(Adnkronos) - La Juventus accelera per Jonathan David. Il club bianconero ha individuato nell'attaccante canadese, che si svincolerà dal Lille il prossimo 30 giugno, il rinforzo perfetto per il proprio attacco e ha intensificato i contatti con gli agenti del giocatore, secondo le ultime news di calciomercato di oggi, mercoledì 25 giugno. l club bianconero aveva già sondato il canadese, 25 gol nell'ultima stagione, negli scorsi mesi, ma si era scontrata con le altissime richieste degli agenti e con una concorrenza agguerrita. Anche Inter e Napoli infatti, in Serie A, sembrano essere sulle tracce di David, oltre a diversi club inglesi. Ora però la situazione è cambiata.
David ha messo la Juventus in cima alle proprie preferenze ed è in pressing con i suoi agenti per abbassare le richieste sulle commissioni. L'entourage del canadese, vista l'assenza di spese per il cartellino, chiede 15 milioni per formalizzare l'operazione, troppi per la Juventus. In campo è sceso il nuovo direttore generale bianconero Damien Comolli, che sta sfruttando i propri contatti in Francia per provare a chiudere l'operazione.
Il giocatore, dal canto suo, chiede un ingaggio da sei milioni di euro. Importante, ma alla portata delle casse della Juventus, specialmente se si considerano i 12 milioni percepiti da Dusan Vlahovic. Per ora, insomma, la Juventus è in pole position per arrivare a Jonathan David, uno degli svincolati più preziosi e ambiti di questo calciomercato .
Leggi tutto: Juventus, si accelera per David: sì dell'attaccante, nodo commissioni
(Adnkronos) - Perché le vendite di fine stagione si chiamano saldi? Questa parola è entrata ormai nel gergo comune con una qualifica ben precisa, ma in realtà è strettamente connessa ad un lessico commerciale. Il termine 'saldi', precisa Confcommercio, indica, infatti, la differenza tra le entrate e le uscite, nonché un 'saldo' positivo o negativo; motivo per cui i saldi sono la merce che non è stata venduta in un negozio a fine stagione e la vendita stessa dell'invenduto. La nascita dei saldi in Italia è segnata da una storia interessante, riportata in una pubblicazione dell'Istituto Bruno Leoni (centro studi torinese), firmata dall'avvocato Silvio Boccalatte.
E' nel periodo dell'Italia fascista che vengono promulgate le prime leggi sulle 'vendite straordinarie', comunemente chiamate saldi. Risale al 2 giugno 1939 l'introduzione di due categorie di vendita: le vendite di liquidazione e le vendite straordinarie. Entrambe furono definite forme di vendita al pubblico con le quali un commerciante cerca di esitare in breve tempo tutte le proprie merci o gran parte di esse, presentando al pubblico la vendita come occasione particolarmente favorevole.
Le vendite straordinarie riguardavano, in particolare, la vendita di capi d'abbigliamento, poiché erano considerati prodotti di carattere stagionale suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono esitati durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo. Alcune norme nel tempo sono state mantenute, come ad esempio il cartellino sulla merce che deve indicare chiaramente il prezzo, senza essere modificato durante l'intero periodo dei saldi. A cambiare, invece, è la possibilità dei negozianti di scegliere liberamente il periodo in cui effettuare le vendite straordinarie. Le leggi odierne, infatti, regolamentano il periodo dell'anno in cui devono essere svolti i saldi, sia in estate che in inverno.
In quel tempo, uno dei principali fattori a scoraggiare i commercianti era la trafila burocratica indispensabile per aderire alle vendite straordinarie. Era necessario, infatti, presentare una domanda e attendere che fosse approvata da una parte della corporazione locale, ovvero dalle associazioni controllate dal governo intorno a cui ruotava il piano economico del fascismo.
La fine del regime fascista nel 1944 comportò, nelle zone in cui l'Italia era stata liberata, l'abolizione delle sopra citate corporazioni. I poteri che finora avevano detenuto, furono trasferiti integralmente alle Camere di Commercio, Industria e Agricoltura dei vari capoluoghi e agli Uffici provinciali dell'industria e del commercio. In realtà non è tutto, poiché venne emanato un ulteriore decreto legislativo in grado di rimettere ordine e organizzazione sul tema saldi.
Si dovrà attendere il luglio del 1979 per avere il primo disegno di legge nazionale sulle vendite straordinarie: il numero 405 A.C. (= Atto Camera), presentato da alcuni deputati democristiani. Il primo firmatario fu Aristide Tesini, il quale nel discorso di presentazione sosteneva che frequentemente le 'vendite straordinarie o di liquidazione' contenevano pubblicità illusoria, poiché non veniva effettuato alcuno sconto. E' stata proprio questa una delle motivazioni per cui si rendeva necessario un intervento immediato. In aggiunta anche al fatto che, ormai, la legge del 1939 con la sua burocrazia ormai inadeguata non veniva più rispettata.
Aristide Tesini, nella presentazione, concludeva: "Con la presente proposta di legge si tende, moralizzando il mercato, ad eliminare quelle abnormi forme di vendita che, facendo leva sulla credulità, impediscono un corretto sviluppo di una sana e leale concorrenza, base del nostro sistema economico". E' stato questo uno dei principi fondamentali su cui i legislatori basarono le future regolamentazioni sul tema saldi. Si rendeva necessaria, infatti, la tutela dei consumatori dalla pubblicità ingannevole e dei negozianti da una concorrenza sleale, in cui alcuni commercianti promuovevano falsi deprezzamenti sulla merce. Il governo accettò il disegno di legge trasformandolo nella legge 19 marzo 1980, numero 80.
In sostanza, la legge ricalcava la normativa già in vigore nel periodo fascista, ma con l'aggiunta di ulteriori distinzioni tra vendite fallimentari (da svolgere solamente in caso di cessazione dell'attività) e "vendite straordinarie per fine stagione, dette anche saldi stagionali".
La legge del 1980 ha determinato lo svolgimento dei saldi in massimo due diversi periodi dell'anno e la loro durata, che non poteva essere superiore alle quattro settimane. Si definiva anche l'esposizione della merce in saldo: doveva essere indicata chiaramente ed esibita in modo separato da quella non in saldo.
Ulteriori misure (alcune in vigore ancora oggi) della legge: in caso di controlli, il venditore doveva dimostrare che gli sconti esposti erano stati rispettati; non doveva essere fatta pubblicità ingannevole; non vi erano limiti di acquisto dei capi in saldo; per avere lo sconto non erano obbligatori abbinamenti con altra merce.
