
(Adnkronos) - A Ghiglia "ho mandato una mail nella quale ho detto: 'Non voglio alcun trattamento di favore, voglio essere trattato come ogni cittadino italiano'". Lo dice Gennaro Sangiuliano a Realpolitik, su Rete4.
"No, non sono stato trattato come ogni cittadino italiano perché la multa è molto più bassa di quella che doveva essere e i tempi sono stati lunghissimi, perché la violazione della privacy è stata accertata un anno dopo, io mi aspettavo che dopo due mesi il Garante si pronunciasse". "Io avrei fatto pagare a Report almeno un milione e mezzo di euro", conclude l'ex ministro.

(Adnkronos) - L'Inter supera 3-0 la Fiorentina a San Siro oggi, mercoledì 29 ottobre, e si riporta in scia di Napoli e Roma, agganciando il Milan a 18 punti. Dopo un primo tempo complicato con la squadra di Pioli molto chiusa, l'Inter vola nella ripresa e va in rete con le invenzioni di Calhanoglu e Sucic nell'arco di 5 minuti e con il rigore realizzato ancora dal turco nel finale di gara. Continua, quindi, il periodo nero per i viola che subiscono l'ennesimo ko e restano penultimi a 4 punti.
Per la sfida di San Siro Pioli cambia quattro giocatori rispetto al pareggio interno con il Bologna. Davanti a De Gea, ci sono Comuzzo e Viti al posto di Pongracic e Ranieri, confermato invece Pablo Marì. Fasce confermate con l'ex Gosens a sinistra e Dodò a destra. In avanti sempre Gudmundsson a supporto di Kean. Nell'Inter Chivu manda in panchina Acerbi e Bonny, mentre a centrocampo c'è Sucic con Barella e Calhanoglu. Davanti Pio Esposito con Lautaro.
La squadra di Chivu sblocca la gara al 66' grazie a Calhanoglu con un preciso tiro incrociato dal limite che non da scampo a De Gea per l'1-0. La Fiorentina accusa il colpo e subisce il raddoppio. Al 71' Lautaro difende palla al limite e la tocca per Sucic, che danza in area, salta due avversari portandosi avanti il pallone con la suola e insacca alle spalle di De Gea col destro basso sul primo palo per il 2-0.
Pioli cerca di riorganizzare la squadra e manda in campo Dzeko a far coppia con Kean. All'81' su azione da angolo Comuzzo anticipa tutti di testa, Sommer compreso, ma non trova lo specchio della porta. L'Inter non si ferma e all'86' arriva il calcio di rigore per per un fallo di Viti su Bonny, con l'espulsione del difensore viola che lascia la squadra in dieci uomini. All'88' sul dischetto va Calhanoglu che non sbaglia con una conclusione a incrociare a mezz'altezza per il 3-0 finale. Inter al terzo posto.
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(Adnkronos) - Damiano David e Dove Cameron si sposano? La cantante e attrice è stata recentemente avvistata con un anello di fidanzamento al dito, come riporta 'Tmz', mentre passeggiava tra le strade di Sydney, in Australia, a braccetto con il suo fidanzato. La notizia arriva a poche settimane dal festeggiamento del loro secondo anniversario, che potrebbe essere il giorno in cui Damiano ha fatto la proposta di matrimonio a Dove. "I due anni più belli della mia vita. Mi commuovo almeno una volta alla settimana perché la vita è diventata così bella con te al mio fianco. Ti amo in un modo che nessuna parola potrà mai descrivere. Buon anniversario amore mio", aveva scritto l'attrice in un post su Instagram del 9 ottobre. Al momento i diretti interessati non hanno commentato l'indiscrezione, nel frattempo i fan continuano a sognare.
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Un italiano su 4 ha letto fumetti nell'ultimo anno, Giuli: "Oltre 700mila euro per l’intera filiera"

(Adnkronos) - Un italiano su quattro, il 24%, ha letto fumetti negli ultimi dodici mesi. Ma il bacino dei frequentatori di questo genere è ben più ampio e sfiora i due terzi degli italiani. C’è infatti un altro 3% che, pur avendo letto fumetti in precedenza, non l’ha fatto nell’ultimo anno, un ulteriore 39% ha letto fumetti in un passato più lontano spostandosi poi verso altri generi e altre letture. Detto in altro modo: solo un italiano su tre, il 34%, non ha mai letto un fumetto.
Il profilo dei lettori di fumetti in Italia, rilevato dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (Aie) sulla lettura a cura di Pepe Research, è stato presentato a Lucca Comics & Games durante l’incontro 'I fumetti sulle montagne russe: dove va il mercato, come cambiano i lettori'. Dopo il saluto di Giovanni Russo, responsabile degli affari istituzionali di Lucca Crea, e la presentazione dei dati sulla lettura e sul mercato a cura di Giovanni Peresson, ufficio studi di Aie, sono intervenuti Claudia Bovini (Star Comics), Emanuele Di Giorgi (Tunué - Aie), Giovanni Mattioli (Sergio Bonelli Editore), Matteo Montanari (Panini Comics), con la moderazione di Luca Raffaelli.
Se negli ultimi sei anni, ovvero dal 2019 prepandemico a oggi, le vendite dei fumetti nelle librerie, online e nei supermercati hanno complessivamente segnato una crescita record del 193% a copie (6,28 milioni di copie vendute complessivamente nei primi nove mesi del 2025) e del 196% a valore (59,5 milioni di euro), l’andamento annuale è stato invece molto discontinuo, con gli ultimi tre anni (sempre dati riferiti ai primi nove mesi) in calo rispettivamente del 15,9% (2023), del 9,5% (2024) e del 2,8% nel 2025 (dati NielsenIQ Bookdata).
