
(Adnkronos) - Prosegue l'ondata di maltempo sull'Italia. Da nord a sud il ciclone d'autunno sta colpendo un po' dappertutto con temporali e piogge torrenziali. L'allerta meteo arancione della protezione civile è stata diramata per oggi, martedì 23 settembre, in Lombardia, Veneto e Lazio ma la perturbazione non sta risparmiando neppure il meridione dove un violento nubifragio si è abbattuto sull'isola d'Ischia sommergendo anche le auto dei carabinieri (VIDEO).
A Meda in Brianza una mamma e la sua bambina rimaste bloccate nella propria abitazione a causa dell'acqua che continuava a salire, sono state salvate dall’elicottero dei vigili del fuoco. Centinaia gli interventi di soccorso dopo la forte ondata di maltempo che ha investito la Lombardia. La maggior parte delle richieste arriva proprio dai comuni di Meda, Cabiate, Limbiate e Bovisio Masciago.
Durante tutta la notte le squadre hanno operato ininterrottamente con motopompe e idrovore per svuotare le aree allagate, scantinati e autorimesse. A Como, nei pressi della stazione, stanno operando i gos (gruppi operativi speciali) "con mezzi da movimento terra per la rimozione del fango e del materiale detritico".
Flagellata anche la Liguria dove una frana di grosse dimensioni si è abbattuta la scorsa notte in via delle Fabbriche sulle alture di Genova Voltri. Dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco e della Protezione Civile, è stata disposta la chiusura della strada per motivi di sicurezza, con conseguente modifica della viabilità. Il percorso alternativo individuato passa da via Superiore dei Giovi, via Tosonotti e via Costa d’Erca, consentendo di ricongiungersi a monte del tratto interessato dallo smottamento. Tuttavia, il nuovo itinerario è percorribile solo da veicoli di piccole dimensioni.
Proseguono, a Spigno Monferrato (Alessandria), le operazioni dei vigili del fuoco per la ricerca della donna dispersa ieri dopo essere stata trascinata via dall’acqua con il proprio camper per la piena di un torrente.
In Toscana a causa delle abbondanti precipitazioni cadute durante la notte un peschereccio ha rischiato di affondare a Porto Ercole. L’allarme è scattato alle prime luci del giorno, quando è stato notato che l’imbarcazione, ormeggiata al porto turistico, stava imbarcando una grande quantità d’acqua piovana.
Allagamenti, strade come fiumi, auto sommerse. E' lo scenario del nubifragio che si è abbattuto su Ischia causando danni in tutti i comuni dell'isola campana. Una scuola è stata evacuata a Ischia Porto e ci sono allagamenti anche a Lacco Ameno e Casamicciola, dove c'è stato l'alluvione nel novembre del 2022. Ancora a Forio, un'automobile dei carabinieri è stata sommersa dall'acqua, mentre l'autista di un pullman di linea è rimasto bloccato lungo l'ex statale.

(Adnkronos) - Nel settore dell'apicolutra e della produzione del miele "è importante la difesa della qualità dei prodotti, che è l'elemento alla base del benessere e della salute. Le produzioni derivanti dall'apicoltura non sono tutte uguali e un sistema virtuoso come quello europeo e, in particolare, quello italiano, con le sue 24mila tonnellate di prodotto annuo, devono essere protette rispetto a sofisticazioni e da mieli di qualità più scadente provenienti da altre nazioni". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenuto al workshop 'Sanità e apicoltura, sfide e opportunità', oggi al ministero della Salute.
"Su questo tema - ha aggiunto Lollobrigida - abbiamo sensibilizzato in Europa i nostri colleghi, che non hanno la stessa nostra sensibilità rispetto all'elemento qualitativo". In Europa "viene dato risalto all'elemento quantitativo, che poi determina un abbattimento dei prezzi, impedendo ai nostri apicoltori di avere il giusto riconoscimento dei costi di produzione e del valore aggiunto che deriva da un elemento intrinseco del prodotto che deve essere riconosciuto dal mercato", ha sottolineato il ministro. "Il problema - ha osservato - ovviamente è ancor più forte quando si guarda ad Est del mondo, con produzioni molto impattanti sui mercati. Non sempre nei Paesi fuori dall'Unione europea le regole che noi imponiamo ai nostri agricoltori, ai nostri allevatori, ai nostri pescatori e ai nostri agricoltori vengono rispettate". L'azione "deve essere quella di protezione. Stiamo lavorando sulla direttiva Breakfast, molto allineati con chi ritiene che vada specificato nel dettaglio l'elemento di provenienza, l'utilizzo industriale, le definizioni che permettono alla persona che acquista e consuma di discernere, di comprendere che cosa sta comprando e quindi scegliere se vuole ragionare sulla base del prezzo e basta", ha concluso Lollobrigida.
