(Adnkronos) - Direttamente dal suo Centro Stile di Maranello, la Ferrari entra ufficialmente nel mondo della vela con la presentazione di un progetto unico, senza precedenti, Ferrari Hypersail, per cercare di tracciare nuove rotte e nuovi orizzonti in una sfida sportiva inedita nel mondo della vela che unisce la tradizione delle competizioni e l'innovazione tecnologica. Il nome Hypersail è un omaggio al mondo racing di Ferrari e alle sue Hypercar, massima espressione di performance del mondo endurance. Il Team Principal è Giovanni Soldini e il progetto si avvale delle competenze del team Ferrari che, in stretta collaborazione con esperti specializzati nel settore nautico, è direttamente impegnato nell’intero ciclo di ideazione, ingegnerizzazione e testing.
La barca è progettata dal designer francese Guillaume Verdier e rappresenta anche una grande impresa nautica: un prototipo originale di monoscafo oceanico volante da competizione di 100 piedi, che stabilizzerà il suo volo su tre punti d’appoggio. La novità assoluta pensata da Verdier è che uno dei foil avrà come supporto la chiglia basculante, e gli altri punti d’appoggio saranno un foil sul timone e, a turno, i due foil laterali. Il 100 piedi è inoltre il primo al mondo di queste dimensioni completamente autosufficiente sul piano energetico. Attualmente in costruzione in Italia, la barca sarà varata nel corso del 2026 e avvierà la fase di collaudo con i primi test in acqua.
“Questo è un momento importante per noi in Ferrari, un sogno che sta per realizzarsi, è quello che di meglio fa la Ferrari quando si lavora tutti insieme, non come individui ma come collettivo. Portare la Ferrari dalla terra al mare e al cielo è qualcosa di straordinario ed è quello che ci ha spinto avanti e con grande condizione e ha fatto si che stiamo parlando di qualcosa che sta per esistere. Giovanni Soldini ci ha sempre riportato con i piedi per terra. Ma con sano realismo lui dovrà essere su questa barca, che è più una navicella spaziale che una barca, non solo prestazionale, ma anche affidabile e bella. Si tratta di un collettivo, quando lavoriamo assieme è dove facciamo cose fantastiche”, ha detto John Elkann presidente di Stellantis e Ferrari nel corso della presentazione del progetto ‘Ferrari Hypersail’.
“La Ferrari sta affrontando il progetto con entusiasmo e poter vedere Ferrari che si misura con elementi nuovi come acqua e aria e vedere come si riesce a sfidare degli ambiti che non conoscevamo è entusiasmante. Tutte le persone sono state, nei loro vari ambiti, coinvolte. Quando ci mettiamo su obbiettivo sfidante a lavorare insieme bene riusciamo a fare delle cose belle. La barca ancora non c’è, sono sogni, idee, concetti, simulazioni, algoritmi. Tra quello che viene detto e quello che avviene nell’ambito fisico ci sono delle discrepanze, siamo ansiosi di vedere come questa barca funzionerà”, ha aggiunto Elkann. “Giovanni Soldini ci ha sempre richiamato ad un grande realismo, avevamo idee molto evolute. E’ importante la prestazione l’affidabilità e un importante senso estetico. Le cose che vanno forti e sono affidabili devono e possono essere anche belle”.
Dal punto di vista sportivo l’unica certezza al momento è che questa barca non prenderà parte all’America’s Cup. "La nuova barca potrebbe fare l’America’s Cup? E’ una competizione molto entusiasmante ma è molto difficile. L’America's Cup è molto regolata, mentre quello che questa barca fa, lo può fare perché non ci sono regole da rispettare ed è più difficile”, ha spiegato Elkann.
Alla guida del progetto c’è Giovanni Soldini. “Abbiamo potuto immaginare qualcosa che non è mai stato fatto per percorrere strade mai percorse. Lo facciamo cercando le massime competenze che potevamo mettere insieme, da una parte Ferrari con la sua capacitò e voglia di innovare e un gruppo di progettisti di barche da corsa con cui abbiamo creato un team e stiamo percorrendo una nuova strada”, ha spiegato Giovanni Soldini, Team Principal del progetto Ferrari Hypersail.
“Sicuramente è un progetto molto ambizioso. Abbiamo pensato di fare un monoscafo, perché ho un sacco di esperienza su monoscafi e sui trimarani, ma il monoscafo ha un grande vantaggio in termini aerodinamici, ha meno freno, ma anche degli svantaggi, è meno stabile e deve essere capace di raddrizzarsi, quindi con una chiglia più pesante. Abbiamo pensato che questo era l’ambito che ci interessava di più, ossia studiare e innovare in quella direzione, i trimarani sono ormai maturi, far volare un monoscafo in oceano è una strada nuova che va scoperta”, ha svelato Soldini che si è detto “super onorato di essere stato coinvolto in questa avventura ‘spaziale’, stiamo facendo una strada veramente nuova ed è la cosa che più mi entusiasma”.
“Regate? Prima di porci degli obiettivi sportivi vogliamo sviluppare la barca e metterla in acqua, vedere quello che funziona, quello che si potrà fare e poi qualche idea mi verrà”, ha aggiunto Soldini. “Quanto costa il progetto? Non lo so, vedremo…”, risponde senza sbottonarsi Soldini che svela quando si potrà vedere la barca in acqua. “L’anno prossimo faremo il varo e inizieremo un fase di debug. La metteremo sicuramente in acqua nel 2026 ma preferisco non prendere impegni sui trimestri”, ha spiegato Soldini, che sull’equipaggio ha aggiunto: “il sogno è di mantenerlo il più contenuto possibile per molte questioni come il peso, ma lo scopriremo perché non abbiamo un motore, molto de lavoro sarà legato all’energia umana e l’obiettivo è navigare in dieci, forse in otto persone, ma forse ne serviranno 12, bisognerà capire nella realtà”.
Alla Ferrari lavorano al progetto 20 persone full time mentre altre 80-100 persone in altri settori aiutano sul progetto. “Se sarà in vendita? Per ora no, ma non c’è un obiettivo di produrre e vendere le barche volanti come le macchine”, ha spiegato Soldini che sta testando la barca al simulatore. “Quando esce dai suoi parametri il simulatore è instabile e la barca si autodistrugge…ma mi hanno spiegato che non devo preoccuparmi, nella realtà sarà più tranquilla”, ha detto sorridendo Soldini. (di Emanuele Rizzi)
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(Adnkronos) - Il rinnovo del contratto nazionale del comparto sanità - parliamo del triennio 2022-2024 che coinvolge oltre 580mila lavoratori del Servizio sanitario nazionale, tra infermieri, tecnici, amministrativi e personale sanitario non medico - porterà aumenti in busta paga per gli infermieri e un 'bonus' arretrati per i colleghi in pronto soccorso che arriverà a 5.500 euro netti. Mentre per chi lavora in altri reparti si avvicinerà a 1.000 euro netti (979), e anche per le ostetriche con la loro equiparazione economica agli infermieri sull'indennità di specificità. E' quanto prevedono le tabelle con gli incrementi stipendiali previsti dal rinnovo, che il sindacato degli infermieri Nursind ha elaborato per l'Adnkronos Salute su alcuni profili. Per gli infermieri "è previsto un incremento mensile in busta paga di circa 43 euro netti, rispetto allo stipendio attuale, e di circa 220 sempre netti per il pronto soccorso. Potrebbero sembrare pochi, ma è un risultato non da poco perché il contratto va valutato nella sua interezza", commenta Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind e in prima linea nel rinnovo del contratto.
