
(Adnkronos) - Una bolletta altissima, in cui troviamo un maxi addebito sotto la dicitura 'ricostruzione consumi'. Che cosa vuol dire? A rispondere l'Unione nazionale consumatori, ricordando che può succedere, per esempio, dopo la sostituzione del contatore di luce, gas o acqua, o dopo una verifica, nel caso in cui i consumi non siano stati registrati correttamente per un certo periodo.
La ricostruzione dei consumi è un conguaglio che il venditore (l’azienda che ci manda la bolletta) fa con i consumi 'ricostruiti', cioè stimati in base alle nostre abitudini di utilizzo in caso di contatore guasto che non registra correttamente i consumi o presenta letture assenti o incoerenti, oppure quando il contatore è stato sostituito e ci sono differenze tra vecchie e nuove letture.
Capire come funziona la ricostruzione dei consumi, e se gli importi sono stati calcolati nel modo giusto, non è sempre semplice e potremmo non accorgerci di eventuali errori, pagando di più. Lo Sportello Energia di Unc può aiutarti a verificare se l’addebito che ci siamo ritrovati in bolletta è corretto e, se necessario, a contestarlo. Oggi molti contatori, sia di luce che di gas e acqua, sono elettronici. Questo però non significa che i consumi siano sempre registrati in tempo reale. Per questo serve che sia attiva anche la telelettura, cioè la trasmissione automatica dei dati al distributore.
Non sempre questo avviene correttamente. Per questo è sempre consigliabile controllare in bolletta se i consumi sono effettivi o stimati e periodicamente confrontarli con i numeri riportati dal contatore.
In caso di guasto o sostituzione del contatore di gas o luce, i consumi vengono ricostruiti sulla base delle abitudini di consumo dell’utente o dei dati storici disponibili. La ricostruzione deve essere documentata e trasparente: in bolletta devono comparire chiaramente i consumi ricostruiti e il periodo interessato. Nel servizio idrico, se il contatore dell’acqua non funziona, i consumi vengono ricostruiti dal gestore secondo criteri stabiliti nella Carta dei servizi e nel regolamento di fornitura. L'utente ha sempre diritto a chiedere spiegazioni e a verificare la correttezza della ricostruzione.
La normativa prevede che la ricostruzione dei consumi avvenga con criteri chiari e verificabili. Questo significa che il venditore, o il gestore nel caso dell’acqua, ha il dovere di spiegare al consumatore su quali basi ha calcolato i consumi e permettergli di confrontare i dati ricostruiti con le sue abitudini di consumo. Per la ricostruzione dei consumi, inoltre, c’è un limite di prescrizione. Non si possono chiedere importi per consumi più vecchi di due anni, salvo in caso di responsabilità del consumatore, per esempio se ha impedito di rilevare le letture.
Abbiamo sempre la possibilità di contestare un maxi addebito, quando riceviamo una bolletta anomala per ricostruzione consumi. Ecco cosa possiamo fare: chiedere spiegazioni scritte all’azienda, utilizzando i canali indicati in bolletta (email, Pec o raccomandata); richiedere copia della documentazione con cui sono stati calcolati i consumi; controllare se ci stanno addebitando periodi già prescritti; gestire una ricostruzione consumi non è semplice: ci sono regole, calcoli e scadenze che non tutti conoscono.
Leggi tutto: Bollette, maxi addebito sotto dicitura 'ricostruzione consumi'? Ecco cosa fare

