
(Adnkronos) - "Se l'Europa taglierà i fondi all'agricoltura farà un danno irreparabile perché in questo momento l'agricoltura sta garantendo la sicurezza alimentare, che è uno di quei presidi fondamentali necessari anche per dare stabilità economica ai cittadini europei". Lo ha detto oggi il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a margine dell'assemblea estiva dell'Associazione, in corso a Milano.
"Due anni fa - ha poi avvertito - il costo del carrello della spesa era andato ai massimi, se vogliamo tornare a quella stagione basta togliere I soldi agli agricoltori. Però poi si dipende dalle importazioni". "Quando aumenta il costo alimentare, aumentano le fasce di persone che non riescono ad avere accesso al cibo". La Fao (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) "ha già espresso preoccupazioni proprio in questi giorni perché nell'anno 2025 il costo alimentare è più alto del 7% rispetto al 2024, su scala globale.
"Apprezzo - ha poi sottolineato Giansanti - che più di 20 ministri abbiano scritto una nota al Commissario dicendo no al Fondo unico. Mi fa piacere vedere che il Parlamento Europeo abbia preso una posizione forte contro la Commissione, anche lì contro il Fondo Unico. Risulta quasi impossibile da capire come facciano il presidente della Commissione e il Commissario ad andare contro i governi, ad andar contro il Parlamento e contro gli agricoltori".
Un'ulteriore aggiunta del 10% sui dazi già presenti per alcuni settori dell'economia agricola "non sarebbero assolutamente sopportabili, tanto più che il governo americano ad alcuni applicherà dazio 0". Gli Stati Uniti "sono per noi un mercato irrinunciabile - ha aggiunto -. Ci lavoriamo da tanti anni, abbiamo speso tante risorse temporali ed economiche per rafforzare un mercato che oggi è, dopo la Germania, il secondo in termini di export, il primo al di fuori dell'Europa, e siamo la prima potenza economica che esporta, come Europa, negli Stati Uniti. Vogliamo mantenere quel primato. Credo sia necessario che l'Europa unita, possa negoziare con il presidente Trump un qualcosa di serio, perché poi c'è anche il tema della svalutazione del dollaro che ovviamente rende ancor più difficile la cosa".
Gli accordi definiti con alcuni paesi "sono comunque rinegoziabili, se guardiamo a ciò che ieri il presidente Trump ha firmato". Giansanti ha poi rimarcato come "ci troveremo di fronte a un arco temporale variabile dove, a seconda delle necessità, delle aspettative americane, quel piano sarà di fatto, di giorno in giorno, sempre negoziabile. Abbiamo bisogno di prevedibilità, di stabilità, tutto fuorché invece di imprevedibilità".
Sul tema "l'Europa sta tenendo la linea che abbiamo auspicato, quella di una grande potenza economica che si confronta" è stato l'elogio del presidente di Confagricoltura. "Se si parla di sicurezza alimentare a livello globale, e la situazione geopolitica del cibo vi assicuro essere molto delicata, vi assicuro che oggi chi detiene il cibo, detiene potere".
"Se questo serve per stabilizzare i rapporti tra Stati Uniti e Unione Europea, ben vengano tutti quegli accordi che possono ovviamente portare valore". Ha risposto a una domanda dei cronisti che gli hanno chiesto se la 'strategia della bresaola' (la proposta avanzata dal ministro Lollobrigida di provare a produrre il salume con carne importata dagli Stati Uniti, per poi esportarla verso gli States) fosse una strada percorribile.
Giansanti mette però in allerta: "Con gli Stati uniti ci sono canali privilegiati aperti, ma facciamo sempre attenzione a tutelare sempre quello straordinario patrimonio che è quello delle denominazioni".
