(Adnkronos) - "Carlos è un giocatore che piace molto al pubblico, non ho nessun problema". Jannik Sinner, con fair play fino alla fine, glissa davanti alle domande sull'atteggiamento del pubblico della finale del Roland Garros 2025. L'azzurro, sconfitto dallo spagnolo Carlos Alcaraz in una maratona di 5 set, ha giocato un match 'in trasferta': complice l'andamento del match, con Alcaraz sotto di 2 set, il tifo si è orientato sin dall'inizio verso lo spagnolo. "Il pubblico è importante in questo sport, tante volte ha aiutato me. Va bene così", dice Sinner nelle interviste post-partita chiudendo il caso.
Il 'fascicolo' resta aperto invece su X, dove l'hashtag #Sinner domina tra le tendenze e la finale alimenta discussioni assortite. Il comportamento del pubblico è tra i temi caldi. "Perché i francesi tifano contro Sinner?", si chiedono in tanti, ipotizzando magari la presenza di molti tifosi spagnoli sugli spalti del campo Philippe Chatrier. C'è chi stigmatizza il comportamento di Alcaraz, che nel corso del match si porta ripetutamente il dito all'orecchio per ascoltare il pubblico dopo un punto conquistato: "E' un gesto di sfida che si fa quando il pubblico è ostile - notano diversi utenti -. Lui ha il tifo dalla sua parte...". Tra gli spettatori più caldi spiccano anche volti noti o notissimi. C'è Spike Lee, con cappellino targato New York, che si lascia andare ad esultanze vistose. E soprattutto c'è Odell Beckham, stella (o meglio, ex) della National Football League. Il ricevitore, che in carriera ha vinto un Super Bowl, si lascia andare in maniera plateale quando Alcaraz va a segno. Con un atteggiamento del genere, finisce nel mirino dei tifosi di Sinner: "Ma chi è questo? Mi dicono un giocatore di rugby americano...".
Leggi tutto: Sinner e il tifo del Roland Garros per Alcaraz: "Nessun problema"
(Adnkronos) - Coez ospite a sorpresa della seconda data romana del tour di Franco126. I due hanno infiammato il pubblico sulle note di ‘Bella mossa’, brano tratto dal nuovo album ‘Futuri possibili’. Il cantautore romano si è esibito alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica nell’ambito del cartellone del Roma Summer Fest con due date tutte sold out. Ospiti della seconda tappa anche Federico Zampaglione e Gianni Bismark.
Leggi tutto: La 'Bella mossa' di Franco126, il duetto con Coez a Roma
(Adnkronos) - Chiusura dell’accertamento fiscale nei confronti di Andrea Pignataro. Ion, la fintech di Pignataro, secondo quanto si apprende, dopo aver raggiunto un accordo con l'Erario, pagherà 280 milioni di euro. Il 29 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Bologna, si legge in una nota dei legali, "ha formalizzato la conclusione dell’accertamento avviato nei confronti di Andrea Pignataro, fondatore e presidente del gruppo Ion, relativo ai periodi d’imposta compresi tra il 2013 e il 2023. L’intesa raggiunta ha consentito di evitare l’insorgere di un lungo e complesso contenzioso giudiziario. L’accordo non implica alcun riconoscimento, né esplicito né implicito, di colpevolezza o evasione, bensì riflette una soluzione transattiva ispirata ai principi di buona fede e collaborazione istituzionale".
Il procedimento, si ricorda nella nota dello studio legale e Tributario Facchini Rossi Michelutti, "prendeva le mosse da una verifica della Guardia di Finanza, che ipotizzava una residenza fiscale in Italia per il periodo 2013–2023, nonostante il dott. Pignataro vivesse stabilmente prima a Londra e poi in Svizzera da oltre trent’anni con il centro degli interessi economici all’estero. Numerose pronunce della Corte di Cassazione e della giurisprudenza europea confermano la prevalenza degli interessi economici — e non familiari — nella determinazione del domicilio fiscale. La stessa Agenzia delle Entrate, con circolare n. 20/2024, ha riconosciuto che la normativa previgente conteneva "obiettive incertezze interpretative".
