(Adnkronos) - In un precedente articolo abbiamo raccontato il sistema messo in piedi dal Cremlino per interferire, orientare e avvelenare il dibattito pubblico occidentale, svelato da un nuovo studio della Lund University e della Psychological Defense Agency svedese. Il capitolo finale del report rappresenta uno dei contributi più originali alla comprensione delle strategie russe nel campo della disinformazione. Gli autori adottano un approccio incentrato sulle capacità operative della Social design agency (Sda), andando oltre l’analisi dei singoli contenuti per indagare l’infrastruttura, i metodi e le vulnerabilità di un’organizzazione che unisce marketing politico, spionaggio, manipolazione cognitiva e tecnologie digitali.
Secondo il report, la Sda non è semplicemente un’agenzia di comunicazione con fini propagandistici. È piuttosto una macchina ibrida che impiega strumenti mutuati dalla pubblicità commerciale, dall’intelligence e dalla guerra psicologica. Le sue capacità vengono suddivise in cinque aree: monitoraggio, analisi, creatività, distribuzione e servizi terzi.
Nel campo del monitoraggio, la Sda utilizza strumenti come Brand analytics per raccogliere e aggregare dati da media e social network. Tuttavia, molti dei report prodotti sembrano avere una funzione più burocratica che operativa, finalizzati a dimostrare ai committenti governativi l’impatto delle campagne piuttosto che a guidarle in modo efficace.
L’analisi dei dati soffre di limiti metodologici evidenti: sondaggi costruiti per confermare le narrazioni predefinite; focus group condotti con criteri opachi; panel di esperti scelti per compiacere l’orientamento ideologico del Cremlino. La componente creativa, invece, è il vero punto di forza della Sda: la produzione di contenuti è rapida, flessibile, adattabile, spaziando da articoli e meme a video, falsi profili social, siti ‘’specchio’’ e messaggi generati con intelligenza artificiale.
Nella distribuzione, la Sda si serve di una vasta gamma di canali: bot; inserzioni pubblicitarie; gruppi Telegram; account dormienti; commenti automatizzati. Le tecniche di spam semantico e visuale rendono i contenuti difficili da filtrare, creando un rumore di fondo costante.
Nonostante l’ampiezza dei mezzi impiegati, la Sda presenta debolezze significative. Il report ne individua quattro principali. La prima riguarda una forte frammentazione interna causata dalla competizione tra diversi contractor. La seconda è la dipendenza da tecnologie e metodologie già superate. La terza è l’incapacità di colpire in modo efficace pubblici lontani dalla cultura russa. La quarta, infine, è una misurazione del successo basata sulla mera "notorietà", più che sull’impatto reale.
Queste vulnerabilità possono essere trasformate in punti d’attacco da parte della contro-narrazione occidentale. Ma, scrivono gli autori, occorre un cambio di paradigma.
Il messaggio del report è chiaro: non si può combattere un nemico strutturato come la Sda solo con fact-checking e smascheramenti occasionali. Serve un salto di qualità nella risposta ai cosiddetti attacchi Fimi (Foreign Information Manipulation & Interference).
Gli autori propongono cinque direzioni. La prima è superare l’approccio reattivo e passare a un’analisi strutturale e predittiva. La seconda è evitare di amplificare involontariamente le campagne russe con eccessiva esposizione mediatica. La terza è investire in sistemi di early warning, capaci di rilevare in anticipo nuove operazioni. La quarta è creare task force interdisciplinari che uniscano esperti di comunicazione, data science, sicurezza e psicologia. La quinta è coordinare le azioni a livello europeo, abbattendo la frammentazione tra stati e agenzie.
