(Adnkronos) - "E' nei primi anni di vita che si costruisce non solo il percorso di salute, ma anche il destino dell'adulto in termini di qualità della vita e rischio di malattie croniche non trasmissibili. Assistiamo a un preoccupante aumento del sovrappeso e dell'obesità, che riguarda ormai quasi il 31% dei bambini, con punte ancora più alte in alcune regioni. Accanto a quella fisica, cresce anche una fragilità psicologica profonda che coinvolge le giovani generazioni". Lo ha detto Rino Agostiniani, presidente della Società italiana di pediatria, all'apertura dell’80° Congresso nazionale della Sip, che raduna oltre 2mila specialisti a Napoli fino al 31 maggio .
"L'uso eccessivo degli strumenti digitali - avverte Agostiniani - è spesso più il sintomo che la causa di un disagio. Ma resta un indicatore di fragilità e richiede attenzione da parte di pediatri, famiglie e istituzioni. Una società che non investe nei bambini è una società che rinuncia al proprio futuro”, ha ribadito il presidente Sip richiamando l'attenzione sul fatto che, come segnala l'Istat, se l'attuale tendenza demografica non cambia, l'ultimo bambino italiano potrebbe nascere nel 2225. "Non è solo un allarme numerico - sottolinea il pediatra - ma il segno di una crisi culturale e sociale. Noi pediatri diciamo con chiarezza: non c'è futuro senza infanzia".
Alla guida della Sip dall'inizio del 2025, Agostiniani ha infine delineato la visione per il suo mandato: "La Società italiana di pediatria deve essere un interlocutore autorevole per le istituzioni, i decisori politici e i media, ma anche un punto di riferimento culturale, scientifico ed etico per le famiglie, i genitori, i ragazzi e i bambini. Sarò soddisfatto se, di fronte a un dubbio o a una scelta, una famiglia potrà chiedersi: 'Cosa ne pensa la Sip?'".
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(Adnkronos) - "La fecondazione eterologa incontra il favore del 59,7% del campione nel 2025, in aumento rispetto al 2021 (57,5%)". Lo rileva il 37esimo Rapporto Italia dell'Eurispes.
Il report prende in esame anche la GPA, "una questione particolarmente spinosa: il nostro ordinamento giuridico vieta la maternità surrogata e la legge stabilisce che non è possibile ricorrere all'utero in affitto per soddisfare il proprio desiderio di maternità e di paternità, in virtù del superiore interesse del minore (articolo 12, comma 6, della legge n.40 del 2004)". Inoltre, "la possibilità per le coppie di recarsi all'estero per ricorrere alla gestionale per altri, approfittando delle diverse legislazioni", è "contrastata oggi in Italia dall'adozione di una normativa che rende la gestazione per altri 'reato universale'. La complessità che la questione pone - rimarca l'istituto di ricerca - si riflette anche nelle posizioni espresse dagli italiani: nel 2025 solo il 35,5% si dichiara favorevole a fronte del 64,5% degli intervistati che si dichiarano invece contrari, facendo registrare il dato più basso della serie storica dell'indagine (2021-2025)".
Gli italiani e la riassegnazione di genere. "Rispetto alla possibilità di autorizzare il cambiamento di genere tramite autodichiarazione dell'interessato, anche senza certificazioni mediche, l'opinione pubblica denota un certo grado di chiusura: meno di 4 italiani su 10 sono d'accordo (37,2%)". Lo evidenzia il 37esimo Rapporto Italia dell'Eurispes che nel 2022 ha introdotto tra i nuovi temi analizzati il 'sentiment' rispetto alla possibilità di autorizzare il cambiamento di genere tramite autodichiarazione.
"Sul riconoscimento delle identità di genere che non si rispecchiano nel femminile o nel maschile appare esserci invece maggiore consenso, seppure questa sia l'opinione di poco più della metà degli italiani (51,1%)", precisa il report.
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(Adnkronos) - Il mondo del Terzo settore ha assunto un ruolo di primo piano come terreno di dialogo tra amministrazioni pubbliche e cittadinanza sviluppando sempre di più modelli partecipativi. E' quanto emerge dal 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes. Secondo l’Istat, nel 2022 si contano circa 360.000 organizzazioni non profit in Italia, con circa 920.000 dipendenti.tra il 2011 ed il 2021 il numero delle istituzioni non profit è cresciuto del 13,7% e i dipendenti del 32,1%.nel 2022 le organizzazioni del terzo settore hanno contribuito alla produzione di valore del paese con 84 miliardi di euro (+5% rispetto al 2020).
Un’importante novità introdotta dalla riforma è stata l’istituzione del Registro unico del terzo settore (Runts), operativo dal 2021, che ha riunito i registri delle associazioni di promozione sociale (aps), delle organizzazioni di volontariato (odv) e l’anagrafe delle onlus.