L’Agenzia delle Entrate, si rileva ancora nella nota, "ha espresso apprezzamento per l’atteggiamento sempre collaborativo del contribuente e ha riconosciuto la complessità tecnica e giuridica delle contestazioni. La vicenda si chiude così senza contenzioso, in un clima di piena trasparenza e rispetto reciproco" : "Non vi è stata alcuna evasione, ma una divergenza interpretativa ormai superata anche dal legislatore", sottolinea ancora lo studio legale nella nota.
Leggi tutto: Pignataro, accordo con il fisco: pagherà 280 milioni
(Adnkronos) - "Non dormirò molto bene stanotte, ma va bene così. Ci vediamo nel 2026". Jannik Sinner deve metabolizzare la delusione per la sconfitta nella finale del Roland Garros 2025. L'azzurro, numero 1 del mondo, perde contro lo spagnolo Carlos Alcaraz al quinto set dopo aver sprecato 3 match point nella quarta partita. I rimpianti abbondano per l'azzurro.
"Pochi mesi fa avrei firmato per essere qui, è stato un torneo straordinario, anche se ora è molto difficile dopo questa sconfitta", dice Sinner nella cerimonia di premiazione. "Complimenti a Carlos, un'altra battaglia stupenda e una prestazione eccezionale. La tua è una vittoria meritata -aggiunge Sinner-. E' più facile giocare che parlare in questo momento. Grazie al mio team di avermi messo nelle condizioni di poter giocare una partita simile, abbiamo dato tutto".
In conferenza, Sinner è costretto a tornare sui momenti chiave del match. "Fa male, non c'è molto da dire. Sono felice di come cerchiamo di migliorare ogni giorno. E' stato un match di altissimo livello, ma il risultato finale fa male", dice. "Cosa ho pensato dopo i match point? Mentre giochi, non pensi alle chance avute... Ho provato a cancellare tutto e a ripartire, ovviamente c'era delusione per il quarto set. I match point, ho servito per il match... Sono rimasto in partita mentalmente, non ho regalato punti. Quando la partita è finita, le sensazioni sono cambiate...".
Leggi tutto: Sinner e i rimpianti: "Roland Garros straordinario, finale persa così fa male"
(Adnkronos) - Jannik Sinner ha perso in finale al Roland Garros 2025. Il tennista azzurro è stato battuto oggi, domenica 8 giugno, da Carlos Alcaraz nella finale dello Slam parigino, in cinque set con il punteggio di 6-4, 7-6 (4), 4-6, 6-7 (3), 6-7 (10-2). Sinner non è quindi riuscito a conquistare il secondo titolo Slam della stagione dopo gli Australian Open vinti lo scorso anno, che sarebbe stato il terzo consecutivo considerando gli US Open del 2024. In ogni caso Jannik si è garantito, grazie alla finale raggiunta al Roland Garros, una bella fetta del montepremi messo in palio al torneo e rimarrà comunque al primo posto del ranking Atp.
Grazie alla finale raggiunta a Parigi Jannik Sinner nella finale del Roland Garros 2025, Alcaraz si è garantito un'ampia fetta del montepremi. L'azzurro ha infatti guadagnato oltre un milione e duecentomila euro (1.275.000), mentre il trionfo di Parigi è valso ad Alcarz oltre due milioni e mezzo di euro, 2.550.000 per la precisione. Ecco tutti i premi:
Primo turno: 78.000
Secondo turno: 117.000
Terzo turno: 168.000
Ottavi: 265.000
Quarti: 440.000
Semifinale: 690.000
Finalista: 1.275.000
Vincitore: 2.550.000
Con la finale di Parigi Sinner rimane al primo posto nel ranking Atp. Al Roland Garros Jannik arrivava dopo la sconfitta dell'anno scorso in semifinale, proprio contro Alcaraz, mentre Carlos era campione in carica. Alla vigilia del torneo la distanza tra i due era di 1530 punti, una volta arrivati in finale l'azzurro si era già garantito un allungo. Ora infatti Alcaraz è sempre al secondo posto della classifica Atp, ma distante 2030 punti da Sinner. Lo spagnolo è infatti a quota 8850, mentre Jannik sale a 10880.
