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Beach volley, insieme all'Assoluto italiano parte la campagna #AdessoPasta

11 Luglio 2025
Beach volley, insieme all

(Adnkronos) - “La pasta. Integratore di felicità”. Un claim, questo, che gli italiani hanno imparato a riconoscere, grazie alla campagna istituzionale per la promozione della pasta promossa dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste guidato da Francesco Lollobrigida e realizzata da ISMEA – Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare. Già due anni fa, sono stati gli azzurri della nazionale italiana di volley i testimonial d’eccezione della campagna, in uno spot televisivo che ha accompagnato la loro avventura ai Campionati Europei. 

Anche quest’anno, prosegue la partnership con la Federazione Italiana Pallavolo, che vede una prima serie di eventi all’interno del più ampio #AdessoPasta tour, con due tappe “gold” del campionato italiano di beach volley. La prima, il 12 e il 13 luglio, sul lungomare di Montesilvano (Pescara) – area Jova Beach, con il lancio del tour che toccherà subito dopo le Marche, con Porto Sant’Elpidio (16 e 17 luglio), Il Veneto, con Caorle (19, 20 luglio); la Campania (Salerno, 24, 25 luglio) e la Sicilia, con la chiusura del tour in occasione della tappa gold del campionato italiano assoluto di beach volley a Marina di Modica, il 2 e il 3 agosto. 

Un foodtruck è la casa-base del villaggio dell’#adessopasta tour, sede degli showcooking, presentati da Francesca Romana Barberini e da Stella Menna (instagrammer e food blogger conosciuta come @unastellaincucina). In ogni tappa verranno presentate ricette con la pasta ispirate alle tradizioni locali e al gusto ma anche alla sostenibilità economica, a testimonianza di come la pasta, oltre che facile da preparare, sia un simbolo della tradizione culinaria italiana, oltre che un “must” intergenerazionale. “La pasta. Integratore di felicità”, è il claim della campagna che identifica al meglio l’insieme di benefici apportati da questo prodotto. La pasta, infatti, è uno degli alimenti simbolo del made in Italy, alla base della piramide alimentare e cardine della dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco. Un buon piatto di pasta non è solo una gratificazione per il palato che fa bene alla convivialità, ma anche un alimento che stimola le endorfine, anche definite “ormoni della felicità”, altamente sostenibile. 

Nello stand accanto al foodtruck, un edugame con 100 quesiti su aspetti nutrizionali, storia e tradizione della pasta accompagnerà il pubblico verso la degustazione. Una campagna di influencer marketing con 9 content creator - di cui alcuni presenti alle tappe - accompagnerà su Instagram e TikTok l’intero tour. 

"Abbiamo unito due eccellenze italiane: la pasta, alimento di qualità cucinato e apprezzato in tutto il mondo, e i giocatori del campionato italiano di beach volley”- ha dichiarato il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. “Il Ministero, insieme a ISMEA e in collaborazione con la Federazione Italiana Pallavolo, porta avanti il progetto avviato due anni fa per promuovere una sana alimentazione e valorizzarla attraverso la pratica sportiva. La relazione tra sport e alimentazione è essenziale e rappresenta un valore fondamentale per incentivare uno stile di vita equilibrato e sensibilizzare, soprattutto i più giovani, al consumo di prodotti sani e di qualità e alla pratica dello sport”. 

Così il Presidente ISMEA Livio Proietti, che nella giornata di domenica 13 luglio premierà sul campo l’MVP femminile e l’MVP maschile del Torneo: “Prosegue a tutto tondo il nostro impegno teso a valorizzare le nostre eccellenze e una cultura alimentare più consapevole; sosteniamo la filiera della pasta che è un’icona della nostra produzione agroalimentare e uno dei prodotti di punta dell’export, ma è anche convivialità, salute, sostenibilità. La pasta, con le sue qualità nutrizionali, è un alimento che fa bene a tutti, anche agli atleti, e rappresenta un patrimonio del nostro Paese che ISMEA continuerà a valorizzare”.La seconda fase del progetto prevede poi il lancio di una campagna di comunicazione integrata, in partnership con la FIPAV – Federazione Italiana Pallavolo, che intercetterà il grande pubblico su media e new media. 

Questo il Programma del tour, che prevede gli eventi dedicati al gusto e alla cultura della pasta nelle fasce orarie 12,00-13,00 e 17,00-18,00: 

I Tappa – 12-13 luglio 

Montesilvano (Abruzzo) – In concomitanza con il Campionato Italiano di Beach Volley Gold 2025 organizzato dalla FIPAV. 

II Tappa – 16-17 luglio 

Porto Sant’Elpidio (Marche)  

III Tappa – 19-20 luglio 

Caorle (Veneto)  

IV Tappa – 24-25 luglio 

Salerno (Campania) 

V Tappa – 2-3 agosto 

Marina di Modica (Sicilia) – In concomitanza con il Campionato Italiano di Beach Volley Gold 2025 organizzato dalla FIPAV. 

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Sinner-Djokovic, Federer e il pronostico: "Vince Novak"

11 Luglio 2025
Roger Federer

(Adnkronos) - "Vince Djokovic". Roger Federer, alla fine, si sbilancia e punta su Novak Djokovic nella semifinale di Wimbledon in programma oggi contro Jannik Sinner sul Campo Centrale. Federer, intercettato dal programma tv serbo SK, prova inizialmente a glissare davanti alla domanda 'chi vince tra Novak e Jannik?'. 

 

 

Il fuoriclasse svizzero cede al pressing, nonostante la moglie Mirka lo inviti quasi ad ignorare la domanda e a troncare la discussione. Alla fine, Federer alza bandiera bianca e emettere il verdetto: "Chi vince? Novak", dice con convinzione non proprio totale... 

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Blue Economy, Ruffini (Santa Sede): "Mare può essere economia di pace"

11 Luglio 2025
Paolo Ruffini

(Adnkronos) - “Il mare può essere un'economia di pace che costruisce relazioni nel dialogo, dove il commercio e il dialogo sono essenziali per costruire un futuro migliore con un'economia solidale, fondata sul rispetto gli uni degli altri. L’Italia è come un ponte dentro il mare, un mare così denso di storia e di cultura che sta rafforzando grazie alla sua capacità di essere fedele ai propri valori”. Lo ha dichiarato Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, a margine del suo intervento al 4° Summit nazionale economia del mare - Blue Forum in corso a Roma. 

“In un tempo di guerra in cui non è così facile incontrarsi - prosegue Ruffini - trovare il tempo per parlarsi e vedere come si può costruire insieme un futuro migliore è importante. Spesso le perdiamo queste occasioni, oppure diventano occasioni dove le parole si consumano senza diventare mai fatti. Penso e spero che incontri come questo possano produrre fatti, cioè dialogo e incontro e quindi un'economia di pace”. 

Sul tema dell’integrazione Ruffini ha aggiunto: “Bisogna lavorare sulla cultura, sull'educazione e sulla memoria. Integrazione ed inclusione vanno insieme. Includere vuol dire rispettare l'altro e integrare vuol dire integrare nel rispetto delle diversità, dove nessuno vuole sopraffare l'altro. Credo sia necessario lavorare dalla scuola, solo lavorare sull'educazione e sulla cultura ci permetterà di includere, di integrare veramente”. 

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Corte conti, sì al bilancio Regione 2024, liberati 755 milioni

11 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAGiudizio di parifica, criticità su sanità e trasporti...

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La manager tedesca che ha travolto e ucciso una ragazza: 'Provo dolore, a disposizione dei pm'

11 Luglio 2025
Travolta e uccisa dal suv: la manager L'autopsia sul corpo della vittima 24enne è attesa per mercoledì...

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Incidente a Palermo, scontro tra scuolabus e auto: 8 bimbi in ospedale

11 Luglio 2025
Ambulanza - Ipa

(Adnkronos) - Incidente stradale a Palermo tra un'auto e uno scuolabus. Nell'impatto, avvenuto a Brancaccio, sono rimasti coinvolti anche otto bimbi, immediatamente soccorsi e condotti in via precauzionale all'ospedale Buccheri La Ferla. Le loro condizioni, però, non desterebbero preoccupazioni, così come quelle dell'autista del mezzo e di una maestra.  