(Adnkronos) - In arrivo a fine mese in Italia il vaccino anti-Chikungunya. "Il primo vaccino ricombinante" contro l'infezione veicolata dalla zanzara tigre, "a base Vlp (virus-like particles)" e in grado di indurre "una risposta anticorpale protettiva", già autorizzato "negli Stati Uniti, nell'Unione europea e nel Regno Unito", è stato "approvato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a maggio scorso e dal 30 ottobre sarà disponibile sul mercato". L'annuncio arriva dal simposio 'Chikungunya: scenari futuri e strategie di prevenzione e controllo', che si è svolto a Bologna nell'ambito del 58° Congresso nazionale della Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica.
"Negli studi clinici - è stato spiegato durante l'evento organizzato con il contributo di Bavarian Nordic - è stata osservata una robusta sierorisposta 21 giorni dopo la vaccinazione (endpoint primario), con un'immunità protettiva che iniziava a svilupparsi già 7 giorni dopo la vaccinazione, mostrando un profilo di sicurezza favorevole. Il Vlp è un tipo di vaccino a subunità non infettivo, indicato per soggetti dai 12 anni in su, e contiene proteine in grado di imitare il virus senza causare la malattia, garantendo che un'ampia gamma di persone possa trarre beneficio dalla vaccinazione". Il prodotto "può contribuire a proteggere i viaggiatori che si recano in aree a rischio - hanno spiegato gli esperti - e aiutare a contenere la diffusione di casi autoctoni come quelli che si sono verificati quest'anno nel Paese".
Al 7 ottobre, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità - è stato ricordato al simposio - si contavano 398 casi di infezione diagnosticata da virus Chikungunya (in aumento significativo rispetto ai 17 del 2024), con focolai in Emilia Romagna (Carpi) e Veneto (Valpolicella). Dall'inizio del 2025 fino ad agosto, secondo il Centro europeo per la diffusione e il controllo delle malattie (Ecdc) sono stati segnalati circa 317mila casi e 135 decessi correlati in 16 Paesi. E' probabile però che le cifre siano più alte, considerato che la diagnosi di Chikungunya è spesso complessa e la sorveglianza non è sempre adeguata in tutte le regioni del pianeta.
Inoltre i sintomi manifestati sono simili a quelli di altre malattie trasmesse da zanzare, come Dengue e Zika, rendendo difficile distinguere i casi. La diffusione crescente del virus Chikungunya sia in Italia sia a livello globale è legata in primis al cambiamento climatico, che ha portato alla proliferazione del vettore - la zanzara del genere Aedes albopictus o tigre - per un tempo maggiore e in aree del mondo differenti rispetto al passato. Oltre il 75% delle persone infette sviluppa sintomi, tra cui febbre, eruzione cutanea, affaticamento, mal di testa e, spesso, dolori articolari intensi e debilitanti. In più del 40% dei casi gli effetti possono diventare cronici. Non esiste un trattamento specifico disponibile. La vaccinazione, insieme all'educazione dei viaggiatori su come evitare le punture di zanzara, sono misure chiave per la prevenzione.
"La globalizzazione e il cambiamento climatico stanno favorendo la diffusione delle zanzare Aedes e la diffusione del virus Chikungunya che costituisce ormai una problematica di salute globale, riscontrato in oltre 119 nazioni - afferma Luigi Vezzosi, specialista in Igiene e medicina preventiva all'Asst di Crema - Questi due fattori agiscono in sinergia: la globalizzazione, attraverso i viaggi (incrementati rispetto ai livelli pre-pandemia Covid-19) e il commercio, hanno facilitato l'introduzione della zanzara e del virus in nuove aree, come l'Europa, mentre il cambiamento climatico ha reso queste regioni più ospitali alla proliferazione del vettore, favorendo la comparsa di epidemie autoctone".
"Il primo focolaio epidemico di Chikungunya in Italia venne identificato nel 2007 in Romagna - ricostruisce Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano ed ex direttore generale Prevenzione al ministero della Salute - Dopo 10 anni, nel 2017, Chikungunya causò un'epidemia di dimensioni maggiori nel Lazio, con un focolaio secondario in Calabria. Quest'anno due diversi outbreak sono stati segnalati in Emilia e in Veneto. Globalizzazione e cambiamenti climatici sono importanti determinanti di queste epidemie estive, e l'ampia distribuzione di vettori competenti sul nostro territorio rappresenta un motore essenziale della circolazione di virus esotici nel nostro Paese. La disponibilità di vaccini efficaci può essere di utile ausilio non solo per chi viaggia verso zone endemiche o affette da epidemie, ma anche per contenere eventuali focolai autoctoni nel nostro Paese".
"La strategia di contenimento del virus Chikungunya in Europa - evidenzia Caterina Rizzo, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva presso il Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell'università di Pisa - si fonda sull'azione congiunta di sorveglianza rapida sui casi importati, controllo del vettore Aedes albopictus e costante sensibilizzazione pubblica per prevenire la trasmissione autoctona. Gli studi più recenti confermano che questa zanzara ha completamente colonizzato anche il nostro Paese, aumentando il rischio di insorgenza di casi autoctoni. Pur attuando le corrette misure di prevenzione, evitare le punture di questo insetto non è semplice in quanto è attivo prevalentemente di giorno. L'approvazione del primo vaccino ricombinante contro la Chikungunya rappresenta sicuramente una svolta importante. Questo strumento aggiuntivo fornisce infatti una valida opzione per la protezione di viaggiatori e fasce della popolazione a rischio, integrandosi così con le misure di controllo dei vettori e la sorveglianza epidemiologica".

