(Adnkronos) - “Con gli studenti dell’Istituto Falcone di Palazzolo sull’Oglio abbiamo affrontato il tema della violenza di genere e degli stereotipi, con un approccio innovativo. I ragazzi hanno coinvolto i familiari delle vittime, trasformando il progetto in una riflessione profonda che ci ha mostrato come la violenza di genere, prima ancora che giuridica, sia una questione antropologica e culturale. Solo attraverso il dialogo e il riconoscimento dell’altro come persona possiamo costruire una società più giusta". Lo ha detto Cristiano Nardelli, Student Ambassador dell’Università Luiss Guido Carli, in occasione dell’VIII edizione del progetto “Legalità e Merito”.
(Adnkronos) - "L'Italia ha un sistema universitario e sanitario straordinario, con professionisti di altissimo livello. Dobbiamo però creare nuovi modelli formativi per preparare figure specializzate nella ricerca, integrando teoria e pratica direttamente in ospedale. Oggi possiamo utilizzare i big data e le tecnologie digitali per monitorare in tempo reale l'efficacia delle terapie e personalizzare le cure. Ad esempio, nel nostro ospedale gestiamo un database di 1 milione e mezzo di pazienti che ci permette di analizzare i risultati clinici e migliorare i trattamenti. Dobbiamo superare la burocrazia, rendere il sistema più rapido e integrato, capace di competere a livello internazionale e di offrire ai pazienti italiani le migliori cure possibili". Così Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, partecipando oggi al convegno 'Health Innovation Show 2025', evidenzia le sottolinea le sfide e le potenzialità del sistema italiano della ricerca clinica.
Guardando la realtà italiana, "mancano figure professionali formate per supportare la ricerca clinica, non solo nei grandi ospedali ma anche nelle piccole realtà - evidenzia l'esperto - Serve formazione specifica per medici, infermieri e amministrativi, perché tutti conoscano e applichino le regole della Good Clinical Practice". Gasbarrini denuncia inoltre "tempi burocratici lunghi che rallentano la ricerca e differenze regionali che penalizzano la continuità e la qualità degli studi".
Sulla necessità di "mettere al centro il paziente" per "dare una risposta reale" di salute, Gasbarrini spiega che la ricerca "si divide in 3 blocchi fondamentali: la ricerca di base, che studia i meccanismi cellulari; la ricerca traslazionale, che avvicina il laboratorio al malato, e la ricerca clinica applicata, spesso sponsorizzata da aziende farmaceutiche e produttrici di dispositivi, che arriva direttamente al paziente". In questo contesto rimarca l'importanza delle "regole rigide di agenzie del farmaco come Aifa ed Ema", rispettivamente italiana ed europea, che "sono fatte proprio per garantire la sicurezza del paziente: non si può accettare un farmaco che non sia sicuro, anche se promette di curare una malattia grave", conclude.
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(Adnkronos) - Per le donne con tumore del seno, in Italia più di 53mila ogni anno, i farmaci per la gestione degli effetti collaterali delle terapie o della patologia ricoprono quasi il 41% dei costi sostenuti privatamente. A questi spesso si aggiungono visite specialistiche, trattamenti ed esami diagnostici che vengono effettuati a proprio carico per ridurre i tempi di attesa del Ssn. La 'tossicità finanziaria' colpisce il 38% delle donne che si trovano ad affrontare le conseguenze economiche della malattia. E' uno dei temi al centro del 42esimo Congresso nazionale Andos (Associazione nazionale donne operate al seno), al via oggi a Gorizia e che proseguirà fino al 7 giugno. La tre giorni, che prende il nome di 'L'Andos e l'Europa', avrà come focus il ruolo cruciale delle associazioni pazienti europee e vedrà la presentazione dei risultati della survey dedicata al peso finanziario della patologia, ma anche l'illustrazione di due progetti internazionali dedicati alla formazione e al supporto dei caregiver e alla sensibilizzazione sulla prevenzione tra le donne culturalmente ed economicamente svantaggiate, oltre a un approfondimento sull'uso dell'intelligenza artificiale in radiologia.
"Oggi le opportunità diagnostico-terapeutiche per individuare e trattare il carcinoma mammario sono in continua evoluzione grazie alla ricerca scientifica, ma mentre curiamo la malattia non possiamo dimenticarci della qualità della vita - afferma Flori Degrassi, presidente nazionale Andos - Il tumore del seno non ha conseguenze solo sanitarie, ma anche psicologiche ed economiche. Le pazienti oggi devono farsi carico di alte spese per i medicinali che le aiutino nella gestione degli effetti collaterali della malattia o delle terapie. Le uscite private per questi farmaci equivalgono a circa 500 euro a paziente ogni anno. La tossicità finanziaria è un tema sempre più centrale: per questa ragione, come associazione, abbiamo realizzato una survey che presenta i dati relativi ai costi della malattia, ma anche ai bisogni psicologici e ai timori delle donne con carcinoma mammario".
Come Andos "abbiamo il compito di offrire alle donne uno sguardo comprensibile sul panorama sanitario - spiega Degrassi - perché la conoscenza permette loro di essere soggetti attivi sia nei processi terapeutici che nella fase che precede la malattia, quella della prevenzione. Siamo ben consapevoli che i migliori risultati si raggiungano attraverso il lavoro di squadra, ed è proprio nell'ottica della promozione del dialogo e dello scambio tra diversi Paesi che abbiamo dato vita a due progetti internazionali: Safe Together, ideato in collaborazione con associazioni polacche e croate, che punta alla realizzazione di linee guida dedicate alla formazione dei caregiver delle pazienti terminali, perché possano curarsi sia degli aspetti sanitari che psiconcologici, e S.h.i.e.l.d. che mira ad avvicinare le donne culturalmente ed economicamente svantaggiate agli screening offerti sul territorio. La scelta di svolgere questa 42esima edizione del nostro Congresso nazionale a Gorizia non è casuale: la città è stata infatti dichiarata Capitale europea della cultura 2025, insieme a Nova Gorica".
Saranno molti gli argomenti che verranno trattati durante la tre giorni, iniziando dalla prevenzione e da come dovrebbe essere modulata in base a un rischio clinico correttamente calcolato, tenendo presente alcune condizioni genetiche che richiedono approcci diagnostico-terapeutici particolari. Verrà sottolineata l'importanza dell'approccio multidisciplinare e della continuità del percorso di cura. Professionisti tra i più qualificati presenteranno aggiornamenti sulle innovazioni terapeutiche che permettono di ottenere risultati insperati fino a qualche anno fa, anche in condizioni di malattia avanzata. Si discuterà di intelligenza artificiale, delle sue applicazioni e dei relativi aspetti etici, ma anche dell'importanza della qualità di vita. Verranno presentati i dati della survey curata da Andos sulla tossicità finanziaria e si parlerà del reinserimento delle donne operate nel mondo del lavoro e dei loro diritti. Al punto di vista delle pazienti verrà concesso grande spazio di espressione.
