
in collaborazione con realme
realme ha lanciato sul mercato il GT 8 Pro, un dispositivo che ambisce a competere nel segmento dei top di gamma non solo per le specifiche tecniche, ma anche per l'attenzione alla personalizzazione e all'efficienza energetica. Il lancio è stato caratterizzato dalla presentazione di specifiche di punta, tra cui la potenza di calcolo, l'innovazione fotografica e l'inedita enfasi sulla sostenibilità costruttiva.
Sostenibilità e Personalizzazione Estetica
Il realme GT 8 Pro introduce elementi di design che strizzano l'occhio alla sostenibilità e alla personalizzazione fisica. La variante Urban Blue si distingue per il pannello posteriore realizzato in finta pelle di organosilicio, ottenuta da materiali riciclati e coloranti naturali. Questo materiale offre una texture unica e una maggiore resistenza all'usura rispetto alla pelle vegana tradizionale. La robustezza del dispositivo è inoltre certificata, raggiungendo i livelli di resistenza ad acqua e polvere IP68 e IP69, che assicurano una protezione completa.
Un elemento distintivo è lo Switchable Camera Bump, un sistema che consente di personalizzare l’estetica del modulo fotocamera, sebbene la modularità sia estetica piuttosto che funzionale. Questa vena sportiva trova la sua massima espressione nella GT 8 Pro Dream Edition, creata in co-creazione con Aston Martin Aramco F1 Team, che incarna l'anima delle corse con un design ispirato al Racing Green e un'interfaccia utente dedicata.
L'Esperienza Fotografica Ispirata a RICOH GR
Il sistema fotografico è il risultato di una collaborazione quadriennale con RICOH GR, volta a replicare su smartphone l'esperienza di street photography. Il dispositivo integra il RICOH GR Camera System e i suoi cinque filtri ispirati alle pellicole iconiche (come Pellicola Positiva e Monotono), conferendo alle immagini un carattere distintivo.
A livello hardware, il GT 8 Pro presenta il primo teleobiettivo Ultra Clarity da 200MPnel suo segmento, dotato di un sensore flagship da 1/1.56". Questo modulo offre uno zoom lossless fino a 12x e una lunghezza focale 3x ideale per i ritratti, affiancato da una fotocamera ultra-grandangolare da 50MP. Le capacità video includono la registrazione in 4K a 120fps con Dolby Vision e 8K a 30fps, con supporto per modalità Log a 10-bit per il controllo avanzato.
Prestazioni Estreme e Autonomia da Vertice
Il cuore del GT 8 Pro è il processore Snapdragon 8 Elite Gen 5, prodotto con processo $\text{3nm}$ di TSMC, affiancato dal chip Hyper Vision+ AI. Questa architettura a Dual Flagship Chipset garantisce prestazioni ai vertici della categoria Android, superando i 4 milioni di punti su AnTuTu e promettendo un incremento prestazionale del 20% e un miglioramento dell'efficienza energetica del 35%.
A sostegno delle prestazioni elevate, specialmente in ambito gaming, il dispositivo integra un sistema di raffreddamento 7K Ultimate VC e la tecnologia AI Gaming Super Frame, che assicura frame rate stabili fino a 144Hz anche in scenari di doppio utilizzo intensivo.
L’autonomia è gestita da una batteria da 7000mAh, valore che ridefinisce gli standard per un flagship. La ricarica è supportata da tecnologia cablata Ultra Charge da 120W e ricarica wireless da 50W. L’esperienza visiva è garantita dall'HyperGlow Display 2K a 144Hz, che raggiunge un picco di luminosità di 7000 nit, garantendo una visibilità ottimale in tutte le condizioni di luce e il supporto per gli standard 4K a120 fps con Dolby Vision.
Software AI e Innovazione nell'Ecosistema AIoT
Il dispositivo opera con la nuova realme UI 7.0, basata su Android 16, con funzionalità di Intelligenza Artificiale progettate per ottimizzare l'esperienza utente. Funzionalità come AI Notify Brief riassumono automaticamente notifiche e impegni, mentre AI Framing Master fornisce suggerimenti in tempo reale per la composizione fotografica.
Contestualmente al lancio dello smartphone, sono stati presentati gli auricolari open-ear realme Buds Clip. Questi auricolari, che pesano solo 5,3 grammi per unità e utilizzano l'algoritmo proprietario NextBass per migliorare l'audio, integrano una funzionalità distintiva: l’AI Translator in real time, che supporta 32 lingue. Con questa integrazione, realme estende l'influenza dell'IA oltre lo smartphone, rafforzando il proprio ecosistema AIoT.
