
(Adnkronos) -
Donald Trump spinge per la pace tra Ucraina e Russia. Intanto, però, si prepara a mandare via dagli Usa migliaia di ucraini. L'amministrazione del presidente americano ha formulato un piano teso ad usare 250 milioni di dollari destinati agli aiuti all'estero per finanziare il rimpatrio di rifugiati in fuga da zone di conflitto, compresi 700mila persone provenienti dall'Ucraina e da Haiti. E' quanto rivela il Washington che ha visionato copie di documenti interni dell'amministrazione.
La proposta, finora rimasta segreta, è stata elaborata prima di quella annunciata il 5 maggio relativa all'offerta di mille dollari ai migranti che si iscriveranno volontariamente ad un'app governativa per "l'auto-deportazione".
Ora emerge che questo piano di deportazioni volontarie coinvolgerebbe quindi persone in fuga da zone di guerra e conflitti, non solo ucraini e haitiani, ma anche afgani, palestinesi, libici, sudanesi, siriani e yemeniti, secondo quanto si legge nel documento che riconosce che l'agenzia Onu che si occupa dei migranti, Oim, non sostiene il rimpatrio verso questi Paesi.
Interpellato, il dipartimento di Sicurezza Interna ha detto che il Post ha visionato bozze "precedenti alle decisioni" e sarebbero "superate". Ma il giornale sottolinea che il dipartimento e il dipartimento di Stato la scorsa settimana hanno firmato un accordo che dettaglia questo piano, compresa la cifra di 250 milioni di dollari degli aiuti all'estero che verrebbero usati per finanziarlo. Nell'accordo però non vengono indicate le nazionalità delle persone che sarebbero coinvolte nei rimpatri volontari.
Il quotidiano cita i pareri degli esperti, tra i quali ex funzionari governativi, che definiscono disumano e contrario agli ideali americani spingere persone che hanno cercato rifugio negli Usa a tornare nei loro Paesi, per di più usando fondi che erano stati destinati ad aiutare i rifugiati. L'amministrazione Biden ha concesso agli ucraini lo status temporaneo di rifugiati dopo l'inizio dell'invasione russa nel 2022, mentre per gli haitiani lo status viene rinnovato dal 2010, anno del terremoto in cui morirono migliaia di persone. Lo status permette ai migranti di rimanere negli Usa fino a quando non sarà possibile fare ritorno in modo sicuro nel proprio Paese.
Al momento il dipartimento di Stato sconsiglia agli americani ogni tipo di viaggio in Ucraina e Haiti, devastata dalle violenze delle gang e anni di instabilità politica, ma nel documento citato dal Post si prevede che oltre 200mila ucraini e 500mila haitiani potranno essere coinvolti nei rimpatri volontari.
"Stiamo lavorando con il dipartimento di stato per applicare ulteriormente l'agenda del presidente usando i soldi dell'aiuto all'estero per aiutare chi è illegalmente nel nostro Paese a auto deportarsi", ha dichiarato la portavoce del dipartimento di Sicurezza Interna, Tricia McLaughlin, con un apparente riferimento ai migranti ai quali è stato revocato lo status di rifugiato.
Leggi tutto: Ucraina, Trump vuole rimpatriare i rifugiati: il piano con le auto-deportazioni

(Adnkronos) -
Vladimir Putin prepara operazioni al confine con la Finlandia? Le ipotesi legate ad un nuovo 'capitolo' della strategia della Russia non possono essere escluse a priori. Elementi vengono forniti dalle immagini satellitari confermate da fonti della Nato, in cui si vede il rafforzamento delle basi. A Washington, Donald Trump non fa scattare nessun allarme: "Putin minaccia la Finlandia e la Norvegia? Non mi preoccupo per niente, quei due paesi saranno assolutamente al sicuro", dice il presidente americano rispondendo alle domande dei media nello Studio Ovale.
Intanto, però, la costruzione di nuove infrastrutture militari a ridosso della frontiera con la Finlandia sembra trovare un riscontro nella spesa militare dei primi mesi dell'anno, anzi delle voci di spesa classificate, che sono spese che vanno ad aggiungersi a quelle per la difesa e la sicurezza.
A fronte di un ulteriore aumento della spesa in generale, della spesa militare complessiva e di un picco della concentrazione della spesa da gennaio ad aprile, "il vero interrogativo è quello di chiedersi se il finanziamento anticipato (ai primi mesi dell'anno, ndr.) delle spese segrete è collegato ai preparativi per una escalation militare, che sia sul fronte ucraino o una operazione ancora sconosciuta", hanno scritto l'economista Sergei Guriev, ora alla London Business School, e l'analista fondatrice della newsletter The Bell Elizaveta Osetinskaya in un articolo pubblicato di recente.
Malgrado i negoziati avviati a Istanbul con Kiev e il raffreddamento dell'economia, registrato negli ultimi mesi, con il mesto +1,4%, registrato a marzo rispetto al picco della crescita del 4,5%, raggiunto nell'ultimo trimestre del 2024 e al 4,2 per cento del marzo del 2024, c'è stato fra gennaio e aprile un aumento della spesa pubblica complessiva del 20 per cento (rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), molto più di quanto scritto nel bilancio di previsione, dove l'aumento era contenuto al tre per cento per il 2025.
Sulla base dei dati del ministero delle Finanze, emerge che se lo scorso anno il governo ha erogato il 31,9 per cento delle uscite complessive, nei primi quattro mesi del 2025, tale dato è aumentato il 37,4.
La ripartizione delle uscite è stata pubblicata solo per il primo trimestre dell'anno, quando l'aumento della spesa complessiva è stato del 25 per cento rispetto al 2024. Circa la metà di tale aumento è destinato a voci di bilancio classificate, quindi per difesa e sicurezza. Per le voci di difesa, c'è stato un aumento del 44 per cento.
Leggi tutto: Russia, le manovre di Putin spaventano la Finlandia. Trump: "Nessun rischio"

