
(Adnkronos) - L'assenza dal lavoro per malattia, per i dipendenti pubblici e privati, potrà essere giustificata anche a distanza, con una televisita, e non più solo in presenza. Un cambiamento che punta alle potenzialità della telemedicina. La novità è prevista dal Ddl Semplificazioni approvato dal Senato l'8 ottobre scorso. Con l'articolo 22 che modifica l'art. 55-quinquies del D.lgs. 165/2001 si equiparano le certificazioni a distanza a quelle tradizionali.
Ora il passo successivo è stabilire come debba avvenire questa certificazione della malattia a distanza e a questo ci penserà l'accordo Stato-Regioni che dovrà pianificare i casi e le modalità di utilizzo della 'telecertificazione'. Secondo Guido Marinoni, componente del Comitato centrale della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri, "non sarà una vera semplificazione per il lavoro dei medici".
"Intanto - spiega Marinoni - si dovrà capire come e dove si svolgerà la visita perché è necessario, anche nel caso del rilascio a distanza del certificato, che il medico constati lo stato di salute del paziente. Quindi si dovrà usare per il servizio, immagino, la Piattaforma di telemedicina dell'Agenas, ma il paziente dovrà avere una applicazione certificata. Di certo non si può usare la videochiamata su WhatsApp". La cautela dei medici è legata anche alla procedura: "La visita a distanza non è una semplificazione del lavoro del medico certificatore - precisa - perché è un discorso complicato che non può essere banalizzato. Aspettiamo di capire come si evolverà l'aspetto delle infrastrutture da usare".
"È chiaro - conclude il componente del Comitato centrale della Fnomceo - che si sta andando verso una telemedicina sempre più pervasiva, ma ci sono anche altre strade. Una proposta era arrivata anche da noi ed era di seguire quello che accade già in tanti Paesi europei, ovvero che l'assistito auto-attesta assenze brevi dal lavoro. In questo modo si snellisce la procedura. È un procedimento che si può fare con accordi tra datore di lavoro e dipendente. Fa comodo - chiosa - usare il medico come arbitro, ma negli altri Paesi c'è un sistema che funziona".
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(Adnkronos) - La crescente esposizione del patrimonio storico e monumentale a fattori di rischio naturali, antropici e climatici impone una riflessione critica e multidisciplinare sull’evoluzione delle pratiche di conservazione, restauro e gestione strutturale. La tutela dei centri storici è chiamata a misurarsi con rischi sovrapposti, sismici, idrogeologici, ambientali e climatici, che richiedono approcci integrati e decisioni basate su dati. In questo contesto, il convegno internazionale 'Centri storici a rischio: prevenzione, restauro e adattamento climatico', co-organizzato da Fondazione Return e Fondazione Changes, tenutosi lunedì 6 ottobre 2025 a Firenze, ha avuto l’obiettivo di consolidare una cultura della prevenzione e accelerare il trasferimento di ricerca e innovazione verso pratiche operative di conservazione.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di Fondazione Return, orientato a rafforzare le filiere della ricerca sui rischi ambientali, naturali e antropici e a integrare dati, tecnologie e competenze per migliorare previsione, monitoraggio e gestione del rischio.
In questo quadro, Return promuove un approccio multirischio, che valuta in modo integrato la compresenza e l’interazione di diversi pericoli, per trasformare conoscenza e innovazione in servizi operativi utili a istituzioni, imprese e comunità. In partnership con Fondazione Changes, che promuove didattica, ricerca e trasferimento tecnologico per i beni culturali, il convegno ha applicato questi obiettivi al tema dei centri storici, puntando su standard e strumenti condivisi e su un dialogo intersettoriale finalizzato a rafforzare prevenzione, resilienza e qualità degli interventi.
Quattro gli assi tematici al centro del dibattito: documentazione e conservazione del patrimonio nell’era digitale (Hbim, Gis, rilievi 3D e archivi intelligenti per una gestione integrata del ciclo di vita dei beni culturali); principi del restauro e innovazione nei materiali e nelle tecniche per gli interventi strutturali (dall’evoluzione teorica alle applicazioni, con focus su materiali compatibili, sistemi di rinforzo avanzati e tecniche reversibili e sostenibili); gestione integrata multirischio, dalla scala di edificio a quella di sito (metodologie e strumenti per valutare e ridurre i rischi sismici, idrogeologici e ambientali, con particolare attenzione all’adattamento climatico); nuove tecnologie non invasive per il monitoraggio dei beni culturali (soluzioni diagnostiche e sistemi di osservazione continua che riducono l’impatto sugli edifici storici e migliorano l’efficacia degli interventi).
“Nei centri storici la sfida è passare da analisi frammentate a decisioni basate su dati. Con Return mettiamo a sistema ricerca e dati per migliorare la previsione dei rischi e trasformarla in servizi operativi per istituzioni e comunità. Questo convegno ha mostrato come lo standard condiviso e l’approccio multirischio possano guidare prevenzione, adattamento climatico e una governance della resilienza più efficacie”, afferma Andrea Prota, presidente fondazione Return.
Tra i casi studio presentati, la costruzione del Digital Twin di un tratto dell’Arno nel centro storico di Firenze ha offerto un banco di prova concreto: un modello dinamico che integra rilievi 3D, Hbim, Gis e dati storici per supportare valutazioni multirischio e decisioni operative nella tutela del patrimonio. “Return e lo Spoke 7 di Changes condividono una missione: affrontare il rischio nei centri storici con dati affidabili, standard condivisi e modelli interdisciplinari. Il Digital Twin diventa una piattaforma di sintesi tra ricerca, tecnologia e tutela, capace di rendere misurabile la complessità e di orientare prevenzione, restauro e adattamento climatico”, dichiara Grazia Tucci, professore ordinario di Geomatica presso l'Università degli Studi di Firenze.