Le piattaforme cooperative rappresentano un modello innovativo nel panorama del volontariato e del terzo settore in Italia, combinando la tecnologia digitale con i principi della cooperazione sociale. Nel 2023 sono state recensite 131 piattaforme cooperative italiane, di cui 86 hanno sede al nord. Se il mondo associativo saprà evolversi mantenendo il suo spirito costitutivo, esso rappresenterà uno dei mezzi più potenti per sostenere la transizione ecologica, sociale e tecnologica.
(Adnkronos) - "Dimettermi? Chiunque mi conosca sa che è assolutamente un'assurdità". Il giorno dopo la sentenza, Alessandra Todde incontra la stampa e ribadisce la volontà di tirare dritto dopo che il Tribunale ha respinto il suo ricorso contro la decadenza.
"Mi dimetterei se non avessi la fiducia dei sardi. Se i sardi mi dicessero chiaramente che non credono in me, che hanno difficoltà rispetto alle cose che sto portando avanti certamente mi porrei in discussione rispetto al mandato che ho ricevuto. Ma questa è l'unica possibilità, altre possibilità non esistono", ha detto la presidente della Regione Sardegna, che rivela di aver ricevuto invece tanto sostegno.
“Voglio ringraziare le migliaia di cittadini che hanno inondato la presidenza, che hanno inondato i miei canali social e che hanno scritto per darmi fiducia, confermarmi fiducia e dire che devo andare avanti - spiega -. Credo che questa sia la cosa più importante. Io ho ricevuto un mandato elettorale e dice che devo governare, che ho un diritto ma anche un dovere nei confronti dei sardi e nei confronti di coloro che hanno sposato il nostro programma e che vogliono il cambiamento in Sardegna. Io sono assolutamente determinata ad esercitare questo diritto. Anche la sentenza di ieri ha detto che il Consiglio ha l'ultima parola e io nel frattempo ho piene funzioni ed intendo esercitarle per governare la Regione”.
"Se c'è un risultato che questo processo sta ottenendo è di compattare la maggioranza in maniera molto forte”, osserva poi la governatrice, guardando il lato positivo dei guai giudiziari e assicurando che lei e il 'campo largo' che la sostiene continueranno nel loro lavoro.
“I vertici di maggioranza li facciamo continuamente, ieri abbiamo fatto una Giunta alle 8 e ne facciamo un'altra sabato mattina, continuiamo a confrontarci in maniera costante - spiega la presidente della Regione Sardegna -. Nei prossimi giorni ci incontreremo per temi pratici: c'è il nodo della sanità, c'è il nuovo bando sui trasporti, ci sono delle risposte che noi dobbiamo dare ai cittadini, Io sono molto contenta della risposta che ho avuto dalla mia maggioranza”.
Todde assicura quindi che la spada di Damocle della decadenza non stia influendo sul suo lavoro: “Noi stiamo governando: se ne facciano una ragione, continueremo a governare”.
“Siamo da diversi mesi in ballo su questo tema e probabilmente lo eravamo anche da prima perché, a sentire le notizie che avevano certi parlamentari, questa situazione aleggiava nell'aria addirittura durante l'estate - commenta la presidente della Regione Sardegna -. Questo non ha minimamente cambiato la nostra azione di governo. Abbiamo commissariato la sanità, abbiamo risolto il problema di La Maddalena che era fermo da diversi anni, abbiamo impostato il nuovo bando sui trasporti, stiamo dando risposte sull'agricoltura, sull'istruzione. Potrei elencare veramente i risultati in quest'anno di governo che sono moltissimi”.
Todde già ieri ha annunciato che farà ricorso e oggi rivela i dettagli. “Ci sono 30 giorni, il tempo è limitato. Noi abbiamo sempre allargato ad altri pareri, anche in questi mesi abbiamo ricevuto pareri esterni che vengono ovviamente da professionisti anche nazionali, quindi continueremo con questo metodo”, spiega ai giornalisti che ha incontrato nella sede istituzionale di Villa Devoto a Cagliari. Il primo ricorso contro la richiesta di decadenza arrivata dal Collegio di garanzia non è andato bene, ma Todde non cambierà il pool di avvocati. “Io confermo la fiducia nei confronti dei miei legali che mi hanno seguito fino a questo momento - assicura - e continueremo a prendere in considerazione tutto quello che può arrivare come valore aggiunto da parte di altri professionisti, quindi il metodo non cambierà”.