Leggi tutto: Sinner, quanto ha guadagnato al Roland Garros e come cambia ranking
(Adnkronos) - Jannik Sinner sconfitto da Carlos Alcaraz in finale al Roland Garros 2025. L'azzurro, numero 1 del mondo, spreca 3 match match e cede allo spagnolo, numero 2 del mondo, che rimonta e vince al quinto set con il punteggio di 4-6, 6-7 (4-7), 6-4, 7-6 (7-3), 7-6 (10-2) dopo una battaglia di 5 ore e mezza.
Il 23enne altoatesino perde l'occasione per conquistare il quarto titolo Slam in carriera e il ventesimo complessivo. A quota 20 tornei arriva invece Alcaraz, che si conferma campione al Roland Garros e mette in bacheca il quinto trofeo Slam.
Sinner si arrende dopo una battaglia epocale: al numero 1 del mondo è mancato un punto nel quarto set per salire sul trono. Alla fine, i rimpianti abbondano in una giornata in cui l'azzurro non va oltre il 54% di prime palle e deve fare ricorso troppo spesso alla seconda di servizio.
Sinner va sotto nel primo set (3-2) quando subisce il primo break della giornata ma è bravo a reagire immediatamente: controbreak e equilibrio ristabilito (3-3). Il livello è altissimo, l'equilibrio regge fino al decimo game. Avanti 5-4, Sinner si procura un set point: il rovescio di Alcaraz tocca il nastro e finisce fuori, 6-4.
Il numero 1 del mondo gioca un tennis sublime e prende il largo in avvio di secondo set. Break e fuga sul 3-0. Alcaraz appare frastornato, non trova soluzioni e cerca di uscire dagli scambi con scelte azzardate. Sinner sembra padrone del campo ma si inceppa. L'azzurro serve per il set sul 5-4 ma subisce il prepotente ritorno di Alcaraz. Lo spagnolo ritrova il suo tennis migliore, con un dritto esiziale, e piazza il break nel momento cruciale. Il verdetto viene rinviato al tie-break e Sinner torna perfetto: il numero 1 del mondo vola sul 6-2 e chiude 7-4.
L'azzurro mette la freccia in avvio di terzo set con il break immediato, ma Alcaraz ha la forza di rimettersi subito in carreggiata strappando il servizio al rivale (1-1) e accelerando con il nuovo break nel quarto game (3-1): Sinner, avanti 40-15, si impantana e precipita sotto 1-4.
Il numero 1 del mondo ha il merito di continuare a lottare e, sul 3-5, mette a segno il break: il rovescio lungolinea funziona, l'ultimo recupero di dritto è da applausi (4-5). Alcaraz incassa il colpo e riparte, regalandosi un game perfetto: break a zero, 6-4 e si va al quarto set.
Sinner ritrova il feeling con la palla, alza progressivamente il ritmo e infila un filotto di 8 punti consecutivi mettendo a segno un break di platino nel settimo game. Alcaraz viene lasciato a zero sul proprio servizio, 4-3 per l'azzurro che consolida il vantaggio (5-3). Alcaraz sembra spacciato, ma confeziona un miracolo: annulla 3 match point (4-5) e piazza il break che riapre tutto (5-5). Si va al tie-break e l'iberico non sbaglia niente: trova 2 ace e chiude 7-3. Sulle ali dell'entusiasmo, Alcaraz allunga subito in avvio di quinto set col break che mette Sinner alle corde. L'azzurro rimane in scia, nel quarto game non sfrutta 2 palle break ma è in partita. Nel decimo game, Alcaraz serve per il torneo. Sinner non molla, piazza il break: 5-5, si continua. E l'epilogo arriva al super tiebreak. Lo spagnolo gioca un tennis perfetto, Sinner si arrende. Il Roland Garros è di Alcaraz.