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(Adnkronos) - Per la prima volta in una popolazione di pazienti italiani è dimostrato che l'analisi del tessuto tumorale con pannelli genomici ampi può individuare alterazioni in geni che causano sindromi ereditarie da cancro. Questo approccio può consentire l'individuazione di famiglie ad elevato rischio di sviluppare neoplasie, nelle quali programmi di prevenzione e di diagnosi precoce possono ridurre in maniera significativa la mortalità da cancro. Il Registro nazionale delle mutazioni actionable (Rational) è uno studio multicentrico, osservazionale, promosso dalla Federazione italiana dei gruppi cooperativi oncologici (Ficog).
"L'obiettivo primario dello studio - afferma Evaristo Maiello, Oncologia medica Fondazione Irccs Casa Sollievo della Sofferenza e presidente Ficog - è la descrizione della frequenza di mutazioni che consentono un intervento terapeutico in pazienti che ricevano una caratterizzazione genetico-molecolare con metodiche di next generation sequencing (Ngs), test di sequenziamento genetico di nuova generazione. Lo studio Rational prevede l'arruolamento in due diversi bracci. Nel braccio B, il tessuto tumorale di pazienti con diversi tipi di tumore è stato analizzato con i pannelli di Foundation Medicine che coprono oltre 300 geni, tra cui alcuni potenzialmente coinvolti in sindromi ereditarie del cancro". La Società europea di oncologia medica (Esmo) raccomanda che, quando alterazioni sono rilevate in 40 geni associati a sindromi ereditarie da cancro, il paziente venga inviato a una consulenza genetica per confermare l'eventuale ereditarietà della mutazione identificata. Questa procedura è fortemente raccomandata in particolare per un gruppo di 7 geni con forte correlazione con ereditarietà, tra cui i geni responsabili di forme ereditarie di cancro della mammella, dell'ovaio, del colon e della tiroide.
"L'analisi di mutazioni in geni associati a sindromi ereditarie del cancro di 1.339 pazienti arruolati nello studio Rational è stata pubblicata sulla rivista 'Jco Precision Oncology' della Società americana di oncologia clinica (Asco) - spiega Nicola Normanno, direttore scientifico dell'Irccs Irst di Meldola - Lo studio ha rivelato la presenza di mutazioni in 193 casi, il 14,4% del totale. Mutazioni nei 7 geni con maggiori evidenze di ereditarietà sono state trovate in 59 pazienti, che presentavano anche tumori di solito non sottoposti ad analisi genetiche. Lo studio Rational ha anche individuato riarrangiamenti di geni associati ad ereditarietà in ulteriori 53 pazienti, evidenziando per la prima volta la necessità di non soffermarsi solo sulle mutazioni, ma di valutare anche alterazioni genomiche più complesse". Tuttavia - sottolinea la Ficog - solo una piccola percentuale dei pazienti con mutazioni potenzialmente associate a ereditarietà è stata avviata a una consulenza genetica.
"La bassa percentuale di pazienti avviati a una consulenza genetica suggerisce la necessità di formazione specifica dei sanitari sulle implicazioni germinali di test eseguiti con ampi pannelli - conclude Carmine Pinto, direttore dell'Oncologia medica dell'Irccs di Reggio Emilia - L'impiego di queste tecnologie e la loro interpretazione dovrebbero sempre essere effettuate nell'ambito dei Molecular tumor board, in cui genetisti, biologi molecolari e patologi possono contribuire a una corretta interpretazione dei risultati".
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(Adnkronos) - Un italiano su 4 convive con un disturbo mentale. Il 50% di questi insorge prima dei 15 anni e l'80% entro i 18. In Europa, oltre il 20% dei giovani tra i 15 e i 29 anni presenta sintomi di ansia o depressione. Il 37% degli adolescenti europei si sente sotto pressione costante per ottenere risultati scolastici eccellenti, e oltre 60mila studenti italiani tra gli 11 e i 17 anni mostrano tendenze all'isolamento sociale. Il 46,2% degli studenti italiani prova ansia entrando in classe, e solo il 20,4% si sente motivato. I disturbi mentali rappresentano la seconda causa di anni vissuti con disabilità (Yld) nel nostro Paese, con 2.622 anni persi per 100mila abitanti. L'Ocse stima che il loro costo economico equivalga al 4,1% del Pil europeo - oltre 600 miliardi di euro l'anno - mentre secondo Eurofound (2023) il costo medio pro capite dei disturbi mentali è di 1.190 euro per cittadino Ue ogni anno. Ogni euro investito in salute mentale genera un ritorno di 4,7 euro in termini di produttività e benessere. Eppure la spesa pubblica sanitaria destinata alla salute mentale in Italia resta ferma al 3,4% del totale, tra le più basse d'Europa (Francia 15%, Germania 11,3%, Regno Unito 10,3%). Nel mondo del lavoro, quasi la metà dei giovani lavoratori (47,7%) riporta stress o esaurimento. Restano gravi criticità: carenza di personale, liste d'attesa lunghe, forti disuguaglianze territoriali e persistenza dello stigma.
Da questi dati prende forma 'Scusate il disturbo' (Laurana Editore), il nuovo libro di Francesco Caroli e Scilla Chirizzi, in libreria da oggi, 10 ottobre, Giornata mondiale della Salute mentale. Un viaggio narrativo e civile che intreccia storie di persone, dati e riflessioni per restituire la salute mentale al suo significato più profondo: un bene comune. Al centro, una panchina: luogo semplice e universale, simbolo di ascolto e incontro, di solitudine e prossimità. Su quella panchina si siedono madri, adolescenti, adulti e anziani; persone che attraversano momenti di crisi, ma anche chi ogni giorno sceglie di ascoltare, curare, accogliere. Le loro voci si intrecciano a quelle di oltre 20 esperti - neuroscienziati, psichiatri, psicologi, sociologi, dirigenti scolastici, architetti e professionisti del lavoro e del sociale - che offrono un affondo competente sui diversi momenti della vita, dall'infanzia all'età anziana, dando voce alla scienza che incontra l'esperienza e suggerendo soluzioni concrete per comprendere come il cervello si costruisca e si custodisca nel tempo.