Leggi tutto: Lollobrigida: "Tutelare miele italiano da prodotti scadenti di Paesi extra Ue"

(Adnkronos) - "Le api rivestono un ruolo essenziale per l'equilibrio degli ecosistemi, per la sicurezza alimentare e per la salute animale. Rappresentano, a pieno titolo, indicatori biologici della qualità ambientale e contribuiscono, attraverso l'impollinazione, alla conservazione della biodiversità e alla produttività agricola. In questo senso, la loro tutela si inserisce pienamente nell'approccio One Health che da subito abbiamo sposato al ministero, che riconosce l'interconnessione tra salute umana, salute animale e salute dell'ambiente. La protezione delle api non è quindi soltanto un dovere ambientale; è una priorità sanitaria, economica e sociale". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al workshop 'Sanità e apicoltura, sfide e opportunità' in corso al ministero della Salute.
"Con questa consapevolezza, il ministero della Salute è impegnato fortemente nell'adozione di politiche integrate che, nel rispetto della normativa europea e nazionale, valorizzino il settore apistico e promuovano modelli di produzione sostenibili, in grado di garantire al contempo la qualità degli alimenti, la salute degli animali e la salvaguardia dell'ambiente", ha sottolineato il ministro.
"L'Italia - ha ricordato Schillaci - è una nazione che ha sempre guardato alla salute con una visione globale. Lo testimonia il fatto che fin dalla sua istituzione, nel 1958, questo ministero ha incluso tra le sue competenze chiave proprio la sanità animale. Un ambito, questo, in cui è prezioso il lavoro dei medici veterinari e degli Istituti zooprofilattici sperimentali che rappresentano per noi motivo di orgoglio e una vera eccellenza del settore. E la recente istituzione, all'interno del ministero, del Dipartimento One Health, struttura innovativa e unica in Europa, rappresenta un passo significativo verso una governance più efficace, capace di affrontare in modo trasversale e coordinato le sfide sanitarie ed ecologiche del nostro tempo. Sono certo che i lavori odierni potranno offrire spunti concreti per rafforzare le sinergie tra istituzioni, mondo scientifico e operatori del settore, nella consapevolezza che la salute delle api è strettamente legata alla salute della nostra nazione".
Leggi tutto: Schillaci: "Api essenziali per ecosistemi, loro tutela priorità sanitaria e sociale"

(Adnkronos) - "L'apicoltura rappresenta un presidio insostituibile per la biodiversità e l'equilibrio dell'ecosistema e, al contempo, un comparto produttivo di eccellenza. Parliamo di oltre 78mila operatori che, con apiari e alveari, contribuiscono a una produzione annua di circa 21.850 tonnellate di miele, in 50 varietà diverse. Un alimento dall'alto valore nutrizionale e con proprietà antibatteriche, che lo rendono una risorsa potenziale anche per il contrasto all'antimicrobico-resistenza". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, in apertura del workshop 'Sanità e apicoltura: sfide e opportunità', momento di formazione e confronto tra istituzioni, associazioni di settore e comunità scientifica sulle implicazioni dell'Animal Health Law e sull'aapplicazione del sistema di registrazione e identificazione in apicoltura, questa mattina al ministero della Salute.
All'evento - organizzato dall'Istituto zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise in qualità di Centro servizi nazionale Anagrafi degli animali, su impulso dello stesso Gemmato - hanno partecipato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Con il decreto ministeriale del 27 gennaio 2025 - è stato sottolineato durante l'incontro - sono state introdotte importanti revisioni al manuale operativo del Sistema I&R di identificazione e registrazione, con l'obiettivo di semplificare il lavoro degli apicoltori, nel rispetto delle regole di prevenzione, sorveglianza e biosicurezza previste dalle disposizioni normative. Le modifiche sono il frutto di un dialogo costruttivo, avviato per la prima volta tra il ministero della Salute e tutte le organizzazioni nazionali degli apicoltori, che hanno presentato istanze condivise.
"Sono convinto che il dialogo avviato nell'ultimo anno sia la chiave per garantire la piena attuazione delle norme, accompagnare e valorizzare il ruolo degli apicoltori e dei medici veterinari e assicurare il futuro di un settore tanto prezioso per il nostro Paese, in stretto raccordo con il Masaf, che ringrazio per la continua e proficua collaborazione", ha concluso Gemmato.
Fra i temi trattati durante il workshop anche la tracciabilità e la rintracciabilità degli animali, inclusi gli insetti allevati come le api; l'attuazione di programmi di sorveglianza e controllo delle malattie animali, fondamentali per prevenirne la diffusione; il monitoraggio dell'uso del farmaco veterinario nel rispetto della normativa sull'antibiotico-resistenza; la tracciabilità dei prodotti di origine animale a tutela dei consumatori e della qualità delle produzioni; la gestione tempestiva ed efficace di eventuali emergenze sanitarie.
Per ridurre i costi e le difficoltà legati all'eradicazione delle malattie animali e prevenire gravi danni al benessere animale - è stato ricordato - nell'aprile 2021 è entrato in vigore il Regolamento (Ue) 2016/429, noto come Animal Health Law. Con questo provvedimento la Commissione europea ha introdotto un nuovo approccio alla gestione della salute animale, basato su prevenzione, sorveglianza, biosicurezza e responsabilizzazione degli operatori, recepito in Italia con il decreto legislativo 136/2022. La normativa assegna nuove responsabilità agli allevatori - che devono prevenire, monitorare e notificare le malattie, registrare le movimentazioni degli animali e usare i farmaci in modo prudente - e ai medici veterinari, chiamati a svolgere il ruolo di veri e propri consulenti aziendali. Un'attenzione particolare è dedicata all'adozione di misure di biosicurezza, considerate essenziali per evitare l'ingresso e la diffusione delle patologie. Centrale, inoltre, è la formazione obbligatoria in sanità animale per tutti gli operatori del settore.
