
(Adnkronos) - Oltre il 30% delle imprese, prevalentemente di medie e grandi dimensioni, ha introdotto misure specifiche a sostegno dei caregiver, mentre nel welfare contrattuale tali servizi restano ancora marginali e coinvolgono appena il 3,7% dei lavoratori. E' quanto emerge dai risultati della prima indagine sistematica e comparata condotta sui diversi livelli del welfare italiano – pubblico, contrattuale, aziendale e dei professionisti – basata su dati relativi a circa 9 milioni di lavoratori, di cui 7,3 milioni di dipendenti e 1,7 milioni di liberi professionisti, e presentata da Stefano Castrignanò, presidente dell’Osservatorio Italian Welfare, in apertura del Global Welfare Summit 2025 oggi a Roma.
Con oltre 800 partecipanti l’evento, divenuto il principale punto di riferimento nazionale sul tema del welfare globale, riunisce istituzioni, imprese, parti sociali e comunità scientifica per un confronto sui nuovi modelli di sostenibilità sociale e inclusione.
Le elaborazioni dell'indagine si sono concentrate sui cinque pilastri del welfare connotati dall’Osservatorio come esg (genitorialità, caregiving, grandi rischi, sanità e previdenza), restituendo la fotografia di un sistema multilivello. L’indagine evidenzia come il welfare delle grandi aziende stia assumendo un ruolo di apripista nella diffusione dei servizi dedicati alla genitorialità e al caregiving, due ambiti centrali nella transizione demografica e sempre più rilevanti per l’equilibrio vita-lavoro. Oltre il 30% delle imprese, prevalentemente di medie e grandi dimensioni, appunto, ha introdotto misure specifiche a sostegno dei caregiver, mentre nel welfare contrattuale tali servizi restano ancora marginali e coinvolgono appena il 3,7% dei lavoratori.
Anche sul fronte della genitorialità emerge una tendenza analoga: il 46% delle aziende prevede interventi mirati, sia in termini di servizi dedicati sia di contributi economici, a fronte di una diffusione ancora limitata nel welfare contrattuale, dove il 24% dei lavoratori dispone di strumenti di sostegno alla genitorialità.
Sulle tutele sanitarie e per i grandi rischi il welfare dei liberi professionisti si distingue per un approccio inclusivo, che consente, nella totalità dei casi, il mantenimento delle coperture sanitarie anche dopo il pensionamento e la possibilità di accedere ad indennità in caso di eventi gravi (oltre il 70% dei professionisti dispone di coperture premorienza ed Ltc).
Al contrario, dall’analisi dei contratti collettivi nazionali emerge che solo il 30% dei lavoratori può mantenere la copertura sanitaria dopo il pensionamento e meno di uno su cinque dispone di una tutela nei casi di premorienza o non autosufficienza. Previdenza complementare. Lo studio mette in luce esigenze ed opportunità differenti per dipendenti e professionisti.
Per i liberi professionisti l’Osservatorio sottolinea l’assenza di un fondo pensione complementare di riferimento, capace di offrire una soluzione di pensione integrativa unitaria. Tra i lavoratori dipendenti, invece, si registra una quasi totale copertura da parte dei fondi pensione di categoria, ma un tasso di adesione complessivo ancora contenuto (38,3%) ed una limitata diffusione delle prestazioni accessorie, rilevate solo nel 21% dei casi.
La dimensione aziendale riveste un ruolo centrale: le iniziative di welfare aziendale continuano a crescere, ma resta più diffuso tra le imprese medio-grandi (che nel 75% dei casi adottano iniziative aziendali extra ccnl) mentre nelle imprese sotto i 50 dipendenti – che rappresentano il 99% del tessuto produttivo nazionale – le misure contrattuali costituiscono spesso la principale, e talvolta unica, forma di protezione, poiché solo il 17% adotta misure di welfare aziendale.
Rafforzare il welfare dei lavoratori delle piccole imprese. Per aumentare il livello complessivo di protezione sociale è necessario quindi introdurre nei contratti collettivi nazionali coperture per i grandi rischi e misure di sostegno dedicate alla genitorialità e ai caregiver.
Sulla base delle analisi condotte, l’osservatorio Italian Welfare ha elaborato delle proposte operative per ciascun livello di welfare. “Il welfare italiano – dichiara Castrignanò - deve consolidare la propria architettura attorno ai pilastri esg, con previdenza, sanità e grandi rischi che rappresentano l’architrave, e caregiving e genitorialità che si profilano come importanti aree di sviluppo. La vera sfida è creare una convergenza di obiettivi tra i diversi livelli del sistema, efficacemente indirizzati e incentivati da politiche pubbliche, in grado di sostenere le sfide legate ai cambiamenti demografici, sociali e professionali del Paese”.
Per quanto riguarda il welfare contrattuale, è prioritario intervenire sul fronte delle misure di tutela sanitaria, istituendo fondi di categoria per i contratti collettivi che ne sono ancora sprovvisti e strutturando piani specifici e sostenibili, in favore di familiari e pensionati, nei fondi già esistenti. Un ulteriore obiettivo riguarda l’introduzione nei Ccnl di coperture per i grandi rischi (premorienza, invalidità e non autosufficienza) laddove ancora mancanti, nonché la valorizzazione di misure e servizi a sostegno della genitorialità e del caregiving, che rappresentano due ambiti di sviluppo sempre più rilevanti per la qualità della vita dei lavoratori.
Per il welfare dei liberi professionisti, l’Osservatorio individua tre priorità: l’individuazione di un fondo pensione complementare unico per tutte le categorie, in grado di offrire una soluzione comune previdenziale integrativa; il potenziamento dei servizi legati alla genitorialità e al caregiving, favorendone la relativa accessibilità e fruibilità; la promozione della conoscenza degli strumenti di welfare tra i professionisti, per una diffusione efficace e consapevole.
Sul tema previdenziale, il presidente Castrignanò afferma: “I fondi pensione possono diventare strumenti cruciali per costruire una rete di protezione sociale universalistica e offrire, al tempo stesso, un sostegno concreto alla crescita dell’economia reale del Paese. Oggi, tuttavia il tasso di adesione complessivo rimane ancora contenuto (38,3%) e solo il 21% dei fondi prevede prestazioni accessorie, segno che esistono ampi margini di sviluppo per rafforzarne il ruolo come pilastro integrativo della tutela sociale".
L’Osservatorio Italian Welfare propone di assegnare ai Fondi tale ruolo mettendo in atto tre interventi congiunti: l’iscrizione obbligatoria dei lavoratori; la trasformazione delle coperture da accessorie a obbligatorie; il vincolo, per i fondi, di investire una quota variabile tra il 5 e il 10% del patrimonio nell’economia reale domestica, semplificandone l’accesso per i fondi di più piccole dimensioni.

