
(Adnkronos) - “Il primo semestre del 2025 vede un mercato immobiliare che continua a lanciare segnali positivi pur in un contesto geopolitico incerto. La crescita dei canoni di locazione in questi ultimi anni e i ribassi dei tassi di interesse che hanno reso il credito più accessibile hanno dato una spinta all’acquisto della casa. Vi è ancora una carenza di offerta sul mercato, soprattutto di immobili di qualità e un leggero ridimensionamento degli acquisti per investimento". A dirlo Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, in occasione della conferenza stampa del Gruppo Tecnocasa tenutasi a Milano l’8 ottobre 2025.
"In aumento - osserva - in seguito anche all’attuale situazione geopolitica, gli stranieri che acquistano nel nostro Paese ritenendolo un approdo più sicuro per i propri risparmi”. Nel primo semestre del 2025 le compravendite residenziali in Italia sono state 373.395 con un aumento del 9,5% rispetto allo stesso semestre del 2024. Le grandi città chiudono con un aumento dei prezzi del 2,2%, unica eccezione Genova che registra un calo dei valori dello 0,5%. Bari mette a segno il risultato migliore (+6,7%).
Milano registra un +1,4%, la Capitale chiude con +2,0%. I capoluoghi di provincia segnano un aumento dei prezzi del 2%, l’hinterland delle grandi città del +1,9%. Tra le province delle metropoli si segnala l’aumento dei prezzi più spiccato delle province di Bari (+4,3%), di Firenze (+2,8%) e di Milano (+2,5%).
Valori in ascesa anche per le abitazioni di nuova costruzione che chiudono con un aumento dei prezzi del 2,3%. I tempi di vendita nelle grandi città a Giugno 2025 sono di 107 giorni, un dato non lontano da quello di un anno fa (105 giorni). La domanda nelle grandi città a giugno 2025 è concentrata prevalentemente sul trilocale che raccoglie il 40,6% delle richieste. A seguire il bilocale con il 25,2% e il quattro locali con il 22,5%. A Milano il bilocale si conferma la tipologia più ricercata (45,4%). Il quattro locali prevale in modo importante a Genova (43,9%).
L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città appare maggiormente concentrata nella fascia di spesa più bassa, quella fino a 119 mila euro (23,6%).
“Sul fronte delle locazioni - prosegue Megliola - nei primi sei mesi del 2025 crescono nelle grandi città i canoni di locazione: +3,1% per i monolocali, +2,9% per i bilocali e + 3,2% per i trilocali. Si evidenzia, rispetto al semestre precedente, un rallentamento della crescita che è stata sempre molto sostenuta negli ultimi anni. E a Milano, per la prima volta dopo la pandemia, i canoni di locazione non sono aumentati perché hanno raggiunto livelli difficilmente sostenibili. Tra le grandi città Genova e Torino hanno messo a segno l’aumento dei canoni più significativo. In questo semestre registriamo un lieve aumento dei contratti stipulati a studenti universitari e una crescente preferenza per i contratti transitori. I rendimenti annui da locazione di un bilocale sono saliti al 5,8% annuo lordo. Per il 2025 le prospettive dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa sono orientate su una crescita delle compravendite, che dovrebbero chiudere intorno a 750 mila, e dei prezzi (tra +3% e +5%)”.
“La sinergia rappresenta da sempre uno dei pilastri portanti della nostra politica aziendale e del nostro modello organizzativo, concretizzandosi nella profonda interazione tra comparto immobiliare e settore creditizio del Gruppo Tecnocasa”. A dirlo Anna Pasquali, consigliere delegato Tecnocasa holding spa. “Sulla base di questa impostazione - ha specificato Anna Pasquali - il modello che da sempre perseguiamo è quello di sviluppare una rete di agenzie immobiliari affiancata da una rete di agenzie di mediazione creditizia specializzata in mutui, prestiti e prodotti assicurativi, creando un sistema integrato e sinergico di servizi immobiliari e creditizi. E’ costante il nostro investimento in risorse, strumenti e tecnologie affinché questa sinergia possa funzionare al meglio e apporti benefici al cliente finale e all’intero settore del real estate”.
“Prosegue pertanto - spiega - la politica di sviluppo delle nostre reti, per essere sempre più vicini ai clienti. A livello internazionale abbiamo superato le 4.200 agenzie nel mondo, con una crescita del 4% rispetto a fine 2024. A livello italiano per il settore immobiliare contiamo 2.658 agenzie affiliate (Tecnocasa e Tecnorete) sul territorio, mentre per il settore creditizio, presidiato con i marchi Kìron ed Epicas, sono attive 253 agenzie. Lato collaboratori, nel 2025 sono oltre 17.000 le persone che fanno parte del nostro Gruppo nei 9 Paesi in cui siamo presenti (Italia, Spagna, Francia, Ungheria, Germania, Polonia, Tunisia, Messico, Thailandia)”.
Analizzando il profilo socio-demografico di coloro che acquistano e affittano casa, emergono dati interessanti e nuove tendenze. "In Italia - afferma Piero Terranova, analista Ufficio studi Gruppo Tecnocasa - la maggior parte delle compravendite riguarda l’abitazione principale, che compongono oltre il 75% delle transazioni. Nel primo semestre del 2025 si registra un arretramento della componente investimento, che scende al 18% dopo i livelli record toccati nel 2023 e nel 2024 quando si sfiorava il 20%. Il segmento della casa vacanza si attesta al 6,6%, evidenziando a partire dal 2023 un costante, seppur contenuto, ridimensionamento. A Milano la percentuale di acquisti per investimento si attesta al 30%, stessa quota registrata anche nel 2024".
"A livello nazionale - osserva - la tipologia più scambiata rimane il trilocale (34%), seguito dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti (21%). Da segnalare anche nel 2025 una leggera crescita della quota di acquisto dei quattro locali. Cresce la sensibilità verso l’efficienza energetica. Scende invece l’età media degli acquirenti in Italia e si attesta a 43,1 anni, segnalando una maggiore presenza di giovani sul mercato. Da segnalare l’aumento della percentuale dei single, che a livello Italia nel 2025 salgono al 33%, tornando così a guadagnare quota rispetto al 2024".