Secondo una prima ricostruzione dei fatti il pulmino del centro diaconale 'La Noce', per cause ancora da accertare, si sarebbe scontrato con un'auto in via Corselli, finendo poi contro un'altra vettura e una motoape parcheggiate. Sul posto la Polizia municipale per i rilievi utili a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.  

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Unicredit-Commerz, Daniel Gros (Bocconi): "Sindacati tedeschi si sono sentiti minacciati"

11 Luglio 2025
Unicredit-Commerz, Daniel Gros (Bocconi):

(Adnkronos) - "Adesso i sindacati si sono svegliati perché si sentono minacciati". Così l'economista tedesco della Bocconi, Daniel Gros, spiega all'Adnkronos quanto accade nella vicenda Unicredit-Commerz, dopo la richiesta del governo tedesco a Orcel di fermarsi. Gros evidenzia l'importanza del sistema tedesco di cogestione dove "le organizzazioni sindacali hanno la metà dei seggi". Tesi confermata anche da Michele Calcaterra, professore della Bocconi, che conferma parlando con l'Adnkronos come "i sindacati tedeschi abbiano avuto un ruolo significativo, anche se indiretto". È importante distinguere, secondo Calcaterra, alcuni elementi chiave del contesto, partendo dal ruolo del governo tedesco che è azionista di Commerzbank (circa il 15%) dal salvataggio della banca durante la crisi finanziaria del 2008-2009. "Per questo motivo - dice Calcaterra - qualsiasi ipotesi di fusione o acquisizione che coinvolga Commerzbank ha inevitabilmente una valenza politica". 

Il ruolo dei sindacati  

Il governo tedesco, nel corso degli anni, ha più volte valutato opzioni per rafforzare il sistema bancario nazionale, inclusa la fusione tra Commerzbank e Deutsche Bank, poi fallita. In questo contesto, Unicredit è stata vista da alcuni interlocutori istituzionali tedeschi come una potenziale candidata credibile per rafforzare Commerzbank, anche se l'idea che il governo 'chiamasse' Unicredit va interpretata più come un'apertura politica che come un mandato diretto.  

"I sindacati tedeschi in questo contesto - rimarca Calcaterra - si sono tradizionalmente opposti a operazioni transfrontaliere che potrebbero portare a: una perdita di posti di lavoro in Germania, uno spostamento della governance e del potere decisionale all'estero, l'indebolimento del presidio sindacale tedesco nella gestione aziendale". 

Nel caso di Unicredit, prosegue, "i sindacati tedeschi hanno espresso preoccupazioni riguardo all’eventuale perdita di influenza e alla possibilità di tagli occupazionali. Non erano formalmente coinvolti nei negoziati, ma hanno esercitato una pressione politica e mediatica, soprattutto per il fatto che Commerzbank è vista come un attore strategico nel sistema economico nazionale". 

Il possibile ricorso di Unicredit  

Davanti alle barricate teutoniche, cosa potrebbe fare Unicredit? "Il governo tedesco ha definito l’iniziativa di UniCredit su Commerzbank non amichevole, lamentando l’assenza di coordinamento politico e istituzionale su un asset considerato strategico", sottolinea all'Adnkronos l'economista della Statale di Milano, Marta Degl'Innocenti.  

Unicredit, afferma, "potrebbe ipotizzare un ricorso in sede europea contro eventuali ostacoli al libero mercato, ma un simile passo appare remoto, data l’incertezza sull’esito, i tempi lunghi e il rischio politico. L’amministratore delegato Andrea Orcel privilegia infatti una strategia di mediazione, puntando sul dialogo con Berlino e su un’integrazione graduale tra Commerzbank e Hvb".  

Tesi confermata da quanto detto oggi dal presidente di Unicredit all'Assemblea di Abi: “L'Europa ha una grande potenzialità - ha detto Pier Carlo Padoan - il sistema bancario è uno strumento fondamentale per sfruttarla ed è un elemento comune che dalle relazioni di stamattina esce con molta chiarezza". (di Andrea Persili) 

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Fisco, concordato preventivo biennale: la parola agli esperti sulle novità dal biennio 2025-2026

11 Luglio 2025
Fisco, concordato preventivo biennale: la parola agli esperti sulle novità dal biennio 2025-2026

(Adnkronos) - Con la Circolare 9/E del 24 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate interviene sul fronte della compliance fiscale, offrendo una visione più chiara del Concordato preventivo biennale (Cpb). Il documento interviene a dettagliare le nuove regole di adesione al concordato, che si applicheranno già a partire dal biennio 2025-2026 e lo fa disegnando un sistema più selettivo, ma al tempo stesso più flessibile e orientato al merito. Una riforma che chiama in causa il ruolo del professionista fiscale, sempre più strategico nel guidare imprese e contribuenti verso un rapporto più collaborativo e trasparente con il fisco. 

Secondo Raffaele Di Capua, fondatore dello studio Di Capua & Partners, la circolare rappresenta “un passaggio cruciale nel consolidamento del Concordato preventivo biennale come strumento di compliance evoluta". "L’introduzione di soglie massime per i contribuenti ad alta affidabilità fiscale e la possibilità di rimodulare la proposta in presenza di eventi straordinari - prosegue - segnano un’evoluzione verso una fiscalità più equa, trasparente e prevedibile. Di particolare rilievo è il nuovo regime opzionale di imposta sostitutiva, che, con aliquote graduate (10%-15%) in base al punteggio Isa, premia comportamenti virtuosi e continuità dichiarativa”. 

Ma non mancano le voci critiche. Secondo la visione di Proactiva, le modifiche introdotte rischiano di indebolire ulteriormente l’attrattività di uno strumento che, già nella sua prima versione, non aveva riscosso grande entusiasmo tra i contribuenti. “Dal punto di vista tecnico le novità rilevanti, che riguardano le nuove adesioni a partire dal biennio 2025 2026, prevedono l’introduzione di nuove cause di decadenza/cessazione introdotte al fine di contrastare possibili utilizzi distorsivi del nuovo istituto e una soglia massima relativa al maggior reddito non tassato eccedente quello concordato”, spiega Luca Bisignani, Partner di Proactiva Corporate & Tax.  

“Nel complesso si tratta di interventi solo parzialmente mitigati da altri di minor rilevanza, che inevitabilmente riducono l’appeal dell’Istituto il quale già di per sé non aveva incontrato particolari favori presso i contribuenti. Tali ulteriori limitazioni e restrizioni fanno ragionevolmente pensare che, nel corso dei prossimi anni, il Concordato preventivo biennale sia destinato a ‘sgonfiarsi’ al pari di altre agevolazioni che nel recente passato sono state introdotte con le migliori intenzioni per poi essere fortemente rimaneggiate e combattute all’esito delle prime verifiche sui dati di adesione e di gettito, come Industria 4.0 e 5.0 o il Superbonus al credito imposta R&S”, sostiene.  

Nella sua lettura Moore riconosce nella circolare un importante passo avanti verso un sistema di maggiore selettività, ma anche più maturo e orientato al merito. “L’introduzione di limiti quantitativi per i soggetti con elevato Isa è un messaggio chiaro”, aggiunge Paolo Borghi, partner dello studio Moore Professionisti Associati. “Il concordato - spiega - non è più solo uno strumento di semplificazione, ma diventa un vero e proprio patto di affidabilità tra contribuente e Amministrazione. Positiva anche l’apertura alla possibilità di comunicare eventi straordinari, che rende il meccanismo più flessibile e vicino alla realtà operativa delle imprese. Di contro, l’inasprimento delle cause di esclusione, penso soprattutto a operazioni straordinarie e partecipazioni incrociate, richiede una pianificazione ancora più attenta e consapevole. I controlli aumentano, ma crescono anche le tutele e i vantaggi per chi sceglie di aderire”.  

