossimo, di sostituirsi sempre più efficacemente alle “soft skills” umane in ogni ambito della conoscenza e delle relazioni sociali. Le esperienze degli esponenti di importanti studi architettonici a livello europeo e mondiale hanno offerto un punto di vista diretto sull’importanza degli strumenti basati sull’AI e sulle sue opportunità applicative.
Così, Matteo Pavanello ha presentato la propria attività, soffermandosi soprattutto sulle utilità “pratiche” dell’Intelligenza Artificiale, ormai trasversali a tutta la filiera della progettazione. Si passa così dalla ricerca di dati sui materiali all’elaborazione sempre più evoluta e precisa dei progetti, alla valutazione rigorosa del loro impatto sul paesaggio, fino alla loro presentazione attraverso rendering intelligenti, animati o ambientati con particolare realismo. Uno dei principali vantaggi offerti dall’AI, per Pavanello, si traduce nel risparmio e nell’ottimizzazione del tempo in ogni fase del processo progettuale, fondamentale per rendere produttivo ed efficace il lavoro del progettista.
Allo stesso modo, Cosimo Scotucci ha offerto una visione della progressiva evoluzione degli strumenti AI, soprattutto nella previsione dell’impatto ambientale dei concept di edifici o di interi nuovi quartieri, ideati per armonizzarsi al paesaggio e agli standard abitativi del contesto. Gli strumenti di modellazione, in particolare, si integrano oggi a software intelligenti, in grado di incorporare elaborazioni sempre più complesse di informazioni e dare vita a progetti sempre più complessi e smart, capaci di rispondere con efficacia a esigenze concrete.
La progressiva introduzione dell’elemento artificiale nella raccolta, gestione ed elaborazione dei dati, non ha avuto però, nell’esperienza di Scotucci, ripercussioni negative sulla funzione umana e culturale dell’architetto, chiamato a rispondere con creatività ai bisogni dei futuri fruitori degli edifici coniugandole con la consapevolezza tecnica raggiunta grazie alle analisi dell’AI.
Luca Sassi ha infine osservato come l’avvento dell’AI sia paragonabile all’introduzione del motore a scoppio alla fine dell’Ottocento, in un’epoca dominata dal trasporto con cavalli. Infatti, anche se l’introduzione dell’automobile ha progressivamente dimostrato le sue criticità, dai rischi di incidente all’inquinamento, l’uomo non è più tornato indietro, perché ormai evoluto sulla scia del progresso possibile grazie alle infinite opportunità offerte dal nuovo veicolo.
Così, l’AI sta cambiando anche il mondo dell’architettura in modo ormai irreversibile. Tutti i relatori hanno, infatti, concordato sulla necessità di progettare i nuovi edifici guardando al mondo tra dieci anni e cercando di prevedere in anticipo i cambiamenti tecnici, estetici e sociali e sul ruolo che l’AI può avere in questa dimensione futuribile del costruito. Sassi ha poi concluso ricordando le possibilità di crescita anche per i professionisti del nostro Paese che siano in grado di sfruttare al meglio i vantaggi dell’Intelligenza Artificiale, come hanno dimostrato i due architetti italiani presenti, esponenti di spicco di grandi studi internazionali.
Il Talk di oggi ha rappresentato solo una delle tante iniziative di confronto e formazione in programma a MADE expo che, con 625 aziende in quattro padiglioni, si conferma l’evento leader del settore in Italia. Anche in questa edizione, la manifestazione è parte di MIBA – Milan International Building Alliance, piattaforma internazionale che riunisce in un unico ecosistema quattro manifestazioni leader nei rispettivi ambiti: GEE – Global Elevator Exhibition, Made Expo, Smart Buinlding Expo e Sicurezza, rappresentando un’offerta completa di tecnologie, materiali e soluzioni capaci di guidare la transizione ecologica e digitale di edifici e città. Made expo si svolge a Fiera Milano fino a sabato 22 novembre 2025.

Con l’appuntamento 'Cuore, reni e metabolismo, tra musica, cinema e connessioni', presso la Terrazza Caffarelli a Roma, torna ‘Principi attivi’, l’iniziativa promossa da Boehringer Ingelheim per sensibilizzare sulla prevenzione delle patologie cardio-renali-metaboliche (Crm). Nel corso della cena-evento è stato proiettato in anteprima il cortometraggio ‘Compagni per la vita’, prodotto da Boehringer, scritto e diretto da Alessandro Guida e in collaborazione con il cantautore Virginio, autore della colonna sonora originale ‘Connessi’. L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio di Farmindustria - informa una nota - mette al centro le patologie cardio-renali-metaboliche, condizioni strettamente interconnesse che si influenzano reciprocamente: la presenza di una aumenta infatti la probabilità che se ne sviluppino altre. Attraverso la metafora dei ‘compagni di scuola’, il cortometraggio mostra come la salute di cuore, reni e metabolismo sia legata da un equilibrio comune e come il diabete non sia una malattia isolata, ma possa favorire l’insorgenza o il peggioramento di queste problematiche. Il racconto sottolinea così l’importanza della prevenzione e dell’intervento precoce.
