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Bimbi scomparsi, un incubo ricorrente tra cronaca e mistero: i casi prima di Allen

14 Luglio 2025
Denise Pipitone, Angela Celentano e Kata

(Adnkronos) - Pochi eventi scuotono l'opinione pubblica quanto la scomparsa di un bambino. Lo dimostra anche l'ultino caso di Allen, il bimbo di 5 anni ritrovato nei boschi sopra Ventimiglia, fortunatamente vivo dopo ore di angoscia. Ma non sempre le storie si concludono con un lieto fine. In Italia, negli ultimi decenni, alcune sparizioni si sono trasformate in misteri irrisolti, diventando simboli di dolore collettivo, ipotesi mai confermate e indagini che non hanno mai portato a una verità definitiva. 

Il 31 gennaio 1969 Ermanno Lavorini, dodicenne di Viareggio, scomparve per poi essere ritrovato cadavere il 9 marzo nella pineta di Marina di Vecchiano. Il caso, celebre per i depistaggi, le accuse infondate e la grande attenzione mediatica, fu risolto solo anni dopo, con la condanna di tre giovani legati al Fronte Monarchico per un sequestro estorsivo degenerato in omicidio. I giornali dell'epoca, invece, parlarono di pedofilia o trame politiche, gettando un'ombra che ancora oggi accompagna la vicenda. 

Il 10 agosto 1996 Angela Celentano, di tre anni, sparì durante una gita sul Monte Faito, a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Dopo la scomparsa, si sono susseguite ipotesi di rapimento con esplorazioni in Sud America, "age progression" e analisi del Dna. Di recente, un'ipotesi di pista "italiana" è stata rilanciata e le indagini ufficiali risulterebbero prorogate. 

Il 1º settembre 2004 Denise Pipitone, quasi quattro anni, scomparve davanti alla nonna a Mazara del Vallo (Trapani). È uno dei gialli irrisolti più seguiti: dopo anni, la sorellastra Jessica è stata processata e definitivamente assolta nel 2015. Si sono aperte nuove inchieste, ma nel febbraio scorso la Procura di Marsala ha respinto la richiesta di riapertura per mancanza di nuovi elementi. 

A Firenze continua il mistero di Kata, una bambina peruviana di 5 anni scomparsa il 10 giugno 2023 dall'ex hotel Astor, occupato abusivamente in via Maragliano in prevalenza da cittadini sudamericani e romeni. È stata immediata la mobilitazione della Procura, che ha indagato cinque persone - tra cui due zii - per sequestro di persona con finalità estorsiva, dopo il ritrovamento di trolley e tracce di sangue nell'edificio: gli esami però hanno confermato che il materiale biologico non appartiene alla bambina. Le autorità hanno effettuato sopralluoghi approfonditi, svuotato fosse biologiche, esaminato filmati e perquisito ogni angolo dell’hotel, ma finora nessuna traccia di Kata è stata trovata  

Tra le sparizioni misteriose, altri due casi emblematici. Quello di Emanuela Orlandi, ragazza di 15 anni scomparsa a Roma nel 1983, circondata da teorie che coinvolgono Vaticano e criminalità; e quello di Ylenia Carrisi, scomparsa nel 1994 a New Orleans, figlia di Al Bano e Romina Power, mai più ritrovata, con un 'fascino mediatico' che dura da decenni. 

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A2a, oltre 72 mln all’anno per Welfare e premi per dipendenti

14 Luglio 2025
A2a, oltre 72 mln all’anno per Welfare e premi per dipendenti

(Adnkronos) - Sono oltre 72 milioni di euro le risorse messe a disposizione ogni anno da A2a per le proprie persone. Questi i numeri del Gruppo relativi ai servizi di welfare, ai Premi di produttività, oltre al nuovo piano di azionariato diffuso presentati oggi a Milano: un sistema ampio e articolato che tiene conto delle diverse dimensioni che concorrono a favorire il benessere di un individuo, tra le quali la famiglia, il risparmio, la salute, il tempo libero. Le ricerche svolte da Percorsi di secondo welfare (laboratorio che studia i cambiamenti in atto legato al Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell'Università degli Studi di Milano) indicano che nel 2023 le imprese italiane hanno investito nel welfare aziendale circa 3,2 miliardi di euro. Un dato in crescita di oltre il 6% rispetto all'anno precedente, che conferma un trend positivo che negli ultimi 10 anni ha visto il consolidamento della cultura delle organizzazioni sui temi sociali.  

Tra le aziende, infatti, continua a crescere la consapevolezza di come queste policy siano in grado di migliorare il benessere di chi lavora, incidendo positivamente su clima interno, produttività e attrattività delle organizzazioni. L’evento ‘WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’ - a cui hanno preso parte la Sindaca di Brescia Laura Castelletti, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e i vertici di A2a, il presidente Roberto Tasca e l’ad Renato Mazzoncini - è stato un’occasione per condividere una riflessione su questi temi e sull’intero ecosistema che coinvolge tanti attori nel panorama italiano, con i contributi della Prof.ssa Marilisa D’Amico, del professor Maurizio Ferrera e della professoressa Franca Maino, docenti dell’Università Statale di Milano e la moderazione di Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del Corriere della Sera. Gli effetti dei cambiamenti demografici e sociali richiedono interventi per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini: in questo contesto le prestazioni erogate dalle aziende, affiancandosi e integrandosi al welfare pubblico, possono contribuire a generare un impatto positivo nella creazione di valore per il territorio e per le comunità. 

