(Adnkronos) - “Per il mio ruolo la prevenzione è tutto. Il compito del medico di medicina generale va infatti ben oltre la cura delle patologie: significa soprattutto seminare salute ogni giorno, prima ancora che la malattia si manifesti”. Così Tecla Mastronuzzi, responsabile della macro area Promozione di salute e Prevenzione della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) commenta la recente campagna di sensibilizzazione “Non girarci intorno” promossa da Merck con il patrocinio di Simg, Siuro, Fiaso e Palinuro.
La prevenzione è il primo vero atto di cura. “Come medici di medicina generale crediamo tantissimo nella prevenzione primaria che anticipa anche la diagnosi precoce delle patologie, attraverso la promozione dei corretti stili di vita per ridurre il rischio di sviluppare malattie oncologiche”, spiega Mastronuzzi.
Intervenire sui fattori di rischio, promuovere stili di vita corretti, educare i pazienti all’importanza di un’alimentazione equilibrata e dell’attività fisica: sono tutti gesti che costruiscono, giorno dopo giorno, una vera e propria cultura della prevenzione. Eppure, come rivelano i dati di una survey condotta durante la campagna “Non girarci intorno”, solo il 45% dei pazienti ha dichiarato di aver parlato di prevenzione oncologica con il proprio medico di famiglia, mentre il 48% afferma di non averlo mai fatto.
Un dato che fa riflettere: “Probabilmente molto di quello che facciamo ogni giorno non viene percepito come un’azione che può salvare la vita”, osserva la dottoressa Mastronuzzi. Spesso, infatti, i consigli sul peso forma, sull’alimentazione o sull’esercizio fisico, sullo smettere di fumare, non vengono recepiti come parte di una strategia di prevenzione oncologica. Per questo è fondamentale rendere esplicito il valore di queste indicazioni e costruire con il paziente un dialogo più chiaro e consapevole”, aggiunge.
Le iniziative come “Non girarci intorno” svolgono un ruolo prezioso proprio perché portano il tema della prevenzione fuori dagli ambulatori e lo avvicinano a un pubblico più vasto. “La salute non si fa solo sulla scrivania dei medici”, spiega l’esperta. “Entrare in un evento sportivo, in un concerto o in una manifestazione pubblica è utilissimo, perché ci permette di agganciare l’attenzione dei cittadini”. In un Paese dove ancora si pratica poca attività fisica e dove la dieta mediterranea non è seguita da larga parte della popolazione, questi momenti di sensibilizzazione rappresentano un’occasione importante per diffondere messaggi di salute.
Di qui un appello: la prevenzione è un percorso da fare insieme. “Non siamo uno contro l’altro. Non ci sono i medici e i pazienti, ma ci sono persone che lavorano insieme per un obiettivo comune”, conclude.
(Adnkronos) - A 45 anni dall'omicidio di Piersanti Mattarella, presidente della Regione siciliana ucciso il 6 gennaio del 1980, la svolta potrebbe arrivare da un'impronta digitale.
La Procura di Palermo, nell'ambito della nuova inchiesta sul delitto che vede indagati i due presunti esecutori materiali, ha infatti incaricato la Dia di effettuare degli accertamenti tecnici con le nuove tecnologie disponibili per estrarre il Dna su un'impronta ritrovata all'epoca del delitto nello sportello lato guidatore della Fiat 127 utilizzata dai killer per la fuga dopo l'assassinio compiuto sotto gli occhi della moglie Irma e dei figli, Bernardo e Maria.
Come scrive Live Sicilia, il prossimo 12 giugno, sarà conferito l'incarico ai periti per una comparazione biologica sul reperto.
Leggi tutto: Omicidio Piersanti Mattarella, la Procura di Palermo indaga su un'impronta
(Adnkronos) - Un matrimonio intimo, pochi invitati e l'abito da sposa acquistato su internet. Così Caterina Balivo il 30 agosto del 2014 ha detto 'sì' a Guido Maria Brera. Un dettaglio poco noto, ma non del tutto segreto che oggi, lunedì 9 giugno, è tornato alla ribalta grazie a Giovanni Ciacci, lo stylist ospite a 'La volta buona'.
Un siparietto divertente si è consumato oggi tra Caterina Balivo e Giovanni Ciacci. Il tema della puntata era dedicato ai matrimoni, e l’occasione ha dato a Ciacci, stylist ed esperto di costume, l’opportunità di svelare un curioso retroscena: "Caterina è stata la prima a comprare l’abito da sposa online. Se non sbaglio, lo pagò 180 euro”. Immediata la replica, tra le risate della Balivo: "È vero, ma non l’ho pagato 180! 150 e forse 30 euro di spedizione”.
La conduttrice ha anche detto di aver scelto una cerimonia riservata: "La verità è che non volevo nessuno!", ha detto con ironia e senza mezzi termini.
Leggi tutto: Balivo, segreto svelato: "Ho preso il mio abito da sposa su internet a 150 euro"
(Adnkronos) - “Il valore della nostra industria di marca non è solo un motore economico e sociale, ma ha un potere superiore: quello del soft power. Questo, in uno scenario di tensioni commerciali, è fondamentale, anche nella prospettiva che i consumatori americani non siano disposti e non saranno disposti a rinunciare al Made in Italy”. Lo ha affermato oggi il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo all'assemblea 2025 di Centromarca, in corso a Milano. “Le nostre produzioni sono riconosciute come eccellenze che potrebbero risentire meno dei dazi rispetto ad altri competitor proprio perché hanno una loro unicità” ha aggiunto.
“Il valore delle esportazioni italiane nei beni di largo consumo, tra il 2014 e il 2024, è cresciuto in modo incredibile, passando da 3,8 miliardi a quasi 10 miliardi di euro, quasi triplicando il proprio valore. Un traguardo - prosegue il ministro - che ci lascia ottimisti, ma anche un tesoro da preservare, lavorando insieme tra pubblico e privato, ma soprattutto con gli altri Stati membri e con l’Unione Europea”.
Centromarca "rappresenta oltre 2.600 marchi di rilievo, attivi in numerosi settori, in grado di portare il Made in Italy presso i consumatori italiani e sempre più tra quelli internazionali. I vostri quasi 100.000 addetti generano un fatturato di circa 67 miliardi di euro, con un valore complessivo di oltre 87 miliardi lungo tutta la filiera, pari al 4,2% del Pil nazionale". L’Italia "si è posta come leader in Europa per riportare la manifattura al centro della crescita e del benessere. Lo abbiamo fatto presentando sette non paper tematici, documenti di indirizzo di riforma alla Commissione europea e lo abbiamo fatto disegnando una strategia di politica industriale sintetizzata nel Libro che sta per uscire, Libro bianco Made in Italy 2030, cioè una chiara visione strategica che in questo Paese manca da troppi anni". Si tratta di "uno strumento che, accanto alle risorse per le imprese (circa 20 miliardi di euro), si prefigge di orientare le politiche pubbliche - ha spiegato il ministro -, così da rafforzare le filiere produttive, favorire l’innovazione, stimolare la competitività sui mercati internazionali e tutelare le produzioni di qualità". "In questa visione gioca un ruolo rilevante la rinnovata strategia di attrazione degli investimenti, che sta trasformando il nostro Paese nella destinazione preferita di molti capitali esteri: uno strumento che intendiamo utilizzare in modo mirato per sostenere le nostre imprese, preservandone naturalmente l’identità" ha poi concluso Urso.
