(Adnkronos) - E' il fattore "Donald" la grande incognita del G7 canadese, che prende il via a Kananaskis, a circa 90 chilometri da Calgary, tra le Montagne Rocciose dell'Alberta. L'ultima volta che il summit si tenne da queste parti - era il 2018 - le cose non andarono lisce: il vulcanico tycoon definì l'allora premier canadese Justin Trudeau "disonesto" e ritirò la firma degli Stati Uniti dal comunicato finale. Ora a fare gli onori di casa c'è Mark Carney, nuovo primo ministro e volto di un Canada che Trump vorrebbe "annettere" come 51esimo Stato. "Non siamo in vendita", ha replicato secco il capo del governo di Ottawa. Domani i due si confronteranno in un bilaterale, fa sapere l'ufficio del premier canadese.
L'edizione 2025 del G7 arriva in un contesto geopolitico ad altissima tensione: dall'escalation tra Israele e Iran, che inevitabilmente occuperà uno spazio centrale nei lavori, alla minaccia di nuovi dazi, che continua a pesare sulle economie globali.
E anche stavolta Trump ha spiazzato tutti, proponendo addirittura un ruolo di mediazione per Vladimir Putin nella crisi mediorientale. Grande attenzione anche alle mosse della premier Giorgia Meloni, la prima leader ad arrivare sabato in Canada, accompagnata dalla figlia Ginevra e accolta all'aeroporto di Calgary da una delegazione di rappresentanti delle comunità indigene - uno di loro indossava un tradizionale copricapo di piume d'aquila.
Il programma di Meloni prevede in apertura il bilaterale con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e, a seguire, con il primo ministro britannico Keir Starmer. La premier avrà contatti anche con altri leader, tra cui lo stesso Trump (non è ancora confermato un bilaterale ufficiale) e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che parteciperà a una sessione dedicata al sostegno a Kiev, insieme al nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Gli incontri di Meloni toccheranno, ovviamente, anche il dossier Medio Oriente, con l'obiettivo di rafforzare un coordinamento tra le principali capitali europee la giornata di domani sarà invece l'occasione per un confronto più ampio, anche con gli Stati Uniti. Per quanto riguarda l'approccio dell'Italia alla crisi tra Israele e Iran, la posizione resta la stessa: "Puntare su una de-escalation, favorire la diplomazia e incoraggiare la ripresa del dialogo". Queste le direttrici fondamentali su cui si muove l'azione italiana, spiegano fonti diplomatiche di Roma. Nel frattempo proseguono i contatti della premier sulla crisi in Medio Oriente, alla vigilia dell'apertura dei lavori del G7. Nel corso della giornata, Meloni ha avuto colloqui telefonici con l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, e con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.
Il conflitto tra Israele e Iran sarà certamente un tema centrale sullo sfondo, ma, secondo quanto viene riferito, non dovrebbe stravolgere l'impianto del vertice. La presidenza canadese è infatti determinata a mantenere intatta la struttura originaria dei lavori, evitando di compromettere l'agenda prevista. I lavori inizieranno con una prima parte dedicata al formato G7 ristretto, articolata in sessioni su una serie di temi come: economia globale, sicurezza delle comunità, sicurezza energetica e materiali critici. Nella serata di lunedì è prevista una cena che, con ogni probabilità, sarà dedicata ai dossier di politica estera, con un focus non solo sul Medio Oriente, ma anche sull'Indo-Pacifico e sulla situazione in Ucraina.
Martedì sarà invece la giornata dedicata all'outreach, con due sessioni distinte. La prima, ancora incentrata sull'Ucraina; la seconda affronterà i temi dell'innovazione tecnologica e della sicurezza energetica. Come da tradizione, il vertice si concluderà con documenti scritti a testimonianza del lavoro svolto. Non ci sarà un comunicato singolo, ma singoli statement tematici dedicati, tra gli altri, a intelligenza artificiale, materiali critici, repressione transnazionale e lotta agli incendi (quest'ultimo un tema prioritario per il Canada).
Centrale sarà la questione dell'immigrazione. La presidenza canadese del G7 ha scelto di proseguire nel solco tracciato dalla presidenza italiana, mantenendo una forte continuità su diversi dossier chiave. In particolare, il tema migratorio sarà al centro di una sessione specifica, che affronterà non solo le dinamiche legate ai flussi migratori, ma anche il più ampio tema della sicurezza delle comunità. Su iniziativa italiana, è prevista l'adozione di una dichiarazione dedicata al contrasto all'immigrazione illegale, "che confermerà ancora una volta come questo tema sia sempre più condiviso all'interno del G7", viene spiegato. Il testo rappresenterà un ulteriore passo avanti nel consolidamento dell'approccio comune avviato a Borgo Egnazia nel 2024.