Leggi tutto: Giansanti (Confagri): "Taglio dei fondi Ue all'agricoltura farà danno irreparabile"

(Adnkronos) - Uno, gomito permettendo, è in caccia della sesta semifinale Slam della carriera. L’altro cerca un miracolo contro quello che, dopo Roger Federer, è il Re di Wimbledon, Novak Djokovic. Jannik Sinner e Flavio Cobolli saranno i protagonisti del mercoledì all’All England Club di Londra quando cercheranno di entrare tra i migliori quattro del torneo. Il numero 1 del mondo sfiderà Ben Shelton, giustiziere di Lorenzo Sonego, in un match che appare complicato anche per le non perfette condizioni fisiche dell’azzurro. Nonostante questo, gli esperti Sisal ritengono Sinner favorito a 1,22 contro il 4,25 di Shelton: quello in programma sull’erba londinese è il settimo confronto tra i due con Jannik in vantaggio 5-1. Inoltre l’italiano ha vinto i due precedenti negli Slam, a Wimbledon nel 2024 e agli Australian Open nel gennaio di quest’anno, sempre con un secco 3-0: lo stesso risultato esatto a favore di Sinner si gioca a 2,40 mentre quello per l’americano pagherebbe 13 volte la posta. In tre delle sei sfide tra i due, il primo set si è concluso con la vittoria di Sinner al tie-break: uno scenario simile, mercoledì pomeriggio, è in quota a 4,75.
Flavio Cobolli, al primo quarto di finale in uno Slam, non vuole smettere di sognare e cerca l’impresa più grande della sua carriera, provare a battere Novak Djokovic nel terreno a lui più congeniale, l’erba di Wimbledon. Il tennista romano cerca di imporre lo stop a una leggenda che qui ha vinto sette volte e, dal 2018, arriva ininterrottamente in finale. Gli esperti Sisal vedono il Djoker favoritissimo a 1,10 contro il 7,00 di Cobolli. Flavio, finora, ha sempre vinto il primo set in tutti e quattro i precedenti incontri e, ripetersi anche contro Nole, è offerto a 3,75. Quella tra i due potrebbe essere una battaglia lunga: il successo di Djokovic, per 3-2, è data a 7,50 mentre lo stesso risultato esatto ma per l’azzurro si gioca a 16.
Leggi tutto: Tennis, quote Sisal rasoterra per Sinner-Shelton: Cobolli a 7 contro Djokovic a 1,10

(Adnkronos) - ''Come amici e alleati, affronteremo le sfide insieme''. Questo dirà re Carlo stasera al banchetto che si terrà al castello di Windsor in onore del presidente francese Emmanuel Macron e della premiere Dame Brigitte, in visita ufficiale nel Regno Unito. ''Non ci sono confini tra la Gran Bretagna e la Francia nei loro sforzi condivisi per affrontare 'minacce complesse''', dirà re Carlo secondo quanto anticipato dai media britannici, sottolineando la partnership fondamentale tra Londra e Parigi rispetto ai pericoli ''provenienti da diverse direzioni''.
Insistendo sulla necessaria alleanza tra Regno Unito e Francia, re Carlo affermerà che ''queste sfide non hanno confini: nessuna fortezza potrà proteggerci da loro in questo momento''. E ''le nostre due nazioni non condividono solo i valori, ma anche l'instancabile determinazione ad agire in base a questi valori nel mondo'', proseguirà. Con la regina Camilla al suo fianco, re Carlo parlerà dei mille anni di ''storia e cultura condivise dai nostri popoli'' e dirà che ''per secoli i nostri cittadini si sono ammirati a vicenda, imitati a vicenda''. Personalmente, dirà Carlo III, è rimasto "in soggezione di fronte alle straordinarie qualità e ai successi della Francia".
Re Carlo, che da tempo punta a svolgere un ruolo di pacificatore rispetto a questioni globali, ritiene che siano minacciati molti ambiti che interessano sia Gran Bretagna sia Francia, tra cui difesa, tecnologia e cambiamenti climatici. Politicamente neutrale e non coinvolto nei colloqui tra Macron e il premier britannico Keir Starmer, non è previsto che nel suo discorso stasera il re faccia riferimenti specifici a questioni politiche di attualità.