"Prosegue la tendenza dei residenti delle grandi città - dice - ad acquistare casa in provincia o comunque fuori città. Nel 2025 il 38,5% di chi vive nelle grandi città ha comprato l’abitazione principale fuori dal comune di residenza, quota più alta registrata a partire dal 2019. A Milano questa percentuale è ancora più elevata: il 57,6% ha scelto di acquistare altrove la propria abitazione. Spostandoci sulle locazioni, in Italia famiglie, coppie e single rappresentano quasi il 70% delle stipule. I lavoratori trasfertisti compongono il 26% e gli studenti il 5%. A Milano il quadro è diverso: il 39% dei contratti riguarda lavoratori trasfertisti, gli studenti raggiungono il 15%, mentre gli affitti per scelta abitativa salgono al 46%. Si consolida la crescita dei contratti a carattere transitorio, che nel 2025 sfiorano il 29% del totale".
"Per quanto riguarda il settore creditizio, anche il primo semestre del 2025 ha confermato una solida crescita del mercato dei mutui in Italia. Il settore ha beneficiato di un contesto macroeconomico più favorevole, caratterizzato da una crescita contenuta ma stabile, da un mercato del lavoro in espansione e da una graduale attenuazione delle pressioni inflazionistiche". A dirlo Oscar Cosentini, presidente Kìron Partner spa.
"Le famiglie italiane - spiega - hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 14.787 milioni di euro nel secondo trimestre 2025. Rispetto allo stesso trimestre del 2024 si dà evidenza di un aumento delle erogazioni pari al +31,4%. In crescita le operazioni a supporto degli acquisti immobiliari (+21,3%) e quelle legate a surroga e sostituzione (+66,6%). Nel secondo trimestre 2025 si è registrato anche un aumento delle consistenze (+1,15%) che si attestano a 387.873 milioni di euro. Prendendo in considerazione i tassi di interesse, secondo i dati forniti da Banca d’Italia, l’ultima rilevazione di luglio 2025 ha segnato un tasso medio in contrazione pari a 3,61%. In base ai dati interni elaborati dagli esperti Kìron, la scelta del tasso fisso resta ancora la strada più praticata. Coloro che continuano a optare per un prodotto fisso rappresentano una quota di 94 soggetti su 100. A livello nazionale la durata media del mutuo, sempre in base alle rilevazioni interne di Kìron, passa da 26,6 del 2024 a 26,8 anni. L’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale si attesta a 127.234 euro, in aumento rispetto al 2024. L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nella prima parte del 2025 è di 38,9 anni (nel 2024 era di 40 anni) con una concentrazione nella fascia 18-34 del 39,4% in aumento rispetto al 33,5% del 2024. L’acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta il 91,1% del totale delle richieste (nel 2024 era del 93,1%), la seconda casa diminuisce leggermente a 1,9% rispetto al 2,1% del 2024, in aumento, invece, sostituzione e surroga salgono al 5,4% rispetto al 3,1% dell’anno precedente”.
“In un quadro complesso caratterizzato da tensioni geopolitiche - conclude Cosentini - i tassi di interesse sui mutui stanno proseguendo lungo un percorso di graduale riduzione, seppur con un ritmo più moderato rispetto all’anno precedente. Le politiche creditizie degli istituti bancari si mantengono prudenti ma inclusive, con un’attenzione crescente alle esigenze delle giovani famiglie e dei first-time buyers, anche grazie a strumenti agevolativi nazionali e regionali. Nel complesso, le prospettive per la chiusura del 2025 restano positive”.
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(Adnkronos) - Aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico (Isis) Jihad al-Shamie, il 35enne di origine siriana che il 2 ottobre ha sferrato un attacco terroristico fuori da una sinagoga a Manchester. Lo ha reso noto un portavoce della polizia antiterrorismo nel nord-ovest dell'Inghilterra. "Nelle fasi iniziali dell'attacco all'esterno della sinagoga della congregazione ebraica di Heaton Park, l'aggressore ha chiamato la polizia dichiarando di giurare fedeltà al cosiddetto Stato islamico", ha affermato il portavoce della polizia antiterrorismo.
L'aggressore è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalla polizia intervenuta entro sette minuti dalla chiamata di emergenza. Oltre a lui hanno perso la vita Melvin Cravitz, 66 anni, e Adrian Daulby, 53 anni. Quest'ultimo è stato ucciso da un proiettile vagante della polizia.
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(Adnkronos) - Jasmine Paolini vola agli ottavi di finale del Wta 1000 di Wuhan grazie all'arma segreta... Sara Errani. Oggi, mercoledì 8 ottobre, la tennista azzurra ha battuto la cinese 'padrona di casa' Yue Yuan, numero 109 del mondo, in tre set, rimontando con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-3. Dopo un primo parziale negativo, Paolini si è riuscita a risollevare tornando sul suo livello di tennis nel secondo, ricevendo i preziosi consigli della compagna di doppio.
Presente, come sempre ormai, nell'angolo dell'azzurra, Sara Errani si è rivolta a Paolini, tra secondo e terzo set, dicendole: "Se le dai un po' fastidio, può fare doppio fallo, sennò è sempre serena. Ti ha fatto un ace sul dritto, sennò è andata sempre sul rovescio, mettile un po' di pressione lì. Se decidi di andare avanti, vai avanti, decisa e ci vai dentro".
"E poi brava, c'è da stare lì, è stata dura ma brava, forza. Intensità alta come hai fatto negli ultimi due game", ha detto Errani, catturata dalle telecamere, "il servizio al corpo a me piace molto, però varialo, vedi tu: fai quello che ti senti, però sii ordinata. Prenditi i tuoi tempi, forza".
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(Adnkronos) - "Entro i prossimi 5 anni circa 40mila medici del Servizio sanitario nazionale andranno in pensione, ma 30mila di questi non saranno rimpiazzati. Ecco perché in vista della Manovra insisto nel dire che bisogna aumentare le risorse per le assunzioni, nella speranza che vengano assunti medici non solo negli ospedali, come è stato fatto finora, ma anche nei servizi di medicina del territorio, come prevede il Pnrr. Mi riferisco a medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali interni, altrimenti sarà impossibile mandare avanti le Case di comunità". Lo dice all'Adnkronos Salute Antonio Magi, del Centro studi Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri).