"In Italia il carcinoma della mammella è la forma di tumore più frequente nelle donne, con circa 53mila nuove diagnosi ogni anno - ricorda Fabio Puglisi, professore ordinario di Oncologia medica dell'Università di Udine e direttore del Dipartimento di Oncologia medica presso l'Irccs Cro di Aviano - Grazie ai programmi di prevenzione, in primis lo screening mammografico, e ai progressi terapeutici, la grande maggioranza dei casi viene oggi curata con successo, ma una quota significativa presenta o sviluppa metastasi, cioè la diffusione della malattia ad altri organi. In questi casi, anche se l'ottenimento di una guarigione completa è ancora difficile, i progressi terapeutici hanno rivoluzionato la storia clinica della malattia".
"Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a un vero cambiamento di paradigma - evidenzia Puglisi - Oggi possiamo personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche molecolari del tumore e al profilo clinico e genetico della paziente. Disponiamo di terapie endocrine più efficaci, farmaci biologici come gli inibitori di Cdk4/6, nuovi agenti orali contro mutazioni specifiche come Esr1 e Pik3CA, e coniugati farmaco-anticorpo (noti con la sigla Adc) che combinano l'efficacia della chemioterapia con la precisione delle terapie mirate. Per alcune forme più aggressive, come il tumore triplo negativo, sono disponibili l'immunoterapia e farmaci che agiscono su bersagli specifici (Adc contro Trop-2 o Her2, inibitori di Parp, ecc). Questo significa che, per molte donne, convivere con un carcinoma mammario metastatico oggi non è più sinonimo di rinuncia, ma può voler dire vivere più a lungo, con meno sintomi e una buona qualità di vita. Il futuro si gioca sulla diagnosi molecolare, sull'accesso equo alle cure e sulla collaborazione tra medici, pazienti e istituzioni".
"L'intelligenza artificiale offre un'opportunità unica per rivoluzionare i processi di screening radiologici del tumore del seno - rimarca Francesca Caumo, direttrice della Uoc di Radiologia senologica e oncologica presso l'Istituto oncologico veneto, Irccs di Padova - Questa tecnologia avanzata consente una personalizzazione basata su fattori di rischio e densità mammaria, migliorando la precisione delle diagnosi. Grazie alla sua capacità di effettuare triage, l'Ia può ottimizzare l'efficienza dei radiologi, riducendo il loro carico di lavoro e permettendo loro di concentrarsi su casi più complessi e a rischio elevato".
"La radiologia gioca un ruolo cruciale nella diagnosi precoce del carcinoma mammario, anche grazie a tecniche emergenti come la mammografia con mezzo di contrasto e alle pratiche di interventistica ormai indispensabili per la diagnosi e la terapia. L'uso dell'Ia in questo contesto non solo accelera l'analisi delle immagini, ma migliora anche la sensibilità e la specificità nella rilevazione di anomalie, contribuendo così a un trattamento tempestivo e mirato. Integrando l'intelligenza artificiale nei flussi di lavoro radiologici - conclude la specialista - possiamo migliorare la qualità delle cure e supportare i radiologi nel fornire diagnosi più accurate e sicure per le pazienti".
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(Adnkronos) - Paletti alle pretese del Fisco verso i contribuenti più attendibili e più tempo per l'adesione: sono alcune delle novità al concordato preventivo biennale varate ieri dal Consiglio dei ministri con il decreto legislativo della delega fiscale rivolto alle oltre 2 milioni di partite Iva soggette alle pagelle fiscali che non hanno ancora aderito all'istituto volto a favorire l'adempimento spontaneo.
Arrivano dei tetti agli incrementi di reddito e valore della produzione per i contribuenti con indice Isa sopra l'8. La soglia massima sarà del 10% per chi ha una pagella di 10 già sull’anno d’imposta 2024; del 15% con punteggio fra 9 e 10 e al 25% per chi ha tra 8 e 9.
Con il decreto correttivo viene esteso al 30 settembre il termine per l`adesione al concordato biennale rispetto al precedente 31 luglio. Confermata l'esclusione dei forfettari.
Un'altra novità riguarda il decadimento dell'istituto: la semplice notifica di un avviso bonario non ne determinerà lo stop, che invece si configurerà invece caso di mancato pagamento entro 60 giorni dalla ricezione.
Rispetto alla vecchia versione del concordato, per il biennio 2025-2026 si può scorporare dal calcolo del reddito concordato la maxi-deduzione sui neoassunti al 120-130%, prorogata dall’ultima Legge di Bilancio fino al 2027.
Nelle dlgs non ci sarebbe l’estensione del ravvedimento speciale ai redditi del 2023.
(Adnkronos) - Aldo Montano si è sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla. L'ex schermidore lo ha rivelato con un post pubblicato su Instagram in cui si è mostrato ricoverato in clinica, insieme allo staff medico che si sta prendendo cura di lui.
"Work in progress... again (Lavori in corso, di nuovo, ndr)", ha esordito Aldo Montano che proprio un anno fa si era sottoposto a un intervento all'anca per una necrosi. "La scherma mi ha dato tutto. Medaglie, emozioni, soddisfazioni. Ma in cambio ha chiesto il conto… pezzo per pezzo", ha continuato l'ex sportivo.
Un infortunio alla spalla lo ha costretto a uno stop forzato e a un ricovero: "Oggi è il turno della spalla. Pit stop tecnico con il mitico Prof. Giuseppe Porcellini e lo staff top dell’Ospedale di Sassuolo", ha scritto, ringraziando i medici.
"Un altro passaggio obbligato per tornare a sentirmi al 100% dentro e fuori dalla pedana. Grazie a tutti quelli che mi stanno vicino, a chi mi cura e a chi mi sopporta. Non è la prima riparazione... e non sarà l’ultima. Ma sapete com’è: i guerrieri non si fermano, cadono, si rialzano e ripartono", ha concluso mostrandosi col sorriso e augurandosi una pronta guarigione.
Leggi tutto: Aldo Montano ricoverato: "Lo scherma mi ha dato tutto, ma in cambio..."
