
(Adnkronos) - Francesca Albanese, relatrice speciale del'Onu per i Territori palestinesi occupati, si alza e abbandona lo studio di In Onda, su La7. Albanese, ospite di Luca Telese e Marianna Aprile nella puntata del 5 ottobre, se ne va mentre Francesco Giubilei - altro ospite in studio con il giornalista del Corriere della Sera Federico Fubini - fa riferimento alla posizione della senatrice Liliana Segre sull'uso del termine 'genocidio' per Gaza.
"Io intanto vorrei citare una personalità che, quando si parla di questi temi, negli ultimi mesi viene poco citata. Io sono molto d'accordo con quello che dice la senatrice Segre sul tema del genocidio...", dice Giubilei. Accanto a lui, Albanese si alza e lascia lo studio tra la sorpresa generale. "Devo andare, ho un altro appuntamento", dice Albanese. "Molto democratica, una scena vergognosa. Se si cita la senatrice Segre, ci si alza...", incalza Giubilei. "E' legato al fatto che alle 21 avrebbe dovuto lasciarci, l'avremmo salutata dopo aver fatto finire il suo intervento", interviene Telese.
Leggi tutto: Giubilei: "Io d'accordo con Segre". Albanese lascia In Onda: "Devo andare"

(Adnkronos) - Juventus e Milan non vanno oltre lo 0-0 nella gara valida per la sesta giornata di Serie A con Max Allegri al ritorno allo Stadium che riceve una piccola ovazione. Gara molto tattica ed equilibrata, con la voglia di non rischiare a larghi tratti e con i rossoneri che hanno però sbagliato con Pulisic un rigore che poteva cambiare la storia della sfida. Con questo pareggio il Milan sale a 13 punti, mentre la squadra di Tudor sale a 12 insieme all'Inter, con Napoli e Roma in vetta a 15.
Assenza pesantissima in casa Juventus, con Tudor che deve rinunciare a Bremer, mentre va solo in panchina Khepren Thuram con il tecnico bianconero che sceglie Rugani e McKennie dal 1', con Kalulu largo a destra nei quattro di centrocampo. In attacco spazio dal primo minuto per Conceiçao e David. Allegri, contro il suo passato, deve fare a meno dello squalificato Estupinan, sostituito da Bartesaghi sull'out sinistro di centrocampo. Recupera Tomori, mentre la coppia d'attacco è ancora una volta formata da Pulisic e Gimenez.
Nessun gol e pochissime emozioni nel primo tempo di una gara molto bloccata dal punto di vista tattico. La squadra di Tudor manovra di più mentre quella di Allegri prova a trovare spazi, provando a concludere anche da fuori con Rabiot e in due occasioni con Gimenez, prima con un tiro bloccato in due tempi da Di Gregorio e poi con un colpo di testa terminato largo di poco. Al 39' spunto di Conceiçao, che va via a Bartesaghi e cerca Gatti in area ma il difensore della Juventus non controlla e si trascina il pallone sul fondo.
La ripresa inizia con maggiore brio e al 48' c'è la super parata di Maignan su Gatti che si coordina in acrobazia e colpisce dall'interno dell'area piccola, ma viene fermato dal portiere del Milan anche se l'azione viene poi fermata per una irregolarità. Al 53' l'occasione più grande è del Milan con Pulisic che sbaglia un calcio di rigore, aprendo troppo l'interno e mandando alto il pallone. Penalty che era stato assegnato dall'arbitro Guida per un fallo di Kelly su Gimenez trovato da Modric con un perfetto lancio lungo.
Allegri decide di cambiare e inserisce Loftus-Cheek e Leao. Proprio il portoghese al 68' recupera palla nella sua metà campo, vede Di Gregorio fuori dai pali e prova a sorprenderlo da centrocampo ma non trova la porta di pochissimo. Al 73' altra grande occasione per Leao che stoppa di petto in area un filtrante di Pulisic ma la conclusione con il sinistro da due passi sfiora il palo. Tudor risponde con gli inserimenti di Vlahovic, Thuram e Openda ma non portano i risultati sperati, anzi nel finale, al 90' è ancora il Milan a sfiorare il successo ma sulla splendida verticalizzazione di Modric, Leao calcia male ad incrociare dall'interno dell'area e Di Gregorio respinge e salva la sua porta.
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(Adnkronos) - Arriva la prima superluna del 2025. Il 7 ottobre sarà caratterizzato dall'evento spettacolare, determinato dal passaggio della Luna piena al perigeo, il punto più vicino alla Terra. Il fenomeno si manifesterà in particolare alle 5.48 della mattina del 7 ottobre, quando la Luna si troverà a circa 362mila km dalla Terra, nella posizione più vicina nel corso della sua orbita. La distanza inferiore alla media farà apparire il satellite naturale lievemente più grande rispetto alle dimensioni percepite quando la Luna è alla distanza ordinaria di circa 384mila chilometri.
Si calcola che, al passaggio al perigeo, la Luna piena possa apparire fino al 14% più grande e fino al 30% più luminosa. Quando le variazioni percepite sono di rilevanza minore, l'effetto è meno visibile ad occhio nudo e meno apprezzabile da persone non esperte.
La Superluna del 7 ottobre viene definita 'Luna del raccolto', perché è il fenomeno più vicino all'equinozio di autunno (22-23 settembre quest'anno) e in passato era associato al periodo del raccolto nelle campagne.
Intanto, si profila anche la possibilità duna superluna a novembre. L'appuntamento è fissato attorno al 5 novembre.
Leggi tutto: Superluna 7 ottobre 2025, ecco quando si vedrà meglio