"Dei 439.957 medici iscritti all'Albo professionale - spiega Magi - 415.868 esercitano come medici (e 24.089 come odontoiatri), in pratica 7,04 ogni 1.000 abitanti. Meglio di noi solo la Svezia (7,29). Dietro di noi Germania (6,56), Spagna (5,89), Regno Unito (3,97) e Francia (3,3). Nella realtà, però, le cose sono molto diverse. Dei 415.868 medici iscritti all'albo, 89.228 sono pensionati. In teoria ne sarebbero disponibili 326.640, ma non è così poiché il 30% (98.719) opera al di fuori del Ssn, 38.985 esercitano all'estero, 40.588 sono puri libero professionisti, 19.146 lavorano esclusivamente nel privato". A conti fatti "restano 227.921 medici, dei quali però 18.290 lavorano in strutture private accreditate. Quindi a disposizione del Ssn ne restano 208.710. Di questi", appunto, "andranno in pensione entro il 2030 circa 40mila camici bianchi e già sappiamo che 30mila non saranno rimpiazzati. Quindi dobbiamo ancora sottrarre e arriviamo a 178mila medici a disposizione del Ssn; tra loro, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta". Ecco perché "occorre invertire la rotta e prevedere nuove assunzioni - esorta Magi - altrimenti l'accesso alle cure pubbliche resterà per molti italiani sempre più difficile".
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(Adnkronos) - Un nuovo strumento che trasforma il patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea in intelligenza operativa per il retail italiano. La presentazione in occasione della XV edizione dello Human&Green Retail Forum 2025, il 14 ottobre presso la Fondazione Università degli Studi di Milano (UniMi).
"La riforma costituzionale del 2022 ha posto salute e ambiente come limiti all’attività economica. Non è più solo un’opportunità, è un imperativo - sottolinea Enrico Giovannini, coordinatore scientifico del progetto e direttore scientifico ASviS - E il retail, attraverso cui passa la maggior parte delle scelte alimentari, si trova al centro di questa responsabilità". "Nessuno che faccia seriamente il mestiere del distributore, del trasformatore o dell’agricoltore può ignorare la costante ricerca di salubrità da parte dei consumatori", aggiunge Mauro Lusetti, presidente Conad.
Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dai fondatori del Forum - Ndb Il Marketing Consapevole e Plef Ets - che hanno raccolto la collaborazione di Università degli studi di Milano, Future Food Institute, ASviS e partner operativi come Cortilia ed EasyCoop che hanno già avviato i primi test. Il sistema assegna un punteggio da 0 a 100 a ogni prodotto, integrando aderenza mediterranea, livello di trasformazione, impatto ambientale e territorialità.
"L’esperienza che da 15 anni ci vede impegnati nel promuovere la sostenibilità nel largo consumo ci ha portato a individuare con largo anticipo la necessità di dare strumenti semplici e concreti al retail - spiega Domenico Canzoniero, co-fondatore del Forum e coordinatore del progetto - Sino ad oggi questo compito era affidato ai green claim, che però sono ormai su oltre l’80% dei prodotti senza aver generato un impatto significativo. C’è bisogno quindi di spostare l’attenzione sulle categorie di prodotto e incentivare quelle che rispecchiano la Dieta Mediterranea, per aiutare le persone a fare una spesa a minore impronta ambientale, a maggior equilibrio nutrizionale e anche più conveniente economicamente".
"La Dieta Mediterranea non è solo un modello alimentare, ma un codice culturale e antropologico. Un sistema di relazioni che abbraccia biodiversità, stagionalità, convivialità, interdipendenza con il territorio - aggiunge Sara Roversi, founder e presidente del Future Food Institute - Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dalla volontà di trasformare questo patrimonio non in un claim nostalgico, ma in un criterio concreto di progettazione della distribuzione alimentare contemporanea".
Al Forum del 14 ottobre interverranno i vertici di Conad e Coop Italia, i manager sostenibilità di Coralis, Crai, Penny e Lidl, insieme ad aziende dell’industria alimentare (Fruttagel, Bolton Food, Oleificio Zucchi) e alle rappresentanze agricole (Confagricoltura, Coldiretti). "Non puoi dire che ti interessa la salute del consumatore e poi spingere prodotti con molto zucchero - afferma Stanislao Fabbrino, presidente Fruttagel e amministratore delegato Deco Industrie - Questa è la sostenibilità del secondo tempo: quella che ti fa sposare principi anche quando possono mettere in discussione un po’ il tuo profitto. Se ci credi davvero, alle intenzioni devono seguire le azioni". L’obiettivo dell'evento è identificare gli operatori che vogliono proseguire il percorso e avviare una fase di progettazione condivisa per definire governance, standard, timeline e modalità operative di quello che si avvia ad essere il primo strumento che trasforma il patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea in intelligenza strategica per la distribuzione e per i consumatori.
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(Adnkronos) - "Io credo che Hamas si possa considerare un'ala estrema della resistenza palestinese nei confronti dell'occupazione israeliana. La resistenza si è sempre fatta in maniera armata". Piergiorgio Odifreddi a 'L'aria che tira' su La7 risponde così a David Parenzo. Le parole del matematico rimbalzano dalla tv ai social scatenando una bufera.
Odifreddi si esprime quando viene mostrata l'immagine di uno striscione che in un corteo pro Gaza recitava '7 ottobre: giornata della resistenza palestinese'. Hamas, continua Odifreddi, è "un’espressione dei palestinesi" che "l'hanno votata". "Basta vedere come li osannano", aggiunge nel corso della trasmissione. "Se lei mi dice che lo striscione è legittimo...", dice Parenzo allargando le braccia.
"Un paese che è occupato ha diritto alla resistenza armata o no? Anche Nelson Mandela era stato accusato di terrorismo, ed è stato condannato all'ergastolo, ha fatto 27 anni ai lavori forzati. Perché lo si considerava un terrorista?", prosegue Odifreddi tra la perplessità di altri ospiti. "Lui diceva perché siamo arrivati in Sudafrica alla lotta armata. Perché tutte le azioni pacifiche di resistenza civile non hanno mai portato dei frutti", aggiunge. "Israele non è un paese democratico, è uno stato di polizia, ci sono campi di concentramento. Io non sono a favore di azioni violente, non sono a favore di quello che ha fatto Hamas e di quello che ha fatto Israele: la mia posizione è molto diversa rispetto alla vostra", dice Odifreddi replicando alle contestazioni che arrivano dallo studio.