(Adnkronos) - La morte di Riccardo Zappone, avvenuta a Pescara il 3 giugno scorso, è stata causata "da 'sommersione interna emorragica da trauma toracico chiuso'" e "l'utilizzo del taser da parte del personale di polizia non ha avuto alcun ruolo ai fini del determinismo della morte". Lo rende noto la procura di Pescara in una nota in cui riporta quanto chiarito "dal consulente tecnico medico legale del pm, professor Cristian D'Ovidio dell'Università G.d'Annunzio di Chieti e Pescara, all'esito dell'esame autoptico".
"Gli accertamenti saranno completati anche con esami tossicologici e istologici sui prelievi eseguiti - osserva ancora la procura - Le indagini della Procura della Repubblica di Pescara sono in corso, al fine accertare fatti circostanze e responsabilità della morte violenta del trentenne Riccardo Zappone, vittima in condizione di particolare vulnerabilità".
Prima le botte, poi il fermo con l'utilizzo del taser, infine la morte. Riccardo Zappone, 30enne di San Giovanni Teatino della provincia di Chieti, è deceduto martedì a Pescara dopo un malore sopraggiunto mentre si trovava in stato di fermo in Questura. Il giovane aveva problemi di natura psichiatrica. Nel giorno del decesso pare fosse andato a Pescara nell'officina di alcuni fratelli e avesse dato in escandescenza. Qui, da una ricostruzione delle forze dell'ordine, sarebbe stato picchiato. In tre sono ora indagati per lesioni personali aggravate. Poi l'intervento della polizia e l'uso della pistola elettrica.
Quando gli agenti sono arrivati, hanno immobilizzato il giovane, che era molto agitato, con una scarica, sostenendo che opponeva resistenza all'arresto. Una volta condotto nelle camere di sicurezza per l'identificazione e gli atti di rito, il ragazzo ha iniziato a sentirsi male. I sanitari del 118 sono intervenuti, ma le manovre di rianimazione in ospedale si sono rivelate inutili. Il suo cuore si è fermato poco dopo.
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(Adnkronos) - Nove persone sono rimaste ferite a bordo di un volo Ryanair per una forte turbolenza durante il collegamento aereo tra Berlino e Milano Malpensa. Il pilota è stato costretto a effettuare un atterraggio di emergenza nell'aeroporto di Memmingen in Baviera, nel sud della Germania e a 113 chilometri a ovest di Monaco. Lo rende noto la polizia bavarese, come riporta la Dpa.
A bordo del volo Ryanair viaggiavano 179 passeggeri e sei membri dell'equipaggio. I feriti sono otto passeggeri, tra cui un bambino di due anni, e un membro dell'equipaggio.
Il servizio meteorologico nazionale tedesco aveva lanciato l'allarme per il rischio di tempeste, forti venti e grandine.
Leggi tutto: Forte turbolenza su volo Berlino-Milano, 9 feriti e atterraggio di emergenza
(Adnkronos) - In che modo l’apertura del capitale sociale a giovani professionisti può rappresentare un modello innovativo per la crescita delle imprese italiane? La risposta arriva da Smh group. "Smh group - spiega all'Adnkronos/Labitalia la presidente Sabina Megale Maruggi - è un ecosistema integrato di servizi professionali tradizionali (tax, legal ed engineering) e consulenza strategica, digitalizzazione, gestione del cambiamento, formazione, compliance e Esg. Al suo interno, sei società specializzate operano in sinergia per offrire soluzioni dedicate alle imprese, con un modello innovativo di servizio che si fonda sulla sinergia tra sfera umana e professionale e tecnologie digitali proprietarie". "L’apertura del capitale sociale ai giovani professionisti - dice - rappresenta un modo per valorizzare il loro apporto e proiettarlo in una dimensione di crescita. Il futuro dell’impresa passa attraverso la continua ricerca di approcci innovativi in grado di indirizzare i numerosi cambiamenti radicali che stiamo vivendo nel nostro tempo. L’energia dei giovani è fondamentale per sostenere questo sforzo di visione verso il futuro".
"Oggi il cambiamento per restare competitivi passa da tre leve concrete: digitalizzazione dei servizi, sostenibilità come valore integrato e centralità dei bisogni del cliente. In Smh questo significa potenziare i servizi professionali con soluzioni digitali orientate ai processi. Pensiamo che questa nuova visione serva per accompagnare le imprese nella transizione, con un modello che integri tecnologia, professione e cultura del miglioramento continuo", aggiunge. In che modo è possibile conciliare l’uso delle tecnologie digitali con l’importanza delle relazioni umane nel lavoro quotidiano? "La tecnologia - sottolinea - può essere un potente alleato nel semplificare i processi, ma è fondamentale utilizzarla per amplificare e non sostituire le relazioni umane. Le tecnologie digitali ci aiutano a rendere i servizi più efficienti e accessibili, liberando tempo e risorse da dedicare all’ascolto e alla consulenza personalizzata. In Smh diciamo: be human, be smart. Per noi, l’innovazione ha senso solo se mette la persona al centro".
Perché il supporto alle micro e piccole imprese è considerato strategico per la valorizzazione del territorio e delle comunità locali? "Le micro e piccole imprese - fa notare Sabina Megale Maruggi - sono il cuore pulsante dell’economia locale: generano occupazione, reddito per le famiglie e quindi la stabilità sociale. In Smh lavoriamo ogni giorno per semplificare la vita di queste imprese, accompagnandole nella risoluzione delle problematiche quotidiane e anche nell’innovazione e nella crescita. Sostenere le micro e piccole imprese significa rafforzare la spina dorsale dell’economia del nostro Paese".
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(Adnkronos) - I social si mobilitano per i referendum dell’8 e 9 giugno: “Votare è importante”. Spiegazioni dei quesiti, video divertenti sull’importanza del voto, appelli per recarsi alle urne: sui social nell’ultimo mese influencer e content creator si sono mobilitati per i referendum dell’8 e del 9 giugno sul lavoro e la cittadinanza, anche in risposta a chi parla di disimpegno dei giovani (e poi magari invita all’astensione…).