Ma il banchetto, che si terrà nella St George's Hall, sarà l'occasione per mettere in mostra tutto il soft power della diplomazia britannica. Mentre verranno servite pietanze sia della cucina britannica, sia di quella francese, con bevande e musiche di entrambi i Paesi, re Carlo affronterà questioni che entrambi i governi devono affrontare. Macron e Brigitte soggiorneranno al Castello di Windsor per quella che è la prima visita di Stato qui da quando Carlo è diventato re e la prima in oltre un decennio. La precedente risale al 2014, quando furono ospitati al Castello il presidente irlandese Michael D Higgins e la moglie. Da allora, le visite di Stato si sono svolte a Buckingham Palace, ora parzialmente chiuso per ristrutturazione e non adatto per gli ospiti.
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(Adnkronos) - "Ogni anno in Italia sono circa 13mila i nuovi casi di carcinoma mammario metastatico e sono circa 40mila le donne che nel nostro Paese ci convivono. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne con tumore della mammella a recettore ormonale positivo a cui può essere somministrato questo nuovo farmaco, l'elacestrant, dopo trattamento di prima linea con una terapia anche ormonale. Un'opportunità terapeutica molto importante indicata nella maggior parte dei casi di carcinoma mammario metastatic"”. Così Lucia Del Mastro, professore di Oncologia medica e direttore della clinica di Oncologia medica dell'Irccs ospedale Policlinico San Martino - università di Genova, intervenendo oggi a Milano all'incontro con la stampa 'Tumore del seno: le nuove frontiere del trattamento', promosso da Menarini Stemline Italia, in occasione del via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di elacestrant.
Il trattamento è indicato in donne in postmenopausa e in uomini con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico positivo per i recettori degli estrogeni (Er+) e negativo per la proteina Her2 (Her2-), con una mutazione attivante del gene Esr1, che mostrano progressione della malattia in seguito ad almeno una linea di terapia endocrina comprendente un inibitore delle cicline Cdk 4/6.
"Il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e negativo per Her2 rappresenta il tipo di tumore della mammella più frequentemente diagnosticato - spiega l'oncologa - Circa il 65-70% di tutti i casi di tumore della mammella hanno queste caratteristiche biologiche. E' un tumore che può essere trattato con terapie anche ormonali - sottolinea l'oncologa - perché la sua crescita dipende dagli estrogeni che la donna produce".
Leggi tutto: Tumori, oncologa Del Mastro: "Elacestrant importante nel cancro mammario metastatico"

(Adnkronos) - Un incendio ha fatto scattare l'allarme nell'isola di La Maddalena oggi 8 luglio. Le fiamme hanno aggredito delle sterpaglie nella frazione di Moneta, vicino al campo da calcio Zichina, e per precauzione sono state fatte evacuare le case lì vicino.
Per domare le fiamme, spinte dal maestrale, sono dovuti intervenire un Canadair da Olbia e un elicottero del Corpo forestale regionale. La macchina antincendio era pronta a intervenire perché oggi sulle coste orientali d tutta la Sardegna era previsto il rischio estremo di incendio e i danni sono stati limitati: in salvo una ventina di residenti, trasportati in mare dalla Capitaneria di porto.
Tira un sospiro di sollievo il sindaco di La Maddalena, Fabio Lai. "A causa dell'allerta rossa per il rischio incendi stamattina ho attivato il Coc. Appena finita la riunione è scoppiato l'incendio. Questo ci ha permesso di intervenire subito con tutte le forze a disposizione", spiega all'Adnkronos.
Le fiamme hanno aggredito le sterpaglie vicino al campo da calcio Salvatore Zichina. "Abbiamo subito chiesto l'intervento della Capitaneria di porto che dal mare ha messo al sicuro una ventina di residenti, tra cui alcuni disabili - continua il sindaco -. Per fortuna poi c'è stato l'intervento degli specialisti con l'elicottero che è potuto comodamente atterrare nel campo da calcio e con un Canadair. Per fortuna tutto è andato per il meglio". Oggi è martedì e in quella zona c'era poco movimento: "Se fosse successo di mercoledì, col mercatino settimanale proprio lì vicino - conclude Fabio Lai-, avremmo potuto avere anche più problemi".
