(Adnkronos) - In tantissimi si sono radunati oggi, venerdì 8 agosto, nella Chiesa Madre di Capaci (Palermo) per dare l'ultimo saluto a Simona Cinà, la ragazza di venti anni morta venerdì scorso in piscina durante una festa di laurea in una villa a Bagheria.
Gremito l'interno della chiesa e tante le persone che sono rimaste sulle scale durante la santa messa. Tanti i giovani, tra cui spiccano le compagne di pallavolo della ragazza, che hanno scelto di indossare una maglietta bianca con la scritta Cinà e il numero 24 (quello di Simona).
La bara della 21enne è stata accolta da un lungo applauso al suo arrivo in chiesa. Sul feretro bianco la maglietta con cui Simona giocava a pallavolo. Al fianco dei genitori della giovane, della sorella gemella Roberta e del fratello Gabriele, il sindaco di Capaci Pietro Puccio.
Evidente la commozione dell'intero paese. Per oggi, il sindaco ha proclamato una giornata di lutto cittadino.
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(Adnkronos) - Il congedo di paternità andrà al 'genitore intenzionale' in caso di coppia omogenitoriale femminile. L'inps con un messaggio recepisce la sentenza della Corte Costituzionale in materia di fruizione del congedo di paternità obbligatorio da parte di una lavoratrice, genitore intenzionale, in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile.
La pronuncia della Corte ''produce effetti diretti nell’ordinamento giuridico italiano e, pertanto, la lavoratrice dipendente che, nell’ambito di una coppia omogenitoriale femminile, risulti genitore intenzionale dall’iscrizione nei registri dello stato civile, è legittimata a beneficiare del congedo di paternità obbligatorio della durata di 10 giorni lavorativi (20 giorni in caso di parto plurimo)'', scrive l'Istituto.
(Adnkronos) - L'intesa politica è stata suggellata. Ieri il via libera all'alleanza da parte degli iscritti M5S, ha preceduto di qualche ora l'ufficializzazione della ricandidatura di Eugenio Giani a presidente della regione Toscana da parte della Direzione regionale Pd. Ma i 5 anni di opposizione pentastellata lasciano tante distanze a partire della fratture 'storiche', dalle infrastrutture alle grandi opere, vedi l'estensione dell'aeroporto Firenze Peretola o il rigassificatore di Piombino.
Distanze che in questi mesi lo stesso Giani ha cercato di accorciare promuovendo temi cari ai 5 stelle. "Nell’ultimo anno di legislatura ha detto oggi in un'intervista- in Regione abbiamo fatto atti significativi insieme ai 5 Stelle, come la legge sull’assistenza al fine vita, gli asili nidi gratis, il salario minimo di 9 euro premiato negli appalti pubblici".
Provvedimento quest'ultimo impugnato dal governo nel Cdm di lunedì scorso, come già era accaduto per la legge toscana sul fine vita. Tutti temi su cui si è registrata convergenza con M5S e Giani confida di riuscirci anche su altro. "Ci metteremo intorno a un tavolo e concentreremo l'attenzione perché vi sia chiarezza di fronte agli elettori su ciò che la giunta Giani bis, chiamiamola così, porterà avanti nei prossimi 5 anni", ha detto stamattina a Controradio parlando del tavolo programmatico che si aprirà con i 5 Stelle.
Tavolo a cui i 5 Stelle arrivano chiedendo il rispetto di alcune priorità. Lo ha spiegato ieri lo stesso Conte: "La pronuncia dei nostri iscritti ci dà ora un mandato chiaro per un confronto con il candidato presidente, per verificare con rigore che siano rispettate e messe nero su bianco le condizioni che la comunità territoriale ha ritenuto prioritarie per sottoscrivere un accordo programmatico".
I punti più divisivi nella legislatura che si sta chiudendo (si andrà al voto nella regione a metà ottobre) hanno riguardato in particolare le infrastrutture: non solo l'areoporto a Firenze ma anche diverse altre opere come il raddoppio ferroviario Firenze-Pisa. Poi ci sono le storiche battaglie per l'acqua pubblica, contro il consumo del suolo a cui si aggiunge anche la richiesta di una nuova governance locale per la sanità fino alla lotta contro il rigassificatore di Piombino condivisa anche da Avs.