"E' un contratto che migliora le condizioni di lavoro degli infermieri, parliamo di poco meno 300mila colleghi, che oggi hanno alcuni articoli che li aiutano dal punto di vista economico e non solo - sottolinea Bottega - Le prestazioni aggiuntive, ad esempio, ma anche il patrocinio legale per le aggressioni, il part-time per 6 mesi senza la procedura di messa a bando, 24 ore di formazione in più, una pianificazione delle ferie estive più stringente".
Per le ostetriche e l'infermiere che non lavorano in pronto soccorso , l'aumento contrattuale mensile lordo a regime è di 150 euro. Per chi invece presta servizio nei dipartimenti di emergenza-urgenza c'è un incremento più sostanziale frutto dei 175 milioni previsti per il personale di pronto soccorso da distribuire con accordi regionali e poi gli arretrati da giugno 2023. Aumenti economici che sono stati ulteriormente rafforzati dal taglio del cuneo fiscale per le retribuzioni fino a 40mila euro, oltre che dalla detassazione degli straordinari degli infermieri al 5% con l'ultima manovra di bilancio.
"Non è il contratto che fa fare il salto di qualità - precisa Bottega - perché nel tempo la contrattazione ha portato i livelli più bassi verso l'alto e i livelli più alti verso il basso; diciamo che la parte dei laureati in qualche modo è stata penalizzata". E il Nursind teme anche che la riforma dell'accesso a Medicina, con il semestre libero, "porti ad aumentare ancora di più le carenze sul fronte dei giovani infermieri", che potrebbero puntare di più sul camice bianco.
Sulla base dello stanziamento delle legge di Bilancio del 2025, dal primo gennaio la specificità di indennità aumenterà di circa 55-58 euro. "Ora - conclude Bottega - per l'erogazione di questi incrementi attendiamo il parere degli organi di controllo, ma tutto dovrebbe chiudersi al massimo entro fine anno. Per poi ripartire con il nuovo contratto”.
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(Adnkronos) - “Questo libro nasce da un incrocio tra il mio percorso personale e professionale e quello che vedo sul campo. Nasce dall'esigenza di una generazione oggi che ha, come è giusto che sia. Tante ambizioni, ma l'ansia è diventata un costante compagno di viaggio”. Così Patrizia Fontana, presidente e founder di Talents in Motion, alla presentazione del suo libro intitolato ‘Dai forma al tuo talento’, svoltasi a Milano, presso la sede di Arca Fondi Sgr.
“Le incertezze e le aspettative dei giovani non coincidono per tanti motivi – prosegue Fontana – Il libro porta a non considerare la realtà come qualcosa che ci accade, ma come un qualcosa che attivamente possiamo costruire. Ovviamente non siamo indistruttibili, ma possiamo allenare quello che siamo e, nei momenti di difficoltà, scoprire una forza che non pensavamo di avere”.
Il libro ‘Dai forma al tuo talento’ nasce “da una ricerca su 1600 giovani adulti dai 23 ai 30 anni. Dai dati emerge che l'80 per 100 di loro ha paura del fallimento. Il 75% non sa muoversi in questo contesto lavorativo. Il 35% non sa gestire le proprie emozioni a riguardo. Il 72% ha ansia nei confronti di chi progredisce più veloce di noi. Infine, è molto forte la paura: il 70% ha paura di deludere sé stessi e di deludere gli altri”.
Quello che esce è il quadro “di una generazione con ambizioni, aspettative, ma molto fragile in questo momento” conclude Fontana.
Leggi tutto: Patrizia Fontana: "Libro nato dall'esigenza di una generazione ambiziosa"
(Adnkronos) - “Con la nascita dell’Ufficio Studi LIUC pochi mesi fa, come primo tema abbiamo scelto quello relativo ai giovani, anche perché l'Ufficio Studi è composto da giovani ricercatori di economia e ingegneria. Abbiamo inventato l'indice YES, Youth Enhancement Score, che vuole essere un messaggio positivo in questo mondo molto complicato per i nostri ragazzi e in cui dobbiamo attrarre i giovani trattenendoli in Italia visto che ne abbiamo un gran bisogno”.
A dirlo Anna Gervasoni, rettrice Liuc, a margine dell’incontro di presentazione del volume ‘Dai forma al tuo talento’, di Patrizia Fontana - head hunter, coach e fondatrice del progetto Talents in Motion – svoltosi a Milano, presso la sede di Arca Fondi Sgr.
“L'indice YES misura l'attrattività dei territori attraverso una complicata aggregazione di indicatori che guardano i temi del lavoro, del welfare, della casa, del benessere in generale e anche dello star bene in un certo territorio, che portano ad un punteggio. Da questo emerge che l'Italia, in questo momento, ha un indice YES inferiore rispetto ad altri stati europei con cui noi andiamo a competere tutti i giorni per trattenere i giovani. Se poi guardiamo il nostro paese – continua - vediamo che ovviamente la Lombardia e Milano hanno un livello di attrattività assolutamente analogo alle altre aree europee mentre purtroppo il centro e il sud Italia sono di gran lunga meno attrattivi. La situazione positiva è che però questo indice YES sta crescendo, mostrando dei miglioramenti e il fatto di misurarlo e di parlarne con le istituzioni speriamo sia uno stimolo grande a rendere tutta l'Italia più attrattiva per i nostri giovani” ha sottolineato Gervasoni.
Leggi tutto: Gervasoni (Liuc): "Indice YES misura attrattività dei territori"
(Adnkronos) - “L'Università ha un ‘dovere’ di far sbocciare i talenti dei nostri studenti. Io sono orgoglioso di essere alla guida dell'università Bocconi che si è posta questo obiettivo, che è un tema che viene trattato molto bene nel libro ‘Dai forma al tuo talento’ di Patrizia Fontana” Così, Francesco Billari, rettore dell’università Bocconi, all’incontro di presentazione del volume ‘Dai forma al tuo talento’, di Patrizia Fontana - head hunter, coach e fondatrice del progetto Talents in Motion – svoltosi a Milano, presso la sede di Arca Fondi Sgr.