“Il welfare aziendale - commenta Roberto Tasca, presidente di A2a - ha una lunga tradizione nella storia di A2a: le prime forme di supporto ai dipendenti attivate negli Anni ‘60 per fronteggiare fenomeni come l’emarginazione sociale, tipica di quel periodo, erano già strumenti di attenzione alle persone e inclusione. Questo percorso è proseguito negli anni con numerose iniziative, l’ultima delle quali in ordine di tempo è il Piano di Azionariato Diffuso”.  

E aggiunge: “Oggi il Gruppo è tra le prime aziende del Paese e la prima che opera anche nell’ambito dell’economia circolare ad avere attivato questo programma con 5,3 milioni di euro che cresceranno ancora nella fase successiva. Oltre a coinvolgere i nostri colleghi nel percorso di crescita della società condividendo con loro i risultati raggiunti insieme, rappresenta anche una leva di educazione finanziaria per favorire la conoscenza rispetto all’impiego delle proprie risorse economiche. Con questo Piano testimoniamo il senso di responsabilità che abbiamo nei loro confronti. Le quasi 11mila adesioni ci confermano l’importanza dell’investimento fatto e l’elevato livello di affiliazione dei nostri dipendenti”. 

Evidenzia l’ad di A2a, Mazzoncini: “La disponibilità e l’accessibilità dei servizi incidono sempre di più sulla qualità della vita. L’impegno del Gruppo per il benessere dei dipendenti è cresciuto negli anni ed è diventato centrale nella nostra strategia. Per le nostre persone abbiamo previsto oltre 72 milioni di euro all’anno attraverso un sistema strutturato che si è evoluto e rafforzato nel tempo fino a diventare un modello di riferimento nel nostro ambito industriale. Ne è esempio il piano da 120 milioni al 2035 per sostenere i nostri colleghi nei loro progetti di genitorialità”. Quindi sottolinea: "Di fronte ai cambiamenti socio-demografici in atto i sistemi di welfare possono diventare laboratori di innovazione in grado di attivare alleanze tra pubblico e privato e mettere a sistema azioni orientate a garantire maggiore benessere per le comunità”. 

Mauro Ghilardi, direttore People and Transformation di A2a, rimarca come, a partire dai primi fondi di assistenza sanitaria per le famiglie, le case vacanze e le colonie estive avviati diversi anni fa, l’impegno del Gruppo per il benessere dei dipendenti si sia esteso e rafforzato. Solo negli ultimi 18 mesi sono stati avviati A2a Life Caring - il programma da 10 milioni di euro l’anno (120 milioni in arco piano) per supportare la genitorialità con aiuti economici e iniziative formative, tra le quali un contributo annuale fino a 3.250 euro per i primi 3 anni di vita del bambino e il supporto per le spese sostenute per la cura e l’istruzione dei figli fino alla fine dell’istruzione secondaria - e A2a Life Sharing - il Piano di Azionariato Diffuso da oltre 5,3 milioni annui grazie al quale le persone del Gruppo possono partecipare alla crescita dell’azienda. 

Gli elementi distintivi dei due piani (Life Caring e Life Sharing) risiedono anche nella condivisione con le organizzazioni sindacali. In particolare, il Piano di Azionariato Diffuso è stato sottoscritto e supportato dalla maggior parte delle sigle presenti nel Gruppo, un unicum nel panorama imprenditoriale (recenti analoghe iniziative di altre aziende sono state definite in modo unilaterale). Alla prima fase ha aderito oltre l’86% degli aventi diritto; in autunno partirà la seconda fase nella quale tutti i dipendenti potranno acquistare azioni di A2a ricevendone ulteriori gratuitamente con una premialità inversa rispetto al proprio inquadramento contrattuale per favorire i colleghi con le retribuzioni più basse: 1 azione gratuita ogni azione acquistata per gli operai, 1 azione gratuita ogni 3 per quadri e impiegati, 1 azione gratuita ogni 5 acquistate per i dirigenti. 

Diciotto milioni di euro sono inoltre previsti per altri servizi (tra i quali il progetto ‘Case ai lavoratori’, l’assistenza sanitaria integrativa, assistenza psicologica, iniziative di wellbeing e lotta alle dipendenze, convenzioni attive) a cui si aggiungono ulteriori 39 milioni per i Premi di produttività, che i dipendenti possono scegliere di destinare in tutto o in parte ai fondi di previdenza complementare, usufruendo di un contributo aggiuntivo da parte di A2a sull’importo convertito (di circa il 15%). Oltre a quelli di natura economica, le politiche di welfare di A2a sono in grado di abilitare importanti benefici indiretti: favoriscono la diffusione tra la popolazione aziendale di informazioni sulle prestazioni alle quali si può accedere, e quindi maggiore consapevolezza sui propri diritti, e incentivano meccanismi occupazionali virtuosi come la capacità di attrazione di nuovi talenti e lo sviluppo di un indotto di servizi di qualità sul territorio. 

 

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Giuli contro il 'Corriere': 'Censurata mia intervista'. La replica del quotidiano

14 Luglio 2025
Alessandro Giuli e l

(Adnkronos) - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli accusa il Corriere della Sera di aver censurato un’intervista a tutto campo, che avrebbe dovuto contenere anche la replica a un editoriale di Ernesto Galli della Loggia sulla cultura di destra, pubblicato sul quotidiano lo scorso sabato. 

