(Adnkronos) - "Ragioniamo sull'Ia, sul Fascicolo sanitario elettronico, ed è giustissimo. Ma poi vediamo che c'è sfiducia dei cittadini rispetto al Ssn e manca l'adesione agli screening. Serve una responsabilità globale di noi attori per riuscire a rimettere al centro i bisogni della comunità cambiando paradigma con una ottica istituzionale e senza divisioni. Non consentire ad alcuna politica di alimentare anche l'antiscienza". Così il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca nel suo intervento agli Stati generali della prevenzione che si chiudono oggi a Napoli.
(Adnkronos) - "L'intelligenza artificiale è uno strumento che può dare un contributo anche nella prevenzione. Mettere insieme i dati clinici dei pazienti può dare una migliore valutazione del singolo pazienti. Si può andare verso una medicina personalizzata ma anche una prevenzione personalizzata scoprendo prima i soggetti a rischio di sviluppare una patologia. Io credo che l'intelligenza artificiale può aiutarci e migliorare il Ssn". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine della seconda e ultima giornata degli Stati generali della prevenzione a Napoli.
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(Adnkronos) - "Magari si riuscisse a fare quello proposto dal ministro della Salute", di usare i fondi con cui si pagano oggi i medici 'gettonisti' per far rientrare questi nel Ssn con i concorsi, "purtroppo i medici 'gettonisti' vengono pagati da Asl e ospedali con una quota parte del bilancio delle aziende che si chiama 'beni e servizi' che oggi non è soggetto al tetto di spesa del personale sanitario. Diciamo che sono risorse più libere. Il tetto di spesa formalmente è stato tolto nell'ultima finanziaria ma potrà essere effettivo quando il ministero della Salute farà un decreto sui fabbisogni, senza io non posso sapere quanti medici servono in un reparto. L'ultimo decreto sui fabbisogni è stato fatto nel 1988. Quindi per la soluzione proposta da Schillaci serve un decreto ministeriale sui fabbisogni e velocizzare le procedure concorsuali che ci mette di solito 3 anni". Così Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell'Anaao-Assomed il sindacato dei medici dirigenti del Ssn, commenta a margine degli Stati generali della prevenzione a Napoli la a proposta del ministro Schillaci.
Dal 30 luglio le asl e gli ospedali non potranno più fare contratti con le cooperative di medici 'a gettone', saranno rispettati quelli in essere fino a scadenza, ma questo potrebbe aprire una carenza di organico che si sovrappone con quella per le ferie estive. "La situazione è gravissima - conclude Di Silverio - le ferie tanto agognate potrebbero comportare una riduzione di personale. Poi molti in ferie non ci vorranno andare perché saranno precettati e aumenterà lo stress, il 'bourn-out' e le dimissioni. La situazione critica che si vive negli ospedali porta i colleghi a pensare che non ne valga più la pena".
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(Adnkronos) - "Non voglio un cessate il fuoco, voglio la fine della guerra. Il cessate il fuoco? Lo ha detto Emmanuel...". Donald Trump fissa l'obiettivo nella guerra tra Israele e Iran. Il presidente degli Stati Uniti, a bordo dell'Air Force One dopo aver lasciato in anticipo il G7, risponde alle domande dei giornalisti. Il cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Iran non sarebbe un risultato soddisfacente per Trump: "Non è quello che sto cercando", dice con una stoccata al presidente francese Emmanuel Macron, 'reo' di aver generato un equivoco. "E' un bravo ragazzo ma non ci azzecca spesso", dice Trump
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(Adnkronos) - Prima lo scontro con i paparazzi e poi lo sfogo sui social. Justin Bieber è tornato a parlare della sua rabbia e lo ha fatto con un post condiviso sui social in cui ha ammesso di stare attraversando un periodo difficile legato alla sua salute mentale.
Negli ultimi giorni è diventato virale un video in cui si consuma un acceso confronto tra Justin Bieber e un paparazzo che lo ha seguito da vicino mentre si trovava in spiaggia. Il cantante, visibilmente irritato, ha chiesto più volte privacy: "Sono un padre, sono un marito. Non capisci, non ti è chiaro. Io mi sto facendo gli affari miei", ha detto con tono deciso. E ancora: "Capisci quello che ti sto dicendo? Prenderai questo video fuori dal contesto e dirai che sono pazzo".
Dopo l’episodio, il cantante si è sfogato sui social, ammettendo di lottare con problemi di rabbia: “So di essere rotto, so di avere problemi con la rabbia. Da tutta la vita lavoro su me stesso, cercando di diventare come le persone che mi dicevano che dovevo essere ‘aggiustato’ come loro. Ma questo continua solo a farmi sentire sempre più stanco e arrabbiato”.
Bieber ha parlato della fede, di come lo stia aiutando a trovare la forza per andare avanti: "Gesù è l’unico che continua a spingermi ad andare avanti, perché sinceramente sono esausto di pensare a me stesso ultimamente". L'ennesimo episodio di rabbia ha preoccupato i fan: "Hai bisogno di aiuto?", si legge sotto i commenti nel post condiviso su Instagram.