Questi i numeri del settore, secondo Banca dati nazionale - Anagrafe zootecnica: 78.024 apicoltori registrati, 190.798 apiari, 1.554.531 alveari, 177.324 sciami/nuclei. Secondo l'Osservatorio nazionale miele 2024, sono 21.850 le tonnellate di miele prodotte ogni anno, con oltre 50 varietà di mieli unifloreali. Il sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali (il cosiddetto Sistema I&R) è uno dei pilastri della sanità pubblica veterinaria italiana e uno strumento strategico di programmazione e governance. La registrazione dinamica di apiari e apicoltori consente infatti di attuare programmi di prevenzione, sorveglianza e controllo delle malattie, nonché di gestire con rapidità ed efficacia eventuali emergenze sanitarie.
"Le sfide per l'apicoltura, comparto importante che coinvolge circa 80mila produttori con quasi 22mila tonnellate di miele prodotto ogni anno, riguardano l'offerta di un alimento sano e salubre, dalle proprietà antibatteriche, ma che deve rispondere a norme di prevenzione, sorveglianza e biosicurezza da parte dei produttori. La produzione di miele - ha aggiunto - deve avvenire in sicurezza e ciò che oggi si sta facendo è dare delle linee guida che ottemperino a quelli che sono i dettami europei, nell'interesse degli italiani, nell'interesse di chi consuma miele, affinché si abbia la certezza di produrre e consumare prodotti sicuri". Il controllo alimentare in Italia "è in capo al ministero della Salute - ha ricordato Gemmato - mentre in altri Paesi europei è responsabilità del ministero dell'Agricoltura. E' evidente che questo garantisce un maggiore attenzione nella produzione, a beneficio di tutti i cittadini italiani che consumano miele italiano e che hanno la certezza di assumere un prodotto sano".
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(Adnkronos) - Ousmane Dembelé ha vinto il Pallone d'Oro 2025. L'attaccante del Paris Saint-Germain è stato eletto miglior giocatore della passata stagione battendo al fotofinish Lamine Yamal, secondo, e il compagno di squadra Vitinha, terzo. Tanti i messaggi di complimenti ricevuti dal francese, tra cui spiccano quelli di Jannik Sinner e Lionel Messi.
"Quanta gioia, orgoglio ed emozione. Un sogno che si avvera. Grazie a tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto in questo percorso", ha scritto Dembelé in un post su Instagram, allegando una foto mentre solleva il Pallone d'Oro. Nei commenti è arrivata l'incoronazione di chi, quel premio, lo ha vinto otto volte: "Grande Ous!!! Congratulazioni, sono molto felice per voi. Te lo meriti", ha scritto Messi. Sinner invece si è 'limitato' a delle emoticon di una coppa, gli occhi a cuore e un fuoco.
"Te lo meriti fratello", ha scritto il compagno di Nazionale Mateo Guendouzi, centrocampista della Lazio, mentre quello del Real Madrid, Aurelien Tchouameni ha condiviso un cuore. "Bravo fratello" è stato il messaggio dell'ex attaccante del Milan Oliver Giroud, che ha condiviso nelle proprie storie Instagram una foto con Dembelé. Congratulazioni sono arrivate anche da Luis Figo, Pallone d'Oro nel 2000, l'ex compagno al Barcellona Marc Bartra e il pilota della Yamaha Fabio Quartararo.
Leggi tutto: Pallone d'Oro a Dembelé, Messi e Giroud si congratulano. Poi arriva... Sinner

(Adnkronos) - Ridurre ulteriormente gli oneri per le pmi e concentrare gli obblighi di due diligence sui primi operatori, idealmente attraverso il prossimo pacchetto omnibus; potenziare il sistema informativo e garantire una classificazione del rischio Paesi più aderente alla realtà. Sono alcune delle richieste che Confagricoltura e Federlegnoarredo hanno avanzato ieri a Bruxelles, con l’incontro organizzato nella sede dell’Europarlamento – alla presenza del ministro Lollobrigida, della vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, degli europarlamentari Carlo Fidanza e Herbert Dorfmann – sull’European union deforestation regulation (Eudr), il Regolamento unionale per il contrasto della deforestazione e del degrado forestale globali, entrato in vigore il 29 giugno 2023.
Gli interventi di modifica, richiesti da tempo dalla filiera del legno-arredo alla Commissione Ue, sono ancora in attesa di essere realizzati e il tempo a disposizione è sempre più breve. Il rinvio di un anno dell’applicazione delle nuove regole, fortemente richiesto da Confagricoltura e Federlegnoarredo, sta per scadere: il Regolamento, infatti, sarà applicativo dal 30 dicembre 2025, con un posticipo di ulteriori sei mesi (30 giugno 2026) per gli operatori che al 31 dicembre 2020 erano costituiti come microimprese o piccole imprese - fatta eccezione per i prodotti che figurano nell’allegato del Regolamento (UE) n. 995/2010-Eutr.
