
(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, martedì 21 ottobre 2025. Centrati nove '5' che vincono 18.577,76 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 67,9 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 4, 9, 14, 33, 36, 77. Numero Jolly: 66. Numero SuperStar: 15.
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 21 ottobre

(Adnkronos) - Il serbo Novak Djokovic non parteciperà al prossimo Atp Masters 1000 di Parigi, in programma a partire dal prossimo 27 ottobre nella capitale francese.
"Cara Parigi, sfortunatamente non competerò quest'anno. Ho avuto meravigliosi ricordi e grandi successi nel corso degli anni, soprattutto per essere riuscito a conquistare il titolo 7 volte", ha spiegato su Instagram il 38enne campione che "spera" di partecipare di nuovo l'anno prossimo. Confermata, invece, l'iscrizione al torneo Atp 250 di Atene che si giocherà la settimana successiva.
Leggi tutto: Atp Parigi, arriva il forfait di Novak Djokovic

(Adnkronos) - Ammonta a 88 milioni di euro il danno provocato dal furto di otto gioielli della corona di Francia che erano esposti al Louvre. Lo ha reso noto la procuratrice di Parigi, Laura Beccuau, definendola una somma "estremamente spettacolare" ma che "non ha nulla di parallelo e comparabile al danno storico”. Secondo la procuratrice, i banditi "non guadagneranno" questa somma "se avessero la pessima idea di fondere questi gioielli".
Intanto continua la caccia al ladro. Sessanta investigatori della Brigade de répression du banditisme (Brb) continuano a cercare i quattro della banda che si sono impossessati dei preziosi tra cui il diadema dell'imperatrice Eugenia. Il museo è rimasto chiuso ai visitatori per tutta la giornata di ieri.
La spettacolare rapina è avvenuta domenica mattina, poco dopo l'apertura del museo al pubblico. Verso le 9:30, sul quai François-Mitterrand, su cui si affaccia la galleria Apollon, i quattro hanno parcheggiato ai piedi dell'edificio. Incappucciati, due di loro erano in sella a uno scooter TMax Yamaha. La banda ha quindi azionato il montacarichi di un camion parcheggiato sul marciapiede, sulla cui piattaforma poggiava una scala telescopica. Questa ha permesso loro di raggiungere il primo piano e la finestra della sontuosa galleria, forzata poi con una smerigliatrice in pochi minuti, prima di entrare nella sala.
Gli allarmi "erano in funzione", collegati con la stazione centrale di sicurezza, secondo il procuratore Laure Beccuau. "Resta da stabilire se le guardie abbiano sentito questi allarmi" e se questi allarmi abbiano effettivamente "suonato" nella stanza in cui è avvenuto il furto. I ladri "hanno minacciato le guardie presenti sulla scena con le smerigliatrici", che hanno usato per forzare due vetrine, una dei gioielli di Napoleone e una dei gioielli della sovrana francese.
Nell'arco di sette minuti, i criminali hanno rubato otto gioielli. Durante la fuga, ne hanno perso infatti uno, il nono, la corona imperiale, ritrovata dagli investigatori insieme all'equipaggiamento utilizzato dal commando: due smerigliatrici angolari, una fiamma ossidrica, benzina, guanti, un walkie-talkie e una coperta. Il gioiello, incastonato con 1.354 diamanti, 113 rose e 56 smeraldi, è "sotto esame", ha dichiarato il ministero della Cultura.
Nel quadro delle indagini, anche un gilet giallo, indossato da uno dei criminali e ritrovato nei pressi del ponte Sully, è in possesso della BRB. Eventuali tracce di Dna su questi diversi oggetti potrebbero far avanzare gli inquirenti. Così come l'analisi forense del montacarichi, di cui il commando non si è sbarazzato prima di fuggire.
Domenica sera, su Bfmtv, il procuratore ha spiegato che dietro questo gruppo di ladri altamente esperti potrebbero esserci possibili "sponsor". L'ipotesi di un'interferenza straniera "non è privilegiata in questa fase"; "siamo piuttosto nel contesto di un'ipotesi di criminalità organizzata", ha specificato. Prima di osservare: "La criminalità organizzata può avere due obiettivi: agire a beneficio di uno sponsor" o ottenere "pietre preziose per effettuare operazioni di riciclaggio di denaro".
La ministra della Cultura francese Rachida Dati sostiene che le misure di sicurezza al Louvre "hanno funzionato" anche dopo il furto dei gioielli avvenuto domenica mattina. Dati ha cercato di presentare "alcune verità" sul caso, che ha "lasciato una ferita", in una audizione all'Assemblea nazionale. "Le misure di sicurezza del Museo del Louvre hanno fallito? No, è un dato di fatto. Le misure di sicurezza hanno funzionato", ha sostenuto, tra l'evidente malcontento di un'opposizione che ora chiede conto al governo, e in particolare al Ministero della Cultura.
Da parte sua, la direzione del Museo del Louvre ha anche difeso, in un messaggio inviato a Europa Press, le teche in cui erano esposti i gioielli rubati, installate alla fine del 2019 perché rappresentano "un notevole progresso in termini di sicurezza" rispetto all'"obsolescenza" delle precedenti esposizioni, che creavano problemi nello spostamento dei pezzi. Dati, che si candida anche a sindaco di Parigi alle elezioni del prossimo anno, ha promesso "trasparenza" dell'inchiesta.