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(Adnkronos) - E’ stato arrestato cinque volte negli Usa per violenza domestica e aggressioni Rexal Ford, il 46enne californiano fermato sull’isola greca di Skiathos, accusato della morte della bimba di sei mesi, il cui corpo è stato trovato a pochi metri da quello della madre a Villa Pamphili, a Roma, lo scorso 7 giugno. Oltre che dell’omicidio aggravato della bimba, l’uomo è accusato di occultamento del cadavere della donna.
Il dato, riferito da personale dell’Fbi agli inquirenti italiani, è riportato nell’ordinanza di misura cautelare firmata dal gip Flavia Costantini. Ford, alias di Francis Kaufmann, in passato “ha scontato 120 giorni di carcere per aggressione con arma letale che ha causato gravi lesioni fisiche”.
"L'indagato - scrive il gip di Roma nell’ordinanza - ha dimostrato un'elevata capacità criminale ed una pervicace volontà a portare a compimento il suo intento criminoso, avendo perlomeno assistito senza richiedere alcun intervento alla morte della compagna, poi occultandone il corpo e disfacendosi dei vestiti in modo da rendere più difficoltosi sia il ritrovamento del cadavere, sia l'identificazione della donna con il chiaro intento di depistare le indagini".
Per il giudice, in particolare, "non si può escludere che si sia in presenza di un duplice omicidio, essendo ancora in corso gli accertamenti autoptici che potrebbero rivelare che anche la donna sia stata vittima di morte violenta". “L'efferatezza congenita allo strangolamento della bambina, molto probabilmente sua figlia, non lascia adito a dubbi sull'estrema pericolosità dell'uomo – sottolinea il giudice -. Peraltro, il pericolo concreto di reiterazione dei reati della stessa specie lo si desume dalle specifiche e particolarmente gravi modalità del fatto, avendo egli dimostrato di non essere in grado di controllare gli impulsi violenti diretti verso soggetti estranei e indifesi, come in particolare una bambina di verosimilmente neanche un anno".
Bambina che, evidenzia il gip, “è stata trovata nuda e nascosta all'interno della vegetazione del parco, potendosi così ritenere che l'uomo, dopo aver ucciso la bambina, abbia occultato il corpo, dopo averlo spogliato proprio per eludere qualsiasi coinvolgimento nella vicenda e si sia dato alla fuga, lasciando il territorio nazionale. Tant'è che l'uomo non ha denunciato la scomparsa né della compagna né della bambina".
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(Adnkronos) - Lo Spid, entrato in vigore dal 2016, è il servizio che permette l'identificazione sicura degli utenti che utilizzano i siti della Pubblica amministrazione. Attualmente il servizio è gestito da 12 provider autorizzati, che hanno adottato diverse procedure per la verifica dell'identità. Finora l'adozione iniziale dello Spid e i successivi rinnovi sono sempre stati gratuiti, ma forse le cose stanno per cambiare.
"Come può - commenta con l'Adnkronos/Labitalia Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori - lo Stato scaricare su privati un servizio essenziale e poi permettere che questi tengano in ostaggio i cittadini? Milioni di persone hanno attivato lo Spid fidandosi delle promesse di gratuità, e ora rischiano di doverlo pagare per non perdere l'accesso ai propri diritti. Sarebbe come far pagare per entrare in un ufficio pubblico. Non possiamo permettere che i diritti costituzionali rischino di diventare un business privato".
"Per questo - spiega - lo Stato ha il dovere di dare un'alternativa pubblica gratuita ai cittadini, specie se si considera che l'identità digitale consente alla Pubblica amministrazione di risparmiare miliardi. Chiediamo, quindi, che azzeri tutte le spese oggi necessarie per l'attivazione della Cie, la Carta d'identità elettronica che oggi costa oltre 22 euro".
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(Adnkronos) - Prezzi di benzina a rischio aumento in Italia per la guerra tra Israele e Iran. L'allarme arriva direttamente dagli Stati Uniti, dove si stanno già riscontrando rincari sul prezzo dei carburanti nelle stazioni di tutto il Paese, proprio a causa del conflitto in atto in Medio Oriente. Un rischio che riguarda anche l'Italia, che ha già affrontato dei rialzi nella giornata di venerdì 13 giugno, all'indomani dell'attacco di Israele all'Iran. Le immagini di giacimenti petroliferi in fiamme, così come raffinerie e hub di distribuzione, hanno avuto infatti un impatto diretto sui prezzi della benzina, una conseguenza che potrebbe peggiorare nelle prossime settimane.
Forti rialzi nel prezzo della benzina sono continuati anche nei giorni successivi in tutto il Paese, in particolare nella giornata di lunedì 16 giugno. Coda di aumenti sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP e Tamoil hanno alzato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Secondo le le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, dopo oltre due settimane la benzina è tornata sopra quota 1,7 euro per litro, mentre il gasolio ha superato gli 1,6.