(Adnkronos) - Donald Trump è "strano ma furbo". E' il giudizio che Richard Gere dà sul presidente degli Stati Uniti a Che tempo che fa, oggi 5 ottobre, nella prima puntata della nuova stagione del programma condotto da Fabio Fazio.
"È un momento estremamente oscuro negli Stati Uniti, ma lo vediamo anche in tutto il resto del mondo. Abbiamo un presidente che è decisamente strano e decisamente sui generis. Io non credo che nessuno capisca davvero chi sia, che cosa voglia fare, ma è furbo nella manipolazione di tutti: è stato eletto presidente due volte, abbastanza stranamente: due volte", dice Gere.
"Quindi è furbo, sa dove sono le paure della gente, le debolezze e sa avvantaggiarsene. Questo succede in tutte le forme di fascismo, quando ci sono delle debolezze nelle persone. Nei giorni immediatamente seguenti la sua elezione ha fatto dei tagli su denaro che andava nell'istruzione, in Africa, in medicina, in assistenza di base. Questo lo ha fatto dalla sera alla mattina", aggiunge.
"Avevamo un programma straordinario di sostegno che era stato voluto dal presidente precedente che ha salvato da 10 a 20 milioni di vite: non ha più voluto sovvenzionarlo e anche non ha più voluto sovvenzionare le mense dei bambini in America. È assolutamente strana questa cosa e nessuno capisce come sia potuto capitare in un Paese dove noi siamo sempre stati orgogliosi delle cose che abbiamo fatto, come questi programmi meravigliosi di aiuto. La democrazia e la gentilezza di base vanno via via scemando", afferma ancora.
Leggi tutto: Richard Gere a Che tempo che fa: "Trump strano ma furbo"

(Adnkronos) - Il Napoli si impone in rimonta 2-1 sul Genoa al Maradona e torna in vetta al campionato insieme alla Roma a 15 punti dopo la sesta giornata. Oggi 5 ottobre la squadra di Conte passa in svantaggio con un gran gol di tacco di Ekhator nel primo tempo e nella ripresa ribalta la sfida grazie alle reti al 57' di Anguissa e al 75' di Höjlund. La formazione di Vieira subisce invece la terza sconfitta consecutiva in campionato e resta ferma a 2 punti, in ultima posizione insieme al Pisa.
Conte in avvio sceglie Hojlund al centro dell'attacco, con Neres e Politano ai suoi lati. Beukema e Juan Jesus in difesa, con Milinkovic-Savic in porta e De Bruyne inizialmente in panchina. Vieira invece opta per il giovanissimo Ekhator preferito a Colombo, con Malinovskyi e Vitinha a supporto.
Il Napoli sfiora subito il vantaggio al 7' con il rinvio di Marcandalli che sbatte sul petto di Hojlund, Leali è fuori dai pali ma il pallone esce non di molto. Il Genoa risponde al 10' con Ekhator che calcia da fuori area ma il pallone termina lontano dalla porta. La squadra di Conte soffre le sortite offensive di Norton-Cuffy e al 33' subisce il gol. Proprio l'esterno rossoblu salta Olivera e mette al centro per Ekhator che da dentro l'area piccola insacca con un pregevole colpo di tacco per lo 0-1. Il Napoli prova a reagire, senza creare pericoli e perde Lobotka per infortunio.
Nella ripresa la musica cambia, Conte inserisce De Bruyne e Spinazzola e al 57' arriva il pareggio: cross di Spinazzola, Vasquez in spaccata anticipa Hojlund, ma arriva Anguissa che di testa deposita il pallone in rete per l'1-1. Al 60' Anguissa serve Spinazzola ma Sabelli mura la conclusione indirizzata verso lo specchio del terzino azzurro. Ancora Napoli pericoloso al 65' con Leali che in tuffo neutralizza il tiro di Di Lorenzo. Al 72' Hojlund va in gol su assist di De Bruyne ma viene annullato per la posizione di fuorigioco del belga.
Il Genoa prova a difendere il pari ma al 74' sul corner di De Bruyne, stacca Di Lorenzo che colpisce il legno. E' il prologo al gol che arriva un minuto dopo: al 75' Leali respinge il tiro da dentro l'area di Anguissa ma non può nulla sula ribattuta di Hojlund per il 2-1. Nel finale al 90' Lucca da poco entrato impegna Leali da posizione defilata, ma il portiere del Genoa fa buona guardia e limita il passivo: il Napoli riscatta la sconfitta di Milano e torna a correre.
Leggi tutto: Napoli-Genoa 2-1, rimonta azzurra con Anguissa e Hojlund
(Adnkronos) - "Giovanni Falcone e Paolo Borsellino erano dei maestri, avevano voglia di seminare il germe della legalità, credevano nel gruppo, credevano in una magistratura diversa da quella che ancora allora dialogava con la mafia e ne disconosceva la capacità di condizionate la società e mortificare la vita democratica". Lo ha detto il Procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio intervenendo al convegno organizzato dall'Anm sull'isola dell'Asinara per ricordare i due giudici a 40 anni dalla permanenza sull'isola per scrivere il maxiprocesso. "Francesca Morvillo avrebbe avuto oggi 80 anni, 85 Paolo Borsellino e 86 Giovanni Falcone - prosegue Patronaggio - ma gli eroi sono sempre giovani e belli nel ricordo dei posteri, perché giovani e belle erano le loro idee. Spesso osteggiati in vita e molto più spesso ipocritamente celebrati da morti".
Leggi tutto: Pg Patronaggio: "Falcone e Borsellino ipocritamente celebrati da morti"