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(Adnkronos) - Il burnout viene definito dall’Oms come uno stato di stress cronico lavoro-correlato caratterizzato dalla sensazione di completo esaurimento delle proprie energie fisiche e mentali. i fattori che contribuiscono al burnout sono: lunghe ore di lavoro, mancanza di riconoscimento, monotonia delle mansioni e una cultura lavorativa che esalta la produttività. Tra i sintomi troviamo: esaurimento; sensazione di alienazione dalle attività lavorative; riduzione delle performance lavorative. E' quanto emerge dal 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes
Da uno studio Goodhabitz nel 2024, è emerso che il 70% della forza lavoro in Italia è alle prese con stress e burnout e il 13% dichiara di averli sperimentati in modo molto forte; 1 su 2 ha scelto di affrontare le proprie difficoltà in modo isolato. Secondo la voce dei medici, le regioni che riscontrano una percentuale più alta di soggetti con problematiche legate al benessere lavorativo sono: Lombardia con il 27% e Lazio con il 10,6%.
L'Oms, nel delineare gli obiettivi e le strategie necessari alla creazione di una buona salute mentale sul posto di lavoro, raccomanda: formazione manageriale per la salute mentale; formazione per i lavoratori di alfabetizzazione e consapevolezza sulla salute mentale. Riconoscere i segnali del burnout e intervenire tempestivamente è cruciale per prevenire danni a lungo termine alla salute mentale e fisica dei lavoratori. E' responsabilità delle organizzazioni garantire un ambiente lavorativo sano, inclusivo e sostenibile.
(Adnkronos) - Nell’Italia contemporanea, il cibo ha smesso da tempo di essere soltanto nutrimento: è diventato linguaggio, identità, e riflesso dei valori individuali e collettivi. E' quanto emerge dal 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes. La maggioranza degli italiani interpellati dichiara di essere onnivoro (84,9%), il 9,5% non mangia carne poiché vegetariano o vegano, mentre il 5,6% è stato vegetariano in passato.
Sempre più diffuse le diete 'senza' con un numero importante di quanti vi aderiscono pur non avendo necessità mediche, intolleranze o allergie. I più gettonati sono gli alimenti senza zucchero (28,2%) insieme a quelli senza lattosio (27,3%). una minoranza acquista invece senza glutine (18%), senza lievito (16,4%), senza uova (15,4%).
Il 57,4% dei cittadini interrogati dichiara di utilizzare (qualche volta, spesso o abitualmente) gli integratori alimentari, il 56% i mix di frutta secca e semi, il 52% gli alimenti proteici, il 48,5% i semi (lino, girasole, canapa, ecc.). Pochi consumano gli alimenti contenenti cannabis, legalmente in commercio (17,2%).
(Adnkronos) - L’assemblea di Assosomm, Associazione italiana delle agenzie per il lavoro, ha rinnovato il proprio consiglio direttivo, confermando Rosario Rasizza alla presidenza per il quarto mandato consecutivo. Nel corso della riunione sono stati eletti come vicepresidenti Gianni Quatera e Michele Borghi. Il nuovo consiglio direttivo passa da 7 a 9 componenti, a testimonianza della volontà dell’Associazione di rafforzare ulteriormente la propria rappresentanza e capacità d’azione. Oltre a presidente e vicepresidenti, faranno parte del consiglio anche Claudia Ciotola, Davide Ferraro, Paolo de Vincentiis, Nicoletta Spina, Pietro de Padova, Luca Giovannone. Soraya Zanella è confermata nel ruolo di segretario generale, mentre Francesco Salvaggio continua a ricoprire la carica di presidente emerito.
Rosario Rasizza, presidente confermato di Assosomm, dichiara: "Essere riconfermato alla guida dell’Associazione è per me motivo di grande orgoglio, ma anche di responsabilità. Il nostro settore ha vissuto trasformazioni profonde e oggi la somministrazione si dimostra uno strumento fondamentale per costruire un mercato del lavoro più moderno, efficiente e inclusivo. La recente approvazione del Collegato lavoro 2025 e della legge 203/2024 rappresentano un punto di svolta importante: per la prima volta, il legislatore ha riconosciuto con chiarezza il valore e la dignità del lavoro somministrato, equiparandolo sotto vari aspetti al lavoro diretto e rimuovendo ostacoli ingiustificati che ne limitavano l’efficacia. Le recenti riforme legislative hanno dunque confermato il ruolo strategico della somministrazione".
"Ma - avverte - non si tratta solo di norme: stiamo parlando di persone, di lavoratori che trovano attraverso la somministrazione un’occupazione regolare, stabile, tutelata. Penso ad esempio all’esonero dalla causale per disoccupati di lunga durata o per chi appartiene a categorie svantaggiate: non è solo un passaggio tecnico, è un atto di inclusione sociale. E' la possibilità concreta per migliaia di individui di tornare protagonisti nel mondo del lavoro".
"La nostra associazione - sottolinea - continuerà a lavorare per semplificare il quadro normativo, ridurre le incertezze, cito soltanto la questione delle missioni superiori ai 24 mesi, e rafforzare il ruolo delle Agenzie come garanti di legalità, trasparenza e crescita. Laddove le Agenzie sono presenti e operative, si registra un calo significativo del lavoro nero: è la dimostrazione tangibile del nostro impatto positivo sul sistema Paese".
