
(Adnkronos) - È stato inaugurato oggi a Casa Jannacci, in viale Ortles 69 a Milano, da Ninell Sobiecka, presidente e ad L’Oréal Italia - alla presenza dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, di Iñigo Larraya, Chief Sustainability Officer Europe L'Oréal Groupe, di Hayatte Maazouza, direttrice del Programma Beauty for a Better Life, di Marco Vasario, Gm Divisione Prodotti Professionali L’Oréal Italia, di Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca, e di Eleonora Goretti, coordinatrice Medihospes per l'Ati di Casa Jannacci - il primo Salone ‘Beauty for a Better Life’ in Italia.
Il progetto è il frutto della collaborazione tra L’Oréal Italia, Fondation L’Oréal e la Casa dell’Accoglienza ‘Enzo Jannacci’ del Comune di Milano, cogestita insieme a una rete di associazioni tra cui Medihospes e Fondazione Progetto Arca. Il Salone Sociale nasce con l’obiettivo di creare valore condiviso in un luogo dove la bellezza diventa strumento di emancipazione e cambiamento sociale. Questo nuovo salone offrirà uno spazio accogliente e di supporto alle persone che si trovano in situazioni difficili che potranno usufruire gratuitamente di servizi di taglio e acconciatura e ricevere prodotti essenziali per l’igiene e la bellezza personale. L’Oréal Italia punta a raggiungere 1.000 beneficiari in un anno.
I trattamenti all’interno del Salone Sociale saranno effettuati due giorni a settimana - il martedì e il giovedì, su appuntamento gestito dagli operatori della struttura - da figure professionali altamente qualificate, socio-estetiste e socio-estetisti e socio-parrucchiere e socio-parrucchieri formati presso il Beauty Hub L’Oréal Italia a Milano dal team formazione della Divisione L’Oréal Prodotti Professionali sull’utilizzo di prodotti e accessori L’Oréal Professionnel - marchio professionale per la colorazione, il trattamento e lo styling dei capelli. Inoltre, hanno anche ricevuto una formazione socio-estetica da Fondation L’Oréal.
I percorsi di formazione creati da Fondation L’Oréal, si pongono l’obiettivo di formare professionisti che siano in grado di unire competenze tecniche e capacità di comprendere e guidare le esigenze specifiche di persone vulnerabili. L’obiettivo è aiutare le persone a ritrovare la propria autostima, sviluppare fiducia in se stessi e migliorare il proprio benessere.
Il Salone Sociale è un progetto innovativo ispirato ai valori del programma 'Beauty for a Better Life'. Lanciato nel 2021, il progetto di Fondation L’Oréal vuole aiutare le persone in difficoltà economiche e sociali attraverso trattamenti di bellezza offerti gratuitamente.
Da circa dieci anni Fondation L’Oréal ha aiutato oltre 67.000 donne in più di 28 paesi attraverso corsi di formazione professionale nel campo della bellezza e ha raggiunto in media 20.000 donne ogni anno attraverso trattamenti sociali e di benessere. Il 78% delle donne in situazioni precarie afferma che un aiuto come quello del programma 'Beauty for a Better Life' ha contribuito a farle sentire più integrate nella società.
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(Adnkronos) - Halloween si avvicina, fra travestimenti e menù 'da paura'. Ma oggi "c'è la tendenza sempre più diffusa a confondere la sera del 31 ottobre con una sorta di prova generale delle abbuffate natalizie. Trovarsi già a fine ottobre a gestire un'eccessiva convivialità, ricca di portate e alcolici fuori programma, significa far partire male il periodo di fine anno per definizione ritenuto il più propizio per appesantimenti e turbe metaboliche. Dovremmo imparare a evitare questi eccessi precoci. Il nostro corpo non è progettato per tollerare picchi calorici ravvicinati. L'Halloween degli adulti si conclude frequentemente con incontri conviviali di chi confonde questa ricorrenza importata dalla cultura celtica con la cena di San Martino che appartiene alle nostre tradizioni. Forse è proprio qui che bisognerebbe fermarsi: evitare gli eccessi precoci, non arrivare già carichi di chili e di disturbi alle tavolate di fine anno". Così all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana all'università Lum.
"Perché in fondo, tra un dolcetto e uno scherzetto, la vera sfida è non farsi ingannare né dal gusto né dal calendario. Il corpo, più di ogni altro, non ama le maschere", ricorda l'immunologo che avverte su alcuni aspetti legati al 'menù di Halloween': "Il cuore del problema - spiega - risiede negli snack preconfezionati e nelle caramelle che, oltre a un carico glicemico elevato, spesso contengono grassi idrogenati, coloranti e conservanti che certamente l'organismo subisce. Il consiglio è quello di recuperare il piacere del dolcetto vero. Preparazioni casalinghe: biscotti fatti in casa, magari utilizzando farine integrali o a basso indice glicemico".
