
(Adnkronos) - Due giovanissimi morti anche oggi, sabato 16 agosto, per annegamento dopo essersi buttati in un fiume. Un 27enne ha perso la vita, tuffandosi nel fiume Adda attorno alle 17.30, in località Belgiardino, in provincia di Lodi. Allertati, sul posto sono rapidamente intervenuti i soccorsi che hanno individuato la persona dall'elicottero del servizio sanitario, mentre i sommozzatori del comando di Lodi hanno recuperato il corpo. Subito sono scattati i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario presente sul posto, ma non c'è stato nulla da fare.
Ma non è stata l'unica vittima di oggi. In mattinata un 24enne è deceduto questa mattina dopo essersi tuffato nelle acque del Ticino, in via Canottieri 6, a Somma Lombardo, in provincia di Varese. Dalle prime ricostruzioni parrebbe che il ragazzo avesse trascorso la notte insieme a due amici sulle sponde del fiume. Svegliatisi in mattinata, gli amici, non vedendolo, hanno lanciato l'allarme, chiamando i soccorsi, poi il macabro ritrovamento. Al momento non ci sono elementi che facciano pensare a un gesto volontario o atti di violenza da parte di terzi, si attende l'autopsia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Varese, personale Areu, la polizia locale di somma lombardo e i carabinieri di Gallarate.
Leggi tutto: Si tuffa nell'Adda, ma non riemerge: muore a 27 anni. Altra vittima anche nel Ticino

(Adnkronos) - Documenti preparatori del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, comprese le location precise dei diversi incontri, gli orari e i nomi dei partecipanti, con tanto di numero di telefono dei funzionari americani, sono stati trovati nella stampante di un albergo di Anchorage. Lo rivela oggi l'emittente americana Npr, spiegando che le otto pagine, con il timbro del dipartimento di Stato, sono state trovate nel business centre del Captain Cook Hotel, ad una ventina di minuti dalla base Elmendorf-Richardson dove si è svolto il vertice.
Tra i documenti, evidentemente dimenticati da dipendenti del dipartimento di Stato, figura anche il menù del "pranzo in onore del presidente Putin", che invece poi è stato cancellato: insalata verde con vinaigrette di champagne, filet mignon e halibut e creme brulée per dessert. Dettagliata anche la mappa dei posti a sedere, che prevedeva che Trump e Putin, affiancati dalle loro delegazioni, sedessero uno di fronte all'altro.
Dai documenti emerge anche il regalo preparato da Trump per Putin, una statua da scrivania dell'America Bald Eagle, l'aquila considerata il simbolo degli Stati Uniti. Non manca poi la lista di tutti i partecipanti americani e russi al vertice, con tanto di pronuncia fonetica dei secondo, a cominciare da "Mr President Poo-tihn".
Leggi tutto: Trump-Putin, tracce del vertice: spuntano documenti dimenticati



(Adnkronos) - Nuovo ricovero, oggi, sabato 16 agosto, all'ospedale Annunziata di Cosenza. Il paziente, arrivato in pronto soccorso con chiari sintomi di intossicazione botulinica, è stato trasferito al reparto di Terapia intensiva. Le condizioni, seppure non gravi, necessitano comunque di un attento monitoraggio.
E' stato dimesso, invece, un paziente ricoverato in pediatria. Al momento sono 9 i ricoveri: 3 in terapia intensiva e 6 nei reparti di area medica.
Leggi tutto: Botulino, nuovo ricovero in terapia intensiva a Cosenza

(Adnkronos) - Jannik Sinner oggi in campo nella semifinale del Masters 1000 di Cincinnati. L'azzurro, numero 1 del mondo e detentore del titolo, nel giorno del 24esimo compleanno affronta il francese Terence Atmane, rivelazione del torneo, per un posto in finale.
Nella seconda semifinale, sfida tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e il tedesco Alex Zverev.
Leggi tutto: Sinner oggi contro Atmane, diretta semifinale Cincinnati: match live

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio nell'isola di Ischia. I colpi sono stati esplosi alle 18.30 in via Provinciale Panza all'altezza del civico 350. Secondo quanto si apprende, il 69enne Antonio Luongo avrebbe sparato e ucciso il compagno e la madre della sua ex moglie. Le vittime sono il 48enne Nunzio Russo Spena e la 63enne di origini ucraine Zinoviya Knihnitska. Avrebbe poi rincorso e sparato anche alla ex moglie, 42enne.
La donna è attualmente ricoverata all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in prognosi riservata. Il 69enne avrebbe poi rivolto l'arma contro di sé, sparando un colpo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Ischia.