"La salute mentale non è un lusso né un tema di nicchia. È la base del vivere insieme. Il nostro libro nasce dal desiderio di rompere il silenzio e restituire dignità alla fragilità, ricordando che chiedere aiuto non è segno di debolezza, ma di forza", affermano gli autori Francesco Caroli e Scilla Chirizzi. Accanto alle storie e agli sguardi degli esperti, 'Scusate il disturbo' propone una vera e propria agenda di cambiamento: una regia nazionale per la salute mentale, più prevenzione nelle scuole, il rafforzamento dei servizi territoriali e il riconoscimento del ruolo dei Comuni e del Terzo settore. La visione finale del libro - riporta una nota - è quella di costruire la panchina più lunga del mondo: una società capace di accogliere tutti e di creare spazi di relazione e prossimità. Una cultura della cura che parte dalla prevenzione e dalla gestione condivisa dei fattori di rischio. Come la panchina più lunga d'Italia, fatta di centinaia di assi e viti, anche la salute mentale è un'opera collettiva: ognuno di noi è un pezzo di quella panchina che, solo insieme, può reggere il peso e la bellezza dell'essere umani.
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(Adnkronos) - "Credo che la collaborazione fra pubblico e privato sia indispensabile. L'obiettivo comune è il benessere dei pazienti e la ricerca ha bisogno di tempi lunghi e investimenti a lungo termine che purtroppo il pubblico non può garantire: deve avere risultati entro 2 o massimo 3 anni. Nel privato invece le aziende hanno programmazioni a lungo termine, un farmaco può avere bisogno anche di 10 anni. Si arriva al risultato grazie alla collaborazione tra il medico che lavora nel pubblico e azienda privata". Così Andrea Giaccari, diabetologo del Policlinico A. Gemelli di Roma, intervenendo all'evento di Investigator's Meeting che si è svolto a Roma su varie aree della ricerca clinica che AstraZeneca conduce in Italia.
"La ricerca diabetologica è molto importante perché la diagnosi di diabete, che si basa su valori elevati di glicemia o di emoglobina glicata - spiega Giaccari - comporta rischi di complicanze specifiche e cardiovascolari che il paziente non percepisce, ma che i clinici conoscono bene". A tale proposito, l'esperto sottolinea che "quando una persona riceve la diagnosi di diabete pensa ai valori glicemici e a ridurli, ma noi medici pensiamo al suo futuro. E' fondamentale trasmettere questa visione non solo ai pazienti, ma anche alle istituzioni e alla comunità scientifica" e far capire "che quella diagnosi implica una necessità di cura a lungo termine. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, clinici, ricercatori e aziende private - conclude - è possibile garantire percorsi di cura efficaci e duraturi".
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(Adnkronos) - "Sono molto contento per la firma di questo protocollo d’intesa, è un grandissimo valore aggiunto. Ringrazio Inps per aver spinto in questa direzione. Significa poter fornire ai lavoratori degli strumenti importanti di tutela”. Così il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, in occasione della firma del Protocollo d’intesa tra la Direzione metropolitana INPS di Roma e la Prefettura di Roma per la costituzione della sezione territoriale provinciale di Roma della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. La firma è stata messa oggi presso la Prefettura di Roma.
“Sono ancora toccato dall’incontro col ragazzo indiano morto dopo aver perso un braccio ed essere abbandonato ignobilmente – spiega Giannini – Questo protocollo d’intesa offre alle aziende dei punti di riferimento costanti per poter agire nella legalità. Prevedo una ricaduta positiva sul settore agricolo e alla fine sui consumatori con prodotti di qualità”.
Il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte in materia di politiche attive del lavoro, di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, nonché di sostegno e assistenza ai lavoratori stranieri immigrati impiegati nel settore agricolo. “Ci siamo lasciati con l’impegno preciso di rivederci tra tre o quattro mesi per vedere quanto è stato fatto. Questo è un protocollo importantissimo che deve essere applicato e seguito con cura per portare vantaggio a tutti” conclude Giannini.
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(Adnkronos) - Tuidi, startup italiana fondata da Giulio Martinacci e Vincenzo Morelli, founder & amministratori, specializzata nello sviluppo di piattaforme proprietarie di machine learning per la grande distribuzione organizzata, annuncia la chiusura di un seed round da 3 milioni di euro. La grande distribuzione alimentare italiana è un pilastro dell’economia nazionale: con oltre 135 miliardi di euro, nel 2024 ha pesato quasi il 6% del Pil italiano. Un’industria importante ma che subisce molte inefficienze dovute ad una gestione dei dati ancora non ottimale. E' su questo terreno che interviene Tuidi, foodtech pugliese che con la propria piattaforma di intelligenza artificiale, affronta il tema di come rendere automatizzata ed economicamente più efficiente la gestione dei punti vendita.
Per rafforzare la propria traiettoria di crescita, Tuidi ha chiuso un aumento di capitale da 3 milioni di euro sottoscritto da due investitori istituzionali: Vertis Sgr, tramite i fondi Vertis Venture 6 Digital Sud - parzialmente finanziato dall'Unione Europea Next Generation EU - e Vertis Venture 7 Digital Puglia, e Azimut tramite i fondi Azimut Eltif – Venture Capital ALIcrowd III e IV e il fondo Azimut Digital Equity Italy gestiti da Azimut Libera Impresa Sgr. All’operazione ha partecipato anche QBerg, player attivo nel settore del market research e price intelligence, che avrà anche un ruolo di partner strategico al piano di sviluppo.
"Al centro dell’offerta di Tuidi - spiega Giulio Martinacci, co-founder di Tuidi - c’è Delphi, la piattaforma che agisce da controller di punto vendita, un sistema che suggerisce quotidianamente come gestire l’approvvigionamento, i prezzi di sell-out, gli assortimenti e i turni del personale". Con questo passaggio la startup punta a rafforzare il suo posizionamento di brand tecnologico sul mercato potenziando ulteriormente i propri prodotti anche grazie all’utilizzo di agenti Ia ed Ia generativa.