"Abbiamo davanti a noi - spiega - sfide complesse, ma anche un’opportunità unica per costruire un mercato del lavoro più umano, più giusto e capace di valorizzare ogni percorso professionale. Continueremo a farlo con determinazione, dialogando con le istituzioni, ascoltando le imprese e mettendo al centro i lavoratori. La somministrazione non è una formula contrattuale: è una risposta concreta ai bisogni reali del presente e una visione ambiziosa per il futuro".
Il nuovo consiglio direttivo sarà pienamente operativo già da oggi e accompagnerà l’azione di Assosomm nel promuovere un mercato del lavoro sempre più trasparente, equo e orientato alla crescita delle competenze e al dialogo con le istituzioni e tutte le parti sociali.
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(Adnkronos) - Gli strumenti dell’Intelligenza artificiale (Ia) possono costituire un utile supporto per l’integrazione delle persone disabili nel mondo della formazione, in quello del lavoro e, in generale, nella vita sociale. E' quanto emerge dal 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes. Le persone con disabilità sono pari a 3 milioni e 150mila e sono soprattutto persone anziane: il 22% degli over 75 che vivono soprattutto in Umbria e Sardegna (Istat 2019). Sono quasi 338mila gli alunni con disabilità, il 4,1% degli iscritti (Istat 2023).
In particolare, i disturbi dello sviluppo psicologico sono presenti nel 56,8% degli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia, e il 23,7% degli alunni della secondaria di II grado. Il 17,8% degli alunni con disabilità necessita di software di base per il potenziamento delle abilità di base; il 14,6% di sistemi informatici per la lettura e lo studio; l’11% di apparecchi informatici/multimediali per la personalizzazione della didattica.
La tipologia di ausili realmente utilizzati sono gli apparecchi informatici e multimediali per la personalizzazione della didattica (41%) e i software didattici per l’apprendimento (31%). Nell’anno scolastico 2022-2023, la percentuale maggiore di queste dotazioni è presente nel centro Italia (52% di istituti scolastici), seguono nord (47,6%) e mezzogiorno (45,3%). Il 53% dei lavoratori con una disabilità, ritiene che l’Ia li aiuterà nello svolgimento del proprio lavoro e per il 51% degli intervistati l’adozione dell’Ia e di altre nuove tecnologie ha migliorato l’accessibilità nel proprio ruolo (Randstad 2024).
(Adnkronos) - Il welfare aziendale rappresenta un ambito chiave per Axa Italia, che nel tempo ha saputo costruire un ecosistema di soluzioni e servizi completo e personalizzato a disposizione di tutte le aziende, dalle più piccole alle grandi corporate. L’ultima novità, per continuare a rispondere a nuovi bisogni e ai cambiamenti in atto nella società e nelle imprese, riguarda i buoni pasto, attualmente tra le soluzioni di welfare più diffuse ed apprezzate dai lavoratori. A disposizione delle aziende tramite la rete di agenti Axa presenti su tutto il territorio nazionale, prevedono una gestione semplice, completamente digitale e l’accesso a un’ampia serie di servizi in tutto il territorio italiano.
Numerosi i vantaggi, sia in termini di servizio e di costi. Per l’azienda, il servizio, totalmente gratuito, consente un’attivazione e gestione completamente digitale e in pochi click, anche in termini di monitoraggio e reportistiche, e, in ottica di flessibilità, l’acquisto personalizzato nel tempo in base alle esigenze. Per i dipendenti delle aziende, a disposizione una App con geolocalizzazione per visionare tutti gli oltre 40.000 esercizi convenzionati in tutta Italia, il pagamento della spesa senza bisogno di una card fisica o buono cartaceo sul Pos e il convenzionamento di supermercati e ristoranti direttamente da App. L’attenzione a esigenze di supporto immediato e concreto in ambito di welfare aziendale è al centro di numerose altre iniziative di Axa Italia, sia in termini di prodotto che di servizi ad alto valore economico e sociale, offerti da Axa Caring tramite la piattaforma Flexible Benefits Axa, che vanno dall’istruzione al tempo libero, all’assistenza, al benessere, alla mobilità e molto altro.
“La protezione delle imprese e quella del loro patrimonio più importante, il benessere dei collaboratori - ha dichiarato Cristiano Gianni, chief health officer di Axa Italia - sono al cuore nella strategia di Axa Italia. Per questo vogliamo essere al loro fianco, grazie alla consulenza dei nostri agenti, con un ecosistema di welfare completo e cucito sulle specifiche esigenze, che al ricco catalogo di soluzioni assicurative e flexible benefits, integra da oggi anche i buoni pasto, per rispondere a nuovi trend e bisogni in modo semplice e concreto”.