Dopo la legge del 1980, ulteriori modifiche furono eseguite dieci anni dopo dalla legge 12 aprile 1991, numero 130. Uno degli emendamenti più importanti riguarda l'unificazione, in tutta Italia, dei periodi dei saldi. Se prima la decisione spettava alle Camere di commercio, con la legge 1991 i saldi si sarebbero svolti negli stessi periodi, ovvero dal 7 gennaio al 7 marzo e dal 10 luglio al 10 settembre. Al di fuori di questi periodi erano concesse solamente le "vendite promozionali" che, però, erano vietate nei 40 giorni precedenti ai saldi e per l'abbigliamento duranti i giorni dei saldi. Sette anni dopo, nel 1998, hanno fatto seguito alla legge del 1991 ulteriori modifiche sulle date delle vendite straordinarie. Fu stabilito, infatti, che fossero le singole regioni a deliberare la data di inizio saldi. Un potere che venne rafforzato nel 2001 con la riforma del titolo V della Costituzione Italiana, in cui le regioni hanno acquisito sempre più poteri decisionali, iniziando a disporre quasi del tutto in fatto di legislazione del commercio.
Resta, ad oggi, alle regioni la facoltà di stabilire una specifica disciplina in materia di vendite straordinarie, comportando vincoli e divieti diversi da regione a regione.
(Adnkronos) - "L'accesso regolare all'insulina e ai dispositivi per somministrarla è una questione di sopravvivenza che, spesso, per barriere economiche e sociali, non è garantita. Eppure, la capacità di prendersi cura di chi è ammalato e indigente definisce la qualità della nostra civiltà. Siamo felici di poter dare il nostro contributo, di aver incontrato un'azienda che ha scelto di camminare con noi per migliorare la società, e di aver collaborato con istituzioni che hanno compreso quanto sia decisivo lavorare insieme al Terzo settore per raggiungere chi ha più bisogno". Lo ha detto Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets, in occasione della presentazione alla Camera del progetto 'Vulnerabili', nato dalla collaborazione tra Novo Nordisk e Fondazione Banco Farmaceutico, con il sostegno del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Fi), e che ha come obiettivo garantire a ogni persona con diabete, indipendentemente dal suo status socioeconomico, il diritto e l'accesso alle terapie e contribuire a supportare gli operatori sanitari.
Leggi tutto: Salute, Daniotti (Banco Farmaceutico): "Felici di garantire insulina anche a indigenti"
(Adnkronos) - Crocevia decisivo per l’Inter al Mondiale per Club. I nerazzurri, dopo il pareggio all’esordio con il Monterrey e la vittoria in rimonta contro i giapponesi dell'Urawa Reds, si giocano qualificazione e primo posto nel girone nella delicata sfida con il River Plate, primo a pari punti con la squadra di Chivu. Un vero e proprio spareggio dunque che, secondo gli esperti di Sisal, è a favore dei nerazzurri: l’Inter è infatti avanti a 2,20, gli argentini sono imbattuti nel torneo ma il successo stavolta sembra più difficile, a 3,75, il pareggio – risultato che basterebbe alla squadra italiana per staccare il pass degli ottavi - è a 3,00. Il cammino dell’Inter, fin qui, ha mostrato lacune soprattutto in difesa, come dimostrano i gol subiti sia con Monterrey che con l’Urawa. Con gli argentini che sono sempre andati a segno si presume un match da Gol, a 1,65, con l’Under 2,50 a 1,75 che si fa preferire all’Over, a 2,00. La novità in attacco, potrebbe essere Francesco Pio Esposito accanto a Lautaro, al posto del fratello Sebastiano: la rete del giovane attaccante italiano è a 3,75, con Lautaro in pole a 2,75. L’attacco del River, con Driussi indisponibile, è nelle mani di Colidio, a 3,60, accanto a Mastantuono, a 4,00. L’Inter è favorita per la vittoria del Gruppo E, con il primo posto che vale 1,57 contro il 2,20 degli argentini.
La Juventus si gioca il primo posto del Gruppo G nella sfida con il Manchester City. I 9 gol segnati nel torneo, mettono i bianconeri in una posizione di vantaggio visto che il City ne ha segnato uno in meno ma, nel match, gli uomini di Tudor non hanno il pronostico a favore: per gli esperti di Sisal la vittoria juventina è a 4,75, il successo dei Citizens vale 1,75, il pareggio è a 3,60. Tra i bianconeri si è messo particolarmente in evidenza Yildiz, che ha già messo a segno tre gol nel torneo, il quarto è a 5,50 mentre Kolo Muani, dopo la doppietta all’esordio, è proposto marcatore a 4,00. Nel City spicca ovviamente Haaland, a 2,10. Nonostante il vantaggio juventino, il Manchester City è ancora favorito per la vittoria nel girone, a 1,75 contro il 2,00 dei bianconeri.
(Adnkronos) - L’arte racconta il vissuto delle persone con fibrosi polmonari in una nuova dimensione. Inaugurata al Chiostro del Bramante di Roma la mostra del progetto Air – una nuova dimensione per le fibrosi polmonari, iniziativa di Boehringer Ingelheim nata dal confronto di quattro associazioni di pazienti impegnate sul territorio nazionale - Anmar l'Associazione Nazionale Malati Reumatici, Apmarr l'Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, Gils il Gruppo italiano lotta alla sclerodermia, Fimarp la Federazione Italiana Ipf e Malattie rare Polmonari – e cinque giovani artisti digitali. Le fibrosi polmonari rappresentano una sfida di salute pubblica. Colpiscono migliaia di persone nel nostro Paese – circa 400.000 in Europa – molti dei pazienti affetti da Fibrosi Polmonare in media muoiono entro 3-5 anni dalla diagnosi. Si tratta di malattie rare, progressive e irreversibili, che vengono troppo spesso diagnosticate in ritardo, con gravi conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita dei pazienti.
Il progetto ha quindi il merito di tradurre plasticamente il patient journey della persona con fibrosi polmonare, dalla comparsa dei sintomi, alla diagnosi della malattia, dalla presa in carico alla corretta gestione della patologia, senza trascurare l’impatto psicologico. Cinque opere capaci di offrire allo spettatore un’esperienza immersiva e multisensoriale, grazie all’ausilio dell’arte figurativa e del linguaggio digitale della Realtà Aumentata. Le animazioni, in 2D e 3D, infatti, arricchiscono ogni opera permettendo di osservare le fibrosi polmonari da una prospettiva inedita, capace di restituire la complessità e le molte sfaccettature della patologia: Rifiorire di Francesca Macciò, Il respiro ritrovato di Adolfo Di Molfetta, Stringimi la mano di Laura Micieli, Anelito di Francesco Pestarino, L’altalena di Federico Niccolai.
“La mostra 'AiR – una nuova dimensione per le fibrosi polmonari' vuole rappresentare, in una modalità immediata ed emozionale, il vissuto complesso delle persone con questa patologia e si inserisce nel percorso di collaborazione che Boehringer porta avanti da anni con le associazioni di pazienti – ha dichiarato Morena Sangiovanni, presidente e Ad di Boehringer Ingelheim Italia. Sappiamo quanto possa essere in salita la vita per loro. In aggiunta alle difficoltà di ottenere una diagnosi corretta e di poter accedere alle terapie, chi ha la fibrosi polmonare sperimenta quotidianamente limitazioni progressive nella vita sociale, relazionale e lavorativa. Siamo grati alle associazioni di pazienti per la fiducia che ci hanno dimostrato, rendendo possibile questa mostra, alle comunità scientifiche e alle istituzioni, per questo ulteriore tassello di partenariato, consapevoli che solo insieme possiamo fare la differenza per le persone con fibrosi polmonare".