(Adnkronos) -
Andrea Sempio non si difende e così la Procura di Pavia passa all'attacco e svela il quarto elemento nel caso di Garlasco contro il nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi.
"L'impronta di Sempio è vicino al corpo della vittima" è la notizia - contenuta in una nuova consulenza fatta su foto - che viene elargita alla stampa, ma l'informazione è monca e quella traccia - sulla parete destra della scala dove scivola il corpo senza vita della ventiseienne - è nell'inchiesta già dal 2007 quando i Ris di Parma - una delle eccellenze dell'Arma - la definiscono inutile.
Classificata con il numero 33 viene sottoposta a un doppio test per rilevare la presenza di sangue e se uno dà esito incerto (combur test) quello più specifico (Obti test che rileva sangue umano) restituisce un "esito negativo".
Su quella parete nella villetta di via Pascoli a Garlasco ci sono quattro impronte di un carabinieri e una di Marco Poggi, fratello della vittima, quella che ora la consulenza attribuirebbe a Sempio viene bollata dal Ris con la dicitura "tipologia palmare, utilità nessuna".
Ai veleni interni alla Procura - altri magistrati di Pavia hanno già archiviato due indagini che riguardano il nuovo indagato - ora sembra aggiungersi una 'frattura' tra i militari. I carabinieri di Milano in una relazione del 2020 (rischiando di smentire il Ris) scrivono - evitando di riportare il risultato del test sul sangue - che "è logico-fattuale che l'impronta (numero 33, ndr) sulla parete della scala appartenga all'assassino". Una logica che rischia di essere lacunosa di fronte a chi non ha mai negato di aver frequentato casa Poggi e che, data l'assenza del sangue della vittima, non costringe a pensare alla contemporaneità di entrambi.
Se, e il dato della perizia è tutto da verificare, quell'impronta fosse attribuibile a Sempio questo elemento varrebbe ancor meno, del presunto match tra il Dna del sospettato trovato sulle unghie di Chiara.
L'impronta non insanguinata non colloca il proprietario sulla scena del crimine, la sua traccia genetica sulle unghie lascia invece aperta l'ipotesi di un contatto, sebbene tutti i genetisti coinvolti nei processi a Stasi hanno negato l'utilizzabilità di quel Dna e sostenuto che si tratta di un contatto mediato, ciò Chiara potrebbe aver raccolto altrove (su un oggetto, ndr) quel mezzo Dna non identificativo.
Nonostante l'impronta sulla parete della scala non sia un elemento nuovo, a Marco Poggi - sentito come testimone oggi a Venezia - sarebbe stata mostrata la foto scattata sul muro nel tentativo vano di far vacillare una famiglia che non rifiuta la verità sulla morte di Chiara, ma è soddisfatta di una sentenza passata in giudicato pronunciata in nome del popolo italiano che vede l'allora fidanzato Alberto Stasi come l'unico colpevole della morte della ventiseienne.
L'assenza in procura di Sempio - un difetto procedurale nell'atto di convocazione consente alla difesa di far saltare l'incontro (che sarebbe stato comunque silenzioso) - fa saltare quel 'faccia a faccia' scenografico con Stasi.
Il condannato, assistito dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, per oltre due ore risponde a tutto: sullo stato dei luoghi della villetta in cui il 12 agosto 2007 mangia con Chiara una pizza guardando il film 'Lo squalo', alla rete di amicizie che gravitavano intorno a casa Poggi.
Nulla di davvero decisivo per le indagini che contro Sempio continuano a girare su pochi elementi: lo scontrino del parcheggio di Vigevano che lui mostra a riprova che non era a Garlasco la mattinata dell'omicidio e le telefonate sospette fatte a casa della vittima alcuni giorni prima della morte della ventiseienne.
Elementi giù smontati nell'archiviazione di otto anni fa. E c'è chi ipotizza che la prossima carta degli inquirenti possa essere quella di puntare su altri accertamenti in merito all'impronta delle scarpe lasciate dall'assassino nella villetta, ma anche qui la Cassazione lascia poco spazio a piste alternative. Una delle impronte più nitide - si legge nella sentenza della Suprema Corte - viene identificata come "una suola prodotta per Frau da Margom montata su scarpa numero 42", mentre Andrea Sempio calza il numero 44.
Leggi tutto: Garlasco, pm: "C'è impronta di Sempio". Traccia inutile per i Ris