Ma quali sono le alternative naturali per i più piccoli? "Se proprio si deve cedere alla richiesta del 'dolcetto o scherzetto' - risponde l'esperto - optare per quantità misurate di frutta in guscio (noci, mandorle, nocciole non salate), piccole quantità di cioccolato fondente (sopra il 70% di cacao) o frutta disidratata e candita, purché con pochi zuccheri aggiunti. Sono opzioni che offrono fibre, vitamine e grassi sani, molto diverse dal vuoto nutrizionale delle caramelle gommose. Occhio alle etichette: leggere gli ingredienti".

(Adnkronos) - "Non possiamo e non dobbiamo rinunciare alla diffusione delle notizie scientifiche corrette: se gli scienziati rinunciassero sarebbe una grave sconfitta e significherebbe non dare a tanti la possibilità di ascoltare persone autorevoli e dare sempre più spazio a chi diffonde fake news o peggio posizioni antiscientifiche. Lancio un appello personale al professor Burioni e agli altri colleghi che stanno pensando di seguirlo: non dovete rinunciare perché con la vostra voce sui social la scienza è sempre più libera e scevra da pressioni di qualsisia tipo". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Francesco Vaia, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, intervendo dopo il post su Facebook del virologo Roberto Burioni che ha annunciato il suo prossimo addio ai social e il 'trasloco' su Substack.
"Il professor Burioni pone un problema serio e centrale della nostra società che è l'intelligenza artificiale, che ci interpella tutti e ci rilancia la domanda sulla società che vogliamo costruire. L'Ia può essere una occasione di grande sviluppo e sostegno per le persone fragili e per le persone con disabilità, cito solo la domotica. Però penso anche a quello che sono gli aspetti fraudolenti, la denuncia delle donne famose che si sono viste spogliate su alcuni siti, apprezzo il loro coraggio", ha concluso Vaia.

(Adnkronos) - A seguito del crescente e significativo blocco dell'afflusso di carburanti su tutti gli assi stradali verso il Mali, ad opera di gruppi terroristici, si registra una grave penuria di carburante in tutto il Paese, con impatti significativi sull’erogazione di elettricità, che potrebbe causare un ulteriore peggioramento del quadro di sicurezza anche nella capitale Bamako. Il ministero degli Esteri - si legge in una nota della Farnesina - sconsiglia di effettuare viaggi nel Paese, in ragione delle tensioni legate a tali criticità. I connazionali già presenti in Mali sono invitati a lasciare quanto prima il Paese e a verificare di aver segnalato la propria presenza all’Ambasciata d’Italia a Bamako, sul sito DoveSiamonelMondo.it oppure sull’App Viaggiare Sicuri.
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(Adnkronos) - “Sì, è vero, Sangiuliano mi ha scritto per inoltrarmi il ricorso che aveva già presentato al Garante. Ma non c’è stata alcuna corsia preferenziale, né tantomeno io ho fatto alcun tipo di pressione. Se l’avessi fatta, sarei davvero uno sfigato, visto che la decisione è arrivata dopo più di un anno…”. Così Agostino Ghiglia, il membro dell’Autorità del Garante della Privacy ripreso in un video di Report mentre entra nella sede di Fratelli d’Italia il giorno prima della decisione sul caso Sangiuliano, risponde in un'intervista al sito di Repubblica alla nuova anticipazione del programma di Sigfrido Ranucci. In particolare, secondo Report, nell'ottobre 2024 l'ex ministro avrebbe girato a Ghiglia i ricorsi suoi e della moglie sul caso Boccia: "Ghiglia coinvolge un membro della sua segreteria: la moglie di un deputato FdI e i reclami diventano 'urgenti'", si legge sui social della trasmissione di Raitre.
"Sfido chiunque a dire che c’è stato un favoritismo”, aggiunge Giglia, negando di essere intervenuto a favore di Sangiuliano: “Ho votato come mio dovere. E, tra l’altro, il mio voto non è stato nemmeno decisivo”. Il membro dell'Authority nega di aver fatto sollecitazioni in merito: "Il ricorso è del 13 ottobre 2024. La decisione del 23 ottobre 2025. È passato più di un anno. Ci abbiamo messo gli stessi tempi tecnici di tutti gli altri casi. È stato deciso un ordine cronologico: che favoritismo avrei fatto?”.
“Non ho mai fatto alcuna pressione - sottolinea -. Ho chiesto soltanto ai miei uffici di capire lo stato dell’arte, anche perché il provvedimento rischiava di scadere. Sono tutte cose che posso documentare. E vorrei farlo anche con Sigfrido Ranucci, a cui sono pronto a rispondere in diretta alle sue domande".
Sardi senza vittoria da oltre un mese. Deiola non recupera... 
(Adnkronos) - "In arrivo un inasprimento dei controlli relativi alle agevolazioni previste dalla legge 104 per i lavoratori che assistono un familiare disabile (caregiver familiare)". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, ricordando che "lo scorso 22 ottobre ha preso ufficialmente il via l'esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio 2026. Il testo, dopo aver ricevuto il 'bollino' della Ragioneria Generale dello Stato, è stato presentato al Senato, dando il via a un iter che dovrà concludersi con l’approvazione definitiva da parte di entrambe le Camere entro il 31 dicembre 2025".
