
(Adnkronos) - Le croniche fragilità strutturali, ambientali ed economiche del nostro Paese possono essere una zavorra insostenibile in un contesto di grandi transizioni (soprattutto ambientale e digitale) aggravate dalle crisi geopolitiche. È quindi necessario puntare su una modernizzazione del sistema Paese a partire dal superamento dei vincoli burocratici e delle sacche di inefficienza. Di questo si è parlato nel panel ‘Nonostante le fragilità’, nel corso del festival nazionale dell’economia civile. Un vero e proprio colloquio con gli autori del saggio ‘Governare le fragilità’, Bernardo Giorgio Mattarella, professore di diritto amministrativo all’Università Luiss Guido Carli, e Roberto Garofoli, presidente di sezione del Consiglio di Stato già Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri.
Per Mattarella “gli Stati europei nel loro insieme spendono per la difesa più di Russia e Cina, ma meno degli Stati Uniti. Il vero problema non è la quantità della spesa, bensì la sua frammentazione. Una maggiore integrazione e un migliore coordinamento nella produzione e gestione dei sistemi d’arma consentirebbero di ottenere più efficienza e notevoli risparmi, evitando la dispersione dovuta alla molteplicità di modelli e procedure. Inoltre, non possiamo più dare per scontata la protezione della Nato e degli Stati Uniti: l’Europa deve rafforzare la propria autonomia e capacità difensiva comune”. Secondo Garofoli, “l’Europa ha costruito la propria prosperità grazie al cosiddetto ‘dividendo della pace’, crescendo in un contesto di stabilità e apertura dei mercati, pur perdendo terreno rispetto a Stati Uniti e Cina. Questo equilibrio, fondato anche sulla protezione garantita dalla Nato e dagli Stati Uniti, oggi è in crisi e i cambiamenti si stanno manifestando con grande rapidità. Debolezze a lungo ignorate richiedono ora politiche di medio-lungo periodo, ma i tempi della politica e dei governi spesso non coincidono con quelli necessari per attuarle. È quindi indispensabile definire strategie strutturali e riforme di ampio respiro, sostenute da istituzioni efficienti e da una visione comune europea, perché nessun Paese può affrontare da solo sfide di questa portata”.
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(Adnkronos) - A Roma è il giorno della grande manifestazione per Gaza.
La promessa alla vigilia è quella di essere una marea umana che attraversa il cuore della Capitale, da Porta San Paolo fino a Piazza di Porta San Giovanni. Dopo l'ampia adesione allo sciopero generale di ieri, l'aspettativa degli organizzatori è di "un milione" in piazza. Al corteo nazionale 'Stop genocidio', promosso dalle comunità palestinesi, prenderà parte la rete che ha sostenuto nei giorni scorsi la Global Sumud Flotilla, tra associazioni, collettivi studenteschi (come Cambiare Rotta e Osa), sindacati e società civile. All'iniziativa di piazza aderisce, tra gli altri, anche l'Anpi.
Il corteo partito alle L'14.30 da piazzale Ostiense passerà per viale della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana e via Merulana. Si concluderà a piazza di Porta San Giovanni.
Imponente il dispositivo di sicurezza: l'attenzione sarà alta in previsione anche dell'arrivo di antagonisti e centri sociali. "Chiediamo che ogni spezzone del corteo abbia un proprio servizio d'ordine per garantire una presenza autonoma, responsabile e solidale da parte di tutte e tutti", si legge sui profili social delle associazioni palestinesi promotrici. "Vogliamo che il corteo sia inondato di bandiere palestinesi che caratterizzino l'intera piazza, perché è ciò che ci accomuna tutte e tutti - continuano i promotori - Sono benvenute le bandiere e i simboli delle realtà sindacali, politiche, sociali e associative che nel corso degli ultimi anni si sono mobilitate e schierate al fianco del popolo palestinese, ma chiediamo che la prevalenza sia data a quelle palestinesi: la piazza deve parlare una sola lingua, quella della libertà e della giustizia per la Palestina".
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(Adnkronos) - Torna la Serie A e il sabato di campionato si apre con Lazio-Torino. Oggi, 4 ottobre, i biancocelesti ospitano i granata all'Olimpico nella sesta giornata. Sfida delicata da una parte e dall'altra, con la squadra di Sarri a caccia di punti pesanti per rialzare la classifica e quella di Baroni (già a rischio esonero) in crisi di risultati, dopo il ko contro il Parma di pochi giorni fa. Calcio d'inizio alle 15.
Lazio-Torino sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv.