Proprio partendo dagli 'unmet needs' dei pazienti è stato presentato nei giorni scorsi in Senato un Documento di posizionamento per una presa in carico più strutturata dei pazienti. Il documento, realizzato con il contributo non condizionante di Boehringer Ingelheim e promosso dalla Senatrice Elena Murelli, è stato frutto di tavoli di lavoro a cui hanno partecipato le stesse Società Scientifiche e Associazioni di Pazienti coinvolte nel progetto AiR. Nelle opere, così come nel documento, vengono fuori in maniera importante la necessità di una diagnosi tempestiva, dell’accesso all’innovazione terapeutica, della creazione di una rete assistenziale integrata, e dell’adozione di linee guida nazionali per uniformare i percorsi di cura. Le opere rimarranno esposte presso il Chiostro del Bramante a Roma fino al 29 giugno.
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(Adnkronos) - Composizione
Prima l'apparente presa di distanza, poi la correzione del tiro sull'Articolo 5 della Nato. Donald Trump, oggi al vertice dell'Alleanza a L'Aja, conferma l'impegno degli Usa sulla difesa collettiva degli Stati membri. Ma di cosa parla e cosa prevede esattamente l'articolo?
Come ricordano il Parlamento italiano e l'organizzazione, la Nato è un’alleanza politica e militare il cui obiettivo primario è preservare la sicurezza e la libertà dei suoi Paesi membri. Tutti i membri della Nato rispettano valori comuni quali la democrazia, la libertà individuale e lo stato di diritto. Fondata a Washington nel 1949 con la firma del Trattato del Nord Atlantico, l’Alleanza riconosce la primazia delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
L’Articolo 5 del Trattato di Washington è il cuore dell’Alleanza. La norma cardine prevede che un attacco armato contro uno Stato membro sia considerato quale attacco diretto contro tutte le parti, impegnando ognuna ad assistere la parte o le parti attaccate, facendo ricorso, se necessario, all'impiego della forza armata.
L’articolo 5 è stato oggetto di interpretazione evolutiva che ha quindi portato a ricomprendere nella nozione di aggressione “ogni attacco armato sul territorio di Alleati, proveniente da qualsiasi direzione” e, dunque, a includere anche gli attentati terroristici nel novero delle minacce alla pace, alla sicurezza ed integrità degli stati.
L’attivazione dell’articolo 5 ha trovato applicazione per la prima volta per decisione del Consiglio atlantico riunitosi immediatamente dopo gli attentati terroristici di New York e Washington dell’11 settembre 2001, che stabilì che, qualora accertato che gli attacchi fossero diretti dall'estero contro gli Usa, essi sarebbero stati considerati come azioni offensive rientranti nell’ambito dell' articolo 5. D’altronde, l’articolo 24 del Nuovo Concetto Strategico della Nato, approvato a Washington nell’aprile 1999, aveva già incluso il terrorismo tra i “rischi di più ampia natura” per la sicurezza degli Stati membri.
"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".
Leggi tutto: Nato, cosa prevede l'articolo 5 citato da Trump
(Adnkronos) - Composizione
Prima l'apparente presa di distanza, poi la correzione del tiro sull'Articolo 5 della Nato. Donald Trump, oggi al vertice dell'Alleanza a L'Aja, conferma l'impegno degli Usa sulla difesa collettiva degli Stati membri. Ma di cosa parla e cosa prevede esattamente l'articolo?
Come ricordano il Parlamento italiano e l'organizzazione, la Nato è un’alleanza politica e militare il cui obiettivo primario è preservare la sicurezza e la libertà dei suoi Paesi membri. Tutti i membri della Nato rispettano valori comuni quali la democrazia, la libertà individuale e lo stato di diritto. Fondata a Washington nel 1949 con la firma del Trattato del Nord Atlantico, l’Alleanza riconosce la primazia delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
L’Articolo 5 del Trattato di Washington è il cuore dell’Alleanza. La norma cardine prevede che un attacco armato contro uno Stato membro sia considerato quale attacco diretto contro tutte le parti, impegnando ognuna ad assistere la parte o le parti attaccate, facendo ricorso, se necessario, all'impiego della forza armata.
L’articolo 5 è stato oggetto di interpretazione evolutiva che ha quindi portato a ricomprendere nella nozione di aggressione “ogni attacco armato sul territorio di Alleati, proveniente da qualsiasi direzione” e, dunque, a includere anche gli attentati terroristici nel novero delle minacce alla pace, alla sicurezza ed integrità degli stati.
L’attivazione dell’articolo 5 ha trovato applicazione per la prima volta per decisione del Consiglio atlantico riunitosi immediatamente dopo gli attentati terroristici di New York e Washington dell’11 settembre 2001, che stabilì che, qualora accertato che gli attacchi fossero diretti dall'estero contro gli Usa, essi sarebbero stati considerati come azioni offensive rientranti nell’ambito dell' articolo 5. D’altronde, l’articolo 24 del Nuovo Concetto Strategico della Nato, approvato a Washington nell’aprile 1999, aveva già incluso il terrorismo tra i “rischi di più ampia natura” per la sicurezza degli Stati membri.
"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".
(Adnkronos) - Di fronte allo scenario geopolitico che stiamo vivendo in queste settimane, parlare di sostenibilità assume ancora più urgenza. Per questo, Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale vuole promuovere oggi più che mai un confronto costruttivo fra tutti gli attori sociali - imprese, Enti del Terzo Settore, istituzioni, accademie - per favorire la coesione sociale come modello antitetico al conflitto, per vigilare sulle tematiche ambientali, che rischiano di passare in secondo piano nelle agende governative a causa delle guerre in atto. Ma anche per fronteggiare i rischi economici del cosiddetto 'Esg backlash', letteralmente 'contraccolpo Esg'.
“Durante il Salone si confronteranno molte organizzazioni che hanno scelto di integrare la sostenibilità nel piano strategico - commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Un cambiamento che parte dalla modifica di processi produttivi, un diverso modo di gestire la filiera, un nuovo approccio nella relazione con gli stakeholder. Ma cresce la consapevolezza che per diventare un driver strategico, la sostenibilità richiede un vero e proprio cambio culturale: l’impegno sociale e ambientale deve essere una scelta convinta, continuativa, integrata nella strategia dell’impresa”.
Terminati i lavori del Giro d’Italia della Csr, che si è tenuto tra febbraio e giugno in 7 città italiane, il prossimo appuntamento è a Milano, dall’8 al 10 ottobre 2025 presso l’Università Bocconi, per la tredicesima edizione nazionale dal titolo 'Creare futuri di valore'; 250 organizzazioni hanno già confermato la loro presenza, e il programma culturale prevede 6 percorsi tematici per affrontare le questioni più urgenti dello sviluppo sostenibile: Formazione e Lavoro, Cultura e Territorio, Economia e Finanza, Ambiente e Rigenerazione, Governance e Leadership, Innovazione e Impatto.
