
Diverse persone si sono sentite male dopo aver aperto un "pacco sospetto" consegnato alla base operativa dell'Air Force One. Un portavoce della Joint Base Andrews (JBA) nel Maryland, vicino a Washington, ha dichiarato che l'edificio in cui è stato aperto il pacco è stato evacuato e che alcune persone entrate in contatto con il contenuto del pacco sono state trasportate al Malcolm Grove Medical Center della base e sono in condizioni stabili. Il pacco conteneva una polvere bianca non identificata, riporta la Cnn, citando fonti anonime a conoscenza di un'indagine sull'incidente.
La base aerea ospita l'aereo presidenziale degli Stati Uniti e i suoi aerei di supporto, ed è il luogo da cui solitamente il presidente parte per i suoi viaggi. Il portavoce della Jba ha dichiarato che l'edificio in cui è stato aperto il pacco e un edificio adiacente sono stati evacuati "a scopo precauzionale" e che è stato istituito un cordone di sicurezza attorno all'area. Hanno aggiunto: "I primi soccorritori sono stati inviati sul posto, hanno stabilito che non vi erano minacce immediate e le normali operazioni sono riprese. È attualmente in corso un'indagine".

Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo ed è seconda a livello mondiale del Corporate Sustainability Assessment (Csa) di Standard&Poor’s Global 2025. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante e dal direttore generale Giuseppe Lasco ha ottenuto un punteggio complessivo di 90/100, pari a quasi 3 volte la media del settore (36/100). Record nella dimensione "Sociale" (99/100), dove Poste Italiane ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto: segno distintivo che esprime l’eccellenza delle politiche del Gruppo nella valorizzazione delle persone, nell’attrazione e nello sviluppo dei talenti, nella tutela dei diritti umani e nella salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro. Il riconoscimento di S&P Global premia, dunque, l’impegno costante del Gruppo nel promuovere un modello di crescita sostenibile, inclusivo e orientato al benessere delle persone e delle comunità.
"Il riconoscimento ottenuto riflette il solido percorso che Poste Italiane ha intrapreso e ci spinge a rinnovare il nostro impegno per garantire un servizio distintivo verso tutte le comunità, le imprese e le istituzioni in ogni angolo del Paese" ha dichiarato la presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere. "Confermarsi ai vertici del Csa di Standard&Poor’S Global – ha commentato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – è motivo di orgoglio e aumenta in modo significativo la reputazione internazionale di Poste Italiane. Questo riconoscimento conferma l’efficacia delle nostre politiche di sostenibilità integrate nel Piano strategico The connecting platform".
"La leadership europea e mondiale che ci viene riconosciuta da S&P Global – ha dichiarato il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – premia l’impegno quotidiano di tutte le persone di Poste Italiane ed è testimonianza concreta del prestigio del Gruppo e del suo contributo alla crescita e alla coesione sociale del Paese". Ai risultati conseguiti nel corso dell’anno si aggiungono i numerosi riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane per l’eccellenza delle proprie performance di sostenibilità. Tra i principali: il conferimento del prestigioso "C Prime Status" nell’Iss Corporate Rating, il mantenimento della valutazione "AA" nel rating Msci e la conferma del livello di rischio "low" nell’Esg Risk Rating di Sustainalytics, con un miglioramento di 1,9 punti rispetto alla precedente rilevazione.

Gennaro Gattuso ha diramato la lista dei 27 convocati per i prossimi impegni dell'Italia. Oggi, venerdì 7 novembre, il ct azzurro ha scelto i giocatori che affronteranno le ultime due partite valide per le qualificazioni ai Mondiali 2026, che andranno in scena la prossima estate in Stati Uniti, Canada e Messico, contro Moldavia e Norvegia, che al momento guida il girone I a +3 sull'Italia ma con una differenza reti nettamente maggiore.
Qualche novità nelle chiamate di Gattuso, con la prima convocazione per Elia Caprile, portiere del Cagliari, e il ritorno di Gianluca Scamacca, attaccante dell'Atalanta, oltre a quello del giovane Pio Esposito, centravanti dell'Inter. L'elenco completo:
Portieri: Elia Caprile (Cagliari), Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Gianluca Mancini (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Samuele Ricci (Milan), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).