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti e Luciano Darderi si affronteranno domani, lunedì 6 ottobre, nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai in un match visibile in diretta tv e streaming. Dopo il ritiro di Jannik Sinner contro Tallon Griekspoor, starà ai due azzurri difendere la bandiera italiana in Cina. Il toscano ha vinto contro l’argentino Francisco Comesana al debutto nel torneo, mentre Darderi ha spazzato via in due set il padrone di casa Bu Yunchaokete. In palio ci sono gli ottavi di finale, contro il vincente della sfida tra De Jong e Auger Aliassime. Ecco orario, precedenti e dove vedere il match.
Musetti-Darderi sarà il terzo match sul sul Grandstand 2, a partire dalle 6.30 italiane di domani, lunedì 6 ottobre. I due si sono affrontati una sola volta in carriera: Musetti, numero 9 del ranking Atp, ha avuto la meglio sul numero 29 nel secondo turno a Wimbledon 2024, in cinque set.
Musetti-Darderi sarà visibile in diretta su Sky Sport. Il match sarà trasmesso anche in streaming su Sky Go, Now e Tennis Tv.
Leggi tutto: Musetti-Darderi domani a Shanghai: orario, precedenti e dove vederla

(Adnkronos) - Jannik Sinner si ritira dal Masters 1000 di Shanghai, costretto a cedere nel terzo turno del torneo cinese contro Tallon Griekspoor. Il fuoriclasse azzurro dice dunque addio alle possibilità di difendere il titolo vinto un anno fa, ma saluta anche il sogno di tornare numero uno del ranking Atp dopo Vienna. Se prima di oggi il discorso era già complicato (all'azzurro sarebbe servito un percorso netto a Shanghai e in Austria, con due vittorie finali), ora l'ipotesi è da scartare. Sinner ha al momento 10.000 punti in classifica (contando già i 50 guadagnati ieri dopo la vittoria contro Altmaier) ed è a -1340 da Carlos Alcaraz.
Alcaraz non è iscritto ai tornei di Basilea e Vienna. Sinner, almeno prima del problema di oggi, aveva confermato la partecipazione all'Atp 500 austriaco. Dovesse vincerlo salirebbe a 10.500 punti, che non basterebbero comunque per il sorpasso. Punti importanti potrebbero arrivare dal Masters 1000 di Parigi, a cui non ha preso parte l'anno scorso, ma molto dipenderà anche da Alcaraz (che in Francia scarterà 100 punti). Così come alle Atp Finals di Torino, in cui Jannik dovrà difendere il titolo (e i punti) guadagnati un anno fa (qui Alcaraz scarterà invece 200 punti).
Leggi tutto: Sinner, e ora? Come cambia il ranking Atp dopo il ritiro di Jannik a Shanghai

(Adnkronos) - E' di almeno due morti e 12 feriti il bilancio di una sparatoria a Montgomery, in Alabama, dove era in corso una Fiera Nazionale. Lo ha dichiarato il capo della polizia di Montgomery, Jim Graboys, precisando che almeno tre persone hanno riportato ferite potenzialmente letali. Al momento non ci sono indicazioni sul movente e nessuno è stato preso in custodia.
"Voglio dichiarare espressamente che utilizzeremo tutte le risorse e faremo tutto il necessario per perseguire le persone coinvolte", ha affermato Graboys.
Leggi tutto: Sparatoria in Alabama, almeno 2 morti e 12 feriti alla fiera di Montgomery

(Adnkronos) - Infortunio per Jannik Sinner a Shanghai? Il fuoriclasse azzurro ha accusato un problema al ginocchio nel corso del secondo set del terzo turno del Masters 1000 cinese contro Tallon Griekspoor. Durante l'undicesimo game del secondo parziale, Sinner si trova a rincorrere, va sotto 0-40 e alla fine subisce il break (il primo dell'incontro). Per colpa, forse, anche di un fastidio al ginocchio, legato a un movimento irregolare dell'articolazione in uno scambio prolungato. Jannik poi si tocca il ginocchio, zoppica e fa qualche smorfia verso coach Vagnozzi al suo angolo. Dopo qualche secondo di preoccupazione torna quindi a giocare, perdendo il set.
Prima di cominciare il terzo set, Sinner appare però preoccupato. E, curiosità, non si siede, forse per evitare i crampi.
Leggi tutto: Sinner, infortunio a Shanghai? Jannik zoppica e si ferma nel match contro Griekspoor