Al Salone si discuterà di come sia importante definire politiche di inclusione, investire sulle persone, offrire ai giovani l’opportunità di mettersi in gioco. La sostenibilità è un investimento sul futuro: se vuole durare nel tempo, l’impresa deve realizzare programmi di medio-lungo termine finalizzati anche ad attrarre nuovi talenti. Un altro tema importante per la competitività è migliorare la gestione della filiera e adottare un approccio 'circolare', una scelta che migliora le performance di un’organizzazione e quindi la sua competitività. L’economia circolare deve essere un modello adottato in tutte le fasi - dalla progettazione alla produzione al fine vita del prodotto - per cogliere ogni opportunità di risparmio e minimizzare scarti e perdite.
Allo stesso modo è fondamentale lavorare sulle misurazioni dell’impatto, fondamentali per rendere evidenti e standardizzati i vantaggi della sostenibilità in risposta all’Esg backlash. Il Salone si impegna in questo senso assegnando anche in questa edizione il Premio Impatto, pensato per valorizzare la capacità di misurare il valore economico, sociale e ambientale creato da progetti e iniziative di sostenibilità. La partecipazione al premio è gratuita e aperta a organizzazioni profit, non profit e pubbliche amministrazioni.
Leggi tutto: Il Salone della Csr, dall’8 al 10 ottobre a Milano
(Adnkronos) - Rimborsi spese tracciabili per lavoratori dipendenti e autonomi? Sì in Italia ma non più nel caso di spese all'estero. E' quanto prevede la soluzione normativa nel dl Fiscale appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La nuova norma supera, in sostanza, la tracciabilità all’estero dei rimborsi spese previsto dalla Legge di bilancio, tenuto conto del fatto che in molti Paesi, è molto diffuso il pagamento in contanti e per i lavoratori era quindi difficile presentare un pagamento tracciato alle aziende. Una decisione che soddisfa l'Aidp, l'associazione italiana per la direzione del personale, come spiega ad Adnkronos/Labitalia il vicepresidente Roberto Mattio.
"Siamo soddisfatti -spiega- di esser riusciti a far capire alle istituzioni le criticità che la norma comportava all'estero, non in Italia. Molte aziende hanno infatti dipendenti che vanno in missione al lavoro all'estero, e, specie nel caso del vitto, in alcuni Paesi, ad esempio dell'Africa e dell'Asia, non è semplice o addirittura impossibile pagare con carte di credito o altri sistemi tracciabili, visto che si accettano solo contanti. Senza la tracciabilità del pagamento la norma prevedeva che il rimborso poteva essere fatto solo come reddito, ma questo comportava diversi problemi. Se il lavoratore spendeva 100 per mangiare e l'azienda erogava 100 a rimborso in busta paga, la somma che arrivava in tasca al lavoratore, tra contributi e tasse, era la metà. E allora molti lavoratori hanno iniziato a non voler più andare in trasferta o a pretendere il rimborso netto di quanto pagato in busta paga, ma questo comportava un esborso del lordo doppio per l'azienda".
Criticità e problemi superati dalla norma inserita nel dl fiscale. “Le novità introdotte nel recente decreto Fiscale appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale sul tema dei rimborsi spese dei lavoratori, segnano un punto per l’attività di relazioni con le Istituzioni per Aidp, frutto di ascolto, dialogo e lavoro tecnico della nostra comunità professionale. Confidiamo di continuare su questa strada, ovvero presidiare i processi normativi che riguardano il mondo del lavoro sin dall’origine, indicando non solo opinioni ma anche soluzioni e proposte che il grande patrimonio di esperienze, competenze e credibilità dell’Aidp possono esprimere”,
Leggi tutto: Rimborsi spese per dipendenti e autonomi, novità 2025: spese all'estero, cosa cambia
(Adnkronos) - Una giornata interamente dedicata alla riduzione del divario di genere e alla valorizzazione delle donne all’interno delle imprese e nei consigli d’amministrazione. Oltre 1.500 le manager e le professioniste provenienti da tutta Italia che hanno partecipato, online e in presenza, a 'Women on Board 2025', percorso formativo nato nel 2022 e giunto alla sua terza edizione, per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei consigli d’amministrazione di imprese pubbliche e private. Il progetto ideato è promosso da Federmanager, Manageritalia, Hub del Territorio e Aidp. Giunto alla sua ultima tappa, l’incontro di ieri si è svolto a Milano presso gli spazi di Palazzo Bocconi in Corso Venezia ed è stato l’epilogo di un lungo percorso che ha toccato tutto lo stivale da nord a sud.
A confrontarsi con le partecipanti: Marco Ballarè, presidente Manageritalia in video collegamento, Sara Cirone, coordinatrice nazionale percorso Women on Board per tutta la rete e presidente Hub del Territorio, Cristina Mezzanotte, coordinatrice diversity, equity e inclusion Manageritalia, Giovanni Pagnacco, presidente Aldai Federmanager Milano, Ottavio Maria Campigli, senior equity partner & founder di W Executive, WeHunt e W Advisory, Tiziana Vallone, vicepresidente Manageritalia Lombardia che ha introdotto Mariella Borghi, esperta di intelligenza artificiale e marketing - Lara Carrese, vice presidente Aidp Lombardia e consigliera nazionale Aidp che ha introdotto Francesca Reich, consigliere indipendente Banca Mediolanum e Tinexta, associata NEDCommunity - Raffaella Scalvini, gruppo donne manager Manageritalia Lombardia che ha introdotto Francesca Boccia, membro del comitato scientifico osservatorio intelligenza artificiale partecipativa del Cnel. A moderare le domande dal pubblico Silvia Battigelli, Coordinatrice Aldai - Federmanager Minerva.
L’appuntamento ha avuto come focus le sfide e le opportunità che l’intelligenza artificiale pone alle imprese e alla loro governance. Un appuntamento che ha approfondito come l’adozione dell’ia, insieme all’evoluzione verso modelli più sostenibili, stiano trasformando i ruoli e le responsabilità dei consigli di amministrazione. In un contesto di rapida innovazione tecnologica e crescente attenzione alle tematiche esg, il dialogo tra competenze, etica e strategia è diventato cruciale per guidare il cambiamento.
Nella tappa milanese, sulle oltre 1.500 partecipanti da tutta Italia a WoB, 516 vengono dalle province lombarde. “Governare l’innovazione significa saperla leggere, interpretare e orientare – sottolinea Tiziana Vallone, vicepresidente di Manageritalia Lombardia – il percorso WoB nasce proprio con questo obiettivo: fornire alle donne che aspirano a ruoli nei cda gli strumenti per affrontare le trasformazioni in atto, integrando tecnologia, etica e impatto sociale. Il programma di Women on Board mira quindi a potenziare la visione strategica delle future amministratrici, promuovendo un approccio sostenibile e inclusivo alla leadership aziendale”.
“La formazione non è solo un investimento nel futuro, ma anche un impegno verso l'eccellenza e l'innovazione. Le donne portano una prospettiva unica e preziosa nel mondo del management. La loro presenza nei ruoli di leadership non solo arricchisce il dibattito e la decisione strategica, ma contribuisce anche a creare un ambiente più inclusivo e diversificato", ha commentato nel corso dell’incontro il presidente Aldai-Federmanager, Giovanni Pagnacco - La diversità di genere nei cda non è solo una questione di equità, ma anche di efficacia”.