Contrastare la Sda non significa solo bloccare i suoi contenuti, ma neutralizzare la logica che li rende pericolosi. Il vero rischio, conclude il report, non è solo che le campagne russe convincano, ma che riescano a contaminare il dibattito pubblico al punto da minare la fiducia collettiva nelle istituzioni, nei media e nella democrazia stessa. (di Giorgio Rutelli)
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(Adnkronos) - "Fin dalla sua nascita, all'indomani della Prima guerra mondiale, l'Oil ha legato il suo mandato proprio alla pace, ponendola in diretta relazione alla giustizia sociale. L'intuizione originaria si conferma ancor oggi di straordinaria attualità: non vi può essere pace duratura senza salari equi, senza protezione sociale, senza rispetto della libertà sindacale". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Torino all'inaugurazione dell'anno accademico del Centro internazionale di formazione dell'Organizzazione internazionale del Lavoro.
"Principi questi - ha ricordato il Capo dello Stato - che sono anche alla base della nostra convivenza civile. La Costituzione italiana delinea con chiarezza un modello di società in cui il lavoro è al tempo stesso fondamento della Repubblica, strumento di realizzazione personale e leva di giustizia sociale. A questi capisaldi giuridici ed etici ispira la sua azione anche l'Oil, attraverso la difesa di lavoro degno nella sua accezione più ampia, intesa come opportunità per donne e uomini di poter svolgere a tutte le latitudini la loro attività in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza".
"Da qui la perdurante necessità di un quadro riferimento globale e di una Organizzazione che sia a presidio dei diritti dei lavoratori in un contesto in cui le sfide si moltiplicano e il rischio di nuove diseguaglianze, nuove marginalizzazioni è quanto mai attuale. La forza dell'Oil - ha detto Mattarella - risiede proprio nella sua capacità unica di offrire risposte globali a problemi globali attraverso un dialogo costruttivo fra parti sociali, che si riflette nella sua peculiare struttura tripartita composta dai rappresentanti dei Governi, dei lavoratori, dei datori di lavoro. Dialogo orizzontale tra Stati per la ricerca di soluzioni condivise basate sul presupposto che la giustizia sociale non è un obiettivo facoltativo o realizzabile in contesti nazionali ristretti, ma una condizione imprescindibile per la pace, per la stabilità e dunque per il progresso".
I "complessi migratori cui assistiamo spesso vedono nel mancato accesso al lavoro degno la loro prima e più autentica spiegazione", ha affermato il presidente della Repubblica nel corso del suo intervento.
Il capo dello Stato ha parlato anche dell'Onu. La "forte presenza di strutture qualificate onusiane ospitate nel nostro Paese" rappresenta una "testimonianza evidente della nostra piena e convinta adesione alle Nazioni Unite - ha sottolineato - unica vera organizzazione universale, nata per preservare nelle sue varie articolazioni e forme la pace e la coesistenza pacifica fra Stati e fra popoli".
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(Adnkronos) - Basta armi, dignità per migranti ed emarginati e investimenti sulla famiglia "fondata sull’unione stabile tra uomo e donna". E' il monito che arriva da Papa Leone XIV incontrando oggi, 16 maggio, in Vaticano il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
La Chiesa "combatte ogni indifferenza" e "non può mai esimersi dal dire la verità sull’uomo e sul mondo, ricorrendo quando necessario anche ad un linguaggio schietto, che può suscitare qualche iniziale incomprensione", ha scandito Prevost.
Perché il ruolo della Santa Sede è quello di richiamare "continuamente le coscienze, come ha fatto instancabilmente il mio venerato Predecessore, sempre attento al grido dei poveri, dei bisognosi e degli emarginati, come pure alle sfide che contraddistinguono il nostro tempo, dalla salvaguardia del creato all’intelligenza artificiale".
"La verità però - ha osservato - non è mai disgiunta dalla carità, che alla radice ha sempre la preoccupazione per la vita e il bene di ogni uomo e donna. D’altronde, nella prospettiva cristiana, la verità non è l’affermazione di principi astratti e disincarnati, ma l’incontro con la persona stessa di Cristo, che vive nella comunità dei credenti. Così la verità non ci allontana, anzi ci consente di affrontare con miglior vigore le sfide del nostro tempo, come le migrazioni, l’uso etico dell’intelligenza artificiale e la salvaguardia della nostra amata Terra. Sono sfide che richiedono l’impegno e la collaborazione di tutti, poiché nessuno può pensare di affrontarle da solo".
