
(Adnkronos) - Tre uomini e una zia. Si potrebbe parafrasare così la formula che Mara Venier sta disegnando con i suoi autori e con il direttore del Day Time Rai Angelo Mellone per l'edizione di 'Domenica In' che prenderà il via tra un mese, il 21 settembre, e segnerà il cinquantesimo anniversario dello storico contenitore domenicale, nato nell'ottobre del 1976 con la conduzione di Corrado. Mara - secondo quanto apprende l'Adnkronos - dovrebbe essere affiancata infatti da Tommaso Cerno, Teo Mammucari ed Enzo Miccio, sempre che le trattative contrattuali dei tre con la Rai vadano a buon fine.
Ognuno dei tre partner dovrebbe essere funzionale a declinare con Mara un diverso segmento del contenitore domenicale: Tommaso Cerno per l'attualità, Teo Mammucari per la parte più giocosa con il ritorno del 'Cruciverbone', dedicato ai 50 anni del programma e Enzo Miccio per una rubrica dedicata all'amore. Una costruzione del programma in linea con la richiesta della conduttrice di dare vita ad una conduzione più corale per l'edizione del 50mo anniversario.
E infatti, secondo fonti consultate dall'Adnkronos, Mara avrebbe in serbo anche un quarto asso nella manica: l'ingaggio di Vincenzo De Lucia, l'attore, imitatore e cantante napoletano, noto soprattutto per le sue esilaranti imitazioni di personaggi femminili della televisione italiana, tra cui Maria De Filippi, Francesca Fagnani e la stessa Venier. (di Antonella Nesi)
Leggi tutto: Cerno, Mammucari e Miccio con 'zia' Mara Venier a Domenica In