Quanto al tema dei dazi americani, non è formalmente in agenda, "ma questi incontri multilaterali rappresentano sempre un'opportunità di confronto", viene evidenziato dalle stesse fonti. Se ne parlerà probabilmente tra partner europei, e non si esclude che l'argomento emerga anche nel dialogo con la delegazione americana, seppure al momento sia difficile prevederlo. (dall'inviato Antonio Atte)
Leggi tutto: G7, incognita Trump a vertice Canada: Iran-Israele e Ucraina al centro dei lavori
(Adnkronos) - Israele continua a colpire l'Iran, il premier Benjamin Netanyahu non esclude l'ayatollah Ali Khamenei dalla lista degli obiettivi e ipotizza un cambio di regime come effetto collaterale. Teheran risponde con nuove ondate di missili e promette un'ulteriore "risposta devastante". Donald Trump, intanto, si prende il centro della scena: minaccia l'entrata in scena se l'Iran dovesse attaccare gli Stati Uniti, scommette sulla rapida conclusione del conflitto e alla vigilia del G7 arriva a proporre Vladimir Putin come mediatore tra Teheran e Tel Aviv.
La guerra, intanto, continua con un copione che appare consolidato dopo 4 giorni. Israele manovra con apparente facilità nei cieli iraniani, colpendo sistematicamente obiettivi che minano la solidità dell'apparato militare ed economico. I raid contro gli impianti petroliferi si accompagnano nelle ultime ore gli attacchi contro le fabbriche di armi, contro le infrastrutture della Forza Quds, delle Guardie Rivoluzionarie e dell'esercito. In Iran, secondo Teheran, sarebbero morte almeno 224 persone.
"L'Iran stava lavorando su un piano segreto per l'utilizzo dell'uranio in ambito bellico, sarebbe arrivato ad un test e ad un risultato nel giro di mesi. La questione qui è fermare tutto ciò che minaccia la nostra sopravvivenza e siamo determinati a farlo. Riteniamo di poter raggiungere l'obiettivo", dice Netanyahu a Fox News, confermando tra l'altro l'uccisione del capo dell'intelligence dei Guardiani della rivoluzione e del suo vice, 'eliminati' in un raid israeliano a Teheran. Mohammad Kazemi e Hassan Mohaqeq sono rimasti uccisi in un attacco sulla capitale, afferma il premier.
E' vero che Trump ha bocciato il piano per uccidere Khamenei? "Ci sono così tante notizie false su conversazioni che non sono mai avvenute e non ho intenzione di entrare nel merito. Facciamo ciò che è necessario". L'obiettivo di Israele non è un cambio di regime "ma potrebbe essere questo il risultato perché il regime iraniano è molto debole".
Secondo Iran International, Khamenei sarebbe stato trasferito in un bunker nella zona nordorientale di Teheran dopo i primi attacchi israeliani sulla capitale venerdì mattina. Con l'ayatollah ci sarebbe tutta la famiglia, compreso il figlio Mojtaba.
Intanto Teheran, nelle stesse ore, continua a martellare il territorio israeliano con lanci di missili balistici. Prima l'allarme scatta a Tel Aviv e Gerusalemme, in serata l'ondata si dirige verso il centro e il sud del paese ebraico, con Haifa sotto pressione. L'Iran si ritiene in grado di alzare il livello dei propri attacchi e promette una "risposta devastante" a Israele che, dice il portavoce delle forze militari, Reza Sayyad, presto "non sarà più abitabile".
"L'ampiezza della risposta devastante dei coraggiosi combattenti iraniani ingloberà tutti i territori occupati (Israele, ndr). Lasciate questi territori che non saranno più abitabili in futuro e non garantiranno più la sicurezza", afferma. Per il momento, la diplomazia non sembra avere posto in nessun angolo del campo. Teheran informa l'Oman e il Qatar che non intende negoziare sul suo programma nucleare - elemento cruciale della crisi - mentre è sotto attacco.
Ottimismo, ma non solo, diffonde invece Trump. Il presidente degli Stati Uniti è convinto che tra Iran e Israele si arriverà ad un accordo. "Credo sia il momento per un'intesa. A volte devono combattere, credo ci sia una buona possibilità per un accordo", dice alla Casa Bianca prima di partire per il G7. Nelle dichiarazioni precedenti, c'è spazio per uno scenario potenzialmente apocalittico: "E' possibile che veniamo coinvolti" nel conflitto. In tutto questo, il jolly: Trump, mentre la guerra tra Ucraina e Russia si trascina senza apparente soluzione, è "aperto" alla possibilità che Vladimir Putin agisca da mediatore tra Israele e Iran. Il presidente russo "è pronto: mi ha chiamato a proposito di questo, abbiamo avuto una lunga conversazione su questo".
L'ipotesi di Putin 'uomo di pace' non sembra plausibile per il presidente francese Emmanuel Macron: "Non credo che la Russia possa mediare tra Iran e Israele", dice. Sul tema si esprime anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. "Putin mediatore? 'Non lo so, vediamo come si sviluppa situazione. Israele è molto più forte da un punto di vista militare, anche se non bisogna sottovalutare l'Iran, ma è una guerra che continuerà per giorni e giorni'', dice.