"In un primo momento - scrive Giuli in un post su Facebook - dal Corriere mi chiedono una replica a un editoriale velenoso sulla cultura di destra scritto da Galli della Loggia, poi cambiano idea virando su un’intervista a tutto campo, con la prima domanda proprio su Galli della Loggia. Ma siccome la risposta alla domanda non piace decidono di non pubblicare l’intervista". 

Il ministro riferisce inoltre di aver accettato modifiche richieste dalla testata: "E dire che, previa supplica del Corriere, avevo anche accettato di togliere le parole 'perditempo' e 'poltrona di lusso'". Giuli conclude il suo intervento polemizzando sul piano dei principi: "Poi dicono che gli illiberali siamo noi di destra…". Il ministro ha allegato al post il testo integrale dell’intervista definita "censurata".  

Da cosa nasce questa accusa di censura? Sabato 12 luglio, in prima pagina del ‘Corriere’, è stato pubblicato l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia dal titolo ‘Cultura, lo scatto non c’è’, con l’accusa al governo Meloni di mancanza di idee e di aver ridotto la gestione culturale a un mero esercizio di occupazione di posti di potere. 

Nell’articolo, Galli della Loggia osserva che la destra al governo avrebbe avuto l’opportunità di rilanciare l’immagine culturale dell’Italia, “non la messa in cantiere dell’Enciclopedia Italiana, ma” almeno il lancio di nuove istituzioni museali e scientifiche. Secondo lo storico, si è preferito un approccio difensivo e burocratico, privo di visione: “Egemonia non vuol dire avere una lista di posti a disposizione e cominciare a riempirli sostituendo gli amichetti degli altri con i propri”. 

Galli della Loggia riconosce al solo ministro Valditara un tentativo coraggioso di riforma, “ imbarcandosi nella perigliosa impresa di dar vita niente di meno che a nuove Indicazioni per la scuola italiana dell’obbligo”, e ricorda di essere stato inserito nel gruppo di docenti universitari che si sta “avventurando in un territorio che la sinistra di tutte le tinte ha sempre considerato un suo elettivo monopolio politico-culturale”. L'editoriale si chiude con questa frase: "Basta mettere da parte qualunque progetto egemonico, non far caso né alle poltrone né agli strapuntini e cercare di avere invece qualche idea. Che ci vuole?". 

Alla domanda diretta, il ministro Giuli ha risposto rivendicando risultati concreti e parlando dell’autore dell’editoriale. Nella versione originale, poi “depurata” delle parole ‘perditempo’ e ‘poltrona di lusso’, come scrive Giuli su Facebook, si legge: “I perditempo insinuano che l’impegno della destra sia concentrato sulle poltrone, noi intanto raggiungiamo risultati: sabato abbiamo ottenuto l’iscrizione di un nuovo sito Unesco, il 61°, le ‘Domus de Janas’ sarde. Un primato mondiale riconosciuto al Ministero della Cultura”. 

Il ministro ha poi puntato il dito contro la posizione ricoperta da Galli della Loggia: “Prendo sul serio la sua illuminante autodenuncia: il mio predecessore lo aveva nominato in una ‘poltrona’ di lusso, a capo della Consulta dei Comitati Nazionali, dalla quale il Prof ha giudicato le opere di Papini, di Volpe e perfino di Gentile indegne di valore nazionale. La stessa Consulta ha bocciato le celebrazioni del 650° anniversario di Boccaccio”. In chiusura, l’affondo: “Ergo: mozione accolta, ora mi aspetto che lui dia il buon esempio e lasci spazio a persone più motivate. Altrimenti sarò costretto a replicare parafrasando Hegel: ‘Non c’è eroe (politico) per il suo cameriere (intellettuale)’”. 

“Dieci giorni fa avevamo chiesto intervista al ministro su quanto accadeva al ministero ma ce l’ha negata”, così la direzione del ‘Corriere della Sera’ all’Adnkronos replica al post di Alessandro Giuli. Prosegue la nota: “Domenica il ministro ha accettato intervista ma si è concentrato su un editoriale critico sulla politica culturale del professor Galli Della Loggia in cui si rispondeva esclusivamente chiedendo le sue dimissioni da un incarico culturale con un contorno di insulti. Al ministro è stato chiesto di replicare con una lettera alle accuse politiche del professor Galli. Nessuna censura. Lui ha rifiutato. Se cambierà idea siamo pronti a pubblicarla. Il resto è una polemica pretestuosa e senza fondamento. Del resto nell’intervista si nega anche l’evidenza rispetto a quanto sta accadendo nel suo ministero”. 

 

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Giuli contro il 'Corriere': 'Censurata mia intervista. E poi siamo noi gli illiberali'

14 Luglio 2025
Alessandro Giuli e l

(Adnkronos) - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli accusa il Corriere della Sera di aver censurato un’intervista a tutto campo, che avrebbe dovuto contenere anche la replica a un editoriale di Ernesto Galli della Loggia sulla cultura di destra, pubblicato sul quotidiano lo scorso sabato. 