“I numeri delle prime due settimane di ottobre – sottolinea Emanuele Di Giorgi – ci dicono che andiamo verso un assestamento, tanto che a copie siamo a una flessione cumulata di solo lo 0,4% rispetto l’anno precedente. Siamo in presenza di un mercato che va stabilizzandosi e che è sempre più competitivo: i lettori di fumetti sono lettori che trovano risposte al loro desiderio di lettura anche in altre forme di fiction, narrativa di genere ma non solo. È un mercato grande e contendibile, con un pubblico curioso e dagli interessi variegati”.
Il 48% di chi non ha letto fumetti negli ultimi dodici mesi, ma lo ha fatto negli anni precedenti, dichiara di averli messi da parte solo temporaneamente per fare spazio a gialli, horror, romance, fantasy, fantascienza e molto altro. Dal 2019 a oggi, il manga è cresciuto del 280,7% e copre oggi il 74,4% di tutte le vendite di fumetti. I fumetti per ragazzi sono cresciuti del 270,6% e rappresentano adesso il 14,3% delle vendite. La graphic novel è cresciuta del 12,5%, rappresentando il 10,1% del mercato. Solo le 'strisce' sono in flessione del 30,2%, rappresentando oggi una quota di mercato marginale pari all’1,2% di tutte le vendite.
Se nella popolazione generale 15-74 anni i lettori di fumetti sono il 24% del totale, tra gli uomini questa percentuale cresce al 32%. Legge fumetti il 50% dei 18-24enni, il 49% dei 15-17enni, il 38% dei 25-34enni. I lettori sono infine il 29% tra i laureati e il 29% tra i lettori forti (più di 12 libri l’anno, fumetti esclusi).
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha inaugurato oggi Lucca Comics & Games dichiarando che "Lucca si conferma capitale mondiale del fumetto e siamo pronti a celebrare insieme, il prossimo anno, la sessantesima edizione di questo evento straordinario". "Il fumetto - ha detto il ministro - è molto più di un genere narrativo: è l’autobiografia sentimentale e culturale di milioni di persone, un vero e proprio luogo del cuore. E il segreto di Lucca, una città aperta, ospitale, bene amministrata, sta proprio nella sua capacità di accogliere, valorizzare e far dialogare i giovani con la propria creatività".
Il Ministero della Cultura ha impegnato oltre 700mila euro a sostegno dell’intera filiera del fumetto e degli eventi collegati, all’interno di un piano che prevede quasi un milione di euro per promuovere una delle industrie culturali più vivaci del Paese. Il ministro Giuli ha sottolineato l'impegno per il nascituro Museo del Fumetto che "rappresenta un investimento strategico e culturale di grande respiro, e c'è dialogo continuo con le istituzioni locali per fare di Lucca il riferimento nazionale di questa grande arte".
“Si tratta – ha aggiunto il ministro – di uno stanziamento importante per alimentare la costellazione di iniziative che esprimono una forma d’arte capace di parlare soprattutto ai giovani e generata da giovani. In questo appuntamento ritroviamo unite le istituzioni nazionali e internazionali, come dimostra la collaborazione con la Francia, per dare un segnale forte non soltanto di alta cultura, ma anche di cultura popolare”.

(Adnkronos) - È definitiva l’assoluzione per Alex Pompa, il giovane che nell'aprile del 2020, appena 18enne, uccise con 34 coltellate il padre a Collegno, in provincia di Torino, al culmine dell'ennesima lite familiare per difendere la madre. I giudici della Quinta sezione penale della Cassazione, accogliendo la richiesta della procura generale presso la Suprema Corte e delle difese, hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato invece dalla procura generale di Torino.
Alex, che ora porta il cognome della madre, Cotoia, era stato assolto in primo grado per legittima difesa, in appello, nel dicembre 2023, era stato, invece, condannato a sei anni e due mesi. La Cassazione, con i giudici della prima sezione penale, nel luglio del 2024 avevano annullato poi con rinvio quella sentenza di condanna disponendo un Appello bis. Nel nuovo processo d’Appello, nel gennaio scorso, Alex difeso dagli avvocati Claudio Strata ed Enrico Grosso, era stato assolto ma la sentenza era stata impugnata dalla procura generale di Torino. Oggi la dichiarazione di inammissibilità del ricorso con l’assoluzione che diventa così definitiva.
"Alex ora può cominciare a vivere", così all’Adnkronos l’avvocato Claudio Strata, uno dei legali di Alex.
Leggi tutto: Uccise il padre per difendere la madre, è definitiva l'assoluzione per Alex Cotoia

(Adnkronos) - No della Corte dei Conti al visto di legittimità per il Ponte sullo Stretto di Messina. La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del governo e delle amministrazioni dello Stato della magistratura contabile, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la delibera Cipess n. 41/2025, seduta del 06 agosto 2025 sul collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse Fsc, si legge in una nota. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni.
"La mancata registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera Cipess riguardante il Ponte sullo Stretto è l'ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento", dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
"Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l'adunanza di oggi; per avere un'idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l'avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l'esistenza dei computer", attacca la premier.
"La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all'approvazione, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l'azione di Governo, sostenuta dal Parlamento", sottolinea Meloni.
"La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico", il commento del ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, Matteo Salvini.
"In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall'Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti", conclude il vicepremier.