"Il profilo del caregiver familiare - spiega - è stato riconosciuto e delineato normativamente per la prima volta dalla legge di bilancio 2018 (art.1, L. n. 205 del 2017), che al comma 255 lo definisce come persona che assiste e si prende cura di specifici soggetti, quali: il coniuge o una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto; il familiare o affine entro il secondo grado e anche un familiare entro il terzo grado, nei casi individuati dall'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, (di seguito Legge 104) che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, sia non autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, ovvero gli sia riconosciuto un grado di invalidità in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata continuativa, definita come handicap grave".
"L'handicap - precisa - è grave quando si profila come riduzione dell'autonomia personale, anche correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. La Legge 104/1992 rappresenta un vero e proprio pilastro del welfare nazionale, un punto di riferimento fondamentale per chi si trova a dover assistere un familiare con disabilità. Diverse sono le agevolazioni a favore dei disabili e dei familiari che li assistono riconosciute da questo provvedimento e fra i benefici rientrano i permessi 104: permessi retribuiti, che permettono di astenersi dal lavoro per assistere una persona con disabilità grave".
"La normativa - osserva l'avvocata Lilla Laperuta - pone un collegamento di tipo funzionale tra il godimento del permesso e le necessità e i doveri che caratterizzano l’attività di assistenza delle persone disabili in situazione di gravità. Di conseguenza, si concreta un abuso quando manca completamente un nesso causale tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza al disabile. Adesso proprio al fine di contrastare l'uso irregolare dei benefici della legge 104 per i dipendenti statali, la futura Legge di Bilancio 2026 potenzia i controlli da parte dell'Inps, interessando anche i medici della sanità militare".
"Nella specie - afferma - il referente normativo si rinviene nell’articolo 129 rubricato 'Norme di revisione e di razionalizzazione della spesa'. Si prevede che il datore di lavoro possa richiedere all’Inps di accertare la permanenza dei requisiti sanitari per i quali sono riconosciuti i permessi 104, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni (comma 8). A sua volta l’Inps potrà avvalersi, per effettuare i predetti accertamenti del supporto del personale di Asl, istituti di ricovero e cura pubblici, aziende ospedaliere universitarie integrate con il Ssn così come dei medici della sanità militare. Bisognerà attendere un successivo decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali per definire le modalità di attuazione delle nuove modalità di controllo".
"Al fine di potenziare - avverte - il sistema dei controlli anche sulla fruizione del beneficio dei congedi straordinari e parentali di cui all’articolo 42 D. lgs 151/2001 nonché di quelli di cui all’articolo 8, comma 4, della legge 22 maggio 2017, numero 8, spettanti ai lavoratori pubblici e privati, le pubbliche amministrazioni sono tenute altresì ad inserire nell’ambito delle denunce mensili le informazioni relative sia all’evento fruito e sia al relativo dante causa, ovvero la persona o bambino cui si è prestata assistenza. E ciò al fine che ci siano 'duplicazioni' da parte di più soggetti nel beneficiare della medesima agevolazione".
Leggi tutto: Legge 104, in arrivo inasprimento controlli su caregiver familiari, cosa c'è da sapere

(Adnkronos) - Luciano Spalletti, allenatore del terzo scudetto del Napoli, passa agli storici rivali della Juventus. "Io al suo posto non sarei mai andato al club bianconero. Io appartengo a un calcio dove esistevano le bandiere ma il calcio è cambiato quindi non sono sorpreso da questa scelta di Spalletti. Non è un dramma e non ne farei un caso", è il commento all'Adnkronos dell'ex capitano del Napoli Giuseppe Bruscolotti.
E aggiunge: "Se Spalletti, come sembra, dovesse andare alla Juventus non lo considererei un tradimento al Napoli. È un professionista, ha un'opportunità importante e la coglie. Ci sta. So che in passato aveva detto che non avrebbe allenato in Italia un'altra squadra che non fosse il Napoli e si è tatuato lo scudetto del 2023 sul braccio e lo stemma azzurro ma non è il primo né l'ultimo che nel calcio si rimangia quanto detto. Potrei citare decine di altri casi".
D'altra parte, aggiunge Bruscolotti, "i fatti parlano da soli. I giuramenti non li ho fatti io, ma ogni tanto si dimentica ciò che si dice. Non so come farà ad allenare con quel tatuaggio, perché non è semplice coprirlo, è molto vistoso e colorato, forse dovrà toglierlo". "Prendiamola a ridere - sdrammatizza l'ex capitano del Napoli - Una volta si facevano gli accordi sulla parola, ma capisco che i tempi sono cambiati e ci sono tanti fattori. Non voglio giudicare, per carità, ognuno si assume le sue responsabilità. Anche se ha fatto quelle dichiarazioni, ognuno può cambiare opinione".