In questa edizione sono stati ben 15 gli appuntamenti formativi, di cui 12 obbligatori su piattaforma dedicata e 3 facoltativi (aperti anche alle partecipanti WoB delle scorse edizioni). Ogni incontro, della durata di circa 3 ore, ha offerto alle partecipanti l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale, aumentando così le loro competenze, esperienze e capacità di analisi. Diverse le tematiche affrontate, che hanno spaziato dal “personal branding soft skills networking” all’equilibrio di genere nelle società non quotate”. passando per “l’analisi contabile e del rischio sui sistemi gestionali” sino ai “principi dell’etica d’impresa e della sostenibilità” e a comprendere come agiscono “gli enti di interesse pubblico e le partecipate pubbliche” e come le nuove tecnologie possono essere utili alle decisioni dei Cda.
'Women on Board', ha fatto segnare una crescita esponenziale, passando dalle 230 aderenti della prima edizione alle oltre 1.500 di oggi, tra manager e professioniste, con un’età media di 48 anni (27 anni la più giovane e 70 anni la più senior), 94% di donne e 6% di uomini, provenienti da tutta Italia ed espressione dei più svariati settori economici: terziario, industria, consulenza aziendale e avvocatura. Tante donne accomunate dalla stessa volontà di mettersi in gioco e acquisire le competenze e la consapevolezza del proprio valore per accedere a ruoli di responsabilità decisionale e strategica.
'Women on Board' è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne, ma aperto anche agli uomini, con 15 incontri formativi che si concluderanno a fine mese. Al termine del percorso ci sarà l’inserimento in un apposito elenco qualificato online consultabile dalle imprese italiane, che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei CdA di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager e professioniste per i propri organi di governance.
(Adnkronos) - Il 5 luglio è la data scelta per l'inizio dei saldi estivi 2025 in Italia, con l'eccezione delle province di Trento e Bolzano, dove sono previste date diverse. Ecco di seguito la tabella, elaborata da Confcommercio, con le date aggiornate regione per regione.
Abruzzo: 5 luglio per 60 giorni con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno. Basilicata: 5 luglio - 2 settembre con divieto delle vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Calabria: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi. Campania 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Emilia Romagna: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Friuli Venezia Giulia: 5 luglio - 30 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
Lazio: 5 luglio per 6 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Liguria: 5 luglio - 18 agosto per 45 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi.
Lombardia: 5 luglio - 2 settembre per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Marche: 5 luglio - 1 settembre con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Molise: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi.
Piemonte: 5 luglio per 8 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Puglia: 5 luglio - 2 settembre con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi.
Sardegna: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi. Sicilia: 5 luglio - 15 settembrecon possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
Toscana: 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi.
Umbria: 5 luglio per 60 giorni con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
Valle d'Aosta: 5 luglio - 30 settembre per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi.
Veneto: 5 luglio - 31 agosto con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi. Trento e Provincia: per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi.
Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina: Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante dal 16 luglio al 13 agosto. Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena dal 22 agosto al 19 settembre.
Distretto di Merano e Burgraviato: Merano, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, S. Martino in Passiria, Rifiano, Tirolo, Scena, Lagundo, Caines, Parcines, Avelengo, Marlengo, Verano, Plaus, Cermes, Lana, Postal, Gargazzone, San Pancrazio d'Ultimo, Ultimo, Proves, Lauregno, Tesimo, Senale/S. Felice, Naturno dal 16 luglio al 13 agosto.
Distretto Valle Isarco e Alta Valle Isarco: Bressanone, Rio Pusteria, Fortezza, Varna, Rodengo, Naz-Sciaves, Luson, Velturno, Chiusa, Funes, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Vipiteno, Brennero, Racines, Campo di Trens, Val di Vizze, Villandro, Vandoies dal 16 luglio al 13 agosto.
Distretto Val Pusteria: Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto dal 16 luglio al 13 agosto.
Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara dal 22 agosto al 19 settembre. Distretto Val Venosta: Curon Venosta (tranne Resia e San Valentino alla Muta), Glorenza, Sluderno, Malles, Lasa, Castelbello-Ciardes, Silandro, Laces, Martello, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales (tranne Maso Corto) dal 16 luglio al 13 agosto. Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta dal 22 agosto al 19 settembre.
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(Adnkronos) - "Il mio sostegno al progetto 'Vulnerabili' nasce dall'esperienza e dall'aver constatato con mano quanto bisogno c'è di stare vicino ai pazienti con diabete e anche a coloro che sono affetti da celiachia. Tuttavia, sul diabete tipo 1 c'è una necessità, quella di andare incontro ai vulnerabili, quei soggetti per i quali il Santo Padre pochi giorni fa, in occasione del Giubileo dei governanti, ci diceva che la politica è la forma più alta di carità. Bene, i vulnerabili sono coloro che non hanno accesso alle cure e per il diabete è fondamentale avere accesso alla cura in maniera continuativa". Così all'Adnkronos Salute Giorgio Mulè (Fi), vicepresidente della Camera dei deputati, in occasione della presentazione alla Camera del progetto 'Vulnerabili', nato dalla collaborazione tra Novo Nordisk e Fondazione Banco Farmaceutico con il sostegno dello stesso Mulè, e che ha come obiettivo garantire a ogni persona con diabete, indipendentemente dal suo status socioeconomico, il diritto e l'accesso alle terapie e contribuire a supportare gli operatori sanitari. Un'iniziativa prima e unica in Italia e in Europa.
"Grazie alla collaborazione con Novo Nordisk e le associazioni del Terzo settore, oggi nasce questo progetto che darà l'insulina a vita a tutti i pazienti con diabete in povertà sanitaria - spiega Mulè - dagli indigenti a coloro che non si curano. E' un grande modo di prendersi la responsabilità sociale di chi non può curarsi". Mulè, che è stato promotore della legge 130 del 2023, sottolinea che "il progetto 'Vulnerabili' che presentiamo oggi è la naturale continuazione di questa legge che vede l'Italia, primo Paese al mondo, istituire uno screening sulla popolazione pediatrica 0-17 anni per il diabete di tipo 1 e la celiachia. Questa iniziativa è la prima in Europa e l'Italia è il primo Paese che adotta questa campagna di responsabilità sociale. Diciamo che sono due progetti che mettono l'Italia all'avanguardia sul campo del diabete".