Accanto a soia, bovini, olio di palma, caffè, cacao e gomma naturale, il Regolamento riguarda anche il legno e suoi derivati, e andrà a sostituire il Regolamento Eutr, il cosiddetto Regolamento Legno (995/2010), che già da anni vieta l'immissione sul mercato UE di legno e prodotti derivati illegali.
“La filiera del legno-arredo ha fatto della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente uno dei suoi punti di forza, complice anche la fortuna di lavorare il legno, materia prima sostenibile per eccellenza. Rimanere fedeli a questi principi, è per noi imprescindibile, ed è proprio con questo obiettivo che siamo qui a chiedere alle istituzioni competenti che l’Eudr sia inserito in una revisione nel prossimo Environmental Omnibus. Semplificare le procedure, ridurre gli oneri amministrativi, concentrare la piena responsabilità della due diligence sull’operatore che effettua la prima immissione sul mercato delle materie prime e dei prodotti interessati e valorizzare le specificità delle filiere europee sono passi imprescindibili affinché le imprese del legno-arredo possano davvero perseguire gli obiettivi di sostenibilità che la stessa Europa ci chiede. Non semplificare significa rendere impossibile rispettare le regole previste”, commenta Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo.
“Con l’attuale testo di Regolamento rischiamo invece una perdita di competitività, soprattutto rispetto ai mercati extra-Ue che agiscono in assenza totale di regole, che potrebbe avere come conseguenza anche una delocalizzazione delle attività produttive proprio verso questi Paesi, snaturando così una filiera che vanta una produzione realmente Made in Italy”, aggiunge Feltrin.
“L'Eudr è stato ripetutamente e fortemente criticato dalla filiera del legno-arredo italiana ed europea. Le ragioni sono la previsione di oneri amministrativi per gli operatori dell'Ue sproporzionati e che non tengono presente delle reali dimensioni delle imprese agricole e dei proprietari forestali”, spiega il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
“Inoltre - aggiunge Giansanti - bisogna riconoscere ai proprietari forestali italiani il lavoro già svolto fino ad oggi con sgravi e semplificazioni burocratiche. Sono tanti, infatti, coloro che già da diverso tempo applicano una gestione sostenibile delle foreste orientata verso la salvaguardia ambientale a cui mira l’Eudr. Al momento il Regolamento non tiene conto delle realtà sul campo e pone oneri sproporzionati su operatori che non fanno parte del problema della deforestazione”.
Per Confagricoltura e Federlegnoarredo le nuove regole, così come previste, rischiano di creare incertezza nell’intera filiera e concreti rischi per la competitività e la sostenibilità economica delle pmi, che rappresentano la maggioranza delle attività agroforestali italiane ed europee. L’obiettivo da raggiungere è la riduzione del 35% degli oneri amministrativi per le piccole medie imprese, come indicato anche nella bussola per la competitività europea, approvata dalla Commissione lo scorso gennaio facendo proprie le raccomandazioni contenute nel Rapporto Draghi.
Secondo una stima dalla Commissione europea, i costi annuali di conformità all'Eudr per gli operatori andranno dai 175 milioni di euro ai 2,6 miliardi. In base alle proiezioni realizzate dalle cooperative forestali su piccola scala, i costi una tantum per la conformità al nuovo Regolamento ammonteranno a circa il 20% del loro fatturato, mentre i costi operativi annuali supereranno il 5%. Percentuali che rischiano di estromettere dal mercato la maggior parte delle piccole realtà.
Leggi tutto: Ue, Confagricoltura-Federlegnoarredo su deforestazione: semplificare nuovi obblighi



(Adnkronos) - E' stato sorteggiato il tabellone del torneo Atp 500 di Pechino (cemento, montepremi 4.016.050 dollari). Il numero due del mondo e prima testa di serie Jannik Sinner esordirà contro il croato Marin Cilic. Dal lato di tabellone di Sinner ci sono Karen Khachanov (possibile rivale ai quarti), Alex De Minaur e Jakub Mensik (uno dei due potenziale avversario in semifinale).
Nella parte bassa del tabellone c'è Lorenzo Musetti. Il toscano, numero 4 del seeding, esordità contro Giovanni Mpetshi Perricard, già battuto quest'anno agli US Open. Al 2° turno possibile incrocio con Alexander Bublik, mentre ai quarti potrebbe esserci Andrey Rublev. Quest'ultimo sarà l'avversario di Flavio Cobolli al primo turno, mentre Lorenzo Sonego affronterà il numero tre del mondo e 2 del seeding, Alexander Zverev.