Leggi tutto: Urso: "Nostra industria di marca ha soft power"
(Adnkronos) - Paura durante il Giro del Delfinato 2025. La seconda tappa della corsa, oggi lunedì 9 giugno, è stata caratterizzata da un episodio che ha scosso alcuni corridori e provocato indignazione nei tanti tifosi e appassionati. Durante un tratto del percorso infatti, 204,6 chilometri da Premilhat a Issoire,un'auto stava per immettersi in strada senza rispettare la precedenza, rischiando di investire il quartetto di ciclisti in fuga.
A documentare il tutto le telecamere di Eurosport, che mostrano come il conducente di un'automobile bianca, si sia 'affacciato' in strada scendendo a tutta velocità da una strada sterrata secondaria e si stesse per immettere nella corsia senza prima controllare che non arrivassero veicoli. Proprio in quel momento infatti, come mostra il video, stavano transitando i corridori che hanno rischiato di venire investiti o di cadere: il gruppetto ha dovuto effettuare un rapido cambio di direzione per evitare l'automobile. Solo uno spavento però, fortunatamente, per i corridori, con l'auto che ha frenato in tempo.
Leggi tutto: Paura al Giro del Delfinato, auto rischia di investire i ciclisti - Video
(Adnkronos) - "La competitività rappresenta una priorità centrale per la commissione europea. Abbiamo tracciato una direzione chiave con il competitive compass e stiamo dando attuazione a questa visione con azioni concrete. L’obiettivo è costruire un’Europa sempre più a misura d’impresa con un mercato più dinamico, regole più chiare e accessibili e con la possibilità di investire risorse europee a sostegno dei settori produttivi. È così che si genera una crescita duratura e si rafforzano i territori". Così Raffaele Fitto, Vicepresidente della Commissione Europea, intervenendo questo pomeriggio all'assemblea generale di Centromarca.
"Questo è un comparto - dice Fitto - che contribuisce in modo rilevante allo sviluppo economico del paese e dell’Europa. L’industria di marca ha oggi più che mai una funzione strategica nel rafforzare la competitività del sistema europeo e nel contribuire alla coesione economica e sociale dei territori".
Leggi tutto: Fitto: "Competitività centrale, obiettivo è Europa sempre più a misura d'impresa"
(Adnkronos) - Mentre un caso di Mpox, l'ex vaiolo delle scimmie, è stato confermato in Italia, in Umbria, in un giovane in buone condizioni di salute per il quale non è ancora chiara l'origine del contagio, l'Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato nei giorni scorsi nuove raccomandazioni per la gestione clinica, la prevenzione e il controllo delle infezioni Mpox. Le nuove linee guida Oms si applicano ai pazienti contagiati assistiti in comunità, a domicilio o in struttura sanitaria, e aggiornano le indicazioni provvisorie diffuse dall'agenzia ginevrina nel 2022.
Da allora - ricorda l'Oms - il virus di Mpox (Mpxv) ha continuato a evolversi e anche il modello delle epidemie sostenute da questo patogeno è cambiato. Prima del 2022 l'Mpox è stato segnalato principalmente in Africa centrale e occidentale, mentre nel 2022 - anno spartiacque - è stata dichiarata un'epidemia globale del clade virale IIb che continua a colpire numerosi Paesi. Successivamente si sono verificate epidemie associate ai cladi Ia e Ib, che hanno interessato principalmente la Repubblica Democratica del Congo e i Paesi africani limitrofi. Dall'agosto 2024, l'aumento delle infezioni Mpox in Africa e il rilevamento del clade Ib al di fuori del continente africano hanno portato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, a dichiarare per la seconda volta Mpox emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic). Sull'opportunità o meno di confermare lo stato di Pheic per Mpox si è svolta il 5 giugno la quarta riunione del Comitato di emergenza dedicato.
"Se la persona con Mpox è un paziente con infezione acuta o è a rischio di complicanze - è la prima raccomandazione dell'Oms - deve essere gestita in una struttura sanitaria e ricevere cure di supporto. Solo i casi lievi e non complicati di Mpox vanno gestiti in ambito domiciliare".
Se la persona contagiata dal virus di Mpox mostra un'infezione lieve e non rischia complicanze, e quindi può essere assistita a domicilio, l'Oms precisa che il paziente non è tenuto a isolarsi, a condizione che le lesioni siano coperte e che il contagiato indossi una mascherina ben aderente quando si trova in stretta vicinanza ad altre persone, fino alla guarigione di tutte le lesioni. Nel caso in cui sia impossibile coprire le lesioni o tenere la mascherina, il paziente dovrà essere isolato a domicilio. Nell'abitazione è comunque necessario implementare misure per ridurre la contaminazione ambientale.
Se invece le condizioni dell'infettato meritano il ricovero in ospedale, gli operatori che lo assistono devono utilizzare guanti, camici, mascherine e protezioni per gli occhi in base alla valutazione del rischio, prescrive l'Oms. I respiratori sono obbligatori quando vengono eseguite procedure che liberano aerosol e devono essere presi in considerazione se la stanza è poco ventilata.
L'agenzia delle Nazioni Unite per la salute fornisce inoltre 3 nuove raccomandazioni cliniche generali, rivolte a tutte le persone con infezione Mpox indipendentemente dal contesto in cui vengono assistite. L'Oms consiglia alle madri contagiate di continuare ad allattare al seno, limitando però il contatto diretto con il neonato non infettato. Si suggerisce inoltre alle madri guarite da Mpox, che avevano interrotto l'allattamento e il contatto diretto con il neonato, di riprenderli non appena le lesioni si saranno risolte. L'Oms raccomanda infine di iniziare rapidamente la terapia antiretrovirale nelle persone con infezione da virus Mpxv e Hiv che non hanno mai ricevuto il trattamento o che l'hanno interrotto.
Leggi tutto: Mpox, così il vaiolo delle scimmie va gestito a casa o in ospedale
(Adnkronos) - "L'industria di marca in Italia rappresenta una componente chiave dell’industria nazionale e assicura un importante contributo alla nostra economia e alla solidità del nostro sistema produttivo". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato all'assemblea 2025 di Centromarca, in corso a Palazzo Mezzanotte, a Milano. "Voi -ha aggiunto la premier- assicurate un contributo significativo in termini occupazionali". E "quello che fate quotidianamente è sinonimo di qualità, affidabilità e identità italiana, non solo a livello nazionale ma chiaramente anche all’estero".