(Adnkronos) - "Ciao babbo, te ne sei andato, e il mio cielo ha perso una stella. La cometa. La guida". Lo scrive Bianca Guaccero in un post sui social ricordando il papà Ettore scomparso pochi giorni fa, venerdì 10 ottobre, all’età di 81 anni.
"Le mie gambe tremano, e le mie spalle non sono più coperte dalle tue, che erano più grandi delle mie. Mi guardo indietro, e mi accorgo che adesso sono sola. E tu, chissà dove sei, negli infinti intrecci dimensionali di questa vita piena di mistero. Il dolore mi abita dentro, e silenzioso, segue i miei passi, come un vento che soffia tra le costole, e che durante il giorno mi raggiunge all’improvviso, con il suono, a volte assordante, dei ricordi: un sorriso dolce, un consiglio, uno sguardo complice, un buongiorno che arrivava dalla fessura della porta della mia camera semi aperta, i rumori di quando eravamo a tavola, e talvolta non serviva parlare, perché bastava esserci tutti e quattro per essere felici", continua l'attrice nella sua lettera d'amore.
"Oggi non temo di piangere. Ogni lacrima è una parola d’amore che non ha fatto in tempo a uscire. Ogni segno su questa faccia, il pensiero di quel vuoto che hai lasciato nella mia vita, e che ho paura di affrontare. E quando mi sentirò persa, chiuderò gli occhi e ti ritroverò lì, In quella forza che troverò e che non pensavo di avere. Nella voce che mi parlerà quando dovrò scegliere, o avrò paura di essere sulla strada sbagliata, con le persone sbagliate".
Ma nelle sue parole non c'è solo sofferenza: "Ti ritroverò nella parte migliore di me, che porta il tuo nome, senza bisogno di dirlo. Il tempo non cancellerà, mi insegnerà a portare addosso il dolore, come si porta una cicatrice sul corpo o nel cuore: non più come una ferita, ma come memoria viva di chi ti ha insegnato ad essere, prima ancora che a camminare".
L'attrice ed ex concorrente di Ballando con le stelle ha concluso con una frase di un brano di Emma Marrone, 'Intervallo', che la stessa cantante salentina ha dedicato al suo papà scomparso: “Questo film è tutto nostro, il finale posso solo immaginarlo. Siamo solamente usciti all’intervallo”.
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Coinvolte quattro auto e una moto. Ferito un uomo, non è grave...
Al PalaSerradimigni travolti romeni del Valcea... 
(Adnkronos) - Ha perso il controllo dello scooter finendo contro il guardrail. L'uomo, un 56enne, è morto sul colpo. E' successo intorno alle 21.25 di mercoledì in via Canale della Lingua, a pochi passi da Ostia. Sul posto i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo della vittima all’interno del Canale dei Pescatori dopo aver effettuando un volo di circa 8 metri. In corso gli accertamenti per stabilire le cause dell’accaduto. Sul posto i sanitari del 118 e le forze dell'ordine.
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(Adnkronos) - Omicidio in strada nella notte tra mercoledì e giovedì intorno all’una e mezza a Collegno, nel Torinese. Un uomo di 39 anno è stato aggredito e ucciso da uno sconosciuto incappucciato che lo ha colpito più volte con un’arma da taglio e poi si è dato alla fuga. A lanciare allarme è stato una passante al 112. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno tentato inviano di rianimare la vittima che è deceduta. A effettuare i rilievi i carabinieri al lavoro per rintracciare l’aggressore tuttora in fuga.
Leggi tutto: Omicidio nel Torinese, ucciso in strada a Collegno: aggressore in fuga

(Adnkronos) - Il Consiglio Ue ha approvato oggi, giovedì 23 ottobre 2025, il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo annuncia la presidenza di turno danese, spiegando che la procedura scritta si è conclusa senza alcuna obiezione.
Le nuove misure Ue vanno a colpire l'export di Gnl russo e arrivano dopo quelle annunciate ieri dagli Usa verso le principali compagnie petrolifere russe Rosneft e Lukoil. "Manteniamo alta la pressione sull'aggressore", ha scritto in un post sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Per la prima volta colpiamo il settore del gas russo, il cuore della sua economia di guerra. Non ci fermeremo finché il popolo ucraino non avrà una pace giusta e duratura", aggiunge.
Parla di "un altro passo cruciale mentre ci allontaniamo dai combustibili fossili russi" la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Dobbiamo garantire che l'impatto delle sanzioni sia massimo e che tutte le scappatoie siano chiuse. Non si tratta solo di sostenere l'Ucraina. Si tratta della nostra sicurezza collettiva", aggiunge.
"Oggi in questo Consiglio europeo prenderemo la decisione politica per garantire le esigenze finanziarie dell'Ucraina per il 2026 e il 2027, incluso l'acquisto di equipaggiamento militare", afferma il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa entrando alla riunione del Consiglio europeo insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Questo è un messaggio molto forte alla Russia. Abbiamo detto ripetutamente che sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario e a qualunque costo. E ora lo concretizziamo", aggiunge. "Sulle questioni tecniche delle soluzioni: continuiamo a lavorarci con la Commissione europea", aggiunge in seguito Costa, ribadendo che "la cosa più importante è la decisione politica e il messaggio chiaro che stiamo inviando alla Russia".
Il nuovo pacchetto, come i precedenti, mira a colpire le principali fonti di reddito russe con misure energetiche, finanziarie e commerciali, per tentare di indebolire la capacità della Russia di condurre la guerra contro l'Ucraina. Il precedente pacchetto, adottato nel luglio scorso, prevedeva un meccanismo rivisto del tetto massimo al prezzo del petrolio.
Il pacchetto prevede, in sintesi, il divieto graduale di importazione di Gnl (gas naturale liquefatto) dalla Russia: sei mesi per i contratti a breve termine e dal primo gennaio 2027 per i contratti a lungo termine. Questa misura si accompagna con il pacchetto RePowerEu, che segue un altro iter e che prevede lo stop alle importazioni di gas dalla Russia al più tardi dall'inizio del 2028.
E' previsto anche un inasprimento del divieto di condurre transazioni per due "importanti compagnie petrolifere" russe; vengono sanzionate 117 nuove navi della cosiddetta flotta ombra, che il Cremlino usa per aggirare il price cap (divieto di accesso ai porti, restrizioni ai trasferimenti da nave a nave e riassicurazione), portando il numero totale di navi a 558. Vengono ampliati i criteri di inclusione per i porti di Paesi terzi utilizzati per trasferimenti di droni o missili o per aggirare le sanzioni relative al petrolio russo.