A Pechino anche Simone Bolelli e Andrea Vavassori che cercano punti importanti per avvicinare la qualificazione alle Nitto Atp Finals. Sono teste di serie numero 4 nel tabellone di doppio del 'China Open', l'Atp 500 in programma dal 25 settembre al primo ottobre al Beijing Olympic Green Tennis Center di Pechino (montepremi di 4.016.050 dollari). Il torneo si svolge contemporaneamente al Wta 1000 trasmesso in diretta e in chiaro su SuperTennis. Sesti nella Race to Turin, la classifica basata sui soli risultati stagionali delle coppie di doppio che offre un quadro aggiornato della corsa per un posto a Torino, Bolelli e Vavassori hanno conquistato a Washington (Atp 500) il quarto titolo stagionale, il settimo complessivo su 13 finali disputate. Si sono infatti imposti al 'Mubadala Citi DC Open' battendo in finale il monegasco Hugo Nys e il francese Edouard Roger-Vasselin. Nel 2025, prima del successo nella capitale Usa, avevano trionfato in due Atp 500, a Rotterdam e Amburgo, e all'Atp 250 di Adelaide. Negli Slam in stagione hanno raggiunto la finale all’Australian Open, gli ottavi al Roland Garros, sono stati eliminati al primo turno a Wimbledon e al secondo allo US Open.
Al primo turno debutteranno affrontando il francese Benjamin Bonzi e l'olandese Tallon Griekspoor. Entrambi Top 50 in singolare, possono entrambi vantare qualche successo in doppio. Bonzi ha vinto quest'anno il suo primo titolo ATP a Marsiglia, con Pierre-Hugues Herbert; negli Slam in questa specialità non è andato oltre i quarti, giocati all'Australian Open 2023. Il suo best ranking in doppio è di numero 121, raggiunto a settembre 2022. Griekspoor, invece, ha vinto due tornei in doppio, il 250 di Anversa (2022) e il 500 di Dubai (2024) e raggiunto un best ranking di numero 61 a giugno 2024. In questa specialità il suo miglior risultato negli Slam resta il quarto di finale al Roland Garros 2023.
Chi vince potrebbe incontrare al secondo turno Lorenzo Musetti, iscritto con Alexander Bublik. La coppia, destinata a suscitare grande curiosità tra i tifosi, inizierà il torneo contro i francesi Sadio Doumbia e Fabien Reboul. Nel torneo di doppio del China Open sono iscritti anche Lorenzo Sonego e Flavio Cobolli, che però hanno avuto il peggior sorteggio possibile. Giocheranno infatti contro la coppia numero 1 del tabellone, Julian Cash e Lloyd Glasspool, già qualificati per le Nitto Atp Finals, i primi britannici campioni a Wimbledon in doppio maschile dal 1936. Insieme hanno trionfato anche a Brisbane, Doha, Queen’s Club, Eastbourne, Wimbledon e Toronto nel 2025.
Leggi tutto: Atp Pechino, Sinner sfiderà Cilic al primo turno del China Open 2025

(Adnkronos) - "L’Italia è già dentro una trasformazione demografica senza precedenti. Secondo le analisi Inapp, nei prossimi dieci anni usciranno dal mercato del lavoro circa 6,1 milioni di occupati, mentre i giovani disponibili non basteranno a sostituirli. Entro il 2060 la platea occupazionale cambierà radicalmente: la popolazione in età da lavoro (20-64 anni) si ridurrà del 34%, con inevitabili conseguenze su crescita economica, welfare e sostenibilità della spesa pubblica". A dirlo, in audizione del presidente Inapp, Natale Forlani, alla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica, presieduta da Elena Bonetti.
"La dinamica - spiega - è già visibile oggi: indice di dipendenza demografica in crescita, carenza di competenze e difficoltà nel reperimento di personale, spesa pensionistica in aumento fino al 17% del Pil entro il 2040, e oltre 4 milioni di over 65 non autosufficienti che richiedono assistenza continuativa. Per questo è urgente intervenire con politiche mirate a contrastare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione".
"Il nostro Paese - fa notare - non ha ancora sviluppato un sistema coerente di politiche e strategie che consenta di riconoscere un approccio efficace di age management. Occorre muoversi su due direttrici. Da una parte politiche pensionistiche per salvaguardare il pilastro previdenziale, restringendo gli schemi di ritiro anticipato e innalzando progressivamente l’età di pensionamento insieme a politiche attive che possano attivare quella quota di popolazione, circa 1,4 milioni di adulti, soprattutto giovani che oggi non studiano, non lavorano e non cercano un’occupazione, i cosiddetti Neet. Accanto a questo, misure efficaci per integrare nel mercato del lavoro la quota più grande di risorse non impiegate: le donne".
Per il presidente Forlani, di fronte a questo scenario, occorre agire subito su due assi strategici. 1) Rigenerazione della popolazione attiva. Attivare gli inattivi: a partire da 7,8 milioni di donne tra i 15 e i 64 anni oggi fuori dal mercato del lavoro, di cui oltre 1,2 milioni disponibili a lavorare. Nelle regioni del Sud, la quota di inattive disponibili supera il 23% (Campania e Sicilia). Ridurre i fattori di scoraggiamento: l’80% delle inattive nelle fasce centrali d’età cita motivi di cura familiare, mentre circa metà accetterebbe un impiego anche per salari inferiori a 1.000 euro netti mensili (e nello specifico il 21% fino a 600 euro e il 27,8% fino a 999 euro). Il 18,5% richiederebbe 1000 euro, il 19,5% tra i 1001 e i 1499 e il 13,1% 1500 euro e oltre. Più si eleva il titolo di studio, più le donne vorrebbero un’occupazione in linea con le proprie competenze o con il salario che ritengono adeguato, ma tra le inattive con figli e senza figli, sono le madri a mostrare un margine di compromesso più alto.
