(Adnkronos) - “Free, free Palestine”: lo gridano i partecipanti alla manifestazione per Gaza a Roma quando manca poco alla partenza del lungo corteo che si sta radunando in piazza Vittorio Emanuele II. In un grosso striscione si legge “fermiamo il massacro”. Tantissime le bandiere dei promotori dell’iniziativa (Pd, M5S e Avs) tra quelle della Palestina. Alla manifestazione sono attese circa 50mila persone.
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(Adnkronos) - "A Marco e a tutti gli eroi silenziosi in divisa, va la gratitudine del Governo e dell’Italia. Grazie per esserci sempre". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni ripostando il testo con cui la Polizia di Stato rende noto il gesto di un agente delle volanti di Agrigento.
"Marco, poliziotto delle Volanti di Agrigento, libero dal servizio, stava tornando a casa ed è stato fermato da un ragazzo che chiedeva aiuto - si legge nel post - Il giovane era alla disperata ricerca del fratello 22enne, che si era allontanato da casa manifestando intenti suicidi, e aveva trovato la sua auto nei pressi di un cavalcavia. A poca distanza da lì Marco ha notato la figura di un giovane che aveva scavalcato il guard rail e che si era avvicinato pericolosamente al parapetto della strada sopraelevata. Dopo essersi avvicinato ha cominciato con cautela a parlare con lui, scoprendo che si trattava proprio della persona ricercata dai familiari e che, dopo una fortissima delusione d’amore, voleva farla finita. Con tempismo, approfittando della distrazione del ragazzo e con il supporto di una pattuglia dei carabinieri, Marco è riuscito ad afferrarlo e a portarlo in salvo per poi affidarlo al personale sanitario''.
(Adnkronos) - Finale femminile al Roland Garros 2025. Oggi, sabato 7 giugno, la bielorussa Aryna Sabalenka, numero uno del mondo, sfida Coco Gauff, seconda del ranking Wta, nell'ultimo atto dello Slam parigino. Sabalenka arriva all'appuntamento dopo aver battuto in semifinale Iga Swiatek in tre set, mentre Gauff ha regolato nettamente Lois Boisson, vera sorpresa del torneo.
L'ultimo incontro tra le due tenniste risale allo scorso aprile, quando Sabalenka vinse il Masters 1000 di Madrid battendo in due set Gauff. Nell'ultimo Slam invece, gli Australian Open, la bielorussa perse in finale contro Madison Keys in tre set.
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(Adnkronos) - I Friedkin parlano del futuro della Roma. Dan e Ryan Friedkin, proprietari del club giallorosso, si sono rivolti ai propri tifosi oggi, sabato 7 giugno, in un messaggio di fine stagione in cui hanno illustrato i loro progetti per i prossimi anni, in campo e fuori. Per prima cosa però i Friedkin hanno accolto il loro nuovo allenatore: "Il percorso della Roma prosegue con la nomina di Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore. Un tecnico di grande esperienza, personalità e visione. La sua filosofia calcistica, la profonda cultura del lavoro e la capacità di valorizzare il talento si allineano perfettamente con l’identità e le ambizioni dell’AS Roma. Crediamo che sia il Mister giusto per questo momento e il leader giusto per ciò che verrà, si legge sul sito ufficiale giallorosso, "affiancato dalla preziosa consulenza di Claudio (Ranieri, ndr), che resterà con noi come dirigente fidato e senior advisor della Proprietà, siamo fiduciosi che Gasperini guiderà il Club verso un futuro entusiasmante e vincente".
Poi uno sguardo al futuro: "L'impegno della nostra famiglia nei confronti della Roma non è mai stato così forte. È un impegno verso l’eccellenza, l'organizzazione e un'identità chiara. Ma soprattutto, è un impegno verso il futuro di questo Club, un futuro che comprende un nuovo stadio: una casa degna dei nostri tifosi, un'eredità per le prossime generazioni, e un dono del Club a questa Città Eterna. Un nuovo Colosseo maestoso, che promettiamo di realizzare. Siamo davvero onorati di essere i custodi dell'AS Roma. Un onore che ci vincola, un impegno totale e una dedizione fedele alla salvaguardia di tutto ciò che rende questo Club e questa città i migliori al mondo. Insieme, come una squadra, continueremo a crescere, a combattere, a sognare e a vincere".