"La marca non è solo un simbolo commerciale ma è uno strumento che crea valore aggiunto e che contribuisce a consolidare il fascino del made in Italy, rafforzando quelle filiere produttive fatte in grande parte di piccole e medie imprese" prosegue il videomessaggio del presidente del Consiglio. "Il governo - continua Meloni - ha potuto contare sulla vostra collaborazione per aiutare le famiglie italiane ad affrontare il caro prezzi e difendere il loro potere d’acquisto in temi di alta inflazione. Mi riferisco all’iniziativa del carrello tricolore che ha visto tutte le filiere dell’agroalimentare e dei beni di largo consumo uniti per sostenere i consumatori in un momento complesso". La Presidente ha anche ricordato le misure della 'Carta dedicata a te', che mette a disposizione 500 milioni di euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, a cui la grande distribuzione ha partecipato con un'ulteriore scontistica del 15% per i titolari. Questi sono "tanti tasselli di un’azione comune che contribuisce a fondare il nostro tessuto produttivo sul profitto a creare valore sociale", spiega Meloni. "Solo se remiamo tutti nella stessa direzione - prosegue - possiamo difendere il bene comune e costruire un Italia più coesa, più forte più giusta".
"La filiera del largo consumo è un settore strategico, che ha nel suo Dna l’attenzione per la persona e il benessere della società: mi piace ricordare il lavoro che ci unisce per garantire massima trasparenza nei confronti dei cittadini, anche attraverso l’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine della materia prima per i prodotti simbolo del Made in Italy". La premier ha quindi sottolineato i "tanti tasselli di un’azione comune, che contribuisce a fondare il nostro tessuto produttivo sul profitto, ma anche e soprattutto sulla capacità di creare valore sociale, di essere attenti ai bisogni delle famiglie e dei lavoratori, di valorizzare il capitale umano e di portare ricchezza nei territori dove opera". Si tratta, ha concluso, di "un tesoro di cui dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi e che dobbiamo essere in grado di accrescere e valorizzare". Perché "solo se ci teniamo per mano e remiamo tutti nella stessa direzione, possiamo difendere il bene comune e costruire un’Italia più coesa, più forte e più giusta".
Leggi tutto: Centromarca, Meloni: "Industria di marca componente chiave economia italiana"
(Adnkronos) - "Le nostre industrie sono un asset strategico per lo sviluppo dell’economia italiana, investono, contribuiscono in modo significativo al prodotto interno lordo e alla bilancia commerciale, creano occupazione e valore", ha sottolineato Francesco Mutti, presidente di Centromarca, aprendo i lavori dell'assemblea generale di Centromarca, in corso a Palazzo Mezzanotte a Milano.
"I prodotti di Marca - continua Mutti - rappresentano l’eccellenza: esprimono innovazione, sostenibilità, qualità e valori che li distinguono in tutto il mondo". Nel suo intervento Mutti ha anticipato che Centromarca elaborerà con altri attori della filiera e presenterà al Governo, in autunno, proposte di policy per sostenere la competitività del Paese, delle imprese e del settore largo consumo.
Tra le priorità individuate ci sono: incentivi per favorire la crescita dimensionale delle aziende e l’innovazione; semplificazione burocratica; il sostegno alle transizioni ecologica e digitale; tutela della proprietà intellettuale. "L'industria di marca - spiega Mutti - ha bisogno di un contesto normativo e politico che supporti concretamente i nostri sforzi e ci permetta di affrontare le sfide di un mercato globale sempre più competitivo".
Leggi tutto: Centromarca, Mutti: "Nostre industrie asset strategico, contesto politico ci supporti"
(Adnkronos) - Quando la pelle si ammala può svelare molto. Nel caso dell'Hiv, in particolare, i segni cutanei sono spesso i primi a manifestarsi e rappresentano i campanelli d'allarme per una diagnosi che, se tempestiva, può fare la differenza. Per questo i dermatologi possono essere vere e proprie sentinelle per questa infezione. Lo evidenzia la Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), che sottolinea un ruolo sempre più strategico del dermatologo nella lotta contro l'infezione da Hiv in vista del Congresso nazionale Sidemast - Special Edition 2025, organizzato nell'ambito del XIV International Congress of Dermatology, a Roma dal 18 al 21 giugno.
"Il 90% delle persone con Hiv sviluppa almeno una patologia cutanea prima della diagnosi o durante il trattamento - spiega Maria Concetta Fargnoli, vicepresidente Sidemast e direttore scientifico dell'Irccs Istituto dermatologico San Gallicano di Roma - Questo fa capire quanto sia importante la tempestività dell'intervento del dermatologo che può avere un ruolo chiave nella diagnosi precoce della malattia e nel velocizzare la presa in carico del paziente". Alcune malattie della pelle, aggiunge, "pur non essendo specifiche dell'Hiv possono rappresentare un primo segno di infezione da Hiv, in particolar modo quando si presentano in forma atipica, grave e soprattutto resistente ai trattamenti".
"Le manifestazioni che devono allertare il paziente - precisa - sono un'eruzione maculo-papulare simile a quella di una mononucleosi o morbillo, la dermatite seborroica, spesso più estesa e resistente ai trattamenti rispetto alle forme comuni, Herpes zoster ricorrente o particolarmente esteso, scabbia diffusa e refrattaria alle terapie standard, infezioni fungine croniche come candidosi orale ed esofagea, dermatofitosi estese, forme particolarmente gravi di psoriasi".
"Il dermatologo è quindi, in molti casi, il primo specialista ad intercettare l'infezione - sottolinea Lidia Sacchelli, assegnista di ricerca presso il Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna - la cui presenza deve essere poi confermata da un'analisi del sangue con test specifici per l'Hiv. In questo senso potremmo parlare di 'dermatologi-sentinella', che appena individuano la criticità possono poi attivare l'intero iter diagnostico-terapeutico". Ma nonostante l'importanza del dermatologo in questo settore, esistono ancora ostacoli importanti nella diagnosi precoce dell'Hiv da manifestazioni cutanee. Primo fra tutti la mancanza di linee guida operative aggiornate che forniscano ai professionisti strumenti chiari per identificare i casi sospetti.
"Abbiamo bisogno di strumenti e formazione per migliorare la capacità di effettuare diagnosi precoci - evidenzia Fargnoli - Solo così potremo essere ancora più tempestivi, considerando che meno tempo passa tra l'individuazione di un segno sospetto" e la diagnosi "più possibilità avremo di limitare il decorso della malattia e le sue conseguenze". Per rafforzare il presidio dermatologico nella gestione dell'Hiv, Sidemast insieme con altre società dermatologiche ha lanciato la proposta di una task force di dermatologi venereologi esperti, riconosciuta a livello scientifico e in grado di guidare la ricerca, la formazione e il coordinamento con infettivologi e altri specialisti.