"Un riconoscimento che celebra non solo una straordinaria stilista, ma una donna che con il suo talento, la sua eleganza e la sua visione ha reso grande nel mondo il Made in Italy, incarnando perfettamente l’anima della nostra cultura del saper fare: creatività, passione, competenza e coraggio imprenditoriale. Desidero rivolgere le mie più sincere congratulazioni – anche con l’affetto dell’amicizia che ci lega – ad Alberta Ferretti per questo meritato traguardo, che conferma ancora una volta il valore di un percorso unico e profondamente ispirante per tante generazioni di donne e di creativi". Così il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni in occasione del conferimento della laurea magistrale honoris causa in 'Comunicazione Digitale e Marketing' ad Alberta Ferretti, Cavaliere del Lavoro e imprenditrice della moda italiana, avvenuto durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, che si è svolta questa mattina all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma.
Mamma e sorelline stanno bene, al lavoro équipe Aou di Cagliari... 
"Fino a qualche settimana fa i dati sull’Irpef che abbiamo presentato hanno fatto scalpore. Oggi, invece, a far notizia è una manovra che sembra andare in favore proprio di chi l’Irpef la paga". Lo afferma Stefano Cuzzilla, presidente di Cida. Il riferimento è ai dati, elaborati da Cida e Itinerari previdenziali, che hanno evidenziato come il 27% dei contribuenti versi quasi l’80% dell’Irpef, mentre il 43% della popolazione non versi un solo euro di imposta diretta. Numeri che avevano acceso il dibattito sul peso sproporzionato che grava su una platea ristretta di cittadini e lavoratori, quelli che reggono il sistema”.
In questo scenario, la scelta della manovra 2026 di alleggerire leggermente l'Irpef per questa stessa fascia di contribuenti rappresenta un segnale importante: chi contribuisce di più viene finalmente riconosciuto e non penalizzato. Cuzzilla precisa: "E' curioso che la critica più forte, come ricordato anche dall’Istat, sia che il taglio dell’Irpef favorisca chi paga l’Irpef. Una polemica che si commenta da sola. Ma qui non stiamo parlando di privilegi: si tratta semplicemente di ristabilire un principio di equità". Per capirlo basta un confronto semplice:un dirigente con 105mila euro di reddito paga in Irpef e addizionali 13,5 volte più di un lavoratore che guadagna 30mila euro, pur avendo un reddito solo 3,5 volte più alto. E' evidente chi sostiene davvero il sistema. Restano tuttavia ombre sulle rottamazioni e sulle nuove ipotesi di sanatoria fiscale: "Cida - ricorda - ha già espresso la propria contrarietà alle rottamazioni. La Corte dei Conti, nelle audizioni parlamentari, ha sollevato obiezioni puntuali: abbattere sanzioni e allungare i tempi di pagamento significa far perdere allo Stato gettito certo e favorire chi non ha rispettato le regole. In fondo, è un premio a chi ha eluso, un ulteriore peso su chi ha sempre pagato".
Chiude Cuzzilla: "La manovra mostra un primo segnale di giustizia per il ceto medio e i contribuenti fedeli, ma se continueremo con il meccanismo delle rottamazioni, rischiamo di svuotare quel patto fiscale che dovrebbe unire e responsabilizzare. La vera equità si costruisce premiando chi fa la sua parte, non garantendo scappatoie a chi si sottrae".
Convegno nella sede dell'Ateneo sassarese... 
"Oggi la moda parla un linguaggio diverso da quello che ho affrontato io e, comunque, racconta la società e la nostra cultura imprenditoriale. La moda italiana racconta la cultura, l’arte e la sartorialità del nostro Paese, pur in un contesto in continua evoluzione, è capace di coniugare tradizione e innovazione". Queste le parole di Alberta Ferretti, cavaliere del lavoro e imprenditrice della moda italiana, premiata con la laurea honoris causa in Comunicazione digitale e marketing durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, l’università delle camere di commercio italiane del Gruppo Multiversity, che si è tenuta a Roma presso l'Auditorium Parco della musica.
Rivolgendosi ai giovani, ha invitato a non perdere fiducia di fronte alle difficoltà, ricordando l’importanza della passione e della determinazione nel perseguire i propri sogni: "Il messaggio che voglio dare ai ragazzi è di tenere duro: si può riuscire. Anche dai fallimenti si impara, l’importante è non smettere di crederci e continuare a creare con passione".

“La formazione della classe dirigente è un percorso complesso: le competenze sono indispensabili, ma non bastano. L’università è nata per dare le competenze, ma una vera classe dirigente deve avere anche il senso di una missione che va oltre la tecnica, la capacità di convincere gli altri a perseguirla e il coraggio di andare controcorrente quando la direzione è sbagliata”. Lo ha dichiarato Giuliano Amato, professore emerito dell’università degli Studi di Roma La Sapienza e dell’Istituto Universitario Europeo che, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, l’università delle camere di commercio italiane del Gruppo Multiversity, ha tenuto la lectio magistralis sull’educazione come fondamento della democrazia.