Le sanzioni annunciate dagli Usa contro la Russia, sono le prime da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. Ma il Presidente americano ha detto di auspicare che le "enormi misure" che colpiscono i giganti del petrolio russo Lukoil e Rosneft saranno di breve durata e, di nuovo, di auspicare per una fine prossima della guerra in Ucraina. "Si tratta di sanzioni molto pesanti, enormi... E speriamo che non durino a lungo. Speriamo che la guerra finisca", ha detto Trump, annunciando anche di aver " cancellato l'incontro con Putin", perché non avrebbe "portato a nulla" . "Lo faremo in futuro", la "guerra sarà risolta'', ha affermato.
Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha precisato che gli Stati Uniti "continuano ad auspicare contatti con i russi". "Saremo sempre interessati a impegnarci, se c'è l'opportunità di arrivare alla pace", ha detto dopo che il 'poliziotto cattivo', il segretario del Tesoro, Scott Bessent, aveva anticipato la prontezza "a spingersi oltre se sarà necessario" e chiesto agli alleati degli Stati Uniti di "aderire a queste sanzioni".
Da parte sua, l'ambasciatrica ucraina a Washington Olga Stefanishyna ha accolto positivamente l'annuncio delle sanzioni Usa, una decisione che "si allinea perfettamente con la posizione costante dell'Ucraina secondo cui la pace non può essere ottenuta che con la forza e esercitando una pressione massima sull'aggressore con l'aiuto di tutti gli strumenti internazionali disponibili".
Sul fronte della cronaca, le forze russe hanno colpito Vigili del fuoco accorsi per spegnere un incendio che si era diffuso dopo un precedente bombardamento nell'insediamento di Zelenyi Hai, nel distretto di Kupiansk, denuncia Kiev. Un soccorritore è stato ucciso. La vittima è stata identificata come Yuriy Chystuikov, 49 anni. Altri cinque pompieri dell'unità che comandava sono rimasti feriti.

(Adnkronos) - Matteo Berrettini torna in campo a Vienna. Il tennista azzurro affronta oggi, giovedì 23 ottobre, il britannico Cameron Norrie, numero 35 del mondo - in diretta tv e streaming - negli ottavi di finale dell'Atp 500 austriaco. Berrettini, reduce da una stagione condizionata dagli infortuni che lo hanno costretto a saltare gli ultimi US Open, ha vinto all'esordio nel torneo battendo l'australiano Alexei Popyrin in due set con il punteggio di 7-6 (5), 6-3). Norrie invece ha superato in tre set il russo Andrej Rublev.
La sfida tra Berrettini e Norrie è in programma oggi, giovedì 23 ottobre, alle ore 12. I due tennisti si sono affrontati in due precedenti, con l'azzurro che conduce con un parziale di 2-0. L'ultimo match risale agli scorsi Australian Open, quando Berrettini si impose in quattro set.
Berrettini-Norrie sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
Leggi tutto: Berrettini-Norrie: orario, precedenti e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Un bambino di 7 anni è morto in un incidente stradale avvenuto mercoledì sera lungo la strada Porrettana a Lovoleto, frazione di Granarolo nell’Emilia (Bologna).
Per ragioni ancora da accertare, l'auto su cui viaggiava il piccolo insieme al padre, e un'altra macchina si sono scontrate in un frontale. I due conducenti sono rimasti feriti. Sarebbe rimasto coinvolto nell’incidente anche un motociclista, illeso. A intervenire sul posto per i rilievi sono stati i carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena.
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(Adnkronos) - Notte europea per il Bologna. Oggi, giovedì 23 ottobre, il club rossoblù sfida i rumeni dell'FCSB, l'ex Steaua, - in diretta tv e streaming - a Bucarest nella terza giornata di Europa League. La squadra di Italiano, ricoverato nei giorni scorsi a causa di una polmonite, è reduce dalla vittoria per 2-0 sul campo del Cagliari, firmata dai gol di Holm e Orsolini. In Europa League il Bologna si trova al momento in 27esima posizione con un solo punto conquistato, a causa della sconfitta 1-0 dell'esordio con l'Aston Villa e del pareggio del Dall'Ara con il Friburgo, partita terminata 1-1.
La sfida tra FCSB e Bologna è in programma oggi, giovedì 23 ottobre, alle ore 18.45. Ecco le probabili formazioni:
FCSB (4-2-3-1): Tarnovanu; Cercel, Ngezana, Alhassan, Radunovic; Sut; Tanase; Cisotti, Olaru, Popescu; Birligea. All. Charalabous
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Vitik, Heggem, Lykogiannis; Freuler, Moro; Orsolini, Odgaard, Rowe; Dallinga. All. Italiano
FCSB-Bologna sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
Leggi tutto: FCSB-Bologna: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Circa 600 dipendenti della divisione di Intelligenza artificiale di Meta Platforms saranno licenziati nell'ambito di un più ampio sforzo per accelerare il processo decisionale e semplificare le operazioni. Alexandr Wang, responsabile dell'Intelligenza artificiale di Meta, entrato in azienda a giugno in seguito all'investimento di 14,3 miliardi di dollari di Meta in Scale AI, ha annunciato i licenziamenti in una nota, confermata da un portavoce di Meta.
Il TBD Lab, recentemente istituito, non sarà interessato, ma i tagli colpiranno i dipendenti dell'infrastruttura AI di Meta, della ricerca fondamentale sull'intelligenza artificiale e delle divisioni focalizzate sui prodotti. Ieri mattina i dipendenti negli Stati Uniti sono stati informati che il loro licenziamento è previsto per il 21 novembre. Oltre a 16 settimane di buonuscita, Meta offrirà due settimane extra per ogni anno di servizio. I dipendenti interessati sono invitati a candidarsi per altre posizioni interne, ha dichiarato l'azienda.
Secondo quanto riportato, l'amministratore delegato Mark Zuckerberg si sarebbe innervosito per la lentezza dei progressi di Meta nell'Intelligenza artificiale a seguito delle reazioni contrastanti ai suoi modelli Llama 4. Riducendo la burocrazia e facilitando un processo decisionale più rapido, la riorganizzazione mira a rendere il team di intelligenza artificiale "più agile", secondo Wang. Meta sta ancora effettuando investimenti significativi nell'intelligenza artificiale nonostante i licenziamenti, incluso un recente accordo da 27 miliardi di dollari con Blue Owl Capital per finanziare il suo data center Hyperion in Louisiana.
Leggi tutto: Meta licenzierà 600 dipendenti nel settore della Ia

(Adnkronos) - La Corea del Nord ha confermato il test di due missili ipersonici considerati dal regime come "il sistema di punta contro i potenziali nemici".
I missili sono stati lanciati da un sito a sud di Pyongyang, diretti contro un obiettivo nel nord-est del Paese. I test sono avvenuti in coincidenza con le esercitazioni delle forze nucleari strategiche della Russia, sempre più vicina a Pyongyang, a livello militare, e a una settimana dal vertice Apec di Gyeongiu, in Corea del sud, a cui parteciperanno fra gli altri anche Donald Trump e Xi Jinping.
