
(Adnkronos) - Per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sarebbe vicino un accordo che metta fine alla guerra in corso nella Striscia di Gaza e che possa permettere la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. "Penso che potremmo raggiungere un accordo che porrà fine alla guerra a Gaza e riporterà a casa gli ostaggi", ha affermato mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu teneva il suo discorso all'Assemblea generale dell'Onu promettendo di continuare la guerra fino alla distruzione di Hamas.
Secondo la Cnn Trump avrebbe condiviso all'inizio della settimana, con i leader arabi, un piano di pace per Gaza in 21 punti, che prevede il rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dall'accordo in cambio di un ritiro graduale delle truppe israeliane dall'enclave palestinese. L'emittente televisiva cita una fonte a conoscenza della proposta condivisa dall'amministrazione Trump. Non è chiaro se la proposta sia stata presentata a Hamas.
I leader arabi sarebbero favorevoli alla proposta del presidente Usa, anche se non la ritengono perfetta, ma vogliono vedere la fine del conflitto il più rapidamente possibile, ha affermato la fonte della Cnn.
Nel dettaglio, la fonte ha spiegato alla Cnn che nel piano non è prevista una tempistica per il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. Tra le clausole, viene espressamente affermato che Israele non attaccherà più il Qatar e si chiarisce che non è possibile uno sfollamento forzato da Gaza. Viene previsto che Hamas non abbia alcun ruolo futuro nella governance di Gaza.
Il piano prevede due livelli di governance ad interim: un organismo internazionale e un comitato palestinese. Non esiste una tempistica per il passaggio graduale della leadership all'Autorità Nazionale Palestinese da parte di un governo ad interim. La proposta fa riferimento al ruolo delle Nazioni Unite nel fornire supporto umanitario e non fa alcun riferimento alla controversa Gaza Humanitarian Foundation. Non si fa rifermento al fatto che gli Stati Uniti sostengano uno Stato palestinese, ma riconosce che questa è un'aspirazione dei palestinesi.
Leggi tutto: Gaza, Trump e il piano di pace in 21 punti: cosa prevede

(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp. Il motomondiale riparte dal Giappone dove, sulla pista di Motegi, vanno in scena oggi, sabato 27 settembre, le qualifiche e la gara Sprint. Marc Marquez va a caccia di punti preziosi per arrivare alla gara di domenica con il primo match point per il titolo, che otterrà se riuscirà a conquistare, nell'arco del weekend, almeno tre punti in più del fratello Alex, secondo nella classifica Piloti con la Ducati Gresini. A caccia di riscatto, ma troppo lontano per sognare, l'altra Ducati di Pecco Bagnaia.
Le qualifiche e la gara Sprint del Gran Premio del Giappone andranno in scena oggi, sabato 27 settembre. Le qualifiche sono in programma alle ore 3.45 della notte italiana, mentre per i dodici giri della gara corta bisognerà aspettare le 8.
Qualifiche e gara Sprint del Gran Premio del Giappone saranno trasmesse, come tutti gli appuntamenti del Mondiale di MotoGp, in diretta televisiva su SkySport, ma saranno visibili anche in chiaro su TV8. In streaming invece saranno disponibili sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma web di TV8.
Leggi tutto: MotoGp, oggi qualifiche e gara Sprint: orari e dove vederle in tv

(Adnkronos) - I genitori di Andrea Sempio hanno lasciato dopo 7 ore la caserma della Guardia di finanza di Pavia, dove sono stati sentiti come testimoni nell’inchiesta che vede indagato l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti per corruzione in atti giudiziari: avrebbe facilitato - dietro la cifra di 20-30mila euro - l’archiviazione di Sempio, nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
I genitori sono entrati in caserma intorno alle 12 e ne sono usciti alle 19: prima la madre e poi il padre sono stati sentiti sempre in veste di testimoni. Quando sono usciti in auto non hanno rilasciato nessuna dichiarazione.