“Sulla decisione della Corte dei Conti ci sono pochi giri di parole da fare: siamo di fronte a una sentenza politica - dichiarano i deputati della Lega in commissione Trasporti alla Camera - A spingere certa magistratura, ormai, sono motivazioni che niente hanno a che vedere con il futuro degli italiani. Si blocca il Paese senza minimamente prendere in considerazione il lavoro e il parere di esperti e professori in tutto il mondo”.
Le reazioni si susseguono. "Vince la giustizia, vince il diritto - scrive in una nota Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde - Salvini ha tenuto in ostaggio il Paese con la sua follia, sottraendo 14 miliardi di euro allo Stato per un progetto mai validato da alcun tecnico o organismo dello Stato: un progetto vecchio di 26 anni, che viola le direttive europee su ambiente e concorrenza". "È il fallimento politico e istituzionale di Salvini, che ora deve dimettersi. Siamo pronti a denunciare alla Corte di Giustizia europea qualsiasi tentativo di andare avanti con una delibera illegittima", conclude Bonelli.
“Il no della Corte dei Conti al visto di legittimità alla delibera Cipess scrive la parola game over sulla grottesca vicenda del ponte sullo Stretto - dichiara il deputato M5S Agostino Santillo - I magistrati hanno ritenuto insormontabili i rilievi mossi al progetto e al carrozzone messo in moto da Salvini: le lacune sono vere e proprie falle. Economiche, procedurali e di rispetto delle norme Ue. Falle che si aggiungono ai nodi non sciolti sul fronte ingegneristico e geologico. Meloni fermi immediatamente questa telenovela inguardabile: rischiamo un’altra figura barbina su scala planetaria. Il tempo dei giochi è finito, si torni alla serietà”.

(Adnkronos) - No della Corte dei Conti al visto di legittimità per il Ponte sullo Stretto. La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del governo e delle amministrazioni dello Stato della magistratura contabile, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la delibera Cipess n. 41/2025, seduta del 06 agosto 2025 sul collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse Fsc, si legge in una nota. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni.
"La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico", il commento del ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, Matteo Salvini.
"In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall'Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti", conclude il vicepremier.

(Adnkronos) - ''Non mi interessano i commenti delle persone che puntano contro di me l’indice accusatore per aver messo in piazza la verità su mio padre Vittorio Sgarbi. Se questo ha contribuito ad accendere i fari su una situazione drammatica e anche solo indirettamente a far migliorare le condizioni di salute di mio padre, sono fiera di averlo fatto e lo rifarei altre cento, mille volte. Sono rimasta invece allibita dall’atteggiamento della giudice che ieri durante l’udienza era tutta preoccupata dall’aspetto mediatico e non ha posto nessuna attenzione né ha fatto cenno alla salute di mio padre''. E' quanto dichiara in una nota Evelina Sgarbi, figlia del politico e critico d'arte.
''Anzi, dopo aver accettato il libro in dono si è preoccupata di chiederne immediatamente l’autografo, addirittura accettando battute inerenti la firma falsa, in un clima troppo ispirato al 'volemose bene', quasi che il mio essere giovane significasse poter essere trattata come una cittadina di serie B - aggiunge -. Il mio legale Iacobbi ha sollevato formalmente un fatto serio, quello della firma posta sul modello privacy del Gemelli - modulo con cui qualcuno mi ha impedito di avere notizie sulla salute di mio padre - che secondo i tecnici da noi consultati non sembra essere quella autografa di Vittorio Sgarbi, e credo meritasse attenzione e magari approfondimenti anziché una pacca sulla spalla''.
''Ho percepito un clima di ostilità con atteggiamenti paternalistici del tutto fuori luogo da parte di un giudice in una aula di Tribunale che dovrebbe innanzitutto rispettare la Costituzione che dice chiaramente all’articolo 21 che tutti i cittadini hanno diritto ad esprimersi liberamente - continua la figlia di Sgarbi - Ebbene io rigetto e contesto la frase-ammonimento della giudice nei miei confronti secondo la quale se io continuassi a parlare coi giornalisti o tornassi in tv, la giudice Paola Scorza ne avrebbe tenuto conto nel giudizio. Ma stiamo scherzando? La salute di mio padre dipende dal fatto se io parlo o non parlo coi giornalisti? Se vado o non vado in tv? E’ questa la terzieta’ del giudice?''.
''Per tutte queste ragioni che mi hanno profondamente colpita, stupita e turbata - comunica Evelina Sgarbi - ma anche per rilievi tecnici e sostanziali molto importanti che mi ha sottolineato il mio legale, tra cui spiccano l’inosservanza del principio del contraddittorio tra le parti e l’inosservanza dell’obbligo di condotta imparziale durante l’udienza di ieri, ho deciso di dare mandato al mio avvocato per ricusare immediatamente la giudice. Sono interessata a salvare mio padre, che ho visto molto depresso, molto spento, con uno sguardo che non è più il suo. Non mi interessa il bon ton né la retorica da strapazzo attorno al personaggio Sgarbi'', conclude.
Leggi tutto: Evelina Sgarbi: "Giudice si preoccupa dei media, mandato a legali per ricusarla"

(Adnkronos) - Un rapporto "totalmente privo di credibilità e imparzialità, come Italia non ne siamo sorpresi". Lo ha detto il rappresentante italiano all'Onu, Maurizio Massari, parlando alla presentazione del report di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, intitolato 'Un genocidio internazionale'. "Il contenuto del rapporto - sostiene Massari - oltrepassa palesemente il mandato specifico del Relatore speciale, che non comprende indagini su presunte violazioni commesse da altri Stati o entità, né giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la Corte penale internazionale".