(Adnkronos) -
La possibilità di negoziati tra Ucraina e Russia in Vaticano al centro della conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e la premier Giorgia Meloni. "Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Santo Padre sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina", si legge in una nota di palazzo Chigi.
"Il colloquio - riprendono - fa seguito alla telefonata di ieri con il presidente" degli Stati Uniti "Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al presidente del Consiglio italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati".
"Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace", si conclude nella nota.
Il tema della sede dei negoziati è stato sottoposto oggi anche a Donald Trump. Il presidente americano, rispondendo alle domande dei media durante una, ha accolto con entusiasmo l'ipotesi di un negoziato in Vaticano: "Se il Papa ha proposto il Vaticano per i colloqui, non riesco a pensare ad un posto migliore".
Leggi tutto: Ucraina-Russia, Meloni sente Papa: Vaticano pronto ad ospitare negoziato

(Adnkronos) -
La possibilità di negoziati tra Ucraina e Russia in Vaticano al centro della conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e la premier Giorgia Meloni, che nel corso della giornata sente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i principali leader europei.
"Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Santo Padre sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina", si legge in una nota di palazzo Chigi.
"Il colloquio - riprendono - fa seguito alla telefonata di ieri con il presidente" degli Stati Uniti "Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al presidente del Consiglio italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati".
"Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace", prosegue la nota.
"Nel corso della giornata di oggi, oltre al colloquio con il Santo Padre, il presidente del Consiglio si è confrontato telefonicamente con il presidente Zelensky, il presidente Macron, il presidente Stubb, il primo ministro Starmer, il Cancelliere Merz e la presidente della Commissione europea von der Leyen", rende noto Palazzo Chigi. "È stato concordato di mantenere uno stretto coordinamento tra i partner in vista di un nuovo round di negoziati finalizzato a un cessate il fuoco e a un accordo di pace in Ucraina".
Il tema della sede dei negoziati è stato sottoposto oggi anche a Donald Trump, che nella giornata di lunedì ha avuto un lungo colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Il presidente americano, rispondendo alle domande dei media durante una, ha accolto con entusiasmo l'ipotesi di un negoziato in Vaticano: "Se il Papa ha proposto il Vaticano per i colloqui, non riesco a pensare ad un posto migliore".
Leggi tutto: Ucraina-Russia, Meloni sente Papa e Zelensky: Vaticano pronto ad ospitare negoziato

(Adnkronos) -
Incidente per Elisabetta Franchi, la stilista bolognese titolare del marchio Betty Blue tornata alla ribalta per un episodio che l'ha vista protagonista nella vita vera e sui social, con tanto di polemiche e critiche. Franchi, nel weekend, ha investito un ciclista nei pressi dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, ed è stata poi lei stessa a raccontare l'accaduto su Instagram, pubblicando anche una foto dell'ambulanza e del ciclista sulla barella. "Tutto è bene ciò che finisce bene. Mi dispiace molto. E' la prima volta. Mi dispiace tanto", ha scritto. E ancora in una seconda storia, la foto del ciclista investito: "Non l'ho proprio visto. Ma almeno non si è fatto male. Il mio lunedì".
E ancora, in una serie di video successivi, seduta al posto del passeggero torna sull'episodio: "Ieri ho investito ciclista, non mi era mai successo, sta bene. Io amo le macchine sportive, le compro, mi piace guidarle. Ora mi sta arrivando una macchina bellissima, una Dallara, ma dove le posso guidare? In autostrada no, perché mi fanno la multa. Se vado dal mio coach, c'è il ciclista che ti arriva lì davanti. Ma gliel'ho detto: sarei voluta essere al tuo posto". Poi più tardi informa sulle condizioni del ferito: "Ho sentito il ciclista, è stato dimesso, escoriato, niente di rotto. Inizio a respirare". Inevitabile la bufera social.
Leggi tutto: Elisabetta Franchi investe un ciclista e posta sui social, è polemica

(Adnkronos) -
Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, 20 maggio 2025. Dieci punti '5' hanno ottenuto una quota di 16.728,11 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti '6' di 35,4 milioni di euro. Si torna a giocare giovedì 22 maggio 2025.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente è 5-19-21-30-33-48. Numero Jolly 74 e numero SuperStar 39.
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 20 maggio