Leggi tutto: Sinner battuto in finale infinita al Roland Garros, Alcaraz trionfa al quinto set
(Adnkronos) - Grande show della motonautica che torna a Trani dopo una lunga assenza, con migliaia di persone ad assistere alle gare lungo il percorso di quelle che vengono definite le F1 del mare. Bolidi che sfrecciano sull’acqua a oltre 180 chilometri orari. Uno spettacolo unico che torna in città dagli anni '90 e che ha fatto sognare grandi e piccoli. La Long Race si è conclusa con la vittoria del pluricampione Serafino Barlesi in coppia con lo svedese Joakin Kumlin che ha vinto il 1° Trofeo Città di Trani - Grand Prix Regione Puglia valido per il Campionato Europeo Off Shore.
Barlesi, 72 anni, era il favorito della gara: nel suo palmares, otto europei e cinque mondiali vinti, e ben 154 podi in tutta la carriera. La sua Blu Banca ha dominato dal primo all'ultimo giro entrambe le gare ufficiali. La long race, 18 giri del circuito tranese, è stata chiusa con il tempo di 43'25.7. Secondo gradino del podio per L.Bacchi-A.Bacchi e terzo posto per D.Cardazzo-G.Coltro. Seguono al quarto posto G.Montavoci-L.Assi, Johnsson-Millymaki, Pinelli-Braaten e F.Magnani-A.Huober. Non Classificati M.Petroni-F.De Mitri, che si sono ritirate dopo l'ottavo giro, e Frederik-Eriksson, che non hanno partecipato dopo l'incidente accaduto in short race, con il ribaltamento dell'imbarcazione, che non ha fortunatamente causato conseguenze per i due piloti.
"Circuito e città meravigliose, mancavo da molti anni ed ho ritrovato una bellissima accoglienza", racconta Barlesi, che aggiunge: "Ho 72 anni ed una passione fortissima, fortunatamente un fisico d'acciaio aiutato dall'adrenalina e una grande esperienza". Per lo svedese Kumlin Trani è stata una bellissima sorpresa: "È una città bellissima, la gara è stata perfetta e sono felice di aver corso con una leggenda come Serafino, da cui ho tanto da imparare, sono felice".
"Un team straordinario e un'organizzazione perfetta, Trani ha accolto in modo eccellente le oltre 250 persone arrivate da tutta Europa", sottolinea Marino Masiero, organizzatore della gara e vice presidente di Assonautica Italiana. "In 25 anni di organizzazione gare, quella di Trani si è dimostrata perfetta: circuito straordinario con un palcoscenico naturale quasi unico al mondo. Chiederemo alla Union Internationale Motonautique di poter organizzare qui il campionato del mondo 2026, non vediamo l'ora di ritornare a Trani".
Uno spettacolo andato in scena non solo in acqua. Tante le iniziative che hanno incuriosito gli spettatori tra visite ai paddock allestito al Molo Santa Lucia per ammirare da vicino i bolidi, gli spettacoli di Roberto Mariani, campione del mondo di freestyle jetsky, che ha lasciato il pubblico a bocca aperta con le incredibili acrobazie a bordo della sua moto d'acqua, e la magica maestria del campione Mattia Lancia e Carlotta Infussi nelle coreografie aree sul flyboard, che ha permesso alla coppia di ballare sospesi sull'acqua, eseguendo esercizi di grande difficoltà sospesi a diversi metri di altezza.
Anche le serate sono state ricche di emozioni grazie alla musica che ha esplorato il cantautorato italiano e lo swing mondiale con i Gatti di via Bramante, Larry Franco Quartet e Antonio Bucci e l'insolita band, per quattro giorni di adrenalina e divertimento. Il Circus si sposta ora a Cervia per la seconda prova del Campionato Europeo. Poi farà tappa in Finlandia e in Norvegia prima di approdare sul lago di Como ad ottobre.