(Adnkronos) - Prima il rischio infortunio, poi il ritiro per Jannik Sinner a Shanghai. Il fuoriclasse azzurro accusa un problema al ginocchio nel corso del secondo set del terzo turno del Masters 1000 cinese contro Tallon Griekspoor. Durante l'undicesimo game del secondo parziale, Sinner si trova a rincorrere, va sotto 0-40 e alla fine subisce il break (il primo dell'incontro). Per colpa, forse, anche di un fastidio al ginocchio, legato a un movimento irregolare dell'articolazione in uno scambio prolungato. Jannik poi si tocca il ginocchio, zoppica e fa qualche smorfia verso coach Vagnozzi al suo angolo. Dopo qualche secondo di preoccupazione torna quindi a giocare, perdendo il set. Prima di cominciare il terzo set, Sinner appare però preoccupato. E, curiosità, non si siede, forse per evitare i crampi.
Le condizioni fisiche dell'azzurro però sono precarie. Il serbatoio è vuoto, i crampi non sono più gestibili e sul 2-3 del terzo set, dopo 2 ore abbondanti di gioco, arriva il ritiro del numero 2 del mondo.
Leggi tutto: Sinner, ritiro per crampi a Shanghai: Jannik prima zoppica e poi si ferma
I vigili del fuoco hanno estratto le persone dalle lamiere... 
(Adnkronos) - La Roma torna alla vittoria dopo il ko con il Lilla in Europa League. La squadra di Gasperini supera 2-1 in rimonta la Fiorentina al Franchi oggi domenica 5 ottobre. Decidono i gol di Soulè e Cristante, che ribaltano la rete iniziale di Kean. I giallorossi salgono così a 15 punti, da soli in vetta in attesa della gara del Napoli con il Genoa e del big match Juventus-Milan. Altro ko invece per la Fiorentina di Pioli, che resta ferma a 3 punti.
Gasperini per la sfida al Franchi cambia ancora, con quattro innesti rispetto al match di Europa League. In attacco torna Dovbyk al posto di Ferguson con Baldanzi titolare, per la prima volta in stagione, insieme a Soulé. Esterni confermati con Wesley a destra e Tsimikas a sinistra, in mezzo torna invece Koné a far coppia con Cristante. Mancini, infine, riprende il proprio posto al centro della difesa a tre a davanti a Svilar. Pioli, invece, ripropone lo stesso undici sceso in campo nello 0-0 con il Pisa, con Gudmundsson e Kean davanti.
Primo tempo denso di emozioni al Franchi con la Fiorentina che parte bene e al 14' passa in vantaggio. Errore di Mancini che si scontra con Celik a centrocampo: Kean viene lanciato da Nicolussi Caviglia e nell'uno contro uno punta Ndicka e fa partire un destro di collo pieno che trova l'incrocio per l'1-0. La risposta della Roma non tarda ad arrivare e otto minuti dopo Soulé con un mancino dal limite fa 1-1, trovando l'incrocio senza lasciare scampo a De Gea. La Roma prende in mano la gara e 30' trova il sorpasso con il colpo di testa di Cristante su corner di Soulé per l'1-2.
Nella ripresa, Pioli inserisce Piccoli per Gudmundsson.Anche Gasperini cambia e rinuncia alla prima punta, con l'inserimento di Dybala al centro dell'attacco giallorosso al posto di Dovbyk, con Pellegrini al posto di Baldanzi. Poi Rensch al posto di Tsimikas. La Roma sembra più stanca e al 69' la Fiorentina sfiora il pareggio: sul calcio di punizione teso in area di Nicolussi Caviglia, stacca Piccoli che la tocca di testa. Palla fuori di un niente. Al 73' ancora Piccoli vicino al gol: sul rinvio di De Gea l'attaccante controlla e dal limite fa partire una conclusione con una parabola incredibile che si stampa sulla traversa. La Fiorentina prova a buttare palloni in area nel finale, ma la Roma tiene e porta a casa tre punti d'oro per classifica e morale.

(Adnkronos) - Un bambino di 3 anni oggi, domenica 5 ottobre, a Nervesa della Battaglia (Treviso) è stato morso al volto - sul labbro e sulla parte inferiore dell’occhio sinistro - da un cane di razza Pastore del Lagorai mentre stava giocando con l’animale nella cucina della casa del nonno. Il cane, di circa 2 anni e mezzo, regolarmente vaccinato, è di proprietà della compagna del nonno.
Sul posto sono intervenuti il Suem 118 di Montebelluna e l’elisoccorso di Treviso che ha trasportato il piccolo all’ospedale di Treviso. Il bambino è gravemente ferito ma non rischia la vita.
Leggi tutto: Treviso, bambino di 3 anni morso al volto da cane di famiglia: è grave

(Adnkronos) - Jannik Sinner fuoriclasse anche con il pallone tra i piedi. Il numero 2 del ranking Atp è stato 'pizzicato' dalle telecamere delle tv prima del match contro l'olandese Tallon Griekspoor a Shanghai, in una fase molto rilassata del riscaldamento. Nel filmato, diventato già virale sui social, Jannik ruba una pallina a coach Simone Vagnozzi e inizia a palleggiare. Ovviamente, senza mai far cadere la palla a terra. La curiosità? Vagnozzi quasi non si accorge del momento e resta fisso con lo sguardo in avanti, probabilmente intento a guardare il match tra Novak Djokovic e Yannick Hanfmann, scesi in campo prima dell'azzurro.
Come al solito, Jannik regala spettacolo se di mezzo c'è il pallone. Come fatto più volte in passato.