A queste parole si collega Vincenzo Morelli, co-founder di Tuidi, che sottolinea: "Il cuore della soluzione è rappresentato dai modelli di machine learning proprietari che elaborano milioni di dati, incrociandoli con variabili interne ed esterne al fine di anticipare i comportamenti di acquisto dei consumatori e migliorare i processi operativi all’interno del punto di vendita". L’impatto della tecnologia di Tuidi si misura già nei risultati dei propri clienti: aumenti delle vendite fino al +2% e diminuzione dei costi degli ordini fino -10%. Con oltre 620 milioni di prodotti gestiti attraverso Delphi, la società ha già contribuito a ridurre sprechi, migliorare le performance di vendita e ottimizzare l’efficienza operativa di realtà come Conad Centro Nord, Maiora, Retail Pro, Ama Crai Est e Gruppo Romano. Tuidi ambisce a guidare la trasformazione quotidiana della grande distribuzione italiana, traducendo la complessità dei dati in scelte operative concrete per i punti vendita. "L’Italia - spiegano i founder - ha nell’alimentare uno dei suoi settori più iconici e riconosciuti nel mondo e il nostro obiettivo è far sì che diventi anche un modello di innovazione tecnologica. Un Paese in cui il foodtech non sia una promessa futura, ma una leva reale di competitività, sostenibilità e qualità per consumatori e retailer".
Per Giacomo Giurazza, Partner di Vertis Sgr, il valore dell’innovazione è evidente già dall’esperienza quotidiana del consumatore: «Da consumatore vedo ogni giorno problemi nei supermercati: da scaffali vuoti a prezzi che non soddisfano le aspettative. Tuidi dimostra che esiste una tecnologia all’avanguardia capace di affrontare queste criticità reali. Per questo vogliamo supportarli nel loro percorso di crescita, così da portare l’intera industria alimentare italiana verso standard più elevati di efficienza e innovazione".
Guido Bocchio, head of venture capital di Azimut Libera Impresa aggiunge: "Con oltre 28.000 punti vendita in tutta Italia, la gdo rappresenta un mondo con molte aree di miglioramento: oltre il 7% del fatturato è eroso da inefficienze come rotture di stock e sprechi che impoveriscono la competitività dei retailer Tuidi rappresenta la possibilità di migliorare concretamente questo problema". Fabrizio Pavone, founder e ceo di QBerg, sottolinea il valore strategico della partnership: L’ingresso di QBerg in Tuidi rappresenta non solo un investimento, ma la scelta di accompagnare una realtà tecnologica capace di incidere sulle dinamiche della gdo. L’avanguardia della loro tecnologia ci ha convinti a intraprendere un percorso comune, con l’obiettivo di sostenerne l’espansione e consolidarne la crescita in una fase decisiva per l’evoluzione del settore".

(Adnkronos) - Parma, già Capitale italiana della cultura 2020 e futura Capitale europea dei giovani 2027, si prepara ad ospitare un evento del tutto nuovo nel panorama universitario italiano: dal 24 al 26 ottobre si terrà la prima edizione del Festival Futuropresente-scienza etica società, promosso dal Centro universitario di bioetica (Ucb) dell'Università di Parma. Un approccio innovativo che fa scuola in Europa Futuropresente si distingue nel panorama nazionale per il suo approccio interdisciplinare che mette in correlazione su scala così ampia i grandi temi del progresso scientifico con le loro implicazioni etiche, ambientali e sociali.
Un modello che fa della città emiliana un vero laboratorio, dove oltre 100 relatori di prestigio nazionale e internazionale - tra accademici, esperti e protagonisti del dibattito culturale contemporaneo - daranno vita a 50 appuntamenti tra lectures, tavole rotonde, dialoghi e presentazioni, creando uno spazio pubblico diffuso di dialogo sui principali interrogativi che emergono dai più recenti sviluppi scientifici e tecnologici e dalle loro implicazioni etiche, ambientali e sociali.
"Ci fa davvero molto piacere che questo festival nasca in seno all’Università", osserva il rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli, che aggiunge: "Del resto non poteva che essere così, visto che l’Università è luogo di dialogo, di confronto e di riflessione: un vero spazio di frontiera e un avamposto sul domani. I temi che sono al centro del festival sono fondamentali per il futuro prossimo, e spero che il pubblico partecipi numeroso cogliendo tutte le opportunità offerte da questa tre giorni". "L'università pubblica torna ad essere protagonista del dibattito culturale nazionale", sottolinea Antonio D'Aloia, direttore del Centro universitario di bioetica e ideatore del Festival. "Futuropresente è un invito alla consapevolezza e alla responsabilità, un progetto che nasce dalla convinzione che il mondo accademico debba uscire dalle proprie aule per diventare catalizzatore di una riflessione collettiva sui temi che definiranno il nostro futuro, e che in realtà stanno già (ri)definendo il nostro presente".
Il Festival è concepito con una vocazione divulgativa e inclusiva, rivolgendosi prima di tutto alla cittadinanza. Gli eventi si svolgeranno in diversi luoghi del centro di Parma, creando una manifestazione diffusa che trasformerà la città in un grande palcoscenico di idee. Non si tratta di un congresso accademico, ma di un'esperienza culturale accessibile che mira a rendere il dibattito sui riflessi etici e sociali dello sviluppo scientifico e tecnologico comprensibile e coinvolgente per tutti.
"La scelta di Parma - dichiara il sindaco, Michele Guerra - non è casuale. La città, che nel 2027 diventerà Capitale europea dei giovani, ha vinto questo titolo proprio per la sua capacità di stimolare la partecipazione giovanile e rafforzare la sua identità europea. Il Festival si inserisce perfettamente in questo percorso, alimentando una vocazione che ha sempre fatto parte della storia istituzionale e culturale della città e che la caratterizzerà ancor di più nei prossimi anni". I grandi temi e i protagonisti Il programma spazierà tra le questioni più urgenti del nostro tempo. Si parlerà di intelligenza artificiale, neuroscienze, declinazioni della sostenibilità, giustizia climatica e tutela delle generazioni future, decisioni di fine vita, tecnologie riproduttive e modelli di famiglia, etica dei viaggi spaziali, identità di genere, malattie rare, genetica e applicazioni in medicina, etica animale.