"La musica è una delle più potenti alleate della salute: riduce stress e dolore, migliora l’umore, sostiene le funzioni cognitive e accompagna i percorsi di riabilitazione – ha commentato Antonio Vandoni, direttore artistico musicale di Radio Italia solo musica italiana e Radio Italia Tv – Ma soprattutto, parlando direttamente alla nostra sfera emotiva, ci spinge ad ascoltare il nostro corpo e a prenderci cura di noi stessi. Per questo può diventare uno strumento straordinario anche nella prevenzione: perché una canzone può cambiare lo stato d’animo, ma a volte può cambiare anche un comportamento, un’abitudine, una scelta di salute".
In Italia sono 24 milioni le persone che convivono con almeno una malattia cronica: di queste, 11,6 milioni con la condizione cardio-renale-metabolica e 4 milioni con una forma di danno renale cronico. Solo la malattia renale cronica ha un impatto di 2,5 miliardi di euro l’anno, pari al 2% dell’intero bilancio del Servizio sanitario nazionale. L’obiettivo del progetto - spiegano gli organizzatori - è favorire una maggiore consapevolezza sull’importanza di riconoscere i segnali di rischio e, partendo da questi, adottare un approccio diagnostico e terapeutico multidisciplinare. ‘Compagni per la vita’ nasce "dalla volontà di contribuire ad accendere i fari sull’importanza della prevenzione cardio-renale-metabolica, in un Paese in cui il numero delle persone che convivono con almeno una malattia cronica è destinato a crescere – ha dichiarato Nedim Pipic, presidente e amministratore delegato del Gruppo Boehringer Italia – Vogliamo entrare nelle case degli italiani non con la paura, ma con la consapevolezza. Con un messaggio semplice: la prevenzione è un diritto, ma anche un dovere verso noi stessi".
È importante “ricordare che ciò che conta davvero non è il costo economico - ha continuato Pipic - ma quello umano: ogni diagnosi tardiva, ogni occasione persa, ogni vita che avrebbe potuto cambiare direzione. E oggi, in questa sala, scriviamo una nuova pagina grazie all’impegno delle associazioni dei pazienti e delle società scientifiche che hanno aderito al patto per la prevenzione e che saranno la voce” del cortometraggio. È urgente quindi assicurare una presa in carico tempestiva dei pazienti affetti da patologie cardio-renali-metaboliche, attraverso un vero e proprio cambio di paradigma basato su una strategia proattiva e integrata. Strumenti chiave di questo nuovo approccio teso a migliorare la qualità di vita dei pazienti sono i programmi di screening, essenziali per diagnosi precoci e per una maggiore sostenibilità del Ssn, soprattutto per la malattia renale cronica.
"Ci sono buone compagnie, cattive compagnie e poi ci sono compagnie da evitare - ha commentato Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati - Il cortometraggio di Alessandro Guida ha il merito di indicare proprio il modo di non incrociare alcune spiacevoli compagnie. La chiave è quella della prevenzione, dell’attenzione continua e consapevole a ‘guardarsi intorno’ attraverso esami semplici ma fondamentali. L’obiettivo dichiarato dell’iniziativa di portare avanti, insieme alle Istituzioni, alle associazioni e alle Società scientifiche, un percorso di sensibilizzazione volto a promuovere percorsi di screening e diagnosi precoce è dunque meritorio e va sostenuto con convinzione”. Il giurista, esperto di economia sociale, Gabriele Sepio ha aggiunto: “Come l’evasione fiscale danneggia il Paese, così il non prendersi cura di sé genera costi enormi per il sistema: per questo dobbiamo riconoscere e sostenere, anche fiscalmente, chi investe nella cultura della prevenzione. La comunicazione sociale ha un valore economico concreto: ogni messaggio che cambia un comportamento riduce malattia, ospedalizzazioni e spesa pubblica. Investire in prevenzione significa generare risparmio e benessere per tutta la comunità".
Il cambio di paradigma è fondamentale e, in questa prospettiva, si inserisce il ‘Patto per la prevenzione’ che è stato siglato, con cui associazioni dei pazienti e società scientifiche si impegnano a dare la massima diffusione al corto e al brano, attraverso i loro canali, congressi, siti web, social. Ad oggi, hanno aderito al Patto: Associazione medici diabetologi (Amd); Associazione italiana scompensati cardiaci (Aisc); Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg); Fondazione italiana del rene (Fir); Diabete Italia; Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia); Società italiana interdisciplinare per le cure primarie (Siicp); Federazione associazioni nazionale diabetici (Fand); Federazione società medico-scientifiche (Fism) e Medicinema. L’evento - conclude la nota - è stata anche l’occasione per un focus sul Piano nazionale delle cronicità, grazie al Contributo del senatore Massimo Garavaglia, Ppesidente della 6° Commissione Finanze e tesoro del senato e del Senatore Guido Quintino Liris, presidente Intergruppo parlamentare sulla cronicità.

Rischia di sparire dal centro storico di Roma l'antica pasticceria palermitana D'Agnino. Il locale nato nel 1955 sotto la Galleria Esedra e diventato negli anni punto di riferimento e icona di buongusto, anche grazie alla sua celebrazione in film come 'La Famiglia' di Ettore Scola, è ora sotto sfratto.