"Siamo anche impazienti di celebrare con tutti voi la nuova stagione il 22 luglio, una data radicata nel cuore di generazioni di romanisti. Avvicinandoci al Centenario, vogliamo riaffermare il nostro impegno nell'onorare la storia, le tradizioni e l'identità della Roma. Il rispetto che dobbiamo ai padri fondatori è pari al rispetto che dobbiamo al sentimento dei nostri tifosi", hanno continuato i Friedkin, "per questo, pienamente consapevoli del valore storico e del significato del 7 giugno 1927 quale fondazione dell'AS Roma, abbiamo deciso che il 22 luglio costituirà il nostro speciale giorno di festa: una pietra miliare annuale e un anniversario per tifosi e Società, uniti nel segno dell’orgoglio e dell’affetto per lo straordinario patrimonio storico dell’AS Roma. Inoltre, siamo orgogliosi di annunciare la progressiva riappropriazione dello storico stemma ASR, un simbolo che incarna l'anima di questo Club. Questa decisione, presa con profondo rispetto per la nostra tradizione e in risposta ai desideri più profondi dei nostri tifosi, è un tributo all’identità della Roma. Riflette la nostra convinzione che i simboli di un Club contino, e che onorare le nostre radici sia essenziale per costruire il nostro futuro".
Poi un sentito ringraziamento a Claudio Ranieri: "Quando la Roma ha avuto bisogno di chiarezza e leadership, abbiamo preso una decisione strategica, scegliendo qualcuno che incarnasse davvero i valori di questo Club. La nomina di Claudio Ranieri non è stata solo una risposta al momento, ma ha riflesso la nostra convinzione nella stabilità, nell’identità e nel legame con la nostra storia. Siamo sinceramente grati a Claudio per aver risposto alla chiamata con tanta integrità e professionalità, e per una seconda parte di stagione di cui i tifosi della Roma, ovunque si trovassero, potessero essere fieri".
E infine un messaggio ai tifosi: "È stata una stagione definita dal carattere. Con orgoglio, resilienza e unità, la Roma ha raccolto la sfida e ha ricordato al mondo cosa rappresenti questo Club. Lottiamo insieme! A nome della famiglia Friedkin, vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a voi, i tifosi, il cui cuore pulsante è l’anima stessa della Roma. La vostra lealtà, passione e amore per i colori giallorossi hanno reso quest’anno indimenticabile… e la sua conclusione, un motivo d’orgoglio".
(Adnkronos) - Il mare è una vera e propria cura per i bambini. E i suoi benefici sono conosciuti da tempo, come ha evidenziato Italo Farnetani, docente di pediatria presso l'Università United Campus of Malta, in una ricerca che ha confrontato gli ospedali in riva al mare - 'ospizi marini' dedicati proprio alla cura dei bambini, in particolare in caso di tbc - che nell’Ottocento ne sfruttavano gli effetti terapeutici, con le attuali 'Bandiere verdi' con le quali vengono indicate le spiagge adatte ai più piccoli scelte dai pediatri. Lo studio è stato presentato nel corso della cerimonia ufficiale di consegna della cittadinanza onoraria di San Benedetto del Tronto a Farnetani da parte del sindaco della città, Antonio Spazzafumo.
Le differenze tra il mare dei bambini di ieri e la situazione attuale ci sono, ovviamente, "perché oggi ci sono richieste di servizi diversi dal passato, infatti solo il 65%, delle località marine, cioè due su tre, che nell’Ottocento avevano ospitato un ospizio marino ancora oggi è ritenuto idoneo ai bambini, tra cui San Benedetto del Tronto che è stata fra le prime dieci in Italia a ricevere la Bandiera verde, nel 2008, e riconfermata ininterrottamente fino a oggi. In questo senso la spiaggia sanbenedettese da 160 anni, è il mare dei bambini, perché nell'estate 1865 fu aperto l'ospizio marino che fu il quinto d'Italia, il secondo dell'Adriatico".