(Adnkronos) - "Non c’è nessun segreto su di me che Lovati sa e che potrebbe rivelare". Ad affermarlo è Andrea Sempio in un'intervista che è andata in onda nel corso della puntata di 'Quarto Grado' su Retequattro dove aggiunge: "Alle apparizioni che ho visto dell’avvocato Lovati, lui comunque continua a difendermi, continua a riportare che secondo lui io non solo non sono stato, ma sono totalmente estraneo alla vicenda. Per l’avvocato Lovati ho sempre rispetto, stima e affetto, perché sono almeno dieci anni che andiamo avanti insieme. La cosa che mi è pesata di più, come ho detto, non è la parte legale del procedimento in corso, ma tutta la parte mediatica. Quello che ti fa andare fuori di testa, sono tutte le balle che vengono fuori e su cui sei costretto a difenderti. Ma se ti difendi, entri nel gioco; se non ti difendi perché non ti difendi. È quella la parte pesante".
Sempio, indagato per il delitto Garlasco, in merito al testimone che avrebbe dichiarato di sapere per certo che lo scontrino non era suo, ha spiegato: "Sono curioso di vedere come lo documenterà perché è una cosa totalmente falsa. Non so chi sia questa persona, se esiste davvero lo vedremo. Sono notizie campate per aria". Il fatto che ci siano due scontrini. Tu il 14 agosto torni, dopo la morte della sorella del tuo miglior amico, in quella piazza perché volevi fare quella commissione. Strano…: "Io ero andato il giorno prima in libreria, ma l’avevo trovata chiusa. Siamo tornati il giorno dopo. Io questa cosa non me la ricordavo. Infatti, quando mi è stata chiesta anche da altri giornalisti, non la ricordavo. Sarebbe stato molto meglio ricordarsela e annunciarla prima del ritrovamento di quest’altro scontrino. Però ho visto che è uscito un mio audio, sempre del 2017, in cui io sono in macchina e, parlo da solo, e sto ripercorrendo la giornata del 13. E io ai tempi ho detto ‘Io ero andato il 13, ed ero andato anche il 14’. E questa cosa è uscita adesso, non prevista. Credo sia una riprova che non può essere qualcosa fatto apposta. Perché cosa ne sapevo io, nel 2017, che quell’audio sarebbe ritornato a confermare una cosa detta nel 2025?".
A meno che il 14 tu non sia andato a prenderti lo scontrino del 13 e del 14, sapendo di aver ucciso Chiara Poggi. L’avresti dovuto chiedere a qualcun altro: "Cosa fai? Immaginando pure di essere andato a prenderlo apposta, cosa fai? Vai là in piazza, inizi a girare, a cercare per terra uno scontrino che cade in un orario particolare? È una roba tirata. Capisco che faccia scena sui giornali, ma è roba tirata per i capelli e basta".
Lovati sa delle cose che tu gli hai confessato e che ora sta facendo tuonare? Come lo scontrino è falso, lo scontrino l’ha preso lui? "No, non c’è Lovati dietro tutto questo. L’avvocato Lovati, secondo me, non si presterebbe a questo tipo di gioco".
"Sul discorso soldi e trasmissioni - sottolinea Sempio - non c'è mai stato nessun pagamento da parte di nessuna trasmissione in cui sono stato e francamente penso che quello sia anche abbastanza facile da verificare. Quello mi sembra proprio l'argomento più semplice. Il discorso della corruzione del magistrato non ha senso, non tornano le cifre, anche perché non avrebbe avuto senso corrompere il magistrato perché comunque non era lui che poteva decidere tra un'archiviazione o meno. Non torna, non tornano le cifre, non tornano le persone, non torna come storia".
Hai parlato con tuo papà Giuseppe del fatto che nel verbale ha detto che era una previsione di spesa quei 20-30, e poi in televisione ha detto invece che erano 20 e 30 euro per le marche da bollo? "Io lì credo si sia semplicemente confuso. È come quando escono fuori le mie intercettazioni, esce fuori un pezzettino dove dicono ‘Tu hai detto domani vado lì. Dove intendevi?’. E cosa ne so io dopo dieci anni? Non è così facile. Poi magari ti hanno svegliato alle sei di mattina, ti hanno ribaltato casa, ti chiamano fuori, ti interrogano. Non è così facile ricordarsi tutto perfettamente. Secondo me lì semplicemente si è un attimo confuso, più che altro perché - cosa che non è stata detta - quando hanno fatto l'ultima perquisizione hanno trovato anche un foglietto dove mio padre ha annotato tutte le cifre che sono state date agli avvocati in quel periodo. In quel foglio, mio padre si è segnato le spese e se le è segnate in migliaia. Ci sono tutti i vari prelievi: 1000, 2000, 1500. Quindi, quando mio padre vuole scrivere in migliaia, scrive in migliaia; quando scrive 20-30, è per dire 20-30 euro".
Una delle consulenze, ancora sotto segreto, della difesa Stasi, chiede il giornalista a Sempio, proporrebbe un'impronta 44, che è il tuo numero di scarpa, all'interno della villetta di Via Pascoli, dove è stata uccisa Chiara: "Mi sembra strano che in 8 anni di processi se quell'impronta fosse stata una 44 non avessero mai cavalcato la cosa prima dicendo ‘Non Alberto Stasi aveva o non aveva quella marca di scarpe, ma è una 44, lui ha il 42’. Perché questa cosa non è mai uscita prima ed esce adesso? Questa è la cosa che non mi torna. Come non mi torna appunto il discorso Dna, tutti d'accordo che non sia leggibile, adesso è leggibile". Sempio sottolinea infine: "Io non c'entro niente con questa storia. Non lo so, il procedimento che c'è adesso è inevitabile. Mi arriva addosso e devo solo aspettare che passi".
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(Adnkronos) - Un gol di Athekame al 93' salva il Milan dal ko casalingo con il Pisa nell'anticipo del venerdì sera dell'ottava giornata di Serie A, disputato allo stadio 'Giuseppe Meazza'. A San Siro finisce 2-2 con i rossoneri che aprono le marcature con Leao al 7' ma subiscono la rimonta dei nerazzurri con Cuadrado su rigore al 60' e Nzola all'86', prima del pareggio in extremis del terzino svizzero. I ragazzi di Allegri frenano in classifica dove mancano l'allungo pur restando in vetta con 17 punti, due in più di Napoli e Inter che si sfideranno domani al Maradona e della Roma, impegnata domenica in trasferta con il Sassuolo. I toscani salgono invece a quota 4 e sono in 17/a posizione insieme a Parma e Lecce.
Sin dalle prime battute è chiaro lo sviluppo del match con i padroni di casa che fanno la partita e gli ospiti che puntano sulle ripartenze. I toscani si fanno pericolosi al 4' con una verticalizzazione rapida per Meister che tenta di sterzare sul mancino con il tacco, il rimpallo lo sfavorisce e perde l'attimo per il tiro in porta. Al 7' i rossoneri sbloccano la partita. Leao parte da sinistra, si accentra e da fuori area calcia sul palo lontano superando Semper per l'1-0. Al 10' destro dalla distanza di Ricci ma la palla finisce larga. Al quarto d'ora manovra interessante del Pisa sulla sinistra, sull'asse Tramoni-Bonfanti, cross in mezzo all'area allontanato dalla difesa rossonera.
Al 19' palla respinta lateralmente su situazione da corner dalla difesa del Milan, Bonfanti calcia al volo di prima intenzione e manda di poco alto. Al 23' Saelemaekers serve Leao dall'interno dell'area, conclusione pericolosa ma che trova la deviazione di Canestrelli e palla in corner. Poco dopo schema da palla inattiva per i padroni di casa con Modric che serve Bartesaghi che calcia di sinistro ma la conclusione è centrale. Risposta di Akinsanmiro con un tiro da fuori area: il suo destro termina alto. Al 32' Aebischer trattiene Leao e diventa il primo ammonito dell'incontro. Al 40' opportunità per Fofana, il francese va al tiro dal limite dell'area ma non riesce ad angolare e Semper riesce a bloccare il suo tiro. Al 43' anche Modric va a calciare dalla distanza ma non colpisce bene col destro e manda alto.
(segue)
In avvio di ripresa Pisa vicino al pari dopo nemmeno un minuto: destro da fuori area di Tramoni lasciato solo e palla di poco alta. Al 12' Cuadrado va alla conclusione da fuori e De Winter la tocca con il braccio: nessun dubbio per l'arbitro Zufferli che assegna il rigore. Lo stesso colombiano si incarica della conclusione, con un destro incrociato spiazza Maignan e riporta il match in partita al 15'. Il Milan prova subito a reagire con Saelamekers che si procura bene lo spazio per il mancino dal limite, ma la conclusione è sbilenca e finisce larga.
Al 20' Milan a un passo dal 2-1. Gran giocata di Fofana che, col tacco, fa tunnel e manda in porta Leao: conclusione violenta col destro, ma la traversa gli nega il gol. Al 25' doppia occasione per il Milan. Prima il colpo di testa di Gabbia su cross da corner, poi sulla respinta calcia Saelemaekers da quasi 40 metri e serve un miracolo di Semper per evitare la rete. Al 35' Nkunku, da poco entrato al posto di Gimenez, viene servito con ampio spazio da Leao in area, incrocia col mancino ma Canestrelli in scivolata respinge la conclusione.
Al 41' si ribalta la situazione a San Siro: lancio in verticale per Nzola che scatta in posizione regolare e davanti a Maignan non sbaglia, per il gol che vale il 2-1. Al 45' ci prova Leao con una girata in area ma la conclusione è debole e facile preda di Semper. Al 48' il Milan trova il pari. Sugli sviluppi di un corner, la palla arriva sui piedi di Athekame che conclude dalla distanza col destro: strana traiettoria che sbatte sul palo e finisce in rete.