Il match sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
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(Adnkronos) - In Italia "ci sono più animali domestici che abitanti: 60 milioni di amici pet vivono nelle nostre case, di fatto sono parte delle nostre famiglie". E la giornata mondiale a loro dedicata nel giorno di San Francesco "non è un caso. Il poverello di Assisi è stato il primo uomo nella storia ad amare e rispettare tutto il creato, uomini e animali, essere viventi e senzienti". Questo 4 ottobre "sia un'occasione per festeggiare con i nostri amici pelosi nel segno del rispetto e dell'amore sull'esempio di San Francesco". E' l'invito di Federico Coccia, medico veterinario Ca' Zampa, che all'Adnkronos Salute traccia un quadro della 'popolazione animale' che abita nelle case degli italiani: convivono con noi "oltre 25 milioni di pesci rossi, 10 milioni di cani e 10 milioni di gatti", comincia a elencare l'esperto. Seguono gli uccellini (13 milioni) - secondo il rapporto Assalco Associazione nazionale tra le imprese per l'alimentazione e la cura degli animali da compagnia - gli altri piccoli mammiferi tra cui conigli, furetti e roditori (criceti, cavie, cincillà e degu) che raggiungono quota 1,8 milioni, e quindi i rettili - tartarughe, serpenti e iguane - che sono circa 1,3 milioni.
Ma è soprattutto con gli amici pelosi "più vicini a noi che interagiamo di più" spiega l'esperto, "non a caso li portiamo con noi in vacanza, trascorriamo con loro il nostro tempo libero e la vita di tutti i giorni. Sono parte della famiglia, e quando muoiono lasciano un grande vuoto e tanto dolore".
Oggi il rispetto nei confronti degli animali è più o meno garantito, "al contrario del passato - osserva Coccia - Le strutture alberghiere e alcune spiagge in Italia sono pet-friendly". Non solo, "con le nuove linee guida dell'Enac anche gli animali domestici di peso superiore agli 8-10 kg potranno finalmente viaggiare in cabina, seppur con precise condizioni di sicurezza tese a garantirne il benessere lungo il viaggio. Una svolta attesa da milioni di passeggeri che considerano il proprio pet un vero componente della famiglia". E anche "su alcuni treni cani, gatti e altri animali domestici di piccola taglia possono viaggiare gratuitamente in un trasportino".
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(Adnkronos) - Il viaggio verso Gaza della Freedom Flotilla "sta andando bene, siamo alla quinta giornata di navigazione. Abbiamo raggiunto le barche a vela della Thousand Madleens, che sono partite qualche giorno prima di noi da Catania, e adesso stiamo viaggiando tutti insieme. Proprio in questo momento un aereo delle forze di occupazione israeliane sta volando sopra di noi per la quinta volta". Così all'Adnkronos Francesco Prinetti, medico a bordo della Conscience, la nave della Freedom Flotilla Coalition. La seconda spedizione umanitaria si sta dirigendo in queste ore verso la Striscia: sull'imbarcazione ci sono circa 150 passeggeri, tra giornalisti e professionisti sanitari. Tra di loro anche 4 italiani: due medici, un infermiere e un giornalista.
Alla nave si sarebbero dovute aggiungere anche due barche a vela della Freedom Flotilla Coalition, che però al momento si trovano ferme nel porto di Creta: "La volontà dei partecipanti di continuare il viaggio rimane alta ma nei giorni scorsi il vento forte ha danneggiato la barca Ghassan Kanafani e quindi sono dovuti rientrare. L'altra imbarcazione chiaramente li ha raggiunti, per non lasciarla sola" ha spiegato Michele Borgia, portavoce della delegazione italiana dell'organizzazione. Al momento la spedizione verso Gaza prosegue con la nave Consciense e le barche a vela della Thousand Madleens.
Leggi tutto: Freedom Flotilla verso Gaza: "Aereo israeliano sta sorvolando nostra nave"

(Adnkronos) - Imbrattata la statua di Papa Giovanni Paolo II, in piazza dei Cinquecento, a Roma, dove è terminato il presidio a sostegno della causa palestinese allestito lo scorso 26 settembre.
I carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno trovato sulla statua la scritta "fascista di merda" e il simbolo di falce e martello. Gli stessi carabinieri hanno attivato le procedure per la rimozione delle scritte e il ripristino dello stato dei luoghi.

(Adnkronos) - Firenze ospita la 7ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, dedicata a valorizzare pratiche d’impresa che coniugano sostenibilità, innovazione e responsabilità sociale. Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio sono stati consegnati i riconoscimenti, alla presenza di Alberto Grilli (Presidente Confcooperative Toscana) e di Silvia Russo (coordinatrice servizi metabancari, Federazione Toscana BCC), promotrice del percorso ESG regionale.