A lanciare un appello alle istituzioni perché intervengano a scongiurarne la chiusura è il consigliere regionale e segretario romano di Azione, Alessio D’Amato. "Roma sta vivendo un periodo di spopolamento di locali storici e botteghe artigiane dovuto ai meccanismi finanziari e dinamiche immobiliari. Ieri è toccato al bar Pascucci, trasformato in un negozio di souvenir, oggi - sottolinea - è il turno dello storico bar Dagnino alla Galleria Esedra. Senza quel presidio il rischio non è solo di perdere un pezzo della storia di questa città, ma di fare precipitare nel degrado quell’area. È necessario che le istituzioni, a partire dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, intervengano per fermare questa desertificazione".

Carlos Alcaraz esulta per la 'sua' Spagna con una foto che scatena i social. Il tennista iberico è stato costretto a saltare le Final Eight di Coppa Davis, che si stanno svolgendo in questi giorni a Bologna, a causa dell'infortunio rimediato nella finale delle Atp Finals, poi persa contro Jannik Sinner. Alcaraz però, tornato numero uno del mondo proprio grazie all'ultimo atto raggiunto a Torino, non sta facendo mancare il suo sostegno seguendo, seppur da lontano, ai suoi compagni di Nazionale.
Dopo la vittoria nei quarti di finale, in rimonta, contro la Repubblica Ceca, Alcaraz ha condiviso una foto sui suoi profili ufficiali che lo ritrae davanti alla televisione, probabilmente nel salotto di casa, in totale relax. Immancabile il "Vamoooos" che ha accompagnato la foto, ma molti su X non si sono fatti scappare un dettaglio che ha scatenato tifosi e appassionati.
Dalla foto condivisa, si nota Alcaraz completamente sdraiato con i piedi che toccano il tavolo: "Ma leva i piedi dal tavolo maleducato", lo ha rimproverato un utente nei commenti su X. Un pensiero largamente condiviso: "Non mettere i piedi sulla tovaglia".
Altri hanno invece notato trofei, tra cui si riconoscono quello di Wimbledon e degli Us Open, posti su una mensola: "Carlos mette un trofeo degli Us Open e uno di Wimbledon sopra la mensola come se fossero un vaso di Leroy Merlin", "comprati un armadio per quei trofei". E altri rispondono che non dovrebbero mancargli i soldi per riarredare casa.
Nonostante la sconfitta nell'ultimo atto delle Atp Finals, Alcaraz ha potuto intascare un assegno da oltre due milioni di euro, 2,374 per la precisione, portando il totale dei suoi guadagni stagionali a sfiorare i 17 milioni di euro grazie ai suoi sei titoli, tra cui Roland Garros e Us Open, e alle finali conquistate. Ai montepremi riscossi si aggiungono anche le numerose sponsorizzazioni che, proprio come Sinner[1], può vantare lo spagnolo.
Alcaraz ha firmato un contratto di 10 anni con Nike, mentre fin dal 2013 è legato a Babolat, il suo fornitore ufficiale di racchette. Numerosi i brand che lo hanno voluto con testimonial: Rolex, Louis Vitton, Bmw (per il mercato spagnolo), Calvin Klein e l'azenda alimentare spagnola ElPozo Alimentacion. Nel complesso, sebbene non siano note le cifre precise, Carlos dovrebbe incassare un totale di 10 milioni di euro.
Il patrimonio di Carlos Alcaraz dovrebbe superare i 60 milioni di euro. La cifra terrebbe conto non solo delle sue vittorie in campo ma anche dei proventi dei suoi contratti di sponsorizzazione.

Loredana Cannata è stata arrestata in Vaticano. L’attrice e concorrente dell’ultima edizione dell’Isola dei Famosi ha scavalcato la transenna che separa i fedeli dal pontefice durante l’udienza generale di Papa Leone XIV che si è tenuta ieri, mercoledì 19 novembre, in Vaticano.
Cannata, anche conosciuta per essere un’attivista, si è inginocchiata con un cartello in mano: “Papa Leone, aiutaci ad abolire la corrida”. Dopo l’azione illegale, Cannata si è rivolta ai social per lanciare il suo appello. “E’ vero, ho scavalcato la transenna, cosa vietata, ma a volte superare il limite è necessario per accendere un dibattito e per cercare di riportare il limite di ciò che è legale più vicino al limite di ciò che è lecito”, ha esordito l’attrice che ha riconosciuto il suo errore e che per questo motivo è stata “bandita a vita dal Vaticano”.
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“Mi permetto di dirle – scrive Cannata sui social rivolgendosi direttamente al Papa – che è la corrida a dover essere bandita dalla Chiesa, perché purtroppo ancora oggi ha troppi legami con questa pratica violenta in cui decine di migliaia di tori innocenti vengono torturati e sempre uccisi”. E ancora: “Molti preti, vescovi e addirittura cardinali supportano e benedicono la corrida, che spesso viene fatta durante le feste dei santi cattolici”.
Prosegue la sua richiesta verso il pontefice: “La sua parola sarebbe potente e preziosa per mettere fine a questo orrore, e per ribadire che la violenza e la morte di creature innocenti non può essere considerato uno spettacolo, a cui assistono anche i bambini”.