Leggi tutto: Welfare, Axa Italia integra buoni pasto nell’ecosistema dei servizi per le imprese
(Adnkronos) - Nella sua terza 'Giornata del volontariato' Ucb Pharma, azienda biofarmaceutica multinazionale con sede a Milano, ha rinnovato il suo impegno a sostegno delle realtà locali: 55 collaboratori di Ucb Italia hanno messo a disposizione tempo, energie e competenze per aiutare la riqualificazione degli spazi del Villaggio Sos Bambini di Saronno. Supportare realtà che investono concretamente in progetti di sviluppo sociale è per la farmaceutica un impegno irrinunciabile - si legge in una nota - una responsabilità che si traduce in azioni concrete a beneficio del territorio e di chi lo abita. Sos Villaggi dei bambini è un'associazione impegnata a garantire un futuro migliore a bambini e famiglie in difficoltà attraverso ambienti sicuri e stimolanti. La multinazionale biofarmaceutica, dedicata quotidianamente allo sviluppo di terapie innovative per le malattie croniche, crede fermamente nel suo ruolo sociale: creare valore non solo per i pazienti, ma anche per le comunità, i propri dipendenti, l'economia e il pianeta.
"Organizzare anche quest'anno la Giornata del volontariato rappresenta per noi molto più di un semplice appuntamento nel calendario aziendale - afferma con entusiasmo Laura Antonioli, Head of Medical Affairs di Ucb Pharma - E' il riflesso concreto di un impegno profondo e sentito verso una responsabilità sociale che va ben oltre il nostro lavoro quotidiano. Per noi 'prendersi cura' significa offrire non solo terapie innovative, ma anche sostenere chi affronta fragilità di natura sociale, economica e sanitaria - aggiunge Antonioli, presente all'attività - E' accompagnare persone e famiglie in un percorso di rinascita, aiutandole a ritrovare autonomia, speranza e futuro. Crediamo che questa sia la vera essenza della cura, un impegno che nasce dal cuore e si traduce in azioni concrete per costruire comunità più forti e inclusive".
Nel concreto, "ridipingere strutture, abitazioni e giochi nel Villaggio Sos bambini di Saronno è stato un modo tangibile per supportare questa realtà, i bambini e le famiglie ospitate - sottolinea Antonioli - Le attività svolte rappresentano solo un piccolo gesto, ma hanno un concreto impatto positivo. Ucb Pharma è orgogliosa di contribuire, attraverso questa iniziativa, al benessere della comunità e delle persone che potranno usufruire degli spazi da noi curati. Questo ci ispira a proseguire sempre più nel nostro impegno quotidiano e nelle nostre collaborazioni per una cura capace di andare anche oltre la terapia".
(Adnkronos) - Nel panorama in continua evoluzione del marketing digitale, l'intelligenza artificiale (AI) ha trasformato in modo sostanziale i processi di creazione dei contenuti. Visibilità e successo di un contenuto, tuttavia, non possono essere raggiunti unicamente con la mera generazione automatica. SEOZoom, la piattaforma italiana leader nel settore, presenta AI Engine, lo strumento innovativo per l’ottimizzazione dei contenuti per la SEO del futuro in grado di analizzare e ottimizzare i testi non solo per i motori di ricerca tradizionali, ma anche per gli ambienti basati su AI come ChatGPT, Perplexity e l'AI Overview di Google.
Questi nuovi sistemi, infatti, operano su logiche concettuali e conversazionali lontane dal tradizionale approccio basato sulle keyword. Come sottolineato da Ivano Di Biasi, CEO di SEOZoom, "L’intelligenza artificiale può scrivere, ma non sa dove portare il contenuto. Serve una strategia ed è qui che entra in gioco il nostro AI Engine".
AI Engine, integrato nativamente nell'Assistente Editoriale di SEOZoom, attraverso un motore di analisi semantica all'avanguardia, sfrutta database vettoriali e misurazioni contestuali simulando il comportamento di questi ambienti. AI Engine permette di valutare in tempo reale la compatibilità semantica di un contenuto con i modelli di AI Search, con l'obiettivo di supportare la creazione di contenuti che non solo soddisfino i criteri della SEO tradizionale, ma che siano anche altamente rilevanti per i sistemi di risposta basati sull'AI.
Nel corso dell’ultimo biennio, l’aumento esponenziale di testi generati in automatico ha saturato le SERP, rendendo la visibilità una sfida sempre più ardua. La SEO richiede oggi molto più della semplice pubblicazione: necessita di contesto, strategia, intenzione e struttura. Di Biasi osserva: "Google sta cercando chi scrive davvero, non solo cosa viene scritto". AI Engine nasce proprio per colmare questo divario, fungendo da ponte tra l'automazione e la strategia editoriale, supportando il lavoro umano senza mai sostituirlo.
Frutto di oltre un anno di ricerche e studi approfonditi sui comportamenti di Google, AI Engine è il primo strumento in grado di valutare i contenuti in chiave AI Overview. Mentre i motori di ricerca tradizionali si basano sulla corrispondenza di parole chiave, link e autorità del dominio, le AI operano su embedding semantici: interpretano ogni contenuto in un "vettore di significato" e lo confrontano con altri vettori per trovare similarità concettuali.