(Adnkronos) - Accoltellato in spiaggia, muore poco dopo in ospedale. La vittima è un 18enne di Mugnano (Napoli) e l'episodio è avvenuto su un lido di Marina di Varcaturo, nel territorio di Castel Volturno (Caserta), sul litorale tra le province di Napoli e Caserta. Un ragazzo di 18 anni è stato accoltellato all'addome nel corso di una violenta lite scoppiata tra i bagnanti. Soccorso, giunto all'ospedale di Pozzuoli, è morto poco il ricovero. Sul caso indagano i carabinieri, alla ricerca dei responsabili.
Leggi tutto: Caserta, lite in spiaggia e coltellate: 18enne muore in ospedale
(Adnkronos) - Vandalizzata la targa dedicata a Ultimo. A quanto apprende l’Adnkronos nel quartiere romano di San Basilio è stata danneggiata la targa dedicata al cantante. La targa si trovava all’interno di un parco del quartiere, inaugurato lo scorso maggio alla presenza anche del sindaco capitolino Roberto Gualtieri.
"Siamo profondamente colpiti e dispiaciuti per questi atti di stupidità e vandalismo che sfregiano l’identità e le cose belle che San Basilio ha saputo far nascere. La targa sarà immediatamente ripristinata, così come gli arredi del parco. A Ultimo va tutta la nostra vicinanza e stima. Non faremo un passo indietro, a difesa del quartiere e della sua storia migliore", dicono in una nota Massimiliano Umberti, presidente del Municipio IV e Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale.
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(Adnkronos) - "Si sente tradito?". Luciano Spalletti, nella conferenza stampa in cui annuncia l'addio alla Nazionale, risponde ad una raffica di domande dei giornalisti alla vigilia del match in programma domani a Reggio Emilia contro la Moldavia. Quando però a Spalletti viene chiesto se si sia sentito tradito da qualcuno, il ct sembra avvertire tutto il peso dell'emozione.
Prova ad abbozzare una risposta, poi rimane in silenzio. Un paio di colpetti con la penna sul tavolo, quindi si alza all'improvviso e lascia la sala stampa tra gli applausi di alcuni giornalisti.
Leggi tutto: "Ti sei sentito tradito?", Spalletti si alza e lascia conferenza - Video
(Adnkronos) - Problema vesciche per Jannik Sinner al Roland Garros 2025. Durante il primo set della finale di oggi, domenica 8 giugno, contro Carlos Alcaraz, il tennista azzurro si è fermato in panchina facendosi cambiare un cerotto sul piede, rivelando una vescica che però, almeno finora, non sembra condizionare il suo tennis. Sinner non è nuovo a 'problemi' di questo tipo, e proprio le vesciche avevano caratterizzato anche il suo ritorno in campo dopo i tre mesi di sospensione per il caso Clostebol, agli Internazionali d'Italia.
A Roma Sinner aveva lamentato una fastidiosa vescica sotto al piede che ne condizionava corsa e movimenti, ma che non gli ha comunque impedito di raggiungere la finale del Masters 1000, persa poi proprio contro Alcaraz. Durante la semifinale con Tommy Paul, in particolare, Sinner aveva cominciato a toccarsi una gamba e zoppicare vistosamente, facendo pensare a un problema fisico ben più grave. In realtà però, come spiegato dallo stesso Jannik nella conferenza post partita, si trattava proprio di una vescica.
Leggi tutto: Sinner, problema vesciche al Roland Garros. Il precedente a Roma
(Adnkronos) - L'Italia e il 'caso' Luciano Spalletti. L'ormai ex ct della Nazionale italiana ha annunciato oggi, domenica 8 giugno, di essere stato "sollevato dall'incarico" dal presidente della Figc Gabriele Gravina, che solamente poche ore prima aveva espresso incertezza circa il futuro della panchina azzurra. L'addio di Spalletti arriva dopo la debacle di Oslo, con la pesante sconfitta contro la Norvegia per 3-0, nella prima giornata del gruppo I, valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2026, che ha compromesso il percorso degli azzurri verso la rassegna iridata in Stati Uniti, Messico e Canada. Ma cosa è successo tra Spalletti e Gravina?