Quindi, come Bergoglio, è tornato a dire basta alla produzione di armi. "Occorre la volontà di smettere di produrre strumenti di distruzione e di morte, poiché, come ricordava Papa Francesco nel suo ultimo messaggio Urbi et Orbi, 'nessuna pace è possibile senza un vero disarmo e l’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo'".
"È compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate. Ciò può essere fatto anzitutto investendo sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, 'società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società'", ha sottolineato papa Prevost.
"Inoltre, nessuno può esimersi dal favorire contesti in cui sia tutelata la dignità di ogni persona, specialmente di quelle più fragili e indifese, dal nascituro all’anziano, dal malato al disoccupato, sia esso cittadino o immigrato. La mia stessa storia - ha osservato - è quella di un cittadino, discendente di immigrati, a sua volta emigrato".
"Ciascuno di noi, nel corso della vita, si può ritrovare sano o malato, occupato o disoccupato, in patria o in terra straniera: la sua dignità però rimane sempre la stessa, quella di creatura voluta e amata da Dio", ha concluso Leone XIV.
(Adnkronos) - L’Università UniCamillus organizza per martedì 20 maggio 2025, a partire dalle ore 14:30, il consueto appuntamento con l’Open Day: un pomeriggio di orientamento universitario rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado interessati ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria. L’evento si svolgerà presso il campus universitario di Roma, a partire dall’edificio UniLabs per poi percorrere tutte le aree dell’ateneo, e offrirà un’occasione concreta per conoscere da vicino UniCamillus, con i suoi percorsi formativi e le prospettive professionali connesse alle discipline medico-sanitarie. La giornata inizierà con le procedure di accoglienza e registrazione, durante le quali ai partecipanti verranno forniti materiali informativi e un welcome kit. Seguirà la possibilità di visitare stand dedicati all’offerta formativa, ai programmi di scambio internazionale (tra cui Erasmus+), alle attività extracurricolari e ai servizi per gli studenti.
Alle ore 15:00, presso l’aula magna, è prevista una sessione istituzionale di presentazione dei corsi di laurea in Medicina e in Odontoiatria, con il contributo di docenti, studenti e rappresentanti dell’ateneo. Verranno illustrate le peculiarità didattiche dei corsi, i servizi di supporto allo studio, le attività linguistiche, le associazioni studentesche e le opportunità legate alla mobilità internazionale. La sessione si concluderà con uno spazio dedicato a domande e chiarimenti sulle modalità di accesso e sul percorso accademico. A partire dalle ore 16:00, sarà possibile partecipare a una visita guidata del campus e dei laboratori, per esplorare da vicino le moderne infrastrutture didattiche e le aule in cui si svolge la formazione. Concluderà il programma, alle ore 16:30, una simulazione della prova di ammissione, a cura della società specializzata Selexi: tale simulazione rappresenta un’importante occasione per familiarizzare con la modalità selettiva prevista per l’accesso ai corsi dell’Università UniCamillus, che mantiene una struttura autonoma rispetto alla recente riforma nazionale e consente agli studenti di conoscere sin da subito l’esito del proprio percorso di ammissione, senza dover aspettare il semestre filtro.
L’open day è molto più di una semplice giornata informativa: è una chance preziosa per focalizzare il proprio futuro accademico con maggiore consapevolezza. Le scelte universitarie sono spesso guidate da incertezze o informazioni frammentarie, ed entrare fisicamente in contatto con l’università permette di valutare non solo l’offerta formativa, ma anche i valori, l’approccio didattico e l’ambiente umano in cui si sarà inseriti. Comprendere il metodo educativo, osservare il contesto multiculturale di UniCamillus e confrontarsi con chi ha già intrapreso questo percorso aiuta a maturare una decisione ponderata e più vicina alle proprie aspirazioni.