Leggi tutto: Incendio in Sardegna, case evacuate e Canadair in azione a La Maddalena

(Adnkronos) - L’export della filiera legno-arredo chiude il primo trimestre 2025 all’insegna della stazionarietà rispetto allo stesso periodo del 2024 con un -0,4% complessivo, come risulta anche dal confronto fra marzo '25 e marzo '24 con un + 0,1%, per un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro. Con 2,5 miliardi di euro l’area Ue27 si conferma il primo mercato di riferimento per il nostro export con un -0,2%, mentre le esportazioni verso i Paesi extra Ue27 crescono dell’1,7% e raggiungono quota 690 milioni di euro. Il macrosistema arredamento ha registrato un -1,1% con 3,4 miliardi di export, con un rallentamento più spiccato per le cucine (-8,3%) e l’ufficio (-9,8%) mentre il macrosistema legno fa + 1,6% per un valore pari a 1,25 miliardi di euro, per il buon andamento (+9,7%) di prodotti e finiture d'arredo per l'edilizia.
Per la filiera, alcuni segnali positivi arrivano dai mercati extra-Ue, in particolare dagli USA che toccano un +3% nel cumulato gennaio-marzo dopo che gennaio-febbraio aveva registrato un -0,1%, forse nel tentativo di anticipare l’applicazione dei dazi annunciati da Trump, che proprio ieri ha firmato l'ordine esecutivo che estende la scadenza dal 9 luglio al primo agosto.
Anche Uk ed Emirati Arabi Uniti confermano dinamicità nei primi mesi del 2025, mentre sul mercato Ue sono Spagna e Portogallo a distinguersi con dati in crescita. Sul fronte delle importazioni spicca il dato della Cina, che tocca quota +25% (marzo ’25 su marzo ‘24), mentre il cumulato del trimestre arriva addirittura a un +38,2%. Sono queste le principali evidenze che risultano dai dati elaborati dal Centro studi di FederlegnoArredo su dati Istat e che fotografano l’export del primo trimestre di un settore che, come tanti altri, è “costretto a stare alla finestra" in attesa di capire davvero che cosa succederà in tema di dazi e quale sarà la strada che Trump intende percorrere.
"Come accade ormai da quasi un anno a questa parte, per motivi diversi fra loro, ma tutti altamente complessi - commenta Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo - riuscire a immaginare anche il futuro più prossimo è davvero impossibile, ma il dato evidente è che mentre siamo in balia delle dichiarazioni del presidente Usa, continua anche il trend negativo dei principali Paesi che importano i nostri prodotti. Nella Top 10 continuano a calare Francia e Germania (rispettivamente -4,2% e -2,6%), mentre UK e Spagna registrano un +3,3% e un +7,4%; gli Emirati Arabi Uniti registrano la migliore variazione percentuale con un +11,1% per un valore totale esportato di 108 milioni di euro".
"Un campanello d’allarme - spiega - arriva anche dal dato dell’import in Italia di prodotti cinesi, che abbiamo visto a marzo toccare il + 25%, anche se i dati Istat di aprile 2025 riportano per il mobile una flessione delle importazioni del 3,5%. Un piccolo segnale positivo? Lo capiremo nei prossimi mesi, ma l’avanzata del gigante cinese non deve farci stare troppo tranquilli. Non a caso, per il clima di fiducia espresso a maggio dalle aziende, il saldo dei giudizi sugli ordini (differenza tra giudizi sugli ordini alti e bassi) si attesta al -24,1%, in peggioramento rispetto al –20,2% di aprile. Da evidenziare, al contempo, che il 61,7% delle imprese dichiara comunque che gli ordini sono "normali", quindi in linea con le aspettative: dato che trova conferma anche nella produzione industriale del mobile, che nel periodo gennaio-aprile 2025 ha registrato un +5,4%".
Considerando i cinque Paesi che in valore assoluto crescono maggiormente a gennaio-marzo 2025 troviamo oltre a Spagna, Usa ed Eau, il Marocco +55,6% (26° destinazione) e il Portogallo +25% (21° destinazione). Tra i cinque Paesi con il trend negativo peggiore troviamo Francia e Germania, che nella Top 10 perdono rispettivamente 35,5 milioni di euro e 13,5 milioni di euro; la Cina (12° destinazione) registra una flessione del 16,4% e l’Arabia Saudita del 13,5% (16°destinazione).