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio nell'isola di Ischia. I colpi sono stati esplosi alle 18.30 in via Provinciale Panza all'altezza del civico 350. Secondo quanto si apprende, un 69enne avrebbe sparato e ucciso il compagno e la madre della sua ex moglie. Le vittime sono un 48enne e una 63enne di origini ucraine. Avrebbe poi rincorso e sparato anche alla ex moglie, 42enne. La donna è attualmente ricoverata all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in prognosi riservata. Il 69enne avrebbe poi rivolto l’arma contro di sé, sparando un colpo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Ischia.
A rendere noto il fatto anche il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato il video subito dopo quanto accaduto.

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio nell'isola di Ischia. I colpi sono stati esplosi alle 18.30 in via Provinciale Panza all'altezza del civico 350. Secondo quanto si apprende, un 69enne avrebbe sparato e ucciso il compagno e la madre della sua ex moglie. Le vittime sono un 48enne e una 63enne di origini ucraine. Avrebbe poi rincorso e sparato anche alla ex moglie, 42enne. La donna è attualmente ricoverata all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in prognosi riservata. Il 69enne avrebbe poi rivolto l’arma contro di sé, sparando un colpo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Ischia.
A rendere noto il fatto anche il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato il video subito dopo quanto accaduto.

(Adnkronos) - Tre persone sono morte in una sparatoria oggi, sabato 16 agosto, a Forio d'Ischia nel Napoletano. Sul posto i carabinieri che stanno indagando sulla vicenda, ritenuta ancora poco chiara.
A rendere noto il fatto anche il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato il video subito dopo quanto accaduto.

(Adnkronos) - La Roma pareggia 2-2 con i sauditi del Neom nell'ultima amichevole prima dell'esordio in Serie A all'Olimpico con il Bologna, in programma sabato 23 agosto alle 20.45. Al 'Benito Stirpe' di Frosinone succede tutto nel primo tempo con i ragazzi di Gian Piero Gasperini in vantaggio per due volte, prima con Bryan Cristante al 25' e poi con Matias Soulé al 32' e due volte raggiunti da Said Benrahma al 26' e Faris Abdi al 38'.
Leggi tutto: Roma-Neom 2-2, giallorossi pareggiano in ultima amichevole

(Adnkronos) - Erin si rafforza rapidamente sull'Oceano Atlantico e diventa un uragano di categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson. E' quanto riferisce Cbs news citando il National Hurricane Center (Nhc) degli Stati Uniti. In un avviso aggiornato alle 11:20 ora locale, il centro con sede a Miami ha detto che i 'cacciatori di uragani' hanno scoperto che Erin è cararatterizzato da venti che soffiano a 160 mph (circa 257 chilometri orari). Un uragano di categoria 5 è tale se le raffiche di vento soffiano almeno a 157 mph (252 chilometri orari).
L'uragano prosegue il suo percorso verso i Caraibi, minacciando intense piogge e inondazioni. Erin continua il suo percorso verso le Piccole Antille, una regione che comprende le Isole Vergini americane e britanniche e Porto Rico, secondo quanto riportato dal National Hurricane Center (Nhc) degli Stati Uniti.
Leggi tutto: Uragano Erin cresce e diventa di categoria 5, minaccia per i Caraibi