“Le azioni che possiamo intraprendere sono quelle di un approccio basato su delle competenze, gli hard skills. Ovviamente dobbiamo insegnare qualcosa che rimarrà stabile nel corso del tempo e questi temi sono metodologici e professionali. Il secondo aspetto è quello di sviluppare una comunità. Quest'ultima aiuta a far crescere i soft skills, cioè capacità emotive e sociali che vengono discusse molto bene nel libro di Patrizia Fontana e che possono essere sviluppate in modo dialogico durante le lezioni, ma soprattutto all'interno della comunità di studentesse e studenti. Per questo sono fondamentali le università campus” ricorda Billeri.
Leggi tutto: Billari (Bocconi): "Università devono far sbocciare talento degli studenti"
(Adnkronos) - “Credo che l’Italia non sia lungimirante e generosa con le sue ragazze e i suoi ragazzi. La riprova sono i quasi 100mila laureati che nel corso degli ultimi anni hanno scelto di andare all'estero per trovare migliori condizioni di vita e di lavoro. Occorre investire su una formazione di qualità. Purtroppo destiniamo poco del PIL nell’istruzione. Le nostre ragazze e ragazzi meritano attenzione e rispetto, anche severità. Si tratta di essere ambiziosi e capaci e di costruire un futuro diverso da quello che abbiamo vissuto in passato”
Sono le dichiarazioni di Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e della Fondazione Assolombarda, in occasione della presentazione del libro ‘Dai forma al tuo talento’, nato dall’esperienza diretta di Patrizia Fontana - head hunter, coach e fondatrice del progetto Talents in Motion – che si è svolta a Milano, presso la sede di Arca Fondi Sgr.
Calabrò sottolinea: “Nel nostro paese è in corso un'evoluzione positiva del capitalismo familiare verso gestioni manageriali. Così si continuano a creare risorse per investire in ricerca, innovazione, produttività e competitività. Siamo in una stagione di passaggio e servono, per giocare insieme, le conoscenze delle generazioni più esperte e gli entusiasmi, le passioni, la voglia di trasformazione delle generazioni più giovani” conclude Calabrò.
Leggi tutto: Calabrò (Assolombarda): "Troppi laureati 'fuggono' all’estero"
(Adnkronos) - "E' dimostrato che la frutta a guscio, incluse le mandorle, contribuisce a ridurre colesterolo, pressione e infiammazione, abbassando il rischio cardiovascolare. In particolare, le mandorle aiutano a ridurre il colesterolo Ldl, la glicemia e la pressione diastolica", ma anche "promuovono i batteri intestinali benefici e aiutano a controllare il peso". Sebbene questi effetti cardiometabolici "siano moderati, sono clinicamente rilevanti, soprattutto per chi cerca di migliorare questi parametri. Anche un piccolo aumento del consumo quotidiano a livello di popolazione potrebbe avere un impatto rilevante sulla salute specialmente per chi è a rischio cardiovascolare". Così John Sievenpiper, professore di Scienze nutrizionali e medicina presso l'università di Toronto e medico strutturato presso la Divisione di Endocrinologia e Metabolismo del St. Michael's Hospital di Toronto, illustra all'Adnkronos Salute i contenuti del Consensus paper pubblicato su 'Current Developments in Nutrition', a seguito di una tavola rotonda scientifica promossa dall'Almond Board of California. (VIDEO)
"Le linee guida per obesità, diabete e malattie cardiovascolari riconoscono ampiamente i benefici delle mandorle e della frutta a guscio. Questo è un dato ben noto e non controverso - spiega Sievenpiper - Del resto, sono presenti in modelli alimentari riconosciuti come la dieta mediterranea", a base vegetale, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio extravergine di oliva e pesce, "nella Dash", che prevede la riduzione dell'assunzione di sodio e aumento di alimenti ricchi di potassio, calcio e magnesio, e "nella dieta Portfolio", che mira alla riduzione del colesterolo Ldl attraverso il consumo di cibi specifici come la farina d’avena, soia.
"La frutta a guscio - rimarca l'esperto - è considerata un alimento salutare secondo le linee guida dietetiche e cliniche, sia per persone con diabete, dislipidemia o ipertensione, sia per chi è in buona salute. Tuttavia, esistono ancora timori che questi alimenti, essendo ad alta densità energetica, possano contribuire all'aumento di peso, in particolare le mandorle, tra le più consumate. Per questo è importante quantificare e comprendere bene i loro effetti sul peso corporeo e sui fattori di rischio cardiometabolico". Nonostante i timori, "non favoriscono l'aumento di peso - assicura lo specialista - Studi clinici controllati mostrano che non causano incremento ponderale, e studi osservazionali suggeriscono addirittura un'associazione con riduzione del peso e del grasso addominale. Sono anche molto sazianti, quindi possono aiutare a ridurre l'assunzione complessiva di calorie giornaliere".
La frutta a guscio, in particolare le mandorle, contiene "acidi grassi salutari (mono- e poli-insaturi), fitosteroli e altri micronutrienti che contribuiscono ai benefici cardiometabolici, in alcune popolazioni si è osservato anche un miglioramento del controllo glicemico. Inoltre, una parte delle calorie delle mandorle non viene assorbita, nutrendo il microbiota intestinale. Grazie alla fibra alimentare e alla loro struttura, possono quindi promuovere la salute dell'intestino e contribuire indirettamente alla riduzione del colesterolo e ad altri benefici metabolici".
La frutta a guscio "può essere consumata da tutti: bambini, adolescenti, adulti e anziani - sottolinea Sievenpiper - L'unica eccezione riguarda le persone con allergie. In questi casi si possono scegliere alternative come i semi o altri tipi di frutta a guscio. Sono particolarmente utili per chi ha livelli elevati di colesterolo, pressione alta o problemi di sensibilità insulinica e controllo glicemico, come nelle popolazioni sud-asiatiche. Gli effetti positivi sulla glicemia sono ancora in fase di studio, ma quelli su colesterolo e pressione sono ben documentati". Ma attenzione, "le mandorle danno il massimo beneficio se consumate come parte di una dieta equilibrata e salutare, come la dieta mediterranea, la Dash o la dieta Portfolio. E' importante quindi non considerarle come un alimento isolato, ma integrarle in un modello alimentare completo ricco di altri alimenti benefici per la salute cardiovascolare".
Quante mandorle mangiare ogni giorno? La risposta è circa 30 grammi, pari a una manciata o circa 23 mandorle. Osserva Sievenpiper: "La maggior parte delle persone non consuma abbastanza frutta a guscio per trarne beneficio. In Nord America, per esempio, si consumano in media solo 0,2–0,3 porzioni al giorno, molto al di sotto della raccomandazione minima di una porzione quotidiana. Questo consumo insufficiente evidenzia la necessità di promuovere con maggiore chiarezza i benefici delle mandorle".