(Adnkronos) - L'Ue e gli Stati Uniti hanno raggiunto oggi, giovedì 21 agosto, un accordo per una dichiarazione congiunta sui dazi, dopo l'intesa politica dello scorso 27 luglio tra von der Leyen e Trump. "Sono lieto di annunciare che siamo giunti al traguardo" ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, in conferenza stampa, annunciando la pubblicazione di una dichiarazione congiunta Ue-Usa che definisce l'accordo Ue-Usa sulla loro relazione in materia di commercio e investimenti "basata su equità, equilibrio e reciproci vantaggi".
La dichiarazione congiunta Ue-Usa, spiega il capo negoziatore dell'Ue e commissario al Commercio, Maros Sefcovic, "non è la fine, è l'inizio". "Questo quadro rappresenta un primo passo, destinato a crescere nel tempo, includendo più settori, migliorando l'accesso ai mercati e rafforzando ulteriormente i nostri legami economici". I negoziati sono stati "un lavoro intenso ed essenziale che porta stabilità e prevedibilità alla nostra relazione, due fattori fondamentali per le nostre imprese. Rafforza inoltre la nostra più ampia partnership transatlantica, più importante che mai nell'attuale contesto geopolitico complesso", aggiunge Sefcovic.
Leggi tutto: Dazi, accordo Ue-Usa su dichiarazione congiunta
(Adnkronos) - L'Ue e gli Stati Uniti hanno raggiunto oggi, giovedì 21 agosto, un accordo per una dichiarazione congiunta sui dazi, dopo l'intesa politica di fine luglio tra von der Leyen e Trump. "Sono lieto di annunciare che siamo giunti al traguardo" ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, in conferenza stampa, annunciando la pubblicazione di una dichiarazione congiunta Ue-Usa che definisce l'accordo Ue-Usa sulla loro relazione in materia di commercio e investimenti "basata su equità, equilibrio e reciproci vantaggi".
La dichiarazione congiunta Ue-Usa, spiega il capo negoziatore dell'Ue e commissario al Commercio, Maros Sefcovic, "non è la fine, è l'inizio". "Questo quadro rappresenta un primo passo, destinato a crescere nel tempo, includendo più settori, migliorando l'accesso ai mercati e rafforzando ulteriormente i nostri legami economici". I negoziati sono stati "un lavoro intenso ed essenziale che porta stabilità e prevedibilità alla nostra relazione, due fattori fondamentali per le nostre imprese. Rafforza inoltre la nostra più ampia partnership transatlantica, più importante che mai nell'attuale contesto geopolitico complesso", aggiunge Sefcovic.
La dichiarazione congiunta che formalizza l'accordo-quadro commerciale tra Ue e Usa raggiunto a luglio conferma il tetto massimo di 15% per i dazi statunitensi sulle esportazioni Ue. "Si tratta dell'accordo commerciale più favorevole che gli Stati Uniti abbiano mai concesso a un partner" ha detto il capo negoziatore e commissario al Commercio Ue. "Numerosi settori, inclusi quelli strategici come auto, farmaceutica, semiconduttori e legname, beneficeranno di questo limite", prosegue Sefcovic. "A differenza degli accordi con altri partner, questo 15% include già i dazi Mfn esistenti", spiega, facendo riferimento ai dazi doganali standard definiti a livello dell'Organizzazione mondiale del commercio, che si applicano in assenza di accordo commerciale. "Dove i dazi Mfn sono pari o superiori al 15%, non si applicheranno ulteriori dazi. In altre parole, l’Ue godrà di dazi effettivi notevolmente più bassi rispetto ad altri Paesi", aggiunge il commissario Ue.
Leggi tutto: Dazi, accordo Ue-Usa su dichiarazione congiunta: tariffe al 15% su auto e farmaci
(Adnkronos) - L'Ue e gli Stati Uniti hanno raggiunto oggi, giovedì 21 agosto, un accordo per una dichiarazione congiunta sui dazi, dopo l'intesa politica di fine luglio tra von der Leyen e Trump. "Sono lieto di annunciare che siamo giunti al traguardo" ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, in conferenza stampa, annunciando la pubblicazione di una dichiarazione congiunta Ue-Usa che definisce l'accordo Ue-Usa sulla loro relazione in materia di commercio e investimenti "basata su equità, equilibrio e reciproci vantaggi".
La dichiarazione congiunta Ue-Usa, spiega il capo negoziatore dell'Ue e commissario al Commercio, Maros Sefcovic, "non è la fine, è l'inizio". "Questo quadro rappresenta un primo passo, destinato a crescere nel tempo, includendo più settori, migliorando l'accesso ai mercati e rafforzando ulteriormente i nostri legami economici". I negoziati sono stati "un lavoro intenso ed essenziale che porta stabilità e prevedibilità alla nostra relazione, due fattori fondamentali per le nostre imprese. Rafforza inoltre la nostra più ampia partnership transatlantica, più importante che mai nell'attuale contesto geopolitico complesso", aggiunge Sefcovic.
La dichiarazione congiunta che formalizza l'accordo-quadro commerciale tra Ue e Usa raggiunto a luglio conferma il tetto massimo di 15% per i dazi statunitensi sulle esportazioni Ue. "Si tratta dell'accordo commerciale più favorevole che gli Stati Uniti abbiano mai concesso a un partner" ha detto il capo negoziatore e commissario al Commercio Ue. "Numerosi settori, inclusi quelli strategici come auto, farmaceutica, semiconduttori e legname, beneficeranno di questo limite", prosegue Sefcovic. "A differenza degli accordi con altri partner, questo 15% include già i dazi Mfn esistenti", spiega, facendo riferimento ai dazi doganali standard definiti a livello dell'Organizzazione mondiale del commercio, che si applicano in assenza di accordo commerciale. "Dove i dazi Mfn sono pari o superiori al 15%, non si applicheranno ulteriori dazi. In altre parole, l’Ue godrà di dazi effettivi notevolmente più bassi rispetto ad altri Paesi", aggiunge il commissario Ue.
"Non siamo riusciti a includere vino, liquori e birra tra i settori coperti da soli dazi Mfn. Ma la porta non è chiusa: entrambe le parti hanno concordato di valutare altri settori in futuro, e quello delle bevande resta una priorità offensiva per l’Ue" dice il commissario Ue Sefcovic. Il riferimento è ai dazi doganali standard, definiti a livello dell'Organizzazione mondiale del commercio, che si applicano in assenza di accordo commerciale.
Ottenere esenzioni su birra, vino e liquori "non sarà facile né immediato. Negli Usa c’erano posizioni diverse, e alla fine l’equilibrio complessivo dell’accordo era la priorità", aggiunge Sefcovic, sottolineando che la Commissione rimane impegnata ad aprire nuove discussioni relative a questo settore, come anche a quello di acciaio e alluminio.