Il realme GT 8 Pro è disponibile in Italia nelle colorazioni Diary White e Urban Blue

"Roberto Mancini si era proposto per tornare ct della Nazionale? È vero. Ci ho parlato. Aveva dato la sua ampia disponibilità". Così il presidente della Figc Gabriele Gravina in un'intervista al Corriere dello Sport. Il numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha ripercorso gli ultimi difficili mesi della Nazionale, verso i Mondiali 2026: "La scelta di Gattuso? Nel Club Italia il dialogo è costante. A marzo 2025 avevamo già contattato Rino per coinvolgerlo, gli avrei affidato l’Under 21. Avremmo voluto a bordo anche Baldini. Così quando c’è stata l’occasione li abbiamo chiamati entrambi".
Gravina e l'esonero di Spalletti
Gravina ha parlato anche dell'esonero di Spalletti: "Andava esonerato prima di Norvegia-Italia? Io non l’avrei mandato via neanche dopo. Ero presente alla conferenza in cui annunciò l'esonero ma essendo la conferenza Uefa della vigilia, non potevo intervenire". C’era un accordo? "Sì, che alla fine di quella conferenza io e Luciano, insieme, avremmo annunciato la risoluzione". Quindi lui l’ha anticipata? "Sì, è crollato alla prima domanda. Non ha trattenuto la sua esplosione di rabbia. Ma è stata una reazione da italiano vero".
Gravina: "Mondiali obiettivo alla portata"
"A chi mi dice 'vai a lavorare' rispondo: se vado via io, riparte il calcio e vinciamo i Mondiali? Se ne avessi la certezza, sarei il primo a farmi da parte. Per questo sono un uomo sereno. Non c’è una norma che mi impone di fare un passo indietro", aggiunge il numero uno del calcio italiano che però aggiunge che se non si dovesse centrare la qualificazione al mondiale "delle riflessioni personali le farei".
Gravina resta comunque ottimista sulle possibilità di andare in America la prossima estate. "A marzo non manca molto e dopo l’inverno c’è sempre la primavera. Il mio ottimismo poggia su basi concrete, reali, su elementi oggettivi come il percorso che ci ha portato fin qui al netto del secondo tempo con la Norvegia. Il pessimismo ci fa sprecare energie, disperderle non aiuta la causa. L’obiettivo è alla portata. Rimbocchiamoci le maniche, impegniamoci tutti insieme. E dico tutti". Si riferisce ai suoi avversari? "È innegabile che qualcuno viva la Nazionale come un fastidio".
Gravina e la riforma dei campionati
Gravina parla anche di riforma dei campionati: "Dovrà essere radicale. In Italia abbiamo 100 società professionistiche rispetto alle 92 dell’Inghilterra, che ha due livelli di professionismo. Nella nostra Serie B il 35% del turnover surriscalda il sistema e lo indebita. Il concetto di mutualità tra le leghe ha una percentuale altissima in termini di divario. Non può ridursi tutto a 'Serie A a 18 sì o no'. Serve il consenso di tutte le leghe".

La Juve di Luciano Spalletti continua a perdere pezzi. Dopo il grave infortunio a Dusan Vlahovic, out fino a marzo, ecco lo stop per Federico Gatti. Il difensore centrale si è procurato una lesione al menisco ieri, nel match di Coppa Italia vinto 2-0 contro l'Udinese, e si sottoporrà ad un'operazione. Il 2025 di Gatti è finito e la difesa della Juve torna in emergenza, in attesa del rientro di Bremer, anche lui reduce da intervento al menisco.
"Federico Gatti, sostituito durante il secondo tempo della gara Juventus–Udinese in seguito a un trauma distorsivo a carico del ginocchio destro, questa mattina è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici presso il J|medical. Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione del menisco mediale, tale da rendere necessario un intervento chirurgico che verrà eseguito nei prossimi giorni", rende noto la Juventus.

"Il governo può dire faccio una specie di mini-indultino non per tutti, ma solo per coloro a cui manca pochissimo a uscire. Mi limito a una mozione quasi degli affetti, chiamiamola così. Cioè non c'è bisogno di un provvedimento come quello che pensavamo molto più largo, ma semplicemente consentire a chi sta per uscire, per esempio a uno che è in carcere ed esce il 15 di gennaio, di fargli fare le vacanze di Natale a casa con i figli, con la moglie, con la mamma". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, incontrando i giornalisti in Transatlantico al Senato, tornando sul tema dell'affollamento dei penitenziari italiani. "Questo - avverte - non deve valere per chi ha commesso reati contro le forze di polizia penitenziaria".