Per iscriversi all’open day di UniCamillus, occorre registrarsi al form presente a questa url: https://unicamillus.org/orientamento/in-ingresso/open-day/. Per ulteriori informazioni sull’evento e sulle modalità di partecipazione, è possibile consultare il sito ufficiale dell’ateneo: www.unicamillus.org, oltre alla pagina dedicata: https://unicamillus.org/orientamento/in-ingresso/open-day/.
(Adnkronos) - Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di Msd Italia, entra a far parte della squadra di presidenza di Assolombarda guidata da Alvise Biffi per il quadriennio 2025-2029. La proposta avanzata dal Presidente è stata approvata nella giornata del 15 maggio dal Consiglio Generale di Assolombarda - Associazione delle imprese che operano nella Città Metropolitana di Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza, Pavia che, per dimensioni e rappresentatività, è la più importante di tutto il Sistema Confindustria. Esprime e tutela gli interessi di 7.073 imprese di ogni dimensione, nazionali e internazionali, produttrici di beni e servizi in tutti i settori merceologici e conta circa 435.594 addetti.
Designata Vicepresidente con delega a 'Europa e Life Sciences, Nicoletta Luppi - riporta una nota - vanta una lunga e prestigiosa carriera in Msd - prima azienda farmaceutica impegnata in Ricerca & Sviluppo a livello globale - nonché in ruoli di leadership all’interno di associazioni di settore quali lo Iapg (Italian American Pharmaceutical Group) - di cui è stata Presidente dal 2022 al 2024 - e di Farmindustria con la carica di Vicepresidente, per citarne solo alcuni. A contraddistinguerla, oltre a una profonda conoscenza del mercato a livello nazionale, anche quella a livello europeo. A tal proposito, degno di nota, il suo ruolo di membro del Board di Vaccines Europe.
"È con profondo senso di gratitudine e grande responsabilità che accolgo la nomina a Vicepresidente di Assolombarda con delega a 'Europa e Life Sciences' per cui desidero innanzitutto ringraziare il Presidente, il Consiglio Generale e tutti i soci per la fiducia accordatami. Il comparto che rappresenterò è un’area strategica che contribuisce alla crescita, alla stabilità e alla competitività del nostro Paese e dell’Europa, ma che necessita oggi più che mai di un piano strategico che attragga gli investimenti - il commento di Luppi -. Lavorerò con determinazione perché questo avvenga, favorendo un dialogo costruttivo tra imprese, istituzioni, mondo della ricerca e comunità scientifica in Italia e in Europa, alla vigilia di alcune importanti riforme. Ritengo infatti fondamentale promuovere politiche che incentivino l’innovazione nel mondo della Salute, che oggi – al pari di tanti altri – sta affrontando sfide importanti. Il mio impegno è quello di contribuire allo sviluppo di un ecosistema Life Science che continui a garantire la crescita economica e sociale nel nostro Paese e un invecchiamento in buona salute per tutti".
L’elezione da parte dell’Assemblea di Assolombarda del 17esimo Presidente dell’Associazione e dei Vicepresidenti per il prossimo quadriennio avverrà il 19 giugno.
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(Adnkronos) - "Negli ultimi anni, abbiamo compiuto notevoli progressi non solo sul piano farmacologico, ma anche sotto il profilo culturale e della prevenzione" del cancro. "Educare il paziente è fondamentale: i tumori, se diagnosticati tempestivamente, possono essere curati, e il paziente può guarire". Lo ha detto Luigi Formisano, professore associato di Oncologia Medica Università di Napoli Federico II, all’evento ‘Non girarci intorno’, la campagna di sensibilizzazione promossa attraverso il Giro d’Italia, con uno stand informativo di Merck Italia in piazza del Plebiscito a Napoli.
Nel tumore alla vescica, per esempio,"è essenziale riconoscere e spiegare i segni della malattia al paziente - aggiunge Formisano - Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale. Le donne si affidano generalmente al ginecologo, mentre gli uomini spesso incontrano difficoltà a rivolgersi a un urologo di fiducia. Gli uomini devono essere educati a comprendere che, in presenza di sintomi come sangue nelle urine o bruciore durante la minzione, è indispensabile consultare immediatamente un urologo".