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(Adnkronos) - La prevenzione delle più importanti e fatali patologie dell’adulto, le malattie cardiovascolari e respiratorie, saranno al centro del Congresso che si terrà domani, 26 giugno, all’Ini, Istituto neurotraumatologico italiani di Grottaferrata, per iniziativa del professor Carlo Gaudio, in collaborazione con i docenti dell’Università La Sapienza di Roma - nella storica Aula dell’Istituto fondato dal professor Delfo Galileo Faroni - per la XXIII Giornata nazionale della prevenzione delle malattie cardiovascolari e respiratorie. Il congresso più longevo in Europa - fondato dal professor Gaudio all’inizio del terzo millennio - sarà seguito, in presenza o in collegamento telematico - informa una nota - con le diverse sedi universitarie italiane, da 200 specialisti in medicina cardiovascolare, respiratoria, internistica, sportiva. Secondo i recenti report epidemiologici (Istisan, 2025), "ogni giorno - ricorda Gaudio - in Italia muoiono circa 630 persone per cause cardiovascolari, oltre 25 ogni ora, e circa 170 per patologie respiratorie. Infatti - nonostante i formidabili progressi nelle tecnologie biomediche e nelle terapie farmacologiche, che saranno illustrati nelle 4 sessioni congressuali dai più importanti specialisti di fama nazionale ed internazionale - le sole malattie cardiovascolari provocano complessivamente, nel nostro Paese, circa 230 mila decessi l’anno: il 30,8% del totale (33,4% nelle donne e 28,1% negli uomini)".
Nonostante i sensibili miglioramenti nella prevenzione e cura, che hanno permesso di ridurre la mortalità di 5 volte negli ultimi 50 anni, "queste patologie - rileva Gaudio - continuano a gravare massimamente sul Sistema sanitario nazionale: in Italia, i correlati costi diretti superano i 41 mld di euro ogni anno, rappresentando il 30% della spesa sanitaria globale del Paese. Da questi dati, discende naturalmente l’importanza di incrementare la prevenzione di tali temibili patologie, tuttora leader di ospedalizzazione e mortalità".
Secondo il 'Global Cardiovascular Risk Consortium' (Nejm, 30 marzo 2025), "i 5 fondamentali fattori di rischio (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo e obesità) sono responsabili di oltre il 50% degli eventi aterosclerotici. Nello studio internazionale su 2.100.000 soggetti, la coesistenza di tutti i 5 fattori ha comportato un aumento di rischio del 38% nei maschi e del 24% nelle donne. Al contrario, chi ne è privo - sottolinea Gaudio - guadagna più di 13 anni di vita, se di sesso femminile, e più di 10, se di sesso maschile, anni che potranno costituire quel periodo dorato di longevità in salute".
Gaudio, presidente della Fondazione prevenzione, alimentazione e salute (Pas-Onlus), raccomanda fortemente una prevenzione che inizi sin dalle prime decadi di vita, basata non solo sulla diagnosi precoce e sui farmaci, ma anche, e prima, sui corretti stili di vita e sulla sana alimentazione. Come ammoniva Ippocrate 2500 anni fa, 'Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo'.
Sono stati invitati a porgere il saluto inaugurale all’apertura del Congresso (giovedì 26 giugno, ore 13.30): Mons. Vito Serritella, officiale Vaticano per i Testi Legislativi; l’on. Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute; il prof. Cesare Mirabelli, presidente Emerito della Corte Costituzionale; il dott. Cristopher Faroni, presidente del Gruppo Ini; la Dott.ssa Jessica Veronica Faroni, manager sanitario del Gruppo Ini e il prof. Vittorio Donato, presidente del Comitato Scientifico del Gruppo Ini.
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(Adnkronos) - "Il progetto 'Vulnerabili' testimonia l'attenzione concreta verso una patologia cronica importante come il diabete e verso i più vulnerabili. In Italia sono quasi 4 milioni i pazienti affetti da diabete e molti altri sono quelli che non sanno di averlo. Un'incidenza che accomuna tutti i sistemi sanitari e che risulta in costante aumento a livello globale e che rischia di minare la sostenibilità dei servizi sanitari. E' evidente come sia necessario l'impegno di tutti sia con iniziative come quella di oggi sia sul fronte della prevenzione. Oggi con questa iniziativa che garantisce anche agli esclusi dal Servizio sanitario nazionale di trattare adeguatamente il diabete riaffermiamo l'attualità e la vitalità dei principi di solidarietà, universalità e gratuità su cui si fonda il Ssn'. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione della presentazione alla Camera del progetto 'Vulnerabili' per garantire l'insulina a persone indigenti grazie a Novo Nordisk e alla collaborazione di 8 associazioni e del Banco Farmaceutico.
Schillaci ha poi ricordato la legge n. 130 del 15 settembre 2023 - fortemente voluta dall'onorevole Giorgio Mulè (Forza Italia) - che istituisce un programma nazionale di screening gratuito per individuare nella popolazione pediatrica il diabete di tipo 1 e la celiachia, due malattie autoimmuni spesso difficili da diagnosticare subito. "Un provvedimento - ha sottolineato il ministro - che ha avuto una buona risposta con la partecipazione di 5.535 bambini e oltre 400 pediatri. I primi risultati indicano una prevalenza degli autoanticorpi contro il diabete di tipo 1 paragonabile a quella di altri Stati europei, mentre si evidenzia un aumento nella prevalenza della celiachia. Dati che serviranno da bussola nella definizione di una strategia futura di programmazione sanitaria".
"La solidarietà è nel Dna di questa nazione - ha evidenziato Schillaci - come dimostra questa straordinaria sinergia tra istituzioni, mondo produttivo e no profit a favore dei più vulnerabili. Così come ricordo spesso che la sanità è un gioco di squadra, con giocatori che cambiano ruoli a seconda degli ambiti. Nel caso delle persone senza dimora e migranti irregolari, si rivela ad esempio prezioso il supporto del Terzo settore per raggiungere queste persone che altrimenti resterebbero ai margini della società civile e privi di una presa in carica adeguata. Sono tante le evidenze che mostrano che i meno abbienti, con livelli di istruzione più bassi si ammalano di più, presentano un'aspettativa di vita inferiore rispetto alla media, non avendo spesso accesso a informazioni su servizi e cure disponibili".
"In questo scenario - ha proseguito il ministro - appare evidente quanto sia importante la sanità di prossimità che stiamo realizzando con i fondi del Pnrr, così come gli interventi di medicina di iniziativa in outreach disseminati su tutto il territorio nazionale, che già oggi abbattono le barriere portando i servizi fin dentro i luoghi di vita delle persone".
Schilaci ha inoltre ribadito l'importanza della prevenzione: "Sappiamo bene che il diabete come tutte le patologie croniche non trasmissibili è correlato all'adozione di stili di vita non corretti. Abbiamo dinanzi a noi una sfida che deriva dall'invecchiamento della popolazione e dall'esplosione di cronicità; un quadro demografico ed epidemiologico che richiede un cambio di passo che si declina in prevenzione". L'Italia è "la seconda nazione al mondo per longevità, ma la longevità ha un costo e soprattutto deve essere sinonimo di una vita in salute. Occorre che gli anni guadagnati siano vissuti in piena autonomia".