Leggi tutto: Israele-Iran, Trump: "Devono combattere, ma buone chance di accordo"
(Adnkronos) - Israele continua a colpire l'Iran, il premier Benjamin Netanyahu non esclude l'ayatollah Ali Khamenei dalla lista degli obiettivi e ipotizza un cambio di regime come effetto collaterale. Teheran risponde con nuove ondate di missili e promette un'ulteriore "risposta devastante". Donald Trump, intanto, si prende il centro della scena: minaccia l'entrata in scena se l'Iran dovesse attaccare gli Stati Uniti, scommette sulla rapida conclusione del conflitto e alla vigilia del G7 arriva a proporre Vladimir Putin come mediatore tra Teheran e Tel Aviv.
La guerra, intanto, continua con un copione che appare consolidato dopo 4 giorni. Israele manovra con apparente facilità nei cieli iraniani, colpendo sistematicamente obiettivi che minano la solidità dell'apparato militare ed economico. I raid contro gli impianti petroliferi si accompagnano nelle ultime ore gli attacchi contro le fabbriche di armi, contro le infrastrutture della Forza Quds, delle Guardie Rivoluzionarie e dell'esercito. In Iran, secondo Teheran, sarebbero morte almeno 224 persone.
"L'Iran stava lavorando su un piano segreto per l'utilizzo dell'uranio in ambito bellico, sarebbe arrivato ad un test e ad un risultato nel giro di mesi. La questione qui è fermare tutto ciò che minaccia la nostra sopravvivenza e siamo determinati a farlo. Riteniamo di poter raggiungere l'obiettivo", dice Netanyahu a Fox News, confermando tra l'altro l'uccisione del capo dell'intelligence dei Guardiani della rivoluzione e del suo vice, 'eliminati' in un raid israeliano a Teheran. Mohammad Kazemi e Hassan Mohaqeq sono rimasti uccisi in un attacco sulla capitale, afferma il premier.
E' vero che Trump ha bocciato il piano per uccidere Khamenei? "Ci sono così tante notizie false su conversazioni che non sono mai avvenute e non ho intenzione di entrare nel merito. Facciamo ciò che è necessario". L'obiettivo di Israele non è un cambio di regime "ma potrebbe essere questo il risultato perché il regime iraniano è molto debole".
Secondo Iran International, Khamenei sarebbe stato trasferito in un bunker nella zona nordorientale di Teheran dopo i primi attacchi israeliani sulla capitale venerdì mattina. Con l'ayatollah ci sarebbe tutta la famiglia, compreso il figlio Mojtaba.
Intanto Teheran, nelle stesse ore, continua a martellare il territorio israeliano con lanci di missili balistici. Prima l'allarme scatta a Tel Aviv e Gerusalemme, in serata l'ondata si dirige verso il centro e il sud del paese ebraico, con Haifa sotto pressione. L'Iran si ritiene in grado di alzare il livello dei propri attacchi e promette una "risposta devastante" a Israele che, dice il portavoce delle forze militari, Reza Sayyad, presto "non sarà più abitabile".
"L'ampiezza della risposta devastante dei coraggiosi combattenti iraniani ingloberà tutti i territori occupati (Israele, ndr). Lasciate questi territori che non saranno più abitabili in futuro e non garantiranno più la sicurezza", afferma. Per il momento, la diplomazia non sembra avere posto in nessun angolo del campo. Teheran informa l'Oman e il Qatar che non intende negoziare sul suo programma nucleare - elemento cruciale della crisi - mentre è sotto attacco.
Ottimismo, ma non solo, diffonde invece Trump. Il presidente degli Stati Uniti è convinto che tra Iran e Israele ci sarà "presto" pace "grazie al mio intervento". "L'Iran e Israele dovrebbero fare un accordo, e lo faranno, proprio come ho fatto fare all'India e al Pakistan", dice. Poi, però, delinea uno scenario potenzialmente apocalittico: "E' possibile che veniamo coinvolti" nel conflitto. In tutto questo, il jolly: Trump, mentre la guerra tra Ucraina e Russia si trascina senza apparente soluzione, è "aperto" alla possibilità che Vladimir Putin agisca da mediatore tra Israele e Iran. Il presidente russo "è pronto: mi ha chiamato a proposito di questo, abbiamo avuto una lunga conversazione su questo".
L'ipotesi di Putin 'uomo di pace' non sembra plausibile per il presidente francese Emmanuel Macron: "Non credo che la Russia possa mediare tra Iran e Israele", dice. Sul tema si esprime anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. "Putin mediatore? 'Non lo so, vediamo come si sviluppa situazione. Israele è molto più forte da un punto di vista militare, anche se non bisogna sottovalutare l'Iran, ma è una guerra che continuerà per giorni e giorni'', dice.