"Come Sidemast - conclude Fargnoli - siamo attivamente impegnati nella ricerca su infezioni sessualmente trasmissibili e uniamo competenze dermatologiche e infettivologiche. Il nostro obiettivo è specializzare ulteriormente i dermatologi per riconoscere in modo sempre più tempestivo i segnali che possono indicare la presenza dell'Hiv, e collaborare in maniera strutturata con i colleghi infettivologi per il miglior trattamento possibile". Un obiettivo particolarmente utile considerando che i numeri dell'Hiv in Italia non sono rassicuranti. Secondo i dati aggiornati dell'Istituto superiore di sanità, nel 2023 sono stati notificati 2.349 nuovi casi, corrispondenti a un'incidenza di 4 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Un valore che segna un preoccupante aumento rispetto al 2022 e che riporta l'attenzione ai livelli precedenti la pandemia di Covid-19: dopo un trend in calo osservato tra il 2012 e il 2020, dal 2021 si è tornati a registrare un incremento costante.
Leggi tutto: Aids, dermatologi sentinella contro l'Hiv, segnali spia sulla pelle
(Adnkronos) - All'ospedale pediatrico Bambino Gesù è stato eseguito con successo un delicato intervento di ricostruzione e ampliamento dell'uretra su un adolescente. E' la prima volta che la tecnica chirurgica denominata Asopa viene applicata su un paziente in età pediatrica, spiegano dall'Irccs romano. Il ragazzo, affetto da lichen sclerosus uretrale - una malattia cronica che provoca il restringimento dell'uretra - aveva già subito diversi interventi nel corso della sua giovane vita, senza però ottenere una soluzione definitiva. La condizione clinica comprometteva fortemente la sua capacità di urinare e la qualità della vita quotidiana.
Grazie alla tecnica Asopa (Augmented Substitution Onlay Plate Anastomosis) - riporta una nota - è stato possibile ricostruire l'uretra utilizzando la mucosa prelevata dalla bocca del paziente, che è stata poi innestata in modo 'onlay', ovvero inserita come rinforzo all'interno della struttura uretrale esistente. "In parole più semplici - descrive Massimiliano Silveri, responsabile di Chirurgia andrologica del Bambino Gesù - è stato come riparare un tubo lesionato dall'interno, usando un pezzo di tessuto naturale compatibile, così da garantire una nuova continuità e funzionalità. Si tratta di una procedura altamente complessa che ha permesso al nostro giovanissimo paziente di superare il problema e di affrontare con rinnovata fiducia ed entusiasmo la sua futura vita di relazione".
Per la riuscita dell'intervento, eseguito nel comparto operatorio della sede di Palidoro, è stato fondamentale l'approccio multidisciplinare, ovvero la collaborazione tra chirurghi, anestesisti e infermieri specializzati che hanno messo a disposizione le proprie competenze per garantire al paziente un trattamento a misura delle sue esigenze di salute, adattando la tecnica chirurgica alla particolare conformazione anatomica. Il giovane - conclude la nota - ora sta bene e può finalmente riprendere una vita normale, sia dal punto di vista funzionale che relazionale.
Leggi tutto: Chirurgia, al Bambino Gesù ricostruita l'uretra di un adolescente
(Adnkronos) - Quale sarà il futuro di Cristiano Ronaldo? Il fuoriclasse portoghese, anche ieri domenica 8 giugno in gol in finale di Nations League, ha svelato dove giocherà il prossimo anno dopo le tanti voci di mercato che lo volevano lontano dall'Arabia Saudita: "Praticamente non cambierà nulla, resto all'Al-Nassr", ha detto l'ex attaccante, tra le altre, della Juventus, dopo il trionfo ai calci di rigore contro la Spagna.
Ronaldo non parteciperà quindi alla prima edizione del nuovo, e ricchissimo, Mondiale per Club, al via il prossimo 14 giugno negli Stati Uniti: "Non è importante per me partecipare al Mondiale per Club, conta solo la Nazionale. Ci sono stati molti contatti comunque con le squadre che vi partecipano, ho ricevuto tanti inviti, alcuni significativi e altri no, ma non ci andrò". Ronaldo ha poi commentato l'ipotesi ritiro: "Sono ovviamente più vicino alla fine della mia carriera quindi devo godermi ogni momento, ma se non mi faccio male gravemente, continuo a giocare".
Leggi tutto: Ronaldo e il futuro: "Resto all'Al Nassr, non sarò al Mondiale per Club"
(Adnkronos) - Jannik Sinner ha perso la finale del Roland Garros 2025 contro Carlos Alcaraz, ma rimarrà numero uno del mondo. Il tennista azzurro ha sfidato ieri, domenica 9 giugno, lo spagnolo nell'ultimo atto dello Slam parigino, uscendo sconfitto da una battaglia epica da oltre 5 ore, con il secondo della classifica Atp, che arrivava a Parigi da campione in carica, che si è imposto in cinque set al super tie break.
Sinner, in ogni caso, ha migliorato il risultato dello scorso anno, quando venne eliminato, proprio da Alcaraz, in semifinale facendo un ulteriore scatto in testa al ranking e assicurandosi la certezza di rimanere numero uno almeno fino al termine di Wimbledon, prossimo Slam in programma dal dal 30 giugno al 13 luglio 2025.
Con la finale di Parigi Sinner rimane al primo posto nel ranking Atp. Al Roland Garros Jannik arrivava, come detto, dalla sconfitta dell'anno scorso in semifinale, mentre Carlos era campione in carica. Alla vigilia del torneo la distanza tra i due era di 1530 punti, una volta arrivati in finale l'azzurro si era già garantito un allungo. Ora infatti Alcaraz è sempre al secondo posto della classifica Atp, ma distante 2030 punti da Sinner. Lo spagnolo è infatti a quota 8850, mentre Jannik sale a 10880.
La finale del Roland Garros ha permetterà a Sinner di restare numero uno almeno fino a lunedì 14 luglio, ovvero fino al giorno dopo la finale di Wimbledon 2025, quando saranno 58 le settimane in testa al ranking Atp. Un risultato che lo porterà al dodicesimo posto tra i numeri uno più longevi della storia, raggiungendo Jim Courier. Entrando nella stagione sull'erba, Sinner dovrà difendere i 500 punti di Halle e i 400 conquistati grazie ai quarti dello Slam londinese, mentre Alcaraz i 50 del Queen's e i 2000 ottenuti con il trionfo a Wimbledon.
Lo spagnolo potrà dunque ottenere, al termine del terzo Slam dell'anno, a un massimo di 2750 punti, arrivando a quota 9550. Se Sinner non dovesse fare nemmeno un punto nella stagione sull'erba invece si ritroverebbe al termine di Wimbledon in ogni caso davanti allo spagnolo, a quota 9990, seppur con un margine che, a quel punto, sarebbe minimo.
Leggi tutto: Sinner perde, ma resta primo. Jannik numero 1 anche dopo Wimbledon
(Adnkronos) - "Le opposizioni hanno voluto trasformare i 5 referendum in un referendum sul governo Meloni. Il responso appare molto chiaro: il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita". Così commenta Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma, intercettato dai cronisti a Palazzo Chigi.