Questi i prezzi rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,707 euro/litro (invariato, compagnie 1,714, pompe bianche 1,694), diesel self service a 1,606 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,614, pompe bianche 1,589). Benzina servito a 1,846 euro/litro (invariato, compagnie 1,890, pompe bianche 1,763), diesel servito a 1,746 euro/litro (+1, compagnie 1,791, pompe bianche 1,658). Gpl servito a 0,709 euro/litro (invariato, compagnie 0,717, pompe bianche 0,699), metano servito a 1,439 euro/kg (invariato, compagnie 1,444, pompe bianche 1,436), Gnl 1,270 euro/kg (invariato, compagnie 1,268 euro/kg, pompe bianche 1,271 euro/kg).
Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,806 euro/litro (servito 2,074), gasolio self service 1,715 euro/litro (servito 1,987), Gpl 0,843 euro/litro, metano 1,506 euro/kg, Gnl 1,342 euro/kg.
Nonostante i prezzi in Italia sembrino, almeno per il momento, sotto controllo, negli Stati Uniti si stanno riscontrando aumenti sempre più ingenti. In America i prezzi del petrolio sono saliti di circa 10 dollari al barile, che però non hanno portato, almeno per ora, a un netto rialzo dei prezzi alla pompa. Gli americani stanno pagando circa 20 centesimi in più al gallone, unità di misura che equivale a poco meno di quattro litri. Secondo quanto riportato dalla società di ricerca ClearView Energy Partners, i conducenti inizieranno a sentirlo però nei prossimi giorni, poiché c'è sempre un piccolo ritardo tra l'aumento del petrolio e dei prezzi alla pompa.
Alcuni analisti hanno già avvertito del rischio che la situazione possa peggiorare nelle prossime settimane, con i prezzi alla pompa che possano spingersi oltre i quattro dollari per gallone. Altri invece sono fiduciosi che, anche con l'inasprirsi del conflitto in Medio Oriente, non si andrà oltre gli 80 dollari a barile, che vorrebbe dire un aumento di circa 40 centesimi alla pompa. Le cose potrebbero cambiare però se l'Iran decidesse di attuare un blocco dello Stretto di Hormuz, da cui passa buona parte del mercato petrolifero mondiale.
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(Adnkronos) - Il playout di Serie B tra Sampdoria e Salernitana è stato rinviato. Dopo la vittoria 2-0 dei blucerchiati nella gara d'andata e successiva notte in ospedale per i giocatori granata, a causa di un'intossicazione alimentare, la Lega B ha ufficializzato il rinvio della gara di ritorno. La partita non si giocherà più venerdì 20 giugno alle 20:30, ma domenica 22 alla stessa ora.
Ma cos'è successo dopo il playout d'andata tra Sampdoria e Salernitana? Domenica 15 giugno, al rientro della trasferta di Genova, persa 2-0, 21 tra giocatori e membri dello staff della Salernitana sono stati trasferiti d'urgenza in ospedale a causa di un'intossicazione alimentare legata al pranzo a sacco (a base di riso) consegnato alla società per il post partita. Nella notte, in molti hanno però avvertito problemi gastrointestinali che con il passare del tempo sono peggiorati. Arrivati all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, sono giunte in soccorso quattro ambulanze che hanno portato i membri del gruppo all’ospedale di Salerno. Alcuni di loro sono rimasti sotto osservazione, altri sono stati dimessi dopo alcune ore dal ricovero.
La polizia sta facendo gli accertamenti del caso, ma nel frattempo la Salernitana si era mossa per chiedere il rinvio della partita di ritorno, fissata il 20 giugno allo stadio Arechi di Salerno. Richiesta accettata dalla Lega B e ufficializzata oggi, martedì 17 giugno.
Ieri mattina, intanto, la struttura alimenti igiene e nutrizione di Asl3 si era recata nell'hotel di Sampierdarena, dove ha soggiornato la Salernitana. I tecnici dell'Asl erano stati chiamati a verificare le condizioni igieniche degli alimenti somministrati ai calciatori della Salernitana, nel dettaglio un riso alla Cantonese. Secondo quanto accertato dall'Asl, lo staff dell'hotel avrebbe consegnato ai rappresentanti della Salernitana il riso da consumare in un secondo momento. La pietanza, per il contratto stipulato con l'hotel, avrebbe dovuto essere conservata - a cura della società campana - in contenitori isotermici, ma questo non sarebbe avvenuto. Il riso sarebbe stato lasciato per diverse ore all'interno del pullman, favorendo così la formazione di batteri che potrebbero avere causato l'intossicazione ai calciatori. L'Asl ha comunque prelevato un campione residuo di riso per analizzarlo, ma al momento sono escluse responsabilità da parte della direzione dell'hotel.
"Le pietanze sono state ritirate dallo staff prima della partita e messe su un van che si è recato allo stadio Luigi Ferraris, dopodiché sono state conservate negli spogliatoi, correttamente climatizzate, nel pieno rispetto della normativa" aveva fatto sapere la Salernitana all'Adnkronos.