Leggi tutto: Israele-Iran, Trump: "Putin può mediare". No di Macron
(Adnkronos) - Altra giornata nera per Lewis Hamilton. Il pilota della Ferrari, sette volte campione del mondo, ha chiuso al sesto posto il Gp del Canada, dietro al compagno di squadra Charles Leclerc. Per il britannico, gara rovinata da un brutto episodio: dopo il giro 40, una marmotta ha tagliato la strada alla sua monoposto, finendo investita.
Hamilton ha in seguito lamentato con i suoi meccanici problemi ai freni della sua SF-25, probabilmente proprio a causa dell'impatto, e la scuderia a quel punto gli ha chiesto di stringere i denti per portare a termine il Gran Premio. L'inglese ora è sesto nella classifica piloti, con 79 punti. Davanti a lui Leclerc, a quota 104.
Leggi tutto: Gp Montreal, Hamilton investe una marmotta. Poi i problemi ai freni - Il video
(Adnkronos) - George Russell ha vinto il Gran Premio di Montreal oggi, domenica 15 giugno. In Canada, la sua Mercedes ha chiuso davanti al campione del mondo in carica Max Verstappen e a un eccezionale Kimi Antonelli, al primo podio della carriera. Quarto Oscar Piastri, quinto Charles Leclerc e sesto Lewis Hamilton. La gara si è chiusa in regime di safety car, dopo l'incidente di Lando Norris a pochi giri dalla fine. Oscar Piastri ha così aumentato il suo vantaggio in testa alla classifica piloti. Ecco l'ordine d'arrivo del Gp del Canada e la nuova classifica piloti.
Ecco l'ordine di arrivo del Gp di Montreal:
1) Russell
2) Verstappen
3) Antonelli
4) Piastri
5) Leclerc
6) Hamilton
7) Alonso
8) Hulkenberg
9) Ocon
10) Sainz
11) Bearman
12) Tsunoda
13) Colapinto
14) Bortoleto
15) Gasly
16) Hadjar
17) Stroll
Ecco la nuova classifica piloti dopo il successo di George Russell nel Gp di Montreal:
1) Oscar Piastri: 198 punti
2) Lando Norris 176
3) Max Verstappen: 155
4) George Russell 136
5) Charles Leclerc: 104
6) Lewis Hamilton: 79
7) Andrea Kimi Antonelli: 63
8) Alexander Albon: 42
9) Esteban Ocon: 22
10) Isack Hadjar: 21
11) Nico Hulkengeber: 20
12) Lance Stroll: 14
13) Carlos Sainz: 12
14) Pierre Gasly: 11
15) Yuki Tsunoda: 10
16) Fernando Alonso: 8
17) Oliver Bearman: 6
18) Liam Lawson: 4
19) Doohan: 0
20) Bortoleto: 0
21) Colapinto: 0
Leggi tutto: Formula 1, ordine d'arrivo Gp Montreal e nuova classifica piloti
(Adnkronos) - Grande prestazione della Mercedes con George Russell che oggi, domenica 15 giugno, ha conquistato la vittoria nel Gp di Montreal davanti alla Red Bull di Max Verstappen e all'altra Mercedes di Kimi Antonelli, al primo podio in carriera in F1 (nel suo decimo Gp, a 18 anni e 4 mesi).
Quarta la McLaren di Oscar Piastri, che vince il duello con Lando Norris (nel tentativo di sorpasso al compagno di squadra, il pilota del Team Papaya ha toccato il muro a quattro giri dalla fine). Norris ha chiuso la gara (terminata poi in regime di safety car) senza punti.
Poi le due Ferrari di Charles Leclerc, quinto, e Lewis Hamilton, sesto. Il monegasco è stato per lunghi tratti in testa alla gara e voleva mettere in atto una strategia con una sola sosta per cercare di sfruttare il vantaggio accumulato, ma il degrado delle gomme ha spinto il team di Maranello a farlo rientrare, costringendolo alla doppia sosta.
Leggi tutto: Gp Montreal, trionfa Russell davanti a Verstappen. Ferrari, strategia flop con Leclerc
(Adnkronos) - L'amministratore delegato di Renault, Luca de Meo, lascerà il gruppo "per affrontare nuove sfide al di fuori del settore automobilistico", ha dichiarato la casa automobilistica francese. “Dopo 5 anni alla guida del Gruppo Renault, Luca de Meo ha annunciato la sua decisione di dimettersi”, ha dichiarato il gruppo in un comunicato, aggiungendo che la sua partenza sarà “effettiva il 15 luglio”. Secondo Le Figaro, il 58enne assumerà la carica di Ceo del gruppo di beni di lusso Kering. Dal gruppo che fa capo a François-Henri Pinault al momento non arriva nessun commento.
Leggi tutto: Renault, ceo Luca de Meo si dimette per "nuove sfide fuori dall'auto"
(Adnkronos) - Nuovo record del mondo nel salto con l'asta di Armand Duplantis. Il campione svedese, con cittadinanza statunitense, lo ha centrato in casa, nella tappa di Diamond League a Stoccolma, toccando i 6 metri e 28.