La prevenzione si basa sull’eliminazione dei fattori di rischio come "il fumo di sigaretta" che, ricorda l’esperto, "è il principale fattore di rischio per il tumore alla vescica e dovrebbe essere completamente evitato".
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(Adnkronos) - "Le procedure di ultima generazione come un impianto delle valvole per via percutanea, le mitral clip, le Tavi e, contemporaneamente, le reti territoriali per fare una cardiologia di primo livello, fino anche ad esempio alla prevenzione". Così Alessandro Navazio, vicepresidente Anmco, all’Adnkronos illustra i temi del 56esimo Congresso dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, il più importante evento di cardiologia in Italia, in corso a Rimini. "È un programma molto accattivante, che copre tutte le necessità del cardiologo ospedaliero e del cardiologo Anmco, che io amo definire il cardiologo del sistema sanitario nazionale. Qualsiasi cardiologo che operi nel Ssn e non, e di qualsiasi anzianità di servizio, può trovare delle novità e portare a casa qualcosa di nuovo".
Alla presentazione "del nostro position paper per la diagnosi dello scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata", c’era "un'aula molto gremita, partecipata e con molti giovani - racconta Il vicepresidente Anmco- L’argomento sta diventando molto caldo perché si stanno affacciando delle nuove terapie, sempre all'avanguardia che stanno dando delle grandi possibilità dal punto di vista della prognosi dei pazienti Andiamo anche a sentire le novità e lo sforzo che stanno producendo i nostri giovani colleghi".
La professione del cardiologo "è non attrattiva, ma 'attrattivissima' - sottolinea Navazio - Le scuole di specialità esauriscono sempre i loro posti e, fortunatamente, stanno sfornando un numero effettivamente molto elevato" di specialisti "perché il fabbisogno ultimamente è molto importante. I nostri giovani cardiologi sono molto orientati, vogliono crescere professionalmente e soprattutto sono molto preparati e riescono a gestire molto bene la patologia cardiovascolare. È chiaro che, come in tutte le professioni, come quando una persona prende la patente, ci deve essere a fianco qualcuno" per una crescita non solo medica, "ma anche gestionale perché, in qualsiasi azione medica, c’è una ripercussione sulla politica sanitaria. Quando prescrivo un esame, una procedura - chiarisce - faccio politica sanitaria, dato che le risorse non sono infinite. Affianchiamo i giovani perché l'oculatezza, l'appropriatezza siano messe in pratica in maniera importante".
Leggi tutto: Navazio (Anmco): "Al congresso tutti i temi necessari cardiologo ospedaliero"
(Adnkronos) - "La brutale aggressione russa all'Ucraina ha riportato nel cuore dell'Europa immagini che speravamo appartenessero al passato. Allo stesso tempo, le tensioni in Medio Oriente rappresentano una fonte di instabilità che ci tocca da vicino, sia dal punto di vista umanitario che economico. In questo contesto così incerto, la Commissione europea ha scelto di rafforzare la propria proiezione internazionale puntando su nuove partnership e strategie che rispondano a un duplice obiettivo garantire sicurezza economica e ampliare le opportunità per le nostre imprese". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, in un video messaggio inviato all'evento 'Investopia Europe 2025', in corso a Milano.
Un pilastro fondamentale di questa strategia, spiega Fitto, è "il rafforzamento del partenariato con l'India", per esempio. Si tratta di "una delle economie più dinamiche al mondo, un attore geopolitico sempre più influente". In particolare con "Novatevi stiamo costruendo un rapporto strategico basato su investimenti sostenibili, transizione digitale, energia e cooperazione industriale".
Parallelamente "stiamo consolidando la nuova stagione di cooperazione in Sudafrica, con l'obiettivo di creare un modello di sviluppo condiviso, promuovere industrializzazione, formazione, innovazione tecnologica e al tempo stesso offrire alle aziende europee l'accesso a nuovi mercati in forte espansione". Non si tratta, sottolinea Fitto, di "semplici relazioni bilaterali", ma di "leve concrete per ampliare il nostro orizzonte economico e geopolitico".