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti avanza in semifinale al torneo Atp 500 di Vienna (veloce indoor, montepremi 2.736.875 euro). Il 23enne toscano, numero 8 del mondo e 4 del seeding, supera il 26enne francese Corentin Moutet, numero 36 del ranking Atp, con il punteggio di 6-3, 6-4 in un'ora e 41 minuti. Musetti affronterà domani il 28enne tedesco Alexander Zverev, numero 3 del mondo e seconda testa di serie, già affrontato in 4 occasioni, con l'azzurro che conduce 3-1 nei confronti diretti.
Leggi tutto: Atp Vienna, Musetti supera Moutet e vola in semifinale

(Adnkronos) - Il primo ministro della provincia canadese dell'Ontario, Doug Ford, ha annunciato il ritiro di una campagna televisiva con protagonista l'ex presidente Ronald Reagan contro i dazi doganali statunitensi, che ha scatenato l'ira di Donald Trump, spingendolo a interrompere i negoziati commerciali con il Canada.
"Dopo colloqui con il primo ministro, Mark Carney, l'Ontario sospenderà la sua campagna pubblicitaria negli Stati Uniti a partire da lunedì per consentire la ripresa dei negoziati commerciali", ha dichiarato Ford su X, specificando che lo spot andrà comunque in onda negli Usa questo fine settimana, in particolare durante le prime due partite delle finali del North American Baseball Championship.
"Nel lungo periodo i dazi danneggiano tutti gli americani, lavoratori e consumatori''. E poi ''scatenano feroci guerre commerciali'', date le ''inevitabili ritorsioni da parte dei Paesi stranieri''. Sono queste le parole pronunciate dall'ex presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, in un discorso del 1987 che, usate nello spot, hanno mandato su tutte le furie Trump, secondo il quale si sarebbe trattato di una "frode deliberata" volta a screditare la sua politica protezionista. Il tycoon ha quindi sospeso ogni contatto commerciale con Ottawa, accusandola anche di "aver barato per anni" con tariffe agricole fino al 400% e di voler "influenzare illegalmente" la Corte Suprema americana.
La Casa Bianca ha confermato la decisione d'interrompere i colloqui commerciali. "L’amministrazione Trump ha cercato ripetutamente di affrontare le storiche e ingiuste barriere commerciali del Canada. Questi sforzi in buona fede non hanno portato ad alcun progresso costruttivo", ha dichiarato il portavoce Kush Desai in una nota, definendo il video "modificato in modo fuorviante" e spiegando che le parole pronunciate da Reagan erano autentiche, ma presentate "in un ordine diverso da quello reale".
Per gli Stati Uniti è "difficile negoziare" con il Canada, ha dichiarato il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ai giornalisti. La decisione di Trump è indicativa della sua "frustrazione" nei confronti del Paese dopo mesi di negoziati, ha aggiunto Hassett. "E' stato molto difficile negoziare con i canadesi - ha aggiunto Hassett -. Se si considerano tutti i paesi del mondo con cui abbiamo stretto accordi, e il fatto che ora stiamo negoziando separatamente con il Messico, si capisce che stiamo parlando di una frustrazione continua".
"Il Canada non può controllare la politica commerciale degli Stati Uniti, ma sono stati fatti progressi verso un accordo in alcuni settori", ha dichiarato dal canto suo il premier canadese Mark Carney prima di partire per l'Asia. "Siamo pronti a riprendere il dialogo quando gli americani saranno pronti ad avere quelle discussioni", ha aggiunto.
Leggi tutto: Dazi, Canada ritira spot con Reagan dopo ira Trump