Le imprese premiate come Ambasciatrici dell’Economia Civile 2025 sono Agricoltura Capodarco, cooperativa sociale che unisce agricoltura biologica e percorsi di inclusione; Palm Spa, family company B Corp e Società Benefit specializzata in imballaggi sostenibili e formazione; Sanvido srl, impresa di automazione con misure di welfare e mutuo soccorso per i dipendenti; Scanferla Bruno, realtà metalmeccanica certificata ESG attenta alla modernizzazione e al benessere del personale; e ZeroPerCento, cooperativa che trasforma inclusione e logistica in servizi B2B.
«In qualità di Presidente di AIPEC un’associazione che raccoglie molte realtà imprenditoriali, alcune delle quali hanno già ricevuto questo riconoscimento e sono state insignite del titolo di Ambasciatori civili – ha dichiarato Livio Bertola - considero significativo che questa tradizione prosegua e si rafforzi di anno in anno. La nostra missione è infatti proprio quella di far conoscere, diffondere e testimoniare che un diverso modo di fare economia è possibile: un’economia civile, capace di generare valore non solo economico, ma anche sociale e culturale, per l’Italia e per il mondo intero».
«Qui osserviamo una vera biodiversità di imprese: organizzazioni con modalità operative, scelte gestionali e assetti istituzionali diversi — dalle imprese individuali alle cooperative. Che cosa le spinge ad agire così? Innanzitutto, la passione. Essere sostenibili è molto impegnativo: significa coordinare gli obiettivi aziendali non solo sulla massimizzazione del profitto, ma affiancando al risultato economico il benessere delle persone, la creazione di valore e un impatto positivo sull’ambiente. Mettere insieme queste tre dimensioni è difficile e richiede grande dedizione» ha evidenziato il Presidente di NeXT Nuova Economia per Tutti, Valentino Bobbio.
Il premio intende celebrare pratiche concrete — dall’inserimento socio-lavorativo alle politiche di welfare aziendale, fino a soluzioni tecnologiche inclusive — che generano valore condiviso e rafforzano il tessuto sociale e territoriale.
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(Adnkronos) - Volodymyr Zelensky denuncia un attacco di un drone che ha preso di mira una stazione ferroviaria nella regione di Sumy. "Un attacco feroce di un drone russo sulla stazione di Shostka - scrive su X il presidente ucraino - I servizi d'emergenza sono sul posto e hanno iniziato ad aiutare le persone". Zelensky riferisce un bilancio provvisorio, spiegando che "le informazioni sui feriti sono in fase di verifica" e che "al momento sappiamo di almeno 30 vittime".
"I russi non potevano non sapere che stavano colpendo civili - accusa Zelensky - Ogni giorno la Russia si porta via vite umane. E solo la forza può fermarli. Abbiamo sentito dichiarazioni determinate da Europa e America ed è tempo diventino tutte realtà". "Parole al vento non bastano più - conclude - Serve un'azione forte".
Al momento dell'attacco, secondo Zelensky, nella stazione c'erano dipendenti di Ukrzaliznytsia, le ferrovie ucraine, e passeggeri. Su Telegram il governatore di Sumy, Oleh Hryhorov, ha precisato che è stato preso di mira il treno che collega Shostka a Kiev.
Immagini condivise sui social dalle autorità ucraine mostrano almeno una carrozza di un treno in fiamme. "I russi hanno attaccato in modo deliberato la stazione ferroviaria e il treno passeggeri - ha denunciato via X anche Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino - Sapevano che era un convoglio civile. Ordinario terrore, una guerra contro i civili".
Mosca ha lanciato nella notte una serie di attacchi con droni anche nei pressi di Dnipro e Kharkiv.
In Russia, una delle più grandi raffinerie russe nei pressi di San Pietroburgo ha preso fuoco dopo essere stata colpita in un attacco ucraino condotto con droni. Lo ha riferito il governatore della regione, Alexander Drozdenko, secondo cui l'incendio nella zona industriale della città di Kirishi è stato ora domato. Lo stesso governatore ha precisato che le difese aeree hanno abbattuto sette droni.
Si è trattato del secondo attacco contro la raffineria in poche settimane: Kirishi, situata a 800 chilometri dal confine, è sede dell'impianto di Kirishinefteorgsintez, noto anche come Kinef, di proprietà della società legata al Cremlino Surgutneftegas. Con la capacità di processare circa 20 milioni di tonnellate di petrolio all'anno, è una delle più grandi raffinerie della Russia. Gli ucraini, secondo le autorità russe, hanno colpito anche nella regione meridionale di Voronezh.