“Conosco la sua sensibilità – conclude Cannata nel suo messaggio social - verso i più deboli e vulnerabili, ci aiuti a proteggere anche queste creature innocenti da un orrore mascherato da cultura e benedetto da chi dovrebbe glorificare la vita”.

Per la prima infanzia, ossia "per i bambini da 0 a 6 anni, il Comune di Milano sta facendo molto" in termini di contrasto alla povertà. "Milano è una città complessa e difficile, quindi c'è sempre molto da fare, in particolare per i bambini e ancor più per quelli vulnerabili perché tutti devono riuscire ad accedere ai servizi”. Lo afferma Susanna Mantovani, garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza del Comune di Milano, alla presentazione di ‘Anita - L’infanzia prima’, tenutasi al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Il nuovo programma strategico della Fondazione è dedicato ai bambini da 0 a 6 anni e promuove servizi, spazi e cultura accessibili e a misura di infanzia, aiutando così a contrastare le crescenti disuguaglianze in questa fascia d’età.
“Credo che se i bambini, fin da piccolissimi, riescono ad avere delle relazioni sociali e delle esperienze di qualità sia importante per tutti - aggiunge - L'importanza di iniziative come come quella promossa da Fondazione Cariplo è grande, anche perché collega tutte le aree e non si parla soltanto di accesso ai servizi ma anche di qualità delle esperienze”.

Dieci sessioni di approfondimento tecnico, oltre sessanta esperti e più di un centinaio di iscrizioni per la partecipazione in presenza. Sono partiti questa mattina i lavori della conferenza 'Il Fattore economia sociale' promossa dall’Inapp in collaborazione con Sapienza Università di Roma e Consorzio Idee in Rete. Dal welfare generativo all’economia circolare, dalle cooperative alle organizzazioni mutualistiche fino alle imprese sociali che promuovono inclusione, innovazione e sostenibilità, l’economia sociale può diventare, anche in collaborazione con le amministrazioni pubbliche e con gli attori profit, una leva significativa per creare sviluppo e rinforzare gli obiettivi di coesione territoriale.
Se in tutti i Paesi dell’Unione Europea il settore impiega complessivamente più di 11,5 milioni di persone, in Italia ci sono circa 400mila organizzazioni che operano in questo campo con 1,5 milioni di addetti e 4,6 milioni di volontari. Il settore rappresenta circa l’8% delle organizzazioni dell’economia privata, spaziando dalle attività artistico, sportive e culturale (58%) fino ai servizi sanitari e socioassistenziali (11,8%), che da soli assorbono oltre un terzo dell’occupazione, e con la performance di un segmento specifico - la cooperazione sociale - che in meno di un quinquennio ha incrementato quasi del 5% il proprio volume di addetti.
Un’economia, sottolinea l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, che finalmente ha un piano d’azione predisposto dal ministero dell’Economia e delle Finanze che definisce, per la prima volta, un quadro unitario delle politiche pubbliche dedicate a questo comparto, in linea con la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 27 novembre 2023. Proprio il Piano, che è stato sottoposto nei giorni scorsi ad una consultazione pubblica, è al centro dei lavori degli incontri del 'Fattore economia sociale' che proseguiranno domani al centro congressi della Sapienza.
Il documento programmatico del Governo, che individua azioni per rafforzare l’accesso al credito, sostenere la transizione verde e digitale, e promuovere la partecipazione democratica e la misurazione dell’impatto sociale, si articola in 4 assi strategici e operativi: coordinamento istituzionale e governance (creazione di un’architettura unitaria di coordinamento tra le amministrazioni competenti, per assicurare coerenza nelle politiche e monitoraggio delle azioni); regimi di aiuto e fiscalità di settore (si propone inoltre l’armonizzazione delle discipline regionali, con l’obiettivo di garantire uniformità e semplificazione); misure di sistema e incentivi settoriali (azioni per favorire l’autonomia finanziaria, la digitalizzazione, l’innovazione sociale e la rendicontazione di sostenibilità) e infine politiche di coesione e sviluppo territoriale: il Piano infatti riconosce il ruolo dell’economia sociale nelle strategie di coesione, proponendo l’introduzione di riserve di destinazione nei programmi finanziati da fondi europei (Fesr, Fse+, Feasr).
Viene valorizzato il partenariato economico e sociale a livello regionale e locale, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e promuovere modelli di welfare comunitario.
Per il presidente dell’Inapp Natale Forlani, “l’Italia si conferma tra i Paesi europei più avanzati nel riconoscere l’economia sociale come leva strategica capace di coniugare sviluppo economico e benessere collettivo e il Piano d’azione predisposto dal governo va in questa direzione". "Il nostro Istituto con i suoi ricercatori e la sua struttura può garantire il necessario supporto nel monitoraggio e nella valutazione delle politiche pubbliche assicurando una produzione sistematica di indicatori qualitativi e quantitativi, di analisi comparate e di rapporti valutativi. Un supporto che diventa tanto più strategico in relazione al nuovo quadro finanziario europeo 2028-2034”, conclude.