Invecchiamento attivo: oggi il 54,9% degli occupati ha più di 45 anni. Servono politiche di 'terza e quarta generazione' per prolungare volontariamente la vita lavorativa – formazione continua, age management, flessibilità e sicurezza – valorizzando competenze ed esperienza dei lavoratori maturi.
2) Sostenibilità della spesa sociale: Differenziare le politiche della terza età, distinguendo tra anziani attivi e oltre 4 milioni di over 65 non autosufficienti, di cui solo il 7,6% assistito in rsa e il 30,6% con assistenza domiciliare integrata. Potenziare i servizi di prossimità: oggi la spesa pubblica per prestazioni sociali è pari a 587,5 miliardi di euro (59,3% della spesa corrente), ma solo 57,1 miliardi vanno all’assistenza sociale e meno della metà in servizi diretti. Riformare l’assistenza alla non autosufficienza, valorizzando il ruolo dei non autosufficienti anche come consumatori di spesa sociale, e promuovere la de-istituzionalizzazione in linea con la legge 33/2023 e le riforme Pnrr. Questa 'doppia strategia' - rigenerazione della forza lavoro e sostenibilità del welfare - richiede un cambio di passo immediato: politiche coordinate che superino interventi frammentari, valorizzino le competenze delle generazioni mature e sostengano l’ingresso di giovani e donne nel mercato del lavoro.
“Come Inapp - sottolinea Natale Forlani - siamo impegnati nello studio degli effetti della transizione demografica sul mercato del lavoro e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione al fenomeno dell’invecchiamento attivo, in prospettiva internazionale. Nel contesto italiano, la sostenibilità del mercato del lavoro e delle prestazioni sociali dipende essenzialmente da più condizioni: dalla capacità di rigenerare la popolazione attiva, aumentando il numero assoluto delle persone occupate e dei contribuenti attivi, con una particolare attenzione al segmento femminile della popolazione, dall’incremento della produttività e dei redditi da lavoro per aumentare la dotazione di risorse pubbliche e private per soddisfare la crescita dei fabbisogni individuali e collettivi di spesa sociale".
"Assolutamente strategico - chiarisce - è poi il ruolo della tecnologia per l’aumento della produttività e l’investimento nel caring. Il tema della cura, ampiamente inteso, rappresenta uno snodo cruciale per rispondere a fabbisogni crescenti indotti dalla transizione demografica, ma anche per generare nuove opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. E' su questi aspetti che bisogna intervenire per avere un deciso cambiamento di rotta del nostro inverno demografico".

(Adnkronos) - Barbara D'Urso è imputata per diffamazione al Tribunale di Pisa, a seguito di una querela presentata da una donna di 63 anni di Vicopisano. La notizia è riportata oggi dal quotidiano "Il Tirreno". Durante una puntata di 'Pomeriggio Cinque' andata in onda nel maggio 2018 su Canale 5, la conduttrice aveva definito la donna "amante di Michele Buoninconti", poche ore prima che l'uomo fosse condannato in via definitiva per l'omicidio della moglie, Elena Ceste.
La 63enne, sposata e madre di famiglia, si era detta profondamente offesa da quell'accusa, ritenuta falsa e lesiva della sua dignità, anche perché durante la trasmissione erano stati mostrati il suo profilo Facebook e il paese in cui viveva. La donna che ha presentato querela, parte civile nel processo e rappresentata dall'avvocata Rubina Colombini, era entrata in contatto con Michele Buoninconti nel periodo della vicenda giudiziaria che lo vedeva accusato di omicidio. La donna aveva avuto contatti epistolari con Buoninconti, di cui inizialmente sosteneva l'innocenza, ma aveva poi interrotto ogni coinvolgimento dopo una denuncia per molestie, successivamente ritirata.
Dopo anni di rinvii tra le procure di Roma e Monza, il caso è ora nelle mani del tribunale pisano. Nei prossimi mesi il processo proseguirà, ma i tempi della prescrizione si avvicinano. In caso di estinzione del reato, la parte civile potrà decidere se continuare la causa in sede civile.
Leggi tutto: Barbara D'Urso a processo per diffamazione: chiamò una donna "amante di un omicida"



(Adnkronos) - L’assistenza di lungo termine è una sfida cruciale in una società che invecchia, segnata dall’aumento delle malattie croniche e da risorse sempre più limitate per il Servizio sanitario nazionale. E’ dedicata a ‘Sostenibilità e long term care. Assistenza di lungo termine rapporti con il Ssn, criticità e dinamiche da monitorare’ la seconda diretta della serie ‘Cadiprof: 20 anni di impegno e tutele per i lavoratori degli studi professionali’, la serie di webinar promossa dalla Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori degli studi professionali, attiva dal 2005 nell’erogazione di prestazioni sanitarie e sociosanitarie a chi opera nel comparto libero professionale.