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(Adnkronos) - Promuovere la scoperta e lo sviluppo di nuove terapie orali, con il potenziale per trattare malattie in diverse indicazioni. E' questo l'obiettivo di AstraZeneca che ha siglato uno dei maggiori investimenti nell’Intelligenza artificiale (Ia), avviando una collaborazione strategica focalizzata sulla ricerca con Cspc Pharmaceuticals Group Limited, basata a Shijiazhuang. Secondo i termini dell'accordo - come riporta una nota - AstraZeneca e Cspc si impegnano a scoprire e sviluppare candidati preclinici per molteplici target con il potenziale di trattare malattie in tutte le indicazioni croniche, tra cui una terapia orale preclinica a base di piccole molecole per le malattie immunologiche.
Condotta da Cspc, la ricerca utilizzerà la loro piattaforma a doppio motore per l'individuazione di farmaci, che si avvale dell'Ia per analizzare i modelli di legame delle proteine target con le molecole composte esistenti e condurre un'ottimizzazione mirata, con l'obiettivo di selezionare piccole molecole altamente efficaci con un'eccellente potenzialità per essere sviluppate. La collaborazione "sottolinea il nostro impegno per l'innovazione nella lotta contro le malattie croniche che colpiscono oltre due miliardi di persone in tutto il mondo - evidenzia la vicepresidente esecutiva e responsabile di BioPharmaceuticals R&D di AstraZeneca, Sharon Barr - La creazione di solide collaborazioni ci consente di sfruttare le nostre competenze scientifiche complementari per supportare la rapida scoperta di nuove molecole terapeutiche di alta qualità per la produzione di farmaci di nuova generazione".
AstraZeneca e l'impegno nella ricerca con Ia: all’inizio dell’anno ha investito 200 milioni di dollari per sviluppare un modello di Ia in oncologia con Tempus e Pathos; ha una collaborazione di 18 milioni di dollari con Immunai per migliorare la sperimentazione di farmaci antitumorali - conclude la nota -; l’Azienda ha anche collaborato con Qure.ai per lo screening del cancro ai polmoni, che riduce significativamente i tempi e consente ai pazienti la diagnosi precoce.
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(Adnkronos) - Mastectomia, trattamento dell’ascella, innovazione e ricerca sono gli argomenti trattati nel IX congresso Anisc (Associazione nazionale italiana senologi chirurghi), che si conclude oggi a San Giuliano Terme (Pisa), dopo tre giorni di incontri tra specialisti del settore. Attualmente la mastectomia rappresenta circa il 30-40% degli interventi che vengono eseguiti nei centri certificati di senologia. "L’incidenza di questo intervento è in leggero aumento per le migliori performance diagnostiche radiologiche, la maggior consapevolezza dei rischi legati alla predisposizione genetica ed è resa meno mutilante grazie alle tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva che sempre più sono rispettose dell’immagine corporea della donna. Tuttavia – afferma Secondo Folli, presidente di Anisc – la richiesta di mastectomia da parte delle pazienti è aumentata nell’erronea convinzione che l’asportazione della mammella malata e anche di quella sana possa aumentare le chance di guarigione".
"Rispetto al passato, in cui il trattamento del tumore della mammella era in prima istanza chirurgico, oggi nel 30% dei casi il primo approccio risiede nella chemioterapia (immunoterapia neoadiuvante) – spiega Manuela Roncella, presidente del congresso, coordinatore delle Breast Unit Regione Toscana e direttore della Uoc di Senologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana Ospedale S. Chiara di Pisa –, la cui efficacia consente al chirurgo di eseguire interventi meno invasivi. Inoltre oggi, per casi selezionati, la chirurgia senologica moderna offre alternative efficaci e sicure, in grado di preservare il seno e di impattare in modo minore sulla qualità di vita, con tempi di ripresa molto più rapidi".
Uno dei temi che ha ricevuto più attenzione durante la tre giorni è la metodica della biopsia del linfonodo sentinella, grazie alla presenza del suo inventore Armando Giuliano, professore e chirurgo oncologo esperto di tumore al seno a livello internazionale. Attraverso questa tecnica diagnostica, che ha rivoluzionato la chirurgia mammaria degli ultimi trent’anni, è stato possibile ridurre moltissimo il ricorso allo svuotamento ascellare, riducendo dal 30-40% al 2% le probabilità delle pazienti di sviluppare linfedema del braccio. "La chirurgia ascellare oggi ha subìto un processo di de-escalation – ancora Roncella –, con un cambiamento di paradigma passando da un intervento ‘massimo tollerabile’ a ‘minimo efficace’ personalizzato sui bisogni della singola paziente. La chirurgia ascellare oggi ha un ruolo di stadiazione del tumore al seno, cioè di valutazione della sua estensione, e deve quindi essere meno invasiva possibile".
L’innovazione in ambito senologico non tocca solo la chirurgia ma anche la ricerca e la prevenzione. "Una delle grandi novità presentate durante il congresso è Mammowave, un apparecchio innovativo che permette di effettuare uno studio del seno aggiungendo all’esame clinico informazioni ottenute grazie all’intelligenza artificiale. Il sistema - sottolinea Roncella - si basa sulle microonde che, attraversando le mammelle, forniscono una mappa numerica della loro costituzione, andando a sottolineare aree che possono avere un assorbimento patologico. È un presidio oggi rivolto alle donne asintomatiche che non rientrano nella fascia d’età coperta dal programma di screening nazionale, in particolare prima dei 45/50 anni".