“La sfida Anita ha come obiettivo il benessere nell'infanzia, più precisamente nella fascia d'età compresa tra gli 0 e i 6 anni, su tutto il territorio di riferimento di Fondazione Cariplo, ossia Regione Lombardia e le due province piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Le prime azioni partiranno da un lavoro con il terzo settore e con il mondo della ricerca”. Sono le parole di Laura Anzideo alla presentazione di ‘Anita - L’infanzia prima’, la ‘sfida’ di Fondazione Cariplo di cui è coordinatrice, tenutasi al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
Il nuovo programma della Fondazione è dedicato ai bambini da 0 a 6 anni e promuove servizi, spazi e cultura accessibili e a misura di infanzia, aiutando così a contrastare le crescenti disuguaglianze in questa fascia d’età. “A gennaio lanceremo un bando, che si chiamerà ‘Anita chiama’, e avrà due linee: ‘Anita chiama ricerca’, per portare evidenze rispetto a quello che è il benessere nell'infanzia nel nostro Paese, e ‘Anita chiama innovazione’ affinché il terzo settore, i Comuni e tutte le realtà che si occupano di infanzia possano proporre i loro modelli per portare sostegno e attenzione al mondo dell'infanzia", spiega Anzideo. "I minori - aggiunge - sono oggi le persone più povere nel nostro Paese e Anita si pone l’obiettivo di raggiungere almeno un terzo di quei 70mila bambini e bambine in povertà assoluta sul territorio in cui opera la Fondazione e di sostenere i loro percorsi di vita. Essere in povertà assoluta spesso significa non poter accedere ai servizi educativi, non avere tutti gli strumenti per crescere, essere felici e sereni, significa anche non avere un adeguato apporto calorico e nutrizionale, una condizione comune a 15 mila di questi bambini”.
“Noi - conclude Anzideo - cercheremo di lavorare con delle reti per contrastare la povertà intercettandola fin dalla nascita e dal postpartum. Queste reti coinvolgeranno non solo il terzo settore e i Comuni ma anche realtà del socio sanitario e del pubblico, Una delle prime azioni che faremo è proprio quella di dare sostegno a queste reti, ad esempio al tavolo Mille Giorni di Milano, un gruppo di lavoro intersettoriale dedicato ai primi 1000 giorni di vita di un bambino”.
Il bistrot tra mare e laguna aperto fino a Natale... 
Si intitola ‘Battiti’ ed è il monologo teatrale scritto dopo un lungo lavoro di ascolto di persone con trombocitopenia immune (Itp) svolto tra Milano e Napoli utilizzando tecniche legate al teatro. Il titolo ‘Battiti’ gioca sul doppio valore della parola: battiti, è il monito che ogni paziente porta nella sua quotidianità, fatta di piccole e grandi sfide e anche di traguardi, di alleanze con il medico, di solitudine e condivisione. Un battersi, per l’appunto. D’altro canto, i battiti sono quelli del cuore, della vita che pulsa.
Il monologo, scritto da Filippo Losito, psicologo, filosofo, autore e interpretato dall’attore Davide Calabrese è il frutto conclusivo del progetto di sensibilizzazione ‘Itp on Stage’, promosso da Sobi Italia con il patrocinio dell’associazione pazienti Aipit – Associazione Italiana Porpora Immune Trombocitopenica e presentato oggi in anteprima al Teatro Franco Parenti di Milano per alzare il sipario sulla Trombocitopenia Immune (Itp), rara patologia autoimmune della coagulazione che è caratterizzata da una carenza di piastrine nel sangue. Il lavoro sarà disponibile a breve sul sito di Aipit.
L’Itp interessa solo 9,5 persone su 100.000 , ed è una rara patologia ematologica autoimmune che colpisce la produzione di piastrine ed è caratterizzata da fatigue, lividi e sanguinamento. L’Itp ha un impatto sostanziale sulla qualità di vita delle persone: la fatigue è uno dei maggiori sintomi e viene riportata da oltre il 50% delle persone con ITP, con un grande impatto negativo sulla vita di tutti i giorni, può infatti essere molto debilitante e influire con la capacità delle persone di svolgere le attività quotidiane.
Monica Carpenedo, responsabile della Struttura semplice di Ematologia non oncologica del Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare di Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda afferma ‘Il progetto Itp on stage contribuisce a rendere tangibile l’esperienza di malattia delle persone con Itp anche per noi medici. L’Itp è una patologia le cui cause sono ancora non completamente chiare che impatta notevolmente sulla vita dei pazienti e dei loro familiari. Colpisce persone di tutte le età in modi diversi e non si limita a un effetto sulla salute fisica, ma può interferire con la normale quotidianità, condizionando le scelte e le attività di ogni giorno. Molte persone con Itp, in alcune fasi della malattia si trovano a dover rinunciare o rimandare progetti di lavoro, scelte di vita importanti come una gravidanza, un periodo di studio all’estero, oppure a praticare uno sport, fare viaggi o semplicemente condividere momenti di svago con le persone care. Possiamo dire che questa patologia, pur non essendo una malattia oncologica, può segnare un prima e un dopo: il mondo prima della diagnosi può cambiare sensibilmente e dopo il cambiamento in tanti pazienti può essere radicale.’