Già ieri La Russa era intervenuto sul tema delle carceri con un appello, sottoscritto da destra e sinistra, per un decreto entro Natale che consenta di far terminare l'ultima parte della pena a casa[1]. Ma a quanto ha appreso l'Adnkronos da fonti qualificate, un provvedimento per far scontare il fine pena fuori dal carcere non è all'ordine del giorno.
Mantovano: "Al lavoro per colmare in due anni gap sovraffollamento"
“Come governo noi stiamo lavorando in modo intenso perché - da qui a due anni ma i primi risultati già ci sono - si affronti la questione sovraffollamento carcerario”, dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, a margine dell’inaugurazione della sede rinnovata della comunità Incontro, rispondendo a una domanda sulle parole del presidente del Senato.
“Il gap esistente adesso tra circa 53.000 disponibilità rispetto a quasi 64.000 presenze, contiamo di colmarlo appunto in due anni con un lavoro intenso - aggiunge - Questo ovviamente permetterà di svolgere meglio anche le attività di recupero all'interno degli istituti di pena. Ci auguriamo che tutti lavorino con la stessa determinazione perché, proprio parlando di dipendenze, spesso tra la domanda di ammissione a un programma di recupero da parte di un detenuto e la risposta positiva passa un tempo lunghissimo”. “Se un giovane decide di fare un passo di questo tipo, non può attendere tanto, per cui ci auguriamo che i tribunali di sorveglianza si organizzino per essere più celeri”, conclude Mantovano.
Cucchi (Avs): "La Russa convinca Nordio e Delmastro, sono loro i principali oppositori"
Sul tema interviene la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi. "Dopo aver sollecitato questa estate una misura bipartisan per cercare di contenere il sovraffollamento carcerario, il Presidente Ignazio La Russa ci riprova sotto Natale, ma la destra, come al solito, risponde no grazie. E’ evidente a tutti che andrebbero approvate misure per alleggerire il sovraffollamento, perché il nostro sistema penitenziario è al collasso. Peccato che sono proprio le leggi volute dal governo Meloni a riempire ulteriormente le carceri", sottolinea Cucchi.
"Anzi il governo rilancia con un piano carceri che prevede la costruzione di celle-container. Un piano crudele, emblema della politica della destra che punta a punire, e punire sempre di più. Proprio il contrario di quello che servirebbe. Il Presidente La Russa non deve convincere le forze di opposizione che da tempo chiedono misure alternative alla detenzione come l'affidamento in prova ai servizi sociali e la detenzione domiciliare, oltre a un potenziamento dei programmi di reinserimento, ma, il ministro Nordio e il sottosegretario Delmastro. Sono loro i principali oppositori a norme svuotacarceri".

Jannik Sinner si rilassa a Dubai con Flavio Briatore. L'imprenditore, sul proprio profilo Instagram, pubblica le foto della serata al Billionaire. Il numero 2 del tennis mondiale posa accanto a Briatore e a Fernando Alonso, pilota spagnolo della Aston Martin che si appresta a chiudere il Mondiale di Formula 1 con il Gp di Abu Dhabi in programma domenica. Sinner sta lavorando per prepararsi alla stagione 2026 che inizia tra poche settimane. Il 24enne altoatesino, che ha chiuso il suo 2025 con il trionfo alle Atp Finals, ail prossimo anno ripartirà con la difesa del secondo titolo consecutivo conquistato agli Australian Open.

Sorpresa in diretta per Antonella Clerici a È sempre mezzogiorno durante la puntata andata in onda oggi, mercoledì 3 dicembre. In studio è stato allestito un calendario dell'avvento, in occasione delle festività natalizie e ogni giorno la conduttrice aprirà una casella per scoprire il 'dolcetto' del giorno.
Questa volta, però, la sorpresa è stata per lei. Clerici ha aperto la casella '3' dedicata al suo percorso nel programma: all'interno c'era una cassetta contenente un video ricordo, risalente a sei anni fa quando iniziò a condurre 'È sempre mezzogiorno'. "Lo sapete questa è la mia ora preferita, cercherò di farlo con leggerezza, serenità e gentilezza. Cominciamo da questo mio nuovo inizio", diceva Clerici.
Rivedere quelle immagini ha emozionato la conduttrice, che in diretta ha detto: "Ancora mi commuovo quando sono tornata a occupare quello che è il mio posto nel cuore, che bei ricordi", ha detto commossa. Dopo i ringraziamenti per la sorpresa, Antonella ha sdrammatizzato: "Ho notato che ero anche meno bionda, la tv e la tinta fanno miracoli".

Nominata dal ministero della Cultura la giuria che selezionerà la Capitale italiana della Cultura 2028. Il decreto è stato firmato ieri dal ministro Alessandro Giuli, dopo l'intesa in Conferenza Unificata.