I The Jackal, con un video pubblicato il 2 giugno che ha superato le 800mila visualizzazioni su Instagram, dimostrano che il modo migliore per festeggiare la Repubblica è andare a votare. Ceppe Pasciano di Ceppeland e Connie Dentice replicano invece la celebre scena dell’orgasmo al ristorante di “Harry, ti presento Sally” per illustrare i miglioramenti delle condizioni dei lavoratori in caso di successo dei referendum. Flavia Carlini su Instagram e TikTok spiega in maniera semplice e divulgativa i quesiti, e lo stesso fanno Andrea Borello, l’avvocato Giuseppe Di Palo, Giorgia Giangrande, Valeria Angione, Emma Zambelli, solo per citarne alcuni. Ci sono poi i video silenziosi o musicali, ma molto espliciti, come quello di Alessia Merola, content creator da un milione di followers su TikTok. Da Will a Factanza, da Fanpage a The Vision, non mancano infine, ovviamente, i media dal taglio informativo, che illustrano i temi del referendum con card e video riassuntivi
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(Adnkronos) - Fino 6 giugno, la Puglia partecipa al We Make Future, la più grande fiera internazionale sull’innovazione digitale e tecnologica e sull’intelligenza artificiale in programma a BolognaFiere. Tre giorni per promuovere le competenze locali, attrarre investimenti e capitale umano e per raccontare la realtà di un territorio innovativo, creativo e digitalmente avanzato. Ma anche per presentare la Strategia regionale di Specializzazione Intelligente 'SmartPuglia2030' e la Strategia di attrazione dei talenti #mareAsinistra.
Nel corso della manifestazione, la Puglia riceverà il premio “Regione innovativa dell’anno”, alla sua prima edizione, assegnato dal We Make Future per sottolineare i risultati raggiunti dalla Regione nel campo delle politiche per l’innovazione. La Puglia, alla sua quarta partecipazione alla Fiera, avrà un’area dedicata nel Padiglione 21, il Settore dell’Innovazione, ospitando 17 imprese e start-up selezionate dalla manifestazione di interesse pubblica “Call Start UP – We Make Future 2025”, avviata dal Dipartimento Sviluppo Economico. Un’occasione per offrire a startup, Pmi e gruppi di ricerca pugliesi una vetrina qualificata a livello internazionale in grado facilitare connessioni con investitori, istituzioni, media e stakeholder globali.
Sono tre i momenti salienti in calendario: il primo, svoltosi ieri, è il panel “Regioni e competitività territoriale”, dedicato alle strategie regionali per lo sviluppo competitivo dei territori. Nel corso dell’incontro, alla presenza della direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico Gianna Elisa Berlingerio, è stato presentato il PR Puglia Fesr-Fse 21-27 insieme alla visione e agli obiettivi della strategia “Mare a Sinistra”. Oggi, giovedì 5 giugno, è la volta della premiazione della Regione Puglia quale “Regione Innovativa dell’anno”. A ritirare il premio saranno Silvia Visciano, dirigente della Sezione Ricerca e Relazioni internazionali e referente per la Puglia dell’iniziativa europea Regional Innovation Valley, e Rocco De Franchi, direttore della Struttura Speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Infine, nella giornata di venerdì 6 giugno, in parallelo alla presenza espositiva, si terrà una pitch session sul palco della Seedble Arena, nella quale potranno presentarsi fino a 6 startup pugliesi tra quelle ospitate nello stand.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci sottolinea che "con la partecipazione al WMF 2025, la Regione Puglia conferma il proprio impegno nel costruire un ecosistema dell’innovazione sempre più aperto, internazionale e competitivo. A Bologna siamo presenti con le nostre migliori startup e PMI innovative per raccontare una Puglia che investe sul futuro: una terra di talenti, creatività e trasformazione digitale. La nostra presenza si inserisce in un percorso più ampio, che vede la recente approvazione dello schema di disegno di legge per l'attrazione, valorizzazione e circolazione dei talenti in Puglia. Questo provvedimento mira a creare un quadro normativo integrato per affrontare le sfide demografiche, occupazionali e formative, promuovendo interventi e progettualità che valorizzino il capitale umano come risorsa strategica per lo sviluppo economico, sociale e culturale della regione. In questa direzione si inserisce anche la nuova legge regionale su Open Innovation e Intelligenza Artificiale, che punta a rendere strutturale il dialogo tra imprese, ricerca e territori, attraverso strumenti come la Piattaforma dell’Innovazione e gli Hub territoriali, per trasformare conoscenza e tecnologia in sviluppo concreto. Attraverso ARTI e i nostri strumenti di sostegno all’imprenditorialità innovativa, vogliamo accompagnare le imprese pugliesi nei grandi hub europei e globali dell’innovazione, creando connessioni, attrattività e nuove opportunità di sviluppo sostenibile. La fiera WMF è una vetrina ideale per valorizzare le competenze del nostro territorio e per rafforzare il posizionamento della Puglia nei network internazionali dell’Intelligenza Artificiale, della transizione digitale e della tecnologia applicata".
"Oggi più che mai – aggiunge la direttrice del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio – la competitività territoriale non si misura solo in termini di infrastrutture o attrattività di investimenti, ma dalla capacità di un territorio di generare innovazione diffusa, reti collaborative e qualità della vita. La Puglia sta costruendo una nuova visione di sviluppo fondata su ecosistemi territoriali dinamici, in cui imprese, ricerca, pubblica amministrazione e comunità locali collaborano per generare valore sostenibile. La nostra strategia di azione si basa su alcuni assi fondamentali: attrazione e circolazione dei talenti, valorizzazione delle filiere produttive e digitali, promozione dell’open innovation, transizione verde e blu, e rafforzamento del ruolo dei territori come protagonisti del cambiamento. In questo quadro si inseriscono strumenti normativi e strategici innovativi, ma anche progetti concreti finanziati da fondi europei e nazionali, che rendono la Puglia una piattaforma viva e aperta per lo sviluppo imprenditoriale e tecnologico del Sud Italia e del Mediterraneo".
Per il direttore della struttura speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi, quella del We Make Future è “un’occasione straordinaria di confronto con il mondo dell’innovazione nella quale, con ARTI, accompagniamo alcune tra le migliori startup del nostro territorio. In questa passeggiata declinata al futuro, la Puglia è protagonista. La nostra Regione viene riconosciuta come Regione più innovativa d'Italia da giovani, imprese, università e istituzioni che ci hanno scelto per il lavoro e lo sforzo di un'intera comunità, impegnata da dieci anni nella realizzazione di politiche di coesione vincenti, che guardano soprattutto alle startup, alle nuove iniziative d’impresa, ai giovani e alle donne che vogliono dare il loro contributo nel mondo del lavoro guardando all'innovazione non soltanto tecnologica ma anche sociale. Il nostro successo si basa sul sacrificio, sull’intuizione che diventa azione, sullo studio che diventa realtà”.