"Ancora più preoccupante è la completa inosservanza, in particolare negli ultimi mesi, del codice di condotta per gli Special Rapporteur, che comprende principi di senso comune come l'integrità, l'imparzialità e la buona fede", ha proseguito l'ambasciatore Massari, sottolineando che questo codice di condotta chiede che i Rapporteur "assicurino che le loro opinioni politiche non pregiudichino l'esecuzione della loro missione" ed esercitino "moderazione e discrezione".
"Ci sono ampie prove online e nelle sue interviste che come Special Rapporteur la signora Albanese non può essere considerata imparziale - ha continuato Massari - in un recente evento pubblico in Italia è sembrato persino che mettesse in discussione la dichiarazione di un sindaco locale che chiedeva il rilascio degli ostaggi israeliani".
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, ha definito Francesca Albanese "una strega". "Sei una strega e questo rapporto è un'altra pagina del tuo libro di incantesimi", ha dichiarato Danon dopo la presentazione del report. "Ha cercato di maledire Israele con menzogne e odio, ma il suo veleno non ha funzionato", ha detto l'ambasciatore rivolto ad Albanese, mentre una commissione delle Nazioni Unite discuteva il suo rapporto che, secondo Danon, "diffama Israele e incolpa i Paesi che lo sostengono".
Leggi tutto: Gaza, Italia all'Onu: "Rapporto Albanese privo di credibilità e imparzialità"

(Adnkronos) - Ha perso il controllo della sua moto, schiantandosi sull'asfalto. È morto così, nel pomeriggio di oggi, Evan Delogu, il fratello 18enne della conduttrice radiofonica e televisiva Andrea. L'incidente in via Vittor Pisani, a Igea Marina, in provincia di Rimini. Sul posto la Polizia Locale impegnata nei rilievi. "Il cuore a volte batte anche se è morto... Grazie a tutti per la vostra vicinanza in questo momento di dolore... Voglio che si ricordi così il nostro bambino... Addio Evan... Il tuo papà e tua mamma", ha scritto il papà, Walter Delogu, sulla propria pagina Facebook.
Andrea Delogu, 43 anni, quest'anno anche concorrente di 'Ballando con le stelle', aveva dedicato a Evan un post sui social la scorsa estate: "Mio fratello è il più bello del mondo. Non lo taggo se no si incazza, ma dovete sapere che mio fratello e il più bello del mondo. Punto. Rimini e moto e pure mamma in moto".
Leggi tutto: Incidente stradale a Igea Marina, muore il fratello 18enne di Andrea Delogu

(Adnkronos) -
La mail dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano al consigliere del Garante della Privacy Agostino Ghiglia non riguardava l’esposto sull’audio “privato” trasmesso da Report, che è stato in questi giorni sanzionato con 150mila euro di multa dalla stessa Authority. E’ una semplice questione di date.
La trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci, infatti, andò in onda a dicembre. Mentre la mail di Sangiuliano a Ghiglia, stando a quanto ha anticipato proprio Report, è datata 13 ottobre. Come avrebbero fatto Sangiuliano e la moglie Federica Corsini a fare un esposto con due mesi di anticipo? La risposta è che c’è o si fa una grande confusione di date e di esposti.
Proviamo a fare chiarezza. Il giorno 10 ottobre 2024 Sangiuliano e Corsini presentano al garante Privacy esposti separati chiedendo di essere tutelati dopo i servizi del settimanale Chi, del quotidiano Repubblica e dei siti Dagospia, Fanpage e Today. Secondo Report qualche giorno dopo, 13 ottobre per l’appunto, Sangiuliano avrebbe inviato una mail al consigliere dell’Autorità Ghiglia scrivendo “Caro Agostino, non chiediamo alcun trattamento di favore ma solo i diritti di ogni cittadino”. E sempre secondo Report Ghiglia avrebbe sollecitato l’attivazione di un procedimento d’urgenza. Ma la telefonata avrebbe sortito in realtà tutt’altro effetto. Come ha potuto verificare l’Adnkronos, infatti, il reclamo di Sangiuliano presentato a ottobre è stato rigettato e dichiarato “infondato”. Quello della Corsini, invece, è ancora pendente.
Tutto ciò quindi non avrebbe legami con l’audio trasmesso dal programma di Ranucci l’8 dicembre 2024. Sangiuliano e sua moglie, nello stesso giorno, presentarono una diffida per impedire la messa in onda delle loro conversazioni private. Ed è questa segnalazione da cui è scaturito il procedimento che ha portato l’Autorità a comminare una multa da 150mila euro alla Rai per la violazione della privacy compiuta dalla trasmissione Report.
La giovane era stata anche segregata in una camera... 
(Adnkronos) - Grande successo per la prima edizione di Fine #WineTourism Marketplace Italy, il Salone italiano B2B organizzato da Riva del Garda Fierecongressi e Feria de Valladolid, dedicato al settore dell’enoturismo che si è concluso oggi al Quartiere Fieristico di Riva del Garda. Una due giorni che ha coinvolto 76 espositori italiani e internazionali, e 74 buyer provenienti da 24 Paesi; oltre 1.440 gli incontri di business mirati, l’89% dei quali nati da una preferenza reciproca tra domanda e offerta. Un ottimo risultato, frutto di un intenso lavoro di matching e selezione che ha confermato l'efficacia del format.