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky: "Attacco con drone russo su una stazione, almeno 30 feriti"

(Adnkronos) - "Milan-Juventus? Sarà una bella partita. Per noi è importante fare un altro passo in avanti contro una squadra che si giocherà lo scudetto fino alla fine. Dovremo essere bravi. Per me è stata una settimana normale. Conta la partita, i sentimenti ci sono ovviamente dopo 8 anni di Juve, spero di fare 8 anni anche al Milan". Sono le parole in conferenza stampa del tecnico del Milan Massimiliano Allegri, alla vigilia del big match di campionato contro la Juve.
Allegri ha aggiunto, con una battuta: "Il rischio di sbagliare panchina? No perché hanno invertito le panchine. Per me andare in panchina è sempre una grande emozione. Noi dobbiamo restare concentrare sull'obiettivo finale, il Milan deve tornare a giocare la Champions. Per farlo dobbiamo continuare a lavorare, mancano tante partite e tanti punti. Ci saranno anche momenti difficili, noi dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere l'obiettivo. Per me non è una rivincita. Quando sono andato alla Juve ho ringraziato il Milan per i primi 4 anni. Prima di tornare qui ho ringraziato la Juve. Difesa? Contro il Napoli abbiamo fatto bene, ma potevamo difendere meglio come nell'azione del rigore".
Allegri ha anche chiesto a Dan Peterson di parlare alla squadra. "E' stato un bellissimo momento, per me è un grande allenatore. Ho parlato con lui di calcio e di basket, ha ancora una carica straordinaria. C'è sempre da imparare da uno come lui. Per raggiungere l'obiettivo finale serve un certo numero di punti. Di solito per il quarto posto servono 74-75 punti. Domani dobbiamo giocare una partita molto tecnica, loro pressano tanto, hanno fatto sempre gol, hanno giocatori importanti. Quando ci sono gare così di solito vengono fuori belle partite, sono gare belle da giocare".


(Adnkronos) - “La fine della guerra non sarà la fine del conflitto. Dovremo ricucire le comunità dal basso con tanta pazienza. Serve una narrazione lucida e solida da contrapporre a quella degli estremismi. Non vogliamo assistenza, ma supporto per costruire iniziative economiche ispirate al bene comune”. Lo ha osservato il patriarca di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, intervenuto alla settima edizione del Fnec a Firenze.
"Purtroppo - ha detto - non possiamo farci illusioni: la fine della guerra non sarà la fine del conflitto. L'odio che ha scatenato è ancora profondo, e non c'è una exit strategy, né una chiara prospettiva sul dopo. C'è ancora molto da fare. Proprio per questo, quando le istituzioni politiche e, ahimè, anche quelle religiose vengono meno, è importante fare rete nel territorio. Questo è quello che cerchiamo di fare” .
Leggi tutto: Mo, patriarca Gerusalemme: "Fine guerra non sarà fine conflitto, odio è profondo"

(Adnkronos) - "I dati dicono che le malattie neurologiche - un gruppo di condizioni molto ampio che comprende ad esempio lo stroke, l’epilessia, la cefalea, la sclerosi multipla, le demenze e il Parkinson - non solo sono più diffuse di quanto generalmente si creda ma sono anche la causa principale di disabilità. Tutte insieme, rappresentano oggi la seconda causa nel mondo di mortalità". Lo ha detto Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin), all’incontro 'Brain Health Inequalities - Idee e strategie per non lasciare indietro nessuno', organizzato da Triennale Milano in collaborazione con Lundbeck Italia nell’ambito dell'Esposizione internazionale Inequalities. Un’occasione per discutere del diritto di accesso alle cure nell’ambito della salute del cervello. "Questo fa comprendere l’entità del peso e dei costi sociali che le malattie neurologiche rappresentano. - aggiunge - Ciò pone l’ulteriore importante problema della gestione delle persone che ne sono colpite e che dunque entrano in una condizione per la quale il sistema sanitario, almeno in Italia, dovrebbe dare risposte".
A rendere più complicato l’accesso a cure e servizi "sono il problema della scarsità di forza lavoro, quello della disuguaglianza nelle cure e, anche, delle competenze. Abbiamo una medicina spesso consolidata su dei sylos - spiega Padovani - dove le discipline non si parlano. È quindi necessario lavorare sull’integrazione e creare dei ponti tra la neuropsichiatria infantile e la neurologia, tra la neurologia e la geriatria, sull’asse delle fasi della vita, ma anche con la psichiatria e con la cardiologia per alcune di queste patologia". Un approccio multidisciplinare è reso urgente anche dal fatto che "i fattori di rischio cardiovascolari sono anche fattori di rischio cerebrovascolari. Se noi lavorassimo insieme - prosegue il presidente Sin - potremmo rispettare anche quanto il Ministero della Salute oggi sostiene con l’approccio One Health” secondo cui si deve guardare anche "a come le diverse malattie partecipano e si influenzano vicendevolmente”.