(Adnkronos) -
"Dalla campagna antinfluenzale annuale dobbiamo veramente imparare le criticità, nel senso che noi, ad agosto, dobbiamo in qualche modo capire quante dosi di vaccino ci servono per evitare comunque di non avanzare dosi nel frigo perché i dipartimenti di prevenzione hanno a che fare con le aziende sanitarie e dobbiamo, a fine anno, rendicontare le dosi avanzate. D'altro canto non abbiamo la possibilità di andare ad aumentare la richiesta in itinere, perché a volte può capitare che le aziende farmaceutiche non abbiano più vaccino. La vaccinazione con un mRna effettivamente potrebbe ovviare a questo grosso inconveniente". Lo ha detto Virna Frumento, direttore Sc Igiene e sanità pubblica Asl 2 Liguria, intervenendo oggi all'evento organizzato a Genova sul tema 'L'innovazione della tecnologia mRna: dalle potenzialità scientifiche alle opportunità per la sanità regionale'.
Pensando ai pazienti fragili e alla loro difficoltà nell'accedere agli ambulatori vaccinali, visto che però "vanno dai colleghi di medicina generale anche solo per la prescrizione della terapia abituale", sarebbe importante che avessero la proposta "della vaccinazione anche per offrire la protezione da più malattie - riflette Frumento - La co-somministrazione, a volte, non è accettata perché noi non siamo in grado di proporla in maniera adeguata. Di qui l'importanza di essere veramente dei bravi comunicatori e credere effettivamente che quello che stiamo facendo è la cosa ottimale per cercare di evitare ricoveri, ospedalizzazioni, ma anche solo problemi di perdita di giorni di lavoro. Questi nuovi tipi di vaccini a mRna possono, in un'unica iniezione, offrire protezione a più tipologie di infezioni: anche questo può migliorare l'adesione" all'immunizzazione.
Leggi tutto: Vaccini, Frumento (Asl 2 Liguria): "Tecnologia mRna migliora gestione ed evita sprechi"

(Adnkronos) -
Floriana Secondi sarà ospite della terza puntata di Belve, in onda si Raidue questa sera, martedì 20 maggio. La vincitrice della terza edizione del 'Grande Fratello' racconta, tra le altre cose, alcuni dei momenti più dolorosi e complessi della sua infanzia e della storia della sua famiglia.
Floriana Secondi è nata il 5 maggio del 1977 a Roma. Dopo la separazione dei genitori trascorre un lungo periodo in un collegio gestito da suore. Nel 2003, all’età di 26 anni debutta in televisione e partecipa alla terza edizione del Grande Fratello, condotto da Barbara D’Urso.
Dopo 99 giorni trascorsi nella casa, Floriana vince il reality battendo in finale la coinquilina Victoria Pennington. Grazie a questo, avvia la sua carriera nel piccolo schermo e comincia a essere una presenza fissa in alcuni programmi televisivi, in veste di opinionista. Nel 2004 è tra i protagonisti de 'La fattoria', altro reality show. Nel 2022 torna in televisione per partecipare come concorrente a 'L’isola dei famosi'.
Floriana Secondi nel 2000 comincia a frequentare Mirko Fantini. I due poi convolano a nozze e dal loro matrimonio nel 2008 nasce il figlio Domiziano. La reazione termina con il divorzio. Successivamente conosce e si innamora di Daniele Pompili. Floriana rimane incinta ma purtroppo perde il bambino nel corso della gravidanza. Nel 2014 i due si lasciano. Oggi Floriana è fidanzata con un architetto di nome Angelo.
Floriana a Belve parla di suo figlio Domiziano. ''Lui tante volte si vergogna di me, siamo diversissimi, siamo opposti'', rivela Floriana che aggiunge: ''È troppo serio, è nato vecchio!''. E racconta di averlo portato da un prete esorcista perché faceva troppe domande: ''Pensava fosse posseduto?'', chiede Fagnani. ''Sì. A tre anni mi disse: l’erba sono i capelli del mondo. Avevo paura'', spiega Floriana.
Floriana poi a Fagnani racconta alcuni dei momenti più dolorosi e complessi della sua infanzia e della storia della sua famiglia. Dopo la separazione dei suoi genitori, ricorda la giornalista, con la madre che aveva problemi legati alla tossicodipendenza e alla prostituzione: ''Lei ha vissuto per 14 anni in un collegio. A che età ha saputo le reali ragioni?''.
''Da adolescente, quando sono uscita. Quando era dentro mi colpevolizzavo. Pensavo che non mi volevano - rivela l'ex gieffina - Mi sentivo sola, ma fin da piccola ho avuto una grande forza d’animo. Quando sentivo gli altri bimbi piangere li consolavo, mi veniva forza per loro e soffrivo di meno io''.