Leggi tutto: Alimentazione, esperto: "Mandorle e frutta a guscio migliorano salute cardiometabolica"
(Adnkronos) - Gli alleati Nato si impegnano a portare la spesa annua nella difesa, e nella sicurezza, al 5% del Pil entro il 2035. "Uniti di fronte alle profonde minacce e sfide per la sicurezza - riporta la dichiarazione diffusa al termine del summit all'Aja - in particolare alla minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza euroatlantica e alla persistente minaccia del terrorismo, gli Alleati si impegnano a investire il 5% del Pil all'anno in requisiti di difesa fondamentali, nonché in spese relative alla difesa e alla sicurezza, entro il 2035, per garantire i nostri obblighi individuali e collettivi, in conformità con l'articolo 3 del Trattato di Washington".
Gli investimenti "garantiranno la disponibilità di forze, capacità, risorse, infrastrutture, prontezza operativa e resilienza necessarie per la deterrenza e la difesa, in linea con i nostri tre compiti fondamentali: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezza cooperativa".
Si specifica che il 5% è composto da un 3,5% nella difesa propriamente detta, "come definita dalla Nato", e da un 1,5% annuo destinato a " tra l'altro, proteggere le nostre infrastrutture critiche, difendere le nostre reti, garantire la nostra preparazione e resilienza civile, stimolare l'innovazione e rafforzare la nostra base industriale della difesa. La traiettoria e l'equilibrio della spesa nell'ambito di questo piano saranno rivisti nel 2029, alla luce del contesto strategico e degli obiettivi di capacità aggiornati".
Gli alleati della Nato riaffermano quindi "i loro impegni sovrani e duraturi a fornire supporto all’Ucraina, la cui sicurezza contribuisce alla nostra, e, a questo fine, includeranno contributi diretti alla difesa dell’Ucraina e alla sua industria della difesa nel calcolo della spesa per la difesa degli alleati", si legge nella dichiarazione, che parla anche di "minaccia a lungo termine posta dalla Russia alla sicurezza euro-atlantica".
I capi di Stato e di governo dell'Alleanza Atlantica si sono riuniti anche "per riaffermare il nostro impegno nei confronti della Nato, l'alleanza più forte della storia, e del legame transatlantico. Riaffermiamo il nostro ferreo impegno per la difesa collettiva, come sancito dall'articolo 5 del Trattato di Washington: un attacco a uno è un attacco a tutti". "Restiamo uniti e risoluti nella nostra determinazione a proteggere il nostro miliardo di cittadini, difendere l'alleanza e salvaguardare la nostra libertà e democrazia", aggiungono.
Leggi tutto: Vertice Nato, i leader: "Per difesa 5% Pil entro 2035. Russia minaccia a sicurezza"
(Adnkronos) - Darwin Nunez è il primo obiettivo per l'attacco del Napoli. Il centravanti uruguaiano è in cima alla lista di Antonio Conte e in queste ore si stanno intensificando i contatti per portare il giocatore al Maradona, secondo le ultime news di calciomercato di oggi, mercoledì 25 giugno. Il club partenopeo avrebbe già trovato un accordo di massima con Nunez, che ha dato assoluta priorità al Napoli confermando il suo sì dopo un colloquio con la dirigenza azzurra.
A spingere Nunez verso i partenopei, freschi campioni d'Italia, ci ha pensato anche una vecchia conoscenza azzurra, Walter Gargano: "Gli ho parlato e mi ha detto che vuole venire subito, sta aspettando di chiudere col Napoli. Sarebbe un piacere enorme per me se verrà, sapendo che c’è anche Olivera", ha detto a Radio Kiss Kiss l'ex centrocampista uruguaiano. L'ostacolo da superare è la valutazione che il Liverpool fa del giocatore, pagato, solamente tre stagioni fa, ben 100 milioni per strapparlo al Benfica.
Nunez, 26 anni, ha segnato 40 gol in 136 partite con i Reds (vincendo una Premier League) e al netto di un rendimento forse al di sotto delle aspettative, è difficile pensare che il Liverpool possa scendere da una base iniziale di 70 milioni per far partire la trattativa. La speranza del ds Giovanni Manna è che il pressing del giocatore sul club inglese possa portare a uno sconto, per un'operazione che si potrebbe chiudere intorno ai 50 milioni di euro.
Leggi tutto: Napoli, si stringe per Nunez: accordo con la punta, ostacolo Liverpool
(Adnkronos) - Darwin Nunez è il primo obiettivo per l'attacco del Napoli. Il centravanti uruguaiano è in cima alla lista di Antonio Conte e in queste ore si stanno intensificando i contatti per portare il giocatore al Maradona, secondo le ultime news di calciomercato di oggi, mercoledì 25 giugno. Il club partenopeo avrebbe già trovato un accordo di massima con Nunez, che ha dato assoluta priorità al Napoli confermando il suo sì dopo un colloquio con la dirigenza azzurra.
A spingere Nunez verso i partenopei, freschi campioni d'Italia, ci ha pensato anche una vecchia conoscenza azzurra, Walter Gargano: "Gli ho parlato e mi ha detto che vuole venire subito, sta aspettando di chiudere col Napoli. Sarebbe un piacere enorme per me se verrà, sapendo che c’è anche Olivera", ha detto a Radio Kiss Kiss l'ex centrocampista uruguaiano. L'ostacolo da superare è la valutazione che il Liverpool fa del giocatore, pagato, solamente tre stagioni fa, ben 100 milioni per strapparlo al Benfica.
Nunez, 26 anni, ha segnato 40 gol in 136 partite con i Reds (vincendo una Premier League) e al netto di un rendimento forse al di sotto delle aspettative, è difficile pensare che il Liverpool possa scendere da una base iniziale di 70 milioni per far partire la trattativa. La speranza del ds Giovanni Manna è che il pressing del giocatore sul club inglese possa portare a uno sconto, per un'operazione che si potrebbe chiudere intorno ai 50 milioni di euro.
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(Adnkronos) - L'assemblea degli azionisti di Mm, società interamente partecipata dal Comune di Milano che quest’anno celebra il settantesimo anniversario, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2024. Lo rende noto la società, precisando che nell’esercizio concluso, Mm ha generato un totale dei ricavi pari a 320 milioni di euro (+4% rispetto al 2023) e un risultato netto positivo di 38,7 milioni di euro, anche grazie alla consolidata capacità di efficientare i processi, alle migliorate condizioni dei mercati energetici e alla dinamica di riduzione dei tassi di interesse tuttora in corso, elementi che hanno inciso positivamente sulla struttura dei costi aziendali. Dato positivo anche per l'Ebitda che cresce rispetto allo scorso anno (+33%), raggiungendo i 98,5 milioni di euro. Gli investimenti ammontano a 64,5 milioni di euro. Infine, la posizione finanziaria netta si è ridotta dai 209,5 milioni di euro di fine 2023 ai 181,4 di fine 2024. Il patrimonio netto si attesta a 305,4 milioni di euro.