“Oggi - ha spiegato - molti di coloro che acquisiscono competenze non sentono più la responsabilità verso la comunità e preferiscono dedicarsi ad altro, dalle imprese alla finanza”
Amato ha poi ricordato che “i grandi momenti storici nascono quando si fondono il saper fare e il finalizzarlo al benessere collettivo”, aggiungendo: “Ci sono stati tempi in cui i grandi personaggi sapevano trasmettere il senso di una missione agli altri. Dovremmo chiederci chi, oggi, ha ancora questa capacità”.

“La nostra proiezione è anche verso l’estero, ma il nostro focus è sull’Italia. Siamo un’azienda pubblica di totale proprietà dello Stato e il nostro primo compito è di pensare al sistema Paese. Poi, non c’è un Paese specifico su cui ci vogliamo concentrare. Spesso veniamo chiamati, e non siamo noi che entriamo in un Paese mettendo piede in casa altrui senza essere invitati”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Fs Tommaso Tanzilli, alla presentazione della mostra che celebra i 120 anni di Ferrovie dello Stato a Palazzo Venezia a Roma, rispondendo a chi gli chiede se il Gruppo ha nuovi progetti verso l’estero.

L’Unione europea inasprisce le regole sui visti per i cittadini russi "a causa delle continue azioni di disturbo con droni e degli atti di sabotaggio sul suolo europeo". Lo annuncia via social l'Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, per la quale "iniziare una guerra e aspettarsi di muoversi liberamente in Europa è difficile da giustificare. Viaggiare nell’Ue è un privilegio, non un diritto acquisito".
La stretta riguarda i visti per ingressi multipli, che i cittadini russi non potranno più ottenere, spiega un comunicato della Commissione europea. I cittadini russi dovranno dunque richiedere un nuovo visto ogni volta che intendono viaggiare in Ue, sviluppo che impone un "controllo attento e frequente dei richiedenti al fine di mitigare potenziali rischi per la sicurezza".
"L’obiettivo è ridurre le minacce all’ordine pubblico e alla sicurezza interna, mantenendo eccezioni in casi limitati e giustificati come per giornalisti indipendenti e difensori dei diritti umani, garantendo un’applicazione uniforme tra gli Stati membri e prevenendo aggiramenti della misura", prosegue il comunicato, sottolineando che la decisione si basa su una valutazione congiunta degli Stati membri nell’ambito della cooperazione dell'area Schengen "e segue l’approvazione da parte di tutti gli Stati membri nel Comitato visti".
Droni sul Belgio, aeroporti in tilt
Questa mattina, l'aeroporto belga di Liegi ha sospeso brevemente i voli dopo un altro avvistamento di un drone. Christian Delcourt, responsabile delle comunicazioni dello scalo ha confermato che tali incursioni hanno determinato una serie di sospensioni dei voli tra le ore 21:00 di giovedì e l'1:00 di venerdì, e nuovamente tra le 7:00 e le 8:00 di oggi, momento in cui le attività sono state ripristinate alla piena operatività. Nei giorni scorsi, droni sono stati osservati in volo sopra gli spazi aerei degli aeroporti di Bruxelles. Per l'intelligence, non ci sono dubbi sul fatto dietro queste intrusioni si nasconda un 'attore statale'[1].
"Abbiamo tutti assistito alle chiusure aeroportuali in Belgio e alle recenti incursioni di droni anche in Svezia. E siamo pienamente solidali con il Belgio, la Svezia e tutti i nostri Stati membri colpiti come sempre", afferma il portavoce della Commissione europea Thomas Regnier nel corso del briefing giornaliero con la stampa, sottolineando che le attribuzioni sulla provenienza dei droni sono di competenza dei Paesi membri, ma anche come sia "chiaro, come ha detto anche la presidente Ursula von der Leyen, che questa è guerra ibrida e l'Europa è a rischio". In tal senso, prosegue, la tabella di marcia proposta dall'esecutivo Ue per la costruzione di difese europee dai droni è di "massima priorità": "la risposta a queste minacce deve essere unita, deve essere europea, con un approccio a 360 gradi per proteggere tutti i nostri Stati membri". L'inizio dei lavori è previsto per il primo trimestre del 2026, conclude, nella speranza che la soluzione sia operativa entro la fine di quell'anno.