"Siamo lieti di aver messo il nostro territorio - ha dichiarato il presidente di Riva del Garda Fierecongressi, Roberto Pellegrini - al centro della mappa dell'enoturismo europeo. Fine Italy non è solo una manifestazione di successo, ma un vero e proprio motore di sviluppo e di promozione del Trentino. Abbiamo dimostrato che l'enoturismo, se approcciato con un format business mirato e di respiro internazionale, è capace di qualificare ulteriormente la nostra destinazione, creando valore per tutte le filiere coinvolte".
Soddisfazione anche tra i partner spagnoli. “Per noi è motivo di grande orgoglio - ha affermato il direttore generale di Feria de Valladolid, Alberto Alonso - aver avviato questo progetto insieme a Riva del Garda Fierecongressi e a tutti i partner che lo hanno sostenuto. Si tratta di una tappa significativa nei nostri 60 anni di storia, poiché per la prima volta abbiamo organizzato un evento al di fuori dei confini della Spagna. Ma, soprattutto, Fine Italy rappresenta il consolidamento di un’iniziativa che, fin dal 2020, si è distinta per il suo carattere pionieristico, favorendo l’apertura a nuovi mercati e contribuendo in modo concreto allo sviluppo dell’enoturismo europeo”.
Patrocinato da Enit - Agenzia nazionale del Turismo, dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal ministero del Turismo, Fine Italy è stato il palcoscenico di incontro di tutto il settore del wine tourism.
“Lo scorso anno - ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, nel suo messaggio condiviso in occasione dell’inaugurazione dell’evento - abbiamo riconquistato il primo posto a livello mondiale nella produzione di vino, posizione che avevamo perso nel 2023, e il nostro export vinicolo ha raggiunto il traguardo degli 8 miliardi di euro di fatturato. Sempre più turisti stranieri scelgono l’Italia per il buon vino, e l’enoturismo genera un giro d’affari che si aggira intorno ai 3 miliardi di euro, in costante crescita. Questi risultati economici non sono solo motivo di orgoglio, ma testimoniano come il vino sia parte integrante della nostra cultura e del nostro modo di vivere”. Il ministro ha inoltre evidenziato come le esperienze enoturistiche siano sempre più richieste, trasversali e strutturate, capaci di integrare vino, aree rurali e piccoli borghi, e aprano così un canale aggiuntivo per la distribuzione e la destagionalizzazione dei flussi.
Le ha fatto eco Alessandra Priante, presidente Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, intervenuta con un videomessaggio, a sottolineare che “oggi l’enoturismo rappresenta un’importante occasione di crescita per le aziende vitivinicole italiane; ci troviamo di fronte a turisti consapevoli e molto motivati rispetto alla destinazione e, in tale contesto, l'enogastronomia è un volano fondamentale; strutturarsi per ricevere flussi turistici significa iniziare a capire il potenziale che questo comparto genera, basti pensare che negli ultimi dieci anni il turismo del vino in Italia è cresciuto del 176%”.
Questa iniziativa è frutto di una collaborazione e visione condivisa anche con la Provincia autonoma di Trento. Roberto Failoni, assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca, intervenuto all’inaugurazione assieme all’assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali, Giulia Zanotelli, ha evidenziato che “la prima edizione dell’evento segna un momento significativo per il territorio e per l’intero settore dell’enoturismo". "Il Trentino si conferma luogo di incontro tra esperienze, culture e professionalità capaci di generare valore e promuovere la ricchezza dei paesaggi e delle tradizioni trentine; è una leva strategica per lo sviluppo economico e territoriale, perché unisce il saper fare delle imprese agricole alla bellezza dei luoghi, crea occupazione e promuove un modello di turismo davvero a 360 gradi”, ha aggiunto.
La valenza strategica di questo settore è stata al centro degli interventi di Blanca Pérez-Sauquillo Lopez, direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo - Turespaña, e Silvio Rigatti, presidente di Garda Dolomiti. Entrambi hanno concordato sul fatto che il settore rappresenti un fattore chiave per la destagionalizzazione e un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, essenziale per una crescita sostenibile e integrata del valore territoriale. In un momento in cui il mercato è in forte evoluzione, una manifestazione come Fine Italy può favorire da un lato lo sviluppo commerciale, dall’altro supportare le aziende italiane ad essere maggiormente pronte rispetto alle richieste dell’enoturismo internazionale.
“Fine Italy - ha concluso Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - è una piattaforma professionale che l’enoturismo italiano merita per consolidare il suo percorso di crescita e rafforzare la competitività in un contesto globale in forte evoluzione. Un contenitore aperto e condiviso, nato dall’ascolto delle reali esigenze di chi, da anni, contribuisce allo sviluppo del settore. Il successo di questa edizione è dato proprio dal patto di fiducia e rispetto con l'intero sistema enoturistico italiano; una visione collaborativa che ha coinvolto attivamente tutti gli attori, dalle istituzioni alle associazioni di filiera, la vera chiave di volta per la crescita integrata e duratura di tutto il comparto”.

(Adnkronos) - "L'Europa dispone di risorse umane e materiali straordinarie, ampiamente consistenti e di grande qualità. Ha le carte in regola per restare protagonista e competitiva, potendo così garantire un futuro di benessere ai suoi cittadini. Ha sviluppato meccanismi di protezione sociale, che assicurano cure e assistenza sanitaria tutelando le persone dalle avversità economiche. Rimane un baluardo della democrazia, delle libertà fondamentali, dello Stato di diritto e ha il dovere di contribuire allo sviluppo di un ordine internazionale fondato sulla pace e sulla dignità delle persone". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Firenze i componenti del Consiglio direttivo della Bce.