(Adnkronos) - Buona la prima per Lorenzo Musetti nell'Atp di Vienna. Oggi, martedì 21 ottobre, l'azzurro, dopo il forfait di Stefanos Tsitsipas ha superato il primo ostacolo battendo Hamad Medjedovic, ripescato come lucky loser. Il carrarino, numero 8 del mondo e numero quattro del seeding, si è imposto in due set con il punteggio di 6-4, 6-3.
Ora agli ottavi di finale Musetti, in corsa per un posto nelle Atp Finals di Torino, se la vedrà con l'argentino Tomas Martin Etcheverry, numero 60 Atp che ha superato oggi il norvegese Nicolai Budkov Kjaer, con un doppio 6-3.
Leggi tutto: Musetti, esordio vincente a Vienna: Medjedovic battuto in due set

(Adnkronos) - Notte di Champions League. Oggi, martedì 21 ottobre, torna la massima competizione europea con due italiane impegnate - in diretta tv e streaming: l'Inter, impegnata in trasferta contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, e il Napoli, di scena in Olanda contro il Psv Eindhoven. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di Roma in campionato, 1-0 firmato Bonny, e in Champions è quarta in classifica con 6 punti dopo le vittorie contro Ajax e Slavia Praga.
Gli azzurri di Conte invece hanno perso nell'ultimo turno di Serie A contro il Torino, mentre in Europa sono fermi al 19esimo posto con tre punti dopo la sconfitta dell'esordio contro il Manchester City e la vittoria per 2-1 con lo Sporting Lisbona.
Nella giornata di domani le altre due italiane impegnate in Champions League: la Juventus, di scena al Bernabeu contro il Real Madrid, e l'Atalanta, che ospiterà lo Slavia Praga.
Leggi tutto: Champions League, Union SG-Inter e Psv Eindhoven-Napoli - Diretta

(Adnkronos) - Notte di Champions League. Oggi, martedì 21 ottobre, torna la massima competizione europea con due italiane impegnate - in diretta tv e streaming: l'Inter, impegnata in trasferta contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, e il Napoli, di scena in Olanda contro il Psv Eindhoven. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di Roma in campionato, 1-0 firmato Bonny, e in Champions è quarta in classifica con 6 punti dopo le vittorie contro Ajax e Slavia Praga.
Gli azzurri di Conte invece hanno perso nell'ultimo turno di Serie A contro il Torino, mentre in Europa sono fermi al 19esimo posto con tre punti dopo la sconfitta dell'esordio contro il Manchester City e la vittoria per 2-1 con lo Sporting Lisbona.
Nella giornata di domani le altre due italiane impegnate in Champions League: la Juventus, di scena al Bernabeu contro il Real Madrid, e l'Atalanta, che ospiterà lo Slavia Praga.
Leggi tutto: Champions League, Union SG-Inter 0-0 e Psv Eindhoven-Napoli 0-0 - Diretta

(Adnkronos) - Notte di Champions League. Oggi, martedì 21 ottobre, torna la massima competizione europea con due italiane impegnate - in diretta tv e streaming: l'Inter, impegnata in trasferta contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, e il Napoli, di scena in Olanda contro il Psv Eindhoven. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di Roma in campionato, 1-0 firmato Bonny, e in Champions è quarta in classifica con 6 punti dopo le vittorie contro Ajax e Slavia Praga.
Gli azzurri di Conte invece hanno perso nell'ultimo turno di Serie A contro il Torino, mentre in Europa sono fermi al 19esimo posto con tre punti dopo la sconfitta dell'esordio contro il Manchester City e la vittoria per 2-1 con lo Sporting Lisbona.
Nella giornata di domani le altre due italiane impegnate in Champions League: la Juventus, di scena al Bernabeu contro il Real Madrid, e l'Atalanta, che ospiterà lo Slavia Praga.
Leggi tutto: Champions League, Union SG-Inter 0-0 e Psv Eindhoven-Napoli 1-1 - Diretta

(Adnkronos) - Notte di Champions League. Oggi, martedì 21 ottobre, torna la massima competizione europea con due italiane impegnate - in diretta tv e streaming: l'Inter, impegnata in trasferta contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, e il Napoli, di scena in Olanda contro il Psv Eindhoven. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di Roma in campionato, 1-0 firmato Bonny, e in Champions è quarta in classifica con 6 punti dopo le vittorie contro Ajax e Slavia Praga.
Gli azzurri di Conte invece hanno perso nell'ultimo turno di Serie A contro il Torino, mentre in Europa sono fermi al 19esimo posto con tre punti dopo la sconfitta dell'esordio contro il Manchester City e la vittoria per 2-1 con lo Sporting Lisbona.
Nella giornata di domani le altre due italiane impegnate in Champions League: la Juventus, di scena al Bernabeu contro il Real Madrid, e l'Atalanta, che ospiterà lo Slavia Praga.
Leggi tutto: Champions League, Union SG-Inter 0-2 e Psv Eindhoven-Napoli 2-1 - Diretta