"In un primo momento - scrive Giuli in un post su Facebook - dal Corriere mi chiedono una replica a un editoriale velenoso sulla cultura di destra scritto da Galli della Loggia, poi cambiano idea virando su un’intervista a tutto campo, con la prima domanda proprio su Galli della Loggia. Ma siccome la risposta alla domanda non piace decidono di non pubblicare l’intervista". 

Il ministro riferisce inoltre di aver accettato modifiche richieste dalla testata: "E dire che, previa supplica del Corriere, avevo anche accettato di togliere le parole 'perditempo' e 'poltrona di lusso'". Giuli conclude il suo intervento polemizzando sul piano dei principi: "Poi dicono che gli illiberali siamo noi di destra…". Il ministro ha allegato al post il testo integrale dell’intervista definita "censurata".  

Da cosa nasce questa accusa di censura? Sabato 12 luglio, in prima pagina del ‘Corriere’, è stato pubblicato l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia dal titolo ‘Cultura, lo scatto non c’è’, con l’accusa al governo Meloni di mancanza di idee e di aver ridotto la gestione culturale a un mero esercizio di occupazione di posti di potere. 

Nell’articolo, Galli della Loggia osserva che la destra al governo avrebbe avuto l’opportunità di rilanciare l’immagine culturale dell’Italia, “non la messa in cantiere dell’Enciclopedia Italiana, ma” almeno il lancio di nuove istituzioni museali e scientifiche. Secondo lo storico, si è preferito un approccio difensivo e burocratico, privo di visione: “Egemonia non vuol dire avere una lista di posti a disposizione e cominciare a riempirli sostituendo gli amichetti degli altri con i propri”. 

Galli della Loggia riconosce al solo ministro Valditara un tentativo coraggioso di riforma, “ imbarcandosi nella perigliosa impresa di dar vita niente di meno che a nuove Indicazioni per la scuola italiana dell’obbligo”, e ricorda di essere stato inserito nel gruppo di docenti universitari che si sta “avventurando in un territorio che la sinistra di tutte le tinte ha sempre considerato un suo elettivo monopolio politico-culturale”. 

Alla domanda diretta sul tema, il ministro Giuli ha risposto rivendicando risultati concreti e parlando dell’autore dell’editoriale. Nella versione originale, poi “depurata” delle parole ‘perditempo’ e ‘poltrona di lusso’, come scrive Giuli su Facebook, si legge: “I perditempo insinuano che l’impegno della destra sia concentrato sulle poltrone, noi intanto raggiungiamo risultati: sabato abbiamo ottenuto l’iscrizione di un nuovo sito Unesco, il 61°, le ‘Domus de Janas’ sarde. Un primato mondiale riconosciuto al Ministero della Cultura”. 

Il ministro ha poi puntato il dito contro la posizione ricoperta da Galli della Loggia: “Prendo sul serio la sua illuminante autodenuncia: il mio predecessore lo aveva nominato in una ‘poltrona’ di lusso, a capo della Consulta dei Comitati Nazionali, dalla quale il Prof ha giudicato le opere di Papini, di Volpe e perfino di Gentile indegne di valore nazionale. La stessa Consulta ha bocciato le celebrazioni del 650° anniversario di Boccaccio.” In chiusura, l’affondo: “Ergo: mozione accolta, ora mi aspetto che lui dia il buon esempio e lasci spazio a persone più motivate. Altrimenti sarò costretto a replicare parafrasando Hegel: ‘Non c’è eroe (politico) per il suo cameriere (intellettuale).’” 

Questo scontro culturale ha ora assunto un risvolto politico e mediatico: Giuli ha reso pubblica la sua risposta, sostenendo che il Corriere abbia scelto di non pubblicare l’intervista dopo averla sollecitata, fatto che ha ulteriormente alzato i toni dello scontro. 

 

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Sinner batte Alcaraz e calcio, è Re indiscusso dei social media: indagine Socialcom

14 Luglio 2025
Jannik Sinner - Fotogramma

(Adnkronos) - Non c'è stata partita, né tra Sinner e Alcaraz, né tra tennis e calcio sui social italiani nella giornata di ieri. La finale di Wimbledon ha dominato la conversazione online: la ricerca di Socialcom in esclusiva per Adnkronos ha raccolto con la piattaforma SocialData oltre 150 mila citazioni, superando di più di 20 volte le menzioni dedicate alla finale del Mondiale per Club, ferma a circa 7 mila, nonostante la vittoria del Chelsea. Anche l'engagement conferma il dominio del tennis: più di 7 milioni e mezzo di interazioni e visualizzazioni totali contro 1,3 milioni raccolti dall'evento calcistico.  

Il tweet di Sinner con il trofeo supera le 250.000 interazioni 

Lo scontro Sinner-Alcaraz ha catalizzato l'attenzione a partire dalle 18, con picchi di entusiasmo fino alle 22. Solo dopo le 23, al termine della sfida tra Chelsea e PSG, si registra una leggera crescita dell'interesse per il calcio. Il video più visto su TikTok è quello del TG1, grazie al commento coinvolgente di Adriano Panatta. Su Twitter, il post più interattivo è stato quello in cui Sinner bacia il trofeo, superando le 250 mila interazioni. 