"Non va ignorato - ha proseguito il capo dello Stato - come l'Unione stia tuttora operando in questa direzione, con l'ampliamento e lo sviluppo di una rete di libero scambio commerciale con grandi aree del mondo, dal Nord America all'America latina, all'Asia, facendo sorgere in tal modo interessi comuni e obiettivi condivisi, la base più solida per la pace come la storia insegna".
"Occorre ritrovare lo slancio e il coraggio che animarono i grandi passaggi istituzionali del processo di integrazione europea fino all'adozione della moneta unica. E' urgente accelerare: gli strumenti sono ben noti, occorre realizzarli con determinazione e in tempi certi - ha detto Mattarella - per accrescere l'integrazione politica ed economica del Continente, che consenta ai suoi Paesi membri di tornare a crescere e a guardare al futuro con rinnovata di fiducia di poter essere protagonisti della vita internazionale".
"L'Europa ha compiuto passi importanti in questi anni, ma essi oggi appaiono insufficienti rispetto alla portata dei mutamenti in atto. Permane, ad esempio, quella che un mio illustre predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, definì una condizione di zoppia dell'Unione: l'evidente asimmetria tra una moneta unica e una politica economica e fiscale ancora frammentata", ha affermato il presidente della Repubblica, incontrando a Firenze i componenti del Consiglio direttivo della Bce.
"La Bce, unica tra le grandi banche centrali - ha rimarcato Mattarella - opera in un contesto in cui agiscono venti diversi Stati, presto ventuno, con altrettante politiche di bilancio, con normative non pienamente armonizzate, con mercati finanziari tuttora confinati in ambiti nazionali. Persistono difficoltà nel mettere a fattor comune le iniziative su materie strategiche, come le politiche estere e di difesa, così come gli investimenti in infrastrutture e innovazione".
"La carenza di un'azione comune adeguata - ha detto il presidente della Repubblica - indebolisce tutti, si traduce in una minor capacità di rispondere alle necessità dei cittadini, in una progressiva perdita di rilevanza sul piano internazionale. Non possiamo permettercelo".
"L'Euro, insieme alla Bce che ne tutela la stabilità, è uno dei simboli più tangibili e avanzati del processo di integrazione del nostro Continente avviato quasi settant'anni fa con i Trattati di Roma", ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Firenze i componenti del Consiglio direttivo della Bce.
"Il passaggio alla moneta unica, oltre venticinque anni addietro - ha ricordato il capo dello Stato - rappresentò un grande e decisivo passo avanti, frutto di coraggio e di visione. Oggi non possono esservi dubbi che quel coraggio e quella visione siano stati premiati. Ne sono consapevoli i cittadini dei Paesi europei che vi hanno aderito, hanno visto tutelato il potere di acquisto dei loro redditi e dei loro risparmi. Lo avvertono le rispettive economie, in grado di contare su una valuta affidabile e riconosciuta a livello internazionale".
"La Bce ha assolto con successo il proprio mandato anche in momenti difficili, operando con indipendenza, con senso di responsabilità, con riconosciuta integrità, al servizio dei cittadini europei. Desidero esprimere convinto apprezzamento a Lei, presidente Lagarde, e a tutti i componenti del Consiglio direttivo per la grande competenza e la determinazione con cui avete affrontato negli ultimi anni sfide di complessità straordinaria: la pandemia, lo shock energetico seguito alla sciagurata aggressione russa all'Ucraina, il repentino rialzo dell'inflazione oggi riassorbito", ha detto Mattarella.
"Si tratta di meriti di un'Istituzione - ha aggiunto il capo dello Stato - che ha saputo consolidarsi nel tempo, attrarre talenti da tutta l'Europa. Un importante esempio delle potenzialità che nascono dal comune impegno di persone di diverse esperienze e culture, per perseguire un obiettivo condiviso".
Pubblicato bando.Comuni possono presentare istanza dal 3 a 14/11...
Nel testo anche inserimento di più specie da abbattere... 
(Adnkronos) - Torna la Serie A con il turno infrasettimanale. Oggi, mercoledì 29 ottobre, si giocano alle 18:30 Juve-Udinese e Roma-Parma.
Dove vedere le partite? Juventus-Udinese viene trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. Il match sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
Anche Roma-Parma è trasmessa in diretta televisiva da Dazn, visibile tramite smart tv, ma questa sfida è disponibile anche sui canali Sky Sport. Il match si potrà seguire in streaming sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma web di Dazn.
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Giovane arrestato per detenzione di materiale pedopornografico... 
(Adnkronos) - Dalla password '123456' ai falsi sms delle banche, dai dispositivi non aggiornati alle app pirata: le trappole digitali oggi si nascondono ovunque. E spesso bastano pochi clic per mettere a rischio i propri dati, la propria identità, persino la serenità familiare. Per questo nasce 'Vite Connesse', il decalogo delle buone pratiche per la sicurezza digitale dei consumatori, promosso da Netgroup, società italiana leader nel settore della cybersecurity e dell’innovazione digitale, e Udicon (Unione per la difesa dei consumatori), una delle principali associazioni italiane a tutela dei cittadini e dei loro diritti.
Un vademecum chiaro e accessibile, pensato per aiutare ogni cittadino a difendersi dai pericoli della rete e adottare comportamenti digitali consapevoli. Dieci regole (più una) che traducono la cybersecurity in gesti quotidiani: aggiornare, verificare, segnalare, condividere buone pratiche. “Essere cittadini digitali consapevoli non significa rinunciare alla tecnologia, ma imparare a usarla con intelligenza e responsabilità”, si legge nell’introduzione al decalogo.