(Adnkronos) - George Russell vince il Gp di Singapore di Formula 1 oggi, domenica 5 ottobre, a Marina Bay. Il pilota della Mercedes domina la gara e chiude davanti alla Red Bull di Max Verstappen, che ha provato fino alla fine a superarlo. Terzo posto per la McLaren di Lando Norris, davanti al leader del Mondiale Oscar Piastri. La McLaren conquista il titolo costruttori. Quinto posto per l'altra Mercedes di Kimi Antonelli, seguito dalle due Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, che ha preceduto in volata sul traguardo l'Aston Martin di Fernando Alonso. Nono posto per Bearman e chiude la top ten Carlos Sainz, partito ultimo. Ecco l'ordine di arrivo del Gp di Singapore e la classifica piloti aggiornata.
Ecco l'ordine di arrivo del Gp di Singapore di oggi, domenica 5 ottobre:
1. George Russell (Mercedes)
2. Max Verstappen (Red Bull)
3. Lando Norris (McLaren)
4. Oscar Piastri (McLaren)
5. Kimi Antonelli (Mercedes)
6. Charles Leclerc (Ferrari)
7. Lewis Hamilton (Ferrari)
8. Fernando Alonso (Aston Martin)
9. Oliver Bearman (Haas)
10. Carlos Sainz (Williams)
11. Isack Hadjar (Racing Bulls)
12. Yuki Tsunoda (Red Bull)
13. Lance Stroll (Aston Martin)
14. Alexander Albon (Williams)
15. Liam Lawson (Racing Bulls)
16. Franco Colapinto (Alpine)
17. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
18. Esteban Ocon (Haas)
19. Pierre Gasly (Alpine)
20. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
Ecco la classifica piloti aggiornata dopo il Gp di Singapore:
1 Oscar Piastri – 336 punti
2 Lando Norris – 314 punti
3 Max Verstappen – 273 punti
4 George Russell – 237 punti
5 Charles Leclerc – 173 punti
6 Lewis Hamilton – 127 punti
7 Kimi Antonelli – 88 punti
8 Alex Albon – 70 punti
9 Isack Hadjar – 39 punti
10 Nico Hulkenberg – 37 punti
11 Lance Stroll – 32 punti
12 Carlos Sainz – 32 punti
13 Fernando Alonso – 34 punti
14 Liam Lawson – 30 punti
15 Esteban Ocon – 28 punti
16 Pierre Gasly – 20 punti
17 Yuki Tsunoda – 20 punti
18 Gabriel Bortoleto – 18 punti
19 Oliver Bearman – 18 punti
20 Franco Colapinto – 0 punti
21 Jack Doohan – 0 punti