Nel 2024 l'agenzia Moody’s ha mantenuto costante il proprio giudizio sul rating di Mm pari a Baa3 (con aggiornamento dell’outlook, a inizio 2025, da stabile a positivo), continuando a posizionare l’azienda in area 'Investment Grade'. "Dopo il varo del piano industriale e l’avvio del percorso per la trasformazione in società benefit spiega il presidente di Mm, Simone Dragone- questo bilancio rappresenta un nuovo importante step di crescita di Mm che abbiamo costruito insieme al Comune di Milano, con l’obiettivo di rafforzare la presenza sul territorio e per rendere sempre più efficaci i servizi per i cittadini. Sono molto soddisfatto del percorso intrapreso in questi anni e per questo voglio ringraziare tutti i dipendenti di Mm per la professionalità e l’impegno che oggi vedono un importante riscontro nei dati di bilancio".
"Questo bilancio -aggiunge l'amministratore delegato, Francesco Mascolo- certifica la solidità dell’azienda. Negli ultimi anni abbiamo ampliato il perimetro delle nostre attività, mettendo a disposizione le storiche competenze ingegneristiche in nuovi settori e accettando nuove sfide. Abbiamo messo al centro della nostra strategia la sostenibilità e l’innovazione, cosicché i risultati delle performance delle varie business unit confermano nei dati di bilancio certamente positivi la bontà delle scelte fatte e condivise con il Comune di Milano".
Mm conta oggi su 1.483 dipendenti, un dato in crescita, coerente con l’ampliamento del perimetro delle attività e a testimonianza della scelta di svolgerle maggiormente con personale interno. Partner strategico del Comune di Milano, la società progetta e supervisiona la realizzazione di infrastrutture per una mobilità più sostenibile e di spazi urbani per la collettività, è stazione appaltante qualificata, si prende cura di case, scuole, impianti sportivi, verde pubblico e garantisce che l’acqua di Milano sia buona e sicura perché controllata costantemente.
Nel 2024, il servizio idrico integrato di Mm ha realizzato un Ebitda pari a 85,8 milioni di euro, una performance che supporta il volume degli investimenti di 54,6 milioni di euro, mantenendo una tariffa idrica tra le più basse d’Europa. E' proseguito il trend di riduzione delle perdite di rete, giunte all'11,4% a fronte di una media nazionale del 42%: un risultato ottenuto anche grazie all’utilizzo delle più elevate tecnologie come gli algoritmi predittivi di intelligenza artificiale, le immagini satellitari e la fibra ottica che consentono di individuare o prevenire le perdite. Contestualmente, il perimetro di azione del servizio idrico integrato di Mm si espande attraverso la progettazione e la realizzazione di infrastrutture utili a mitigare gli effetti del climate change. E' il caso, ad esempio, dei progetti Suds-Sustainable urban drainage systems, di depavimentazione e dei bacini di laminazione (la vasca del Seveso ha già evitato in almeno cinque occasioni l’allagamento dei quartieri a nord di Milano). Il piano di azione di Mm è perfettamente coerente anche con i contenuti della 'Water resilience strategy' della Commissione europea.
La divisione Ingegneria ha salutato l’entrata in esercizio dell’intera tratta della Linea M4, fondamentale per connettere l’aeroporto di Linate con il centro città e i quartieri Sud Ovest di Milano. Mm ha inoltre completato il progetto esecutivo e finalizzato la gara per l’importante prolungamento della linea M1 verso Baggio. L’azienda è impegnata anche nello sviluppo di linee metropolitane e metrotranvie in tutta Italia (Napoli, Genova, Padova, Bergamo, etc.) e all’estero. Nel corso del 2024 è proseguito inoltre il contributo alla realizzazione di numerose opere finanziate mediante fondi del Pnrr per il Comune di Milano, come ad esempio la progettazione e la realizzazione dei 175 alloggi Erp di via dei Giaggioli con soluzioni innovative orientate a ridurre drasticamente consumi ed emissioni. E proprio in tema di efficientamento energetico e di progetti innovativi, la divisione Casa, che gestisce i 28mila alloggi di proprietà del Comune di Milano nei quali vivono oltre 45mila persone, ha in corso un progetto di riqualificazione degli edifici di via Rizzoli, dopo aver concluso quelli di via Coppin e via Bagarotti, che hanno interessato ben 566 alloggi. In linea con le previsioni del piano industriale, infine, nel 2024 Mm ha esteso la propria azione nell’ambito delle field operation, aggiungendo alle attività manutentive di scuole e impianti sportivi del Comune di Milano la gestione del verde nei complessi Erp, ponendo così le basi per la futura cura dell’intero patrimonio cittadino che si concretizzerà a fine 2025.
Leggi tutto: Mm, assemblea approva bilancio 2024: ricavi salgono a 320 mln, utile a 38,7 mln
(Adnkronos) - Come ridurre lo spreco soprattutto quando le temperature aumentano? "Con l’arrivo della stagione estiva - spiega Massimiliano Dona, presidente Unc - molti prodotti alimentari rischiano di rovinarsi più facilmente. Un valido aiuto arriva dalle etichette. Iniziamo dalle basi: le diciture 'da consumarsi entro' e 'da consumarsi preferibilmente entro' non sono la stessa cosa. 'Da consumarsi entro' è una data di scadenza vera: dopo quella data il prodotto può diventare pericoloso. Vale per carne, pesce, latticini freschi. Non si scherza: scaduta, buttata".
"'Da consumarsi preferibilmente entro' è un termine minimo di conservazione, chiamato tmc. Vuol dire che dopo quella data il prodotto può perdere qualità - sapore, fragranza, vitamine - ma non è pericoloso. Pasta, biscotti, conserve: spesso sono buoni anche settimane dopo il tmc", dice.
"In estate - sottolinea - questa differenza è cruciale. Con l’aumento delle temperature anche i prodotti a lunga conservazione possono deteriorarsi prima. Ma se la pasta scaduta di una settimana fa sempre pasta, il latte scaduto di un giorno può rovinare l’estate. Ma veniamo al nodo dei primi caldi: frutta e verdura. Qui le etichette dicono poco e i nostri sensi devono dire tutto. Il problema è che spesso ci facciamo ingannare dall’aspetto. Quella pesca con una macchia marrone? Spesso è solo ammaccata, dolcissima dentro. I pomodori molli? Perfetti per il sugo. Le banane nere? Sono al top per un dolce".
"Con l’arrivo della bella stagione - fa notare Dona - tutto accelera. Una lattuga che a marzo dura una settimana, ora può andare male in tre giorni. Dare un’occhiata ai simboli di conservazione può aiutarci nella conservazione: quel termometro sull’etichetta non è decorativo. Vi dice a che temperatura tenere il prodotto per farlo durare. I formaggi freschi: meglio a 4 gradi, non negli sportelli del frigo che sono più caldi. L’olio: lontano da luce e calore, non vicino ai fornelli. I salumi: una volta aperti, consumare entro pochi giorni anche se la scadenza è lontana".