Leggi tutto: Referendum, Fazzolari: "Governo esce rafforzato, sinistra ulteriormente indebolita"
(Adnkronos) - Rkomi cambia rotta e annuncia un nuovo tour nei teatri. Si chiama 'Mirko nei teatri 2025' e partirà a novembre, toccando le principali città italiane. "Questo tour non sarà solo una serie di concerti, è un viaggio nell’anima", scrive il cantante, segnando una svolta più intima e riflessiva nella sua carriera. L'annuncio arriva a pochi giorni dalla notizia della cancellazione a sorpresa del tour estivo.
"I teatri hanno un’anima. La senti appena entri: è fatta di silenzi, di respiri trattenuti, di luci che si accendono piano. Ogni palco racconta storie, ogni sipario custodisce segreti. Portarci dentro la mia musica è come parlare al cuore della gente, senza filtri. Questo tour non sarà solo una serie di concerti. È un viaggio nell’anima. E io, ogni sera, ci metto la mia. Quando le luci si abbassano, il teatro ascolta. E io, ogni sera, racconterò chi sono. Ci vediamo lì. A luci spente", queste le parole di Rkomi a corredo della locandina che annuncia il tour invernale nei teatri, con una data anteprima a ottobre a Milano.
Solo pochi giorni fa i fan erano stati avvisati della cancellazione del tour estivo con una comunicazione automatica ricevuta via email, senza spiegazioni approfondite. L’assenza di dettagli aveva alimentato ipotesi tra i fan, molti dei quali avevano collegato la decisione alla volontà di riorganizzare gli spettacoli in linea con l’uscita del nuovo album 'Decrescendo', pubblicato lo scorso 23 maggio. Alla luce dell'annuncio di oggi, il cambio di rotta appare confermato.
Leggi tutto: Rkomi annulla i concerti estivi e annuncia il tour nei teatri: il cambio di rotta
(Adnkronos) - Orientarsi tra sentieri, dislivelli e cime spesso non è semplice e smart, soprattutto quando tra le montagne il segnale è debole e la cartina cartacea finisce per l’ennesima volta in fondo allo zaino. A offrire un compagno intelligente per pianificare e vivere al meglio le proprie avventure in montagna, ci pensa Mountain Maps (https://www.mountainmaps.it/meta), l'app per Android e iOS di riferimento per il trekking e le attività outdoor, che ha appena lanciato Mia, una nuova funzionalità basata sull'intelligenza artificiale che segna un passo significativo nell'evoluzione delle app outdoor. Un sistema intuitivo, capace di trasformare lo smartphone in una vera guida interattiva, attiva 24/7 e aggiornata su tutto ciò che serve a chi vive la montagna.
Mia è come una guida digitale, progettata per rispondere in tempo reale alle domande degli utenti su sentieri, rifugi, punti di interesse e molto altro. Nel concreto, è una chat a cui ogni escursionista può scrivere per migliorare la propria esperienza, ottenendo informazioni accurate e sempre aggiornate. Con questa novità, Mountain Maps si avvicina ulteriormente all’obiettivo di creare un’app all’avanguardia per tutti coloro che amano vivere la montagna in sicurezza e con estrema personalizzazione. Con l'uso dell'intelligenza artificiale, infatti, l’obiettivo è offrire agli utenti un'esperienza sempre più personalizzata, sicura e affidabile, basata su dati concreti e verificati. Mia risponde alle domande degli utenti durante la pianificazione del trekking e anche mentre sono sul sentiero. Dalle informazioni sui percorsi ai dettagli sulle vette, passando per la disponibilità di parcheggi e rifugi, aiuta l'escursionista a ottenere risposte rapide e precise in qualsiasi momento. Questo innovativo sistema di assistenza è ancora in versione Beta, ma la risposta da parte degli utenti è già molto positiva. Inoltre, può fornire informazioni anche su punti d’acqua, ristoranti e percorsi, semplicemente ponendo una domanda direttamente in app.
“Si è alla ricerca di un'escursione per il weekend? Mia fornisce varie idee, create su misura, includendo già la traccia del percorso. È possibile anche chiederle se c'è un parcheggio alla partenza, o un rifugio lungo il percorso. È come avere una guida digitale per la montagna nello zaino”, spiega Denny Calovi, Ceo e co-founder di Mountain Maps.
Fondata nel 2021 da un team di cinque trentini con una profonda conoscenza del territorio alpino, Mountain Maps si distingue da altre app outdoor per il suo utilizzo dell'intelligenza artificiale al servizio degli utenti, garantendo dati verificati e sempre aggiornati. L'app è progettata per essere semplice da usare, con un'interfaccia pulita che elimina la confusione di percorsi generati da altri utenti sconosciuti. Ogni escursionista può trovare percorsi personalizzati in base alle proprie esigenze e preferenze, sia che si tratti di un trekking a piedi o di un percorso sciistico.
Tra le funzionalità più apprezzate degli utenti, ci sono le mappe topografiche dettagliate di tutta Italia, e presto di tutto l’arco alpino, con diversi livelli di dettaglio e la possibilità di scaricarle offline, per esplorare anche in assenza di connessione. Ma anche la programmazione e condivisione di percorsi per trekking e sci, con la possibilità di esportare tracce in formato .gpx e condividerle facilmente con amici e compagni di avventura. E infine idee e suggerimenti basati su intelligenza artificiale, che propongono nuovi itinerari personalizzati, non influenzati dai consigli di sconosciuti, ma elaborati su dati precisi e verificati. Queste caratteristiche pongono Mountain Maps come una delle app più affidabili e utili per gli escursionisti, non solo per la qualità dei dati, ma anche per la sicurezza e la personalizzazione dell'esperienza.
Tra le novità in arrivo su Mountain Maps, ci sono diverse funzionalità pensate per migliorare l'esperienza di navigazione e offrire ancora più opzioni per gli utenti. Una di queste è la navigazione vocale, che renderà più semplice seguire i percorsi, offrendo indicazioni audio mentre si è in movimento, senza dover continuamente guardare il dispositivo. Inoltre, l'app sta ampliando la sua offerta con la possibilità di pianificare percorsi per gli appassionati di bike. Questo aggiornamento permetterà di esplorare itinerari pensati appositamente per le biciclette, dando così la possibilità di soddisfare anche le esigenze di chi pratica questo sport outdoor. Un’altra importante novità riguarda le segnalazioni in tempo reale sulle condizioni del sentiero. Con questa funzione, gli utenti potranno ricevere aggiornamenti istantanei su eventuali pericoli o modifiche nelle condizioni del percorso, aumentando così la sicurezza durante le escursioni.