(Adnkronos) - Nel procurement dei materiali indiretti (Mro) in Italia è in atto una metamorfosi: le aziende investono su digitalizzazione, competenze e processi strutturati, mentre riconoscono all’ufficio acquisti un ruolo sempre più centrale nella governance. Il 74% delle imprese indica la digitalizzazione del processo d’acquisto come priorità, il 67% identifica l’ufficio acquisti come referente principale per gli approvvigionamenti Mro e l’81% stipula accordi di lungo periodo. Il tutto in un contesto che resta sfidante: il 72% segnala la riduzione dei budget operativi, il 61% quella dei budget Mro e il 42% lamenta scarsa visibilità dei fabbisogni e della spesa complessiva. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla ricerca 'Il procurement dei materiali indiretti in Italia 2025', quarta edizione dell’indagine sui processi di acquisto degli Mro promossa da Rs Italia e Adaci-Associazione italiana acquisti e supply management), in collaborazione con l’Università europea di Roma.
"Il procurement Mro -spiega Massimiliano Rottoli, managing director di Rs Italia- si allontana sempre più da un passato che l’ha visto relegato a ruolo periferico per affermarsi come leva per efficienza, resilienza e sostenibilità. I dati mostrano una funzione acquisti più integrata, digitale e capace di creare valore oltre il mero saving, con metriche come il cost avoidance e obiettivi Esg sempre più presenti. Come partner della filiera, il nostro impegno è aiutare le aziende a superare vincoli, sfide e pressioni, per trasformare questi segnali in risultati misurabili, semplificando la complessità e accelerando l’adozione di tecnologie e best practice".
L’indagine, condotta tra aprile e agosto 2025, conferma segnali concreti di maturazione organizzativa, ed evidenzia un peso della spesa Mro non trascurabile: oltre il 55% delle aziende destina in media dal 3 al 20% del budget totale a questa categoria, mentre circa il 6% supera il 35%. Pressioni e criticità restano rilevanti. Oltre ai vincoli di costo, la quantificazione dei fabbisogni è complicata dalla numerosità dei codici prodotto (71%), dalla gestione di emergenze come rotture e fermi macchina (55%) e da collaborazioni interfunzionali non sempre efficaci (55%). La razionalizzazione è frenata da procedure non chiare (57%) e dall’eccessiva eterogeneità degli asset (52%). Per reagire, le imprese indicano tre leve prioritarie: digitalizzare i processi (74%), ridurre e razionalizzare la base fornitori (64%) e rafforzare le competenze dell’ufficio acquisti (58%).
"I dati quest’anno restituiscono un quadro di crescente maturità nella gestione degli acquisti indiretti e, nonostante le sfide di budget e discontinuità operative, emergono segnali incoraggianti: il 67% delle imprese riconosce un ruolo strategico agli acquisti, il 74% investe nella digitalizzazione e il 58% punta sulla formazione -evidenzia Emanuela Delbufalo, professore ordinario di Economia e Gestione delle imprese dell'Università europea di Roma-. La tecnologia mostra un grande potenziale trasformativo, mentre l'Ai è percepita come leva chiave futura. Questi risultati raccontano un cambiamento che richiede investimenti mirati e visione sistemica, e che la ricerca accademica può e deve accompagnare offrendo strumenti analitici, evidenze empiriche e modelli interpretativi utili per orientare le decisioni".
L’indagine mostra come le competenze tecniche (in particolare l’analisi dei dati) siano indispensabili per una corretta raccolta e gestione dei fabbisogni. Il 59% utilizza i fabbisogni generati dai sistemi informativi aziendali, il 56% analizza lo storico ordini e il 46% impiega rendiconti e carte di controllo. Tuttavia, il 42% dichiara di non adottare metodi strutturati, procedendo per stime. Sul versante delle relazioni di fornitura, la maggioranza diversifica i canali ma consolida i rapporti: l’81% stipula accordi di lungo periodo; restano però logiche fortemente orientate al prezzo, con il 72% degli accordi prevalentemente price-based, il 62% che mette i fornitori in concorrenza e solo il 26% che si affida a un unico fornitore per l’Mro. Anche la posizione dell’ufficio acquisti si rafforza: nel 40,3% dei casi riporta direttamente alla governance, nel 25,4% è a un solo livello, ed entra più spesso nella pianificazione e definizione dei fabbisogni (20,9%).
La digitalizzazione dei processi è già un fattore chiave per gli acquisti indiretti, che può aiutare le imprese a gestire in modo più accurato i fabbisogni di MRO e a prevenire situazioni emergenziali. Ampia la diffusione di sistemi informativi integrati (73%) ed e-procurement (60%). Più contenuto l’uso di soluzioni avanzate: IIoT (17%), cloud (19%) e intelligenza artificiale/big data (20%). La digitalizzazione è più spinta nelle fasi di fatturazione (77%), quotazione prezzi (66%), invio delle offerte (61%) e order tracking (61%). Guardando invece alle barriere all’adozione, si evidenzia la mancanza di un investimento strategico dedicato (64%) e il processo d’acquisto viene ancora percepito come area 'non core' (60%). Tra le aziende più evolute emergono sfide di integrazione con i partner (60%) e di qualità/aggiornamento dei dati (52%).