Un’evoluzione che rafforza ancora una volta il ruolo del consulente fiscale. “Dovremo guidare i clienti in scelte ponderate, valutando non solo la convenienza economica, ma anche la sostenibilità e la coerenza del percorso fiscale che intendono intraprendere”, conclude. 

 

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Giovane investita e uccisa a Porto Cervo, manager tedesca: "A disposizione dei pm"

11 Luglio 2025
La vittima Gaia Costa (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Si è messa a disposizione delle autorità giudiziarie Vivian Spohr, la manager tedesca e moglie dell'ad Lufthansa, che ha investito e ucciso Gaia Costa a Porto Cervo. La 24enne di Tempio Pausania aveva raggiunto la famosa località turistica per lavorare come babysitter e stava attraversando la strada sulle pedonali. La turista tedesca a bordo di un grosso Suv non l'ha vista e l'impatto è stato fatale. Indagata per omicidio statale la donna ha preferito tornare in Germania. Una scelta legittima e legale, ma che ha creato qualche malumore in Gallura per chi temeva fosse una fuga.  

Ora rompe il silenzio con una nota diffusa dai suoi legali, Angelo Merlini e Alessandro Vitale. "Vivian Spohr, coinvolta nella tragica scomparsa della giovanissima Gaia Costa, esprime il suo sgomento e profondo dolore per questo gravissimo incidente, che ha travolto una famiglia, la città di Tempio e l'intera comunità della Gallura - comunicano gli avvocati -. La signora Spohr si è posta a completa disposizione dell'autorità giudiziaria italiana per le doverose indagini e, pur consapevole che una perdita personale così grande non possa essere rimediata, si attiverà al fine di attenuarne le conseguenze". 

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Ia contro antibiotico-resistenza, arriva progetto AntiMO che aiuterà i medici

11 Luglio 2025
Ia contro antibiotico-resistenza, arriva progetto AntiMO che aiuterà i medici

(Adnkronos) - L'antibiotico-resistenza è un'emergenza sanitaria globale che causa milioni di decessi ogni anno con un impatto enorme, dal punto di vista sociale, sanitario ed economico. Ora un antibiogramma digitale basato su machine learning è in grado di prevederla, con molte ore di anticipo rispetto all'antibiogramma ottenuto dal laboratorio di analisi, e visualizzare i risultati secondo la classificazione Oms. Questo è il cuore di 'AntiMO' - una piattaforma digitale avanzata, progettata per supportare medici e strutture sanitarie nel contrasto all'antibiotico-resistenza - sviluppata da Keylon con il supporto dell'Istituto dermopatico dell'Immacolata Idi-Irccs di Roma e nell'ambito di un progetto di ricerca condotto con l'università di Salerno.  

"Con AntiMO abbiamo voluto mettere la tecnologia al servizio della medicina, offrendo uno strumento concreto per supportare i clinici e contrastare una delle sfide più urgenti della sanità moderna", dichiara Gaetano Cafiero, Ceo di Kelyon Srl. "La piattaforma - afferma il consigliere delegato dell'Idi-Irccs Alessandro Zurzolo - è in corso di integrazione nel sistema informatico dell'istituto ed è in grado di fornire supporto decisionale ai medici nella scelta degli antibiotici più efficaci e nel monitoraggio continuo delle resistenze antibiotiche". 

AntiMO si integra con i sistemi diagnostici ospedalieri; partendo da un approccio di medicina di precisione, e utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale e modelli predittivi, identifica i pazienti a rischio di resistenza antibiotica, suggerisce ottimizzazione delle prescrizioni antibiotiche e monitora i trend di resistenza. La piattaforma - si legge in una nota - visualizza in tempo reale i dati aggiornati sulla diffusione delle resistenze nell'ambiente ospedaliero in cui opera, consentendo di individuare le aree e i reparti a maggior rischio e pianificare strategie di prevenzione mirate. 

AntiMO integra anche le linee guida AWaRe dell'Organizzazione mondiale della sanità - spiegano gli esperti - monitora la conformità delle prescrizioni e promuove l'appropriatezza terapeutica, riducendo l'uso improprio di antibiotici. Agisce collegandosi ai sistemi diagnostici e alle piattaforme di archiviazione dei dati, facilitando l'identificazione tempestiva dei microrganismi infettivi.  

La piattaforma garantisce la privacy dei dati in accordo con il Gdpr. I benefici includono "trattamenti più rapidi e appropriati, riduzione delle complicanze, diffusione delle migliori pratiche cliniche, diminuzione dei costi sanitari e miglioramento dell'efficienza delle risorse ospedaliere". 

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Travolta dal suv: 'non c'era motivo di trattenere manager'

11 Luglio 2025
Test tossicologici negativi e collaborativa. Mercoledì autopsia...

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Angioni (Aou Cagliari) al tavolo nazionale sul dolore pelvico

11 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATANomina importante per direttore Ostetricia Policlinico Casula...

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Blue Economy, Angelilli (Regione Lazio): "Investiti già 15 mln in settore"

11 Luglio 2025
Roberta Angelilli

(Adnkronos) - “Per adesso abbiamo investito quasi 15 milioni di euro nella blue economy, ma considerato il successo intendiamo valorizzare anche finanziariamente questo settore. L’intelligenza artificiale, l'innovazione e la ricerca devono essere protagoniste all'interno di questo settore perché ha opportunità di sviluppo immense. La Regione Lazio, prima in Italia, ha fatto una legge sulla blue economy, che è stata un'esperienza di grandissimo successo”. Questo il commento di Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, a margine del suo intervento al 4° Summit nazionale economia del mare - Blue Forum in corso a Roma. 

“Il Blue Forum - prosegue Angelilli - è un’occasione straordinaria di networking e di brainstorming per fare il punto su quello che è stato fatto, ma anche per guardare avanti e per sviluppare progettualità. Per il Lazio, la blue economy è strategica, basti pensare che abbiamo un record con 35.000 imprese coinvolte in questo settore: dal turismo alla pesca, alla logistica, alla cantieristica. A 360 gradi è un settore fortemente sviluppato e con grandi prospettive, puntiamo molto anche sull'innovazione e la ricerca. Questo è un momento importante perché siamo in fase di riprogrammazione dei fondi europei. Quindi c’è un dialogo diretto con il vicepresidente della Commissione Fitto e da settembre ci saranno progettualità finanziariamente molto importanti anche nella blue economy”. 

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Fedez, spoiler del suo libro: da Sanremo al matrimonio finito con Ferragni

11 Luglio 2025
Fedez - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Dalla partecipazione al Festival di Sanremo al matrimonio finito con Chiara Ferragni. Fedez ha condiviso sul suo profilo Instagram un piccolo spoiler del suo libro, in attesa della pubblicazione.  

"Ero su quel palco, incapace di gestire il caos, ma anche in mille altri posti. In tutte le case dell’ultimo anno, su tutti i letti d’ospedale, sui divani dei litigi, nei locali dove mi sono rifugiato e ho fatto casini. Davanti alle facce che ho lasciato si coprissero di lacrime, le facce di chi, sfinito, sfinita, mi ha detto basta", scrive Fedez parlando della partecipazione al Festival di Sanremo con il brano 'Battito'. "Tornare su quel palco, dove è iniziata la fine di tutto", continua il rapper alludendo alla fine della relazione con Chiara Ferragni.  

"Dove ho esagerato, mi è stato detto, urlato. Dove non ho avuto rispetto. Tornarci con un pezzo che è stato il mio modo di vedere davvero quello che ci è successo, quello che ho fatto. Poi ho aperto gli occhi, le pupille nere, ultradilatate. Petrolio, buco nero, 'il paziente non è cosciente", si legge ancora.  

"Come con le sostanze, come coi farmaci che avrebbero dovuto salvarmi e non l’hanno fatto. Questa che leggerete è la storia di uno che non ce l’ha fatta. Le persone credono che io decida, pianifichi, organizzi: io sono il manipolatore, lo stratega, io sono la falena", questa sembra una chiara frecciatina a Selvaggia Lucarelli che più volte accostò il rapper a una falena, l'animale che cerca la luce a tutti i costi.  