(Adnkronos) - L'Amministrazione Trump ha imposto sanzioni contro il presidente della Colombia, Gustavo Petro, intensificando lo scontro con Bogotá, accusata da Washington di favorire il traffico internazionale di droga.
Le misure, annunciate dall'Office of Foreign Assets Control (Ofac) del Dipartimento del Tesoro americano, colpiscono quattro persone, inserite nella lista dei "cittadini appositamente designati", tra cui Petro e il ministro dell'Interno, Armando Benedetti.
Nei giorni scorsi Donald Trump aveva definito Petro un "leader illegale della droga", accusandolo di aver permesso al narcotraffico di prosperare durante il suo governo.
Da parte sua Petro ha reagito con tono di sfida alla decisione. "Non un passo indietro e mai in ginocchio", ha scritto Petro sui social media, richiamando gli slogan dei movimenti rivoluzionari sudamericani.
Leggi tutto: Colombia, Trump impone sanzioni al presidente Petro

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi del Superenalotto. Centrati quattro '5' che vincono 31.754,72 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 69.500.000 di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente del concorso di oggi: 5, 12, 23, 31, 84, 90. Numero Jolly: 68. Numero SuperStar: 77.
Leggi tutto: Superenalotto, numeri e combinazione vincente 24 ottobre

(Adnkronos) - Tensione tra i manifestanti del corteo propal di Roma e gli agenti del reparto mobile. Dopo il divieto non ascoltato di rimanere in presidio, idranti sono stati azionati in direzione della testa del corteo. “Assassini, assassini”, la risposta dei partecipanti alla manifestazione. “Ora e sempre resistenza”, hanno urlato i partecipanti mentre si dirigevano verso il muro delle forze dell’ordine.
Idranti in azione anche poco dopo per bloccare il tentativo dei manifestanti di proseguire in direzione di piazza Verdi, nonostante la questura di Roma ha ordinato lo scioglimento della manifestazione.
Con fascia tricolore e megafono, il dirigente del sevizio ha comunicato ai manifestanti l’ordine del Questore di Roma, ai sensi del Testo Unico sulle leggi di pubblica sicurezza, con cui viene formalmente opposto "divieto a qualunque spostamento dei manifestanti verso altri siti". Contestualmente, si apprende dalla questura, "è stato ordinato ai promotori", ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, "lo scioglimento della manifestazione, con l’avvertimento che, in caso di inottemperanza, lo scioglimento sarà indotto dalla forza pubblica e i responsabili deferiti all’Autorità Giudiziaria". La decisione è arrivata al termine di una serie di interlocuzioni tra funzionari della Digos e i promotori della manifestazione che avevano intenzione di muoversi in corteo.
Leggi tutto: Roma, tensione al corteo Pro Pal: idranti sui manifestanti

(Adnkronos) - "La destra perde solo se c'è un'alternativa di governo con programmi e obiettivi precisi. Per ora l'alternativa è scarsa, che non ha la forza e la visione futura per dire di essere pronti a governare. Il leader può venire, ma dobbiamo avere un programma pluralistico". Così Romano Prodi a Otto e mezzo su La7.
"Il dialogo è quello che può portare alla formazione di una forza di un'ampiezza tale da rappresentare un'alternativa - sottolinea - Per ora non appoggio nessun nuovo movimento ma li guardo con interesse. Non mi chiedono consigli ma li posso dare anche se non me li chiedono".
"Meloni ha l'abitudine di dire cose diverse in Italia e all'estero", dice Prodi aggiungendo che "non esiste un problema di alternativa al sistema democratico ma il governo fa figli e figliastri. Nella finanziaria taglia sovvenzioni per le metropolitane nelle grandi città governate dal centrosinistra quando tutti dicono proprio che servono. C'è un potere che discrimina".
Secondo Prodi, la premier "Meloni è obbediente a Trump. Non parla mai di Europa ma di Occidente. Pensa che si possano difendere gli interessi del Paese senza l'Europa".
"L'Europa non ha contato nulla né a Gaza né in Ucraina - afferma - C'era sempre qualcuno dissidente che ha bloccato tutto. Se a un politico va bene così vuol dire che non vuole l'Ue. Abolire l'unanimità in Ue, eliminare il diritto di veto sarebbe la cosa più naturale da fare".
Prodi dice di trovare "interessante l'incontro fra Trump e Xi Jinping della prossima settimana. Peraltro, ho sempre detto che non saremmo mai arrivati alla pace senza un accordo Usa-Cina. Senza un loro accordo - conclude - non si fa la pace".

(Adnkronos) - "La destra perde solo se c'è un'alternativa di governo con programmi e obiettivi precisi. Per ora l'alternativa è scarsa, che non ha la forza e la visione futura per dire di essere pronti a governare. Il leader può venire, ma dobbiamo avere un programma pluralistico". Così Romano Prodi a Otto e mezzo su La7.
"Il dialogo è quello che può portare alla formazione di una forza di un'ampiezza tale da rappresentare un'alternativa - sottolinea - Per ora non appoggio nessun nuovo movimento ma li guardo con interesse. Non mi chiedono consigli ma li posso dare anche se non me li chiedono".
"Meloni ha l'abitudine di dire cose diverse in Italia e all'estero", aggiunge Prodi prima di concludere che "non esiste un problema di alternativa al sistema democratico ma il governo fa figli e figliastri. Nella finanziaria taglia sovvenzioni per le metropolitane nelle grandi città governate dal centrosinistra quando tutti dicono proprio che servono. C'è un potere che discrimina".
Leggi tutto: Prodi: "Alternativa al governo è scarsa, non ha forza né visione"