(Adnkronos) - Notte di Champions League. Oggi, martedì 21 ottobre, torna la massima competizione europea con due italiane impegnate - in diretta tv e streaming: l'Inter, impegnata in trasferta contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, e il Napoli, di scena in Olanda contro il Psv Eindhoven. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di Roma in campionato, 1-0 firmato Bonny, e in Champions è quarta in classifica con 6 punti dopo le vittorie contro Ajax e Slavia Praga.
Gli azzurri di Conte invece hanno perso nell'ultimo turno di Serie A contro il Torino, mentre in Europa sono fermi al 19esimo posto con tre punti dopo la sconfitta dell'esordio contro il Manchester City e la vittoria per 2-1 con lo Sporting Lisbona.
Nella giornata di domani le altre due italiane impegnate in Champions League: la Juventus, di scena al Bernabeu contro il Real Madrid, e l'Atalanta, che ospiterà lo Slavia Praga.
Leggi tutto: Champions League, Union SG-Inter 0-3 e Psv Eindhoven-Napoli 3-1 - Diretta

(Adnkronos) - Notte di Champions League. Oggi, martedì 21 ottobre, torna la massima competizione europea con due italiane impegnate - in diretta tv e streaming: l'Inter, impegnata in trasferta contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, e il Napoli, di scena in Olanda contro il Psv Eindhoven. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di Roma in campionato, 1-0 firmato Bonny, e in Champions è quarta in classifica con 6 punti dopo le vittorie contro Ajax e Slavia Praga.
Gli azzurri di Conte invece hanno perso nell'ultimo turno di Serie A contro il Torino, mentre in Europa sono fermi al 19esimo posto con tre punti dopo la sconfitta dell'esordio contro il Manchester City e la vittoria per 2-1 con lo Sporting Lisbona.
Nella giornata di domani le altre due italiane impegnate in Champions League: la Juventus, di scena al Bernabeu contro il Real Madrid, e l'Atalanta, che ospiterà lo Slavia Praga.
Leggi tutto: Champions League, Union SG-Inter 0-4 e Psv Eindhoven-Napoli 4-1 - Diretta

(Adnkronos) - Notte di Champions League. Oggi, martedì 21 ottobre, torna la massima competizione europea con due italiane impegnate - in diretta tv e streaming: l'Inter, impegnata in trasferta contro i belgi dell'Union Saint-Gilloise, e il Napoli, di scena in Olanda contro il Psv Eindhoven. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di Roma in campionato, 1-0 firmato Bonny, e in Champions è quarta in classifica con 6 punti dopo le vittorie contro Ajax e Slavia Praga.
Gli azzurri di Conte invece hanno perso nell'ultimo turno di Serie A contro il Torino, mentre in Europa sono fermi al 19esimo posto con tre punti dopo la sconfitta dell'esordio contro il Manchester City e la vittoria per 2-1 con lo Sporting Lisbona.
Nella giornata di domani le altre due italiane impegnate in Champions League: la Juventus, di scena al Bernabeu contro il Real Madrid, e l'Atalanta, che ospiterà lo Slavia Praga.
Leggi tutto: Champions League, Union SG-Inter 0-4 e Psv Eindhoven-Napoli 6-2 - Diretta