"Questo nuovo sistema d'arma di punta è una prova evidente dei progressi costanti delle capacità tecniche di auto difesa", ha dichiarato l'alto responsabile militare, Pak Jong Chon all'agenzia ufficiale Kcna.

(Adnkronos) - La Roma torna in campo in Europa League. I giallorossi sfidano oggi, giovedì 23 ottobre, i cechi del Viktoria Plzen - in diretta tv e streaming - allo stadio Olimpico nella terza giornata della competizione continentale. La squadra di Gasperini è reduce dalla sconfitta interna di campionato contro l'Inter, 1-0 firmato Bonny, e in Europa League si trova al momento in 15esima posizione con tre punti, frutto della vittoria dell'esordio contro il Nizza e della rocambolesca sconfitta dell'ultimo turno con il Lille, con un rigore sbagliato tre volte da Dovbyk prima e Soulé poi.
La sfida tra Roma e Viktoria Plzen è in programma oggi, giovedì 23 ottobre, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni:
Roma (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley, Cristante, Koné, Angelino; Soulé, Dybala; Dovbyk. All. Gasperini
Viktoria Plzen (4-2-3-1): Jedlicka; Paluska, Dweh, Jemelka, Souaré; Cerv, Spacil; Memic, Vydra, Adu; Durosimni. All. Hysky
Roma-Viktoria Plzen sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
Leggi tutto: Roma-Viktoria Plzen: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Oggi giovedì 23 ottobre i 27 capi di Stato e di governo dell'Ue si riuniranno a Bruxelles per il Consiglio europeo, con un'agenda molto fitta che prolungherà i lavori probabilmente fino a ben dopo l'ora di cena. L'obiettivo del presidente Antonio Costa è quello di concentrare i lavori nella sola giornata di oggi, senza riprendere la riunione l'indomani.
I lavori inizieranno abbastanza presto, intorno alle 10, con gli arrivi dei leader già a partire dalle otto di mattina, fatta eccezione per il premier ungherese Viktor Orban, che dovrebbe raggiungere i colleghi nel pomeriggio, a causa di impegni in patria. Questo gli consentirà, tra l'altro, di non partecipare alla discussione sull'Ucraina, che dovrebbe aver luogo la mattina.
Dopo il tradizionale scambio di opinioni con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, si passerà subito dopo a una discussione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, probabilmente in presenza, sugli ultimi sviluppi in Ucraina e su come l'Ue possa continuare al meglio il suo sostegno. La discussione sul tema, come di consueto, proseguirà poi senza il presidente Zelensky. I leader, prevede un alto funzionario Ue, si concentreranno in particolar modo su come continuare a sostenere l'Ucraina nei prossimi due anni, ora che il disimpegno degli Usa diventa sempre più evidente.
In particolare, sarà sul tavolo la proposta avanzata dalla Commissione di allestire un prestito all'Ucraina basato sui fondi congelati alla Banca centrale russa, più precisamente sui contanti rivenienti dal rimborso delle obbligazioni che Euroclear, la società di clearing che detiene la stragrande maggioranza di quei beni, congelati per via dell'invasione dell'Ucraina, ha depositato in Bce.
I leader, ovviamente, "non stenderanno una proposta" legislativa, dato che non è il loro compito, ma cercheranno di fissare le "condizioni", almeno a grandi linee, seguendo le quali la Commissione potrà elaborare una proposta scritta, che l'esecutivo Ue dovrebbe presentare poco dopo il summit, sulla base della discussione tra i leader. Successivamente, questa proposta dovrebbe essere poi discussa "a livello del Consiglio", cioè dai ministri competenti.
La questione non è affatto semplice, è "complessa" e "le discussioni sono ancora in corso". Probabilmente, le condizioni che i leader discuteranno saranno il "rispetto per il diritto internazionale", i "rischi" e la "solidarietà" a livello Ue, la "condivisione degli oneri" con i "partner del G7". La "speranza" è che arrivino ad un accordo, anche se sul 'drafting', la stesura delle conclusioni, sono al lavoro gli ambasciatori presso l'Ue, con l'obiettivo di consentire ai leader di avere una discussione il più possibile politica e non sulle singole parole del testo.
Non è chiaro se la presidente della Bce Christine Lagarde, che ha ripetutamente espresso dubbi e perplessità su questa iniziativa della Commissione, che comporta potenziali rischi per il ruolo internazionale dell'euro come valuta di riserva (dubbi tanto seri che il presidente ucraino Zelensky l'ha chiamata e ha avuto con lei una conversazione dedicata al tema), parteciperà alla discussione oppure no. La sua presenza è prevista, a quanto risulta finora, solo nella cena dei leader, quando si terrà l'Eurosummit, cui parteciperà anche il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe.
La discussione sull'Ucraina, senza la presenza di Orban (che si farà rappresentare dallo slovacco Robert Fico), non dovrebbe invece incontrare scogli sulle sanzioni: "Si spera di avere un accordo politico" sul diciannovesimo pacchetto di misure contro la Russia, dice la fonte. Finora il pacchetto è stato bloccato dalla Slovacchia che, essendo un Paese senza sbocchi al mare e con una forte presenza dell'industria dell'auto, è preoccupata per i costi dell'energia, che con la cessazione completa dell'import di gas russo a partire dall'inizio del 2028 probabilmente saliranno ulteriormente, con una conseguente ulteriore perdita di competitività per le industrie Ue.
Durante il pranzo di lavoro, i leader si concentreranno sui dossier della difesa e della sicurezza europea, dopo che la Commissione ha presentato la Roadmap per il 2030, che articola un po' meglio il piano ReArmEu presentato nello scorso marzo. Su questo tema, le ambizioni della Commissione si sono scontrate con la resistenza degli Stati membri, assai restii a cedere a Bruxelles un potere, quello sulla difesa, che è "l'essenza stessa della sovranità", per dirla con l'alto funzionario.
Quindi, anche se la Commissione può sicuramente giocare un "ruolo importante", coordinando gli sforzi nazionali per evitare duplicazioni, scarsa interoperabilità e sprechi, il Consiglio europeo metterà bene in chiaro che il processo di coordinamento degli sforzi nella difesa vedrà "gli Stati membri alla guida", in particolare attraverso riunioni più frequenti dei ministri della Difesa, sotto la presidenza dell'Alta Rappresentante Kaja Kallas. Questo, secondo la fonte, "è quello che chiede la grande maggioranza degli Stati membri".
Nel pomeriggio i leader discuteranno di competitività, in particolare della doppia transizione, ecologica e digitale, nonché di sovranità digitale e di semplificazione. Il presidente Antonio Costa intende convocare, a questo proposito, un Consiglio Europeo informale che sarà interamente dedicato ai temi della competitività, che dovrebbe tenersi nel mese di febbraio, in preparazione del Consiglio europeo formale di marzo. La discussione sul clima sarà "una delle più difficili" di questo summit, prevede l'alto funzionario, dato che gli Stati membri hanno "posizioni diverse" sugli obiettivi climatici al 2040.