"Il presidente Gravina mi ha comunicato ieri sera che sarò sollevato dall'incarico di ct della Nazionale", ha detto Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia della sfida alla Moldavia, "io non volevo mollare". Le parole dell'ex allenatore del Napoli arrivano a schiarire i dubbi sul suo futuro, alimentati dalle parole dello stesso ormai ex ct pochi minuti dopo la debacle di Oslo.
"Farò la prossima partita contro la Moldova e poi parlerò con il presdiente Gravina perché c'è bisogno che ci parli delle intenzioni che ho e delle scelte che faccio. A livello individuale penso che si possa fare qualcosa in più. Io comunque vado avanti con questo gruppo perché penso abbia delle qualità", aveva detto Spalletti, alludendo a "riflessioni" già in corso e rese urgenti dal pesante 3-0 subito dalla Norvegia.
"Con la Norvegia si può anche perdere, ma bisogna capire come. Un approccio diverso, con il fuoco dentro a cui fa riferimento Buffon, doveva portare a un epilogo diverso. In questo modo non lo accetto", aveva detto soltanto questa mattina il presidente Figc Gabriele Gravina, ospite del Festival della Serie A a Parma, per poi concentrarsi sul futuro di Spalletti: "Non posso dire se resterà o meno, dobbiamo trovare la miglior soluzione per rilanciarci da domani sera poi faremo delle riflessioni per arrivare al meglio nelle altre partite, giocarle con il coltello tra i denti. Non c'è un appuntamento martedì, c'è un contatto continuo, parleremo anche oggi. Lui è molto attento e responsabile, vediamo che verrà fuori".
Sono diversi i nomi per il possibile sostituto dell'ormai ex ct azzurro. I più blasonati, Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri, hanno già trovato panchina, e allora ecco che, a sorpresa, potrebbe tornare Roberto Mancini. L'ex allenatore, tra le altre, di Inter e Manchester City ha ammesso di essersi pentito di aver lasciato la Nazionale per volare in Arabia Saudita e sarebbe disposto a tornare, ma prima ci sarebbe da ricomporre il rapporto con Gravina, deterioratosi dopo il suo addio.
In orbita azzurra c'è anche Stefano Pioli. L'ex tecnico del Milan, oggi in Arabia all'Al Nassr e cercato in queste ore anche dalla Fiorentina, sembra un profilo adatto a ricoprire il ruolo per carisma, competenza e adattabilità tattica. Sullo sfondo rimane la suggestione Claudio Ranieri, che al termine della stagione ha annunciato il suo, secondo, ritiro e assunto un ruolo dirigenziale nella Roma.
Leggi tutto: Disastro Oslo, riflessioni e esonero: cos'è successo tra Spalletti e Gravina
(Adnkronos) - Luciano Spalletti non sarà più il ct dell'Italia. Oggi, domenica 8 giugno, il tecnico toscano ha annunciato di essere stato "sollevato dall'incarico" dal presidente della Figc Gabriele Gravina, che solamente poche ore prima aveva espresso incertezza circa il futuro della panchina azzurra. L'addio di Spalletti arriva dopo la debacle di Oslo, con la pesante sconfitta contro la Norvegia per 3-0, nella prima giornata del gruppo I, valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2026, che ha compromesso il percorso degli azzurri verso la rassegna iridata in Stati Uniti, Messico e Canada. Ma chi sarà il sostituto di Spalletti?
Sono diversi i nomi per il possibile sostituto dell'ormai ex ct azzurro. I più blasonati, Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri, hanno già trovato panchina, e allora ecco che, a sorpresa, potrebbe tornare Roberto Mancini. L'ex allenatore, tra le altre, di Inter e Manchester City ha ammesso di essersi pentito di aver lasciato la Nazionale per volare in Arabia Saudita e sarebbe disposto a tornare, ma prima ci sarebbe da ricomporre il rapporto con Gravina, deterioratosi dopo il suo addio.