"Abbiamo una sanità concentrata sugli ospedali e una componente socio-assistenziale fortemente radicata nei distretti. Cercare di unire la medicina delle cure primarie e la quella specialistica non è facile, come non lo è lavorare sulle filiere territorio-ospedale o sulle diverse fragilità, - conclude Padovani - Parliamo di fragilità nei bambini e negli anziani, due categorie che dovrebbero essere al centro del nostro agito, invece, ancora, lavoriamo secondo schemi passati. Un ulteriore ambito su cui dovremmo lavorare molto è la formazione. C’è ancora molto da fare, il Dm 77, la volontà delle Regioni aiuta, però il gap in termini di forza lavoro non fa altrettanto".
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(Adnkronos) - Hamas spaccato. E' questa la fotografia che fa del gruppo il Wall Street Journal secondo cui restano forti divisioni su come procedere dopo che ieri Hamas ha risposto alla proposta del presidente degli Stati Uniti per la "fine del conflitto a Gaza" accettando di rilasciare tutti gli ostaggi e dicendosi pronto a "consegnare l'amministrazione della Striscia di Gaza a un'entità palestinese" composta da tecnici "sulla base del consenso nazionale palestinese e con il sostegno arabo e islamico".
Hamas, evidenzia il giornale, ha usato un linguaggio evasivo e la ragione principale - dicono funzionari arabi di Paesi impegnati nella mediazione con il gruppo - è che non c'è accordo sul disarmo e sulle condizioni per il rilascio gli ostaggi.
Stando ai mediatori arabi, Khalil Al-Hayya, negoziatore di Hamas, e diversi altri esponenti dell'ala politica del gruppo hanno sostenuto di accettare la proposta nonostante riserve significative. Ma gli esponenti di Hamas fuori dalla Striscia di Gaza hanno un'influenza limitata sul braccio armato del gruppo, che resta nell'enclave palestinese. Ezzedin al-Haddad, alla guida di Hamas a Gaza dopo l'uccisione di Yahya Sinwar e Mohammed Sinwar, ha detto ai mediatori di essere aperto al compromesso, scrive il giornale, aggiungendo che secondo i mediatori Haddad sarebbe pronto alla consegna di razzi e altri armamenti all'Egitto e all'Onu ma vorrebbe restassero nell'arsenale armi come i fucili d'assalto, che Hamas considera armi difensive.
Ma, dicono ancora i mediatori, comandanti di Hamas a Gaza temono di non riuscire a far rispettare fra i combattenti l'impegno sul disarmo se verrà accettata un'intesa che equivale a una resa.
"Entro 72 ore da quando Israele avrà pubblicamente accettato questo accordo, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, verranno restituiti", prevede il piano di Trump per "la fine del conflitto a Gaza". Gli 'scettici' all'interno di Hamas affermano che la proposta del presidente Usa è di fatto una "tregua di 72 ore". E i mediatori evidenziano come i vertici del braccio armato di Hamas insistano perché il rilascio degli ostaggi sia collegato a una tempistica chiara per il ritiro israeliano da Gaza.
Così, secondo alcuni osservatori, la risposta di Hamas serve a prendere tempo per risolvere le tensioni tra l'ala politica e il braccio armato del gruppo.
Leggi tutto: Gaza, Hamas si spacca sul piano Trump: per il Wsj "ora è in guerra con sé stesso"

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Dopo il successo nell'Atp 500 di Pechino, il fuoriclasse azzurro debutta oggi, sabato 4 ottobre, nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai contro il tedesco Daniel Altmaier. Per il numero 2 del mondo, l'obiettivo è la difesa del titolo conquistato lo scorso anno, insieme ai punti pesantissimi in ottica ranking Atp. Il match dovrebbe iniziare intorno alle 12:30 ora italiana.
Ad attendere il vincitore della sfida di oggi, al terzo turno ci sarà l’olandese Tallon Griekspoor.
Il match tra Jannik Sinner e Daniel Altmaier è visibile in diretta su Sky Sport. Il match viene trasmesso anche in streaming su Sky Go, Now e Tennis Tv.
Leggi tutto: Sinner-Altmaier oggi a Shanghai - Il match in diretta


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