A presiedere la giuria, composta da Stefano Baia Curioni, Vincenzina Diquattro, Luca Galassi, Luisa Piacentini, Davide Rossi e Vincenzo Trione, sarà il direttore dell'Adnkronos Davide Maria Desario.

Ancora nessuna traccia di Tatiana Tramacere, la giovane studentessa salentina di 27 anni, di origini ucraine, scomparsa dal 24 novembre da Nardò in provincia di Lecce. Le ricerche si sono intensificate nelle ultime ore e gli inquirenti, che non confermano l'utilizzo di cani molecolari, stanno ascoltando familiari, amici e conoscenti della ragazza che su Instagram ha un profilo molto popolare in cui condivideva pensieri e poesie scritti da lei, soprattutto su temi sentimentali, ma non riferibili esplicitamente a fatti personali.
Esaminati anche tabulati telefonici e messaggi su chat che potrebbero costituire una traccia e un indizio utili per le ricerche. I genitori adottivi hanno presentato la denuncia ai carabinieri solo alcuni giorni dopo la scomparsa perché era capitato altre volte che Tatiana si allontanasse senza dare notizie. Alla fine era sempre rientrata. Questa volta la scomparsa è durata più a lungo.
Le indagini, spiegano gli inquirenti, si svolgono a 360 gradi e in diverse parti d'Italia, non solo a Nardò, non escludendo nulla mentre all'inizio l'ipotesi più probabile era quella dell'allontanamento volontario.

Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Vito Mezzalira, il triestino ex dipendente di Poste italiane, originario di Modena, scomparso nel 2019 quando aveva 66 anni: sono suoi i resti trovati nel pozzo della villetta dove viveva a Sagrado, in provincia di Gorizia. Lo rivela 'Il Piccolo' spiegando che il dato è emerso dagli esami eseguiti sull'arcata dentale.
Per la sua scomparsa sono indagati la ex convivente, Mariuccia Orlando, il fratellastro di lei, Moreno Redivo, e il figlio della donna, Andrea Piscanec. L'accusa è di concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata per il ritiro della pensione di Mezzalira anche dopo la sua scomparsa.
'Infermieri delusi e arrabbiati, pronti allo sciopero'...
A Carbonia e Cagliari tre giorni dedicati al cinema...
'Infrastruttura strategica per competitività e sostenibilità'... 
Dal 2026 i disagi in autostrada dovranno essere rimborsati. Il Consiglio dell’Autorità ha approvato la delibera 211/2025 che introduce il diritto al rimborso del pedaggio autostradale in caso di disagi dovuti alla presenza di cantieri e in caso di blocco del traffico dovuto a cause diverse (esempio incidenti, fenomeni meteo). Si tratta di un provvedimento unico nel suo genere e molto atteso, annunciato dal Presidente Zaccheo nella Relazione annuale al Parlamento del 17 settembre scorso. La misura, sottolinea l'Autorità, risponde a un’esigenza concreta: offrire maggiori garanzie ai cittadini che, sempre più spesso, si trovano a fronteggiare rallentamenti e disagi legati alla presenza di cantieri o a blocchi del traffico.
"Con questa delibera - commenta il presidente Zaccheo - l’Autorità ribadisce un principio essenziale: il 'pay per use', il pedaggio deve essere sempre equo e proporzionato al servizio effettivamente usufruito. È un atto di tutela verso i viaggiatori". D’altro canto, l’Autorità non può non tener conto dell’importanza dei cantieri per la manutenzione, la sicurezza, e il miglioramento dell’infrastruttura. "Occorre allo stesso tempo considerare un altro aspetto fondamentale - sottolinea Zaccheo - quello della sostenibilità complessiva del sistema: contemperare i diritti degli utenti con la tenuta economica delle infrastrutture è indispensabile per garantire un equilibrio duraturo".
Le misure sui rimborsi si applicano entro il 1° giugno 2026 per i casi di blocco traffico e per la presenza di cantieri su percorsi che insistono interamente su tratte gestite dal medesimo concessionario; entro il 1° dicembre 2026 per i rimborsi in caso di cantieri presenti su percorsi che insistono su tratte gestite da più concessionari. In un primo periodo, che durerà fino al 31 dicembre 2027, Art monitorerà l’applicazione delle misure e il funzionamento del meccanismo ed effettuerà una verifica di impatto da concludersi entro il 31 luglio 2027, in modo da poter provvedere, se sarà necessario, agli affinamenti del caso.
RIMBORSI CANTIERI: Per i percorsi con lunghezza < 30 chilometri, il diritto al rimborso è indipendente dal ritardo; per i percorsi con lunghezza tra i 30 e i 50 km: il rimborso si attiva per uno scostamento di almeno 10 minuti; percorsi con lunghezza > 50 km: il rimborso si attiva per uno scostamento/ritardo di almeno 15 minuti.