(Adnkronos) - Riprende il percorso del Documento di Programmazione Strategica di Sistema (DPSS), lo strumento che definisce la visione di sviluppo dei porti del network del Lazio. Il Commissario Straordinario dell'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale Raffaele Latrofa ha convocato nei giorni scorsi una riunione sul DPSS con i rappresentanti della Regione Lazio e dei Comuni di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
Come riferisce una nota, Latrofa ha ringraziato i rappresentanti istituzionali per la loro partecipazione, sottolineando come la presenza congiunta sia già un segnale forte di volontà comune. “Abbiamo - dichiara il Commissario Straordinario dell'AdSP - un obiettivo chiaro: riprendere un percorso fondamentale e condurlo finalmente alla sua conclusione. Il DPSS è la bussola strategica per il futuro dei nostri porti. Senza questo documento non possiamo avviare i Piani Regolatori Portuali, né dare coerenza e prospettiva ai nostri progetti di sviluppo. Dispiace aver dovuto constatare che è stato perso più di un anno e mezzo per un documento fondamentale per la pianificazione strategica dei tre porti. Per questo ho ritenuto di riprendere da subito l’iniziativa per portarlo a compimento”.
Il percorso del DPSS è stato avviato nel giugno 2023 con una delibera del Comitato di Gestione. Dopo la pubblicazione ufficiale, si è aperta una fase di partecipazione pubblica che ha visto il contributo di diversi enti. Il Comune di Civitavecchia ha chiesto un confronto sull’interazione porto-città, RFI ha posto l’attenzione sui collegamenti ferroviari di ultimo miglio, il Comune di Gaeta ha espresso l’interesse e un indirizzo per uno sviluppo commerciale del porto, mentre Aeroporti di Roma ha segnalato l’opportunità di un collegamento diretto porto-aeroporto per il traffico crocieristico.
“Sono state accolte alcune di queste osservazioni – ha spiegato Latrofa – e sono state integrate nel documento, modificando la Relazione Illustrativa e la perimetrazione degli ambiti portuali. Il Comitato di Gestione ha adottato la versione aggiornata del DPSS nel dicembre 2023. Ora manca il passaggio decisivo: la Conferenza di Servizi, che rappresenta la sede in cui la Regione e i Comuni devono esprimere il loro parere tecnico, non vincolante, ma fondamentale, per arrivare all'approvazione".
Durante l’incontro, il Commissario ha illustrato i contenuti principali del DPSS: un approccio sostenibile allo sviluppo, la valorizzazione delle specificità dei tre scali, la coerenza con i piani nazionali e le reti europee TEN-T, e la perimetrazione delle aree portuali, retroportuali e di interazione porto-città, alla base della redazione dei tre nuovi Piani Regolatori Portuali. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è costruire porti moderni, efficienti, sostenibili e integrati con il territorio. E per farlo serve una visione condivisa.”
Latrofa ha anche proposto un cronoprogramma operativo da avviare subito con la costituzione di un gruppo di coordinamento tecnico-politico e che porti nel giro di poche settimane all’avvio della Conferenza di Servizi, per arrivare nei primi mesi del 2026 all’approvazione definitiva del DPSS in Comitato di Gestione, con l’invio al MIT. Successivamente potranno così partire i procedimenti relativi ai tre Piani Regolatori Portuali.
“Il DPSS non è un atto burocratico – ha concluso Latrofa – ma lo strumento che ci permetterà di dare certezze agli operatori, opportunità ai cittadini e coerenza agli investimenti. Oggi possiamo e dobbiamo segnare una svolta: fissiamo insieme tempi certi, apriamoci a nuove idee e dimostriamo che il nostro sistema portuale ha una visione e ha la capacità di realizzarla”.

(Adnkronos) - Dall’impatto dell’Intelligenza Artificiale sui sistemi economici e istituzionali al ruolo dell’Europa nel campo del Quantum Computing, passando per le prospettive della sanità digitale, le trasformazioni della mobilità e dei trasporti, le nuove strategie per reti e infrastrutture oltre, ovviamente, alle politiche di energia e sostenibilità. È il programma della nuova edizione del Digital Innovation Forum - ComoLake 2025, summit internazionale che porta sul Lago di Como istituzioni, imprese, università e startup per confrontarsi sulle sfide e le opportunità dell'innovazione.
Il Digital Innovation Forum "nasce con l’ambizione di diventare il luogo in cui istituzioni, imprese e ricerca dialogano concretamente sull’impatto dell’innovazione nella vita reale” afferma Antonio Franceschetti, presidente della Fondazione Innovazione Digitale. “Vogliamo superare la logica dei convegni autoreferenziali e costruire uno spazio aperto di confronto, dove dal dialogo tra scienziati, politici e imprenditori possano nascere visioni comuni e progetti condivisi. In questo senso” continua il Presidente: “il Digital Innovation Forum ComoLake 2025 non è solo un evento, ma un laboratorio permanente per la trasformazione digitale del Paese.”
Il Forum si aprirà con una serie di sessioni plenarie che vedranno protagonisti nomi di primo piano della ricerca e della scienza. Gerardus ’t Hooft, Premio Nobel per la Fisica, sarà tra gli ospiti della giornata inaugurale insieme a figure come Thibault Damour, vincitore del Premio Einstein, Marc Mézard, già direttore dell’École Normale Supérieure di Parigi, Gian Francesco Giudice, direttore del Dipartimento di Fisica Teorica del Cern e Warren Mosler, economista noto come uno dei fondatori della Modern Monetary Theory (Mmt). Con loro, personalità del mondo istituzionale e industriale, tra cui Luciano Maiani, già presidente del Cnr, e Mariafelicia De Laurentis, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Accanto alle voci della scienza, ComoLake 2025 ospiterà esponenti di primo piano del mondo istituzionale ed economico. Nelle diverse giornate interverranno, tra gli altri, il ministro del Made In Italy Adolfo Urso, il ministro dell’ambiente della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il Sottosegretario di Stato all'Innovazione Tecnologica, Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessio Butti, il Sottosegretario all’Informazione ed Editoria, Presidenza del Consiglio dei Ministri Alberto Barachini, il Capo del Dipartimento per le Infrastrutture e le Reti di Trasporto, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Maria Pujia. Una presenza che conferma il Forum come piattaforma di dialogo tra governi, Unione Europea e imprese.