Come già visto, nel contesto degli Mro emerge una tendenza a diversificare i canali di fornitura, costruendo però con essi relazioni di lungo periodo. Tuttavia, solo il 50% del campione afferma di trovare presso i propri fornitori cataloghi digitali ampi e aggiornati, e un numero ancora più ridotto (37%) dichiara di coinvolgere abitualmente i fornitori di Mro nei propri processi decisionali. Tra i criteri di scelta, emergono con forza elementi di sostenibilità e servizio: il 55% premia fornitori certificati e socialmente responsabili, il 64% privilegia packaging sostenibili e fornitori locali, il 54% l’uso di rinnovabili; il 67% apprezza il consolidamento degli ordini per ridurre le spedizioni e il 70% i servizi a valore aggiunto.
Le qualità più richieste sono disponibilità (88%), affidabilità (87%), puntualità (85%) e prezzo (83%). Il vendor-managed inventory è ancora poco diffuso (29,9%), ma dove adottato porta benefici tangibili: maggiore disponibilità dei prodotti (43%), minore complessità di gestione (41%) e più efficienza (40%). Guardando alle ragioni che limitano la diffusione di approcci strategici e collaborativi, si evidenziano la diffidenza della governance (64%), i costi fissi da ammortizzare (61%), il timore di perdita di efficienza (52%) e la paura di aumentare la dipendenza da un solo fornitore, con conseguente incremento degli switching costs (60%).
Capitolo a parte per l’Intelligenza artificiale, tecnologia alla quale l’indagine 2025 dedica per la prima volta un focus specifico. Esiste una strategia di adozione nel 19,4% delle imprese, mentre il 26,9% è in fase di valutazione; l’uso avanzato e integrato riguarda il 10,4% e un ulteriore 20,9% applica l’Ia ad attività specifiche (es. analisi dati). Gli ambiti più promettenti per il breve-medio periodo sono previsione della domanda e gestione scorte (60%), automazione e digitalizzazione dei pagamenti (58%) e misurazione dell’impatto ambientale dei processi (51%). Tra le principali barriere, spiccano la difficile integrazione con i sistemi esistenti (71%), resistenza culturale (64%) e la necessità di sviluppare competenze interne (50%).
Il quadro che emerge rivela dunque un'evoluzione significativa della funzione acquisti nelle imprese italiane. L'ufficio acquisti si afferma come referente principale per gli approvvigionamenti Mro nel 67% delle aziende, con procedure sempre più formalizzate e, in alcuni casi, tramite budget di reparto con voci dedicate agli Mro (54%). La maturazione della funzione si riflette nell'adozione di logiche strategiche avanzate: il 43% applica criteri di total cost of ownership e il 42% utilizza logiche di portfolio.
Importante il cambio di paradigma nella valutazione: il 56% considera non solo il cost saving ma anche il cost avoidance. La maggior parte delle imprese conferma la crescita qualitativa, giudicando positivamente capacità di aggregazione (60%), razionalizzazione della spesa (62%) e qualità del servizio (65%). Il 51% partecipa a team interfunzionali, evidenziando maggiore integrazione aziendale. Guardando invece alle sfide future, le aziende si concentrano su gestione dei rischi nella supply chain (79%), sul controllo dell'inflazione (77%) e su investimenti tecnologici (75%).
"Accogliamo con grande piacere questa quarta ricerca sul procurement Mro, ormai tassello fondamentale nell'evoluzione della funzione acquisti in Italia -afferma Fabrizio Santini, presidente Adaci-. I dati confermano che una metamorfosi è in atto, e le imprese stanno investendo nella qualificazione del personale, riconoscendo all'ufficio acquisti un ruolo strategico. È attraverso la formazione continua che abilitiamo questa trasformazione. Adaci continua a promuovere iniziative di aggiornamento perché solo con professionisti preparati costruiamo un procurement moderno e capace di generare innovazione, sostenibilità, valore".
Leggi tutto: Imprese, l'indagine: "Procurement Mro da voce di spesa ad ambito che genera valore"

(Adnkronos) - "Valeva un candelabro...". Replica così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, uscendo dal Senato, ai giornalisti che gli domandano delle parole del presidente Ignazio La Russa, che ieri sera, mentre era alla Buvette, in compagnia dello stesso Nordio, aveva detto: "Giusta la separazione delle carriere ma forse il gioco non valeva la candela...".
