Un importante sviluppo politico in Sardegna scuote la scena politica regionale: il Collegio regionale di garanzia elettorale ha dichiarato la decadenza dalla carica di consigliere regionale di Alessandra Todde. La decisione comporta anche la perdita della sua posizione di presidente della Regione.

Il procedimento che ha condotto a questa risoluzione ha coinvolto un lungo e approfondito lavoro di revisione delle spese sostenute durante la campagna elettorale, avvenuta all’inizio del 2024. Le irregolarità riscontrate in relazione alla gestione delle risorse sono state oggetto di attenta analisi da parte del Collegio, che ha rilevato alcune inadempienze significative. Questi fatti hanno portato all’emissione di un’ordinanza ingiunzione indirizzata al Consiglio regionale, chiamato ora a fissare una data per deliberare sulla decadenza. La decisione finale, come sottolineato dalla normativa vigente, sarà presa dalla massima assemblea sarda, ossia il Consiglio regionale, che dovrà valutare tutte le circostanze e giungere a una conclusione formale in merito alla decadenza di Todde.

Secondo quanto trapelato, tutti gli aspetti contestati saranno oggetto di chiarimento. Alessandra Todde, infatti, aveva già provveduto a presentare una memoria per giustificare le spese contestate. Nonostante ciò, la consigliera ha annunciato l’intenzione di impugnare la decisione che le è stata notificata questa sera, aprendo la strada a un ulteriore confronto legale.

Alessandra Todde è una politica sarda, nata a Nuoro il 6 febbraio 1969, laureata in Scienze dell’Informazione e Informatica presso l’Università di Pisa. Prima di intraprendere la carriera politica, ha ricoperto ruoli dirigenziali nel settore privato. È stata vice ministro dello Sviluppo economico^[1] del Governo guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Nel 2024, Todde ha partecipato alle elezioni regionali in Sardegna come candidata del centrosinistra, sostenuta dal Movimento 5 Stelle, dal Partito Democratico e da Alleanza Verdi-Sinistra. Ha ottenuto il 45,4% dei voti, prevalendo sul candidato del centrodestra, Paolo Truzzu, che ha ottenuto il 45%. Il 20 marzo dello stesso anno, è stata proclamata presidente della Regione Sardegna, diventando la prima donna a ricoprire questa carica.

Il 3 gennaio 2025, il Collegio regionale di garanzia elettorale ha dichiarato la sua decadenza dalla carica di presidente della Regione Sardegna, a seguito di irregolarità riscontrate nelle spese della campagna elettorale.