La Commissione ha fissato l'obiettivo di ridurre del 90% le emissioni climalteranti, rispetto al 1990, entro il 2040, in modo da poter arrivare alla neutralità climatica nel 2050. Non tutti i Paesi la vedono nello stesso modo: i nordici, più avanti nella transizione climatica, sono più favorevoli, mentre altri Paesi sono assai più scettici, visto che ora la riduzione delle emissioni riguarderà i settori più difficili da decarbonizzare, come ad esempio la siderurgia (senza la quale non esiste industria della difesa, che è un downstream dell'acciaio).
Dopo che l'aspirante campione Ue delle batterie, Northvolt, ha dichiarato bancarotta, ora anche Stegra, startup svedese specializzata nell'acciaio green, sta lottando per evitare il fallimento, ha riportato il Financial Times, visto che l'acciaio pulito costa e difficilmente può competere con quello importato a basso prezzo da fuori Ue, che inquina.
Il presidente Antonio Costa tenterà di inquadrare la discussione tra i leader non sugli obiettivi climatici in sé, ma sulle condizioni per raggiungerli. "Per raggiungere gli obiettivi climatici, dobbiamo avere una visione pragmatica non solo sul quadro giuridico, ma anche sulle condizioni con le quali possiamo raggiungerli", spiega l'alto funzionario Ue. L'idea di Costa "non è quella di discutere la legge sul clima e gli obiettivi", aggiunge, ammettendo però che i leader sono liberi, se vogliono, di sollevare il tema.
La lettera sulla competitività inviata dalla presidente Ursula von der Leyen viene considerata "importante" anche per "inquadrare il dibatttito" tra i leader. Sull'auto, settore in preda ad una profonda crisi in Europa, la lettera di von der Leyen offre però ben poche novità, fatta eccezione una lieve anticipazione dei tempi per la revisione del regolamento sulle emissioni di Co2, ora attesa entro fine anno.
Anche se a parole si ribadisce il rispetto per la neutralità tecnologica, di fatto la posizione della Commissione non è cambiata: le auto dovranno essere a emissioni zero. Chi pensa di poter progettare un'auto con motore a scoppio a zero emissioni, si accomodi.
A cena si terrà l'Eurosummit, cui parteciperanno la presidente della Bce Lagarde e quello dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe. Infine, se necessario, dopo cena i leader potrebbero discutere della situazione in Medio Oriente, dopo la tregua imposta a Israele e Hamas dagli Usa di Donald Trump, e di migrazioni, tema cui la presidente von der Leyen ha dedicato la consueta lettera pre-Consiglio Europeo, un'abitudine che era iniziata sotto la presidenza di Charles Michel. (di Tommaso Gallavotti)
Leggi tutto: E' il giorno del Consiglio europeo: asset russi, difesa e ambiente i nodi da sciogliere

(Adnkronos) - Stasera, giovedì 23 ottobre, in prima serata su Canale 5, ultimo appuntamento con 'Io Canto Family', il talent show musicale condotto da Michelle Hunziker. Nella finale, le otto coppie di familiari rimaste in gara si sfideranno per conquistare la vittoria.
La coppia vincitrice si aggiudicherà un montepremi di 50.000 euro e la targa speciale di R101, radio ufficiale del talent, che verrà consegnata dalla speaker Rebecca Staffelli. Ad accompagnare le esibizioni dei concorrenti, i coach Serena Brancale, Sal Da Vinci, Ermal Meta e Giusy Ferreri, che li hanno guidati e sostenuti lungo tutto il percorso artistico.
Ospiti in studio: Benedetta Caretta, Marta Viola e Namite Selvaggi. Le già vincitrici delle passate edizioni del programma torneranno insieme sul palco per regalare al pubblico una performance indimenticabile. A decretare i finalisti di 'Io Canto Family' saranno le votazioni della giuria composta da Patty Pravo e Noemi. Il verdetto finale, però, sarà nelle mani del pubblico presente in sala, composto da cento persone.
Leggi tutto: Io Canto Family, stasera 23 ottobre ultimo appuntamento: chi vincerà?

(Adnkronos) - Primo incontro, con svolta storica, oggi tra re Carlo e Papa Leone: per la prima volta dopo 500 anni il re britannico pregherà con un Pontefice. Al sovrano d’Inghilterra sarà conferito anche il titolo ad hoc di ‘Royal Confrater’ presso la Basilica di S. Paolo fuori le Mura.
Ad accompagnare i reali nella visita in Vaticano ci sarà l’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, la seconda carica più importante nella Chiesa inglese dopo l'arcivescovo di Canterbury che non sarà presente in Vaticano in quanto Sarah Mullally prenderà possesso dell’arcidiocesi a marzo 2026.
L’udienza di Papa Leone XIV con il re Carlo e la regina Camilla è prevista alle 11.00 nella Biblioteca vaticana. Quindi il sovrano incontrerà il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. Momento storico poco dopo le 12.00: il Santo Padre, affiancato dall'arcivescovo di York, presiederà una preghiera ecumenica per la cura del Creato nella Cappella Sistina alla quale parteciperà re Carlo. Nella sala Regia successivamente si svolgerà un incontro con personalità, associazioni e aziende impegnate nella tutela della casa comune.
Nel primo pomeriggio, alle 14.30, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a re Carlo sarà conferito il titolo di Royal Confrater. Prima della celebrazione ecumenica, i reali visiteranno la tomba di San Paolo.
Re Carlo e la regina Camilla sono arrivati nel pomeriggio di ieri all'aeroporto di Ciampino, formalmente accolti da rappresentanti della Santa sede per la visita di Stato presso il Vaticano, spiega una nota condivisa da Buckingham Palace.
In particolare, i reali sono stati accolti in aeroporto dall'ambasciatore di Sua Maestà presso la Santa Sede, Christopher Trott, dal vice capo Missione presso la Santa Sede, Anabel Inge e dal responsabile dell'Ufficio del Protocollo della Città del Vaticano, Monsignor Javier Domingo Fernandez González e e dal Nunzio Apostolico emerito, l'Arcivescovo Francesco Canalini.
L'ultima visita di re Carlo e della regina Camilla alla Santa Sede risale ad aprile, quando hanno avuto un incontro privato con Papa Francesco poco prima della sua morte. I reali erano stati ricevuti dal Pontefice a Casa Santa Marta durante la loro visita di Stato in Italia.
Re Carlo, in qualità di principe di Galles, aveva già visitato la Santa Sede in cinque occasioni: nell'aprile 1985, nell'aprile 2005 per i funerali di Papa Giovanni Paolo II, nell'aprile 2009, nell'aprile 2017 e nell'ottobre 2019 per la canonizzazione del Cardinale John Henry Newman.