(Adnkronos) - "Io non so chi ha messo quell'ordigno davanti alla mia casa ma se il tentativo era quello di zittire me e la mia squadra, ha sbagliato obiettivo". Dopo le parole al Parlamento europeo, il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, si esprime così al presidio per la libertà di stampa convocato dal M5S a Roma, in piazza Santi Apostoli, dopo l'attentato subito nei giorni scorsi.
"Ringrazio i colleghi, i leader che sono venuti a dare solidarietà, anche di governo. La libertà di stampa significa poter informare correttamente le persone e lottare per consegnare alle future generazioni un mondo migliore. E diffidate dei politici che rispondono poco alla stampa, che scappano: è segno di poco rispetto verso il pubblico. Noi stiamo scivolando verso una delegittimazione della stampa, a provvedimenti di legge" che limitano la libertà di stampa e "questo vuol dire limitare la libertà di conoscere".
"Il nostro è un Paese malato, non possiamo permetterci dei politici che hanno fatto spiare giornalisti per poi eleggerli in Europa o candidarli a presidenti di Regione. Abbiamo il record europeo di giornalisti minacciati e il record mondiale di politici che denunciano i giornalisti. Vi chiedo di difendere il vostro diritto a essere informati".
“Ho ricevuto la solidarietà da parte del governo, la premier Giorgia Meloni mi ha chiamato”, ha poi detto a margine del presidio, organizzato dal Movimento 5 stelle.
"Questa è la piazza della stampa libera", ha poi detto il leader M5S Giuseppe Conte parlando dal palco. “Per una stampa libera ci vuole una politica responsabile, e le istituzioni devono fare in modo di svolgere il loro lavoro - aggiunge Conte -. Il partito della presidente del Consiglio per esempio dovrebbe ritirare la querela contro Sigfrido Ranucci, e così dovrebbero farlo i ministri”. “Una politica responsabile non può sventolare carote o offrire gogne. Una politica responsabile deve adeguare la nostra disciplina al regolamento europeo, con una riforma della Rai. Una politica responsabile deve consentire alla Vigilanza Rai di operare”, ha concluso Conte.
A margine del presidio anche la leader Pd Elly Schlein è intervenuta per chiarire di non aver "mai detto che la bomba l’avesse messa il governo Meloni o che fossero i mandanti. Sui mandanti sta lavorando la magistratura, un lavoro che noi supportiamo e che seguiremo con grande attenzione”.
Presente in piazza anche Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, che a margine ha risposto al leader pentastellato: “Abbiamo iniziato a fare politica mentre i collettivi di sinistra nelle scuole e nelle università cercavano in tutti i modi di impedirci di parlare nelle assemblee o occupavano le aule per impedirci di svolgere le iniziative. Saremo sempre in difesa della libertà di espressione”.
Ritirerete le querele? “Quando ero consigliere comunale - risponde - ho ricevuto decine di querele, tutte archiviate, fatte per minacciarmi e per impedirmi di fare il mio dovere di opposizione. Sono pienamente d’accordo che se qualcuno fa querele temerarie fatte apposta per limitare la libertà, e la legge attuale lo consente, deve pagarne le conseguenze”. C’è da migliorare la legge attuale? “Parliamone con serenità. Certamente questo non può voler dire che chiunque, giornalista o politico possa dire chiaramente delle falsità, consapevole che sono falsità, per danneggiare un altro”, conclude Donzelli.
Leggi tutto: Attentato a Ranucci, il giornalista: "Bomba per zittire Report? Obiettivo sbagliato"

(Adnkronos) - Ribaltata in appello l'assoluzione pronunciata in primo grado dal tribunale di Macerata nei confronti di un 31enne accusato di aver commesso violenza sessuale in auto su una minorenne nel 2019. Questo pomeriggio la Corte d'appello di Ancona lo ha condannato a tre anni di carcere per violenza sessuale.
"Dopo essere sprofondati nel Medioevo, ci siamo riavvicinati al 2025 - commenta all'Adnkronos, dopo la sentenza, l'avvocato difensore della vittima, Fabio Maria Galiani - L'importante è che è stato confermato il diritto della donna di decidere liberamente quale e quanta intimità concedere a un uomo, senza diventarne oggetto per aver dato un bacio".
I giudici di primo grado che avevano ordinato l'assoluzione del ragazzo, allora 25enne, avevano inserito tra le argomentazioni che la giovane, all'epoca 17enne, "aveva già avuto rapporti e era in condizione di immaginarsi i possibili sviluppi della situazione". Le motivazioni della sentenza di Appello arriveranno entro 90 giorni.
Leggi tutto: Stupro, ribaltata la sentenza choc di Macerata: 31enne condannato a 3 anni in appello

(Adnkronos) - "Lei è il terzo miglior presidente nella storia degli Stati Uniti". Il podio non basta e Donald Trump si arrabbia. In un lungo discorso nel Rose Garden della casa Bianca, con ampio spazio all'autocelebrazione, Trump si sofferma sulle parole di un ignoto commentatore. "Lo hanno detto qualche giorno fa in tv... Hanno detto che sono il terzo miglior presidente. Gli hanno chiesto 'chi sono i primi 2?'. George Washington e Abraham Lincoln. E mi sono arrabbiato molto con questa persona", dice Trump.
"Sarà molto difficile battere Washington e Lincoln -dice Trump rivolgendosi ad alcuni senatori presenti in platea-. Ma ci proveremo, giusto?". Quindi, l'esibizione del proprio curriculum: "Loro non hanno messo fine a 8 guerre. E la nona sta arrivando, bene. Abbiamo posto fine a 8 guerre e la nona si avvicina, potete crederci o no".
Leggi tutto: Trump: "Washington e Lincoln non sono meglio di me"