Fedez, poi, sceglie di mostrare la pagina 63 del suo libro, in cui analizza il tentato suicidio. "Non è il salto. Non è il colpo. Non è l’atto in sé. È tutto quello che succede prima. È la gestazione. Figlia di un lungo periodo di progettazione di tale atto. Un feto che cresce nel buio del cranio, che ti sussurra piano, ogni giorno, “basta”. Io ci sono arrivato dopo aver mollato gli psicofarmaci di botto come si butta via un pacchetto di sigarette vuoto".  

La sospensione degli psicofarmaci ha aggravato la sua salute mentale: "Ma quelle bastarde erano diventate la mia pelle, la mia lingua, il mio pensiero. E quando le ho mollate il cervello ha cominciato a urlare. Come quando ti disintossichi dall’eroina. Dieci giorni. Crampi. Le gambe come blocchi di carne molle. I sogni si mangiavano la realtà, mi svegliavo e non capivo se ero sveglio o solo in un altro livello di inferno. Un tunnel. Ma mica con la luce in fondo. Solo cemento e buio e i miei occhi. Il dopo è stato peggio. Perché il corpo ha smesso di tremare, la testa era una stanza chiusa a chiave. Il mio cervello gridava per avere la sua dose e non c’era nessuno".  

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Mare, Prete (Unioncamere): "La Blue Economy cresce più della media nazionale e traina il Sud"

11 Luglio 2025
Mare, Prete (Unioncamere):

(Adnkronos) - “La Blue Economy è un insieme di settori. È sicuramente un bilancio positivo, perché io guardo alcuni aspetti che emergono. Intanto, complessivamente cresce rispetto alla media dell'economia nazionale, quindi vuol dire che è un ambito nel quale ci sono molti investimenti e c'è un grande fermento”. Così Andrea Prete, presidente di Unioncamere, a margine del IV Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, nella sede di Unioncamere, negli Horti Sallustiani a Roma. 

“È un ambito molto attento alla sostenibilità e al green, anche per la sua componente turistica significativa. E mi fa piacere segnalare che il Mezzogiorno in questo è molto presente, con una quota di partecipazione allo sviluppo della Blue Economy superiore a quella della media nazionale”. 

“La Blue Economy significa tante cose: cantieristica, commercio marittimo, crocieristico, porti turistici, pesca, turismo, alberghi, industrie collegate. È un mondo vasto. Ci sono aspetti importanti da segnalare, come il successo delle Zes: da quando c’è il commissario unico, con la piattaforma camerale abbiamo avuto 700 domande approvate in un anno, 28 miliardi di investimenti e 35 mila posti di lavoro. Un risultato importante, soprattutto per il Sud”, ha concluso. 

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Mare, Abodi: "Economia blu è lavoro, sport e formazione. A Brindisi polo dedicato"

11 Luglio 2025
Mare, Abodi:

(Adnkronos) - “Intanto diciamo che l'economia del mare, al di là della dimensione sportiva, è un settore che offre opportunità di lavoro e noi stiamo cercando di mettere insieme elementi proprio nell'ottica dell'offerta delle opportunità”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi a margine del IV Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, presso la sede di Unioncamere, negli Horti Sallustiani a Roma. 

“Tre cose voglio ricordare – ha detto Abodi – primo, la crescita dei corsi velici e l’avviamento alla vela dei giovani con la Marina Militare, Federazione Nuoto e Federazione Vela. Secondo, il servizio civile ambientale, con 70mila giovani impegnati ogni anno, anche per la tutela di spiagge e mare. Terzo, il progetto ‘Rete’ con Invitalia: sei hub già attivi, a settembre il settimo, poi altri cinque, uno per regione. A Brindisi sarà dedicato interamente all’economia del mare”. 

“Il mare – ha aggiunto – è il più grande impianto sportivo a cielo aperto. Serve un uso responsabile, coordinato tra federazioni. E sulla sicurezza: bisogna rafforzare la presenza degli assistenti bagnanti, valorizzando la disciplina del salvamento della Federazione Italiana Nuoto”. 

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Capsule esauste di caffè in alluminio, a Milano accordo per servizio di raccolta a domicilio

11 Luglio 2025
Capsule esauste di caffè in alluminio, a Milano accordo per servizio di raccolta a domicilio

(Adnkronos) - Servizio di raccolta a domicilio anche per le capsule esauste di caffè in alluminio: la Giunta di Palazzo Marino ha approvato le linee di indirizzo per un accordo di programma tra il Comune, Amsa, Nespresso Italiana e il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (Cial) per l’avvio del primo progetto sperimentale del servizio, grazie a una collaborazione tra pubblico e privato che integra di fatto il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La raccolta sarà operativa dal mese di settembre 2025 e sarà effettuata a domicilio, in tutto il comune di Milano.  

Il servizio potrà essere attivato contestualmente a un nuovo ordine di capsule sul sito Nespresso.it al momento del check-out, selezionando l’opzione 'Riconsegna e ricicla le tue capsule Nespresso usate' nonché da app e servizio clienti, e non comporterà costi aggiuntivi. Sarà possibile consegnare al corriere massimo due sacchetti contenenti esclusivamente capsule esauste in alluminio, utilizzando la recycling bag Nespresso o in normali sacchetti. Obiettivo dell'iniziativa - a cui potranno aderire anche altre aziende che producono e commercializzano capsule per caffè o altri infusi siglando lo stesso accordo - è in un’ottica di economia circolare di migliorare ulteriormente i processi di recupero dell'alluminio, che essendo un materiale riciclabile all'infinito contribuisce in modo significativo alla riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento. 

Il servizio inoltre ottimizza i trasporti e riduce l'impatto ambientale della logistica grazie all’uso di veicoli elettrici in partnership con Wora Delivery, che consente il conferimento a un punto di stoccaggio intermedio per poi essere lavorate da un impianto che suddivide alluminio e caffè. Il progetto aggiunge una ulteriore possibilità di riciclo che si affianca all’opzione già attiva da 14 anni, di riportare le capsule usate in alluminio nei punti vendita Nespresso e riciclerie convenzionate su tutto il territorio nazionale. Le capsule ritirate rientreranno nel sistema dedicato di raccolta e riciclo di capsule in alluminio 'Da Chicco a Chicco', sviluppato già dal 2011 grazie a un protocollo di intesa tra Nespresso, Cial, Utilitalia e Cic (Consorzio italiano Compostatori), e che consente di dare una seconda vita ai due materiali che compongono la capsula: l’alluminio, viene fuso e riciclato al 100%, e il caffè residuo, può essere trasformato in compost e utilizzato in una risaia da cui viene riacquistato il riso per donarlo a Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca.  

"Siamo felici di questo accordo con Nespresso e Cial, oltre che con Amsa, per la raccolta delle capsule di caffè: è un gesto concreto e responsabile che rappresenta un passo in più nella filiera del riciclo dell'alluminio e dell'economia circolare che contribuirà ad aumentare la raccolta differenziata della nostra città - ha detto l'assessora all'Ambiente e Verde Elena Grandi - Ogni piccola azione quotidiana, come il corretto smaltimento di queste capsule, può avere un impatto significativo sull’ambiente”. 

“Questo progetto - spiega Monica Pellegrini, direttrice Operativa di Nespresso Italiana - segna un nuovo importante tassello che si aggiunge al nostro impegno costante per il riciclo e il recupero delle capsule di caffè in alluminio, iniziato in Italia oltre 14 anni fa, con il progetto 'Da Chicco a Chicco' entro cui questo nuovo accordo si inserisce, con l’obiettivo di portare a riciclo anche le capsule che saranno raccolte dal servizio e domicilio. Rappresenta inoltre un unicum sul territorio italiano che speriamo possa rappresentare un esempio virtuoso e circolare di impatto concreto ambientale e sociale”. “In questa fase di sperimentazione - aggiunge Matteo Di Poce, specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana - stimiamo di raccogliere e riciclare nel solo Comune di Milano, con il servizio a domicilio, oltre 80 tonnellate di capsule nel corso di un anno, recuperando oltre 50 tonnellate di caffè esausto e più di 5 di alluminio da rimettere in circolo”. 