Leggi tutto: Federlegnoarredo, export primo trimestre stabile a 4,7 mld di euro


(Adnkronos) - "Cohousing intergenerazionale: abitare insieme per costruire comunità. In una società che cambia, anche il modo di vivere insieme deve cambiare. Le trasformazioni demografiche - l'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle famiglie mononucleari, la solitudine urbana - non sono solo numeri, ma interrogativi profondi, che ci interpellano anche su che tipo di società vogliamo costruire e su come decidiamo di usare le risorse comuni. Pur sapendo che la coperta è corta, è proprio in questi scenari che diventa urgente fare scelte di priorità: costruire legami o accettare le distanze? Investire sull'inclusione o continuare a tamponare le emergenze? Il cohousing, soprattutto se pensato in chiave intergenerazionale e inclusiva, può rappresentare una risposta concreta a queste domande. Non solo un modello abitativo, ma una visione: costruire luoghi dove le persone - giovani, anziani, persone con disabilità - possano vivere accanto, sostenersi reciprocamente, generare valore insieme. E' anche una risposta al 'dopo di noi', quando le persone con disabilità si ritrovano senza il sostegno familiare". E' la proposta lanciata da Francesco Vaia, già direttore dell'Inmi Spallanzani e della Prevenzione al ministero della Salute, oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, sulle pagine di 'Avvenire'.
Il cohousing "può garantire una continuità di relazioni e di supporto, superando il rischio di isolamento. Ma è anche sollievo per le famiglie, che non sono più lasciate sole nel farsi carico di situazioni complesse, spesso per tutta la vita. In questi contesti, le relazioni intergenerazionali non sono solo un fatto emotivo: sono scambio, crescita, persino opportunità economiche e lavorative - spiega Vaia - Se progettato con lungimiranza, il cohousing può offrire spazio alla cura della terra, alla natura, all'agricoltura sociale. Fattorie inclusive che diventano scuole di cittadinanza, luoghi valoriali, ma anche centri produttivi. Dove il senso del limite non chiude, ma apre. Dove il contributo di ciascuno - anche di chi è più fragile - ha valore, significato, dignità. Il cohousing è questo: un luogo dove la fragilità non è un'eccezione da gestire, ma una condizione umana da accogliere e condividere. E' welfare generativo, fatto di relazioni, di responsabilità condivise, di autonomia da coltivare e far crescere. E' anche visione 'One Health': salute della persona, dell’ambiente, delle comunità".
In Italia "ci sono già esperienze positive, ma servono politiche pubbliche che le riconoscano, le accompagnino, le rendano strutturali. Serve una strategia nazionale che non lasci sole le famiglie, che investa nel futuro delle comunità, che faccia del diritto all'abitare un diritto pieno: non solo alloggi, ma legami. Non solo case, ma comunità. Come Autorità, il nostro compito è promuovere questo passaggio: da un modello assistenziale a uno promozionale. Non solo garantire, ma attivare. Non solo tutelare, ma ispirare. E' tempo di costruire insieme un futuro che non isola, ma include", conclude Vaia.

(Adnkronos) - Grave caso di avvelenamento da piombo per 233 bambini che hanno mangiato alla mensa dell'asilo Peixin della città di Tianshui, nel nord-ovest della Cina. Le analisi hanno rilevato livelli anomali di piombo nel sangue dopo che avevano mangiato dolci contaminati. Secondo quanto riportato dalla televisione statale Cctv, 201 alunni sono attualmente ricoverati in ospedale. I test effettuati su tortine di datteri e rotoli dolci di mais, serviti a colazione e durante i pasti hanno rilevato concentrazioni di piombo superiori di oltre 2.000 volte ai limiti di legge: 1.052 mg/kg per le tortine e 1.340 mg/kg per i rotoli, contro un limite nazionale di 0,5 mg/kg.
Le indagini hanno portato all'arresto della direttrice dell’asilo, la signora Zhu, e di un investitore, il signor Li, insieme ad altre sei persone dello staff. Secondo le autorità, il personale della cucina ha utilizzato pigmenti industriali comprati on line, etichettati come non commestibili, per colorare gli impasti. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano l'aggiunta del colorante giallo a una miscela di farina.