“Siamo stravolti e questa accusa che ci viene fatta di aver corrotto il dottor Venditti è una grandissima cavolata che verrà smentita come tutte le altre cose che sono state dette finora”. Così Daniela Ferrari, mamma di Andrea Sempio, collegata con la trasmissione di Rete 4 ‘Quarto Grado’. “Il cerchio su Andrea Sempio non si stringe perché non ha fatto niente, la famiglia Sempio non ha corrotto nessuno. E le persone che continuano a dire queste cose devono solo vergognarsi, come le persone che continuano a buttare fuori cavolate e cose private”,
Rispetto ai prelievi di denaro contanti fatti dalla famiglia all’epoca della prima indagine sul figlio per l’omicidio di Garlasco, la mamma di Sempio ha spiegato che “non era nessun segreto, l’unica cosa è che avevamo bisogno di utilizzare denaro contante per pagare gli avvocati. Non c’è sotto niente di quello che vogliono far credere i giornali oggi. Abbiamo solo affrontato spese legali e basta. Solo quello”. La signora Ferrari ha assicurato di non aver avuto contatti con l’ex procuratore di Pavia indagato dalla Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari. “Non conosciamo il dottor Venditti personalmente e nessuno della famiglia Sempio gli ha mai dato una lira. Tutte le accuse contro di lui sono emerite schifezze”.
Allo stesso modo la mamma dell’amico del fratello della vittima indagato per l’omicidio di Chiara Poggi ha escluso che la famiglia conoscesse le domande prima degli interrogatori del 2017. “Assolutamente no, non sapevamo le domande prima”, ha detto. E nessuno avrebbe assicurato un atteggiamento di favore: “Eravamo tranquilli perché sapevamo di avere una consulenza del generale Garofano che ci diceva esattamente cosa c’era contro mio figlio ed eravamo tranquilli perché sapevamo che contro mio figlio cose non ne sarebbero state trovate”, ha spiegato la madre di Andrea Sempio.
"Io davo i soldi agli avvocati per le pratiche, io portavo la busta li e poi si arrangiavano loro. Loro lavorano, hanno le loro parcelle e non potevo portargli le caramelle. Noi avevamo tre avvocati e andavano pagati perché sono loro che hanno fanno tutti", ha affermato dal canto suo Giuseppe Sempio, padre di Andrea, nuovamente indagato per l'omicido di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Nel provvedimento di perquisizione e sequestro si fa riferimento a un appunto scritto a mano, trovato lo scorso maggio a casa Sempio, con la dicitura 'Venditti gip archivia x 20. 30 euro'. Appunti che Giuseppe Sempio prova a spiegare. "E' un pizzino che ho scritto, i 20-30 euro non hanno significato, capire adesso dopo tanti anni a cosa servivano diventa difficile, poi mi è stato detto che forse sono le marche da bollo per dei documenti" aggiunge ospite di 'Quarto grado'. "Io tengo appunti di tutto, anche del contatore dell'elettricità, del contatore dell'acqua e mi segno tutte le spese", ha spiegato Giuseppe Sempio che poi ha precisato: "Io Venditti l'ho visto una volta solo quando ci ha interrogato".
L’archiviazione di Sempio - sottolineano la pm Claudia Moregola e il procuratore di Brescia Francesco Prete nel decreto con cui hanno disposto le perquisizioni nelle case di Venditti, di due Carabinieri in congedo che indagarono 9 anni fa, dei genitori e degli zii del 37enne - “è in effetti stata richiesta il 15 marzo 2017 e accolta dal gip il 23 marzo”.
Richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura retta allora da Venditti al termine di indagini che per i magistrati di Brescia “sono state caratterizzate da una serie di anomalie”, tra cui “l’omissione della trascrizione di alcuni passaggi rilevanti delle intercettazioni ambientali”; “alcuni contatti opachi” tra Sempio e i carabinieri allora in forze alla sezione di Polizia giudiziaria Silvio Sapone e Giuseppe Spoto; la breve durata dell'interrogatorio di Sempio e soprattutto la “verosimile conoscenza anticipata” da parte della famiglia dell’indagato dei temi su cui sarebbero stati sentiti dai pm.