Premier Meloni guida la classifica degli influencer con più interazioni ottenute grazie alla vittoria di Sinner 

Tra i contenuti più virali anche il gioco di parole "Sinner/Winner" pubblicato da @gliautogol su Instagram, il video di Lorenzo Muto su TikTok che svela l'entità del premio vinto e il post di congratulazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Proprio Meloni guida la classifica degli influencer con più interazioni ottenute grazie ai contenuti dedicati alla vittoria di Sinner: quasi 150 mila tra Instagram e Facebook. Seguono Gianluigi Buffon con 88 mila e Alessandro Cattelan con 85 mila. Tra i politici, l'unico altro presente nella top 5 è Matteo Salvini. "Il trionfo sulla rete e sui social di Sinner stabilisce un precedente storico: il tennis crea più engagement del calcio e consente di allargare a dismisura la platea degli utenti interessati", commenta Luca Ferlaino, Presidente di Socialcom. 

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Bertolucci: "Sinner ha scritto pagina di storia, dobbiamo dirgli grazie"

14 Luglio 2025
Jannik Sinner e Paolo Bertolucci

(Adnkronos) - "A diverse ore di distanza l'eccitazione è ancora a livelli altissimi, Sinner ha compiuto un'impresa spettacolare, scrivendo una pagina di storia non solo del tennis ma di tutto lo sport italiano. Dobbiamo solo dirgli grazie". Così all'Adnkronos l'ex capitano azzurro di Coppa Davis Paolo Bertolucci, all'indomani della vittoria a Wimbledon di Jannik Sinner, primo italiano a trionfare sui prati dell'All England lawn tennis and croquet club.  

"Siamo di fronte a un'atleta eccezionale che sta giocando da un paio d'anni a livelli straordinari, a noi non resta che goderci le sue imprese che saranno tante altre nei prossimi anni", aggiunge l'ex numero 12 del mondo che parla anche dello sconfitto, lo spagnolo Carlos Alcaraz: "Oramai il tennis è un duopolio con l'altoatesino e lo spagnolo, in attesa che qualcuno si inserisca tra qualche anno. Sarà un testa a testa avvincente". 

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Cabina elettrica di E-Distribuzione dedicata a Gigi Riva

14 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATADi fronte allo stadio l'opera di street art di Nicholas Bembo...

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Consorzio Pecorino Romano, 'con dazi a rischio tenuta comparto'

14 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATALettera a Ue, 'urgono misure urgenti a sostegno del settore'...

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Trasporti, confermate le agevolazioni a studenti sino all'80%

14 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAAssessora Manca, investiamo sulla mobilità pubblica...

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Ferrara, donna muore schiacciata dal trattore in azienda agricola

14 Luglio 2025
L

(Adnkronos) - Una donna romena di 44 anni è morta questa mattina in un'azienda agricola a Lagosanto, in provincia di Ferrara. Secondo una prima ricostruzione, effettuata sul posto dai carabinieri, la vittima impegnata a innestare delle piantine lì coltivate avrebbe inavvertitamente inserito la marcia del trattore, che avanzando lentamente l'avrebbe travolta schiacciandola. Sul posto anche i vigili del fuoco e il medico del lavoro. 

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Salute: l'osterica, 'caldo può accentuare disagi menopausa ecco cosa fare'

14 Luglio 2025
Salute: l

(Adnkronos) - La menopausa rappresenta un importante capitolo della vita di una donna, non solo a livello fisico, ma anche mentale. "È necessario comprendere che si tratta di una fase fisiologica, un momento di passaggio da vivere e condividere con serenità e consapevolezza, accogliendo i cambiamenti fisici e psicologici con maggiore attenzione e cura di sé". Lo ricorda Letizia Carotenuto, consigliera della Fnopo (la Federazione nazionale degli Ordini della professione ostetrica, evidenziando, però, che il caldo estivo può accentuare alcuni disagi contro i quali indica alcuni consigli pratici.  

"I cambiamenti ormonali - sottolinea - provocano spesso disturbi fisici e malesseri psicologici che, con il caldo e l’umidità, tendono ad accentuarsi", avverte Carotenuto. "Il connubio tra temperature elevate e alterazioni ormonali può risultare particolarmente faticoso". Tra i sintomi più comuni legati alla menopausa ci sono le vampate di calore, la sudorazione notturna, la tachicardia e la cefalea. Ma non solo. "In relazione alla diminuzione degli estrogeni, si osservano anche variazioni del tono dell’umore, stati d’ansia, irritabilità, insonnia, affaticamento e un calo della memoria". Per affrontare al meglio i mesi estivi, Carotenuto propone alcune strategie semplici ma efficaci. "Il primo consiglio è quello di curare l’alimentazione e mantenere una buona idratazione. È utile consumare cibi ricchi di fitoestrogeni, come la soia e i suoi derivati, che possono contribuire a ridurre i sintomi più fastidiosi come le vampate". Frutta, legumi, cereali integrali e verdure di stagione, ricchi di antiossidanti, aiutano a contrastare lo stress ossidativo. 

"Non vanno escluse le fonti di calcio, come i latticini, da abbinare all’esposizione solare, fondamentale per stimolare la produzione di vitamina D e proteggere la salute delle ossa". Anche lo stile di vita ha un impatto rilevante. “L’attività fisica, svolta con regolarità e moderazione, contribuisce a mantenere il tono muscolare, migliora l’umore e favorisce il sonno. Anche semplici passeggiate nelle prime ore del mattino in compagnia di altre donne o gruppi possono essere utili per creare una routine di benessere", suggerisce la consigliera Fnopo .  