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(Adnkronos) - Tra due estati assisteremo anche in Italia uno dei più suggestivi spettacoli offerti dal nostro cielo. Il 2 agosto 2027 avrà luogo un'eclissi di sole, parziale nella maggior parte dei Paesi e totale in alcuni luoghi 'fortunati'.
L'eclissi totale sarà visibile in diverse città della Spagna (Malaga, Cadiz, Tarifa), a Gibilterra, e in alcuni località di Yemen, Arabia Saudita, Libia, Tunisia e Algeria. Il luogo perfetto però per ammirarla sarà Luxor, in Egitto. Nonostante l'eclissi totale sarà visibile anche da altri punti del Paese, il sito archeologico tanto suggestivo e la durata dell'esperienza (6 minuti e 19 secondi) rendono Luxor un luogo senza pari.
Nonostante in Italia l'eclissi non sarà totale, in diverse zone sarà comunque uno spettacolo notevole. L'oscuramento del disco solare sarà a circa il 70% a Napoli e Roma e in Sicilia supererà il 90% in Sicilia. L'eclissi inizierà a Cagliari alle 9:55, seguito da Torino alle 9:59, Palermo alle 10 e Napoli, Roma, Firenze e Milano circa due o tre minuti dopo.
Secondo quanto riporta Space.com dal 1991 non si verifica un'eclissi di così lunga durata e solo nel 2114 l'uomo ne potrà ammirare una di durata maggiore.
Bisogna ricordare però che l'eclissi non va ammirata a occhi 'nudi', ma sarà obbligatorio usare degli appositi occhiali dotati di filtri solari certificati in modo da proteggere gli occhi dalle radiazioni solari nocive, provenienti dal Sole.
Leggi tutto: Eclissi solare totale, in Italia nel 2027 un evento unico

(Adnkronos) - L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di elacestrant per il trattamento di donne in postmenopausa, e di uomini, con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico positivo per i recettori degli estrogeni (Er+) e negativo per la proteina Her2 (Her2-), con una mutazione attivante del gene Esr1, che mostrano progressione della malattia in seguito ad almeno una linea di terapia endocrina comprendente un inibitore delle cicline Cdk 4/6. La nuova terapia ormonale mirata ha ridotto il rischio di progressione o morte del 45%. Le mutazioni di Esr1 - è stato ricordato oggi a Milano in un incontro con la stampa promosso da Menarini Stemline Italia - si sviluppano sotto la pressione selettiva della terapia endocrina e rendono il tumore più aggressivo con conseguente prognosi sfavorevole e peggiori tassi di sopravvivenza.
"Nel 2024, in Italia, sono state stimate quasi 53.700 nuove diagnosi di tumore del seno, il più frequente in tutta la popolazione - afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs ospedale policlinico San Martino, università di Genova - Il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e negativo per Her2 comprende circa 2 terzi di tutti i casi ed è più frequente nelle donne in postmenopausa. Lo standard di prima linea del trattamento della malattia metastatica Er+/Her2- è rappresentato dall'associazione della terapia endocrina con l'inibitore di Cdk 4/6. Nonostante l'efficacia di questo trattamento, l'esposizione prolungata alle terapie endocrine spesso determina l'insorgenza di diversi meccanismi di resistenza. Tra questi, uno dei più frequenti è l'acquisizione di mutazioni a carico del recettore estrogenico Esr1, che si sviluppa in circa il 50% delle pazienti con carcinoma mammario avanzato. Come conseguenza dello sviluppo di questa mutazione, il tumore non è più sensibile al trattamento con inibitori delle aromatasi. Alcune delle nuove terapie ormonali sono state specificamente progettate per superare questo meccanismo di resistenza".