"E poi - avverte - c’è scritto sempre 'conservare in luogo fresco e asciutto'. Con i primi caldi 'fresco' non significa più 20 gradi di un appartamento, ma trovare il posto più fresco di casa. Allora come fare con l’arrivo della bella stagione? Prima regola: prepariamoci al cambio di ritmo. Comprate poco e spesso quando inizia a far caldo. Meglio tre viaggi al supermercato che un frigorifero stracolmo dove tutto marcisce insieme. Seconda regola: fidatevi dei vostri sensi oltre alle date. Annusate, guardate, toccate. Se sa di buono, è buono. Se puzza, via. Semplice. Terza regola: riorganizzate il frigo per l’estate che arriva. Le verdure nel cassetto apposito, i latticini nella parte più fredda, la frutta che non ha bisogno di freddo fuori dal frigo".
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(Adnkronos) - "La nostra ambizione più profonda è sconfiggere le malattie croniche. Non è uno slogan, è la ragione per cui ogni giorno ci impegniamo come azienda e come persone". Così Alfredo Galletti, corporate vice president e general manager di Novo Nordisk Italia, in occasione della presentazione alla Camera del progetto 'Vulnerabili', nato dalla collaborazione tra Novo Nordisk e Fondazione Banco Farmaceutico con il sostegno del vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè, e che ha come obiettivo garantire a ogni persona con diabete, indipendentemente dal suo status socioeconomico, il diritto e l'accesso alle terapie e contribuire a supportare gli operatori sanitari. "Questo obiettivo - spiega Galletti - si concretizza su due fronti: da una parte l'innovazione farmacologica, che è il cuore del nostro lavoro; dall'altra la capacità di creare condizioni reali affinché le persone possano convivere con la propria patologia in modo dignitoso, consapevole e sostenibile".
"In Italia, che ha uno dei migliori sistemi sanitari pubblici al mondo - sottolinea - esistono ancora troppe situazioni in cui l'accesso alle cure non è garantito. E' paradossale, ma reale: ci sono persone che vivono nel nostro stesso territorio e che, per una molteplicità di motivi, restano escluse dai percorsi di cura. E questo non possiamo accettarlo. Abbiamo il dovere, non solo professionale, ma umano, di fare in modo che la fragilità della malattia non si sommi alla fragilità della povertà o dell'emarginazione". Il progetto nasce in collaborazione con il Banco Farmaceutico, che gestirà la parte logistica e distributiva, e con una rete di 8 associazioni socioassistenziali già attive sul territorio. E Galletti insiste sul valore di un approccio in rete: "'Vulnerabili' è possibile solo grazie alla collaborazione con le istituzioni e con il Terzo settore. Da soli, come azienda, non potremmo raggiungere chi ha veramente bisogno. Serve un'alleanza, una visione comune. E oggi possiamo dire che questo spirito di collaborazione c'è".
Ma l'orizzonte è chiaro: "Non vogliamo che questo progetto sia solo un'iniziativa momentanea. Speriamo di poterlo mantenere attivo a lungo, anzi, il più a lungo possibile. Perché l'equità nell'accesso alle cure deve diventare la norma, non l'eccezione. E' un impegno che ci prendiamo come Novo Nordisk, ma anche come cittadini. Nessuno dovrebbe essere lasciato solo nella gestione di una malattia cronica. E' questa la nostra battaglia, ed è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere", conclude Galletti.
(Adnkronos) - “Domani ci saranno le elezioni del Coni e mi auspico ci sia un cambio di marcia netto con il passato, quindi che ci sia un rapporto di dialogo aperto reale, e non solo dichiarato, con tutte le autorità, il governo in primi, che sostengono lo sport italiano”. Così all’Adnkronos il presidente Fin Paolo Barelli parlando delle elezioni per la presidenza del Coni che si terranno domani, a margine della conferenza stampa di presentazione della 61esima edizione del trofeo Settecolli Ip - Internazionali di nuoto, in programma da giovedì 26 a sabato 28 allo stadio del nuoto, presso la sala conferenze delle piscine del Foro Italico a Roma.
“Spero quindi in un distacco con quello che è successo negli ultimi anni in cui c’è stata una contrapposizione inutile (tra mondo dello sport e governo, ndr) che non ha giovato alle Federazioni, alle società sportive, ai campioni e a tutto il sistema sportivo italiano”, spiega ancora Barelli.
“La 61esima edizione del Settecolli avrà più di 30 e oltre campioni internazionali, medagliati appunto a livello mondiale. Ci saranno inoltre 800 atleti quindi sarà un grande spettacolo, propedeutico per i campionati mondiali di fine luglio a Singapore”, ha detto ancora parlando della manifestazione sportiva.
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(Adnkronos) - Ore di ansia per Matteo Formenti, il bagnino del parco acquatico di Castrezzato, dove lo scorso venerdì ha perso la vita Michael, bimbo di 4 anni annegato nella piscina in un momento di distrazione dei genitori. Il 37enne è scomparso e il corpo di un uomo è stato trovato circa un'ora fa a Monte Orfano, una zona boschiva situata nei pressi a Chiari, nel Bresciano. A darne conferma all'Adnkronos è il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, che nelle ultime ore aveva pubblicato un post sui suoi profili social per annunciarne la scomparsa.
L'allarme sarebbe stato lanciato da due escursionisti, in gita nei sentieri di Monte Orfano, un rilievo situato fra i comuni di Erbusco, Rovato e Cologne e Coccaglio. I due avrebbero visto il corpo privo di vita dell'uomo nelle boscaglie, lanciando immediatamente l'allarme ai carabinieri.
Al momento sono in corso le indagini per dare un'identità al corpo e per capire se possa essere proprio Matteo Formenti: "Insieme alla famiglia -dice il sindaco Zotti all'Adnkronos- siamo in attesa dell'ufficialità. Anche se, come comunità, speriamo non sia lui".
Moltissimi gli appelli social. Tra questi quello di Andrea Salvi, consigliere del Comune bresciano di Chiari: "Matteo Formenti torna indietro. Non colpevolizzarti. Non sei Dio e non hai superpoteri. Sei una persona che ha soltanto preso paura per una colpa che non c'è", scrive sui suoi profili social. "Sono un chirurgo e tutti i giorni affronto visite, leggo referti, guardo esami radiologici e uso il bisturi -scrive Salvi-. So che cosa significa affrontare i pericoli, le aspettative, gli stress. Abbiamo età diverse. Io ho 52 anni, tu ne hai 37. L'età è importante in questi casi, perché l'esperienza è fonte di obiettività. La tua famiglia ti sta aspettando. Non farli stare in pena. Qualsiasi cosa sia successa, sarai ascoltato e compreso. Ti aspettiamo a Chiari in Comune a qualsiasi ora col sindaco Zotti e tutto il gruppo consiliare e la Giunta, preoccupati per te".