"Io personalmente sono stato tra gli artefici della separazione delle funzioni, che non separava le carriere ma rendeva, com'è tutt'ora, difficile il passaggio da una carriera all'altra - ha affermato La Russa - Per cui è giusta la separazione delle carriere ma forse il gioco non valeva la candela. Mentre invece l'aspetto dei due Csm è un tentativo, vediamo se riesce, di ridurre il peso delle correnti, non so se riesce...".
Leggi tutto: Nordio a La Russa: "Gioco non valeva la candela? Valeva un candelabro"
Iscrizioni a quota 120 alla gara organizzata da Ac Sassari...
In sorvolo al funerale,padre pompiere tra soccorritori incidente... 
(Adnkronos) - Alla vigilia dell ' incontro con Donald Trump a Busan, in Corea del Sud, Xi Jinping guarda al passato per affrontare la sfida commerciale con gli Stati Uniti. È quanto sostiene il New York Times, secondo cui il leader del Dragone trarrebbe ispirazione dalla figura di Lin Zexu, il funzionario imperiale che nell'800 sfidò la Gran Bretagna nel tentativo di fermare il traffico di oppio.
La resistenza di Lin, conclusasi con la sconfitta militare cinese e la cessione di Hong Kong, segna per Pechino l’inizio del cosiddetto "secolo delle umiliazioni" - il periodo "macchia" sulla gloriosa storia cinese che lo stesso Xi ha giurato di rimuovere.
Per Xi, Lin rappresenta una lezione storica: mai più negoziare da una posizione di debolezza. Agli albori della sua ascesa politica nella provincia costiera del Fujian, il futuro leader cinese teneva sulla scrivania una poesia del commissario imperiale, dedicata alla difesa dell'interesse nazionale. Oggi quel messaggio si traduce nella linea dura con cui Pechino risponde alle tariffe e alle accuse di Washington. "Trump vede la Cina come vincitrice dell'ordine mondiale moderno, mentre Xi si considera la sua vittima", spiega la storica Julia Lovell, autrice di The Opium War, sottolineando quanto sia proprio questo contrasto di prospettive a rendere fragili i negoziati.
La prima Guerra dell’oppio tra l’Impero Qing e la Gran Bretagna scoppiò nel 1939 dopo che la Cina tentò di bloccare l’importazione illegale di oppio britannico. Il protagonista di quella resistenza fu proprio Lin, commissario imperiale e alto funzionario dell’Impero Qing, incaricato dall’imperatore di reprimere il traffico di droga e ripristinare l’ordine commerciale. La sua decisione di confiscare e distruggere tonnellate di oppio straniero nei porti di Canton lo rese un simbolo d'integrità e patriottismo, ma provocò la reazione militare britannica e una sconfitta disastrosa per la Cina.
La memoria di quella guerra - l’inizio della "storia moderna" sui libri di scuola cinesi - continua a plasmare l’identità del Dragone. Nelle scuole, nei musei e persino nei ristoranti di Fuzhou, città natale di Lin Zexu, il commissario Qing è celebrato come simbolo di orgoglio nazionale e di resistenza ai soprusi stranieri. Xi ha personalmente promosso la restaurazione dei luoghi legati alla sua figura, facendone tappe di un vero e proprio "pellegrinaggio patriottico".
A poche ore dal faccia a faccia con Trump, la lezione di Lin sembra dunque più viva che mai. Come il commissario imperiale nel 1939, anche Xi appare deciso a non cedere alle pressioni occidentali. E come allora, la posta in gioco non riguarda solo il commercio e le tariffe, ma la dignità e la percezione della forza della Cina nel mondo.
Rinnovato accordo con Federfarma, obiettivo 75% di copertura... 
(Adnkronos) - L’evento organizzato oggi a Roma, all'Auditorium della Conciliazione, per gli 80 anni di Federmanager non ha rappresentato solo l’occasione per fare il punto del settore ma anche per celebrare le eccellenze industriali che rendono grande il made in Italy nel mondo. È stata inaugurata una mostra tematica, realizzata con il contributo di 25 tra le principali aziende italiane, proprio per valorizzare il ruolo della managerialità e dell’industria nello sviluppo del Paese.
Protagoniste della mostra, oltre alla storia di Federmanager, sono Ansaldo Energia, Argotec, Autostrade per l’Italia, Baker Hughes, Cellnex, Chiesi Farmaceutici, Dallara, De Cecco, Enel, Eni, Ferrari Trento, Ferrari, Ferrero, Fincantieri, illycaffè, Lazzaroni, Leonardo, Maire, Menarini Group, Piquadro, Pirelli, Rai, Stellantis, Thales Alenia Space e Tim.
L’esposizione vuole valorizzare il contributo congiunto della dirigenza e delle imprese allo sviluppo del made in Italy, alla competitività internazionale e alla trasformazione del sistema produttivo nazionale.