"Da qui l'importanza dell'approvazione della rimborsabilità di elacestrant da parte di Aifa - spiega Giuseppe Curigliano, presidente eletto della Società europea di oncologia medica (Esmo), professore di Oncologia medica all'università degli Studi di Milano e direttore divisione Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative all'Ieo di Milano - Elacestrant appartiene alla classe di farmaci chiamata Serd (degradatori selettivi del recettore degli estrogeni), che", come spiega l'acronimo, "porta alla potente degradazione selettiva del recettore degli estrogeni, cioè alla sua distruzione. L'efficacia e la sicurezza della nuova terapia ormonale sono state valutate nello studio clinico di fase 3 Emerland, che ha confrontato elacestrant con lo standard di cura costituito dai trattamenti ormonali 'tradizionali', cioè fulvestrant o inibitori dell'aromatasi. Nello studio sono state coinvolte 478 pazienti ed elacestrant ha ridotto del 45% il rischio di progressione o morte nella popolazione con mutazione di Esr1, già fortemente pretrattata, con un Hr di 0,55". Un'analisi di sottogruppo dello studio Emerald - riporta una nota - ha dimostrato che la durata del precedente trattamento con inibitori delle cicline Cdk4/6 era positivamente associata a una sopravvivenza libera da progressione più lunga con elacestrant.
"Questi risultati sono statisticamente e clinicamente significativi e dimostrano il valore terapeutico aggiunto di elacestrant - sottolinea Curigliano - Grazie all'approvazione di Aifa, cambia la strategia di cura di seconda linea nella malattia endocrino-responsiva con mutazione di Esr1". Inoltre si tratta di "un farmaco orale, pertanto maneggevole, e va ricordato che le Linee guida Esmo raccomandano elacestrant in questa popolazione di pazienti e specificano che la decisione sul trattamento di seconda linea richiede una valutazione di biologia molecolare". Precisa Del Mastro: "Al momento della progressione di malattia deve essere effettuata la biopsia liquida per individuare le mutazioni di Esr1. Il test viene eseguito su un campione di sangue" che deve essere analizzato in "un laboratorio specializzato in biologia molecolare" con "tecnologie d'analisi innovative come ad esempio la Next Generation Sequencing (Ngs)". Si identificano così "nel sangue delle pazienti affette da carcinoma della mammella metastatico alterazioni genomiche che sono da un lato fattori di resistenza ai trattamenti ormonali convenzionali, e dall'altro fattori predittivi di risposta a farmaci innovativi".
"Il carcinoma mammario è estremamente complesso e viene classificato in diversi sottotipi istologici, rendendo necessario un approccio personalizzato - evidenzia Adriana Bonifacino, fondatrice di Fondazione IncontraDonna - La biopsia liquida rientra nell'oncologia di precisione e sta diventando sempre più importante per la selezione e la personalizzazione delle cure. Presenta grandi vantaggi rispetto alla tradizionale: consiste in un semplice prelievo di sangue, procedura poco invasiva. E' indispensabile che nelle Regioni vi siano percorsi strutturati, per garantire con tempestività e appropriatezza l'accesso di tutte le pazienti alla biopsia liquida. Solo così l'innovazione rappresentata da elacestrant sarà realmente disponibile, perché il farmaco richiede la selezione sulla base di un target molecolare, quale lo stato mutazionale di Esr1".
"L'approvazione della rimborsabilità di elacestrant nel carcinoma mammario metastatico è un risultato decisivo per le pazienti italiane e per la comunità scientifica che le ha in cura - conclude Monica Binaschi, direttore Dipartimento di Scienze precliniche e traslazionali di Menarini Ricerche - Lavoriamo ogni giorno per rendere disponibili trattamenti sempre più mirati, efficaci e con il miglior profilo di tollerabilità possibile. Elacestrant è il nostro terzo farmaco rimborsato in 2 anni in Italia in onco-ematologia. Rappresenta un esempio del nostro impegno: una terapia mirata, frutto di una ricerca d'avanguardia, che risponde a un bisogno clinico insoddisfatto per una popolazione di pazienti con prognosi sfavorevole, caratterizzata da resistenza ai trattamenti precedenti e ad alto rischio di progressione".
Leggi tutto: Cancro seno metastatico, ok Aifa a cura mirata: -45% rischio progressione o morte



(Adnkronos) - Il caldo estivo "può rendere l'allattamento più faticoso. Le elevate temperature, il sudore e lo stretto contatto fisico che mamma e bambino hanno durante le poppate, possono essere causa di un maggiore affaticamento. Inoltre il bambino può cambiare i suoi ritmi di suzione e chiedere il seno più frequentemente e questo può indurre a pensare erroneamente che il latte possa non essere più sufficiente o nutriente oppure le madri possono avere il dubbio se sua necessario o meno dare acqua al bambino". A Fare il punto sono Cristina Panizza e Angela Maccagnola, consigliere della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica (Fnopo).