Grazie ad un playground interattivo presente in AI Engine, gli utenti possono inserire una query e un contenuto per osservare come verrebbe interpretato da un motore AI. Il sistema fornisce suggerimenti per le modifiche, evidenzia i punti critici e stima le possibilità di selezione del contenuto in una risposta AI generata, calcolandone la coerenza, la profondità informativa e identificando le lacune. Ogni intervento correttivo viene valutato in base all'impatto stimato sulla nuova SERP AI-based.
AI Engine è parte integrante della nuova versione di SEOZoom, una piattaforma completamente riprogettata per offrire un'esperienza più veloce, integrata e multicanale. La nuova suite include moduli predittivi, tracciamento del brand e dei competitor, analisi avanzate, suggerimenti predittivi e un sistema di social monitoring che intercetta i contenuti organici presenti in SERP da piattaforme come YouTube, Facebook, Pinterest e LinkedIn.
"Google ha imparato a capire non solo cosa cerchi, ma anche come vuoi riceverlo. Se cerchi ispirazione, mostra Pinterest. Se cerchi una guida, mostra YouTube. Noi monitoriamo tutto questo e lo mostriamo all’utente", spiega Di Biasi CEO di SEOZoom.
SEOZoom non si limita a suggerire cosa pubblicare, ma anche dove conviene farlo, stimando il potenziale traffico per ogni scelta (articolo blog, video YouTube, post social), è uno strumento che suggerisce, corregge e orienta, mantenendo il controllo e la decisione finale saldamente nelle mani dell'esperienza umana.
La SEO non è più meramente una questione di parole chiave, ma un combinato di valutazioni strategiche che richiedono coerenza e identità. L'AI può agevolare la produzione di testi, ma non è in grado di prendere decisioni strategiche. Non può analizzare il contesto di un brand, costruire una narrazione efficace, adottare il tono più appropriato, valutare tempistiche o effettuare una selezione del canale ideale.
“L’obiettivo della nuova SEOZoom,” conclude Di Biasi, “non è più solo fornire dati, ma trasformarsi in un assistente operativo per il lavoro editoriale. Il sistema, oggi, suggerisce cosa fare: quali keyword sfruttare, dove pubblicare, come adattare i contenuti, persino quando aggiornare un articolo per sfruttare la stagionalità. Il ruolo dell’intelligenza artificiale, in questa visione, non è quello di generare contenuti in modo cieco, ma di supportare l’intelligenza strategica di chi scrive: uno strumento per aiutare i contenuti giusti a emergere, nei canali giusti, per il pubblico giusto”.
(Adnkronos) - Armato di ascia, ha aggredito i genitori. Per questo motivo un 15enne è stato arrestato a Portici, in provincia di Napoli. Il ragazzo dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e porto e detenzione di arma bianca.
I carabinieri – allertati dal 112 – sono intervenuti in un appartamento per una lite in famiglia. A chiedere aiuto, è stato il padre del 15enne. L’uomo, pensando che il figlio avesse problemi di droga, lo ha rimproverato: a quel punto il ragazzo è andato su tutte le furie e, nell’area attrezzi da giardino, ha preso un’ascia.
Armato, ha danneggiato le pareti esterne dell’abitazione e distrutto i vetri, per poi minacciare di morte il padre che intanto si era barricato in casa e chiamato i Carabinieri. La madre del ragazzo invece non si è arresa e ha tentato di placarlo inutilmente. Prima a mani nude, il 15enne ha preso a pugni le altre finestre riducendole in frantumi, poi ha aggredito i genitori prima di scappare scavalcando il muro di recinzione.
I Carabinieri hanno sequestrato l’ascia e si sono messi alla ricerca del ragazzo, rintracciato e bloccato in via IV Novembre nei pressi della Circumvesuviana di Portici/Bellavista. Il ragazzo è stato arrestato e trasferito nel centro di prima accoglienza di Napoli Colli Aminei.
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(Adnkronos) - Addio al generale di Corpo d’armata Nicola Zanelli: aveva 62 anni. Pochi mesi fa la scoperta della malattia, si legge sul Resto del Carlino, il decesso ieri all’Hospice di Montericco (Reggio Emilia). Cresciuto sull'Appennino reggiano, è stato una figura centrale delle Forse speciali italiane partecipando a numerose missioni internazionali.
Nel 1993 ha comndato una compagnia del 187esimo Reggimento 'Folgore in Somalia, durante l'operazione Restore Hope si legge sul sito infodifesa.it. Si trovò a combattere nell’imboscata al Check Point Pasta, a Mogadiscio. Successivamente operò in Iraq, in Gran Bretagna, Irlanda e Islanda. Dal 2020 al 2021 ricoprì l’incarico di vicecomandante della missione Nato 'Resolute Support' in Afghanistan, in una delle fasi più delicate del conflitto.