Per "Mondo" è l'ennesimo primato mondiale di una carriera scintillante. Il dodicesimo, cinque anni dopo il primo record del febbraio 2020 (centrando battendo il precedente 6,16 del francese Renaud Lavillenie).
Nello stesso meeting di Stoccolma, Giada Carmassi si prende il record italiano dei 100 metri ostacoli in 12.69 (vento 1,4). Una gara di gran livello complessivo, dove la portacolori dell'Esercito ha chiuso sesta con un eccellente finale, piombando sul traguardo ancora a piene frequenze, tanto da appaiare al centesimo l'ex-primatista mondiale Kendra Harrison. "Sono ancora incredula, ho avuto la sensazione di non riuscire a fermarmi, ho avuto le frequenze molto alte stavolta. Sapevo di stare bene, speravo nel personale. Sono felicissima di questo record e migliorare atlete che ho sempre preso a modello. E' il mio primo record italiano, sono ancora un po' frastornata ma felicissima".
Leggi tutto: Diamond League, il solito Duplantis: a Stoccolma altro record del mondo nell'asta
(Adnkronos) - Un bambino tedesco di sei anni, che si trovava in un lido del Ferrarese in vacanza con la famiglia, è morto dopo un tuffo in piscina in un camping. Sul posto è intervenuto il 118, che ha allertato i carabinieri. I soccorritori hanno provato a rianimare il bambino, ma per il piccolo non c'è stato nulla da fare nonostante il trasporto in ospedale.
Le cause dell'accaduto sono ancora da chiarire e sarà l'autopsia ad accertare i motivi della morte. Non è escluso che il bambino possa aver accusato un malore.
Leggi tutto: Ferrara, bambino muore dopo un tuffo in piscina
(Adnkronos) - Il Bayern Monaco vince 10-0 nella gara d'esordio del Mondiale per Club, contro i neozelandesi dell'Auckland. Per i bavaresi, avanti già di sei reti dopo i primi 45 minuti, gara mai in discussione. Decidono la tripletta di Musiala, le doppiette di Coman, Muller e Olise e il gol di Boey.
Per raggiungere gli Stati Uniti e giocare il Mondiale per Club per rappresentare l'Oceania, i dilettanti dell'Auckland (tutti con un altro lavoro) hanno preso ferie e la curiosità è che il costo del loro volo (equivalente al doppio del budget annuale per mettere in piedi la squadra) è stato pagato dagli organizzatori.
Leggi tutto: Bayern, subito goleada al Mondiale per Club: 10-0 all'Auckland
(Adnkronos) - Tragedia nel lago di Bilancino nel comune fiorentino di Barberino del Mugello. Un bambino di 10 anni è stato ritrovato morto, dopo la scomparsa mentre faceva il bagno vicino alla spiaggia della Cavallina. Dopo ore di ricerche i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno, purtroppo, individuato e recuperato il corpo senza vita del minore.
Il corpo del piccolo è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio dai sommozzatori del nucleo specializzato, in corrispondenza del punto in cui era stato visto per l’ultima volta.
Leggi tutto: Mugello, morto bimbo scomparso nelle acque del lago Bilancino
(Adnkronos) - Donald Trump non ha vietato a Israele di uccidere l'ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema dell'Iran. E' il premier israeliano Benjamin Netanyahu ad affermare che non esiste nessun veto esplicito della Casa Bianca su un eventuale piano per colpire Khamenei. "Ci sono così tante notizie false su conversazioni che non sono mai avvenute e non ho intenzione di entrare nel merito", dice Netanyahu rispondendo a Fox News alla domanda, su una notizia di Reuters, secondo cui Donald Trump tracciato una linea invalicabile. "Facciamo ciò che è necessario", chiosa.
Il tema è salito alla ribalta sin dalla scorsa notte, quando un alto funzionario israeliano, a, Wall Street Journal, ha definito Khamenei ''non off limits''.
Nell'ambito dell'operazione Rising Lion, intanto, Netanyahu conferma l'uccisione del capo dell'intelligence dei Guardiani della rivoluzione e del suo vice, 'eliminati' in un raid israeliano a Teheran. Mohammad Kazemi e Hassan Mohaqeq sono rimasti uccisi in un attacco sulla capitale, afferma il premier.
"Abbiamo deciso di agire perché dovevamo farlo - dice in riferimento alle ragioni dell'operazione 'Leone nascente' avviata nella notte tra giovedì e venerdì - Abbiamo visto uranio arricchito sufficiente per nove bombe. Stiamo attaccando i loro siti nucleari, abbiamo attaccato i loro comandanti e posso informarvi che qualche minuto fa abbiamo eliminato il loro capo dell'intelligence e il suo vice a Teheran".