Il sospetto nasce da alcune vecchie intercettazioni e da un appunto a penna su un bloc notes ‘Venditti / gip archivia X 20-30 euro’ con la data ‘febbraio 2016’. Un promemoria che avrebbe la grafia di Giuseppe Sempio, padre del nuovo sospettato del delitto della ventiseienne, ma con la data erroneamente anticipata di un anno dato che l’archiviazione arriva solo nel 2017. Il biglietto è stato sequestrato lo scorso 14 maggio in casa dei genitori Sempio, durante il blitz dei Carabinieri del nucleo investigativo di Milano che conducono le nuove indagini.
"Quello che è successo mi offende come uomo e come magistrato che per 45 anni ha servito lo Stato, non mi meritavo tutto quello che sta succedendo. Dalle indagini verrà fuori la verità che mi scagionerà sicuramente perché io non ho mai preso soldi da nessuno o benefit per mercificare la mia funzione, ma nessuno mi potrà mai restituire l’onore che mi è stato leso con questa attività", ha affermato l'ex pm di Pavia.
L'ex pm - nel suo intervento a Quarto Grado - ha preferito non entrare nei dettagli contestati nel provvedimento di perquisizione e sequestro (eseguito oggi), rimarca la sua decisione e alla domande se archivierebbe ancora Sempio, replica: "assolutamente sì" e alla domande se è convinto dell'estraneità dell'indagato nel delitto di Chiara Poggi ribadisce "assolutamente sì".
"Sono più che amareggiato. Io sono a disposizione, io da qui non mi muovo, facciano quello che vogliono…dopo quello che è successo oggi non ho più paura di niente. Il mio nome è nel fango. Riferirò all'autorità inquirente quando verrà chiamato", ha concluso Venditti nel suo intervento telefonico.
Intanto la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli, ha concesso una proroga di 70 giorni - su richiesta degli stessi periti della gip, la genetista Denise Albani e l'esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani - per consentire di concludere gli accertamenti disposti nell’ambito dell’incidente probatorio che fanno parte della nuova inchiesta su Andrea Sempio. La nuova udienza è fissata per il prossimo 18 dicembre.
Leggi tutto: Caso Garlasco, genitori di Sempio interrogati per 7 ore: "Mai corrotto nessuno"

(Adnkronos) - Ancora maltempo sull'Italia oggi, sabato 27 settembre. Dopo una breve pausa, caratterizzata da una fase più asciutta e localmente anche soleggiata, torna un peggioramento del meteo nel weekend. In Lombardia è prevista l'allerta arancione, mentre per sei regioni è gialla (Emilia-Romagna, Sicilia, parte della Lombardia, Abruzzo, Marche e Calabria).
Una struttura depressionaria interesserà le estreme regioni del Sud con precipitazioni da sparse e diffuse anche a carattere temporalesco e localmente intense. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione civile d’intesa con le regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche.
L’avviso prevede, dalle prime ore di oggi, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia e in estensione nel corso della mattina alla Calabria, specie sui settori centro-meridionali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, fulmini, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Leggi tutto: Maltempo, allerta arancione in Lombardia oggi: piogge e temporali al Sud
(Adnkronos) - "L'interrogatorio è stato complesso e ha aggiunto qualcosina". Così il procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, annuncia la convalida del fermo di Emanuele Ragnedda per l'omicidio di Cinzia Pinna.
Dopo la confessione che ha risolto il giallo di Palau, l'imprenditore di Arzachena ha parlato di nuovo con gli inquirenti e durante l'udienza di convalida ha aggiunto nuovi dettagli al suo racconto. Le indagini continuano perché ci sono ancora molti punti da chiarire, sia sul movente sia sul possibile aiuto ricevuto da qualche complice.
Ragnedda ha mostrato dove aveva nascosto il cadavere. Era vicino a un albero all'interno della sua grande tenuta nelle campagne di Palau. Nella villa per due giorni gli specialisti del Ris di Cagliari hanno prelevato reperti. Diverse tracce di sangue e polvere bianca che potrebbe essere cocaina. Ignoto ancora il movente che ha spinto l'uomo a uccidere Cinzia con un colpo di pistola.