Sull'aeroporto di Firenze, Giani però precisa: "Il progetto adesso è a Roma per la valutazione di impatto ambientale, un iter indipendente dalla Regione". Insomma, sottolinea il candidato del centrosinistra: "Se si passa dai 'titoli' delle questioni ai dettagli, mettendosi a un tavolo, la sintesi si trova".
(Adnkronos) - L'incontro tra il capo della Casa Bianca, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, potrebbe tenersi la prossima settimana, forse già lunedì, e Roma sarebbe tra le sedi valutate per ospitare il faccia a faccia. Lo scrive l'emittente americana Fox, vicina all'Amministrazione Trump, citando due fonti vicine ai negoziati. L'agenzia di stampa russa Tass, tuttavia, ha smentito che Roma possa essere la sede dell'incontro. "Non sarà in Europa", ha affermato una fonte, sottolineando che il continente non è stato preso in considerazione come sede del vertice.
Leggi tutto: Ucraina, Fox: "Ipotesi summit Trump-Putin a Roma". Tass smentisce
(Adnkronos) - Il lavoro nel turismo cresce, ma la mancanza di personale rischia di arrestare bruscamente la corsa di un settore che traina l’economia italiana da anni. Nel 2024 questo comparto ha continuato a creare occupazione, superando 1,5 milioni di addetti (+2,1% rispetto al 2023 e +21,5% rispetto al 2014). Ma dietro i numeri da record si nasconde un paradosso: mai così tanti lavoratori introvabili. Rispetto al 2019, quando i profili mancanti erano 210mila (24,6%) il numero delle assunzioni di difficile reperimento si è triplicato, toccando quota 604 mila (51,8%). E a farne le spese sono soprattutto le aziende del Centro Nord.
Secondo l'analisi della Fondazione Studi consulenti del lavoro, 'L’occupazione nel turismo, tra opportunità e limiti di crescita', elaborata su dati Istat, le imprese faticano soprattutto a trovare cuochi, pasticcieri, gelatai e camerieri. Un’emergenza silenziosa che rischia di inceppare il motore di uno dei comparti chiave dell’economia nazionale. Se, da un lato, il settore si consolida e vede aumentare soprattutto il lavoro dipendente (9% in cinque anni) nelle aree del Centro Italia così come nel Mezzogiorno, dall’altro continua a scontare difficoltà crescenti nell’intercettare i profili richiesti.
A mancare sono soprattutto cuochi (irreperibili nel 61,7% dei casi), pasticcieri e gelatai (59,8%), camerieri (54,7%), baristi (50,6%) e, ancor di più, i tecnici della produzione e preparazione alimentare (76,4%).
La difficoltà riguarda in modo particolare le regioni che negli ultimi anni hanno assistito a una crescita del fabbisogno di figure per il comparto ricettivo-ristorativo: è il caso, ad esempio, della Sicilia, Calabria e Sardegna. Ma le regioni dove si registra più affanno sono nel Centro-Nord: dopo il Molise (66,6% dei profili giudicati irreperibili dalle aziende), spiccano Umbria (61,1%), Trentino Alto Adige (58,4%), Lazio (58,1%), Piemonte e Val D’Aosta (55,7%).
A pesare sul comparto, evidenzia l'analisi, sono fattori strutturali significativi: l’assenza sistemica di percorsi formativi idonei che producano personale qualificato in misura adeguata alle richieste, stagionalità e intensità del lavoro. In questa situazione, tuttavia, si intravedono dei segnali positivi: negli ultimi anni è cresciuta, infatti, la domanda di lavoratori con qualifica di formazione professionale, la cui incidenza sul totale delle assunzioni previste è passata dal 43,2% del 2019 al 51,7% del 2024. Piccolo segnale di un’evoluzione in corso anche se ancora molto lenta.