“Ogni clic, ogni dato condiviso, ogni aggiornamento ignorato può fare la differenza tra sicurezza e vulnerabilità”. Il decalogo – presentato oggi nel corso di una agorà digitale e diffuso attraverso i canali social di Netgroup e Udicon – affronta i principali rischi della vita digitale moderna: dalle truffe online alla gestione dei cookie, dai backup dei dati personali all’uso corretto dell’intelligenza artificiale. Un vero manuale di autodifesa digitale, con esempi concreti, casi reali e consigli pratici per evitare frodi, furti d’identità e violazioni della privacy. L’obiettivo è creare una cultura della sicurezza digitale diffusa, capace di partire dai comportamenti individuali e arrivare fino alla responsabilità collettiva: perché proteggere i propri dati significa, ormai, proteggere sé stessi e la propria comunità.
“La sicurezza digitale non è più un tema solo tecnologico, ma culturale. Ogni innovazione porta con sé nuove opportunità, ma anche nuove vulnerabilità: per questo la cybersecurity deve diventare una competenza diffusa, parte integrante della vita di cittadini, imprese e istituzioni. Con Udicon abbiamo scelto di unire esperienze e visione per trasformare la consapevolezza in protezione reale. Il decalogo nasce da questa convinzione: la tecnologia può essere davvero un motore di fiducia e comunità, se usata in modo sicuro, responsabile e umano”, ha dichiarato Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup.
"La cybersicurezza è ormai parte della nostra vita quotidiana, non solo un tema per esperti. Ogni giorno riceviamo messaggi, email o notifiche che possono nascondere truffe e insidie e basta un clic per mettere a rischio i nostri dati personali e la nostra identità digitale. Con il decalogo realizzato insieme a Netgroup vogliamo offrire ai cittadini uno strumento semplice, concreto e comprensibile: dieci regole per riconoscere le trappole digitali e difendersi in modo consapevole. Perché proteggere i propri dati significa, prima di tutto, proteggere sé stessi”, ha aggiunto Martina Donini, presidente di Udicon.
Il decalogo quindi raccoglie 10 azioni semplici ma decisive per vivere in modo sicuro e consapevole la propria identità digitale. 1. Proteggi i tuoi account con password sicure e autenticazione a più livelli. Le password sono la prima barriera di protezione della tua vita digitale. Più sono forti, più difficile sarà violare i tuoi account o rubare la tua identità online. Un caso concreto? Un utente usa la stessa password, “123456”, per email, utenze e social. Dopo un furto di dati da un portale, i truffatori accedono anche alla sua casella di posta, inviando messaggi fraudolenti ai contatti. Quindi riutilizzare password semplici o identiche per più servizi crea un effetto domino: basta una violazione per compromettere tutto.
Ecco i consigli: crea password diverse, lunghe (almeno 15 caratteri) e complesse per ogni account; laddove previsto dal servizio, attiva la doppia autenticazione (2fa); utilizza un password manager per memorizzare e aggiornare le credenziali, a maggior ragione per quelle di account non protetti da 2fa; cambia subito le password se ricevi avvisi di violazione dei dati da parte dei servizi che usi.
2. Presta attenzione: le truffe digitali sono riconoscibili. Dietro un messaggio o un link può nascondersi una trappola. Riconoscere i segnali giusti ti aiuta a evitare furti di dati e pagamenti fraudolenti. Caso concreto: un messaggio “dal corriere” invita a cliccare un link per ripianificare una consegna. Il sito imita quello ufficiale ma il logo è in bassa qualità e non sembra formattato correttamente e l’indirizzo web sembra autentico ma contiene una lieve variazione nel dominio. Vengono richiesti i dati della carta di credito per pagare una “tassa di consegna”. Pochi minuti dopo, sul conto della vittima compaiono addebiti non autorizzati. Le truffe sfruttano fretta e fiducia: un solo clic può bastare per rubare dati e denaro. Consigli: non cliccare link sospetti ricevuti via email, sms o chat; controlla sempre mittente, grafica, “tono” del messaggio (spesso allarmistico o urgente) e Url (es. posteitaliane-info.it invece di poste.it); accedi ai servizi solo da app ufficiali o digitando manualmente l’indirizzo nel browser; in caso di dubbi, contatta direttamente l’ente tramite i canali ufficiali.
3. Mantieni aggiornati i dispositivi e le applicazioni. Aggiornare significa proteggersi. Ogni nuova versione di software o app chiude le falle che i criminali informatici cercano di sfruttare. Caso concreto: una famiglia utilizza da tempo un assistente vocale per gestire luci e termostato. Da settimane l’app segnala un aggiornamento disponibile, ma nessuno lo installa. Un gruppo di hacker sfrutta proprio quella falla per accedere da remoto al dispositivo e alla rete wi-fi domestica, raccogliendo informazioni sulle abitudini della casa, sugli orari e perfino sulle conversazioni captate casualmente dal microfono. Quindi ogni aggiornamento corregge vulnerabilità che i criminali informatici possono sfruttare. Ignorarli significa lasciare porte aperte. Consigli: attiva gli aggiornamenti automatici di sistema e app; aggiorna anche router e modem: sono la prima barriera di difesa.