Dopo il primo appuntamento, in cui si è parlato dei servizi per promuovere ‘Prevenzione e corretti stili di vita’, mercoledì 24 settembre alle 13 - online sui canali web e social di Adnkronos e Cadiprof, dove è disponibile anche la puntata precedente - si affronterà la questione della sostenibilità dell’assistenza di lungo periodo, della non autosufficienza e del ruolo dei fondi integrativi in un sistema sanitario sotto pressione per l’aumento dei bisogni di salute. Saranno analizzate criticità e prospettive per i fondi sanitari integrativi: come garantire l’erogazione nel lungo periodo di servizi e prestazioni sanitarie? In che modo supportare i lavoratori dipendenti per i bisogni attuali e futuri legati alla condizione di non autosufficienza?. A confrontarsi in studio, approfondendo i vari aspetti della questione, coordinati dalla giornalista Maddalena Guiotto, saranno: Marco Micocci, professore ordinario di Matematica finanziaria e attuariale alle Università di Cagliari e Sapienza di Roma; Marianna Cavazza, Associate professor of practice alla SDA Bocconi; Gaetano Stella, presidente Cadiprof; e Michele Carpinetti, vicepresidente Cadiprof.
Durante la diretta sarà possibile interagire inviando domande o
richieste di chiarimento al numero WhatsApp 347 4412645 o
all’indirizzo mail
Leggi tutto: Sanità: un webinar su assistenza di lungo termine, non autosufficienza e sostenibilità

(Adnkronos) - La Commissione per gli Affari giuridici del Parlamento europeo ha votato contro la revoca dell'immunità all'europarlamentare Ilaria Salis. Stando a fonti parlamentari, il Partito popolare europeo (Ppe) ha votato diviso. Ora starà alla plenaria di ottobre confermare il verdetto.
Una fonte interna al Ppe conferma che 13 membri della Commissione Juri contro 12 hanno votato per confermare l'immunità. Lo scrutinio era segreto, ma il voto definitivo sulla raccomandazione a favore del mantenimento dell'immunità, il prodotto del voto odierno, avverrà per alzata di mano all'Eurocamera, probabilmente martedì 7 ottobre, a meno che almeno un quinto degli eurodeputati decida di renderlo segreto.
Stando a quanto si apprende, il relatore della richiesta, l'eurodeputato spagnolo del Ppe Adrián Vázquez Lázar, aveva raccomandato di votare a favore della revoca dell'immunità. La linea generale del gruppo in merito alle questioni di immunità è che andrebbe sempre revocata, tranne nel caso in cui i singoli eurodeputati, secondo la loro sensibilità, non ravvisino l'esistenza di una chiara persecuzione a mezzo giustizia e decidano di votare di conseguenza, spiega la fonte interna al gruppo, ricordando che oggi al voto in Commissione Juri non erano presenti eurodeputati italiani del Ppe.
"Oggi la Commissione Juri ha deciso di difendere la mia immunità e l’indipendenza del Parlamento, e di respingere la richiesta di revoca avanzata dal regime ungherese. È un segnale importante e positivo", scrive sui social Ilaria Salis.
"Ho piena fiducia che il Parlamento confermerà questa scelta nella plenaria di ottobre, affermando la centralità dello stato di diritto e delle garanzie democratiche. Ribadisco: difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È per questo che la sua tutela è essenziale. Le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a mio carico, come io stessa auspico e chiedo con forza".
“La Commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare”, commenta Mauro Straini, legale di Ilaria Salis.
“Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello stato di diritto. Non può essere garantito in un caso così politico, dove ci sono pressioni da parte del governo, un processo equo in Ungheria”, aggiunge l’altro difensore, il legale Eugenio Losco. “Sono questioni fondamentali ed è giusto che la Commissione le abbia riconosciute. Questo è un primo passo, il voto vero e proprio sarà espresso dall’assemblea plenaria il 7 ottobre", prosegue.
“Ilaria Salis ha chiesto un processo equo e per alcune questioni non poteva svolgersi in Ungheria”, conclude l’avvocato Losco. E il collega Straini ricorda che “la Germania sta giudicando i cittadini tedeschi imputati nei fatti di Budapest, mi chiedo cosa impedisca all’Italia di portare qui un processo a una cittadina italiana”.
"Antifa non è un movimento politico, ma un'organizzazione violenta. L'obiettivo dell'Ungheria è chiaro: pace e sicurezza per i nostri cittadini. I gruppi Antifa rappresentano l'opposto: in tutta l'Europa e negli Stati Uniti abbiamo visto l'attivismo trasformarsi in violenza di strada, intimidazioni e caos. Ecco perché abbiamo deciso, seguendo l'esempio degli Stati Uniti, di designare Antifa come organizzazione terroristica in Ungheria", afferma Balazs Orban, direttore politico dell'ufficio del premier ungherese, commentando la notizia del voto contrario alla revoca dell'immunità per Ilaria Salis.