"La questione qui è fermare tutto ciò che minaccia la nostra sopravvivenza e siamo determinati a farlo. Riteniamo di poter raggiungere l'obiettivo. Se vogliono accettare i termini del presidente Trump -dice riferendosi all'ipotesi di un accordo sul nucleare - è un altro discorso. Altrimenti, tutto finirà quando rimuoveremo quelle capacità", relative alla produzioni di armi atomiche. "E lo faremo". L'obiettivo di Israele non è un cambio di regime "ma potrebbe essere questo il risultato perché il regime iraniano è molto debole".
Nessun dubbio sulla natura del progetto iraniano: "E' assolutamente chiaro, stavano lavorando su un piano segreto per l'utilizzo dell'uranio in ambito bellico. Stavano procedendo molto rapidamente, sarebbero arrivati ad un test e ad un risultato nel giro di mesi. Sicuramente, in meno di un anno. Queste sono le informazioni di intelligence che abbiamo condiviso con gli Usa".
"Sono stato in contatto costante con il presidente Trump, ci conosciamo da anni. Ovviamente, abbiamo informato i nostri amici americani e il presidente Trump, nostro grande amico", prima di avviare l'operazione.
"È un leader risoluto. Non ha mai intrapreso la strada battuta da altri per cercare di negoziare con l'Iran da una posizione di debolezza offrendo a Teheran sostanzialmente un percorso per arricchire l'uranio e per arrivare quindi alla bomba atomica. Ha stracciato l'accordo fasullo", dice riferendosi all'intesa cancellata.
Israele ha le armi per colpire gli impianti iraniani nel sottosuolo? "Abbiamo sicuramente fatto parecchio. Abbiamo distrutto l'impianto principale di Natanz. È il principale impianto di arricchimento. Non entrerò nei dettagli di tutti i nostri obiettivi. Non voglio entrare in piani operativi specifici".
"Abbiamo parecchi assi nella manica. Gli iraniani sono rimasti completamente sorpresi dalla nostra operazione. Quindi abbiamo un'autostrada libera per Teheran e ora possiamo colpire gli obiettivi prefissati".
(Adnkronos) - La Formula 1 torna in pista in Canada per il decimo appuntamento della stagione. Oggi, domenica 15 giugno, si corre il Gran Premio di Montreal. La Mercedes di George Russell scatta dalla pole position, davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla McLaren di Oscar Piastri (leader del Mondiale). Quinta in griglia la Ferrari di Lewis Hamilton, ottava quella di Charles Leclerc.
Il Gran Premio di Montreal è visibile su Sky Sport Uno, Sky Sport F1, Sky Sport 4K e in streaming su Now e Sky Go. La gara sarà trasmessa anche in chiaro, ma in differita, su Tv8
Leggi tutto: Formula 1, oggi il Gran Premio di Montreal - La gara in diretta
(Adnkronos) - Sono quattro gli italiani nella delegazione Lgbt europea Gaynet, bloccata a Tel Aviv a tempo indeterminato da venerdì, dopo essere arrivata in Israele il 9 giugno su invito del ministero degli Esteri israeliano per visitare il Paese. E ora, con il conflitto in corso con l'Iran e lo spazio aereo chiuso, restano in un hotel dotato di bunker in attesa di poter tornare a casa. Con loro, una rappresentante dell'ambasciata israeliana di Roma, che li accompagnava, e le delegazioni dal Nord America, dal Sudamerica, dal Centro America e dall'Australia. "Siamo in tutto un centinaio", racconta all'Adnkronos Marco Volante della segreteria di GayNet e socio di Sinistra per Israele.
"Non sappiamo per quanto tempo ancora dovremo rimanere qui. Stanno lavorando come matti per cercare, oltre che di proteggerci, di riportarci a casa", assicura Volante, "ma siamo, credo, nel posto più sicuro che ci sia nei dintorni". Un hotel vicino al mare, dotato di bunker. "Possiamo uscire, andiamo in piscina, in spiaggia e la sera al pub di fronte all’albergo, facciamo una vita quasi normale" tranne quando arrivano i missili, "ma noi siamo chiusi nel bunker e incrociamo le dita", dice ancora.
"I bombardamenti li sentiamo, sono forti", continua, spiegando che tutti loro ricevono, grazie a un'applicazione, messaggi sul telefono con tre livelli di allarme: "Il primo ci dice che non possiamo più stare troppo lontani dal bunker, il secondo dice 'preparatevi ad entrare nel bunker', il terzo che abbiamo un minuto per entrare nel bunker. Quando scatta la sirena, si va nel bunker".
Della sua esperienza non rimpiange nulla, anzi: "E' stata molto importante, non ero mai stato in Israele e ne sono emozionato. Dopo la visita iniziale a Gerusalemme, gli incontri con i gruppi Lgbt, siamo stati anche nelle zone del disastro del 7 ottobre e abbiamo potuto incontrare una ragazza sopravvissuta che ci ha raccontato, emozionandoci tantissimo, quello che è successo quel giorno. Poi siamo arrivati a Tel Aviv ed è scoppiata la guerra sono partiti gli attacchi e ci siamo chiusi in albergo..."