4. Effettua backup regolari: proteggi i tuoi ricordi e i tuoi dati. Un guasto, un furto o un virus possono cancellare in un attimo anni di ricordi digitali. I backup sono la tua rete di sicurezza. Caso concreto: yn utente riceve un’email che sembra affidabile e clicca su un link o un allegato. Dopo il clic, si scopre essere un messaggio malevolo, il computer si blocca e tutti i file – foto, video e documenti di lavoro – diventano inaccessibili. Quindi i dati personali e quelli aziendali risultano compromessi, con un danno sia per l’utente sia per l’organizzazione, che rischia la perdita di informazioni riservate. Senza un backup, basta un guasto o un errore per perdere anni di ricordi digitali e documenti di lavoro. Consigli: esegui backup periodici su supporti esterni o servizi cloud affidabili, prevedendo dei meccanismi di crittografa o protezione con password avanzate; imposta un promemoria mensile per aggiornare i tuoi backup: bastano pochi minuti per mettere al sicuro la tua memoria digitale.
5. Tracce digitali: impara a controllare i cookie. Ogni volta che navighi online, lasci tracce della tua attività sotto forma di cookie, piccoli file che i siti web salvano sul tuo dispositivo. Non tutti i cookie sono uguali, e gestirli consapevolmente ti aiuta a proteggere la tua privacy e limitare la raccolta non necessaria dei tuoi dati. Caso concreto Un consumatore accetta tutti i cookie di un sito di shopping. Poco dopo riceve email e pubblicità da siti sconosciuti: i suoi dati sono stati condivisi con decine di aziende. Cosa emerge: accettare tutti i cookie per comodità espone al tracciamento e all’uso improprio dei propri dati personali. Consigli: accetta solo i cookie necessari, evita di cliccare 'Accetta tutto'; cancella periodicamente cronologia e cookie dal browser.
6. Affidati solo a fornitori e piattaforme sicure. Ogni acquisto o download è una questione di fiducia. Scegliere canali ufficiali e sicuri è il modo più semplice per evitare truffe e furti di dati. Caso concreto Un utente acquista da un sito sconosciuto con prezzi troppo bassi. Il prodotto non arriva e la carta di credito viene clonata. Cosa emerge: offerte 'troppo belle per essere vere' nascondono spesso truffe o furti di dati. Consigli: usa solo siti con connessione sicura https:// e store ufficiali; controlla recensioni e contatti del venditore; evita app scaricate da fonti non ufficiali o dispositivi “sbloccati”.
7. Streaming illegale, rischio reale. La pirateria online non è solo illegale: è anche pericolosa. Dietro un film “gratis” può nascondersi un malware o un furto di identità. Scaricando un film da un sito pirata, un utente infetta il computer con un virus che ruba i dati bancari. Inoltre, rischia sanzioni per violazione del copyright. Lo streaming illegale mette a rischio dati, dispositivi e comporta conseguenze legali. Consigli: guarda contenuti solo su piattaforme legali e certificate; evita siti “gratuiti” o “senza registrazione”; se il dispositivo risulta infetto, disconnettilo dalla rete, esegui una scansione antivirus e rivolgiti a un professionista.
8. Proteggi la tua privacy in casa e sui dispositivi connessi. La casa smart deve essere anche una casa sicura. Ogni dispositivo connesso può diventare una porta aperta se non protetto adeguatamente. Caso concreto Una famiglia installa una videocamera interna ma lascia la password di fabbrica: un hacker accede alle immagini e le diffonde online. Cosa emerge I dispositivi smart rendono la vita più comoda ma, se non protetti, aprono porte digitali ai malintenzionati. Consigli: cambia sempre le password predefinite; aggiorna regolarmente i dispositivi smart; posiziona videocamere solo in aree comuni; copri webcam e attiva la “modalità privacy” quando disponibile; spegni il microfono nei dispositivi di assistenza vocale.
9. Usa l’intelligenza artificiale con consapevolezza e senso critico. L’AI è utile e potente, ma non infallibile. Usarla con prudenza significa proteggere i propri dati e saper distinguere tra verità e finzione. Caso concreto Una persona carica il proprio Cv su una piattaforma di ai per scrivere una lettera di presentazione. I suoi dati in questo modo vengono ceduti a terze parti, senza che se ne renda conto. Sono, quindi, esposti a rischio in caso di un eventuale data breach. Cosa emerge Ogni informazione condivisa con un sistema di Ai può uscire dal tuo controllo e restare accessibile a terzi. Consigli: non caricare dati personali o documenti sensibili; cancella periodicamente i contenuti caricati; verifica sempre l’attendibilità dei risultati: usa l’Ai come supporto, non come unica fonte di verità.
10. Promuovi la cultura digitale in famiglia. La sicurezza online è un gioco di squadra. Condividere buone pratiche tra generazioni protegge tutta la rete familiare. Caso concreto Una persona anziana inserisce i dati bancari in un “sito truffa”, ma il nipote, avendo imparato a riconoscere i falsi sms, blocca subito la carta. La consapevolezza è la miglior difesa: chi conosce i rischi protegge anche gli altri. Consigli: parla di sicurezza digitale in famiglia; insegna a riconoscere truffe e link sospetti; condividi buone pratiche e regole semplici con tutti.
In conclusione il consiglio 'bonus' che vale per tutti! Segnala subito sospetti e comportamenti anomali In caso di truffa, furto di dati o attività sospette sui tuoi account o dispositivi, la rapidità di reazione è fondamentale. Se ricevi comunicazioni ingannevoli, noti movimenti insoliti sui conti o comportamenti anomali dei tuoi dispositivi, interrompi subito la connessione alla rete e non fornire ulteriori informazioni personali. Segnala tempestivamente l’accaduto alla Polizia Postale o alle autorità competenti e, se necessario, blocca carte e account coinvolti. Agire rapidamente può limitare i danni e contribuire a prevenire ulteriori frodi, proteggendo te e altri utenti.
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