“Il turismo rappresenta un volano per l’economia del nostro Paese, ma non possiamo ignorare l’altra faccia della medaglia: la difficoltà crescente nel trovare lavoratori qualificati rischia di trasformarsi in un’emergenza strutturale che mette a rischio lo sviluppo futuro del comparto e l’andamento positivo dell’occupazione. Oggi più che mai è fondamentale vincere la sfida del reperimento delle competenze investendo nella formazione mirata, soprattutto aumentando gli Its”, ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca.
(Adnkronos) - Da Fiorello a Valentino, da Chris Smalling a Mattia Zaccagni, e poi la vedova di Domenico Modugno, la sorella di Gianni Agnelli fino a Caterina Balivo: sono molti i vip che negli ultimi anni sono finiti nel mirino dei 'soliti ignoti', che sono riusciti a entrare nelle loro case e a portare via oggetti di lusso e denaro.
Il furto subito da Rosario Fiorello nella notte è solo l'ultimo di una lunga lista che ha visto finire sui giornali i nomi di diverse celebrità. Solo due settimane fa, il 23 luglio, Franca Gandolfi, vedova di Domenico Modugno, ha subìto una rapina in casa nella villa sull'Appia Antica, con i ladri che sono riusciti in quel caso a portare via la cassaforte e diversi oggetti in argento. Sempre il mese scorso lo stilista Valentino Garavani e il calciatore della Lazio Matias Vecino sono stati presi di mira dalle bande specializzate in furti in case di vip: il centrocampista biancoceleste, il 22 luglio scorso, ha denunciato un furto in casa, con i ladri che sono riusciti ad entrare nella sua casa in zona Camilluccia forzando una finestra, prendendo diversi oggetti di valore. Più fortunato lo stilista Valentino, che la sera del 6 luglio ha subito un tentativo di effrazione nella sua villa sull'Appia Pignatelli: due uomini si sono infatti introdotti nel giardino della villa, venendo messi in fuga da una guardia giurata che ha esploso un colpo di pistola in aria. Il 9 gennaio 2025 invece a Torrimpietra, nel comune di Fiumicino, i ladri avevano preso di mira la casa di Maria Sole Agnelli, sorella dell'avvocato Gianni Agnelli: la banda, che sarebbe stata composta da 5 persone, è riuscita a immobilizzare la guardia giurata e la governante della casa, portando via la cassaforte della villa. Maria Sole era in casa, ma non si sarebbe accorta della presenza dei ladri.
Il 1 luglio 2024 invece toccò a Caterina Balivo, che trovò la sua casa nel quartiere Parioli svaligiata da alcuni ladri, entrati da una finestra del balcone portando via con sé orologi, gioielli e borse di valore. Neanche due settimane dopo, il capitano della Lazio Mattia Zaccagni e Chiara Nasti hanno denunciato il furto di gioielli, orologi e borse, oltreché della cassaforte, smurata dalla loro casa nella zona Camilluccia. Altri calciatori in precedenza avevano avuto la spiacevole sorpresa di una 'visita' dei ladri: il 28 dicembre 2023 fu l'allora giallorosso Nicola Zalewski, mentre nell'ottobre di quell'anno toccò al difensore della Roma Chris Smalling. (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi)
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(Adnkronos) - La rottura tra Ademola Lookman e l'Atalanta appare insanabile. L'attaccante ha deciso: vuole lasciare Bergamo e accasarsi all'Inter, ma l'amministratore delegato della Dea Antonio Percassi ha definito la posizione del club, pronto a cedere il nigeriano solo all'estero. Anche per questa presa di posizione che appare ormai difficile da riconciliare con le idee per il proprio futuro, Lookman ha deciso di allontanarsi dalla città fino a nuovi aggiornamenti. Interrompendo quindi il lavoro quotidiano nel centro sportivo di Zingonia per recuperare dal fastidio al polpaccio.
Ma com'è la situazione tra Lookman e l'Inter ad oggi, venerdì 8 agosto? Pochi giorni fa, l'Atalanta ha rifiutato un'offerta da 45 milioni (bonus inclusi) per il nigeriano. Il primo passo ufficiale nella trattativa. Percassi ha espresso una posizione chiara, quella di voler accontentare il giocatore e lasciarlo partire, ma solo in caso di proposta congrua (non inferiore ai 50 milioni) da parte di una squadra straniera.