"Sarebbe opportuno promuovere momenti di aggregazione e sostegno per le donne, così da contrastare il senso di solitudine tipico di questa fase di cambiamento ormonale. Inoltre, le alte temperature spesso limitano la vita sociale, scoraggiando l’uscita di casa, rendendo ancora più importante offrire occasioni di accompagnamento e condivisione”, aggiunge la presidente della Fnopo, Silvia Vaccari. Infine, attenzione all’abbigliamento. "Meglio scegliere indumenti leggeri, non attillati e in tessuti naturali come cotone e lino, che permettono alla pelle di respirare e riducono la sensazione di calore". 

In generale, però, il suggerimento è accogliere il cambiamento, non subirlo. "Questa consapevolezza fa sì che ogni donna possa vivere sempre meglio la menopausa e affrontare in modo proattivo anche i fastidiosi sintomi che la caratterizzano", conclude Letizia Carotenuto.  

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Apre centro della salute nel quartiere di Sant'Elia a Cagliari

14 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATASportello sociosanitario poi medici, pediatra e dentista...

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Elena Fontanella nuova direttrice dell'Istituto italiano di Cultura di Madrid

14 Luglio 2025
Elena Fontanella nuova direttrice dell

(Adnkronos) - È Elena Fontanella la nuova Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, nominata a seguito del bando indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Giornalista, saggista, curatrice e docente universitaria, Elena Fontanella si è laureata con lode in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Torino, affermandosi da decenni come figura di riferimento nel panorama culturale italiano.  

La sua carriera vanta un’esperienza consolidata nella diplomazia culturale, nella valorizzazione del patrimonio e nella progettazione internazionale. Ha svolto attività accademica in Estetica presso l’Università Statale di Milano, in Storia Medievale presso l’Università Cattolica di Milano e in Storia dell’Arte Romana presso l’Università di Restauro Botticino di Valore Italia. Con il Ministero della Cultura ha collaborato fino al 2024, realizzando progetti di respiro internazionale e guidando, in qualità di presidente, Comitati per le Celebrazioni Nazionali. 

Ultima in ordine di tempo, l’esperienza come Consigliere per la Cultura a fianco del già Sottosegretario alla Editoria e Comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – oggi Vicepresidente della Camera dei Deputati – Giorgio Mulè. 

Identità forte, accoglienza, attrattività e promozione della lingua italiana: sono questi i punti cardinali su cui Elena Fontanella intende orientare da subito il suo percorso alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. 

Nella visione di Fontanella, il Palazzo di Abrantes si configura come uno stilema culturale dell’italianità: un vero e proprio “Palazzo Italia”, capace di animare lo scenario e l’immaginario culturale dei madrileni – e dei tanti italiani residenti in Spagna – con la forza evocativa di un brand riconoscibile ovunque e da tutti. 

Particolare attenzione sarà rivolta ai programmi di potenziamento e radicamento della lingua italiana, differenziando un’offerta già pregevole che oggi conta oltre 500 allievi. 

Elena Fontanella intende rafforzare la presenza culturale italiana in tutto il territorio della Spagna occidentale attraverso attività decentrate, teaser di grandi eventi italiani e iniziative congiunte con le diverse istituzioni italiane presenti in Spagna. 

Tra gli obiettivi strategici, si segnala la creazione di un Board of Donors riservato alle aziende italiane attive in Spagna e del Club “Palazzo Italia”, rivolto a liberi professionisti, operatori culturali e stakeholder del Made in Italy. Sarà inoltre rafforzata la rete degli “Amici dell’Istituto” e potenziato il coinvolgimento delle giovani generazioni attraverso iniziative mirate. 

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Travolta dal suv, oggi l'autopsia e domani i funerali

14 Luglio 2025
Proseguono accertamenti sulle telecamere e telefono investitrice...

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Allen potrebbe essere dimesso oggi, il bimbo ritrovato a Ventimiglia sta bene

14 Luglio 2025
Allen in ospedale con i genitori e gli agenti

(Adnkronos) - Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni ritrovato ieri mattina dopo quasi 40 ore passate all'addiaccio nei boschi di Latte, frazione di Ventimiglia, potrebbe uscire oggi, lunedì 14 luglio, dall'ospedale. Il piccolo è ricoverato nel reparto pediatrico del Gaslini diffuso dell'ospedale di Imperia.  

Le sue condizioni, fanno sapere dal nosocomio, sono buone. Per le dimissioni è necessario il via libera della procura che, secondo fonti giudiziarie, potrebbe arrivare oggi.  

Sul fronte delle indagini sarà probabilmente iscritto nel registro degli indagati il testimone Pierluigi Dellano, l'uomo che aveva visto Allen per l'ultima volta prima della sua scomparsa. Dellano aveva raccontato agli inquirenti di avere visto il bambino nei pressi della sua villa, poco distante dal camping 'Por la Mar' dove Allen si trovava con la sua famiglia. Dopo averlo sentito chiamare due volte 'papà' Dellano ha lasciato andare via il bambino e per questo rischia l'indagine con l'accusa di abbandono di minore.  

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Terremoto in Spagna, sisma di magnitudo 5.4 vicino Almeria avvertito a Malaga e Granada

14 Luglio 2025
Terremoto in Spagna, sisma di magnitudo 5.4 vicino Almeria avvertito a Malaga e Granada

(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 5.4 della scala Richter è stato registrato oggi al largo della costa di Almeria in Andalusia, nel sud della Spagna. Lo riferisce El Paìs spiegando che centinaia sono state le chiamate ai soccorsi dopo che le scosse sono state avvertite principalmente ad Almeria, ma anche da Granada a Malaga, da Murcia ad Alicante. Al momento non si segnalano danni o feriti.  