Tra i principali eventi in programma: 'Governare l’Intelligenza artificiale: la sfida europea tra tutela dei diritti e innovazione' con Brando Benifei, deputato del Parlamento Europeo e relatore della legge europea sull'Ia, Giulio Centemero, relatore di maggioranza sulla legge italiana in materia e Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante della protezione dei dati personali. 'Le famose razze umane' con Guido Barbujani, genetista di fama internazionale dell'Università di Ferrara. 'Riscrivere il Dna umano: opportunità e rischi dell'era Crispr' con Anna Meldolesi, tra le voci più autorevoli del giornalismo scientifico italiano. 'Oltre la tecnofobia. Il digitale dalle neuroscienze all'educazione' con Vittorio Gallese, uno dei più autorevoli neuroscienziati del nostro tempo e componente del gruppo dell'Università di Parma che nel 1992 individuò i 'neuroni specchio'. 'La pelle. Che cosa significa pensare nell'epoca dell'intelligenza artificiale' con Maurizio Ferraris, filosofo di fama internazionale dell'Università di Torino.
'Why bioethics needs environmental philosophy?' con Dale Jamieson, professore emerito alla New York University e tra i massimi esperti mondiali di etica ambientale. 'Essere genitori. Il nodo della maternità surrogata' con Filomena Gallo, avvocato e Segretaria nazionale dell'Associazione Luca Coscioni, e Chiara Lalli, filosofa, bioeticista e docente alla Sapienza di Roma 'Creatività oltre l'umano? Dove si può spingere l'intelligenza generativa', con Amedeo Santosuosso, tra i più autorevoli esperti di bioetica e di Science Law, docente della Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia 'Tabù. Il nucleare ai tempi della transizione energetica' con Stefano Besseghini, presidente dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera).
'Esseri spaziali. Il viaggio dell'uomo oltre la terra', con Tommaso Ghidini, capo della divisione di Strutture, meccanismi e materiali dell’Agenzia spaziale europea. L'evento è promosso dal Centro universitario di bioetica dell'Università di Parma, centro interdipartimentale istituito nel 2016 che rappresenta un punto di riferimento nazionale per la riflessione interdisciplinare sui progressi della medicina, della ricerca scientifica e delle politiche ambientali.
Il Festival, organizzato in collaborazione con l’Università e il Comune di Parma, ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Ministero dell'Università e della Ricerca. Tra i partners del Festival Fondazione Monteparma, Fondazione Crt, Barilla, Synergetic, Credit Agricole, Opem, Rodolfi, Rotary Club Parma, Fondazione Teatro Regio, Food for future (progetto Dipartimento di Eccellenza 2023-2027) - Dipartimento di Giurisprudenza, Studi politici e Internazionali. L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie ai fondi del progetto Fape - Università di Parma. Alla realizzazione di FuturoPresente ha collaborato [humans/AI] Advisory Lab.
Leggi tutto: FuturoPresente, a Parma 1° festival universitario che unisce scienza, etica e società

(Adnkronos) - "Con la sottoscrizione di questo Protocollo per Roma e per il suo territorio, si compie un passo concreto per rafforzare la collaborazione tra Prefettura, Inps, Inail, Inl, parti sociali e mondo agricolo". Così Fabio Vitale, Direttore di Agea e membro del cda dell'Inps a proposito dell'adesione della capitale alla rete del Lavoro agricolo di Qualità. "Non è un atto simbolico: il Comune di Roma ha la più grande superficie agricola d’Europa con oltre 63 mila ettari di estensione e il settore primario resta un segmento strategico delle filiere locali che hanno bisogno di regole chiare e di un presidio stabile della legalità. La manodopera straniera, inoltre, è determinante nella fase della raccolta, pur rappresentando una quota settoriale più bassa che nel resto del Paese".
"La Rete Agricola di Qualità ha già mostrato la sua efficacia con oltre 9.663 imprese iscritte a settembre 2025. È importante consolidare e allargare questa base anche nella Capitale e nel territorio della Provincia, perché l’adesione premia chi rispetta contratti, sicurezza e contribuzione e semplifica i rapporti con la Pubblica Amministrazione". "Nel 2024 le ispezioni Inl in agricoltura - aggiunge Vitale - hanno riscontrato irregolarità nel 68,4% dei casi; 1.226 i lavoratori individuati come vittime di sfruttamento/caporalato. Sono numeri che impongono deterrenza, prevenzione e servizi. Proprio per questo la Rete e il Protocollo servono a garantire dignità, tutela e qualità a chi lavora e a chi investe correttamente".
"L'impegno della Direzione di coordinamento metropolitano di Roma, guidata da Nunzia Minerva, in questo specifico settore, merita una sottolineatura perché dimostra la capacità di alimentare, oltre l'azione quotidiana, un disegno e una traiettoria di respiro strategico" conclude Vitale.
Leggi tutto: Inps, Agea: "Con adesione Roma a Rete Lavoro Agricolo Qualità importante passo avanti "

(Adnkronos) - Si è chiusa la tredicesima edizione nazionale del Salone nazionale della Csr e dell’innovazione sociale. Durante i tre giorni di attività, dall’8 al 10 ottobre 2025, all’Università Bocconi di Milano sono state registrate 6mila presenze. Tutti i 120 incontri, che hanno coinvolto oltre 530 relatori e 260 organizzazioni tra aziende, istituzioni e realtà non profit, hanno visto una grande partecipazione del pubblico, che ha interagito dando il proprio contributo nelle diverse attività.
Una di queste è l’iniziativa 'Capsula del tempo', realizzata da AWorld in partnership con il Salone, grazie alla quale i visitatori hanno potuto scegliere tramite app fino a tre azioni sostenibili tra quelle proposte, e impegnarsi simbolicamente a portarle avanti durante tutto l’anno. Quasi sei impegni su 10 (59,79%) riguardano l'ambito alimentare: le buone pratiche più scelte sono riutilizzare gli avanzi del frigorifero (17,73%), riflettere prima di fare la spesa (16,08%) e leggere le etichette dei prodotti (14,43%). Oltre alla forte sensibilità ambientale, emerge con chiarezza anche l'attenzione alla dimensione sociale della sostenibilità: il 16,70% degli impegni registrati riguarda azioni di volontariato e partecipazione solidale.