Leggi tutto: Omicidio Cinzia Pinna, convalidato il fermo per Ragnedda: resta in carcere

(Adnkronos) - Gli alleati Nato sono divisi sull'eventuale risposta alle violazioni degli spazi aerei da parte della Russia. Gli sconfinamenti targati Mosca sono avvenuti nel corso delle ultime settimane: dai droni in Polonia ai caccia sul Baltico, le difese della Nato sono state sollecitate. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto sì all'ipotesi di abbattere aerei russi in caso di violazioni. In realtà, tra i paesi dell'alleanza non c'è una linea compatta, come rileva la Cnn che ricostruisce le ore antecedenti la pubblicazione di un comunicato congiunto della Nato lo scorso martedì.
Il 23 settembre si è tenuta la riunione del Consiglio Atlantico su richiesta dell'Estonia per discutere dell'incursione di tre caccia russi. In quell'occasione si sono creati due campi: chi, come Usa, Polonia e Paesi baltici, credono che occorra una risposta forte alle violazioni future, e chi, come la Germania e Paesi dell'Europa meridionale, tra cui l'Italia, sollecita di procedere con moderazione.
Gli esponenti del primo campo "volevano che la dichiarazione congiunta dopo la riunione chiarisse che qualsiasi ulteriore violazione da parte della Russia, inclusi velivoli con equipaggio, sarebbe stata affrontata con la forza", scrive l'emittente statunitense, citando due funzionari Nato al corrente delle discussioni. "Ma la Germania e alcuni Paesi dell'Europa meridionale hanno spinto per rimuovere quel linguaggio dalla dichiarazione" nel timore che "fosse troppo provocatorio". Nella discussione ha pesato anche l'intervento del Comandante supremo della Nato in Europa, il generale Alexus Grynkewich, il quale ha spiegato come l'incursione russa in Estonia fosse probabilmente accidentale, dovuta alla scarsa esperienza e formazione dei piloti russi.
La dichiarazione finale, che ha fatto riferimento al potenziale ricorso a "tutti gli strumenti militari e non necessari per difenderci e scoraggiare tutte le minacce", è dunque il frutto di un compromesso, evidenzia la Cnn. Per i due funzionari Nato, l'episodio "sottolinea quanto sarà difficile ottenere consenso sulla questione" anche in un momento in cui la Russia aumenta la pressione sull'Ucraina e sui Paesi Ue con incursioni e dispiegamento di assetti.
Al centro delle discussioni tra i Paesi Nato c'è anche il fatto che le incursioni di droni russi hanno "esposto lacune nelle difese di un'Alleanza costruita per conflitti militari più tradizionali", come sottolinea il Wall Street Journal, riferendosi all'evoluzione degli strumenti del conflitto bellico e la scarsa preparazione di un'organizzazione nata per "contrastare carri armati e testate sovietiche", ora alle prese con la necessità di affrontare minacce "non tradizionali, che includono sabotaggio, cyberattacchi e droni".
Leggi tutto: Nato divisa su risposta a Russia, cosa succede se Putin provoca: lo scenario

(Adnkronos) - Si è presentato questa sera, al commissariato di polizia di Vittoria nel Ragusano, il 17enne sequestrato giovedì sera da due uomini, col volto coperto e armati, mentre si trovava nel centro della cittadina.
Sembra che il giovane stia bene e in questo momento è ascoltato dagli inquirenti per capire cosa è successo nelle ultime 24 ore.
Leggi tutto: Ragusa, ritrovato il ragazzo sequestrato a Vittoria: "Sta bene"

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti perde le staffe e se la prende con il pubblico di Pechino. L'azzurro, nel corso del match vinto contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard, nel corso del tie-break del secondo set si infuria dopo un errore di dritto.
Il microfono a bordo campo cattura le parole del toscano, che impreca in italiano ad alta voce. "Tossiscono sempre 'sti caz.. di cinese. Tossiscono sempre, caz.. Tossiscono ogni 3 secondi", dice Musetti, rivolgendosi forse al proprio angolo. Quindi, per sottolineare il 'disturbo' provocato da qualche spettatore, Musetti tossisce in maniera plateale prima di riprendere il gioco. Il pubblico non capisce le parole dell'azzurro e non interpreta nel modo corretto la situazione. Per questo, quando Musetti tossisce polemicamente, gli spettatori ridono.