Anzi, dare acqua può interferire con la produzione di latte. "La produzione dipende dalla frequenza delle poppate: se il bambino riceve acqua, potrebbe attaccarsi meno e questo riduce la stimolazione del seno. D’estate, dunque, può capitare che il bambino poppi più spesso e per tempi più brevi: "È del tutto normale – sottolineano le ostetriche – e rappresenta il suo modo di regolare l’idratazione. Non significa che il latte non basti".
"È importante sapere – chiariscono Panizza e Maccagnola – che nei primi sei mesi di vita, se il bambino è allattato esclusivamente al seno, non è necessario somministrare acqua. Il latte materno è composto per oltre l’80% da acqua e si adatta naturalmente alle esigenze del bambino, garantendogli tutta l’idratazione di cui ha bisogno. Se il bambino, invece, ha già iniziato lo svezzamento è possibile, oltre al latte materno, offrire anche dell’acqua". L’allattamento al seno è molto più che nutrizione: "è una scelta di salute, un investimento sul benessere a breve, medio e lungo termine del bambino, della madre e della collettività. Eppure - ricorda la Fnopo - in Italia, solo il 45% dei bambini viene allattato al seno alla nascita, e la percentuale scende al 30% già nei primi due-tre mesi di vita".
"Nonostante le evidenze scientifiche, i tassi di allattamento rimangono troppo bassi. Spesso le mamme si scoraggiano alle prime difficoltà perché non ricevono il supporto necessario", chiosano Panizza e Maccagnola.
Per capire se un neonato è ben idratato basta osservare alcuni segnali: "Il bambino deve bagnare almeno 6-8 pannolini al giorno con urine chiare. Se ne bagna meno di 5 o se le urine sono scure e dall’odore intenso, potrebbe essere un segnale di disidratazione. Anche secchezza di labbra e bocca, irritabilità o sonnolenza eccessiva devono essere valutate", aggiungono le ostetriche.
È importante anche il benessere della mamma, che deve prestare attenzione alla propria idratazione: "Bere almeno due litri di acqua al giorno è fondamentale. Il riflesso della sete - osservano - è un segnale naturale che accompagna la poppata. Si può integrare l’acqua con tisane fresche o succhi naturali, evitando bevande gassate o ricche di caffeina. Anche frutta e verdura di stagione sono utili per mantenere un buon apporto di liquidi".
Le ostetriche consigliano inoltre: di allattare in ambienti freschi e ben ventilati; di usare aria condizionata o deumidificatori, evitando getti diretti sul corpo di mamma e bambino; di evitare di uscire nelle ore più calde; di indossare indumenti comodi, in fibre naturali, sia per la madre che per il bambino. "Un altro accorgimento utile – proseguono Panizza e Maccagnola – è utilizzare panni di cotone molto leggeri tra la pelle della mamma e quella del bambino durante le poppate o il contatto pelle a pelle, per assorbire il sudore. Fare piccoli bagnetti prima o dopo l’allattamento può essere un modo per rinfrescarsi e rendere più confortevole il momento della poppata. In caso si utilizzi il babywearing è utili appena si toglie il bambino dalla fascia allattarlo per idratarlo”.
Anche per i bambini nutriti con formula si deve prestare attenzione: "È bene evitare di scaldare troppo il latte artificiale e ricordare che, anche in questo caso non è necessario somministrare acqua, fino a quando non sia iniziato lo svezzamento, salvo diversa indicazione del pediatra. Se ci sono dubbi o difficoltà – concludono le rappresentanti della Fnopo – è importante chiedere aiuto. Le ostetriche sono presenti nei consultori, nei punti nascita, nei servizi ambulatoriali o in libera professione. Non bisogna mai sentirsi sole: l’allattamento è un percorso che va accompagnato e sostenuto".
Leggi tutto: Caldo, ostetriche: "Allattamento può essere più faticoso e bebè cambia ritmi"
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