Anche il Salone quest’anno ha voluto impegnarsi attivamente, misurando per la prima volta, in collaborazione con Operàri, l’impatto che le sue attività sono in grado di generare nelle persone che le vivono, attraverso questionari a cui hanno risposto oltre 160 partecipanti al Salone. I risultati saranno resi disponibili tra qualche settimana sul sito www.csreinnovazionesociale.it.
“Centinaia di persone hanno capito quest’anno l’importanza della loro voce, e Il Salone ha fatto loro da cassa di risonanza - conferma Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Ci ha fatto molto piacere, perché un’edizione dopo l’altra abbiamo sempre continuato a credere nel cambiamento: è la stessa testardaggine, intesa come valore positivo, che oggi deve aiutarci a non cambiare idea, sia come persone che come organizzazioni, per costruire un futuro più sostenibile. Le aziende che hanno portato avanti le loro strategie con coerenza, nonostante tutto, sono state quelle che hanno avuto i risultati migliori”.
Il Salone ha inoltre accolto la premiazione della quarta edizione del Premio Impatto, dedicato alle organizzazioni che si impegnano a misurare gli impatti generati dalle proprie attività. Quest’anno hanno partecipato 110 soggetti di cui 67 imprese, 38 Enti del Terzo Settore e 5 Pubbliche Amministrazioni.
Per la categoria Imprese, i vincitori sono stati Fastweb e Istituti Clinici Scientifici Maugeri. Fastweb è stato premiato per la valutazione multidimensione dell’impatto dell’iniziativa dedicata alla formazione digitale gratuita 'Fastweb Digital Academy', caratterizzata da un solido impianto metodologico basato sulla teoria del cambiamento e sui principi di Social Value Italia. Istituti Clinici Scientifici Maugeri ha ricevuto il premio per la valutazione volta a misurare l’efficacia dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali, strumenti clinico-organizzativi che definiscono il miglior iter assistenziale per specifiche patologie e garantiscono continuità e appropriatezza della cura.
Per il settore Non Profit sono stati premiati Save the Children Italia, che con il progetto 'Arcipelago Educativo' si è impegnata a contrastare la povertà educativa misurando il learning loss per progettare piani didattici di contrasto, e Abc-Associazione Bambini Chirurgici per il progetto 'A scuola con Abc', volto a estendere l’intervento dell’associazione nella creazione di un ambiente e una cultura inclusiva andando a coinvolgere l’ambito scolastico, alunni e insegnanti.
Per la categoria Pubblica Amministrazione, sono stati premiati la Camera di Commercio di Treviso, la cui analisi ha permesso di far uscire lo stereotipo delle politiche della parità di genere dal generalismo virtuoso attualizzandolo nella specificità operativa delle pari opportunità e dell’inclusione, e il Comune di San Vito al Tagliamento, per aver prodotto un documento di impatto che ha adottato il linguaggio dell’informazione sui progetti e della dimostrazione del loro valore per mezzo del connubio virtuoso fra valorialità e valore civico.
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(Adnkronos) - È stato firmato oggi presso la Prefettura di Roma il Protocollo d’intesa tra la Direzione metropolitana INPS di Roma e la Prefettura di Roma per la costituzione della sezione territoriale provinciale di Roma della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte in materia di politiche attive del lavoro, di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, nonché di sostegno e assistenza ai lavoratori stranieri immigrati impiegati nel settore agricolo. L’iniziativa si inserisce nel più ampio quadro delle azioni di governo volte ad incentivare l'occupazione nel settore agricolo, anche attraverso l’istituzione presso l’INPS della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, un sistema che fonda sulla sinergia fra imprese agricole virtuose, istituzioni e parti sociali l’azione comune contro il lavoro sommerso.
"La firma odierna rappresenta un momento significativo per la Capitale e l’intera Area metropolitana, perché rafforza la sinergia tra istituzioni impegnate nella tutela della legalità e nella promozione del lavoro regolare e sicuro. Il settore agricolo costituisce una componente fondamentale del tessuto economico e sociale di una comunità, a volte meno visibile rispetto ad altri settori ma pur sempre vitale per il sostentamento di un territorio nonchè per l’affermazione dei valori di integrazione e coesione.Con la costituzione della sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità intendiamo promuovere un modello virtuoso di collaborazione interistituzionale, capace di valorizzare le imprese che operano nel rispetto delle regole e, al tempo stesso, di prevenire e contrastare fenomeni di sfruttamento e caporalato. Solo attraverso un’azione condivisa, fondata sul dialogo tra amministrazioni pubbliche, parti sociali e mondo produttivo, è possibile costruire un sistema di garanzie che tuteli i lavoratori, favorisca la trasparenza e restituisca piena dignità a un comparto che, anche nel territorio capitolino e nella sua area metropolitana, è espressione di economia reale, paesaggio e identità", così il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini.