La regina Camilla, in qualità di duchessa di Cornovaglia, ha accompagnato Sua Maestà nelle visite dell'aprile 2009 e dell'aprile 2017. Come principe di Galles, Sua Maestà è stato ricevuto da Papa Benedetto XVI durante la visita del 2009 e da Papa Francesco durante le sue visite del 2017 e del 2019. Sua Maestà ha anche incontrato Papa Giovanni Paolo II a Canterbury nel 1982.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo a Vienna. Il tennista azzurro sfida oggi, giovedì 23 ottobre, Flavio Cobolli - in diretta tv e streaming - nel derby azzurro degli ottavi di finale dell'Atp 500 austriaco. Sinner al primo turno del torneo ha superato agilmente il tedesco Daniel Altmaier, battuto in due set con un netto 6-0, 6-2 nella prima partita ufficiale giocata al rientro dal Six Kings Slam, il torneo esibizione arabo in cui ha trionfato battendo Carlos Alcaraz in finale e intascando un assegno da 6 milioni di dollari complessivi. Flavio Cobolli invece, all'esordio di Vienna, ha battuto il ceco Tomas Machac in due set 7-6 (8-6), 6-2.
La sfida tra Sinner e Cobolli è in programma oggi, giovedì 23 ottobre, non prima delle 17.30. I due tennisti non si sono mai affrontati in carriera, con quello di Vienna che sarà dunque il primo precedente tra loro.
Sinner-Cobolli sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
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(Adnkronos) - Stati Uniti e Israele stanno valutando un piano che dividerebbe Gaza in zone separate controllate da Israele e Hamas, con la ricostruzione che avverrebbe solo sul lato israeliano come misura provvisoria fino a quando il gruppo militante non potrà essere disarmato e rimosso dal potere. E' la ricostruzione del Wall Street Journal, secondo cui questa sarebbe di fatto la posizione emersa dalla conferenza stampa del vicepresidente JD Vance e del genero del presidente Trump, Jared Kushner.
Vance ha affermato che ci sono due regioni a Gaza, una relativamente sicura e l'altra incredibilmente pericolosa, e che l'obiettivo è quello di espandere geograficamente l'area sicura. Fino ad allora, ha detto Kushner, nessun fondo per la ricostruzione andrà alle aree che rimangono sotto il controllo di Hamas, e l'attenzione sarà concentrata sulla costruzione della parte sicura.
"Ci sono considerazioni in corso nell'area controllata dall'Idf, a condizione che possa essere messa in sicurezza, per avviare la costruzione di una nuova Gaza al fine di dare ai palestinesi che vivono a Gaza un posto dove andare, un posto dove trovare lavoro, un posto dove vivere", ha detto Kushner.
I mediatori arabi sarebbero allarmati dal piano che, secondo loro, gli Stati Uniti e Israele avrebbero presentato nel corso dei colloqui di pace. I governi arabi si oppongono fermamente all'idea di dividere Gaza, sostenendo che questo potrebbe portare a una zona di controllo permanente da parte di Israele all'interno della Striscia. E a questo punto diventa improbabile che impegnino truppe per la stabilizzazione dell'enclave a tali condizioni.
Un alto funzionario dell'amministrazione ha tenuto a sottolineare che si tratta di un'idea preliminare e che nei prossimi giorni saranno forniti aggiornamenti.
Ieri il presidente della Corte internazionale di Giustizia Yuji Iwasawa ha detto che Israele deve garantire i ''bisogni fondamentali'' degli abitanti della Striscia di Gaza, fornendo alla popolazione tutto quello che è necessario per sopravvivere. "In quanto potenza occupante, Israele è obbligato a garantire i bisogni fondamentali della popolazione locale, compresi i beni essenziali per la sua sopravvivenza", ha affermato Iwasawa.
Inoltre Israele ha l'obbligo di favorire il passaggio degli aiuti necessari a Gaza, compresi quelli forniti dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa. "La Corte ritiene che Israele abbia l'obbligo di accettare e agevolare i programmi di soccorso forniti dalle Nazioni Unite e dalle sue entità, tra cui l'Unrwa'', ha aggiunto Iwasawa.
Nell'opinione legale in cui si chiede Israele di permettere all'Unrwa di portare aiuti umanitari a Gaza, la Corte internazionale di Giustizia afferma che il governo israeliano non ha fornito prove a sostegno delle accuse di terrorismo rivolte a dipendenti dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi.
"La corte stabilisce che Israele non ha fornito prove a sostegno delle sue accuse che una parte significativa dei dipendenti dell'Unrwa sarebbero 'membri di Hamas o di altre fazioni terroristiche", ha detto Iwasawa. Israele ha messo al bando all'Unrwa dopo aver accusato alcuni suoi membri di aver preso parte agli attacchi di Hamas del 7 ottobre.
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(Adnkronos) - Oggi i 27 capi di Stato e di governo dell'Ue si riuniscono a Bruxelles per il Consiglio Europeo di ottobre, con un'agenda molto fitta che prolungherà i lavori probabilmente fino a ben dopo l'ora di cena. L'obiettivo del presidente Antonio Costa è quello di concentrare i lavori nella sola giornata di giovedì, senza riprendere la riunione l'indomani, dato che diversi membri del Consiglio dovranno recarsi a Londra per la riunione della cosiddetta coalizione dei Volenterosi. I lavori dell'Euco, come viene chiamato il summit nel gergo comunitario, inizieranno abbastanza presto, intorno alle 10, con gli arrivi dei leader già a partire dalle otto di mattina, fatta eccezione per il premier ungherese Viktor Orban, che dovrebbe raggiungere i colleghi nel pomeriggio, a causa di impegni in patria (commemora la rivoluzione del 23 ottobre del 1956).
Impegno provvidenziale, che gli consentirà, tra l'altro, di non partecipare alla discussione sull'Ucraina, che dovrebbe aver luogo la mattina. Discussione che avverrà dopo che il Dipartimento del Tesoro Usa ha annunciato sanzioni verso le principali compagnie petrolifere russe, invitando Mosca ad accettare immediatamente il cessate il fuoco in Ucraina. Colpite Rosneft e Lukoil.
Allo stato, le conclusioni del Consiglio Europeo sul tema ucraino non hanno il via libera dell'Ungheria e sono a 26, ha riferito una fonte diplomatica. Dopo il tradizionale scambio di opinioni con la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, si passerà subito dopo a una discussione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in presenza, sugli ultimi sviluppi in Ucraina e su come l'Ue possa continuare al meglio il suo sostegno al Paese in guerra contro l'invasore russo.