“L’impegno del nostro Consorzio per far sì che l’alluminio non finisca mai in discarica, ci spinge a sperimentare e supportare nuove sfide e nuovi sistemi di captazione di questo prezioso metallo, riciclabile al 100% e all’infinito. Il packaging in alluminio, in Italia, grazie alla raccolta differenziata di milioni di cittadini, viene riciclato con ottimi risultati, circa il 70% di quanto immesso sul mercato, ponendo il nostro Paese ai primi posti in Europa”, ha dichiarato Stefano Stellini, direttore generale Cial.  

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La vita in tutte le sue forme al festival dell'archeologia

11 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATerza serata per rassegna letteraria Fondazione Mont'e Prama...

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Tumori al seno, esperti: "In Toscana biopsia liquida utile per 400 pazienti l'anno"

11 Luglio 2025
Tumori al seno, esperti:

(Adnkronos) - In Toscana, ogni anno, 400 casi di carcinoma mammario metastatico potrebbero essere candidabili alla biopsia liquida e, attraverso l'esame di un semplice campione di sangue, avere accesso a terapie oncologiche personalizzare testando l'eventuale efficacia di alcuni farmaci innovativi. E' fondamentale però individuare i laboratori di riferimento regionale per l'esecuzione del test: una parte presso centri universitari e un'altra presso le aziende sanitarie territoriali. Con questo nuovo modello organizzativo si potrà rispondere alle esigenze delle pazienti, rendendo loro disponibili nuove opportunità terapeutiche. E' quanto si legge in un documento redatto da un panel di rappresentanti di clinici, farmacisti, esperti di laboratorio e dei pazienti che hanno partecipato al Tavolo multidisciplinare toscano del progetto 'Biopsia liquida nel carcinoma della mammella metastatico Er+/Her2-'. L'iniziativa - informa una nota - intende proporre delle raccomandazioni per favorire un'applicazione, nei vari sistemi sanitari regionali, dei nuovi esami per la personalizzazione delle cure anticancro.  

"La grande novità degli ultimi anni è la personalizzazione delle cure e dei trattamenti oncologici - sottolinea Gianni Amunni, coordinatore scientifico dell'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze - L'oncologia toscana è già molto strutturata e costituisce un'eccellenza nell’ambito del tumore della mammella. Sono disponibili da anni infrastrutture ben organizzate a supporto del percorso di presa in carico e cura delle pazienti. Fondamentale deve sempre essere la gestione multidisciplinare del singolo caso di carcinoma del seno. Questo approccio favorisce l'appropriatezza terapeutica e la definizione di percorsi di cura sempre più personalizzati. E' in questo processo che rientra la biopsia liquida, una metodica diagnostica di crescente rilevanza nell'ambito della lotta al cancro".  

Nel tumore del seno metastatico Er+/Her2-, "il test verifica la presenza di mutazioni Esr1 - illustra Amunni - Una volta identificate, è possibile utilizzare il nuovo farmaco elacestrant. E' un degradatore selettivo del recettore degli estrogeni, costituito da compresse somministrate per via orale, in grado di migliorare la sopravvivenza libera da progressione e posticipare il ricorso ad altri trattamenti più invasivi, come la chemioterapia".  

In Toscana, "a nostro avviso, il numero di pazienti che potranno trarre benefici da questa nuova opportunità terapeutica sarà in costante incremento - sottolinea Agostino Ognibene, direttore Uoc Analisi chimico cliniche Ausl Toscana Sud Est - Per questo è necessario un nuovo sforzo organizzativo, da parte della Regione, per assicurare sempre un accesso all'esame della biopsia liquida. Solo strutture sanitarie adeguate e con la giusta expertise devono eseguire gli esami d'ultima generazione, come la biopsia liquida. Vanno perciò ora individuati i laboratori del territorio che siano in grado di garantire standard qualitativi elevati".  

"Oltre a lavorare agli aspetti organizzativi, che sono fondamentali, è altrettanto importante che i centri oncologici curino la comunicazione con le pazienti - conclude Loredana Pau, vice presidente e coordinatrice rete associativa Europa donna Italia - Alle donne che vivono con un tumore al seno metastatico va offerto un livello di informazione adeguato sulle innovazioni terapeutiche disponibili grazie alla ricerca, anche per alleggerire il peso di una diagnosi che ha impatto importante sulla qualità della vita". 

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Traffico, bollino rosso anche nel secondo weekend di luglio

11 Luglio 2025
Traffico - Fotogramma / Ipa

(Adnkronos) - Traffico in costante aumento nel secondo fine settimana di luglio. Già dal pomeriggio di oggi, venerdì 11 luglio, in tanti si sposteranno dai grandi centri urbani verso le località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna a nord e verso i confini di Stato. 

Come nello scorso fine settimana, si legge in una nota di Anas, le partenze si concentreranno nel pomeriggio e nelle prime ore della serata di oggi in cui è previsto bollino rosso e nel pomeriggio e nella serata di domenica per i rientri. "Anas – ha dichiarato l’Amministratore delegato Claudio Andrea Gemme - è impegnata a semplificare la gestione del traffico che si intensificherà ancora di più nelle prossime settimane con l’ottimizzazione dei cantieri per completarli, ove possibile, prima dell’esodo estivo. Abbiamo potenziato i presìdi su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è dare agli utenti strade ancora più sicure e con migliori tempi di percorrenza". 

Per consentire la fluidità del traffico, Anas garantirà presìdi di personale sull’intera rete stradale e autostradale, in particolar modo in corrispondenza dei cantieri inamovibili. In Veneto, dopo le frane e il maltempo dei giorni scorsi, da mercoledì 9 luglio è stata riaperta al traffico la statale 51 “Di Alemagna” in località San Vito di Cadore (Belluno). Il transito è consentito da oggi, anticipato di un’ora, nella fascia oraria 6:00-20:00, di comune accordo tra Anas, Prefettura e Amministrazioni locali.  

In Piemonte si transita a senso unico alternato nel nuovo tunnel di Tenda che ristabilisce una connessione più rapida tra la provincia di Cuneo, l’Imperiese e la Costa Azzurra. Nei giorni feriali le aperture sono previste nelle seguenti fasce orarie: dalle 06:00 alle 09:00; dalle 12:30 alle 14:30; dalle 18:00 alle 21:00. Durante i week end il tunnel è aperto dalle 06.00 alle 21.00. Il 16/17 luglio è previsto un nuovo tavolo con i francesi per l’estensione dal 18 luglio dell’orario 06:00-21:00 per tutta l’estate. Sempre in Piemonte, alle ore 17:00 di oggi, Anas riaprirà al transito la strada statale 21 “del Colle della Maddalena” tra Argentera (CN) e il confine di Stato. Il tratto è stato chiuso nel pomeriggio di lunedì 30 giugno in seguito al distacco di sei colate di fango e detriti che hanno invaso la carreggiata a monte del Comune di Argentera. Avviati tempestivamente i sopralluoghi tecnici sui versanti – per escludere lo scivolamento di ulteriore materiale – e lo sgombero dei detriti dal piano viabile, gli interventi sono proseguiti nei giorni a seguire per consentire la riapertura al traffico del collegamento internazionale nel più breve tempo possibile.  

Traffico intenso previsto nel Lazio in entrata e in uscita da Roma: le strade interessate sono il Grande Raccordo Anulare di Roma, la A91 “Roma – Fiumicino”, la SS 148 “Pontina” che insieme alla SS 7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio e le statali 1 “Aurelia” e 2 “Cassia” verso l’area nord e nord-est della regione e la Toscana. 

