(Adnkronos) - Questa mattina alcuni grossi pezzi di controsoffitto si sono staccati dalla volta della galleria che collega il quartiere Tricalle con l’ospedale di Chieti. In quel momento stava transitando, tra gli altri, Daniela Torto, deputata del Movimento 5 Stelle, che ha assistito in diretta al cedimento. "Solo pochi secondi prima che uscissi dalla galleria le pareti sono crollate. Potevo morire. E come me tante persone che ogni giorno percorrono quel tratto per andare al lavoro, a scuola, in ospedale", ha dichiarato la parlamentare in una nota diffusa subito dopo l’accaduto.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti, che hanno chiamato immediatamente i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti e i tecnici dell’Anas, che hanno rimosso il materiale venuto giù e messo in sicurezza l’area. Per permettere le operazioni, c'è stata la chiusura al traffico. Il Comune, tramite la propria pagina social, ha fatto sapere che "la carreggiata del sottopasso che procede da Chieti verso Pescara tornerà presto percorribile. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Non si è trattato di un cedimento strutturale". Sul posto è giunto anche il sindaco Diego Ferrara, che ha voluto verificare personalmente la situazione ed è stato rassicurato dai tecnici dell’Anas, al lavoro.
Torto annuncia che presenterà un’interrogazione parlamentare urgente: "Altro che “decreti sicurezza”! Le vere emergenze sono queste: infrastrutture fatiscenti, strade dissestate, gallerie pericolanti. Mesi fa avevo denunciato lo stesso pericolo a Francavilla al Mare (Ch). Ora è successo sotto i miei occhi. Il ministro Salvini e il governo Meloni preferiscono farsi belli con il ponte sullo Stretto - un’opera inutile - mentre ignorano la manutenzione ordinaria del Paese". Torto infine ricorda di aver depositato alla Camera una proposta di legge oltre un anno e mezzo fa, chiedendo fondi per la manutenzione della rete stradale. "Non possiamo aspettare che accada una tragedia. Oggi è andata bene. Ma domani? Ora basta".
(Adnkronos) - È in fin di vita all’ospedale di Udine un giovane di origini georgiane che stamane all’alba è stato aggredito a martellate in testa durante una violenta rissa avvenuta all'esterno di una discoteca di Lignano Sabbiadoro (Udine). Soccorso sul posto il ragazzo è stato elitrasportato direttamente a Udine in codice rosso. Indagini in corso da parte delle forze dell'ordine.
(Adnkronos) - Lorenzo Musetti sempre più al centro del tennis azzurro. Anche grazie alla 'sua' terra rossa. La spettacolare vittoria arrivata agli ottavi del Roland Garros contro Holger Rune ha regalato al numero 7 del ranking Atp un record tutto suo. A Parigi, Lorenzo è diventato il primo italiano riuscito a raggiungere i quarti in tutti i grandi tornei su terra in una singola stagione. Un risultato non banale, che impreziosisce ancor di più un momento super per il toscano.
Sulla terra rossa, Musetti è a casa sua. Dopo l'eccezionale bronzo vinto alle Olimpiadi di Parigi (podio con Alcaraz e Djokovic), in questa stagione Lorenzo ha centrato su questa superficie la bellissima finale di Montecarlo, persa contro Alcaraz. E poi le semifinali perse a Madrid (contro Draper) e Roma (ancora contro Alcaraz). Nei tre Masters 1000 e al Roland Garros il percorso è stato sempre di altissimo livello. L'ostacolo verso una semifinale sotto la Tour Eiffel è ora l'americano Tiafoe. In un match che potrebbe regalare all'azzurro un'altra soddisfazione, ma anche punti pesanti in ottica Atp Finals.
Un bersaglio, quello di Torino, che Musetti non sottovaluta, come spiegato all'Adnkronos dal suo coach Simone Tartarini: "Ci pensiamo, Lorenzo lo faceva già l'anno scorso quando era quindicesimo nel ranking e sarebbe sbagliato non farlo ora, è un obiettivo importante. Ora è sesto nella race, è giusto farci un pensiero".
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(Adnkronos) - A Venezia oggi nel primo pomeriggio un grosso albero è crollato all’improvviso nella zona di piazzale Roma, travolgendo turisti e passanti. Il bilancio è di dieci feriti, di cui due gravi. La ferita più grave sarebbe una donna che era seduta proprio ai piedi dell’albero. Sul posto i vigili del fuoco di Venezia e Dorsoduro che hanno estratto i feriti rimasti incastrati sotto le fronde e i rami del grande albero.
I feriti sono tutti stati stabilizzati sul posto dal personale del Suem 118 e poi trasferiti negli ospedali dell'Angelo di Mestre, in quello civile di Venezia e a Mirano. L'area è stata posta sotto sequestro dalla polizia locale mentre sono in corso le indagini da parte della polizia scientifica.
Leggi tutto: Venezia, grande albero cade in piazzale Roma e travolge turisti: 10 feriti, due gravi
(Adnkronos) - “Le chiedo, se possibile, di potermi incontrare per poterglielo dire guardandola negli occhi”. È uno dei passaggi centrali della lettera che il professor Stefano Addeo ha scritto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo le polemiche scaturite da un post pubblicato – e poi rimosso – sui social, in cui evocava per la figlia della premier la stessa sorte di Martina Carbonaro, la ragazza uccisa ad Afragola dal suo ex fidanzato.