Anche le previsioni meteo saranno integrate in tempo reale, offrendo informazioni aggiornate sulle condizioni atmosferiche per consentire una pianificazione migliore e più sicura dei percorsi. Mountain Maps sta anche puntando a un'espansione europea, che consentirà agli utenti di accedere a mappe e percorsi aggiuntivi, rendendo l'app ancora più utile per gli escursionisti che vogliono esplorare nuove aree. Infine, per gli amanti degli sport invernali, sono in arrivo nuove funzionalità specifiche per la pianificazione di escursioni sulla neve. Mountain Maps ha già attirato un forte interesse tra gli appassionati di montagna, con un buon tasso di crescita tra i Mau (Monthly Active Users) e le revenue in continua espansione, segno di come l’app stia rispondendo positivamente alle esigenze del mercato. “Abbiamo raggiunto - afferma Calovi - un importante traguardo: 35.000 utenti attivi al mese. Un dato ancora più significativo se consideriamo che, ad aprile 2025, le performance si sono avvicinate a quelle di agosto 2024, tradizionalmente uno dei mesi più forti dell’anno. Tenendo conto della stagionalità, si tratta di un risultato estremamente positivo”.
Anche il numero di utenti Premium, quindi abbonati paganti, ha superato quota 1.000, a conferma dell’interesse crescente per il servizio. Negli ultimi 12 mesi, gli utenti hanno creato oltre 250mila percorsi, di cui più di 100mila sono stati suggeriti direttamente dall’app agli escursionisti, a dimostrazione dell’utilità e dell’efficacia della nostra tecnologia. Mountain Maps, infatti, è disponibile gratuitamente e offre una serie di funzionalità utili, tra cui mappe offline e pianificazione percorsi. La versione Premium, disponibile tramite abbonamento, dà accesso a Mis, al navigatore per sciatori, e ad altre funzionalità avanzate come l’esportazione delle tracce e consigli personalizzati sui percorsi.
Mountain Maps si propone di ampliare la sua presenza su scala europea, con l’obiettivo di offrire un servizio completo e sempre più specializzato. "Il nostro impegno - sottolinea Denny Calovi, Ceo di Mountain Maps - è quello di creare un'esperienza unica per chi ama la montagna, portando l'innovazione tecnologica nel cuore delle Alpi, degli Appennini e delle più belle destinazioni europee. Vogliamo rendere ogni viaggio in montagna più sicuro, più emozionante e più semplice da pianificare".
Leggi tutto: Montagna: nasce Mia, prima guida con Ia che rivoluziona l'esperienza outdoor
(Adnkronos) - L’Italia è sempre più al lavoro per dare risposte innovative alle pressioni del cambiamento climatico, della crisi energetica e dell’approvvigionamento delle materie prime. E il mondo dell’agricoltura e l’ambiente sono al cuore di questa svolta, con iniziative molto variegate, spesso di tenore opposto, tra recupero di tradizioni e ripopolamento di territori, in termini di flora e fauna, e innovazione nel cosiddetto agritech. Iniziative, tutte, che coinvolgono aziende, startup, università e centri tecnologici sostenuti in modo sempre più chiaro dal mondo dei fondi.
Un polo di eccellenza arriva da Xfarm Technologies, che ha raccolto 36 milioni pochi mesi fa con un Round C e oggi supporta il lavoro di 450mila aziende agricole appartenenti a più di 100 filiere su oltre 7 milioni di ettari in tutto il mondo. Racconta il Ceo, Matteo Vanotti: “La richiesta delle filiere è chiara: disporre di dati primari per creare report di sostenibilità precisi e implementare dei protocolli in grado di ridurre in maniera efficace l'impatto ambientale. Noi supportiamo la sostenibilità delle filiere agroalimentari attraverso il digitale: gli agricoltori raccolgono dati con la nostra piattaforma, che vengono poi analizzati dai capi filiera tramite xFarm Analytics".
"Da qui - spiega - realizziamo un assessment ambientale, fondamentale per definire strategie di mitigazione efficaci, come l’adozione di sistemi di supporto alle decisioni (Dss) o pratiche di agricoltura rigenerativa. Da parte degli agricoltori, la richiesta è una piattaforma semplice da usare anche da smartphone, che permetta di gestire ogni aspetto dell'azienda agricola a 360 gradi, anche in un'ottica di compliance con le nuove norme del quaderno di campagna digitale, che diventerà obbligatorio da gennaio 2026".
Ad innovare con la tecnologia è anche Alessandro Chelli, fondatore di Trusty, che gestisce filiere agroalimentari in modo sicuro e tutelato: "La legislazione sta guidando il mercato verso una sempre maggiore conformità normativa. Le aziende si trovano così a dover ripensare i propri processi, alla ricerca di soluzioni che semplifichino le attività e rendano trasparenti le proprie filiere. In questo scenario, l’innovazione tecnologica diventa un alleato fondamentale: la digitalizzazione, l’automazione e l’intelligenza artificiale permettono di raccogliere e analizzare dati in modo efficiente, mentre la blockchain consente di autenticare le informazioni e rafforzare la fiducia. Per noi, innovare significa proprio questo: rendere più semplici processi complessi e far emergere, attraverso dati affidabili, il valore spesso nascosto delle filiere".
E poi invece c’è il recupero delle tradizioni e la voglia di portare aiuto, ridando vita, e significato nuovo, a flora e fauna, con progetti importanti da un punto di vista economico e sociale. Come per esempio quelli legati ai crediti di carbonio per la rimozione della CO2 dall’atmosfera. La nuova normative Ue spinge per sconsigliare crediti da 'avoidance', fino a ieri così popolari, ossia quelli acquistati dalle aziende come CO2 non emessa, per promuovere invece un modello di Carbon Credit che faccia davvero la differenza, quello da 'removal', ovvero derivato da iniziative capaci di eliminare concretamente l’anidride carbonica dall’aria che ci circonda.
Una testimonianza arriva da Racconta Mauro Lajo, consigliere delegato per la sostenibilità in Cisambiente e ad di Forever Bambù: “Qualcosa è finalmente cambiato: oggi la normativa europea punisce come greenwashing l’acquisto crediti da evitamento e punta a premiare chi fa attivamente qualcosa di concreto sul territorio. Perché non guardare ai crediti disponibili in Italia, da foreste italiane? Forever Bambù è stata pioniera nel preparare il terreno a crediti certificati e a km zero, con i suoi oltre 200 ettari di foreste di bambù gigante. Abbiamo costruito un mercato italiano del carbonio dove da un lato aiutare aziende virtuose a creare bambuseti proprietari, e dall’altro produrre i migliori crediti di carbonio per cederli alle imprese che vogliono compensare le emissioni in loco. Una miniera di riduzione e compensazione della nostra carbon footprint che aspetta solo di essere utilizzata”.
A pensare in questo caso alla flora è invece un progetto di Fondazione Sanlorenzo, che ha a cuore le isole minori, come sottolinea Cecilia Perotti, che insieme al padre e al fratello ha dato vita alla Fondazione: “Le isole minori del mediterraneo sono negli anni diventate la meta di un turismo a tratti elitario, che privilegia piccoli luoghi ancora da scoprire. E questo ha portato gli abitanti a trascurare, talvolta, la ricchezza offerta dalla natura che si cela al di là delle coste".