(Adnkronos) - Gli investitori istituzionali sono favorevoli all'offerta di Mediobanca per l'acquisizione di Banca Generali. A pochi giorni dall’assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 21 agosto, hanno reso noto il proprio voto favorevole Norges, il maggiore fondo sovrano al mondo e investitori nordamericani come California State Teachers' Retirement System, California Public Employees' Retirement System, Canada Pensions Plan, New York City Comptroller e Florida State Board of Administration. È quanto si evince dai siti web dei rispettivi azionisti di Mediobanca, che forniscono una disclosure anticipata delle proprie deleghe di voto.
Norges, fondo sovrano norvegese che gestisce un portafoglio investimenti di 1.900 miliardi di dollari ed è anche il primo investitore in asset europei, è accreditato intorno all’1,45% del capitale sociale di Mediobanca. CalPers, fondo pensione dei dipendenti pubblici della California, con un portafoglio investimenti che vale oltre 500 miliardi di dollari, è accreditato intorno a 1,7 milioni di azioni, una quota equivalente allo 0,2% del capitale sociale. Sba Florida, fondo pensione che gestisce complessivamente 260 miliardi di dollari in investimenti, ha depositato 1,26 milioni di azioni della banca (equivalenti allo 0,15% circa) nell’assemblea dell’ottobre 2024 ed è accreditato intorno a una quota analoga CalStrs, fondo pensione californiano che è il più grande al mondo nella categoria degli insegnanti con un portafoglio che vale oltre 350 miliardi di dollari.
Cpp Investments, fondo pensione canadese, con oltre 700 miliardi di dollari di asset in gestione, si è presentato all’assemblea di Piazzetta Cuccia del 2024 con in portafoglio lo 0,12% delle azioni. New York City Comptroller, asset manager che gestisce i portafogli di investimento dei cinque sistemi pensionistici della Grande Mela, amministrando 285 miliardi di dollari, è titolare di 115.000 azioni Mediobanca. La decisione di Norges e delle cinque casse previdenziali nordamericane conferma quella già formulata in vista della precedente convocazione dell’assemblea di Mediobanca (poi rinviata) e si allinea al giudizio unanime, favorevole all’ops su Banca Generali, espresso da parte dei principali proxy advisor (Iss e Glass Lewis, insieme a Pirc, agenzia europea specializzata sui fondi pensione)
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(Adnkronos) - Vladimir Putin avrebbe chiesto il ritiro dall'Ucraina dalla regione orientale del Donetsk in cambio del congelamento della linea del fronte nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia durante il vertice in Alaska. Lo rivela il Financial Times, citando quatto fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui Donald Trump avrebbe trasmesso il messaggio al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ai leader europei nel corso della telefonata di questa mattina. Mosca otterrebbe così il pieno controllo di un territorio che occupa parzialmente da oltre un decennio e dove le sue truppe stanno avanzando più rapidamente dal novembre scorso.
Fonti vicine a Zelensky hanno affermato che il presidente non accetterebbe di consegnare il Donetsk, ma che sarebbe disponibile a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove è previsto l'incontro lunedì. Nel vertice in Alaska, Putin, ha chiarito di non voler abbandonare le sue richieste sulla soluzione delle "cause profonde" del conflitto. Ma, secondo un ex alto funzionario del Cremlino, il presidente russo sarebbe pronto a scendere a compromessi su altre questioni, tra cui quella territoriale, scrive il Financial times. Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma le città più a ovest restano sotto il controllo dell'Ucraina e rivestono un'importanza fondamentale per le sue operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale.
Vladimir Putin afferma che l'incontro con Donald Trump in Alaska è stato "opportuno" è "molto utile". Parlando all'indomani del vertice con alcuni alti funzionari russi, il presidente ha spiegato di aver discusso con il presidente americano della pace in Ucraina "su basi eque". L'incontro, aggiunge, ci ha avvicinato a "decisioni necessarie". Con Trump Putin ha discusso le cause della crisi in Ucraina e ribadisce che la loro eliminazione come base di ogni accordo per risolvere il conflitto. "Ovviamente abbiamo avuto l'opportunità di parlare della genesi, delle cause di questa crisi, cosa che abbiamo fatto", ha detto il presidente russo riferendosi oggi del colloquio di ieri in Alaska, secondo quanto riporta la Tass. "Ed è precisamente l'eliminazione di queste cause radicate che dovrebbe essere la base dell'accordo", ha aggiunto.
Si collegherà anche la premier Giorgia Meloni alla riunione di domani, domenica 17 agosto, alle 15 della coalizione dei volenterosi, copresieduta da Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz, in vista dell'incontro di lunedì a Washington tra Trump e Zelensky. E' quanto si apprende da Palazzo Chigi. La riunione segue il vertice di ieri in Alaska e anticipa l'incontro di lunedì a Washington tra il presidente americano e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'ultimo incontro dei Volenterosi risale a mercoledì 13.
Il vertice in Alaska, che aveva l'obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina, si è rivelato una “vittoria” per il presidente russo. E' quanto sostengono gli esperti avvertendo che quello che doveva essere l’inizio di un processo di pace si è risolto con un nulla di fatto, anzi, quasi con una 'ricompensa' al presidente russo. Dopo il summit ad Anchorage, Trump ha insistito sul fatto che sono stati compiuti "grandi progressi", con "molti punti" concordati e "pochissimi" ancora da definire. Eppure in Ucraina e anche nel resto del mondo ci si aspettava molto di più.
"Dopo sei telefonate Trump-Putin e cinque viaggi dell'inviato di Trump, Steve Witkoff, a Mosca, il vertice in Alaska, seguito a livello globale con tanta attesa e ansia, non è riuscito a produrre alcun risultato tangibile per fermare l'aggressione russa contro Ucraina. La Russia ha ricevuto una ricompensa per la sua invasione”, ha sostenuto Orysia Lutsevych, vicedirettrice del programma Russia ed Eurasia e responsabile del forum sull'Ucraina di Chatham House.
Ora che i due si sono incontrati, il rischio è che il presidente americano "tenti ancora una volta di intimidire Zelensky” nei prossimi incontri, ha avvertito dal canto suo Keir Giles, ricercatore associato del programma Russia ed Eurasia presso lo stesso think tank britannico, che ritiene che ora il presidente ucraino possa essere ritenuto da Trump come un "bersaglio più facile, su cui è più disposto a esercitare influenza”. Un altro rischio è che i leader europei possano pensare che il “pericolo imminente sia passato", tanto da "adagiarsi sugli allori".
Secondo Neil Melvin, direttore della sicurezza internazionale del Royal United Services Institute (Rusi), il leader del Cremlino ha lasciato il summit considerandolo un vero successo: "Vladimir Putin è andato al vertice in Alaska con l'obiettivo principale di bloccare qualsiasi pressione sulla Russia e considera l'esito del vertice una missione compiuta". "Il presidente russo non ha fatto concessioni. Inoltre, è riuscito a presentarsi come se fosse uguale al presidente degli Stati Uniti”, ha detto Melvin aggiungendo: "È chiaro che Putin non vuole la pace”.
Secondo quanto ha riferito all'Afp una fonte diplomatica informata sulla telefonata tra Trump, Zelensky e i leader europei, gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle della Nato, ma senza l'adesione al blocco. "Come una delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia di tipo non Nato articolo 5, presumibilmente concordata con il leader russo Vladimir Putin", ha detto la fonte.