Leggi tutto: Morto a 62 anni Nicola Zanelli, vicecomandante Nato in Afghanistan
(Adnkronos) - La Società Italiana di Pediatria (Sip) apre il suo 80esimo congresso a Napoli con un appello contro le disuguaglianze territoriali e sociali che colpiscono l’infanzia. “Il futuro si costruisce nei primi anni di vita, ma non tutti i bambini hanno le stesse condizioni per costruirlo. Non possiamo accettare che in Italia il codice postale pesi più di quello genetico. La salute dei bambini non può dipendere dal luogo in cui si nasce”. Il congresso è in programma fino al 31 maggio alla Mostra d’Oltremare. Oltre 2.000 pediatri da tutta Italia si confronteranno sulla salute fisica, mentale e sociale dei bambini.
I bambini sono sempre meno. Eppure, mai come oggi dovrebbero essere considerati una priorità assoluta. “Viviamo in un Paese che fa pochi figli – afferma il presidente Sip Rino Agostiniani – e che fatica a sostenere chi decide di diventare genitore. Se non cambiamo rotta, l’ultimo italiano potrebbe nascere nel 2225. Ma il punto è un altro: che futuro può avere una società senza bambini e che non investe nell’infanzia?”. Pochi e diseguali, sin dalla nascita. Le evidenze scientifiche sempre di più mostrano che la salute si costruisce – o si compromette – nei primi mille giorni: 270 di gravidanza e 730 giorni successivi. Cruciali per una crescita sana. È lì che si strutturano il microbiota intestinale, le reti cerebrali, i meccanismi epigenetici. È lì che la povertà, l’inquinamento, l’alimentazione e gli stili di vita errati lasciano il segno.
“Ma quei mille giorni non sono uguali per tutti - ricorda Agostiniani - Un bambino nato in una regione con meno screening neonatali ha già un destino più fragile. Ed è inaccettabile che oggi, in Italia, la regione di nascita possa determinare l’accesso alla diagnosi precoce di una malattia genetica o alla profilassi per il virus respiratorio sinciziale".
In Italia oltre 1,3 milioni di bambini vivono in povertà assoluta, con punte di oltre il 30% tra i figli di immigrati. Secondo i pediatri, "una delle espressioni più gravi di questa disuguaglianza è proprio l’alimentazione, dove due sono i rischi estremi: da un lato, un’ampia fascia di bambini fatica a seguire un’alimentazione completa e bilanciata; dall’altro, la cattiva educazione alimentare e uno stile di vita sedentario hanno portato a un vero allarme sovrappeso e obesità, che in Italia interessa il 30% delle giovani generazioni. Esiste una frattura epidemiologica tra Nord e Sud negli stili di vita e quindi nella salute infantile. In Campania, il 44% dei bambini è in eccesso ponderale. In Trentino, la percentuale è meno della metà. Nelle Regioni meridionali e insulari, i tassi di obesità infantile superano spesso il 14%, mentre in quelle settentrionali raramente oltrepassano il 10%".
"Abbiamo bambini che saltano la colazione, che non mangiano frutta o verdura, che vivono in quartieri senza spazi per giocare, che non frequentano l’asilo nido, dove si potrebbe garantire almeno un pasto completo”, denuncia la Sip. E poi ci sono le disuguaglianze che non si vedono subito, ma che lasciano segni profondi: quelle che riguardano la salute mentale. Secondo l’Oms, 1 adolescente su 7 soffre di un disturbo psichico, con esordio prima dei 14 anni, e il suicidio è la quarta causa di morte tra i 15 e i 19 anni. "In Italia - secondo la Sip - 1 minore su 5 è affetto da un disturbo comportamentale, circa 2 milioni di bambini e ragazzi, ma spesso non trovano adeguata assistenza. Mancano posti letto, neuropsichiatri infantili, servizi sanitari che garantiscano percorsi di cura personalizzati realmente adatti alle diverse età, servizi territoriali. E ancora una volta, chi nasce al Sud o in aree interne ha meno possibilità di essere curato. “Siamo davanti a una fragilità nuova, che è anche frutto di una fragilità genitoriale. Una generazione ferita da isolamento, ansia, dipendenza digitale. Il ruolo dei pediatri è oggi più che mai strategico per intercettare le fragilità e accompagnare le famiglie in un tempo di grandi trasformazioni”, aggiunge Agostiniani.