"Questo è per noi - aggiunge - un focus di interesse: a Linosa stiamo avviando un progetto destinato a riportare sull’isola l’ape nera sicula, oggi scomparsa. Vogliamo, insieme ai giovani linosani, dare nuova vita a campi abbandonati e insieme investire nel riportare in vita saperi antichi per un progetto di microeconomia, che parte dalla produzione di miele, consentendo loro di vivere lì, con un reddito, tutto l’anno”.
Isole, ma anche città, che hanno parchi e sobborghi con tanti boschi. “Uno dei progetti più antichi e allo stesso tempo più innovativi è proprio questo: usare i boschi cedui in modo sostenibile per scaldare le case con stufe in maiolica ad accumulo. È un ritorno intelligente alla natura, che unisce tradizione, efficienza e risparmio. Con il Conto Termico oggi è ancora più conveniente: si valorizza il territorio, si tagliano i costi e si migliora il comfort abitativo. Una scelta ecologica e concreta", conclude Alessandro Azzoni, fondatore di Prometeo Stufe.
Leggi tutto: Sostenibilità, agritech in campo per coltivare il futuro tra innovazione e tradizione
(Adnkronos) - Non è stato raggiunto il quorum ai referendum, per i quali l’affluenza si è fermata sotto il 31%. Si è votato per cinque quesiti - quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza- domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e oggi lunedì 9 fino alle 15.
I dati definitivi relativi alle 61.591 sezioni su 61.591, dicono che ai quesiti 1 (Reintegro licenziamenti illegittimi), 2 (Licenziamenti e limite indennità) e 3 (Tutela contratti a termine) l'affluenza è stata del 30,58% mentre ai quesiti 4 (Responsabilità infortuni sul lavoro) e 5 (Cittadinanza italiana) la percentuale dei votanti è stata del 30,59%.
Per essere validi, i referendum dovevano dregistrare la partecipazione del 50% +1 degli aventi diritto.
Quando sono state scrutinate 26.883 su 61.591 sezioni, in base ai dati sul sito Eligendo del Viminale, al quesito numero 1 (Reintegro licenziamenti illegittimi), il sì è all'88,71%, pari a 4.965.150 voti, mentre il no è all'11,29% (632.011 voti).
Scrutinate 26.458 sezioni su 61.591, al quesito numero 2 su 'licenziamenti e limite indennità' il 'sì' ha ottenuto l'87,29% e il 'no' il 12,71%.
Per il quesito numero 3, quando sono state scrutinate 27.370 sezioni su 61.591, al referendum sulla Tutela dei contratti a termine il sì è all'88,75 % e il no è all'11,25%.
Per quanto riguarda il quesito numero 4, quando sono state scrutinate 26.355 sezioni su 61.591, al referendum sulla 'Responsabilità infortuni sul lavoro' il 'sì' ha ottenuto l'87,04% e il 'no' il 12,96%.
Quando sono state scrutinate 25.763 sezioni su 61.591, al quesito numero 5 sulla 'Cittadinanza italiana' il 'sì' ha ottenuto il 64,67% e il 'no' il 35,33%.
Leggi tutto: Referendum, niente quorum: affluenza si ferma sotto il 31%
(Adnkronos) - Non è stato raggiunto il quorum ai referendum, per i quali l’affluenza si è fermata intorno al 30,6%. Si è votato per cinque quesiti - quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza- domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e oggi lunedì 9 fino alle 15.
I referendum sono soggetti a quorum: per essere validi devono quindi registrare la partecipazione del 50% +1 degli aventi diritto. Per questo è decisivo il dato sull'affluenza. Secondo i dati diffusi sul sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 61.370 su 61.591 è stato raggiunto il 30,58%.
Quando sono state scrutinate 26.883 su 61.591 sezioni, in base ai dati sul sito Eligendo del Viminale, al quesito numero 1 (Reintegro licenziamenti illegittimi), il sì è all'88,71%, pari a 4.965.150 voti, mentre il no è all'11,29% (632.011 voti).
Scrutinate 26.458 sezioni su 61.591, al quesito numero 2 su 'licenziamenti e limite indennità' il 'sì' ha ottenuto l'87,29% e il 'no' il 12,71%.
Per il quesito numero 3, quando sono state scrutinate 27.370 sezioni su 61.591, al referendum sulla Tutela dei contratti a termine il sì è all'88,75 % e il no è all'11,25%.
Per quanto riguarda il quesito numero 4, quando sono state scrutinate 26.355 sezioni su 61.591, al referendum sulla 'Responsabilità infortuni sul lavoro' il 'sì' ha ottenuto l'87,04% e il 'no' il 12,96%.
Quando sono state scrutinate 25.763 sezioni su 61.591, al quesito numero 5 sulla 'Cittadinanza italiana' il 'sì' ha ottenuto il 64,67% e il 'no' il 35,33%.
"Le opposizioni hanno voluto trasformare i 5 referendum in un referendum sul governo Meloni. Il responso appare molto chiaro: il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita", è il commento di Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma, intercettato dai cronisti a Palazzo Chigi.
Insieme alla consultazione referendaria, i cittadini sono andati a votare anche per i ballottaggi delle elezioni amministrative in 13 Comuni per i quali è iniziato lo spoglio. Occhi puntati su Taranto e Matera, città al ballottaggio. Mentre in Sardegna i cittadini di sette Comuni, Nuoro il più grande, sono andati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative.
L'affluenza definitiva, per quanto riguarda le elezioni comunali, è stata del 51,07% secondo quanto emerge dai dati sul sito Eligendo del Viminale. L'affluenza è in calo del 7,9% rispetto alla percentuale del primo turno, quando si era recato al voto il 58,97% degli elettori.
Al ballottaggio alle comunali di Taranto, in 4 sezioni su 191, il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (sostenuto da Pd, Con Bitetti, Unire Taranto, Per Bitetti sindaco, Demos Democrazia solidale, Alleanza verdi e sinistra, Dc democrazia cristiana, Partito liberal democratico Azione) è avanti con il 54,51% sul candidato di centrodestra Francesco Tacente (appoggiato da FdI, Prima Taranto, Fi-Ppe, Patto Popolare, Unione di centro Evviva Taranto, Riformisti per Taranto socialisti, Fortemente Liberi, Noi Moderati, Taranto Popolare, Noi Taranto), che è al 45,49%.
Leggi tutto: Referendum, niente quorum: affluenza si ferma al 30,6%
(Adnkronos) - Non è stato raggiunto il quorum ai referendum, per i quali l’affluenza che si è fermata intorno al 30%. Si è votato per cinque quesiti - quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza- domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e oggi lunedì 9 fino alle 15.