"Oggi, con la sottoscrizione di questo Protocollo che istituisce la sezione della Rete del lavoro agricolo di qualità nel territorio della Capitale e della sua Provincia, - ha affermato il Direttore del coordinamento metropolitano di Roma Nunzia Minerva - abbiamo compiuto un passo significativo nel rafforzare la collaborazione interistituzionale. Questo accordo ha come obiettivo primario la promozione della legalità nel settore agricolo. È fondamentale avviare strumenti di legalità e deterrenza a sostegno degli imprenditori agricoli, contrastando ogni forma di sfruttamento e caporalato. Il nostro impegno è rivolto alla tutela dei lavoratori e delle aziende che operano nel rispetto delle normative, collaborando attivamente con le Istituzioni per perseguire questa causa. L’avvio dei lavori della Sezione territoriale rappresenta un intervento concreto nella lotta contro il lavoro irregolare e il caporalato, favorendo una rete virtuosa tra Istituzioni, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per garantire condizioni di lavoro eque e sostenibili. La Rete del lavoro agricolo di qualità, sostenuta dall'INPS, si propone di valorizzare le aziende agricole che rispettano le normative contrattuali e di sicurezza, promuovendo comportamenti virtuosi e offrendo maggiore tutela ai lavoratori. La nostra azione interistituzionale, in particolare su temi complessi come il lavoro agricolo di qualità, la sicurezza e l’immigrazione, evidenzia l’importanza di un presidio attivo della legalità e della coesione sociale. In questo contesto, è necessario riflettere sulla dimensione identitaria del Comune di Roma e della sua Provincia, dove l’agricoltura, pur non essendo sempre intuitiva, rappresenta un settore strategico per l’economia, l’integrazione e la dignità di tutti i cittadini".
Tutti gli intervenuti hanno evidenziato come la sottoscrizione di questo Protocollo per Roma e il suo territorio rientra anche nella strategia di valorizzazione di un comparto che, anche nella Capitale, è economia reale, paesaggio, identità. "L'importante firma di oggi si inserisce in un contesto più ampio di attenzione a livello nazionale al tema del lavoro agricolo regolare e tutelato", ha commentato Antonio Pone, Direttore centrale delle Entrate dell’INPS e vicario del Direttore generale, che ha concluso: "La sinergia con la Prefettura e con le altre istituzioni coinvolte, in particolare la DCM Roma dell'INPS guidata dal direttore Nunzia Minerva, consente di rafforzare i controlli, promuovere la legalità e garantire ai lavoratori, in particolare a quelli stranieri, condizioni di lavoro dignitose e sicure. È una testimonianza dell’impegno dell’Istituto a favore della legalità e della tutela sociale, in un settore strategico per l’economia nazionale".
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(Adnkronos) - "Il volontariato per Kpmg è uno strumento indispensabile che ci aiuta poi a trasformare, a creare sinergie, a parlare di sostenibilità nel modo più ampio possibile". Lo ha detto Sabrina Marsiglia, Csr manager di Kpmg, che questa mattina è intervenuta al panel 'Volontariato d'impresa: un'azione, tanti vantaggi' nell'ambito del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso dall’8 al 10 ottobre all’università Bocconi.
"La sostenibilità in Kpmg viene fuori grazie alla campagna di volontariato di Kpmg Network, che si chiama 'Make a Difference Day'. Si comincia da poche giornate sino a oggi, dopo quasi 18 anni, ad arrivare a un anno di lavoro sul volontariato d'impresa. Leghiamo le esigenze degli enti con le nostre disponibilità e professionalità e andiamo a trovare il momento giusto per fare l'attività e produrre valore sul territorio. Questo è l'obiettivo", ha chiarito Marsiglia.
Ascoltando i dipendenti e le loro sollecitazioni, il volontariato d'impresa è stato "per Kpmg il lancio per aprirsi a tutti i temi di responsabilità sociale di cui mi occupo con il mio ufficio. I nostri dipendenti sono coloro quelli che da vicino si occupano in alcuni casi anche di coordinarci, perché magari ci portano i contatti, ci fanno conoscere le associazioni sul territorio e ci portano a visitarle. Sono un gancio preziosissimo affinché l'azienda e gli enti del terzo settore sul territorio riescano ad avere un legame. E poi sono loro che stimolano i propri colleghi a partecipare", ha evidenziato la Csr manager di Kpmg.
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(Adnkronos) - Sono 20, su 48 ancora nella Striscia di Gaza, gli ostaggi israeliani che si ritiene siano ancora in vita, come confermato anche dal premier Benjamin Netanyahu. E che, insieme a quelli deceduti, saranno rilasciati tra lunedì e martedì nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas sul piano di pace elaborato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Ecco chi sono gli ultimi 20 ostaggi israeliani presumibilmente vivi:
- Il Sottufficiale Matan Angrest, 22 anni, è stato catturato a bordo del suo carro armato ai margini della Striscia di Gaza dopo aver tentato di impedire l'infiltrazione di commando di Hamas vicino alla base di Nahal Oz. Gli altri tre membri dell'equipaggio del carro armato sono stati uccisi e i corpi di due di loro sono a Gaza. In un video diffuso dalla sua famiglia nell'aprile 2025 si vede il momento in cui viene prelevato dal suo carro armato e linciato.
- Gali e Ziv Berman, 28 anni, sono gemelli e sono stati rapiti nel quartiere giovanile del kibbutz Kfar Aza, incendiato dai commando di Hamas. I due fratelli lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all'attacco.
- Elkana Bohbot, 36 anni, era uno dei produttori del Nova Festival, insieme ai suoi amici Michael e Osher Waknin, uccisi il 7 ottobre insieme a quasi 370 persone che partecipavano al festival. Un video che lo ritrae ammanettato e ferito al volto mentre viene portato via dai suoi rapitori. E' sposato con una donna israeliana di origine colombiana, Rebecca Gonzalez. Padre di un figlio, viveva a Mevasseret Tzion, vicino a Gerusalemme. Il presidente colombiano Gustavo Petro gli ha concesso la cittadinanza colombiana nel novembre 2023. Sua moglie a metà febbraio ha ricevuto una "prova di vita" da Ohad Ben Ami, un ex ostaggio rilasciato l'8 febbraio e trattenuto insieme al marito. A maggio è apparso in un video diffuso da Hamas, insieme a un altro ostaggio, Yossef-Haim Ohana.
- Rom Braslavski, 21 anni, originario di Gerusalemme e anche cittadino tedesco, si occupava della sicurezza al festival Nova. I sopravvissuti hanno raccontato che è rimasto sul posto per aiutare numerosi partecipanti al festival durante l'attacco, rimanendo ferito a entrambe le mani durante l'attacco. Nell'agosto scorso la Jihad Islamica ha pubblicato un video che mostra Braslavski parlare sotto costrizione, molto debole ed emaciato.