Leggi tutto: Musetti si arrabbia a Pechino, cosa succede nel match con Mpetshi Perricard

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del SuperEnalotto di oggi venerdì 26 settembre. Centrati invece cinque '5' che vincono 24.949,97 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 57.000.000 di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente di oggi: 2, 17, 23, 39, 58, 82. Numero Jolly: 75. Numero SuperStar: 6.
Leggi tutto: SuperEnalotto, la combinazione vincente di oggi 26 settembre
Attesa per derby: A squadra ho detto che il rodaggio è finito...
Nell'auto sono stati trovati dei funghi selvatici... 
(Adnkronos) - "Non voteremo per la conservazione dell'immunità, perché i reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare. Noi siamo garantisti sempre e poiché siamo garantisti, rispettiamo le regole". Lo ha detto il leader di Fi e vicepremier, Antonio Tajani, dal palco della festa del partito a Telese Terme (Benevento), a proposito della richiesta di revoca dell'immunità all'europarlamentare Ilaria Salis.
Leggi tutto: Ilaria Salis, Tajani: "Voteremo per revoca immunità"

(Adnkronos) - Nanni Moretti torna a prendere posizione contro la politica del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. All'ingresso del cinema Nuovo Sacher a Roma - sala di proprietà del regista e attore - è affisso uno striscione rosso con la scritta bianca "Netanyahu criminale pazzo", che Moretti ha voluto esporre in segno di protesta, come confermano dal cinema romano.
Non è la prima volta che il cineasta si espone contro ciò che sta accadendo a Gaza. Lo scorso maggio, ha condiviso sui social un post con la foto di Netanyahu e la scritta: "Ma quanti palestinesi devono ancora morire perché tu sia soddisfatto e finalmente la smetta?".
Leggi tutto: "Netanyahu criminale pazzo": lo striscione al Nuovo Sacher, il cinema di Nanni Moretti
L'imprenditore da un'ora e mezzo sta raccontando la sua versione...
La vittima è un uomo di 62 anni di Modena...
Rettore Ateneo Cagliari, 'uscire dalla Ztl e raggiungere tutti"... 
(Adnkronos) - Ci sono voluti sei anni di pratica ma ora Nicholas Deplano ce l'ha fatta: è riuscito a superare l'esame per ottenere la patente di guida nonostante non abbia le braccia. Il ventiquattrenne di Badalucco, in provincia di Imperia, infatti è nato senza arti superiori e ha imparato a guidare usando i piedi. Un traguardo straordinario che rappresenta non solo autonomia e indipendenza, ma anche la vittoria della determinazione e della forza di volontà.
In un post su Facebook, Deplano racconta la sua emozione: "Per qualcuno la patente è una cosa banalissima, per me è il passepartout per iniziare una nuova vita con un’ottica diversa. Sono passati sei anni da quando ho iniziato le pratiche, e oggi finalmente l’ho presa, non mi sembra neanche vero”. Il giovane sottolinea come la perseveranza e la volontà di affrontare le sfide abbiano portato a questo successo: “Vorrei dedicare questo traguardo a tutti quelli che hanno bisogno di quella forza: usatela, se non ce l’avete, createvela”. Nicholas racconta di aver sempre dovuto contare principalmente su se stesso, anche se ha ricevuto sostegno dai genitori, dal fratello e da alcuni amici. “Chi mi ha sempre sostenuto, anche solo con una parola goffa, ha avuto un ruolo fondamentale”, aggiunge.
Nei mesi precedenti Deplano aveva spiegato sui social di aver dovuto acquistare un'automobile modificata e ottenere il permesso per utilizzarla per l'esame di pratica della patente, dal momento che per la scuola guida sarebbe stato troppo dispendioso farne modificare una soltanto per lui. "Sono un caso unico giustamente, - ha detto - io ho dovuto comprare la macchina prima di iscrivermi" all'esame per la patente.
La vittima è un uomo di 62 anni di Modena...