Le aziende pugliesi presenti sono: Aulab Srl - prima Tech School in Italia ad aver importato dagli USA il modello dei coding bootcamp. Attiva dal 2014, si occupa di formazione digital & tech con percorsi pratici online e corsi in Data Analysis, Intelligenza Artificiale, Ux/U Design, Digital Marketing & Ai e Project Management. Co.M.Media Srl - PMI innovativa specializzata in soluzioni digitali avanzate, tra cui l'intelligenza artificiale (AI), la trasformazione digitale e la comunicazione integrata a supporto delle aziende. Cynoma Srl - Cyber security - Digital nomads - Matinum è una Startup pugliese nata per supportare aziende, PA e territori in percorsi di innovazione sociale e digitale. Dimensione3 Srl - è il partner tecnologico che trasforma spazi fisici in ambienti digitali organizzati, interattivi, connessi per la gestione di informazioni, documenti, ispezioni, formazione, manutenzione, comunicazione, Iot. Eka Srl Forethinking Srl SB - abilita soluzioni tecnologiche per l'economia circolare, con focus su nuovi materiali e sostanze chimiche per prodotti sostenibili.
E ancora, Geco – global Engineering Constructions Srl - Pmi innovativa che sta sviluppando il progetto innovativo Sewat ( Sustainable Enery by Waves Trap) il cui obiettivo principale è la produzione di energia sostenibile e idrogeno verde sfruttando il giacimento energetico presente nelle onde del mare. Izz2izz Srl - startup innovativa pugliese che sviluppa soluzioni e software con tecnologia blockchain per certificare, autenticare e proteggere gli asset del business. Ièumì è il masterpiece. PA360 Srl - Potenzia le competenze trasversali con formazione digitale integrata “Soft & Life skills”, la più grande del mondo: 252 corsi e-learning + 270 serious games in 8 lingue. Palcom Srl - un Digital HUB specializzato nella fornitura di servizi digitali, con un approccio basato su ricerca e analisi dei dati. Dal 2015 sviluppa piattaforme web, e-commerce, software, Ai e Iot per aziende e Pubblica Amministrazione. Pikyrent - startup con una forte anima innovativa, un operatore di sharing mobility sia fornitore di B2-Ride, un SaaS white label per la gestione delle flotte e dei veicoli in condivisione. Qubitdata Srl - startup deep-tech che sviluppa infrastrutture AI-native per la raccolta, l’organizzazione e l’analisi di dati geospaziali. Consente alle aziende di integrare facilmente i propri dati con informazioni territoriali provenienti da fonti eterogenee: un approccio che facilita la creazione di ecosistemi collaborativi e reti di conoscenza dinamiche.
Inoltre, Sestre Srls - startup femtech italiana che integra nutraceutica e intelligenza artificiale per migliorare la salute ormonale e la fertilità femminile. Attraverso integratori basati sulla dieta mediterranea e un sistema AI di supporto clinico, Sestre offre soluzioni personalizzate per la diagnosi e il trattamento di disfunzioni ormonali. Supernova Industries Srl - startup deep-tech italiana, che sta costruendo un sistema di visione 3D modulare e open-source pensato per rendere la scansione tridimensionale accessibile, personalizzabile e integrabile in qualunque progetto. Tiledesk Srl - piattaforma open source che consente di creare Assistenti AI no-code per automatizzare il supporto clienti, il marketing e i processi interni. Con un approccio visuale e integrabile, permette di orchestrare agenti conversazionali multicanale, combinando prompt personalizzati, motori Rag e Api aziendali. Wideverse Srl - Pmi innovativa spin-off del Politecnico di Bari, specializzata in intelligenza artificiale e tecnologie immersive (Xr). Sviluppa soluzioni proprietarie per fashion, retail e manufacturing, portando la ricerca universitaria nel mondo industriale. Women Lead Srl Società Benefit - un’organizzazione nata per ridurre il gender gap occupazionale nel Sud Italia, promuovendo la partecipazione attiva delle donne al mondo del lavoro attraverso la trasmissione di competenze tecnologiche, digitali e imprenditoriali.
Iniziativa editoriale cofinanziata dall’Unione Europea per la Regione Puglia con le risorse del PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027
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(Adnkronos) - Nella ministeriale Difesa della Nato oggi si deciderà "che cosa serve per essere in grado di difenderci, ogni volta che veniamo attaccati. Per prepararsi si spende di più: quando si è veramente preparati per la guerra, non si viene attaccati". Ma tutto questo comporterà "un investimento extra considerevole". A spiegarlo è il segretario generale dell'Alleanza Mark Rutte, a margine della riunione a Bruxelles.
"Questo è il motivo - continua - per cui è previsto che all'Aia si decideranno obiettivi di spesa molto più alti, per tutte le nazioni della Nato. Dobbiamo investire nei nostri sistemi di difesa aerea, nei missili a lungo raggio, in formazioni terrestri, in sistemi di comando e controllo manovrabili. Tutto questo deve accadere", il che significa ingenti "investimenti, che servono in tutto il territorio della Nato".
Occorre, quindi, far sì che, in termini di spesa per la difesa, "il Canada e l'Europa si equivalgano con gli Stati Uniti. Questo è importante, perché vogliamo una Nato giusta, in cui tutti gli alleati" spendano per le forze armate in uguale misura, spiega Rutte.
Se gli alleati della Nato non vogliono ritrovarsi a Bruxelles "tra due o tre anni" constatando che sarebbe meglio "iniziare ad imparare il russo", devono spendere di più per armarsi. A dirlo è intanto la ministra della Difesa lituana Dovilė Šakalienė, a margine della ministeriale in corso nella capitale belga.
"Tutti noi capiamo che, se vogliamo davvero garantire che la Russia non pensi nemmeno di violare i nostri confini, anche se probabilmente espanderà il suo impero in ogni caso, ma rivolgendosi altrove e non verso la Nato - afferma - allora dobbiamo anche rendere visibile la forza che abbiamo. Ciò significa diventare più robusti sia nelle capacità dell'industria della difesa, sia nelle dimensioni effettive delle nostre forze armate, sia nel numero dei diversi sistemi d'arma di cui abbiamo bisogno".
Se tutto questo, continua, "non accadrà nei prossimi due anni e se, Dio non voglia, non verranno prese decisioni interessanti riguardo alle sanzioni contro la Russia o ai negoziati con l'Ucraina, allora potremmo avere non tre o cinque anni, ma due o tre anni. E quando ci riuniremo di nuovo qui e diremo 'Ok, abbiamo fallito un po'. Forse dobbiamo iniziare a imparare il russo'", la conclusione.