(Adnkronos) - Un segnale di presenza e di unità da parte delle istituzioni e un appello ai cittadini a "denunciare" contro ogni forma di criminalità: la Commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, è stata oggi in missione a Ostia sul litorale romano; una visita decisa da tempo ma che si svolge a pochi giorni da un caso che ha sconvolto la cittadinanza, l'omicidio del 20enne accoltellato in via Forni. "Vogliamo dare un'immagine di coesione e di presenza interistituzionale sul territorio. La Commissione Antimafia ha da tempo aperto un focus sulla presenza della criminalità organizzata su questa città e ha deciso di occuparsi di settori specifici e territori specifici", ha detto la presidente Colosimo in una conferenza stampa al termine della giornata di lavori che ha visto le audizioni di Ilaria Calò, procuratore aggiunto del Tribunale di Roma, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, del prefetto, Lamberto Giannini, del questore, Roberto Massucci, del comandante provinciale dei Carabinieri, gen. Marco Pecci, del comandante provinciale della Guardia di Finanza, gen. Giancarlo Franzese e del capo centro della Dia, col. Mario Conio.
"Non tutto quello che è stato riportato in questi mesi è legato alla criminalità organizzata" ma "non possiamo permetterci che i successori del 'Grande raccordo criminale' cerchino con guerre intestine di continuare a fare il bello e cattivo tempo su questo territorio", ha sottolineato Colosimo. "Le fibrillazioni dell'ultimo periodo accendono l'allarme su due questioni che riguardano Roma, ma dal punto di vista della Commissione antimafia, tutte le grandi città: la questione del narcotraffico e le piazze di spaccio, che è fuori controllo, e quella relativa alla divisione dei territori delle piazze spaccio; piuttosto che lanciare allarmi e anatemi ci dobbiamo affidare alle forze di polizia e mandare un messaggio alla popolazione: denunciate", ha continuato la presidente della Commissione aggiungendo che c'è un "ritorno in grande stile delle estorsioni e dei tentativi di estorsioni". "Il messaggio forte e chiaro che vogliamo lanciare da qui - ha concluso - è chiedere a una sola voce che si denunci: non possono esserci reticenze, affidatevi allo Stato".
Accanto alla presidente della Commissione Antimafia anche i rappresentanti delle forze dell'ordine, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il prefetto Lamberto Giannini. "Grazie alla fermezza dello Stato sono stati inferti, negli anni scorsi, colpi molto pesanti ai vertici delle organizzazioni criminali e mafiose, ma da soli non sono sufficienti, se non si continua a lavorare per evitare il rischio che quei vuoti siano occupati. Tutto questo in un contesto in cui in tutto il Paese, quindi anche a Roma, c'è una proliferazione di piazze spaccio, ma anche una domanda troppo diffusa di acquisto di stupefacente, che porta alla presenza di tante piazze di spaccio, motore principale della criminalità", ha affermato il sindaco Gualtieri.
"Per contrastare la criminalità il presidio del territorio è fondamentale, ma non bastano gli agenti; per questo stiamo potenziando la dotazione di telecamere, la videosorveglianza e aumentando l'illuminazione pubblica perché la luce dà sicurezza", ha osservato il primo cittadino ricordando che si sta lavorando per il ripristino delle 107 telecamere e per sostituire i vecchi impianti: "Ora ci sono 66 telecamere in funzione e saranno 89 a breve".
Inoltre "si sta realizzando un progetto di controllo dei varchi stradali di accesso al municipio, che ha una funzione sia di monitoraggio sia di contrasto alla criminalità perché consentirà di individuare e vedere le targhe delle macchine e quindi di mettere queste informazioni a disposizione delle forze dell'ordine per intervenire tempestivamente in caso di veicoli rubati o sospetti", ha spiegato il sindaco.
Di segnali "molto positivi" ha parlato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini: "Voglio ringraziare la Commissione perché ha colto un momento decisivo per Ostia - ha affermato - Sono stati raggiunti tanti risultati, sono state fatte attività da parte delle forze di polizia e interdittive antimafia. C'è stato un forte aumento della pressione e a questo segue una reazione: si creano dei vuoti, che qualcuno tende a riempire, quindi bisogna ancora lavorare tanto. Ma c'è una novità: una voglia delle istituzioni e dei cittadini di andare avanti" nella legalità.