In orbita azzurra c'è anche Stefano Pioli. L'ex tecnico del Milan, oggi in Arabia all'Al Nassr e cercato in queste ore anche dalla Fiorentina, sembra un profilo adatto a ricoprire il ruolo per carisma, competenza e adattabilità tattica. Sullo sfondo rimane la suggestione Claudio Ranieri, che al termine della stagione ha annunciato il suo, secondo, ritiro e assunto un ruolo dirigenziale nella Roma.
Leggi tutto: Italia, addio a Spalletti: chi sarà il nuovo ct? Tutti i nomi
(Adnkronos) - Marc Marquez ha vinto il Gp di Aragon 2025, ottavo appuntamento del Mondiale di MotoGp oggi, domenica 8 giugno. Lo spagnolo, in sella alla Ducati ufficiale, scattato dalla pole position, si impone davanti al fratello Alex Marquez, con la Ducati del team Gresini e al compagno di squadra Francesco 'Pecco' Bagnaia. rompere l'egemonia delle moto di Borgo Panigale lo spagnolo della Ktm Pedro Acosta che chiude quarto davanti ad altre due Ducati quelle di Franco Morbidelli e del connazionale Fermin Aldeguer. Ecco l'ordine d'arrivo del Gp di Aragon e le classifiche del Mondiale di MotoGp.
1. M. Marquez (Ducati)
2. A. Marquez (Gresini Ducati)
3. Bagnaia (Ducati)
4. Acosta (KTM)
5. Morbidelli (VR46 Ducati)
6. Aldeguer (Gresini Ducati)
7. Mir (Honda)
8. Bezzecchi (Aprilia)
9. Di Giannantonio (VR46 Ducati)
10. R. Fernandez (Trackhouse Aprilia)
11. Rins (Yamaha)
12. Bastianini (KTM Tech3)
13 A. Fernandez (Yamaha)
14. Miller (Pramac Yamaha)
15. Oliveira (Pramac Yamaha)
16. Chantra (Honda LCR)
17. Savadori (Aprilia)
18. Viñales (KTM Tech3)
1. Marc Marquez (Ducati) 233
2. Alex Marquez (Ducati Gresini) 201
3. Francesco Bagnaia (Ducati) 140
4. Franco Morbidelli (VR46 Ducati) 115
5. Fabio Di Giannantonio (VR46 Ducati) 99
6. Johann Zarco (Honda) 97
7. Marco Bezzecchi (Aprilia) 79
8. Pedro Acosta (KTM) 76
9. Fermin Aldeguer (Ducati Gresini) 73
10. Fabio Quartararo (Yamaha Monster) 59
11. Maverick Vinales (KTM Tech3) 48
12. Ai Ogura (Aprilia Trackhouse) 43
13. Luca Marini (Honda) 38
14. Enea Bastianini (KTM Tech3) 35
15. Brad Binder (KTM) 35
16. Jack Miller (Yamaha Pramac) 31
17. Alex Rins (Yamaha) 31
18. Joan Mir (Honda) 27
19. Raul Fernandez (Aprilia Trackhouse) 25
20. Takaaki Nakagami (Honda) 10
21. Lorenzo Savadori (Aprilia) 8
22. Augusto Fernandez ( Yamaha Pramac ) 6
23. Miguel Oliveira (Yamaha Pramac) 3
24. Aleix Espargaro (Honda HRC Castrol) 0
25. Somkiat Chantra (Honda LCR) 0
Leggi tutto: Gp Aragon, ordine di arrivo MotoGp e classifica mondiale
(Adnkronos) - Luciano Spalletti 'esonerato', il commissario tecnico dice addio alla Nazionale. "Il presidente Gravina mi ha comunicato ieri sera che sarò sollevato dall'incarico di ct della Nazionale", dice Spalletti, oggi 8 giugno in conferenza stampa a Coverciano, alla vigilia del match contro la Moldavia, valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026 e in programma domani a Reggio Emilia. Il ct sarà in panchina domani. "Io non volevo mollare", dice Spalletti, silurato dopo la sconfitta per 3-0 incassata venerdì a Oslo contro la Norvegia. Il ct risponde ai media, alla fine - provato e commosso - si alza e lascia la sala.