In dodici per sei posti per tabellone principale, bene i sardi... 
(Adnkronos) - Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con Armanda Colusso, la madre di Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela da novembre 2024. "Il Presidente Meloni ha rinnovato la propria personale vicinanza e quella del Governo alla famiglia dell’operatore umanitario italiano, che ha potuto ricevere una visita del Capo missione italiano a Caracas lo scorso 23 settembre", si legge in una nota di palazzo Chigi. "Il Presidente Meloni ha confermato alla Signora Colusso Trentini la grande attenzione con cui il Governo segue la vicenda e il suo massimo impegno, attraverso tutte le strade praticabili, per un esito positivo", si legge ancora.
Il cooperante italiano è detenuto in Venezuela da metà novembre scorso. Trentini, ha spiegato la sua legale Alessandra Ballerini, si trovava ne Paese per una missione con la Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. "Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 e il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato a un posto di blocco, insieme all'autista della Ong",
Laurea in storia moderna e contemporanea all'Università Ca' Foscari, prima di collaborare con Humanity & Inclusion Alberto Trentini, di origini veneziane, ha lavorato nel campo della cooperazione internazionale in tutto il mondo: fra il 2023 e il 2024, con il Consiglio danese per i rifugiati, a Barbacoas, località della Colombia. Per gli ultimi 4 mesi del 2022 invece, sempre in Colombia, è stato, per l'Ong francese Solidarités International, field coordinator; stessa mansione che ha ricoperto per Première Urgence Internationale.
Tra il 2017 e il 2020, Trentini ha collaborato con l'organizzazione Coopi in Ecuador, Perù, Libano e Etiopia. Tra gli altri paesi dove ha compiuto missioni umanitarie Grecia, Nepal, Paraguay e Bosnia-Erzegovina.

(Adnkronos) - “Non è più il tempo di attendere. È quello di agire 'Nisi caste, caute', dicevano i Latini. Se non puoi essere casto, almeno sii cauto. Così oggi per noi. Il clima è cambiato, incontestabilmente e dati alla mano. Trasformiamoci, con le strategie della nuova ingegneria e del monitoraggio predittivo”. Così Marco Lombardi, Ceo di Proger, prima società italiana indipendente di ingegneria, a margine dell’evento “Strategie Di Adattamento Per Un Cambiamento Climatico Che Non Aspetta: Ingegneria Per I Territori E Per Il Patrimonio Culturale” organizzato da Soft Power Club e sostenuto da Proger che si è svolto presso la 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia oggi all’Arsenale. Un vasto e profondo giro di orizzonte tra i protagonisti italiani: ingegneri, imprenditori, esperti di Itc e filosofi. Perché è proprio il connubio tra la scienza dei materiali e delle costruzioni, le innovazioni tecnologiche e l’intelligenza artificiale e il pensiero di quello che siamo che innerva e sostanzia la modernità e il futuro che vogliamo.
È stato Francesco Rutelli, Presidente di Soft Power Club a ricordare che sono gli italiani gli inventori del concetto di Città, degli acquedotti (il primo fu di Appio Claudio il Cieco, nel IV secolo a.C.) e che la responsabilità che sul nostro paese grava è quella di tenere fede alla sua eredità culturale e scientifica. “A noi spetta comprendere come poter adattare città e imprese e, soprattutto, il patrimonio culturale ai cambiamenti climatici del pianeta.”
Il Ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in un articolato tele intervento ha sottolineato come la vera sfida che ci attende sia quella energetica, con un fabbisogno nazionale destinato a raddoppiare nei prossimi 15 anni e la gestione intelligente dell’eccesso di acque: piove troppo, ma non si conservano le acque e quando arriva la siccità non si sa da dove prenderla.
Il tema della gestione idrica è stato il centro dell’intervento di Erasmo D’Angelis, presidente della Earth Water Agenda Foundation: “Senza controllo degli eccessi idrici e senza un ripensamento ed una manutenzione di acquedotti e dighe non c’è futuro”, mentre il tema delle città è stato il cuore del ragionamento sviluppato dalla presidente dei costruttori edili (Ance), Federica Brancaccio. “La rigenerazione urbana è modernità e chiediamo alle istituzioni regole nuove e fondi certi per affrontare la sfida che noi siamo pronti a sostenere, con le competenze e le responsabilità che gli imprenditori sanno di avere”.