Leggi tutto: Federmanager, per 80 anni mostra tematica su protagonismo manager e industria

(Adnkronos) - È stata presentata ufficialmente presso la Delegazione della Regione Calabria a Roma, la campagna 'Cosenza-Bolzano Food Express', iniziativa promossa dalle Camere di commercio di Cosenza e Bolzano in collaborazione con Trenitalia, volta a valorizzare le eccellenze agroalimentari, culturali e paesaggistiche dei due territori. Alla conferenza stampa hanno preso parte il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, della Camera di Cosenza, Klaus Algieri, e il direttore Sales Trenitalia, Francesco Cacciapuoti. Nel mese di novembre a bordo dei treni Frecciarossa di Trenitalia (Gruppo FS) i viaggiatori potranno scoprire, attraverso una campagna pubblicitaria sui monitor, scorci, paesaggi e produzioni tipiche delle province di Cosenza e Bolzano, eccellenze del Made in Italy capaci di raccontare l’identità culturale e gastronomica dei territori.
Il presidente Klaus Algieri, aprendo la conferenza stampa, ha dichiarato: “Con il progetto 'Cosenza-Bolzano/Bolzano-Cosenza Food Express' vogliamo trasformare il viaggio in un’occasione di scoperta e valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico, culturale e agroalimentare. La collaborazione con la Camera di commercio di Bolzano e con Trenitalia ci permette di portare, per la prima volta in assoluto, le eccellenze della Calabria direttamente sui binari che collegano Sud e Nord, creando un ponte tra territori, economie e tradizioni. Un aspetto importante riguarda il turismo: nel 2024 oltre 42 mila viaggiatori da Bolzano hanno scelto la Calabria e più di 63 mila calabresi hanno visitato la provincia di Bolzano, numeri destinati a crescere grazie a questa nuova tratta. È un’iniziativa che racconta la vera essenza della nostra terra, rafforzando l’identità dei territori e la coesione del Paese”.
Michl Ebner, presidente della Camera di commercio di Bolzano, ha commentato: “L’iniziativa Food Express, promossa dalle Camere di commercio di Bolzano e di Cosenza, è un esempio concreto di collaborazione tra Nord e Sud, capace di trasformare le differenze territoriali in valore condiviso. Portare a bordo dei treni ad alta velocità le eccellenze dei nostri territori significa far viaggiare su un unico binario le tradizioni culinarie e culturali di Calabria e Alto Adige. Un modo per raccontare, attraverso il linguaggio del gusto, il rispetto per la biodiversità e per una produzione agro-alimentare fondata su qualità e sostenibilità”.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Francesco Cacciapuoti, direttore Sales di Trenitalia: “Con il sostegno alla campagna 'Cosenza-Bolzano Food Express' confermiamo l’impegno di Trenitalia nella valorizzazione delle bellezze enogastronomiche, turistiche e culturali del nostro Paese. Un patrimonio che non è fatto solo di sapori e prodotti, ma di saperi, tradizioni e valori tramandati da generazioni. Così come l’unicità del cibo italiano caratterizza i territori, l’eccellenza Made in Italy del Frecciarossa li unisce con connessioni sempre più veloci, efficienti e rispettose dei paesaggi attraversati”.
L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato con l’Accordo Quadro tra i due enti del 2019 e rafforzato con l’Accordo integrativo del 2024, che ha istituzionalizzato il Symposium Nord–Sud/Sud-Nord per la crescita del Paese, evento strategico e a cadenza annuale, destinato a diventare luogo privilegiato per la formulazione di proposte programmatiche per lo sviluppo nazionale e per la riduzione delle asimmetrie socio-economiche tra Nord e Sud.
Il Food Express rappresenta quindi una naturale evoluzione di questo cammino comune, un progetto concreto, visibile, che raggiunge quotidianamente cittadini e turisti attraverso i treni ad alta velocità, rafforzando i legami tra territori e promuovendo le eccellenze italiane.

(Adnkronos) - In attesa della proposta di Digital Networks Act che la Commissione europea presenterà entro la fine del 2025, il dibattito sul futuro delle reti digitali entra in una fase decisiva. Il nuovo quadro normativo punta a rivedere l’attuale Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (Eecc), con l’obiettivo di comprendere le evoluzioni dell’ecosistema digitale, semplificare le regole e favorire l’armonizzazione tra gli Stati membri. In questo contesto l’Italia è chiamata a offrire il proprio contributo alla definizione delle politiche europee, assicurando un approccio che favorisca competitività, innovazione e certezza del diritto, e che non ostacoli la trasformazione digitale di imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni. Con questo obiettivo si terrà lunedì 3 novembre 2025, alle ore 16.30, presso il Palazzo dell’Informazione di Adnkronos in Piazza Mastai 9 a Roma, la tavola rotonda “Reti, cloud e regole: il cantiere europeo del Digital Networks Act”, organizzata in collaborazione con Open Gate Italia.
L’incontro riunirà policy maker, rappresentanti delle istituzioni, accademici e imprese per discutere come orientare le scelte nazionali in coerenza con gli obiettivi di armonizzazione europea e di competitività del mercato unico digitale. L’incontro riunirà policy maker, rappresentanti delle istituzioni, accademici e imprese per discutere come orientare le scelte nazionali in coerenza con gli obiettivi di armonizzazione europea e di competitività del mercato unico digitale.