Il terremoto, secondo i media spagnoli, ha colpito una regione ad alta attività sismica, al confine tra le placche tettoniche africana ed euroasiatica. 

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Distilleria Nardini acquisisce Domenis 1898

14 Luglio 2025
Michele Viscidi amministratore delegato di Distilleria Nardini

(Adnkronos) - Valori profondi, rispetto per le proprie radici e una visione chiara sul futuro: è questo lo spirito che unisce Nardini, la più antica distilleria d’Italia fondata nel 1779, e Domenis 1898, storica distilleria friulana conosciuta per la qualità dei suoi distillati e per un’identità autentica e ben radicata nel territorio. Da questa comunanza nasce un’operazione strategica che segna un nuovo passo nel percorso di crescita di Distilleria Nardini, volto a rafforzare la presenza nel segmento premium e a valorizzare ulteriormente la cultura della grappa di eccellenza. Domenis 1898 entra a far parte del gruppo con il proprio portafoglio prodotti e il suo marchio distintivo, contribuendo a completare l’offerta di Distilleria Nardini con una proposta coerente, credibile e fortemente identitaria. In particolare, l’acquisizione consente di ampliare l’offerta rivolta al consumatore di fascia alta attraverso un marchio di grande valore come Storica Nera, prodotto simbolo di Domenis, conosciuto e apprezzato per la sua qualità e riconoscibilità. 

L’acquisizione si fonda su un principio chiaro: valorizzare Domenis senza snaturarne l’identità. La produzione resterà infatti a Cividale del Friuli, nel rispetto delle radici territoriali e delle tecniche tradizionali, a partire dall’uso esclusivo di vinaccia friulana e dell’impianto a caldaiette. Distilleria Nardini accompagnerà questo percorso con investimenti mirati per rendere lo stabilimento ancora più efficiente e sostenibile, garantendo continuità, qualità produttiva e l’impiego di manodopera locale. Allo stesso tempo, l’operazione permetterà di rafforzare la presenza del gruppo nel canale on trade, storicamente presidiato da Domenis, attivando sinergie operative e distributive capaci di generare valore. 

“Con questa operazione, Distilleria Nardini conferma il proprio impegno a promuovere un modello di crescita fondato sulla qualità, sulla tradizione e su un legame profondo con i territori”, afferma Michele Viscidi amministratore delegato di Distilleria Nardini. “Per la nostra famiglia, la grappa è prima di tutto una scelta di vita. L’ingresso di Domenis 1898 rafforza ciò che da sempre consideriamo essenziale: la produzione, la cultura del distillato e l’impegno a portare avanti una tradizione di qualità”, sottolinea Angelo Nardini, presidente di Nardini Holding. 

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Picchia la compagna davanti ai figli minori, arrestato

14 Luglio 2025
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14 Luglio 2025
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"Sinner vince Wimbledon, difficile da accettare": l'attacco del Telegraph

14 Luglio 2025
Jannik Sinner

(Adnkronos) - "Celebrare due campioni di Wimbledon squalificati per doping è difficile da digerire". Wimbledon va in archivio con la vittoria di Jannik Sinner nel singolare maschile e con il trionfo di Iga Swiatek nel singolare femminile. Contro i due campioni, nel day after, si scaglia il Daily Telegraph con un durissimo articolo firmato da Oliver Brown, capo della redazione sportiva del quotidiano. Sotto i riflettori finiscono i casi che hanno coinvolto il tennista azzurro e l'atleta polacca. Le vicende, chiuse con sospensioni dei due giocatori, vengono erroneamente associate al doping con una narrazione poco accurata. Nel caso specifico, Sinner è stato sospeso per 3 mesi per l'assunzione di Clostebol legata ad una contaminazione accidentale. 

Il Telegraph parla di "elefante nella stanza": "La questione è se Sinner, squalificato (la sospensione è frutto di un accordo, ndr) per tre mesi dallo sport dopo essere risultato positivo per due volte al clostebol, uno steroide proibito, avrebbe dovuto gareggiare". 

"Nel tennis si preferisce elogiare il modo in cui il numero 1 del mondo ha affrontato qualche piccolo inconveniente nel suo programma e non discutere la questione fondamentale dello sport leale e di quanto questo sia essenziale per la fiducia del pubblico", afferma Brown. 

Nell'articolo si afferma che la sospensione comminata a Sinner è stata leggerissima e di fatto non ha recato danno all'azzurro, che in realtà è dovuto ripartire dopo 3 mesi di stop. Per il Telegraph, merita considerazione il tweet con cui Nick Kyrgios - primo detrattore di Sinner da un anno a questa parte - ha provocatoriamente etichettato con un asterisco il trionfo dell'azzurro: campione sì, ma con il sospetto dell''aiutino'. 

"Un campione con un asterisco? Un'affermazione audace. Ma non c'è dubbio che il suo nome, appena iscritto nell'albo d'oro più prestigioso del suo sport, porti con sé un bagaglio angosciante. Questa è stata una vittoria ottenuta con nervi saldi, resistenza e alcuni avvocati molto efficaci", sentenzia il Telegraph. 