"Non credo che nessuno abbia fatto più del presidente Donald Trump per portare avanti la causa della Nato. Dev'esserci qualcosa di più di tenere conferenze: servono capacità pronte al combattimento. Siamo qui per continuare il lavoro iniziato dal presidente, con un impegno a portare la spesa per la difesa al 5%" del Pil "in tutta l'Alleanza, cosa che crediamo accadrà al summit dell'Aja", dice quindi il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth, prima della ministeriale Nato a Bruxelles.
"Il nostro focus è spesa al 5% e forze credibili e capaci. Poi, assicurarci che la Nato si focalizzi sulla sua missione principale, cioè la difesa continentale, dove gode di un vantaggio comparativo", spiega.
Hegseth avrà oggi conversazioni "robuste" con gli alleati sugli obiettivi in termini di capacità militari, propedeutici a quelli riguardanti la spesa per la difesa che verranno fissati all'Aja.
Per affrontare le "minacce" del mondo attuale, afferma Hegseth, gli Usa sono "pronti a fare un passo avanti", ma "abbiamo bisogno che i nostri alleati si facciano avanti. Noi stiamo al loro fianco. Ringrazio il segretario generale per l'aiuto in alcune conversazioni difficili, conversazioni necessarie. Parleremo con tutti i nostri alleati", perché "il 5%" del Pil nella difesa "è dove dobbiamo essere, considerando le minacce che affrontiamo nel mondo oggi. Avremo queste conversazioni in modo robusto e costruttivo", assicura.
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(Adnkronos) - Truffava vittime prospettando terapie innovative per i figli affetti da gravi forme di autismo. La Polizia di Stato di Roma, a seguito di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un sessantatreenne argentino indagato per esercizio abusivo della professione medica sul territorio italiano (considerata l’inesistente iscrizione all'Albo nazionale e l’assenza del provvedimento della Regione Lazio per l’esercizio dell’attività di medico straniero in Italia) e di truffa aggravata ai danni di persone offese, approfittando della loro vulnerabilità psicologica, perché in forte apprensione per le sorti del figlio minore affetto da grave forma di autismo.
Le indagini condotte dal locale Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, hanno avuto origine dalla denuncia presentata dai genitori di un quindicenne con disturbi neurologici, i quali si erano rivolti al professionista argentino in quanto ritenuto 'luminare' per quel tipo di patologia, sulla base di informazioni acquisite online, da cui risultava un curriculum ben strutturato sulla pratica di terapie altamente innovative. Lo stesso sedicente medico infatti millantava di essere stato il costante riferimento sanitario di Papa Giovanni Paolo II, nonché quello di 54 cardinali in carica, circostanze poi smentite in sede di accurati accertamenti investigativi. Il sedicente medico prescriveva dunque al ragazzo un percorso di terapia descritto come innovativo e sperimentale, attraverso l’utilizzo del trapianto di cellule staminali che, nel tempo, insieme a una riduzione dei costi delle cure, avrebbe comportato un notevole miglioramento sotto diversi aspetti: da quello comportamentale a quello del linguaggio.
Il percorso terapeutico, durato 2 anni, per il quale sono stati versati dalla famiglia circa 30mila euro in contanti, conseguiti dal sedicente medico con 'abilità collaudata e glaciale scaltrezza', ha comportato continue somministrazioni di sostanze vietate (prodotti olezzanti, con data di scadenza superata e certamente guasti).
Durante le indagini la Polizia Postale, su delega della Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito un’accurata perquisizione in casa del sedicente professionista, dove sono state trovate circa 400 schede personali di pazienti, ancora da identificare compiutamente, di cui alcuni affetti da gravi forme di autismo, nonché numerose provette di laboratorio contenenti esami di urina, sangue e numerose confezioni sigillate di medicinali scaduti da anni. Il materiale, successivamente analizzato dall’Istituto Superiore della Sanità, ha confermato l’assoluto divieto di somministrazione delle sostanze, non essendo classificabili come farmaci autorizzati né come integratori alimentari, peraltro soggette a specifiche procedure di smaltimento. Oltre alla applicazione della misura personale, il gip di Roma ha disposto il sequestro preventivo dei siti internet, utilizzati dall’indagato per vendere integratori e pubblicizzare la propria attività, con l'oscuramento delle pagine web e la conseguente disabilitazione dei relativi domini da notificare a tutti gli Isp presenti sul territorio.
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(Adnkronos) - Donald Trump ha annunciato oggi di aver firmato un divieto di viaggio negli Stati Uniti da 12 Paesi, citando rischi per la sicurezza nazionale. Nella lista anche altri sette Paesi i cui cittadini saranno soggetti a restrizioni di viaggio parziali.
Il presidente Usa ha poi affermato che l'elenco potrebbe essere rivisto se venissero apportati "miglioramenti sostanziali", ma anche che potrebbero essere aggiunti altri Paesi se "emergessero minacce in tutto il mondo". Come ricorda la Bbc, questa è la seconda volta che da Trump arriva un divieto di viaggio negli Usa da determinate zone: il tycoon ha infatti firmato un ordine simile nel 2017, durante il suo primo mandato. Ma perché succede e cosa sappiamo finora? A spiegarlo è l'emittente britannica.
Quali sono i Paesi interessati? Nella lista, sono vietati i viaggi negli Stati Uniti ai cittadini provenienti da:
Afghanistan
Myanmar
Ciad
Repubblica del Congo
Guinea Equatoriale
Eritrea
Haiti
Iran
Libia
Somalia
Sudan
Yemen
Ci sono poi altri sette paesi i cui cittadini sono soggetti a restrizioni di viaggio parziali. Si tratta di:
Burundi
Cuba
Laos
Sierra Leone
Togo
Turkmenistan
Venezuela
Il divieto entrerà in vigore lunedì alle 12:01 ora locale, "un margine di sicurezza che eviterà il caos che si è scatenato negli aeroporti di tutto il Paese quando una misura simile è entrata in vigore praticamente senza preavviso otto anni fa. Non è stata fornita una data di scadenza; l'ordinanza prevede una revisione periodica", spiega la Bbc.
Ma perché è stato annunciato un divieto? La Casa Bianca ha affermato che queste "restrizioni di buon senso" "proteggeranno gli americani da pericolosi attori stranieri", riporta Bbc, che spiega come in un video pubblicato sul social Truth, Trump ha affermato che il recente presunto attacco terroristico a Boulder, in Colorado, "ha evidenziato gli estremi pericoli" rappresentati da cittadini stranieri che non sono stati "adeguatamente controllati".
Dodici persone sono rimaste ferite nell'attacco, quando un uomo ha colpito un gruppo riunito a sostegno degli ostaggi israeliani, lanciando due ordigni incendiari e usando un lanciafiamme improvvisato.