Nel resto dell’Italia gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, lungo l’arco alpino, e in uscita dai centri urbani. L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 “Jonica” e 18 “Tirrena Inferiore” in Calabria; la SS 131 “Carlo Felice” in Sardegna; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e collega il nord est con il centro Italia; la direttrice SS16 “Adriatica” (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).  

Al nord i Raccordi Autostradali RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta, la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto. Il divieto di transito dei veicoli pesanti sarà in vigore sabato dalle ore 8 alle 16, e domenica dalle 7 alle 22. La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24. 

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Mercati instabili, dollaro in discussione e opportunità per l'Ue: il discorso all'Abi del governatore Panetta (Bankitalia)

11 Luglio 2025
 Bankitalia - Fg

(Adnkronos) - Il sistema finanziario internazionale sta attraversando una fase di profondo cambiamento. Il ruolo centrale del dollaro è messo in discussione a causa di instabilità sui mercati, l'Europa ha quindi l'opportunità di rafforzare il proprio sistema finanziario, superando la frammentazione dei mercati dei capitali. E poi la tecnologia come leva strategica per il sistema bancario, con investimenti in digitalizzazione e intelligenza artificiale che migliorano efficienza, inclusione e gestione dei rischi, ma sempre ricordando il ruolo centrale del capitale umano. Ruolo centrale anche per la politica monetaria europea che dovrà mantenere flessibilità e pragmatismo in un contesto globale di incertezza, valorizzando il proprio potenziale grazie all'ausilio del'lintegrazione finanziaria e dell'innovazione. Sono questi i punti principali che il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ha esposto nel suo discorso all'annuale assemblea degli associati di Abi, in corso a Milano. 

 

"Per decenni, il sistema finanziario internazionale ha ruotato attorno al dollaro, che ha rappresentato un'àncora per le politiche monetarie di molti paesi, un rifugio per gli investitori nelle fasi di incertezza e la principale valuta di denominazione degli scambi globali di beni e servizi. Negli Stati Uniti, gli afflussi di capitale – alimentati anche da persistenti disavanzi commerciali – hanno generato un rilevante accumulo di passività verso l’estero, accrescendo l’esposizione degli investitori internazionali ai rischi del mercato americano. Negli ultimi anni, due tendenze hanno amplificato questa esposizione. La prima è il forte aumento del valore di borsa delle grandi società tecnologiche statunitensi, che ha ulteriormente sbilanciato i portafogli globali verso il mercato americano. La seconda riguarda il rischio di tasso di interesse sui portafogli in dollari. Dopo la crisi finanziaria globale, un lungo periodo di bassi rendimenti e premi a termine contenuti ha favorito l’emissione di titoli a lunga scadenza, prontamente assorbiti dagli investitori. Ne è derivata una maggiore esposizione al rischio di tasso sulle attività denominate nella valuta americana". 

"Più di recente, l’aumento dell’incertezza globale ha accresciuto la volatilità dei rendimenti. Di conseguenza, l’onere del rischio di tasso è divenuto più gravoso, come segnala l’incremento del premio a termine sui titoli pubblici statunitensi a lunga scadenza. È in questo contesto che si inseriscono gli sviluppi registrati sui mercati finanziari internazionali negli ultimi mesi". 

"Gli annunci del 2 aprile hanno aperto una fase di negoziati complessi tra gli Stati Uniti e i principali partner commerciali, generando instabilità sui mercati dei capitali. Contestualmente, sono cresciute le preoccupazioni sulla sostenibilità dei conti pubblici americani, sfociate nel declassamento del rating sovrano. Per la prima volta da decenni, il ruolo centrale del dollaro nel sistema finanziario globale è stato messo esplicitamente in discussione. In risposta, gli investitori internazionali hanno iniziato a ridurre l’esposizione al mercato statunitense. Molti di essi hanno rafforzato le coperture contro il rischio di cambio sul dollaro – una scelta che, dal punto di vista economico, equivale a una dismissione parziale di attività denominate nella valuta americana – e hanno contestualmente accorciato la durata finanziaria dei portafogli. I rendimenti dei titoli pubblici statunitensi a lunga scadenza sono aumentati, mentre il dollaro si è indebolito, seguendo una dinamica atipica rispetto ai precedenti episodi di tensione finanziaria". 

"Anche dopo il rientro delle turbolenze, la valuta americana ha continuato a perdere terreno, con un andamento divergente rispetto al differenziale di interesse tra Stati Uniti ed Europa. Secondo nostre stime, oltre la metà del deprezzamento registrato dall’inizio di marzo nei confronti dell’euro è attribuibile a una crescente percezione di rischio associata alla valuta americana". 

"Segnali recenti indicano che l’Europa sta iniziando a beneficiare della crescente diversificazione valutaria da parte degli investitori internazionali. Negli ultimi mesi sono aumentate sia la raccolta dei fondi esteri specializzati in azioni europee, sia la domanda di attività a basso rischio denominate in euro. Questi movimenti restano tuttavia limitati. È un esito prevedibile nel breve periodo, quando gli aggiustamenti si manifestano più facilmente attraverso i prezzi delle attività finanziarie piuttosto che attraverso i volumi. Una riallocazione su larga scala dei portafogli a livello mondiale è frenata dall’assenza di alternative concrete al sistema finanziario statunitense. La dimensione e la liquidità dei mercati americani – azionari, obbligazionari e dei titoli pubblici – sovrastano quelle delle altre principali piazze finanziarie". 

"Nel medio termine, tuttavia, questi vincoli potrebbero attenuarsi. Un aumento delle emissioni di titoli da parte di operatori internazionali – sostenuto da una domanda globale più diversificata – potrebbe favorire lo sviluppo di mercati in grado di affiancare quelli statunitensi". 

 

"Un possibile ridimensionamento del ruolo centrale dei mercati statunitensi potrebbe generare tensioni nella fase di transizione, ma aprirebbe nuove opportunità alle economie finora rimaste in secondo piano nel sistema finanziario globale – tra cui l’Europa. Sono opportunità da costruire. Non si realizzeranno da sole. Il limitato sviluppo e la minore articolazione del mercato dei capitali europeo riflettono in parte le caratteristiche strutturali dell’economia reale: la diffusa presenza di piccole e medie imprese, finanziate prevalentemente attraverso il credito bancario; un settore pubblico esteso, che gestisce direttamente molti servizi – sanitari, previdenziali, assicurativi – spesso affidati altrove in misura maggiore al mercato1 ; una bassa propensione al rischio da parte delle famiglie, che tendono a privilegiare forme di risparmio sicure. Questo assetto alimenta una tendenza oramai consolidata: ogni anno, l’area dell’euro investe meno di quanto risparmia (3.200 miliardi di euro a fronte di 3.700 nel 2024;, al contrario degli Stati Uniti (5.900 miliardi contro 4.700), e presenta una posizione patrimoniale netta verso l’estero positiva, pari al 10 per cento del Pil. In altri termini, l’Europa non esporta solo beni, ma anche risparmio – in larga misura verso gli Stati Uniti". 

"Ma sullo sviluppo del mercato dei capitali europeo grava soprattutto un’altra debolezza: la frammentazione del sistema finanziario lungo i confini nazionali. Si tratta di un limite profondo e persistente: oggi il grado di integrazione delle piazze finanziarie europee resta paragonabile a quello – relativamente basso – di vent’anni fa. Non è però un vincolo irreversibile. Politiche mirate, capaci di valorizzare i punti di forza dell’economia europea, possono contribuire in modo decisivo a superarlo, offrendo al continente gli strumenti per trattenere il risparmio che genera, indirizzandolo verso investimenti produttivi". 

 

"L’economia europea offre agli investitori tre importanti punti di forza: un capitale umano di alta qualità, un mercato interno di grandi dimensioni e un assetto istituzionale solido, fondato sul rispetto dello Stato di diritto. L’interazione tra questi elementi può sprigionare un potenziale straordinario. Ma perché ciò accada, è essenziale che il mercato unico funzioni appieno". 