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai. Oggi, domenica 5 ottobre, il numero 2 del ranking Atp affronta Tallon Griekspoor per continuare il suo percorso di difesa del titolo nel torneo cinese.
L'azzurro è reduce dal successo in due set contro il tedesco Daniel Altmaier, battuto senza fatica, mentre l'olandese arriva dal successo contro lo statunitense Jenson Brooksby.
Il match tra Jannik Sinner e Tallon Griekspoor sarà visibile in diretta su Sky Sport. Il match sarà trasmesso anche in streaming su Sky Go, Now e Tennis Tv
Leggi tutto: Sinner-Griekspoor oggi a Shanghai - Il match in diretta
Kabasele risponde a Borrelli, ma quanti errori tra i friulani... 
(Adnkronos) - Con l’inaugurazione della nuova Presidential Suite, l’FH55 Grand Hotel Palatino di Roma compie un passo decisivo nel percorso di trasformazione che lo porterà a diventare un 5 stelle lusso entro il 2026. Un investimento importante, una visione strategica chiara e una forte attenzione alla sostenibilità: così FH55 Hotels ridefinisce l’ospitalità di lusso nella Capitale. A spiegarlo Claudio Catani, vicepresident Operations del gruppo: "Il Gruppo quest'anno festeggia il suo 70° anno dalla fondazione e ci sembrava giusto celebrarlo in grande stile. Quindi abbiamo iniziato questo processo di riposizionamento del Grand Hotel Palatino nel 2023. Ad oggi sono stati investiti più di 11 milioni di euro, a novembre inizieremo il penultimo step di aggiornamento dell'albergo che coinvolgerà il piano terra e le centrali tecniche e sarà un altro investimento da 7 milioni di euro, per completarlo il prossimo inverno con i rimanenti due piani di camere e l'apertura di una terrazza sul rione Monti per ulteriori 9 milioni di euro. Al completamento di questa trasformazione l'investimento totale sarà di 27 milioni di euro".
Una cifra che ha già superato l’altissima soglia dei 20 milioni inizialmente prevista, per un investimento strategico che non solo ha trasformato l'hotel in una struttura di riferimento per il segmento lusso, ma ha già generato risultati concreti: +48% di ricavo medio per camera e +40% di RevPar. L’obiettivo è mantenere un Gop del 35%, incrementare sensibilmente i ricavi e valorizzare l’immobile stesso, sfruttando i multipli di mercato. "Abbiamo deciso di investire nell'FH55 Grand Hotel Palatino consapevoli delle grandi potenzialità ancora inespresse. Il riposizionamento nel segmento lusso, reso possibile anche dalla location esclusiva, porterà a una crescita del fatturato e, a parità di Gop percentuale, a un aumento significativo del valore immobiliare", sottolinea.
Tutto questo è reso possibile da una gestione accurata e da un controllo puntuale attraverso il sistema Usali, che consente di governare con precisione costi e performance operative. "Appena ho preso questo incarico, nell'aprile del 2023, mi sono reso conto - racconta - che per supportare la crescita, anche di fatturato, era necessario dotarci di un sistema di controllo di gestione, che abbiamo implementato utilizzando il sistema Usali. E' un sistema molto efficace perché, grazie ai moderni software dotati anche di intelligenza artificiale, rende analitico quello che ieri era generale, quindi la contabilità generale è tramutata in industriale nello spazio di un clic".
"Quello che ieri richiedeva importanti investimenti in termini di risorse umane, e soprattutto - prosegue - soggetti anche all'errore, oggi è assolutamente automatico e ci dà la certezza del dato, e quindi la certezza del costo. Mentre i ricavi sono soggetti a influenze esterne, e quest'anno ne abbiamo avuto contezza, i costi sono gestibili e monitorabili. Quindi per noi è fondamentale avere una verticalità sul dato del costo per seguire quelli che sono gli andamenti economici. Ed è questa la chiave che ci permette di sostenere progetti così ambiziosi".
La nuova Presidential Suite dell'FH55 Grand Hotel Palatino rappresenta l’essenza del nuovo posizionamento dell’hotel: spazi iconici, dotazioni di alto livello, una Spa privata e una vista senza eguali sul Colosseo e sul Rione Monti. È il simbolo della filosofia del gruppo FH55 Hotels, che punta a offrire esperienze su misura, capaci di unire comfort assoluto, autenticità e design contemporaneo. "Con la Presidential Suite - afferma Catani - vogliamo dare un segnale forte del nuovo corso dell’FH55 Grand Hotel Palatino. È il simbolo di una trasformazione che eleva la struttura al segmento lusso e incarna la nostra idea di ospitalità: non ostentazione, ma esperienze autentiche, esclusive e personalizzate, sempre in dialogo costante con la bellezza unica di Roma".
"Le esperienze cerchiamo di offrile dalle cose più piccole, per esempio al Palatino - elenca - abbiamo messo le prese elettriche native per clienti che vengono dal Regno Unito e dagli Stati Uniti che non hanno bisogno di adattatore; l'aria condizionata è disponibile tutto l'anno, avendo dotato l'albergo di quattro tubi, e per il cliente nordamericano è un'esigenza; poi la scelta dei cuscini e il letto, infatti siamo uno dei pochi se non l'unico albergo a Roma che ha un letto di 2,40 metri, il famoso Texas king, perché abbiamo avuto un cliente che una volta ce l'ha chiesto; al breakfast, invece della omelette station come si trova in tanti alberghi, abbiamo creato un angolo dove si fanno estratti di frutta e verdura freschi in base alle esigenze del cliente".
"Noi abbiamo la fortuna di lavorare in un settore - osserva il manager - che ci dà un grande vantaggio, quello di avere davanti il fruitore del servizio: noi riusciamo immediatamente a capire se il cliente è soddisfatto o non soddisfatto praticamente guardandolo in faccia. Quindi riusciamo a tarare, osservando il cliente e ascoltandolo, le future esperienze perfezionandole. Questa credo che sia la nostra forza: noi ascoltiamo il cliente, leggiamo quello che lui si aspetta da noi e lo mettiamo in campo. Quindi sicuramente uno dei nostri lati positivi è quello di ascoltare il cliente e poi prendere azioni per il cliente che verrà".
"Non vogliamo offrire semplicemente un soggiorno - ribadisce Catani - ma costruire esperienze su misura, destinate a restare nella memoria. Dal Suite Concierge dedicato agli ospiti delle 15 suite fino ai dettagli come appunto la Juice Lady, che ogni mattina propone una colazione healthy e personalizzata: il nostro obiettivo è sorprendere e coccolare chi ci sceglie". Grazie alla posizione unica la struttura ha una forte vocazione leisure, che incide per circa l’80% annuo. Allo stesso tempo, il segmento Mice resta strategico in alcuni periodi dell’anno: per questo saranno realizzate due nuove sale multifunzionali al piano terreno, mentre nell’inverno 2025-2026 si interverrà anche sul completo rifacimento delle cucine e degli spazi ristorativi.
Il numero di camere è stato ridotto da 200 a 157 per adeguarne le dimensioni alle esigenze dei nuovi segmenti di clientela, mentre i servizi del FH55 Grand Hotel Palatino sono stati ampliati, con un conseguente aumento dell’occupazione. "Volevamo creare valore - evidenzia Catani - non solo per i nostri ospiti, ma anche per il territorio. Più servizi significano più professionalità coinvolte e una maggiore attrattività per Roma come destinazione di lusso". L'hotel diventa così non solo un punto di riferimento per il turismo luxury, ma anche un motore di crescita economica e occupazionale per il tessuto romano.
Nel panorama romano del lusso, sempre più animato dall’arrivo di brand internazionali, l’FH55 Grand Hotel Palatino si distingue per una formula autentica e indipendente. L’esperienza delle 'Hidden Gems', un percorso che intreccia arte, design e fotografia, guida gli ospiti alla scoperta di una Roma segreta e inedita, arricchendo un soggiorno che unisce accoglienza personalizzata e servizi su misura. La location esclusiva a due passi dal Colosseo, un posizionamento tariffario competitivo, la ristorazione d’eccellenza in linea con le altre strutture del gruppo tra cui una già premiata con una stella Michelin, una terrazza panoramica mozzafiato e soluzioni uniche, come la Family Accommodation garantita, rafforzano l’unicità dell’offerta. A completare il quadro, la rigorosa insonorizzazione e le idee di soggiorno tailor-made, che pongono il benessere dell’ospite sempre al centro.
FH55 Hotels ha ottenuto la certificazione Iso 14001 e punta alla Leed Gold per FH55 Grand Hotel Palatino, adottando criteri di bioedilizia e sistemi di gestione energetica in linea con i più elevati standard Esg. "La sostenibilità non è per noi una moda, ma un metodo di lavoro - precisa Catani - perché crediamo che il lusso del presente e del futuro debba essere anche responsabile".
La Presidential Suite rappresenta solo la prima tappa di un ambizioso piano di sviluppo: dopo il passaggio dell'FH55 Grand Hotel Palatino a 5 stelle lusso nel 2026, il Gruppo FH55 Hotels proseguirà con l’apertura di un ristorante fine dining e di una nuova terrazza panoramica nel 2027. Parallelamente, sono previsti interventi di rinnovamento tecnologico e soft refurbishment sulle altre strutture del gruppo, tra cui l’FH55 Hotel Calzaiuoli e l'FH55 Grand Hotel Mediterraneo. Sempre nel 2026, a Firenze verrà inaugurato un nuovo ristorante in un fondo di proprietà, mentre si valutano già nuove acquisizioni e gestioni in altre località per consolidare ed espandere la presenza del brand.