Nel nostro Paese solo il 5% del Fondo Sanitario Nazionale è destinato alla prevenzione, contro il 10-12% di Paesi come Germania e Olanda. Eppure, i dati parlano chiaro: 1 decesso su 3 è attribuibile a fattori prevenibili (fumo, sedentarietà, cattiva alimentazione); ogni euro investito in prevenzione può generare da 2 a 16 euro di risparmi sanitari, produttività e riduzione delle disabilità; l’obesità costa l’1% del Pil. E intanto, il 54% delle scuole italiane non ha una palestra adeguata. Solo il 42% degli adolescenti è vaccinato contro il Papillomavirus. E il 27% dei quindicenni ha fumato almeno una sigaretta nell’ultimo mese.
Tra i temi centrali del Congresso ci sarà anche il ruolo sempre più rilevante dell’intelligenza artificiale in pediatria. Non è più un orizzonte lontano: l’Ia è già entrata nella pratica clinica e sta cambiando il modo di diagnosticare, curare, seguire i pazienti. “Ma non possiamo limitarci a usare strumenti nuovi – osserva Agostiniani –. Dobbiamo capirli, governarli, decidere come e dove applicarli". Accanto a queste trasformazioni tecnologiche, il congresso metterà in luce anche le innovazioni che stanno già facendo la differenza. Saranno presentati i primi risultati della profilassi universale contro il virus respiratorio sinciziale, si parlerà delle terapie combinate contro la miopia, capaci di rallentarne la progressione, e dei nuovi farmaci per l’obesità infantile, che aprono prospettive concrete nei casi più gravi. “Abbiamo davanti a noi sfide complesse – conclude Agostiniani – ma anche conoscenze e strumenti nuovi. La sfida è portarli ovunque servano, a tutti i bambini, senza lasciare indietro nessuno”.
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(Adnkronos) - Un’Italia sempre più attenta alla qualità, all’etica e alla sicurezza dell’ambiente lavorativo, oltre che alla retribuzione. Ė la fotografia che emerge dall’indagine demoscopica 'Gli italiani e il lavoro', condotta dall’Istituto Piepoli per conto della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, e presentata oggi, a Genova, nel corso della prima giornata del Festival del Lavoro, la manifestazione che si svolgerà fino a sabato 31 maggio presso i Magazzini del Cotone.
Obiettivo del sondaggio, mettere in luce quali sono le priorità e le aspettative degli italiani in tema di lavoro. Salari e sicurezza sullo stesso piano. Quando si tratta di indicare le priorità sul tema del lavoro, due aspetti si impongono con forza: l’aumento dei salari (63%) e la sicurezza sul lavoro (60%). Le due tematiche emergono come le vere priorità per i cittadini e sono ben lontane dai temi che fino a qualche anno fa erano concepiti come prioritari, come la crescita occupazionale (35%) o la riduzione della precarietà (31%).
A dimostrazione del fatto che c’è anche maggiore percezione nel Paese della crescita dell’occupazione a tempo indeterminato avvenuta negli ultimi tempi. Inflazione e responsabilità delle imprese. Per il 43% degli italiani, la principale causa della perdita di potere d’acquisto dei salari è l’inflazione e la responsabilità di contrastare questo fenomeno ricade sulle imprese (46%), seguite dai sindacati (35%).
E dall'indagine emerge anche che l'attenzione alla sicurezza sul lavoro è aumentata negli ultimi anni, soprattutto da parte delle istituzioni (il 41% ritiene che sia cresciuta), ma anche delle aziende (il 26%). I sindacati ricevono, invece, una valutazione più tiepida (22%), con un lieve saldo positivo.
Inoltre, il 52% dei lavoratori si sente tutelato sul proprio luogo di lavoro e 7 su 10 (71%) dichiarano di partecipare regolarmente a corsi di formazione obbligatoria in materia di sicurezza, organizzati dall’azienda per cui lavorano. Un dato in netto miglioramento rispetto al passato e che testimonia una crescente cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, frutto anche dei molteplici provvedimenti adottati in materia. Responsabilità condivisa sulla sicurezza.
Alla domanda su chi debba occuparsi principalmente della sicurezza sul lavoro, gli italiani si dividono: il 51% attribuisce la responsabilità principale alle imprese, mentre il 40% sottolinea la necessità di un impegno condiviso tra datori di lavoro e lavoratori. Ė questo, forse, il dato più interessante, che rappresenta come si sia diffusa tra gli italiani una nuova consapevolezza e una visione più concreta su questo tema. Conciliazione vita-lavoro e IA. Nel report anche una domanda su come facilitare la conciliazione tra lavoro e vita privata: qui la richiesta più forte arriva sul fronte dei servizi per le famiglie. Il 51% degli intervistati, infatti, indica come priorità l’ampliamento dell’offerta di strutture come gli asili nido, seguiti da maggiori servizi aziendali (21%). Infine, una considerazione sull’intelligenza artificiale, sempre meno percepita come una minaccia e sempre più come un’opportunità: il 58% degli italiani (il 66% tra i giovani) si dichiara favorevole al suo utilizzo per aumentare la competitività sul lavoro. Anche tra gli over 54 si nota una crescente apertura.
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