(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp. Il Motomondiale riparte sabato 25 ottobre con la gara Sprint del Gran Premio della Malesia - in diretta tv e streaming. Si riparte dal trionfo, a sorpresa, dell'Aprilia di Raul Fernandez in Australia, seguito da VR46 di Fabio Di Giannantonio e dall'altra Aprilia di Marco Bezzecchi, protagonista di un finale di stagione in crescendo.
Ancora in difficoltà invece Pecco Bagnaia, caduto con la sua Ducati. Stagione finita invece per il compagno di scuderia Marc Marquez per infortunio, già laureatosi campione del mondo.
La gara Sprint del Gran Premio della Malesia di MotoGp è in programma sabato 25 ottobre alle ore 9. La gara corta si potrà seguire in diretta televisiva sui canali SkySport, ma anche in chiaro su TV8 e in streaming sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma web di TV8.
Leggi tutto: MotoGp, in Malesia si corre gara Sprint: orario e dove vederla in tv

(Adnkronos) - ''Oggi la prospettiva per l’Europa è tra le più difficili che io ricordi. Quasi ogni principio su cui si fonda l’Unione è sotto attacco''. Ad affermarlo oggi, venerdì 24 ottobre, è l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo in occasione della consegna del premio princesa de Asturias per la cooperazione internazionale. ''Abbiamo costruito la nostra prosperità sull’apertura e sul multilateralismo: ora affrontiamo protezionismo e azioni unilaterali. Abbiamo creduto che la diplomazia potesse essere la base della nostra sicurezza: ora assistiamo al ritorno della potenza militare come strumento per affermare i propri interessi. Abbiamo promesso leadership nella responsabilità climatica: ora vediamo altri ritirarsi mentre noi sosteniamo costi crescenti".
''Il mondo intorno a noi è cambiato radicalmente e l’Europa fatica a rispondere', ha continuato Draghi, "questo solleva una domanda cruciale: perché non riusciamo a cambiare? Ci viene spesso detto che l’Europa si forgia nelle crisi. Ma quanto grave deve diventare una crisi affinché i nostri leader uniscano le forze e trovino la volontà politica di agire? Dopo la grande crisi finanziaria e quella del debito sovrano la Bce, anche grazie al suo mandato europeo, si è evoluta in un’istituzione più federale: è stata anche avviata l’unione bancaria".
''Ma da allora, le nostre sfide sono diventate sempre più complesse e ora richiedono un’azione comune da parte degli Stati membri'', ha dichiarato l'ex presidente della Bce. ''Riguardano ambiti come la difesa, la sicurezza energetica e le tecnologie di frontiera che necessitano di scala continentale e investimenti condivisi. E in alcuni di questi settori, soprattutto difesa e politica estera, è necessario un grado più profondo di legittimità democratica. Da molti anni non abbiamo modificato la nostra governance''.
''Oggi siamo una confederazione europea che semplicemente non riesce a far fronte a tali esigenze'', ha osservato Draghi. ''Questo lascia responsabilità a livello nazionale che non possono più essere gestite efficacemente. E anche se volessimo trasferire più poteri all’Europa, questo modello non ci offre la legittimità democratica per farlo. Non è solo una questione di vincoli giuridici dei trattati Ue. Il vincolo più profondo è che, di fronte a questo nuovo mondo, non abbiamo costruito un mandato condiviso approvato dai cittadini per ciò che, come europei, intendiamo davvero fare insieme''.
''Non in ossequio a un sogno ma per necessità, il futuro dell’Europa deve essere un percorso verso il federalismo'' pragmatico costruito da ''coalizioni di volenterosi'', ha spiegato Draghi, ''ma, per quanto desiderabile sia una vera federazione, essa richiederebbe condizioni politiche che oggi non esistono. E le sfide che affrontiamo sono troppo urgenti per aspettare che emergano. Un nuovo federalismo pragmatico è quindi l’unica strada percorribile'', secondo Draghi. ''Si tratta di un federalismo basato su temi specifici, flessibile e capace di agire al di fuori dei meccanismi più lenti del processo decisionale dell’Ue''.
''Sarebbe costruito da 'coalizioni di volenterosi' attorno a interessi strategici condivisi, riconoscendo che le diverse forze dell’Europa non richiedono che ogni paese si muova allo stesso ritmo'', ha spiegato l'ex presidente. ''Immaginate paesi con settori tecnologici forti che concordano su un regime comune che consenta alle loro imprese di crescere rapidamente''. ''Nazioni con industrie della difesa avanzate che uniscono ricerca e sviluppo e finanziano appalti congiunti. Leader industriali che co-investono in settori critici come i semiconduttori, o in infrastrutture di rete che riducono i costi energetici. Questo federalismo pragmatico permetterebbe a chi ha maggiore ambizione di agire con la velocità, la scala e l’intensità delle altre potenze globali". Inoltre potrebbe ''contribuire a rinnovare lo slancio democratico dell’Europa stessa''.
''Aderire richiederebbe ai governi nazionali di ottenere il sostegno democratico per obiettivi condivisi specifici, diventando così una costruzione dal basso di uno scopo comune, non un’imposizione dall’alto'', secondo l'ex presidente. ''Tutti coloro che vogliono unirsi potrebbero farlo, mentre chi cerca di bloccare i progressi non potrebbe più trattenere gli altri. In breve, offre una visione piena di fiducia dell’Europa e una in cui i cittadini possono credere. Un’Europa in cui i giovani vedono il loro futuro. Un’Europa che rifiuta di essere calpestata. Un’Europa che agisce non per paura del declino, ma per orgoglio di ciò che può ancora realizzare. Dobbiamo offrire questa visione se vogliamo che l’Europa si rinnovi. E sono fiducioso che possiamo farlo'', ha concluso Draghi.
Leggi tutto: Ue, Draghi: "Sotto attacco principi su cui si fonda, futuro deve essere federalismo"