I referendum sono soggetti a quorum: per essere validi devono quindi registrare la partecipazione del 50% +1 degli aventi diritto. Per questo è decisivo il dato sull'affluenza. Secondo i dati diffusi sul sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 61.284 sezioni su 61.591 è stato raggiunto il 30,58%.
Per il quesito numero 1, sul reintegro licenziamenti illegittimi, secondo i dati del sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 14.548 sezioni su 61.591, sono andati al voto il 28,60% degli aventi diritto.
Dai primi dati relativi alle 14.061 sezioni su 61.591 al quesito numero 2, secondo i dati sul sito Eligendo del Viminale, il dato provvisorio dell'affluenza alle 15 è del 28,58% degli elettori.
Per il quesito numero 3, sulla tutela nei contratti a termine, secondo i dati del sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 20.597 sezioni su 61.591, sono andati al voto il 28,90% degli aventi diritto.
Per quanto riguarda il quesito numero 4, con 21.189 sezioni scrutinate su 61.591, il dato provvisorio dell'affluenza alle ore 15 è del 28,79% degli elettori. Per il quesito numero 5, sulla cittadinanza italiana, quando sono state scrutinate 25.879 sezioni su 61.591, l'affluenza parziale al voto alle 15 si attesta al 28,99%.
"Le opposizioni hanno voluto trasformare i 5 referendum in un referendum sul governo Meloni. Il responso appare molto chiaro: il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita", è il commento di Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma, intercettato dai cronisti a Palazzo Chigi.
Insieme alla consultazione referendaria, i cittadini sono andati a votare anche per i ballottaggi delle elezioni amministrative in 13 Comuni per i quali è iniziato lo spoglio. Occhi puntati su Taranto e Matera, città al ballottaggio. Mentre in Sardegna i cittadini di sette Comuni, Nuoro il più grande, sono andati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative.
L'affluenza definitiva, per quanto riguarda le elezioni comunali, è stata del 51,07% secondo quanto emerge dai dati sul sito Eligendo del Viminale. L'affluenza è in calo del 7,9% rispetto alla percentuale del primo turno, quando si era recato al voto il 58,97% degli elettori.
Al ballottaggio alle comunali di Taranto, in 4 sezioni su 191, il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (sostenuto da Pd, Con Bitetti, Unire Taranto, Per Bitetti sindaco, Demos Democrazia solidale, Alleanza verdi e sinistra, Dc democrazia cristiana, Partito liberal democratico Azione) è avanti con il 54,51% sul candidato di centrodestra Francesco Tacente (appoggiato da FdI, Prima Taranto, Fi-Ppe, Patto Popolare, Unione di centro Evviva Taranto, Riformisti per Taranto socialisti, Fortemente Liberi, Noi Moderati, Taranto Popolare, Noi Taranto), che è al 45,49%.
Leggi tutto: Referendum, niente quorum: affluenza parziale al 30%. Fazzolari: "Governo rafforzato"
(Adnkronos) - Urne chiuse in tutta Italia dove si è votato per i referendum, i ballottaggi delle elezioni amministrative in 13 Comuni e il primo turno in sette Comuni della Sardegna.
I referendum sono soggetti a quorum, per essere validi devono quindi registrare la partecipazione del 50% +1 degli aventi diritto. Per questo è decisivo il dato sull'affluenza. Secondo i primi dati diffusi sul sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 896 sezioni su 61.591, l'affluenza è al 27,49%.
Per il quesito numero 1, sul reintegro licenziamenti illegittimi, secondo i dati del sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 14.548 sezioni su 61.591, sono andati al voto il 28,60% degli aventi diritto.
Dai primi dati relativi alle 14.061 sezioni su 61.591 al quesito numero 2, secondo i dati sul sito Eligendo del Viminale, il dato provvisorio dell'affluenza alle 15 è del 28,58% degli elettori.
Per il quesito numero 3, sulla tutela nei contratti a termine, secondo i dati del sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 20.597 sezioni su 61.591, sono andati al voto il 28,90% degli aventi diritto.
Per quanto riguarda il quesito numero 4, con 21.189 sezioni scrutinate su 61.591, il dato provvisorio dell'affluenza alle ore 15 è del 28,79% degli elettori. Per il quesito numero 5, sulla cittadinanza italiana, quando sono state scrutinate 25.879 sezioni su 61.591, l'affluenza parziale al voto alle 15 si attesta al 28,99%.
"Le opposizioni hanno voluto trasformare i 5 referendum in un referendum sul governo Meloni. Il responso appare molto chiaro: il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita", è il commento di Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma, intercettato dai cronisti a Palazzo Chigi.
Insieme alla consultazione referendaria, i cittadini sono andati a votare anche per i ballottaggi delle elezioni amministrative in 13 Comuni per i quali è iniziato lo spoglio. Occhi puntati su Taranto e Matera, città al ballottaggio. Mentre in Sardegna i cittadini di sette Comuni, Nuoro il più grande, sono andati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative.
Leggi tutto: Referendum, affluenza parziale sotto il 30%. Fazzolari: "Governo rafforzato"
(Adnkronos) - Urne chiuse in tutta Italia dove si è votato per i referendum, i ballottaggi delle elezioni amministrative in 13 Comuni e il primo turno in sette Comuni della Sardegna. Adesso prende il via lo spoglio.
I referendum sono soggetti a quorum, per essere validi devono quindi registrare la partecipazione del 50% +1 degli aventi diritto. Per questo è decisivo il dato sull'affluenza. Secondo i primi dati diffusi sul sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 896 sezioni su 61.591, l'affluenza è al 27,49%.
Per il quesito numero 1, sul reintegro licenziamenti illegittimi, secondo i dati del sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 14.548 sezioni su 61.591, sono andati al voto il 28,60% degli aventi diritto.
Dai primi dati relativi alle 14.061 sezioni su 61.591 al quesito numero 2, secondo i dati sul sito Eligendo del Viminale, il dato provvisorio dell'affluenza alle 15 è del 28,58% degli elettori.
Per il quesito numero 3, sulla tutela nei contratti a termine, secondo i dati del sito Eligendo del Viminale, quando sono state scrutinate 20.597 sezioni su 61.591, sono andati al voto il 28,90% degli aventi diritto.
Per quanto riguarda il quesito numero 4, con 21.189 sezioni scrutinate su 61.591, il dato provvisorio dell'affluenza alle ore 15 è del 28,79% degli elettori. Per il quesito numero 5, sulla cittadinanza italiana, quando sono state scrutinate 25.879 sezioni su 61.591, l'affluenza parziale al voto alle 15 si attesta al 28,99%.
Insieme alla consultazione referendaria, i cittadini sono andati a votare anche per i ballottaggi delle elezioni amministrative in 13 Comuni. Occhi puntati su Taranto e Matera, città al ballottaggio. Mentre in Sardegna i cittadini di sette Comuni, Nuoro il più grande, sono andati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative.
Leggi tutto: Referendum, urne chiuse: affluenza sotto il 30% secondo primi dati