Il "grande vantaggio rispetto alle altre metodologie diagnostiche come l’ecografia e la mammografia - osserva l'oncologa - che non va assolutamente a sostituire ma solo a completare, è il fatto che non basandosi sui raggi (come invece la mammografia) non è influenzato dalla densità del seno, ed è quindi perfetto per le donne più giovani, e non è operatore dipendente (a differenza dell’ecografia). Il dato che fornisce viene poi elaborato dall’intelligenza artificiale, che, grazie alle informazioni in suo possesso raccolte attraverso i precedenti esami svolti, diminuisce le probabilità di falsi negativi. In caso di referto patologico o sospetto tale la paziente deve essere inserita in un percorso diagnostico consolidato eseguito da un radiologo esperto dedicato. Al Congresso sono stati presentati in anteprima mondiale i dati di uno studio clinico multicentrico europeo eseguito su 4000 donne. Il Mammowave si tratta quindi di una metodica in corso di validazione per la applicazione su tutte le donne, oggetto in questi anni di molti studi clinici europei con l’obiettivo di inserirlo anche tra le opportunità di prevenzione secondaria e per riempire il vuoto diagnostico legato alle giovani donne".
Oggi una caratteristica dell’oncologia senologica è la condivisione con le pazienti: "Le donne che seguiamo sono sempre più coinvolte nelle decisioni terapeutiche – conclude Roncella – per questa ragione è nostro compito mantenerle informate e aggiornate riguardo le innovazioni e gli studi clinici".
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(Adnkronos) - Clara e Fedez stanno insieme? È il gossip dell'estate. La recente collaborazione musicale, con la hit ‘Scelte stupide’, ha acceso i riflettori su un possibile interesse sentimentale tra i due. Lei aveva già smentito il gossip tramite i social, ma un ulteriore negazione sembra sia arrivata nell'ultima puntata di 'Pulp Podcast', il format di Fedez e Mr. Marra che ha ospitato proprio la cantante.
A lanciare l'indiscrezione su una presunta relazione tra Fedez e Clara era stato Chi, il magazine di Alfonso Signorini che aveva pubblicato delle foto di un faccia a faccia tra i due che, a una prima occhiata, sembrava suggerire un bacio sulle labbra. Clara aveva subito smentito, definendo le voci "invenzioni sulla mia vita privata" e in più occasioni ha ribadito la sua posizione. Come sul red carpet della 71ª edizione del Taormina Film Fest, dove la cantante aveva liquidato la domanda dei giornalisti come "il gossip è parte del gioco”.
Ma queste smentite non hanno placato i rumors. Nell’ultima puntata di Pulp Podcast è arrivata un’ulteriore smentita, o forse una provocazione. Clara, guardando Fedez negli occhi, ha scherzato: "Tutte le mie amiche piacciono tanto a Federico". Un commento che alcuni hanno interpretato come una 'scenata di gelosia', altri come una conferma che tra i due non c’è altro che un’intesa artistica.
Il dubbio resta. Anche perché se da un lato Clara si è più volte detta contraria alle voci sulla presunta liason, Fedez ha scelto il silenzio, lasciando che sia il gossip a parlare per lui.
Leggi tutto: Clara provoca Fedez: "A lui piacciono tanto le mie amiche...."
(Adnkronos) - Nel 2023 la produzione nazionale dei rifiuti urbani è stata pari a circa 29,3 milioni di tonnellate, in lieve aumento dello 0,7% rispetto al dato 2022. Si conferma il trend di crescita della raccolta differenziata, che aumenta più di un punto percentuale rispetto al 2022, passando dal 65,2% al 66,6% (in termini quantitativi quasi 19,5 milioni di tonnellate di rifiuti differenziati). Lo rileva la relazione annuale Arera 2024.
A livello territoriale, le regioni del Nord-Est e del Nord-Ovest mantengono alti livelli di raccolta differenziata, confermando anche per il 2023 il superamento dell’obiettivo del 65% previsto per il 2012 dal decreto legislativo n. 152/06, con risultati pari rispettivamente al 76,7% e al 70,6% della produzione totale dei rifiuti urbani prodotti, mentre il Centro si attesta al 62,3% e il Sud e le Isole al 58,2%.
(Redazione/Adnkronos)La spesa media annua Tari stimata per un’utenza domestica tipo (composta da tre componenti il nucleo famigliare in un’abitazione di superficie 100 mq), risulta pari nel 2023 a 311 euro a livello nazionale, evidenziando significative differenze tra le varie aree geografiche.