L'uomo accusato di aver compiuto l'attacco è stato identificato come cittadino egiziano, ma l'Egitto non è incluso nell'elenco dei Paesi vietati.
Trump ha stretti legami con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che in passato è stato descritto dal presidente degli Stati Uniti come il suo "dittatore preferito".
Quali sono le eccezioni? Il ban non riguarderebbe diverse persone provenienti dai Paesi interessati, che potrebbero comunque essere autorizzate a entrare negli Stati Uniti grazie alle seguenti esenzioni:
- Atleti che viaggiano per importanti eventi sportivi, come i Mondiali del 2026 o le Olimpiadi del 2028
- Titolari di "visti di immigrazione per minoranze etniche e religiose perseguitate in Iran"
- Cittadini afghani titolari di visti di immigrazione speciali
- Qualsiasi "residente permanente legale" negli Stati Uniti
- Doppi cittadini che hanno la cittadinanza di Paesi non inclusi nel divieto di viaggio
Inoltre, il Segretario di Stato può concedere esenzioni a singoli individui "caso per caso", se "l'individuo servirebbe un interesse nazionale degli Stati Uniti".
L'ultimo ordine di Trump, che si prevede affronterà cause legali, ha suscitato una rapida risposta, in patria e all'estero, spiega ancora la Bbc.
La Somalia ha promesso di collaborare con gli Stati Uniti per affrontare eventuali problemi di sicurezza.
In una dichiarazione, l'ambasciatore somalo negli Stati Uniti, Dahir Hassan Abdi, ha affermato che il suo Paese "apprezza il suo rapporto di lunga data" con l'America.
Il Ministro degli Interni venezuelano Diosdado Cabello ha avvertito che "essere negli Stati Uniti rappresenta un grande rischio per chiunque, non solo per i venezuelani".
I Democratici si sono intanto affrettati a condannare la decisione. "Questo divieto, esteso a quello imposto da Trump ai musulmani durante il suo primo mandato, non farà che isolarci ulteriormente sulla scena mondiale", afferma Pramila Jayapal, una deputata democratica di Washington, in un post sui social media. Un altro democratico, il deputato Don Beyer, afferma che Trump ha "tradito" gli ideali dei padri fondatori degli Stati Uniti.
Anche le associazioni per i diritti umani hanno criticato il divieto. Amnesty International Usa l'ha descritto come "discriminatorio, razzista e decisamente crudele", mentre l'organizzazione statunitense Human Rights First l'ha definito "l'ennesima azione punitiva e anti-immigrazione intrapresa" dal presidente.
Trump ha ordinato un divieto di viaggio negli Usa anche durante il suo primo mandato alla Casa Bianca nel 2017. Il divieto riguardava alcuni degli stessi Paesi del suo ultimo ordine, tra cui Iran, Libia e Somalia.
I critici, ricorda la Bbc, lo hanno definito allora un "divieto per i musulmani", poiché i sette Paesi inizialmente elencati erano a maggioranza musulmana, ed è stato immediatamente contestato nei tribunali di tutti gli Stati Uniti.
La Casa Bianca ha poi rivisto la sua politica, aggiungendo infine due Paesi a maggioranza non musulmana, cioè Corea del Nord e Venezuela.
L'ordine è stato confermato dalla Corte Suprema nel 2018. Il presidente Joe Biden, succeduto a Trump, ha quindi revocato il divieto nel 2021, definendolo "una macchia sulla nostra coscienza nazionale".
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(Adnkronos) - “Oggi siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione industriale: la rivoluzione verso l’economia circolare. È quindi fondamentale attivare dei progetti di filiera, che prevedano quindi la collaborazione tra più imprese, perché questo cambio di paradigma non può più essere affrontato dalle singole imprese ma occorrono progetti e collaborazioni che mettano insieme competenze e che diano vita a soluzioni che siano innovative ma anche scalabili a livello industriale, così che possano impattare concretamente sul sistema economico e industriale”. Così Riccardo Porro, chief operating officer di Cariplo Factory, all’evento che ha presentato scenari, prospettive e storie di successo del Circular Economy Lab, partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center rinnovata in questa occasione.
“La sfida verso l’economia circolare - ha aggiunto - è sicuramente complessa, oggi però abbiamo molti strumenti a disposizione per affrontarla. E si tratta di tutti quegli strumenti che ci vengono offerti dal paradigma della open innovation e, tra questi, in particolar modo dal venture building, il nuovo approccio strategico che sta emergendo tra le aziende nel mercato dell’innovazione. Il venture building ribalta la prospettiva tradizionale: non sono più le start up o le realtà che producono innovazione a sviluppare una tecnologia da portare sul mercato sperando che ne incontri l’interesse e le necessità ma, al contrario, con il venture building si parte dalle esigenze delle imprese e delle filiere per poi sviluppare soluzioni innovative che diventano poi delle vere e proprie imprese in grado di stare sul mercato”.
“Per vincere alla transizione - conclude Porro - abbiamo bisogno di coniugare visione industriale, competenze tecniche e capacità di execution. Dobbiamo quindi passare da una fase di advocacy ad una fase implementativa che coinvolge tutte le filiere e le loro catene del valore”.
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(Adnkronos) - “L’Intesa Sanpaolo Innovation Center è il centro di competenza della circular economy del gruppo. Affianchiamo le aziende offrendo soluzioni concrete ai loro bisogni di trasformazione circolare attraverso diversi servizi non finanziari che mettono a disposizione il concetto di innovazione aperta e il nostro network di relazioni”. Parole di Viviana Bacigalupo, direttrice generale Intesa Sanpaolo Innovation Center, all’evento che ha presentato scenari, prospettive e storie di successo del Circular Economy Lab, partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center.
“L’economia circolare - ha sottolineato - è certamente una sfida ma anche una grande opportunità per creare valore competitivo, per aumentare la competitività delle aziende e, più in generale, del tessuto produttivo italiano. La concretezza del nostro gruppo, che mette a disposizione strumenti finanziari, si affianca alla nostra conoscenza del mondo dell’innovazione”.
“Promuoviamo le connessioni tra startup, aziende e istituzioni per fare in modo che le aziende possano essere supportate in un’ottica cross settoriale in programmi di trasformazione", ha spiegato Bacigalupo, sottolineando che "la transizione all’economia circolare non può essere affrontata in modo frammentato, è necessario un approccio condiviso affinché possa essere adeguatamente gestita la complessità di una sfida che è sia economica che ambientale. L’Innovation Center, grazie al gruppo Intesa Sanpaolo, può mettere a disposizione delle aziende che vogliono cimentarsi nel processo di trasformazione il suo ampio network di relazioni e le proprie competenze. Riteniamo che le istituzioni abbiano un ruolo fondamentale affinché gli investimenti non vengano frammentati per creare un impatto di lungo periodo e trasformativo per l’economia del Paese”.