(Adnkronos) - Dal confronto con gli altri servizi pubblici europei, la Rai può vantare risultati di tutto rispetto. Tra le Big 5 dell'Ebu è tra quelle che mette meglio a frutto le risorse che ha, pur essendo la più penalizzata a livello di finanziamento pubblico.
Il bilancio 2024 approvato dal Cda Rai il 22 maggio scorso si è chiuso con un risultato netto in pareggio e con un indebitamento netto "attestato su livelli di sostenibilità" e pari a 513 milioni di euro, in miglioramento per circa 55 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Risultati decisamente apprezzabili, considerato il difficile contesto socio-economico mondiale e la presenza, nell’esercizio, dei costi legati ai Campionati Europei di Calcio e ai Giochi Olimpici di Parigi.
I ricavi consolidati, in aumento di circa 115 milioni di euro rispetto al 2023, registrano la crescita degli introiti pubblicitari (+98 milioni con una quota di mercato del 20,6% in crescita di 0.8 punti percentuali rispetto al 2023), riconducibile da un lato alle buone performance dei programmi Rai e dall'altro proprio all'ascolto generato nel periodo estivo dagli Europei di Calcio e dalle Olimpiadi.
Eppure, proprio alla voce ricavi, i dati Ebu 2023 (gli ultimi disponibili) evidenziano come la Rai, con 2,7 miliardi di euro, sia in penultima posizione tra i Big 5 (ossia i 5 Servizi pubblici più grandi d’Europa che sono Germania, Francia, UK, Spagna e Italia). La classifica vede in testa la Germania con oltre 10,5 miliardi di euro, seguita dal Regno Unito con 6,7 miliardi, dalla Francia con 4,1 miliardi. L’unica che viene dopo la Rai è la Spagna con 2,3 miliardi.
Su questi ricavi, che includono sia il finanziamento pubblico che la pubblicità e altre piccole voci, la parte di fondi pubblici per Rai incide per meno del 70%, il resto è coperto dalla pubblicità e da altre voci variabili.
Dei 90 euro che i cittadini italiani pagano di canone, alla Rai ne arrivano 77,8 che corrispondono a poco più dell’86%. Il resto viene assorbito dalla tassa di concessione governativa (4,6%), dal Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione (5,5%), dall’Iva (4%) e da altro (0,01%).
Questo rende la Rai uno dei servizi pubblici europei più efficienti, se si considera in particolare la percentuale di finanziamento pubblico che viene reinvestita sulla programmazione, dove Rai, nonostante abbia il canone più basso, è - secondo quanto apprende l'Adnkronos - al primo posto con un 99%. Un dato che non viene eguagliato da nessun altro servizio pubblico europeo: per fare degli esempi, la Francia (France Televisions), la prima dopo la tv pubblica italiana, è ferma all’ 86% mentre la Bbc non supera il 73%. Nel panorama dei servizi pubblici europei, inoltre, la Rai è anche quella con meno dipendenti in assoluto (poco sopra i 12.000).
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(Adnkronos) - A lungo considerata una semplice condizione estetica, la vitiligine è una vera patologia cronica autoimmune. Tra le convinzioni errate più diffuse vi sono quelle secondo cui la malattia sia contagiosa, causata dallo stress o si limiti a un semplice problema estetico. Un dialogo efficace con lo specialista in dermatologia è quindi fondamentale non solo per comprendere come gestire al meglio la propria condizione, ma per sfatare molte delle false credenze che accompagnano questa condizione. Nasce con l'obiettivo di promuovere una corretta informazione e incoraggiare il dialogo con gli specialisti di riferimento, aspetto fondamentale per una gestione ottimale della patologia, la campagna 'Vitiligine, è tempo di essere liberi. Oltre i falsi miti, verso nuove possibilità', promossa da Incyte Italia in occasione della Giornata mondiale della vitiligine, che si celebra ogni anno il 25 giugno.
Come rivela un'indagine realizzata per questo appuntamento annuale da Elma Research, che ha coinvolto 141 persone affette con la patologia con l'obiettivo di fare emergere il rapporto del paziente con la malattia e la consapevolezza relativa alla sua gestione, la vitiligine ha un significativo impatto psicologico, nonché sulla sfera sociale, relazionale e addirittura lavorativa, per il 78% delle persone che ne soffrono. Prevale un forte senso di rassegnazione, spesso collegato a una gestione non ottimale della patologia sul piano fisico e mentale. Sono ancora molte, infatti - il 42% del campione - le persone con vitiligine che non si rivolgono ad alcun medico. Questo comporta disinformazione e scarsa conoscenza delle nuove possibilità di trattamento, che negli ultimi anni si sono diversificate grazie ai progressi fatti dalla ricerca scientifica. Nonostante ciò, il 61% dei pazienti intervistati non ha consapevolezza delle nuove opzioni disponibili.
Nell'ambito della campagna - informa una nota - sono stati organizzati 2 webinar dedicati alla vitiligine, grazie ai quali i pazienti e le persone interessate hanno potuto confrontarsi con alcuni esperti. Spesso considerata solo una condizione estetica, la vitiligine è una patologia cronica autoimmune della pelle, frequentemente associata a comorbidità, tra cui disturbi della tiroide e diabete. Colpisce i melanociti, le cellule responsabili del colore della pelle, e si manifesta con la presenza di chiazze bianche di dimensioni variabili. In Italia ne sono affette circa 330mila mila persone. Può comparire a qualsiasi età, compresa quella pediatrica, ma la maggiore incidenza si registra tra i 20 e i 40 anni. Di fatto, più del 60% dei pazienti ha un esordio prima dei 30 anni. Lo sviluppo della malattia dipende in larga parte da una predisposizione genetica (80%) e in minor misura da fattori ambientali (20%) in grado di attivare il meccanismo autoimmune.
"La vitiligine - spiega Maddalena Napolitano, direttore Scuola a di specializzazione in Dermatologia e venereologia Uosd Dermatologia allergologica e malattie infiammatorie cutanee croniche Aou Federico II di Napoli - è una malattia a tutti gli effetti e non solo una condizione estetica: è una patologia cronica autoimmune, che si manifesta quando il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule sane del corpo, in questo caso i melanociti responsabili della produzione di melanina, il pigmento che conferisce colore alla pelle, causando la comparsa delle caratteristiche macchie bianche. La forma più comune è la vitiligine non-segmentale (Nsv), caratterizzata da decolorazioni bianche simmetriche su entrambi i lati del corpo, il cui sviluppo è lento e imprevedibile. Non è raro che i pazienti con vitiligine abbiano anche altre condizioni autoimmuni, come l'ipotiroidismo, una patologia per cui la tiroide non produce sufficienti ormoni tiroidei, o l'artrite reumatoide, una malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni. La possibilità di sviluppare più patologie concomitanti rende ancora più importante il dialogo e la relazione con i medici specialisti: è fondamentale che i pazienti con vitiligine siano seguiti per tenere sotto controllo eventuali segni e sintomi di altre possibili condizioni mediche presenti".