La discussione sul tema, come di consueto, proseguirà poi senza il presidente Zelensky. I leader, prevede un alto funzionario, Ue, si concentreranno in particolar modo su come continuare a sostenere l'Ucraina nei prossimi due anni, ora che il disimpegno degli Usa dal sostegno finanziario a Kiev diventa sempre più evidente. Intanto, la Commissione ha confermato che un congelamento dell'attuale linea del fronte potrebbe essere un punto di partenza per i negoziati, cosa che fa pensare ad una soluzione 'alla coreana', che consenta perlomeno di mettere fine alla guerra, senza riconoscere le annessioni russe. Mosca, invece, continua ad insistere sulla necessità di affrontare quelle che ritiene essere le cause profonde del conflitto.
In particolare, oggi sarà sul tavolo dei leader la proposta avanzata dalla Commissione di allestire un prestito all'Ucraina basato sui fondi congelati alla Banca centrale russa, più precisamente sui contanti rivenienti dal rimborso delle obbligazioni che Euroclear, la società di clearing che detiene la stragrande maggioranza di quei beni, congelati per via dell'invasione dell'Ucraina, ha depositato in Bce. Come nelle attese, il progetto della Commissione si scontra con diverse difficoltà, prima tra tutte, oltre alla prevedibile opposizione di Budapest, le obiezioni del Belgio, il Paese in cui ha sede Euroclear.
Il governo belga teme di dover rispondere da solo, di fronte alla Russia, per una somma che si aggira intorno al 20% del suo reddito nazionale lordo. La bozza delle conclusioni sull'Ucraina che porta la data di ieri chiede alla Commissione di "presentare il prima possibile, sulla base di una valutazione dei fabbisogni di finanziamento, proposte concrete che includano il possibile uso graduale dei saldi di cassa associati con i beni russi immobilizzati, in accordo con il diritto internazionale e il diritto Ue". Si specifica che l'uso di quei soldi "dovrebbe essere sostenuto da una appropriata solidarietà e condivisione del rischio a livello Ue", una postilla che mira, evidentemente, a rassicurare il Belgio.
Non è affatto detto che basti. Com'era ampiamente previsto, un consenso sul via libera ad una operazione così complessa ancora non si è formato. Allo stato, ha spiegato una fonte, "non mi aspetto" che il Belgio dia via libera a un testo del genere, anche se il presidente Antonio Costa avrebbe in corso interlocuzioni con Bart De Wever, il primo ministro belga, per vedere che tipo di impegno potrà accettare Bruxelles. Di certo, "se il Belgio non accetta, il prestito non parte". Anche altri Paesi hanno chiesto chiarimenti su vari aspetti dell'operazione, inclusa la Germania che pure ha appoggiato pubblicamente l'idea, con un intervento scritto del cancelliere Friedrich Merz. L'impressione è che la Commissione abbia "sottovalutato" i risvolti e le complessità di una operazione del genere, che comporta rischi per il ruolo internazionale dell'euro, con le ripercussioni che ciò avrebbe anche sul servizio del debito degli Stati membri dell'Eurozona.
Sul piano tecnico, il percorso da fare per arrivare ad una proposta è ancora "complesso", quindi è probabile che il Consiglio Europeo inviti la Commissione a continuare ad "approfondire" gli aspetti di una proposta che potrebbe essere appoggiata dal summit dei leader a dicembre. La speranza dei vertici Ue era quella di arrivare nel testo a fissare le condizioni per una proposta legislativa della Commissione che avrebbe dovuto seguire a ruota il Consiglio Europeo di oggi per essere poi esaminata e valutata dal Consiglio, a livello di ministri. Allo stato, anche se fare previsioni è sempre rischioso, appare probabile che tutto venga rimandato a dicembre (anche se in realtà in pochi a Bruxelles si aspettavano tempi brevi su un dossier tanto delicato e complesso).
La presidente della Bce Christine Lagarde, che ha ripetutamente espresso dubbi e perplessità su questa iniziativa della Commissione (anche se non ha mai detto un secco "no"), che comporta potenziali rischi per il ruolo internazionale dell'euro come valuta di riserva (dubbi tanto seri che il presidente ucraino Zelensky l'ha chiamata e ha avuto con lei una conversazione dedicata al tema) non parteciperà alla discussione dei leader su questo tema, anche se probabilmente avrebbe qualcosa di interessante da dire. La sua presenza è prevista solo nella cena dei leader, quando si terrà l'Eurosummit, cui parteciperà anche il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe.
La discussione sull'Ucraina, senza la presenza di Orban (che si farà rappresentare dallo slovacco Robert Fico), non dovrebbe invece incontrare scogli sulle sanzioni: "Si spera di avere un accordo politico" sul diciannovesimo pacchetto di misure contro la Russia, ha detto una fonte. La Slovacchia ha comunicato agli altri Stati membri dell’Ue che ritira la sua riserva sul pacchetto. Lo si apprende da fonti diplomatiche. La conferma formale arriverà al termine della procedura scritta, entro questa mattina.
La presidenza danese dell'Ue fa sapere di avere concordato le nuove sanzioni, che comprendono un bando sulle importazioni di gas naturale liquefatto dalla Russia entro il 2027 e l'inserimento nella blacklist di altre navi della cosidetta flotta ombra, oltre a restrizioni ai viaggi dei diplomatici russi in Europa.
Durante il pranzo di lavoro, i leader si concentreranno sui dossier della difesa e della sicurezza europea, dopo che la Commissione ha presentato la Roadmap per il 2030, che articola un po' meglio il piano ReArmEu presentato nello scorso marzo. Su questo tema, le ambizioni della Commissione si sono scontrate con la resistenza degli Stati membri, assai restii a cedere a Bruxelles un potere, quello sulla difesa, che è "l'essenza stessa della sovranità", per dirla con l'alto funzionario.
Quindi, anche se la Commissione può sicuramente giocare un "ruolo importante", coordinando gli sforzi nazionali per evitare duplicazioni, scarsa interoperabilità e sprechi, il Consiglio Europeo metterà bene in chiaro che il processo di coordinamento degli sforzi nella difesa vedrà "gli Stati membri alla guida", in particolare attraverso riunioni più frequenti dei ministri della Difesa, sotto la presidenza dell'Alta Rappresentante Kaja Kallas. Questo, secondo la fonte, "è quello che chiede la grande maggioranza degli Stati membri".
Nella bozza, il Consiglio Europeo "invoca un lavoro guidato dagli Stati membri su tutte le aree di capacità prioritarie identificate a livello Ue da rendere operative, con il sostegno dell'Agenzia Europea della Difesa, e sulla base di un approccio complessivo coerente, basandosi sullo Strategic Compass, in modo che l'Europa sviluppi l'intero spettro delle capacità moderne necessarie, in piena coerenza con la Nato".