Franceschetti riflette su come “in Italia l’innovazione è spesso raccontata come un linguaggio per pochi. Il nostro compito è renderla accessibile, concreta e utile per tutti: cittadini, giovani, imprese e pubblica amministrazione.” Motivo per cui bisogna “cambiare la narrazione, passando da un’idea di tecnologia come strumento di élite a una visione in cui l’innovazione è motore di inclusione, crescita sostenibile e competitività. Il Digital Innovation Forum ComoLake 2025”, conclude: “vuole contribuire proprio a questo cambio di paradigma culturale.”
Sul fronte industriale e imprenditoriale, spiccano i nomi di Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ferrovie dello Stato Italiane, Valeria Sandei, Amministratore Delegato di Almawave, Alessandro Curioni, Vice Presidente Europa e Direttore del Laboratorio di Zurigo di Ibm, Niccolò De Masi, Ceo di IonQ, Alan Baratz, Ceo di D-Wave, Nicola Lanzetta, Direttore Italia di Enel, Diego Galli, Direttore Generale di INWIT, Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber, Natalya Bailey, co-founder di Squawk AI, Yohann Bénard, Public Policy Director Ee Digital and France di Amazon, Diego Ciulli, Responsabile Affari Governativi e Politiche Pubbliche di Google, Giulia Gasparini, Country Leader di Aws Italy, Teodoro Lio, Amministratore Delegato di Accenture Italia, Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di HPE Italia e tantissimi altri.
Non mancheranno contributi dal mondo accademico internazionale, con la partecipazione di figure come Giuseppe Francesco Italiano, Prorettore dell’Università Luiss Guido Carli, Maria Pierro, Rettrice dell’Università degli Studi dell'Insubria, Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico di Milano, Paola Dubini, docente alla Bocconi ed esperta di economia dei media, Vincenzo Vespri, matematico dell’Università di Firenze, e Francesco Saverio Cataliotti, direttore dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR, parte del Comitato Scientifico della Fondazione Innovazione Digitale Ets.
Accanto alle plenarie, ComoLake 2025 proporrà un ricco programma di sessioni tematiche, dedicate all’approfondimento specialistico con esperti, policy maker e accademici. Intelligenza Artificiale e governance; Quantum computing e supercalcolo; Digital Health, con interventi su telemedicina, ospedali virtuali e ricerca farmaceutica computazionale; Trasporti e smart cities, tra scenari di elettrificazione e mobilità integrata; Fintech e assicurazioni, con analisi su blockchain, valute digitali e sistemi di pagamento evoluti; Pubblica amministrazione digitale, orientata a efficienza, accessibilità e trasparenza; ed infine energia e idrogeno, con attenzione a decarbonizzazione e fonti rinnovabili.
L'edizione di quest'anno "segna un passaggio storico per il Digital Innovation Forum Comolake” dice Franceschetti riflettendo sulle prospettive di una manifestazione “che si consolida come piattaforma europea di riferimento per il dialogo tra scienza, economia e istituzioni. La presenza di Premi Nobel, leader industriali, rappresentanti di governo e delle più grandi aziende al mondo nel campo dei computer quantistici D-Wave, IonQ, Ibm, QuEra conferma la capacità del Forum di attrarre protagonisti assoluti dell’innovazione globale.” Un livello molto alto in cui “ci aspettiamo che dal Digital Innovation Forum 2025 nascano nuove alleanze e collaborazioni capaci” conclude il Presidente della Fondazione Innovazione Digitale: “di proiettare il Paese e l’Europa al centro della trasformazione digitale e quantistica del prossimo decennio".
La giornata del 17 ottobre sarà interamente riservata alle startup, con 80 giovani imprese selezionate da partner di prestigio che avranno la possibilità di presentare i propri progetti attraverso sessioni di elevator pitch, workshop tematici e incontri con investitori internazionali. Un’occasione unica per mettere in rete idee e capitali, consolidando il Digital Innovation Forum come piattaforma di scouting e accelerazione a livello europeo.
Non mancheranno momenti di riconoscimento e celebrazione come la consegna dei ComoLake Awards 2025, il 16 ottobre durante il Gala Dinner. In quell’occasione si premieranno aziende, istituzioni e startup che si sono distinte per progetti di eccellenza nel campo della trasformazione digitale, sulla base di criteri di innovazione, impatto sociale, scalabilità e sostenibilità. Accanto ai lavori ufficiali, il Forum offrirà anche un calendario di eventi collaterali e culturali che arricchiranno la dimensione internazionale dell’appuntamento: dalla serata inaugurale al Teatro Sociale di Como, al Welcome Dinner del 15 ottobre, fino al Gala conclusivo. Occasioni pensate per favorire la costruzione di relazioni e rafforzare il dialogo tra i protagonisti.
Organizzato da Micromegas Comunicazione e promosso dalla Fondazione Innovazione Digitale Ets, ComoLake 2025 conferma la sua vocazione a piattaforma di confronto tra istituzioni, ricerca e impresa, rafforzando la posizione dell’Italia come protagonista nel dibattito globale sulle tecnologie emergenti. Con oltre 10.000 mq di spazi espositivi e il nuovo Digital Innovation Channel, piattaforma multimediale che trasmetterà i lavori in diretta e on demand, l’edizione 2025 punta a garantire la massima fruibilità e visibilità, dentro e fuori i confini nazionali.