Ma è l’intelligenza artificiale e l’innovazione tecnologica a farla da padrona nella ingegneria predittiva: “Attendere che le catastrofi si verifichino per poi intervenire e rimediare è troppo costoso e inutile”, come ha detto Alberto Tripi, Presidente di Almaviva, il gruppo leader italiano della Ict “Oggi siamo spesso in grado di capire cosa accadrà prima che accada. Questo risparmi vite umane, patrimoni e ingenti quantità di denari”.
In questa direzione che anche il Direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo per i cambiamenti climatici, Giulio Boccaletti ha evidenziato come l’incontestabilità del cambiamento climatico e i nuovi fenomeni catastrofali siano affrontabili con la competenza e la ricerca scientifica. Ma è stata Paola Darò, ingegnere del Consorzio Proger Mens-Sacertis, a rafforzare con la forza dei numeri “che a noi ingegneri danno conforto”, la quantità impressionante di chilometri di reti ferroviarie e autostradali, di ponti e gallerie che vanno manutenuti. Soprattutto perché sono opere che in gran parte risalgono al dopoguerra e le infrastrutture, anche loro, hanno una vita utile. Un programma di manutenzioni efficace ed efficiente è in grado di allungarla e consentire di evitare tragedie e costi.
“I tempi sono maturi per affrontare la sfida dell’adattamento. Parlarne solo qualche anno fa sarebbe stata una bestemmia. A noi interessa relativamente se il cambiamento climatico sia opera dell’antropizzazione selvaggia o se sia un ciclo naturale. A noi serve capire per intervenire e per adattare noi e le nostre vite, le nostre opere e la nostra salute a un clima che è cambiato. E mentre ci adattiamo, procedere ad attendere gli effetti delle immancabili azioni di mitigazione degli interventi dell’uomo sulla natura”, ha concluso Chicco Testa, già presidente di Enel e vicepresidente di Proger.
“Idee, riflessione, dialogo, proposte e progetti: la Biennale 2025 si apre a qualcosa di più dell’arte e delle esposizioni. Una filosofia della natura e della tecnologia che ci aiuti nella difficoltà di vivere un mondo nuovo” ha concluso il presidente della Fondazione Biennale, Pietrangelo Buttafuoco.” E soprattutto, fedeli al vecchio adagio, meno avvocati, più ingegneri.”
Leggi tutto: Proger, Lombardi: "Clima è cambiato, non c'è più tempo, serve nuova ingegneria"

(Adnkronos) - Sono novità che "migliorano la vita quotidiana delle persone con diabete di tipo 1". A fare la differenza anche "la mobile App che da oggi viene introdotta sui nostri device e che consente di gestire, in completa autonomia, flessibilità e libertà, le funzionalità del nostro microinfusore semplicemente attraverso uno smartphone. Questo garantisce anche discrezione a coloro che non vogliono far conoscere il proprio stato di salute". Lo ha detto Enrico Ceribelli, director Business unit biosystem di Movi, partecipando oggi a Roma all'evento di presentazione delle novità tecnologiche nei sistemi di monitoraggio ed erogazione dell'insulina nelle persone con diabete di tipo 1 lanciate dall'azienda italiana, insieme a Tandem Diabetes Care.
"Le innovazioni che portiamo qui oggi fanno sì che nel nostro device 'batta un cuore' completamente nuovo", ha spiegato Ceribelli riferendosi all'algoritmo messo a punto per adattare l'erogazione dell'insulina in base ai diversi bisogni di chi vive con questa patologia. "Il nuovo sistema porta una serie di vantaggi, sempre nella direzione di semplificare la terapia e soprattutto - ha sottolineato - di migliorare la qualità di vita dei pazienti, degli operatori sanitari e di tutte le persone che vivono intorno" a chi ha il diabete di tipo 1.
Leggi tutto: Ceribelli (Movi): "Per diabete tipo 1 innovazioni che migliorano qualità vita"
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