Leggi tutto: Circular Economy Lab, Bacigalupo (Intesa Sp): "Affianchiamo aziende in transizione"
(Adnkronos) - "La Commissione europea presenterà il Circular economy act, un documento che vedrà la luce solo nel 2026 e che comprenderà una serie di azioni nel dettaglio pensate per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ed economia circolare. La Commissione ci sta già lavorando ed è probabile che già a giugno venga aperta una public consultation in modo da poter indicare quali sono le priorità nel processo legislativo". Lo ha detto Marco Boscolo, responsabile European regulatory & growth policies di Intesa Sanpaolo, in occasione dell'evento con cui Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno rinnovato la partnership per il Circular Economy Lab.
"Uno dei primi atti che ha presentato questa Commissione europea Von der Leyen bis all'inizio di quest'anno - prosegue Boscolo - è stato il Clean industrial deal. Si tratta di una comunicazione, quindi è un documento strategico non regolamentare, che mette insieme in una roadmap alcune delle azioni che la Commissione europea presenterà nei prossimi due anni in tema di transizione industriale, spiegando quali sono le industrie che sono necessarie per rendere possibile questa transizione".
"Gli obiettivi della nuova strategia industriale europea sono migliorare la competitività delle aziende, ridurre la dipendenza da Paesi terzi ed efficientare l'uso delle risorse. Tre obiettivi industriali più che di sostenibilità", conclude.
Leggi tutto: Boscolo (Intesa Sp): "Circular economy act nel 2026"
(Adnkronos) - Temporali intensi con nubifragi al Nord in coppia con un aumento "massiccio" delle temperature, con il caldo africano che potrebbe arrivare ai 40°C nel Sud e nelle Isole, atteso per la prossima settimana. Sono queste le previsioni meteo degli esperti, che parlano di un'ondata di calore ancora più forte di quella che vivremo oggi, giovedì 5 giugno 2025, e nei giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, scorge intanto in queste ultime ore altri segnali preoccupanti del cambiamento climatico causato dal Riscaldamento Globale.
Gli oceani e il Mar Mediterraneo sono sempre più caldi, la Terra si scalda in modo costante e il calore, l’energia e il vapore a disposizione per i temporali è sempre maggiore; l’equazione viene risolta da un unico risultato: i fenomeni meteo sono sempre più violenti e distruttivi, anche in brevi lassi di tempo.
Anche nelle prossime ore si svilupperanno temporali molto intensi al Nord, favoriti dallo scontro dell’aria calda di origine subtropicale con l’aria più fresca in moto ovest-est tra Francia e Germania: questo scontro tra masse d’aria di diverse caratteristiche favorirà altre grandinate, possibili supercelle temporalesche e downburst, forti correnti discendenti che impattano il suolo e si espandono in tutte le direzioni.
Non è normale avere 39°C già all’inizio di giugno, non è normale prevedere un ulteriore aumento massiccio delle temperature per la prossima settimana: pensate, se le proiezioni venissero confermate al 100%, entro metà giugno il caldo africano potrebbe raggiungere anche la Lapponia e il Mar Bianco, laddove una volta riposavano tranquilli e al fresco gli orsi polari.
Come detto, tutto questo calore sarà poi, ancora una volta, carburante per i successivi temporali: ormai il clima estivo, su buona parte dell’Europa (e anche altrove), è sempre più caratterizzato da fasi africane calde ed umide seguite da repentini passaggi con diluvi tropicali.
Proprio così, senza esagerare, si tratta proprio di diluvi tropicali con accumuli superiori ai 100 litri per metro quadrato in poche ore e una violenza che una volta era tipica solo delle zone tropicale o meglio equatoriali: il calore, in deciso aumento, ci traghetta verso queste fasce climatiche.
Entro domenica, il termometro segnerà 38-40°C diffusi tra Sicilia, Sardegna e Puglia, prima di una 48 ore di lieve respiro, attesa tra lunedì e martedì: sarà la calma prima della tempesta di caldo, ‘hot storm’ nel mondo anglosassone, infatti dall’11 giugno è prevista una seconda ondata di calore ancora più potente di quella che stiamo vivendo adesso al Centro-Sud.
In sintesi, caldo africano e nubifragi: la nuova coppia di fatto del clima del XXI secolo.
Giovedì 5. Al Nord: temporali possibili su molte zone. Al Centro: cielo poco nuvoloso, addensamenti in Toscana e Sardegna. Al Sud: soleggiato e caldo.
Venerdì 6. Al Nord: sole e caldo, rovesci sulle Alpi. Al Centro: soleggiato e caldo. Al Sud: sole e molto caldo.
Sabato 7. Al Nord: sole e molto caldo, temporali isolati sulle Alpi. Al Centro: soleggiato e molto caldo. Al Sud: tutto sole e caldo a tratti intenso su Sicilia e Puglia.
Tendenza: primi 40°C al Sud, poi leggero calo termico tra lunedì e martedì; in seguito nuova fiammata africana ancora più intensa.
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(Adnkronos) - “Per noi economia circolare significa core business". Lo ha detto Enrico Pochettino, direttore innovazione del gruppo Iren, intervenendo a Milano al convegno ‘Circular Economy: paradigma economico a prova di futuro’, alla Cariplo Factory. Un evento pensato per rinnovare la partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center per il Circular Economy Lab.
"Circa il 70% degli 8 miliardi e 200 milioni di investimenti che faremo nei prossimi cinque anni sono compatibili con la tassonomia europea. Di questi investimenti più o meno un terzo va sulle città resilienti, un quarto sul ciclo idrico e ce n'è un altro terzo importante sullo sviluppo delle rinnovabili. Un 11% è destinato invece al settore ambiente dove stiamo vedendo un cambio di assetto del mercato, soprattutto impiantistico”, ha fatto sapere Pochettino.
“Lavorando sulla parte di ricerca di tecnologie, con il Circular Economy Lab ci siamo resi conto che ci sono mercati emergenti che abbiamo guardato in modo approfondito, come ad esempio un bundle che include un altro input importante: l'idrogeno verde. Abbiamo avuto una mappatura molto interessante, non solo dei trend, ma anche degli operatori che in questo momento, soprattutto start up a livello internazionale, stanno lavorando nei vari filoni”, ha spiegato il direttore innovazione del gruppo Iren.
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