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(Adnkronos) - "Perdi l'appetito, perdi peso e forza alle mani e alle gambe, dolori terribili ti fanno venire voglia di non alzarti più dal letto". E poi la febbre che fa sudare e sudare. Sono le testimonianze raccolte giorni fa in un reportage di 'Girón', organo di stampa della provincia di Matanzas a Cuba, che descrivono i sintomi di quella che inizialmente era stata inquadrata nell'area come un'epidemia virale misteriosa. A distanza di diversi giorni da quando i sintomi hanno cominciato a colpire un numero significativamente elevato di persone, il media cubano torna a fare il punto della situazione, spiegando che si sta fronteggiando un complesso scenario epidemiologico associato ad arbovirus. E a Cárdenas, una delle città epicentro, è in corso un'attività intensiva che include la mappatura completa dei rischi, consigli alla popolazione e disinfestazioni a tappeto.
La situazione di Cárdenas, si chiarisce, rientra nel quadro epidemiologico che sta caratterizzando la provincia di Matanzas, dove le autorità sanitarie stanno dando la priorità al controllo della Dengue, per via del suo potenziale di gravità, anche se riconoscono la circolazione simultanea anche di Chikungunya e in misura minore di altre arbovirosi (come Oropouche). La strategia, come spiegato dagli esperti, prevede la mobilitazione di tutti gli organismi a più livelli e coinvolge la popolazione in una campagna che punta a contrastare non solo la zanzara vettore, riporta la testata, ma anche a creare un ambiente più sano per prevenire altri contagi e malattie. Dopo la mappatura dei rischi, sono state avviate disinfestazioni nelle zone colpite e sanificazioni. Si è lavorato anche sulla capacità di risposta a livello ospedaliero, con particolare attenzione alla disponibilità dei posti letto e a misure per garantire il ricovero immediato dei pazienti.
Il governo cubano ha confermato l'aumento di un virus trasmesso dalle punture di zanzara nella provincia, sede di una delle mete turistiche più visitate dell'isola. Un virus che è tornato a far sentire la sua presenza dopo diverso tempo: in una nota statale, infatti, si spiega che non si segnalavano casi di Chikungunya nell'area dal 2015, ma che in questo momento l'arbovirus si è diffuso nella regione, causando diversi ricoveri. Le autorità sanitarie cubane hanno però negato che i servizi sanitari siano al collasso per via della situazione, né che ci sia un'allerta sanitaria al riguardo.
Sempre secondo la stampa locale, da luglio "sono stati identificati a Matanzas casi febbrili risultati positivi alla Chikungunya". Lo stesso si legge su 'Granma', organo ufficiale del comitato centrale del partito comunista di Cuba: da un lato viene segnalata la "febbre Dengue, endemica nel Paese, e il virus Oropouche, introdotto lo scorso anno e la cui trasmissione continua in diverse aree". E, a complicare la situazione, a luglio, si legge, "è stata confermata l'introduzione del virus Chikungunya nella provincia di Matanzas".
Le autorità cubane affermano che, in seguito alle conferme, "sono state dispiegate intense azioni di controllo dei vettori nella provincia di Matanzas". Questa settimana, poi, altri resoconti dalle aree colpite evidenziavano in generale "un notevole aumento dei casi di infezioni virali trasmesse dalla zanzara Aedes aegypti, principalmente Chikungunya e Dengue". Gli stessi Cdc statunitensi (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) avevano diramato a fine settembre un alert di livello 2 per i viaggiatori in relazione all'epidemia di Chikungunya in corso a Cuba, invitando ad adottare "precauzioni rafforzate".
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(Adnkronos) - Una nuova immunoglobulina per uso endovenoso al 10% destinata al trattamento delle immunodeficienze primarie negli adulti ha ottenuto l'approvazione negli Stati Uniti. Lo annuncia in una nota Kedrion Biopharma, azienda italiana leader globale nel settore delle terapie plasmaderivate. La nuova terapia è stata sviluppata nei laboratori di ricerca della farmaceutica e sarà prodotta esclusivamente dall'azienda attraverso la sua rete integrata di strutture negli Stati Uniti e in Italia. I risultati degli studi clinici - spiega Kedrion - hanno dimostrato che i pazienti trattati con questa terapia possono aspettarsi un minor numero di infezioni, offrendo così un beneficio concreto per la qualità della vita.
Le immunodeficienze primitive comprendono oltre 550 patologie rare e croniche, spesso poco conosciute, che compromettono la capacità del sistema immunitario di proteggere l'organismo. La nuova immunoglobulina endovenosa al 10% di Kedrion è indicata per il trattamento di queste condizioni, offrendo una nuova soluzione terapeutica per i pazienti che ne sono affetti, si legge in una nota.
"Questo riconoscimento rappresenta un esempio concreto di come Kedrion voglia continuare a costruire il proprio futuro, facendo leva su un know-how sviluppato nel tempo e frutto di una legacy di decenni nel settore dei plasmaderivati - dichiara Ugo Di Francesco, Ceo di Kedrion -Siamo orgogliosi di rafforzare il nostro ruolo di azienda italiana che guarda agli Stati Uniti e al mondo, investendo nella ricerca per aiutare sempre più persone affette da malattie rare e ultra-rare. Il plasma è una risorsa preziosa e insostituibile per la cura di queste patologie e Kedrion sta investendo con determinazione nella ricerca per esplorare tutte le potenzialità di questa materia prima, con l'obiettivo di sviluppare nuove terapie e offrire speranza a chi ne ha più bisogno". Kedrion è oggi il quinto operatore mondiale nel settore dei plasmaderivati, con un fatturato globale in crescita del 10% nel 2024 rispetto all'anno precedente. L'azienda conta 7 stabilimenti produttivi in 5 Paesi, oltre 80 centri di raccolta plasma tra Stati Uniti ed Europa, una presenza commerciale in più di 100 Paesi e oltre 5.200 dipendenti nel mondo.
La realizzazione della nuova immunoglobulina - prosegue la nota - è stata possibile grazie a significativi investimenti in Italia, tra cui l'impianto produttivo di Castelvecchio Pascoli, in provincia di Lucca: una struttura di quasi 2mila metri quadri dedicata alle attività di purificazione dell'immunoglobulina. La produzione avviene in modo integrato negli stabilimenti della biofaramceutica nel mondo - frazionamento a Melville (Usa), purificazione a Castelvecchio Pascoli e riempimento a Bolognana, Lucca - quindi una parte fondamentale del processo si svolge proprio in Toscana, confermando il ruolo centrale dell'Italia nella strategia globale dell'azienda.