ABBONATI/PENDOLARI: Avranno diritto alle stesse tutele degli utenti occasionali, con la possibilità di recedere dall’abbonamento se i lavori diminuiscono la fruibilità del percorso abituale.
Non sono dovuti rimborsi di importo inferiore a 10 centesimi di euro (i rimborsi sopra i 10 centesimi vengono accreditati ed erogati a partire dalla somma di 1 euro) - se per il percorso è già prevista una riduzione generalizzata del pedaggio - nel caso di cantieri emergenziali (ossia, i cantieri installati a seguito di incidenti, eventi meteo o idrogeologici di carattere straordinario e imprevedibile, attività di soccorso e connessi ripristini) - in un primo periodo di applicazione delle misure, saranno esclusi dal meccanismo di rimborso anche i cd. cantieri mobili. Resta fermo l’obbligo, per i concessionari, di fornire adeguata informazione all’utenza circa lo stato e la programmazione anche per tali tipologie di cantieri.
Per i casi di blocco del traffico, il rimborso si calcola sul pedaggio relativo alla tratta interessata secondo le seguenti soglie: Blocco tra i 60 e i 119 minuti, rimborso pari al 50%; Blocco di durata compresa tra i 120 e i 179 minuti, rimborso pari al 75% Blocco di durata > 180 minuti, rimborso integrale (100%)
Tutte le informazioni sulla viabilità e i rimborsi, automatici, saranno gestibili grazie a una App unica per tutti i gestori. Chi non utilizza l’app potrà comunque richiedere il rimborso tramite i canali messi a disposizione dai concessionari, come numeri verdi o portali web dedicati.
La disciplina dei rimborsi sarà inserita nelle nuove concessioni autostradali e applicata anche a quelle in corso attraverso atti aggiuntivi stipulati tra concedente e concessionario in occasione del primo aggiornamento o revisione del piano economico-finanziario. A regime, gli importi corrisposti agli utenti per i rimborsi in presenza di cantieri non possono essere recuperati dai concessionari tramite il pedaggio.
Per le sole concessioni già vigenti, al fine di consentire un passaggio graduale, Art ha previsto un meccanismo che consente un parziale e temporaneo recupero delle somme versate agli utenti a valersi sul pedaggio: pieno recupero (100%) per gli anni 2026 e 2027) e riduzione graduale negli anni successivi, fino al 2030 (75% nel 2028, 50% nel 2029 e 25% nel 2030). L’impatto sul pedaggio sarà praticamente impercettibile per gli utenti.
In questi casi, i rimborsi possono essere recuperati dai concessionari tramite il pedaggio. Possibilità condizionata ad eventi di forza maggiore (oggettivamente dimostrati dal concessionario
Mps-Mediobanca, l'allarme di Riva (Confindustria Assoconsult): "Le indagini non blocchino il risiko"

Le indagini non possono fermare il risiko bancario. Lo dice in un colloquio all'AdnKronos Luigi Riva, presidente Strategic Management Partners e Confindustria Assoconsult. "Il rischio principale - dice Riva - è che l'incertezza sugli assetti bancari si traduca in un irrigidimento delle condizioni di credito proprio in una fase delicata per le imprese italiane"
L'inchiesta su Mps-Mediobanca ha acceso i riflettori sul consolidamento bancario italiano. Quale lettura offre di questa vicenda?
La vicenda giudiziaria - su cui ovviamente non entro nel merito - pone una questione di fondo che va oltre i singoli protagonisti, perché pone un punto interrogativo sul processo di consolidamento del sistema bancario italiano. In un settore cruciale come quello del credito, che è il principale canale di trasmissione tra la finanza e le imprese, sarebbe masochistico che indagini su singoli episodi mettessero in discussione l'intero impianto.
Quale è il punto?
Il punto è che l'Italia ha bisogno di banche più forti e dimensionate per competere a livello europeo. Il settore affronta sfide strutturali: la compressione dei margini con la normalizzazione dei tassi, investimenti tecnologici nell'ordine di centinaia di milioni l'anno, requisiti di capitale sempre più stringenti da parte delle autorità di vigilanza. In questo contesto, il consolidamento non è un'opzione ma una risposta obbligata
Quali sono i rischi concreti per il finanziamento alle imprese in questo scenario?