(Adnkronos) -
"Il vaccino a mRna può offrire grandi vantaggi. Innanzitutto, la flessibilità sia in termini di tempistica di produzione sia di quantità, una cosa che caratterizza costantemente sia la gestione centrale sia la gestione dei colleghi sul territorio del vaccino attivo", evitando nei magazzini "eccessi o carenze. Avere la possibilità di un vaccino che, nel giro di 30 o 40 giorni, possa essere nuovamente e disponibile, grazie alla tecnologia mRna, rappresenta un grande vantaggio sia in termini di quantità sia in termini di tempestività". Questo è particolarmente importante in "un sistema pubblico, che può così rapidamente rispondere anche in termini emergenziali". Così Filippo Ansaldi, direttore generale dell'Azienda ligure sanitaria (Alisa), nel suo intervento oggi a Genova all'incontro sul tema 'L'innovazione della tecnologia mRna: dalle potenzialità scientifiche alle opportunità per la sanità regionale', che si è tenuto al Palazzo della Regione Liguria.
"Un altro grande vantaggio per la sanità pubblica" è legato al fatto che i vaccini a mRna sono "in grado di dare una risposta aumentata, particolarmente efficace - spiega Ansaldi - come hanno dimostrato" nei confronti del Covid, ma anche contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), "particolarmente nella popolazione più anziana. Questo è un grande vantaggio, sia per targettizzare in modo più efficace ed efficiente le risorse di sanità pubblica e ottenere il massimo dei risultati - qualora le nostre risorse non siano ovviamente infinite - sia, d'altro canto, per ottenere il massimo vantaggio dal punto di vista della comunicazione, ma anche oggettivamente del burden", dell'impatto della patologia “nella rete" sanitaria.
Leggi tutto: Tecnologia mRna, Ansaldi (Alisa): "Flessibilità ed efficacia i vantaggi"

(Adnkronos) -
Michele Morrone sarà ospite oggi, martedì 20 maggio, a Belve. Attraverso le domande di Francesca Fagnani, l'attore e cantante ha ripercorso il suo 'viaggio' che da Bitonto lo ha portato fino a Hollywood grazie al successo ottenuto con il ruolo di Massimo Torricelli nel film erotico '365 giorni'.
Michele Morrone nasce a Bitonto, in provincia di Bari, il 3 ottobre del 1990. Durante l’adolescenza si trasferisce in provincia di Milano insieme alla famiglia per cercare fortuna altrove. Quando Michele aveva solo 12 anni ha subito un grave lutto: il papa, Natale Morrone, è morto nel 2003 all’età di 56 anni in seguito a una grave malattia.
Michele comincia a frequentare un corso di recitazione a Pavia e appena ventenne si trasferisce a Roma dove fa le sue prime audizioni e per mantenersi comincia a lavorare come cameriere.
Nel 2011 arriva la prima ‘fortuna’: viene scelto nella miniserie televisiva ‘Come un delfino’ recitando al fianco di Raoul Bova. Successivamente ottiene piccoli ruoli in alcune fiction italiane con ‘Che Dio ci aiuti 3’ e ‘Squadra Antimafia 6’.
Nel 2016 partecipa a Ballando con le stelle, in coppia con la ballerina Ekaterina Vaganova e si classifica al secondo posto. Nel 2017 ottiene il primo ruolo da protagonista nella fiction ‘Sirene’, targata Rai.
Ma la svolta arriva nel 2020 quando interpreta Massimo Torricelli nel film erotico polacco ‘365 giorni’ distribuito su Netflix. Grazie all’enorme successo riscosso, Netflix realizza i due sequel intitolati '365 giorni – Adesso' e 'Altri 365 giorni', che trasformano Michele in una vera star internazionale.
Parallelamente alla carriera da attore, Michele porta avanti quella da cantante. Il 14 febbraio del 2020 viene pubblicato l'album di debutto di Morrone, dal titolo ‘Dark Room’.
L'attore è stato sposato con Rouba Saadeh, una stilista libanese, dal 2014 fino al 2018, anno in cui hanno divorziato. Dai loro 8 anni trascorsi insieme, i due sono diventati genitori di due figli. Ospite a Belve, Morrone ha raccontato che dopo la fine della relazione con la ex moglie ha passato ''un momento di depressione profonda e di troppo alcol'', arrivando una volta quasi al coma etilico. ''In qualche modo devi poter anestetizzare il dolore e io l’ho fatto con il metodo più economico, distruttivo, che mi ha portato a bere tantissimo - confida Morrone - prendevo una bottiglia di vino e mi ubriacavo. Una, due, tutti i giorni''.
Durante l’intervista Morrone racconta anche di aver frequentato per oltre un anno una ragazza che a sua insaputa gli ha somministrato ''pozioni d’amore con fiori secchi''. Un capitolo della sua vita che Morrone ha definito "infelice".