Una visione che non coincide con quella dell'attaccante, che ha intenzione di accettare la proposta dell'Inter per trasferirsi a Milano. Anche ieri, giovedì 7 agosto, Lookman non si è presentato al centro sportivo e non ha dato notizie. Con questa situazione, l'Atalanta potrebbe multarlo e trattenere parte del suo stipendio (in quanto ancora tesserato).
I giorni intanto passano e l'Inter studia le possibili mosse per sistemare l'attacco: l'ex Leicester resta la prima scelta, ma sullo sfondo sono vive ipotesi di mercato che portano ad alternative come Sancho, Nkunku e Garnacho.
Leggi tutto: Atalanta, nessun segnale da Lookman: la posizione della Dea e le mosse dell'Inter
(Adnkronos) - Venerdì 8 agosto alle ore 8 e 8 Luca Paolorossi, sindaco di Filottrano, ha annunciato, la sua discesa in campo per le elezioni Regionali delle Marche, con un post social in cui svela l’immagine che lo rappresenta: una pecora nera. “Vota Luca Paolorossi il sindaco strano di Filottrano (dicono che io sia) la ‘Pecora Nera’ della politica”, scrive. “Venerdì 8 agosto alle 8 e 8 (numero non a caso) pubblico questa che sarà l’immagine della mia campagna elettorale per la mia candidatura nella Lega alle prossime regionali per Francesco Acquaroli Presidente. Questa immagine è quella che ad oggi mi rispecchia di più in questo panorama politico in cui cerco di portare avanti le mie idee di ‘ristrutturazione’ basta con le solite facce, basta con le solite frasi fatte, qui c’è bisogno di fare i fatti. Basta con le solite scritte a cui nessuno crede. Tanto come siamo lo dimostriamo solo con i fatti e non con le parole ed io in un anno e poco più da Sindaco di Filottrano l’ho mostrato e lo sto dimostrando”.
Paolorossi correrà in questa nuova avventura politica con Luca Buldorini, vice presidente della Provincia di Macerata, per cercare di parlare di vita reale e dei bisogni veri delle persone del territorio. “Io e Luca Paolorossi non siamo candidati per galleggiare. Siamo qui per restituire dignità ai cittadini, ai territori, alla nostra terra”, ha detto Buldorini.
Paolorossi da parte sua ha tenuto a sottolineare quanto sta facendo nel suo Comune. “Sì, cari marchigiani, sono la pecora nera della politica. Sono il sindaco strano di Filottrano, quello che va a tappare le buche per evitare che un ragazzino con lo scooter si faccia male, quello che va a tagliare una siepe se rende pericolosa una curva, ma anche quello che lavora da 40 anni nel Made in Italy, che ha fatto l’operaio, il sarto, l’imprenditore. Sono quello che da Sindaco ha omaggiato Beltrami e Girombelli, ha sistemato scuole e campi da calcio, ha riportato interesse e turismo a Filottrano. Ho la lingua tagliente come le mie forbici? Si, porco giuda. Dico quello che penso? Sì, ma faccio pure quello che dico. A qualche politico rosso (e non solo di rabbia) questo dà fastidio, mi chiamano la “pecora nera”. Sapete che vi dico? Meglio pecora nera che agnello sacrificale di un sistema sinistrato che dalla poltrona, senza aver mai lavorato, giudica noi, che lavoriamo dalla mattina alla sera. Se strano significa provare a cambiare le cose, a portare più il fare che il chiacchierare dentro la Regione, chiamatemi pure strano. Anzi, vi dico “facciamolo strano” questo nuovo Consiglio Regionale, facciamolo insieme! Con Acquaroli Presidente, Paolorossi c’è”.