- Il soldato Nimrod Cohen, 21 anni, era di stanza il 7 ottobre 2023 vicino al kibbutz di Nahal Oz con la sua unità di veicoli blindati. E' stato tirato fuori dal suo carro armato, che era in panne, dai miliziani insieme ad altri tre membri dell'equipaggio, secondo i video diffusi da Hamas. I suoi tre compagni di unità, Omer Neutra, Oz Daniel e Shaked Dahan, sono morti il 7 ottobre e i loro corpi sono stati portati a Gaza. Nimrod Cohen è di Rehovot, a sud di Tel Aviv. I suoi genitori, Yehouda e Viki Cohen, partecipano a tutte le manifestazioni con cartelli e foto che chiedono il rilascio degli ostaggi.
- David e Ariel Cunio, 35 e 28 anni, sono due fratelli israelo-argentini rapiti insieme alla loro famiglia allargata mentre si nascondevano nella stanza di sicurezza nel kibbutz Nir Oz. Per liberarli, gli aggressori hanno appiccato il fuoco alla casa. La loro era la famiglia con il maggior numero di ostaggi, otto. Sharon Aloni Cunio, 34 anni, moglie di David Cunio, e le loro figlie gemelle di tre anni, così come Danielle Aloni, 44 anni, sorella di Sharon Aloni Cunio, e la figlia di cinque anni, sono state rilasciate durante la tregua del novembre 2023. La fidanzata di Ariel Cunio, Arbel Yehoud, 28 anni, è stata rilasciata il 30 gennaio. Il regista israeliano Tom Shoval ha presentato il film "Lettera a David" alla Berlinale a febbraio, un omaggio a David Cunio.
- Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Nova Film Festival con il suo amico d'infanzia Guy Gilboa Dalal, che si presume sia ancora vivo nella Striscia di Gaza. La sua famiglia è di Kfar Saba, nel centro di Israele. Appassionato di musica, stava lavorando in un bar per raccogliere soldi per un viaggio in Thailandia. Nell'agosto 2025 Hamas ha pubblicato un video che mostrava Evyatar David gravemente malnutrito e visibilmente indebolito.
- Guy Gilboa Dalal, 24 anni, stava partecipando al suo primo rave party con tre amici quando è stato rapito al festival Nova. La sua famiglia ha saputo del rapimento dopo aver visto un video di lui e del suo migliore amico, Evyatar David, legati in un tunnel a Gaza. Guy Gilboa Dalal ed Evyatar David sono stati visti in un video di Hamas a febbraio, mentre assistevano a una delle cerimonie di rilascio degli ostaggi a Gaza prima di essere chiusi in macchina, implorando di essere rilasciati. Appare in un video di Hamas il 5 settembre. Viene filmato con un altro ostaggio, Alon Ohel, in un tunnel.
- Maxim Herkin, 37, è un russo-israeliano che vive a Tirat Carmel, nel nord di Israele, ed è padre di una bambina di cinque anni che vive con la madre in Russia. E' immigrato con la madre dall'Ucraina. Nella primavera del 2025, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un video in cui Herkin appare sdraiato, con la testa e il braccio sinistro coperti da bende con macchie marroni.
- Eitan Horn, 39 anni, è stato rapito dalla casa del fratello maggiore Yair Horn nel kibbutz Nir Oz. Anche lui rapito il 7 ottobre, il fratello diabetico è stato rilasciato nel febbraio 2025. Prima del rilascio del fratello maggiore, i due fratelli erano stati tenuti prigionieri insieme. La famiglia Horn era emigrata dall'Argentina anni prima. Educatore, Eitan Horn ha lavorato a lungo con diversi movimenti giovanili, per i quali ha prestato servizio in Perù.
- Segev Kalfon, 27 anni, vive a Dimona (sud), lavorava con il padre nel panificio di famiglia ad Arad, nel deserto del Negev. E' stato rapito dal festival Nova, mentre si nascondeva in un cespuglio lungo la Route 232, che collega i kibbutz al confine con Gaza, come ha testimoniato un suo amico. Uno degli ostaggi rilasciati a febbraio ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero con lui per un certo periodo.
- Bar Kuperstein, 23 anni, prima di essere rapito al festival Nova ha salvato i partecipanti al festival che erano stati colpiti. Medico dell'esercito, non era in servizio quel giorno, ma faceva parte dello staff del festival. I video che lo mostrano legato poco dopo il suo rapimento. E' di Holon, vicino a Tel Aviv. Suo padre, Tal Kuperstein, paramedico volontario, è rimasto disabile, incapace di parlare o muoversi, a seguito di un incidente.
- Omri Miran, 48 anni, massaggiatore con nazionalità anche ungherese, è stato rapito dal kibbutz Nahal Oz, dove viveva, in presenza della moglie Lichay Miran-Lavi e delle loro due figlie piccole, lasciate libere. Suo padre, Dani Miran, si sta facendo crescere la barba in attesa del ritorno del figlio, dopo averlo visto con la barba in un video pubblicato da Hamas nell'aprile 2024, convinto che se suo figlio non può radersi, non si raderà nemmeno lui. Parlando sotto costrizione, Miran ha descritto in un video "una situazione difficile" a causa dei "numerosi bombardamenti israeliani" sulla Striscia di Gaza.


(Adnkronos) - "Il Comitato per il Nobel ha dimostrato che antepongono la politica alla pace". Così in un post su X il portavoce della Casa Bianca, Steven Cheung, dopo l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace alla leader dell'opposizione venezuelana, Maria Corina Machado.
"Il presidente Trump continuerà a fare accordi di pace nel mondo, a porre fine a conflitti e salvare vite".
Sulla decisione di non conferire il premio tanto ambito a Donald Trump, il presidente del Comitato del Noberl per la pace Jorgen Watne Frydnes ha chiarito rispondendo ai giornalisti che "basiamo le nostre decisioni unicamente sul lavoro e la volontà di Alfred Nobel".
Leggi tutto: Nobel, Casa Bianca: "Comitato ha dimostrato di anteporre la politica alla pace"
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