"Il rischio principale è che l'incertezza sugli assetti bancari si traduca in un irrigidimento delle condizioni di credito proprio in una fase delicata per le imprese italiane. I dati parlano chiaro: il tasso di deterioramento del credito alle aziende è passato dal 2,4% del 2023 al 3,5% nel 2024, secondo le stime ABI-Cerved. Questo significa che le banche sono già più selettive. Quando un istituto è coinvolto in operazioni straordinarie o ristrutturazioni, tende naturalmente a concentrarsi sulla gestione interna piuttosto che sullo sviluppo del business. Per le imprese questo si traduce in tempi più lunghi per le istruttorie, condizioni meno favorevoli, maggiori richieste di garanzie. Le Pmi e le microimprese, che sono il 99% del tessuto produttivo italiano, risentono particolarmente di questa dinamica".
Altri rischi?
"C'è poi un rischio di sistema: se il processo di consolidamento si blocca o rallenta a causa di contenziosi legali o normativi, l'Italia rischia di trovarsi con un settore bancario frammentato in un'Europa che va verso player sempre più grandi. E banche piccole e frammentate hanno meno capacità di erogare credito, soprattutto per investimenti di medio-lungo termine".
Come impatta questa situazione sulla liquidità delle imprese?
"La liquidità complessiva del sistema bancario non è in discussione - le banche italiane sono solide e ben patrimonializzate. Il problema è più sottile e riguarda l'accesso effettivo delle imprese a questa liquidità e alle condizioni applicate. In fasi di incertezza, le banche tendono a essere più prudenti: alzano gli spread, richiedono più garanzie, privilegiano operazioni di breve termine rispetto ai finanziamenti per investimenti. Già oggi circa la metà delle imprese manifatturiere ritiene inadeguato il costo del credito. Con l'ulteriore incertezza, questo problema può accentuarsi".
Cioè?
"Il vero nodo è il finanziamento degli investimenti produttivi. Le imprese italiane devono affrontare la transizione digitale ed energetica, processi che richiedono capitale paziente e a lungo termine. Se il sistema bancario è distratto da ristrutturazioni interne o contenziosi, rischia di non poter supportare adeguatamente questo fabbisogno proprio quando il Pnrr e i fondi europei richiedono co-finanziamenti privati significativi".
Vede anche opportunità in questo scenario di cambiamento?
"Certamente. Il consolidamento bancario, se ben gestito, può rafforzare significativamente la capacità del sistema di sostenere l'economia. Banche più grandi e solide hanno maggiore capacità di diversificare il rischio, possono investire di più in tecnologie avanzate di valutazione del merito creditizio, riescono a costruire competenze specialistiche per settore. Le operazioni di consolidamento generano anche efficienza: le sinergie di costo liberano risorse che possono essere reinvestite nel business creditizio. E la formazione di pochi poli bancari forti può paradossalmente intensificare la competizione sui segmenti più strategici, come le medie imprese e le aziende in crescita. Inoltre, la discesa dei tassi di interesse da parte della Bce- prevediamo ancora diversi tagli nel 2025 - dovrebbe favorire una ripresa della domanda di credito. Un sistema bancario consolidato e ben capitalizzato sarà in grado di rispondere meglio a questa domanda, con benefici per tutto il tessuto produttivo. Il punto è arrivarci con un processo trasparente e rispettoso delle regole. Solo così il consolidamento può esprimere tutto il suo potenziale positivo per l'economia italiana.
Quali indicazioni darebbe agli imprenditori per navigare questa fase?
Tre raccomandazioni essenziali. Primo: bisogna diversificare le fonti di finanziamento, utilizzando non solo più istituti bancari, ma anche intermediari finanziari non bancari come società di leasing, società di factoring, società di private equity e venture capital. La finanza agevolata offre opportunità significative - dal Piano Transizione 5.0 che finanzia investimenti in efficienza energetica, alla Nuova Sabatini per i beni strumentali, al Fondo di Garanzia che facilita l'accesso al credito per le Pmi. Secondo: rafforzare la propria solidità finanziaria. In un contesto più selettivo, le imprese con bilanci trasparenti, gestione finanziaria disciplinata e prospettive di crescita chiare avranno accesso privilegiato al credito e a condizioni migliori. Lavorare sul proprio merito creditizio oggi significa avere più opzioni domani.
Il terzo?
"Terzo: pianificare con anticipo. Se un'impresa ha bisogno di finanziamenti per investimenti strategici, è il momento di muoversi. Le condizioni sono destinate a migliorare con la discesa dei tassi, ma i processi istruttori potrebbero allungarsi. Chi si fa trovare pronto, con progetti solidi e documentazione completa, avrà un vantaggio competitivo significativo. Il messaggio di fondo è questo: il sistema sta cambiando, ma le opportunità ci sono per chi è preparato e strutturato. L'incertezza del momento non deve paralizzare, ma spingere a rafforzare i fondamentali della propria azienda". (di Andrea Persili)

La salma di Nicola Pietrangeli, morto a 92 anni, è stata accolta questa mattina nel campo che porta il suo nome, all’interno del complesso del Foro Italico di Roma, dove è stata allestita la camera ardente. Sarà possibile rendere l'ultimo omaggio al grande tennista azzurro[1] fino alle 14. Poi alle ore 15 sono stati programmati i funerali a Ponte Milvio, presso la chiesa di Santa Maria della Gran Madre di Dio.