(Adnkronos) - Il ministero degli Esteri israeliano ha diffuso sui canali social video che, secondo le autorità di Tel Aviv, mostrerebbero miliziani di Hamas mentre torturano e puniscono brutalmente civili palestinesi a Gaza per ristabilire il controllo sul territorio.
Nei video, rilanciati dal Daily Mail, si vedono uomini mascherati colpire con barre di ferro e bastoni persone legate e distese a terra, rompendo loro le gambe o sparando alle ginocchia. In una delle sequenze, una vittima con un sacco nero sulla testa viene percossa più volte e calpestata sul volto, mentre in un altro filmato un uomo seminudo viene trascinato per i polsi e picchiato da più aggressori davanti a una folla. Israele ha definito le immagini la prova che "Hamas sta brutalizzando i palestinesi" e ha ribadito la necessità di una "demilitarizzazione completa" della Striscia.
Le clip emergono a pochi giorni dalla diffusione di un altro video, confermato da una fonte di Hamas, che mostrava l’esecuzione di sette uomini accusati di collaborazionismo. I miliziani, con il volto coperto, sparano alle vittime inginocchiate mentre la folla acclama gridando "Allah Akbar".
Leggi tutto: Gaza, Israele diffonde nuovo video di violenze di Hamas contro i civili palestinesi
Da venerdì 24 un viaggio tra archeologia, natura e tradizioni... 
(Adnkronos) - Con il nuovo anno cambia la Legge 104. Dal 1° gennaio 2026, infatti, entrano in vigore le modifiche alla Legge 104 che prevedono novità per i lavoratori pubblici e privati, in particolare per chi convive con malattie oncologiche, croniche o invalidanti, o per chi assiste familiari in queste condizioni. La principale novità riguarda l'aumento dei permessi retribuiti, che però spettano solo ai lavoratori già titolari dei benefici della Legge 104/1992.
Dal 2026 i lavoratori interessati avranno a disposizione 10 ore aggiuntive annue di permesso retribuito, con copertura contributiva figurativa, utilizzabili per: visite mediche e specialistiche; esami strumentali; analisi cliniche; terapie e cure ricorrenti. Queste ore si sommano ai tre giorni di permesso mensile già previsti dalla Legge 104.
Possono usufruirne: lavoratori dipendenti (pubblici o privati) affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce; lavoratori con patologie croniche o invalidanti, anche rare, con invalidità pari o superiore al 74%; dipendenti con figli minorenni nelle stesse condizioni. Nel settore privato, l'indennità viene anticipata dal datore di lavoro e recuperata tramite conguaglio con i contributi Inps.
La riforma conferma il diritto al congedo straordinario per assistere un familiare con disabilità grave, fino a 24 mesi complessivi nell’arco della vita lavorativa. Non è prevista retribuzione né contribuzione figurativa automatica: il periodo non vale ai fini dell'anzianità e della pensione, ma può essere riscattato versando i contributi. Non è consentito svolgere altre attività lavorative durante il congedo. Al rientro, il lavoratore ha diritto di priorità nello smart working, se compatibile con la mansione e l’organizzazione aziendale. I lavoratori autonomi con le patologie previste possono sospendere la propria attività fino a 300 giorni annui, garantendo maggiore tutela per la salute.
Per semplificare procedure e burocrazia: sarà sufficiente un certificato medico redatto dal medico di base o da uno specialista di una struttura pubblica o privata accreditata; la trasmissione avverrà telematicamente tramite il sistema della tessera sanitaria, attivando direttamente la procedura con l'Inps.
Possono usufruirne: lavoratori con disabilità certificata; genitori (anche adottivi) di figli con disabilità grave; coniuge, partner unito civilmente o convivente di fatto; parenti o affini fino al terzo grado.
Leggi tutto: Legge 104, tra 3 mesi aumentano permessi: a chi spettano

(Adnkronos) - “Un coordinamento stabile per affrontare, con una sola voce, le tematiche di interesse comune dei professionisti. Un’unione di forze che mira a rafforzare le sinergie e portare avanti proposte che vadano incontro alle esigenze delle nuove generazioni, promuovendo un ruolo moderno della consulenza professionale, capace di sostenere l’innovazione nei mercati e di tutelare dignità, diritti e sostenibilità delle carriere”. Lo hanno affermato Francesco Cataldi, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), Vincenzo Carbonelli, presidente Associazione italiana giovani notai (Asign), e Carlo Foglieni, presidente Associazione italiana giovani avvocati (Aiga), firmando al Cnel il 'Protocollo Giovani Professionisti', con cui le rappresentanze dei giovani avvocati, dottori commercialisti e notai avviano un percorso condiviso.