Dopo i saluti di apertura di Silvia Compagnucci, senior consultant di Open Gate Italia, è previsto il keynote speech di Federico Eichberg, capo di gabinetto del Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit). Seguirà un intervento introduttivo di Luca Rigoni, responsabile delle relazioni istituzionali del Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, che delineerà il quadro nazionale delle politiche per la connettività e la digitalizzazione.
La tavola rotonda vedrà la partecipazione di Laura Aria, commissaria dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom); Giuseppe Bianchi, ordinario di telecomunicazioni e sicurezza delle reti all’università degli studi di Roma Tor Vergata; Stefano Cavedagna, europarlamentare, membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (Imco); Letizia Pizzi, direttore generale di Anitec Assinform. I lavori saranno moderati da Giorgio Rutelli, vicedirettore di Adnkronos.
Per informazioni e accrediti:
Leggi tutto: Innovazione, all’Adnkronos il confronto sul cantiere del Digital Networks Act

(Adnkronos) - Prima il missile 'infinito', ora il drone nucleare sottomarino inarrestabile. Vladimir Putin cala assi a ripetizione, almeno sulla carta, per uscire dall'angolo e proporre l'immagine di una Russia padrona della situazione in un momento cruciale della guerra in Ucraina.
Mosca deve fare i conti con le sanzioni varate dagli Stati Uniti contro i colossi petroliferi Lukoil e Rosneft. Kiev, nel frattempo, preme sugli alleati per ricevere armi a lungo raggio e si prepara ad accogliere i Gripen, i caccia che la Svezia si appresta a fornire. In questo contesto, Putin gonfia i muscoli e evidenzia il peso 'rivoluzionario' delle ultime armi. "La Russia avrà presto nuove armi", le parole del presidente lo scorso 10 ottobre. Ed in effetti il catalogo è stato aggiornato. Gli annunci, in realtà, non scuotono granché l'Occidente, che tende a pesare i proclami del Cremlino. E' successo con l'Oreshnik, missile 'inarrestabile' testato oltre un anno fa, e capita anche ora con i nuovi prodotti.
Il Burevestnik, secondo Mosca, è un missile a propulsione nucleare capace di colpire obiettivi a 14mila chilometri di distanza. "Burevestnik ha vantaggi indiscutibili, la Russia può essere orgogliosa dei risultati di scienziati e specialisti. Il vantaggio di Burevestnik è che il reattore nucleare, con una potenza paragonabile a quello di un sottomarino atomico, è 1.000 volte più piccolo", dice Putin snocciolando dati e caratteristiche di una delle ultime creazioni dell'industria bellica.
"Il reattore nucleare installato in Burevestnik si avvia in pochi minuti e secondi. La Russia potrà applicare le tecnologie nucleari anche nell'economia nazionale", prosegue, fino ad uscire anche dall'orbita terrestre: "Le tecnologie nucleari usate in Burevestnik saranno impiegate nel programma lunare. L'elettronica utilizzata per il missile è già impiegata nei programmi spaziali", afferma, evidenziando in sostanza che "il missile è una svolta non solo per il rafforzamento della difesa della Federazione Russa, ma anche per la scienza".
Ora, alla galleria delle 'meraviglie' si aggiunge il drone sottomarino Poseidon, altro prodotto a propulsione nucleare. "La capacità del Poseidon supera significativamente quella del missile intercontinentale Sarmat", dice Putin riassumendo le potenzialità dell'ultimo arrivato, senza approfondire ulteriormente questioni tecniche. Il drone si muoverebbe ad oltre 1000 metri di profondità a velocità elevata senza essere individuato. "Non esiste alcun mezzo che lo intercetti", sentenzia il leader del Cremlino.
A completare il quadro, interviene il portavoce Dmitry Peskov. "Putin non ha osservato il test del Poseidon, ma gli è stato riferito. Ha seguito attentamente le informazioni", dice Peskov alla Tass, ribadendo che il drone sottomarino "è un passo assolutamente nuovo dal punto di vista della sicurezza della Russia". "Armi come il Poseidon vengono testate in conformità con le norme internazionali", aggiunge il portavoce.
Tra una domanda e una risposta, rispunta anche il missile Oreshnik, presentato oltre un anno fa da Mosca come un'arma capace di colpire ogni capitale europea. Anche in questo caso, a sentire la Russia, nessuna possibilità di difesa. L'Oreshnik verrà fornito alla Bielorussia: "Oreshnik permetterà alla Bielorussia di sentirsi al sicuro letteralmente da domani", dice Peskov.
Leggi tutto: Putin, un'altra super arma per la Russia: "Nessuno ferma il Poseidon"
Il delitto nel luglio del 2023 a Quartucciu, nel Cagliaritano... Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
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