L'ospizio marino, ricorda Farnetani, "era un ospedale costruito in riva al mare per sfruttare gli effetti terapeutici dei bagni di sole, di sabbia e di mare che rappresentavano un efficace trattamento salvavita perché rappresentavano l'unica possibilità efficace per curare la tubercolosi, che era una malattia mortale, e il rachitismo altamente invalidante. In base ai risultati riportati nelle relazioni cliniche del tempo, i bambini presentavano la remissione completa dei segni della malattia nel 47% dei casi. Tutti però presentavano un miglioramento, che era netto nel 40% dei piccoli, lieve o parziale nel 13%. I risultati dimostrano la potenza e l’efficacia della cura marina, scientificamente talassoterapia, che è stata scoperta proprio in Italia poi adottata in tutto in tutto il mondo ed è un’eccellenza della sanità italiana a livello internazionale. Gli ospedali marini erano stati fondati nel 1842 a Viareggio e solo nel 1858 iniziarono a diffondersi in Italia per l’opera di un medico, Giuseppe Barellai che era guarito dalla tubercolosi proprio grazie alle cure marine che aveva sperimentato".
L'ospizio di San Benedetto del Tronto, racconta Farnetani, "fu realizzato e finanziato dalla gente del posto, che si era aggregata in comitati spontanei di cittadini di San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno e Fermo. Divenne un vero ospedale del territorio dove arrivavano i bambini delle Marche Sud e del Nord Abruzzo. Il soggiorno nell'ospizio di San Benedetto, come negli altri presenti in Italia, durava da 20 a 40 giorni e, durate l’estate, venivano accolti, suddivisi in due o tre turni, circa 150 bambini, di età compresa fra due e otto anni. Ancora oggi l’ambiente marino viene riconosciuto come terapeutico su varie malattie per esempio eczema atopico, psoriasi, vitiligine o preventivo, come il rachitismo e la carenza della vitamina D in generale. Ma oggi la vita in spiaggia è particolarmente utile per favorire anche altri aspetti, per esempio favorire le relazioni interpersonali, combattere l’isolamento e la sedentarietà."
San Benedetto, secondo il pediatra, "ha fatto scuola per quanto riguarda la gestione della Bandiera verde a favore di bambini e famiglie incrementando i servizi di sicurezza, accoglienza e ludico-ricreativi. Durante i diciotto anni in cui la città ha ottenuto ininterrottamente la Bandiera verde, si sono alternate tre amministrazioni comunali con estrazione politica diversa, ma hanno avuto in comune la volontà e la scelta di adeguare sempre i servizi a favore dei bambini e delle famiglie. La sinergia fra amministrazione comunale e categorie imprenditoriali coinvolte nel settore turistico fa sì, per esempio, che oggi tutti gli esercizi coinvolti nel settore turistico e balneare, dispongano di un fasciatoio per i più piccoli. La vocazione di accoglienza di bambini e famiglie è dimostrata anche dal fatto che centomila bambini ogni anno vanno al mare a San Benedetto del Tronto che per loro è fonte di salute e di crescita, come avviene da 160 anni".
(Adnkronos) - Vasile Frumuzache, 32 anni, cittadino romeno e guardia giurata in servizio nella provincia di Pistoia, residente a Monsummano Terme, ha confermato oggi davanti al gip del tribunale di Prato la propria responsabilità nel duplice omicidio di Denisa Maria Adas Paun e Ana Maria Andrei, le due giovani connazionali ritrovate senza vita in un terreno abbandonato nei pressi di un casolare di campagna a Montecatini Terme (Pistoia) nei giorni scorsi.
Durante l'interrogatorio di garanzia, svoltosi nel carcere della Dogaia a Prato e durato circa due ore, l'indagato ha ribadito quanto già confessato nei giorni scorsi davanti ai magistrati della procura: "Sì, le ho uccise io". Tuttavia, secondo quanto riferito dal suo legale d'ufficio, l'avvocato Diego Capano, Frumuzache ha negato con decisione qualsiasi coinvolgimento in altri omicidi o crimini irrisolti. "Non ho ucciso altre donne", ha detto.
"Il mio assistito ha fornito la sua versione dei fatti, collaborando pienamente con le autorità. Ha escluso categoricamente l'ipotesi di altri reati simili a suo carico", ha dichiarato Capano ai giornalisti all'uscita dal carcere.