Leggi tutto: Rifiuti, Arera: in 2023 raccolta differenziata +1%, nord al top
(Adnkronos) - Nel confronto internazionale con i principali Paesi dell’Area euro il prezzo medio del gas naturale (comprensivo di imposte e oneri) per i consumatori domestici in Italia ha registrato nel 2024 un aumento significativo (+15,1%) raggiungendo i 13,1 centesimi di €/kWh. Contrariamente a quanto accaduto nel 2023, i consumatori italiani hanno pagato tariffe superiori del 5,3% rispetto alla media dell’Area euro (-8,3% nel 2023). I prezzi più alti sono stati raggiunti nei Paesi Bassi (16,8 c€/kWh) e in Portogallo (14,8 c€/kWh), mentre quelli più bassi in Ungheria (2,88 c€/kWh) e Croazia (4,62 c€/kWh). Lo rileva la relazione annuale Arera 2024.
L’aumento è sostanzialmente riconducibile a due fattori: la crescita dei costi di rete (passati da 2,6 c€/kWh nel 2023 a 3,0 c€/kWh nel 2024) e, soprattutto, quella della componente fiscale (passata da 0 a 3,2 c€/kWh). Nel 2024, infatti, sono esauriti gli effetti degli interventi governativi che avevano stabilito la riduzione dell’IVA al 5% e l’azzeramento temporaneo degli oneri di sistema che aveva, di fatto, annullato l’impatto di questi ultimi sul prezzo del gas.
Guardando ai differenziali riferiti alle classi di consumo: i prezzi i clienti D1 (fino a circa 520 m3/anno) e D2 (520-5.200 m3/anno) hanno registrato entrambi un aumento del 17% rispetto al 2023, arrivando rispettivamente a 17,12 c€/kWh e 12,30 c€/kWh, mentre per i consumi più alti (D3, oltre 5.200 m3/a) la variazione è stata del -5,4%. Nell’Area euro i prezzi sono risultati in crescita solo per la classe dei piccoli consumatori (D1), ma in misura più contenuta (+6,5%), mentre per le altre due classi D2 e D3, si riscontra una riduzione, rispettivamente dello 0,1% e del 5%. I differenziali di prezzo tra l’Italia e gli altri Paesi europei sono quindi tornati ai segni del 2022. Se si considera la materia energia gli italiani pagano di meno solo nella classe di consumi più bassi (-6,2%) mentre il differenziale è sostanzialmente identico per le altre due.
Nel 2024 il prezzo medio pagato dai clienti non domestici italiani si è attestato a 6,75 c€/kWh, con un calo (-18%) superiore a quello registrato nell’Area euro (-13,5%) il cui prezzo medio si ferma a 6,93 c€/kWh. Le imprese italiane hanno quindi pagato un prezzo lordo (cioè comprensivo di oneri, imposte e tasse) più conveniente rispetto a quasi tutti i principali competitor europei (-9,8% rispetto alla Francia, -7,7% rispetto alla Germania) tranne che la Spagna (+38%).
La riduzione del prezzo in Italia è dovuta interamente alla componente energia, pari a 4,4 c€/kWh (-32,7%) che incide per il 65% sul prezzo finale mentre le altre due componenti, cioè i costi di rete e gli oneri e imposte, che incidono entrambe per circa il 17% sul prezzo complessivo, hanno registrato un incremento sul 2023 rispettivamente del +0,9% e del +125%.
Guardando al dettaglio per classi di consumo, nel 2024 i prezzi italiani sono risultati in diminuzione in tutte le classi tranne che nella I1 (consumi fino a 26.000 m3/anno) dove hanno segnato un aumento del 2,2%. Si segnala una riduzione consistente nelle classi I3 (25,2%) e I4 (-26,9%) che assorbono, rispettivamente, il 22,4% e il 27,4% delle vendite di gas a clienti non domestici. Nel confronto con gli altri Paesi, i consumatori italiani pagano generalmente meno dei tedeschi nelle fasce di consumo più elevate, hanno un rapporto variabile con la Francia (conveniente fino a consumi di 26 milioni di m3 annui), mentre risultano significativamente più economici rispetto alla Spagna nelle classi più basse.
In Italia l’incremento nell’estensione delle reti di teleriscaldamento nel 2023 è stato pari a 97 km mentre la volumetria allacciata è cresciuta dell’1,7%. Cinque regioni del nord (Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Veneto) rappresentano, da sole, oltre il 95% dell’energia termica erogata. Nel 2023 le centrali termiche al servizio di reti di telecalore hanno prodotto 10.691 GWh termici, 6.045 GWh elettrici e 162 GWh frigoriferi. Il gas naturale si conferma la fonte energetica nettamente prevalente con il 69,8% del consumo energetico complessivo, tra le altre fonti portano un contributo significativo i rifiuti (15,4%) e le bioenergie (biomasse, biogas e bioliquidi, all’11,2%).
Il 70% degli utenti presenta una potenza contrattuale non superiore a 50 kW, mentre il 23% ha una taglia maggiore di 50 e fino a 350 kW e solo il 7% ha una taglia superiore a 350 kW. Gli utenti di maggiori dimensioni, nonostante siano relativamente poco numerosi, rappresentano una quota cospicua dei consumi complessivi (oltre il 50%). Il numero di imprese operanti su reti di telecalore è pari a 249 (255 un anno fa). Di queste, l’85% si occupa di attività strettamente legate all’esercizio delle reti e alla fornitura dall’energia termica alle utenze (distribuzione e/o misura e/o vendita) mentre la quota rimanente si occupa solo di produzione di energia termica. Una quota significativa del mercato è costituita da utenze di tipo residenziale (64,0%) e terziario (33%), la domanda del settore industriale rimane marginale (3%).