(Adnkronos) - Anti Wall Street e filopalestinese, nato in Uganda da genitori di origini indiane, l'outsider 33enne Zohran Kwame Mamdani, che si definisce socialista e ha ottenuto la cittadinanza americana solo nel 2018, ha vinto a sorpresa le primarie Dem per il sindaco di New York sull'ex governatore Andrew Cuomo. Una vittoria su ''l'establishment politico, economico e mediatico'', come l'ha definita il senatore Bernie Sanders, ma anche un messaggio al Partito democratico nazionale perché ''miliardari e lobbisti hanno versato milioni contro di te, ma hai vinto'', ha scritto su 'X' la deputata progressista Alexandria Ocasio-Cortez, sostenitrice di Mamdani. Se eletto, sarebbe il primo sindaco di New York musulmano e indiano americano.
Figlio unico dell'accademico ugandese-indiano Mahmood Mamdani, docente di Scienze politiche alla Columbia University, e di Mira Nair, regista di fama internazionale nominata al premio Oscar per Salaam Bombay e Monsoon Wedding, Mamdani è nato a Kampala in Uganda il 18 ottobre 1991. All'età di cinque anni si trasferisce a Cape Town, in Sudafrica, a seguito dell'incarico accademico del padre presso l'Università di Cape Town. A sette anni, sempre per seguire il padre che inizia a insegnare alla Columbia University, si trasferisce con la famiglia a New York, dove è cresciuto nel quartiere di Astoria in un ambiente multietnico. Laureato in African Studies al Bowdoin College, entra in politica nel 2020 nell'ala sinistra dei democratici, sostenuto dai movimenti sociali nati dopo l'uccisione di George Floyd.
Deputato socialista dello Stato di New York in rappresentanza del distretto del Queens, poco conosciuto all'inizio della campagna elettorale, Mamdani ha ottenuto consensi chiedendo un aumento delle tasse sui ricchi, contestando l'alto costo della vita in città e proponendo l'aumento del salario minimo a 30 dollari l'ora entro il 2030. Tra le sue proposte anche il 'congelamento' dell'affitto per oltre un milione di newyorkesi e assistenza all'infanzia per tutti, ovvero asili gratuiti per i bambini fino ai 6 anni. Insieme ai tassisti, ha fatto uno sciopero della fame per ottenere oltre 450 milioni di dollari di riduzione del debito, ha ottenuto oltre 100 milioni di dollari nel bilancio statale per un aumento del servizio della metropolitana, ha un progetto pilota di autobus gratuiti e ha mobilitato i newyorkesi per contrastare la costruzione di una centrale elettrica inquinante.
La sua è stata definita dagli analisti una ''campagna energica e ottimista'', con numerose dirette su Instagram e video su TikTok diventati virali in cui promette di migliorare l'accessibilità economica di New York. Altra novità della sua campagna elettorale è stato il finanziamento con micro-donazioni, senza quindi grandi donatori. Fortemente contrario alla politica anti immigrati del presidente americano, ha promesso di ''liberare la città dal fascismo di Trump''. In politica internazionale, ha accusato Israele di aver commesso un genocidio di palestinesi nella Striscia di Gaza.
(Adnkronos) - La Squadra mobile di Padova ha rintracciato i due tunisini di 37 e 22 anni che venerdì scorso, nei pressi di un supermercato di Brusegana (Padova), hanno aggredito un loro connazionale accusandolo di voler rubare loro la piazza di spaccio. La violenta lite è presto degenerata e al primo uomo che minacciava il 27enne con un coltello, se n’è aggiunto un secondo che ha iniziato a sparargli con un’arma calibro 8 caricata a salve. Il 22enne, che è risultato aver sparato, per poche ore aveva anche caricato il filmato della fuga della vittima e dei suoi amici sui social. Circostanza che ha permesso agli investigatori di risalire rapidamente a lui e al suo complice. Lunedì pomeriggio sono stati infatti sorpresi nell’appartamento che condividevano in centro a Padova. Uno irregolare in Italia e il secondo richiedente asilo, ufficialmente nullafacenti e con precedenti per spaccio, sono stati denunciati per minacce aggravate e procurato allarme e ieri sono stati portati al Cpr di Torino in attesa di espulsione.
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(Adnkronos) - "Il 'Manifesto delle persone sordocieche' è un documento che raccoglie le richieste che abbiamo rivolto alle Istituzioni al fine di rendere questo Paese più a misura di sordocieco". Lo ha detto Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro, in occasione della Giornata internazionale della sordocecità.
"Le persone sordocieche hanno una compromissione totale o parziale della vista e dell'udito insieme - sottolinea Mercurio - Pertanto, chiediamo di essere riconosciuti pienamente nella nostra disabilità, in quanto c'è una legge in Italia che è stata varata nel 2010", , la Legge 24 giugno 2010, n. 107, 'Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche', "ma che presenta anche difficoltà applicative - spiega - Chiediamo in primo luogo che questa legge sia migliorata, estendendo l'applicazione a tutte le persone sordocieche, a prescindere dall'età di insorgenza della disabilità. Inoltre, chiediamo che le Istituzioni permettano dei servizi di interpretariato alle persone sordocieche che utilizzano la lingua dei segni e la lingua dei segni italiana tattile. Da ultimo, chiediamo di poter accedere agli ausili informatici in maniera più semplice, di avere gli stessi diritti nella comunicazione, nell'accesso all'informazione e nella mobilità", conclude.
Leggi tutto: Mercurio (Lega Filo d’Oro): "Istituzioni rendano Italia più a misura di sordocieco"
(Adnkronos) - Il nostro "è un impegno" per i diritti per le persone con sordocecità "che dura da 60 anni e che cerca di promuovere la conoscenza, a tutti i livelli, a partire dalle Istituzioni, della condizione della persona con sordocecità e far prendere atto che c'è una legge italiana", la Legge 24 giugno 2010, n. 107, 'Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche', "che ha tentato di dare una definizione, ma che al momento non è completamente adeguata". Sono le parole di Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro, in occasione della Giornata internazionale della sordocecità, che ricorre il 27 giugno.
In un contesto in cui oltre 360mila persone in Italia presentano disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito e, contemporaneamente, limitazioni di tipo motorio, la Fondazione Lega del Filo d’Oro riaccende l’attenzione su questa fascia non trascurabile di popolazione, per dare voce alle istanze di chi non vede e non sente e delle tante famiglie che chiedono soluzioni concrete per il futuro dei propri figli.
"Soprattutto - aggiunge Bartoli - vogliamo far presente che le persone con sordocecità hanno dei bisogni ben definiti, per i quali occorrono risorse e personale qualificato. Per supportarle al meglio, è necessario avere a disposizione persone formate su metodi comunicativi alternativi, per favorire una piena integrazione di chi vive questa disabilità così complessa, e che rischia di essere escluso dalla vita sociale a causa delle barriere e delle disuguaglianze che è costretto ad affrontare". Sono necessari, pertanto "servizi effettivi e non solo dichiarazioni di intenti, che non affrontano le questioni e non danno risposte concrete", conclude.
Leggi tutto: Bartoli (Lega Filo d’Oro): "Da 60 anni per i diritti persone sordocieche"
(Adnkronos) - Lo spopolamento ''è un grande nemico, però non è un nemico invincibile. Lo dimostra il rapporto che l'Uncem e l'Unione delle unioni montane ha diramato proprio oggi, evidenziando che innanzitutto nell'arco alpino la possibilità di vivere in montagna non è considerata come una penalizzazione così forte''. Lo afferma all’Adnkronos Guido Castelli (Fdi), commissario straordinario per la ricostruzione del sisma del 2016, in occasione dell’incontro ‘Demografia, un patto fra generazioni’, un evento che rientra nel progetto editoriale dell’Adnkronos, ‘Demografica’.