Leggi tutto: Paolorossi si candida alla Regione Marche: “Io ‘pecora nera’ che fa quello che dice”
(Adnkronos) - Jannik Sinner, dopo il trionfo di Wimbledon, riparte dall’Ohio per la seconda parte della stagione, quella sul cemento, dove lo scorso anno fu ingiocabile: vittoria nel Masters 1000 di Cincinnati e trionfo agli US Open, prima di andare a vincere anche a Shangai e le ATP Finals. Il numero 1 del tennis mondiale sa che dovrà respingere l’attacco di Carlitos Alcaraz ma è pronto alla sfida. Sinner, per gli esperti Sisal, parte favorito, a 2,00, per un back to back che a Cincinnati non si vede dal 2015 quando Roger Federer si impose, per la settima volta (record), su Novak Djokovic confermando il titolo dell’anno precedente. Questo dimostra quanto il Masters 1000 americano sia complesso.
Alle spalle del tennista azzurro, come sempre, si presenta Carlitos Alcaraz che qui, nel 2024, venne clamorosamente eliminato al secondo turno da Gael Monfils. Il tennista di Murcia, vincente a 2,75, sogna di diventare il terzo spagnolo dopo Carlos Moyá e Rafa Nadal a imporsi a Cincinnati. Carlos ha già giocato una finale nell’Ohio, due stagioni fa, quando perse da Novak Djokovic, assente in questa edizione, al termine di una partita spettacolare.
Il podio dei favoriti, alle spalle dei due giganti del tennis moderno, è completato da Alexander Zverev e Taylor Fritz. Il tennista tedesco, campione nel 2021, è a caccia del secondo titolo stagionale, dopo la vittoria a Monaco di Baviera, mentre il beniamino di casa sogna di riportare il titolo in patria a distanza di 19 anni: l’ultimo successo a stelle e strisce, infatti, ha il nome di Andy Roddick che, nel 2006, sconfisse Juan Carlos Ferrero, attuale coach di Alcaraz. Il successo di uno tra Zverev e Fritz pagherebbe 16 volte la posta.
Leggi tutto: Tennis: quote Atp Cincinnati, per Sisal il bis di Sinner in lavagna a 2,00
(Adnkronos) - L'Italia è tra i Paesi in Europa con il maggior numero di casi di intossicazioni da botulino. Perché? Lo spiega l'Istituto superiore di sanità.
Nel periodo 2001-2020, al sistema di sorveglianza nazionale del botulismo dell'Istituto superiore di sanità, "sono stati segnalati 1.039 casi clinici sospetti e ne sono stati confermati in laboratorio 452. Di questi, 412 (91%) erano casi di botulismo alimentare, 36 (8%) si riferivano a casi di botulismo infantile e 4 (1%) a casi di botulismo da ferita. Il numero di decessi è stato di 14 e il tasso medio di letalità della malattia pari al 3,1%; tale tasso di letalità è diminuito passando dal 3,8% del periodo 2001-2011 al 2,6% del 2012-2020".
Il sistema di sorveglianza nazionale "riceve mediamente 52 segnalazioni per anno e ne conferma in laboratorio mediamente 22 - prosegue il report - L’andamento delle conferme di laboratorio, tuttavia, non segue sempre l’andamento delle notifiche. Infatti, ai picchi di segnalazioni registrati nel 2004 e nel 2013 non è seguito un pari incremento del numero dei casi confermati in laboratorio".
L’incidenza media nazionale nel periodo 2001-2020 è stata di 0,39 casi per milione di abitanti. L’incidenza dei casi di botulismo "riportata annualmente in Italia è stabilmente una delle più alte in Europa, indicando che la popolazione nazionale è maggiormente esposta al rischio botulismo rispetto ad altre popolazioni europee". Questo fenomeno "trova una spiegazione logica nella spiccata tradizione conserviera ancora presente nel nostro Paese. Infatti - precisa l'Iss - nei primi anni del secolo scorso, con la diffusione anche a livello domestico delle tecniche di conservazione degli alimenti, il numero dei casi di botulismo aumentò notevolmente, spingendo le istituzioni dell’epoca a promuovere studi di termo-batteriologia e tecnologia alimentare che ancora oggi rappresentano le pietre miliari dell’industria conserviera".