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(Adnkronos) - “Non trovo questo momento critico. Credo che il rapporto tra Italia e Emirati Arabi Uniti sia un rapporto che funziona, basato sulla serietà, correttezza e importanza commerciale e economica che hanno i due Paesi”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, arrivando a Piazza Affari per partecipare a Investopia 2025. “Ringrazio gli organizzatori di Investopia 2025 - ha aggiunto - che riflette i rapporti che l’Italia e il mondo imprenditoriale ha con questa parte del mondo emergente, alla quale è giusto dare una grande importanza”.
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(Adnkronos) - Le malattie cardiovascolari sono ancora oggi la principale causa di morte in Italia, con oltre 230.00 decessi ogni anno per infarto miocardico, ictus o scompenso cardiaco. Si deve poi sottolineare che, nel complesso, le malattie cardiovascolari causano oltre un terzo di tutti i decessi. Nel nostro Paese. In particolare, il principale killer cardiovascolare è l’aterosclerosi, causa di morte prematura e grave disabilità nella popolazione italiana. Questa patologia si sviluppa per la combinazione di agenti dannosi come il fumo, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, l’eccesso di peso e la vita sedentaria. La medicina contemporanea dispone tuttavia di strumenti efficaci nel prevenire lo sviluppo e la progressione dell’aterosclerosi. Uno stile di vita sano e farmaci efficaci possono infatti ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari provocate dall’aterosclerosi. Al 56.esimo congresso dell'Anmco, l'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, sono stati presentati i dati del progetto Bring-Up' prevenzione.
Negli ultimi anni, gli sforzi delle società medico-scientifiche hanno portato alla pubblicazione di linee guida sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari di origine aterosclerotica. Nei vari testi, vengono indicati i percorsi clinici di maggiore efficacia ed appropriatezza per le attività di prevenzione degli eventi ischemici. Di fatto, il cardiologo dispone ora di forti evidenze scientifiche, che dovrebbero indirizzare la sua azione quotidiana. Eppure i dati che emergono dagli studi di osservazione nel cosiddetto 'mondo reale' ci dicono che non è così. In particolare, le informazioni disponibili per il nostro Paese sembrano indicare che le misure di prevenzione, seppure certamente efficaci, vengono prescritte ed applicate significativamente meno di quanto si dovrebbe, soprattutto in chi ha già sofferto di infarto miocardico o ictus. Nel complesso si deve constatare che le raccomandazioni contenute nelle linee guida sono spesso disattese nella pratica clinica.
Furio Colivicchi, past presidente Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e direttore Cardiologia Clinica e Riabilitativa dell'spedale San Filippo Neri di Roma – ha spiegato: “Per ridurre l’inerzia terapeutica e colmare il divario tra le raccomandazioni delle linee guida e ciò che viene attuato nella pratica clinica, l’Anmco ha ideato e condotto il progetto 'Bring-up' Prevenzione. Un’iniziativa ambiziosa finalizzato a migliorare la qualità delle cure in tutta Italia, mettendo sotto controllo tutti i fattori che favoriscono e determinano le recidive di ischemia cardiaca in pazienti con alto rischio. In particolare, volevamo incrementare in maniera significativa il numero dei pazienti in cui i livelli di colesterolo Ldl si riducono in linea con le raccomandazioni delle attuali linee guida. Sappiamo infatti che ridurre il colesterolo Ldl riduce grandemente la probabilità di infarto o ictus".