(Adnkronos) - Sara Errani e Andrea Vavassori hanno vinto di nuovo il torneo di doppio misto agli Us Open. A New York, i due azzurri hanno eliminato in finale la coppia formata da Casper Ruud e Iga Swiatek, confermando come la specialità sia tutt'altra cosa rispetto al singolare. Rispondendo così, sul campo, agli organizzatori e alla nuova formula proposta con 16 coppie (8 in base al ranking di singolare e 8 wild card). Errani e Vavassori, fuoriclasse del doppio (a New York il terzo Slam conquistato nell'ultimo anno, dopo Us Open 2024 e Roland Garros 2025), erano stati invitati in quanto campioni in carica. E con la riconferma hanno portato a casa un milione di dollari, grazie a un montepremi molto più ricco del precedente.
Il montepremi del doppio misto agli Us Open 2025 ammonta a circa un milione di dollari da dividere tra i due tennisti vincitori, dunque si tratta di un assegno da 500.000 dollari a testa (circa 429.000 euro). Qualche mese fa, gli azzurri avevano commentato così in un comunicato, il nuovo format del torneo: "Abbiamo ricevuto la notizia che il torneo di doppio misto degli Us Open sarà completamente stravolto, cancellato e sostituito da una pseudo-esibizione incentrata solo sull'intrattenimento e lo spettacolo. Si giocherà durante il torneo di qualificazione, con 8 coppie di giocatori determinate dalla classifica singola più alta e 8 coppie di giocatori invitati dal torneo con una wild card. Una decisione presa senza consultare nessuno, che non possiamo fare altro che accettare. La consideriamo una profonda ingiustizia, che manca di rispetto a un'intera categoria di giocatori".
Gli azzurri avevano inoltre aggiunto: "Mettere il denaro al di sopra del tennis non è mai una buona idea. Al momento non sappiamo se avremo la possibilità di difendere il nostro titolo, ma speriamo che questo rimanga un caso isolato e che questo tipo di politica non venga più presa in considerazione in futuro". Alla fine, la possibilità di difendere il titolo è arrivata. E la vittoria di Sara e Andrea vale doppio.

(Adnkronos) - Sarebbe stato un follower ad allertare il conduttore televisivo Stefano De Martino della diffusione on line del video, carpito illegalmente dal sistema di videosorveglianza, che lo ritrae mentre è in compagnia della sua attuale fidanzata in casa nella Capitale. Una segnalazione, arrivata il 9 agosto e che ha fatto scattare il giorno successivo la denuncia al commissariato di Polizia di Porto Cervo da parte di De Martino, presentata poi tramite i suoi legali anche alla procura di Roma competente per territorio. Il follower avrebbe riconosciuto il conduttore da alcuni tatuaggi e lo ha allertato.
Nei giorni scorsi i pm di piazzale Clodio hanno avviato un'inchiesta per accesso abusivo a sistema informatico e le indagini sono state delegate alla Polizia Postale.
Leggi tutto: Sul web video privati Tronelli-De Martino, il conduttore 'avvisato' da un follower



(Adnkronos) - La polizia italiana ha arrestato nella provincia di Rimini un cittadino ucraino, Serhii K., sospettato di aver partecipato al sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel settembre 2022. Lo rende noto la Bild, secondo cui l’operazione, avvenuta nella notte del 21 agosto, è stata eseguita dai carabinieri di Misano Adriatico in stretta collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, su mandato di arresto europeo emesso dal 18 agosto dalla Procura federale tedesca.


(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo dopo il ritiro a Cincinnati e mette nel mirino gli Us Open, al via tra pochi giorni. Oggi, giovedì 21 agosto, il numero uno del ranking Atp si allenerà due volte: una doppia sessione con Francisco Comesana, alle 17 (quando a New York saranno le 11) sul P1 Court, e poi alle 18 sull'Ashe Stadium. Comincia così l'avventura del fuoriclasse azzurro nello Slam americano, in attesa del sorteggio che chiarirà i contorni del suo percorso a Flushing Meadows. Ma come sta Jannik dopo il malore nel match con Carlos Alcaraz?
Per Sinner, tutto procede secondo programma. Jannik aveva spiegato dopo il ritiro nella finale contro Alcaraz a Cincinnati di aver bisogno di un paio di giorni di riposo per tornare al top in vista dell'ultimo Slam stagionale. E così, confermata anche la rinuncia al doppio misto degli Us Open con Katarina Siniakova, l'azzurro ha deciso di tornare in campo oggi per un paio di sessioni di allenamento morbide. Per riprendere confidenza con il campo in vista dell'esordio a New York.
Leggi tutto: Sinner 'vede' gli Us Open e torna ad allenarsi: la prima giornata di Jannik a New York