"Per il periodo considerato, le Regioni che hanno registrato l’incidenza maggiore sono state la Basilicata e il Molise, con valori rispettivamente di 1,36 e 1,17 casi per milione di abitanti. Comparando i tassi di incidenza media regionale nei periodi 2001-2011 e 2012-2020 si osserva un aumento in 14 Regioni e un decremento in 5 - evidenzia il rapporto - Solo l’incidenza registrata in Abruzzo è rimasta stabile nei due periodi presi in esame". La maggior parte dei casi di botulismo si è manifestata nella popolazione di sesso maschile e la fascia di età con il maggior numero dei casi di botulismo confermati in laboratorio è quella 25-64 anni.
"Considerando che nel periodo 2001- 2020 la stratificazione delle fasce di età della popolazione italiana non ha subito variazioni significative, appare invece indicativo l’aumento del numero di casi nella fascia di età 25-64 anni nel periodo 2012-2020, rispetto al periodo 2001- 2011", conclude il report.
Leggi tutto: Botulismo, in Italia 452 casi e 14 morti tra 2001-2020
(Adnkronos) - Carlos Alcaraz 'sfida' Jannik Sinner a Cincinnati e va a caccia del primo posto nel ranking Atp. Il tennista spagnolo scenderà in campo nel Masters 1000 americano, proprio come l'azzurro, per iniziare la stagione sul cemento, che culminerà negli US Open 2025, vinti lo scorso anno proprio da Sinner. Alla vigilia dell'esordio ufficiale, che avverrà al secondo turno contro il vincente della sfida tra Bellucci e Dzumhur, Alcaraz ha fissato l'obiettivo in conferenza stampa.
"Il mio obiettivo da qui a fine della stagione è tornare a essere il numero uno del mondo", ha detto lo spagnolo, sfidando così apertamente il primato di Sinner, che tra Cincinnati e US Open dovrà difendere 3000 punti, mentre Alcaraz solo 60. Inevitabile quindi una domanda sulla rivalità con l'azzurro: "Entrambi abbiamo raggiunto traguardi importanti in poco tempo e sono felice della rivalità che stiamo creando. In realtà però non ci penso troppo, è una cosa che riguarda la gente. Sinner ed io avremo ancora tanti anni per continuare a sfidarci".
Poi Alcaraz è tornato sulla finale di Wimbledon, persa proprio contro Sinner in quattro set, torneo a cui arrivava da campione in carica: "Prima o poi doveva accadere di perdere una finale Slam", ha detto Carlos con il sorriso, "è stata una situazione nuova per me, ma bisogna essere pronti anche a questo. Ovviamente speravo che non accadesse, non vorrei mai perdere una finale, ma sono uscito dal campo orgoglioso, pensando che è capitato a tutti nella storia del tennis. Ci ho messo alcune ore a superare la sconfitta, ma alla fine ero comunque grato di aver vissuto una finale di Wimbledon".
Leggi tutto: Alcaraz, l'assalto a Sinner parte da Cincinnati: "Voglio tornare numero uno"
(Adnkronos) - "Non è solo un problema di disregolazione del nostro sistema fisiologico di raffreddamento. Le temperature roventi che nelle prossime ore si attendono, oltre ad inceppare, per il tramite di una soffocante umidità che al caldo si associa, i meccanismi di defervescenza fisiologicamente correlati all’evaporazione del sudore, sono anche in grado di ripercuotersi potentemente su altri fattori di rischio per la salute umana. Le ondate di calore, tanto più se frequenti e ravvicinate, comportano infatti pericolosi ristagni d’aria con conseguente incremento, oltre che dei livelli di ozono, anche e soprattutto dei livelli di particolato atmosferico, quindi ossidi di azoto e polveri sottili. Si calcola che le concentrazioni di queste ultime nelle giornate di stagnazione dell’aria, siano di circa 2,5 µg/m3 più alte rispetto alla media giornaliera annua. Con un effetto 'booster' sul caldo che aumenta i rischi per la salute". Così all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli.