"Allo studio – continua Colivicchi - hanno partecipato 189 centri, che costituiscono un campione rappresentativo delle strutture cardiologiche italiane. Nell’arco di 3 mesi sono stati inclusi nello studio 4.790 pazienti con una storia di pregresso Infarto miocardico e/o di rivascolarizzazione coronarica. Ad un anno di 'follow-up', l’obiettivo principale dello studio, che era quello di aumentare il numero dei pazienti con livelli di colesterolo Ldl bel controllati dalla terapia, secondo le raccomandazioni delle linee guida, è stato pienamente raggiunto. All’inizio dell’iniziativa, infatti, solo il 33% dei pazienti aveva un colesterolo Ldl sotto controllo. La percentuale è salita al 58% dopo sei mesi e al 62% ad un anno. Come riferimento è stato utilizzato l’obiettivo indicato dalle linee guida internazionali (colesterolo Ldl inferiore a 55 mg/dL). Il confronto con altri studi nazionali e internazionali, condotti di recente, è particolarmente soddisfacente. Negli altri studi europei e nord-americani, infatti, meno del 40% dei pazienti hanno raggiunto valori di colesterolo Ldl inferiori a 55 mg/dl.”
“Molto interessante – sottolinea Aldo Maggioni, direttore Centro Studi Anmco - è anche l’osservazione che questi risultati siano stati ottenuti con l’utilizzo di farmaci tradizionali, ormai generici e quindi a basso costo, come statine molto frequentemente in associazione ad ezetimibe. Il ruolo dei nuovi farmaci più potenti e costosi è risultato essere limitato a quella percentuale limitata di pazienti con valori di colesterolo particolarmente elevato. Per quanto riguarda il decorso clinico, la mortalità ad un anno dei pazienti ambulatoriali in prevenzione secondaria è risultata essere di circa il 2%, con la necessità di avere un nuovo ricovero ospedaliero nel 6% dei casi.”
“Il progetto di 'Bring-up' Prevenzione – conclude il Massimo Grimaldi – presidente designato Anmco e direttore Cardiologia dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba) - ha raggiunto l'obiettivo primario di un aumento clinicamente rilevante della percentuale di pazienti che raggiungono gli obiettivi di Ldl-C, dimostrando che questo obiettivo può essere raggiunto con l'uso di terapie consolidate e a basso costo: nella stragrande maggioranza dei pazienti statine ad alta intensità in combinazione con ezetimibe. I risultati favorevoli osservati a 6 e 12 mesi dovranno essere confermati su periodi di tempo ancora più lunghi, così che questa iniziativa di scienza dell'implementazione, che ha coinvolto un numero estremamente elevato di centri cardiologici ospedalieri nazionali, si dimostri davvero in grado di migliorare le strategie terapeutiche di prevenzione secondaria nei pazienti con un precedente evento aterotrombotico coronarico in un intero Paese”.
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(Adnkronos) - L'insufficienza cardiaca rappresenta un importante problema di salute pubblica su scala globale, con alti tassi di morbilità, mortalità ed utilizzo di risorse sanitarie e poiché rappresenta la destinazione finale di varie malattie cardiache, la sua prevalenza aumenta con l'età. La mortalità per tutte le cause dei pazienti con insufficienza cardiaca è rimasta stabile per oltre 15 anni, senza alcun miglioramento sostanziale ed in particolare rimane elevata la mortalità/morbidità dei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta. "Alla luce dei risultati favorevoli di numerosi studi clinici controllati, le linee guida Esc 2021 hanno introdotto un nuovo approccio terapeutico a quattro pilastri per l’insufficienza cardiaca a frazione di eiezione ridotta, che comprende Ace inibitori o sartani o Arni, beta-bloccanti, bloccanti dell’aldosterone e Sglt2i. E’ fondamentale intervenire tempestivamente su questa patologia, attraverso i farmaci più adeguati a seconda del tipo di scompenso". Lo sottolinea l'Anmco, l'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, che oggi durante il suo 56.esimo congresso nazionale a Rimini ha presentato i dati dello studio 'Bring-up 3 Scompenso'.