(Adnkronos) - Le dimissioni da dipendente Rai, dopo circa 33 anni e contestualmente la firma di un contratto per la realizzazione e la conduzione di programmi d'approfondimento come 'In Mezz'ora' e 'Newsroom'. Monica Maggioni ha scelto la strada già percorsa da altri giornalisti di lungo corso della Rai, come Bruno Vespa: un contratto da esterna all'azienda per dedicarsi alla scrittura e alla conduzione di programmi d'informazione. La giornalista, che nella sua carriera ultratrentennale di dipendente del servizio pubblico ha ricoperto ogni tipo di incarico giornalistico, fino ad arrivare alla direzione del Tg1 (prima e unica donna finora a ricoprire questo ruolo) e alla presidenza di Viale Mazzini, ha firmato, contestualmente alla dimissioni, a quanto apprende l'Adnkronos, un contratto di 5 anni da autrice e conduttrice di trasmissioni di approfondimento giornalistico.
L'ultimo incarico della giornalista da dipendente Rai è stato dal maggio 2023 fino alle dimissioni quello di responsabile della Direzione Editoriale per l'Offerta Informativa. Proprio il 18 marzo scorso l'azienda aveva chiarito il ruolo della Direzione editoriale per l'offerta informativa ridefinendone mission e aree di competenza e conferendole nuovi poteri sull'attività informativa delle sedi estere della Rai, dalle trasferte alle sostituzioni dei corrispondenti in caso di lunghe assenze, dalle collaborazioni giornalistiche alle spese funzionali alla copertura informativa. La cosa, secondo rumors insistenti circolati all'epoca, aveva creato non pochi mal di pancia all'interno dell'azienda, in particolare ai vertici delle testate giornalistiche. Ma non è chiaro se questo possa aver influito sulla decisione della giornalista di lasciare per dedicarsi all'attività che le sta probabilmente più a cuore: la realizzazione e conduzione di programmi.
Leggi tutto: Monica Maggioni firma contratto di 5 anni da esterna con la Rai per le trasmissioni

(Adnkronos) - Le dimissioni da dipendente Rai, dopo circa 33 anni e contestualmente la firma di un contratto per la realizzazione e la conduzione di programmi d'approfondimento come 'In Mezz'ora' e 'Newsroom'. Monica Maggioni ha scelto la strada già percorsa da altri giornalisti di lungo corso della Rai, come Bruno Vespa: un contratto da esterna all'azienda per dedicarsi alla scrittura e alla conduzione di programmi d'informazione. La giornalista, che nella sua carriera ultratrentennale di dipendente del servizio pubblico ha ricoperto ogni tipo di incarico giornalistico, fino ad arrivare alla direzione del Tg1 (prima e unica donna finora a ricoprire questo ruolo) e alla presidenza di Viale Mazzini, ha firmato, contestualmente alla dimissioni, a quanto apprende l'Adnkronos, un contratto di 5 anni da autrice e conduttrice di trasmissioni di approfondimento giornalistico.
L'ultimo incarico della giornalista da dipendente Rai è stato dal maggio 2023 fino alle dimissioni quello di responsabile della Direzione Editoriale per l'Offerta Informativa. Proprio il 18 marzo scorso l'azienda aveva chiarito il ruolo della Direzione editoriale per l'offerta informativa ridefinendone mission e aree di competenza e conferendole nuovi poteri sull'attività informativa delle sedi estere della Rai, dalle trasferte alle sostituzioni dei corrispondenti in caso di lunghe assenze, dalle collaborazioni giornalistiche alle spese funzionali alla copertura informativa. La cosa, secondo rumors insistenti circolati all'epoca, aveva creato non pochi mal di pancia all'interno dell'azienda, in particolare ai vertici delle testate giornalistiche. Ma non è chiaro se questo possa aver influito sulla decisione della giornalista di lasciare per dedicarsi all'attività che le sta probabilmente più a cuore: la realizzazione e conduzione di programmi.
Leggi tutto: Monica Maggioni, contratto da 5 anni con la Rai per le trasmissioni d'approfondimento