(Adnkronos) - 'Tappi, tacchi e miracoli', ovvero: il lato 'spirit... oso' della comunicazione del vino. E' il curioso titolo del libro appena pubblicato da Maddalena Mazzeschi, da 40 anni pr nel settore enologico, che ha deciso di mettere insieme aneddoti, racconti ed esperienze di questa sua decennale carriera iniziata in un momento in cui, soprattutto per una donna, non era né facile né frequente parlare di vino e farlo con professionalità.
Maddalena Mazzeschi ha intrapreso questo percorso nel 1984, appena ventenne, da neodiplomata Perito agrario iniziando a lavorare a Montepulciano presso il Consorzio della prima Denominazione di origine controllata ad essere uscita sul mercato con l’aggiunta della classificazione 'garantita', cioè la più alta prevista per il vino italiano, e fino al 1990 ha contribuito alla sua conoscenza e valorizzazione. Grazie alla notevole esperienza acquisita, nel 1991 ha aperto una sua agenzia di comunicazione, marketing e pubbliche relazioni specializzata in questo settore. All'epoca, parlare di comunicazione nel mondo del vino era del tutto futuristico, nessuno sapeva di cosa si trattasse e ancora meno cosa si potesse fare. Maddalena si è trovata a dover avere o acquisire alcune caratteristiche fondamentali per superare la prova: un carattere deciso, una buona professionalità o almeno il desiderio di acquisirla, una grande autoironia per ridere dei propri errori e, spesso, pure di quelli degli altri.
Questa raccolta di aneddoti è il frutto proprio dell’autoironia già iniziata a maturare alle scuole superiori dove si era trovata, come è lei stessa a dire, “ad avere tre caratteristiche inaccettabili per i miei colleghi studenti tutti maschi: ero donna, brutta e secchiona”. La raccolta parte proprio da alcuni episodi legati ai cinque anni di scuola superiore dove già si trova a dover superare i suoi tre 'handicap' e a farne pedana di lancio per arrivare ad essere addirittura la prima donna eletta dagli studenti nel Consiglio di Istituto. Prosegue con aneddoti relativi al periodo della collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e quindi a quello di libero professionista. In più alcuni ricordi della vita privata: su tutti, la scelta di essere una laica consacrata nella Chiesa Cattolica e da qui alcuni esilaranti episodi "perché - confessa - la cosa è spesso frutto di equivoci non presentandosi con le apparenze che tutti si aspetterebbero e facendo un lavoro che non sembra proprio confacente alla scelta".
"La raccolta - sottolinea l'autrice - nasce dal desiderio di sdrammatizzare un po’ l’impatto con il settore vino che spesso si dà troppa importanza rischiando di allontanare i consumatori quasi impauriti davanti alle mille regole da seguire prima di potersi godere un buon sorso: temperature, abbinamenti, bicchieri, decantazione, ecc.. L’intento è quello di dire: è importante conoscere il vino per poterlo apprezzare meglio, però che resti un piacere e un divertimento. Allo stesso tempo, c’è il desiderio di far conoscere la bellezza e ricchezza di questo mondo a chi è subissato di articoli, inchieste, ricerche mediche e via di questo passo, che vanno quasi demonizzando un prodotto con invece dietro millenni di storia, cultura, fatiche e ingegno umano".
"La prima parte è stata scritta in un periodo di grande crescita dell'immagine del vino in generale e l'intento era quello di far conoscere ciò che vi ruota intorno smitizzando un po' l'aurea troppo esclusiva creatasi intorno al suo consumo", spiega e prosegue: "Oggi scrivo anche per contribuire a raccontare il vino per ciò che è: uno dei pochi prodotti in positivo nella bilancia commerciale dell'agricoltura italiana e contemporaneamente capace di portare in tutto il mondo l'immagine del made in Italy".
La copertina, e il titolo, non vuole mostrare solo i tacchi alti dei suoi primi anni di lavoro: le scarpe rosse, infatti, sono ormai un simbolo universale di denuncia, memoria e lotta per i diritti delle donne che anche nel settore del vino hanno vissuto, e a volte vivono ancora, situazioni di disparità. Gli aneddoti sono rigorosamente veri ma, ovviamente, non bisogna aspettarsi di trovare i nomi di coloro cui si riferiscono, perché - è sempre l’autrice a parlare - “dirlo non sarebbe una buona azione di pubbliche relazioni almeno se, come me, hai ancora un bel po’ di anni di lavoro davanti”.