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Webuild, nuovi lavori per 600 milioni di dollari per il nuovo polo culturale e commerciale di Diriyah

14 Luglio 2025
Webuild, nuovi lavori per 600 milioni di dollari per il nuovo polo culturale e commerciale di Diriyah

(Adnkronos) - Webuild rafforza la sua presenza in Arabia Saudita con nuovi lavori per circa 600 milioni di dollari (100% Gruppo Webuild) nell’ambito del progetto Diriyah Square. Il valore complessivo delle opere affidate a Webuild dalla Diriyah Company negli ultimi anni per la trasformazione di Diriyah, sale quindi a rica 2 miliardi. Diriyah, sede del sito patrimonio dell’Unesco di At-Turaif, si trova a nord-ovest di Riyadh ed è destinata a diventare uno dei principali poli culturali e commerciali del Regno.  

"Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto di così grande valore simbolico e strategico per l’Arabia Saudita. La nostra presenza nel Regno si rafforza ulteriormente con un’opera che avrà un impatto positivo sul territorio e sulle comunità locali. Guardiamo con entusiasmo alla realizzazione di questa nuova fase del Diriyah Square, un tassello fondamentale di un progetto iconico", sottolinea in una nota l'Amministratore Delegato Webuild, Pietro Salini. "Il Gruppo Webuild è presente in Arabia Saudita dal 1966 e ha realizzato oltre 90 progetti nel Regno. Continuiamo a metterci a disposizione del paese per la realizzazione di alcuni dei progetti più sfidanti al mondo in particolare nei settori dell’edilizia civile, della mobilità sostenibile e della dissalazione". 

I lavori aggiudicati, identificati come 'Package 3 Finishing and Mep', prevedono la costruzione di oltre 70 edifici e spazi pubblici progettati in linea con i principi dell’architettura Nadji per creare una destinazione retail & lifestyle unica, tutta pedonale, all’interno di Diriyah Square, su una superficie di circa 365.000 metri quadrati. Webuild è già attiva nel progetto con la realizzazione di un parcheggio interrato su più livelli da 10.500 posti auto, aggiudicato nel 2022 e attualmente completato al 55%, a cui si aggiungono opere strutturali già in corso, riferite ai Package 3, 6 e 7.  

Il Gruppo Webuild è oggi protagonista di alcune delle opere più ambiziose del Regno Saudita: dalla linea ad alta velocità Connector, al sistema di tre dighe e un lago d’acqua dolce per Trojena, fino al piano di urbanizzazione Sang Villas a Riyadh. 

Un’eredità costruita nel tempo, che include progetti iconici come la Orange Line della Metro di Riyadh, la più lunga linea metropolitana della nuova rete inaugurata a novembre scorso, il celebre Kingdom Center – premiato come miglior grattacielo al mondo per il design –, oltre 70 strutture sanitarie e l’impianto di dissalazione Shuaibah-3, firmato da Fisia Italimpianti, la società del Gruppo specializzata nel trattamento delle acque e nella dissalazione 

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Scuola, Valditara: "Assumeremo oltre 54mila docenti per il prossimo anno"

14 Luglio 2025
Bambini in classe (Fotogramma)

(Adnkronos) - "Per settembre assumeremo oltre 54 mila docenti". Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha firmato il decreto per le assunzioni dei docenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2025/2026, per un totale di 48.504 posti, dei quali 13.860 sul sostegno. Con un successivo decreto del ministro, inoltre, sarà disciplinata l’assunzione di 6.022 docenti di religione, in seguito al concorso bandito del 2024. L’ultima procedura risaliva al 2004.  

“Per settembre assumeremo oltre 54 mila docenti tra posti comuni, di sostegno e di religione - ha dichiarato Valditara - Un numero record. Contiamo così di dare maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti e di stabilità agli insegnanti. Abbiamo dedicato particolare attenzione alla continuità didattica per il sostegno, consapevoli dell'importanza che essa riveste per i ragazzi più fragili. Sull’insegnamento della religione cattolica, stiamo realizzando la più importante immissione in ruolo degli ultimi venti anni”. 

In merito ai posti comuni e di sostegno, l’effettiva assegnazione dei contingenti alle singole classi di concorso sarà ora stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali (Usr), che gestiranno le relative procedure, sulla base dei posti vacanti e del numero degli aspiranti esistenti a livello territoriale. Una volta determinata la distribuzione da parte degli Usr, potranno essere assunti gli aspiranti inseriti a livello provinciale nelle graduatorie ad esaurimento e i vincitori ancora presenti nelle graduatorie regionali dei concorsi del 2016, del 2018 e del 2020. Il numero di gran lunga maggiore di assunzioni verrà effettuato utilizzando le graduatorie dei concorsi banditi nel 2023 e nel 2024 (i cosiddetti concorsi Pnrr1 e Pnrr2) nella prospettiva della piena attuazione degli sfidanti target europei del Pnrr. 

Per massimizzare l’assunzione dei docenti sui posti di sostegno, eventuali residui non assegnati a queste procedure andranno ai docenti specializzati inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze su sostegno. In caso di esaurimento dei posti nella provincia di appartenenza, gli aspiranti potranno concorrere all’assegnazione dei posti residui anche nelle altre province della stessa regione o nelle province di una regione diversa, a loro scelta. 

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