''Ci sono dati che vanno in controtendenza e la stessa cosa si può dire proprio del cratere sismico dove a partire dal 2024 con l'avanzare della nostra strategia Next Appennino, che si abbina all'intervento sulle case, cominciano a esserci dati che dimostrano che l'inversione non è confinata nella sola mia personalissima immaginazione'', sottolinea Castelli. ''La nostra strategia si fonda non sull'assistenzialismo ma sul tentativo di propiziare nel cosiddetto cratere innanzitutto le condizioni per cui l'impresa possa fare innovazione in maniera sistemica''.
''Abbiamo dato voucher e sostanzialmente sostenuto 1.400 progetti di impresa con 600 milioni di euro proprio finalizzati a creare un appennino 5.0. Poi bisogna superare l'isolamento geografico come è ovvio e abbiamo sviluppato un progetto, Revita si chiama, proprio per questo motivo. Cuba 2 miliardi e 400 milioni, 1 miliardo e 300 milioni sono stati già messi a terra. Insomma questa è una strategia che vuole essere articolata, non ispirata solo all'immaginazione ma avere la concretezza di chi come il sottoscritto avendo fatto da tanti anni il sindaco sa che la prima cosa è stare con i piedi per terra ma a tenere lo sguardo verso l'alto'', conclude Castelli.
Leggi tutto: Castelli (Fdi): "Lo spopolamento non è nemico invincibile"
(Adnkronos) - “La previdenza complementare è una delle azioni cruciali di politica economica per il nostro Paese che vede, dal punto di vista demografico, un trend di invecchiamento costante. Abbiamo più di 16 milioni di pensionati, il rapporto tra lavoratori dipendenti e pensionati raggiungerà la parità nel 2050, il tasso di sostituzione, in assenza di previdenza complementare, sarà intorno al 65-66%.Per questo motivo la previdenza complementare risulta essere elemento essenziale per colmare il gap di benefici determinato dal metodo contributivo”. Così Antonio De Poli, responsabile Collettive e Fondi Pensioni di Generali Italia, , in occasione del convegno 'Demografia, un patto fra generazioni', oggi al Palazzo dell'Informazione, sede dell'Adnkronos.
"La situazione attuale è una situazione che gli esperti definiscono di 'demografia invertita' - continua - c'è un allungamento dell'aspettativa di vita e contemporaneamente sorgono nuovi bisogni. La popolazione italiana vede già circa 4 milioni di non autosufficienti, il 17% della popolazione si dichiara caregiver e nel 2045 una persona su tre avrà più di 65 anni".
Leggi tutto: De Poli (Generali): "Previdenza complementare cruciale per il nostro Paese"
(Adnkronos) - Sinicola, 25/06/2025 - Per anni si è pensato che il futuro del turismo fosse tutto digitale: voli low cost, comparatori di hotel, recensioni online e prenotazioni con pochi clic. Eppure, oggi i numeri raccontano una realtà diversa. Negli ultimi anni sono stati quasi 12 milioni gli italiani che hanno scelto di affidarsi a un’agenzia di viaggio o a un tour operator per organizzare le proprie vacanze. Un segnale forte, che conferma il ritorno alla consulenza di professionisti capaci di guidare il cliente tra scelte personalizzate, imprevisti evitati e soluzioni studiate su misura. Il trend è in crescita e riguarda un pubblico sempre più eterogeneo: giovani coppie, famiglie con bambini, viaggiatori senior, gruppi di amici. A motivare la scelta è spesso la voglia di vivere il viaggio con tranquillità, evitando stress, contrattempi e scelte sbagliate dettate dalla fretta o da una conoscenza superficiale della destinazione. “Il fai da te ha i suoi rischi – spiega Joele Matteo Martinelli, responsabile della Cosmo Viaggi di Siniscola – e non permette sempre di viaggiare in serenità. Chi entra in agenzia, invece, trova una figura esperta che ascolta le esigenze, propone alternative e accompagna il cliente in tutte le fasi, dalla progettazione alla partenza. Il viaggio, per molti, è un sogno: e i sogni vanno curati”. Il valore della consulenza non è solo nella scelta dell’hotel o del volo. È nella capacità di interpretare bisogni non sempre esplicitati. Un esempio? “Una coppia cerca relax e pensa a una crociera. Ma se parte in alta stagione, rischia di trovarsi circondata da famiglie con bambini. Noi possiamo prevederlo e proporre una soluzione diversa: un resort, una crociera più esclusiva, o un’altra meta più adatta”, racconta Martinelli. Il ritorno all’agenzia si lega anche a un altro trend in forte crescita: quello dell’integrazione tra servizi turistici e mobilità privata. Martinelli, oltre a dirigere un’agenzia, è anche responsabile di un servizio NCC attivo su Milano, specializzato nei trasferimenti aeroportuali da e per Orio al Serio, Malpensa e Linate. Durante l’estate i flussi si dirigono verso le zone dei laghi; in inverno, verso le località sciistiche. “Il nostro lavoro – spiega – è accompagnare il cliente anche oltre la prenotazione: vogliamo che ogni fase del viaggio sia comoda, sicura e ben organizzata.” Un modello che si è esteso anche a Olbia, dove Cosmo ha attivato tre licenze NCC con una flotta di van moderni. I servizi coprono trasferimenti da e per l’aeroporto ma anche spostamenti per eventi importanti come matrimoni, cerimonie o giornate speciali. “Curiamo ogni dettaglio, anche quando il viaggio è locale. Perché la qualità non dipende solo dai chilometri percorsi.” L’offerta turistica globale è letteralmente sterminata: l’agenzia diventa filtro e interprete delle nuove tendenze. “Fino a qualche anno fa – racconta Martinelli – tutti volevano andare in America. Oggi vediamo un cambio di rotta verso l’Asia: Thailandia, Vietnam, Giappone, Corea. Sono mete che attraggono soprattutto i giovani, ma anche viaggiatori adulti che vogliono conoscere culture nuove. L’Oriente esercita un fascino crescente perché è ancora in gran parte da scoprire.” L’aspetto economico, spesso frainteso, è un altro punto da chiarire. “Molti pensano che in agenzia si spenda di più. In realtà, grazie ai contratti con i tour operator, possiamo garantire pacchetti più vantaggiosi, camere migliori, condizioni favorevoli. E anche se si paga qualcosa in più, si risparmia in tempo, in stress e in soluzioni improvvisate. Un viaggio ben organizzato vale ogni centesimo.” La figura dell’agente di viaggio torna dunque centrale, non solo per le mete esotiche ma anche per il turismo nazionale, i weekend fuori porta, le vacanze attive o culturali. E quando a questo si aggiunge un servizio NCC affidabile, puntuale e flessibile, il valore percepito dal cliente cresce ulteriormente.
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