Leggi tutto: Israele-Iran, delegazioni Gaynet bloccate a Tel Aviv: 4 italiani in hotel bunker
(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo, sull'erba, dopo la finale disputata sulla terra rossa del Roland Garros e persa contro Carlos Alcaraz. Il numero uno al mondo giocherà nel torneo Atp di Halle, in Germania, dove difende il titolo conquistato lo scorso anno. Con lui nel main draw altri tre azzurri, Flavio Cobolli, Lorenzo Sonego e Luciano Darderi.
Sinner, che nel 2024 ha sconfitto in finale il polacco Hubert Hurkacz, debutterà il 17 giugno contro il tedesco Yannick Hanfmann, numero 135 del mondo, proveniente dalle qualificazioni.
Leggi tutto: Sinner, sarà Hanfmann il primo avversario ad Halle
(Adnkronos) - Matteo Bassetti contro Lamine Yamal sui social. Al centro della 'ramanzina' condivisa su X dal noto infettivologo italiano, lo stile di vita del fuoriclasse del Barcellona, che negli ultimi giorni ha pubblicato le foto delle sue vacanze italiane a Pantelleria: "Ecco una foto postata da Lamine Yamal che era in vacanza in Italia a Pantelleria - ha scritto Bassetti, riprendendo uno degli scatti del talento spagnolo, seduto a tavola prima di un pasto -. Un atleta e giovane talento, forse il migliore al mondo, un idolo per le nuove generazioni che dovrebbe essere molto attento allo stile di vita che cosa mangia in Sicilia? Pollo e patatine fritte con ketchup. L’educazione alimentare per i più giovani dovrebbe iniziare dall’esempio dei loro idoli".
Per Bassetti, insomma, il messaggio di Lamine Yamal non è educativo per i più giovani, portati a imitare spesso i propri idoli sportivi.
Leggi tutto: Bassetti 'sgrida' Yamal per la dieta in vacanza: "Dovrebbe dare l'esempio"
(Adnkronos) - "Il progetto metaverso per la sanità territoriale della Asl n.3 di Nuoro nasce per supplire alla carenza di medici e raggiungere zone remote e isolate, come anche le carceri, per garantire un equo accesso alle cure a tutti i cittadini. Il progetto pilota Metacare è stato messo a punto nella casa di reclusione Onani-Mamone, che si trova a un’ora dal presidio sanitario più vicino e che, per ogni spostamento di una persona detenuta, richiede l’impiego di 5 agenti”. Così Eleonora Marchi, ingegnere clinico Asl 3 di Nuoro, descrive, intervenendo oggi a Napoli al Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), presieduta da Umberto Nocco, racconta il progetto pilota di realtà virtuale con cui “metaverso consente, in un unico ambiente immersivo tridimensionale e virtuale, un’interazione medico-paziente a distanza grazie alle copie virtuale di ciascuno, cioè gli avatar”.
Questa particolare metodologia, presentata all’interno di una sessione dedicata alla telemedicina tra i temi principali dell’edizione di quest’anno del Convegno presieduto da Lorenzo Leogrande, “restituisce quindi una certa umanità, anche se virtuale, alla prestazione sanitaria in contesti come quello carcerario - sottolinea Marchi - Il sistema permette infatti di ottimizzare le risorse e garantire il benessere del paziente. Certo, non tutte le visite possono essere erogate in metaverso - avverte l’esperta - ma il sistema è efficace per prestazioni come piani terapeutici, consulti follow up e valutazione di esami e funziona particolarmente bene con pazienti psichiatrici, specie se hanno problemi di ansia o disagio da carcerazione o con dipendenze. A 50 chilometri si distanza - precisa l’ingegnere - medico e paziente - indossando ciascuno un visore Vr per la realtà aumentata e impugnano dei joystick per l’interazione con oggetti posti nel metaverso - possano interagire. Nel 2024, quando è partito, con Metacare sono state erogate il 70% delle visite richieste. Il progetto, sul territorio, verrà implementato per i pazienti con il diabete - conclude l’ingegnere - Si tratta infatti di uno strumento tecnologico innovativo che, sfruttando l’interazione in un ambiente terapeutico, anche se virtuale, migliora la gestione del paziente e ottimizza l’impiego delle risorse”.
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(Adnkronos) - Al convegno Aiic l’esperienza dell’Asl di Salerno con 1 centro hub e 7 spoke collegati “Il progetto di ‘telestroke’ permette ai presidi ospedalieri di periferia (spoke), di ricevere, h24 e 7 giorni su 7, una consulenza neurologica da remoto dai centri di riferimento (hub) per pazienti in cui si sospetta un ictus. L’obiettivo è dare la stessa assistenza in spoke di quella erogata negli hub dove è presente l’unità operativa di neurologia”. Così Maria Biondina ingegnere clinico Hta-Asl Salerno, in occasione de Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) in corso a Napoli, racconta l’esperienza di telemedicina nel “conteso territoriale dell’Asl di Salerno - un’area vastissima che ha presidi ospedalieri con alta urbanizzazione vicino a Napoli e una bassa urbanizzazione nel Cilento - che ha previsto un hub con 7 spoke”.