"Chiunque cerchi di raggiungere obiettivi politici attraverso pestaggi, paura e violenza rientra nella definizione di terrorismo. Lo Stato ha il dovere di proteggere gli innocenti da tali minacce - scrive su X - Ilaria Salis e i suoi collaboratori sono arrivati a Budapest nel 2023 in nome di questo movimento, non per discutere, ma per colpire: aggredendo passanti innocenti, alcuni dei quali sono rimasti quasi senza vita. Le autorità l'hanno arrestata e incriminata, ma lei ha trovato rifugio dietro un mandato di Bruxelles".
Immediate le reazioni. "Al Parlamento europeo, nel primo voto in Commissione respinta (13 a 12) la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo. Chi sbaglia, non paga", scrive Matteo Salvini sui social.
Mentre l'eurodeputato del Pd Brando Benifei scrive: "Ilaria Salis è libera: non verrà riportata in carcere in Ungheria, non subirà l’ingiustizia del governo di Orban. Il Parlamento Europeo difendendo oggi la sua immunità ha difeso lo Stato di Diritto in Europa, per tutte e tutti i cittadini".
"Ringraziamo i parlamentari della commissione Juri del Parlamento Europeo che hanno bocciato la revoca della richiesta dell’immunità per Ilaria Salis", affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs. "Ilaria ha sempre detto di non voler fuggire dal processo ma di volere un giusto processo che non può essere garantito in Ungheria dove Orban ha già scritto la sentenza di condanna come dimostra il post del suo portavoce che ha mandato a Ilaria le coordinate del carcere in Ungheria. Per noi quella di Ilaria è stata ed è una battaglia per lo stato di diritto e la democrazia in Europa".
Leggi tutto: Ilaria Salis, Commissione del Parlamento Ue rigetta revoca immunità per un voto....

(Adnkronos) - La Commissione per gli Affari giuridici del Parlamento europeo ha votato contro la revoca dell'immunità all'europarlamentare Ilaria Salis, a quanto si apprende. Stando a fonti parlamentari, il Partito popolare europeo (Ppe) ha votato diviso. Ora starà alla plenaria di ottobre confermare il verdetto.
“La Commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare”, commenta Mauro Straini, legale di Ilaria Salis.
“Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello stato di diritto. Non può essere garantito in un caso così politico, dove ci sono pressioni da parte del governo, un processo equo in Ungheria”, aggiunge l’altro difensore, il legale Eugenio Losco. “Sono questioni fondamentali ed è giusto che la Commissione le abbia riconosciute. Questo è un primo passo, il voto vero e proprio sarà espresso dall’assemblea plenaria il 7 ottobre", prosegue.
“Ilaria Salis ha chiesto un processo equo e per alcune questioni non poteva svolgersi in Ungheria”, conclude l’avvocato Losco. E il collega Straini ricorda che “la Germania sta giudicando i cittadini tedeschi imputati nei fatti di Budapest, mi chiedo cosa impedisca all’Italia di portare qui un processo a una cittadina italiana”.
Immediate le reazioni. "Al Parlamento europeo, nel primo voto in Commissione respinta (13 a 12) la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo. Chi sbaglia, non paga", scrive Matteo Salvini sui social.
Mentre l'eurodeputato del Pd Brando Benifei scrive: "Ilaria Salis è libera: non verrà riportata in carcere in Ungheria, non subirà l’ingiustizia del governo di Orban. Il Parlamento Europeo difendendo oggi la sua immunità ha difeso lo Stato di Diritto in Europa, per tutte e tutti i cittadini".
"Ringraziamo i parlamentari della commissione Juri del Parlamento Europeo che hanno bocciato la revoca della richiesta dell’immunità per Ilaria Salis", affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs. "Ilaria ha sempre detto di non voler fuggire dal processo ma di volere un giusto processo che non può essere garantito in Ungheria dove Orban ha già scritto la sentenza di condanna come dimostra il post del suo portavoce che ha mandato a Ilaria le coordinate del carcere in Ungheria. Per noi quella di Ilaria è stata ed è una battaglia per lo stato di diritto e la democrazia in Europa".

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"Ilaria Salis è libera: non verrà riportata in carcere in Ungheria, non subirà l’ingiustizia del governo di Orban. Il Parlamento Europeo difendendo oggi la sua immunità ha difeso lo Stato di Diritto in Europa, per tutte e tutti i cittadini". Lo scrive sui social l'eurodeputato del Pd Brando Benifei.
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(Adnkronos) - Un ragazzo di 21 anni è morto e una ragazza di 16 è rimasta ferita in un grave incidente stradale avvenuto, ieri sera, in via Nomentana a Fonte Nuova (Roma). Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mentana a del nucleo radiomobile di Monterotondo. Da una primissima ricostruzione l'auto guidata dal 21enne, forse a causa dell'asfalto bagnato, è finita contro un albero e si è ribaltata. Il 21enne è morto sul colpo mentre la ragazza è stata trasportata in codice rosso all'ospedale Sant'Andrea non in pericolo di vita.
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