(Adnkronos) -
"Viviamo in un tempo in cui l'egoismo è cresciuto e il compito di chi rappresenta le istituzioni è quello di cercare di avere sempre la persona al centro. Ho aderito a questa iniziativa perché voglio portare la voce della Toscana in questo senso". Così all'Adnkronos Salute Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Regione Toscana, in occasione della tappa di Pisa del tour di sensibilizzazione sul tumore uroteliale e le patologie oncologiche 'Non girarci intorno', promosso da Merck in occasione del Giro d'Italia.
Durante la tappa pisana, Mazzeo ha sottoscritto il 'Manifesto per l'umanizzazione delle cure in oncologia', realizzato da Merck in collaborazione con le associazioni di pazienti Ailar, Walce e Palinuro e con clinici di riferimento in ambito oncologico. "Siamo una terra che parte di quello che c'è scritto in questo manifesto già lo porta avanti - ha spiegato il presidente - Penso alla gestione a rete per garantire a tutti l'equità delle cure: non c'è differenza tra un bimbo che nasce in un piccolo borgo e chi vive nelle grandi città. Penso alla psico-oncologia, agli investimenti che abbiamo fatto in questo senso, ai Day hospital oncologici ospedalieri che ci sono in tutti gli ospedali di questa azienda territoriale. Perché? Perché l'obiettivo è che ci sia la persona al centro, la cura, la possibilità di poter avere un accesso rapido, semplificato e di qualità".
E a proposito di prevenzione e di iniziative di sensibilizzazione come 'Non girarci intorno', patrocinata da Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), Simg (Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie), Siuro (Società italiana di uro-oncologia) e Associazione Palinuro (Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali), Mazzeo ha aggiunto: "Dobbiamo mandare un messaggio. Se vogliamo una sanità migliore dobbiamo investire sulla prevenzione. Si investe nella prevenzione in tanti modi, uno è quello di andare tra la gente, nelle piazze, far capire cosa vuol dire partecipare agli screening, far capire il valore, il significato di anticipare il problema che potrebbe nascere. Purtroppo, culturalmente non è sempre così e quindi iniziative come queste vanno sostenute, valorizzate e le istituzioni devono essere presenti".
Leggi tutto: Tumori, Mazzeo (Pd): "Compito istituzioni è avere sempre la persona al centro"

(Adnkronos) -
"Lo screening del tumore del colon retto si può fare con un test molto semplice, che è la ricerca del sangue occulto nelle feci, e in caso di positività questo test va completato con la colonoscopia che invece è un esame più invasivo e più complesso, Nonostante questo, però, in Italia le varie Regioni convocano generalmente le persone sane a partire dai 50 anni di età ma l'adesione allo screening è bassissima". Così all'Adnkronos Salute Gianluca Masi, professore di Oncologia all'università di Pisa e direttore dell'Oncologia medica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, in occasione della tappa di Lecce del tour di sensibilizzazione sul tumore uroteliale 'Non girarci intorno', promosso da Merck che si lega al Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel nostro Paese, di cui Merck è official partner.
"Pur essendo questo un test semplice e non invasivo, è un test che però può salvare tante vite e permettere una diagnosi precoce e quindi una cura definitiva di questi tumori in stato iniziale. Per questo è assolutamente da promuovere e da eseguire", ha aggiunto Masi lanciando un appello: "Ogni volta che arriva la lettera dell'azienda sanitaria per recarsi a portare il campione per la ricerca del sangue occulto nelle feci, dobbiamo sempre aderire perché lo screening è fondamentale. Ogni volta che facciamo una diagnosi precoce aumentiamo tantissimo le possibilità di guarigione definitiva e quindi è uno degli elementi più importanti del percorso oncologico, in Italia e non solo", ha concluso.

(Adnkronos) -
Formazione obbligatoria continua, rafforzamento dei controlli e un apparato sanzionatorio proporzionato ma efficace. Non solo. Premialità delle imprese virtuose e una riformulazione organica del decreto 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle aziende.
E poi l’impiego dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, importanti soprattutto nella fase di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Sono le proposte avanzate oggi dai consulenti del lavoro nel corso del primo incontro che si è svolto a Palazzo Chigi tra Governo e associazioni datoriali e di categoria dedicato alla presentazione di iniziative per rafforzare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. “Un confronto da cui è emersa la necessità di mettere al centro del dibattito la salute e la sicurezza sul lavoro”, ha dichiarato il segretario del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Giovanni Marcantonio , che ha preso parte alla riunione in rappresentanza della Categoria.
Nel corso della riunione è stata ribadita l’urgenza di investire nella formazione, intesa come percorso continuo che parte dalle scuole e dalle università per promuovere una cultura della prevenzione, elemento imprescindibile per costruire ambienti di lavoro più sicuri. Rilevante anche il ruolo della contrattazione collettiva e il contributo delle parti sociali, che – attraverso osservatori e strumenti di collaborazione – possono favorire la diffusione di buone prassi e lo sviluppo di un modello proattivo, capace di coinvolgere tutti gli attori del mercato del lavoro: datori, lavoratori e rappresentanze sociali.