"Dall’avvio del progetto europeo sono stati compiuti progressi significativi. Tuttavia, il disegno resta incompiuto. I quattro pilastri del mercato unico – beni, servizi, lavoro e capitali – sono interdipendenti e devono operare in modo integrato. Oggi concentro l’attenzione sul pilastro finanziario, ma è evidente che solo un’integrazione piena lungo tutte le dimensioni potrà generare benefici concreti per cittadini e imprese5 . La Commissione europea – seguendo l’impulso dei Rapporti Letta e Draghi – ha rilanciato l’Unione del mercato dei capitali (Umc), un progetto avviato nel 2015, i cui progressi finora non hanno soddisfatto le attese. L’Umc è un’iniziativa ambiziosa, che richiede interventi su più fronti: armonizzazione delle norme societarie, fallimentari e fiscali; uniformità degli obblighi informativi e contabili; rafforzamento della supervisione centralizzata dei mercati. Per renderla pienamente operativa, tuttavia, serve un passo ulteriore: l’introduzione di un titolo pubblico europeo. Un benchmark comune privo di rischio offrirebbe un collaterale sicuro e accettato ovunque nell’Unione e permetterebbe di sviluppare comparti strategici, come quelli delle obbligazioni societarie e dei derivati. Migliorerebbe l’efficienza delle controparti centrali, la liquidità degli scambi di titoli e delle transazioni interbancarie, e favorirebbe la diversificazione dei portafogli, riducendo la concentrazione dei rischi. Ma i vantaggi dell’Umc vanno ben oltre la dimensione finanziaria". 

"Secondo stime condotte in Banca d’Italia, un mercato dei capitali integrato e fondato su un titolo comune privo di rischio potrebbe ridurre di mezzo punto percentuale il costo del finanziamento per le imprese, stimolando investimenti aggiuntivi per 150 miliardi di euro l’anno. Già solo questo, a regime, si tradurrebbe in un incremento del Pil europeo dell’1,5%. I benefici potrebbero essere ancora più ampi. Un mercato dei capitali europeo ampio e articolato faciliterebbe il finanziamento delle iniziative imprenditoriali più dinamiche, ad alto rischio e alto valore aggiunto. Sosterrebbe l’innovazione e la competitività dell’economia. Attrarrebbe capitali esteri, rafforzando il ruolo internazionale dell’euro". 

"Vorrebbe dire creare lavoro di qualità, più produttivo e meglio retribuito. Secondo nostre stime, in uno scenario di questo tipo l’impatto complessivo sul Pil potrebbe essere pari a oltre tre volte quello generato dal solo aumento degli investimenti". 

 

"La tecnologia è oggi una leva strategica decisiva per il settore bancario. Consente di migliorare l’efficienza operativa, rafforzare l’analisi e la gestione dei rischi, elevare la qualità dei servizi. Ma soprattutto, contribuisce a consolidare i rapporti con la clientela – da sempre uno dei punti di forza delle banche". 

 

"Negli ultimi dieci anni, gli investimenti in tecnologia delle banche italiane sono cresciuti di circa 2 punti percentuali in rapporto ai costi. Ancora più rapido è stato l’incremento della spesa nei progetti a maggior contenuto innovativo". 

"L’aumento delle risorse dedicate all’innovazione si è tradotto in risultati concreti. Gli intermediari che hanno investito di più sono anche quelli che hanno ridotto in misura maggiore il rapporto tra costi e ricavi. I benefici si riflettono sulla clientela. Attualmente, tre italiani su quattro dispongono dell’home banking, con risparmi significativi di tempo e di costi. Nel 2023 i conti correnti online risultavano in media il 70% più economici rispetto a quelli tradizionali. L’offerta digitale ha reso i servizi bancari più accessibili. Nonostante la forte riduzione degli sportelli, in corso da oltre quindici anni, è aumentata la quota di famiglie con almeno un conto corrente. L’innovazione ha favorito l’inclusione di nuovi segmenti di clientela, come i giovani, che prediligono modalità di interazione a distanza. Questa trasformazione, pur ricca di benefici, può comportare alcune criticità per le fasce di popolazione con minori competenze finanziarie o meno avvezze all’uso della tecnologia. Inoltre per alcuni servizi – come il finanziamento delle piccole imprese o l’accesso al contante – la ridotta presenza sul territorio può rappresentare un limite. La Banca d’Italia collabora con il ministero dell’Economia e delle finanze, l’Associazione bancaria italiana e Poste Italiane per assicurare un accesso equo e diffuso ai servizi finanziari. Per avere successo, le iniziative che verranno adottate dovranno fondarsi su un impegno concreto da parte del sistema bancario". 

 

 

"La rivoluzione tecnologica sta ora entrando in una nuova fase, più rapida e profonda, trainata dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei big data. In questo contesto, tre fattori sono decisivi per la competitività degli intermediari: il livello degli investimenti, l’ambito di utilizzo della tecnologia e le scelte di esternalizzazione". 

 

"Secondo la nostra indagine FinTech, quattro quinti degli intermediari dispongono di strategie per la trasformazione digitale. L’intensità degli investimenti varia con la scala operativa. Le banche grandi, grazie a maggiori risorse finanziarie e strutture organizzative più robuste, possono attuare progetti tecnologici articolati, difficilmente replicabili dagli operatori più piccoli. Fanno eccezione alcune realtà minori con modelli di attività orientati all’innovazione. Ma nel complesso il rapporto tra investimenti in tecnologia e totale attivo tende ad aumentare con la dimensione dell’intermediario". 

 

"Quanto all’impiego delle tecnologie, la maggior parte degli intermediari – indipendentemente dalla dimensione – adotta già soluzioni avanzate nei processi interni: dalla verifica della conformità normativa alla prevenzione delle frodi, fino all’assistenza della clientela. Le evidenze raccolte presso le banche indicano che in questi ambiti l’uso dei modelli di intelligenza artificiale è diffuso e destinato a crescere. Lo spartiacque competitivo è però rappresentato dall’uso dell’intelligenza artificiale e dei big data per le attività tipicamente bancarie, in primo luogo per la concessione del credito – un terreno oggi presidiato dalle banche più grandi. Le nuove tecnologie consentono di elaborare una mole di informazioni più ampia e variegata rispetto ai modelli tradizionali, migliorando la valutazione del rischio di credito e la capacità di cogliere tempestivamente segnali di deterioramento. Sapere integrare questi strumenti nei processi decisionali sarà determinante per la competitività. Secondo nostre analisi, l’intelligenza artificiale può ampliare l’accesso al credito per imprese meritevoli ma con una storia creditizia limitata o informazioni frammentate. Inoltre, le banche che fanno un uso esteso di queste tecnologie tendono a sostenere più attivamente le realtà imprenditoriali più dinamiche". 

"Questi strumenti non devono tuttavia essere impiegati in modo automatico. Sono tecnologie complesse, che richiedono una valutazione su orizzonti temporali lunghi e attraverso diverse fasi del ciclo economico. La loro integrazione nei processi decisionali esige una profonda comprensione da parte degli intermediari per evitare effetti distorsivi, in particolare nell’accesso al credito da parte delle famiglie. Sono aspetti presi in considerazione nel regolamento europeo sull’intelligenza artificiale". 

 

"Per sviluppare e distribuire soluzioni innovative, le banche maggiori affiancano la collaborazione con partner esterni ad attività interne di ricerca e sviluppo. Quelle più piccole, invece, si affidano in prevalenza all’esternalizzazione. Queste scelte riflettono meccanismi noti: gli investimenti in tecnologia comportano costi fissi elevati, che solo strutture di maggiore dimensione possono sostenere con continuità. Per le banche minori l’esternalizzazione è quindi una via per innovare, ma nel tempo può generare dipendenza da fornitori esterni". 