“Non c’è giustificazione possibile per le parole scritte. Mi assumo ogni responsabilità – scrive Addeo – anche se confesso che mai nelle mie intenzioni vi era l’idea di augurare la morte a una bambina. È stata una frase infelice, inadeguata, inaccettabile, che non mi rappresenta né come uomo né come educatore”.
Nel testo, di cui è entrato in possesso il quotidiano Roma e che sarà pubblicato integralmente domani, Addeo parla della sua situazione personale, del rapporto con la madre anziana e della sofferenza per quanto accaduto: “So bene che nulla può cancellare il male fatto con quelle parole. Solo la verità, il pentimento e il rispetto possono servire, ora”. Il docente si rivolge direttamente alla premier chiedendo perdono per il gesto “che ha ferito Lei e la sua famiglia, e in particolare Sua figlia, che mai avrebbe dovuto essere tirata in ballo in alcun modo”.
(Adnkronos) - "Questa è road rage, arrabbiatura da strada. Verstappen si è comportato come alcuni tassisti a Roma o a Napoli, senza regole. Non ho capito cosa volesse fare, ma devo capirlo perché se l'ha fatto per rabbia è inaccettabile". Stanno facendo discutere le affermazioni di Toto Wolff, che ieri aveva parlato così a Sky Sport del comportamento del campione del mondo Max Verstappen verso la fine del Gp di Spagna. Il team principal della Mercedes è stato molto critico nei confronti dell'olandese. Al centro della discussione, il contatto con Russell dopo l'ingresso in pista della safety car.
Ma cos'è successo durante il Gp di Spagna? Negli ultimi giri del Gran Premio di Catalogna vinto da Oscar Piastri, l'incidente di Kimi Antonelli ha portato all'ingresso della safety car. Un jolly per tanti piloti, tra cui Charles Leclerc (che ha chiuso terzo), che hanno potuto approfittare del ricompattamento del gruppo. "Verstappen è uscito da curva 4 senza accelerare, pensavo avesse un problema alla macchina. George l'ha superato, poi però Max gli ha chiuso la porta di nuovo" ha spiegato Wolff nella sua analisi del contatto, valso tra l'altro 10 secondi di penalizzazione a Verstappen.
Il contatto in pista è stato commentato così da George Russell: "L’ha fatto sicuramente apposta, l’ho visto spesso nei videogiochi ma vi confesso che è la prima volta che succede in Formula 1. Magari in Formula E. Un vero peccato per i ragazzi che sognano di fare i piloti e vedono certe cose, è inaccettabile. Siamo fortunati che le vetture di oggi siano così sicure, ma non è scontato". Per la cronaca, Verstappen era stato protagonista in precedenza di un altro contatto con Leclerc, poco prima del sorpasso valso il podio al ferrarista. Una situazione finita sotto investigazione nel dopo gara, senza però conseguenze per il monegasco.
Leggi tutto: Wolff contro Verstappen: "Si è comportato come un tassista a Roma o a Napoli"
(Adnkronos) - Un 35enne di origine ecuadoriana lotta tra la vita e la morte all’ospedale Humanitas di Rozzano, alle porte di Milano. Ieri, domenica 1 giugno, l’uomo è stato accoltellato dopo una lite dall’ex e dal figlio della sua attuale compagna, una donna peruviana di 43 anni. È successo in via Curiel, a Corsico, poco prima delle 22. L’uomo è stato colpito da due fendenti al torace e si è subito accasciato a terra, mentre gli aggressori - un peruviano di 39 anni e il figlio 19enne della donna - hanno cercato di scappare. Poco dopo, a fermarli sono stati i carabinieri della compagnia di Corsico, che hanno allertato i soccorsi. I due sono stati portati al carcere di San Vittore. L’uomo aggredito è stato portato in ospedale in codice rosso ed è stato subito ricoverato. Al momento è in pericolo di vita.
Leggi tutto: Milano, accoltellato dall'ex e dal figlio della compagna: 35enne in pericolo di vita
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Rissa tra due gruppi di giovani del Gambia e nordafricani ieri notte in via Sassari, in pieno centro a Cagliari.
Un ragazzo gambiano di 29 anno è stato colpito all'addome con alcuni colpi inferti con il collo scheggiato di una bottiglia.
L'aggressore, un ventenne di origine tunisina senza fissa dimora, si è dato alla fuga a piedi nelle vie limitrofe. Grazie a una battuta di ricerche il sospettato è stato rintracciato pochi minuti dopo in piazza del Carmine e condotto al Comando provinciale. La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata in codice rosso all'ospedale "Santissima Trinità": le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita. Il residuo di bottiglia utilizzato per l'aggressione è stato recuperato e sottoposto a sequestro. Al termine degli accertamenti l'indagato è stato dichiarato in stato di fermo per tentato omicidio e trasferito alla casa circondariale "Ettore Scalas" di Uta, a disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari, che coordina le indagini. Le indagini proseguono per acquisire ulteriori testimonianze, analizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e accertare eventuali responsabilità di altri partecipanti alla lite.
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