Il feretro, accompagnato dal picchetto d’onore dei Carabinieri, è stato posizionato al centro del campo, decorato con fiori bianco-azzurri, accanto alla Coppa Davis conquistata dall’Italia nel 1976 sotto la sua guida da capitano. Un maxi-schermo ha trasmesso le immagini della sua carriera, mentre in sottofondo si è udita la sua musica preferita: note di Charles Aznavour.
Le prime persone a dare l’ultimo omaggio sono arrivate già alle 8.30 del mattino. Tra i presenti, i figli del campione, amici e figure di spicco dello sport italiano.
Tra loro il presidente della Fitp Angelo Binaghi: "Abbiamo pensato a lui nei giorni della Davis. Era la prima volta in 25 anni che non fosse affianco a noi. Io ho conosciuto Nicola 25 anni fa nel momento più buoi del tennis italiano ed è curioso come lui abbia deciso di andarsene in punta di piedi, aspettando che terminassero questi due mesi, forse i più belli del tennis italiano in cui i suoi ragazzi e le sue ragazze hanno vinto praticamente tutto", ha detto davanti alla camera ardente. "E' riduttivo dire che Nicola ha dato tanto al tennis italiano, è stato il tennis italiano soprattutto all'estero. E' stata una persona speciale, straordinaria, unica".
"Una cerimonia organizzata nel pieno delle sue volontà. Ha sbagliato solo l'ora delle esequie, doveva farle a mezzogiorno...", le parole di Giovanni Malagò. "Un fenomeno come atleta, ma faccio fatica a staccare il tennista da uomo perché mi ha visto crescere. Mi chiamava ‘Giovannino’ anche se tanto ‘ino’ non sono. Era scanzonato e ironico, ma soprattutto un amico di famiglia”, ha aggiunto l'ex presidente del Coni.
"Va via la storia e le storie come le sue non muoiono mai", le parole del n.1 dello sport italiano Luciano Buonfiglio. "Ci ha lasciato un messaggio del quale tutti dovremmo renderci conto. Ho avuto il privilegio di conoscerlo davvero, di parlare tante volte con lui. Ogni conversazione era un misto di esperienza e ironia. Sapeva metterti a tuo agio, non si è mai vantato di nulla. Era sempre disponibile, sempre cordiale".

Via libera della Camera con 151 voti a favore, 113 contrari e un astenuto al disegno di legge presentato dal governo sul consenso informato in ambito scolastico, in base al quale le istituzioni scolastiche sono tenute a richiedere il consenso informato preventivo dei genitori o degli studenti, se maggiorenni, per la partecipazione a eventuali attività che riguardino temi attinenti all'ambito della sessualità, mettendo a disposizione per la necessaria visione il materiale didattico che si intende utilizzare per queste attività.
Quest'ultime sono in ogni caso escluse per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria. Il testo passa ora all'esame del Senato.

Francesca Fialdini è pronta a tornare in pista a Ballando con le stelle. La conduttrice, in gara con Giovanni Pernice, era stata costretta a un ritiro temporaneo a causa degli infortuni subiti, tra cui la frattura di tre costole. Ma dopo un periodo di riposo assoluto e fisioterapia, la conduttrice televisiva sembra aver recuperato le energie necessarie per riprendere la competizione.
Ad annunciarlo è stata la stessa Fialdini che sui social ha condiviso un video insieme al partner di ballo Pernice: "Siamo tornati, stiamo ballando... stiamo muovendo, però adesso è il momento di ritrovarci! Ci vediamo sabato sera", hanno detto in coro.
La pista di Ballando, tuttavia, continua a rivelarsi un percorso a ostacoli. Ad aver subito un infortunio è stata anche Barbara D'Urso che sui social ha mostrato il referto medico dove le si raccomanda riposo e l'uso di un tutore al braccio per sette giorni. Nonostante l'infortunio, la conduttrice ha deciso che sabato prossimo scenderà regolarmente in pista a Ballando con le stelle.

É Rai1 con 'L’Altro Ispettore' a vincere la sfida della prima serata televisiva di ieri, martedì 2 dicembre 2025. La fiction ha incollato davanti allo schermo 3.184.000 spettatori, totalizzando il 18% di share. Secondo posto per Italia1, che con la partita di Coppa Italia - Juventus-Udinese, ha tenuto davanti al video 2.623.000 spettatori con il 12.8%.