Per Kedrion l'apporvazione statunitense è "un passo significativo nel percorso di crescita globale dell'azienda, che guarda con attenzione anche alla possibile futura espansione di questo prodotto in altri mercati internazionali, inclusa l'Italia e l'Europa, una volta ottenute le relative autorizzazioni". La nuova immunoglobulina endovenosa al 10% si aggiunge a un portfolio globale di 38 prodotti in diverse aree terapeutiche, "testimonianza della forza e della diversificazione della farmaceutica come azienda italiana con una visione internazionale: da produttore a ricercatore, sviluppatore e innovatore, con una filiera integrata che valorizza il know-how italiano e la collaborazione tra i nostri stabilimenti nel mondo". Le attività di ricerca e sviluppo sono costantemente orientate a identificare nuove opportunità terapeutiche per pazienti con condizioni rare soprattutto immunologiche e neurologiche, e relative ai disturbi della coagulazione, con particolare attenzione ai farmaci orfani con un’innovazione basata in Italia.
"Mi fa particolarmente piacere vedere concretizzarsi oggi, con l'approvazione di questo prodotto, il frutto di anni di investimenti che Kedrion ha portato avanti con convinzione, insieme agli investitori e alle istituzioni di questo Paese che ci hanno accompagnato in quel percorso - commenta Paolo Marcucci, Chairman di Kedrion - Un percorso che è stato raccolto e sviluppato con professionalità, visione e determinazione dal Ceo Ugo Di Francesco, al quale desidero rivolgere un sincero ringraziamento. Questo impegno condiviso si traduce oggi in una terapia concreta per pazienti affetti da una patologia rara, che hanno sempre più bisogno di risposte concrete e mirate".
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(Adnkronos) - Al via a Palazzo Chigi il vertice di maggioranza convocato per fare il punto sulla manovra finanziaria e sulle regionali. Alla riunione, secondo quanto si apprende, partecipano i leader della coalizione di centrodestra: la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, insieme al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Nella manovra andrà avanti il "consolidamento" dei conti perché il debito pubblico è ancora "alto", ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti all’Assemblea Assonime. Il consolidamento dei conti va a beneficio di tutti, aggiunge, sia di "famiglie" che di "imprese" e comporta "l'onere politico di dire molti 'no'". "Ad avvantaggiarsi" di conti in ordine "sono le famiglie e le imprese". "I risultati conseguiti - aggiunge - mi piacerebbe che fossero sentiti propri da tutte le forze politiche".
"La mia priorità è mettere il Paese in sicurezza finanzia ed economica" spiega. "I tempi sono incerti ma sta a noi riempirlo di certezze e a voi che costituite spina dorsale abbiate coraggio e fiducia", conclude.
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(Adnkronos) - Negli ultimi 4 decenni le prospettive dei pazienti con malattia reumatologica - oltre 5 milioni di italiani - sono decisamente migliorate anche grazie alle innovazioni giunte dalla ricerca. Molte patologie vengono cronicizzate e i nuovi trattamenti e terapie garantiscono pure una buona qualità di vita quotidiana. Tuttavia, molti aspetti dell'assistenza socio-sanitaria devono essere migliorati: la continuità di cura, l'integrazione ospedale-territorio; l'accesso alle nuove terapie; la creazione o potenziamento delle Reti reumatologiche regionali. Per tenere accesi i riflettori su questa realtà, anche quest'anno l'Associazione nazionale malati reumatici (Anmar Odv) promuove in Italia la Giornata mondiale del malato reumatico che si celebra il 12 ottobre. In preparazione all'evento internazionale - informa Anmar in una nota - si svolge a Roma, domani 9 ottobre, un convegno nazionale presso la Camera dei deputati che vede la partecipazione di pazienti, clinici, medici di famiglia e rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali. Nell'occasione si festeggeranno i 40 anni di attività dell'associazione.
"E' un piacere poter celebrare un compleanno così importante - sottolinea Silvia Tonolo, presidente Anmar Odv - Molta strada è stata fatta dall'ormai lontano 1985. Grandi sono stati i successi ottenuti dai pazienti anche in termini di riconoscimento della nostra particolare condizione. Ci sono però ancora molte criticità e siamo sempre più convinti che le problematiche si possono risolvere solo tutti insieme. Per questo, da anni, cerchiamo un dialogo con le istituzioni, ma anche i professionisti sanitari, per trovare nuove soluzioni".
Al convegno per i 40 anni di Anmar intervengono, tra gli altri: Antonella Celano, presidente Apmarr, Associazione nazionale persone con malattie reumatiche e rare; Andrea Doria, presidente Sir, Società italiana di reumatologia; Pier Luigi Russo, direttore tecnico scientifico Aifa, Agenzia del farmaco; Silvestro Scotti, segretario generale nazionale Fimmg, Federazione italiana medici di famiglia.
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(Adnkronos) - Fratelli d'Italia è stabile rispetto alla rilevazione dello scorso 23 settembre e si attesta al 30%, seguito dal Pd al 22,5 % che cresce dello 0,5%. È questo quanto emerge dal sondaggio dell’istituto Noto per "Porta a Porta" sulle intenzioni di voto degli italiani.
Anche il Movimento 5 stelle cresce dello 0,5% attestandosi al 12,5%. Forza Italia, al 9%, sale di mezzo punto (+0,5%) mentre la Lega all'8,5% lo perde (-0,5%). Alleanza verdi e sinistra al 5,5%, cala dello 0,5%. Azione è al 3,5%, guadagna mezzo punto come Italia viva al 3%(+0,5%). Infine +Europa resta all'1,0%, mentre Noi moderati è stabile all’1,5% come l’Udc (1,5%).
In generale, il centrodestra, con l’ingresso dell’Udc, sale al 50,5% (+1,5%), mentre il campo largo al 44,5% perde lo 0,5%. Gli astenuti-indecisi si attestano al 58% (in crescita dell'1% rispetto all’ultima rilevazione).