Russia rivendica controllo di una località nella regione di Zaporizhzhia
Sul fronte della cronaca, la Russia rivendica oggi una nuova avanzata in Ucraina e annuncia di aver preso il controllo di una località nella regione di Zaporizhzhia. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, riportano i media russi, le forze russe "hanno liberato la località di Uspenovka". Non ci sono per ora notizie da parte di Kiev.
Cremlino: "Lavrov caduto in disgrazia? Falso"
Sono "completamente false" le notizie diffuse da alcuni media secondo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, sarebbe "caduto in disgrazia" presso il presidente, Vladimir Putin. Lo ha dichiarato durante il consueto briefing quotidiano con la stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, smentendo categoricamente le indiscrezioni circolate nelle ultime ore. "Non c'è nulla in questi articoli che corrisponda alla realtà", ha affermato Peskov, citato dall'agenzia di stampa Tass. "Certo, Lavrov lavora come ministro degli Esteri", ha aggiunto il portavoce, rispondendo alla domanda se Lavrov fosse ancora in carica.
Le voci su un presunto deterioramento dei rapporti tra Lavrov e Putin, come evidenzia il sito di Sky News, erano state rilanciate dal Moscow Times, secondo cui la causa della frizione sarebbe stata una "disastrosa" conversazione telefonica tra Lavrov e il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, avvenuta poco prima che Washington annunciasse nuove sanzioni contro le due principali compagnie petrolifere russe e la cancellazione di un incontro previsto tra Putin e Donald Trump.
Il giornale aveva inoltre segnalato l'assenza di Lavrov alla riunione del Consiglio di sicurezza russo di mercoledì, nonostante il ministro ne sia un membro permanente. A rafforzare le ipotesi di tensioni interne era arrivata anche la decisione, confermata dallo stesso Peskov, di non affidare a Lavrov - come di consueto - la guida della delegazione russa al prossimo vertice del G20, incarico che sarà invece ricoperto da Maxim Oreshkin, vice capo di gabinetto del Cremlino.
Lavrov, 75 anni, è alla guida della diplomazia russa dal 2004, risultando il più longevo ministro degli Esteri nella storia della Federazione Russa dopo il crollo dell'Unione Sovietica.

La Ducati Gresini di Alex Marquez è stata la più veloce nelle prime prove libere del Gp del Portogallo di MotoGp di oggi, venerdì 7 novembre. Il pilota spagnolo, fratello di Marc, fuori per infortunio fino al termine della stagione e già campione del mondo, ha chiuso sul circuito di Portimao con il miglior tempo in 1'39"145 davanti a Marco Bezzecchi con l'Aprilia e Jack Miller con la Yamaha.
Quarto posto per Johann Zarco, seguito da Pol Espargaro e Franco Morbidelli, sesto con la Ducati VR46, davanti a Luca Marini (Honda), Joan Mir, Pedro Acosta e Fermin Aldeguer a chiudere la top ten.
Nicolò Bulega, al debutto con la Ducati ufficiale (al posto proprio di Marc Marquez) si è piazzato quattordicesimo. In difficoltà Pecco Bagnaia che ha chiuso la prima sessione del weekend in 17esima posizione, con Enea Bastianini in 19esima.
Stop tra vie Molo Sant'Agostino e Sassari sino a settembre 2026...
I convocati del ct Gattuso lunedì si ritroveranno a Coverciano... 
Mille miliardi per una sola persona. Gli azionisti di Tesla hanno scelto di investirli per non perdere Elon Musk, il fondatore, che li ha chiesti come retribuzione per mantenere il suo impegno alla guida dell'azienda di auto elettriche. Tanto? Sicuramente. Troppo? Dipende dai punti di vista, che vanno dalla comprensibile censura per uno 'stipendio' folle a una 'giustificazione' che si appoggia alle più antiche leggi di mercato. Immorale? Anche qui, ci si divide tra chi legittimamente mette sul tavolo il paragone con la retribuzione dei dipendenti di qualsiasi azienda, partendo dalla stessa Tesla, e chi, a prescindere dalla cifra, torna a riferirsi al mercato e al semplice rapporto tra domanda e offerta.
Per andare oltre e cercare di dare un senso alle domande e alle rispettive, potenziali, risposte, è utile contestualizzare e approfondire alcuni aspetti concreti della vicenda.