Canale5, con 'La Notte nel Cuore' è stato scelto da 2.511.000 spettatori con uno share del 16.5%, mentre Rai2, che ieri trasmetteva l'ultima puntata di 'Belve', ha conquistato 1.390.000 spettatori pari all’8.9%. Su La7 DiMartedì è stato visto da 1.278.000 spettatori con il 7.6%, mentre Rai3, con 'Amore Criminale', ha ottenuto un ascolto medio di 776.000 spettatori e share al 4.3%. Su Rete4, 'È Sempre Cartabianca' ha convinto 562.000 spettatori realizzando uno share del 4.2%.
Nell'access prime time, Canale5 con 'La Ruota della Fortuna' è sempre sul podio con un ascolto medio di 5.743.000 spettatori, pari al 26.2%, mentre 'Affari Tuoi' è stato la scelta di 4.631.000 spettatori per il 21% di share.

In arrivo rimborsi per oltre 3 milioni agli abbonati annuali Metrebus. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso con impegni il procedimento avviato lo scorso febbraio nei confronti di Atac S.p.A. per violazione dell’art. 20 del Codice del consumo. In avvio alla società era stato contestato di avere sistematicamente disatteso, tra il 2021 e il 2023, gli obiettivi di qualità e quantità del servizio di trasporto pubblico locale, di superficie e in metropolitana, erogato a Roma, senza adottare misure per colmare le carenze nella regolarità e senza riconoscere agli utenti un adeguamento delle tariffe o ristori per i disagi arrecati.
Rimborsi agli abbonati
Tutti i consumatori in possesso di un abbonamento annuale valido almeno per un giorno nel corso del 2024 avranno diritto a un indennizzo, per un ammontare complessivo di oltre 3 milioni di euro. Nello specifico, ciascun abbonato annuale Metrebus avrà diritto a un rimborso pari a 5 euro, aumentato di altri 5 euro per chi abbia avuto l’abbonamento attivo almeno per un’altra annualità tra il 2021 e il 2023.
Ritardi: arriva il rimborso automatico via app
Attraverso la propria app, inoltre, Atac implementerà un sistema innovativo di ristoro, unico nel panorama del sistema TPL, che consentirà ai titolari di un abbonamento annuale Metrebus di ottenere un indennizzo in caso di ritardi superiori ai 15 minuti del mezzo di trasporto su cui intendono viaggiare. Il rimborso per il ritardo della corsa sarà pari a 0,50 euro, verrà erogato sotto forma di credito su un borsellino elettronico, presente nell’app di ATAC, e potrà essere utilizzato per l’acquisto di titoli di viaggio, personali o per terzi.
Migliorie al servizio
La società si è impegnata anche ad assumere nuovi operatori e a formare parte di quelli già in pianta organica da destinare ai presidi delle stazioni della metropolitana in qualità di agenti di stazione, con un investimento annuo pari a 2,6 milioni di euro. ATAC potenzierà poi i canali di informazione dedicati all’utenza, incrementando la visibilità di servizi già a disposizione dei clienti sul sito ufficiale della società, come la funzione di calcolo del percorso o di prenotazione degli impianti di traslazione per persone a mobilità ridotta. Infine, la società adotterà un programma di compliance per monitorare e prevenire condotte lesive dei diritti dei consumatori.
La nota dell'Unc
"Bene, ottimo precedente!" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando la chiusura con impegni dell'Antitrust per il procedimento contro l'Atac. "Finalmente gli utenti vengono indennizzati quando si offre un pessimo servizio di trasporto pubblico, insufficiente, inadeguato, non rispettoso dell'utenza e degli impegni di qualità contenuti nella Carta dei servizi" prosegue Dona. "I consumatori hanno diritto ad avere un servizio che corrisponda al prezzo pagato, senza disagi, ritardi, scale mobili guaste. Per non parlare dei borseggiatori in agguato, che anche l'Atac, pur non essendo direttamente competente a far rispettare l'ordine pubblico, potrebbe contrastare mettendo più personale alle stazioni" prosegue Dona.
"Ora, però, i consumatori devono essere adeguatamente informati di questo loro diritto al rimborso, dato che per ottenerlo devono registrarsi sulla App Atac, creare un proprio profilo personale, dare codice fiscale, indirizzo di residenza, indirizzo e-mail, documento di identità. Altrimenti il rimborso resterà solo sulla carta. Si spera, poi, che questi dati preziosi non vengano utilizzati per altre finalità", conclude Dona.
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