 

"Le nuove tecnologie offrono opportunità significative, ma comportano rischi che, se non gestiti con attenzione, possono renderle inefficaci o persino dannose. In Italia, come in altri paesi, il numero e la gravità degli incidenti operativi e cibernetici sono in aumento. L’intelligenza artificiale rende le minacce cibernetiche – comprese le frodi – più sofisticate. Il quantum computing, a sua volta, potrebbe in prospettiva compromettere l’efficacia dei sistemi crittografici su cui si fonda la sicurezza delle transazioni finanziarie e dei pagamenti, oltre che la protezione delle attività dematerializzate; già oggi si registrano furti di dati crittografati, sottratti con l’intento di decifrarli quando la tecnologia lo consentirà. Per contrastare questi rischi, la Vigilanza ha intensificato i controlli sia sugli intermediari, sia sui loro fornitori. In particolare, ha sollecitato le banche a rafforzare la gestione dei rischi specifici connessi con le esternalizzazioni. Un passaggio decisivo è ora rappresentato dall’attuazione del regolamento Dora, che disciplina la resilienza operativa digitale del settore finanziario. Il nuovo quadro normativo richiede agli operatori una piena conoscenza della propria filiera produttiva e l’adozione di misure efficaci per prevenire e gestire gli incidenti". 

"Le evidenze derivanti dall’attività di vigilanza rivelano carenze diffuse: scarso coinvolgimento degli organi sociali, inventari informatici incompleti, controlli insufficienti sugli accessi a dati sensibili. Le stesse banche confermano queste criticità: circa il 40% di esse prevede di riuscire a garantire la conformità a Dora solo da settembre. Le aree più problematiche riguardano la gestione dei rischi informatici e di quelli derivanti dai fornitori esterni". 

 

"Nell’ultimo anno, l’inflazione nell’area dell’euro è tornata in linea con l’obiettivo del 2%. Ciò ha consentito al Consiglio direttivo della Bce di ridurre il tasso di riferimento otto volte, portandolo al 2%. La questione centrale è ora se l’attuale livello dei tassi sia adeguato a mantenere l’inflazione in prossimità dell’obiettivo, evitando scostamenti persistenti in entrambe le direzioni. Il ripristino della stabilità dei prezzi e la disponibilità di un ampio spazio di manovra collocano il Consiglio in una posizione favorevole per valutare attentamente le sue prossime mosse. Le più recenti proiezioni dell’Eurosistema indicano una discesa dell’inflazione all’1,4% all’inizio del 2026, seguita da un ritorno al 2 nell’anno successivo. Si tratta di uno scenario soggetto a forti incertezze, in un contesto globale instabile e in rapida evoluzione. Le proiezioni si basano su ipotesi relative ai prezzi dell’energia e al tasso di cambio euro-dollaro – due variabili notoriamente volatili – che gli sviluppi delle ultime settimane hanno già superato. L’incertezza geopolitica in Medio Oriente ha spinto il prezzo del petrolio oltre i livelli ipotizzati; al tempo stesso, l’euro si è apprezzato ben più del previsto rispetto al dollaro". 

"Una ulteriore, significativa fonte di incertezza riguarda i dazi che saranno effettivamente applicati dagli Stati Uniti. Le proiezioni assumono il mantenimento delle misure oggi in vigore, che sottrarrebbero mezzo punto percentuale alla crescita nell’area dell’euro tra il 2025 e il 2027, con effetti contenuti sull’inflazione. Dazi più elevati e un’incertezza prolungata sulle politiche commerciali determinerebbero effetti ben peggiori sulla crescita e potrebbero influenzare le dinamiche inflazionistiche. Un marcato calo della domanda di prodotti europei da parte degli Stati Uniti e il riorientamento delle merci cinesi sui nostri mercati eserciterebbero pressioni al ribasso sui prezzi. In scenari estremi, tuttavia, l’inasprimento delle barriere doganali potrebbe frammentare le filiere produttive globali, aumentando i costi di produzione e alimentando l’inflazione. In questo contesto, il Consiglio direttivo ha confermato l’intenzione di mantenere un approccio agile e pragmatico, decidendo di volta in volta sulla base delle informazioni disponibili e del loro impatto sulle prospettive di inflazione. Se i rischi al ribasso sulla crescita dovessero rafforzare le tendenze disinflazionistiche, sarà opportuno proseguire nell’allentamento monetario. Queste valutazioni rispecchiano i principi riaffermati nella recente revisione della strategia di politica monetaria: la simmetria dell’obiettivo di inflazione, l’orientamento di medio periodo e il ruolo centrale dei tassi di interesse tra gli strumenti disponibili". 

"L’esperienza dell’ultimo decennio – segnato prima da una fase prolungata di inflazione molto bassa e poi da shock inflazionistici di forte entità – ha evidenziato la necessità di reagire con decisione a deviazioni persistenti dall’obiettivo, in entrambe le direzioni, e di mantenere ben ancorate le aspettative. Ha inoltre confermato l’importanza di affiancare allo scenario di base l’analisi dei rischi e delle incertezze che lo circondano, anche attraverso l’elaborazione di scenari alternativi. Nel confermare il ruolo centrale dei tassi di interesse, il Consiglio ha ribadito l’importanza di mantenere disponibile l’intero insieme degli strumenti già impiegati in passato: acquisti di titoli pubblici e privati, operazioni di rifinanziamento a lungo termine, tassi negativi, indicazioni prospettiche sull’orientamento della politica monetaria (forward guidance). Si tratta di strumenti da utilizzare con discernimento, ma che possono rivelarsi essenziali quando i tassi ufficiali si avvicinano al limite inferiore o emergono disfunzioni nella trasmissione della politica monetaria. La revisione della strategia è stata infine l’occasione per riflettere sugli effetti economici dei fenomeni che stanno trasformando il mondo produttivo: le tensioni geopolitiche, la frammentazione commerciale, l’accelerazione dell’innovazione – in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale". 

"Questi fattori potrebbero aumentare la frequenza e l’intensità degli shock sull’inflazione. Affrontarli richiederà analisi tempestive, decisioni rapide e una comunicazione efficace, fondata anche sull’uso di scenari alternativi e analisi di sensitività". 

 

"Il sistema finanziario internazionale sta attraversando una fase di profondo cambiamento. In un contesto in cui cresce l’incertezza sul ruolo degli Stati Uniti nell’economia mondiale, gli investitori sono alla ricerca di alternative al dollaro e ai mercati americani, avviando – seppur gradualmente – un parziale riorientamento dei portafogli globali. Questo scenario apre nuove opportunità per l’Europa. Opportunità che potranno essere colte solo rilanciando con determinazione il progetto di integrazione, completando il mercato unico e adottando politiche comuni per l’innovazione, la produttività, la crescita. A tal fine è essenziale rafforzare l’architettura finanziaria dell’Unione, creando le condizioni per attrarre e trattenere capitali. Significa superare l’attuale frammentazione del sistema finanziario, completare l’Unione dei mercati dei capitali e offrire agli investitori un titolo comune privo di rischio. È una sfida istituzionale e politica, ma anche l’occasione per ridurre la dipendenza da circuiti esterni e valorizzare il potenziale dell’economia europea. Il nuovo mondo finanziario che si va delineando sarà più incerto, più volatile, più competitivo. In questo contesto, le banche dovranno fare sempre più affidamento sulla tecnologia per restare efficienti, redditizie e vicine alla clientela. L’intelligenza artificiale, l’uso strategico dei dati, la sicurezza informatica saranno fattori determinanti per competere con successo. Queste tendenze stanno comportando un significativo aumento dei rischi operativi, che richiede attenzione da parte degli intermediari e delle autorità". 

"In un ambiente sempre più tecnologico il capitale umano rimane centrale: per affrontare efficacemente il cambiamento, le banche dovranno investire sulle persone, accrescendone le competenze e puntando su di esse per guidare l’innovazione. Nei prossimi mesi la politica monetaria dovrà restare improntata a flessibilità e pragmatismo. Il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% segna un progresso significativo, ma il quadro resta esposto a molteplici rischi. In questo contesto, sarà fondamentale continuare a valutare di volta in volta le prospettive e i rischi per la stabilità dei prezzi. In un mondo che cambia, l’Europa ha le risorse per svolgere un ruolo da protagonista. A condizione di agire con determinazione, visione e spirito di coesione". 

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