Barbara Lovrencic, presidentessa Associazione Italiana Porpora Idiopatica Trombocitopenica: "Questo progetto è stato di grande valore perché ha permesso di cogliere e rendere visibile il vissuto delle persone affette da Itp, compreso il peso psicologico ed emotivo, le sfide e le rinunce che noi pazienti affrontiamo, spesso per un tempo molto lungo. Uno dei sintomi più gravosi dell’Itp è la fatigue, ovvero l’astenia, ma talvolta il suo impatto viene poco riconosciuto anche dal personale medico-sanitario, perché non è immediatamente tangibile. L’imprevedibilità della malattia è una fonte di ansia che influisce negativamente sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. È necessario parlare di Itp per sensibilizzare anche chi non la conosce e far comprendere l’impatto che ha nella vita quotidiana. Condividere le nostre esperienze e le piccole-grandi vittorie con altri pazienti, familiari e specialisti ci aiuta a scoprire una forza comune, basata non solo sull’esperienza, ma anche sulla volontà di andare oltre l’Itp".
Fabrizio Capetta, vice president & General Manager Sobi Italia, Grecia, Malta & Cipro: "In Sobi riteniamo che dare voce alla comunità delle persone con malattie rare rappresenti un impegno essenziale e concreto per valorizzare le loro esperienze, i loro vissuti e i bisogni più profondi che le accompagnano. In questo contesto, il nostro impegno di lunga data con Unite4Rare si concretizza attraverso progetti come questo, per costruire un dialogo autentico e significativo con chi vive ogni giorno la realtà delle malattie rare. Solo così - conclude - possiamo continuare a fare la differenza, non solo come azienda, ma come partner per la comunità scientifica, le persone con Itp e le loro famiglie”.
Medici Cimo, 'conciliazione conclusa positivamente'... 
All'ospedale San Filippo Neri-Asl Roma 1 è stato eseguito il primo impianto in Italia di orecchio bionico ibrido con memoria interna. È stato portato a termine dall'Otorinolaringoiatria dell’ospedale diretta da Paolo Ruscito, L’intervento è stato effettuato con successo dai dottori Italo Cantore, Francesca Cianfrone e Francesco Tauro, l’anestesista Federica D’Angelo, l’infermiera strumentista Paola Alò, l’audiometrista Francesca Di Carmine.
Il dispositivo consente di recuperare efficacemente l’udito in pazienti con sordità grave bilaterale caratterizzata da perdita completa della capacità di sentire i suoni a frequenza acuta e discreta preservazione di quella per i suoni a frequenza grave, condizione che comporta risultati insufficienti con protesi acustiche tradizionali. La stimolazione combinata, elettrica diretta sulle fibre del nervo acustico ed acustica per la quota residua di udito del paziente, consente di ottenere risultati migliori rispetto all’impianto cocleare tradizionale nell’ambito della comprensione di parole e frasi, oltre che riconoscimento di tipologie di voci, in presenza di rumore ambientale di disturbo. Inoltre, la presenza di memoria interna nella componente impiantata chirurgicamente consente al paziente la preservazione dei programmi di stimolazione personali, necessari per il funzionamento dell’impianto, anche in caso di avaria del processore esterno, il quale in questo tipo di impianto è dotato di dimensioni minori rispetto a tutti gli altri impianti disponibili.
Il direttore generale Giuseppe Quintavalle dopo aver ringraziato l’équipe ha commentato: "Questo intervento conferma ancora una volta la propensione della Asl Roma 1 ad investire sulle tecnologie e metodiche otochirurgiche più recenti, che vengono messe a disposizione dei pazienti con problemi audiologici trattati chirurgicamente o in attesa di trattamento, - anche residenti in altre regioni - grazie anche a continui aggiornamenti professionali del personale sanitario coinvolto, oltre che a preziose collaborazioni scientifiche nazionali ed internazionali”.
Terzo settore, Piemonte (Modavi): "Per Ets ruolo sempre più centrale ma sostegno pubblico non basta"

"Come presidente nazionale del Modavi (Movimento delle associazioni di volontariato italiano) ritengo che gli enti di terzo settore abbiano compiuto un significativo passo in avanti, ma che il loro sostegno non sia ancora pienamente adeguato rispetto alle responsabilità che oggi sono chiamati ad assumersi. La riforma del terzo settore, avviata nel 2016, ha attribuito agli Ets un ruolo sempre più centrale nella realizzazione delle attività di interesse generale, e quindi nel garantire servizi fondamentali ai cittadini. L’attuale Governo sta lavorando per rafforzare e sostenere il comparto, ma è evidente che l’impegno richiesto agli enti non può poggiare esclusivamente sui contributi pubblici". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Francesco Piemonte, presidente nazionale Mo.d.a.v.i, sulle condizioni delle realtà del terzo settore.