Al termine dell'udienza odierna, il giudice per le indagini preliminari si è riservato la decisione sulla richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla procura diretta da Luca Tescaroli. Si attende una pronuncia nelle prossime 48 ore.
Nel frattempo, Frumuzache rimane detenuto in stato di fermo presso il carcere di Prato, dove ieri è stato aggredito dal cugino di Ana Maria Andrei, la 27enne ballerina scomparsa il 1° agosto 2024, il cui corpo martoriato è stato trovato in un campo vicino a un casolare in uso all'arrestato.
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(Adnkronos) - Sede torinese di Fratelli d'Italia assaltata a colpi di piccone. L'edificio, denunciano la vicecapogruppo di FdI Augusta Montaruli e l'assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone, "nel quartiere Barriera di Milano è stato assaltato da 4 incappucciati che, armati di picconi e piedi di porco, hanno tentato prima di forzare la serranda e, poi, non riuscendoci, hanno lanciato olio esausto e volantini minatori con la scritta 'Fratelli d'Italia primi della lista'".
L'azione, sottolineano in una nota, è avvenuta a pochi minuti dall'orario di chiusura e solo fortunatamente ci sono stati feriti tra i militanti che abitualmente tengono aperta la sede di FdI in uno dei quartieri più difficili della città. Già in occasione del 25 aprile, ricordano, la sede di FdI in Barriera di Milano era stata assediata da un corteo di estrema sinistra, costringendo in quel caso i militanti a barricarsi dentro.
"La spirale di violenza che ha messo nel mirino la nostra sede a Barriera di Milano è inquietante e necessita di una presa di posizione forte da parte di tutto il mondo della politica - sottolineano Montaruli e Marrone - contro l’antagonismo di estrema sinistra, che vorrebbe riportare indietro l’Italia agli anni bui del terrorismo, serve il pugno duro. Troppo spesso, in questa città, abbiamo visto invece concedere spazi ai centri sociali che fanno della violenza la loro arma. Sappiano i responsabili di questo assalto che la sede di Fratelli d’Italia in Barriera, non solo rimarrà aperta e viva ogni giorno, ma lo farà con rinnovata volontà di non lasciare la città in mano a simili soggetti che troppo spesso attirano la simpatia della sinistra che amministra, per ora, Torino”.
(Adnkronos) - Luciano Spalletti e un futuro in bilico. Il ct dell'Italia ha incassato ieri, venerdì 6 giugno, insieme alla sua Nazionale, una pesante sconfitta, ai limiti dell'umiliazione, dalla Norvegia nella prima partita del girone I delle qualificazioni ai Mondiali 2026. Il 3-0 con cui gli scandinavi hanno steso gli azzurri ha già compromesso il percorso verso la rassegna iridata che si terrà in Stati Uniti, Canada e Messico, con il primo posto, che garantisce l'accesso diretto alla fase a gironi, che si allontana e lo spettro playoff sempre più reale.
La debacle di Oslo ha quindi aperto una riflessione seria sul progetto tecnico della Nazionale, mai realmente decollato con Luciano Spalletti. Ed è stato lo stesso commissario tecnico, arrivato in azzurro dopo aver vinto lo scudetto con il Napoli nel 2023, ad esprimere dubbi sul suo futuro al triplice fischio della sfida con la Norvegia ai microfoni di SkySport: ""Farò la prossima partita contro la Moldova (in programma lunedì 9 giugno, ndr) e poi parlerò con Gravina perché c'è bisogno che ci parli delle intenzioni che ho e delle scelte che faccio". Parole che fanno presupporre un possibile cambio in panchina per la Nazionale, ma chi potrebbero essere i sostituti di Spalletti?
In attesa del colloquio tra Luciano Spalletti e il presidente della Figc Gabriele Gravina, sono diversi i nomi per il possibile sostituto dell'attuale ct azzurro. I più blasonati, Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri, hanno già trovato panchina, e allora ecco che, a sorpresa, potrebbe tornare Roberto Mancini. L'ex allenatore, tra le altre, di Inter e Manchester City ha ammesso di essersi pentito di aver lasciato la Nazionale per volare in Arabia Saudita e sarebbe disposto a tornare, ma prima ci sarebbe da ricomporre il rapporto con Gravina, deterioratosi dopo il suo addio.