(Adnkronos) - Una donna di 52 anni, di origine americana, è stata travolta e uccisa dal treno Roma-Ciampino all’altezza della stazione Colle Mattia, tra Colonna e Monte Porzio Catone. È successo intorno alle 14.30. Sul posto, impegnati nelle indagini, gli agenti della Polfer. Testimoni avrebbero visto la donna inciampare. Saranno le telecamere di videosorveglianza a chiarire la dinamica di quello che potrebbe essere un incidente.
Leggi tutto: Roma, investita dal treno a Colle Mattia: morta 52enne americana

(Adnkronos) - Jannik Sinner tornerà in campo a Parigi. Mentre il tennista azzurro festeggiava oggi, venerdì 24 ottobre, la vittoria contro Alexander Bublik nei quarti di finale dell'Atp 500 di Vienna, volando così in semifinale, è stato sorteggiato il tabellone del Masters 1000 francese, in programma dal 27 ottobre al 2 novembre. Sinner, che ha ricevuto un bye al primo turno, esordirà al secondo turno contro il vincente della sfida tra l'americano Alex Michelsen e il belga Zizou Bergs, rispettivamente numero 34 e 40 del mondo.
Agli ottavi di finale per Sinner potrebbe esserci l'incrocio con il ceco Mensik, il serbo Kecmanovic oppure l'argentino Cerundolo. Ai quarti invece l'azzurro potrebbe trovare l'americano Ben Shelton o il russo Andrej Rublev, mentre in semifinale potrebbe andare in scena il derby azzurro con Lorenzo Musetti o Alexander Zverev, oltre che con Daniil Medvedev.
Soltanto in finale la sfida con il rivale, anche nel ranking, Carlos Alcaraz oppure con lo statunitense Taylor Fritz. Proprio lo spagnolo esordirà con Norrie o baez, mentre Musetti se la potrebbe vedere con un altro azzurro, Lorenzo Sonego, o un qualificato all'esordio nel torneo. Luciano Darderi affronterà la wild card francese Arthur Cazaux, mentre per Flavio Cobolli ci sarà il ceco Tomas Machac.

(Adnkronos) - Resta in carcere Luigi Moncardi, l'uomo accusato di omicidio aggravato dell'ex compagna Luciana Ronchi, 62 anni, accoltellata sotto la sua abitazione a Bruzzano, periferia nord di Milano. Lo ha stabilito la giudice delle indagini preliminari Lorenza Pasquinelli che riconosce la presenza "dei gravi indizi di colpevolezza" e ritiene il carcere l'unica misura possibile per "scongiurare non solo il pericolo di fuga, ma anche quello di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato".
Per la giudice la difficoltà di Morcaldi "di controllare i propri impulsi aggressivi e violenti emerge proprio dalla risoluzione criminosa adottata, intervenuta peraltro dopo un lasso significativo di tempo dalla separazione ed evidentemente vissuto nella palese incapacità di superare il rancore e gestire la frustrazione, nonché realizzata con modalità cruente, sprezzanti della pubblicità della situazione e con approccio psicologico evidentemente indifferente ad ogni possibile conseguenza della sua azione", si legge nel provvedimento.
Luigi Morcaldi, per il quale la gip Pasquinelli ha convalidato il fermo, ha ammesso di aver aggredito l'ex compagna Ronchi, ma riferisce "solo due o tre coltellate" e di averla colpita "per mero e momentaneo 'impeto', sopraffatto dalla rabbia, senza alcuna premeditazione e mosso solo dal proposito di 'darle una scossa'". "Voglio l'ergastolo, sono pentito", avrebbe poi affermato, come ricostruisce la sua legale Patrizia Iacobino, nel corso dell'interrogatorio nel carcere di San Vittore.
In più occasioni, avrebbe parlato di "una reazione emotiva improvvisa e non lucida" in seguito a un incontro casuale che finisce con almeno 14 coltellate con "un'arma acquistata circa trent'anni fa e che spesso era solito portare con sé, in parte per legittima difesa e in parte perché utilizzato come strumento per preparare e consumare i suoi pasti al parco".
Per la gip Pasquinelli c'è "un quadro indiziario certamente solido e specifico" dove occorre tenere conto della sua presenza la sera prima del delitto sotto la casa della vittima, la lettera "livorosa" al figlio e l'arma che è stata trovata su indicazione del 64enne, il video della fuga acquisito agli atti, le sue stesse dichiarazioni. "Il numero di coltellate inferte alla vittima e la zona anatomica attinta in via pressoché esclusiva (viso e collo) depongono in maniera inequivocabile per la sussistenza piena anche della volontarietà del reato commesso e del relativo evento, a prescindere dai tentativi del Morcaldi di ridimensionare ex post l'intensità del dolo omicidiario" conclude la giudice.
Leggi tutto: Omicidio Luciana Ronchi, ex resta in carcere. Gip: "Incapace di controllare rancore"