"E questo per tutta una serie di ragioni che includono l’alta pressione, la forte radiazione solare, una maggiore presenza di polveri generate dagli incendi frequentissimi di questi tempi, l’aumento delle emissioni nocive correlate, magari, ad un più massivo consumo di energia per climatizzare i nostri ambienti. Se a tutto ciò - avverte Minelli - aggiungiamo l’attivazione, da parte del nostro organismo, di misure di adattamento, come ad esempio l’aumentata frequenza degli atti respiratori, capiamo come il caldo possa più facilmente esporci all’azione nociva degli inquinanti ambientali. E saranno le città, i grandi centri urbani e i loro abitanti, soprattutto se anziani o defedati, ad avere la peggio in questa sequenza di eventi tutt’altro che teorici, proprio perché, in tali circostanze, le aree urbane tendono a trasformarsi in vere e proprie “isole di calore”. Responsabilità in tal senso sembrano avere i materiali usati per l’edilizia, l’asfalto delle strade che non lascia traspirare di notte il calore accumulato durante il giorno, la mancanza o, comunque, l’insufficiente disponibilità di verde pubblico".
Per limitare l’impatto di questi agenti che, seppur apparentemente diversi, "intervengono in maniera sinergica e pesante sulla nostra salute nei giorni della canicola estiva, sarà bene adeguarsi ad alcuni suggerimenti forniti, tra gli altri, anche dal Ministero della Salute", ricorda l'immunologo Minelli.
1) Garantire, in casa e negli ambienti confinati, un frequente ricambio di aria magari agevolando la ventilazione naturale;
2) Per neonati e bambini, se proprio si dovesse decidere di farli uscire nelle giornate calde, molto meglio sarebbe preferire aree lontane dal traffico per soste comunque di breve durata;
3) Analoghe raccomandazioni valgono per le persone anziane, per le quali, tanto più nelle giornate di afa, sarà sempre il caso di tenere a portata di mano i farmaci utili a trattare eventuali peggioramenti dei sintomi respiratori connessi ad asma o Bpco;
4) Ulteriore categoria di persone a rischio è quella delle donne in gravidanza, soprattutto se interessate da condizioni mediche preesistenti (turbe pressorie, turbe metaboliche) o da complicazioni insorte nel corso della gestazione;
5) Durante gli spostamenti in auto, con il climatizzatore impostato su temperature non esageratamente difformi da quelle esterne (ideale sarebbe stabilizzare la temperatura indoor tra i 23 e i 25°C), sarà sempre bene attivare il filtro antiparticolato al fine di ridurre l’ingresso nell’abitacolo degli inquinanti provenienti dal traffico. La stessa cura andrà riservata pure alla pulizia dei filtri dei condizionati posizionati all’interno degli ambienti di vita e/o di lavoro.
6) Se evitare l’esposizione passiva al fumo di tabacco, ma anche a polveri, a candele profumate o incensi, è una norma che, tanto più nei luoghi abitualmente frequentati da persone asmatiche o con problemi respiratori cronici, dovrebbe valere sempre, nei giorni in cui più scadente è la qualità dell’aria perché più stagnante, quella norma diventa regola inderogabile, proprio per evitare il peggioramento dei sintomi respiratori;
7) Un’attenzione particolare alle conseguenze del gran caldo dev’essere posta anche dalle persone con patologie cardiovascolari che, oltre a curare con attenzione l’aderenza alle terapie già in corso, faranno bene a monitorare la pressione arteriosa, semmai evitando di uscire nelle giornate che si preannunciano, oltre che più afose, anche più inquinate;
8) Una tutela particolare, con l’utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, va garantita a chi, come i vigili urbani o gli ausiliari del traffico, gli asfaltatori o gli operai dei cantieri stradali, lavora all’aperto esponendosi a rischi occupazionali molteplici correlati, oltre che al calore e all’umidità, anche all’impatto di diversi inquinanti dell’aria.