In orbita azzurra c'è anche Stefano Pioli. L'ex tecnico del Milan, oggi in Arabia all'Al Nassr e cercato in queste ore anche dalla Fiorentina, sembra un profilo adatto a ricoprire il ruolo per carisma, competenza e adattabilità tattica. Sullo sfondo rimane la suggestione Claudio Ranieri, che al termine della stagione ha annunciato il suo, secondo, ritiro e assunto un ruolo dirigenziale nella Roma.
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(Adnkronos) - Era scappato nel 2018, ma dopo 7 anni è stato ritrovato e restituito a Sergio, il proprietario che lo aveva adottato nel 2005: è l'incredibile storia di Gino, un esemplare di pappagallo cenerino, una rara specie in via di estinzione.
Tutto è iniziato a fine marzo 2025, quando un privato ha contattato i volontari Enpa della provincia di Monza, comunicando di aver ritrovato un pappagallo a coda rossa. L'animale esotico, che non appartiene all’avifauna lombarda, aveva poche possibilità di sopravvivere alle temperature invernali. La protezione animali, quindi, se ne è presa carico, avvertendo del ritrovamento i carabinieri del gruppo di Milano della forestale.
Gino, esemplare tutelato dalla convenzione Cites, indossava l'anello di marcaggio, che viene apposto al momento della nascita ai pulcini di specie protette. Dal codice 'parlante' dell'anello, i militari del nucleo Cites sono riusciti a risalire all'allevamento di Milano, in cui Gino era nato nel lontano 2004. L’allevatore - spiegano i forestali - era obbligato a suo tempo a fare denuncia di nascita e a registrare la vendita dell’animale su un apposito registro. Registro che è stato conservato per oltre vent'anni e che ha consentito così di rintracciare l'uomo che nel 2005 aveva acquistato il pulcino.
L'allora acquirente, Sergio, residente in provincia di Monza, è stato quindi contattato dai militari, a cui ha confermato di aver comprato Gino ormai vent'anni fa. Dopo 13 anni di convivenza, nel 2018, l'uccello era però scappato di casa. Sergio aveva fatto denuncia di smarrimento, ma in sette anni non aveva più avuto notizie del pappagallo, perdendo le speranze di ritrovarlo vivo.
E' stata dunque una sorpresa scoprirlo al sicuro nel centro Enpa della provincia e poterlo riaccogliere in casa, dopo le verifiche sul suo stato di salute e sulla documentazione Cites. Resta un mistero come il pappagallo cenerino abbia potuto sopravvivere al clima brianzolo per 7 anni. E' probabile che nel tempo lontano da casa si sia preso cura di lui qualcuno, che resosi conto di aver dato rifugio a un animale protetto, lo ha poi lasciato scappare nel marzo scorso.
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(Adnkronos) - L'umiliazione a cui è andata incontro l'Italia in Norvegia, perché solo così si può definire il 3-0 subito dagli azzurri a Oslo, ha compromesso il cammino della squadra di Spalletti verso i Mondiali 2026. Dopo una sola partita nel girone I di qualificazione alla prossima rassegna iridata, che andrà in scena in Stati Uniti, Messico e Canada, il percorso è già in salita, visto che soltanto il primo posto garantisce l'accesso diretto alla fase a gironi della Coppa del Mondo, mentre con il secondo si vola ai playoff.
Ma oltre al risultato sportivo, l'Italia sta incassando anche gli sfottò scandinavi. In Norvegia infatti, come è normale che sia, si sta festeggiando il netto successo con gli azzurri, arrivato senza praticamente mai subire un tiro in porta, richiamando steoreopiti affibiati storicamente al nostro Paese e non solo. "Ieri sera, la superpotenza italiana ha dovuto tornare a casa, nel 'pastalandia', con una sconfitta per 0-3, dopo una dimostrazione di forza norvegese allo stadio Ullevaal", ha scritto il quotidiano norvegese Dagbladet, "non si sa se i giocatori italiani abbiano trovato una pizza di consolazione durante il viaggio di ritorno, ma per i ragazzi norvegesi la situazione era completamente diversa. Hanno potuto gustare una prelibatezza notturna molto nota per le strade di Oslo, ovvero il kebab".
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