(Adnkronos) - Sole e abbronzatura, è giusto controllare i nei al rientro dalle vacanze? "Non conta quando, ma chi deve farlo. Il controllo dei nevi, guai a chiamarla mappatura, non ha una stagionalità. Chiaramente, se uno prende il sole in luglio e agosto, certamente a settembre non riceverà la diagnosi di melanoma o di un altro tumore della pelle. Tuttavia, esistono delle categorie a rischio che vanno seguite e monitorate periodicamente e che rappresentano il 2-3 per cento della popolazione italiana". Così all'Adnkronos Salute Giovanni Pellacani, presidente Sidemast - Società italiana di dermatologia medica chirurgica estetica e di malattie sessualmente trasmesse.
I più a rischio sono le "persone con oltre 50 anni di età con marcato danno solare o persone che presentano più di 50 nevi il cui diametro è maggiore di 5 millimetri ed hanno 4 o più nei atipici - spiega Pellacani -. E ancora: chi ha forte familiarità con neoplasie cutanee e chi ha avuto il melanoma in giovane età. Ecco, queste categorie è bene che si sottopongano al controllo periodico dei nei. Parliamo di persone che devono essere inserite in un programma di controllo e prevenzione". Per Pellacani la regola ABCDE conserva sempre la sua validità per l'autodiagnosi (soprattutto fra gli adulti): A = asimmetria della lesione; B = irregolarità dei bordi; C = variabilità del colore; D = diametro di 5-6 o più millimetri; E = evoluzione della lesione nel giro di settimane o mesi.
E sulla 'mappatura dei nei', il presidente dei dermatologi tiene a precisare: "La prestazione di 'mappatura dei nevi' non è mai esistita formalmente nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) come voce autonoma. Essa è sempre stata ricompresa nella visita dermatologica, durante la quale lo specialista può avvalersi di strumenti di primo livello, come la dermatoscopia manuale. Tecniche più sofisticate, quali la videodermatoscopia digitale e la mappatura fotografica seriale, vanno considerate indagini di secondo livello, da effettuarsi solo se ritenute appropriate dal dermatologo, sulla base del quadro clinico del singolo paziente e della reale utilità diagnostica". Dunque, questo tipo di controllo "non è mai sparito dai Lea ma è parte integrante della visita dermatologica. La prestazione - sottolinea Pellacani - rientra nei percorsi già previsti. Nessun arretramento della prevenzione, quindi, ma una più chiara organizzazione per evitare equivoci e garantire equità ed efficacia". L'aggiornamento dei Lea, prosegue, "non comporta una riduzione della tutela dei pazienti, bensì un chiarimento organizzativo: la valutazione del rischio di melanoma resta garantita attraverso la visita dermatologica, che mantiene un ruolo centrale e insostituibile".
"Tuttavia, la Sidemast - evidenzia Pellacani - ritiene fondamentale migliorare l'organizzazione dell'accesso alle prestazioni dermatologiche, distinguendo due percorsi chiari e differenziati che prevedano la richiesta di visita dermatologica distinta in due tipologie.
1. Visita dermatologica oncologica: prestazione esigibile a seguito della rilevazione da parte del medico di medicina generale di una lesione sospetta neoplastica o di una condizione a rischio, consentendo quindi di dare la priorità e corretti tempi di attesa (urgenza breve - garantita entro 10 giorni) per ogni lesione sospetta di melanoma o tumore cutaneo in rapida crescita o modificazione, e permettendo invece di programmare con urgenze Differite o Programmabili eventuali necessità di screening di pazienti con elevato numero di nevi o altri fattori di rischio di tumore cutaneo, in assenza di specifico sospetto oncologico in atto.
2. Visita dermatologica generale: prestazione riguardante tutte le altre condizioni cutanee non oncologiche, quali malattie infiammatorie o degenerative acute o croniche, infezioni cutanee, allergie, da gestire con priorità stabilita sulla base della valutazione del medico di medicina generale".
Questa proposta "consentirebbe di ottimizzare le risorse, garantendo tempi rapidi nei casi realmente sospetti e un accesso ordinato agli screening, senza generare diseguaglianze né allarmismi", conclude Pellacani.

(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp. Da domani, venerdì 22 agosto, a domenica 24 agosto, il Motomondiale fa tappa in Ungheria per l'appuntamento di Balaton Park, una novità del calendario di quest'anno. Con una curiosità: si torna in Ungheria 33 anni dopo l'ultima volta. Si riparte dal dominio di Marc Marquez, vincitore anche in Austria davanti ad Aldeguer. Dalle prove libere alla gara, passando per la sprint race, ecco gli orari degli appuntamenti del weekend e dove vederli in tv e streaming.
Ecco tutti gli appuntamenti del weekend di Motogp, con relativi orari:
Venerdì 22 agosto
Ore 10.40: MotoGp - prove libere 1
Ore 14.55: MotoGp – Pre-qualifiche
Sabato 23 agosto
Ore 10.05: MotoGp - prove libere 2
Ore 10.45: MotoGp - qualifiche
Ore 14.55: MotoGp - Sprint
Domenica 24 agosto
Ore 9.35: MotoGp - Warm Up
Ore 14: MotoGp - gara
Tutti gli appuntamenti del Gp di Ungheria saranno visibili su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport MotoGp (canale 208), ma anche in streaming su Sky Go e Now. Prove, qualifiche e gara sprint di sabato saranno visibili anche in chiaro su Tv8, mentre la gara di domenica 24 agosto sarà visibile su Tv8 in chiaro solo in differita (alle 17).

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