9) Buona norma per tutti sarà quella evitare, nei giorni in cui il caldo torrido si associa ad una forte umidità, sforzi fisici prolungati all’aperto e ricorrere, semmai, a qualche integrazione utile per combattere la fiacchezza da canicola. Vantaggioso in tal senso può essere il magnesio, che aiuta a prevenire i crampi muscolari e a mantenere l'equilibrio elettrolitico. Anche le vitamine del gruppo B possono supportare l'energia e il metabolismo
10) Da non trascurare, infine, l’effetto 'solastalgia', ovvero quel sottile sentimento malinconico che le drastiche mutazioni climatiche sembrano favorire soprattutto nei soggetti più sensibili, generando non di rado ansia e stress oltre ad annebbiamento e rallentamento delle attività ideative e fisiche. Prudenza e pazienza, potranno essere, in questi casi, tra gli antidoti più efficaci per contrastare i bollenti malanni di stagione.
Leggi tutto: Caldo, l'immunologo Minelli: "Su ondate rischi con effetto 'booster' da particolato"
(Adnkronos) - "Non si può morire di botulino nel 2025 e non ci possono essere così tanti intossicati, con casi prima in Sardegna e in questi giorni in Calabria. C’è troppa ignoranza e superficialità nella conservazione e preparazione degli alimenti e nella lotta alle infezioni. Si di deve fare più attenzione e mi pare che l'argomento non sia nell'agenda delle priorità della prevenzione". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, intervenendo sulla sospetta intossicazione da botulino a Cosenza che avrebbe causato il decesso di un 52enne e con diverse persone ricoverate nell'ospedale di Cosenza. A Cagliari nei giorni scorsi sono stati registrati 8 casi di intossicazione alimentare - probabilmente riconducibile al botulino - per aver mangiato dei tacos con la salsa guacamole ad una festa.
(Adnkronos) - Il suicidio in carcere di Stefano Argentino, il 27enne reo confesso dell'omicidio della sua compagna di università Sara Campanella, si sarebbe potuto evitare. Ne è convinto il suo legale, Giuseppe Cultrera, che ha scritto al Garante dei detenuti per chiedere "un tempestivo intervento".
Stefano si è impiccato in carcere il 6 agosto. "È una morte che si poteva evitare - dice l'avvocato all'Adnkronos - e il mio interesse non è meramente speculativo, laddove rappresento la famiglia, ma è finalizzato alla corretta applicazione delle norme di legge e, sulle spalle di Stefano, a evitare che si verifichino situazioni del genere".
"Non è la prima volta che all'interno della casa circondariale di Messina Gazzi - scrive Cultrera al Garante - assistiamo a un decesso avvolto dal velo del mistero, dall'analisi erronea sulla necessità di sorveglianza dei detenuti stessi". "Stefano Argentino, detenuto in regime di media sicurezza, avendo già manifestato sin dall'ingresso nel carcere istinti suicidi, era stato sottoposto al regime di massima e alta vigilanza - prosegue - Senonché, improvvisamente e senza che ne fossi informato, solo dopo la comunicazione di decesso sono venuto a conoscenza della decisione, addirittura sembrerebbe essere stata assunta più di due settimane addietro, di declassamento di sorveglianza.
"Stefano, almeno per quanto mi aveva detto, era seguito da quattro psicologi e da uno psichiatra: ci si chiede come sia possibile che cinque professionisti non si siano resi conto della evidente e conclamata fragilità mentale del detenuto, di un detenuto che aveva preannunciato il suicidio ed era stato trasportato in infermeria per non aver bevuto un solo sorso d'acqua per un periodo superiore a 17 giorni? Complice di questo - prosegue il legale - anche la procura che era a conoscenza della previa volontà del detenuto di porre fine alla sua vita".
"Privare un cittadino della libertà personale significa consegnarlo alla custodia dello Stato: il soggetto diventa sottoposto a indiscutibile custodia dello Stato stesso che da quel momento sarà ed è unico e indiscusso responsabile anche della sua vita. A maggior ragione in ipotesi di fragilità mentale. Chi - sottolinea l'avvocato - ha autorizzato il declassamento di vigilanza ha compiuto un madornale e non scusabile errore valutativo, sia analitico che clinico, e dovrà risponderne. Quanto accaduto non può qualificarsi come 'causa di forza maggiore' o 'evento eccezionale e imprevedibile'; si tratta di un caso di suicidio annunciato".