Le indagini della Questura di Oristano continuano, e sempre più si fa strada l’ipotesi che gli episodi siano opera di una banda organizzata, vista la sorprendente somiglianza nelle modalità d’azione nei furti e danneggiamenti.

L’ultimo episodio risale alla mattinata di venerdì, quando i ladri hanno colpito un bar sotto i portici dei palazzi Saia, in via Carducci. Dopo aver sfondato una delle vetrate del locale, i malviventi sono entrati e hanno forzato il registratore di cassa, trovando però solo poche decine di euro. Nonostante il bottino esiguo, i danni materiali sono ingenti, un copione che si ripete ormai da settimane.

Nel frattempo, le forze dell’ordine continuano a investigare anche sui furti avvenuti nei parcheggi multipiano di via Carducci e vico Verdi. Qui, diversi parcometri sono stati scassinati, con un guadagno misero in confronto ai danni subiti, che ammontano a migliaia di euro. La società che gestisce i parcheggi, The Park, è stata presa di mira due volte in pochi giorni: la prima incursione è avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 dicembre, la seconda tra il 1° e il 2 gennaio. In entrambi i casi, i ladri hanno danneggiato anche le telecamere di videosorveglianza, probabilmente per cercare di nascondere la loro identità. Tuttavia, le immagini catturate dalle telecamere potrebbero rivelarsi fondamentali per il proseguimento delle indagini.

Gli investigatori, seppur mantenendo il massimo riserbo, sembrano orientati verso l’idea di un’unica banda dietro a questi raid, con un modus operandi che non lascia dubbi. Le incursioni sono rapide, gli obiettivi mirati, e i danni, seppur superiori ai guadagni, denotano un’organizzazione precisa e metodica. Le forze dell’ordine stanno esaminando con attenzione le registrazioni video, cercando una connessione tra i diversi episodi.

Nel frattempo, cresce il malcontento tra i commercianti e i cittadini oristanesi, che chiedono un rafforzamento delle misure di sicurezza e un maggiore controllo per contrastare questa ondata di crimine. L’apprensione per la sicurezza della città è palpabile, e l’attesa di risposte da parte delle autorità si fa sempre più pressante.