(Adnkronos) - "Vaccinare gli adulti e gli anziani contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) non solo riduce i costi sanitari diretti, ma rappresenta anche uno strumento concreto di contrasto all'antimicrobico-resistenza (Amr)". Lo ha detto Giovanna Elisa Calabrò, professoressa di Igiene e sanità pubblica all'università di Cassino e del Lazio Meridionale, oggi a Bologna nel corso del 58esimo Congresso nazionale Siti-Società italiana di igiene. Calabrò ha ricordato che il gruppo di ricerca da lei coordinato ha già pubblicato una valutazione di Health technology assessment (Hta) sul vaccino anti-Rsv adiuvato ricombinante per l'adulto, con risultati "molto significativi in termini di casi evitati e di impatto economico positivo sul sistema sanitario".
La vaccinazione "nella popolazione adulta fragile - sottolinea la specialista - non può essere valutata solo per il suo effetto clinico diretto, ma anche per il suo valore sociale complessivo. Ridurre l'uso inappropriato di antibiotici significa contribuire alla lotta globale contro l'antibiotico-resistenza". Per Calabrò, "ogni dose somministrata è anche un passo avanti verso un uso più sostenibile delle risorse sanitarie e un modello di prevenzione integrata".
Leggi tutto: Vaccini, igienista Calabrò: "Anti-Rsv investimento di salute pubblica e arma contro...

(Adnkronos) - "La malattia meningococcica resta rara, ma nei casi in cui si manifesta può avere esiti letali in una percentuale molto alta. Per questo è essenziale raggiungere coperture vaccinali più elevate, possibilmente vicine al 95%, come per le vaccinazioni obbligatorie". A lanciare l'appello è Paolo Castiglia, professore ordinario di Igiene all'università di Sassari, intervenuto al Congresso Siti-Società italiana di igiene, in corso a Bologna. Secondo Castiglia, la vaccinazione anti-meningococcica "soffre di una minore adesione rispetto ad altre, come l'anti-pneumococcica, che invece beneficia della co-somministrazione con l'esavalente nell'infanzia". L'esperto invita dunque a "individuare nuovi strumenti organizzativi e comunicativi per recuperare le coperture, perché ogni mancata vaccinazione è una possibile vita a rischio - avverte - Non possiamo accontentarci di percentuali discrete: l'obiettivo deve essere la protezione collettiva".
A tale proposito, per Castiglia l'informazione ai genitori e l'integrazione dei calendari vaccinali possono essere "leve fondamentali per riportare il Paese ai livelli raccomandati". In particolare, è "fortemente raccomandata la vaccinazione" anti-meningococcica "nell’'adolescenza che, dopo la prima infanzia, rappresenta la seconda età a più alta incidenza di malattia meningococica - osserva l'igienista - oltre a essere l'età a maggiore prevalenza e dove si ha una maggiore letalità. Queste indicazioni - prosegue - sono state date dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, dando facoltà alle Regioni, sulla base del loro contesto epidemiologico, di promuovere questa vaccinazione. Noi abbiamo al momento 2 vaccini che sono sicuri ed efficaci per questa età. Uno di questi è quello che è già stato utilizzato nell'infanzia o nell'età prescolare: chi avesse già effettuato questo vaccino - consiglia lo specialista - può fare semplicemente una dose booster. Chi invece non è mai stato vaccinato deve cominciare un nuovo ciclo a 2 dosi".
"Alcune Regioni offrono gratuitamente questa vaccinazione - evidenzia Castiglia - altre lo stanno introducendo. I genitori che vogliono vaccinare i propri figli in età adolescenziale devono quindi rivolgersi ai servizi di igiene pubblica per capire qual è lo stato di offerta della Regione. In ogni caso la vaccinazione, qualora non fosse stata ancora offerta e la si voglia fare, può essere fatta con il pagamento di un ticket". L'auspicio è che "in tempi brevi tutte le Regioni arrivino a offrirlo gratuitamente assieme alle altre vaccinazioni dell'adolescenza".
Leggi tutto: Vaccini, Castiglia (UniSs): "Per meningococco coperture basse, serve recuperare"

(Adnkronos) - La resistenza antimicrobica (Amr) rappresenta una delle sfide globali più urgenti per la salute pubblica, e per affrontarla serve un impegno congiunto tra igienisti, infettivologi e operatori sanitari. "Contrastare l'antimicrobico-resistenza significa lavorare insieme, in modo multidisciplinare, unendo le competenze di sanità pubblica con quelle cliniche e infettivologiche. I vaccini sono parte integrante di questa strategia, perché riducono la circolazione dei patogeni e quindi la necessità di ricorrere agli antibiotici". Così Giovanni Gabutti, del gruppo di lavoro Vaccini e politiche vaccinali della Società italiana di igiene, intervenendo al Congresso Siti in corso a Bologna. Tale prospettiva - sottolinea - è perfettamente in linea con il Pnpv, Piano nazionale di prevenzione vaccinale, e il Piano nazionale di contrasto all'Amr (Pn-Car): "Investire nelle vaccinazioni significa prevenire infezioni, ridurre l'uso improprio di antibiotici e salvaguardare la loro efficacia per il futuro".
Il ruolo dei vaccini nel contrasto alla resistenza antimicrobica è ancora poco considerato sul territorio, ma è fortemente raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla stessa Siti. "I vaccini - chiarisce l'esperto - non solo prevengono l'insorgenza di malattie infettive, ma riducono la circolazione dei microrganismi e quindi l'uso, spesso inappropriato, degli antibiotici". Il vaccino antipneumococcico riduce i casi di infezione batterica e, di conseguenza, le prescrizioni antibiotiche. L'antinfluenzale, pur essendo virale, previene infezioni respiratorie secondarie per le quali si tende a usare antibiotici in modo non corretto. "Ogni vaccinazione efficace - conclude Gabutti – rappresenta un passo avanti nella lotta all'antibiotico-resistenza e un guadagno di salute per l'intera collettività".
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