Sul primo fronte, quello quantitativo, si sta parlando evidentemente di una cifra senza precedenti. Qualsiasi valutazione non può però prescindere dalla considerazione che anche il rapporto che lega Musk e Tesla a pochissime analogie con altri casi. Perché il fondatore ha un peso sul brand, sullo sviluppo e sui risultati, che è totalizzante per la stessa natura dell'azienda. Come hanno dimostrato le grandi difficoltà seguite alla sovraesposizione politica al fianco di Donald Trump, nella percezione più diffusa, semplicemente Tesla non può esistere senza Musk. E questo è, di per sé, un gigantesco limite anche per i margini di manovra degli azionisti. Pesa, infatti, quello che può essere sintetizzato come un 'effetto ricatto': Musk ha fatto capire che con il no degli azionisti avrebbe potuto dimettersi o, semplicemente, mettere in secondo piano Tesla rispetto alle altre sue aziende.
Passiamo al 'troppo'. Su questo piano, hanno una rilevanza le condizioni per il raggiungimento della cifra di mille miliardi di dollari: arriveranno quando saranno centrati diversi obiettivi che riguardano la produzione, i profitti e l’aumento del valore complessivo dell’azienda. Tecnicamente, ci sono quindi delle condizioni e la maxi retribuzione può essere intesa come un gigantesco premio di produzione. Altro elemento, l'importo viene rapportato a un valore dell'azienda, 8500 miliardi di dollari, molto più alto dell'attuale, 1500 miliardi. C'è quindi la proiezione di una enorme crescita di valore che deve in qualche modo giustificare l'investimento. Tutto è però anche costruito su prospettive non certe: le vendite di auto elettriche, ma anche quelle dei robot umanoidi Optimus e dei robotaxi, e gli ultimi sono in fase sperimentale e hanno bisogno di molto sviluppo.
L'ultima valutazione, quella che possiamo sintetizzare con un giudizio di moralità/immoralità di un compenso del genere, è quella che rischia di scontare eccessiva retorica o facile strumentalizzazione. E' giusto che un solo uomo possa avere un guadagno superiore al prodotto interno lordo della maggior parte dei paesi al mondo, considerato che sono solo 19 quelli che hanno un pil superiore ai mille miliardi? E, ancora, se il rapporto tra lo stipendio di un amministratore delegato e quello di un dipendente è palesemente sproporzionato per quasi tutte le aziende, siano italiane, europee o americane, cosa si può dire di Musk che tira la corda in questo modo con i suoi azionisti? Ognuno può rispondere secondo la propria sensibilità. La risposta che hanno dato il 75% degli azionisti di Tesla suggerisce però che, escludendo il masochismo, il loro calcolo dei costi e dei benefici li abbia convinti a dire ancora una volta sì a Musk. (Di Fabio Insenga)
Legali presidente, 'ex avvocato Collegio fuori dal procedimento'...
Votato all'unanimità dall'assemblea. Guiso resta direttore...
Il nuovo coach della Dinamo pronto per l'esordio contro Venezia... 
Yevgeny Kafelnikov torna a parlare di Jannik Sinner. L'ex tennista russo, ex numero uno del mondo e vincitore di due titoli Slam, in passato aveva già mostrato di non avere simpatia per l'azzurro, commentando con toni molto duri il caso Clostebol che lo aveva riguardato. E questa volta ha attaccato Sinner, a Torino per preparare le Atp Finals, non per ciò che riguarda il campo ma per la sua vita privata, tornata alla ribalta dopo che è stata 'ufficializzata', seppur non direttamente, la relazione tra Jannik e Laila Hasanovic.
Ospite di un programma sulla tv russa insieme a Svetlana Kuznetsova, ex tennista anche lei vincitrice di due tornei del Grande Slam, Kafelnikov ha infatti insinuato che le relazioni di Sinner possano essere più una "trovata pubblicitaria" che il frutto di un sentimento genuino. Il dibattito è iniziato analizzando le differenze con Carlos Alcaraz, sorpassato al vertice del ranking Atp proprio da Sinner dopo il trionfo dell'azzurro a Parigi: "Loro hanno due personalità diverse", ha detto Kuznetsova, "Sinner è calmo e armonioso e questo lo aiuta nella sua carriera, mentre Alcaraz è più incostante".
A questo punto interviene Kafelnikov: "Come fai a dire che è tranquillo e armonioso se cambia ragazze come i guanti?", ha chiesto retoricamente. Pronta la risposta dell'ex 'collega': "Lui cambia, ma silenziosamente. Sono i media che amplificano il tutto". "Io spero davvero che abbia un interesse per le ragazze e non sia soltanto una trovata pubblicitaria", ha concluso Kafelnikov.
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