Le apparecchiature, “per ogni spoke e hub, si compongono di una stazione robotizzata con un monitor, telecamera e altoparlante per vedere il paziente in televisita o teleconsulto - spiega Biondina - Negli spoke, a differenza degli hub, ci sono anche i dispositivi per la valutazione dei parametri vitali. Le dotazioni dialogano con le strutture aziendali. Per i pazienti con sospetto ictus ischemico che arrivano in pronto soccorso (Ps) di centri spoke, dove non c’è la neurologia, il medico di Ps può chiedere la televisita o condividere esami di imaging diagnostico con il centro hub. Gli spoke di Asl Salerno - precisa l’ingegnere - permettono ai pazienti di effettuare tac e angiotac con o senza mezzo di contrasto visibili al neurologo a decine di chilometri di distanza”.
Come è noto la tempestività della diagnosi e della terapia “riducono i danni da ictus - sottolinea l’esperta - per questo la rapida presa in carico del paziente fa la differenza: attivando, da parte del medico di ps il contatto con il neurologo da remoto, nel giro di circa 40 minuti permette di gestire il paziente attivando la trombolisi endovenosa ed evitare la trobectomia meccanica, procedura più invasiva, che comporta anche il trasferimento ad altra struttura. Nel giro di un anno - tra febbraio 2024 e marzo 2025 - ci sono state 261 connessioni - conclude - L’obiettivo è di ampliare l’impiego di questo modello anche per la rete cardiologica”.
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(Adnkronos) - Fuga da Teheran dopo i messaggi di Israele su possibili attacchi a fabbriche di armi e sedi istituzionali in Iran. I video e le foto mostrano colonne di auto in uscita dalla capitale nella giornata di oggi, domenica 15 giugno.
L'esercito israeliano (Idf) ha emesso un avviso di evacuazione senza precedenti rivolto ai civili iraniani, invitandoli a lasciare immediatamente le aree intorno agli impianti di produzione di armi e alle istituzioni collegate. In un messaggio in persiano diffuso su X dal colonnello Avichay Adraee, portavoce dell’Idf, si sottolinea che la presenza in prossimità di questi siti rappresenta un grave rischio per la vita.
L'ordine invita inoltre a non tornare in queste zone "fino a nuovo avviso", segnalando un'intensificazione delle tensioni militari e un possibile aumento delle operazioni israeliane mirate a colpire le infrastrutture militari iraniane.
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(Adnkronos) - La Ferrari ha vinto la 24 Ore di Le Mans. Si tratta di uno storico tris consecutivo per la scuderia di Maranello nella mitica gara francese, valida per il Mondiale Endurance. La Ferrari ha vinto con la Af Corse n. 83 guidata da Robert Kubica, Ye Yifei e Phil Hansona, che hanno completato 387 giri. Secondo posto per la Porsche Penske Motorsport (a 14") e terza l'altra Ferrari AF Corse, la numero 51, di Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado a circa 28". Grazie a questa vittoria, la Ferrari mette una seria ipoteca sulla vittoria per la prima volta del Mondiale Endurance.
Grazie allo straordinario tris, la Ferrari potrà conservare per sempre il trofeo della vittoria, un diritto garantito a chi s'impone in tre edizioni consecutive. Dopo i successi ottenuti nel 2024 con Fuoco-Molina-Nielsen, e nell’edizione del Centenario disputata nel 2023 con Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, la Casa di Maranello sale nuovamente sul gradino più alto del podio con una vettura già entrata nel mito dell’automobilismo, la Ferrari 499P, in grado d’imporsi in tutte le prove disputate sul Circuit de La Sarthe sin dal debutto agonistico. Salgono a quota 12 i trionfi assoluti del Cavallino nella corsa endurance più antica e blasonata al mondo, tra il 1949 e il 2025.
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(Adnkronos) - Il tedesco Alexander Zverev è stato battuto 3-6, 6-7 (0-7) dall'americano Taylor Fritz nella finale dell'Atp di Stoccarda. Il numero 3 del ranking mondiale dovrà aspettare ancora per vincere il suo primo torneo sull'erba. Il 28enne di Amburgo ha perso la finale undici giorni dopo la sua eliminazione al Roland Garros.
Gli organizzatori avevano spostato la finale al primo pomeriggio per il meteo. Con il punteggio di 1-1 nel secondo set, la partita è stata interrotta per circa 80 minuti a causa della pioggia. Ma anche in seguito, il numero tre del mondo ha avuto poche chance di vincere contro il servizio devastante dell'americano.
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