Secondo Piemonte "è indispensabile, pertanto, che il Terzo Settore possa operare con strumenti più solidi e diversificati, valorizzando i servizi che offre e favorendo, al contempo, un maggiore coinvolgimento del mondo profit. Quest’ultimo può e deve rappresentare un alleato strategico nello sviluppo di modelli sostenibili di collaborazione, e occorre che le istituzioni facilitino questa sinergia nell’ottica di una crescita condivisa. Rispetto a qualche anno fa, possiamo affermare che il ruolo del Terzo Settore sta profondamente cambiando", sottolinea.
Per il presidente di Modavi "grazie alle indicazioni del Codice e all’azione normativa dell’attuale Governo, gli Ets stanno sempre più assumendo funzioni che in alcuni casi affiancano, e talvolta sostituiscono, quelle della pubblica amministrazione, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione", sottolinea.
E Piemonte chiarisce che il ruolo degli Ets è sempre più centrale per fronteggiare i cambiamenti del nostro tempo. "In una società come la nostra, caratterizzata da disuguaglianze crescenti e da cambiamenti sociali sempre più rapidi, gli enti sono chiamati -sottolinea- a sostenere le fasce più fragili della popolazione, contribuendo a ridurre il divario tra chi dispone di maggiori risorse e chi vive situazioni di vulnerabilità. Tuttavia, il ruolo del Terzo settore non può limitarsi al solo ambito dell’assistenza economica. È fondamentale che il suo intervento sia trasversale e capace di raggiungere -conclude- tutte le componenti della società, perché il benessere di una comunità non dipende esclusivamente dalle disponibilità materiali, ma anche dall’accesso all’educazione, alla cultura e alle opportunità di crescita personale. In quest’ottica, gli enti del Terzo Settore sono chiamati a impegnarsi nella riduzione delle disuguaglianze contribuendo alla costruzione di una società più equa, inclusiva e consapevole", ribadisce.
E Piemonte è anche alla guida come presidente di Moby Dick Ets, nato nato nel 2005 per volere di un gruppo di ragazzi sul territorio salernitano. "L’obiettivo, che da sempre persegue Moby Dick -spiega Piemonte, presidente dell'Ets- è principalmente quello di essere uno spazio di confronto per i giovani. Negli anni Moby Dick è cresciuta molto, diventando sul territorio locale, regionale fino al Sud Italia un punto di riferimento per le politiche giovanili. L'ultimo step che avvieremo da adesso in poi, sarà quello di divenire un ente nazionale in grado di gestire un gruppo di realtà e divenire, così, un punto di riferimento per il mondo tecnico e politico sulle politiche giovanili in toto", rimarca.
E l'attività dell'Ets è diversificata. "Per quanto riguarda i numeri, sicuramente i più significativi riguardano le tante progettualità che abbiamo messo in campo come annunciato dalle attività d’interesse generale previste dal nostro statuto. Nell’ultimo triennio abbiamo avviato gestito e concluso oltre 90 progettualità sul territorio regionale e nazionale e avviato 4 servizi destinati ai giovani. Decine di migliaia sono i beneficiari che abbiamo raggiunto negli anni. Numeri che stanno notevolmente aumentando, anche grazie all’avvio di servizi destinati ai giovani parallelamente alle nostre attività", sottolinea.
Grande l'attenzione verso i giovani. "Oggi, sono attive -spiega Piemonte- diverse progettualità sul territorio nazionale ed estero che mirano a valorizzare le competenze e la crescita di giovani e volontari. Abbiamo attività di mobilità sul turismo sostenibile ed inclusivo per gli under trenta, progettualità contro la povertà educativa, la promozione e l'inclusione attraverso lo sport, la mobilità europea giovanile e la valorizzazione del volontariato. A breve, partirà il progetto 'Co-programmare con i giovani', che ci vede capofila con l’obiettivo di favorire, attraverso una rete di organizzazioni che si occupa di politiche giovanili sul territorio nazionale, la conoscenza degli strumenti messi a disposizione dal codice del terzo settore per il mondo del non profit, le amministrazioni pubbliche e i destinatari".
E Piemonte sottolinea che negli anni "i giovani cambiano, evolvono, e con loro cambiano anche le sfide che si trovano ad affrontare. Per questo un Ets come Moby Dick deve saper leggere e anticipare le trasformazioni del mondo giovanile, mantenendo un costante aggiornamento dei propri servizi e dei propri progetti, così da offrire risposte efficaci e tempestive e permettere ai ragazzi di vivere esperienze all’estero utili a potenziare le competenze da spendere, poi, sul nostro territorio. Il mondo del lavoro lo affrontiamo fornendo competenze trasversali attraverso la metodologia dell’educazione non formale, affinché queste possano essere bilanciate con le competenze specifiche acquisite nei percorsi di studio", sottolinea.
E lo sguardo dell'Ets è rivolto verso il futuro. "Il 2025, fino ad oggi, è stato un anno di intenso lavoro. Un impegno che continua all’insegna del dialogo e del confronto con tantissimi giovani e attori coinvolti nel processo. È vero che i giovani sono i principali destinatari delle nostre attività, ma il nostro ruolo è anche quello di creare rete con altre organizzazioni e con gli operatori delle politiche giovanili. Questo lavoro condiviso, insieme allo studio costante del territorio nazionale, ci consente di intercettare e comprendere le reali necessità emergenti nel mondo giovanile. Possiamo quindi dire che il 2025 è stato un anno denso, significativo e ricco di risultati importanti. I nostri primi 20 anni non li consideriamo un punto di arrivo: al contrario, rappresenta un nuovo punto di partenza per continuare a lavorare con ancora più forza sulle politiche nazionali rivolte ai giovani", conclude.