Nel 2023 il Governo ha disposto l’estensione a tutte le reti di teleriscaldamento di tariffe regolate da Arera la quale ha definito un primo quadro di regole transitorie per il 2024, intervenendo per superare le principali criticità evidenziate nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui prezzi del servizio. L’Autorità ha quindi rinviato i termini di conclusione del procedimento per la definizione del metodo tariffario applicabile a regime, prevedendo al contempo una prosecuzione dell’applicazione del metodo transitorio fino al termine dell’anno 2025, con contestuale approvazione di alcuni affinamenti al metodo stesso.
Nel confronto internazionale con i principali Paesi dell’area euro il prezzo medio del gas naturale (comprensivo di imposte e oneri) per i consumatori domestici in Italia ha registrato nel 2024 un aumento significativo (+15,1%) raggiungendo i 13,1 c€/kWh. Contrariamente a quanto accaduto nel 2023, i consumatori italiani hanno pagato tariffe superiori del 5,3% rispetto alla media dell’Area euro (-8,3% nel 2023). I prezzi più alti sono stati raggiunti nei Paesi Bassi (16,8 c€/kWh) e in Portogallo (14,8 c€/kWh), mentre quelli più bassi in Ungheria (2,88 c€/kWh) e Croazia (4,62 c€/kWh).
L’aumento è sostanzialmente riconducibile a due fattori: la crescita dei costi di rete (passati da 2,6 c€/kWh nel 2023 a 3,0 c€/kWh nel 2024) e, soprattutto, quella della componente fiscale (passata da 0 a 3,2 c€/kWh). Nel 2024, infatti, sono esauriti gli effetti degli interventi governativi che avevano stabilito la riduzione dell’IVA al 5% e l’azzeramento temporaneo degli oneri di sistema che aveva, di fatto, annullato l’impatto di questi ultimi sul prezzo del gas.
Nel 2024 il livello della concentrazione nel mercato della vendita finale, già storicamente basso, è risultato nuovamente in calo rispetto all’anno precedente: i primi tre gruppi controllano il 38,7%, mentre nel 2023 la quota era pari al 40,2%. Il gruppo Eni è risalito in seconda posizione con una quota del 12% (era terzo con una quota del 13,3% nel 2023) mentre è rimasto al primo posto gruppo Edison, la cui quota è salita al 15,5% dal 13,7% dell’anno precedente, seguito dal gruppo Enel che lo scorso anno aveva raggiunto la seconda posizione è passato al terzo posto con una quota dell’11,2% (13,1% nel 2023). Lo rileva la relazione annuale Arera 2024.
(Adnkronos) - "Gasperini era antipatico anche a me, gliel'ho detto subito. 'Per i tifosi della Roma sei antipatico, per me molto di più'. Ma sono convinto che Roma abbia bisogno di un allenatore con un carattere forte, che vuole sempre migliorare la squadra e il singolo. Per questo gli offriamo un anno per farsi capire e i tifosi devono essere con noi". Così Claudio Ranieri, ex allenatore della Roma, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore giallorosso Gian Piero Gasperini. "È schietto e leale, dice le cose in faccia. Per me sarà un amico, se avrà dei problemi io cercherò di risolverli".
Ranieri ha motivato così la decisione della società: "I Friedkin hanno scelto lui perché ovunque è andato ha fatto bene. È un allenatore in grado di cambiare la fisionomia degli atleti e costruire buoni giocatori. Sappiamo tutti le difficoltà dei prossimi mercati. Bisogna costruire e per questo io mi sono messo da parte. Gian Piero ha un carattere forte e farà grandi cose. Voi giornalisti siete bravi e tra poco ci direte chi sarà il prossimo ds della Roma. Stiamo vagliando diversi nomi e presto saprete il sostituto di Ghisolfi".
Gasperini ha poi preso la parola: "Tutti mi mettete in guardia sulle difficoltà dell'ambiente, ma io penso che questa debba essere la forza. Da fuori vedo grande entusiasmo e voglia di raggiungere gli obiettivi. Queste forze devono essere incanalate nel modo migliore. Se ci sono state difficoltà potremo correggerle e cercare di rendere la Roma più forte e competitiva. L'abbiamo visto a Napoli e a Parigi, si possono fare risultati da altre parti e non solo a Torino o Milano. Bisogna spingere tutti dalla parte giusta". Idee chiare sugli obiettivi: "Arrivare in Champions. Scudetto? Non si sa mai, ma l'obiettivo è rendere la squadra più forte. Con giocatori che vadano in Nazionale. Avere un nucleo sempre più ampio che possa dare continuità alla squadra. Così da inserire poi giocatori che alzino il livello che in futuro potremo prendere sul mercato, mi auguro. Serve un nocciolo duro, compatto e d'esempio. Abbiamo bisogno di solidità. È questo che fa crescere le squadre. In Italia ci sono squadre molto importanti, tutti puntano alla Champions e in una piazza con tutto questo entusiasmo devi entrare forte. Con una squadra che ti segue e un ambiente forte".