"Ho sempre sostenuto che i miei giocatori fossero forti. I risultati sotto la mia gestione sono questi e devo assumermi la responsabilità. Io amo questa maglia, questo lavoro e i calciatori che ho allenato: domani sera chiederò loro di dimostrare ciò che ho chiesto anche se non sono stato in grado di far esprimere il meglio", dice Spalletti nella fase iniziale della conferenza.
"La cosa che mi ha fatto più male è non aver raggiunto la qualità di gioco che volevo. Sono dispiaciuto di me stesso. Accettando l'incarico sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili. Non ci sono riuscito. Ho notato che siete stati gentili nel commentarla, probabilmente meritavo di peggio. Ho creato problemi al movimento coi miei risultati", afferma il ct.
"Ero convinto non sarebbe stata una passeggiata, ma che sarei arrivato ai Mondiali -aggiunge Spalletti-. Ne sono ancora convinto: parlando con Gravina ero ancora della mia convinzione ma sono molto sotto il livello perché questi sono calciatori forti. Stare a rimuginare su ciò che è stato è tempo perso. Sul passato non si può mettere mano. Ora diventa fondamentale giocare una partita degna della maglia che portiamo".
Si parla del rapporto con i giocatori: "Se non ho trovato feeling, ditemi nomi e cognomi, perché io l'ho trovato con tutti. C'è da lavorare sull'appartenenza e sulla gioia nel giocare con la Nazionale. Io sono andato sempre verso gli abbracci e comprendere tante cose. Dopo l'Europeo ho cercato di essere meno ossessivo e più 'amico' verso i giocatori".
"Non voglio chiudere con la figura dell'altra sera, ma con una bella partita. Ai ragazzi ho sempre detto che loro sono gli uomini giusti per andare al Mondiale. Ci sono state delle complicazioni, ora mi aspetto una presa di coscienza e mostrare che continuano ad essere gli uomini giusti", afferma.
"C'è una valutazione da fare su come siamo arrivati a queste partite, sicuramente col fiato lungo. Tanti giocatori erano logori dal finale di stagione, non ci siamo arrivati benissimo. Poi, però, sono loro i miei giocatori. Anche quelli che hanno avuto infortuni erano in condizione di essere chiamati", osserva il ct.
"Domani non stravolgerò nulla, l'ho detto anche alla squadra. Resteremo in campo nella stessa maniera grosso modo -aggiunge Spalletti-. Retegui e Lucca sono due prime punte, ma possono giocare insieme. Le partite vanno però sempre combattute: anche la Moldavia ha giocatori di livello internazionale. L'altra sera non abbiamo messo in campo il meglio di noi stessi: non abbiamo fatto giocate o recuperi importanti né a gestire la partita. Se tutti individualmente siamo al di sotto delle nostre possibilità, io per primo, poi diventa più difficile. E contro la Moldavia saremo noi a doverla incanalare".
Leggi tutto: Spalletti, addio alla Nazionale. Il ct esonerato: "Non volevo mollare"
(Adnkronos) - Marc Marquez trionfa nel Gp di Argon, ottava prova del motomondiale. Lo spagnolo, in sella alla Ducati ufficiale, scattato dalla pole position, si impone davanti al fratello Alex Marquez, con la Ducati del team Gresini e al compagno di squadra Francesco 'Pecco' Bagnaia. A rompere l'egemonia delle moto di Borgo Panigale lo spagnolo della Ktm Pedro Acosta che chiude quarto davanti ad altre due Ducati quelle di Franco Morbidelli e del connazionale Fermin Aldeguer. Settimo posto per la prima Honda quella dello spagnolo Joan Mir che si lascia alle spalle Marco Bezzecchi con l'Aprilia e Fabio Di Giannantonio su Ducati. Nella classifica iridata Marc Marquez sale a quota 233, 32 più del fratello e 93 in più di Bagnaia. Il motomondiale torna tra due settimana con il Gp d'Italia al Mugello.
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