(Adnkronos) - Si è conclusa a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, la settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, con l’ultimo panel dal titolo 'Democrazia è partecipazione', durante il quale sono stati premiati giovani e organizzazioni giovanili. Il Festival, dice il suo direttore Leonardo Becchetti, co-fondatore di NeXt Economia, "non è un evento, ma un movimento: c’è prima e c’è dopo e mette in moto tutta una serie di percorsi che vanno dal consumo e risparmio responsabile, al lavoro sull’amministrazione condivisa, fino all’impegno sui territori, anche nelle aree interne, per promuovere partecipazione, cittadinanza attiva e impegno dei cittadini per il bene comune. È molto importante che non ci sia solo la sensibilità di un giorno, pure importante, come quella che abbiamo avuto in questi giorni, ma che questa sensibilità si traduca in un impegno quotidiano di tutti".
Per Augusto dell’Erba, presidente Federcasse–Bcc, "ogni volta che teniamo questo incontro registriamo risultati importanti. Quest’anno abbiamo affrontato il grande tema della democrazia partecipata, che è di straordinaria attualità per quello che avviene nel mondo, probabilmente frutto di un deficit di democrazia nei Paesi nei quali questi eventi drammatici si verificano. Noi, con l’economia civile e con il Festival, cerchiamo di far comprendere come, oltre l’azione della beneficenza e della filantropia, esista un’economia che produce un beneficio collettivo: il bene comune".
Il Festival, aggiunge Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, "è stato un grande momento di riflessione, importante per il Paese e per le forze che sono protagoniste dell’economia civile e sociale. Dove l’impresa mette al centro de proprio modello lo sviluppo dei territori e della persona. Logica diversa dalla remunerazione degli utili e del capitale. E poi riappropriarsi e trasferire al Paese l’importanza e la necessità di contrastare una deriva verso l’astensione, verso la non partecipazione – che è una perdita di democrazia – significa riconfermare una scelta economica che è anche una grande scelta politica e sociale: partecipare".
Leggi tutto: Festival nazionale dell'Economia civile, si è conclusa a Firenze la settima edizione

(Adnkronos) - ''Partita lo scorso maggio, la campagna 'Aborto senza ricovero' ha l’obiettivo di deospedalizzare l’aborto farmacologico, portandolo in consultorio o poliambulatorio, garantendo alle donne la possibilità di prendere il secondo farmaco, il misoprostolo, a casa. La deospedalizzazione garantisce il diritto di scelta delle donne e permette di limitare i costi, evitando lo spreco di risorse preziose. Sebbene in Italia sia possibile dal 2020, grazie all’aggiornamento delle linee di indirizzo ministeriali, questa possibilità è garantita davvero solo in due Regioni, il Lazio e l’Emilia-Romagna. L’ostilità verso l’aborto farmacologico e verso la sua deospedalizzazione è puramente ideologica e viola un principio fondamentale delle politiche di salute pubblica: quello dell’appropriatezza delle prestazioni''. Lo sottolinea l'Associazione Luca Coscioni.
''L’aborto farmacologico è sicuro ed efficace - aggiunge - Il ricovero non ne aumenta la sicurezza, ma ne moltiplica i costi: se nel Lazio il rimborso della procedura ambulatoriale è di circa 75 euro (costo dei farmaci), il rimborso previsto dalla Regione Veneto per l’aborto farmacologico in ospedale è di 205 euro ad accesso, ossia da 410 a 6.015 euro. Alla campagna hanno aderito: Casa Internazionale delle Donne, Una Nessuna Centomila, Crisi Come Opportunità, Cgil Area stato sociale e diritti, Coordinamento Nazionale Pari Opportunità Uil, Uaar, Aied, Associazione italiana per l’educazione demografica, Medici nel Mondo e Medici senza Frontiere. La campagna nazionale chiede di garantire, per tutte le donne e in tutte le Regioni, l’aborto farmacologico in consultorio o poliambulatorio, con la possibilità di prendere il secondo farmaco a domicilio. L’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza non può dipendere dal luogo di residenza''.
“Sprecare risorse è inaccettabile, così come è inaccettabile negare alle donne il diritto di scegliere la procedura farmacologica e l’autosomministrazione del secondo farmaco a casa - hanno detto Filomena Gallo e Chiara Lalli - Come sempre, la condizione necessaria dell’esercizio di un diritto e di una scelta è l’informazione. La nostra campagna ‘Aborto senza ricovero’ vuole anche contribuire alla corretta informazione sull’applicazione della 194 e sulla salute riproduttiva”.
“L’appropriatezza delle prestazioni sanitarie è un principio fondamentale della sanità pubblica. Un ricovero non necessario comporta uno spreco di risorse pubbliche ed è potenzialmente pericoloso per la salute - hanno dichiarato Mirella Parachini e Anna Pompili, ginecologhe e dirigenti dell’Associazione Luca Coscioni - Gli ostacoli alla deospedalizzazione sono esclusivamente ideologici”.
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