Ranieri ha poi fatto il punto sul mercato della Roma: "Svilar? Ci ha pensato Ghisolfi, io l'ho chiamato. Gli ho detto che vogliamo costruire una grande squadra e che ci servono giocatori forti come lui per crescere e fare grandi cose. Lui è un ragazzo ambizioso e noi abbiamo preso un allenatore con le stesse caratteristiche. Fair play finanziario? Come sapete abbiamo dei paletti. Dobbiamo cercare di rientrare entro il 30 giugno ma manca ancora qualcosina. Sono sicuro che riusciremo a rispettare tutti i parametri anche fino a giugno 2026. Da quel momento potremo operare sul mercato con più libertà. Se i Friedkin potessero mettere altri soldi lo avrebbero già fatto. Le altre squadre hanno introiti superiori ma il calcio italiano deve usare più la testa e costruire" ha concluso Ranieri.
Leggi tutto: Ranieri: "Gasperini mi stava antipatico, ma alla Roma serve uno così". E sul mercato...
(Adnkronos) - Gli investimenti programmati per il periodo 2024-2029 risultano, in termini pro capite, pari a 565 euro/abitante a livello nazionale (corrispondenti a una spesa annuale per investimenti di 94 euro/abitante/anno, in aumento rispetto al valore annuale di 69 euro/abitante/anno che ha caratterizzato il periodo regolatorio 2020-2023): il valore più elevato si riscontra nell’area del Centro, con 802 euro/abitante per il quarto periodo regolatorio 2024-2029. Lo certifica l'Arera nella sua Relazione Annuale, spiegando che in termini assoluti, la spesa per investimenti relativa a un campione di 156 operatori che servono 48.779.140 abitanti ammonta complessivamente (considerando anche la disponibilità di fondi pubblici) a 28 miliardi di euro per i sei anni del quarto periodo regolatorio, passando da 4,6 miliardi di euro nel 2024, a 5,6 miliardi di euro nel 2025, per poi registrare una flessione (conseguente a una progressiva contrazione dei finanziamenti pubblici disponibili) per le annualità successive (per cui la programmazione degli interventi sarà comunque oggetto di aggiornamenti a cadenza biennale), attestandosi a 5 miliardi di euro nel 2026, a 4,5 miliardi di euro nel 2027, a 4,3 miliardi di euro nel 2028 e a 3,9 miliardi di euro nel 2029.
L'autorità sottolinea come "le verifiche compiute hanno confermato una diffusa capacità di realizzazione degli investimenti programmati (pur con una certa variabilità fra le gestioni del panel). Il tasso di realizzazione è risultato pari al 96% nel 2022 e al 94% nel 2023, con valori più contenuti per i gestori operanti nell’area Sud e Isole (il cui tasso di realizzazione, per il 2023, si è attestato al 73%), per i quali sembrano permanere talune criticità in ordine all’esecuzione degli interventi".
L’analisi del fabbisogno di investimenti per il periodo 2024-2029 a livello nazionale conferma, anche per il quarto periodo regolatorio, il peso maggiore degli investimenti destinati alla riduzione delle perdite idriche nella pianificazione (che continuano a guidare le priorità nella pianificazione del settore sin dalle prime rilevazioni effettuate dall’Autorità nel 2019), seguiti dagli investimenti per la riduzione delle interruzioni (in costante crescita al 15,69%), da quelli per il miglioramento della qualità dell’acqua depurata al 13,86%, e da quelli per l’adeguamento del sistema fognario al 12,79%. Secondo Arera "la prima ricognizione degli investimenti destinati al miglioramento del macro-indicatore M0 (l’indice di qualità tecnica che misura la resilienza, la capacità del sistema idrico di far fronte a diverse condizioni, inclusi cambiamenti climatici e picchi di domanda) restituisce un fabbisogno dei gestori pari a circa 1,4 miliardi di euro, equivalenti al 5,10% del fabbisogno complessivo".
La quota di investimenti in infrastrutture del servizio idrico integrato non riconducibili direttamente a specifici obiettivi di qualità tecnica fissati dall’Autorità si attesta all’11,45%. In termini generali di servizio, il quadro nazionale resta orientato prevalentemente sugli investimenti pianificati nelle infrastrutture acquedottistiche (52%, senza considerare i due prerequisiti legati esclusivamente a profili della filiera acquedottistica, che hanno un peso marginale) rispetto a quelli previsti nelle reti fognarie e negli impianti di depurazione (nel complesso il 34,87%), con una forbice minima nel Nord-Ovest (dove il fabbisogno nelle fasi di fognatura e depurazione quasi si equivale a quello di acquedotto), è più ampia nel Centro Italia a favore delle infrastrutture di acquedotto, attestandosi per queste ultime al di sopra della media nazionale (63,77%).
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