(Adnkronos) -
La tecnologia a mRna rende e renderà "la medicina sempre più precisione. Il futuro è adesso, lo sto vivendo. La pandemia del Covid ha spinto davvero molto l'acceleratore in avanti su questa tecnologia che apre a un vaccino, per esempio, contro il citomegalovirus, quindi contro una patologia estremamente importante". Ma c'è anche un vaccino a mRna "contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv)", già disponibile. Così Giancarlo Icardi, professore ordinario di Igiene, dipartimento di Scienze della salute, università degli studi di Genova, intervenendo oggi all'advisory panel 'L'innovazione della tecnologia mRna: dalle potenzialità scientifiche alle opportunità per la sanità regionale', al palazzo della Regione Liguria.
Certo, terapie innovative "come le Car-t" hanno costi molto elevati, ma "sicuramente l'economia di scala, nel caso della tecnologia mRna ad esempio, ci potrebbe aiutare molto - osserva Icardi - Nella regione più anziana d'Italia, avere la disponibilità di un vaccino come quello contro il virus respiratorio sinciziale" è importante perché questa infezione "interessa il 30% delle sindromi influenzali: colpisce il primo anno di vita, ma anche gli over 65. Se vaccinassimo il 25% degli oltre 400mila over 65 del nostro territorio, risparmieremmo qualche migliaia di ricoveri in ospedale e qualche decesso".
Leggi tutto: Vaccini, Icardi (UniGe): "Con mRna il futuro è adesso anche per patologie come Rsv"

(Adnkronos) -
"La tecnologia mRna ha segnato un vero cambio di paradigma, non solo nella prevenzione di malattie infettive, come abbiamo visto durante la pandemia, ma anche nel trattamento di patologie complesse, in particolare oncologiche. Stiamo assistendo a un'evoluzione che, fino a pochi anni fa, sembrava lontana. E invece oggi è già realtà in alcuni ambiti e promette applicazioni sempre più ampie. Come Regione Liguria, seguiamo con grande attenzione questi sviluppi e ci prepariamo ad accogliere, non appena disponibili e autorizzate, queste terapie e strategie di immunizzazione nella pratica clinica quotidiana". Così Massimo Nicolò, assessore Sanità, Politiche sociosanitarie e sociali, Terzo settore Regione Liguria, aprendo oggi a Genova i lavori dell'incontro su 'L'innovazione della tecnologia mRna: dalle potenzialità scientifiche alle opportunità per la sanità regionale', nella Sala Auditorium Caduti di Nassiriya del Palazzo della Regione Liguria.
L'appuntamento - che vede tra i partecipanti amministratori pubblici, dirigenti sanitari, accademici, medici e rappresentanti delle associazioni di pazienti - si pone come un momento di dialogo istituzionale e tecnico per stimolare un confronto approfondito sulle prospettive che la medicina di nuova generazione può offrire al servizio della prevenzione e della salute dei cittadini grazie al confronto tra mondo scientifico, clinico e istituzionale, con particolare attenzione alla capacità delle nuove piattaforme tecnologiche di rispondere alle esigenze emergenti della sanità pubblica.
"Da medico e da amministratore della sanità pubblica - aggiunge Nicolò - ritengo che questa nuova frontiera tecnologica stia già influenzando, e potrà influenzare sempre di più, il nostro sistema sanitario. La ricerca sull'Rna non è cosa recente. Già oltre 10 anni fa si sperimentavano i SiRna, per esempio, nel trattamento delle maculopatie essudative tramite iniezioni intravitreali. Quella strada non ha portato ai risultati sperati, ma ha comunque contribuito a costruire le basi su cui oggi si sviluppa la tecnologia mRna. La prospettiva per il nostro Servizio sanitario nazionale - e per quello regionale, in particolare - è estremamente promettente. Si aprono nuovi scenari di cura, miglioramenti nella sopravvivenza e nella qualità di vita per tanti pazienti", non solo nella "prevenzione delle patologie respiratorie, ma anche in ambito oncologico".
Cuore del convegno è l'esplorazione delle applicazioni attuali e potenziali della tecnologia a mRna, illustrata da Andrea Orsi dell'Università di Genova, con particolare riferimento alla capacità di questa piattaforma di offrire risposte rapide, mirate e personalizzabili in ambito vaccinale, in un momento storico in cui prevenzione e innovazione vanno sempre più di pari passo. Durante la tavola rotonda, numerosi esperti - tra cui dirigenti dell'Azienda ligure sanitaria (Alisa), professionisti delle Asl, rappresentanti di società scientifiche e del mondo accademico - hanno condiviso riflessioni e scenari sulla possibile integrazione della tecnologia mRna nei percorsi sanitari regionali, nell’ottica di un’evoluzione organizzativa e clinica sempre più orientata al valore.
Un ruolo fondamentale è stato riservato alle associazioni dei pazienti, come Respiriamo insieme e l'Associazione nazionale pazienti Bpco Onlus, che hanno portato all'attenzione dei presenti i bisogni concreti dei cittadini con patologie respiratorie croniche, per i quali l'accesso a soluzioni preventive avanzate potrebbe tradursi in un miglioramento sensibile della qualità della vita e in una riduzione degli eventi clinici acuti.