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(Adnkronos) - Julio Velasco non si accontenta ma rilancia. Dopo la vittoria dei Mondiali di pallavolo maschile, la Nazionale italiana, insieme a quella femminile, reduce anch'essa dal trionfo iridato, è stata ricevuta oggi, mercoledì 8 ottobre, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrarne i successi. “Le motivazioni non vanno allenate, i grandi campioni le hanno anche dopo aver vinto. Abbiamo gli Europei che qualificano per le Olimpiadi e vogliamo vincere il prossimo Mondiale. Se ci si abitua alle vittorie? Se ci si abitua è la volta che si perde", ha detto Velasco prima di entrare al Quirinale.
"Gli avversari sognano di batterci, si allenano più di prima e si sa che ripetersi è sempre più difficile. Bisogna giocare meglio degli altri per vincere, ma è chiaro che quando c’è armonia é più facile”, ha aggiunto l'allenatore della Nazionale maschile, che sul come gestire la pressione ha spiegato: “non leggo niente e non ho social. Suggerisco alle ragazze di fare lo stesso, ma non mi danno retta. Quando leggo di ‘invincibili’ mi viene l’orticaria. Per questo scelgo di isolarmi".

(Adnkronos) - Il tumore al colon retto "è un tipo di neoplasia con esordio insidioso, sintomi vaghi e aspecifici. Può dare metastasi alla colonna vertebrale, da qui il forte dolore scambiato per un innocuo mal di schiena. Tuttavia, guai a fare da soli la diagnosi. Il 'fai da te' può essere letale. Al contrario, è fondamentale alla comparsa dei primi segni e sintomi andare dal proprio medico di medicina generale che ha le competenze per dare il giusto inquadramento alla sintomatologia e, nel caso, indirizzerà il paziente al centro di riferimento oncologico". Così Nicola Silvestris, segretario nazionale di Aiom (Associazione italiana oncologia medica), sentito dall'Adnkronos Salute sul caso di Steve Burrows, un papà inglese 38enne che pensava di soffrire di un innocuo mal di schiena che aveva cercato di alleviare facendo degli esercizi di yoga e stretching. E invece l'uomo è morto otto settimane dopo per un cancro al retto, diagnosticato quando ormai era al quarto stadio. Da qui l'appello della ex compagna: "Non ignorate i sintomi e non abbiate paura di andare dal medico per un controllo".
"Se l'uomo fosse andato prima dal medico, ci sarebbe stata una diagnosi più precisa, sarebbe stato inquadrato in un percorso terapeutico - spiega Silvestris, che è anche direttore del Dipartimento Area Medica dell'Irccs Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari - Mai ritardare o procrastinare una visita, un controllo con il medico di famiglia che sappiamo essere un primo filtro molto importante".
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(Adnkronos) - Pensava che il suo fosse un innocuo mal di schiena, e scherzosamente lo attribuiva ai primi acciacchi dell'età che avanza. E invece Steve Burrows, un papà 38enne di St Neots nel Cambridgeshire (in Gran Bretagna), è morto otto settimane dopo per un cancro al retto. L'uomo ha cominciato ad avvertire i primi dolori a fine luglio. Convinto che si trattasse di sciatica, ha anche cercato di alleviare il fastidio facendo degli esercizi di yoga. Ma dopo un mese la sofferenza non accennava a diminuire, anzi era diventata talmente insopportabile che verso la fine di agosto si è deciso ad andare al pronto soccorso, dove è stato sottoposto a un esame di imaging. Le scansioni hanno così rivelato la presenza del tumore. Gli ulteriori esami di approfondimento disposti dai medici hanno confermato la diagnosi: un tumore al retto al quarto stadio, già diffuso in altre parti del corpo. Dopo il rapido peggioramento delle sue condizioni l'uomo è stato trasferito in un hospice ed è morto il 27 settembre, appena due mesi dopo aver avvertito i primi dolori.
Ora la sua ex compagna e madre dei suoi figli, la 35enne Bethan Kester, ricordando il dramma di Steve lancia un appello e invita le persone a non ignorare eventuali sintomi insoliti e a non aver paura di andare dal medico. "Ci ha colto tutti di sorpresa", ha raccontato come riportano diversi media Uk, dal 'Daily Mail' al 'The Sun'. "È iniziato come qualcosa di apparentemente innocente, un mal di schiena. Non avrei mai pensato che questo sarebbe stato il risultato. E' passato letteralmente 1 mese da quando gli hanno detto che aveva il cancro" a quando poi è morto. La malattia "ha devastato il suo corpo prima che qualcuno potesse accorgersene". All'inizio, continua il racconto dell'ex compagna, "si metteva in ginocchio sul pavimento, abbracciava il divano e si stirava pensando fosse sciatica". Ma "da lì la situazione è degenerata". Burrows era affetto da poliposi adenomatosa familiare (Fap), patologia ereditaria che aveva scoperto da bambino, a 13 anni, e che provoca la formazione di polipi non cancerosi nell'intestino, nel colon-retto. Chi ne soffre, però, secondo gli studi ha un rischio significativamente più alto di sviluppare tumore. E infatti si è scoperto che il mal di schiena del 38enne era causato proprio da tumori che premevano sui suoi nervi, continua l'ex compagna.
"Mi ha telefonato e piangeva a dirotto, era spaventato", ha raccontato ancora Bethan. Poi ha tirato fuori tutta la sua determinazione per superare la malattia, ma il verdetto medico indicava una neoplasia diventata ormai incurabile. In breve ha dovuto arrendersi. Bethan sta ora raccogliendo fondi per dargli il "degno addio che merita". E lancia un messaggio: "Se notate qualcosa di diverso nel vostro corpo fatevi controllare. Anche se non è niente, meglio farsi visitare per scoprire che è così". Nel caso permangano dubbi "chiedete un secondo parere. Qualunque cosa ci sia di diverso, ascoltate il vostro corpo" e agite. La storia di Burrows è rimbalzata anche su altri media, fuori dai confini britannici, suscitando shock per la rapidità con cui è arrivata all'epilogo. Il tutto in un periodo storico in cui si registra, secondo diverse ricerche, un aumento dei casi di cancro al colo-retto tra gli under 50. I primi segnali di allarme, ricordano i media Uk, includono sangue nelle feci, cambiamenti nelle abitudini intestinali, perdita di peso e affaticamento, nonché dolore, noduli od ostruzione intestinale.

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