(Adnkronos) - Vladimir Putin avrebbe chiesto il ritiro dall'Ucraina dalla regione orientale del Donetsk in cambio del congelamento della linea del fronte nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia durante il vertice in Alaska. Lo rivela il Financial Times, citando quatto fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui Donald Trump avrebbe trasmesso il messaggio al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ai leader europei nel corso della telefonata di questa mattina. Mosca otterrebbe così il pieno controllo di un territorio che occupa parzialmente da oltre un decennio e dove le sue truppe stanno avanzando più rapidamente dal novembre scorso.
Fonti vicine a Zelensky hanno affermato che il presidente non accetterebbe di consegnare il Donetsk, ma che sarebbe disponibile a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove è previsto l'incontro lunedì. Nel vertice in Alaska, Putin, ha chiarito di non voler abbandonare le sue richieste sulla soluzione delle "cause profonde" del conflitto. Ma, secondo un ex alto funzionario del Cremlino, il presidente russo sarebbe pronto a scendere a compromessi su altre questioni, tra cui quella territoriale, scrive il Financial times. Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma le città più a ovest restano sotto il controllo dell'Ucraina e rivestono un'importanza fondamentale per le sue operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale.
Secondo quanto ha riferito all'Afp una fonte diplomatica informata sulla telefonata tra Trump, Zelensky e i leader europei, gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle della Nato, ma senza l'adesione al blocco. "Come una delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia di tipo non Nato articolo 5, presumibilmente concordata con il leader russo Vladimir Putin", ha detto la fonte.

(Adnkronos) - Vladimir Putin avrebbe chiesto il ritiro dall'Ucraina dalla regione orientale del Donetsk in cambio del congelamento della linea del fronte nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia durante il vertice in Alaska. Lo rivela il Financial Times, citando quatto fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui Donald Trump avrebbe trasmesso il messaggio al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ai leader europei nel corso della telefonata di questa mattina. Mosca otterrebbe così il pieno controllo di un territorio che occupa parzialmente da oltre un decennio e dove le sue truppe stanno avanzando più rapidamente dal novembre scorso.
Fonti vicine a Zelensky hanno affermato che il presidente non accetterebbe di consegnare il Donetsk, ma che sarebbe disponibile a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove è previsto l'incontro lunedì. Nel vertice in Alaska, Putin, ha chiarito di non voler abbandonare le sue richieste sulla soluzione delle "cause profonde" del conflitto. Ma, secondo un ex alto funzionario del Cremlino, il presidente russo sarebbe pronto a scendere a compromessi su altre questioni, tra cui quella territoriale, scrive il Financial times. Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma le città più a ovest restano sotto il controllo dell'Ucraina e rivestono un'importanza fondamentale per le sue operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale.
Leggi tutto: Vertice in Alaska, Financial Times: Putin ha chiesto ritiro Kiev dal Donetsk

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