

(Adnkronos) - Lettera di minacce a Il Tempo e all'editore Angelucci. "Servi del potere morirete", si legge nella missiva recapitata ieri in redazione a Piazza Colonna e firmata con la "A" cerchiata degli anarchici. A denunciare l'episodio è il direttore Tommaso Cerno, che nell'editoriale di oggi - dal titolo "Non si può fermare Il Tempo" - scrive: "Ricevere una lettera di minacce di stampo anarchico contro Il Tempo e il nostro editore nel giorno in cui dopo 31 anni è stato finalmente sgomberato il Leoncavallo, centro sociale di Milano simbolo dell'illegalità perpetua a spese dei cittadini, non solo non ci fa paura ma è un segno che battersi per la libertà e la democrazia ti farà anche fare dei nemici ma sono la prova che sei sulla strada giusta".
A quanto riferisce il quotidiano, le minacce di morte sono indirizzate "all’editore Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini, al direttore Tommaso Cerno e al direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone". Sull'episodio è stata presentata una denuncia ai carabinieri che, spiega Il Tempo, "hanno già provveduto a fare i rilievi del caso".
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma sono al lavoro per rintracciare gli autori della lettera. All'interno di una busta affrancata, minacce di morte anonime rivolte all'editore Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini, al direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone e poi una foto con il direttore Tommaso Cerno, il vicedirettore del Giornale Osvaldo De Paolini e lo stesso Pasini.
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(Adnkronos) - Massimo due ore al giorno davanti allo schermo di uno smartphone fuori dall'orario di lavoro o studio. In Giappone, nella città di Toyoake, nella prefettura di Aichi, stanno cercando di far passare un'ordinanza con una 'raccomandazione' in tal senso a tutti i residenti. I media locali hanno sottolineato che il testo - che se approvato sarebbe il primo nel Paese del Sol Levante con limiti del genere per l'uso di smartphone e altri dispositivi elettronici - non prevede comunque sanzioni.
L'obiettivo, ha spiegato l'agenzia Kyodo, è convincere gli studenti delle scuole elementari a non usare gli smartphone dopo le 21 e tutti gli altri ad 'abbandonarli' dopo le 22 per "garantire un buon riposo durante la notte". La bozza del testo riconosce che smartphone, pc e tablet sono essenziali, ma mette in guardia dalle conseguenze di un uso eccessivo, e prevede anche che l'amministrazione comunale lavori con scuole e genitori per promuovere l'uso 'sano' della tecnologia tra i più giovani. "Con questa ordinanza vogliamo dare alle persone l'occasione di riflettere sull'uso che fanno degli smartphone", ha detto un funzionario citato dalla Kyodo. Non mancano critiche e polemiche.
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(Adnkronos) - Con ‘Private Music’ i Deftones arrivano al decimo album trovando un equilibrio raro tra aggressività e sensibilità. Non perché la band di Sacramento abbia rivoluzionato il proprio suono, ma perché riesce ancora una volta a piegare le proprie regole, costruendo un disco che guarda avanti senza dimenticare le stagioni più ispirate della sua storia. A rendere possibile questo equilibrio contribuisce anche il ritorno in studio con Nick Raskulinecz, lo stesso produttore che aveva accompagnato Chino Moreno e soci nella fase di rinnovamento di ‘Diamond Eyes’ (2010) e ‘Koi No Yokan’ (2012). Insieme hanno ritrovato una chimica che, a distanza di anni, continua a dare risultati solidi.
Sicuramente quello dei Deftones è uno dei ritorni più attesi di questo 2025, a cinque anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio, ‘Ohms’, più sperimentale e con l’ambizione di racchiudere tutte le epoche della formazione in un’unica opera. Presentato nella notte con un evento livestream, ‘Private Music’, uscito oggi per Reprise/Warner Records, appare un disco più compiuto. Non un semplice ritorno alle origini ma una rinascita a tutto tondo, che consacra i Deftones come maestri assoluti nel dosare bellezza e ferocia.
Dall’opener ‘My Mind Is A Mountain’, che parte con aggressività, è chiaro che i Deftones si sono rimessi in gioco, e appaiono al massimo della loro ispirazione da tanti anni. Se ‘Locked Club’ esplode con una carica potente, ‘Ecdysis’ intreccia le atmosfere new wave a synth più oscuri mentre le chitarre ipnotiche di ‘Infinite Source’, la batteria incalzante di ‘Souvenir’ e il caos di ‘cXz’ restituiscono il quadro di un album che non teme contrasti, capace di alternare impeto e introspezione, senza smarrire la propria identità.
Il cuore del disco sta anche nella vena malinconica che in passato ha reso celebri brani come ‘Change (In The House Of Flies)’ e ‘Sextape’. In ‘Private Music’ è racchiusa in ‘I Think About You All The Time’, forse il brano più sensuale dell’album. ‘Cut Hands’, con i suoi groove serrati, ricorda piacevolmente la ruvidità propria degli esordi mentre il ritmo di ‘Metal Dream’ riassume l’animo dell’intero disco che vive di contrasti: brutalità e bellezza, ferocia e poesia. Il lavoro di Raskulinecz esalta ogni dettaglio: dalle chitarre monolitiche alle melodie delicate e leggere, in equilibrio tra i sussurri e le urla di Chino, i riff di Stephen Carpenter, e la batteria incalzante di Abe Cunningham.
Il vertice emotivo arriva con ‘Milk of The Madonna’, brano scelto come secondo singolo, che incarna con naturalezza l’equilibrio tra intensità e raffinatezza melodica, portando impresso il sigillo inconfondibile dei Deftones. In definitiva, ‘Private Music’, già dal titolo, delinea un manifesto: una musica intima, da custodire e vivere in prima persona. Non a caso la band ha ideato una serie di listening session in varie città del mondo, rigorosamente al buio, invitando il pubblico a un ascolto totale e immersivo, ed è proprio così che consigliamo di approcciarsi all’album.
Nel suo insieme, il disco si rivela un lavoro di grande ampiezza e profondità: undici brani che spaziano in territori sonori complementari, sostenuti da una freschezza creativa sorprendente e da un’architettura musicale ricca. È un album che rimane fedele all’identità originaria della band pur mostrando una continua evoluzione. Negli ultimi anni i Deftones hanno conosciuto un vero revival generazionale: complice la viralità di brani come ‘Sextape’ su TikTok, la loro musica ha raggiunto un pubblico nuovo e trasversale, riportandoli al centro della conversazione culturale. Un’onda cavalcata anche nei live estivi, dove Chino Moreno si è presentato in forma smagliante, restituendo sul palco tutta l’intensità e la fisicità che hanno reso indimenticabili i loro concerti. Segno che ‘Private Music’ non è soltanto un ritorno in studio ispirato, ma l’ennesima conferma di una band che oggi suona più viva e rilevante che mai. (di Federica Mochi)
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(Adnkronos) - Tutto pronto per l'inizio ufficiale degli Us Open 2025. Dopo il sorteggio del tabellone singolare maschile e femminile, domenica 24 agosto via ai match del primo turno. Subito in campo l'ex numero uno al mondo Novak Djokovic, quattro volte campione a New York (l'ultima nel 2023). Nella prima giornata del torneo saranno diversi i top impegnati: oltre a Nole, toccherà anche alla numero uno del ranking Wta Aryna Sabalenka, ma anche all'azzurra Jasmine Paolini, a Ben Shelton e a Taylor Fritz. E Jannik Sinner? Stando alla programmazione sul sito ufficiale degli Us Open, il numero uno al mondo dovrebbe giocare nei giorni successivi contro Vit Kopriva. Ecco il programma del day 1 e dove vedere tutti i match in tv e streaming .
Dalle 12, Arthur Ashe Stadium
Shelton-Qualificato/Lucky Loser
Sabalenka-Masarova
Dalle 19, Arthur Ashe Stadium
Djokovic-Tien
Pegula-Sherif
Dalle 11, Louis Armstrong Stadium
Raducanu-Qualificata
Nava-Fritz
Dalle 19, Louis Armstrong Stadium
Qualificata-Paolini
Medvedev-Bonzi
Le partite degli Us Open 2025 sono trasmesse in diretta tv in Italia in chiaro su Supertennis e via satellite sui canali di Sky Sport. I match saranno visibili anche in streaming sulle piattaforme Sky Go, Now Tv e SuperTenniX.



(Adnkronos) - Il rapper statunitense Lil Nas X è stato arrestato a Los Angeles dopo essere stato sorpreso mentre camminava in mutande lungo Ventura Boulevard. La polizia ha riferito che il cantante, al momento del fermo, avrebbe avuto un alterco con gli agenti ed è stato successivamente trasportato in ospedale per una possibile overdose.
Secondo quanto riferito dal dipartimento di polizia di Los Angeles, gli agenti sono intervenuti intorno alle 5:30 del mattino (ora locale) di giovedì 21 agosto in seguito a una chiamata che segnalava un uomo in biancheria intima che vagava per strada. Alla loro arrivò, Lil Nas X - il cui vero nome è Montero Lamar Hill - avrebbe "caricato" gli agenti, comportamento per il quale è stato arrestato con l'accusa di sospetta aggressione.
Un portavoce della polizia, Charles Miller, ha confermato che il cantante è stato condotto in ospedale per accertamenti, specificando che potrebbe trattarsi di un caso di overdose. Al momento, i rappresentanti dell’artista non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Nel frattempo, il sito di gossip Tmz ha diffuso un video non verificato che mostrerebbe il rapper mentre balla in mezzo alla strada indossando solo mutande e stivali da cowboy, invitando i passanti a "unirsi alla festa".
Lil Nas X, vincitore di due Grammy e celebre per il successo mondiale "Old Town Road", aveva recentemente iniziato a promuovere sui social il suo secondo album in uscita, "Dreamboy", previsto per la fine dell’anno. La sua carriera è stata spesso al centro dell’attenzione mediatica non solo per i traguardi musicali, ma anche per le provocazioni artistiche che hanno acceso dibattiti negli Stati Uniti, in particolare tra i conservatori.
Al momento non si conoscono ulteriori dettagli sulle sue condizioni di salute.
Leggi tutto: Lil Nas X arrestato a Los Angeles, trovato in strada in mutande e stivali da cowboy

(Adnkronos) - I nuovi trend viaggiano sui social: unghie glitterate, con tonalità di tendenza tipo mocha musse (il colore del 2025 secondo Pantone), o a tema con decorazioni che sembrano micro opere d'arte. Il mondo di gel e smalti semipermanenti è potenzialmente infinito, una fucina di idee creative che inondano Instagram, Pinterest, TikTok. Passione trasversale che attrae dalle teenager alle donne over 40. Ma dall'1 settembre è in arrivo un cambiamento importante per questi trattamenti molto richiesti, che inciderà sull'attività dei saloni di estetica e nail: per effetto dell'entrata in vigore di un regolamento Ue saranno messi al bando due composti chimici comunemente impiegati per gel e smalti semipermanenti che prevedono l'utilizzo sotto luce UV per farli indurire. Le due sostanze sono ora classificate come potenzialmente "tossiche", informano gli addetti ai lavori, e di conseguenza non si potranno più utilizzare.
Si tratta di "importanti novità che coinvolgono direttamente il mondo dell'estetica e in particolare i trattamenti nail", si spiega in un focus della Cgia di Mestre. In pratica, la Commissione europea ha aggiornato un allegato del Regolamento Clp che disciplina la classificazione ed etichettatura di sostanze chimiche pericolose. Tra le sostanze interessate dalle modifiche figurano: Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide, in sigla Tpo, che è "un fotoiniziatore essenziale per la polimerizzazione degli smalti in gel sotto luce UV"; e Dimethyltolylamine (N,N-dimetil-4-metilanilina), "un condizionante che migliora l'adesione dei prodotti come primer e gel".
Entrambe le sostanze sono ora classificate come 'Repr. Cat 1B'. Di che cosa si tratta lo spiega una portavoce della Commissione europea: "Indica che una sostanza è presunta tossica per la riproduzione umana, principalmente sulla base di studi sugli animali". Le sostanze così classificate "non possono essere utilizzate nei prodotti cosmetici, a meno che non sia stata concessa una deroga specifica. Per i composti Tpo e Dmpt non è stata richiesta né concessa alcuna deroga". Di conseguenza, prosegue, entrambe le sostanze sono state "aggiunte all'elenco degli ingredienti vietati nei cosmetici".
Il cambiamento va accolto in un modo costruttivo, secondo gli esperti. "In un momento di grande inquinamento chimico-ambientale a livello internazionale - dalle radiazioni che assorbiamo attraverso computer e telefonini alle radiazioni di un sole che sta 'cambiando', fino alle innumerevoli sostanze chimiche con cui veniamo a contatto - noi subiamo diverse aggressioni. E quando sappiamo che una cosa è potenzialmente rischiosa va eliminata - commenta all'Adnkronos Salute Carla Scesa, chimico e docente di cosmetologia - Penso che gli interessi sia economici che di bellezza possano indurre a fare ricerca, a trovare nuove forme più sicure. Una spinta per tutti. Le proibizioni non vanno prese in senso negativo, dunque, ma come uno spunto per andare avanti".
Il divieto, conferma la portavoce della Commissione Europea, si applica a partire dall'1 settembre 2025, data oltre la quale i prodotti cosmetici contenenti le sostanze in questione non potranno più essere immessi né messi a disposizione sul mercato dell'Ue. "L'applicazione del divieto, comprese le eventuali sanzioni, è di competenza delle autorità di ogni Stato membro. Le sanzioni sono stabilite a livello nazionale e possono variare da Paese a Paese, ma devono comunque essere efficaci, proporzionate e dissuasive".
Per le due sostanze classificate come potenzialmente tossiche c'è sia il divieto di immissione sul mercato che il divieto di utilizzo nei centri. Per quanto riguarda le aziende del settore cosmetico, Cosmetica Italia riferisce di aver informato le sue associate con due circolari (una di gennaio 2024 e una di maggio 2025) sul cambiamento normativo, ricordando i contenuti del divieto e anche che dall'1 settembre i prodotti che risulteranno essere ancora in distribuzione non potranno più essere venduti e dovranno essere ritirati dal mercato.
Per gli estetisti, si legge nel focus sul portale della Cgia di Mestre, "l'aspetto più rilevante è che non sarà più possibile utilizzare questi prodotti nemmeno se già in possesso, poiché il regolamento europeo si applica anche agli 'utilizzatori finali', cioè tutti i professionisti che impiegano le sostanze nell'ambito delle proprie attività. Questo implica che gli operatori dovranno verificare la composizione dei prodotti in uso ed eventualmente confrontarsi con i fornitori per chiarimenti". Non viene invece "specificato dalla normativa se i prodotti non conformi vadano restituiti ai fornitori o smaltiti in autonomia: questo aspetto" è "oggetto di accordi tra le parti". Sicuramente, però, dall'1 settembre dovrà iniziare l'era 'Tpo free'.
Sanzioni, sequestri e confische". Ecco "quello che aspetta l'estetista nel caso non si attenga all'obbligo di legge di divieto di uso di prodotti di smalti semi permanenti per le unghie che contengono determinate sostanze", dice all'Adnkronos/Labitalia, Roberto Papa, segretario nazionale Confestetica, Associazione nazionale estetisti.
"Il fabbricante onesto e professionale di smalto semipermanente per le unghie già dal 2023 doveva smettere di usare i prodotti per la produzione perché già si sapeva che sarebbe scattato il divieto", osserva Papa. "La categoria deve fare molta attenzione a eventuali svendite fatte negli ultimi mesi dai produttori. Si rischia di acquistare a buon prezzo prodotti che non si possono più usare dall'1 settembre".
"Lo smaltimento delle eventuali scorte di prodotti vietati che il centro estetico ha - spiega ancora - deve farlo il fornitore che è obbligato a sostituire il prodotto con quello 'in regola' con la legge. Fermo restando che il fornitore stesso rischia di fallire nel momento in cui è chiamato a riprendere indietro grosse quantità di prodotto. Una situazione questa che si presenta nel caso di più centri estetici clienti".
Parlando della normativa ValItalia pmi, sindacato dei datori di lavoro, rimarca che "è importante leggere attentamente le etichette dei prodotti e affidarsi a professionisti seri per evitare rischi per la salute. La normativa che regola il settore della ricostruzione e decorazione unghie in Italia, e in particolare l'uso del gel per unghie, è complessa e in parte demandata alle singole regioni. Esiste una distinzione tra l'attività di onicotecnica e l'attività di estetista". L'estetista può applicare smalti e decorazioni, ma non effettuare ricostruzioni che comportino l'allungamento dell'unghia naturale. L'onicotecnica si occupa di allungamento e ricostruzione unghie,che include l'applicazione di gel (non esiste una legge che vieti il trattamento su minori, ma molti professionisti preferiscono non eseguirlo sotto una certa età, solitamente 16 anni).
I prodotti usati devono essere sicuri per la salute umana, registrati al portale Cpnp prima di essere immessi sul mercato, e non contenere determinate sostanze pericolose, come il Tpo. Le etichette devono riportare l'elenco completo degli ingredienti, i dati del produttore o importatore, il numero di lotto e le indicazioni d'uso.
"Sicuramente" i divieti che scatteranno sono "una misura di tutela importante per la salute", che "va rispettata al di là di ogni ragione economica. Bisognerà verificare, e saremo attenti in tal senso, che anche nei saloni e nei centri estetici siano altrettanto attenti. Ci auguriamo che i fornitori sostituiscano tali prodotti con altri Tpo free senza eccessivi aggravi che, ovviamente, si ripercuoterebbero sui consumatori. I consumatori devono chiedere all'operatore del centro estetico di prendere visione del prodotto utilizzato per accertarsi che sia Tpo free", spiega Giovanna Capuzzo vicepresidente Federconsumatori.
"Per chi invece utilizza questi prodotti a casa è necessario controllare l'etichetta che riporta gli ingredienti (Inci) del prodotto. Se trovate scritto Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide, Tpo o Diphenyl(2,4,6-trimethylbenzoyl)phosphine oxide, il prodotto non potrà più essere usato".
"Le aziende - conclude - stanno aggiornando le formule, ma è bene stare con gli occhi ben aperti in questa fase di transizione per non imbattersi in prodotti fuori legge. Nel caso si riscontrassero irregolarità consigliamo di rivolgersi ai vigili, o ai carabinieri per segnalare i prodotti irregolari ancora in commercio".
Leggi tutto: Gel e semipermanenti, occhio alle sostanze tossiche: fuorilegge dal 1 settembre

(Adnkronos) - Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha reso noto di aver approvato i piani dell'Idf "per sconfiggere Hamas a Gaza", vale a dire per la nuova operazione militare nella Striscia per l'occupazione di Gaza City. "Le porte dell'inferno si apriranno presto per gli assassini e gli stupratori di Hamas a Gaza, e lo rimarranno fino a che non accetteranno le condizioni di Israele per porre fine alla guerra, in primo luogo il rilascio di tutti gli ostaggi e il loro disarmo", ha aggiunto il ministro. Se Hamas non si arrende, Gaza City "si trasformerà in una Rafah o Beit Hanoun", ha concluso, citando le due città della Striscia, a sud e a nord, rispettivamente, distrutte dai raid di Israele.
Leggi tutto: Israele, Katz: "Se Hamas non si arrende distruggeremo Gaza City"

(Adnkronos) - Con la Burrasca di Fine Estate le temperature sono calate al Centro-Nord, mentre resistono degli over 35°C al Sud. Ma entro il weekend, anche il meridione percepirà una rinfrescata generale e su tutto lo Stivale le temperature massime supereranno difficilmente i 30-31°C. Dal punto di vista termico staremo bene ovunque ma, attenzione, nel corso delle prossime ore ci saranno ancora dei temporali.
Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma che, i residui della Burrasca di Fine Estate, con il ciclone in allontanamento verso i Balcani, causeranno rovesci sul Triveneto, su gran parte delle regioni centrali ma localmente anche al Sud.
Nel dettaglio, venerdì mattina sono previsti scrosci e fulmini al Centro, tra Campania e Calabria e localmente anche sull’alto versante adriatico. Dal pomeriggio alcuni acquazzoni raggiungeranno la Puglia, mentre in serata arriverà una ‘ritornante’: con questo termine si identifica in meteorologia un fronte che torna dal ciclone principale a colpire una zona già interessata dal maltempo, con una configurazione spesso associata ad una ‘specie di colpo di coda’.
In altre parole tornerà, dalla sera e nella notte tra venerdì e sabato, un po’ di maltempo tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia dopo le forti piogge degli ultimi giorni. Questa ‘ritornante’ causerà anche un peggioramento nella giornata di sabato su buona parte delle regioni adriatiche, scendendo dalla Romagna fino alla Puglia. Nel pomeriggio del sabato il maltempo colpirà, infine, a macchia di leopardo tutta la fascia orientale del Paese, da Trieste in giù, fino al Salento.
Domenica, finalmente, arriverà un miglioramento più diffuso: il sole sarà prevalente al mattino, salvo al Nord-Ovest, poi dal pomeriggio troveremo qualche acquazzone sulla dorsale appenninica, sulle Alpi e tra Toscana e Liguria.
Anche la prossima settimana arriveranno altre perturbazioni, anche se non mancheranno ampie fasi soleggiate per milioni di italiani ancora in vacanza. Certo è che le temperature si abbasseranno ulteriormente, ma questa sarà solo una buona notizia.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 22. Al Nord: instabile dal pomeriggio sera sul Triveneto. Al Centro: temporali sparsi. Al Sud: instabile tra Campania e Puglia con temporali, altrove caldo e poco nuvoloso.
Sabato 23. Al Nord: più instabile al Nordest. Al Centro: variabile con qualche rovescio specie sulle adriatiche. Al Sud: rovesci e temporali specie sul settore adriatico.
Domenica 24. Al Nord: nubi al Nord-Ovest e qualche rovescio sparso. Al Centro: nubi irregolari, rovesci sui monti. Al Sud: spesso soleggiato.
TENDENZA: nuova settimana con più sole, almeno fino a mercoledì.
Leggi tutto: Meteo weekend variabile tra sole e acquazzoni: temperature in calo ovunque

(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 7,5 ha scosso oggi, venerdì 21 agosto, le regioni antartiche del Cile e il Canale di Drake, ha reso noto l'Us Geological Survey. L'epicentro è stato localizzato alle 10.16 di ieri sera (ora locale) a una profondità di 10,8 chilometri sotto il livello del mare. Non c'è stata una allerta tsunami. Il Canale di Drake separa il Sud America dall'Antartide.

(Adnkronos) - No alla libertà vigilata per Erik Menendez, in carcere da oltre 30 anni insieme al fratello Lyle per l'omicidio dei loro genitori nel 1989. Lo ha stabilito un tribunale di sorveglianza della California, aggiungendo che potrà fare nuovamente richiesta tra tre anni. Oggi è prevista l'udienza per suo fratello, detenuto nello stesso carcere di San Diego.
Dopo un'udienza durata dieci ore, durante la quale il 57enne è stato interrogato sui motivi per cui aveva commesso il crimine e violato le regole del carcere, il commissario Robert Barton ha giudicato Menendez non ancora pronto per il rilascio. "Credo nella redenzione, altrimenti non farei questo lavoro", ha detto a Erik al termine della lunga udienza. "Ma in base agli standard legali, riteniamo che continui a rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica".
Durante l'udienza, Erik Menendez ha fornito il resoconto più dettagliato degli ultimi anni su come è stato cresciuto e perché ha fatto le scelte che ha fatto, sia al momento dell'omicidio dei suoi genitori che durante i decenni trascorsi in prigione. "Non sono stato cresciuto con una base morale”, ha detto. “Sono stato cresciuto per mentire, imbrogliare, rubare – in senso astratto. Quando giocavo a tennis, mio padre si assicurava che imbrogliassi se lui me lo diceva. L’idea che esista un giusto e uno sbagliato che non devo oltrepassare perché è un confine morale, non mi è stata instillata da adolescente”.
Erik e Lyle Menendez furono condannati all'ergastolo nel 1996 per aver ucciso a fucilate, con brutalità e crudeltà padre, Jose Menendez, e alla madre, Kitty Menendez, nella loro villa di Beverly Hills. All'epoca avevano 18 e 21 anni. Mentre gli avvocati difensori hanno sostenuto che i fratelli avessero agito per legittima difesa dopo anni di abusi sessuali da parte del padre, per i pubblici ministeri i fratelli hanno ucciso i genitori per un'eredità multimilionaria. e hanno descritto gli omicidi come spietati e motivati da interessi economici. Numerosi familiari di Erik hanno testimoniato, esprimendo sostegno per la concessione della libertà vigilata
Ma la sua corsa alla libertà non è finita. Il rifiuto probabilmente sposterà l'attenzione sul governatore Gavin Newsom , che sta valutando separatamente una richiesta di clemenza da parte dei fratelli. La clemenza potrebbe arrivare sotto forma di una riduzione della pena o addirittura di una grazia, ma non ribalterebbe le condanne del fratello. Intervenire in un caso così importante e controverso potrebbe essere politicamente rischioso per Newsom, considerato un probabile candidato alla presidenza.
Oltre alla libertà vigilata e alla clemenza, i fratelli hanno anche chiesto un nuovo processo a causa delle ulteriori prove scoperte nel caso. Un giudice sta valutando la richiesta, ma l'ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles si oppone.
I fratelli hanno ottenuto il diritto alla libertà vigilata dopo che a maggio un giudice di Los Angeles ha ridotto le loro condanne dall'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata a 50 anni di carcere, rendendoli immediatamente idonei alla condizionale secondo la legge della California, poiché avevano meno di 26 anni quando hanno commesso i loro crimini.
Leggi tutto: Fratelli Menendez, negata libertà vigilata a Erik: oggi decisione sul fratello Lyle

(Adnkronos) - No alla libertà vigilata per Erik Menendez, in carcere da 35 anni insieme al fratello Lyle per l'omicidio dei loro genitori nel 1989. Lo ha stabilito un tribunale di sorveglianza della California, aggiungendo che potrà fare nuovamente richiesta tra tre anni. Venerdì mattina è prevista l'udienza per suo fratello, detenuto nello stesso carcere di San Diego.
Erik e Lyle Menendez furono condannati all'ergastolo nel 1996 per aver ucciso a fucilate, con brutalità e crudeltà padre, Jose Menendez, e alla madre, Kitty Menendez, nella loro villa di Beverly Hills. All'epoca avevano 18 e 21 anni. Mentre gli avvocati difensori hanno sostenuto che i fratelli avessero agito per legittima difesa dopo anni di abusi sessuali da parte del padre, per i pubblici ministeri i fratelli hanno ucciso i genitori per un'eredità multimilionaria.
Dopo un'udienza durata un'intera giornata, durante Erik è stato interrogato sui motivi per cui aveva commesso il crimine e violato le regole del carcere, il commissario della commissione per la libertà vigilata, Robert Barton, ha giudicato Menendez non ancora pronto per il rilascio. "Credo nella redenzione, altrimenti non farei questo lavoro", ha detto a Erik al termine della lunga udienza. "Ma in base agli standard legali, riteniamo che continui a rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica".
Ma la sua corsa alla libertà non è finita. Il rifiuto probabilmente sposterà l'attenzione sul governatore Gavin Newsom , che sta valutando separatamente una richiesta di clemenza da parte dei fratelli. La clemenza potrebbe arrivare sotto forma di una riduzione della pena o addirittura di una grazia, ma non ribalterebbe le condanne del fratello. Intervenire in un caso così importante e controverso potrebbe essere politicamente rischioso per Newsom, considerato un probabile candidato alla presidenza.
Oltre alla libertà vigilata e alla clemenza, i fratelli hanno anche chiesto un nuovo processo a causa delle ulteriori prove scoperte nel caso. Un giudice sta valutando la richiesta, ma l'ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles si oppone.
I fratelli hanno ottenuto il diritto alla libertà vigilata dopo che a maggio un giudice di Los Angeles ha ridotto le loro condanne dall'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata a 50 anni di carcere, rendendoli immediatamente idonei alla condizionale secondo la legge della California, poiché avevano meno di 26 anni quando hanno commesso i loro crimini.
Durante l'udienza, Erik Menendez ha fornito il resoconto più dettagliato degli ultimi anni su come è stato cresciuto e perché ha fatto le scelte che ha fatto, sia al momento dell'omicidio dei suoi genitori che durante i decenni trascorsi in prigione. "Non sono stato cresciuto con una base morale”, ha detto. “Sono stato cresciuto per mentire, imbrogliare, rubare – in senso astratto. Quando giocavo a tennis, mio padre si assicurava che imbrogliassi se lui me lo diceva. L’idea che esista un giusto e uno sbagliato che non devo oltrepassare perché è un confine morale, non mi è stata instillata da adolescente”.
Leggi tutto: Caso Menendez, negata libertà vigilata a Erik: oggi decisione sul fratello Lyle
(Adnkronos) - Torna in campo l'Italia di pallavolo. La Nazionale femminile esordisce oggi, venerdì 22 agosto, ai Mondiali di volley 2025 contro la Slovacchia, dopo aver vinto l'oro alle ultime Olimpiadi di Parigi e aver trionfato in Nations League. A Phukhet, in Thailandia, le azzurre di Julio Velasco vanno a caccia di quella che sarebbe la 30esima vittoria consecutiva, contro una formazione alla prima partecipazione nella rassegna iridata.
La sfida tra Italia e Slovacchia, valida per i Mondiali di pallavolo femminile 2025, è in programma oggi, venerdì 22 agosto, al Phuket Municipal Stadium di Phuket alle ore 15.30. Il match sarà trasmesso in diretta televisiva e in esclusiva, oltre che in chiaro, su Rai 2. Sarà possibile seguire le azzurre anche in streaming su Rai Play e, a pagamento, su Dazn e il sito web Volleyballworld.com.
Leggi tutto: Italia-Slovacchia ai Mondiali di pallavolo: orario e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Torna la MotoGp con il Gp d'Ungheria. Da oggi, venerdì 22 agosto, spazio alle prove libere e alle pre-qualifiche del Gp che si correrà domenica 24 agosto sul nuovo circuito di Balaton Park. Il Motomondiale torna così in Ungheria 33 anni dopo l'ultima gara. Si riparte dal dominio di Marc Marquez, leader della classifica piloti con 418 punti dopo l'ultimo successo in Austria (insegue Alex Marquez a 276, poi Bagnaia a quota 221). Ecco il programma delle prove libere oggi e dove vedere tutti gli appuntamenti in tv e streaming.
Ecco il programma del Gp d'Ungheria oggi, venerdì 22 agosto:
Ore 10.40 MotoGp - prove libere 1
Ore 14.55 MotoGp – Pre-qualifiche
Tutti gli appuntamenti del Gp di Ungheria, tra qui prove libere e pre-qualifiche, saranno visibili su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport MotoGp (canale 208), ma anche in streaming su Sky Go e Now. Prove, qualifiche e gara sprint di sabato saranno visibili anche in chiaro su Tv8, mentre la gara di domenica 24 agosto sarà visibile su Tv8 in chiaro solo in differita (alle 17).

(Adnkronos) - Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si stava dirigendo lunedì scorso verso un incontro ad alto rischio nello Studio Ovale con Donald Trump, il vice presidente Jd Vance lo ha avvertito di "comportarsi bene". Lo ha raccontato lo stesso Vance in un'intervista a Fox News, rivelando di aver detto a Zelesky: "Signor Presidente, finché si comporterà bene, non dirò nulla". Il leader ucraino ha risposto con un sorriso.
Non è la prima volta che Vance si rivolge a Zelensky con un lessico non proprio adatto a un capo di Stato. A febbraio, durante un incontro molto acceso nello Studio Ovale con Trump, Vance aveva attaccato Zelensky per essere stato "irrispettoso" e si era lamentato del fatto che non avesse ringraziato gli Stati Uniti per l'assistenza militare inviata all'Ucraina per fronteggiare l'invasione russa.
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky 'avvertito' da Vance alla Casa Bianca: "Comportati bene"

(Adnkronos) - L'inizio della prima fase di occupazione di Gaza City, il nuovo piano di insediamenti in Cisgiordania e la volontà di riprendere i negoziati per liberare gli ostaggi. Israele ha provocato forti reazioni nella comunità internazionale, tra cui la presa di posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo gli annunci da parte dei vertici dello Stato ebraico di una serie di operazioni militari nella guerra con Hamas.
Israele ha annunciato di aver avviato la prima fase dell'occupazione di Gaza City, considerata "roccaforte" di Hamas. La portavoce delle Forze di difesa israeliane, Effie Defrin, ha affermato che le Idf hanno avviato la seconda fase dell'operazione Gideon's Chariots a Gaza, lanciata a maggio. "Abbiamo iniziato le operazioni preliminari e le prime fasi dell'attacco a Gaza City e le nostre forze già controllano la periferia della città", ha affermato.
Centinaia di palestinesi nei sobborghi di Zeitoun e Sabra si stanno quindi spostando verso la parte nordoccidentale della città, mentre le truppe israeliane hanno cominciato a operare nelle aree di Zeitoun e Jabalia, preparando l'occupazione per la quale verranno richiamati in servizio circa 60mila riservisti.
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha autorizzato ieri l'invasione dopo consultazioni con il Capo di Stato Maggiore, il Tenente Generale Eyal Zamir, e altri alti comandi. Gli obiettivi dell'operazione sono la conquista completa di Gaza City e dei suoi sobborghi, la liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas, lo smantellamento delle capacità militari di Hamas, l'eliminazione della leadership di Hamas e l'istituzione di una zona di sicurezza permanente lungo il confine israeliano. Sono previsti corridoi umanitari e zone di evacuazione civile per facilitare gli aiuti durante l'avanzata delle truppe.
L'Alta commissione di pianificazione dell'Amministrazione civile, un dipartimento del ministero della Difesa israeliana, ha inoltre dato il via libera al contestato progetto in Cisgiordania che prevede la costruzione di circa 3.400 unità abitative nell'aerea nota come E1, tra Gerusalemme Est e l'insediamento di Maale Adumim. Lo ha reso noto l'organizzazione israeliana Peace Now, che aveva un rappresentante presente.
L'area, circa 12 chilometri quadrati, è considerata una delle più delicate e costruire qui significherebbe dividere di fatto la Cisgiordania, rendendo più difficile - se non impossibile - la nascita di uno stato palestinese su un territorio collegato. La scorsa settimana, intervenendo sul progetto, il ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, parlava di "sotterrare l'idea di uno stato palestinese".
"Ho ordinato l'avvio immediato dei negoziati per il rilascio di tutti i nostri ostaggi e la fine della guerra, a condizioni accettabili per Israele", ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un video dichiarando di aver approvato i piani militari per "prendere il controllo di Gaza City per sconfiggere Hamas". "Queste due cose, sconfiggere Hamas e rilasciare tutti i nostri ostaggi, vanno di pari passo", ha detto Netanyahu.
L'ufficio di Netanyahu ha fatto però sapere, al Times of Israel, che non è in programma "in questa fase" l'invio di una delegazione israeliana in Qatar o in Egitto per colloqui sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi.
L'Italia segue "con profonda preoccupazione" gli sviluppi recenti "relativi alle decisioni assunte dal Governo israeliano in merito alla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania" e "riafferma con fermezza il proprio impegno a favore della pace, della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale", ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. In particolare, prosegue la premier, "la decisione di procedere con l'occupazione di Gaza, in risposta al disumano attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, costituisce un'ulteriore escalation militare che non potrà che aggravare la già drammatica situazione umanitaria".
E' "necessario un impegno collettivo per giungere a un cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi, rafforzando lo sforzo internazionale per assicurare l'assistenza umanitaria che è urgentemente necessaria alla popolazione civile della Striscia", afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprimendo preoccupazione per le recenti decisioni del governo israeliano sull'occupazione di Gaza.
L'Italia, assicura la premier, "continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori in questa direzione ed è pronta a fare la sua parte in uno scenario post-conflitto". Il governo inoltre "condanna" la decisione israeliana "di autorizzare nuovi insediamenti in Cisgiordania. Tale decisione - spiega ancora Meloni - è contraria al diritto internazionale e rischia di compromettere definitivamente la soluzione dei due Stati e, in generale, una prospettiva politica per giungere a una pace giusta e duratura".
Contro i nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania si è mobilitata gran parte della comunità internazionale, con il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha firmato una Dichiarazione congiunta con i ministri degli Esteri di altri 20 Paesi e l'Unione Europea, per condannare fermamente la decisione israeliana di procedere con nuovi insediamenti in Cisgiordania chiedendone la revoca immediata.
Nella dichiarazione - si legge in una nota della Farnesina - si ribadisce come tale decisione costituisca una violazione del diritto internazionale, minando l'obiettivo comune di garantire sicurezza e prosperità in Medio Oriente. Tajani ha sottolineato al proposito come "questo piano compromette irrimediabilmente la soluzione a due Stati, dividendo il futuro Stato palestinese e limitando l'accesso dei palestinesi a Gerusalemme".
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