I dati emersi dalla ricerca di Elma Research mostrano che 1 persona su 3 si sente per nulla o poco informata in merito alla vitiligine e che 3 quarti degli intervistati avrebbero il desiderio di approfondire con uno specialista come gestire al meglio la propria condizione.
"Fino a poco tempo fa - osserva Emiliano Antiga, professore associato in Dermatologia e venereologia e direttore della Scuola di specializzazione in Dermatologia e venereologia presso l'università di Firenze - non avevamo a disposizione terapie specifiche per il trattamento della vitiligine, con conseguenze importanti sul patient journey e sulla gestione della malattia. Grazie a recenti studi, oggi la comunità scientifica dispone di nuove opportunità terapeutiche e proprio per questo è importante ricordare quanto sia fondamentale il dialogo e il confronto tra lo specialista e il paziente. In particolare, la ricerca si è focalizzata sul ruolo di alcune molecole chiamate Janus chinasi (Jak), che svolgono un ruolo chiave nella segnalazione intracellulare e nell'infiammazione, contribuendo alla progressione della vitiligine. Recentemente sono stati sviluppati farmaci, i cosiddetti Jak inibitori, in grado di interrompere questo segnale, facendo in modo che il processo di distruzione dei melanociti venga bloccato e consentendo alla pelle di acquisire nuovamente la normale pigmentazione. Tali terapie, formulate in crema per una diretta azione a livello cutaneo, sono inoltre sicure e altamente tollerate".
Oltre allo specialista, anche l'associazione pazienti è un punto di riferimento importante perché accompagna le persone con vitiligine non solo facendosi carico dei loro bisogni insoddisfatti, ma anche ampliando in maniera strutturata il loro accesso ai servizi. Come ricorda Valeria Corazza, presidente di Apiafco, Associazione psoriasici italiani Amici della Fondazione Corazza, Psoriasi&Co, "sul portale Apiafco dedicato alle patologie croniche della pelle sono già disponibili numerosi strumenti pensati per rispondere alle loro esigenze: dal supporto psicologico territoriale alle consulenze telefoniche con specialisti, dalle informazioni aggiornate su cure e farmaci innovativi ai consigli su alimentazione e stili di vita, fino alla geolocalizzazione dei centri di cura. Tutto questo senza tralasciare il quotidiano lavoro di orientamento ai servizi del territorio per facilitare una corretta presa in carico dei pazienti".
La convinzione che non ci sia una vera cura per la vitiligine rappresenta la principale barriera al consulto sanitario da parte dei pazienti. "Una corretta informazione - conclude Nicola Bencini, General Manager di Incyte Italia - è il primo passo di un patient journey ottimale. La vitiligine è una patologia cronica autoimmune e in quanto tale deve essere gestita dallo specialista di riferimento, il dermatologo. In occasione della Giornata mondiale della vitiligine abbiamo voluto ribadire questo importante messaggio, confermando il nostro impegno al fianco della comunità scientifica e delle associazioni di pazienti".
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(Adnkronos) - "Non è stata fatta alcuna contestazione disciplinare nei suoi confronti", lo scrive la Rai in una nota in relazione alla notizia che il conduttore di 'Report', Sigfrido Ranucci, sarebbe stato sanzionato per aver partecipato a un programma su La7 e per aver rilasciato dichiarazioni e interviste.
"Al vicedirettore 'ad personam' Ranucci sono state semplicemente ricordate le vigenti regole aziendali in materia di rapporti con gli organi d’informazione e quelle più specifiche che riguardano i giornalisti. Regole che, si ricorda, valgono per tutti i dipendenti e collaboratori Rai, nessuno escluso", continua la nota.
Ad annunciare il provvedimento disciplinare per il giornalista e conduttore di 'Report', era stato lo stesso Ranucci che sul suo profilo Facebook ha pubblicato la lettera datata 10 giugno firmata dall'amministratore delegato Rai, Giampaolo Rossi, e dal direttore delle Risorse Umane, Felice Ventura. "Dopo 27 anni di Rai ho vinto un procedimento disciplinare", ha scritto il giornalista sui social.
In particolare, nella lettera vengono contestate alcune dichiarazioni del giornalista rilasciate, secondo l'azienda, senza autorizzazione: "Mi accusano di aver partecipato alla trasmissione della Gruber il 6 maggio, senza essere stato autorizzato. Fatto non vero perché ero stato autorizzato dallo stesso Corsini telefonicamente per lanciare la seconda parte della stagione di Report".
Inoltre, aggiunge Ranucci, viene contestato "di aver presentato il mio libro a Mestre, e di aver rilasciato un'intervista dove parlavo della minore libertà di stampa in Italia e del fatto che la gente si informava di meno. Non si riferiva alla Rai ma al mio libro 'La Scelta' edito da Bompiani. Poi mi si accusa di aver partecipato con una telefonata a 'Piazza Pulita' per difendere Report e il collega Giorgio Mottola dalle accuse di manipolazione". "Se devo prendermi un provvedimento per aver promosso e difeso la squadra e un marchio storico della Rai come Report, tutelato la libertà di stampa, lo accetto con orgoglio".
Sul caso si è espresso Sandro Ruotolo: “La lettera recapitata a Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report, la trasmissione di approfondimento giornalistico di Raitre, ha un sapore di intimidazione. E’ un procedimento disciplinare, una lettera che va rispedita al mittente. L’hanno firmata l’amministratore delegato dell’azienda, Giampaolo Rossi, e il direttore delle risorse umane di via Mazzini, Felice Ventura. Accusano il giornalista di aver partecipato a trasmissioni su La7 della Gruber senza essere autorizzato, quando invece lo era dal direttore Corsini, poi di essere intervenuto a Piazza Pulita per difendersi dalle accuse di Bocchino di essere un manipolatore. Gli altri richiami riguardano le presentazioni del suo libro che parla di libertà di stampa. Uno schiaffo all’articolo 21 della Costituzione''. Così il responsabile Informazione nella segreteria Pd ed europarlamentare.
"A poco più di un mese dall’entrata in vigore del Media Freedom Act, che impone all’Italia di riformare la governance della Rai per renderla autonoma e indipendente dalla politica, il gruppo dirigente che occupa la Rai sceglie di colpire il giornalista simbolo dell’approfondimento investigativo del servizio pubblico. È l’ennesimo segnale di una deriva preoccupante. Telemeloni vuole mettere a tacere i giornalisti scomodi mentre smantella i programmi di approfondimento di rete in un momento in cui avremmo bisogno di più informazione pubblica e plurale”.