(Adnkronos) -
"Negli ultimi anni dati epidemiologici soprattutto statunitensi ci dicono che c'è un incremento nelle diagnosi di tumore del colon retto in soggetti più giovani, vale a dire al di sotto dei 50 anni di età. E' un trend che si sta più lentamente spostando anche in Europa. I numeri in Italia non sono ancora così tranchant, ma indubbiamente è un fenomeno che nei nostri ambulatori vediamo quotidianamente". Così all'Adnkronos Salute Chiara Cremolini, professore ordinario di Oncologia dell'università di Pisa, in occasione della tappa di Lecce del tour di sensibilizzazione sul tumore uroteliale 'Non girarci intorno', promosso da Merck che si lega al Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel nostro Paese, di cui Merck è official partner.
"Perché questo sta succedendo? La risposta in realtà non la conosciamo. Ci sono più che altro delle ipotesi che non delle spiegazioni certe", ha osservato Cremolini che spiega: "Un'ipotesi è legata al nostro modo di mangiare, ma anche all'assunzione involontaria delle microplastiche proprio attraverso l'idratazione e l'alimentazione. C'è il problema del microbiota intestinale. L'utilizzo di antibiotici anche nei primi anni di vita, nell'infanzia e nella prima adolescenza che può associarsi a un'alterazione della flora basale. E tutto questo crea dei fattori predisponenti". "In effetti proprio un problema importante è quello che tra i giovani non abbiamo solo forme genetiche, che quindi in qualche maniera possono essere conosciute secondo la storia della famiglia. C'è un'elevata incidenza di tumore del colon in famiglia, allora magari mi tengo sotto controllo. No, purtroppo non sono infrequenti casi sporadici e questo ci fa fare più fatica a fare talvolta delle diagnosi precoci", ha precisato la specialista.
Di qui l'importanza della prevenzione e dell’informazione su queste patologie, come accade con la campagna 'Non girarci intorno' patrocinata da Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), Simg (Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie), Siuro (Società italiana di uro-oncologia) e Associazione Palinuro (Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali). "La prevenzione è il modo migliore non solo per evitare che il problema si ponga ma, qualora insorgesse, per diagnosticarlo precocemente", ha chiarito Cremolini che aggiunge: "Abbiamo un test di prevenzione secondaria di screening estremamente efficace che è la ricerca del sangue occulto. Allo screening però bisogna aderire e i tassi di adesione ci dicono che è ancora molto bassa, al di sotto del 65% in molte regioni d'Italia, e questo non è accettabile. Quindi, ricerca del sangue occulto, adesione ai programmi di screening, colonoscopia per i familiari dei pazienti affetti e in generale per tutti i soggetti a rischio", ha concluso.
Leggi tutto: Tumori, l'oncologa: "In aumento cancro colon retto in under 50, puntare su screening"
Altri articoli …
- Teatro e Marmellata, spettacoli sino a luglio al TsE di Cagliari
- Papa alla Basilica di San Paolo, la preghiera al sepolcro dell'apostolo delle genti - Video
- Consumi, Udicon: ecco i 5 consigli per difendersi da truffe della chiamata muta
- Fiere: dal 27 giugno a Mostra d'Oltremare di Napoli via a Lts Expo
- Campagnoli (Gsk): "Obiettivo soluzioni innovative per cancro all'endometrio"
- Automobilismo, la 1000 Miglia 2025 si presenta a Roma
- Giornata mondiale sclerosi multipla numero 25, l'Italia si tinge di rosso
- Sinner, chi sarà il nuovo allenatore? Ipotesi Carlos Moya
- NutriMi, premio NutriGold 2025 a Danone Skyr per migliore comunicazione
- Grande successo per gli eventi bar dating di Heineken a Roma e Milano
- Giro d'Italia, Hoole vince la decima tappa e Del Toro resta in rosa
- Droga, report su adolescenti Ue, consumi in calo ma emergono nuovi rischi
- Social, report adolescenti Ue, per quasi la metà uso problematico, 10 anni fa era il 38%
- Resti di una terrazza nel Nuraghe Piscu di Suelli
- Il premio Pulitzer Nathan Thrall al Marina Cafè Noir
- Politiche per la famiglia nell'Isola, 'Imitiamo il Trentino'
- Todde, chiarezza su nucleare,in Sardegna no centrali nè depositi
- Blitz antimafia a Sassari, agenti dello Sco infiltrati nel clan
- Da antiossidante ad antibatterico, perché il miele è un super food
- Roma, incidente sulla Cassia bis: morto 55enne in sella a scooter
Pagina 690 di 804
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie