(Adnkronos) - Interrogatori preventivi, oggi, nell'inchiesta sull'urbanistica che sta segnando un terremoto politico e giudiziario a Milano. Al settimo piano del Palazzo di giustizia sempre vietato alle telecamere, sfileranno a partire dalle ore 9.45 e fino al pomeriggio i sei indagati per i quali la procura di Milano ha chiesto gli arresti (due domiciliari e quattro in carcere). Le accuse ipotizzate, a vario titolo, vanno dalla corruzione al falso, dall'abuso edilizio alla lottizzazione abusiva fino all'induzione indebita.
Il primo a comparire davanti al giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini sarà Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione per il paesaggio che guida - per volere del sindaco Giuseppe Sala (indagato) - fino al 2024.
Per l'accusa, il titolare dell'omonimo studio di architettura (chiesto il carcere) si occupava di dare pareri non vincolanti su progetti urbanistici presentati da imprese che gli avevano affidato incarichi professionali. Un 'conflitto di interessi' che avrebbe dovuto dichiarare, per poi astenersi. Non averlo fatto gli costa l'accusa di false dichiarazioni su qualità personali e di corruzione perché, per i pm, quei compensi rappresenterebbero "una forma di retribuzione della 'messa a disposizione' della funzione di presidente" rendendolo uno "spregiudicato faccendiere" che avrebbe incassato oltre 400 mila euro per parcelle, in gran parte da Federico Pella, tra i progettisti che più hanno cambiato il volto e l'altezza della città.
Anche Alessandro Scandurra, ex componente della Commissione, è accusato di false attestazioni e di tre corruzioni con altrettanti imprenditori e società. Anche per lui è stato chiesto il carcere e comparirà per secondo davanti al giudice per le indagini preliminari, prima di lasciare la sedia a Giancarlo Tancredi (chiesti i domiciliari), da lunedì ex assessore alla Rigenerazione Urbana della giunta Sala, l'uomo che ha seguito tutte le partite strategiche per il futuro della città. Da Porta Nuova a Citylife, passando per la riqualificazione degli ex scali ferroviari, il Portello, Mind, Expo, per arrivare alla saga infinita dello stadio San Siro.
Negli atti dell'inchiesta emerge che Tancredi - difeso dall'avvocato Giovanni Brambilla Pisoni - avrebbe fatto "pressioni" su Marinoni per ottenere il parere favorevole della Commissione paesaggio su alcuni interventi urbanistici che coinvolgevano, tra gli altri, l'architetto Stefano Boeri (indagato e coinvolto in altri filoni d'indagine sull'urbanistica) e l'imprenditore Manfredi Catella, fondatore di Coima. Assistito dagli avvocati Francesco Mucciarelli e Adriano Raffaelli, Catella è pronto a presentare al gip Fiorentini una memoria con tutte le prove documentali per ribattere alle accuse della Procura che per lui ha chiesto gli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione.
Il 're del mattone' sarà il quinto a varcare la porta del giudice per le indagini preliminari, dopo l'architetto Federico Pella, progettista anche delle terme in zona San Siro, e prima del costruttore Andrea Bezziccheri per i quali i pm hanno chiesto il carcere. L'imprenditore immobiliare di Bluestone, la Guardia di finanza ha sequestrato circa 120mila euro in tagli da 200 euro trovati in una cassetta di sicurezza, sarà l'ultimo dei candidati all'interrogatorio preventivo. Un tour de force per il giudice Fiorentini che non ha termini perentori per decidere, sebbene incomba la pausa feriale.
La decisione dovrà tener conto delle richieste della Procura e delle memorie difensive e dovrà fornire la prima risposta all'impianto accusatorio che racconta di un 'Pgt ombra', di una "degenerazione della gestione urbanistica dell’amministrazione comunale", la quale, invece di essere "presidio di tutela dell'interesse pubblico", sarebbe "asservita alle utilità di una cerchia ristretta elitaria di soggetti" in un "sistema gravemente corruttivo che ha come risultato lo svilimento dell’interesse pubblico".
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(Adnkronos) - Inizia oggi la caccia alle impronte sulla spazzatura dei Poggi per il caso Garlasco. Fissata infatti alle ore 11, in Tribunale a Pavia davanti alla giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli, l'udienza per conferire l'incarico al dattiloscopista Domenico Marchigiani e formulare il quesito per procedere - nell'ambito dell'incidente probatorio sull'omicidio di Chiara Poggi - all'estensione degli accertamenti "mediante tecniche di laboratorio idonee alla esaltazione di eventuali impronte latenti su 'etichetta in carta arancione Estathé', 'sacchetto spazzatura', 'sacchetto biscotti' e 'sacchetto cereali'" si legge nel provvedimento della giudice firmato lo scorso 17 luglio e in possesso dell'Adnkronos.
Si tratta di parte della spazzatura su cui i consulenti del nuovo indagato Andrea Sempio, del condannato Alberto Stasi e della famiglia della vittima hanno già lavorato con la genetista Denise Albani, incaricata dalla giudice, per trovare possibili Dna lasciati sul pattume presente nella villetta la mattina del 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi è stata uccisa.
I risultati della genetista, che confluiranno in una relazione, restituiscono finora solo tracce genetiche della vittima (sul Fruttolo e sui sacchetti) e dell'allora fidanzato Stasi (sulla cannuccia della bevanda al gusto pesca). Ora la perizia dattiloscopica potrebbe confermare che a maneggiare quegli oggetti sia sempre stata la coppia di fidanzati.
Sui reperti finora analizzati non c'è traccia del nuovo indagato che deve rispondere dell'omicidio in concorso - con "altri soggetti o con Alberto Stasi", l'allora fidanzato condannato a 16 anni di carcere - per aver ucciso la ventiseienne "con reiterati colpi inferti con un corpo contundente", cioè una sola arma, come si legge nel capo di imputazione.
A più di un mese dal via all'incidente probatorio nessuna delle 60 impronte (prive di sangue) trovate nella villetta di Garlasco è riconducibile al trentasettenne. Da esaminare restano i frammenti di unghie della vittima dove, secondo la difesa di Stasi e la Procura di Pavia, ci sono due Dna maschili di cui uno attribuibile a Sempio. Si tratta di approfondimenti che verranno svolti dagli esperti solo sulla carta: le unghie sono state interamente utilizzate durante la perizia affidata dai giudici dell'appello bis al genetista Francesco De Stefano. Il perito, con il parere positivo dei consulenti (anche di Stasi), stabilì che la traccia genetica non era attribuibile a nessuno.
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(Adnkronos) - "Ho appena firmato il più grande accordo commerciale della storia con il Giappone. Ci abbiamo lavorato a lungo e abbiamo lavorato sodo, è un ottimo affare per tutti". E' quanto si legge in un post su Truth del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha annunciato l'intesa che vedrà il Giappone "pagare agli Usa dazi reciproci" del 15%, rispetto al 25% indicato nella "lettera" che il leader della Casa Bianca pubblicò a inizio mese, indirizzata al premier Shigeru Ishiba, e al 24% annunciato a inizio aprile per le esportazioni dal Giappone prima della pausa di 90 giorni.
"Abbiamo appena concluso un grande accordo con il Giappone, forse il più grande mai concluso", ha scritto Trump sulla piattaforma, aggiungendo che "il Giappone investirà, su mia indicazione, 550 miliardi di dollari negli Usa, che ne riceveranno il 90% dei profitti". Ma non ci sono per ora dettagli.
"Questo accordo creerà centinaia di migliaia di posti di lavoro, non c'è mai stato nulla di simile - prosegue il post -. Forse, la cosa più importante, è che il Giappone aprirà il Paese al mercato, compresi auto e camion, riso e alcuni prodotti agricoli e altre cose".
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(Adnkronos) - Torna stasera, mercoledì 23 luglio, il quarto appuntamento con Temptation Island. In prima serata su Canale 5, Filippo Bisciglia tornerà a raccontare il viaggio nei sentimenti delle sei coppie protagoniste, dopo il falò di confronto tra Sonia e Alessio che si è concluso con un addio.
Il viaggio nei sentimenti promette turbolenze che mettono a dura prova le coppie. Simone e Sonia B., Sarah e Valerio, Denise e Marco, Valentina e Antonio, Maria Concetta e Angelo e Lucia e Rosario, solo chi ha il coraggio di mettersi in gioco arriva alla verità.
Tra alti e bassi, inaspettate confessioni, importanti prese di coscienza, ma anche momenti di leggerezza e divertimento i protagonisti continuano a testare la solidità della propria relazione e la sincerità dei propri sentimenti. Come proseguirà la loro esperienza nei rispettivi villaggi?
Questa settimana Temptation Island eccezionalmente raddoppia con due appuntamenti. In prima serata su Canale5: oggi, mercoledì 23, e domani, giovedì 24 luglio. Due nuove imperdibili puntate del docu-reality che appassiona e coinvolge il pubblico e che ci riserva ancora sorprese, colpi di scena e decisioni inaspettate.
Nella terza puntata di Temptation Island è andato in onda uno dei momenti più attesi: il falò di confronto tra Alessio e Sonia. Dopo aver rifiutato l'incontro nella puntata precedente, Sonia ha accettato di incontrare il suo fidanzato per un confronto definitivo e ottenere finalmente delle risposte.
Durante il faccia a faccia, Alessio ha ammesso di aver nascosto la vera ragione per cui ha deciso di partecipare al programma: “Io non so se la amo ancora o se l'ho mai amata”, ha confessato. Una rivelazione che ha scatenato la rabbia di Sonia: "Mi avevi pure chiesto di sposarti prima di partecipare al programma", ha ricordato lei. Alessio ha provato a giustificarsi: “Se sto con lei non ho occasioni per interagire con altre persone, per vedere anche come si comporta quando io non ci sono”.
Quando Filippo Bisciglia ha chiesto loro se volessero uscire insieme, Alessio ha detto: “Vado via da solo. Mi dispiace, ma non mi hai permesso di finire il mio percorso”. Sonia ha replicato duramente: “Pretendevi che io ingoiassi rospi. Questo è un ricatto. Non mi hai mai amato davvero e dopo otto anni avresti dovuto saperlo. Volevi solo assecondare le tue tentazioni”. Lui ha provato a difendersi: “L’orgoglio ti ha giocato un brutto scherzo”.
Alessio ha lasciato il falò con una promessa: "Dopo questa esperienza comincerò un percorso psicologico importante", ha concluso salutando Sonia. Poi ha voltato le spalle ed è uscito da solo.
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(Adnkronos) - È stata individuata e arrestata dai carabinieri la coppia che terrorizzava la Piana di Gioia Tauro e la Locride, in provincia di Reggio Calabria: due uomini che, mascherati e armati, facevano irruzione negli uffici postali o negli esercizi commerciali della zona, puntavano le armi contro i cassieri e si facevano consegnare l'incasso. Otto i colpi messi a segno – tra tentati e riusciti – per un bottino complessivo stimato in oltre 50mila euro.
I due rapinatori, entrambi pregiudicati di Rosarno, sceglievano con cura l'orario, preferendo quello di chiusura, e pianificavano la fuga con auto rubate lasciate in moto poco distanti. L'obiettivo era mettere a segno il colpo nel minor tempo possibile e con il massimo della pressione psicologica sulle vittime. Tra gli strumenti utilizzati taser, pistole e persino un ordigno esplosivo rudimentale come accaduto durante il tentativo di rapina all’ufficio postale di Anoia, Reggio Calabria, nell’ottobre 2024.
A porre fine alla scia di terrore ci hanno pensato i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Taurianova, coordinati dalla Procura di Palmi, diretta dal procuratore Emanuele Crescenti. All'esito delle indagini, gli investigatori sono risaliti ai rapinatori grazie anche all'analisi delle immagini di videosorveglianza: proprio cercando di rubare un'auto 'pulita' per uno dei colpi, sono stati ripresi da una telecamera privata. Da lì sono partiti gli accertamenti che hanno ricostruito l'intera rete criminale. Le prove raccolte hanno convinto il gip del Tribunale di Palmi a emettere ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due uomini, ritenendo solido il quadro accusatorio.
(Adnkronos) - Il nuovo Milan scende in campo. I rossoneri iniziano l'era Allegri sfidando l'Arsenal oggi, mercoledì 23 luglio, nella prima vera amichevole del loro precampionato, dopo essere partiti per una tournée in Asia.
L'ex allenatore della Juventus, tornato in panchina dopo l'esonero in bianconero nel giugno del 2024, ha il compito di rialzare il morale di un ambiente deluso dall'ottavo posto con cui si è concluso il campionato e la conseguente esclusione da tutte le coppe europee.
L'amichevole tra Milan e Arsenal è in programma oggi, mercoledì 23 luglio, alle 13.30 ora italiana al National Stadium di Singapore. Ecco le probabili formazioni:
Milan (4-3-3): Maignan; Saelemaekers, Tomori, Pavlovic, Bartesaghi; Musah, Ricci, Loftus-Cheek; Pulisic, Colombo, Leao. All.: Allegri.
Arsenal (4-3-3): Raya; Timber, Saliba, Calafiori, Lewis-Skelly; Odegaard, Rice, Merino; Saka, Trossard, Martinelli. All.: Arteta
Milan-Arsenal sarà trasmessa in diretta televisiva da Milan Tv, con gli abbonati che potranno seguirla anche sul canale 230 di Sky, ma sarà visibile anche per gli abbonati Dazn. Il match si potrà seguire anche in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
Leggi tutto: Milan-Arsenal: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Per un fronte che va chiudendosi, un altro che si apre. A 24 ore dall'incontro tra Schlein, Conte e De Luca che ha posto le basi per l'accordo alle regionali in Campania con Roberto Fico candidato presidente, scoppia il caso Ricci. Il candidato del centrosinistra nelle Marche, sostenuto da un campo extra large, è indagato per una vicenda di affidi quando era sindaco di Pesaro. "Sono amareggiato ma sereno" perché "totalmente estraneo ai fatti", ha detto Ricci annunciando via social di aver ricevuto l'avviso di garanzia stamattina. "Il giorno dopo la convocazione delle elezioni", puntualizza. Le Marche saranno infatti la prima regione al voto nella tornata amministrativa di autunno e proprio ieri Francesco Acquaroli, meloniano e presidente uscente, ha annunciato le elezioni per il 28 e 29 settembre.
L'avviso a Ricci irrompe nella campagna elettorale e va toccare corde sensibili per i 5 Stelle. E' lo stesso Conte a intervenire a stretto giro, dopo il video social di Ricci. Il leader M5S prende atto dell'avviso di garanzia, ma invita Ricci a chiarire al più presto. "Prendiamo atto dell'avviso di garanzia, ricevuto da Matteo Ricci e delle sue dichiarazioni appena rilasciate. Come Movimento 5 Stelle rispettiamo il lavoro autonomo e indipendente della magistratura e non sottovalutiamo le ipotesi accusatorie contenute nell'avviso di garanzia, ma ci riserviamo di valutare approfonditamente le contestazioni mosse a Ricci".
Un conto si tratti di "una semplice contestazione per spese del Comune non corrette". Altro sarebbe se vi fossero "elementi di una condotta disonesta, che ha portato a indebiti vantaggi personali. Condotta questa - rimarca Conte - che sarebbe incompatibile con i nostri principi e i nostri valori". Quindi il leader M5S auspica un chiarimento in tempi rapidi: "Auguriamo all'interessato di chiarire al più presto con l'autorità giudiziaria questa vicenda, così da diradare tutti gli eventuali dubbi e poter svolgere in piena serenità la prossima campagna elettorale".
Un chiarimento che lo stesso Ricci è pronto a fornire al più presto al procuratore. "Sorprendentemente questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia sulla vicenda annosa degli affidi, dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi ormai sulla stampa da un anno. Sono sorpreso perché io in vita mia, in 15 anni di amministrazione, - spiega nel video social - non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici e lavori e mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti e dei collaboratori come ho fatto in questo caso. L'ho ripetuto per mesi e lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile".
"Fra l'altro l'accusa è curiosa -osserva- perché mi si dice che non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico e si dice una cosa che io smentisco, cioè che conoscessi queste associazioni, mentre invece io non c'ho mai avuto a che fare direttamente".
Per questo, aggiunge, l'ex sindaco di Pesaro, sono "sereno nel merito. Ma sono anche molto amareggiato e arrabbiato perché questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni dopo un anno di indagini, è evidente che ci sia amarezza e rabbia. Io come sempre sono fiducioso nel lavoro della magistratura e sono convinto che smonteremo subito queste accuse perché siamo estranei nei fatti. Quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori: se eventualmente un collaboratore sbaglia il sindaco è parte lesa, perché viene tradita la fiducia".
Schlein e De Luca hanno posto le basi per chiudere la partita in Campania. Una trattativa che vede il via libera alla candidatura di Roberto Fico da parte del presidente uscente connessa a una serie di richieste da parte dello stesso De Luca. A partire dalla fine del commissariamento del Pd campano con un congresso da tenersi già a settembre. Così come ruoli di rilievo per personalità vicine al governatore uscente, che potrebbe presentare ben due liste.
L'area sinistra dem però scalpita. "Congresso a settembre? Forse i tempi sono un po' troppo stretti". Ci sono ancora dettagli da definire e per la chiusura del cerchio la previsione è che ci vorrà ancora qualche settimana. Del resto la Campania non andrà al voto prima di novembre.
Mentre in Toscana i tempi sono meno lunghi. "Se non c'è la volontà di trovare un giorno intermedio, un election day, a cui io avevo dato la disponibilità, per noi il giorno della votazione è la data del 12 ottobre", ha detto oggi il presidente Eugenio Giani. Sulla sua ricandidatura si procede "senza forzature", si spiega. Serve ancora un po' di tempo per la proclamazione per "consentire al Pd di lavorare sulla coalizione". In Toscana, M5S e Avs sono stati all'opposizione della giunta Giani in questi anni. La Direzione regionale del Pd dovrebbe essere convocata a fine mese.
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(Adnkronos) - Diciassettesima tappa per il Tour de France 2025. La Grande Boucle torna in strada oggi, mercoledì 23 luglio, dopo la tappa di ieri in cui, sull'iconico Mont Ventoux, ha trionfato il francese Aurelien Paret-Peintre, con Tadej Pogacar che è rimasto in maglia gialla. I ciclisti percorreranno 160,4 chilometri partendo da Bollene e arrivando a Valence, lasciando così la regione della Vaucluse. Ecco orario, percorso e dove vedere la tappa di oggi in tv (anche in chiaro) e streaming.
Dopo aver superato l'iconica salita del Mont Ventoux, quella che attende i ciclisti del Tour de France 2025 è una tappa per lo più pianeggiante di 160,4 chilometri, che va da Bollene a Valence. I due GPM di 4 categoria in programma non dovrebbero impensierire le ruote veloci del gruppo: si tratta del Col du Pertuis, 3,7 chilometri al 6,6% di pendenza, e del Col de Tartaiguille, 3,6 km al 3,5%.
Un fattore per gli ultimi dieci chilometri sarà sicuramente il vento, ma i velocisti non vorranno farsi sfuggire l'ultima occasione per una vittoria di tappa in questa Grand Boucle. Si tratta anche di una grande occasione per Jonathan Milan di portare a casa punti importanti per ipotecare la maglia verde: il corridore della Lidl-Trek potrebbe essere il primo italiano a vincere questa speciale classifica dopo Petacchi nel 2010.
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La diciassettessima tappa di oggi, domenica 20 luglio, inizierà intorno alle 13.35, con l'arrivo previsto alle 17.10. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+ ed Eurosport, visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
Leggi tutto: Tour de France, oggi 17esima tappa. Orario, percorso e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Allerta massima per il caldo oggi, mercoledì 23 luglio, in Italia. Continuano le ondate di calore che hanno caratterizzato questi giorni, soprattutto nelle zone del Centro-Sud. Nel bollettino del ministero della Salute le città in bollino giallo passeranno dalle 13 di ieri a 17, con Palermo che rimane in bollino rosso, mentre in tutta la Sicilia aumenta il pericolo incendi, e il rischio che rimane a livello 3 (pericoli per la salute della popolazione generale), così come in Molise.
I bollini gialli - rischio 1, livello di pre-allerta - riguarderanno quindi ben 17 città: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Trieste e Venezia. Domani invece è attesa una leggera flessione delle temperature che le farà scendere a 9: Ancona, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Frosinone, Rieti e Roma.
Le città in arancione invece, che ieri ha riguardato 5 città, sono scese a zero nella giornata di oggi per poi tornare nuovamente in 5 città domani: Bari, Messina, Perugia, Pescara e Reggio Calabria).
Tra i 27 capoluoghi monitorati, il verde (nessun rischio ondate di calore) continua a sventolare soprattutto al Nord, con poche eccezioni: oggi Napoli e Viterbo, mentre domani dovrebbe rinfrescare anche Civitavecchia.
Rischio incendi su quasi tutta la Sicilia. L'avviso diffuso dalla Protezione civile regionale è valido dalla mezzanotte di oggi e per le successive 24 ore. Per la città di Palermo, bollino rosso anche per il rischio di ondate di calore: le temperature massime percepite saranno di 36 gradi centigradi per domani e 39 per dopodomani.
Leggi tutto: Caldo record, ancora allerta rossa a Palermo. Le città con il bollino arancione
(Adnkronos) - Russia e Ucraina oggi, mercoledì 23 luglio, torneranno a sedersi al tavolo negoziale. Come ha anticipato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky i colloqui di pace tra le delegazioni di Mosca e Kiev si terranno sempre a Istanbul, dopo che durante gli ultimi due incontri non è stato possibile porre fine alla guerra tra i due Paesi. "Ho dato disposizioni affinché venga formata una delegazione per i negoziati con la parte russa" ha scritto Zelensky su X. "La delegazione sarà guidata da Rustem Umerov e comprenderà rappresentanti dell'intelligence ucraina, del ministero degli Esteri ucraino e dell'ufficio della presidenza".
"Il segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa nazionale dell'Ucraina, Rustem Umerov (ex ministro della Difesa), ha riferito sull'attuazione degli accordi raggiunti nel secondo incontro con la parte russa a Istanbul, nonché sull'accordo di tenere un nuovo incontro nel prossimo futuro - prosegue il post -. L'Ucraina è pronta a lavorare nel modo più produttivo possibile per garantire la liberazione della nostra gente dalla prigionia e il ritorno dei bambini rapiti, per fermare le uccisioni e preparare un incontro dei leader volto a porre fine a questa guerra. La nostra posizione è assolutamente trasparente. L'Ucraina non ha mai voluto questa guerra ed è la Russia che deve porre fine al conflitto che ha iniziato".
"Ho ricevuto rapporti sulle fasi completate degli scambi di prigionieri e su quelle attualmente in preparazione" annuncia Zelensky. "Ci aspettiamo che diversi turni di scambi vengano effettuati in conformità con gli accordi raggiunti nel secondo incontro di Istanbul. Continuiamo, inoltre, altri sforzi per garantire il rilascio dei nostri connazionali, sia personale militare che civili". Finora, lo scambio di prigionieri è stato l'unico risultato concreto di tali incontri.
"Durante questa primavera ed estate, siamo riusciti a intensificare in modo significativo il processo di scambio. Tra coloro che sono stati liberati dalla prigionia vi sono persone che risultavano disperse, così come coloro che erano detenuti nelle prigioni e nei campi russi già prima dell’inizio della guerra su vasta scala", prosegue Zelensky, spiegando che sono state presentate "relazioni specifiche" sulle misure di riabilitazione per i cittadini liberati e sulle indagini relative ai crimini commessi contro i prigionieri di guerra ucraini.
"Non abbiamo motivo per aspettarci svolte magiche, risultati difficilmente possibili nella situazione attuale" ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in riferimento all'atteso prossimo round di negoziati con l'Ucraina a Istanbul. "Siamo onesti, la questione è così complicata che è già un successo raggiungere accordi sullo scambio di prigionieri o sulla restituzione delle salme", ha affermato Peskov in dichiarazioni riportate dall'agenzia russa Tass.
Sul fronte della guerra Kiev, intanto, decentra la produzione bellica. Zelensky ha annunciato di aver firmato un accordo con la Danimarca "che riguarda droni e molte altre armi necessarie". "I nostri progetti congiunti rappresentano le prime vere opportunità per la nostra produzione ucraina all'estero" spiega. Questa coproduzione è una delle tante in corso con nazioni europee che mirano sia ad aiutare le aziende ucraine a costruire al di fuori di un Paese che affronta quotidianamente i bombardamenti russi, sia a far conoscere alle aziende europee del settore le ultime novità in fatto di tecnologia ucraina in campo bellico.
La stragrande maggioranza delle armi prodotte nell'ambito di questi programmi tornerà in Ucraina, dove rimarrà anche la proprietà intellettuale, ha dichiarato Ihor Fedirko al Kyiv Independent. Fedirko ha recentemente lasciato il ministero delle Industrie Strategiche per dirigere il Consiglio Ucraino dell'Industria della Difesa, un'associazione di categoria sostenuta dal governo. "Siamo onesti, l'esportazione di tecnologia militare è sempre stata controllata: nessuna nazione al mondo ha mai semplicemente lanciato armi come se fossero pane o farina", ha affermato Fedirko. "Non facciamo eccezione, ma la questione è consentire finalmente alle aziende di vendere almeno qualcosa, anche in piccoli ordini, e solo alle nazioni partner con cui abbiamo firmato accordi di sicurezza".
Nel caso della Danimarca, circa il 5% dei prodotti finali rimarrà alle aziende ospitanti danesi, che acquisiranno esperienza nel processo di produzione e sperimenteranno i prodotti finali. Anche gli accordi con la Norvegia e il Regno Unito , annunciati a fine giugno, stanno aprendo le porte alle aziende ucraine per costruire in quei Paesi. I settori di maggiore interesse sembrano essere i droni da attacco profondo, compresi i "droni missilistici", così come gli intercettori e i sistemi di guerra elettronica, settori che l'Ucraina vorrebbe incrementare ulteriormente, e che le aziende danesi non producono in massa. L'accordo apre, inoltre, la possibilità di testare e dimostrare i prodotti più avanzati dell'Ucraina a funzionari e investitori occidentali che non possono o non vogliono recarsi in un'Ucraina sotto attacco.
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(Adnkronos) - Sconfitta amarissima per le azzurre, battute 2-1 ai supplementari dall'Inghilterra campione in carica in semifinale ai campionati europei. L'Italia passa in vantaggio con Bonansea al 33' ma viene raggiunta al 6' di recupero da Agyemang e sorpassata al 14' del secondo tempo supplementare da Kelly. Le inglesi aspettano in finale la vincente dell'altra semifinale in programma domani tra Spagna e Germania. Resta un Europeo da applausi per le ragazze di Soncin che si sono fermate a un soffio dall'impresa di tornare a giocare una finale continentale dopo 28 anni.
Il primo tentativo della partita è delle inglesi che affondano a sinistra: cross per il tiro al volo di James, la conclusione è centrale e Giuliani para. Le azzurre replicano con un affondo di Bonansea, l'azzurra calibra però male il cross per Cantore e l'azione sfuma. Al 20' Inghilterra vicina al vantaggio, palla dentro per Russo che difende bene, poi si gira e calcia ma la palla termina sul fondo. Al 25' ripartenza di Oliviero ma Lenzini vanifica tutto sbagliando il cross. Al 33' le azzurre sbloccano la partita al loro primo tiro in porta. Bella combinazione sulla destra tra Caruso e Cantore, palla in mezzo che passa e raggiunge sul secondo palo Bonansea che calcia sotto la traversa e firma il gol dell'1-0. Al 38' ripartenza veloce dell'Inghilterra con palla a James che calcia, ancora una volta troppo centralmente e Giuliani para.
La ripresa si apre con una chance di raddoppio per le ragazze di Soncin. Contropiede micidiale con Cantore in campo aperto, l'attaccante lecchese entra in area e calcia ma Hampton para. Al 19' l'Italia perde Girelli per un problema muscolare, entra Piemonte. Con il passare dei minuti l'Inghilterra alza il baricentro ma l'Italia si difende strenuamente concedendo poco alle avversarie. Al 28' doppio cambio azzurro: escono Bonansea e Cantore, entrano Cambiaghi e Severini. Alla mezz'ora ci prova Stenway dalla distanza ma la palla non trova lo specchio della porta. Poco dopo giallo a Giuliani per perdita di tempo e a Soncin per proteste.
Al 33' Caruso tenta l'eurogol vedendo Hampton fuori dai pali ma la sua conclusione è imprecisa. Al 36' si salva l'Italia su un colpo di testa di Bronze, è Oliviero ad allontanare la minaccia. Al 41' azzurre a un passo dal raddoppio, la pala filtra, Hampton non blocca, Severini da due passi le calcia tra le mani. Al 44' doppio cambio tra le azzurre con Giugliano e Lenzini sostituite da Greggi e Piga. Al 6' di recupero arriva la doccia fredda del pari inglese. Su un cross dalla destra Giuliani respinge sui piedi di Agyemang che da centro area mette dentro il gol dell'1-1.
Al 5' del primo tempo supplementare rischia l'Italia su un cross dalla sinistra, in qualche modo Piga allontana nei pressi della linea di porta. All'8' gran giocata di Kelly che da destra va in area saltando tre avversari ma concludendo a lato. Al 3' del secondo tempo supplementare brava Giuliani a respingere un corner molto insidioso. Le inglesi chiudono in attacco e le azzurre, stanchissime, capitolano al 14' nel modo più amaro, su un rigore concesso per fallo di Severini su Mead. Dagli 11 metri Giuliani respinge il tiro di Kelly ma non può nulla sulla ribattuta in rete della stessa attaccante inglese.
Leggi tutto: Europeo femminile, Italia ko 2-1 dopo i supplementari. Inghilterra in finale
(Adnkronos) - L'Ucraina in piazza contro la legge con cui il presidente Volodymyr Zelensky elimina l'autonomia delle agenzie anticorruzione. Migliaia di persone sono scese in piazza a Kiev, Lviv, Dnipro, Odessa nella giornata in cui il capo dello stato ha firmato un controverso disegno di legge che elimina l'autonomia delle agenzie anticorruzione.
"Restituito con la firma del presidente ucraino", ha riportato il sito web del parlamento ucraino in tarda serata certificando, tra qualche dubbio, il varo del provvedimento. Il messaggio è scomparso brevemente dopo la sua pubblicazione, per poi riapparire. Un alto funzionario ucraino ha confermato all'Afp che il presidente Zelensky ha effettivamente firmato il disegno di legge.
In piazza, per tutto il giorno, proteste contro l'approvazione della legge n. 12414 che secondo diversi media ucraini costituisce una grave minaccia all'indipendenza degli organi anticorruzione. Le manifestazioni, si fa notare, rappresentano il primo segnale di dissenso nei confronti del presidente dall'inizio della guerra con la Russia. Sui canali Telegram rimbalzano le immagini di manifestazioni in diverse città, non solo nella capitale Kiev.
Il provvedimento, secondo Ukrinform, penalizza in modo significativo l'operatività del Bureau Nazionale Anticorruzione (NABU) e dell'Ufficio del Procuratore Specializzato Anticorruzione (SAPO), compromettendo di fatto le riforme anticorruzione e gli impegni assunti nei confronti dei partner internazionali.
La deputata Anastasia Radina, membro del partito "Servitore del Popolo" e presidente della Commissione per le politiche anticorruzione della Verkhovna Rada, ha espresso forti preoccupazioni riguardo all'approvazione di questa legge. Radina ha dichiarato che "le istituzioni anticorruzione indipendenti sono fondamentali per l'integrazione europea e la cooperazione internazionale".
Secondo la sua analisi, la legge n. 12414 "elimina l'indipendenza di SAPO e NABU, trasformandole in enti finanziati dallo stato ma incapaci di condurre indagini indipendenti". Radina ha inoltre evidenziato il pericoloso accentramento di potere che la legge conferisce al Procuratore Generale, il quale avrebbe la facoltà di "richiedere atti processuali, impartire direttive vincolanti, trasferire indagini e archiviare casi su richiesta della difesa". La deputata ha concluso temendo che la firma della legge rappresenti "la fine dell'indipendenza del sistema anticorruzione ucraino".
Il direttore del NABU, Semen Kryvonos, ha rivolto invano un appello a Zelensky, esortandolo a porre il veto sulla legge n. 12414. Kryvonos evidenzia che NABU e SAPO ora "sono completamente dipendenti" dopo l'approvazione di questo provvedimento legislativo.
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(Adnkronos) - Marilyn Manson ricorda Ozzy Osbourne, nel giorno della scomparsa del frontman dei Black Sabbath. "Ozzy è stato un vero eroe e una fonte d’ispirazione per me - scrive il rocker postando su Instagram una foto che li ritrae insieme -. È stato uno dei più grandi privilegi della mia vita averlo conosciuto come amico. Il suo spirito meraviglioso resterà per sempre nel mio cuore".
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(Adnkronos) - Gli Who omaggiano Ozzy Osbourne in occasione della data milanese del loro tour 'The Song Is Over'. Poco prima dello show al Parco della Musica sui maxi schermi è stata proiettata una foto del frontman dei Black Sabbath scomparso oggi con i denti da vampiro, con tanto di ali da pipistrello e la scritta 'ciao Ozzy'. "Questa prima canzone è per Ozzy, Dio lo benedica" hanno detto dal palco prima di intonare 'I Can't Explain'.
(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi del SuperEnalotto. Centrato invece sei '5' che vincono 26.524,86 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 29,6 milioni di euro.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Quali sono i punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come verificare le vincite
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente del 22 luglio
Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto: 3, 8, 44, 52, 69, 85. Numero Jolly: 11. Numero SuperStar: 67.
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(Adnkronos) - Decimo anniversario della designazione come 'Capitale europea della cultura' per Pilsen, quarta città della Repubblica Ceca, famosa in tutto il mondo per la sua birra. Era il 2015, infatti, quando questa città, a un’ora da Praga e vicina al confine con la Germania, si preparava a un anno che ha segnato un punto di svolta. Una grande opportunità di trasformazione e di innovazione, ma soprattutto di promozione del suo patrimonio e della sua identità culturale. Oggi, a dieci anni di distanza, Pilsen è una meta apprezzata a livello internazionale e uno dei centri più visitati del paese. Dall’onnipresente birra alle specialità gastronomiche, dalle chiese gotiche agli edifici rinascimentali, e poi teatri, parchi, musei e un’infinità di attrazioni per adulti e bambini, Pilsen è una destinazione che ha saputo imporsi e mantenere il suo appeal turistico.
E in questo speciale 2025, in cui ricorrono anche i 730 anni dalla sua fondazione nel cuore della Boemia occidentale, alla confluenza di quattro fiumi, Pilsen guarda in grande e ha in serbo un palinsesto di eventi davvero speciali. Per celebrare il decimo anniversario come 'Capitale europea della cultura', infatti, è in programma una kermesse spettacolare che terrà tutti con il naso all’insu. Tutto ruoterà attorno a performance acrobatiche, a ricordare lo spettacolo che nel 2015 segnò la cerimonia di apertura dell’anno, con acrobati e circensi arrivati da tutto il mondo per esibirsi nella piazza centrale, con un momento di grande suspence quando il funambolo svizzero David Dimitri rimase sospeso in equilibrio a un’altezza di 20 metri.
Questo che sarà il momento clou della stagione culturale estiva 2025 si terrà dal 12 al 14 settembre, con lo show Spotlight Pilsen. Una grande celebrazione con musica, teatro, luci, colori e, appunto, acrobazie, per tre giorni. Un evento di livello internazionale, che vedrà esibirsi, oltre ad artisti locali, anche la band belga The Rackers che aprirà i festeggiamenti, seguita da una sfilata per le strade con giochi di luce da parte della compagnia teatrale francese Picto Facto, con uno show interattivo di balli e canzoni. Quindi, una spettacolare esibizione acrobatica del gruppo spagnolo Voalá Station, che offrirà per la prima volta nel paese il nuovo spettacolo in aria Muaré Experience, accompagnato dalla band musicale Duchamp Pilot, in cui 12 membri dei 21 dell’ensemble fluttueranno sospesi e supportati da gru. Lo show sarà replicato per tre giorni, per poi lasciare la scena della domenica agli artisti locali, per uno spettacolo di luci preparato dal Teatro JK Tyl di Pilsen insieme con artisti indipendenti.
Se questo grande evento di settembre, in omaggio al decennale della 'Capitale europea della cultura', promette emozioni memorabili, per tutta l’estate il cartellone di eventi organizzati a Pilsen è molto ricco, tra Festival, musica, sport ed enogastronomia. E’ ai nastri di partenza il Summer Circus, dal 28 luglio quattro giorni di giochi, animazione, spettacolo in riva al fiume. Sempre a fine luglio, il 26 e 27, è la volta della musica jazz, protagonista del X. International Dixieland Festival.
Dal 4 agosto, per 6 giorni, Inspiral Garden è un invito in uno dei parchi che circondano il centro, un festival della città che nelle calde sere estive offre musica, teatro e gastronomia. Altro appuntamento molto popolare è il Festival on the Street, dal 15 al 23 agosto, con esibizioni della banda, concerti di musica e danza. Dal 16 al 24 agosto è la volta di Sportmania, il più importante evento sportivo dell’anno per il pubblico, dove grandi e piccini possono provare sport di tutti i tipi, partecipare a gare, sessioni di gruppo e dialogare con atleti professionisti.
Settembre si apre con il Pilsen Busking Fest, dal 4 al 7, per le vie del centro, con artisti ambulanti di ogni genere, danzatori, acrobati, attori, musicisti, commedianti, pittori e illusionisti, ma anche il pubblico è invitato a esibirsi. Dal 18 al 20 settembre uno dei festival dell’anno dedicati alla birra, ‘Sun in a Glass’, dove si possono assaggiare specialità brassicole della Boemia ma anche internazionali. E, ancora, a chiudere l’estate, il 26-27 settembre, per festeggiare la vendemmia il Pilsen Wine Festival (edizione Autunno), dove si possono provare vini della Boemia.
A fare da sfondo agli eventi estivi il centro storico di Pilsen, con i suoi giardini e parchi, come quello in riva al fiume ribattezzato la ‘Venezia di Pilsen’, e soprattutto il suo luogo di ritrovo per antonomasia, la piazza della Repubblica. E’ una delle piazze più grandi d’Europa, dove spicca la cattedrale gotica di San Bartolomeo, con la torre campanaria che è la più alta del paese, dove si può salire per ammirare il panorama a 360 gradi sui tetti della città. Da non dimenticare, su una delle cancellate poste sul retro a protezione di un’edicola sacra, di accarezzare uno degli angioletti dorati decorativi, quello più consumato, perché toccarlo porta fortuna. Intorno alla chiesa sono ormai iconiche le moderne fontane dorate e non distante si trova la colonna della peste, eretta nel 1681 durante un’epidemia. La piazza è circondata da palazzi dalle facciate decorate ma uno su tutti cattura l’attenzione: l’edificio rinascimentale del Municipio, costruito nel 1554 dall’architetto italiano Giovanni de Statia.
A testimoniare la presenza in passato di un’importante comunità ebraica, Pilsen vanta due sinagoghe: quella antica, nascosta all’interno di un cortile, e quella chiamata ‘Grande’, che è infatti la più grande del paese e una delle cinque più grandi al mondo, costruita a fine XIX secolo. Poi, ci sono il vecchio e il nuovo teatro, il primo in stile neo-rinascimentale e il secondo con una originale facciata forata, soprannominata ‘Emmental’ perché ricorda il famoso formaggio. Vero e proprio angolo di pellegrinaggio, tutt’oggi, in questa città che ha vissuto l’occupazione nazista e poi quasi 50 anni di dominio sovietico, il monumento in omaggio all’esercito americano che la liberò nel 1945 (al Patton Memorial un’esposizione racconta la storia della liberazione).
C’è poi una città nella città che resta invisibile, quella dei circa 15 chilometri di sotterranei, fatti di passaggi nascosti e di cantine, che sono in parte visitabili con tour guidati. Vi si accede dal Museo della Birra, sito in una malteria medievale, che ripercorre la storia dall’antichità a oggi di questo che è il vero simbolo della città, con l’esposizione di strumenti, documenti, ambienti, macchinari e la cantina sotterranea.
Quello della birra è solo uno dei musei che Pilsen offre. Molto ricche, ad esempio, le collezioni custodite nel Museo della Boemia occidentale, dai reperti archeologici alle armi, fino alle porcellane e ai cristalli famosi di Boemia. Mentre si trova nell’antico monastero francescano il Museo dell’arte ecclesiastica, che consente anche la visita alla Cappello di Santa Barbara con affreschi gotici. Ed è diventato a tutti gli effetti un museo anche uno degli appartamenti ristrutturati dal famoso architetto Adolf Loos, padre del modernismo che a Pilsen ha lavorato all’inizio del Novecento: i Loos Interiors, benché privati, sono in parte visitabili e sono diventati uno dei ‘must-see’ della città.
Ci sono poi musei che testimoniano quanto la città di Pilsen abbia da offrire anche ai piccoli ospiti: il Museo delle marionette, con oltre 100 esemplari storici e palcoscenici, il Museo delle fiabe e dei fantasmi, ispirati a miti e leggende locali, il Museo etnografico, per conoscere tutto sulle tradizioni popolari. Divertimento garantito anche allo Zoo e al Giardino botanico, così come al DinoPark, dedicato agli animali preistorici.
Per un tuffo nell’altro volto di Pilsen, quello industriale, in questa città in cui è nata la Skoda e in cui tuttora l’Università è un’eccellenza nel campo ingegneristico, da non perdere è il Techmania Science Center, un centro scientifico e di intrattenimento sorto proprio nella sede della ex fabbrica, con una serie di punti interattivi e l’unico planetario in 3D della Repubblica ceca. Altro sito industriale riqualificato è il Depo2015, un vecchio deposito di autobus recuperato come spazio per eventi e centro culturale.
Ma, appunto, Pilsen è sinonimo di birra, e ha dato il nome a una delle lager più amate al mondo, la pilsener. Per sapere tutto su come è nata, come viene prodotta e soprattutto per degustarla in tutte le sue varietà, non si può mancare la visita guidata al birrificio Pilsner Urquell, che dal 1842 occupa un ampio e gradevole spazio all’ingresso del centro città. Naturalmente, si possono visitare anche altri birrifici e in particolare quelli artigianali che costellano l’intera regione di Pilsen.
Per i più goduriosi c’è perfino la ‘Beer Spa’, dove si può fare il bagno immersi nella birra o prenotarsi un trattamento che ne svela anche le proprietà terapeutiche ed estetiche. Per finire, non solo birra: a pochi chilometri da Pilsen c’è l’headquarter del maggior produttore ceco di vino frizzante: Bohemia Sekt, che offre visite guidate e degustazioni. Dunque, per un brindisi a questo importante 2025 per Pilsen, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Per tutte le informazioni su Pilsen, dagli eventi alle attrazioni turistiche, e per i consigli di viaggio, si possono visitare i siti web della città www.visitpilsen.eu, della regione www.turisturaj.cz e nazionale www.visitczechia.com.
(Adnkronos) - Danny Trejo, attore di 'Machete' e 'Dal tramonto all'alba', ricorda sui social Ozzy Osbourne. "Oggi abbiamo perso una delle anime più folli che abbiano mai camminato su questa terra - scrive sui social -. Ozzy non era solo il Principe delle Tenebre, era pura luce per quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Un cuore più grande di qualsiasi palco che abbia mai calcato. Il mio cuore va a Sharon e ai ragazzi. Ti vorrò bene per sempre".
(Adnkronos) - "Che tristezza leggere la notizia della morte di Ozzy Osbourne" scrive Elton John in un post su Instagram, ricordando il frontman dei Black Sabbath, morto oggi all'età di 76 anni. "Era un caro amico e un grande pioniere che si è assicurato un posto nel Pantheon degli dei del rock. Una vera leggenda. È stato anche una delle persone più divertenti che abbia mai conosciuto. Mi mancherà tantissimo. A Sharon e alla famiglia porgo le mie condoglianze e il mio affetto".
Leggi tutto: Elton John: "Ozzy Osbourne tra gli dei del rock, mi mancherà"
(Adnkronos) - Unicredit ritira la sua offerta per Banco Bpm, in quanto la condizione relativa all'autorizzazione golden power non è soddisfatta. Il processo di offerta, rende noto il consiglio d'amministrazione, è stato influenzato dalla clausola di golden power, insistentemente invocata dai vertici di Bpm, che ha impedito a Unicredit di dialogare con gli azionisti di Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito. "La mia responsabilità principale è di agire nel migliore interesse di Unicredit e dei nostri azionisti. La continua incertezza sull'applicazione delle prescrizioni del golden power non giova a nessuno dei due. Abbiamo deciso di ritirare la nostra offerta", commenta l'amministratore delegato Andrea Orcel. "La condizione relativa all'autorizzazione golden power non è soddisfatta -spiega l'istituto di piazza Gae Aulenti-. Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di golden power insistentemente richiesta dai vertici di Bpm, che ha impedito a Unicredit di dialogare con gli azionisti di Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito".
Nel pomeriggio la Consob aveva sospeso per 30 giorni la scadenza per aderire all'offerta, prorogandola al 21 agosto, secondo rinvio dopo quello deciso lo scorso mese di maggio. La nota dell'istituto sottolinea che "i vertici di Banco Bpm hanno privato i propri azionisti del dialogo che normalmente avviene durante un periodo di offerta per comprendere il valore creato dalla combinazione e determinare le condizioni che sarebbero state accettabili per andare avanti". Il Cda, pur accogliendo con favore i progressi significativi compiuti con il Tar, la Dg Comp dell'Unione europea e il governo italiano, ha stabilito che "i tempi per una risoluzione definitiva della questione golden power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa oggi della Consob".
Per il consiglio di amministrazione di Unicredit si tratta di "un'opportunità mancata, non solo per gli stakeholder di Bpm, ma anche per le comunità imprenditoriali italiane e per l'economia in generale".
"La mia responsabilità principale è di agire nel migliore interesse di Unicredit e dei nostri azionisti" dice l'amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel. "La continua incertezza sull'applicazione delle prescrizioni del golden power non giova a nessuno dei due. Abbiamo deciso di ritirare la nostra offerta".
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(Adnkronos) - Il nome di Ozzy Osbourne, leggendario interprete dell'heavy metal morto oggi a 76 anni, è incastonato nella storia della musica. E rimane legato anche ad un episodio che, c'è da giurarci, non verrà mai dimenticato. Il 10 gennaio 1982, durante un concerto a Des Moines in Iowa, Osbourne si rese protagonista del gesto probabilmente più estremo mai compiuto su un palco. Afferrò un pipistrello lanciato dal pubblico e gli staccò la testa con un morso.
Il gesto è stato una pietra miliare della carriera dell'artista, che ha cavalcato l'onda per decenni vendendo - anche recentemente - souvenire ispirati all'episodio. Già nel 1982, Osbourne svelò che la follia compiuta durante il concerto in Iowa fu provocata da un malinteso surreale: "Qualcuno ha lanciato un pipistrello sul palco. E io non mi sono accorto che fosse vero. Ho morso la sua testa... disgustoso... Sono stato portato in ospedale, mi hanno fatto iniezioni di antirabbica: un'esperienza dolorosa, non troppo divertente...".
Leggi tutto: Ozzy Osbourne e il morso al pipistrello: "Pensavo fosse finto"
(Adnkronos) - Lutto nel mondo della musica. E' morto oggi, martedì 22 luglio, il cantante Ozzy Osbourne, storica voce dei Black Sabbath. Aveva 76 anni.
La famiglia ha diffuso una nota, spiegando che il decesso è avvenuto stamattina: "È con una tristezza che le parole non possono esprimere che dobbiamo annunciare che il nostro amato Ozzy Osbourne è mancato questa mattina. Era con la sua famiglia, circondato dall'amore. Chiediamo a tutti di rispettare la nostra privacy in questo momento".
A Osbourne era stato diagnosticato il morbo di Parkinson nel 2019. Solo un paio di settimane fa, si era esibito nella città natale di Birmingham per lo show d'addio dei Black Sabbath.
Se ne è andato con un inchino il figlio 'maledetto' più famoso di Birmingham. Ozzy Osbourne, 'The Prince Of Darkness', l’icona vivente del rock, il 'padrino del metal', che per oltre mezzo secolo ha urlato in faccia al mondo la sua follia e il suo genio senza batter ciglio.
Al secolo John Michael Osbourne, nato il 3 dicembre del 1948 in un sobborgo operaio dell’Inghilterra postbellica, Ozzy cresce in mezzo alle ristrettezze e alla noia. Quarto di sei figli (due fratelli: Paul e Tony; tre sorelle: Jean, Iris e Gillian), le sue condizioni familiari sono disagiate e ha problemi di linguaggio, essendo dislessico e balbuziente. Ma è dal disagio che germoglia il seme di una rivoluzione. Abbandonata la scuola, all'età di quindici anni comincia a praticare vari lavori: operaio edile di cantiere, idraulico, attrezzista, operaio in una fabbrica di auto e macellaio presso un mattatoio, ma non si sente portato per questi mestieri. E così, insieme a Tony Iommi (uno dei compagni di scuola che più detestava), Geezer Butler e Bill Ward fonda i Polka Tulk Blues Band che in futuro, dopo alcuni cambi di nome e di membri, si danno il nome di Black Sabbath, dal titolo americano del film di Mario Bava 'I tre volti della paura'.
Con loro scrive pagine leggendarie dell’heavy metal: 'Paranoid', 'War Pigs', 'Iron Man'. Suoni oscuri, riff inquietanti e testi che parlano di guerra, alienazione, incubi e stregoneria. Il 13 febbraio 1970, con l’omonimo album d’esordio, nasce il metal. E Ozzy ne diventa la voce più iconica. Il successo arriva a braccetto con i demoni. Ozzy li abbraccia e non si tira indietro. Diventa l’incarnazione stessa dell’eccesso: alcol, Lsd, cocaina, la sua vita è un trip continuo. Famosa è l’aneddotica, leggendaria la follia. Sniffa formiche sul marciapiede in tour con i Mötley Crüe (insieme a Nikki Sixx, in una delle sfide tossiche più assurde della storia del rock), morde la testa a un pipistrello lanciato sul palco, scambiandolo per un pupazzo (spoiler: non lo era). Scene al limite tra l’horror e il surreale che ne fanno un’icona pop prima ancora che Mtv lo consacri con The Osbournes, la prima rock-reality serie del piccolo schermo.
Cacciato dai Sabbath nel 1979 per abuso di sostanze, Ozzy colto da psicosi maniaco-depressiva, si rinchiude in una stanza d'albergo a Los Angeles e rimane lì per poco meno di un anno a bere e drogarsi, disperato per la fine della sua avventura con la band, riducendosi l'ombra di se stesso. Ripresosi, Ozzy, con il supporto della futura moglie Sharon Arden, figlia di Don, manager dei Black Sabbath, decide di formare nuovamente un progetto solista. Con lui, un giovane chitarrista destinato a diventare leggenda, Randy Rhoads. 'Blizzard of Ozz' e 'Diary of a Madman' rilanciano la sua carriera. La voce graffiante, i testi gotici e deliranti, lo stile inconfondibile lo impongono come uno dei più grandi frontman della storia. Anche dopo la tragica morte di Rhoads, scomparso prematuramente a 25 anni in un incidente aereo, Ozzy continua a incidere album fondamentali come 'No More Tears' e 'Ozzmosis', portando con sé una generazione di fan e un altro mitico chitarrista, Zakk Wylde. "Non mi sento davvero di essere il padre del metal o del rock, semmai più un fratello maggiore" dirà in più di un'occasione Ozzy ma quanto a musica e carisma come lui non ce n'è.
Nel 2011 circola la notizia di una reunion di Ozzy con i Black Sabbath nella formazione originaria. Dopo le smentite da parte di Tony Iommi e indiscrezioni varie, l'11 novembre 2011 alle 11.11 viene annunciata la notizia della riunione al Whiskey Go Go di Los Angeles, dove si tiene una lunga conferenza stampa sull'evento che annuncia la realizzazione di un nuovo album del gruppo, e le date del tour mondiale previste nel 2012, sebbene in seguito abbiano subito cambiamenti: il 9 gennaio 2012 viene diagnosticato a Tony Iommi un linfoma nello stadio iniziale che compromette il normale svolgimento del tour. Vengono cancellate le date europee della formazione originale dei Black Sabbath, e al loro posto si esibiscono gli 'Ozzy & friends', con Ozzy, Zakk Wylde, Rob 'Blasko' Nicholson, Gus G., Geezer Butler, Adam Wakeman, Tommy Clufetos e Slash. Nel 2013 i Black Sabbath pubblicano '13', il primo album con Ozzy Osbourne alla voce, dai tempi di 'Never Say Die'.
Nella vita privata, il caos è solo leggermente più contenuto. Il matrimonio con Sharon Arden, sua manager e regina della sua rinascita commerciale, è una saga rock. Insieme crescono tre figli - Aimée Rachel (1983), la più schiva e riservata, la celebre Kelly (1984), a sua volta legata sentimentalmente a un’altra leggenda del metal, Sid Wilson degli Slipknot, e Jack (1985) - e si trasformano in famiglia disfunzionale e iconica grazie a Mtv. Ma alle risate subentra il dolore. Le ricadute, le rehab, i tentativi di suicidio, le confessioni pubbliche. Negli ultimi anni il 'Principe delle Tenebre' ha dovuto piegarsi. Il morbo di Parkinson, diagnosticato nel 2020, e altri problemi di salute lo costringono ad annullare tour e a fare i conti con la propria mortalità. Nonostante ciò, pubblica due album eccellenti ('Ordinary Man' e 'Patient Number 9') che suonano come lettere d’amore e di addio. In mezzo, la pandemia, la convalescenza, l’attesa di un ultimo ritorno.
Quel ritorno arriva il 5 luglio 2025 con ‘Back to the Beginning’, evento già passato agli annali del rock. La sua Birmingham accoglie il concerto d’addio dei Black Sabbath riuniti, per l’ultima volta, là dove tutto è cominciato. Un cerchio che si chiude tra le fiamme e le lacrime. Ozzy canta seduto su un trono, regge il microfono a fatica, ma la voce - straziante e inconfondibile - c’è ancora. L’ultima 'Iron Man', l’ultima 'Paranoid' e poi una sanding ovation da parte del mondo del metal e non solo tra i fortunati presenti e chi segue in streaming la maratona metal, con i nomi eccellenti sul palco a rendergli l'ultimo omaggio, tra cui Metallica, Tool e Gojira. Con Ozzy Osbourne se ne va l’incubo più dolce del rock’n’roll. Un performer 'larger than life' come dicono gli americani, che ha vissuto mille vite, sfidato la morte infinite volte, regalando sempre la verità più nuda e cruda: “Finché ci saranno ragazzi che avranno bisogno di sfogare la loro rabbia, l'heavy metal sopravviverà”. (di Federica Mochi)
Leggi tutto: Morto Ozzy Osbourne, la leggenda dell'Heavy Metal aveva 76 anni