Nel pomeriggio i leader discuteranno di competitività, in particolare della doppia transizione, ecologica e digitale, nonché di sovranità digitale e di semplificazione. Il presidente Antonio Costa intende convocare, a questo proposito, un Consiglio Europeo informale che sarà interamente dedicato ai temi della competitività, che dovrebbe tenersi nel mese di febbraio, in preparazione del Consiglio Europeo formale di marzo. La discussione sul clima sarà "una delle più difficili" di questo summit, prevede l'alto funzionario, dato che gli Stati membri hanno "posizioni diverse" sugli obiettivi climatici al 2040.
La Commissione ha fissato l'obiettivo di ridurre del 90% le emissioni climalteranti, rispetto al 1990, entro il 2040, in modo da poter arrivare alla neutralità climatica nel 2050. Non tutti i Paesi la vedono nello stesso modo: i nordici, più avanti nella transizione climatica, sono più favorevoli, mentre altri Paesi sono assai più scettici, visto che ora la riduzione delle emissioni riguarderà i settori più difficili da decarbonizzare, come ad esempio la siderurgia (senza la quale non esiste industria della difesa, che è un downstream dell'acciaio).
Il Green Deal, varato senza una coerente strategia di politica industriale, concetto estraneo alla cultura predominante nella Commissione, si sta rivelando complicato da mettere a terra. Dopo che l'aspirante campione Ue delle batterie, Northvolt, ha dichiarato bancarotta, ora anche Stegra, startup svedese specializzata nell'acciaio green, sta lottando per evitare il fallimento, ha riportato il Financial Times, visto che l'acciaio pulito costa e difficilmente può competere con quello importato a basso prezzo da fuori Ue, prodotto con metodi inquinanti. La bozza delle conclusioni tenta di conciliare le varie posizioni fin dal titolo: "Una transizione verde competitiva".
Nel testo ci sono diverse aperture ai Paesi più prudenti sulla svolta green. Si sottolinea l'importanza di tenere conto dei contributi della rimozione di anidride carbonica dall'atmosfera (tema caro all'industria dell'Oil & Gas, che vorrebbe usare all'uopo i giacimenti esauriti); la necessità di definire "un adeguato livello di crediti internazionali di elevata qualità". E, clausola cui l'Italia tiene molto, si rimarca nero su bianco "la necessità di una clausola di revisione, alla luce delle ultime evidenze scientifiche, dei progressi tecnologici e delle sfide in evoluzione alla competitività globale dell'Ue". Se dovesse sparire questa clausola di revisione, le conclusioni del Consiglio Europeo sul clima potrebbero saltare.
La bozza cita anche esplicitamente l'Ets 2, il sistema Ue di scambio delle quote di emissioni inquinanti che, quando entrerà in vigore nel 2027, provocherà probabilmente rincari di benzina, diesel e gas naturale, che colpiranno i cittadini europei, già alle prese con le conseguenze dell'alta inflazione post pandemia. Il premier polacco Donald Tusk ha avvertito che, se entrerà in vigore così com'è stato concepito, tutti i governi democratici dell'Ue cadranno. "Vedete voi se ne vale la pena", ha ammonito l'ex presidente del Consiglio Europeo.
Concepito prima della guerra in Ucraina, quando i prezzi dell'energia erano molto inferiori a quelli attuali, l'Ets 2, in assenza di interventi, potrebbe provocare ulteriori rincari dell'energia, già costosa a causa della riduzione, e del venturo stop, delle importazioni di gas russo, sostituite dall'import di Gnl, ben più caro del metano via tubo.
Al punto 61 delle conclusioni (lunghissime: a ieri i punti sono oltre settanta), il Consiglio Europeo "prende atto dell’intenzione della Commissione di proporre misure volte a facilitare l’entrata in vigore dell’Ets 2 e invita la Commissione a presentare una revisione del quadro di attuazione dell’Ets 2, compresi tutti gli aspetti pertinenti".
Il presidente Antonio Costa tenterà di inquadrare la discussione tra i leader non sugli obiettivi climatici in sé, ma sulle condizioni per raggiungerli. "Per raggiungere gli obiettivi climatici, dobbiamo avere una visione pragmatica non solo sul quadro giuridico, ma anche sulle condizioni con le quali possiamo raggiungerli", spiega l'alto funzionario Ue. L'idea di Costa "non è quella di discutere la legge sul clima e gli obiettivi", aggiunge, ammettendo però che i leader sono liberi, se vogliono, di sollevare il tema. Una fonte diplomatica esclude che dal Consiglio Europeo arrivino indicazioni numeriche sui target: sulla base della discussione dei leader, i ministri dell'Ambiente voteranno su questo a maggioranza qualificata il 4 novembre nel Consiglio Ambiente. Un passaggio preventivo in Consiglio Europeo è necessario, perché gli obiettivi climatici hanno ripercussioni che vanno ben oltre le competenze dei ministri dell'Ambiente.
La lettera sulla competitività inviata dalla presidente Ursula von der Leyen viene considerata "importante" anche per "inquadrare il dibattito" tra i leader. Sull'auto, settore in preda ad una profonda crisi in Europa, la lettera di von der Leyen offre qualche apertura, come una lieve anticipazione dei tempi per la revisione del regolamento sulle emissioni di Co2, ora attesa entro fine anno. Si menzionano i biocarburanti, come chiedeva l'Italia (finora la Commissione aveva aperto solo agli e-fuels, cari alla Germania). Ma, anche se a parole si ribadisce il rispetto per la neutralità tecnologica, di fatto la posizione della Commissione non è cambiata: le auto nuove dovranno essere a emissioni zero. Chi pensa di poter progettare un'auto con motore a scoppio a zero emissioni, si accomodi.
L'Italia, insieme ad altri Paesi, solleverà il tema dell'auto e cercherà di inserire nel testo delle conclusioni il concetto di "neutralità tecnologica" che, se due anni fa a Bruxelles era una specie di parolaccia, oggi non lo è più. Per questi Paesi, il concetto di neutralità tecnologica significa l'uso di biocarburanti, e-fuels e altri carburanti diversi dall'alimentazione elettrica. Francia e Spagna, invece, si sono espresse insieme per la difesa del solo elettrico, sensibili probabilmente agli interessi delle case automobilistiche che più hanno investito su questa tecnologia e che iniziano a produrre e-car competitive.
A cena si terrà l'Eurosummit, cui parteciperanno la presidente della Bce Lagarde e quello dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe. Infine, se necessario, dopo cena i leader potrebbero discutere della situazione in Medio Oriente, dopo la tregua imposta a Israele e Hamas dagli Usa di Donald Trump, e di migrazioni, tema cui la presidente von der Leyen ha dedicato la consueta lettera pre-Consiglio Europeo, un'abitudine che era iniziata sotto la presidenza di Charles Michel. Sotto la presidenza danese, si terrà un prevertice di coordinamento dedicato al tema migrazioni, cui parteciperà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (di Tommaso Gallavotti)
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