Ieri, 19 novembre presso il Centro Studi Americani, via Michelangelo Caetani, 32, Roma, è stato ospitato l’evento: 'Il Sogno Americano. Il Basket, L’Italia e l’Nba'. Sono intervenuti Valerio Bianchini, ex allenatore professionista di pallacanestro; Luigi Datome, ex giocatore professionista Nba; Maurizio Gherardini, Presidente Legabasket; Ettore Messina, allenatore professionista di pallacanestro; Cecilia Zandalasini, giocatrice professionista di pallacanestro; Matteo Zuretti, Nbpa Chief Player Experience Officer. Hanno moderato Mauro Rufini, Fondatore e Presidente del premio 'La Retina d’Oro' e Ugo Francica Nava, giornalista sportivo.
“È un po' presto per dire che l’Nba sta sognando l’Europa?“ Questa la domanda che ci si pone in un incontro tra eccellenze europee che hanno portato la loro professionalità, esperienza e conoscenze tecniche nella lega professionistica di pallacanestro più importante del Nord America. Alla domanda: “Sognavi L’Nba da piccolo?” Luigi Datome risponde: “Era una realtà talmente lontana che nemmeno la immaginavi e non avresti mai pensato di poterla raggiungere”. Invece, col duro lavoro, la ha raggiunta nel 2013, come adesso si augura possano arrivarci anche le nuove promesse italiane del Basket, il prima possibile. Un pubblico di esperti e curiosi ha reso l’evento ancora più coinvolgente.

Anche il Milan in Nba? Il progetto (molto ambizioso) potrebbe diventare presto realtà con Nba Europe, strettamente legato al mondo del calcio. A spiegarlo è stato direttamente Mark Tatum, deputy commissioner Nba, durante la Dealmakers conference dello Sports Business Journal: "Sarà quasi come una Champions League del basket in Europa. Brand come Real Madrid, Barcellona, Manchester City, Psg e Milan giocheranno a basket ed è una cosa molto interessante".
Tatum ha aggiunto, relativamente al progetto: "Saranno contenuti premium sportivi in diretta, rilevanti non solo in Europa, ma a livello globale. Avranno importanza in Asia, negli Stati Uniti e in Nord America perché alcuni dei marchi di cui stiamo parlando hanno un enorme seguito in giro per il mondo".
E sulle tempistiche? Tatum ha detto: "Nell’immediato ci immaginiamo una competizione preseason in cui squadre della Nba vengono a giocare in Europa, come Knicks, Lakers o Bulls contro Psg, Real Madrid e Manchester City con una coppa in palio anche tra un anno. Nel medio-lungo periodo, tra 5-10 anni, potrete vedere una situazione con squadre come Milan e Barcellona nella Nba Cup".

"Le prove del primo appello del semestre aperto, a cui hanno partecipato circa 4mila studenti e studentesse della Sapienza, si sono concluse. In questi mesi il nostro impegno è stato quello di garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti un’esperienza didattica seria, strutturata e realmente formativa, con lezioni, esercitazioni e un supporto continuo che li mettesse nelle condizioni di affrontare le prove con competenza, serenità e consapevolezza". Così la rettrice dell'Università Sapienza di Roma, Antonella Polimeni.
"Desidero rivolgere un ringraziamento sentito alle docenti e ai docenti e al personale tecnico-amministrativo e bibliotecario che componenti delle commissioni d’esame, che hanno assicurato il pieno svolgimento delle prove. Un ringraziamento altrettanto importante - ha aggiunto la rettrice - va a tutte le persone, docenti, personale tecnico-amministrativo, Uffici e strutture, studentesse e studenti borsisti, che in questi mesi hanno lavorato con dedizione per rendere possibile d’efficace l’attuazione di quanto indicato dalla riforma, e soprattutto per garantire la migliore qualità del percorso formativo offerto dal nostro Ateneo".
"Rivolgo un in bocca al lupo a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi impegnati nella prova di oggi, e a quanti la sosterranno il prossimo 10 dicembre", ha concluso.

Lewis Hamilton e uno casco speciale per il Gran Premio di Las Vegas di Formula 1. Il pilota inglese della Ferrari, reduce dal ritiro nel Gp del Brasile dopo uno scontro al via con Colapinto, sfoggerà un outfit inedito per il ritorno del circus negli Stati Uniti, in una delle gare più attese non solo in pista ma anche per il vero e proprio 'red carpet' sugli spalti.
E per l'occasione Hamilton, da sempre molto attento alla moda, ha voluto scendere in pista con un casco argentita e cosparso di brillanti, con la visiera rossa e bianca.
Una scelta 'scintillante' condivisa direttamente sui canali ufficiali della Ferrari: "Splendendo con questo", ha scritto la scuderia di Maranello, sperando che l'inglese possa brillare non solo nell'outfit ma anche in pista.
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