Fabrizio Oliva, presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell’ospedale Niguarda di Milano, ha evidenziato: "Sono stati presentati oggi i dati dello studio 'Bring-up 3 scompenso', ultima puntata di ricerca osservazionale Anmco sull’insufficienza cardiaca. Degli oltre 5000 pazienti arruolati nella fase 1 dello studio, di cui erano stati presentati i dati basali al congresso dello scorso anno, abbiamo a disposizione il follow up a 1 anno, con una completezza che ha superato il 97%. Si è anche conclusa da poco la fase 2 di arruolamento con l’inclusione di più di 4500 nuovi pazienti da 160 centri. Questi dati confermano l’elevata qualità della ricerca osservazionale di Anmco e Fondazione per il Tuo cuore. Dobbiamo constatare con grande soddisfazione come l’entusiasmo iniziale sia proseguito con un lavoro continuativo nel tempo del quale siamo molto orgogliosi ed il contributo di ciascuno dei centri e dei ricercatori Anmco è stato indispensabile per raggiungere gli obiettivi.”
“Lo studio Bring-up-3 Scompenso – continua Oliva - è stato concepito come un'iniziativa a livello nazionale con l’obiettivo di guidare l’implementazione delle più recenti linee guida nella pratica clinica nazionale e migliorare la qualità complessiva dell'assistenza ai pazienti con insufficienza cardiaca. Allo studio ha partecipato un numero molto elevato di centri cardiologici italiani così da poter affermare che i risultati dello studio rappresentano in maniera molto completa la realtà cardiologica del nostro paese. Nello specifico l’attesa era quella di incrementare significativamente la percentuale di pazienti trattati con i quattro pilastri terapeutici raccomandati dalle linee guida correnti. Più del 65% dei centri ha raggiunto o superato l’obiettivo di 30 pazienti previsto dal protocollo. A questi risultati sotto il profilo dell’arruolamento e del follow up si sono associati dati scientifici di alto profilo, con percentuali molto elevate di utilizzo dei farmaci raccomandati in questa patologia, superiori a tutti i registri recentemente pubblicati in ambito internazionale"
"Questo testimonia ancora una volta - conclude Oliva - come la partecipazione associativa sia il motore per il miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie e per il raggiungimento di importanti obiettivi di ricerca scientifica.”
“Quando nel 1995 cominciammo a raccogliere dati nei pazienti con scompenso cardiaco cronico la mortalità era più del doppio. Oggi è di circa il 5%. Questa riduzione è sicuramente dovuta all’utilizzo esteso dei farmaci che negli anni si sono dimostrati efficaci in questo tipo di pazienti, ma anche alla maggiore accuratezza di gestione di questi pazienti in generale. Se poi consideriamo i pazienti che nel tempo hanno dimostrato un miglioramento della funzione contrattile del ventricolo sinistro, generalmente definiti 'improved', la mortalità ad un anno risulta essere estremamente molto bassa, 1.9% - sottolinea Aldo Maggioni – direttore Centro studi Anmco- Questo a ulteriore dimostrazione della efficacia dei trattamenti raccomandati. Per quanto riguarda invece la necessità di re-ospedalizzazione, i risultati evidenziano come ci siano ancora ampi spazi di miglioramento dal momento che 1 paziente con scompenso cardiaco cronico su 5 necessita di un nuovo ricovero nel corso dell’anno di follow-up".
Massimo Grimaldi, presidente designato Anmco e direttore Cardiologia dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba), evidenzia: Fatto che si sia osservata una completezza nella raccolta dati di circa il 97% dei casi nel contesto di circa 180 centri cardiologici ospedalieri, dimostra come questo sforzo possa essere considerato uno sforzo di un intero paese al fine di migliorare cure e decorso clinico dei pazienti con una condizione clinica a rischio molto elevato. I livelli di utilizzo dei trattamenti raccomandati, tutti disponibili nel nostro paese e a carico del Ssn, ne sono una conferma con la conseguenza della ridotta numerosità di eventi fatali osservati nel follow-up. L’impegno di Anmco in questo contesto clinico dovrà continuare nel prossimo futuro per mantenere e possibilmente migliorare quanto è emerso nella iniziativa 'Bring up Scompenso', che può essere considerata un modello di implementazione di una buona pratica clinica a livello nazionale".
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