Tutti i presidi al porto di Oristano organizzati contro
l’installazione delle pale eoliche sono stati sospesi e considerati
occupazioni abusive di area demaniale, sia portuale che del
Consorzio Industriale. La Questura ha comunicato agli attivisti che
tali presidi non sono autorizzati, in quanto privi delle necessarie
autorizzazioni per l’occupazione di suolo privato, autorizzazioni
che né l’autorità portuale di Cagliari né il Consorzio Industriale
intendono concedere. Gli attivisti, informati della decisione, sono
stati costretti a interrompere i presidi in corso, compreso quello
del Gruppo Tutela Territorio Sardo (Gruttes), in attesa di definire
una nuova località, pubblica o privata, dove poter tenere le
assemblee e organizzare le future attività. In seguito a queste
misure, anche l’assemblea popolare prevista per domenica 28 luglio
sul tema “Stop colonizzazione e diritti dei popoli violati” non si
terrà al porto di Oristano. I militanti, attualmente presenti,
stanno valutando se rimandare l’assemblea per il tempo necessario
ad ottenere tutte le autorizzazioni per un luogo pubblico ancora da
definire. Oppure se optare per una sala privata, non
Leggi tutto su Fonte: Il Giornale di Oristano
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