“L’obiettivo è mettere insieme le nostre competenze, un lavoro congiunto che si concentrerà su diversi ambiti: la Valutazione dell’impatto generazionale (Vig), quale approccio innovativo per misurare gli effetti delle riforme sulle nuove generazioni di professionisti. inoltre, intendiamo dare continuità al presidio sull’equo compenso, monitorando le novità normative e le criticità applicative, specie nei rapporti con la pubblica amministrazione e i grandi committenti privati. Riteniamo anche fondamentale un’integrazione responsabile dell’intelligenza artificiale nei processi professionali, cogliendone le opportunità e governandone i rischi attraverso una regolamentazione sostenibile. Focus anche sull’asse welfare-previdenza, che necessita di strumenti più efficaci di tutela lungo tutto l’arco della vita lavorativa, con particolare attenzione alle fasi di fragilità e discontinuità. Infine, la formazione continua: un fattore strategico per competenze, innovazione e adattamento alle trasformazioni normative e del mercato del lavoro”.
Marta Schifone, deputata Fdi, ha evidenziato: “Le professioni rappresentano il 'tertium genus', quella parte di “mezzo” tra il lavoro subordinato e il datoriale che si contraddistingue per l’alto apporto che dà alla nostra nazione. I professionisti sono i difensori degli italiani e proprio per questo il governo Meloni ritiene fondamentale tutelare questi mondi, perché difendere i professionisti significa in primo luogo difendere la nazione ed i cittadini. In questo senso, l’intesa tra le associazioni dei Giovani può rappresentare un’ulteriore spinta per dare ai professionisti maggiore rappresentanza a tutti i livelli e superare quei divari generazionali, territoriali e di genere da cui proprio giovano professionisti sono colpiti”.
Per Maria Elena Boschi, deputata Italia Viva, “mettersi insieme è un valore aggiunto per guardare al futuro con una prospettiva di lungo periodo. Da avvocato dico che oggi diventa obbligatorio trasformare la professione a partire dai nostri studi, non nascondendo le problematiche: credo ad esempio che l’intelligenza artificiale porterà nella direzione di una riduzione del lavoro, è un dato di fatto e un tema da affrontare. Il punto centrale è come tutelare le competenze e le specializzazioni dei professionisti, trasformando anche il modo di interpretare la professione. È una straordinaria sfida”.
Valentina D’Orso, deputata del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato: “Sono entusiasta di un’iniziativa che vede tre associazioni professionali scegliere di camminare insieme verso obiettivi condivisi. Parliamo di ambiti diversi ma complementari, che possono generare più valore quando si integrano. Il futuro delle professioni e dei servizi ai cittadini passa da studi e pratiche realmente multidisciplinari, capaci di mettere a sistema competenze e responsabilità”.
Secondo Andrea Mandelli, responsabile nazionale Dipartimento Professioni di FI, “il tema è di grande rilevanza. Bene che ci sia una capacità di fare sinergia per affrontare problematiche che riguardano il presente e il futuro delle professioni”. Stefania Bonaldi, responsabile per la pubblica amministrazione, le professioni e l’innovazione del Partito Democratico, ha sottolineato: “Affrontare insieme le tematiche che riguardano le giovani e i giovani professionisti è un’occasione importante perché consente di ascoltare i bisogni, costruire strumenti comuni e accrescere l’efficacia delle politiche”. A fare gli onori di casa Francesco Titotto, capo segreteria tecnica del presidente del Cnel: “Il nostro organismo guarda con particolare interesse a questo Protocollo d’intesa, avendo di recente pianificato un piano giovani per dare sempre più voce alle nuove generazioni nei processi decisionali”.
Leggi tutto: Professioni: giovani avvocati, commercialisti e notai, firmato protocollo d'intesa

(Adnkronos) - Scegliere di sottoporsi a interventi chirurgici low cost "è pericoloso sia in Italia che all'estero. Il prezzo basso rispetto alla media, infatti, non indica che il chirurgo sia più onesto, ma solo che qualche cosa toglie dalla sua prestazione o dalla struttura in cui ti porta: perché le strutture che garantiscono sicurezza costano necessariamente di più". E' la riflessione di Paolo Santanchè, specialista in chirurgia plastica, sentito dall'Adnkronos Salute dopo la morte della donna italiana che si era sottoposta a una liposuzione in Turchia. "La questione non è la bravura del chirurgo all'estero, ché può essere anche eccellente - precisa - ma la sicurezza che ha un costo, in Italia come in Turchia".
L'altro problema è la tutela del paziente prima e dopo. "Un caso tragico come quello della donna deceduta in Turchia - continua il chirurgo - se avviene nel nostro Paese implica un intervento della magistratura, l'individuazione dei responsabili, una condanna, un risarcimento. Ma anche nel caso meno drammatico di una disputa in tribunale, con il chirurgo o la struttura, la possibilità di tutelarsi mi sembra assai più difficile all'estero". Questi elementi evidenziano che "andare alla ricerca del prezzo basso, quando si parla di salute, è sempre un grave errore". Il fenomeno dei viaggi in Paesi come la Turchia "è chiaramente motivato dai costi, ma il rischio è troppo elevato".
Personalmente, riflette lo specialista, "non riesco nemmeno ad immedesimarmi in una persona che sceglie una strada così insidiosa. Quando si deve affrontare qualunque tipo di intervento chirurgico, anche se lo si fa nel posto migliore del mondo per sicurezza, con tutte le garanzie del caso, è normale avere un po' di paura, un po' di ansia. Per questo fatico a capire come si possa andare in un Paese che non è noto per gli standard di sicurezza a farsi operare, dove parlano una lingua diversa e hanno anche - a giudicare dalle pubblicità - canoni estetici differenti. Ricordo che da anni nel nostro Paese la chirurgia estetica punta alla naturalezza dell'intervento. Questa non sembra essere la proposta in Turchia: è come tornare 40 anni indietro e mettersi anche in pericolo", conclude Santanchè.
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Presentato Sardinia Peace Island-Building Peace Growing Futures... 
(Adnkronos) - Interrogando i motori di ricerca, c'è l'imbarazzo della scelta: una lunga lista di siti web e post social che propongono interventi di chirurgia plastica ed estetica in Turchia, rispondendo diretti alle prime domande che si farebbe un aspirante cliente dall'estero: prezzi (aggiornati al 2025, con raffronto delle fasce di costo rispetto ad altri Paesi), sicurezza 'garantita', pacchetti viaggio, migliori cliniche di Istanbul, migliori chirurghi plastici, guide al 'turismo sanitario' dei trattamenti estetici in queste mete. "Il fenomeno degli interventi all'estero è in crescita, interessa principalmente proprio la Turchia e in secondo luogo l'Albania. Ed essendo sempre più numerose le persone attratte, sono in crescita anche le complicanze che stiamo registrando, per un fatto matematico", conferma all'Adnkronos Salute Giuseppe Giudice, professore ordinario di Chirurgia plastica all'università degli Studi di Bari, direttore dell'Unità operativa complessa di Chirurgia plastica e Centro grandi ustionati del Policlinico di Bari, e referente del Registro delle complicanze da interventi di chirurgia estetica all'estero della Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica).
Un registro nato proprio per monitorare e per "raccogliere in modo scientifico dati finora mai misurati". In un paio d'anni è stato impostato e avviato il lavoro, e ora cominciano ad emergere i primi risultati, a delinearsi alcuni trend. "Gli interventi che maggiormente vengono eseguiti all'estero? Sono le mastoplastiche additive e riduttive, le rinoplastiche, le lipoaspirazioni e le addominoplastiche", elenca Giudice. La Sicpre ha anche lavorato alla sensibilizzazione dei pazienti sui rischi. In estate è stato lanciato un video. Il messaggio: "Un intervento di chirurgia estetica non è una vacanza. Scegliere di farsi operare all'estero può sembrare conveniente", si scandiva nella clip, ma significa per esempio "controlli post-operatori difficili o assenti, nessuna assistenza in caso di complicanze". Parole che oggi risuonano attuali.
L'esperto, sulla base delle informazioni preliminari che stanno emergendo dal registro, spiega: "Sono episodi numerosi quelli che censiamo, e possono essere più o meno gravi. In generale, le complicanze possono verificarsi ovunque e per qualsiasi tipo di intervento, anche se poi ha maggiore enfasi quando succede per un intervento di estetica che, almeno sulla carta, viene visto come 'non indispensabile'. E fra le situazioni osservate ci sono anche quelle più estreme". Come testimonia l'ultimo caso di cronaca, la morte dell'imprenditrice 56enne Milena Mancini a Istanbul dopo un intervento estetico in una clinica privata turca. "Sicuramente all'estero la questione complicanze può diventare più difficile da gestire - evidenzia Giudice - Le più frequenti che vengono segnalate? Ho visto pazienti che presentavano necrosi cutanee a livello mammario o a livello dell'addome con decorsi molto lunghi ed esiti cicatriziali deturpanti. Non situazioni pericolose per la vita, ma per guarire necessitano di più interventi anche chirurgici e azioni correttive da parte di noi specialisti italiani". Le conseguenze "possono essere anche più serie. Di recente è capitato per esempio che una paziente rientrata dall'estero dopo una lipoaspirazione ha avuto una sepsi ed è finita in rianimazione, ha rischiato la vita".
Ci può essere insomma un coefficiente di rischio aggiuntivo per chi va a operarsi all'estero. "Le pazienti possono presentare un problema una volta dimesse, 5-7-10 giorni dopo l'operazione, e magari lo stesso medico che le ha sottoposte all'intervento chirurgico dice loro di rivolgersi ai nostri ospedali. Già qui si ha un primo problema - ragiona Giudice - Il carico di queste complicanze, poi, finisce per ricadere sul nostro sistema sanitario nazionale che si trova a coprire le spese" degli interventi correttivi, "gestire l'occupazione di posti letto e delle sale operatorie" che riduce lo spazio per i pazienti trattati in Italia. "Un altro lato negativo delle complicanze per chi viene operato all'estero è che molte volte le pazienti vengono mandate via in tempi brevissimi e affrontano viaggi aerei, rientrano in un'altra nazione. Quindi non vengono attentamente monitorate né seguite nell'immediato post operatorio. Anzi facilmente vengono scaricate, mandate al pronto soccorso. Quando invece l'ideale sarebbe riconoscere e trattare subito le complicanze che possono anche fisiologicamente insorgere e che ci auguriamo tutti restino una percentuale molto minima".
Il problema, continua lo specialista, "non è la complicanza in sé, non è neanche l'intervento. Ci possono essere chirurghi buoni e meno buoni ovunque, come ovunque possono esserci strutture adeguate e meno adeguate. E' la scelta dei pazienti che è cruciale. Talvolta ci si fa attrarre dal low cost. E in questo momento, oltre a italiani che offrono prezzi ridotti perché operano in condizioni non adeguate, c'è il tema di nazioni come la Turchia e l'Albania che hanno già in partenza costi più bassi dei nostri". Il rischio, però, è che certe pubblicità allettanti poi si rivelino ingannevoli. "Il problema - conclude Giudice - resta voler fare per forza determinati tipi di interventi estetici, non strettamente necessari, e volerli fare subito e al costo minore. Scelte che rischiano di essere sconsiderate e di portare verso strutture e soprattutto professionisti non idonei".
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